"Controluce" appuntamento bisettimanale con il prof. De Marchi

Bonino Marco Pannella e Marco Cappato ma diamo la parola al professor Luigi De Marchi
Il Messaggero dell'altro giorno aveva una prima pagina molto istruttiva dominata da due grandi pittoriche inconsapevolmente involontariamente spiegavano tutta la situazione italiana molto meglio d'uno dei tanti corsi di politologi astratta delle nostre università
Il primo titolo d'apertura diceva federalismo scontro sul voto lombardo per scontro tra Polo e Ulivo sul referendum consultivo indetto dalla maggioranza polista del la Regione Lombardia mentre l'altro titolo il taglio di mezza pagina diceva autunno di scioperi a raffica tassisti trasportatori pescatori e agricoltori sul piede di guerra tutti e due i titoli segnalavano l'incipiente esplosione di quel conflitto interclasse politico-burocratica egemoni sfruttatrice ceti produttivi sfruttati che vado evidenziando da oltre dieci a mi è che la classe egemone l'informazione di regime sono riusciti a nascondere per troppo tempo sotto la le loro chiacchiere demagogiche non è un caso che il referendum sulla devoluzione alle Regioni tanto i poteri legislativi sia promosso dalla Lombardia e dalle altre regioni del Nord Italia su iniziativa leghista infortunistica io sto l'impianto dalla maggioranza di centrosinistra quali che siano le carenze di Forza Italia e della lega in termini di leadership e democrazia interna resta il fatto che le due formazioni hanno una base formata in larga misura da esponenti
E i ceti produttivi del privato era prevengano popolazioni stanche per essere fiscalmente depredate da uno Stato centralista e il mento che ha costi altissimi e benefici nulli e quindi logico che queste popolazioni vogliano sotto davanti all'invadenza di questo Stato e vedano nella devolution e federalismo la via pacifica e democratica per attuare la loro volontà di autogestione meno comprensibile a prima vista è che i grandi sacerdoti del centro sinistra che da sempre si spacciano per scrittori della democrazia grazie e a parole del federalismo siano accolti dall'odierna stupefacente crisi isterica appena si profila il rischio di una consultazione popolare di chiara marca federalista ma l'enigma si chiarisce attenersi analisi la cosa non mi allora perché ingannevole delle etichette ideologiche ma in quelle illuminante della lotta di classe della burocrazia parassitaria e ceti produttivi
Il referendum evidenzia infatti l'insofferenza ormai insopprimibile di questi c'è
Per una burocrazia che sperpera immani risorse per foraggiare certezza e per imporre la sua inefficienza e la sua inconcludenza a gente che sta e ha dimostrato di poter fare da sé è molto ma molto meglio custom arrivo oltre a come del resto quella leghista sta esplodendo prima al Nord ove la preponderanza dei lavoratori del privato e della loro mentalità conca terra attiva e molto più forte io ve l'insofferenza per la mentalità formalista in ottimista del burocrate e più accentuata per ragioni storico-culturali che non al centro sud non dimentichiamo che lo stesso Salvemini riconosceva già negli anni Venti che la rinascita del Mezzogiorno no poteva iniziare solo con la soppressione di tutte le facoltà di legge meridionali pere cucine della burocrazia italiana
Del resto pare indizi segnalano che la rivolta sta lentamente spendendosi anche al centro sud quanto alla raffica di scioperi a un pool tali annunciata dall'altro grande spiccano del Messaggero di ieri esserci solo l'altra conferma della nostra teorica lì per Ale della lotta di classe anche qui ci troviamo dinanzi alla rivolta di varie categorie di lavoratori del privato camionisti tassisti pescatori e agricoltori messi alle corde non come ama dire l'informazione di regime da un aumento per prezzo del petrolio un aumento che investe solo una frazione marginale cioè circa il quindici per cento del prezzo finale della benzina alla pompa ma dall'ostinato rifiuto governativo io ridurre in misura sostanzioso alla rapina fiscale dello Stato circa il settanta per cento e il prezzo finale perché tanta ostinazione che rischia di paralizzare la vita produttiva del Paese il Pd per rilanciare l'inflazione con tutti i suoi disastri elementare Watson perché la classe burocratica con i suoi padrini dei partiti statalisti non può ridurre in misura sostanziale le entrate dello Stato centrali senza mettere a repentaglio i propri privilegi e le proprie rendite parassitarie e allora tutti i nobili principi federalisti i democratici sgangherati fino a ieri vanno precipitosamente Ring foderati e il nostro primo ministro finora
Tanto ricco di tre band beh statali ai miliardari che è quanto di nobili principi democratici e socialisti delle gli arretrati pretende principi naturalmente non Dubini esitazioni vorrei però ricordare e a lui e a tutti i suoi compari della classe burocratica il monito di John don non domandare mai perché suona la campana la campana secondo sempre aperte tecnici
Ci vediamo lunedì alle otto antichi sentiamo lunedì alle otto e cinquanta