Processo per d'appello per la strage di Capaci (omicidio del giudice Giovanni Falcone)

O perché
Professore commuove possiamo cominciare a chiamare all'appello il processo ieri Pietro ed altri
Agli oneri Pietro detenuto assente per rinuncia avvocato Accardi designato dal Presidente
Agrigento Giuseppe detenuto Parma C uno Parma
Signor presidente signor Dell'Acqua
Trovata per la presenza dei seguenti detenuto
Agrigento Giuseppe e Ganci Raffaele
Va bene Agrigento bensì mio avvocato Accardi presentano una TAC sito sostituto processuale per quanto evitiamo poi di richiamarlo Ganci Raffaele
Presente come difensore sempre l'avvocato Accardi
Il signor
Bagarella Leoluca detenuto L'Aquila citerà L'Aquila
Buongiorno qui all'Aquila
Le posso dare atto che Bagarella Leoluca Biagio zero tre zero due mila novecentoquarantuno è presente in aula avvocato Accardi di fiducia battaglia Giovanni detenuto assente per rinuncia
Avvocato Accardi
Biondino esaminato presidente Biondino Salvatore detenuto assente per rinuncia avvocato Accardi designato presidente
Biondo Salvatore detenuto Novara cv Novara
Buongiorno signor Presidente dò atto della presenza di biondo Salvatore del cinquantacinque avvocato Accardi sostituto processuale dell'avvocato Pippo
Brusca Bernardo detenuto assente per rinuncia designò avvocato Accardi Brusca Giovanni detenuto sito riservato sito riservato
Buongiorno Presidente dal sito riservato si dà atto che è presente l'imputato Brusca Giovanni classe cinquantasette in più si dà anche atto della presenza dell'avvocato Li Gotti Luigi avvocato Vigotti sito con riservato Buscemi Salvatore è detenuto peraltro assente per rinuncia l'avvocato Accardi designato presidente
Italo Giuseppe è detenuto assente per rinuncia vorremmo designò avvocato a carte Cancemi Salvatore è libero assente per rinuncia avvocato Saverio statutari in sostituzione l'avvocato Federico Stellari
Di Matteo Mario Santo detenuto agli arresti domiciliari peraltro assente per rinuncia avvocato strano in sostituzione di avvocato di Gerace Fonzo Farinella Giuseppe è detenuto peraltro Rebibbia e C due Rebibbia
Buongiorno darebbe piacevole citato dalla presenza premi alla Giuseppe del signor avvocato Accardi
Ferrante Giovambattista libero assente per rinuncia dato statuari in sostituzione l'avvocato Falzone Ganci Calogero libero assente per rinuncia adesso
Ganci Domenico detenuto assente per rinuncia Accardi di fiducia
Geraci Antonino detenuto assente per rinuncia nato Accardi sostituto processuale l'avvocato a Bogliasco
Gioffrè Antonino latitante già contumace designò avvocato Accardi Graviano Filippo detenuto Tolmezzo CW uno Tolmezzo
Poi dopo zio
Dario Filippo diamo atto che aveva fatto atto di rinuncia
Rinunciante Graviano Filippo designò avvocato Accardi
Graviano Giuseppe detenuto Tolmezzo decidue Tolmezzo
Giorno da Tolmezzo C due presenta gravi hanno Giuseppe
Designò avvocato Accardi Greco Carlo detenuto Novara CU uno Novara
Però non lo aveva tolto dalla presenza di Greco Carlo
Del signor avvocato Accardi Labarbera Gioacchino libero assente per rinuncia avvocato Vigotti presente dal sito collegato la Barbera Michelangelo detenuto assente per rinuncia
Del signor vocato Accardi Lucchese Giuseppe è detenuto peraltro assente per rinuncia bloccato Savova di fiducia Madonia Francesco detenuto peraltro assente per rinuncia designò avvocato Accardi
Montalto Giuseppe detenuto Viterbo C due
Viterbo
Buongiorno signor Presidente sono cose più sale detenuti Montalto Giuseppe Montalto Salvatore per entrambi l'avvocato Lanzalone sostituisce gli avvocati di almeno due buoni
Moltissima creo detenuto assente per rinuncia
Designò avvocato Accardi Rampulla Pietro detenuto L'Aquila C uno l'aquilone
Al di là buongiorno si dà atto che l'imputato rampollo ha rinunciato a presenziare all'udienza
Persino avvocato Accardi
Riina Salvatore è detenuto assente per rinuncia destino avvocato Accardi sveglia Salvatore è detenuto peraltro assente per rinuncia
Sempre l'avvocato Hutter c'è araba giusto detenuto peraltro assente per rinuncia avvocato Accardi sostituto processuale l'avvocato Pippo
Spera Benedetto latitante già contumace avvocato Accardi sostituto processuale l'avvocato Giannone trovi Antonino detenuto L'Aquila C uno L'Aquila
La linea C uno si dà atto che è presente l'imputato fra gli alberi
Persino avvocato Accardi
Andate Mariano detenuto peraltro Tolmezzo Cimino Tolmezzo
Voci una conferma la presenza di voglia per varia designò avvocato Accardi Madonia Giuseppe detenuto Rebibbia CID due
Rebibbia autore dei ghiacci due citato la presenza Madonia Giuseppe classe quarantasei inoltre è arrivato anche l'avvocato Vianello per Farinella
Quindi è bene per Madonia del signor avvocato Accardi per Farina euro
Diamo atto della presenza nel sito collegato dall'avvocato via Negri
Santapaola Benedetto detenuto Pisa C uno
Pistola
Pisa
Pare già precedente da pensa Santapaola predette presente dirò cioè se era possibile quanto e fare la dichiarazione spontanea vuole fare
Va bene adesso vedremo intanto avvocato Vianello mi pare che difendere oltre che Farina in banche o altri imputati cioè mi pare Montalto si allora per Madonia designò avvocato Accardi
Abbiamo Santapaola
Santapaola Benedetto detenuto aprisse C uno si trova e si Provenzano Bernardo l'Alitalia quindi per pistola per Santapaola oppure l'avvocato Accardi come difensore Provenzano Provenzano Bernardo latitante già contumace
Persino avvocato Accardi
Gagliano Antognino detenuto assente per rinuncia dato Stradivari in sostituzione l'avvocato falso le parti civili accessibili è presente l'avvocato Tamburello anche nella qualità di sostituto processuale dell'avvocato Galasso residenza in Italia
Scusate io sono anche in sostituzione dell'avvocato Sorrentino e della Bocchetta Tinaia che finiscono se n'è dovuto ripartire perché si avverte la esterne va bene ed è anche presente l'avvocato Alberto colonne
Allora sentiamo cioè un imputato che deve prendere dichiarazioni spontanee
Chi è Madonia Madonia Giuseppe vediamo cosa vuole dire
Fa un po'più di un anno fa un tempo uomo Antonio
Santapaola Santapaola sia precedente sì
Faccio vicino al microfono
Buongiorno signor Presidente
Ma il Pubblico ministero il il procuratore parlava che Polverini Malpasso col ha fatto delle dichiarazione
Della del famosa riunione AN
Ora non ha fatto mai una dichiarazione del genere dal passato io questo verbale
Se il procuratore
Lo volevo uscire fuori dove io queste verbale di polvere ente che fa questa dichiarazione
Perché la dichiarazione che ha fatto i poveri è un'altra
Nel processo passo maggiore in altri processi
Dice che conosceva
Ho un certo se c'è i Valguarnera
Questo si legge per cui a metà
Faceva
E tutta la provincia di Enna
Era un non so che il comma come chiamarlo
Comprava questi inerte della lava d'Galletti erano
Dove anche si serviva
Da un un frantoio che c'era sia il Malpasso dopo e se il figlio
Corrimano passò testardo invitato
A Regalbuto da questo seggio e c'è stato una manciata queste una dichiarazione che ha fatto
Il punto è l'ente ora se io prego
Alla corte pertanto il procuratore di uscire questo verbale va be ha fatto questa dichiarazione Malpasso
Grazie va bene ne prendiamo atto allora possiamo procedere lo vogliamo spegnere sta cosa perché siamo in piazza dico ci vuole tanto tempo
Presidente e dispone procedersi o la prosecuzione della discussione dopo ruolo procuratore generale
E
Sì presidente grazie
Nella prestarmi a fornire il mio modesto contributo
E in quella che può forse essere considerata la vicenda processuale più emblematica
Della spietatezza e della determinazione di Cosa Nostra nel perseguimento di obiettivi e finalità sempre più ambiziosi
Sento di dovere ringraziare quanti tra investigatori e magistrati avvocati testimoni hanno già fornito un contributo positivo alle indagini alla ricerca della verità
Un ringraziamento particolare sento di dovere fare al personale di cancelleria che con ammirevole senso del dovere ha collaborato tutti nuovi rendendo possibile la celebrazione in tempi brevi del processo
E non posso non ricordare i colleghi Falcone-Borsellino che ho avuto la fortuna di conoscere personalmente all'inizio della mia carriera
E di apprezzarne sin da allora le eccezionali capacità professionali
Ma anche le qualità umane che hanno contribuito a caratterizzare le loro vite come percorsi di legalità e di impegno civile
Non sembri inutilmente retorico in questa sede anche il ricordo del giudice Borsellino
Perché sono realmente ai profondamente convinta che è una giusta sentenza
Non potrà non tenere conto del complesso con testo in cui si colloca non soltanto la strage oggetto del presente procedimento ma anche quella di via D'Amelio in cui perse la vita il dottor Paolo Borsellino e perciò più in generale della strategia di vera e propria contrapposizione frontale alla società civile alle istituzioni statuali che nel biennio novantadue novantatré Cosa Nostra ha perseguito con una sistematicità mai mostrato prima
Tale linea era stata in un certo senso annunciata nell'estate del novantuno con l'assassinio del giudice Scopelliti
Ma pienamente attuata
Questa volta nell'ambito di una vera e propria strategia ideata equilibrata come abbiamo visto
Già alla fine del mille novecentonovantuno
Attuata dunque solo l'anno successivo con l'omicidio Lima e con le stragi di Capaci e di via D'Amelio e proseguita quindi nella primavera estate del novantatré con le stragi gli attentati compiuti a Roma Firenze Emiliano
Ciò che preme ancora una volta sottolineare
E non sarà mai davvero Pro troppo almeno dal punto di vista di questo ufficio
Perché la ricostruzione del fatto di strage veri muoversi nel più ampio contesto dell'evolversi dei rapporti tra mafia e politica
Oltre che ai come vedremo meglio in seguito allorché tratteremo la posizione processuale dell'imputato Buscemi Salvatore dei rapporti con l'imprenditoria
Una ricostruzione di tal genere è imposta innanzitutto da un obbligo giuridico derivante dalle risultanze dell'istruzione dibattimentale Ali
Che ci consentono oggi di affermare che gli scopi ultimi perseguiti da Cosa Nostra con tale strategia
Così come le relazioni esterne all'organizzazione che sono state cercate di sta curate nel contesto temporale delle stragi si pongono con certezza nell'ambito dei rapporti mafia-politica imprenditoria
Ma ce lo impone lo stesso evolversi degli accadimenti della vita politico istituzionale del nostro Paese
Non a caso i lavori della Commissione parlamentare antimafia dell'undicesima legislatura sui rapporti mafia-politica
Sono stati avviati come risulta dalla stessa relazione conclusiva depositata nell'aprile del novantatré all'indomani dell'emissione dell'ordinanza di custodia cautelare emessa nel procedimento penale per l'omicidio dell'eurodeputato Salvo Lima
E cioè quasi contestualmente all'espletamento di un attività giudiziaria che è strettamente collegata almeno nella fase delle iterazioni di un unico programma criminoso al fatto di strage oggi in esame
Come è noto
Si è trattato della prima volta in cui è stata affrontata a livello istituzionale la delicatissima questione dei rapporti organici tra Cosa Nostra e la politica
E sia purtroppo ragione di temere che rimanda l'unica
Che se ne continua a parlare o meno resta comunque il fatto oggettivo che Cosa Nostra ha sempre svolto e continua a svolgere una funzione politica
Ha una propria cultura politica ed una strategia politica che l'hanno vista spesso protagonista di oscure vicende della storia del nostro Paese
Solo per fare un esempio
Si ricorda che nel mille novecentosettanta Cosa Nostra era stata contattata da esponenti della massoneria per la partecipazione al tentativo di colpo di stato messo in opera da Junio Valerio Borghese e da esponenti dell'estrema destra
Per preparare il clima idoneo a quel tempo tentativo eversivo Cosa Nostra aveva fatto esplodere quello stesso anno a Palermo numerose bombe
Perché il tema della eversione
O meglio della natura eversiva di Cosa Nostra è stato accennato in alcuni motivi di appello
è il caso proprio a questo punto di rilevare che se il vero che la dimensione eversiva non è estranea alla storia di Cosa Nostra non può certo disconosce essi che a differenza dei numerosi omicidi eccellenti e delle stragi che hanno caratterizzato l'azione di Cosa Nostra contro le istituzioni nei lontani anni Sessanta e nel periodo compreso
Tra la fine degli anni settanta e la prima metà degli anni ottanta
Tutti gli episodi rientranti nel programma criminoso ideato ed attuato da detto organizzazione criminale tra il mille novecentonovantadue ed il mille novecentonovantatré
Perseguono scopi di tipo politico nella più ampia accezione del termine
Nel senso cioè che vanno al di là del singolo evento
Al di là della eliminazione degli obiettivi di volta in volta individuati
Un attento lettore dei fatti fina fina non può non rilevare la differenza esistente ad esempio con gli attentati di nani tardi e le azioni di terrorismo che Cosa Nostra posti in essere contro sedi giudiziarie
E rappresentanti delle istituzioni subito dopo il processo dei centoquattordici
Abbi nostra azione allora del fatto che la mafia era tornato più forte di prima
O con l'attentato al rapido novecentoquattro episodio che è stato espressamente ricordato dal difensore di Giuseppe Carlo e dallo stesso imputato
E che merita dunque un cenno
Ebbene
Alla stregua delle motivazioni della sentenza emessa a conclusione di quel processo
La strage del rapido novecentoquattro sarebbe stata commissionata nel mille novecento ottantaquattro da Pippo Calò ad esponenti della camorra napoletana e a gruppi romani collegati alla destra eversiva
In un momento in cui Cosa Nostra si trovava in serie difficoltà a causa delle rivelazioni di Tommaso Buscetta e di Salvatore Contorno
Finalità primaria di quella strage
Era quella di distrarre l'attenzione delle forze dell'ordine dalle indagini antimafia che il pool palermitano guidato da Giovanni Falcone stava conducendo a seguito di quelle collaborazioni
Si pensi che Pippo Calò era già allora capo del mandamento di Porta Nuova del quale aveva fatto parte Tommaso Buscetta
E ben può comprendersi pertanto il particolare interessamento del carro per tentare di contenere le ripercussioni negative di quella prima e storica collaborazione
Nonostante i riferiti episodi risulta comunque c'erto che in passato Cosa Nostra affatto Rabei raramente ricorso alle pratiche eversive
Preferendo ad esse quelle ampiamente collaudati
Della corruttela e della conclusione che le avevano permesso una sistematica è ormai endemica infiltrazione nella società civile e nelle stesse istituzioni
Anche gli omicidi eccellenti che si sono susseguiti tra la fine degli anni settanta e la metà degli anni ottanta rientravano in una strategia certamente diversa da quella attuata nei primi anni novanta
Era quella una strategia di annientamento fisico dei singoli rappresentanti delle istituzioni che costituivano o anche solo apparivano un pericolo per l'organizzazione e per i sempre più lucrosi interessi connessi a traffici illeciti
Così è stato ad esempio per il capo della mobile palermitana dottor Boris Giuliano
Ucciso perché aveva messo seriamente in pericolo gli illeciti traffici di stupefacenti e il reimpiego di proventi
O per il capitano Emanuele Basile che aveva già avviato indagini su cui traffici egli avrebbe pertanto costituito un serio pericolo per la più lucrosa attività di Cosa Nostra
Ed ancora il dottor Cesare Terranova
Ex parlamentare ucciso perché intendeva occuparsi come giudice di quella stessa criminalità mafiosa che aveva combattuto nel diverso ruolo di parlamentare
O l'onorevole più una torre il cui omicidio trova fondamento nell'impegno antimafia dimostrato in Parlamento
Segnatamente in materia di sequestro e confisca dei beni dei mafiosi
L'elenco potrebbe continuare
Ma basti qui considerare che per ciascuna delle vittime eccellenti si perseguire in quegli anni la finalità della eliminazione del singolo
E che si trattava quindi certamente di omicidi diversi da quelli rientranti nella strategia mafiosa del novantadue novantatré
Io credo che anche in ragione di tale diversità sia necessario riflettere
E sono certa che lo farete nella camera delle vostre deliberazioni
Sulle effettive ragioni che hanno spinto i vertici di Cosa Nostra ad una vera e propria sfida dello Stato
E alle pericolose conseguenze del clamore delle stragi certamente ben presente già al momento della ideazione della strategia
E occorrerà riflettere da un lato
Sulle dinamiche di trasformazione interna di Cosa Nostra e dell'altro come si è già ricordato
Sulle vecchie e nuove relazioni che l'organizzazione ha sicuramente cercato e forse anche truffato
Con ambienti di potere esterni a Cosa Nostra
Non può non riflettersi ad esempio anche solo ai limitati ma necessari Fini di meglio comprendere il complesso degli accadimenti
Sul significato del Silenzio che è calato dopo la stagione delle stragi
Ho parlato di un dovere giuridico
Ed ho parlato anche della necessità di una comprensione politica della tragica sequenza dei gravissimi fatti criminosi deliberati già alla fine dell'anno mille novecentonovantuno da Cosa Nostra
Ma è soprattutto un dovere immorale lei
Non perdere mai di vista la visione complessiva di tutti i tragici eventi che hanno segnato col sangue il biennio novantadue novantatré
Perché proprio colui che ha perso tragicamente la vita nella strage della quale ci occupiamo ha impegnato tutta la sua vita per introdurre un nuovo e più efficace metodo di lavoro nelle interagire antimafia
Metodo che intende lei che tendeva ad evitare ogni tipo di parcellizzazione di frammentazione di una visione
Che se si vuole veramente conoscere Cosa Nostra deve necessariamente essere unitaria come unitaria quella organizzazioni
E mi sia consentito ricordare in questo processo
Che vede alla sbarra mandanti ed esecutori materiali della strage di Capaci dell'assassinio del dottor Giovanni Falcone
La parte inizia e l'ordinanza sentenza di rinvio a giudizio messa nel cosiddetto maxi processo a Cosa Nostra dai giudici dell'ufficio istruzione di Palermo tra i quali appunto il dottor Falcone
Questo è il processo all'organizzazione mafiosa denominata Cosa Nostra una pericolosissima associazione criminosa che con la violenza e l'intimidazione ha seminato e semina morte e terrore
Fino a tempi non molto lontani le conoscenze dell'apparato strutturale funzionale di Cosa Nostra sono stati frammentarie parziali
E correlativamente episodica e discontinua è stata l'azione repressiva dello Stato
Diretta prevalentemente a colpire con risultati ovviamente deludenti le singole manifestazioni criminose viste in un'ottica parcellizzando te e disancorata dalla considerazione unitario del fenomeno mafioso
