"Scuola '99" conferenza regionale sulla scuola organizzata dai Democratici di Sinistra c/o Auditorium Museo Pecci

Alla prima sessione delle riflessioni in ordine appunto alle questioni che erano state messe
Il calendario per quello che mi riguarda mi fermo soltanto ma mette in evidenza due-tre pensierini e basta
Il primo
Suggerimento quello di liberare il discorso della riforma
In atto per quanto riguarda il sistema formativo
Dall'idea che
L'entrata in Europa Dian qualche modo determinato questo passaggio
E in ordine a questo sottolineo che i sistemi formativi
Non sono realtà eterne ma sono strettamente correlate a quelle che sono i bisogni e le necessità
Che i soggetti informazioni alle società portano se
Il fatto che in Italia abbiamo avuto un sistema formativo che abbia resistito tanti anni
Per attraverso pagine più o meno
Quantitativamente numerose
Abbia avuto nel corso del tempo qualche trasformazione
Naturalmente non ci mette fuori dal gioco
Soprattutto se si tiene conto che dopo gli anni settanta
Il penso che a questi anni si può far risalire in qualche modo l'ultimo grande momento
Di carattere innovativo per quanto riguarda il nostro sistema
Fatto cioè che gli anni Settanta abbiano poi sostanzialmente
Deluso le varie aspettative le ragioni sono di varia natura
E lo metterà incontra in rapporto anche ha una profonda trasformazione che nel modo stesso di produrre la cultura di consumarle di diffonderla se venuto determinante
Se può a questa aggiungiamo
Tutta la FAO e alta diciamo sociale politica le trasformazioni anche dovuti a presenze
Le più diverse si capisce come fosse necessaria una spinta innovativa
D'altra parte siamo più o meno tutti uomini di scuola
E credo che tutti ricordiamo i tentativi che a più riprese a livello governativo a livello politico sono state fatte per cominciare a scrivere una pagina nuova nei confronti della scuola
Soprattutto ma mano che io Guelfa stette cominciava a mostrare le proprie crepe
Basterebbe soltanto un elenco di nomi per avvertire un discorso di questo genere
Cominciando appunto
Io una diciamo demarcazione forte
Sono solo tu farlo dal punto di vista pedagogico dal Colle giornate della scuola volute da Mattarella
In particolare con l'intervento di Sabino Cassese che in quegli anni insegnò in effetti un taglio di carattere forte l'altro riferimento riguarda
Il collegato alla Finanziaria del novantatré che in effetti prevedeva già in maniera molto netta il discorso
Le indicazioni diciamo tesi alla riforma in chiave di autonomia delle istituzioni scolastiche l'articolo quattro all'articolo cinque punto della legge cinquecentotrentasette
Già prefigurava questo discorso
Poi Donofrio fece una barca di errori
Per lombardi non riuscì a far passare il disegno di legge
E siamo arrivati appunto al legislatura attuale con le spinte fortemente innovative che riguardano
Tutto il panorama stesso del sistema formativo
è evidente che una riforma di questo genere
Tocca tutti dal personale scolastico al coinvolgimento della società eccetera
Gli organizzatori appunto
Per quanto riguarda il discorso del delle scansioni
Hanno pensato appunto a fissare alcuni di questi momenti
Sotto Rino subito che il professore
Taglia gambe
E fare mo'a Roma per via dello sciopero
L'assessore Venturi e invece fermo Alletto carica dell'influenza
E quindi in effetti il pomeriggio
Allora come punto di riferimento a livello di relazione lunga la presi tempo
Marinai e poi i vari interventi
Ecco do la parola subito
Al sovrintendente Di Florio
Si ammali saluti spero qualche pensierino dalla sera lo anzi anche loro
Cattivi pensieri quattro conti però emigrano motivi curvilinei uccelli mellifluo
Allora questo meccanismo
Sì io
Intanto vi saluto caramente anche perché qui è una serie di amici siamo così pochi giochiamo veramente in casa
Ma Tolfa
Preso parte volentieri a questa cosa coerenza
Perché e credo che bisogna incominciare
A lavorare in un modo diverso
Oggi Illy
La scuola il problema
Non so se
Seguiamo la politica con maggiore o minore attenzione ma non c'è dubbio che il problema della rinnovamento della scuola della riforma scolastica a tutto campo
Su un fatto che finisce con il condizionare anche altre problematiche di ordine politico
Senza dubbio questo un merito della classe politica
Noi uomini di scuola che si interessa di scuola
Da qualche tempo
Che diciamo che la scuola è l'elemento innovatore della società che tutto passa attraverso la scuola che nella speranza ha detto quali sono i giovani eccetera
Ma a livello politico queste voci non hanno sempre avuto adeguato riscontro
La scuola è stata sempre in qualche modo considerata ai margini
Quindi dibattiti politici abbiamo visto che tutti gli altri problemi si configuravano
Un po'più importanti seguire le linee preferenziali rispetto a quella che era la politica scolastica che invece tranne qualche stagione
Mi ricordo ai tempi di Cotignola perché sono qui a Firenze o io
Vedevo un po'in quell'ambiente con la scuola materna ecco la scuola media ci furono dei dibattiti a tutto campo ma sempre limitata unzione della scorsa invece siamo in
Un altro giro
Un giro completo perché parte dalla riforma del ministero della Pubblica istruzione l'autonomia delle scuole ai saperi ai cicli eccetera si tratta soltanto di porgere un dice per capire che dimensioni assume il dibattito il dibattito
Sulla scuola
D'altra parte noi che siamo uomini di scuole io qui sono in questa veste bisogna che si predica consapevolezza che
A scuola non è più autosufficiente
Ad assolvere ai propri compiti perché la scuola stessa è oggetto di una pluralità di compiti
Non è più la scuola di una volta la scuola del leggere dello scrivere che in qualche modo poteva anche porsi come autoreferenziale ma è una scuola che si fa carico di una serie di compiti pedagogici psico pedagogici sociali eccetera per cui a un riverbero immediato nel campo sociale ecco da qui l'incontro con le forze politiche
Ecco perché questa mia presenza anche qui convegno di tipo politico sta a sottolineare anche la
Significato più può vedere l'all'integrazione di un sistema formativo
Oggi noi parliamo tanto di sistema formativo integrato più formativa integrata a sottolineare la inclusione e la responsabilizzazione
Del mondo politico che viene espresso per quanto ci riguarda operativamente a livello di di enti locali
Noi
Non siamo nemmeno chiusi a una problematica del genere non vorrei fare riferimenti molto lontani
Ma se pensiamo a la legge sul tempo pieno da ottocentoventi del settantadue se non vado errato già allora la scuola in qualche modo si apriva alle dinamiche sociali che stabiliva un rapporto interattivo con le mondo delle Autonomie locali
Su due cose io mi sentirei di sottolinearlo forse non ce n'è bisogno perché il ministro Ugo modo anche di di lo di rassicurare la scuola
Noi abbiamo bisogno di una scuola di due cose uno oggi
Garantire
E affermare la nostra cultura nazionale
Noi abbiamo un patrimonio culturale che comunque si configura il rinnovamento della scuola è un patrimonio che rinuncia a capire quello che ci ha fatto in qualche modo credere per qualche momento di essere uguali addirittura superiori e quindi l'idea di attenuare quella che è la distanza culturale del nostro patrimonio è un'idea che se col tombe donna a motivo di che i
Poteva essere proposta un'altra
La tutela dell'autonomia brevi insegnati e della libertà di insegnamento salutati questi due un altro autonomia una libertà garantita a livello costituzionale salvato questi due principi il discorso dell'integrazione del sistema formativo si può può aprire a tutto campo perché maggiore
è l'interazione tra scuola che enti locali tanto più sarà proficuo il processo di formazione dei nostri cinque
Quindi la scuola
Non ha riesce più Frontex intera non lo vuole essere un Hortus conclusus ormai ha aperto i margini e ben volentieri si inserisce in un borgo che tanto può fondare al processo di formazione e con questo auspicio io auguro a voi una un buon lavoro
C'era ovvero avremo altre occasioni di affrontare queste problematiche perché
Le me ce ne sono tante segnate dimenticate ma molte sono ancora da fare e non tutto il percorso
è stato percorso ecco sospinti io penso che c'è bisogno ancora di dibattere certi argomenti di valutarli collegialmente grazie grazie al tre
Siamo per i saluti la signora carrello
Vicepresidente è avvenuto sono provinciali un
Saluzzi veramente Eugenio Parati quante dichiarazioni si può
Allora ma dal
Dal presidente della sessione è stato sottolineato in qualche modo diciamo le principali leggi si sono susseguiti nell'ultimo negli ultimi tempi dal soprintendente alcune preoccupazioni a me quando è stato chiesto di fare questo saluto prendermi il mio intervento dovesse essere
Abbastanza bene vista la ricchezza mentre lei relazioni seguenti
Avevo pensato soprattutto che Benigno
Per quanto riguarda diciamo chi in questi ultimi
Tempi non comuni neutrali minimo non perché fa parte della siccome lui diceva anch'essa Scaglia Ulisse ma semplicemente perché
Ricopre un ruolo si è occupato di scuola credo che negli ultimi tempi sia sul non veniva veniva in mente che sicuramente bisogna pigiare
E attirare l'attenzione più nessuno del dibattito sulla fase di attuazione delle riforme già praticamente fa
E
Quindi tutti quei dibattito che ha sicuramente caratterizzato tutta una lunga fase come veniva detto un dibattito ricco importante interessante che non poteva essere che così perché naturalmente metteva in discussione
La scuola dalle sue fondamenta finalmente si guarda una riforma più complessiva
E finalmente quindi nel mondo della scuola
E non soltanto giustamente nel mondo della scuola un dibattito ricco che ci ha portato sicuramente ad affrontare diverse problematiche e in qualche caso rarissimamente anche dei contributi
Sicuramente come veniva sottolineata a più riprese questo
Dibattiti dibattito che dura da un po'ha sicuramente creato anche qualche tensione qualche ansia soprattutto nel mondo della scuola
E allora forse anche di questo che bisogna preoccuparsi e soprattutto quando poi ci poniamo degli obiettivi
Solo per rammentare né una il regolamento sull'autonomia organizzativa e didattica fissa una data che io dico ambiziosa perché ci si augura tutti comunque questa data fissata e per il due mila due mila uno per
Cominciare a utilizzare quello strumento importante fondante nella riforma della scuola e che l'autonomia organizzativa e didattica
Allora
Immediatamente la prima riflessione sicuramente due mila due mila uno è interamente vicino quindi sicuramente importante che il dibattito si sposti ora proprio sull'attuazione almeno di quelle riforme che son già tali già varate
Questo naturalmente non significa spostare l'attenzione da tutti quegli altri
Tutte e tutte quelle altre tessere del mosaico con mia madre finirle Berlinguer quando parliamo di riforma della scuola da tutte quelle tessere del mosaico che devono essere devono sempre venire non da ultimo naturalmente la riforma dei cicli però è pur vero che quello che noi possiamo ora sicuramente fare queste quindi spostare in avanti la nostra attenzione anche perché hanno un altro argomento sicuramente non di poco conto se è vero che l'autonomia
Organizzativa e didattica parte
Pieno di ritmo nel due mila due mila uno e sappiamo anche e questa è un'altra diciamo preoccupazione sicuramente delle scuole ma non soltanto delle scuole anche degli enti locali settembre passa parte nella ma elevamento dell'obbligo scolastico con tutto ciò che ha significato anche in questo periodo di osservazione che abbiamo abbiamo avuto ed esattamente da gennaio in poi quando appunto è arrivata la nuova normativa si applicati abbiamo visto in qualche museo come
Si è voi orientata l'utenza
Noi siamo anche in una realtà la Toscana dove sicuramente sia la Regione che gli enti locali come sottolineava il sovrintendente non hanno visto la scuola come qualcosa d'altro e anche una diciamo in un quadro legislativo sicuramente
Della scuola centralinista sicuramente gli enti locali e la Regione
Noi hanno al di là punto anche delle norme stesse saputo ritagliarsi degli spazi questo anche soprattutto per merito delle scuole per stabilire i cui rapporti e relazioni che mirava naturalmente
Al miglior andamento dell'offerta formativa in questo territorio a maggior ragione credo in questa fase dove appunto alcuni punti fermi ora cominciano ad esserci
Occupa le scuole gli enti locali
Il gli altri soggetti interessati gli altri giunta educative
Presenti sul territorio
Le categorie economiche sicuramente devono sapersi rapportare tra loro N el anche nel rispetto delle delle norme ma anche a Palermo avvalendosi delle indicazioni che vengono e dei mariti paramenti
Lavorare insieme per costruire la scuola
Dell'autonomia mai non solo questo è il grande progetto che abbiamo davanti la grande fatica e chissà come dico io che magari con i timori e quelle ansie che in qualche modo un po'assunti scuse
Nelle scuole non si traducano quando si passa dal dal dibattito al fare a dall'attuazione a cui di queste nuove regole non si traduca anche quella quella quelle tensioni dice noi diciamo che c'era non si traduca in qualcosa di positivo in energie positive volte appunto
A questo ire anche perché sappiamo che nelle nostre scuole se questa scuola riesce ancora del riuscita ad ambire dei riconoscimenti non è da buttar via dietro in cui siamo dire sicuramente grazie a tutto il personale e docente e naturalmente anche presi di che hanno saputo in questi anni investire sulla risorsa
Squagliata
I Democratici di sinistra
Mi hanno fatto hanno messo al centro della loro agenda politica la scuole sistema formativo in tale tant'è vero sottolinea soltanto perché poi credo ci sarà il segretario ancora parlarne questa è una tappa fondamentale che ci porterà poi alla Conferenza pronta programmatica quindi la scuola ma che finalmente e diventata ma sempre più lo dovete lo deve essere perché sicuramente lo sviluppo di un paese naturalmente dipende soprattutto e
Innanzitutto dal sistema formativo che è una nazione saldarsi quindi con gli auguri di buon a Murano incidere a far grazie
Bene allora ora per ragione di fatto ma anche per un taglio direi di competenza e di esperienza
La relazione della marinai diventa centrale per questo nostro pomeriggio
Beh dicevo per competenze esperienza perché Caravà esperienza parlamentare fatto che come mestiere fa la presi
Perché sia responsabile appunto vola dei DS credo che abbia tutte le carte in regola per puntualizzare tutta una serie di questioni
Non sono pochi e non so mezzo Roma possa fare affatto questo quadro io penso che se ne prenderà parte qualche cosina invio fu se no come fai a far tutto questo discorso
Tuttavia
Tenuto conto che non c'è taglia Camber credo che vada subito sottolineato che tutto il quadro che ci offriva
Appunto la marinai ha bisogno sul serio poi di un riscontro Porzio nel mondo di sapere il perché tutte queste riforme se non si comincia a pensare anche ai contenuti che la scuola da un lato è impegnata a trasmettere dall'altra produrla e probabilmente ma anche in qualche cosa di importante determinante di per sé però appunto fra lo diamo per scontato che questo tassello era stato previsto manca ma diamo per scontato e tutti ci si renda conto lo stesso per l'importanza appunto di esso nel quadro generale
Bene
Ti ringrazio per la presentazione così lusinghiera insomma non so stare prospettata è troppo breve per completare la serratura
Sarò in grado di rispondere ad alcune combine
Ma io credo che non riflette le aree questo nostro dibattito sia importante in primo luogo prendere atto di un dato
E cioè che oggi noi siamo finalmente qui a discutere di un processo di riforma della scuola che già c'è che è in atto e che Mammano che prende corpo attraverso la realizzazione delle diverse tessere sempre più fa emergere quello che il disegno complessivo
E indubbiamente è un disegno ambizioso ai è è l'ambizioso disegno di cambiare completamente la scuola nel nostro Paese e nella sua struttura e anche nel suo progetto culturale
Ora può essere utile per
Comprendere le ragioni del cambiamento ricordare da dove siamo partiti
Noi siamo partiti da una scuola che risenta punte di eccellenza ma che non riesce ad essere scuola per tutti perché è una scuola che abbandona nel suo percorso quasi la metà di una generazione perché non riesce a modificare e quindi le più le disuguaglianze di partenza mi ad agire con lo strumento di regolazione sociale
E quindi la nostra fondamentalmente è una scuola che offrendo percorsi uguali per tutti come se tutti fossero uguali non si pone i problemi degli esiti dei risultati dell'apprendimento
è una scuola che ha una struttura rigida e nello stesso tempo frammentata inseguimenti fra loro non comunicanti Sco elementare media superiore
E per questo non dà né la possibilità di ripensamenti rispetto alla scelta iniziale per la sua struttura rigida ma per la sua struttura nello stesso nel contempo frammentata non offre neppure un percorso educativo si possa sviluppare in continuità allora il progetto di riforma a cosa vuol spendere ecco il progetto di riforma vuol costruire una scuola che abbia al centro il soggetto
Una scuola che diventi specifica per aderire alle esigenze di apprendimento Days di soggetti che sono diversi
E che di lì a ciascuno più strumenti per scegliere per conoscere e quindi per orientarsi consapevolmente nella complessità del mondo contemporaneo
Una scuola che ripensi suoi contenuti
Valorizzando le radici della nostra cultura e della nostra identità ma nel contempo anche tenendo conto di quelli che sono gli orientamenti della vita sociale di oggi gli orientamenti della cultura contemporanea
Una scuola che superi la concezione e vitalistica della gerarchia fra le diverse culture
E della supremazia del sapere rispetto al saper fare e che dia piena dignità e pieno diritto di cittadinanza anche alla cultura del lavoro
E sostanzialmente il Progetto che vogliamo costruire appunto con la riforma
Tende ad una scuola che innanzi gli standard di qualità Marchelli innanzi per tutti
Le ragioni del cambiamento sono allora strettamente collegate al tema della democrazia dei diritti di cittadinanza
Ad una idea di stato sociale inteso non come strumento assistenziale o di riparazione delle ingiustizie ma come motore di investimento sul capitale umano e creatore di nuove opportunità per i giovani
è evidente allora che per la complessità degli elementi in gioco le politiche di intervento non potevo limitarsi a semplici aggiustamenti a ritocchi conservativi dell'esistente ma occorreva una stipula riforma di sistema che comunque modificasse che trasformasse completamente il nostro sistema scolastico e formativo e questa bisogna dire è la strada che coraggiosamente a imboccato che curiosamente sta percorrendo il governo
E la sta percorrendo con il concorso di tutti i soggetti interessati all'uso o sul vinile economico e sociale del Paese
Perché l'accordo sul lavoro del novantasei derivante dalla concertazione appunto fra governo e parti sociali a delineato le il le linee appunto del di un percorso di totale trasformazione appunto dicevo e della scuola e del sistema formativo
è da lì cioè è dall'accordo del novantasei che si è aperto un cantiere straordinario nel quale tutte le opere e tutti gli interventi sono stati resi coerenti verso una precisa direzione di marcia
Il decollo del sistema italiano inserito nel sistema Europa per il quale la formazione l'istruzione sono stati considerati elementi fondale
Le opere da fare sono tante i tempi sono necessariamente lunghi
Gli avanzamenti non possono che essere progressivi le soluzioni non è detto che sia o definitive o che siano le migliori possibili
Ora comunque ci sono già alcuni punti fermi l'autonomia
La riforma degli esami di Stato il l'elevamento dell'obbligo questi provvedimenti sono già legge ed anche se non mancano alcune ombre
Questi provvedimenti frutto di una tormentata mediazione politica all'interno della maggioranza non coesa bisogna dirlo tuttavia questi provvedimenti costituiscono una svolta autentica
Molte altre possono le cose fatte non lo sto a ricordarle ma cito per esempio lo Statuto degli studenti che propone in termini del tutto innovativi e più vicini al vissuto per gli studenti il sistema delle relazioni all'interno della scuola e poi il nuovo contratto che
Ma che esso presenta ancora alcuni aspetti diciamo così da chiarire
Ma che però costituisce indubbiamente una tappa fondamentale perché apre la strada verso un nuovo protagonismo degli insegnanti sappiamo tutti quanto questo sia necessario per far camminare le riforme e
Oltre al personale della scuola nuove prospettive di carriera
Ma la più importante realizzazione è indubbiamente l'autonomia
La fonte
Dell'autonomia
Come è noto la legge cinquantanove del novantasette la così Clara Bassanini uno
Ora atti se Renza del precedente legislativo la cinquecentotrentasette erano del novantatré ci ricordiamo tutti era ministro della pubblica istruzione la il bollino questa legge conteneva una delega al governo per dare attuazione lato all'autonomia delega che poi invece fatte ricadere nel governo Berlusconi accudisce ma a differenza di questo precedente normativo
La legge cinquantanove vuole realizzarlo di tipo molto più ambizioso perché mentre con la legge precedente
Ci si limitava ad un ridefinizione dei ruoli e delle funzioni dei soggetti ma all'interno del pianeta scuola interno il sistema scuola ecco invece con la la legge cinquantanove dicevo l'obiettivo è molto più elevato perché è quello di riformare
Completamente modello organizzativo della scuola ma all'interno di una riforma generale di riorganizzazione della pubblica amministrazione quindi in tutti i suoi settori una quindi riforma complessiva che abbia come suoni in punti fermi invece il principio del decentramento e della sussidiarietà
Con la legge cinquantanove la scuola diventa soggetto che dialoga con il territorio per il perseguimento di quelle strategie unitarie caratteristiche di sviluppo chi è uno dei punti fondamentali appunto dell'accordo per il lavoro del novantasei sono partner diretti delle scuole le regioni e gli enti locali
Che quindi mutano moltissimo il loro ruolo perché da semplici erogatori di servizi e di beni materiali alle scuole come erano fino ad oggi si trasformano sono già trasformati in soggetti che faccia ai quali è in parte riferibile direttamente la titolarità della funzione istruzione
E in effetti la legge cinquantanove contiene due distinti processi di autonomia uno investe i rapporti tra Stato e autonomie locali regionali e i locali e consiste in un notevole trasferimento di funzioni appunto dallo Stato alle autonomie locali
Un altro processo rivale interno all'amministrazione dello Stato e investe i rapporti fra amministrazione centrale e periferica del ministero la presunzione e scuole perché molte delle funzioni proprie dell'amministrazione centrale e periferica della pubblica istruzione sono vengono trasferite alle scuole
I soggetti dell'istruzione diventano quindi tre
Lo Stato da una parte con i suoi complici diciamo di di di definire gli obiettivi generali Indirizzo controllo coordinamento generale
Le regioni e gli enti locali
Quindi la parte lo Stato da una parte di ragione e gli enti locali che hanno il compito di programmare l'Offerta formativa integrata sul territorio
Quindi il terzo soggetto le scuole che assumono nel territorio un nuova rilevanza veramente una nuova centralità culturale e formativa
Ora la sfida che abbiamo ora davanti è quella di realizzare fra questi soggetti un raccordo istituzionale efficace perché
Sappiamo tutti che l'autonomia non potrà funzionare se rimarrà una somma di entità chiuse perché l'autonomia l'abbiamo detto più volte è uno slogan per orrenda c'è l'autonomia legale non separazione
Mancano ancora alcuni tasselli essenziali alla piena attuazione dell'autonomia la riforma del ministero per esempio però intrigo lamento
Insomma abbiamo tutti noi penso conosciamo un po'i testi insomma adesso sta praticante somma comunque diciamo modesto dovrebbe essere ora in fase proprio di di prossima di prossima emanazione dovrebbe essere varato entro giugno
Ecco mi sembra che con questo documento insomma sulla riforma quello che circola quanto meno sulla riforma il mistero si sia imboccata la strada giusta del decentramento e della sburocratizzazione
Ci manca ancora oltre alla riforma del ministero la riforma degli organi di governo della scuola degli organi collegiali senza la quale il processo avviato rischia di creare confusione e disorientamento
Ma devo dire che per ora la configurazione di questa riforma quanto meno nel testo approvato di recente in Commissione non è secondo me molto convincente cioè desta non poche perplessità
In ogni modo in e e invece al contrario un fondamentale passo in avanti ma proprio decisivo è stato fatto con la recente emanazione del Regolamento sull'autonomia didattica e organizzativa delle scuole
Che per le scuole costituisce una vera e propria carta costituzionale perché esso ne delinea non solo un nuovo modello organizzativo ma proprio il Nuovo Progetto culturale
Perché da esso emerge una scuola non più costruita sui modelli ministeriali ma una scuola che in coerenza con gli indirizzi generali dettati dal centro assume una propria identità culturale in relazione alle proprie specificità formative e in rapporto alle esigenze territoriali
è una identità che viene resa esplicita nel piano dell'offerta formativa attraverso il quale ogni scuola formalizzarle proprie scelte progettuali e ne diviene responsabile ecco e e e questo principio che è un principio cardine dell'autonomia quello della responsabilità della scuola rispetto risultati è un principio rivoluzionario perché
Principio
Nuovo quanto meno nella scuola no nella quale invece ha sempre privato e tuttora ancora prevale ascoltato
Proprio il la cultura dell'adempimento burocratico la cultura dell'obbedienza alle direttive si progetta perché c'è un input che viene dal centro oppure si fa questo perché lo dice il preside oppure si fa quello perché lo vice provveditore insomma ecco
Ora
Con il Regolamento si attua una rivoluzione copernicana perché le scuole con l'autonomia didattica organizzativa di ricerca e di sviluppo avranno la possibilità di fare di realizzare di realizzare in piena autonomia
Curriculi innovativi di definire percorsi formativi di individuare aggregazioni di sapere in grado di rispondere in modo più efficace agli obiettivi di formazione che e esse si prefiggono per i propri allievi
Ecco perché allora la scuola dell'autonomia è stata definita la squadre soggette perché immensa
Gli insegnanti avranno la possibilità e la responsabilità di decisioni di forte spessore culturale e professionale
Mentre gli studenti diventeranno nei fatti titolari di diritti in particolar modo del diritto all'apprendimento perché attraverso gli strumenti forniti dall'autonomia
Quindi fornita al Regolamento di cui parlavo sarà possibile realizzare una didattica individualizzata e adottare le soluzioni più adeguate alle condizioni e ai bisogni di ciascuno
Ora ci troviamo in una fase di transizione noi sappiamo che
Questo Regolamento che è già legge ma che però intera in vigore il primo settembre del due mila quindi siamo in una fase di transizione in questa fase è stata data alle scuole la possibilità di sperimentare
L'autonomia e quindi sperimentale dice diciamo molti no degli aspetti dell'autonomia e senta approvata una legge specifica la quattrocentoquaranta il novantasette che ha stabilito dei finanziamenti appunto per le scuole che sperimenta l'appunto l'autonomia e allora io credo che la aderito aderente squali veramente posso aderire alla sperimentazione però sperimentare diciamo autonomia è indubbiamente molto molto importante perché per le scuole costituisce insomma una l'occasione per lo di mettersi alla prova diciamo
Mentre poi nello stesso tempo attraverso il monitoraggio di quello che si fa attraverso la valutazione dei risultati potranno essere fatti no quegli aggiustamenti che indubbiamente saranno necessari durante il percorso e che insomma deriveranno proprio da una verifica sul campo
Ecco
La realizzazione dell'autonomia
Con il conseguente superamento dello Stato come soggetto gestore dell'istruzione
Pone in termini nuovi la questione del rapporto pubblico privato
Nell'offerta formativa
Perché
Se la cultura spessa di intendere cioè del modo di intendere il ruolo dello Stato sta cambiando perché lo Stato si va Mammano liberando e non solo del nella scuola ovviamente dei suoi compiti cioè della gestione Marta invece riservandosi sempre più invece il ruolo di Indirizzo
Coordinamento insomma questo
Quindi se dunque lo Stato realizzare l'autonomia al proprio interno
Deve per forza rapportarsi con l'autonomia che c'è già all'e sterno
Sì c'è l'autonomia se non c'è più una gestione unitaria e statalisti Ca'delle scuole allora la questione del rapporto fra scuola statale e non statale
Non può più essere affrontata in termini di contrapposizione ideologica laico cattolica ma in termini di rapporto e di quale rapporto fra scuola statale
Quindi far ruolo della scuola statale il ruolo di una scuola non statale che offra un servizio rispondente a standard e e a regole
Ora lo scontro ideologico aspro che si è scatenato anche la sinistra sulla questione
Non ha permesso di considerare con la necessaria lucidità alcuni dati di fatto
Primo
Il fatto che dopo cinquant'anni dall'entrata in vigore della Costituzione ancora non si sa non sia stato dato adempimento alla Costituzione perché ancora non è stata fatta la legge cioè quella legge appunto prevista
Dalla Costituzione che
Dice appunto che per legge devono essere stabilite le regole cui devono sottoporsi le scuole non statali che chiedono la parità allora dicevo il fatto che ancora no questa legge invece non sia stata pappa apportato allo scandalo dell'esistenza di scuole
In cui si fa mercato di diploma i cosiddetti difformi finisce
Quindi dicevo ma questo però non si è visto perché cioè diciamo il vero nome che gli stessi ha coperto tutto cioè il velo dello dello scontro ideologico cioè non ha permesso di considerare no appunto alcune cose in primo luogo questo lo scandalo dell'esistenza dei diplomi PC due il fatto che oggi le scuole private già usufruiscono di finanziamenti e che il vero scandalo è che si tratta di finanziamenti a pioggia e senza regole e senza alcun controllo sulla qualità Terzo il fatto che già oggi siamo di fronte ad un sistema misto
Cioè oggi non c'è più da una parte la scuola cattolica solo con la scuola cattolica e dall'altra per la scuola di Stato perché il sistema privato già oggi è articolato in una pluralità di offerta formativa
In una pluralità di soggetti pluralità che era destinata ad espandersi ulteriormente con l'estendersi degli orizzonti per la formazione perché come l'obbligo formativo fino a diciott'anni con la formazione continua
Questa offerta privata sarà necessario anziché sia estesa perché proprio in questi settori e quindi nella formazione professionale che sta la vera carenza del sistema formativo pubblico
Allora
La questione del rapporto pubblico privato doveva essere affrontata e devo dire è significativo che ad affrontarla sia stata il primo sia stato il primo governo con un ministro di sinistra della storia repubblicana
è un fatto politicamente importante
Il disegno di legge del governo Prodi però ha suscitato aspre polemiche perché ipotizza un sistema formativo integrato
Di cui possono far parte scuole statali e scuole non statali che accettino le norme stabilite da arredata dallo Stato eccetera
Ora è vero che non ci può essere il linea di principio preclusione alcuna
A riconoscere che la gestione di un servizio pubblico possano essere affidata anche a soggetti privati
Ma un sistema integrato presuppone la disponibilità delle scuole private a rinunciare ad una specifica perché è evidente che in un tale sistema devono valere per tutti le stesse e le stesse regole
Anche per il reclutamento degli insegnanti e questo ovviamente non può essere accettato dalle scuole non statali
Sul fronte opposto c'è invece chi paventa che con un sistema pubblico integrato lo Stato abdichi
Nei confronti del privato al proprio obbligo costituzionale di istituire scuole di ogni ordine e grado e che paventa altresì che questo parlare di un sistema integrato sia un modo per eludere i il divieto costituzionale di finanziamenti alle scuole non statali
Grazie delineato su questo una battaglia ideologica
Sinceramente spropositata rispetto all'età della questione perché sappiamo tutti che il fenomeno delle scuole private agli studenti che frequenta le scuole private in Italia rappresentano meno del sei per cento del de de degli studenti insomma del totale degli studenti
Ma è questa qui quindi riceve una battaglia ideologica spropositata rispetto all'Italia però è certe una battaglia pericolosa
Perché c'è chi ha pensato che la parità possa essere merce di scambio con le altre riforme
E perché comunque la commistione di Problemi parità riforme rischia di far perdere di vista quello che è il vero problema della scuola in questo Paese c'è quello di procede rapidamente celermente a portare a termine il processo di riforma di cui la scuola tutta statale e non statale ha bisogno
Allora la strada percorribile oggi
Ti pare essere quella imboccata da questo governo ora poi ci dove Milanese perché ora arriva
Allora dicevo la strada percorribile oggi no che
Che credo che sia quella del governo tardi agire sul diritto allo studio
Che è un bene primario per tutti i cittadini
E pertanto intenda garantire per tutti sia per chi frequenta la scuola statale che nostrano statale
Ma poiché diritto allo studio non significa solo diritto all'accesso no diritto ad avere i soldi per l'iscrizione sul diritto all'iscrizione diritto all'accesso
Ma significa soprattutto diritto all'apprendimento e diritto ad una scuola di qualità
Allora occorre che prima siano perseguiti questo obiettivi
Cioè costruire una scuola di qualità riformando globale
E assicurare anche a coloro che frequenta una scuola privata
Quindi e gli elevati gli stessi comunque standard qualitativi quindi una formazione no qualitativamente rispondente agli standard definiti per tutti
E che emergeranno dal processo di riforma perché perorato definiti per per nessuno
Allora io credo che continuare a parlare di sistema integrato sia fuorviante perché genera steccati ideologici difficilmente superabili
E perché quello che serve al Paese non è tanto un sistema integrato ma è un sistema pubblico di istruzione che sia un sistema di qualità e un sistema regolato fa correre corre
Oggi con il riordino dei cicli
Con il dibattito in corso sulle opzioni culturali della nuova scuola ci troviamo di fronte al coraggioso tentativo di riformare globalmente il nostro sistema formativo
Ecco il punto di forza del processo riformatore quindi del riordino dei cicli sta proprio nella sua organicità
E nella convergenza fra obiettivi culturali sociali civili ed anche economici perché no
Per la prima volta si ripensa radicalmente tutto l'impianto della scuola
E si delinea un sistema formativo in cui la formazione professionale anch'essa riformata non è più un canale subalterno no
Canale dove si rifugiano gli espulsi
Dal sistema scolastico ma è un canale adesso complementare che concorre appunto mi pare specifico orologio a potenziare il sistema formativo nel suo complesso è un sistema in cui la formazione continua assume pari dignità rispetto agli altri percorsi
Per quanto riguarda la scuola la riforma vuole incidere su ogni suo aspetto dalla struttura all'organizzazione dal Progetto culturale alle metodologie di didattiche di insegnamento eccetera
Tutto il percorso didattico Ernie pensato in un'ottica di continuità i cicli vengono semplificati perché ridotti a due l'obbligo ha durata decennale con inizio a cinque anni questa è una grande
Operazione di carattere sociale perché è chiaro che se si vola agire sulle piste diseguaglianze bene lavora ci subito alla base insomma no
Quindi intervenire tempestivamente diciamo l'obbligo poi si conclude a quindici anni e dopo questo sì dall'opportunità di continuare o nella scuola o nella formazione professionale
L'ipotesi che sta ora prendendo corpo l'avete vista insomma sui giornali eccetera cioè quella dei due cicli uno di non più ed i sei anni ciascuno ma di sette più cinque nipoti del sette di cinque quindi quello primario di sette anni e quello secondario cinque anni io credo rispetto alla allo schema precedente meno dirompente nei confronti di come oggi la scuola
Perché la scuola media inglobata nel ciclo primario non sparisce ma si riduce di un anno la scuola superiore mantiene la sua struttura quinquennale mentre poi ai due cicli si aggiunge come nello schema precedente un anno di scuola materna cantoria
Non vengano meno gli obiettivi originari di concludere il ciclo secondario a diciotto anni come succede in tutti i Paesi europei
Di combattere la dispersione superando la frammentarietà la segmentazione degli attuali cicli di coordinare il sistema scolastico con quello di formazione professionale
Lo snodo di tutta l'architettura è rappresentato dal ruolo strategico dell'orientamento
Il problema non è infatti si sparisce un no la scuola media
Che tradizionalmente considerata la squadra l'intervento
Il problema è che all'interno dei primi cicli
I ragazzi di quella particolarità che è l'adolescenza trovino tutte le condizioni più idonee no migliori possibili per poter affinché la loro personalità si sviluppi in maniera armonica rispondente quindi a al alla all'età
E perché i ragazzi possono ecco trovare cioè le era imparare a scegliere quindi vere la possibilità di fare delle scelte consapevoli sul loro coi futuro percorso di vita e di lavoro
Allora il primo biennio della secondaria superiore sarà costruito in modo da poteva rappresentare un effettivo percorso di orientamento
Ma l'orientamento nella nuova scuola deve essere attività ordinaria a partire dall'infanzia e poi via via in continuità per tutto il percorso non un'attività da limitarsi solo ad alcuni fasi ed alcuni pezzi
Del del percorso stesse
Dunque
La continuità dei percorsi unita alla flessibilità che consente di modificare le scelte iniziali
E alla percorribilità dell'intero sistema scolastico e fra sistemi scolastico e di formazione professionale
La personalizzazione dei curriculi per renderli aderenti alle esigenze di ciascuno
Il recupero della dimensione di operatività non certo per svilire l'apprendimento culturale ma per dare concretezza ai concetti e recuperare un rapporto costruttivo con la società con la contemporaneità ecco sono tutti elementi di forza del disegno di legge sul riordino dei cicli che consentono di far diventare strutturale la lotta la dispersione
Con la legge sull'elevamento dell'obbligo si sono già poste
Le condizioni per intervenire su questo problema a dove la dispersione
Che costituisce uno dei più vistosi punti di debolezza del nostro sistema scolastico perché la legge pur prevedendo una fase transitoria in cui l'obbligo è solo è di nove anni quindi in cui c'è un obbligo novennale soluzione sulla quale peraltro tutti abbiamo avuto forti perplessità
Può a Belvedere stimolare la scuola
A mobilitare da subito energie per individuare segmenta e gli strumenti strategie idonea a rimotivare interessare qui ragazzi che o non continuano la scuola o che comunque
L'abbandonano dopo il primo anno e sono tanti
In maniera che questi ragazzi possono esercitare il loro diritto apprese a proseguire il percorso scolastico o formativo
Le scuole saranno sul infatti subito costrette fino all'anno prossimo quindi da subito
Che poi non si può cominciare primo settembre quindi comunque le scuole su già oggi all'ora di fatto costretti a progettare percorsi di continuità tra scuola media scuola superiore ad impostare percorsi modulari e flessibili
Che offre ai ragazzi un ventaglio ampio di opportunità per poter proseguire gli studi
Ho
Pure per proseguire nella formazione professionale e che nello stesso tempo assicurino a coloro che escono dalla scuola una formazione culturale più solida di quella attuale
Anche l'educazione al lavoro dovrà entrare a far parte della formazione di base quindi della dell'obbligo
Purché sia chiaro che la scuola non deve insegnare a lavorare questo è un compito della formazione professionale che però non si deve occupare della formazione di base e quindi è bene questa distinzione dei ruoli sia chiara la formazione professionale può svolgere invece un compito importante nell'obbligo perché può offrire alle scuole moduli orientati
Specifici
Ma non può essere il luogo
Dove assolve l'obbligo chi non ha voglia di studiare
Dopo l'obbligo invece il sistema potrai dovrà diventare duale
Da una parte e quindi la la scuola dall'altra la formazione professionale saranno in soggetti entrambi legittimati
Ad assicurare tutti questo diritto obbligo fondamentale questo è un privazione di principio fondamentale contenuta nella legge l'innalzamento dell'obbligo quello di garantire appunto a tutti il diritto ad una formazione fino a diciotto anni
Allora avere levato l'obbligo anche di un solo anno
Costringe le scuole a misurarci tasta misurarsi da subito con questi problemi
Soprattutto io spero costringe tutti a riprendere con forza la battaglia per la trasformazione complessiva del sistema
Che evidente potrà avvenire solo con l'attuazione della riforma dei cicli e con la definizione
Di quali sono le basi le nuove basi del sapere che la nuova scuola dovrà garantire allora queste sono le cose fondamentali che restano da fare la portare a termine la riforma dei cicli e la definizione dei contenuti appunto
Dei saperi
E non sono certo cose da poco
E per questo che tutti noi abbiamo molto apprezzato la coerenza del ministro Berlinguer che ha voluto rimanere al suo posto per portare a termine il lavoro delicatissimo cioè e complessa cioè che che che ai che ha iniziato
è indispensabile ora che il processo di riforma sia completato e che sia completato celermente
Chi frattura ostacoli se ne dovrà assumere direttamente la responsabilità
Di fronte al Paese che ha bisogno di una scuola che concorra che contribuisca a dare un contenuto culturale a questa a questa Europa
Ma soprattutto se ne dovrà assumere la responsabilità di fronte alle giovani generazioni già anche troppo
Per troppo tempo troppo e per troppo tempo penalizzate dai ritardi e dalle inefficienze bisogna dirlo della politica ringrazio
Ma sentenza
Dunque la panoramica che c'era stata offerta con me penso si sia avvertito tutti abbastanza
Vasta puntuale per ogni punto probabilmente ciascuno di noia una serie di considerazioni proprio da poter sviluppare ma logicamente il compito della marinai era quello appunto di offrire quasi un quadro del tutto
Ora ci sono due strade Luna quella di cominciare a intervenire per puntualizzare sottolineare eccetera e l'altra quella anche di a scortare gli interventi già programmati
Sottolineo che mi pare ci sia un qualche cambiamento si prevede che il ministro ottenga nella sessione che si sta consumando ora piuttosto è quella che si consumerà dopo cena
Per cui penso che il nostro segretario pregai
Concluderà la seconda sessione di poi
Però non non lo so ora in quale punto si trovi e quanto tempo ci vorrà perché arrivi qui per cui
Abbiamo il tempo intanto di sviluppare quant'era segnato in programma ecco allora vi chiedo subito se ci sono interventi
Credo
Sì così magari voi quelli programmati che sono sicuri e certi
Tranne il Venturi che Anna Anna
Lui coniughiamo dopo
Magari grazie
Buonasera sa no l'insegnante di scuola materna comunale la con comunicata da parte della CGIL di Scandicci
Elogiato appunto riguarda le scuole materne comunali
Potevamo potrà far presente la situazione
Nel territorio toscano sono stati sono molti i genitori che scelgono di iscrivere i loro figli alle scuole pubbliche gestite dai Comuni
Purtroppo molti di loro pur facendone richiesta non possono essere accontentati a causa del numero insufficiente di sezioni di scuola dell'infanzia comunali
Le loro domande quindi sono passati ad altre scuole per le quali però non sono state date per Firenze
In questo momento storico nel quale il comune riconosciuto dallo Stato quale ente titolare delle funzioni in materia di servizi e di mamme enti educativi
Si cerca di fornire servizi più rispondente alle esigenze territoriali
Il Comune essendo una risorsa dello Stato quindi dare a essere utilizzato dai esso per adempiere alla volontà dell'utenza del territorio garantendo tramite finanziamenti adeguati il servizio comunale richiesto
è molto strano che nonostante l'alta richiesta di scuole dell'infanzia comunali purtroppo si sia assistito non allora in
Tre Minto ma addirittura alla loro chiusura con la dispersione del personale docente in altri servizi fra l'altro con mansioni totalmente diversi
Facciamo presente Nolte con oltre l'alta professionalità dei docenti
Dovuta anche alla loro formazione che li ha visti impegnati in alcune realtà in un monte ore di aggiornamento di gran lunga superiore a quello delle colleghe statali
Ricordiamo che le scuole materne comunali hanno preceduto storicamente quelle statali ed hanno una loro storia di sperimentazione di didattica in continuità nel tempo
Che da molti anni stanno portando avanti progetti legati alle agenzie educative ed extra scolastiche territoriali e che le loro sperimentazioni sono risultate molto utili anche per l'organizzazione della nuova scuola per l'infanzia che lo Stato intende costituire attraverso le nuove leggi e dei nuovi regolamenti è chiaro che la scuola dell'infanzia comunale la scuola materna statale non sono due servizi uguali ma semplicemente offerte formative diverse
Pensiamo sia doveroso mantenere questa pluralità di servizi dando alle scuole dell'infanzia comunali finanziamenti adeguati strada grazie
Ma la natura della presenza nostra qui probabilmente non credo che possa trovare un tipo di risposta tra la signora
A alle amiche della scuola materna credo che non so se la vicepresidente della Provincia Cia però probabilmente il bene speri stasera forse forse era più deputato a fare un tipo di discorso conosciamo male che questo tipo di di intervento magari glielo lasciamo all'ultima sera penso perché credo che ci sia un rispondenza più diretto a proporsi pochi discorso
Ecco lei c'era qualcosa da da un tenuto conto semplice qualche cosina
Tutto quello che diceva era sicuramente rispondente a verità tra una situazione sicuramente ritroviamo anche nella realtà di Prato i primi servizi sono nati grazie all'intervento Enti locali
E sicuramente c'è una stele di questi servizi che mi è paragonabile anzi almeno nel nostro territorio si è verificato quello il servizio gestito direttamente dal Comune a cui si insomma in qualche modo stimolato anche quelle sezioni tra birrette statali che sanate successivamente obiettivi che ci siamo posti è stata anche quella di un
Maggior dialogo tra i due tipi diversi di servizio comunque l'unica cosa che io posso dire questa a questo punto della situazione se voi andate a leggervi la nuova legge del diritto allo studio tra le altre cose la Regione Strauss-Kahn
Stanze ha di nuovo finanziamenti per le scuole materne
Comunali
Quindi molto probabilmente gli comunica che in diciamo negli ultimi anni sul si son visti costretti anche ad operare delle scelte naturalmente rapportando
La l'urlo rapportandosi a quelle che erano le disponibilità finanziarie disponibile quindi le risorse da impiegare per detti servizi forse oggi in un quadro sicuramente nuovo
Eccone una anche un intervento diverso da parte della Regione Toscana sicuramente possono essere in grado di riconsiderare
Alcune scelte
Perché ci sono altri interventi già o no
No allora pregherei Carlo Testi intanto il Preside della Pestalozzi a Firenze componente del direttivo versa
Un'esperienza è responsabile appunto del progetto autonoma
Anche
Bene
O l'incarico di parlare della sperimentazione dell'autonomia
Non però in premessa ci tengo a dire una cosa
Si rischia di valutare questo anno di sperimentazione come se fosse l'applicazione dell'autonomia
Bisogna stare attenti perché le modalità e i tempi di questa sperimentazione sono stati molto molto particolari e quindi appunto non si debbono anticipare rispetto a quelle che sono le prospettive di sviluppo dell'autonomia a partire dal due mila due mila uno
Lo dico perché in in vari contesti mi è capitato di sentire valutazioni negative rispetta quello che che sta succedendo dicendo è l'autonomia non funziona ecco mi sembra un pochino prematuro quanto meno
Sapete tutti che era già possibile sperimentare alcuni aspetti dell'autonomia didattica e organizzativa a partire dall'anno scolastico novantasette novantotto
Ma che poi solo per l'anno scolastico novantotto novantanove questo che sta per finire ci sono stati finanziamenti appositi per la sperimentazione dell'autonomia
Le difficoltà affrontate dalle scuole nell'elaborare di progetti sono state le più varie
Quello che è successo dappertutto ma sicuramente nella regione Toscana è che le scuole che già l'avevano abitudine
A progettare come scuole o comunque avevano già progetti predisposti hanno avuto modo di presentarli
In tempi utili altre scuole hanno diciamo così fatto semplicemente emergere
Quel poco o molto che facevano che ne hanno trovato un'occasione comunque per poter avere dei finanziamenti rispetto alla miseria direi specialmente per quanto riguarda la scuola dell'obbligo che miseria di finanziamenti per lo meno per quanto veniva dallo Stato
Quindi quello che abbiamo avuto e che stiamo avendo adesso è la fotografia dell'esistente
Indipendentemente dalle questioni dell'autonomia
Direi che da ora può partire con l'anno prossimo probabilmente si può sviluppare in maniera diversa qualcosa che ha più attinenza
Essendoci già anche Regolamento dell'autonomia qualcosa che avrà più attinenza rispetta gli sviluppi successivi cioè quello che potrà avvenire
Per tutte le scuole a partire dal dal due mila due mila uno
Quindi diciamo che è stata l'occasione per fare emergere il sommerso come si dice o quello che c'era ma non appariva perché nessuno lo guardavo perché non veniva comunicato nel monitoraggio quantità di dal monitoraggio quantitativo fatto dalla BDP su tutte le scuole italiane
è emerso un dato che poi è stato anche
Pubblicato sulla stampa che
La stragrande maggioranza delle scuole più del novantacinque per cento a richiesto finanziamenti per l'autonomia
In Toscana siamo sulla media del novantacinque trenta per cento
Con una punta massima dei gli istituti comprensivi che novantasette cinquantasei per cento ora io non da Rocco moltissimi dati però dopo questi perché del danno
Alcune idee
E quindi un numero elevatissimo
E la stragrande maggioranza di questi progetti di queste richieste di finanziamento per i progetti ha avuto il finanziamento aggiuntivo per la cosiddetta complessità non visto a tediare sulle difficoltà che hanno affrontato i diversi nuclei di supporto all'autonomia a livello toscano ma anche altrove io faccio parte di quello di Firenze e per la definizione di che cosa e complessità di che quali erano i parametri di valutazione se si trattava di valutare o semplicemente di dare a tutti quello che era stato richiesto e così quindi ci sono state forti discussioni all'interno e il più delle volte passato una posizione intermedia cioè provare a vedere di fissare parametri di valutazione
Per capire se poi rispetto alle situazioni che si conoscevano a volte molto direttamente
Esistevano delle difformità o meno normalmente parametri sono stati fissati e in maniera abbastanza equilibrata hanno dato anche dei corrispettivi rispetto alla realtà
Quindi monitoraggio quantitativo direi mettere il salto alcune aspetti di positività
Otto se vogliamo anche
Strettamente limitate la necessità di avere fondi o all'occasione per la prima volta di avere dei fondi però che hanno in qualche modo attivato un un procedere a un processo
Nella maggior Juan parte delle scuole toscane si è attivato per lo meno un gruppo di Progetto
Una media dell'ottantacinque per cento delle scuole toscane ha costituito un gruppo di Progetto al proprio interno il rapporto alla sperimentazione dell'autonomia
Poi se si vanno a vedere i singoli casi ci sono tutte le differenziazioni e positive e negative però a livello di numeri macro dice di situazioni macro gli elementi di positività emergono abbastanza con sufficiente chiarezza
La sempre per quanto riguarda la
Il monitoraggio quantitativo e notate bene si parla di monitoraggio non di verifica e valutazione
Cioè questo lo lo vorrei che lo stesso ribadire perché il monitoraggio serve a vedere le linee di tendenza
Ma non da valutazioni rispetto a quello che è successo
O o quello che sta succedendo
E questo è un cambiamento di approccio che non sta solo nelle parole dovrebbe stare anche nella mentalità della scuola
E nella prospettiva successiva rispetto all'atteggiamento sulle sperimentazioni per esempio che ogni scuola autonomamente porterà avanti
E gli ambiti della sperimentazione
Erano adattamento del calendario scolastico flessibilità dell'orario e diversa articolazione della durata della lezione
Articolazione flessibile del gruppo classe organizzazione di iniziative di recupero e sostegno attivazione di insegnamenti integrativi facoltativi
Collaborazione con reti di scuole o soggetti esterni con progetti integrati attività per innalzare il successo altro iniziative di orientamento scolastico e professionale iniziative di continuità
Quelle all'interno di questa di questa gamma di possibilità sia proprio una una vera e propria curva di Gauss
L'articolazione flessibile del gruppo classe l'organizzazione di iniziative di recupero e sostegno l'attivazione di insegnamenti integrativi facoltativi
La collaborazione corretti stili di scuole o soggetti esterni l'attività per innalzare il successo sono quelle dove si concentrano di più le i progetti delle scuole in alcuni casi come elementi singoli ma nella maggior parte dei casi come elementi integrate cioè le scuole che so potevano pare l'articolazione flessibile del gruppo classe e attività per innalzare il successo quindi diciamo non è un una scusa un progetto un un punto il punto b flessibilità dell'orario diversa articolazione della durata di lezione
Un un gruppo maggioritario all'interno delle percentuali basse
In Toscana hanno sperimentato questa quest'aspetto il quarantotto per cento delle scuole
Il che non è poco se si considera la la rigidità della scuola
Circa la metà delle delle scuole hanno cercato di variare fin dove possibile o l'orario o la durata della lezione
Perché questo non ed è apparso anche dal monitoraggio non per fare organizzazione autonoma fine a se stessa ma per recuperare spazi di temporali per potere all'interno di una situazioni dirigistico dita dove non cerca funzionale per intendersi salvo per la carisma alla media le superiore se ne sta parlando