Solo in tempi più recenti un rinnovato impegno investigativo assistito da una professionalità più qualificata e da tecniche d'indagine più sofisticati
Ha prodotto un corretto approccio al fenomeno mafioso
Ispirato dalla riconosciuta necessità di inquadrare gli specifici episodi criminosi nella logica e nelle dinamiche dell'organizzazione criminale di cui sono espressione
Proprio sulla base dei principi nuclei abitati testo appena letto
Che non a caso è la parte iniziale del primo provvedimento giurisdizionale che ha riguardato Cosa Nostra nel suo complesso
Tra la fine degli anni settanta ed i primi anni ottanta sua elaborata una nuova strategia investigativa
Che al di là dalle singole manifestazioni criminali dai singoli episodi delittuosi prendeva in considerazione l'organizzazione in quanto tali
La struttura ed i suoi vertici
Così operando fu possibile finalmente con legare tra loro i singoli delitti scoprirne la ragione unitaria e colpire l'organismo collegiale che ne ai mandanti
Ed è stato possibile cogliere per la prima volta i rapporti tra mafia e politica che ormai erano stati esaminati ha causato il difetto di impostazione delle indagini
Può dunque comprendersi
La dirompente sa di quel nuovo metodo investigativo
E la determinazione di tutti i componenti di Cosa Nostra nel perseguire l'obiettivo della uccisione del giudice che quel metodo aveva per primo elaborato ed introdotto nelle indagini giudiziarie
Proprio ciò come abbiamo visto ed a ricollegare come causa principale dell'uccisione del dottor Giovanni Falcone ma di questo si è già parlato
Ciò che si vuole scongiurare nel presente procedimento
Perché contrariamente a quanto avevano compreso Gianni primi anni ottanta i magistrati del pool antimafia primo fra tutti Giovanni Falcone
Si consideri la strage di Capaci come un singolo episodio delittuoso
Distinto dagli altri più volte ricordati
Si auspica invece che la corte
Individuato il filo conduttore che lega la strage di Capaci all'omicidio Lima e alla strage di via D'Amelio ai numerosi progetti di attentato inviati nei confronti di esponenti politici locali
Di magistrati e di giornalisti e alle stragi del continente del novantatré
Ed individuato dunque il più ampio programma criminoso in cui si colloca all'episodio per cui è processo
Individui correttamente
Alla stregua delle specifiche risultanze processuali già analizzate lei poca della ideazione e deliberazione da parte dei vertici di Cosa nostra del Programma statistico
Epoca che già alla stregua del compendio probatorio acquisito in primo grado ulteriormente rafforzato in grado d'appello vede necessariamente trattarsi prima dell'omicidio Lima nel mese di febbraio novantadue
Innanzi a questa corte è emersa comunque un'ulteriore rilevante circostanza alla cui stregua
La deliberazione della strage di Capaci deve farsi risalire ad epoca addirittura precedenti e cioè prima della cosiddetta missione romana
Della quale c'hanno ampiamente riferito due dei diretti protagonisti Vincenzo sino a colori e Francesco Geraci
Ebbene ricorderete
Che proprio in base a quelle dichiarazioni la deliberazione del vasto programma criminoso comprendente anche l'attentato al dottor Giovanni Falcone
Deve farsi risalire addirittura alla fine dell'anno mille novecentonovantuno ottobre novembre
Circostanza questa che seppure in Europa
Si coordina perfettamente con le emergenze processuali che vedono Riina e tutta Cosa Nostra costantemente informati già dall'estate del mille novecentonovantuno sulle sorti future
Della celebrazione del maxiprocesso in Cassazione
Ricorderete che già dall'estate del novantuno cominciava a profilarsi con sempre maggiore certezza il fatto che il processo
Pur permanendo ancora la prima sezione penale non sarebbe stato presieduto dal dottor Carnevale
Ricorderete anche che il presidente della Cassazione dottor Brancaccio
Decise di anticipare la rotazione dei processi di mafia che era stata ancora soltanto suggerita dal CSM come criterio da seguire in vista della formazione delle tabelle per l'anno novantadue
Togliendo di fatto al presidente Carnevale il monopolio di quei processi
Nessun provvedimento era stato ancora formalizzato
Erano soltanto orientamenti
Ma se ne parlava già negli ambienti forensi e sulla stampa
Ebbene e proprio quello settembre ottobre il Periodo cui si riferisce il Mutolo
Quando parla di un incontro al carcere di Spoleto col suo capo mandamento Gambino Giacomo Giuseppe dal quale aveva preso in un primo momento che stava andando tutto bene secondo le previsioni
Ad un certo punto è invece molto lo apprende che andrà male
E che metteranno un timbro sulla sentenza nel senso cioè che sarebbe stata confermata in Cassazione
Si tratta delle dichiarazioni che il motore ha reso nel procedimento per l'omicidio Lima e che erano state acquisite in primo grado nel presente procedimento
Una deliberazione dunque che deve farsi risalire alla fine del mille novecento novantuno
Una volta accertato il momento della deliberazione è risolta anche la questione della responsabilità della commissione dei singoli suoi componenti nella forma del concorso morale
Dovrà accertarsi chi tra i componenti della Commissione provinciale di Palermo di Cosa Nostra
Era a quella data libero o detenuto
Stabilendo in quei casi sei ed in che maniera ciascun capo mandamento abbia avuto la possibilità di comunicare con l'ambiente esterno e di aderire pertanto al programma criminoso in questione
Per rispondere a tali specifiche questioni cercherò in questa parte della requisitoria di fornire un contributo e ciò non tanto analizzando nello specifico le singole numerosissime dichiarazioni di collaboranti che sono state acquisite che certamente avrete modo di rivedere allorché sarete in camera di consiglio
Quanto piuttosto di leggerle criticamente complessivamente
Anche alla luce delle pronunce giurisprudenziali che sono state emanate sino ad epoca recente consolidando ulteriormente un orientamento che era già costante ed uniforme sulle questioni oggetto di questa parte della requisitoria
Cercherò dunque per quanto possibile di estrapolare dall'immenso materiale probatorio che si è accumulato nei due gradi di giudizio soltanto le nuove risultanze probatorie emerse a carico di quegli imputati cui viene addebitata la responsabilità della strage nella qualità di mandanti
Per averla ideata nel più vasto programma criminoso di cui si è tetto e per averla quindi dell'impennata come capi mandamento in carica a quel tempo
Non è facile affrontare adeguatamente e con la giusta sintesi l'argomento commissione
Sia perché dopo il primo maxiprocesso ha formato oggetto di innumerevoli procedimenti
E continua a formarlo giornalmente nelle aule di giustizia di Talca e mi rendo conto che parlarne ancora posseduti care abusare della vostra pazienza
Sia perché alcune argomentazioni si intersecano con i temi già trattati dal collega strettamente collegati con i sono e sarà forse inevitabile il mio malgrado qualche ripetizione per questo chiedo scusa anticipatamente alla corte
E sia soprattutto per la consapevolezza che quelli che si celebrano in questi giorni saranno forse gli ultimi processi nei quali verranno trattate le problematiche riguardanti la Commissione
Volendo rispettare un ordine logico di trattazione inizierò l'indagine sulla prova in ordine all'esistenza della più volte citata Commissione provinciale di Palermo di Cosa Nostra
La trattazione dell'argomento merita in questo processo una preliminare considerazioni
Che dovrà sempre essere tenute presenti per una corretta e direi anche attuale valutazione della prova
Tra i collaboratori di giustizia che abbiamo sentito in numero davvero consistente specie se si tiene conto anche per il primo grado del giudizio
Ve ne sono due
Che sono stati componenti a tutti gli effetti di tetto organismo
Ciò significa in concreto e Kassai semplicemente
Che in tale qualità hanno partecipato alla deliberazione dell'ampio programma criminoso nel quale si inserisce la strage per cui è processo
E nella nuova veste di collaboratori di giustizia c'hanno riferito della loro personale e diretta esperienza
Due ex componenti della Commissione dunque
Con la conseguenza che quello che per molto tempo era stato definito un teorema si è concretizzato dopo avere sentito le voci di Salvatore Cancemi e di Giovanni Brusca non sarà più possibile avanzare i dubbi nessun l'esistenza nessun funzionamento di detto organo deliberativo
La conseguenza più immediata sia ovviamente nel giudizio di valutazione delle prove
Che sono oggi anche per ciò che concerne la commissione indiscutibilmente prove dirette
Laddove l'immenso materiale probatorio che era stato raccolto in decenni di attività giudiziari sulla mafia e alla cui stregua erano stati comunque emesse importanti e storiche pronunzie della Suprema Corte
Prima fra tutte la sentenza numero ottanta del trenta gennaio novantadue che ha definito il primo maxiprocesso a Cosa nostra palermitana
Ha costituito
Dal patrimonio conoscitivo che ciascuno degli ex uomini d'onore che hanno scelto di intraprendere la via della collaborazione giudiziaria aveva accumulato nel corso di decenni di militanza nell'organizzazione
Mai vero
Come portatori di esperienze personali e dirette del processo di formazione della volontà comuni
E proprio questa la novità di maggior rilievo che vi invito a tenere ben presente nel delicatissimo momento della vostra decisione che ormai sei vicino
Ma comunque precisato che anche i collaboratori che non avevano mai rivestito ruoli di capo mandamento di sostituto del capo mandamento
Riferendo sull'organizzazione criminosa Cosa Nostra sull'esistenza
Sulle competenze e sulla commissione sulla composizione della Commissione hanno comunicato proprie conoscenze personali e dirette e non già de relato
Si pensi alle dichiarazioni rese da quanti come Ferrante Mutolo Di Carlo prendiamo solo per fare qualche esempio
Sono stati testimoni diretti di riunioni tenutesi tra capi mandamento e perciò di riunioni della commissione
Ciò che li differenzia da quelle di Cancemi di Brusca e solo il momento della formazione della volontà comune
Che come conoscere conoscenza personale esiste soltanto in queste ultime
Sulla valutazione delle fonti di prova costituite dalle dichiarazioni del relatore
Si è formato del resto un consolidato orientamento giurisprudenziale che attribuisce valore analogo a quello delle conoscenze dirette
Ma le conoscenze che derivano dall'appartenenza e dal ruolo del chiamante nell'organizzazione criminale della quale ha fatto parlarti
In base a tale giurisprudenza si sostiene che allorché gli appartenenti ad un'associazione criminale apprendono fatti o circostanze non per conoscenza diretta
Ma in virtù del ruolo che li occupano e che comporta la puntuale informazioni di ogni vicenda attinente l'organizzazione criminale
Oppure per la particolare importanza di determinate notizie
Che circolando tra gli associati diventano patrimonio comune di tutti
Ricorre una situazione che per le specifiche connotazioni delle organizzazioni mafiose è sostanzialmente analoga a quella della conoscenza diretta
Non c'è dubbio quindi
Che tutti i collaboranti che hanno riferito che ne hanno riferito hanno avuto ed hanno conoscenza personale e diretta della organizzazione Cosa Nostra
Cui hanno appartenuto per molti anni fino al momento della collaborazione
Conoscendo le pertanto dall'interno una struttura le regole e i componenti e facendosi portatori di volta in volta di esperienze personali inequivoca nel loro significato sul concreto funzionamento del sodalizio
E sull'appartenenza adesso di alcuni soggetti
Dell'organo di vertice di Cosa Nostra con l'unico limite prima indicato quello della formazione della volontà comune cui sopperiscono oggi le dichiarazioni di Cancemi e di Brusca
Bella identità dei componenti effettivi e sostituti della commissione provinciale di Palermo di Cosa Nostra
Tutti da loro personalmente conosciuti e nella quasi totalità dei casi pure formalmente la loro presentati
Ed anche della competenza del citato organo di vertice comprendente secondo una regola indefettibile e mi mandi un'alta
La deliberazione degli omicidi particolarmente rilevanti i cosiddetti omicidi eccellenti
Una precisazione va fatta riguardo e ritengo opportuno farlo subito
Che cioè la regola della competenza esclusiva della Commissione per i diritti eccellenti ha subito deroghe sono in un particolarissimo momento della vita dell'organizzazione
Che soltanto poteva giustificare una violazione di tale gravità
Si tratta del periodo immediatamente precedente e coevo alla cosiddetta guerra di mafia coincidente con la fine degli anni settanta e l'inizio degli anni ottanta
In quel periodo
Si tesseva allo alleanze e si ricostituiva hanno i rapporti di forza che avrebbero visto lei non crearsi di un gruppo egemone quello dei corleonesi che sarebbe rimasto incontrastato dopo la fisica eliminazione di tutti gli avversari
In quello stesso periodo e solo in quello
Alcuni componenti della Commissione che sarebbero stati uccisi di lì a poco e che pertanto in termini di forza erano già stati in un certo senso estromessi
Non erano stati preventivamente informati di alcuni omicidi eccellenti
Mi riferisco ad esempio a Stefano Bontate ora Salvatore Inzerillo quali capi mandamento che come sappiamo tutti sarebbero stati uccisi nel mille novecentottantuno
E che già prima della loro morte quando i cosiddetti emergenti lavoravano già nel senso di una loro estromissione
Non erano stati preventivamente informati di alcuni omicidi eccellenti come nel caso del colonnello Russo del capitano Basile
Così stando le cose
Risulta evidente che il mancato rispetto della regola della collegialità delle decisioni della Commissione in quel particolare in momento e per quelle particolari ragioni costituisce piuttosto una conferma dell'esistenza della RAI dura
Essendo certo in generale che se è una regola esiste è ben possibile che venga disattesa
L'importante è vedere volta per volta se esiste una valida ragione per disattendere la
Ed è certo che sia pure in un ottica criminali
Quelle eccezioni dovevano apparire in quel particolarissimo contesto ampiamente giustificati
Va precisato del resto che nei casi citati attende i terreni
La regola violata non era stata quella della competenza della Commissione per i diritti eccellenti quanto piuttosto quella della collegialità della decisione delle decisioni della Commissione
Per ragioni di completezza atteso che detti argomenti hanno formato specifico
Oggetto di alcune dichiarazioni acquisite al presente procedimento ed è pertanto necessario capire non soltanto se le eccezioni siano effettivamente esistite ma anche le ragioni ad esse sottese
Vorrei ricordare anche un'altra storica eccezione
Purché pure collocabile in quel momento storico e perciò sorretta in buona sostanza dalle medesime ragioni
L'uccisione del procuratore della Repubblica dottor Gaetano Costa avvenuta ad opera non della Commissione ma del sono Salvatore Inzerillo
Quello stesso soggetto del quale abbiamo già parlato e che sarebbe stato ucciso di lì a poco nella guerra di mafia
Per quanto è dato conoscere
Nei termini cioè in cui è stato possibile ricostruire quell'omicidio di cui è traccia ad esempio nella sentenza del maxiprocesso a proposito delle vicende che hanno caratterizzato l'evolversi della cosiddetta guerra di mafia
Si è trattato di una reazione di Salvatore Inzerillo al fatto di essere stato a sua volta estromesso dalla deliberazione di altri omicidi eccellenti in particolare da quello dell'omicidio Basile
Conclusivamente dunque può affermarsi che se è vero che sono esistite eccezioni alle regole fondamentali dell'ordinamento di Cosa Nostra che Cosa nostra si è data
è anche vero che ciò è avvenuto sempre per una ragione particolare mai a caso
Quasi tutti i collaboratori sentiti del resto non hanno mancato di sottolineare l'importanza per l'organizzazione e soprattutto per i Riina
Del rispetto delle regole
Concetto questo che è stato espresso in in ultima come certamente ricorderete anche da Brusca Giovanni
Cosa nostra si basa sulle regole ha detto Brusca
E Salvatore Riina era proprio colui che le faceva rispettare
E che informava tutti così testualmente e con riferimento evidentemente alla Commissione e al processo di formazione della volontà comune
Con più incisiva forza persuasiva ha quindi ricordato il sistema sanzionatorio
Che come in tutti gli ordinamenti leciti o illeciti è posto a garanzia dell'osservanza delle norme
E c'è affatto sia in generale ricordando che la cosiddetta seconda guerra di mafia era stato originata proprio dalla violazione delle regole
Sia riferendo un episodio che lo ha riguardato personalmente
A causa di un traffico di droga che aveva condotto fuori dal proprio territorio senza chiedere preventivamente il permesso di operare in quel territorio il Brusca avrebbe dovuto essere eliminato
A momenti c'era la pena di morte per me
Ricordo in proposito quanto sostenuto nella sentenza della Corte d'Assise d'appello di Palermo del cosiddetto maxiprocesso confermato dalla Suprema Corte
Che cioè nel contesto culturale e comportamentale degli associati accusano spreco basato su un rigido sistema di regole di convivenza
Non può essere messo in dubbio che l'organizzazione criminosa sia sorretta da un rigoroso sistema sanzionatorio che questo sia articolato attraverso una graduazione di sanzioni proporzionate alle colpe commesse e tutte opportunamente filtrate attraverso la deliberazione dell'organo competenti
Il capo famiglia per le questioni di stretta attinenza perché le hanno
I sette della ricordata sentenza
Ancora sul sistema sanzionatorio di Cosa Nostra la suprema corte nell'annullare la sentenza di assoluzione dei componenti della Commissione dall'imputazione di omicidio del dirigente della squadra mobile tutor Boris Giuliano
No esplicitamente riconosciuto
Che la successiva assenza di punizioni
E di altre reazioni
Costituisce un indice sicuramente significativo del fatto che l'azione delittuosa in questione non era stata il frutto dell'iniziativa di un singolo o di una frazione
Sebbene dell'intera organizzazione attraverso il suo vertice istituzionali
Come interrompo un attimo per chiamare proprio se ci confermava rinuncio di come imputato Bagarella o proprio
Torno sorpresi dall'alto e le posso dare atto che qualche istante fa il detenuto Bagarella Leoluca Biagio fatto espressa richiesta di di Norvegia al prossimo invece è autorizzato ad uso disattivazione del collegamento
Presidente Bongiorno secondo me poi nella ripresa il proprio impegno inserito già da tempo
Abbiamo dato atto a verbale
Presidente La L'Aquila G uno quattrino anche l'imputato Troia rinuncia a presenziare al prosieguo dell'udienza va bene quindi chiediamo lo scollegamento anche veniva autorizzato