Per vedere appunto di rendere meno rigido l'utilizzazione del personale e del tempo scolastico a disposizione quindi è una percentuale minore rispetto alle altre però per la Toscana superiore rispetto ad altre regioni si aggira sul quarantotto per cento quindi è un qualcosa che che denota comunque una una vivacità da una parte ma anche una disponibilità del corpo docente
A mettere in discussione abitudini quelle dell'orario che sono molto radicate e sentite in maniera molto forte
Allo stesso tempo sapete che il monitorare il i vari versare hanno stanno sviluppando il monitoraggio cosiddetto qualitativo settanta scuole sono monitorate in Toscana da team di misti di ispettori personalizzare
Presìdi o comunque personale scolastico
Siamo nel per nel bel mezzo del di questo monitoraggio cosa sta avvenendo per che cosa sta emergendo
Intanto l'impianto del monitoraggio è fissato a livello nazionale e coinvolge un numero elevato di di persone dei diversi team
E ed è un primo elemento di novità per l'Italia dove esperienze di monitoraggio a livello nazionale
Erano praticamente inesistenti
Si tratta di un monitoraggio e non di una verifica di tipo tanto meno di tipo fiscale con valutazione del bravo meno bravo
E
Quindi
Con parametri però unitari
Per cui niente a che vedere con l'ispettore che va nella scuola con sui propri suoi propri parametri e dice qui va bene qui va male ecco questa è una tradizione ormai in netto superamento quindi monitoraggio organizzato in tre colloqui sostanzialmente e quindi limitato se vogliamo non non particolarmente articolato e approfondito quello che sta emergendo sono due elementi che io ritengo interessanti
Uno che le scuole monitorate
A hanno normalmente un atteggiamento estremamente positivo rispetto al monitoraggio è come se ci fossero un a finalmente qualcuno viene a vedere
Non a a fare le care il a spulciare in maniera fiscale ma viene a vedere i nostri sforzi quantomeno by non tanto i risultati che possono essere quelli che sono però quanto me ne i nostri sforzi così come li facciamo e così come li possiamo fare
Dall'altra c'è una grandissima eterogeneità delle Dick di Progetto
Che di per sé può essere considerata negativamente in senso nel senso che non esistono modelli di riferimento e quindi ognuno c'ha un po'l'idea che ognuno vada veramente per conto suo
Ma dall'altro lato invece da idea della ricchezza delle delle possibilità e del fatto che quando degli insegnanti si mettono a pensare elaborare insieme
Delle cose succedono e delle conseguenze ci sono che possono essere anche positive
Ecco quindi i risultati del monitoraggio si dovranno avere entro la fine di maggio
Quindi su questo poi credo che anche come alzare dovremmo intervenire non tanto per pubblicizzarlo in ma per farne occasione di riflessione mettere e di di crescita direi
E delle scuole stesse che hanno partecipato al monitoraggio ma anche di tutte le scuole a livello territoriali che che sono interessate a entrare in
In comunicazione
Sulle scuole sta pesando anche per quanto riguarda i progetti stanno pesando alcune cose grosse che sono la questione del dimensionamento
La la questione della riforma dei cicli che
Mette tutti in così in stato di incertezza
E anche la l'assenza di un ha
Di un percorso visibile rispetto ai saperi e alcun pericolo la maggior parte delle sperimentazioni non riguardano questioni di di tipo curricolare disciplinare
Non non affrontano appunto situazioni di ricerca sperimentazione sul versante delle scelte
Disciplinari ma più che altro su adattamenti
Appunto collegate al recupero al successo formativo ma che non non toccano direttamente questa pressione
Segno che c'è una difficoltà generale è segno che evidentemente perlomeno in quella prima fase di quest'anno scolastico
Il il dibattito e le le proposte le prospettive
Erano tali perlomeno quelle che venivano vissute nelle scuole erano tali che non c'era proprio neppure da parlarne
Dato che esiste già il Regolamento io credo che e che dovrebbe arrivare anche il regolamento sull'autonomia e che dovrebbero ad arrivare presto la nuova circolare o del credito sulla appunto sulla nuovo anno di sperimentazione
Io credo che che le scuole si possano già muovere orientando sì quest'anno rispetto a quanto previsto all'interno del Regolamento sull'autonomia cosa che era invece solo a livello di dibattito nell'anno scolastico passato
Per quanto riguarda l'
Il la situazione generale della sperimentazione e concludo questo mio intervento
Io credo che da parte delle scuole da parte degli enti intendendo con questi enti locali ma anche provveditorati e il re Zahir si debba cercare di di trovare dei modi di lavorare
Che permettano di di farli saltare le competenze le risorse umane già esistenti a livello dei diversi territori
Per il integrare le risorse e per metterle in comunicazione fra di loro a me capita di andare in molte scuole molte situazioni
Di vedere che ci sarebbero energie risorse e competenze e che queste sì implode uno all'interno della scuola se non riescono a ad uscire non riescono ad entrare in contatto spesso perché chi progetta sta altrove
Il raccordo fra le scuole che vogliono una loro
Parte precisa nel progettare non si può sempre offrire progetti alle scuole per intendersi come è successo per tanto tempo e da parte del ministero e da parte di di tanti enti Simon escluso
Credo che proprio un elemento di sperimentazione dell'autonomia che dovrà durare degli anni al di là del due mila due mila uno sia proprio quello di vedere di uscire dalla logica del fare il Progetto all'esterno e delle scuole in qualsiasi ente inutili in isolamento facendo quali fin tacche il progetto sia invece integrato e condiviso e cercare di riversarli lo sulle diverse situazioni
Nessuno delle scuole ci sta più il monitoraggio spesso per certi versi dice che se le scuole sono direttamente coinvolte con le loro risorse reali non con quelle che vorremmo che che avessero e con le le loro situazioni molto radicate al contesto allora forse si integrano competenze e risorse diverse si può sviluppare un'idea di responsabilità all'interno di un'autonomia
C'è da sviluppare credo e Commerce Anel Progetto sull'autonomia è un settore a cui diamo una certa importanza da sviluppare la questione delle reti di scuole
Per la costituzione di laboratori didattici più o meno permanenti
Perché un settore importante dell'autonomia sarà proprio quello per riuscire a ad essere dell'imparare ad essere in Rete con tutto quello che significa
Perché non diventi uno slogan ma diventi proprio un Modotti operare fra scuole fra enti appunto in pratica poi anche con i cittadini e con gli studenti grazie
Grazie
Comunque prima di passare la parola pensavo alla signora così sì
Maria Carmela
Bailey
Dunque è previsto quando sono finiti i lavori
Un buffet qui
Mi pare sia quindici mila lire di sé attorno Allocca riversa con quindici mila lire se alzate le manine chi conta di restare cellulite
Le mani uno
Due tre
Ora sono quattro
Ci Poggi
Cinque
Va bene
Venga signora
Dunque la signora ricercatrice dell'irriverente
Scolarizzazione occupazioni in Toscana il caso femminile dovesse fatta dopocena ma per necessità suoi viene anticipata tenuto conto che lo spazio e anche
Disponibile spazio disponibile e credo che uno degli aspetti che non sono stati sottolineati finora
Alta all'interno del dibattito sulla scuola è che non solo diciamo si arriva comunque il ritardo la politica
A dibattere sulla scuola
Ma l'aspetto diciamo innovativo vecchi del problema scuola non se ne occupano solo il il gruppo ristretto di coloro che vivono dentro la scuola è stata sostanzialmente diciamo il percorso che in fondo diciamo a
Si è sviluppato attorno al alle prove programmi formativi da questo punto di vista io sono molto esterna al problema della scuola nel senso che non mi occupo diciamo non sono un insegnante mi sono una disoccupata impastando i programmi della scuola siamo arrivati
A occuparsi globale della scuola passando da da diciamo da temi diversi i due temi fondamentali che mi sembra importante sottolineare sono che si è passati a esaminare tre nella scuola attraverso il lavoro
E più recentemente il tema della scuola investe direttamente il processo di sviluppo quindi credo che
Stavo Rispetto alla comunicazione che io intendevo fare comunque magari facciamo faccio mi sembra che diciamo interessante sottolineare questa novità
Cioè che non sono solo diciamo agli addetti ai lavori che si occupa dei problemi della scuola ma sono anche con loro essi occupano di problemi dello sviluppo dello sviluppo economico
E se ne occupano perché è cambiato la fase dello sviluppo di oggi è completamente diversa da quella del passato
E una fase dello sviluppo che valorizza diciamo la qualità delle risorse umane
Rispetto ad altri fattori dello sviluppo presso il capitale che progressi di risorse e di altro tipo quindi diciamo la scuola è investita da attenzione anche dagli economisti investita l'attenzione anche dei portatori del dei beni pubblici e quindi Dante nove persone sono alle stelle il sistema scolastico credo sia un uomo già svenuto che vada valga la pena di essere sottolineato perché diciamo mette in fa nuova il dibatto sulla squadra
Quali sono diciamo le ragioni di questa coinvolgimento contaminazione i sempre più numerosi osservatori all'interno del problema della scuola dell'istruzione
Sono diciamo la moda crescente consapevolezza che delle innovazioni che delle quali siamo diciamo tutti coinvolti e la dimensione globale del sistema economici
Che sono diciamo fanno parte della vita quotidiana della vita economica passi che diciamo la i fattori di competitività più rilevante sia oggi rappresentato dalla conoscenza dalla capacità di assumere di trasmette ritrattare le informazioni di rielaborare decontestualizzare informazione e da qui accresce il patrimonio conoscitivo innovativo e quindi diciamo il sapere che è stato considerato diciamo fuori dal mondo della produzione e dentro il sistema della formazione rientra e diciamo con Tania il mondo della produzione nel mondo della formazione la crescita il ruolo dell'istruzione non solo deve essere visto non solo e non tanto come l'investimento formativo individuale non tanto e non solo come l'ambito privilegiato i diritti di cittadinanza e di redistribuzione l'opportunità di cui si è parlato e che hanno fatto il padre fatto parte del patrimonio del dibattito sulla scuola per tanto tempo
Ma diventa prevenirli esito e obiettivo dello sviluppo economico
Un ruolo che presuppone devo dire la rivisitazione proprio i contenuti della formazione delle relazioni esistenti tra le varie agenzie formative tra queste mode lavora il mondo d'impresa
Il diciamo il tema fondamentale è che
La scuola deve sviluppare la capacità di acquisire strumenti metodologici diciamo via via e poi vuol venti si deve passare da quello che voi tutti sapete positivi tutti i giorni dal saper fare cassa per imparare dal saper imparare alza per essere diciamo questi sono gli skill che oggi sono richiesti dal mondo del lavoro
E diciamo l'ultimo aspetto importante che la valorizzazione della conoscenza e quindi dei saperi che diciamo si realizzano in un rapporto tra diritto attratto uscente alunno devi essere valorizzato all'interno di processi cognitivi coinvolgono e deriva da rapporti con il contesto produttivo locale
Nella diciamo valorizzazione che oggi si fa Grilli dello sviluppo in dodici cioè dello sviluppo che creato dai soggetti e dagli attori locali
Che è quello diciamo che ha valorizzato il sistemi i sistemi locali chi ha valorizzato gli ambiti diciamo tutti azione delle regioni e degli enti locali è un ruolo fondamentale il gioco qui di la formazione e da questo punto di vista io con mi sembra che la novità importante industria sull'ambiente nel fatto che siamo in presenza di un ripensamento complessivo del sistema formativo
Ma siamo in presenza di un ripensamento che ebbe che presuppone integrazione cioè il mondo della formazione e il contesto locale io
Credo che questo sia un'esperienza importante probabilmente spesso ecco direi questo è un aspetto valorizzati Ivo che deve essere strutture
Quale dall'osservatore esterno la situazione della scuola in Toscana e in Italia è utile son tutte cose probabilmente sapete ma ne vale la sottolinea
Il sistema scolastico italiani scalpore specificherò è un sistema rispetto al quale le famiglie danno molti crediti
Perché il diciamo i tassi di partecipazione dice giovane quindi anche delle famiglie d'investimento formativo che le famiglie lo Stato fa socializzanti siamo passati da un tasso di passaggio alle scuole medie inferiori vi sono alle scuole medie superiori ci sono facoltà da parte di famiglie dal sessantasette per cento di meno di dieci anni fa al novanta per cento quindi il problema non sta tanto nelle famiglie che diciamo per lungo tempo e oggi secondo me ci sono dei segnali merita merita sottolinea M potrà è quanto nel fatto che diciamo il sistema è inadeguato
Cos'è che succede che si riscrivono il novanta per cento Nieves con il quaranta per cento e questo distingue questo qui l'aspetto i distingue il caso italiano dal caso degli altri Paesi europei
Il tasso di successo delle il giorno e la scuola media superiore però è in questa diciamo situazioni che invita l'accusa in Italia poi vedremo la Toscana diciamo si allinea più ai Paesi con le quattro rituali non ci confrontiamo rispetto ai Paesi con i quali non c'è abituata Confort
Controlli
Non è diciamo è un problema inadeguatezza del sistema diciamo e spiega
Il problema è delle per il gran numero di pertinenza degli abbandoni della dispersione ma è anche della scarsa della della las la scarsità diciamo di flessibilità del sistema scolastico
Della difficoltà diciamo della scarsità degli opzioni formative sarà presente il nostro sistema rispetto agli altri e quindi c'è questa necessità di molti di l'evoluzione
Questa diciamo rispetti quali sono le condizioni della Toscana grazie alla Toscana Stone ovviamente
Migliori della media nazionale che contempla il caso del Sud rispetto al quale come sapete appunto delle condizioni sono molto diversi però non non diciamo non non credo che si debba diciamo s corsi soddisfatti comunque potremmo esserlo primo perché diciamo abbiamo differente pochissimi punti se l'Italia ha un tasso di successo la squadra superiore quarantanove per per per cento dato scarcera del cinquantadue pittori
Fanno parte del della della la diversità dei livelli di sviluppo di civiltà il ripetersi della Toscana rispetto al resto del Paese quel mio le regioni meridionali
L'aspetto però sul quale secondo me vale la pena di riflettere diciamo rispetto al al mille novecentottantuno tanto tempo ma queste cose si muove si muovono con cura con grande lentezza
Diciamo noi abbiamo mantenuto e accresciuto esposizioni rispetto alla componente femminile
Le donne hanno cresciuto una presenza il sistema formativo e soprattutto hanno cresciuto la probabilità di successo
Le donne giovani diciamo rispetto alle donne meno giovani sono cresciute di circa dal ventotto al quarantaquattro circa sedici punti e quindi oggi le donne diciamo col diploma di scuola media superiore ed età venticinque trentaquattro sono quasi la metà un grande successo rispetto così dando che le donne del via di una generazione appena precedente erano meno del sei per dunque preoccupante invece che questi stessi risultati non sono stati raggiunti per la componente maschile che era il campione devo dire sul quale si investiva da parte delle famiglie
La crescita pure che ci pure c'è stata è stata arrestati che non è andata che con la stessa velocità degli altri delle altre Regioni per cui abbiamo diciamo ridotti da alcune diciamo posizione nella graduatoria cosa vuol dire questo dell'utile per sapere cosa vuol dire il resto dovremmo fare cosa che con cominciamo a fare anche in Toscana degli approfondimenti studi sul rapporto tra istruzione e lavoro tra istruzione e valore simbolico degli struzzi che è molto forte ma che ha perduto quell'appeal che aveva qualche tempo fa il rapporto tra istruzione e lavoro non è così congruente o almeno non è così congruente come l'ho esitato
Per le generazioni dei padri rispetta le generazioni dei figli
Il che vuol dire che diciamo
Per un laureato il tasso di disoccupazione la fase d'ingresso non è tanto diverso da quello dei diplomati nella fase d'ingresso ma anche su questo bisogna stare attenti perché diciamo il immagini diciamo immediata cioè che
Distruzione Nunzia non dia un rendimento immediato intervistato sociale mettermi che di accesso al lavoro non deve far dimenticare che istruzione a vale per il percorso nella vita professionale per il percorso della vita
Che il carattere diciamo strumentale con il quale si è visto il rapporto questi volte fa formazione e lavoro dopo essere e deve essere un pochino rivisitato
Che la formazione deve avere anche un carattere generale non solamente strumentale
Ecco in questo ambito qui diciamo
La sensazione che diciamo una caduta da più
Una disponibilità di lavori
La realtà che insieme secondo me diciamo l'immagine più evidente disponibili
Ha ripreso meno appetibile la prosecuzione scolastica o comunque al resto non sufficientemente appena appetibile l'insistenza nel percorso formativo soprattutto dice una parte della componente maschile che ha cambiato molte cose per le belle donne rappresentano oggi l'elemento più dinamico dal punto di vista formativo
Da presente hanno diciamo a tanto più dinamico
Dal punto di vista diciamo dei delle qualità diciamo capacità organizzativa perché io sono mia che sono richiesti ed do not dal nuovo sistema economico e questo non vuol dire però
Diciamo sia
Ci sia ridotta la discriminazione che vale nei confronti della componente femmine rispetta la componente maschile
Perché dico questo perché ciò che conta è ancora in qualche misura conta ancora cosa conta la diciamo la domanda di lavoro la quantità delle opportunità di lavoro
Se le donne sono più istruite però concorrono su livelli di qualità di lavoro più bassi quindi sono concorrenziali ma sui livelli più bassi di lavoro non congruenti con il titolo di studio
Sono discriminati laddove il livello
Delle opportunità di lavoro è basso ce ne sono discriminante nelle aree hanno quindi più bassi tassi di occupazione più bus più alti tassi di disoccupazione nelle aree dove c'è
Difficoltà economiche
Nel e le nostre la nostra regione sono discriminate più nell'aria della costa dove c'è un processo di realizzazione esecutiva in atto prendendo non nell'aldilà Toscana centrale dove l'opportunità di lavoro sono più diffusi questo per dire che cosa per dire che il il livello di istruzione che conta nel percorso di
I criteri diciamo può essere non intuito non valutato da chi deve fare un investimento a rischio
Le famiglie quando fa l'investimento e la formazione
Ora fare un investimento a rischio
Se immagini è quello di una disoccupazione anche alle istituzioni superiori bisogna assolutamente fare leggere lunghi una fase di ingresso mal fare leggi decreti
Perché istituzione del più un bene di investimenti individuale ma è diventato un bell'investimento pubblico cioè i valori conoscenza vale per lo sviluppo e non vale solamente diciamo ottenere individualmente probabilità di carriera più altri e da questo punto di vista credo quindi che il terreno
Dell'istruzione della scuola della formazione possano essere alimentato la discussione con gli altri anche dall'apporto di studiosi di persone che vivono e lei come il percorso scolastico al di fuori diciamo della scuola comune luogo nel quale si deboli visitare
L'organizzazione si deve rivisitare
Del sistema di relazioni ma anche riletto attende il sistema tra scuola per organizzato
Ha chiesto di fare una domanda un osservazione un'analisi non lo so Luciano Bartolini
Insomma va
Sì qua c'abbiamo altri due interventi
Programma Acri
Ma io cercherò di essere
Schematico innalzamento dell'obbligo
è un tema che sicuramente
Coinvolgerà la scuola italiana partire qualche mese diciamo da subito perché voglio dire la programmazione la progettazione dovrebbe arrivare non a settembre quando si aprono le scuole ma essere preceduta appunto da un lavoro io credo che in questo contesto noi
Prenderemo Sempre più atto
Che una fascia molto ampia di giovani di questo tipo di scuola
Non ne può veramente più
E che quindi ci sia bisogno di cambiare radicalmente approccio metodologie rapporti e anche di dare una nuova anche articolazione dei sbocchi
Perché vedete a mio avviso i confronti che facciamo sulla dispersione scolastica fra l'Italia la Germania ed altri Paesi anche europei forse sono impropri in quanto
Si confrontano situazioni completamente diverso in termini anche di opportunità di uscite di sbocchi in itinere
Io condivido molto la relazione di gloria quando parlava di un sistema rigido per cui noi voglio dire in una scuola superiore organizzata sui cinque anni
O uno arriva in fondo ai cinque anni oppure non ha assolutamente niente in mano ecco il quaranta per cento della selezione
Chiaramente chi arriva poi forse a un livello qualitativo superiore a quello che può avere in altri Paesi europei né del mondo
Credo uno dei più alti però ci arriva un numero molto basso di sorge allora il problema è anziché disperdere strada facendo tutte queste risorse e poi ci sono anche in termini di bilancio statale di ora voglio fare un discorso economicistico ma anche risorse economiche oltre che umano e soprattutto anche umane io credo ci sia bisogno quindi di articolare riusciti ed è quello che si sta cercando di fare però da questo credo che emerga un'esigenza cioè l'esigenza di
Rompere
Con un dibattito riaperto gli steccati
Di un dibattito appunto tutto interno alla scuola
Spesso interno alla scuola
Io ho apprezzato molto l'intervento della e i circolo della valorizzazione delle risorse umane che è un un aspetto generale trasversale che riguarda tutti i settori dell'attività umana e quindi del lavoro
E della valorizzazione della perché oggi questo tema è sempre più all'attenzione di tutti e bene ha fatto su questo piano il governo ha
Voglio dire è partito da da da da già nel novantasei con l'accordo governo sindacati si tendeva si dava questa impostazione questo fate politico
Lo sviluppo grosso grande a mio avviso è avvenuto con il patto sociale per lo sviluppo e l'occupazione del ventidue dicembre del novantotto perché si è esteso il numero dei firmatari perché sia generalizzato un accordo governo sindacati ma con tutte le parti sociali
Dalla Confindustria le associazioni imprenditoriali di vario genere di varia estrazione alle organizzazioni alle organizzazioni sindacali quindi con tutte le parti sociale
Il tema allora della riforma della scuola e anche quello del Rio cosiddetto riordino dei cicli scolastici guardate è un salto concettuale a mio avviso
Estremamente grosso perché per la prima volta si pensa
Alla riforma della scuola in un contesto di educazione permanente ricorrente cioè in un contesto molto più ampio perché una cosa è una scuola che si progetta fino al diploma o fino ai diciannove anni
E poi c'è tutto il discorso di università e una cosa è una scuola che si progetta in un contesto ripeto di educazione permanente c'è a mio avviso cambia il dato politico cambia il concetto di orientamento quindi una formazione che sta diventando la formazione sta diventando un bisogno ecco che caratterizza tutta l'esistenza di un
Di un di un soggetto di un uomo o di una o di una donna
Qua dentro
Entra in modo dirompente
La molteplicità degli attori della formazione veramente lì il dibattito pubblico privato diventa gusto diventa gusto
Fermo restando alcuni aspetti ed alcuni elementi ideali però nel momento in cui c'è questa molteplicità degli attori della formazione nei momenti in cui voglio dire
Lo Stato e non sono stato deve occuparsi di organizzare la formazione per tutta la vita non solo in termini occupazionali ma anche di gusto dell'apprendimento di di valorizzazione deve della della persona e della cultura ecco io credo che cambia anche l'approccio spesso a a uno alla alla scuola ecco e qui siamo di fronte ad una domanda che nei prossimi anni una domanda di formazione crescerà in maniera esponenziale
Se pensiamo che nell'apprendistato
C'è un obbligo di centoventi ore l'anno formativo fino ai diciott'anni per tutti i giovani per tutti i giovani e che questo
Diritto dovere può in qualche modo esplicarsi o nella scuola anche nella scuola anche le scuole superiori possono organizzare questo tipo di Offerta poiché tutto il tema dell'offerta e della domanda su questo forse l'ingegnere proprio ci può dare un
Un un un contributo come ha fatto anche in altri in altri contesti però
Ecco ci sarà un'estensione enorme della domanda
Della domanda di formazione Cuesta il tema di come la scuola pubblica si attrezza per rispondere a questo non è una questione di monopolio o di Romolo voleva essere di qualità e di capacità di saper offrire delle risposte a una molteplicità di domande
E ecco voglio concludere con una considerazione non s siamo in lista oramai siamo quasi nel pieno del campagna elettorale per le elezioni amministrative
Ecco io credo che il DS
Deve sviluppare
Una iniziativa e deve prendere impegni precisi anche con gli eletti quelli che saranno gli eletti in termini anche programmatici
Perché deve dare un segnale politico forte alle Autonomie locali
Perché io ho girato non era mai non solo sui soli Comuni
E gloria nella relazione parlava che il la scuola è un soggetto autonomo
Importantissimo allora l'intreccio fra voglio dire
Le scelte politiche prioritarie che gli Enti locali metteranno in campo nei prossimi nei prossimi mesi come si raccordano con il lavoro che in qualche modo ha avviato la scuola è che sempre più dovrà sviluppare la scuola con il proprio con il proprio territorio
E
Il salto che su questo piano devono fare anche gli enti locali da me ecco perché mi rivolgo in questo caso al al partito
Perché oggi l'amministratore non può più vedere non può più trattare la scuola e il programma elettorale scolastico con lo step elettorali in senso buono non il sesso elettoralistico
Con lo stesso criterio con le stesse idee di quattro anni quattro anni fa perché è cambiato per e qui c'è tutto un problema di formazione anche del personale degli enti locali stessi che è tutto da in qualche modo ridiscutere rivedere e Paolo riorganizzare e anche in questo caso concludo veramente la costruzione non solo fra di reti di scuole ma fra scuole e enti locali eccetera a finiscono
Terminò
Si supera
Diverse allora negli archivi
No dicevo si supera ecco costruendo Retiche non sono solo di scuole ma
Che sono pre si organizzano direttamente sul sul territorio e in questo contesto voglio dire si capisce anche quanto è angusta e quanto è stata anguste forse quanto sia gestita anche in qualche caso in modo insufficiente da un punto di vista politico tutta la questione del dimensionamento delle scuole perché se noi guardiamo ecco a questo ventaglio così ampio
Ci rendiamo conto quanto il mettere la bandierina su una scuola su un plesso sull'altro e il fare delle grandissime voglio dire
Contestazioni discussioni eccetera sul sous chef sul tipo di accorpamento ecco di fronte a questi problemi
Mi sembra ecco che sia una cosa abbastanza abbastanza ridicola
Bene ringraziamo
Ringraziamo soprattutto il questo richiamo fatto una serie di questioni che hanno travagliato molti di noi in quest'ultimo Periodo a proposito proprio di questo modo nuovo nei quali gli enti locali
In ordine al ridimensionamento hanno dovuto appunto fare la loro prove non soltanto politiche ma avviate proprio sul piano appunto che veniva sottolineato ringraziamo il ministro di essere qui poi vedremo
Quali interazioni che farà mai in chiave conclusiva Alessandro Pazzaglia
Dovrebbe
Ecco arriva ecco su sottolineo subito che chiudiamo con due interventi che tocca in effetti due protagonisti in fondo della riforma per ragioni diverse evidenti e non si può fare nessun tipo di riforma se non si passa attraverso l'attivo e consapevole intervento degli insegnanti insediati costituiscono da sempre l'elemento forte della scuola quindi è un intervento che li riguardare soprattutto l'angolatura non solo ora in che termini verrà sottolineato tutto un discorso cioè quella funzione appunto del personale docente di fronte alle riforme costituisce Cassetti uno dei momenti più significativi in ordine alla realtà appunto di questo pomeriggio
Ma io
Mi ero preparato l'intervento vedendo il numero dei partecipanti perché volevo che poi fosse nello spazio
Angela sul
Dibattito per cui ecco io leggerò l'intervento che da sempre questa possibilità di riuscire a concentrare in tempo piuttosto breve sì alcune considerazioni
Nell'abbozzare i lineamenti del ruolo del docente di fronte alle riforme
Io credo che sia fondamentale non avere dubbi e tentennamenti sulla necessità del processo riformatore
Possono esserci dubbi e proposte diverse su come attuare questo processo ma tutti dobbiamo essere determinati nel rivendicare la necessità del processo di cambiamento
E anche da sindacalista dico che proprio questo governo deve attuare le riforme guai a noi se dimostrarsi mo'che questo sistema scolastico pubblico non è oggi riformati ne sarebbe proprio la messa in discussione del sistema pubblico
Allora è bene ricordare perché non ce lo dimentichiamo mai le ragioni fondamentali di questa necessità riformatrici
L'obbligo della scuola media assorto in gran parte dell'Italia ma l'unico Alitalia dove si riscontrano ancora fenomeni preoccupanti di evasione
Siamo allo stesso tempo in presenza di consistenti fenomeni di dispersione nelle prime classi delle superiori
Che determinano spesso il passaggio senza ritorno dal sistema dell'istruzione a quello della formazione professionale quando va bene e dal sistema della criminalità giovanile quando va male la tradizione e la polis della tradizione idealista coltivando ognuno ai propri interessi al proprio orto hanno sempre impedito che il sistema della formazione dell'istruzione si incontrassero
Favorendo di fatto da una parte un processo d'espulsione dalla scuola e dall'altro l'inadeguatezza del sistema di preparazione al lavoro rispetta le esigenze del sistema produttivo alcune prove di valutazione comparata di istituti internazionali sui vari sistemi scolastici nel mondo evidenziano di risultati positivi per le elementari
Mentre diventano piuttosto preoccupanti per i livelli superiori Scuola Media scuola superiore osservatori di queste valutazioni ritengono che in un sistema come quello italiano caratterizzato da forti discontinuità tra vari ordini di scuole
L'appartenenza culturale familiari determina il successo dei ragazzi molto più degli interventi attuati da parte della scuola
Esistono diffusa situazioni di disagio e di perdita di senso nell'esperienza scolastica ai ragazzi
Che sempre più manifestano una distanza incolmabile tra loro bisogni le risposte della scuola
Simmetricamente riscontrabile una perdita di senso e di volo in una parte del personale docente
Che spesso riscontra l'inefficacia del proprio insegnamento traendone sensazione di frustrazione di disorientamento
Cento infine ancora una cultura molto forte della centralizzazione delle decisioni dei processi operativi
Che non solo produce lentezza e inefficienza ma produce veri e propri danni ad un sistema formativo che si vuole democratico partecipato dinamico ed efficiente
Eppure nonostante tutto la scuola italiano non è allo sfascio
Si sono nel tempo accumulate importanti esperienze in questo quasi esclusivamente per l'impegno e la volontà di alcuni docenti e capi d'istituto i quali hanno dimostrato senza che nessuno lo riconoscesse lo verificasse lo pretendesse
Di avere acquisito delle notevoli capacità professionali e di saperle utilizzare nell'esperienza quotidiana della classe della scuola
Io non mi soffermerò sulle varie parti del processo riformatore dal momento che questo è stato compito di altre relazioni
Vorrei solo dire che questo processo l'autonomia la riforma dei cicli la riforma degli organi collegiali tutto quello di cui stiamo parlando deve essere assolutamente realizzate e deve essere realizzato senza perdere mai di vista dei tre direttrici fondamentali
Che lo scopo e la valorizzazione dalla scuola privata che infine lo studente inteso come soggetto titolari di diritti che la risorsa fondamentale su cui basarsi alla risorsa dei docenti
La riforma quindi non deve essere intesa come un processo normativo ordinamentale ma anche e soprattutto come un processo che deve valorizzare la professionalità dei docenti che la risorsa più adeguata per intervenire sui comportamenti sulle scene sulle culture delle persone quale deve essere quindi ruolo del docente rispetto a questo processo
In una tradizione di totale mancanza di un sistema di valutazione in una situazione caratterizzata più dall'adempimento delle procedure che dalla verifica dei risultati
Senza un'affermazione forte delle ragioni sociali della scuola identità docente sempre stata debole in un sistema scolastico priva di formazione iniziale carente nella formazione in itinere molto spesso il docente ha dovuto improvvisare da solo le risposte alla domanda di formazione sempre più complessa
La prospettiva quindi di un processo riformatore sicuramente obbliga a riflettere con maggiore rigore sulla funzione docente e a definirne meglio gli aspetti costitutivi
Se l'esito di questo processo deve essere l'affermazione la colonizzazione dalla scuola di massa il docente dovrà concorrere prevenire contrastare sconfiggere fenomeni come la dispersione di evasione dell'obbligo Diana falliti mini ritorno l'indifferenza l'apatia di fronte allo studio
L'insegnamento efficace in grado di produrre apprendimenti sarà di chi sarà capace di organizzare la propria offerta formativa partendo dai bisogni l'apprendimento elaborando una strategia di intervento
E per fare questo è necessario che il docente spesso si percepisca come un soggetto INAM prendimi
Che ero studente che ho davanti di che cosa ha bisogno per la sua crescita formativa per poi stabilire quali contenuti offrire come e per quali scopi
In questa prospettiva implica una disponibilità ad un lavoro di cooperazione con gli altri docenti
Perché proprio in una scuola che metta al centro i diritti dello studente predisporre un intervento che senza mettere in discussione l'autonomia e l'epistemologia delle discipline
Segue dei percorsi condivisi da tutti i docenti contenenti dei messaggi tra loro intenzionalmente coordinati
In tal modo sarebbe superata quella situazione oggi piuttosto diffusa
Ancora diffusa nella quale l'unico integratore l'alunno che dovrebbe avere la capacità di integrare e coordinare dei messaggi che i proponenti non hanno quasi mai pensato di organizzare corre obiettivi condivisi
Molto convincente mi sembra su questo argomento un esempio che Butera in un dibattito su bisogni formativi di un paio d'anni fa a Roma espresse e come se un venditore di frigoriferi riceve Butera si limitasse a vendere le componenti al consumatore dicendogli ecco le fatto il frigorifero questi che non solo fa il frigorifero ci saranno quattro cinque che lo sa fanno ma la maggioranza non se lo fa
Questo quindi è il primo aspetto il docente coerente con il processo riformatore dovrà essere un progettista del proprio lavoro e un progettista che collabora con gli altri docenti
Questo non è semplice perché ancora prevalente una formazione del docente di stampo gentiliana secondo cui la conoscenza dei contenuti disciplinari automaticamente incoronata la capacità di del sapere di trasmetterli aderenti alle operativi in questa prospettiva si pone l'altra necessità di rispondere alla complessità dei bisogni formativi quelli legati a disagi e quelli legati alla Celenza all'eccellenza periferici agli estremi attraverso un insegnamento che sia individualizzato orientativo
Che si potrà realizzare ed è qui la necessità della riforma in una scuola veramente autonoma che abbiano apporto funzionare con le scuole degli altri l'ordine con il territorio
Naturalmente una pratica della individualizzazione dell'orientamento significa superare di nuovo la convenzione ancora diffuso
Che lo studente l'oggetto passivo verso cui dirigere l'insegnamento e far prevalere invece l'altro convincimento coerente con il processo delle riforme secondo il quale lo studente soggetto attivo dell'apprendimento la scuola che abbiamo conosciuto e che in questo momento segna il passo e chiede di essere riformata è stata la scuola deve decisione delle scelte centralizzate dell'adempimento delle procedure
Era in sostanza la scuola della certezza adesso invece la scuola che si intende attivare una scuola della complessità e dell'incertezza
Che ha bisogno di essere governata in modo rigoroso sul posto in cui si produce la formazione in questa prospettiva è fondamentale che l'attività del docente si arricchisca di funzioni di attività di coordinamento
Sul versante didattico supporto all'attività didattica attività di tutoraggio rapporto con l'esterno funzionalità nella quotidianità del ragionamento
Proprio per permettere che il progetto della scuola autonome lavorato proprio per fronteggiare la complessità e l'incertezza se realizza in modo efficace
Di fronte alla prospettiva dell'autonomia e della riforma dei cicli questi mi sembrò i tratti fondamentali dell'identità docente una forte capacità di progettare in équipe per individuare i dare proprio insegnamento di orientare le scelte del ragazzo per limitare i successi abbandoni di coprire con rigore quindi sparse di coordinamento in una organizzazione complessa che rendono operativo il progetto della scuola
Dopo la pubblicazione del documento della Commissione ristretta sui saperi si sono levate vere critiche che tendevano a evidenziare i rischi presenti nell'impostazione di tali tesi
Di un indebolimento del rigore scientifico e culturale di un pericoloso inseguimento delle mode del tempo di una perdita addirittura dell'identità nazionale
Tali critiche che nascono anche in un contesto di intellettualità di sinistra mi sia consentito un modesto parere hanno la caratteristica comune di provenire in gran parte dal mondo accademico la recinto sacro dei saperi disciplinari che secondo questi estensori rischierebbero di essere rischierebbe di essere profanato da intrusioni illegittime improprie mentre invece non riescono a vedere la necessità per una scuola di massa di quello che dura in chiama la necessità di un rigoroso accompagnamento pedagogico
Credo nello stesso tempo che non si teme che non si debba commettere l'errore di trascurare o addirittura accantonare come ha visto pratiche queste posizioni
Primo perché rappresenta un'opportunità di approfondimento di quale devono essere gli atti si culturali della nuova scuola due perché potrebbero divenire un punto di riferimento magari strumentale di chi all'interno e all'esterno della scuola fa resistenza al processo riformatore
Molto utile mi pare su questo tema al dibattito che si è sviluppato tra l'associazionismo professionale tra le organizzazioni sindacali nella consultazione stessa sulle scuole
Interessante mi sembra a questo proposito la riflessione di Dario Missaglia della Federazione formazione ricerca la CGIL
Secondo il quale il testo dei saperi spostando molto l'accento sugli snodi sull'interno interconnessioni sulle relazioni sulla moltiplicazione dei luoghi del sapere sulla necessità di confrontarsi con questo nuovo scenario di fatto sancisce la fine del modello fordista nella scuola basato sulla rigorosa divisione delle vedere cambia per i docenti alla percezione con il tempo il bisogno ad esempio di superare gli orari settimanali
E la percezione dello spazio non solo la mia classe da me a cattedra ma anche gli altri docenti la scuola l'urto e scuola e lavoro
Sfuma l'idea di un lavoratore pubblico dipendente prende corpo anche se a fatica un'identità professionale basata sulle funzioni che si svolgono sulle finalità che si intendono proseguire sull'assunzione della responsabilità altrettanto interessante mi sembrano le considerazioni Giancarlo Cerini vicepresidente del cd secondo il quale documento sui saperi permette di orientare la ricerca sull'identità professionale docente presso quattro categorie
Il docente culto docente tecnico docente creativo docente riflessivo
L'insegnante culto dove vi è un rapporto continuo con i saperi disciplinari con la loro evoluzione ma anche con la loro traduzione in un contesto che l'evento insegnamento apprendimento
L'insegnante tecnico dovrà padroneggiare le tecniche dalla trasmissione culturale dalla multimedialità della comunicazione della relazione educativa nel contesto classe al fine di favorire l'apprendimento
L'insegnante creativo dovrà garantire la dimensione espressiva artistica artigianale la cura del dettaglio del lavoro ben fatto
L'insegnante riflessivo dovrà esercitare la capacità di apprendere dall'esperienza di rielaborarlo ad illuminarla con riferimenti concettuali attraverso un processo di autovalutazione di scambio documentazione coinvolgimento
Questo mi sembra una prima bozza degli elementi fondamentali di un'identità professionale coerente con il processo delle riforme anche l'ipotesi contrattuale siglata dalla maggioranza dell'organizzazione sindacale mi farà vada in questa direzione
Riconoscendo le capacità progettuali nelle scuole che si trovano in zone a rischio e caratterizzati da flussi migratori incentivando le funzioni obiettivi utili per la realizzazione del piano dell'offerta formativa in tutte le scuole
Per la prima volta viene proposto un percorso di valutazione del lavoro docente al fine di costruire una carriera professionale per il personale
Anche la soluzione sull'aggiornamento che viene messa in rapporto con la sfera dei diritti dell'insegnante più che su quella dei doveri fa emergere una dimensione tipica di un'alta e responsabile professionalità piuttosto che di un lavoro impiegatizio
Naturalmente questo profilo così abbozzato non può essere considerato scontato anzi le resistenze saranno numerose
Ci saranno dei conflitti anche all'interno della categoria e necessario per tante rendere efficace gli strumenti di supporto per il raggiungimento di tale obiettivo
E mi riferisco in particolare alla necessità di attivare forti momenti di formazione per il personale docente attraverso il rafforzamento e si il la creazione del sistema di valutazione
Attraverso gli emissari la BTP che debbono essere di ordinati ieri finalizzate certo è che sin da ora bisogna investire sulla risorsa docenti perché la novità sostanziali non scaturiscono mai solo dall'ingegneria organizzative dagli ordinamenti normativi ma dalla partecipazione dei soggetti soprattutto perché i docenti
Possono essere validi alleati in questo difficile processo di trasformazione del sistema scolastico
Grazie
Prima di passare all'ultimo intervento chiedo se ci sono
Richieste domande sia in ordine a quello che è stato detto sia in ordine al discorso di carattere generale anche se non fosse passato attraverso le relazioni interventi che ci sono stati
Allora
E allora può venire su sì venga signora
Sono Giovanna Roccella della CGIL scuola di Pistoia
Mi occupo anche di formazione e mercato del lavoro Bergamo e lavoro
Allora uno che stava riparando avanti amministrativista abbastanza raro Pilade balzate ma un'occasione visto che aveva dirle anche alcune famose ecco sì è occasione pone infatti sì allora in questi giorni stiamo facendo anche per il contratto qui nel contratto che Cavallo tutta questa serie di riforme che sta cercando di adeguare tutta la serie diciamo di comportamenti di figure di articolazione anche detto centri carriera professionale a quella che che sta per divenire che in parte già la scuola diciamo del dell'autonomia
Emergono tantissime questioni ma non voglio parlarvi contatori a parlare dei problemi che si puntando ottenendo proprio anche sindacalmente il il cane mentre sindacato sul territorio quindi non siamo più persone che è un bene o male controllano esclusivamente diciamo con correttezza e di procedure ma ci troviamo coinvolti
Pienamente in un processo di decentramento de de del decentramento dei poteri e quindi ad affrontare questioni pratiche legate alla gestione di tutta una serie di problematiche quindi confronto anche poi con il personale della scuola docente non non docente i capi di istituto
Riguardante il decentramento il mio intervento riguarda due o tre cose uno è il problema del decentramento dei poteri e delle sedi delle decidere decisioni sia a livello di scuola che a livello territoriale a livello di scuola
La relazione iniziale appunto parlava che insieme diciamo delle riforme delle tessere che lei sta mettendo insieme diciamo
E perché è più addetti ai lavori e riesce a vedere in tutte un po'la sua globalità ma non sempre non sempre e percepita altrettanto chiaramente al personale della scuola perché appunto la produzione anche legislativa
E moltissima anche abbastanza complessa intrecciata
Quello che però sicuramente a livello di singola scuola sta emergendo ora è la necessità di dare un'accelerazione a quella che è la riforma degli organi collegiali
Perché già molte cose si precipitano a livello di singole unità scolastica
E non sempre ora la cioè la la vecchia normativa non non regge più e non è più sufficiente i vecchi collegi docenti sono molto grossi e che hanno poca capacità di decisione proprio perché spesso non sono in grado di produrre delle proposte costruttive
E quindi spesso c'è una sovrapposizione diciamo
Fra i poteri o fra le spedite decisionale per cui anche quelle iniziative che a volte sono proposte dai colleghi non sono accolte o quelle che propongono i capi d'istituto si sentono calati dall'alto
E quindi sta aumentando su questo versante un'attenzione all'interno delle scuole
Che sta producendo un aumento diciamo della conflittualità e anche un po'della soddisfazione del personale perché magari non riescono a ridere realizzare o vedere compiuto diciamo quello che è un po'l'idea è che aveva norme all'interno della scuola di portare avanti
Il secondo rispetto invece al territorio
Abbiamo assistito ora all'operazione del del del dimensionamento io sono una Provincia dove direi che ha ben funzionato perché la Provincia ha giocato un ruolo realmente di coordinamento di contatto diciamo con tutte le amministrazioni locali per cui a mio parere siamo arrivati diciamo con una soddisfazione abbastanza complessiva di tutti a una soluzione condivisa
Altrettanto però ecco mi sembra non si possa dire se parlo anche della Toscana
Che possa essere Successo perché spesso ci siamo scontrati con laddove non c'è stato un ruolo di coordinamento di forti campanilismi da parte anche delle singole amministrazioni locali quindi non sempre il dimensionamento ha risposto a quello che era lo spirito complessivo della legge il problema di dimensionamento la non finisce qui diciamo il e qui entra appunto in gioco il ruolo anche del decentramento a livello territoriale del delle decisione del Rolo proprio spesso in quanto lo spirito del testo non è solo di risistemare riorganizzare le scuole ma anche di finalizzare diciamo il territorio anche rispetto agli sviluppi economici e quindi anche gli indirizzi di studio specialmente nella scuola secondaria superiore
A vedere come organizzarli e quindi deve continuare ecco questa è la mia preoccupazione un po'al momento che debba continuare questa operazione di lavoro sulle dimensionamento ma sempre a livello territoriale
Nell'ottica di un sistema integrato forse leader varie anche qui di competenze e risorse io non non riesco e qui magari qualche chiarimento poi si può avvenire
Avere un quadro complessivo poiché la gestione complessiva di tutto ciò che può intervenire sulla scuola
Noi abbiamo da una parte il patto territoriale per il lavoro nella mia provincia abbiamo un tavolo sulla formazione all'interno di questo che sta cercando con fatica di intrecciarsi con la scuola
Poi abbiamo il mondo azienda abbiamo settore formazione professionale abbiamo i centri territoriali di educazione per gli adulti che anche questi sono di competenza del Provveditorato e qui forse ci sarebbe qualcosa
E ritengo da rivedere rispetta al all'intreccio e anche le risorse non tanto economiche ma anche economiche ma soprattutto di di di personale di staff perché laddove cercano di intervenire poi magari fanno capo solo capo d'istituto che sta già sul tre scuole
E quindi non ha poi nessun apporto supporto diciamo organizzativo per cui abbastanza complicato
Ma soprattutto come questo centro territoriale poi si può rapportare con la formazione professionale con il resto del coordinamento dei dei del territorio
Ci sono i piani integrati dare a anche questo un altro pezzo che lavora solo su un sistema integrato de della formazione e gli enti locali
Quindi non so se essa sarà necessario andare a una semplificazione di tutti questi diciamo frammenti perché una polverizzazione di interventi anche separati rischia poi anche una difficoltà di coordinamento anche di mettere insieme anche perché spesso gli organismi che si trovano una commissione come quella certo territoriale quattro liste si trova nel via poi sono espressi anche che stanno al patto per il lavoro
E quindi diciamo e c'è una replica di di discussioni anche di interventi sulla solita materia che rischia di affogare anche un po'la semplificazione di questo ultima questione legata al decentramento il problema della trasparenza
Perché diciamo se qui si incomincia a gestire le vere territoriale di queste risorse che sono risorse economiche risorse umane e le le procedure con cui si arriva alla ripartizione di queste risorse devono essere più chiari possibile faccio riferimento alla scuola le risorse dell'autonomia per esempio
Dov'erano state fatte queste Commissione avvolto pletoriche di trenta trentacinque persone che magari hanno lavorato sul cartaceo poi subì le cartacce poi la ripartizione diciamo
Non non non siamo riusciti Padova il sindacato aveva dei criteri con cui erano state ripartite episodi con grosse lamentazioni fra le varie scuole quindi probabilmente su questo riuscire a arrivare
Ai esigere diciamo che ciascuna procedura poi sia resa anche è nota a tutte le scuole qui non solo il risultato finale ma con quale procedura serviva una valutazione perché questo sì a questa scuola sia un'altra no
Diciamo questo è importante anche perché le risorse nelle scuole sono un elemento che comincia a essere vitale
Perché più risorse uno ha più riesce a organizzarsi e allora su questo sempre sull'attribuzione delle delle risorse una notazione di carattere di un più generale in relazione ai progetti le scuole in genere sono finanziate per progetti discorsi al Progetto autonomia ma l'altro eh
La calca arsi di tutta una serie di dipinti Progetti più Progetto non fa più soldi rende allora il personale è veramente io parlo personale docente ma anche capi d'istituto diciamo sono veramente stressati dal dover rincorrere Progetti aggiuntivi perché poi vengono in questo modo aggiuntive per avere risorse allora sarebbe più opportuno è me le risorse che possono essere date all'autonomia di una scuola vede finanziamento unico può all'interno della scuola un affronta la salute la dispersione le sta comunitarie
Il tempo aperto al tempo scuola c'è tutto quello che può essere in modo che si fa statica una progettazione unicamente sanno che questo ci sia già piano d'offerta formativa però le risorse attualmente arrivano su più voci
Per cui se ho una risorsa complessiva lasciato alla scuola e si incomincia a diciamo a eliminare tutti i vari progetti perché il rischio e a volte questo parlando con i colleghi spesso viene fuori
Una distorsione del concetto di di di Progetto Progetto s'intende legato non al progetto formativo completo e l'offerta formativa della scuola
Ma ai precetti a cui finora siamo stati abituati e quindi si è fatto un tale progetto di ottengo risorse economiche
Un'ultima questione riguardava la relazione che ha fatto mi sembra presto il callo testi sull'autonomia scolastica
Su sui dati che sono venuti fuori
Mi anch'io ritengo cioè ho visto anche che la parte dell'organizzazione del lavoro ha prevalso sui progetti riguarda i saperi e questo proprio probabilmente perché è più complesso come è stato detto perché non è non sono ancora stati definita per la parte riguarda ai saperi
C'è anche però un bisogno è una necessità proprio da parte del delle scuole di tutte le scuole
Di riuscire a organizzare proprio dal lavoro così come non non non ci si fa più con le risposte che ormai si debbono andare con l'organizzazione rigida Tecce per cui ecco questo può forse una spiegazione
Parlando punto sempre con conducente per assemblee per quale ragione la possibilità di poter organizzare lavora in modo più flessibile visto che per il momento gli alunni per classe diciamo sono ancora abbastanza alti che
La presenza di extracomunitari di handicap è ancora abbastanza massiccia anzi forse è in crescita quindi i problemi di date risposte poi individuali è sempre più forte grazie
Assessore alla Pubblica istruzione provincia Grosseto
Sì o vento appunto come amministratore credo che siamo stati centonovantotto fortemente impegnati come regione le Province e Comuni
Per far sì che si
Rispettassero i tempi per l'introduzione dell'autonomia scolastica erano state già doveva costare ai tempi dandomi risulta purtroppo che ci sono grossi problemi invece a livello nazionale quindi credo che importante che questo non non ha freni percorso il percorso riformatore tra l'altro l'impegno
Delicato che ha scontato anche diciamo sicuramente il clima che c'era i rapporti tra mondo della scuola moderazione locali prima non certo idilliaco anzi fatta di tanti contrasti di diffidenze e quindi ci è voluto un grosso lavoro
Di incontri assemblee riunioni di tutti i tipi e in tutte le sedi per cercare di instaurare un un clima positivo e costruttivo
Credo anche il la precedente esperienza della razionalizzazione
Che è una parola positiva di per sé che era diventata invece negativa perché ormai era diventata razionamento non razionalizzazione e qui era nato
Ora ridimensionamento che ho provato a correggere due mila volte ma hanno continuato anche degli addetti a lavori importanti ebbe contraddire perché in questo processo di ridimensionare no di quel ridà avanti no cosa molto diversa dal
Il percorso che vogliamo
Che vogliamo portare avanti gli dicevo un una difficoltà notevole ma credo che nel tempo Poirier gli sforzi sono stati anglo invece perlomeno in parte perlomeno in parte premiati quindi il tema della razionalizzazione diversa
Da quello che invece il dimensionamento in una prima fase anche un po'di difficoltà a distinguere tra i vari termica dimensionalmente l'autonomia è stata ripresa anche prima cioè tu
Da parole che sono e Dada
Quindi impegni che sono strumenti per raggiungere un obiettivo e poi nella mentalità della scuole quindi un piano di dimensionamento necessaria pendolare destituito presa giuridica per arrivare quindi all'Est istituti autonomi