Grazie non c'è nessun altro promuovente compromesso o muove proprio proprio come oggi grazie
Tutti gli altri collaboratori comunque avevano già rilevato l'importanza per la sopravvivenza stessa dell'organizzazione nel rispetto delle regole
Anche se solo formale come ha spesso fatto il Rina
Il quale ad esempio dopo avere saputo dell'esistenza di un complotto ordito ai suoi danni il cosiddetto complotto Puccio che è stato espressamente ricordato ad esempio nel corso dell'interrogatorio di Sina cori Vincenzo avrebbe trovato in ciò una giustificazione per uccidere sempre nel rispetto delle regole tutti i soggetti che a quel complotto avevano preso parte o che avevano comunque mostrato di condividere
Che la struttura e l'operatività di Cosa nostra sia rimasta sostanzialmente immutata almeno fino al mille novecentonovantatré
Risulta confermato anche darle intercettazioni ambientali eseguite dalla DDA in via Ugo Ojetti a Palermo nel marzo del mille novecento novantotto
Come risulta dalle trascrizioni disposte nel presente procedimento
L'organizzazione mafiosa continua ad articolarsi in Province mandamenti femminile continua a mantenere stretti rapporti tra le varie zone della Sicilia
Si pensi agli appuntamenti con Santapaola e gli altri catanesi
Ai rapporti con i trapanesi tra i quali & sugli Mazza rese identificabile in Vincenzo sono sino a colori
E con batteria si parla di Eucalyptus reggente della famiglia e di Giovanni scaduto
E soprattutto continua a programmare ed attuare senza esitazione i delitti più feroci
Tale è certamente il progetto di attentato alle guardie carcerarie di piano USA
Ma anche traffici di stupefacenti
In tal senso si pongono i plurimi riferimenti alla cocaina e all'hashish
E ingerenze nell'aggiudicazione di appalti pubblici con le tipiche modalità mafiosi
Così si legge testualmente
Io ho detto il fatto all'ingegnere
Dice uno degli interlocutori indicato nelle trascrizioni con la lettera g
Io detto che dovevo fare ingegnere
Dice che per ora non è il momento di rompermi le corna questo
Dice vediamo queste ditte quali sono e gli facciamo una lettera
Ed ancora
Lì si fa prendere togli fai un ribasso del cinque del quattro e mezzo
Appena esce e sua figlia arriva facilmente la
Va bene una bella bomba
La conversazione continua per un certo tempo con espliciti riferimenti a delibere comunali in tema di licitazione privata
A un ingegnere che dovrebbe fare combaciare la delibera che potrebbe eseguire i lavori
E ad altri elementi che indiscutibilmente comprovano specifici interessi nel riferito settore degli appalti
Solo una parte delle intercettazioni di ovetti risulta trascritta in questo procedimento
Ma come si vede
Anche questa parte è ampiamente sufficiente a rilevarne l'eccezionale portata sotto il profilo probatorio
La consapevolezza di ciò ha certamente influito sulle ragioni del suicidio di Gioè Antonino
Impiccato si in carcere subito dopo l'arresto che era avvenuto a seguito principalmente a causa di detti intercettazioni
L'altro interlocutore delle conversazioni intercettate la Barbera giochino ha deciso di intraprendere la via della collaborazione
Tornando dunque al punto iniziale della trattazione delle questioni concernenti l'organo deliberativo di vertice di Cosa Nostra
è ricordato ancora una volta che in questo procedimento la novità principale in tema di materiale probatorio sul punto
E costituito dal significativo apporto dall'interno dell'organismo stesso di Cancemi e di Brusca che ne hanno fatto parte in qualità di componenti
Si rileva che già prima del loro pur prezioso apporto collaborativo era stato comunque acquisito un vasto materiale probatorio
Con ciò intendo riferirmi innanzitutto alla motivazione delle tre sentenze che sono state emesse nei tre gradi di giudizio del maxiprocesso
Natura sezioni nelle quali è contenuta la prova del fatto che Cosa nostra è un'organizzazione unitaria e verticistica strutturata sul territorio attraverso famiglie mandamenti mandamenti e organi decisionali di vertice che nella provincia di Palermo corrispondono alla commissione composta dai capi mandamento della Provincia e dalla Commissione regionale composta dai capi delle province siciliane in cui Cosa Nostra è presente entrambi organismi collegiali
Sempre con sentenza passata in giudicato è stato accertato che in Cosa Nostra esistono le regole
Esista e cioè un vero e proprio ordinamento composto da regole non scritte che si tramandano oralmente e che sono munite di un sistema sanzionatorio che ne assicuri il rispetto
Non sembri inutile insistere sull'argomento
E sottolineare i dunque che non solo le regole esistono ma rappresentano addirittura la pietra angolare del funzionamento dell'intera organizzazione
Ciascuno dei collaboratori sentiti sia in primo che in secondo grado affermato con assoluta certezza l'esistenza di un corpus di regole che appelli segnatamente specificamente ricordato
In maniera più o meno ampia più o meno circostanziata a seconda della personale esperienza
Si è così ha preso anche l'Est che l'esistenza di regole ecco lei va all'esistenza della commissione
E risali dunque ai primi anni Sessanta
Quella prima Commissione era rimasta in funzione soltanto qualche anno e solo dopo la definizione del processo di centoquattordici perciò negli anni settantaquattro settantacinque
La Commissione era stata formalmente ricostituita subentrando al triumvirato un organismo provvisorio cadeva funzionato in attesa appunto di quella ricostituzione
Da quel momento in poi l'ordinamento di Cosa Nostra è quello stesso che forma oggetto del presente procedimento
Le numerose dichiarazioni acquisite perfettamente concordi tra loro provano infatti che la Commissione è sempre esistita e con le medesime competenze decisionali almeno sino al momento in cui è stata deliberata la strategia sta stragista o se si preferisce il programma criminoso comprendente la strage di Capaci che è stato voluto ed attuato da Cosa Nostra come abbiamo visto per il perseguimento di un interesse generale dell'organizzazione
Anche se non in maniera esclusiva e coincidente forse con quelli che abbiamo chiamato interessi esterni all'organizzazione ma tanto basta ai nostri fini
Tutti ci hanno detto di non tre che la commissione delibera sui fatti rilevanti che accadono nella provincia di Palermo così ad esempio sugli omicidi degli uomini d'onore
Da quando la relativa regole è stata introdotta e cioè dall'uccisione di Angelo Graziani scomparso nel mille novecentosettantasette
E sono i cosiddetti omicidi eccellenti
Che li avevano cioè per la personalità della vittima o per gli interessi che essa rappresenta
O ancora per le possibili conseguenze in tema di prevedibile repressione statuale che fa in tal modo assurgere ad interesse generalizzato per l'intera organizzazione l'omicidio in questione
è il caso degli appartenenti alle forze dell'ordine dei magistrati degli uomini politici ed ancora di imprenditori giornalisti
Per ciascuno di vecchio omicidi necessità che sia la Commissione a valutare in ragione degli interessi comuni e delle finalità che si intendono perseguire
E operando se del caso anche una valutazione in termini di costi-benefici
L'opportunità o la necessità di un determinato un cinico o a maggior ragione di una strage le cui modalità di attuazione rendono già di per sé è eclatante il fatto delittuoso
Già lo stesso omicidio di matrice mafiosa presenta caratteristiche strutturali del tutto diverse da quelle degli altri omicidi
Nel senso che tranne qualche rara eccezione Lucedio mafioso non si inscrive mai in un rapporto individuare la lady interessi riconducibili esclusivamente alla vittima e all'assassino
Rispecchia invece nella dimensione sopperì individuali di Cosa Nostra tanto nel suo iter decisionale quanto nelle modalità attuative
L'omicidio mafioso costituisce lo strumento privilegiato attraverso il quale l'organizzazione si esprime
Egli afferma il suo potere criminale nella società civile
E perché contiene in sé messaggi che vanno sempre al di là del singolo episodio e che possono anche provocare conseguenze interne ed esterne impegna l'immagine complessiva dell'organizzazione
Le finalità sono molteplici potendo essi rappresentare l'attuazione di una strategia globale
O uno strumento di risoluzione di conflitti interni oppure la riaffermazione della operatività e della efficacia dell'ordinamento interno nell'ipotesi di violazione di regole comportamentali
Alla commissione organo collegiale di determinazione dell'indirizzo politico generale dell'organizzazione
Compete la deliberazione di un CD e di altri fatti delittuosi dei quali è possibile prevedere l'insorgere di grandi reazioni statuali che inevitabilmente rifiuterebbe su tutti i componenti
Una volta esaminata positivamente l'opportunità di un determinato delitto eccellente la decisione coinvolge tutti i componenti
Con la sola eccezione di coloro che abbiano effettivamente manifestato il loro dissenso
Questa è dunque la prima regole della quale dobbiamo occuparci nell'odierno procedimento
Che vede gran parte degli imputati accusati di avere deliberato nella veste di componenti della Commissione capi mandamento oppure sostituti per
Comandamento temporaneamente ristretto e questo l'unico caso di impedimento del capo mandamento verificatosi nel presente procedimento
La strage di Capaci
Nella quale hanno perso la vita il giudice dottor Giovanni Falcone la moglie e gli uomini della scorta
Posto che i fatti che in base alle caratteristiche prima evidenziate in Generali l'episodio criminoso in esame rientra nella categoria degli omicidi cucite cosiddetti eccellenti
E ciò sia per le qualità personali del principale obiettivo il dottor Falcone sia per le modalità di esecuzione quelle della strage
E certo che in base alla regola prima ricorda il fatto doveva essere necessariamente deliberato dalla Commissione Prodi Ciampi
Come si è ricordato la prova di tale fatto ampiamente contenuta nelle sentenze che hanno definito il maxiprocesso almeno per quanto attiene all'esistenza all'ordinamento di Cosa Nostra
Ma è contenuta altresì nelle plurime e convergenti dichiarazioni prese da tutti i collaboratori che sono stati sentiti primi fra tutti Cancemi e Brusca che di quell'organismo hanno fatto parte
Altra importante era in cura
Che si ricava dei contributi probatori acquisiti nel presente procedimento
E quella secondo cui il capo mandamento detenuto
O altrimenti impedito ad esercitare le proprie funzioni
Ma come abbiamo visto non è il nostro caso
Mantiene la titolarità dell'incarico
Cioè continua a fare parte della commissione
Ricevere informazioni su ciò che si sta deliberando e fa pervenire la propria opinione manifesta cioè la propria volontà sull'oggetto della deliberazione
Ciò è indice fa normalmente attraverso il sostituto che è la persona che lo stesso capo mandamento di Zingonia per essere rappresentato in Commissione ma non necessariamente
Ed è proprio questo il principale punto di dissenso con le motivazioni contenute nella sentenza impugnata
Ciò che quel giudice non ha tenuto nel debito conto
E la circostanza assolutamente pacifica che proprio in base al rigido ordinamento di Cosa Nostra la figura del sostituto non è necessaria ma soltanto eventuali essendo ogni capo mandamento assolutamente libero discendi eresse nominarlo o meno
Si tratta cioè di una situazione di fatto posta in essere dal capo mandamento nel momento in cui presentandosi nella necessità decide di designare un proprio rappresentante un proprio sostituto
In altri termini
La designazione di un sostituto costituisce per il capo mandamento detenuto una semplice facoltà e non anche un obbligo
Ed il capo mandamento che si trovi nella situazione di fatto per potere designare un sostituto
Può liberamente ed in piena autonomia decidere di non designare lo perché è ad esempio riesce a realizzare in altro modo
Il circuito di comunicazione interno esterno al carcere in relazione ai fatti per i quali è richiesta la sua partecipazione decisiva
L'accertamento del dato processuale obbligo oppure semplice facoltà di designazione costituisce la premessa
Di una diversa valutazione della prova circa le modalità di acquisizione delle singole manifestazioni di volontà dei cattivo andamento dei tempi
Non a caso è stato espressamente chiesto al Brusca da parte di questo ufficio di dire se la figura del sostituto fosse necessario in base alle regole di Cosa Nostra ricorderemo Chezzi le regole sono la pietra angolare
Del funzionamento dell'organizzazione
E come si ricorderà la risposta è stata chiaramente nel senso di una semplice facoltà
Così nella trascrizione dell'udienza del due luglio novantanove
Se dunque sia in presenza di una facoltà
E non si ha davvero ragione di dubitare che sia effettivamente così
Nessuna regola stabilisce che le comunicazioni dal carcere in un capo mandamento detenuto debbano essere di esclusiva competenza del sostituto
L'errore in cui è in corso il giudice di primo grado e che qui prende sottolinea veri e semplicemente questo
Avere ragionato sull'erroneo ed indimostrato presupposto dell'esistenza di una regola ordinamentale che in realtà non esiste
Non solo non esiste la prova dell'esistenza di una regola di tal genere
Ma uno dei nuovi elementi emersi in questo secondo grado del giudizio le dichiarazioni di Brusca come abbiamo visto si pongono immetto è stridente contrasto con quella asserita regole
L'ulteriore conseguenza anche questa erronea è stata per quel giudice la pelle sostenuto la necessità di provare per ciascuno dei capi mandamento detenuto l'esistenza di un sostituto
Vero è invece che alla decisione criminosa di competenza della Commissione partecipano tutti i componenti effettivi
Ancorché detenuti ed i loro sostituti
E che il componente effettivo della commissione che si trova in stato di detenzione
E sempre ed immancabilmente consultato
O dal proprio sostituto od altro uomo d'onore non importa da chi richiesto se cioè dal sostituto che dovrebbe essere il caso più frequente o dal prima
Che come abbiamo visto ha avuto sempre un ruolo di coordinatore della commissione
Ciò che rileva e che debba esistere immancabilmente e che immuno diretti in modi la volontà del capo mandamento detenuto giunga in seno alla Commissione
E contribuisca alla formazione della volontà comune
Per meglio comprendere la delicata questione si rispetta anche sul contenuto delle funzioni del sostituto
Che secondo quanto è stato dichiarato da tutti i collaboratori
Con specifico riferimento
Alla formazione della volontà comune dell'organo decisionale di vertice
è indefettibili mente quella di rappresentare in commissione il proprio capo mandamento
Queste ai dunque la regola da osservare convinca eccezione che in realtà non è neppure un'eccezione in senso tecnico
Di una delega
Che il capo mandamento abbia eventualmente conferito ad altro capo mandamento
In tali ipotesi e soltanto in tale ipotesi il capo mandamento detenuto sarà rappresentato in Commissione non dal sostituto la cui presenza sarà ad esclusivo a titolo personale
Ma dal capo mandamento taluni appositamente delegato passo Stich a rappresentare
Sempre in tale ipotesi non è necessario che il capo mandamento detenuto venga preventivamente informato
Non rilevando la necessità di informazione e della veicolazione all'esterno del circuito carcerario della propria manifestazione di volontà
Tornando dunque al contenuto delle funzioni del sostituto eventualmente designato dal capo mandamento deve considerarsi raggiunta
Alla stregua delle emergenze probatorie acquisite in questo procedimento l'approva
Che la funzione principale quella di rappresentarlo in Commissione coi si aggiunge la funzione non indispensabile e necessaria al pari della precedente di mantenere i contatti darlo ecco il carcere
E veniamo dunque al sistema di comunicazione tra il carcere e l'ambiente esterno che è certamente un punto ti prova particolarmente irritato
Anche su questo tema è stato acquisito un vasto materiale probatorio
Costituito principalmente da dichiarazioni di collaboranti ma anche da intercettazioni ambientali e dall'esito di rilevanti attività investigative che comprovano inequivocabilmente la veridicità di quelle dichiarazioni
Non volendo tediare la corte con la lettura integrale di tutte le dichiarazioni acquisite sull'argomento che sono veramente volte
E che certamente la Corte avrà cura di rileggere
Mi limiterò
A ricordarmi solo alcune
Premettendo in generale che è il dato sintetico che è possibile estrapolare dal compendio di tutte le dichiarazioni e resina riguardo e costituito dal fatto che i sistemi in uso a tal fine sono costituiti essenzialmente dai colloqui
E ciò indipendentemente dalle concrete modalità di utilizzazione dei colloqui stessi per comunicare con l'esterno
Che dipendono poi ovviamente dalle specifiche situazioni contingenti e dalla stessa fantasia dei soggetti interessati
Posso quindi ad esaminare a titolo esemplificativo quanto dichiarato in primo grado interrogatorio del ventotto novembre novantasei dal marchese Giuseppe
Si ricorderà innanzitutto che il marchese era stato formalmente combinato in Cosa Nostra quando ancora non aveva compiuto i diciotto anni
E che da sempre aveva intrattenuto rapporti particolarmente stretti con Salvatore Riina
Nipote di Marchesi Filippo già rappresentante della famiglia mafiosa di corso dei Mille
Cognato di Leoluca Bagarella che ne aveva sposato la sorella Giuseppina e fratello di Antonino Marchese valoroso killer del gruppo di fuoco corleonese
Era stato il rapporti assai stretti con tutti i corleonesi
Dei quali non a caso è stato in grado di riferire notizie ed informazioni che si sono rivelate di eccezionale rilevanza proprio nelle indagini condotte a seguito della strage di Capaci
Le sue dichiarazioni sull'argomento e cioè i sui possibili contatti tra uomini d'onore in stato di detenzione nell'ambiente esterno al carcere sembrano a questo ufficio assai significative
Sotto diversi punti di vista
Innanzi tutto perché il marchese è stato ininterrottamente detenuto dal quindici gennaio mille novecento ottantadue sino a poco tempo dopo l'esecuzione della strage di Capaci che lo aveva tra l'altro
Indotto ad una difficile ma sentita collaborazione
E perciò per più di dieci anni
Ciò significa che proprio il marchese accertamenti ha avuto diverse occasioni per comunicare dal carcere
E anche solo per questa ragione vale la pena di analizzare il contenuto delle sue dichiarazioni
Ma ben di più
Io Marchesi ha dichiarato di avere avuto ripetuti contatti proprio con Riina Salvatore
A comprovate il fatto che io Lina si avvaleva effettivamente quando e se voleva di contattare direttamente un detenuto
E chi tutta evidenza il rilievo che una tale affermazione qual è in questo procedimento
Sia perché rafforza le argomentazioni prima svolte a proposito delle funzioni sostituto
E si è perché è quanto dichiarato dal marchese con uccide con le dichiarazioni rese da Salvatore Cancemi
A proposito del fatto che io Rina aveva fatto sapere che per i carcerati ci avrebbe pensato lui
E si ricorderà che il giudice di primo grado proprio su tale punto ha sostenuto con argomentazioni non condivisibili
Almeno da parte di questo ufficio che il Cancemi non è credibile
Penalizzando lo conseguentemente pesantemente insegue sanzionato per questa ragione
Altro aspetto di rilevanza
E il fatto che il marchese ha dimostrato incontrovertibilmente
Essendo stato riscontrato proprio su tali prodotto
Che il carcere non recite i legami con le stelle e che esiste anzi con certezza ampia possibilità di comunicazione
Al punto che il marchese è stato in grado di fornire agli organi investigativi ch'egli ne facevano richiesta informazioni assolutamente aggiornate
L'unica era stato detenuto da dieci anni
E di inedite sui soggetti maggiormente vicini al gruppo di corleonesi che come abbiamo visto che il gruppo di sua appartenenza
Proprio con riferimento al periodo della strage e perciò a distanza di ben dieci anni dall'inizio una sua definizione ricorderete che è stato proprio il marchese ad indirizzare gli investigatori della DIA su soggetti sino ad allora non attenzionati
Quali Antonino Gioè la Barbera Gioacchino di Matteo Mario Santo conosciuto dal marchese come Santino mezza vasca
Sulla scorta dirette informazioni che si sarebbero rivelate di eccezionale importanza
Gli investigatori iniziarono un'attività di controllo e pedinamento che ben presto li avrebbe portati all'individuazione dell'appartamento di via Ugo Betti di Palermo
Ove il giovane di la Barbera vivevano in stato di clandestinità pur non essendo latitanti
In quell'appartamento furono quindi installate delle microspie che consentirono di captare le conversazioni di cui si è detto prevalentemente intercorse tra il giovane di la Barbera ed aventi tra l'altro
Ad oggetto un chiaro con riferimento alla strage di Capaci
Basta tali circostanze
Per comprendere in tutta la sua valenza l'importanza di quelle conversazioni
E perché ciò delle indicazioni che erano state fornite dal marchese
Abbina estrazione appunto
Dei certi e sicuri contatti dal medesimo appunti sino all'ultimo e nonostante lo stato di detenzione
Marchese Giuseppe adesso inoltre dichiarazioni sufficientemente circostanzia
Su un bigliettino fatto pervenire da Salvatore Riina annui e dal fratello Antonino quando si trovavano ristretti nello stesso carcere a Voghera
Era stata emessa da poco una sentenza della Cassazione sul maxiprocesso
E di Elina manifestano la loro il dispiacere dell'esito infausto
Spiegando che era stato dovuto apprensioni
E che egli cioè Rina
Stava provvedendo così testualmente sul da farsi queste pressioni
Ha spiegato il marchese le modalità di trasmissione di quel biglietto che era vergato a mano ed in corsivo e certamente sottoscritto dal Rina in persona
Spiegando per quali ragioni fosse in grado di fare tale affermazione
Ed avendo altre sicura di precisare che non si trattava dell'unico bigliettino fatto intervenire da Marina
Il quale lo aveva anzi utilizzato come tramite nei suoi rapporti con il fratello Antonino al quale aveva più volte fatto pervenire bigliettini e messaggi rari tramite il collaborante e con il solito sistema dei colloqui
Ha spiegato anche il marchese che dopo il suo arresto urina veicolava i suoi messaggi tramite l'altro fratello Gregorio
Gregorio Marchese
Che era in stato di libertà e con il quale effetto avrà colloqui
Che però nella particolare occasione della consegna del bigliettino contenenti informazioni sull'esito del maxiprocesso
Non essendo stato possibile per il fratello Gregori effettuare il colloquio il bigliettino era pervenuto al fratello Antonino tramite il suo cognato Emanuele Di Filippo che è oggi pure un collaboratore di giustizia
Ed anche in quel caso in occasione di un colloquio
Quanto alle modalità attraverso cui Riina aveva fatto pervenire il messaggio sigillato
Al difficoltosa ha dichiarato il marchese che era Consap che era stato consegnato dal Rina ad uno dei fratelli Graviano
Del quale il nel corso dell'interrogatorio ha indicato il nome con sufficiente certezza in quello di Filippo Graviano
Io ricordo era suo Venuto al marchese nel corso di quello stesso interrogatorio perché non aveva collegato ad una particolare circostanza di fatto
Che cioè in quella stessa occasione il Riina aveva mandato a luglio e dal fratello Tutino una somma di denaro di cinquanta milioni di lire la cui quota
Aveva deciso di lasciare a Filippo Graviano per investirla nelle costruzioni
Sempre sullo stesso argomento Marchese Giuseppe indicato come canali dallo stesso normalmente utilizzati per comunicare dal carcere Gioè Antonino Ganci e di Graviano
Ed ha riferito di un'altra occasione in cui Riina aveva comunicato personalmente con lui e con il fratello utilizzando lo stesso metodo dei bigliettini
Ciò avrebbe fatto durante la preparazione dell'omicidio di Vincenzo Puccio
Che come è noto è stato ucciso in carcere a colpiti bistecchiera proprio da Marchese Giuseppe e da Marchese Antonio punto che si trovavano nella sua stessa cella e che avevano simulato una lite
Di sicuro rilievo erano in che quanto affermato dal marchese a proposito della situazione carceraria di Cuneo
Ove i detenuti che erano assegnati in camere singole avevano sempre diritto alla socialità con la conseguenza che potevano incontrarsi
Il rilievo consiste nel fatto che anche attraverso il marchese risulta approvato un altro modo di possibile veicolazione delle notizie all'interno del carcere e conseguentemente all'esterno
Gli incontri in carcere direttamente tra due o più capi mandamento ciascuno dei quali avrebbe potuto avvalersi degli strumenti di comunicazione di un altro capo da mandamento
Per far conoscere all'esterno la propria volontà
Altri elementi di prova sono comunque emersi in tal senso come ad esempio taluni accertamenti disposti presso direzioni di istituti di pena
O per citare circostanze nuovo del secondo grado quanto dichiarato da Angelo Siino a proposito dei suoi incontri con Bernardo Brusca Salvatore Montalto e Pippo Calò
Avvenuti nello stesso carcere nel medesimo contesto temporale a ulteriore riprova ove ce ne fosse bisogno delle più ampie e varie possibilità di incontro tra detenuti
Ricordo che lo stesso caro ammesso di avere parlato in carcere con sino
In definitiva punti anziché dalle dichiarazioni di Marchese Giuseppe come i sopra riportate
Li sorta accertato che in linea era solito cercando direttamente canali di collegamento con i detenuti con quali intendeva entrare in contatto
Così come certo anche alla stregua di tutte le altre dichiarazioni di analogo contenuto che sono state rese dai collaboranti
Che è nel corso dei colloqui che sia in concreto la possibilità di realizzare la comunicazione
Cosa che certamente avvenuta anche quando già entrati in vigore non speciale regime detentivo del quarantuno bis
Il cosiddetto carcere duro che avrebbe dovuto invece recidere quelle che hanno
Anche per tale verso un fine risulta approvato che i capi mandamento detenuti mantenessero talvolta i contatti con l'esterno non per il tramite del proprio sostituto ma direttamente con
Pertanto si sottolinea ancora una volta perché è l'unico punto su cui questo ufficio dissente dal diverso convincimento
Espresso dei giudici di primo grado sulla questione più generale del procedimento di formazione della volontà dei capi mandamento in stato di detenzione
Dello stesso tenore
Sono oppure le dichiarazioni di Giovanni Brusca
Secondo coi Salvatore Riina comunicava con il capo mandamento abitualmente attraverso il sostituto ma che aveva la possibilità di utilizzare altri canali
Cosa che faceva ad esempio quando si trattava di cose importanti
A proposito del Brusca
Ma non ricordarsi anche quanto ha riferito questa corte proprio in merito al modulo di mantenere i contatti tra uomini d'onore detenuti ed ambiente esterno
All'esterno c'erano parenti cautamente bigliettini o uomini d'onore i parenti
Portavano il messaggio dall'esterno del carcere
I contatti c'erano
C'era chi si andava a fare quando ne aveva la possibilità anche il colloquio io per esempio sono entrato al carcere con documento falso
A nome di Di Maggio Salvatore fratello di Baldassarre
E in quell'occasione io parlai con Leoluca Bagarella
Ognuno aveva i suoi canali i suoi mezzi
Seconda regola esistente all'interno di Cosa Nostra inoltre
Il rapporti tra capo mandamento detenuto dall'esterno dovevano essere assicurati se vi era la possibilità da un uomo d'onore e sempre bruschetta
Ma non necessariamente
E ha ricordato Brusca di avere utilizzato in una occasione Aldo Madonia l'unico figlio mio uomo d'onore del capo mandamento Francesco Madonia
Così come la circostanza che quando si era posta la necessità di nominare un nuovo sostituto di Giuseppe Calò dopo che il Cancemi aveva iniziato a collaborare
Ed esisteva uno specifico interesse del dichiarante Brusca
E del Bagarella di farlo Minari Vittorio Mangano
Egli stesso aveva provveduto ad interpellare il Capo
Tramite un altro uomo d'onore che si trovava ristretto nello stesso carcere e ciò è tramite Antonino Madonia
Sempre a proposito del calo il Brusca ha dichiarato anche di avere saputo
Che Giuseppe Calò manteneva i contatti con l'ambiente esterno anche per il tramite del cognato Gregorio ma attendiamo
In ciò sostanzialmente confermando Cancemi Salvatore e gli altri collaboranti che vede una taglia avevano già parlato
Come si vede dunque il Brusca ha confermato quanto avevano riferito altri collaboratori che cioè le comunicazioni venivano assicurati se possibile
Da familiari inseriti nell'organizzazione
Oppure facendo sempre ricorso a famigliari ma avvalendosi in tal caso di comunicazioni in chiave critica o di bigliettini consegnati ai parenti nonni uomini d'onore
Oppure tramite altri detenuti consociati che avessero familiari uomini d'onore
In tal senso hanno riferito come si ricorderà Anzelmo Francesco Paolo Di Carlo Francesco Di Matteo Mario Santo
Un'ultima cosa deve essere comunque esaminata
A proposito delle concrete possibilità per gli uomini d'onore detenuti
E tra questi ovviamente anche i capi mandamento
Di mantenere rapporti con l'ambiente extra carcerario
Lei intercettazioni di comunicazioni tra presenti disposte nel mille novecentonovantatré nel carcere di barricate rosso Nuoro
E ciò sia per ragioni di completezza atteso ok
Pur facendo parte del compendio probatorio già esistenti in primo grado
Non hanno formato oggetto di esame e di valutazione da parte di quei giudici
Sia perché si tratta ad avviso di questo ufficio di un rilevantissimo elemento probatorio che riscontra oggettivamente tutte le dichiarazioni che sono state acquisite sull'argomento
Oggetto diretto intercettazioni sono alcune conversazioni intercorse tra cui Simone Giovanni e del figlio Cosimo entrambi della famiglia mafiosa di Partanna Mondello
Ed il primo con funzioni di vertice
L'attività intercettazione era stata disposta dalla Procura della Repubblica di Caltanissetta nel periodo immediatamente successivo alla scomparsa di tale da Angelo Giovanni
Un uomo d'onore della famiglia di Partanna Mondello e assai vicino Cusimano Giovanni
Che a quel tempo era stato tratto in arresto in esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare per Morucci chiude l'onorevole Lima
Ebbene
Da le conversazioni registrate si possono evincere vari fatti di interesse investigativo
Che permettono addirittura di delineare un organigramma della famiglia di Partanna oltre a precisare i rapporti esistenti tra il così male il Dangerous
Non che è l'effettivo ruolo del Dangerous che a dire di Cosimo Cusimano bene o male mandava avanti la carrozza
E ancora i problemi della successione al vertice della famiglia mafiosa dopo Nino Porcelli
E di ruolo svolto da altri soggetti indicati come felice Masino in russo
Si parla anche della scomparsa di D'Angelo e di alcune armi cui era interessato il Ferrante cioè Ferrante Giovan Battista
Si dice che pertanto una temeva le intrusioni esterne tanto che il Cusimano paventa
Che volevano fare entrare appartare allunaggio Vanni Ferrante siccome Partanna e una zona ricca ricca allora loro hanno voluto fare entrare il Ferranti
E si fa espresso riferimento ai proventi illeciti della famiglia
In particolare si parla di sessanta milioni di lire che sarebbero stati occultati da una parente del Cusimano
E della intermediazione occulta per la vendita di un terreno con la specificazione che la maggiore somma ottenuta sarebbe andata a gente che sta in galera
E che del fatto si occupava Coulson Ciccio Abramo Francesco per conto del cugino
Come può facilmente evincersi dalla lettura di dette intercettazioni
La descrizione del gruppo criminale di Partanna Mondello che ne emerge e davvero completa Siva dal reperimento dei fondi a mezzo estorsioni traffico di stupefacenti o intermediazioni
Avrà investimento dall'occultamento del denaro senza tralasciare il compimento di azioni volte al controllo del territorio reperimento occultamento di armi ad esempio
Non manca poi il riferimento a vari omicidi commessi nel territorio
Non v'è dubbio quindi che le intercettazioni documento erano il ruolo svolto da Cusimano Giovanni all'interno di Cosa Nostra
La posizione di spicco dallo stesso rivestita nella famiglia di Partanna Mondello e l'esistenza di suoi molteplici interessi nella programmazione e nella esecuzione di attività criminali tipicamente mafiose
Così come documentano incontrovertibilmente che sebbene detenuto
Così come Giovanni continuava a delinquere anche soprattutto per il tramite del figlio Cosimo il quale in occasione dei colloqui veniva pedissequamente informato e a sua volta informa delle questioni degli affari di famiglia cioè della famiglia mafiosa
Coluccia rappresentando dunque un'eccezionale riscontro oggettivo alle numerose e concordi dichiarazioni resede collaboranti sui sistemi di Condit comunicazione utilizzati dei detenuti
Più in generale propone ancora una volta che lo status detenzioni su non recide i contatti con l'ambiente sta
E rende possibile per i capi mandamento il mantenimento della titolarità della carica
Con la conseguenza che rimangono responsabili dei fatti che accadono fuori
Proprio attraverso lo strumento di comunicazione di quello è possibile per il capo mandamento detenuto venire a conoscenza della decisioni da assumere e far conoscere a sua volta la propria volontà
Per completare il tema
Tutte le questioni concernenti la commissione provinciale in Cosa Nostra occorre e seminare a questo punto la problematica del concorso morale
Nel reato di strage ed in quelli commessi nei confronti dei componenti dell'organo di vertice di Cosa Nostra se cioè nel caso che ci occupa sia sussistente l'ipotesi di quell'articolo centodieci Codice Penale
La questione è stata ampiamente trattata nella sentenza di primo grado con con argomentazioni che si ritiene di dovere condividere ad eccezione di quanto prima rilevato a proposito della figura del sostituto
In aggiunta si vuole oggi ricorda greche i principi di diritto che erano stati fissati dalla sentenza numero ottanta del novantadue sono stati ribaditi assai più recentemente nella sentenza emessa il tre maggio novantanove dalla prima sezione della Corte di cassazione nel procedimento dei cosiddetti omicidi politici e nella sentenza emessa in data diciannove dodici novantasette dalla sesta sezione della Corte di cassazione che ha definito il processo concernente gli omicidi montana e Cassarà
E sortiva sentenza la Cassazione ama esplicitato tra l'altro il principio secondo cui il meccanismo
Attraverso il quale si realizzano punta comune Picasso
Così in particolare nel sentenza
Non sembra che si possa indulgere ad applicare ai fenomeni e dalle vicende delle associazioni di tipo mafioso
Canoni civilistici e giuridico organizzativi simmetrici a quelli previsti dall'ordinamento statuale come se si fosse di fronte ad enti pubblici o privati o a società commerciali
Alla ricerca cioè di cannoni per valutazioni di equivalente portata
Evocando il preteso carattere giuridico ordinamentale di Cosa Nostra
In altre parole il parallelismo pura avviato in giurisprudenza tra le associazioni di tipo mafioso e le forme di potenzialità criminale che queste esprimono
Rispetto alle tipologie per la società civile e alle relative strutture
Non può essere trasferito disinvoltamente dal campo sociologico cui appartiene ed in genere narrativo del fenomeno complessivo al momento ricostruttivo
Dei caratteri e degli elementi attinenti al alle realtà criminose in considerazione in particolare con riguardo specifici episodi di elevato allarme sociale
L'importanza di tale passaggio della sentenza è di tutta evidenza
Solo che si pensi che in una organizzazione criminale come Cosa Nostra sarebbe fuori da ogni logica
Anche solo pensare io
Ad una deliberazione che avvenga quasi si trattasse di un'associazione commerciale o di un ente pubblico in un unico contesto attorno ad un tavolo
E cioè nelle stesse condizioni di tempo e di luogo per tutti i soggetti per di più in maniera che sia ritualmente cristallizzato in una data forma
Ebbene ciò che ha stabilito la Cassazione con la sentenza Elisa Michelina
è che deve essere rispettato il principio
E in Cosa Nostra il principio del rispettare quello per cui fare parte
Dell'organismo di vertice comporta responsabilità per il solo fatto di averne fatto parte di non avere manifestato in maniera esternamente apprezzabile un dissenso
In buona sostanza di non essersi dissociati dall'organizzazione
Brusca e Cancemi abbiamo detto prima c'hanno raccontato Cobas cosa avveniva effettivamente in Cosa Nostra sino al momento almeno delle loro collaborazioni
Entrambi hanno ricordato che dopo la guerra di mafia per ragioni di riservatezza di cautela di segretezza di strategia se vogliamo non si facevano più le riunioni allargate della commissione
Ma ciò che veniva comunicato ad un gruppetto di capi mandamento veniva comunicato a tutti gli altri sempre riuniti per gruppi
Nell'ultimo periodo Perosi stavano riattivando le vecchie modalità di funzionamento della commissione
A dimostrazione ancora una volta del fatto che Cosa Nostra vive sulle regole
E perciò se poi motivi contingenti erano cambiate le modalità di funzionamento e di applicazione delle vere
Se erano cambiate le modalità di convocazione di riunione della Commissione le regole sono rimaste sempre uguali
Così continua la sentenza
In conclusione dopo aver premesso che l'associazione ha una sua articolazione territoriale diffusa