Ma confondendo quindi queste parole questi percorsi con l'obiettivo finale per cui spesso ci si ferma a metà strada nelle no nell'interpretazione delle parole quindi poi anche con le difficoltà anche a comprenderne il quadro il quadro complessivo così come altro tema io vado velocemente per schemi legato all'autonomia e al decentramento anche qui due gli impegni importanti il decentramento legata appunto alla decentramento delle funzioni amministrative quindi ha tutta una una un quadro uno scenario modificati di competenze tra lo Stato e le Regioni le Province Comuni legata al principio di sussidiarietà eccetera l'autonomia quindi invece una un un impegno legato alla al mondo della scuola no e quindi con
Poi gli scoccia sino agli atti organizzazioni di temi
Diversi come diversi suoi nei ruoli che hanno gli enti locali rispetto al mondo della scuola quindi in questa confusione delle parole
Qualche volta si ha avuto paura di confusione di ruoli e quindi poi il mondo della scuola ha fatto delle critiche io credo in questa prima fase quando non c'era abbastanza chiarezza anche tra gli addetti ai lavori su queste su questi su questi termini
Dicevo quindi dei piani dimensionamento è un'esperienza io parlo provincia di Grosseto come esperienza ho vissuto in questa veste ha grosse insomma né contatti anche gli altri colleghi abbiamo avuto chiede un po'le spine esperienza condivisa questa dei piani che ha avuto un grosso coinvolgimento
Ma perché tra l'altro così era nella normativa di per duecentotrentatré lasciava al territorio questi ampi spazi per intervenire e per per coinvolgere tutti i vari attori protagonisti
Per arrivare al risultato finale
La Regione nel suo indirizzi così ha fatto anche a livello regionale e così hanno fatto le Province in maniera da non fissare dei paletti rigidi e quindi il piano di pensionamento ha consentito questo importante coinvolgimento e questo rapporto è questo dialogo tra mondo della scuola e gli enti locali così come naturalmente rappresentanze dei lavoratori
Con gli studenti vorrei un attimino sottolineare questa ruolo della consulta provinciale degli studenti da non ha avuto un ruolo importante c'è stato un ottimo rapporto credo non sia facile questo
Normalmente tratto da corredo una riflessione anche in una conferenza regionale della scuola dei DS una voce come quella degli studenti credo che sia una voce che bisognerebbe in qualche maniera ne fossi sentisse in questa nella mente di quando facevamo le nostre lotte per la ottenere il diritto di Assemblea rientra a scuola qualche anno fa qui oggi invece gli studenti sono protagonisti per progettare nella scuola il loro futuro ed ecco nella riflessione
Facciamo insieme perché del fatto che non ci sia negli studenti protagonisti di un dibattito come questo e quindi credo che dovremmo sicuramente recuperare questa queste difficoltà ecco quindi un ruolo importante anche del dagli studenti della Consulta poco nei corridoi degli studenti in generale degli organismi rappresentativi per questo per questo piano quindi un esperienza dal basso dalle zone e credo che in Toscana
Questo è stato anche agevolato dal le esperienze USA sono già state fatte anche con la legge sul diritto allo studio e quindi anche sulle sui famosi Pia
Con un'abitudine anche a progettare atroce a fare progettazione diaria io il mio intervento mi ha preceduto lo condivido sulla problema dei progetti cioè c'è stata necessità di abituarsi a lavorare per progetti cosa che prima non avveniva si lavorava appunto in base ad programmi cinque circolare eccetera quindi l'abituale sì a progettare insieme
Dentro la scuola tra soggetti diversi ma poi in un'area vasta tra scuole tra scuole enti locali è stato retto una un percorso necessario oggi qualche volta credo si debba parlare di sindrome da progetti fiction perché in effetti questo anche nei confronti delle gli enti locali ma poi anche le differenti fu questa ricerca spasmodica di di far progetti ricerca risorse qualche volta permettetelo anche progetti cui si pretende che l'ente Lorenzetti anzi immediatamente altrimenti si esce sulla stampa un critiche feroci alle più veloce credo che questa sindrome
Quindi mi una fase importante io sono d'accordo nel dire ora cerchiamo un attimino anche di organizzare dei siamo cresciuti e come Condi come succede normalmente non si cresce c'è bisogno poi stabilito livello superiore di assestarlo
Per fare passaggi successivi altrimenti si possono creare in effetti alcune alcuni confusione tra l'altro questa esperienza positiva
è senz'altro importante ora che andiamo a discutere e andiamo ad affrontare l'anglofilo inteso sul diritto allo studio della Toscana credo che sia stato discusso in questi giorni vedo qui alla latticini Presidente Mita Commissione domani ecco domani va al Consiglio periodo avrà in questi giorni
Già le stavo parlando ne abbiamo discusso e quindi credo sarà un impegno importante legato sempre anche questo alla progettazione di aria al territorio con la Giunta certo ora
Delle questioni legate anche alle scuole materne non statali l'intervento prima dell'insegnante l'aveva accennato far credo che sia senz'altro confronto importante avverrà oggi ora con il nuovo all'indirizzo così come legata agli interventi per quanto riguarda anche viene dalla sua scuola secondaria superiore il discorso dei libri di testo per le scuole medie per le scuole superiori quindi credo che questo impegno continuerà insieme alla l'applicazione l'autonomia per quanto riguarda invece questi temi così
Così importanti molto velocemente ecco riguarda questa esperienza la preoccupazione che capitare anche di manifestare
In altre sedi la piega la preoccupazione che oggi che ora questo percorso vada avanti così come appunto è stato progettato che non ci siano inghippi
Centraliste qualche volta qualche accenno mi ricordo quando è uscito su internet quel famoso Boggi flacone numeri dice esce e che quello crea sicuramente no sconcerto e e grande preoccupazione il percorso dal basso
Che prevede una serie di parametri che prevede quindi una serie anche di possibili deroghe che devono essere valutate confrontate eccetera
Credo che debba essere il percorso che va avanti che nessuno si pensi cioè pensa di poterlo poiché legato sì questo di nuova un problema di razionamento EP risorse no
Bloccarlo facendo perdere anche l'ex la a quella credibilità che invece credo grandi sforzi è stata in questo periodo prevede acquisita quindi credo che anche il ruolo importante da conferenza Stato-Regioni legata anche rapportino con il ministero numero dirigenti eccetera e dove sia
Un passaggio importante lo ripeto perché ormai ci crediamo tutti ne sono passati dalla fase iniziale in cui c'era una tendenza anche da parte delle organizzazioni sindacali a chiedere un'applicazione a partire dal due mila due mila uno mi ricordo una prima conferenza spazza provinciale questa battaglia su un emendamento alla pressione degli ultimi giorni ora prima della scadenza del trentun marzo previsti per il blocco improvviso rati affinché i preti frati il Provveditorato poi non so se questa è stata l'esperienza The partiamo esulta
Dissi affinché pure il Provveditorato applicasse il piano dimensionamento faceste decreti che rispettasse quindi pensate un po'il cambiamento da diffidenza iniziale a questa necessità che veniva anche a monte una scuola di dire
Dobbiamo andare avanti con questo percorso non se non ci sono permessi pausa di riflessione di un anno e RAI impossibile ottenere un anno nel cassetto un piano approvato per poi quindi a corredo che questo questa preoccupazione ci si non ci siano ritardi perché crede con quei giorni prima del trentun marzo il ministro qualche voce che veniva anche probabilmente dall'apparati romaniche insomma qualche voce un po'già preoccupato c'è stata
Poi direi insultato finale è stata applicata dimensionamento quindi le voci non contano però insomma è bene che i segnali di allarme
Da tenere sempre di sentirti campanelli per cui dobbiamo tutti insieme dove insieme al ministro vigilare perché il percorso non si non si fermi e qui vorrei toccare anche velocemente approfitterei appunto anche la presenza dei ministri due-tre aspetti anche che non sono stati toccati priva uno legato all'edilizia scolastica
Sappiamo quanto è importante ora poi nella scuola dell'autonomia avere delle strutture adeguate la legge ventitré per la prima volta inserito una legge dello Stato
Ha puntualizzato questa importanza dal punto di vista educativo anche cosa non si diceva prima
Quindi credo che la legge ventitré con il passaggio di competenze alla Provincia un espositore ha creato una serie problemi per la verità piuttosto gossip le province che stanno affrontando difficoltà a volte anche un i Comuni non gli diamo una cosa sua sono particolare a Grosseto la sua ad oggi non abbiamo firmato con comuni ricostruito la convenzione per il passaggio nel frattempo ci stiamo naturalmente facendo carico né ci sono voglio dire che ci sono delle difficoltà
Legati appunto alle risorse di queste competenze che sono passata province hanno creato sicuramente
Grosse preoccupazioni per quanto riguarda la la l'amministrazione provinciale credo le amministrazioni provinciali
E quindi ha necessità di risorse di risorse adeguate in questi giorni la Regione Toscana s'sta distribuendo sta segnando le la terza annualità per il del piano triennale novantasei novantotto tra l'altro mi Sutera Toscana avuto anche tra le varie regioni è stato una Regione avuto maggiori risorse
Nella finanza novantanove e previsto di nuove per cinquanta miliardi di mutui che attivano quindi con la cassa
Circa cinque seicento miliardi di finanziamenti
Cinquecento ecco perché in base al tasso coi ecco credo che questo debba essere un impegno importante e quindi anche quindi che la finanza del novantanove a rifare come è successo con il primo piano triennale quindi una un impegno
Pluriennale in maniera da da dare risposte adeguate al problema degli Sasco lastricata G20 totalmente fra scuola superiore ma anche per la scuola dell'obbligo e quindi credo che è uno strumento importante erano anni va detto anche questo che non si metteva mano in maniera adeguata l'edilizia scolastica
Permettetemi di là meno esperienza ho fatto io
Grosse carenze abbia erano soprattutto per il fiasco drastica di competenza dei Comuni
Io ho fatto anche il sin dal suo tempo quindi voglio dire in maniera anche molto ferma credo che oggi quale legge con queste risorse si è rimesso molto l'impegno ma credo che sia necessario nazionale di i dare risorse adeguate perché sappiamo le difficoltà che ci sono anche a livello degli enti locali l'altro tema quello legata all'ultima proposta di legge sul personale scolastico visto anche oggi con la sua nazione il ministro in prima pagina
Credo che sia un problema grosso del Parlamento qui siamo una seria politica questo di arrivare finalmente all'approvazione di questa proposta di legge perché non è pensabile
Che sia passato un anno dall'approvazione in Senato io ogni giorno viene detto che il giorno dopo viene approvata definitivamente c'è questo continuo rinvio abbiamo letto nei giornali delle vicende in commissione al Senato credo che questo anche questo crei quel problemino nel mondo della scuola e per le difficoltà che che dicevo prima credo che saluto veramente il tempo che questa legge venne sì approvata perché attinente appunto la maggioranza credo no ci dice in parlamento e quindi deve essere anche capace di portare in fondo gli impegni e si appresta altrimenti dobbiamo anche a un certo punto
Metterà a fuoco di chi sono le responsabilità non possiamo far cercare
Di tutto e il PD e di ogni e di ogni problema ecco quindi credo che proprio in questo esempio di questa legge vedo che la credibilità dell'azione politica sì ottiene attraverso i risultati concreti i risultati si si sta Tanno dando ragione quindi credo che le risposte ci sono la preoccupazione appunto che si vada avanti in questo senso la prima volta è stato è stato e tante volte che si ha la pretesa nel nostro Paese di fare una legge e di applicarla si è discusso del delle prema di autonomia
E delle dimensionamento quando ancora si parlava di bozze di regolamenti quindi abbiamo lavorato sulle bozze in fase di studio credo che oggi ci sia quindi questa necessità di portare a casa risultati concreti perché la vita politica non venga assolutamente messa in discussione eterne appunto con un ragionamento che riparte dall'inizio e che potrebbe essere lo spirito
Complessivo che Kerkebes prevede la riforma del sistema scolastico
La necessità di un impegno dal basso per quanto riguarda
La riforma del sistema scolastico e per sostenere l'azione del Governo perché credo che una riforma del sistema scolastico non possa assolutamente avvenire senatore già nel passato no
Attraverso decreti in leggi nazionali ma soltanto con un confronto e un contributo e il sentirsi protagonisti mondo della scuola oltre mi locali insegnanti studenti lavoratori in genere può portare a quei risultati e tutti i cinici auspica grazie
Abbiamo mezz'ora ancora di tempo
C'è intanto la Flavia per quanto riguarda gli studenti
Poi mi è giunta al punto l'approvazione anche leggendo al proprio dall'assessore Giovanni oggi ecco se riusciamo a cena stasera però lasci fare ora no gli va bene testi va be va bene italiano Cariani o no sì ecco cerchiamo
Va bene va bene
Allora innanzitutto va be'devo ringraziare per essere stata invitata a portare il contributo della Regione sovrastanti toscane costi
Nella riflessione vorrei sviluppare provo a partire da un presupposto però a partire da un presupposto che mi sembra fondamentale
Credo appunto mi è stato chiesto di intervenire a proposito dei diritti degli studenti credo che la squadra Ferello a venticinque
Null'altro
La è coraggioso
Alza un po'tono di voce arriva a me uso
H disse no Carrasco bravo a me che la FIAT ha sparato
Debba essere appunto il luogo in cui si insegna essa perde la cultura dei diritti e in cui si si ragiona complessivamente sulla necessità di costruire un sistema di diritti che attraversi tutti i segmenti del percorso della vita di ognuno
I movimenti studenteschi degli ultimi anni sono scesi in piazza per rivendicare spesso è proprio protagonismo propri spazi di espressione l'apertura della scuola nuovi contenuti
E in particolare a contenuti di una società in continua evoluzione a fronte di un'istituzione invece il mobile sommata diversi decenni oggi sono stati messi in campo diversi strumenti volti a dare spazio alla soggettività degli studenti all'interno della scuola ma per parlare appunto di soggettività dissacranti credo che sia importante designare innanzitutto un quadro degli spazi
In cui attorno che attualmente si aprono e in cui sarà importante dar voce anche al alle rappresentanze studentesche
Innanzitutto perché si parla di rappresentanze e non di rappresentanza degli studenti
Si svolgerà tra qualche tempo la Conferenza nazionale dei presidenti di consulta e in questa sarde avverrà appunto il riconoscimento di istituzionalizzazione della conferenza stesa
Che legittima la almeno una parte del del mondo della rappresentanza studentesca
A fianco della rappresentanza istituzionale però appunto si sviluppa un'ampia rete di associazioni quelle mafia grazie al DPR cinque sei fax più famosa direttiva centotrentatré e molte altre realtà associative che si possono costituirsi avvaleva livelli territoriali
La rappresentanza associativa necessità anche questa di un riconoscimento e piena legittimazione e di un luogo in cui siamo consultati ascoltate le istanze raccolte da tutte le strutture hanno no martellante canali di rappresentanza istituzionale
La rete regionale Santi toscani che io oggi rappresento qui sta cercando con le consulte studentesche toscane di costruire un luogo di confronto e di interlocuzione
Appunto delle tue diverse stanze di rappresentanza del gioco partendo dal poiché l'obiettivo centrale di entrambe
Deve essere l'erogazione di servizi e di strumenti rappresentazione di esigenze rivendicazioni all'erogazione di informazioni e di fonti normative
è evidente quindi che la seduta era la costruzione dei diritti si basa sul sistema di rappresentanza il più possibile inclusivo interattivo ed allargato
è necessario uno dei diritti fondamentali del cittadino il diritto allo studio cioè alla formazione
Diventi la parola d'ordine non solo dei movimenti studenteschi ma di un'intera classe politica che si spande per garantire la mobilità sociale sviluppo diritto di cittadinanza e di inclusione
Per realizzare tutto questa necessario fare la scuola diventi luogo di redistribuzione di opportunità di recupero degli svantaggi socialmente acquisiti come ci siamo già detti molte volte
è necessario che essa diventi il luogo di discussione di costruzione dei diritti
A queste finalizzato anche il nostro impegno l'impegno delle associazioni studentesche
E su questi obiettivi appunto su questi obiettivi si sta muovendo e deve continuare a espandersi anche questa riforma
Le associazioni che si impegneranno appunto fanno capo all'Astor coordinamento Santi contratti si impegneranno Samperi di più
Per mettere in campo gli strumenti necessari ad ardere gli studenti parte attiva nella costruzione dei piani dell'offerta formativa
Piani previsti dal regolamento attuativo dell'autonomia
Scolastica recentemente approvata dal Consiglio dei ministri
Credo che un parlare il diritto allo studio significhi anche non se ne parla forse abbastanza parlare di ampliamento dell'offerta formativa significa ripensare la scuola sulla base del contratto di un sistema formativo integrato
Un sistema ma in grado di garantire un compenso di diritti
Alla domanda che cosa realmente cambiare la vita del lusso d'arte un un efficace sistema formativo integrato e perché credo sia importante parlare di questo e non intervento focalizzato sui diritti degli studenti
Credo che il sistema formativo integrato cambi il quadro complessivo delle opportunità ed il rapporto che esiste tra opportunità e garanzie nel percorso di vita di ognuno
Esattamente ciò che né in termini di diritto allo studio si individua nelle opportunità di accesso e di successo al percorso formativo
Quindi e io ritengo necessaria riteniamo necessaria le associazioni abbiamo molto discusso
La costruzione di questo sistema di formazione integrato ci stava lì di formazione integrato come presa d'atto politico che vede i suoi obiettivi nella progressiva riduzione della riscossa della dispersione scolastica da una parte e nella revisione dei saperi Sanzio qualitativo nell'avvio di un sistema che consenta l'aggiornamento la conversione non solo dei saperi immediatamente spendibili in ambito occupazionale
Ma anche di tutti quei nuovi saperi che oggi costituiscono una parte irrinunciabili diritto alla cittadinanza attiva
Diritto che si costituisse sulla base di un'opportunità
E sulla base anche di una costante attenzione verso i meccanismi di garanzia ok siepi appunto l'opportunità questo perché la partita complessiva dei diritti credo sia già affisso insistiamo a Fini con tanta piuttosto che l'acquisizione frammentaria di questi la loro continua interazione
Educazione permanente a pesante sarà l'elemento fondamentale per la valorizzazione del ruolo dell'istruzione della formazione e per la costruzione di un sistema in cui l'idea centrale sia quella di un diritto il diritto alla formazione del diritto allo studio che attraversa tutto l'arco della vita non solo il suo segmento lavorativo
La vita particolare degli studenti
Diritto alla formazione continua deve investire tutti gli aspetti della cultura in qualità di strumenti che offrono chiavi interpretative dei mutamenti sociali
Strumenti si aggiustano indispensabili a creare un patto di cittadinanza attiva che vera incluse tutte le generazioni
Grazie
Allora sceglie il proprio
Ho poi c'erano anche alcuni studenti che avevano chiesto va bene ora dopo l'ingegnere
Io più che un uomo di scuola sono un uomo di formazione aziendale sono un ex dirigente aziendale che esso interessato per molti anni di formazione
E quindi come tale utente un po'dalle persone
Che venivano fuori dalla scuola
Io qui più che entrare nel merito del mondo della scuola vorrei fare alcune considerazioni generale anche perché per questo sono stato chiamato in causa da Luciano Bartoli
La prima considerazione vorrei fare quella sul concetto di sistema
Su cui oggi si punta anche per la formazione
Beh io mi sono letto e cercato di analizzare
Il Regolamento che è stato scritto con il sistema di formazione in Italia
Cercando di ritrovare se c'erano le condizioni di flessibilità e di comunicabilità di progetto abbellita e anche il Pd dipinti
Diciamo così di adattabilità all'ambiente del sistema formazione e mi sembra di aver trovato tutte queste caratteristiche perché sono importanti
Sono importanti perché
Io già quaranta anni fa lavoravo
E mi sono trovato ad affrontare il problema dell'automazione
Non abbiamo costruito quarant'anni fa sia in per quanto riguarda l'automazione c'è anche per quanto riguarda i sistemi di impresa ma anche dell'organizzazione della pubblica amministrazione delle piramidi
Strutture burocratiche strutture monolitiche
E queste strutture hanno avuto una durata molto breve rispetto alle piramidi egiziane strutturate quarant'anni
In quanto rette su norme convenzione non su materiale solido da costruzione
Questa è una lezione che diciamo così la storia ci ha dato e della quale oggi ci deve tenere conto
Questo ha delle ripercussioni notevoli sulla formazione perché mentre la formazione nelle costruzioni monolitiche burocratiche eccetera era una forma
Praticamente d'addestramento noi dicevamo si deve dire tutto al dipendente perché possano varare bene
Oggi la formazione assume invece un significato molto più ampio
E si riferisce almeno come minima alla necessità di creare poco
Delle potenzialità cognitive
Emotive su e pratiche abbastanza vaste nelle persone
L'ulteriore passo
Agire sulle competenze
Cognitive emotive pratiche delle persone
E questo non è un campo
Molto collaudato nel campo alla formazione cioè il gli ultimi studi sull'argomento son venuti fuori praticamente due-tre anni fa dire l'anno scorso l'ultimo libro quello di voler Marina sulle competenze emotive
Quindi la formazione tende da un lato a diventare più ampie ma diventare anche più complesse richiedendo
Delle
Capacità delle risorse molto diverso da quelle che si utilizzavano
Fino a direi che in vent'anni fa anche dieci anni fa
Questo
Mi porta a fare una confronto
Un'esperienza personale vissuta quarant'anni fa quando per capire studiare i problemi dell'automazione bastava prendere delle tabelle che erano state approntate
In cui per ogni tipo di azienda si diceva praticamente il modo con cui poteva essere affrontata questa automazione oggi non è più così
Perché c'è un ambiente instabile c'è competitività
E questo ce lo dice praticamente
Un libro che uscirà in questi giorni scritto da Bill Gates amministratore delegato dalla Microsoft
Che il discorso diventa completamente diverso rispetto a come abbiamo lavorato
Fino a dieci quindici anni fa
E che tutto sommato bisogna risalire questa è l'impressione che si dà leggendo il libro alle origini sia del concetto di impresa non tanto dei metodi di impresa che sono per la maggior parte superati quanto della concezione di impresa
Ma anche della concezione della formazione della concessione agli stessi sto informativi cioè alla domanda dove siamo la risposta potrebbe essere siamo agli inizi
Cioè dobbiamo ricostruire un po'di tutto perché quello che abbiamo avuto la maggior parte dei casi e poco utilizzabile
E allora a questo punto con la mia scarsa cultura rinascimentale e mi ha portato a dire che i consulenti Djibril jazz ma anche di un altro grande imprenditore
Che è stato trovando la General Motors scusate io parlo imprenditore perché sono un'azienda
Erano Machiavelli e Galileo Galilei
Fatti Machiavelli sosteneva
Nel momento in cui una struttura
Tende a deteriorarsi per ringiovanire la sogna risalire e ritirarsi nei principi
Mentre
E quello che ha fatto praticamente Beghin-Say non scrivere questo libro
E lo stesso colonna non lo scrive il libro sulla General Motors nel sessantasette
E l'altro discorso è sulla metodo sperimentale cioè nell'era industriale è andato molto
Di volgare il metodo cimentare di Bacone sostanzialmente
Beh oggi
Bel diesis ha usato nero scrive il suo libro il metodo galileiano
Quindi fa piacere dire ai fiorentini e strategie fiorentini in pratica che possono aiutarci per il futuro probabilmente
Ma è importante
Capire che c'è una svolta nel modo con cui si lavorerà nelle imprese almeno per quanto ci dicono
Chi di impresse se ne intende
La formazione molto influenzato da questo cambio di modo di lavorare estremamente influenza
Perché se non è vero che noi riusciamo a fare dell'addestramento
E quindi di fare un insegnamento abbastanza critico sulle cose da fare
Perché erano magari gli uffici studi che stabilivano tutto poi magari nemmeno sufficiente da da quattro alla bisogna però questo era diciamoci Rabitti Udine
Oggi invece si richiede alle persone che lavorano specialmente a quelle che
Giocano sul valore aggiunto dell'azienda eccetera contribuiscano raggiunto dall'azienda una maggiore capacità di progettazione di creatività di autonomia
E quindi torniamo ad una formazione basata sulle potenzialità e basata sulla competenza
A questo punto io mi son posto una domanda
Come sarà il rapporto domanda offerta della formazione in questa situazione così complicata
Io ricordo
Che nel mille novecentottantasette c'è stato in un'iniziativa confindustriale
Di cercare di affidare la formazione
Mi pare all'università e alla scuola c'è anche la nascita la formazione degli adulti partendo da da un presupposto
Chi era necessaria per l'azienda una una una una risorsa umana pronta
C'era il suo somale che entrava nell'azienda dove essere già pronto
Già dopo dodici anni questa impostazione caduta
E purtroppo il risultato di questa impostazione che è venuta a cadere in crisi tutta la formazione degli adulti
Che va glielo sia a valle dei corsi di master cioè non sarà più una formazione oggi per fortuna
Si è capito che invece la formazione deve essere presa per tutto il corso della vita a questo punto si complica la gestione di questo discorso
Era la prima domanda mi sono posto si può fare hammam meno della domanda di formazione
Per come uomo di mare che Nico che la domanda in un mercato libero mercato concorrenziale ad essere il vero regolatore dello sviluppo qualitativo e quantitativo dell'attività
è questa la formazione non può
Sottrarsi
Perché senza domanda potrebbe prevalere un'Offerta
Non di qualità
E prima o poi si arriva a una crisi di rigetto
Allora la domanda è e una domanda esplicita quella che viene dalle dalle imprese nel richiedere la domanda di formazione io mi sento di dire sulla base mia speranza no vedo che anche il ministro dice no quinti no e l'ho vissuta questa cioè non è una domanda esplicita questo cosa significa
E significa secondo me due cose
L'una
Chi è il sistema di formazione non può essere visto come un sistema isolato e questo secondo me l'errore che ha fatto la Confindustria
Il sistema di formazione un sistema collegato
Alle imprese l'organizzazione è collegata alla ricerca scientifica e tecnologica è collegata alle politiche centrale e locale le politiche governative centrale
Centrale e locale è legata ai mercati e legata anche all'ecosistema organizzativo che si intende alle possibili fusioni
O alle possibili
Accordi e li partnership che prendono le imprese tra di loro
Ecco c'è
Nella riforma nella forma della formazione una commissione cosiddetta tripartita che dà speranze
Che questo messaggio
Abbia un senso abbia un significato
Però non è sostituibile la domanda anche con questa sistema completa questo sistema completo deve fare in modo da migliorare la capacità della domanda