Per la cui unitaria attività si richiede il coinvolgimento di veri capi locali soprattutto per scelte che riguardano la sopravvivenza dell'intera organizzazione si osserva
Che la cosiddetta Commissione nell'attività della medesima nomina considerata nei termini formali della tipologia giuridica degli organi collegiali
Ma come partecipazione e concertazione dei capi locali su scelte di comune rilevanza
Che possono avvenire in qualsiasi modo e manifestate con tutte le varianti del caso
Anche tacitamente eccitamento e collaborando ero con condividendo la scelta che appare necessaria per assicurare continuità e crescita all'organizzazione
Non è neppure prospettabile
Dice la Cassazione
La necessità di una formale deliberazione nei di un esplicito assenso del singolo tutte le volte che come nel caso di specie e quello dei diritti mutare incasseranno ricordato prima
Siano posti a disposizione per il successo dell'Obiettivo criminale
Nomini strutture ed apporti di ogni specie
Senza considerare poi che la commissione di diritti comportanti elevato allarme sociale andando a condizionare l'ordinaria attività dell'organizzazione mafiosa per i prevedibili contraccolpi repressivi nonché gli stessi suoi traffici d'affari non può prescindere dall'approvazione di tutti i suoi esponenti
Nel risolvere positivamente la questione posta all'esame di questa corte deve ritenersi che la qualità di capo mandamento e la sicura partecipazione di esserlo organismo di vertice investito delle scelte a tutte e esauriscono il necessario quadro indiziario di irresponsabilità
Agli stessi principi si è sostanzialmente ispirata la sentenza emessa in data diciotto dodici novantotto dalla corte d'assise di Reggio Calabria nel procedimento concernente l'omicidio del dottor Antonino Scopelliti
Il provvedimento che è stato prodotto dalla difesa
Dopo avere riconosciuto l'esistenza della commissione provinciale di Cosa Nostra ed affermato il principio della responsabilità dei componenti della stessa
Ha condannato in vetta qualità Provenzano Bernardo Graviano Giuseppe Graviano Filippo Ganci Raffaele Farinella Giuseppe Giuffrè Antonino
Assolti invece gli imputati Agate Mariano il Madonia Giuseppe perché non sarebbe stata raggiunta in qual è il procedimento
La prova certa della effettiva competenza deciderà omicidi da parte della commissione regionali
Come la Corte avrà modo di apprezzare ben ben diversa e la situazione del presente procedimento proprio dal punto di vista probatori
Io avere finito adesso da parte dei docenti tema preservare Rosanna breve cioè non lo sono mai sospensioni dieci minuti il Presidente chiedo scusa l'avvocato Acampora tocca venga millanta anale le chiederei di nominare per le posizioni che esisto d'ufficio anche difensore negli annunci non c'è più nessun avvocato Accardi con l'opera di Minerva dato Micalizzi ci assicura vostro fino alla sua presenza fino alla fine dell'udienza
Ristretti perché altrimenti mi dispiace
Signor Presidente da Roma scusi l'udienza all'udienza perlomeno fino alle quattordici dura
Va bene quindi le ci assicura la sua presenza sta bene
Ci sono delle presidente senta dica
Da Roma all'imputato Madonia Giuseppe intende rinunciare ad usi voglio dire va bene ne prendiamo atto
Ringrazio poi
Cioè nessun altro che deve rinunciare nessuno
E allora l'avvocato Accardi diciamo che che di l'autorizzazione ad allontanarsi
Sia precedente ravvisare il presidente designando designando come proprio sostituto per l'opposizione rappresentata diritto di fiducia
L'avvocato Micalizzi
Presidente designa non c'era il seguente spesso avvocato Micalizzi anche per le posizioni
Per le quali l'avvocato Accardi era stata designata ex articolo novantasette quarto comma CPP cosa voleva chiedo che voleva intervenire
Pisa CIA precedente da Pisa Isa
Ad avvalorare l'ho già proceduto all'udienza va bene
Non c'è nessun altro a Pisa
No diciamo in lire autorizzato o disattivazione del collegamento cioè nessun altro che deve rinunciare prima dalla pausa
Nessuno allora facciamo fare anzi facciamo facciamo la pausa
Va beh comodi riprendiamo dopo la sospensione
Facciamo chiudere quest'aria a proprio favore
Allora il procuratore generale ha nuovamente la parola
Sì grazie
Signor Presidente da Novaro
Para
Cercate però di approfittare Jonas bermuda le piccole pause non purtroppo non ho l'ho tempistica manca
Allora Novara
Ci sono gli imputati Greco biondo vorrebbero in un giorno al proscenio può per favore perdonami sono abbordabili abbiamo anche vendono il giorno del sito ne prendiamo atto e quindi autorizziamo o più sottile opzione del convoglio mentre
Vedo bene va bene cioè verso un altro che vuole rinunciare
Nessun altro interviene e quindi la parola al procuratore generale
Posso presidente
Tratterò adesso
La questione dei singoli componenti della Commissione provinciale di Palermo di Cosa Nostra
La questione è stata ampiamente trattata dei giudici di primo grado
E verranno dunque trattate le sole posizioni degli imputati indicati quali componenti della Commissione provinciale di Palermo di Cosa Nostra che sono stati assolti in primo grado
E per i quali è stato proposto appello da parte dell'ufficio della Procura della Repubblica
Ciò al fine di stabilire sei contrariamente a quanto sostenuto in sentenza dai giudici di primo grado o soltanto in base agli stessi elementi probatori
Valutati da quel giudice o alla stregua anche delle nuove emergenze acquisite in questo secondo grado di giudizio sussistano i presupposti
Per l'applicazione anche nei loro confronti dei criteri di attribuzione della responsabilità a titolo di concorso morale di cui si è detto
Si esamineranno anche le posizioni degli imputati che hanno riportato condanna in primo grado e per i quali sono emersi nuovi elementi probatori
Buscemi Salvatore
Come è noto Buscemi Salvatore è stato assolto dalla imputazione di mandante della strage secondo argomentazioni che già alla stregua delle risultanze di causa di primo grado
Non sembrano a questo ufficio per nulla convincenti
Si è già detto nei motivi di appello nei quali si insiste che il giudice di primo grado
Pur avendo riconosciuto che all'epoca della strage il Buscemi rivestiva certamente il ruolo di capo mandamento di Boccadifalco altrimenti denominato il Passo di Rigano
Che il suo sostituto la Barbera Michelangelo si trovava in stato di libertà
E che era stato altresì accertato che durante la detenzione al carcere di paese aveva ricevuto regolarmente la visita del fratello Antonino
L'uomo d'onore della stessa famiglia mafiosa di Bocca di Falco
Assurto ad elemento di spicco dell'organizzazione a causa del ruolo di enorme importanza via via acquisito nell'illecita gestione vera mafiosa degli appalti pubblici
Rimanendo con ciò accertata la concreta possibilità di manifestare all'esterno la propria volontà
E pur avendo riconosciuto più in generale
L'esistenza delle condizioni legittimanti l'applicazione dei criteri dalla stessa fissati per l'attribuzione della responsabilità titolo di concorso morale per la cosiddetta strage di Capaci
E giunta ad assolverlo perché era a suo dire
Dagli atti processuali si potevano evincere elementi di segno contrario
Tali a dire della stessa corte da far venir meno la ragionevole certezza che l'imputato abbia partecipato alla deliberazione dei reati per cui è processo
A sostegno della pronuncia assolutoria Lacorte individuato detti elementi
Nel fatto che
Dovendosi ritenere l'unicità della strategia nella quale si inseriscono
Tanto la strage di Capaci quanto l'omicidio dell'onorevole Lima commesso poco tempo prima il Buscemi avrebbe avuto un interesse addirittura contrastanti con quello dell'organizzazione
E ciò con specifico riferimento a quanto dichiarato dal Cancemi e confermato da altri collaboratori sui rapporti personalmente intrattenuti dal Buscemi oltre che per il tramite del fratello Antonino con l'onorevole Lima
Così letteralmente in sentenza
L'omicidio Lima non solo non rispondeva agli interessi del Buscemi
Ma poteva anzi ritenersi contrastante con tali interessi
Visti i suoi legami diretti con il predetto un uomo politico e la possibilità di ottenere dallo stesso Fomori non estensibili Tanda globalità dei consociati più in vista
E che sotto questo profilo assai verosimile che da parte dei vertici di Cosa Nostra vi fosse l'opinione che l'onorevole Lima non curarsi i loro interessi nello stesso modo con cui curava quelli del suo più diretto referente
è stato poi individuato quell'ulteriore circostanza che il Buscemi a differenza di numerosi altri capi mandamento così la sentenza di primo grado
Non aveva particolari motivi di doglianza né nei confronti di Lima né per l'esito del maxiprocesso avendo riportato una condanna per il solo reato associativo
E non anche per le altre più gravi votazioni per le quali era stato rinviato a giudizio
In tale situazione ha aggiunto la corte può seriamente dubitarsi del fatto che il Buscemi condividesse la strategia proposta da Rimini
Strategia di cui l'omicidio Lima e l'attentato a Giovanni Falcone rappresentavano due facce della stessa medaglia
Ulteriori argomentazioni ha poi aggiunto con riferimento alla circostanza di fatto che il Buscemi essendo detenuto
Non avrebbe avuto la possibilità di esternare l'eventuale dissenso se non attraverso i canali di comunicazione verso l'esterno gestiti dal sostituto
E poiché l'unica forma di dissenso valida discutere la responsabilità dissociazione dall'organizzazione criminale e abbandono della carica ricoperta non sarebbe stata immediatamente percepibile all'esterno continuano a corte
Dovrebbe potersi escludere con certezza
La possibilità che il sostituto abbia in fedelmente trasmesso la sua volontà
Cosa che la Barbera avrebbe potuto verosimilmente fare in considerazione della particolare autorevolezza e dello stesso rapporto di fiducia esistente con Irina
Così la corte di primo grado
Ebbene a me sembra che si tratti davvero di argomentazioni illogiche
E soprattutto contraddittorie con quanto emerso dal vasto compendio probatorio concernente la struttura e l'ordinamento di Cosa Nostra e con quanto affermato dalla stessa Corte
Basti considerare
Che la semplice ipotesi
Di un comportamento infedele del sostituto nei confronti del proprio capo mandamento
Detenuto si pone in contrasto con la regola di Cosa Nostra secondo cui il sostituto che non beve necessariamente essere nominato e sempre uomo di fiducia del capo mandamento
Davvero non si capisce dunque il ragionamento seguito dalla corte visto che il venire meno del rapporto di fiducia originariamente esistenti tra i due quantomeno perché costituirebbe un'anomalia
Dovrebbe risultare positivamente
In mancanza di una qualsiasi prova in tal senso non può correttamente affermarsi la semplice possibilità che ciò si verifichi per farne addirittura di scendere un ragionevole dubbio come lo definisce la corte ma che a me ma che appare di questo ufficio non ha nulla di ragionevole
Che il capo mandamento detenuto Buscemi Salvatore possa aver nettamente espresso il proprio dissenso dall'esecuzione della strage che esso sia stato in fedelmente veicolato
A Porter intrinseca incongruenza logica di una tale apodittica affermazione
Se non altro perché apodittica
Non può non rilevarsi anche una stridente contraddizione con quanto sostenuto dalla stessa Corte a sostegno di una presunta ma soltanto presunta come vedremo
Differenza esistente tra il caso del Buscemi
Quelli del tutto analoghi degli altri capi mandamento detenuti che all'epoca della deliberazione della strategia di offensiva lo Stato che prevedeva tra l'altro l'uccisione del dottor Falcone componevano la commissione provinciale
Dice infatti la Corte
Orbene nel caso del Canova di Montalto Salvatore di Brusca Bernardo unici capi mandamento detenuti di cui si è accertata la responsabilità per i reati per cui è processo
I criteri di attribuzione della responsabilità di cui si è detto sono stati ulteriormente corroborati non solo dalla mancanza di un interesse contrario all'attuazione della predetta strategia interessa invece sussistente per il Bush
Ma anche per la dimostrazione concreta di un atteggiamento Commissione alla strategia medesima che nel caso del calore del Brusca si era manifestato nella partecipazione diretta
All'esecuzione della strage di Capaci da parte dei loro sostituti
Che nel caso del Brusca era addirittura il proprio figlio
E nel caso del Montalto ed ancora dello stesso per l'opzione espressi in modo inequivocabile
Quei comportamenti nelle parole dei predetti di Julio Mutolo era stato testimone nel carcere di Spoleto con riferimento alla strage come si sopra evidenziato
Elementi questi che sono invece del tutto mancanti nel caso degli uscenti
Ebbene basta leggere la pagina successiva della sentenza
Per correggersi di una insanabile contraddizione in cui incorse la corte
Proprio a proposito di la Barbera Michelangelo che era appunto il sostituto del pool scemi
Si sostiene infatti che risulta comprovata la partecipazione alla riunione in cui era stata deliberata dopo la sentenza della Cassazione più volte menzionata l'attuazione della strategia che prevedeva l'immediata uccisione dell'onorevole Lima
E la successiva eliminazione di chi come Giovanni Falcone rappresentava per la stessa un'incombente grave pericolo
Ma se è vero questo che cioè la Barbera risulta avere preso parte addirittura ad una riunione deliberativa
Come è possibile affermare che nel caso del Buscemi sarebbe mancata da parte del proprio sostituto che ripeto è il la barba nera la dimostrazione concreta di un atteggiamento consono alla strategia
Non si tratta a ben vedere di un atteggiamento consono alla strategia e del tutto simile
A quella partecipazione diretta all'esecuzione della strage che era stata qualificata tale dalla corte a proposito di altri sostituti
è evidente all'ora che la corte è incorso in un errore di fatto prima ancora che di valutazione
Così come è caduto in errore
Allorché non ha considerato che la medesima autorevolezza
Che ha ritenuto di dover riconoscere alla Barbera aveva certamente Cancemi Salvatore
Anche lui sostituto di uno dei capi mandamento a quel tempo detenuti Caron Giuseppe
Messi può disconoscere che la stessa fiducia che Riina certamente riponeva nella Barbanera ritornerà anche nel Cancemi
Il quale al pari del primo aveva piumoni più volte messo a disposizione di Riina luogo dove tenere riunioni
Qual è allora la differenza tra il caso del Buscemi e quello degli altri capi mandamento detenuti
A ben vedere nessuna
Ad eccezione di quelli da pure rilevata dalla Corte di un asserito possibile interesse personale all'anno un'eliminazione dell'onorevole Lima con il quale si è accertato che il medesimo manteneva personalmente i rapporti
Alla ricerca certamente di favori per l'organizzazione e probabilmente anche personali
Sostiene la Corte
Che tale possibile interesse contrastava con l'interesse generale dell'organizzazione mafiosa di appartenenza anche perché aggiunge
Il Bush Cheney era stato condannato nel maxiprocesso
Soltanto per il reato associativo e non avrebbe avuto dunque un rilevante interesse personale
All'eliminazione di colui che era da tutti ritenuto il vero responsabile delle indagini che erano state definite giudiziariamente con la sentenza della Suprema Corte del trenta gennaio novantadue
A contrastare quanto sostenuto dalla corte di primo grado basterebbe il semplice rilievo che così argomentando si mostrerebbe di non avere capito
Il reale significato e la dirompente portata della sentenza che ha concluso il maxiprocesso
Ciò che maggiormente rileva di detta sentenza che ha fatto impazzire Erina
E per la quale Riina si sarebbe giocato pure i denti che è un bene preziosissimo come ci ha ricordato Cancemi
è la definitiva affermazione giudiziaria di quello che con termine giornalistico è stato definito il teorema Buscetta
E cioè il riconoscimento della responsabilità penale di ciascuno dei componenti l'organo di vertice di Cosa Nostra la commissione per tutti i diritti ad essa ascrivibili
Proprio i componenti della Commissione avevano dunque un particolare forte interesse alla durissima reazione volute posti in essere da Cosa Nostra negli anni novantadue novantatré
E tra essi certamente il Boucher
Per il quale indipendentemente dalla pena in concreto riportato in quel procedimento per il reato associativo sussisteva il concreto pericolo
Che proprio in conseguenza dei principi fissati in tema di concorso morale del reato con la sentenza numero ottanta del novantadue ed altri sì del riconosciuto suo ruolo di capo mandamento
Potesse essere perseguito in futuro proprio in virtù della carica ricoperta ed ormai accertata con la forza del giudicato penale
E poiché e l'ambito di Cosa Nostra si attribuiva proprio al dottor Falcone la responsabilità del riconoscimento anche in Cassazione dell'esistenza della commissione provinciale delle regole di funzionamento della stessa
Tra le quali quella della collegialità delle decisioni concernenti i cosiddetti omicidi eccellenti né consegue che
Che in capo all'imputato Buscemi Salvatore è individuabile un interesse personale al programma criminoso concretizzatosi in parte il ventitré maggio del mille novecento novantadue
Soltanto per ricordare alcune delle innumerevoli dichiarazioni rese dai collaboranti si riportano le parole di Giuseppe Marchese
Quello che interessava non di più era il fatto della commissione il teorema Buscetta
A proposito dei commenti e delle aspettative sull'esito del maxiprocesso provenienti dagli uomini d'onore in stato di detenzione
Era proprio questo il nodo quello che Buscetta ci aveva fatto capire nel mille novecentottantaquattro
Nulla può accadere senza che la commissione ne sia a conoscenza
Meno che mai verificarsi di fatti eclatanti
Su questo terrore degli uomini d'onore hanno vissuto felicemente sino a questo momento
Questa è la logica di Cosa Nostra
Non tenerne conto significa non solo non fare giustizia
Ma assicurare a Cosa Nostra la più assoluta impunità
Ciò che i giudici di primo grado hanno mostrato di non avere compreso
E l'enorme differenza esistente tra il maxiprocesso detto gli altri processi
Per i quali sarebbe stato sì importante ottenere il risultato sperato dell'aggiustamento ma non determinante come lo era nel maxiprocesso
Nel quale era in gioco il riconoscimento del meccanismo di funzionamento di Cosa Nostra che era stato per la prima volta svelato dal Bush
Non raggiungere lo scopo sperato sarebbe stato una sconfitta per l'intera organizzazione
Essa è indubbiamente vero che fino a quel momento Lina aveva rappresentato un aiuto per il mandamento di Boccadifalco
E sottolineo per il mandamento