Altrimenti non si innesca un meccanismo virtuoso di sviluppo
Della formazione
Cioè se oggi a livello mondiale non c'è sviluppo della formazione a mo'di marca invece senza domanda esplicita non ci può essere sviluppo di nessun prodotto nessun servizio nessun bene
Era questo il discorso del rapporto domanda
Offerta a cui probabilmente si riferiva Luciano partono invece mediatica
Ecco io vorrei fare un'altra considerazione poi chiudo la considerazione che noi
Forse viviamo nella società postindustriale molto di più di quanto normalmente lo percepiamo
C'è una città industriale normalmente nell'economia il management che gestivano
Le imprese
Oggi non è più così
Oggi l'economia il maggiormente devono rispondere a delle istanze che sono sociali che sono culturali che sono politiche di una società
Quindi quando gioca labbra e che dice io mi sbagliavo nel mio libro la società la sosta polenta scritta cinquantotto nel pensare che il capitalismo liberal poteva risolve i problemi della ricchezza del mondo ci vuole la politica
Dice io ragionava in termini di era industriale oggi invece non si può più ragionare così la politica assume un significato molto più ampio e molto più complesso
A questo punto stai politici ma anche a noi stanno ai cittadini di capirlo e di cercare di gestirlo
Questo è il mio contributo grazie
Giovagnoli
Italiana poiché alieni o no
Va be'allora vediamo il giovane non rimane conciso gli studenti pure va bene
Va bene va bene
Bene
Il mi è stato dato il compito questo questo compitino di parlare dell'integrazione in particolare del problema del Modena integrazione con la formazione professionale in particolare
Dell'integrazione tra formazione e nuove M. gestione del mercato del lavoro in particolare ulteriormente
Per i servizi per l'impiego allora
Direi che il modelli di integrazione fa formazione professionale il sistema educativo
Sì stanno svolgendo entro alcuni alcuni binari alcune prospettive
Stiamo gestendo proprio in questi mesi i programmi per gli effetti S la formazione tecnica superiore integrata
E e qui che sulla quale c'è un interrogativo che vorrei proporre al ministro ma è un interrogativo che percorre che di cui si sente parlare noi lavoriamo in fase sperimentale esso anche lui in Toscana siamo abbastanza avanti perché noi intento scarna riusciremo a gestire tutti i programmi che sono stati approvati qui appalto stiamo partendo con questa attività
La cosa non è proprio di quelle di quelle facili da gestire
Nel senso che in in implica un un grande impiego di risorse personali politiche economiche soprattutto per cercare l'integrazione
Per arrivare all'integrazione
Dato che il il ecco ecco questo moderno non è che si è che nasca naturalmente dalla dalle politiche del debba ai vari livelli delle istituzioni scolastiche è un qualcosa di tutto sommato di forzato
Anche di costruttivo giustamente costruttivo che implica l'abbattimento del cuneo partire
Poi magari postumi ne possiamo parlare anche più a proprie però l'interrogativo a questo quindi nonostante questo queste difficoltà i programmi vanno avanti
Però noi dovremmo passare con quest'anno dalla fase della sperimentazione alla fase del regime
Allora qui il l'interrogativo è questo che fine fa la i diplomi universitari soprattutto e quale spazio diciamo così di risponde di offerta definitiva muovere l'IFTS dato che io personalmente non può come tutti gli assessori dalla formazione professionale province toscane contiamo molto su questo sistema
Cioè una cosa che ci interessa che ci piace
Dire che non synth e si inserisce con un elemento totalmente nuovo per noi perché rampante dell'attività post diploma
Perché le Province fanno sono in realtà piccoli modelli il testo informale di relazioni fa fa istituzioni comunque magari mi soffermerò brevemente sui problemi che si possono incontrare si incontrano su questo però l'interrogativo sempre rilancia allora non ci lavoriamo ci spendiamo risorse anche organizzative anche politiche
Bisogna avere quale futuro c'ha questo questa e soprattutto che fine fanno i Dico diversità
L'altro l'altro altro canale di applicazione del principio d'integrazione è quello dell'obbligo scolastico cioè noi contiamo molto attraverso una relazione stabile con le scuole col quale media superiore uscire ad arrivare
Base a programmi di crescita di rilevamento dall'obbligo scolastico a un sistema integrato su questo fra l'altro con il professore italiano abbiamo già qualche mezza parola esatto con le ossa
Per vedere di sperimentare alcune cose non siamo a disposizione per anche questo tipo di percorso ed l'altro naturalmente che riguarda la scuola
La scuola media la in generale il sistema scolastico è tutta la partita delle politiche dell'orientamento in relazione alla riforma dei cicli scolastici
Che è una di quelle cose che fanno un pochino un po'la qualità della della riforma
L'ultimo elemento che voglio citare perché è stato citato però cioè sulla quale volevo speso alcune cose l'ultimo il l'ultimo canale per cogliere l'integrazione la vedo nel nei programmi di educazione degli adulti
I programmi di educazione degli adulti del quale i nei quali la la formazione continua sul luogo di lavoro sul podio del lavoro è una parte essenziale ma che non probabilmente non recupera al la la complessità e l'ampiezza la generalità del problema quindi questi sono i quattro canali nei quali vedo il proprio il i applicarsi programmi di integrazione Problemi
Il primo problema e nella comunicazione fa sistemi che non hanno comunicato per far per mancanza chiaramente non riforma organica per parlare con l'università degli effetti S io ho dovuto passare delle mattinate intere ma non per un rifiuto da parte dell'interlocutore se c'è anche questo però non lo voglio dare ritrovo voglio dare come elemento elemento di base perché poi la fine abbiamo risolto alcuni problemi qui c'è stata la buona volontà
Però c'è la necessità il ma non soltanto con l'università ma anche con la formazione e e il sistema scolastico c'è una difficoltà di comunicazione e passa tali procedimenti amministrativi spesso di molto spesso diversi e complesse
Bastano dai modelli organizzativi
Dallo stile relazionale nella gestione dei dei programmi e quant'altro naturalmente in questo caso in questo senso la le l'integrazione e all'integrazione forzata è mancata la riforma della scuola sono obbligato giustamente anche a relazionarmi con altri soggetti però questo presuppone la comunicazione
L'altro problema che voglio voglio semplicemente citare perché necessiterebbe di un intera fase tra sezione del del convegno è il riconoscimento dei percorsi e dei crediti formativi
Mentre la formazione professionale può riconoscere i crediti che sono maturati a scuola o l'università non sempre e vale il reciproco per difficoltà per impedimenti di tipo amministrativo per impedimenti di tipo normativo perse capimmo molto spesso per difficoltà di ordine culturale al recepimento
Quindi comunque io l'integrazione la vedo come una una ecco una sfida decisiva
Fondamentale e che ci verrà sicuramente impegnati come sistema dà la formazione professionale regionale moda quest'anno abbiamo non soltanto la delega da parte della Regione ma dall'attribuzione di competenze quindi per così dire possiamo siamo cominciare a gestire i nostri programmi con quel minimo di autonomia che ci consente appunto una maggiore flessibilità
Integrazione con il mercato del lavoro
Chi mi ha preceduto mi ha apposto diversi problemi in ordine alla programmazione dell'offerta formativa e soprattutto rapporti con la domanda
Io penso che questi problemi Siri possono risolvere in un paio di modi il primo attraverso l'introduzione di un sistema permanente io scusate il bisticcio un sistema solido strutturato
Di formazione professionale o ricorrente
Arborea che passa attraverso il le aziende l'altro l'altro è una capacità di programmazione dell'offerta formativa intenti e in moda con modalità più rapide più efficienti del passato
E su questo con tutto il rispetto sistema scolastico pubblico io ho l'impressione che bisognerà inventare
Una qualche altra soluzione
Che ci consenta una rapidità di risposta a al alle sfide perché se no imprenditori che spesso naturalmente hanno sì coprono io logicamente le loro posizioni con però in certi casi possono avere anche ragione perché la nostra capacità di reazione
In Italia
Ecco riferisco al rispetto a servizi per l'impiego
Vorrei ricapitolare un pochino qual è la situazione di oggi
è il questo sul le politiche del lavoro è l'altro elemento per integrazione
Cioè non si può pensare a un sistema integrato di formazione senza pensare alle finalità del sistema formativo e il sistema formativo in naturalmente deve rispondere
Alla crescita culturale generale fatto chiesta anche questa dall'impresa Mover lavoro però deve deve essere anche a un una risposta alla appunto alle esigenze di Matt sempre maggiore qualificazione valorizzazione delle ossa umane e sempre flessibilizzazione dei modelli anche di rapporti di di lavoro
Su questo c'abbiamo una grande sfida che è quella dei sì della riforma dei servizi per l'impiego la riforma dei servizi per l'impiego vuol dire la riforma del collocamento ne abbiamo criticato il collocamento perché è sempre stato una cosa totalmente separata dalla realtà una cosa burocratica
Una su questo su quali fondare hanno contato sei sulla quarantotto sempre più le le circolari delle del ministro competente o addirittura le i decreti e dei e dei dirigenti del ministero che non la la la l'aderenza alle politiche alle politiche locali
Tutto abbiamo sotto gli occhi è una cosa assolutamente che necessitava di un'assoluta correzione allora il primo nell'ambito nella prospettiva della riforma Bassanini il primo intervento di di
Delega agli enti locali delle competenze è quello è stato quello sulla sui servizi per l'impiego il collocamento tempo sarà trasferito
Al alla Regione come sede per l'indirizzo e la programmazione generale e alle Province per la gestione e il collegamento con i territori
è una delega molto che non abbiamo ritenuto molto importante
La Regione Toscana si è mossa nel conferire poi successivamente alla prova le Province quasi tutta
No ampio di occasioni
Che si aggiungeranno ai fondi strutturali anzi che già in parte si sono aggiunte
Ai fondi strutturali e non parlo solo delle iniziative comunitarie che ci saranno e su cui le decisioni devono anche deve essere ancora assunte a livello europeo ma ad esempio parlo di strumenti come quelli come quello che si è aperto proprio in questi giorni
E che verrebbe tra a metà di giugno le prime occasioni di attuazione e di presentazione di progetti sto parlando del quinto programma quadro quindi anche questo un'inversione proprio concettuale di tendenza
Non più il visto soltanto come una mano schematismo pochi come occasione per delle università per programma di ricerche eccetera eccetera ma ha visto come lo strumento capace di introdurre nel sistema non solo nel sistema produttivo ma nel sistema sociale forti elementi di innovazione e che sostiene questi elementi di innovazione con la necessaria integrazione di arricchimento formativo eccelle appunto di elementi innovazioni anche nel campo della formazione
Insomma non non mi dilungo credo di aver
Fatto apprezzare il il concetto cioè somma in altre parole voglio dire che
Accanto ai fondi strutturali ci sarà questa sa occasione di tanti strumenti soprattutto di livello europeo nei quali in ognuno dei quali farli giocare queste le questo
Concezione est che vede nel mettermi della formazione l'istruzione avvenimento dei Offerte cioè di possibilità di teenager leggerla proprio un asse strategico per il rinnovamento della nostra regione oltre che
Diciamo situazioni di pari opportunità di accesso al lavoro e non solo questo vuol volevo dire insomma ci sono molte occasioni di innovazione e possibilità di contribuire all'innovazione io penso che la Toscana si è un po'una posizione da questo punto di vista nel contesto del nostro paese vi sono anche occasione Rita
Utilizzare io penso in realtà che anche sull'utilizzazione di queste occasioni per un rinnovamento dei sistemi di istruzione e di formazione del messo desidero nel sistema di istruzione formazione con il sistema del lavoro possono derivare dalla nostra regione anzi penso che questa sia la partita fondamentale per il futuro della nostra regione
Ringraziano tavolo ministeri per il quadro immenso davanti molto analitico sulle infrazioni dei bisogni le differenze moltissima mancare al tatto scali italiani soprattutto europeo
E per le linee in programma INIASA appunto
E in quel di presentarci Filippo Torino i diritti di un lavoro che vada verso l'integrazione in una scuola formazione professionale per il raggiungimento di una occupazioni soprattutto ne salvaguardi ringiovanisce nella passione mi dà la parola ora Paltrinieri indietro nella sua relazione
Grazie quadrivio articolerò la mia esposizione in tre punti più uno tre quelli previsti dal titolo così almeno compio il modo Mele ed uno vorrei riprende uno dei punti a mio parere centrali diciamo introdotto da De Gasperi
Che riguarda i piani nazionali di azione e poi mi spiego il perché questo elemento diciamo più problematico il terzo ma forse più interessante rispetto ad una forza politica che pensa anche come presentarsi ai cittadini a individuare degli obiettivi che possono essere condivisi da tutti e non solo dal mondo degli anni di lavori almeno quarto punto s'è uno sforzo in questa direzione
Circa intrighi primi tre punti ovvero formazione continua in effetti se educazione gli adulti è più un rendere conto
Di quello che si sta facendo fino ad oggi in quello che si è fatto fino ad oggi dei lavori in corso che entro pochi mesi dovrebbero far vedere i primi risultati su questo me la spiego rapidamente anche perché già Berlinguer detto come dire ha fornito molte indicazioni in proposito io aggiungerò solo gli elementi che lui Munerato primo elemento formazione continua
Mi immagino che la maggior parte di voi sia al corrente che sta per nascere non appena verrà sbloccata il decreto attuativo dell'articolo diciassette la centonovantasei sta per nascere anche in Italia infrange del mille novecentosettantuno recenti
Un sistema di formazione continua legato soprattutto al lavoro dipendente è un nuovo sistema importante che ha come obiettivo cruciale quello della risposta alla domanda che emerge dal lavoro dipendente e dalle imprese fondato questo dell'elemento importante su una percentuale è cresciuta
Delle trattenute fatte sul monte salariale quindi anche queste già come dire il fa la crescita della percentuale delle trattenute allo zero cinquanta se non sbaglio è stata multata allo zero Trento zero cinquanta indica una direzione che già Paolo per esperire come dire sottolineava quella della omento degli investimenti in questo settore in fin dei conti già visto la trasmissione dei giorni scorsi in cui Prato era collegato con beh del Bari imprenditori ascoltato Armani che proponeva la formazione come punto cruciale diciamo delle richieste delle imprese più avanzate rispetto allo Stato
Capisce bene come queste l'altro riscontro di una volontà anche di investimenti delle imprese hanno ormai dimostrato in questo settore
L'elemento importante di questo nuovo sistema e che chi fa l'offerta non sono più i sistemi tradizionali quelli forti quelli accreditati le filiere e così via ma sono tutte le agenzie che sono in grado di garantire alla popolazione un determinato livello di qualità badate per l'Italia questo è un grande elemento di novità
Che produrrà una la nascita o comunque rafforzamento perché qualcosa già c'è del mercato che la formazione un mercato noi ci auguriamo che non esclude che porrà alle istituzioni e partiti a mio parere un compito due compiti fondamentali indubbiamente quello di controllo e indirizzo cosa già prevista peraltro ci ma l'altro anche quello di attraverso gli strumenti di controllo e certificazione di qualità ma non solo quelli anche un problema di difesa degli interessi formativi delle imprese soprattutto delle piccole e medie e anche dei singoli cittadini
Difesa dei loro interessi come consumatori
Spersi all'interno di questo mercato cresce nascente e crescente questo sarà a mio parere una sfida che già vari pretori si trovano ad affrontare nelle preture se già guardato le statistiche
Delle cause in pretura avrà notato l'aumento delle cause fatte da consumatori di prodotti educativi contro agenzie formative questo è un sintomo mio parere che a cui dovremo dare anche un'interpretazione una risposta sul terreno politico perché probabilmente aumenterà ma mano che in queste nuove misure entreranno in atto insomma ecco
Secondo punto
Di per rendere un po'i conti della questione IFTS
Speri per le guerre hanno già affrontata molti di voi sono coinvolti in prima persona quindi non non spendo molte parole su questo punto ma ormai anche qui la partita è fatta il nuovo sistema sta per avviarsi
Berlinguer diceva che siamo i primi della classe in questo campo
Devo dire la verità anche se bene speriamo sempre modesto io che a volte vado a Roma per rappresentare la Regione Toscana
Mi trovo spesso ecco rivolto contro nuovi come toscani l'accusa di essere i primi della classe di essere dicono i direttori generali la Svizzera italiana e per questo cercano di farci tacere per dare spazio invece alle regioni più deboli che a volte giustificano un pesante intervento centralistico per compensare le deficienze
Delle regioni quindi questo non sempre il fatto di essere i primi non sempre gioca a nostro favore
Allora mi dicevo venticinque Toscana duecentocinquanta in Italia nel primo anno in Toscana partiranno nelle prossime settimane i primi e a seguire tutti gli altri
Berlinguer diceva che si sta per varare il piano triennale direi che si sta per varare il prossimo piano annuale perché prudentemente
Sotto pressione anche della Regione Toscana prima di passare un piano triennale si è chiesto di fare un nuovo piano annuale novantanove due mila
Su cui cercheremo di essere molto più attenti su tanti aspetti che hanno procurato enormi difficoltà a chi gestisce questa pari dignità quindi siamo ben consapevoli delle vostre sofferenze è per questo che abbiamo chiesto un piano uguale
Novantanove due mila ed un piano triennale due mila due mila due se non sbaglio
Questo per mettere a punto mamma nel risolvere tutti i vari tipi di problemi che crea questa macchina difficoltosa voi sapete che come dire una novità importantissima questo non è un post diploma qui si parla di un nuovo canale formativo parallela all'università
Grande sfida nei confronti di università delle aumentate capacità di professionalizzazione di chi segue questi corsi
Quindi sfida perché concorrenza
E dall'altro anche diciamo un forte elemento di innovazione per le caratteristiche di integrazione che già sono state sottolineate io direi qui stiamo bene attenti c'è una partita difficile ancora da giocare su questo terreno
Che il modello e verso cui noi vogliamo mettendo a questo nuovo sistema per ora siamo partiti
Così con tanto ottimismo abbiamo gettato il cuore oltre l'ostacolo anche con tutte le prudenze però sappiamo tutti bene che abbiamo corso dei rischi con prudenza rischi calcolati
Però a questo punto si impone una riflessione su che modello vogliamo dare a questo nuovo canale formativo
Ebbene la partita su questo non è chiusa
La Regione Toscana una posizione ben chiaro e altri un po'meno nel senso che qui come dire sono di fronte due grosse pendenze una quella che tende a creare delle specie di Politecnici di provincia diciamo così ovvero delle scuole tecniche superiori
Fisse che rischiano di avere le stesse caratteristiche rigidità dell'antico sistema scolastico l'altra che invece l'opzione verso cui spinge si spinge almeno dalla Toscana è quella di creare un sistema aperto flessibile capace di adattarsi di anno in anno di volta in volta alle emergenze del mercato del lavoro di essere vicino è sensibile
Alle opportunità di impiego di far sì che questo nuovo canale formativo non sia una politica sociale per tenere informazione persone che non hanno sbocchi professionali
Ma Di Fazi che con questo nuovo sistema elastico fra le flessibile
L'esempio che noi portiamo i nostri colloqui comporlo benessere quello di un front office bello ricco barocco ma un back office
Fatto come le tende dei nomadi ovvero più qua si montano poi finita la risposta al bisogno si smontano per rimontare laddove ci sono prospettive occupazionali occupazionali
Richiesta di noleggio Kers e così via bene la partita e queste e la Toscana punta in questa direzione
Terzo elemento su cui più che rendere conto c'è da dire che si fa riferimento ad una partita ancora aperta ma che dovrebbe concludersi entro il prossimo mese di settembre il discorso sull'educazione degli adulti
è un punto cruciale questo perché i la gran parte degli interventi di rinnovamento del sistema formativo ha toccato i sistemi forti quelli vicini ed è stato giusto perché la maggior parte degli investimenti va in questa direzione
Però come diceva Paolo ministeri se non puntiamo una formazione lungo tutto il corso della vita non solo perché è un diritto ma perché è una necessità per le caratteristiche che oggi il mercato del lavoro in cui perfino gli anziani continua a lavorare due milioni se non sbaglio le ultime statistiche dopo la pensione e a Prato
Questa realtà è ben nota
Allora è chiaro che abbiamo bisogno di un tipo di offerta molto più flessibile capace anche di agire direttamente non solo sulle competenze professionalizzanti ma sulle competenze trasversali sulle competenze personali
La risposta che in tutto il mondo almeno quello avanzato perché l'educazione adulti è tipica dei Paesi più ricchi i Paesi più poveri quasi non esiste o addirittura non esiste per niente
è ovviamente quella di darsi anche in Italia un sistema non dico forte ma insomma un pochino più forte non troppo debole diciamo così di educazione degli adulti che in un sistema estremamente flessibile ricco articolato capace di offrire un'offerta direi caleidoscopio
Su questo la Regione Toscana è già intervenuta dicendo indicando quali sono i suoi orientamenti sia nel convegno l'anno scorso in cui si disse che a nostro parere apparire Regione Toscana scusarsi dico nostra volte faccio una confusione di ruoli ma è quella di come dire mandare avanti anche qui un'operazione fondata su quattro gambe che sono indubbiamente il sistema scolastico perché ci sono delle necessità a cui può rispondere il sistema scolastico inoltre è senza dubbio quello del sistema per la formazione professionale ma gli altri due sono due elementi che contraddistinguono l'educazione gli adulti della differenze rispetto ad esempio gli effetti essi Vertigo debbono essere le infrastrutture culturali dei comuni
Che debbono svolge un ruolo importante la formazione culturale dei cittadini dell'altro e il ricco sistema associativo in Toscana fortunatamente Errico e florido che è l'unico senza il cui apporto è impossibile assicurare un'offerta a una domanda così anche qual è quella di un'educazione gli adulti che attraversi nel corso di tutta l'esistenza
Bene detto questo questi sono gli orientamenti espressi e maturati in sede toscana quali sono letali
Se non sbaglio Paolo dimmi se sbaglio ma la Regione Toscana ha già inserito all'interno dei piani di Indirizzo sul diritto allo studio quello che quelli che sono i propri indirizzi materia grosso modo sono quelli che io vi ho sintetizzato
Abbiamo già inviato Paolo bene spero che ci ha inviato una proposta al ministero
Siamo in attesa di una risposta che ci hanno detto che è sul tavolo del ministro attende una firma non appena arriva quella firma da Regione Toscana non giocherà solo in proprio ma giocherà assieme anche le altre regioni che dovrebbero essere pronte
Almeno speriamo la maggior parte a muoversi di concerto su questo terreno per arrivare entro settembre a lanciare a livello Mazzoli nella nazionale ci auguriamo un'Offerta forte di politiche anche in questo settore
Tenete conto che l'anno scorso mi pare sono stati investiti solo dal ministero Pubblica istruzione attorno ai quaranta miliardi in questo campo oltre agli stipendi
Si presume almeno dai conti visti carte viste all'interno del ministero la pubblica istruzione dovrebbero essere loro in grado di investire un centinaio di miliardi più quelli che a livello regionale sarà possibile reperire anche all'interno di risorse che diciamo a fine legislatura non sono poi così abbondanti come a inizio legislatura
Vorrei a questo punto però
Ditemi tirati per la giacchetta quando sforo con il tempo aprire spero in posso prendere dieci minuti sì va bene allora aprire una riflessione problematica più sul futuro e perché quello che diceva bene speri profondamente giusto cioè voglio fare due tipi di ragionamento
Uno eh noi viviamo in un momento almeno per me però cinquant'anni eccezionale perché ma in passato si era verificato una congiuntura così favorevole come l'attuale ovvero è effetto si può dire che è possibile orientare nuove risorse verso questo settore malati non me lo ricordo è un momento in cui si poteva spendere una parola in questo senso senza essere tacciati di ubriachi anche perché questa signorina c'era poco quindi Pacific pubblica grazie
Secondo elemento
Di riflessione
Riguarda dicevo prima il punto nodale a mio parere per il prossimo futuro legato ai piani nazionale dichiarazione per il lavoro cioè l'assunzione della questione lavoro come questione centrale anche nella formazione
A mio parere può essere deve essere condivisa perché c'è una semplice considerazione da fare senza fa riferimento alla mole di ricerche in proposito il non lavoro distrugge tutti i benefici che la formazione noi sappiamo che non sono distrugge benefici la formazione ma distrugge anche fisicamente le persone non starei qui a far contare i risultati di ricerche epidemiologiche e così via
Quindi
Se questo è l'assunto da cui partire
Il vero nodo dell'integrazione una diciamo degli elementi portanti dei discorsi che abbiamo ascoltato oggi e delle politiche sia e la voce di Berlinguer che divenne speri
Il vero nodo cioè l'integrazione dell'integrazione
Non è tanto un lavoro di ingegneria sistemica in cui si mette insieme con lavorare Tizio Caio Sempronio perché vogliamo portare avanti all'estremi le alla prassi della concertazione di non so che o non è neppure per il fatto che che è pur vero Van anche questo primo punto il secondo che attraverso la prassi della dell'integrazione accresciamo la qualità dell'offerta
Il vero nodo dell'integrazione che ci dobbiamo integrare i diversi sistemi rispetto a questa necessità finale
Dell'utente finale diciamo così il soggetto del singolo cittadino che è quello di rispondere ai suoi Problemi connessi con la sua vita sia quotidiana sia sociale che produceva perché anche la vita produttiva un problema che attraversa tutta tutta l'esistenza
Allora qui il ragionamento ne sappiamo che oggi è diventato complicato grazie anche a queste politiche perché mentre in passato
Noi eravamo abituati a trattare le questioni immesso formazione lavoro semplicemente come legata al momento dell'ingresso nella vita produttiva oggi questo non è più possibile
Ce l'abbiamo né l'ingresso noi ce l'abbiamo la necessità di formazione per il mantenimento del lavoro Nuovo Pignone insegna l'abbiamo per la mobilità orizzontale quando c'è necessità di cambiarlo nel corso di esistenza per la mobilità verticale
Però mentali migliorare le proprie condizioni l'abbiamo anche anche questo è meno nel malato per l'uscita