Analogo interesse asseritamente contrario a quello dell'organizzazione avrebbe dovuto essere coerentemente riconosciuti in capo alla Barbera
Per quali invece abbiamo visto che è stato emesso una sentenza di condanna
E non poteva che essere di condanna avendogli addirittura ha preso parte ad una delle riunioni cosiddette ristrette tenutesi per deliberare la strategia del quale ci occupiamo
Non sembra inutile ricordare che è stato ampiamente accertato che l'aiuto dell'onorevole Lima
Oltre che in alcuni tentativi di aggiustamento di processi
A proposito dei quali sappiamo con certezza soltanto che hanno riguardato l'organizzazione Cosa Nostra nel suo complesso
Ed altri uomini d'onore diversi dai Buscemi e dalla Barbelli era e perciò anche in quel caso a ben vedere aiuti nei confronti dell'organizzazione
E non diretti e personali
Si estrinsecava principalmente nel settore delle attività economico imprenditoriali e segnatamente negli appalti pubblici
Si ricordino ad esempio le dichiarazioni del singolo e del Brusca a proposito dei referenti politici che il ceo utilizzata per conto dell'intera organizzazione Cosa Nostra
Trattandosi di un vero e proprio sistema organizzato di illecita spartizione degli appalti che prevedeva una rotazione delle imprese aggiudicatarie ma sempre e comunque indipendentemente dalle singole imprese un utile per l'organizzazione
Derivante dall'imposizione di tangenti che confluivano nelle casse comuni di Cosa Nostra oltre che in qualità della famiglia mafiosa territorialmente interessata
Uno dei referenti politici del sino era l'onorevole Lima specie per gli appalti dell'amministrazione provinciale
Ebbene Lima non era riuscito ad impedire nella condanna del Buscemi
Né tantomeno di riconoscimento giudiziario del suo ruolo di vertice in Cosa Nostra
E neppure il suo ritorno in carcere in esecuzione del decreto Martelli
Perché più Lima già a quel tempo era abbastanza chiacchierato
Al punto che in definitiva la sua uccisione non sarebbe stata poi una così gran perdita per un uomo dello spessore criminale davvero assai elevato qual era il Pusceddu
E assai più verosimile allora che Buscemi nella comparazione degli interessi in gioco
Abbiamo scelto di rimanere fedele a Cosa Nostra
Conservando lo status manageriale di imprenditore mafioso che aveva consolidato nel tempo ricavandone enormi vantaggi in termini di lecci che lucrosi arricchimenti
Si trattava di scegliere tra una sicura perdita del mandamento del prestigio mafioso e di consistenti risorse economiche se avesse deciso di prendere le distanze dall'associazione
Per non dire dell'elevatissimo rischio di morte conseguente ad un'esplicita manifestazione di dissenso
Che come sappiamo con certezza non c'è mai stata e d'altra parte la perdita di un uomo politico giacché già chiacchierato chi aveva mostrato di non essere più un valide un valido e duttile referente politico
A ciò si aggiunge la considerazione non ultima per importanza
Che è una cosa era l'omicidio Lima
Per il quale si ricorda che Buscemi Salvatore è stato condannato con la sentenza che ha concluso il relativo procedimento che potrete esaminare essendo stata acquisita agli atti
E un'altra è invece l'uccisione del dottor Falcone
Fatti senza dubbio indipendenti tra loro
Collegati soltanto perché rientranti in un'unica strategia che perseguiva come scopi unitari soltanto quelli ultimi di indurre parti dello stato nascente rapporti con Cosa Nostra
E di instaurare nuove relazioni con esponenti politici
Come si è cercato di dimostrare infatti diverse erano le singole causali di ciascuno dei diritti portate d'esecuzione così come di quelli soltanto idee attivi e deliberati
Che si muovevano in diverse direzioni
Come vendetta per avere voltato le spalle all'organizzazione alcuni e tra questi proprio l'omicidio Lima e come vendetta per avere tenacemente perseguito Cosa Nostra altri tra i quali è da annoverare invece l'uccisione del dottor Falcone
Se così è dunque
O si valorizza
Il collegamento esistente tre diversi delitti rientranti nell'unica strategia ideata ed attuata da Cosa Nostra al punto da farla assumere un rilievo che vada bene antica
Ed oltre il semplice con testo del quale si sono voluti delineare da parte di questo ufficio i contorni sono al fine si ripete di una migliore comprensione di far e più nello specifico al fine di individuare con la maggiore esattezza puri possibile il momento della deliberazione
Che è stato comune perché comune è stata la strategia oppure assai più coerentemente
Con tutte le risultanze probatorie si affermi la penale responsabilità del Buscemi per la strage di Capaci per i reati commessi
Soluzione quest'ultima che avrebbe anche il pregio di non risultare in stridente contrasto con la diversa pronuncia che come si è tetto è stata emessa dalla Corte d'Assise di Palermo proprio in ordine all'omicidio dell'onorevole Lima
Sentenza che è stata si ripete di condanna del Buscemi per quello merci
Se dunque come ritiene questo ufficio soltanto la strategia cui ciascuno dei diritti in questione era funzionale e da considerare unitaria
Davvero non si comprende come l'eventuale e possibile perché peraltro la corte di primo grado considerato solo in termini di eventualità
L'eventuale possibile interesse ripeto di Buscemi Salvatore alla nona eliminazione dell'onorevole Lima
Confliggente con l'interesse collettivo posso avere determinato l'imputato a dissentire dalla decisione di uccidere il dottor Falcone
Se si considera poi che a tale ipotesi già di per sé poco credibile dovrebbe aggiungersi l'altra circostanza anche quella però una mera ipotesi della corte di primo grado rimaste indimostrata
Concernente l'infedele comportamento che avrebbe dovuto tenere il sostituto del Buscemi
Non rivelando al consesso mafioso l'ha manifestato la sua volontà di dissenso diventa ancora più incredibile la tesi da quei giudici sostenuta sostegno della pronuncia assolutoria
A completamento degli elementi di prova già esistenti nel primo grado del giudizio e prima di esaminare quelli che si sono aggiunti bello si ricorda in ultimo la circostanza già evidenziata nei motivi d'appello della telefonata intercorsa tra Salvatore Buscemi un suo familiare alle ore diciannove e venti del trenta gennaio novantadue
Dalle cui contenuto risulta che Bush capo mandamento di bocca fa all'epoca ristretto nel carcere di Pesaro nonostante la detenzione era a conoscenza dell'imminente esito del maxiprocesso
Quando infatti il congiunto comunica Buscemi che il telegiornale in onda su Rai tre delle ore diciannove aveva dato la notizia che la corte di cassazione riunita in camera di consiglio avrebbe potuto pronunciare il dispositivo quella sera stessa
Buscemi di rimando replicava con la frase
Va be'io un approssimata cielo comunque
Inoltre alla richiesta di chiarimenti del familiare il detenuto verosimilmente consapevole della registrazione della conversazione
Faceva defluire dapprima il discorso su altro argomento e successivamente al termine della telefonata palesava ad altro familiare contrariamente alle aspettative di quest'ultimo tutto il suo pessimismo
Affermando sai non c'è da avere molta fiducia invece
Ebbene proprio questo pessimismo
Sveglia un'attiva partecipazione dell'imputato alle vicende concernenti l'organizzazione è un concreto specifico interesse all'esito del maxiprocesso
Mentre rimane comunque dimostrato che il Bush Cheney era a conoscenza dell'imminente pronunzia del maxi processo da parte della Cassazione
Se ciò è vero neppure per tale ragione si capisce come e per quale motivo il Buscemi avrebbe dovuto dissentire dalla proposta di Rina di porre in essere quella reazione a più riprese procrastinata nel tempo
Nei confronti dell'artefice del riconoscimento in Cassazione dell'esistenza del sodalizio e delle sue regole operative
A questo punto della trattazione
Passo senz'altro l'esame dei nuovi elementi emersi in grado di appello a carico del Buscemi
Che hanno consentito di lumeggiature meglio la figura di primissimo piano dallo stesso assunta nel più moderno universo mafioso
A riprova della centralità di un ruolo che ha sempre avuto da quando nel lontano mille novecento ottantatré ultimata la cosiddetta seconda guerra di un'ampia che aveva segnato l'inarrestabile ascesa al potere mafioso dei corleonesi
Era stata ridisegnata la mappa dei mandamenti con l'eliminazione di alcuni per la costituzione di nuovi che erano stati assegnati certo non a caso come premio e riconoscimento della indiscussa fedeltà che era stata mostrata nel corso di quella guerra a sostegno dei corleonesi
I quali sono in virtù del sostegno dell'offerta fornito dagli alleati erano riusciti ad assurgere al potere
Bene uno dei nuovi mandamenti era stato proprio quello assemblato Buscemi Salvatore
Da quel lontano mille novecento ottantatré Buscemi Salvatore è stato uno dei fedelissimi di Rina
Pongo che ha sempre agito in perfetta sintonia con chi ha detenuto ininterrottamente il potente con i corleonesi
Perciò che a noi interessa maggiormente va rilevato che la centralità del ruolo che Buscemi si è posta soprattutto con riferimento ai più importanti settori gradita economico imprenditoriale e politica della città di Palermo
E non solo
La recente collaborazione di Sino Angelo non uomo d'onore ma contiguo alla stessa con un ruolo che potremmo definire determinante
E difficilmente sostituibile nella gestione illecita degli appalti pubblici in Sicilia
E quella di pari rilevanza di Brusca Giovanni anche lui impegnato in prima persona in quel delicato settore dell'economia pubblica
Hanno consentito di accertare l'esistenza di un ulteriore personale e diretto interesse del pusher Anna eliminazione del dottor Falcone
Che in aggiunta al già vasto materiale probatorio esistente come abbiamo visto a suo carico non può che condurre ad una richiesta di condanna dell'imputato
Si è già detto nei motivi di appello che proprio grazie alle circostanziati indicazioni persino è stato possibile ampliare la causale dell'assassinio del dottor Falcone aggiungendo a quella principale che era emersa dall'istruttoria del primo grado di giudizio
Buona finalità che è stata definita preventiva
Perché Nolte ha ad impedire al magistrato il promuovere un approfondimento delle investigazioni che aveva già avviato con l'esatta individuazione del complesso intreccio politico imprenditoriali mafioso esistente
Tra Cosa Nostra alcune frange del Partito Socialista Italiano il gruppo finanziario gradini
Che aveva come punto di riferimento in Sicilia Antonio Buscemi e il fratello Salvatore Buscemi
Il pericolo così paventato da Cosa Nostra era destinato inevitabilmente ad alcuni versi nell'ipotesi in cui si fosse concretizzata per il dottor Falcone l'aspettativa di divenire il procuratore nazionale antimafia
Un interesse particolarmente qualificato dunque quello che il Buscemi certamente aveva alla eliminazione del dottor Falcone dato che se fosse rimasto in vita avrebbe potuto pregiudicare non soltanto gli interessi dell'intera organizzazione
Ma anche quelli direttamente e personalmente riconducibili al Bush come parte attiva nella gestione illecita degli appalti
Per meglio comprendere la valenza del ruolo svolto dal Buscemi nel settore degli appalti
E forse è il caso di procedere ovviamente per sintesi ed in generale ad un'analisi dei rapporti che Cosa nostra ha instaurato con il mondo produttivo
Solo di recente e proprio grazie al prezioso apporto collaborativo fornito dal sino a dal Siino dal Brusca
E stato possibile acquisire dati che ci consentono di apprezzare in maniera più approfondita l'evoluzione intervenuta nei rapporti tra mafia e politica ed economia
E di meglio comprendere dunque la motivazione autentica dell'agire di Cosa Nostra
Che non è soltanto economica non almeno in termini di vantaggi immediatamente ed in concreto apprezzabili
Abbandonati ormai da tempo le antiche tecniche parassitarie di sfruttamento delle utilità delle attività economiche Cosa Nostra ha messo in atto una vera e propria strategia che attraverso pesanti condizionamenti dall'interno tende a realizzare un controllo verticale del mondo imprenditoriale
Segnatamente nella illecita gestione di che appare vero e proprio sistema criminale i i coprotagonisti sono i comitati di affari e l'organizzazione mafiosa
Con le loro dichiarazioni sino ai Brusca hanno consentito di individuare con maggiore precisione i contorni dell'intero sistema dell'illecita gestione delle gare d'appalto in Sicilia
I meccanismi di funzionamento interno in ruoli svolti dai soggetti protagonisti della vicenda e cioè da Cosa nostra e dei comitati d'affari e di rapporti tra di essi intercorrente
Si ricorderà che dopo una guerra di mafia e la sistematica eliminazione di tutti gli esponenti della cosiddetta ala moderata il colpo vincente dei corleonesi aveva stabilmente occupato una struttura di vertice dell'organizzazione mafiosa
Operando in essa una concentrazione progressiva delle leve del potere
In questo processo di vertici trazione di concentrazione del potere
E progressivamente immutata la filosofia delle relazioni dell'organizzazione con il mondo politico istituzionale e con il mondo imprenditoriali
Da una filosofia di convivenza parassitaria e di infiltrazione occulta nel tessuto politico istituzionale economico si è passati ad una filosofia volta ad affermare nuovo di supremazia di Cosa Nostra
Anche il modulo dei rapporti con il mondo imprenditoriale inizia così a subire un processo di differenziazione evolutiva speculare al nuovo assetto di Cosa Nostra
Il gruppo di vertice dell'organizzazione decide progressivamente
Di intervenire nell'illecita spartizione lottizzato Uria degli appalti pubblici in un settore cioè che era prima dominato esclusivamente dai prese di dimensione nazionale e dei loro referenti politici
L'intervento prima esplicitato solo per alcune gare viene progressivamente sistematizzato e pianificato su tutto il territorio
Consentendo all'organizzazione mafiosa di erodere sempre di più gli spazi di gestione dei comitati d'affari politico imprenditoriali
Sì ok non si determina una situazione per cui l'illecito mercato degli appalti pubblici viene sottoposto al controllo integrale e verticistico di due soggetti egualmente forti
Cosa nostra i comitati per far gli uni e gli altri aventi spesso i medesimi referenti politici e amministrativi percettori di tangenti le cosiddette messi a posto
Nella fase in cui l'organizzazione mafiosa comincia ad assumere un ruolo di protagonismo nel controllo del settore dei lavori pubblici in Sicilia
Una funzione essenziali viene svolta da alcuni personaggi chiave
Se infatti l'imposizione di una tangente odiose subappalto si esaurisce in un rapporto a due e può essere realizzata con semplici ed anche brutali atti di forza senza necessità di alcuna competenza tecnica
L'inserimento stabile nel complesso sistema di governo spartitorio degli appalti pubblici comporta grandi capacità di mediazione
Un'approfondita conoscenza dei sofisticati meccanismi di pilotaggio delle gare di appalto ed il possesso di una solida rete di relazioni con il mondo imprenditoriale con esponenti politici e pubblici funzionari
L'infiltrazione di Cosa Nostra nel sistema esteta quindi attuata né poteva essere diversamente
Tramite alcuni personaggi organicamente collegati all'associazione mafiosa Purcell o uomini d'onore
Che possedevano i necessari requisiti ed erano pertanto in grado di svolgere infungibile e delicata funzione di collegamento tra Cosa Nostra
La prima della sua collaborazione era stato individuato come tale nell'ambito delle indagini denominato in marchi appalto era Angelo Siino
Avvalendosi delle sue conoscenze nel campo politico ed in quello imprenditoriale
Io sì muovere in buona sostanza ha messo appunto un complesso sistema di turnazione nell'aggiudicazione degli appalti
Che aveva proposto all'organizzazione Cosa Nostra per conto della quale pareva quindi agito come longa manus
Inutile dire
Quanto un rilievo abbia avuto la collaborazione con la giustizia di comuni che era stato in buona sostanza l'idea Toray del sistema criminale di spartizione degli appalti pubblici
E che per loro tempo era stato uno dei principali anelli di congiunzione tra Cosa nostra e di mondo dell'imprenditoria e della politica
Di colui soprattutto che era stato l'oggetto principale delle lungaggini che erano stati compendiate nell'ormai famoso rapporto mafia appalti che nel presente procedimento trova un aggancio processuale nelle dichiarazioni del sinodo dei Brusca
Ricorderete ad esempio
Quando si riferisce della grande S che era emersa da alcune conversazioni intercettate che a causa di un errore investigativo si era ritenuto di poter individuare il soggetto indicato con la grande messe in Angelo Siino mentre in realtà si sarebbe trattato di Filippo Salamone
Che già a quel tempo aveva assunto
Proprio agli scacchi tu del del singolo come luogo di assoluta preminenza voluto dallo stesso Rino e Rina
Quell'errore investigativo avrebbe lasciato indisturbato
Proprio il principale protagonista del più attuale sistema di spartizione illecita degli appalti l'imprenditore agrigentino Filippo Salamone
E intorno a quel rapporto che ruotano alcune vicende giudiziarie ancora oscure
E sempre quel rapporto era stato oggetto di particolari attenzioni investigative da parte del dottor Falcone
Il quale come ci ha riferito Brusca aveva già iniziato le sue indagini in quel settore quegli era particolarmente interessato tanto da fargli dire pubblicamente che la mafia era approdata in Borsa
Sempre su quel rapporto aveva manifestato le intenzioni di investigare il dottor Borsellino
Il quale dal canto suo aveva già raccolto alcune rilevanti dichiarazioni per la prima volta prese in materia di appalti da Leonardo Messina
Ma con la collaborazione dell'inizio non certo a caso
Proprio nel mese di giugno del mille novecentonovantadue
Subito dopo la strage di Capaci e prima che venisse ucciso anche il dottor Borsellino
Come non a caso in quello stesso anno nel mese di febbraio erano iniziate le indagini milanesi sugli appalti sulla corruzione politica
Un altro dato poi ancora offrire alla vostra riflessione
A partire all'incirca dal mille novecentottantasei Leonardo Messina si era occupato principalmente degli interessi di Cosa Nostra nel settore degli appalti
Venendo così direttamente a conoscenza di rapporti tra l'organizzazione ed esponenti delle istituzioni
Ed era stato un uomo di fiducia di Pittsburgh Giuseppe Madonia
Rappresentante provinciale di Caltanissetta pure imputato nel presente procedimento
E legato da forti ragioni di interessi proprio nel settore imprenditoriale ai corleonesi con basi operative a Bagheria
Così ha riferito Angelo Siino
Tornando dunque alle specifiche emergenze probatorie solo di recente evidenziate a carico dell'imputato Buscemi Salvatore batte