Dal mondo del lavoro l'anno dell'anziano probabilmente ha prodotto anche questo tipo di risulta
Ora allora per uscire da discorsi che possono apparire di semplice ingegneria istituzionale
Cosa può significare per tutti e istruzione formazione politiche sociali e così via l'assunzione di questo come obiettivo comune cioè porre lavora al centro
Da quello che diceva anche prima bene Spendio credo che forse bisognerebbe cercare in futuro di fare un passo in più ovvero e me lo chiedo ovviamente con un punto interrogativo perché non vorrei spingere o consigliare a fare promesse che poi non possono essere mantenute ma
Coloro che se la sono cavata nella vita professionale e personale
Cos'hanno di cosa dispongono
Cos'è che loro hanno e che invece gli altri che non se la cavano non c'è io ritengo legato al discorso dei sei mesi dodici mesi che lo strumento proprio per concretizzarlo materializzare Tenchi se la cava nelle proprie mani un piano personalizzato o di inserimento quanti giovani
O di carriera un piano personalizzato di inserimento lavorativo o di carriera professionali allora
Che significa questo significa che a ciascun cittadino Giovanni o anche lavoratori non sono disoccupato
I diversi sistemi dovrebbero essere in grado di fornire questo tipo di servizio ovvero dare a ciascun disoccupato un proprio piano di inserimento lavorativo inserimento che oggi significa anche un piano in cui si prevede come chimica diciamo un tot per cento di formazione un tot per cento di starci un tot per cento di esperienza lavorativa
Ma sapete cosa significa proporsi questo tipo di obiettivo da a realizzare assicurare a tutti i cittadini
Dare a ciascuno a mio parere sarebbe positivo perché ciascuno avrebbe realisticamente una speranza un progetto di formazione una speranza di occupazione
Allora io credo che sia necessario anche materializzare queste cose perché altrimenti come dicevo l'integrazione di vento rischia di diventare un esercizio istituzionale ma assumere questo come obiettivo significa molte cose concrete sembra semplice
In realtà so bene che è difficile perché significa tre cose fondamentali in primo luogo riuscire ad assicurare un'offerta formativa articolata variegata non solo fatta di corsi ma fondamentalmente fatta di percorsi formativi individualizzati
Che si disloca fino lungo tutto il corso dispensa nei vari momenti in cui nel libero in cui nemmeno libero e così via
L'altro significa sviluppare quello che ancora è debole grossi sistemi ovvero i servizi di accompagnamento alla domanda su cui ci siamo impegnati c'abbiamo ottimi piani regionali ma che dobbiamo potenziare ci sono progetti in proposito ma è un piano che richiede ancora un po'di tempo
E l'altra questione grossa
è quella di la terza questione
è quella di prevedere rafforzare le politiche non tanto per vedere perché qualche passo si è già fatto in questa direzione ma rafforzare le politiche che prevedono introducono misure che agiscono direttamente sui singoli individui
Pallone spiega parlato della politica dalla domanda ovvero di misure di finanziamento da domani individuale quello strumento ma l'altro strumento che ripeto rispetta le donne ad esempio è anche quello di assicurare servizi come si chiamano di cura la prova ad esempio in modo che favoriscono forme di inserimento nel lavoro delle persone di insegnamento appunto nel lavoro nella formazione i soggetti che altrimenti ne sarebbero escluse allora capite mettere in integrazione questi tre tipi di di politiche è indubbiamente una questione complicata però io ritengo che il prossimo l'Agenda due mila lo consente i fondi strutturali sollecitano anche l'Italia muoversi in questa direzione e noi credo che dovremmo fare questo tipo di azione
Io so e spero di non bruciare a Paolo bene spero in una notizia che su cui abbiamo siamo già scambiati qualche idea ma è giusto qui per fare un esempio Paolo quindi rilasciate da spendere a prendiamo la questione dei lavoratori atipici no
Che significa chi è che dà risposte a bisogni formativi dei lavoratori atipici
La scuola ben difficile a formazione professionale complicata anche come è necessario prevedere delle misure centrare sul soggetto sapete Toscana gli impeti dice che ce n'è attorno a cento mila la provincia di Firenze ce ne cioè circa quaranta mila l'altra sera se ne parlava anche l'isolotto in una riunione con i compagni di Firenze
Alla su questo capite pur proviamo a pensare a questo tipo di soggetto
Rispetto a questo tipo di soggetto mi sembra chiaro che bisogna prevedere un'offerta formativa flessibile
Bisogna prevedere servizi di orientamento che gli aiuti messi a loro disposizione sia mentre ci hanno i lavoretti che caratterizzano l'esistenza di questi soggetti
Ma che siano capaci di orientarli consigliarli su quali tipo di lavoro cercare e allo stesso tempo quali tipo di lavoro cioè e allo stesso tempo quale tipo di formazione e loro necessarie per cercare di migliorare dei loro prospettiva occupazionale
E contemporaneamente su questi soggetti indubbiamente ci vogliono cose buoni studi assegni di studio misure di questo tipo perché altrimenti questi soggetti non sono in grado di comprarsi sul mercato dalla formazione la formazione di cui hanno bisogno
Detto questo io sottolineavo quest'ultime elementi perché ritengo che
Anche in un in sede politica dove è giusto ragionare con i cittadini
Di queste problematiche
La risposta a come dire la proposta non sia quella semplicistica dell'offerta o di milioni di posti in più nella formazione o addirittura di milioni
Di posti di lavoro io credo che saremo molto più come dire bisognerebbe essere molto più realistici riuscire semplicemente offrire a tutti i cittadini la speranza
Di politica e la formazione
Di politiche del lavoro di politiche sociali che accompagnino ogni cittadino nelle sofferenze che ha nel momento in cui deve cercare il lavoro e e la formazione che Lima
Grazie
Grazie a caldo fedeli io a questo punto chiedo se c'è qualcuno che vuole intervenire
Chiatante
Una alcune brevi riflessioni anche data l'ora ma mi servono per avere anche alcuni chiarimenti
Parlando appunto di questo sistema integrato ma in modo particolare della formazione professionale e dell'Agenda due mila
Il problema è che abbia avuto sull'utilizzo delle finanziamenti a quella comunità europea e anche di renderli nei tempi diciamo a risposta veloce rispetto alle richieste eventualmente mercato del lavoro
Sappiamo tutti che ci sono stati ritardi burocratici che hanno impedito questa collegamento stretto
E quindi volevo sapere eventualmente se è previsto uno utilizza più flessibile e quindi di poter dare risposte in tempi reali a quelle che sono le richieste
Secondo seconda questione l'intervento di oggi pomeriggio credo conto trova trattamento interessante poco riguardava il problema della della certamente la richiesta bisogno formativo
E è stato detto oggi che una richiesta non chiara produce un'offerta di bassa qualità
A livello provinciale io l'esperienza provinciale quindi dove in fondo il percorso che viene fatto per la certamente dei bisogni formativi
è nei limiti del possibile corretto perché la provincia di Pistoia a tutta una serie di procedure di incontri eccetera Silvia no
Poi in realtà se si va a vedere i corsi di formazione professionale che sono stati attivati
E non producono assolutamente posti di lavoro
Abbiamo avuto alcuni contratti alcune accordi fatte come ricaduta nei tempi successivi abbiamo una percentuale abbastanza buona di occupazione ma non tanto nel settore in cui la gente è stata formata e accordi diciamo formativi sono stati veramente pochissimi insomma può essere quello del macellaio può essere qualche altra cosa sul legno no
Quindi è evidente che qui c'è una gatta estremamente grosso e anche ancora una difficoltà molto grossa tra quello che è
L'accertamento del bisogno formativo e la formazione da attivare
Allora forse bisogna ragionare di due tipi di formazione no una quella che deve dare risposta immediata perché in fondo l'impresa l'associazione industriale ci dicono sempre che noi siamo sufficientemente pronti quando loro richiede una professionalità in genere bassa nella nostra provincia non non alta
Debbono aspettare per avere questi corsi e quindi questa è la risposta che eventualmente si chiedeva prima ma quel che ho capito
I fondi e le risorse dovrebbero puntare invece unificando il prefinanziamento diciamo le tre voci riforme strutturali
Essere legati a accordi perché se debbo accordi territoriale perché se debbono coniugare opere infrastrutturali con formazione non si va più a finanziare il corso diciamo come è stato finora a volte non abbiamo la sua carta finanziato la Breda abbondantemente diciamo con risorse ma anche lì poi la risposta in termini formazione assunzione è stata estremamente modesta
Quindi ecco questa separazione questa diciamo divisione che io penso si debba occupare farà fuoco e formazione a risposta breve quindi quando anche una bassa professionalità percorsa dai posso formare insomma tornitori cioè neanche poi tanto breve perché Cina vertenze
E invece questa diciamo risposta su Progetti ecco c'è una differenziazione forse in che termini
Si può fare una ragionamento di questi tempi in questi termini
Uti ma queste né quelle del dei lavoratori atipici
Allora abbiamo anche nostra provincia un aumento a dismisura di lavorassero di di lavoratori atipici
Anche lavoro interinale si sta espandendo
E dal punto di vista sindacale è un problema enorme perché diciamo rendo conto che anche sul lavoro interinale la maggior parte le assunzioni sono già fuori norma
Perché vengono fatte per basse qualifiche
Per proprio lavori di segreteria di bassa ma manovalanza e soprattutto almeno dal piccolo osservatorio che abbiamo noi nei tempi moderni quindi questo Centro informazione giovani
Sono anche tempi premi non vengono mai riprese ovviamente ma non vengono richieste diciamo qualità eccezionale e lo stesso però è per la maggior parte della vorrei dei lavoratori atipici
In genere questo purtroppo c'è da rilevarlo anche nelle assunzioni degli enti locali
Abbiamo di recente in altre realtà situazioni in cui vengono attivati dei nidi collaborazione col coordinate e continuative e diciamo dove praticamente delle l'Amministrazione amplia i propri servizi con me lavori
A costo inferiore però con tutte le praticamente multi molto basse o quasi nulle secondo il tipo queste persone in fondo sono persone che hanno che hanno anche una formazione perché in questo caso è tutta gente diplomata che viene selezionata tramite anche diciamo uno una selezione da un'agenzia privata con la partecipazione anche di rappresentanti amministrazione comunale quindi a volte vediamo l'estensione anche dei servizi
In in quelli ne utilizzando forme di lavoro noi diciamo poco tutelate che in fondo hanno già professionalità insiste
Quindi c'è questa doppia visione del lavoro atipico quindi l'utilizzo di basse qualifiche la dove non ci dovrebbero essere mentre abbiamo utilizzo di persone qualificate invece con contratti
Che dovrebbero prevedere altri periti assunzione allora è importante ovviamente che si possa essere prevista la formazione comunque anche per tutti i nuovi queste serie Tosini di questi inserimenti lavorativi nuovi
Diciamo c'è anche il problema delle tutele minime che dovrebbero essere e soprattutto di un'applicazione almeno delle nuove leggi Telenova disposizione ci sono corrette perché se noi come sembra per futili sono topi a un pochino e per parlare anche di una formazione
In questa sette ore
Di
Sì ci sono anche altri
Siccome ci sono tanti esperti in serie A mi scuso non lo ha seguito il pomeriggio avrei sentito con particolare interesse uno dei casi diciamo in analisi che era quello legato alla scolarizzazione e alle e donne che è stato svolto nel pomeriggio ma credo che potremo chiedere anche alla mente va ad avere magari anche una parte scritta del suo lavoro che siamo alla pena da vario tempo e parto da qui ma non parla per parlare come faccio di solito di donne se non in un secondo momento il primo è questo su moto d'accordo con chi ha detto che il lavoro logora un po'come il potere logora chi non c'era
E se vogliamo fare emergere il soggetto direi appunto quell'utente finale in realtà il soggetto rispetto al quale si stanno chiedendo mosse nuove e nuovi investimenti direi innanzitutto culturali e politici cioè di modo di approccio a queste questioni credo che i contributi Sommese stasera sono interessanti a me restano delle parole come pietre da rimettere a tema lo dico perché sono una curiosa della scuola delle politiche formazione ma non sempre seguito tutto il dibattito io devo dire sono nata alla politica con altre giovani donne giovani uomini contro l'apprendistato
E devo dire che ancora oggi sentì parlare finanziamenti per la formazione e l'apprendistato ministri io ho bisogno che qui si lavori sul come dire di coniugare parole termini e anche i percorsi non lo dico per noi per essere come dire nel confronto concreto anche con i giovani le giovani ecco più attrezzati a seguire
I loro percorsi perché credo che ci sia davvero da tenerci molto a questo e naturalmente
Non parlo di cose vecchie ma di punti problematici voglio fare un altro esempio
Io sono fra coloro che è sempre rimasta non scandalizzata ma scandalizzata in termini di peso personale che si trovava ad affrontare giovani ragazze giovani ragazzi che ci hanno detto che i contratti di formazione lavoro servivano alla rotazione
Di incentivazione alle aziende pochissimo alla possibilità di avere accesso reale al lavoro io sono tra coloro che più di una volta chiesto per esempio al sindacato quando mi sarà dato opportunità
Di fare in modo che questo credito c'è anche qualche forma di credito
Potesse valere rispetto punti i contratti di formazione lavoro che non vi è senso di non segnalare per i soggetti che lo vivono ma invece al senso di renderne
Come dire il potrebbe fare un usufruire le aziende io penso che su questo le opportunità davvero sembra dare in questa disparità reale a fra impresa e soggetti in un modo che sia anche da parte dei soggetti segnalate
E segnalato costantemente quindi chiedo grande attenzione su come e si procede in questa direzione proprio anche riposizionando ci continuamente il facendo in modo che vi sia scambio e comprensione con interlocutrice interlocutori nostro dico perché peraltro mi trova molto concorda il fatto di non frammentare e occasioni che avremo ma pregare il più possibile mi riferisco ai suggerimenti e dall'avere speri rispetto all'utilizzazione dei fondi strutturali io sono pienamente convinta
Che unificare i vari punti
Di confluenza sia estremamente importante per tenere questo soggetto al centro e il lavoro della proposta di lavoro al centro
Che sarebbe un errore se carenza messa dedicata torna in scena tante Naccari una punizione anche molto
Convinta che su alcune cose Pierre nominato opportunità che hanno Regione-Enti locali di lavorare al meglio per l'integrazione che non sempre abbiamo sotto gli occhi
Lo dico perché a me capita di vedere invece partendo dal percorsi di vita delle donne delle nuove forme che si manifesti
Una è quella di tutte le forme di anche semplicemente iscrizione per l'accesso alla professione cosa intendo intendo tutti i corsi legati per esempio al comparto sanità in cui c'entrano le regioni così come c'entrano i bandi nazionali e ho presente dei casi effettivi in cui non ci si iscrive come dire per la graduatoria per poter trovare lavoro se non siamo se non si fanno quei corsi gestiti dalle Regioni ma d'intesa con bandi nazionali
E lo dico a leggerli alcune forme discriminazioni pensatore potrei pensare a militari
Ma tra ma anche quelle già penalizzano forme di accesso al lavoro lo dico perché badate a me avvenuto di cura e segnalazioni giunte dalle donne che non erano comprese diciamo nei bandi di concorso che non si comprendeva di poter avere l'esame la sessione suppletiva legata a difficoltà che non era di una malattia ma di un periodo di astensione obbligatoria per l'altro che se uno va per legge dovrebbe essere obbligatorio e quindi Visintin voglia in qualche modo c'era cioè il disincentivare dal fare in tempi debiti
Questo percorso previsto perché se stessi alla legge una lampo nemmeno partecipare d'altro lato quasi una forma di non dichiarare per esempio una gravidanza per poter partecipare nei tempi debiti a questi corsi concorsi della io dico della Regione ma soltanto nazionale lo dico perché badate quelli son già forme in cui è una un tipo di accesso al lavoro essere una graduatoria un anno prima l'anno dopo mi hanno spiegato se giovani ragazze significa poter iniziare a lavorare prima o dopo e questo è accesso al lavoro ed è anche strumento diciamo
Su questo fare attenzione lo stesso un altro esempio è sulle integrazioni io ora non ho seguito tutti i dati che ve ne spende cinque ordini vari voglio anche riguardare io penso uno dei punti di integrazione grandi dovrà riguardare tutto il comparto di quei lavori di cura già previsti nei servizi pubblici e che ad oggi sono regolati in un modo per lo meno da rivedere
Penso a tutto quello che riguarda ciò che viene da scuole medie superiori professionalizzanti dirette per esempio ai truccatori educatrice di comunità e quant'altro penso a corsi universitari come quelle delle nove facoltà
Istituite anche a Firenze Psicologia penso a quanto per esempio più accreditato sul mercato per una futura professionalizzazione
Il corso professionale per esempio della Regione Toscana e che permette o comunque è più creduto più credibile
E paga di più in termini di occupazione di mercato è negato allora io dico questo è un punto di integrazione da tener presente Da Rin ridiscutere il riparto dire perché questo riguarda il corpo reale del governo che c'è in mano anche nelle nostre realtà degli enti locali così come della regione in un rapporto anche con guerre ministero e con chi diciamo cura le politiche nazionali
E non voglio
Togliere tempo questa era un'altra sotto sottolineatura un'ultima mi preme e chiudo ed è quella sui lavori atipici e sul percorso personalizzato di formazione
Io sono convinta che nel futuro davvero ci sarà una maggior richiesta di controllo sulla formazione continua quindi non ho nulla da aggiungere quanto bisogna affidarsi anche in questo difendere diciamo
Diritti dei consumatori siano essi coloro che chiedono come le aziende siano essi in particolar modo i soggetti che dovranno far ricorso a questo e aiutarli ad essere soggetti esigenze politiche possono pretendere possono chiedere e misurarsi
In questo in questa direzione e ci sarà davvero bisogno di lecco questa difesa dei diritti formativi mi piaceva come attenzione da fare rispetto a un proliferare al quale ci si può trovare di fronte le agenzie formative e di quant'altro che invece chiede grande capacità di verifica controllo verifica delle proposte
E dei percorsi ben mi voglio soffermare invece sono soltanto su questo lavori atipici c'è tanto bisogno di pertanto in questa direzione mi piaceva
Anche in tutta la l'impegno che vi sarà per quanto riguarda i servizi di accompagnamento perché ormai mi pare in questo culturalmente diciamo siamo già in una fase nuova non c'è più quel o per lo meno Tavassi allenta per lo meno per me
Questo elemento di angoscia che qualche anno fa vivevo profondamente vivevo guardando le situazioni reali e cioè chi vuole un lavoro nuovo si si proclama tanto ma il percorso se lo deve inventare quasi da solo ora già c'era questo spiazzamento di giovani ragazze e ragazzi le come faccio a trovare il lavoro nuovo me lo devo inventare no questa ora siamo a un punto in cui anche l'attenzione sui lavori atipici tale che guarda le difese che mancano alle non tutele e ci chiede di fare uno sforzo crea grandissimo secondo me di servizi di accompagnamento che andiamo a strutturare ecco su questo io credo che ci sarà tanto lavoro da poter fare per tenere al centro
Quel soggetto diciamo ragazzo ragazza che siano e non solo giovani e e non solo i giovani
E da questo punto di vista io direi che anche tutto il comparto formazione politiche sociali si può innovare per non bloccare mai in questo riprende quello che voi avete detto le politiche sociali
A stazione di attese rischia di essere stazione di Fermo
Grazie
Grazie ora signor Incisione ma intervenire
Anna
Sì globale sono un breve intervento una sera funzione di quello che diceva lei assessore
E ricordo convegno che c'è stato sulla multimedialità Fortezza da Basso di un amico
Correre preferito di un Franco dialogo ultimo amministratore delegato Ambrogio battere
Diceva che ha bisogno di un di una lingua di vedere anche uno strumento informatico e poiché se la cava salme
Cercando forse per un dibattito che va verso il solco scoppiano più mitologico
E quando è una distanza viene questa domanda
Ma se è proprio vero che una grande azienda invece sperimentano la mamma triste deformazione oltretutto controllata da un'azienda americana che era è una delle migliori in questo campo
Perché faccio questa domanda perché tutto sommato
è stata sempre difficile secondo me poté stabilire un rapporto diretto tra la qualità dalla formazione e l'andamento dell'azienda io ricordo che nel mille novecentosettantasei è stato professore di Torino professor Pancaro faccio se non so se lo conosce stato fondatore della fondazione
L'impressione Messina le faceva dei corsi della formazione
Penso a un suo collego assistente avviluppato un'indagine
A eravamo anche allora manco di crisi anni Settanta accelerando il movimento studentesco sessantotto eccetera
In cui aggregato l'attività dell'imprenditore tra quelle routinarie quelle strategiche
E che è strategica era una formazione soprattutto normazione quadri Ricerca Sviluppo e Programmazione finanza investimento
Erano le tre attività strategiche avrebbe dovuto svolgere il pretore datacenter all'utilitaria
Ha fatto quest'indagine venuto fuori che se l'imprenditore svolgeva queste tre attività strategiche nella
Finita
Con la sola formazione mi pare che questo discorso diventa difficile se non andiamo nelle aziende per il tradizionale in cui la formazione si all'altare maggiore velocità al lavoro nelle aziende dei modelli di produzione fornite edonistico e allora mi domando
Ci sono gli stiamo prendendo un suo zio subisce un processo
In cui il modello con i terroristi lo sta scomparendo
Quanto è possibile valutare
L'incidenza che ha sull'andamento delle imprese con la sola formazione non necessaria caricare
Con la speranza che la riforma di formazione tiene conto un po'diverso perché la commissione di partitica
Tiene conto dalle imprese addette li degli enti locali
Che le agenzie formative di tutto
Questo però comporta un fatto diceva oggi non vorrei ripeterlo
Che il sistema formazione isolato non va più bene stiamo non siamo agganciato alla ricerca da calciatore politica governativa cacciato dei mercati eccetera quindi K la il miglioramento era questa del del miglioramento della domanda di formazione è un fatto fondamentale se si vuole che la formazione del regole lo sviluppo qualitativo e quantitativo della formazione questo è un po'la spesa e volevo mette in evidenza e mi sembra ovvio grazie
Ora nel in questo punto rimanere insensibili Denis canili rispondere cardinali questioni stenti posti
Sono sono brevissimi flash
Allora per quel che riguarda i tempi di utilizzazione dei finanziamenti è un legame più stretto
Tra Programme
Di formazione professionale
Chiamiamole così esigenze formative dell'impresa
Direi che negli ultimi anni un po'di esperienza è stata fatta questa esperienza ha messo in crisi il modello come si può dire a cascata
C'è una programmazione regionale
Diciamo così tradotta e un piano in programma regionale si cambiano le azioni chiama diversi modi al quale fa seguito un piano un programma provinciale al quale fa seguito un piano annuale e così via
Le esigenze si velocizzano sempre di più e questa concatenazione piramidale insomma di piani corsa naturalmente con le esigenze però l'esperienza di questi anni ci ha dimostrato anche che sono possibili altre soluzioni
Che lega hanno un po'le le le diverse esigenze allora queste soluzioni passano innanzitutto da un'analisi dei fabbisogni formativi puntuale ora diciamoci la verità fino ad oggi l'analisi dei fabbisogni formativi si e sviluppata soprattutto nella concertazione tra le fa ora la concertazione per tra le parti assolutamente essenziale ma non è tutto rispetto a al Complesso dei fabbisogni formativi profili motivi che non sto qui allora il problema è che bisogna unire alla concertazione tra le parti un'analisi puntuale a scadenze ravvicinate dei fabbisogni formativi in qualche modo oggettivo dall'oggettività non c'è arma dei metodi di riferimento si noi ci daughter ed ci stiamo dotando ma insomma ormai siamo al termine del sono strumenti che abbiamo a disposizione di almeno due metodologie di analisi dei fabbisogni formativi e di queste metodologie
Metteremo in condizioni le Province di utilizzarle in maniera tale che dall'incrocio tra i risultati del dell'analisi dei fabbisogni formativi sulla base di queste metodologie poi ci doteremo anche di altre e il la concertazione tra le parti emerga una programmate attività a deformazione e così via più aderente alle esigenze immediate insomma le esigenze di quel determinato anno e così via però questo non basta
Perché in realtà il secondo punto sono gli strumenti di attuazione diciotto programma e anche dal punto di vista degli strumenti di attuazione di ciò che è programmato ad esempio nove stiamo facendo l'esperienza che io credo che con la prossima non con questa ma con la prossima annualità dovrà essere duplicata duplicata
In tutte le Province non ci stiamo noi stiamo utilizzando il metodo del bando avverto che ogni due mesi Anna valuta i progetti insomma preset presentati che è un'ottima fino ad oggi si è dimostrato un ottimo strumento un ottimo strumento e penso che dall'anno prossimo questo potrà essere utilizzato in parte lo è già per la verità da parte delle amministrazioni charlie ciò determina su questa parte naturalmente mette in crisi anche un'altra organizzazione della formazione professionale
Cioè l'organizzazione e la formazione professionale basati su centri che ripetono se stesse lo dico un po'banalmente
Insomma debbo dire che la situazione toscane felice dal tuo secolo nel panorama nazionale ad esempio non si sa che ma la la verità che negli enti di formazione convenzionati e negli enti convenzionati e negli enti di formazione professionale
Che in Toscana furono stante la chiede molti anni fa c'è un esubero di quattordici mila dipendenti per capire noi nel corso del tempo abbiamo diminuito molto la rigidità dei centri di formazione professionale a vantaggio del del confronto insomma della competizione dei progetti
E questo lato positivo esistono ancora de de de delle situazioni di rigidità che vanno insomma bisogna continuare nel processo di smantellamento
Eliminazione delle rigidità strutturali analisi più puntuale e oggettiva incrociata con la compartecipazione con la concertazione dei fabbisogni formativi apertura dei bandi alle offerte che via via vengono e valutazione io penso che questo dovrebbe dare dei risultati molto interessanti seconda seconda questione ho naturalmente in questo discorso cioè ci sta anche la la il tema che affrontato non ha ancora risolto operativamente nel patto sociale o nel nel patto per il lavoro e l'occupazione del dicembre ne uno dei punti di quel patto è questo anzi due punti di quel patto sono i seguenti nei patti territoriali e nei contratti di area negli strumenti di contrattazione programmata di programmazione concertata
Immettere Sempre l'elemento formazione il pezzo della formazione ciò che non si verifica oggi nei fatti e territoriale questo è un punto e poi c'è un altro punto
Che dice che ogni volta in ogni progetto di opera pubblica di sviluppo e così via cedere si dovrà essere obbligatoriamente il pezzo formazione questi due diciamo così questi due impegni del patto sociale non non non non sono ancora diventati operativi ma cioè dolor Lollo dovranno insomma
Lo lo dovranno essere noi abbiamo risolto il problema in Toscana proprio in quel bando aperto di cui parlavo di livello regionale laddove abbiamo inserito una un'azione finanziata per il finanziamento dei progetti formativi per i patti territoriali approvati che ora ne abbiamo sette potrà diventare operati l'altra questione l'altra questione molto complessa naturalmente
Lavoro interinale per lavori atipici contratti a causa mista
Lavori part-time eccetera eccetera eccetera ora mio nonno insomma la discussione porterebbe lontano però c'è un'esigenza
è indubbia
Oltre poi ci sono tanti problema ma ne risente indubbia cioè ed è la seguente
Questi sono strumenti sempre più utilizzati per l'accesso al lavoro
Io non so se è giusto non è giusto però so che sono gli strumenti si chiama in apprendistato si chiamino contratti di formazione lavoro si chiamino lavori atipici o si chiamino come si chiama contratti a causa mista e così
Di tutti questi contratti uno solo oggi o per lei Cis alla garanzia della formazione ed è il contratto di apprendistato
Perché sta riformato del sono obbligatorie le centoventi ore di formazione generale esterna per tutti gli apprendisti ogni anno
Prima non resisteva con i sistemi
Questo però è l'unico tutelato
I contratti di e e e questo è già un problema basterà al Colari che in Toscana a regime dovremo garantire centoventi ore
Di formazione generale Esterna ogni anno per quaranta mila apprendisti facciamo le moltiplicazioni e ci rendiamo conto che cioè dico di cosa
Però traendo unico contratti di formazione lavoro sono praticamente il lo strumento maggiore per l'accesso al lavoro sbagliato o non sbagliato che sia il nome non faccio ora su una questione di questo tipo che garanzie formative hanno i ragazzi i ragazzi che accedono a contratti di formazione lavoro come è noto nel contratto di formazione lavoro è la stessa impresa che deve garantire la formazione i risultati lo sappiamo pressoché nulla presso che niente formazione e allora noi questa questione la dobbiamo forte già ce la dobbiamo porre è mi rendo conto naturalmente un problema soprattutto nazionale soprattutto di riforma di questo tipo di contratto però il problema formazione cioè perché se i ragazzi i che utilizzano il contratto di formazione lavoro a questi ragazzi non è garantita una formazione generale queste ragazzi staranno un anno a lavorare
E magari anche due
Però poi dei le l'evoluzione tecnologica in quell'anno quei due anni è così cambiata che loro alla fine degli anni si troveranno spiazzati
E lo stesso problema che hanno i ragazzi quattordicenni e quindicenni e sedicenni del del del del dell'Italia
O Nord
Nord est del Nord-Est e che hanno un ingresso nel mondo del lavoro molto immediata o no intermittente mirato all'obbligo dopodiché sono ragazzi che lavorano degli anni e al secondo anno sono spiazzati rispetto alla cultura rispetto alle esigenze per trovare un nuovo posto di lavoro perché chi manca
La alla formazione quindi abbiamo questo questo problema per i lavori atipici è lei c'è la stessa situazione noi pensiamo al telelavoro che si sta diffondendo sempre di più ora non parlo delle garanzie sindacali insomma altra questione io stavo e sto parlando
Beh insomma del delle condizioni da dare a queste ragazze noi ragazzi che siano per ma migliorare le loro prestazioni lavorative per accedere ad altre lavora e così via faccio l'ultimo esempio piani d'inserimento professionale i piani di inserimento professionale sono stati molto insomma hanno dato dei risultati
Molto complicato gestirle ma insomma hanno dato dei risultati i piani per l'in serie di inserimento professionale Annozero dal punto di vista dei contenuti formativi concludo d'anno zero
Hanno già dal punto di vista tenuti informati conclusione un ragazzo viene assunto col Piano inserimento professionale mi pare che durino un anno se se non vado errato al termine di quella da questi ragazzi che hanno lavora
Naturalmente una retribuzione inferiore al lavoro ordinario hanno fatto un po'di pratica e si trova ora al termine dell'anno fuori del mercato del lavoro senza un'aggiunta di formazione che invece in quell'anno gli sarebbe dovuta e quindi anche per questi c'è il problema di venti per cento il format ecco questo volevo sostanzialmente vogliamo dire ora
è vero che molte di queste questioni sono soprattutto di livello nazionale
E contrattuale cioè è vero che c'è in corso questa delega al governo ora nel collegato alla Finanziaria per la revisione no Dedede degli incentivi insomma tende delle politiche attive del lavoro
Però io penso che in linea generale anzi io son convinto che questo discorso valga anche per il ragionamento sulla riduzione rimodulazione degli orari di lavoro io penso che il pezzo formazione dovrebbe essere un diritto
Per tutti questi contratti pezzo di formazione e poi penso anche che talvolta ad esempio nell'area per la riduzione dell'orario di lavoro sia addirittura come l'unico strumento capace di concretizzare questo questo Katie
Credo che si erano queste sfruttamento
Moderna dolenti no Paolo nelle risposte
Per la sinteticità delle risposte le conclusioni sono affidate Agostino Pedrali nel nostro segretario regionale che ha seguito tutta l'intera conferenza prima di dare la parola a Agostino io vorrei ringraziare lavori abbracci Marina anche la responsabile del precetto risorsa dei DS toscana per il lavoro che ha fa atto e per l'occasione che ci ha fornito questa conferenza di incontrarci di confrontarci perché i temi affrontati sono stati molto di che e hanno dato occasione ognuno di noi di apprendere enti pensare il che in queste occasioni è sempre molto importanti
Data l'ora
Sarò a sarò rapido
Io considero questa giornata molto interessante anche perché il nostro lavoro oltre al primo a questo primo scambio di idee sarà utilissimo nelle fasi successive come qualcuno ha ricordato oggi
Nella preparazione della Conferenza regionale nostra dei Democratici di sinistra
è evidente che il tema della formazione è un tema fondamentale questo punto di vista
Proprio anche nel definire i caratteri dell'identità una forza politica soprattutto di una forza politica che si colloca all'interno di uno schieramento continentale
Che si interroga sui nuovi diritti di cittadinanza in primo luogo
E non c'è dubbio che primo diritto che noi dobbiamo garantire quello alla formazione alla conoscenza
Credo che questo aspetto abbia camminato molto nella consapevolezza della sinistra
Io vorrei dire che passare dalla discussione sulle pensioni di anzianità
Alle risorse per la formazione un segno anche di questo cambiamento
Tata allora semplifico però non c'è dubbio che noi abbiamo cominciato la legislatura discutendo di come intervenire sulla spesa pensionistica e di come riequilibrare le risorse del nostro stato sociale e di come investire nella scuola e nell'università
Dopo decenni dove non era questo l'argomento era ben altro comunque quando si inventi investiva nella scuola e università era per garantire una sorta di diciamo di protettorato
E così è stato trattato questo settore che ricco anche di notevoli consensi ma un poco ricco di e la capacità di innovazione e di adattamento alle modificazioni alle modificazioni sociali
Oggi a distanza di praticamente tre anni come ricordava oggi Berlinguer una serie di punti sono stati
Raggiunti sono stati messi
Questi avranno bisogno ancora della definizione complessiva della riforma del sistema decisi ma indubbiamente per esempio per restare ad una cosa che si intreccia bene con tutta l'argomentazione che abbiamo usato oggi la questione l'autonomia è una grande opportunità
Ed è un ribaltamento concettuale enorme della nostro il nostro approccio anche dell'approccio della sinistra
è un approccio che deriva anche da una visione generale diversa del ruolo pubblico dello Stato che ha ispirato la sinistra italiana e non solo la sinistra italiana centralistico
Dove l'interpretazione dei diritti uguali per tutti ha significato uno standard che ha finito per Fini per essere fuori gioco rispetto alle trasformazioni ed alla crescenti individualizzazione delle domande
Su questioni che se non corrette in tempo finiscono per bruciare tantissime risorse
Perché non si possono spiegare in tanti modi lavori atipici percorsi individuali ma si spiegano anche così cioè con una difficoltà attenere il ricevitore cimentato una certa risposta un certo
Certo certi bisogni mentre tutto intorno a Cannes Poletti le forme si trovano si inventa e questo rischia di produrci anche smarrimenti perché non c'è dubbio
Per rimanere in tema di diritti del lavoro che questa moltiplicazione di forme non raggiunge sempre gli obiettivi desiderati sono molte volte forme surrettizie di una rigidità troppo forte in alcuni ambiti in alcuni settori non c'è una certa forma di lavoro
E che però non sono accettabili per come si stanno determinando nelle nuove generazioni soprattutto che sono queste che fanno riferimento a questi nuovi queste forme diciamo
Lavorativa per credo che questo aspetto debba essere sottolineato perché se non riflettiamo su questo percorso noi non credo non riusciamo neanche
Upper e vedere e ad agire bene per quanto ci aspetta ancora da fare perché noi siamo ancora lì direi sostanzialmente al metodo diveniva ben illustra
Alla scelta politica che pure importante decidere diceva Federighi che ci sono più risorse
In questo campo di fronte ad una penuria di risorse perché di questo si tratta dunque si parla di tagli dunque si parla di riduzione avere garantito questa così da aver capito che lo sviluppo del Paese
Si fonda su questa possibilità di investimento è stato un fatto che non era scontato perché non è mica degli ultimi tre anni questa esigenza rivoluzione tecnologica è cominciata diciamo la seconda la terza rivoluzione globale cominciata quindici anni fa
E altri Paesi sono posti ben più di lo all'avanguardia in questa in questa in questa fase e noi oggi da tre anni sostanzialmente ci poniamo con più determinazione in ogni parte del Paese grazie all'input che viene anche dal governo centrale
Ad accogliere questa sfida ci sono poi realtà come la Toscana e le quali questa consapevolezza del sistema del governo locale
Il buongoverno ha fatto sì che si coglie estero pur fra tante difficoltà questi elementi però non c'è dubbio
Che questo sia il quadro generale del Paese e non c'è altrettanto dubbio che la sfida per noi nell'Europa e nella competizione internazionale visto
Ci sono
Pensate diciamo ai a settori strategici nei quali non abbiamo perso il treno l'appuntamento questi non sono dovuti alla incapacità
I nostri lavoratori all'incapacità o al sistema
Può il sistema del del diciamo del delle relazioni sociali che pure diciamo appunto nel nostro Paese ormai improntato alla stabilità e alla pace sociale dal sette anni sostanzialmente essendo avuto moltissimo la difficoltà della ricerca della scuola
Difficoltà che oggi paghiamo ci sono settori nei quali probabilmente non riusciremo più a rientrare con una capacità competitiva
Pari a quella che è necessaria per per esserci ciò nonostante evidente che per noi è fondamentale se vogliamo essere un Paese di serie A protagonista termine abusato
Che ci mettiamo all'opera per recuperare il tempo perduto e così come abbiamo fatto la Maastricht dell'economia dobbiamo farle diciamo su una Maastricht del conoscenza della formazione peraltro utilizzando una quantità enorme di risorse che noi abbiamo che che il difetto fondamentale che anche qui veniva ricordato è la difficoltà di far comunicare queste risorse no il fatto che non ci sono
Prendiamo
Una regione come la nostra però fare un esempio lontano dallo è una regione che fra diciamo una certa cultura diffusa
Fra la presenza e l'università delle scuole del della formazione professionale
Del cioè è una ricchezza enorme enorme che se messe in sinergia e prendono rabbia confronti forse con nessun'altra Regione pure l'Europa non dico di fare una grandissima ricchezza che però viene dispersa per questi diaframmi che si sono determinati in modo burocratico molte volte fra una parte un altro
Allora il primo obiettivo di un processo istituzionale amministrativo di queste riforme io credo sia quello di non riprodurre burocrazia questo mi pare il primo aspetto penso completamente d'accordo con quell'idea
No anni dire neanche i tanti al proprio le tende
E anche tante subiscono quelli per immagazzinare per lasciare il proprio questo ce lo dobbiamo fare in modo che ha una domanda flessibile corrispondono struttura pubblica flessibile estremamente flessibile capace di utilizzare questo sì
Utilizzando il lavoro interinale per così dire tutte le risorse che sono distribuite nella scuola e università nella ricerca nel settore pubblico perché questo è fondamentale non possiamo ripetere diceva
Che per speri duri per i quali a un certo punto mettiamo in moto macchine complicatissime che l'unico occupazione che producono e quella di coloro che ci lavorano
Questo mi pare che sia qualcosa che va assolutamente di fuggito perché spreco di risorse perché riunisce perché al di là dello spreco di risorse non fornisce risposte alle domande che mutano rapidamente
Io li potrei raccontare Faccio rapidamente di un'esperienza che stiamo facendo come segreteria regionale
Collegata la conferenza di programmatica dell'autunno l'abbiamo deciso di fare due campagne di ascolto nonostante le elezioni amministrative referendum le le liste e le candidature insistiamo anche sul lavoro che è anche molto pesante
Fatto di due percorsi il secondo che avvieremo fra poco che è quello possiamo definire mi giro nel nella Toscana dei più deboli ecco i più svantaggiati quelli che devono ricostruirsi una serie di opportunità adesso stiamo facendo quello della Toscana dell'innovazione
Questo giro che comporta il confronto scuole università ma anche in una serie abbastanza consistente di numericamente di imprese innovative
Sta dando dal nostro punto di vista dei risultati ah con che confermo tutta la discussione di oggi ma credo anche valorizzano e dovrebbero ancor di più essere percepiti come tali gli sforzi e il coraggio di mutare e di cambiare insomma in queste aziende dove noi andiamo alcune delle quali sono i generi e competono a livello mondiale sono leader mondiali non nel campo della produzione manifatturiera e questo lo sapeva la
Che pure sottoposta a stress della concorrenza internazionale sottoposta ma sono leader mondiali in settori avanzati
Elettronica satellitare eccetera eccetera ce ne sono diversi ne abbiamo visioni diverse
Beh ciò che a me ha colpito in questo confronto
E il fatto che queste aziende
Non sento il bisogno dell'intervento pubblico
Questa è la cosa che mi ha colpito cioè l'idea è ormai che esista una realtà a due velocità
Una realtà che resta avvinghiata alle istituzioni dall'intervento pubblico perché ne ha bisogno e che altrimenti perisce perché qualche volta anche perché ci ha relazioni stabili nel tempo ma che si allentano gli scavi allentarsi
è una realtà che vive come impaccio il solo dire che ce l'avrebbe ci può essere la presenza pubblica
Siamo stati in alcune aziende dove è capitato che avendo qualcuno insieme che dice ma facendo così si potrebbero avere qualche centinaio di milioni del dalla utero per carità
Per carità
Non ci interessa perché se io devo dice staccare l'ingegneri permette da fare questa cosa aspetto i fondi dall'Europa spettino eccetera
Il tempo che io perdo diciamo è un tempo che mette fuori gioco io individuo tre cervelli che ho a disposizione gli faccio fare questa cosa e alla fine se la cosa va bene nel recupero molti di tutti questi soldi
Questa situazione non è che moltiplicate le termiti aziende però se per quelle qualche decina che sono quelle più importanti e le punte di innovazione quello che producono che possono produrre difensivi differenziale positivo rispetto la competizione di altri paesi c'è
E allora la domanda che io mi sono posto è è possibile che questi possono continuare a viaggiare da soli
Oppure il problema inverso la presenza pubblica deve essere fatta in altro modo perché poi alla fine in ciascuna di queste aziende il vero bisogno era quella di capacità professionali formati questa era la questione cioè dicevano che non aveva bisogno intervento pubblico ma poi la prego il problema è che si poneva non erano risorse finanziamenti in qualche caso era la necessità di una semplificazione del dei processi amministrativi che hanno bisogno di un ampliamento perché hanno bisogno di un permesso per fare una cosa un'altra in tutti i casi comunque il problema della formazione vita fondamenta anche alta formazione
Io credo che questo sia un aspetto che le tariffe perché così come si sono costituiti nel corso dei decenni diciamo un distretto industriale qualcuna di Prato attraverso diciamo il passaparola le conoscenze manuali l'economia il radicamento culturale una cultura una certa cultura industriale
Che ha permesso alla costituzione di questi distretti oggi una dobbiamo fare in modo che queste risorse siano utili al territorio perché il paradosso e ed è un paradosso sempre più verosimile e che queste aziende possono stare in prima potrebbero stare benissimo a Boston a Praga dal Consiglio d'altra parte perché sono aziende ormai che viaggio ne producono beni materiali che si possono fare produrre ovunque
Che sono ancorate al territorio sentirò regalargli la prima risorsa di cui hanno necessità e cioè l'intelligenza e cioè la formazione cioè la risorsa umana
E quando la risorsa umana aziende mi riferisco in particolare alcune che fanno Elettronica la trovano anche nell'ex Unione Sovietica dove c'è una buona scuola d'informatica prima di matematico riformati non hanno problemi ad andarli e a pagare gli ingegneri in quelle realtà quanto si paga qui l'ultimo degli operai della nostra azienda manifatturiera
Io credo che noi dobbiamo su questo riflette cioè come si costruisce questa cioè come si intercettano queste punte avanzate dell'innovazione come si fanno interagire come si possono far radicare essendo invece molto più labile il loro rapporto con il territorio
Perché molte di queste situazioni diciamo così o si rinnovano del loro rapporto o si possono produrre ad un certo punto anche causa allo sviluppo causa la mancata risposta del pubblico della pubblica amministrazione
Anche condizione perché se ne vadano altrove
Soprattutto nel campo dell'informatica noi stiamo vivendo ancora i vengo rapidamente un aspetto che riguarda di certo poi chiudo
Stiamo avendo ancora un po'de i risultati ottenuti con i finanziamenti a Pisa in particolare nell'area di Pisa
Temi vent'anni precedenti felici furono furono immessi trenta miliardi da parte di risultati che con con eguale risorse sono tenuti in Giappone sono anche agli occhi di tutti rispetto al nove in questo campo
Però questo comunque ha prodotto qualche diciamo qualche riserva qualche risultato qualche azienda qualche piccola azienda che poi si sviluppa però questa cosa qui non ha avuto consultazioni consente e noi resistiamo rimanendo sempre nel filone formazione scuola diversità ricerche cioè registriamo
Un gatte notevole fra ciò che di richiamo che pure poco le ricerche ciò che arriva diciamo alla poi alla possibilità di utilizzazione di innovazione delle Ande
Credo che questo è un punto anche le nostre iniziative politiche conosce queste cose qui io non credo che siano ancora
Diciamo arrivati ad una giusta
Posizionamento
Noi dovremo ragionare un po'di più in alcuni casi se non è invece necessario fare come si fa in altri Paesi e cioè si introducono più direttamente i soldi le risorse all'interno delle aziende stesse quando questi sono produttrici di innovazione
Anziché un passaggio un salto università che poi si riesce difficilmente accadrà cioè secondo me c'è proprio da ridisegnare completamente aperti della formazione di base fino al la su fino all'esito del Po e la ricerca questi aspetti faccio queste
Queste riflessioni
Molto schematiche per prendere chiaro insomma che anche noi che siamo una Regione avanza
E rispetto ad altre potremmo invece addirittura avanzatissima abbiamo da fare salti enormi e che concettualmente ormai non ci dobbiamo collocare all'interno dell'Europa e l'Europa dentro una competizione internazionale sempre più di figure sempre più complessa
Per cui anche la sinistra Toscana che diciamo da decenni USA come termine di paragone le altre regioni del nostro Paese questa categoria dobbiamo toglier di mezzo cioè verso le nelle nostre discussioni il riferimento al ciò che si fa in Calabria in Campania in Puglia secondo me non vale più
Non vale più nel momento stesso in cui siamo entrati in Europa che ci siamo effettivamente che la moneta è una soltanto che con i fondi soci si determinano determinate
Da questo momento in poi questo riferimento vale più lei posizione diciamo di di di di mezza classifica
è un gioco ancora non servono più
La concorrenza internazionale in tanti campi di questo gene dove si prego si può creare occupazione si va se siamo alle briciole dirette se si corre per il podio questi la questione di fondo che noi dobbiamo riuscire a fare entrare anche all'interno
Della mentalità del nostro modo di governare dei nostri amministratori
Per cui la gestione ordinaria i tempi cioè il primo punto che ci dobbiamo porre questo ogni volta che mettiamo in piedi un'azione tesa a sviluppare formazione che deve promuovere poi lavoro perché poi queste la questione di fondo occupazione
Bisogna domandarsi quanto tempo si perde cioè quanti e quanti mesi si perdono e dunque quanti posti di lavoro perché è una cosa fatta il ritardo di sei mesi e significa che ritardare sei mesi una determinata Antonio degni mica perde metà dell'occupazione potenziali quella parte della questione
Che noi dobbiamo riuscire a fare entra nella valutazione stessa dello strazio
Cioè fare bene ma fare anche rapidamente perché senza questo quando si arriva molte volte i processi sono già più avanti ancora perché questa è la realtà delle cose badate
è straordinario quello che sta avvenendo nel sistema nel sistema produttivo
Dalle piccole alle grandi aziende ormai c'è un meccanismo di diciamo di innovazione di produzione
Di ricerca necessaria di competizione che noi rinunciamo molto spesso giustamente ma che vederlo fa fa effetto cioè rende chiaro che cosa ciocche stacco ciò che è accaduto ciò che accadrà ancora in futuro e rende chiara l'esigenza di una formazione che sia una formazione effettivamente
Costante continua
Le affermazioni che facciamo
Formazione
Costante nell'arco della vita
è un'affermazione che visitando i luoghi della produzione di più diversi è una questione diciamo che secondo me sì si definisce verso l'ultimo punto che voglio
Qui prendere questo
Però noi dovremmo essere capaci anche di restituire un ruolo sociale al lavoro
Al lavoro intanto io credo che non bisogna Chamorro smettere di classificare le nuove forme di lavoro come una sorta di lavoro precario e basta
Perché ci sono dei lavori precari non c'è dubbio ma ci sono anche ormai forme diverse di lavoro che devono essere riconosciute come tali
Così come noi dobbiamo fare in modo di restituire attraverso le innovazioni sul campo formativo di cui stiamo discutendo diretti dignità anche al lavoro manuale lo diceva anche oggi Berlinguer ragionando diciamo della cultura del lavoro e della cultura diciamo del del
Questo aspetto questo aspetto è fondamentale anche per la nostra economia
Anche per la nostra economia
Anche in Toscana dove c'è una domanda
Dove c'è diciamo tasso disoccupazione che sicuramente sotto la media ma superiore ciò sicuramente superiore a ciò che noi vorremmo ci sono difficoltà a trovare lavoratori in alcuni settori
In alcuni settori
E non è solo un problema di formazione anche questo è un problema di approccio al lavoro
E di questo ne alla fondamentale principale responsabilità la scuola e la cultura che stava dietro la scuola che la cultura perché era tesa a raggiungere l'obiettivo il traguardo del pezzo di carta
E il pezzo di carta era quello che doveva poi spingere diciamo a realizzarsi su un certo fronte tutto da nessun altro
Io credo che questo sia importante perché ci sono ci sono ormai lavori che sono lavori manuali ma che hanno un contenuto culturale pensiamo al nostro artigianato che richiede una firma una forma c'è una conoscenza pari a tanti altri lavori nel più altolocati che noi dovremmo tornare a valorizzare
Dovremo tornare a parole il ci sono aree specifiche della nostra nella nostra regione dove possibili immette quella Lalla quella cultura del lavoro
E allora forse attraverso questo si riuscirà a dare sbocchi occupazionali oppure è evidente che anche le vocazioni turistiche la vocazione artigianale queste cose qui rimarranno soltanto delle definizioni freeman adottando degli intendimenti staranno soltanto sulla carta senza acquistare a parità e questi intrecci in conclusione io penso che noi come partito che il limite delle nostre possibilità
Dovremmo riuscire a ricostruire una cultura
Del lavoro
In questo nostro giro dove incontriamo delle rappresentanze aziendali ai lavoratori ai ricercatori agli imprenditori tendiamo a dare un messaggio che chi è impegnato nel costa nel nel nel costruire ricchezza
Ricchezza significa poi prossimità nuovamente di Investimenti l'occupazione
è all'interno della cultura della sinistra riformista
Ed è diciamo il percorso dove impegno la seconda tappa di quel
Qui l'altrettanto difficile lavoro che abbiamo fatto nel corso di questi ultimi anni
Insomma e chiudo la fase due non può che essere quella che del governo la fase due sorella pagine non può che essere tornare a valorizzare i luoghi della produzione soggetti diversi della produzione
Perché la fase uno a consistito nel fatto che abbiamo ricostruito condizioni per le quali la rendita non si mangiava e l'economia di carta non si mangia un'economia reale come abbiamo detto nel corso degli anni ottanta
E siamo riusciti a scappare in modo che il debito pubblico e tutto ciò che si era costruito che si spostava enormi risorse rivede toglieva la scuola toglieva gli Investimenti all'università e toglieva della spesa sociale in genere fosse diciamo impedito
Somma
Un facciamo un esempio che rende chiara questa politica sta in questo fatto fino a quattro anni fa
Chi deteneva duecentocinquanta milioni di titoli di Stato
Tra i vari a fine dell'anno una rendita equivalente lo stipendio di un operaio metalmeccanico
Noi abbiamo ribaltare questa situazione adesso bisogna restituire all'operaio metalmeccanico e tanti altri lavoratori diciamo la dignità e non soltanto la soddisfazione di va be'ora quella carta dovrà lavorare anche loro bisogna fare in modo che il lavoro trovi e bisogna fare in modo che le diverse risorse e potenzialità della nostra regione sia tutte messe in condizione diciamo di poter attraverso percorsi individuali cui si parlava di poter risponde alle proprie esigenze appunto sapendo che ci sono tante e variegate domande perché è chiaro che se tutti continuano a pensare di poter fare Veltroni ieri chiaro che alla fine del
Diciamo per tutti non c'entra o o