Che i fratelli Antonino e Salvatore Buscemi
Semplice uomo d'onore di il primo e capo mandamento secondo soci in alcuni impresa e portatori perciò ti interessi comuni
Alla fine degli anni ottanta sono divenuti per volere dei Riina e dell'intera organizzazione i veri protagonisti del sistema di spartizione illecita degli appalti pubblici il luogo del sino l'accoglieva argine azione aveva addirittura formato oggetto di specifiche riunioni
E accaduto infatti che ad un certo punto quando era ancora in vita Raul Gardini si erano incontrate due esigenze
Da un canto quella del gruppo imprenditoriale Ferruzzi facente capo al Gardini
E dopo la sua morte all'ingegnere Bini e a Lorenzo Panzavolta
Che intendeva beneficiari in Sicilia delle ampie possibilità di guadagno derivanti dal mercato del calcestruzzo e dal settore di pubblicità
E che a tal fine aveva cercato la protezione di uno dei più potenti gruppi mafiosi siciliani e cioè di quello riconducibile ai Buscemi di Bocca di Falco
E da altro le sentenza del Buscemi
Di avvalersi del nome del prestigio del colosso imprenditoriale ravennate e di trovare importanti agganci politici
Come abbiamo appreso dal sindaco di Brusca l'esigenza dei Buscemi era in realtà un'esigenza di tutta l'organizzazione al punto che Salvatore Riina se ne interessato personalmente
Promuovendo tra i Buscemi l'imprenditore Filippo Salamone e per il gruppo Ferruzzi l'ingegner Bini la costituzione di una sorta di comitato di affari sovraordinato
Che subentrando al Sinodo nel ruolo sino a quel momento è spietato avrebbe dovuto decidere d'accordo con i politici e gli imprenditori da un lato e con i mafiosi tra l'altro la spartizione dei grandi appalti
Alzino sarebbe residuato all'organizzazione degli appalti di medio-piccole dimensioni
Quelli di valore non superiore ai cinque miliardi di lire doveva tornare alle sue io origini aveva detto Irina vale a dire tornare ad occuparsi dei lavori dell'amministrazione provinciale di Palermo
E a questo punto che deve essere preso in esame un ulteriore ed importantissimo anello della catena evolutiva del perverso sistema criminale di intreccio mafia appalti puliti
La vicenda dell'impresa reale
Che costituisce un'ulteriore fase di quell'avvicendamento di imprese che a partire dalla in presenza di Filippo Salamone aveva visto come protagonisti per conto di Cosa Nostra
I fratelli Buscemi e che inserendosi nell'ipotesi delle trattative che Irina ha avviato con soggetti esterni all'organizzazione coevamente alla stagione delle stragi
Fa assurgere ancora una volta a distanza di circa dieci anni dalla guerra di mafia
Buscemi Salvatore al ruolo di prezioso alleato dell'INAIL dei corleonesi
Per meglio comprendere il ruolo dell'impresa reale ed in particolare per quel che ha non maggiormente interessa il ruolo assunto dall'imputato Buscemi Salvatore nel complessivo sistema delle relazioni esterne Cosa Nostra
A cui come si è detto avrebbero dovuto servire in ultima analisi tutti i delitti rientranti nella strategia stragista
è il caso di seminare le dichiarazioni che hanno reso sulla medesima vicenda tanto sino quanto il Brusca
Fornendo ciascuno un aspetto che si interseca perfettamente con l'altro e dal quel complesso emergono i contenuti dell'ambizioso progetto politico imprenditoriale ideato da Riina in epoca prossima alla strage di Capaci
Si ritiene di doverne riferire in dettaglio per la ritenuta la necessità processuali
Di comprendere la portata ed il significato del ruolo del Buscemi
In una vicenda quella dell'impresa reale
Che si collega alla strage in esame a causa dell'accertato interesse investigativo del dottor Falcone nel settore dei rapporti mafia Paoletti ma anche imprenditori gli atti mafia-politica
E cioè proprio a sostegno dei motivi dell'appello intercorso Inter posto da parte della Procura della Repubblica presso il tribunale di Caltanissetta nei confronti di Buscemi Salvatore
Come è già stato accennato dal collega negli anni novanta novantuno Salvatore Riina aveva mostrato un rinnovato interesse per l'impresa reali
E attraverso Brusca e per il suo tramite attraverso il sino aveva promosso Progetto che prevedeva la li vitalizzare azione di tette impresa che sarebbe servita soprattutto come mezzo per agganciare i politici così Brusca
Ma iniziamo dalle dichiarazioni di Angelo Sino il quale così dichiarato
La e costruzioni era una vecchia impresa che era stata espropriata i vecchi proprietari e praticamente andava molto male perché aveva avuto dei problemi di ordine finanziario
Fu espropriata gli eredi di Ciccio reale suo figlio Nino con la complicità del cognato Agostino Catalano e Sempre i soliti Buscemi
Questa impresa mi è stata imposta nella costruzione della rete idrica di Piana degli Albanesi e mi fu tolto creerà di stretta pertinenza dei signori Buscemi
L'impresa era stata rivitalizzata nel senso che Buscemi l'avevano fatta cosa loro e avevano cominciato con l'appalto nel cosiddetto acquedotto di presidiavano
Poi questa impresa è stata infilata in diverse situazioni
è stata sempre messa in determinati lavori in provincia di Palermo e anche lavori nella discarica della provincia di Palermo
Sempre il Siino ha affermato di aver preso che quell'impresa avrebbe dovuto acquisire una nuova figura nel panorama imprenditoriale siciliano
è di tutta evidenza che l'espressione usata dal sino non può che essere intesa nel senso indicato da Giovanni Brusca che cioè avrebbe dovuto servire per agganciarli nuovi referenti politici
E quanto alla titolarità dell'impresa sempre il Siino ha dichiarato che Antonino e Salvatore Buscemi ne erano proprietari parte e che la gestiva attraverso il cognato di Agostino Catalano minore Haley che è anche consuocero di Vito Ciancimino
Però effettivamente era gestita da Buscemi Antonino e soprattutto da Bini
Io prima pensavo che fosse di esclusiva pertinenza dei Buscemi ma in effetti poi topini che c'era anche lo zampino di Riina
L'interesse dei Buscemi perdette impresa Limonta all'ottanta sette almeno io ne ho avuto notizia nell'ottantasette
Di rilievo e anche ciò che il Siino avrebbe appreso da Pino Lipari nel corso di una riunione tenutasi nell'ottantotto ottantanove che cioè i Buscemi erano degni di intoccabili perché tramite Raul Gardini avevano organizzato un accordo direttamente con l'onorevole Martelli che implicava un sostengo per la campagna elettorale del mille novecento ottantasette
Di tale genere di accordo aveva avuto sentore
Il collaborante anche da altre fonti
In particolare da Filippo Salamone dal quale aveva saputo che il politico che si era interessato per promuovere un passetto nella gestione degli appalti in Sicilia era di area socialista
Così come aveva preso della consapevolezza che di quell'accordo aveva certamente il dottor Falcone
Cosa della quale aveva avuto modo di parlare e in più occasioni
Sia con l'onorevole Lima
Io
Tale era addirittura convinto che per quel motivo il giudice Falcone faceva fare tutto quello che voleva Martelli
E sia con Pino Lipari e con Giuseppe e Madonia
Ma anche con altri esponenti di rilievo di Cosa Nostra quali il canone di il Brusca
E soprattutto come uno dei diretti interessati e cioè con Antonino Buscemi
Buscemi dice va questo sa tutte cose questo ci vuole consumare i
Vorrei capire a questo punto una piccola parentesi
Data la rilevanza dell'argomento proprio con riferimento all'imputato Buscemi Salvatore della cui posizioni sta trattando
Ma riprendere un argomento che era stato trattato nella prima parte della requisitoria il tema delle elezioni politiche dell'ottantasette dell'atteggiamento in quell'occasione assunto da Cosa Nostra
Al fine soprattutto di comprendere meglio l'atteggiarsi di una organizzazione che se certamente politica nell'accezione più ampia del termine
Non lo hai sotto il profilo direi partitico
Cosa Nostra non ha un suo partito
E piuttosto che un'associazione utilitaristica che persegue Sempre e comunque Fini uniti utilitaristici
Se dunque in un dato momento storico risponde meglio ai propri fini un determinato Polito come partito politico Cosa Nostra e pronta a mutare orientamento
Anche quando come è avvenuto nel mille novecentottantasette si è trattato di mutare per la prima volta in assoluto un orientamento che poteva considerarsi addirittura storico
Perché però le ripetizioni non piacciono a nessuno nemmeno chi parla tratterò un diverso aspetto della vicenda che riguarda uno dei momenti processuali del maxiprocesso
Anche questo come si vede tema sempre ricorrente
Occasione delle elezioni politiche del mille novecentottantasette dunque
Cosa Nostra per la prima volta decide ufficialmente di non appoggiare la democrazia cristiana perché devi mandare un messaggio agli uomini di questo partito
Per tentare di capire cosa era realmente successo
Ricordiamo che il dibattimento di primo grado del maxiprocesso era iniziato nel febbraio del mille novecentottantasei
E che già in quel primo grado di giudizio si era tentato di dare un colpo al processo tentando di fare uscire gli imputati per decorrenza dei termini di custodia cautelare
L'accorgimento tecnico
Che era stato utilizzato era quello della lettura integrali ed effettiva di migliaia di pagine che era stata chiesta dai difensori in aderenza letterale al dettato del Codice
E contrariamente ad una prassi da sempre esistita in tutti dico tutti i procedimenti
Sarebbe stato così necessario un considerevole lasso di tempo con la conseguenza certa della scarcerazione di gran parte degli imputati detenuti
Ebbene quella manovra non era riuscita grazie all'emanazione di una legge
La Mancino Violante
Che introduceva nel Codice di rito una norma che consente di indicare gli atti da utilizzare in luogo della loro effettiva lettura
Era il febbraio del mille novecento ottantasette
E gli uomini di Cosa nostra avevano in tal modo visto sfumare la concreta possibilità di una scarcerazione
Occorreva dunque dare un segnale forte
Non dimentichiamo l'importanza che hanno sempre avuto per Cosa Nostra i segnali le dimostrazioni i messaggi appunto
E tutta l'organizzazione a partire dall'organo di vertice lancia la parola d'ordine non votare più per la Democrazia Cristiana ma per il partito socialista italiano che in quella tornata elettorale vedeva come capolista in Sicilia non bevono e Claudio Martelli
Il messaggio che doveva passare nella DC è capire che per Cosa Nostra quel partito si stanno impegnando poco
Se è vero infatti che le promesse sull'aggiustamento del maxi processo non avevano riguardato il primo grado del giudizio anche vero che non è fatto passare la legge Mancino Violante con la presenza per di più di un esponente democristiano tra i proponenti
Significava per Cosa Nostra non avere fatto tutto quello che si poteva fare
Il messaggio era duplice perché votare per il partito socialista significava anche sottolineare che il vero problema era una politica giudiziaria
Nella quale il partito socialista aveva mostrato in quel contesto temporale una particolare attenzione
Tornando dunque la vicenda dell'impresa reale della quale ci stavamo occupando esaminiamo cosa ha dichiarato Giovanni Brusca
Ad hoc del collaborante già in epoca precedente la strage di Capaci intorno alla metà del mille novecentonovantuno divina gli aveva manifestato un certo interesse per l'impresa reali
Che gli aveva anzi raccomandato con le parole fai finta che mia
Al pari del sino anche Brusca ha riferito che in quel momento l'impresa reale era un'impresa a binario morto
E che dopo quella era come intenzione di pronto bianco spuntò e comincio a lavorare a gestire appalti aveva una struttura forte
Ha aggiunto di avere appreso soltanto in seguito precisamente dopo l'arresto del reali che assieme all'ONU c'erano Agostino Catalano e Nino Buscemi
Quindi capisco che c'è qualcosa di più importante di un semplice interesse economico
Ed ha spiegato come al solito in maniera assai lucida
Che nel Progetto di Riina impresa avrebbe dovuto ingrandirsi a poco a poco o per sostituire l'hai l'impressione di Filippo Salamone
Sino a quel momento infatti la imprese ma era l'impresa dotata di maggiore potenziale politico ed economico
Quindi noi volevamo togliere il posto a Filippo Salamone e quello che Filippo Salamone faceva quella impressa in lo dovevo fare la reale
Il sole aerea di avere noi agganci politici attraverso la imprese nel spero di essere stato chiaro
Ha concluso
Ritengo che chiaro lo sia stato effettivamente
Avendo in un certo senso completato e chiarito appunto quello che già aveva dichiarato il sino
Intanto sul ruolo che in tempi diversi era stato assegnato da Cosa Nostra determinati Praise come punto di collegamento con il mondo politico quanto sul ruolo centrale e totalizzanti di Cosa Nostra indetto sistema
Cambiano le imprese
Ma noi esponenti mafiosi che sono sette in Buscemi
Sia nel collegamento con le imprese del gruppo Ferruzzi
E tramite queste con il Partito Socialista
Sia nella cointeressenza con l'impresa neanche a lei che avrebbe dovuto rappresentare il collegamento con i nuovi referenti politici che l'organizzazione cercare in sostituzione di quelli vecchi già rappresentati in Sicilia dall'onorevole Lima
Asserito di specifiche sollecitazioni della difesa Brusca non ha mancato di sottolineare in ultimo
Che entrambi i fratelli Antonino e Salvatore Buscemi avevano sempre avuto interessi nel mondo dell'edilizia nelle costruzioni
Poiché è nata quest'impresa ma loro già avevano contatti col gruppo Ferruzzi ed erano rappresentato ufficialmente dall'ingegner Bini
Ed altresì precisato che il ruolo di Antonino Salvatore Buscemi era quello di mettere a posto le imprese del gruppo Ferruzzi
Di garantire il rispetto a Cosa Nostra
E perché Salvatore Buscemi era arrestato quello che gestiva tutto era Antonino Buscemi attraverso Angelo la Barbera
Con ciò in definitiva precisando anche il ruolo attivo avuto nell'intera vicenda D'Angelo la Barbera
A conferma dell'esistenza di una coincidenza di interessi tra i Buscemi e di la Barbera
E di quanto prima sostenuto da parte di questo ufficio a proposito della rilevata contraddizione esistente nella sentenza di primo grado nelle differenti pronunzie di assoluzione di Buscemi salpato e di condanna di la Barbera Michele anche conclusivamente sembra questo ufficio di avere ampiamente fornito la dimostrazione dell'esistenza in capo a Buscemi Salvatore di un diretto e personale interesse all'uccisione del dottor Falcone
Convergente con quello generale dell'organizzazione criminale che in ogni caso per l'assoluta rilevanza della vera questione sottesa all'esito del maxiprocesso
Sarebbe stata assolutamente preminente specie in considerazione delle prevedibili negative conseguenze per ciascun capo mandamento nessuno escluso si badi bene
Dell'affermazione giudiziarie del cosiddetto teorema Buscetta
A ulteriore specificazione in quanto prima ha detto a proposito del paventato timore dell'organizzazione per un approfondito impegno investigativo del dottor Falcone nel settore degli appalti
Non sembra inutile ricordare in ultimo le dichiarazioni rese da Giovanni Brusca
A proposito del fatto che il dottor Falcone avrebbe in un certo senso contribuito a bloccare il progetto che l'organizzazione aveva in programma proprio nel mille novecentonovantuno e che mirava ad impostare in nuovi collegamenti istituzionali per il tramite di strutture imprenditoriali
Anche perché aveva certamente la possibilità di indagare non soltanto sul fronte economico ma anche nei confronti degli imprenditori e dei politici con i quali i primi trattavano secondo un metodo di indagini che era stato già utilizzati in passato nei confronti di Vito Ciancimino
Ciò a ulteriore dimostrazione di quanto fosse creduto possibile e concreto in Cosa Nostra un intervento del dottor Falcone nelle investigazioni sugli appalti
Ho concluso l'opposizione di Buscemi Salvatore
Passo adesso di seminare quella di Giuffrè Tumino
All'esito dell'istruttoria dibattimentale condotta in questo grado del giudizio è emerso che anche Giuffrè Antonino aveva uno specifico interesse nel settore degli appalti
Per tale ragione si ritiene di dovere trattare adesso una posizione processuale del Giuffrè
Il quale come è noto è stato pure assolto con la sentenza di primo grado
La Corte ha soltanto Nino Giuffrè avendo ritenuto tra loro contrastanti le indicazioni fornite dai diversi collaboranti circa la sua qualità di capo mandamento
Pur dando atto per la verità in estrema sintesi del fatto che quasi tutti i collaboratori che erano stati sentiti
Hanno dichiarato che il giù fra era succeduto nella carica di capo mandamento ad inutile Francesco
La corte di primo grado ritenuto permanere l'incertezza quanto meno sul momento della successione tra i due
E poiché ha aggiunto quel giudice il Giuffrè si trovava in stato di detenzione nel periodo che va dal ventuno marzo novantadue al nove gennaio novantatré
Mentre Vintila era ancora in vita ed in stato di libertà all'epoca fattive conseguita la pronuncia assunto
Come sostenuto rinotifica si ritiene che contrariamente al contenuto della sentenza
Sarebbe stata sufficiente una più attenta analisi delle risultanze dibattimentali per giungere a riconoscere all'imputato Giuffrè Antonino il ruolo di capo mandamento di Caccamo all'epoca dei fatti
Innanzitutto va detto che soltanto Marchese Montoro indicarlo hanno indicato come capo mandamento inutile
E poiché i primi due sono rimasti in stato di detenzione per moltissimo tempo è possibile che nonostante i collegamenti
Certi con l'esterno per nessuno dei due si sia mai verificata l'occasione di sapere che in un dato momento il Giuffrè era subentrato all'inutile nella carica cosa assai verosimile
Atteso che nel Marchese nei Mutolo risulta che abbiano mai avuto particolari interessi o rapporti di altro tipo con quel mandamento e con quei soggetti
Dite al che è l'unica concreta possibilità di venirne a conoscenza potrebbe essere stata una particolare situazione contingente o una maniera casualità
O ancora il Comune è stato di detenzione con uno di due soggetti interessati cosa che non è affatto emersa
No conseguenze dunque non quanto forse un po'superficialmente mi sia consentito dirlo
è stato affermato dalla Corte circa un'asserita contraddizione tra dette dichiarazioni e quelle che hanno indicato il Giuffrè come capo mandamento
Ma piuttosto e più semplicemente il fatto
Che Pivetti collaboratori non hanno avuto modo ed occasione di aggiornare le proprie conoscenze
Risalenti ad epoca precedente l'avvicendamento tra i due
Analogamente e a diversi per indicare che come è noto è stato ristretto per lungo tempo all'estero
E una volta estradato in Italia nel mille novecentonovantasei ha subito iniziato a collaborare con la giustizia
Le sue conoscenze che si sono rivelate particolarmente preziose solo dopo quelli feriti in prevalenza d'epoca assai remota
E valgono anche per lui le considerazioni svolte a proposito di Marchese e di Montoro
Per la verità anche Anselmo Francesco Paolo ha dichiarato che secondo quanto a sua conoscenza capo mandamento di Caccamo era Francesco inutile
Ma anche aggiunto proprio a scanso di equivoci
Che ne so conoscenze su quel mandamento non erano aggiornati
E di non sapere in particolare se l'intime rivestisse detta carica ancora all'epoca della strage di Capaci
Basta tale precisazione per sostenere che neppure in questo caso può correttamente parlarsi e di una contraddizione con le dichiarazioni di coloro che hanno invece indicato il Giuffrè come capo mandamento
Ma neppure in questo caso nulla ha detto la corte limitandosi ad operare un semplice educativo alle dichiarazioni da ciascuno dei collaboratori Bizet e ad affermare in conclusione un giudizio di contraddittorietà che non ha però motivato
Ma veniamo agli altri collaboratori di giustizia e cioè Cancemi Salvatore di Matteo Mario Santo e ganci Calogero il pari tutti hanno chiaramente indicato il Giuffrè come capo mandamento dica
Meritano di essere ricordati in una innanzitutto le dichiarazioni che il Cancemi ha reso nel corso dell'interrogatorio che il diciannove aprile novantasei e ciò al precipuo scopo di dirimere ogni dubbio e di evitare i possibili equivoci
Nel corso dell'esame il Cancemi aveva dichiarato con particolare chiarezza il con riferimenti a specifiche circostanze di fatto di conoscere personalmente il Giuffrè avendolo visto più volte incontrarsi con Salvatore Riina nell'ottantasette ottantotto nella Casa del Sole dove c'è il pollaio
Ed era precisato di avere saputo Darina da ganci da tutti
Che rivestiva la carica di capo del mandamento di Caccamo in luogo e in sostituzione di Francesco inutile
Senonché nel corso del controesame Cancemi che a causa del modo di porsi le domande
E corso in una evidente in momentanea confusioni che sarebbe stata successivamente chiarita dallo stesso collaborante
Precisando di avere risposto nella convinzione che le domande riguardassero un'altra persona Gioè Antonino
Con riferimento a questo ultimo e non al Giuffrè aveva dunque dichiarato di avere saputo per Raffaele Ganci in una dato occasioni in cui il gioco era passato dalla macelleria del Ghannouchi
Presso il quale egli si trovava come di consueto
Che era un uomo d'onore che aveva preso parte alla strage di Capaci
E poiché tali domande che gli erano state poste dalla difesa c'era anche quella concernente l'eventuale carica di capo mandamento ricoperta aveva risposto che si trattava soltanto di un uomo d'onore
Così in particolare la sequela delle domande e delle risposte
Domanda mi scusi Giuffrè Antonio lei ha detto che era a capo mandamento di signor Cancemi sì risposta corrispondere per favore ma non ho capito quello che lei vuole dire
Ecco Giuffrè Antonino io le sto chiedendo sì e che ruolo aveva nell'associazione risposta mi sembra che la prima volta accusa le cosa ha detto lei
Mostrando di non aver ancora capito domanda che ruolo aveva
Che io ho detto lei ha detto che io ho detto risposta continua a non capire
Domanda no no no mai stiamo cominciando ora signor Cancemi
Sì mi dica
Allora volevo sapere di Giuffrè Antonino un po'più d'appresso da vicino che che cos'è che rivestiva che ruolo aveva nell'associazione nell'ambito dell'associazione
Ma appartenente a Cosa Nostra e che rompeva all'interno
Io quello che ho saputo io era un soldato l'ho saputo da Ganci Raffaele che un giorno passavo dalla sua macelleria lui Ganci mi disse che anche questo qua ha partecipato alla strage di Capaci ma ha un capo mandamento io non l'ho mai detto
Come ben si può comprendere dal contesto complessivo delle domande rivoltegli non c'è alcun dubbio ad avviso di questo ufficio che si tratti effettivamente di una confusione
Dovuta sei verosimilmente al modo stesso di torbiere inquisiti
Mentre è da ritenere convincente il chiarimento che è stato fornito dal Cancemi nei seguenti termini
Domanda allora ci vuole spiegare risposta e allora sicuramente successa qualche confusione che nemmeno lui io so come è successo sicuramente
Però qua si parla di due persone diverse io se parlo di Giuffrè Antonino che lo conosco benissimo che ci ha ci dicono meno Mannutza che c'ha un braccio un po'fai su questo qua questo è il capo mandamento dica
L'ho conosciuto personalmente quindi non ci può essere qui poco diciamo dei miei ricordi assolutamente
Quindi ripeto come ho detto prima la confusione che non me lo so spiegare come è successo non lo so
Quello che io dico che era un soldato che Raffaele Ganci mi disse che anche lui ha partecipato alla strage Falcone quando eravamo nella sua macelleria io mi riferivo ad Antonino Giunone
La spiegazione fornita dal Cancemi è davvero assai verosimile
Basti por mente al fatto che i due nomi Gioè Antonino Giuffrè tunisino possono effettivamente confondersi
E considerato che alla richiesta di chiarimenti espressamente avanzata dal Cancemi circa la domanda che gli era stata apposta
E cioè se si tratti di specificare se si trattasse di cose già dette tra cui evidentemente le circostanze riferibile a Giuffrè il difensore ha precisato trattarsi di argomenti nuovi
Così anche solo involontariamente inducendo in errore
Risposta ricco che io ho detto lei ha detto che io ho detto no non ho mai stiamo cominciando ora signor cancelli
Da lì l'equivoco
Membra sottovalutata la circostanza che il Cancemi a me io sottolineare il fatto che conoscesse effettivamente il Giuffrè aggiunto particolari descrittivi che hanno trovato conferma nelle dichiarazioni di altri collaboranti
Mi riferisco alla malformazione fisica e dal soprannome Mannutza col quale il Giuffrè conosciute
Tanto premesso
Va detto che le dichiarazioni rese da Cancemi debbono considerarsi di particolare valenza probatoria oltre che per il ruolo dallo stesso rivestito in seno all'organizzazione e cioè di un membro della Commissione provinciale di Palermo quale sostituto di Pippo Calò
Anche in ragione della fonte conoscitiva della notizia è rappresentata da Salvatore Riina la medesima persona che aveva officiato Giuffrè dell'incarico di capo mandamento
Del resto il Cancemi ha potuto constatare personalmente la circostanza vedendo l'imputato più volte che si incontrava con vitina
Nella stessa linea si collocano le dichiarazioni del Di Matteo il quale ha evidenziato di aver appreso che il mandamento di Caccamo era stato tolto a Francesco inutile in ragioni di sbagli dallo stesso commessi ed assegnato al Giuffrè
Le affermazioni del Di Matteo trovano a ben vedere è una indiretta conferma nelle dichiarazioni rese da Calogero Ganci
Dal momento che questi ha dichiarato senza sapere specificare la ragioni che a partire da un certo momento Giuffrè andata in Commissione
Nel novantadue sicuramente si incontrò con Irina
A ciò si sono aggiunte in questo secondo grado del giudizio
Nuove e rilevanti emergenze probatorie Can't buy tono inequivocabilmente
Il Giuffrè nel ruolo di capo mandamento di Caccamo all'epoca della deliberazione della strada cioè del più ampio programma criminoso in cui come è stato ampiamente si inserisce detto fatto delittuoso
Come si ricorderà non sono state acquisite al presente procedimento le dichiarazioni rese da Onorato Francesco all'udienza del sedici luglio novantotto nel procedimento penale per la strage di via D'Amelio tenta e all'udienza del sedici tre novantanove nel procedimento penale avente ad oggetto il fallito attentato dell'Addaura
In quella sede l'onorato
Dopo aver dichiarato di essere stato in Cosa Nostra sin dal mille novecentottanta e di avere ricoperto in tempi più recenti la carica di reggente della famiglia di Partanna Mondello
Ricompresa nel mandamento di San Lorenzo ha spiegato le ragioni della scelta di collaborare con la giustizia e che ha intrapreso nel mille novecentonovantasei
Quando risultava imputato soltanto del reato di partecipazione all'associazione mafiosa
L'ordinanza di custodia cautelare riguardante l'imputazione di mandante dell'omicidio Lima era stata infatti annullata dalla Cassazione
E solo a seguito della sua collaborazione confessava del tutto spontaneamente di essere stato uno degli esecutori materiali di quell'omicidio
Così come confessava numerosi altri gravi delitti dei quali non era neppure sospettato dichiarando di avere fatto parte di un gruppo di fuoco alle dipendenze di Salvatore biondino
Con le sue dichiarazioni aveva consentito inoltre il rinvenimento di armi e l'individuazione di nuovi che venivano utilizzati come sede di di riunioni tra uomini d'onore
Ma soprattutto aveva contribuito Huggins penare l'intreccio affaristico mafioso esistente presso i cantieri navali di Palermo
E chiarito il retroscena dell'omicidio Lima
E di numerosi altri delitti eccellenti che hanno insanguinato Palermo negli anni ottanta e novanta di grande rilievo si è rivelata dunque la sua collaborazione
Anche con specifico riferimento al presente procedimento
Le sue dichiarazioni come sempre dotate di una non consueta ricchezza di particolari che le rendono ancor più verifiche hanno riguardato le posizioni di due imputati quella di Francesco Madonia della quale ci occuperemo in seguito quella di Antonino Giuffrè
Con specifico riferimento alle sue conoscenze sul mandamento di Caccamo l'avvocato ha riferito di sapere che dopo Ciccio inutile capo era divenuto Antonino Giuffrè
Che egli aveva avuto modo di conoscere personalmente
Ha ricordato infatti di averlo avuto presentato nel mille novecentonovantuno Neglia riferita qualità di capomandamento
Da Salvatore Biondino con il quale il Giuffrè era in ottimi rapporti
Il particolare rapporto di vicinanza sussistente tra Giuffrè e Piombino Tocci si che allorquando sorse la necessità di eliminare i fratelli scienza imprenditori di cioè da
Località rientrante nel tecniche entrante nel mandamento
Di Caccamo
E Giuffredi si rivolgesse proprio il biondino per avere un contributo a livello istitutivo
Era stato allora che il biondino aveva detto allora tu di mettersi a disposizione del Giuffrè capo mandamento di Caccamo seguirà il crimine
Le precisazioni fornite sul duplice omicidio del quale l'onorato si è sostanzialmente accusato consentono di apprezzarne la veridicità per qualche anno interessa anche con riferimento al ruolo del Giuffrè
Nel cui interesse quel delitto era stato commesso
Sì il ciuffo era lì presente perché era un favore che c'abbiamo fatto proprio a lui ad Antonino Giuffrè e non era che riguardava un nostro problema era un problema che riguardava la famiglia di Caccamo
Trattandosi di due fratelli pericolosi raggiunto onorato Gioffrè si era rivolto a Salvatore Riina è salvo a Salvatore Riina e Salvatore Biondino per avere una mano nella loro eliminazione
Il riferito episodico è ampiamente sintomatico del grado di vicinanza del Giuffrè all'asse di vertice di Cosa Nostra rappresentato in quel momento storico da Salvatore Riina e da Salvatore Biondino
Uomo di assoluta fiducia del primo al quale assicurava gli spostamenti durante la tappa la latitanza tanto che è stato arrestato con lui il quindici gennaio mille novecentonovantatré
Anche l'onorato inoltre ha riferito la circostanza che il Giuffrè a causa di una menomazione fisica normale era chiamato Mannutza
Ed è stato altresì in grado di fornirne una particolareggiata descrizione fisica che lascia fondatamente ritenere che lo abbia effettivamente conosciuto
Ha aggiunto inoltre di avere visto altre volte il Giuffrè incontrarsi cui biondino sino all'inizio la sua latitanza e perciò sino al mese di ottobre del mille novecentonovantadue
Indi a riprova del ruolo rivestito dal Giuffrè Francesco Onorato ha dichiarato di avere saputo che prima di lunedì la carica di capo mandamento era stata ricoperta nei primi anni Ottanta da inutile
Il quale però
Avendo ottenuto tra il mille novecento ottantaquattro e il mille novecentottantacinque un comportamento carcerario non conforme alle regole dell'arma dell'organizzazione era stato messo da parte il
Ciò aveva avuto riferito in particolare da Pino Leggiu uomo d'onore della famiglia di Corleone il cugino del più noto Luciano
Quindi il quale era stato ristretto proprio in quel periodo tra l'ottantaquattro e ottantacinque nel carcere di Termini Imerese ove si trovava anche Francesco inutile
Il gioia avrebbe raccomandato allora di non dare confidenza all'inutile il quale a suo dire piangeva e si lamentava del trattamento carcerario
Per tale ragione i vertici di Cosa nostra avevano deciso di metterlo da parte e di sostituirlo nella carica fino ad allora coperta
Così testualmente logorato
Poi successivamente nu nell'ottantaquattro ottantacinque andò a finire in carcere ci sono state lamentele per conto di Ciccio inutile perché si comportava male nel carcere perché dice che piangeva si lamentava non sopportano il carcere
E per questo fu messo da parte per come mi hanno detto
A ulteriore specificazione ha dichiarato che il giù era stato ristretto nella stessa sezione dell'inutile
E che al momento del suo arrivo io avrebbe detto che c'era stato l'inutile e che avevano fatto sapere evidentemente i vertici di Cosa Nostra
Di mandarli confidenza perché l'hanno messo da parte
Perciò dice se tu lo vedi perché spiegano onorato quando un uomo d'onore viene messo da parte però ci si dà più confidenza di Cosa Nostra io l'ho incontrato però
Mi avevano portato in un'altra sezione forse all'isolamento ma lì non LuFisto
Lo avrebbe poi rivisto nel corso della celebrazione del procedimento per l'omicidio Lima
Ma coerentemente con quanto gli era stato fatto sapere da lei Gio aveva evitato di dati confidenza cosa che era stata fatta anche da altri uomini d'onore quali ad esempio Pino venatori
Il quale non so però aveva preso le distanze dall'inutile mano aveva significativamente definito contrasta su
L'estromissione di Francesco utile dal ruolo di capo mandamento di Caccamo è stata evidenziata nel presente procedimento anche Tanger usino
Il quale ha ricordato di aver riconosciuto Antonino giovane Giuffrè
Nel mille novecentottantasette
E che in quella stessa occasione era stato informato del fatto che Francesco intime non era più capo del mandamento dica
Anzi mi era stato detto che non dovevo più avvicinare Circe utile perché era stato accusato di avere dimostrato poco coraggio mafioso perché aveva tentato l'impiccagione nel carcere
Analoga raccomandazione gli sarebbe stata fatta in epoca successiva da Bernardo Brusca
Il quale detenuto con l'uno presso il carcere di Termini Imerese intorno al mille novecentonovanta trendy aveva indicato l'inutile dicendogli testualmente sta attento Chisso nel senso che non si doveva confidare con lui
Accadde proprio l'inverso che fu limpida Francesco che si confidò con me dicendo peste e corna del pogrom salii assegnino Giuffrè
Che a suo dire non era adeguato a gestire il mandamento
Rilevanti dichiarazioni attuerà il sugli sino proprio con riferimento all'imputato del quale non si è limitato a confermarmi il ruolo di capo mandamento già ad altri come abbiamo visto riferito
Ma neanche linea nato l'ambito di operatività dimenticato settore degli appalti
Riferendo specifiche circostanze di fatto delle quali avuto conoscenza diretta
Dopo aver precisato che gli interessi del mandamento di Caccamo nel settore degli appalti risalivano per quanto a sua conoscenza già al periodo in cui rappresentante del mandamento era Francesco utile
Dichiarato che anche Giuffrè ha vinto Antonino aveva chiesto il suo intervento per la gestione dei lavori della zona
Si ricorderà ovviamente il ruolo che Angius Rosina aveva aveva assunto nel sistema delle illecita spartizione degli appalti e la necessità per il corretto funzionamento del sistema
Che lo stesso contattasse i direttamente imprenditori e politici percettori interni di tangenti
Si ricorderanno anche che il Siino era coadiuvato in tale delicato compito da Giovanni Brusca
Dal quale anzi come ci ha riferito
Quanto riferito dal Siino a proposito della disapprovazione
Ma in taluni esplicitata
Del comportamento che era stato tenuto per Giuffrè il quale dice sibillino non capiva niente della gestione dei lavori Apple non capiva che io avevo bisogno di una certa autonomia per cercare di contentare un po'tutti
Per questo sino aveva acconsentito malvolentieri a mettersi a sua disposizione per la stessa ragione si era invece verificato uno scontro verbale tra il giusto e Giovanni Brusca
Che aveva comportato in definitiva un rimprovero del Brusca da parte di Riina
Nella sua qualità di uomo d'onore per di più reggente del mandamento di infatti Brusca non avrebbe dovuto rivolgersi ad un altro capo mandamento in quei termini
Brusca non aveva mandato a quel paese dice Siino
Perché il Giuffrè avrebbe insistito nel voler mantenere direttamente i contatti con gli imprenditori granita di Termini Imerese mostrando ancora una volta di non aver capito nulla del delicato sistema di turnazione
Nelle aggiudicazione degli appalti pubblici che nulla aveva a che fare con i vecchi sistemi del rapporti tra Cosa Nostra e l'impresa
Ebbene in quell'occasione Giuffrè aveva convocato una commissione i probiviri che mi sia all'angolo Giovanni Brusca
Prima si se con moltissimo e mandò a dire a Berlusconi e non doveva occuparsi più di appalti e se ne dovevano andare a zappare la Campania
La dimostrazione del ruolo e del peso di Giuffrè Antony
Di particolare rilievo è anche quanto riferito persino a proposito di alcune riunioni cui Antonino Giuffrè aveva preso parte nella qualità di capo mandamento di Caccamo una delle quali tenutesi a casa Trissino
Le prime riunioni dice sì erano state tenute per decidere chi dovesse essere il referente del mandamento di Caccamo per la gestione illecita degli appalti
C'è stata questa riunione egregiamente dovevo essere io
C'è stata una riunione una volta a casa mia un'altra volta ci sono state delle riunioni nella sede della siciliana Molinari di proprietà di Nino biancorosso rappresentante della famiglia mafiosa di Castronovo
E in quest'occasione si stabilì che dovevo essere sempre vivo però passando sempre da Nino Giuffrè
Ed ancora c'è stata una riunione una volta a casa di Antonino Giuffrè a cui ho partecipato io Baldassarre Di Maggio e in quest'occasione gli fu dato alcune indicazioni
C'è stata un'altra riunione dove invece mi è stato raccomandato l'imprenditore catanese però a questa riunione ero presente io Giuffrè e mi pare catanese
Dapprima di questi ultimi due riunioni si era tenuta nel mille novecentottantotto la seconda nel novantuno e riguardava la questione della gestione dei lavori della diva di Bloomfield che dovevano essere assegnati anche a catanese
Nella riunione del mille novecentonovantuno erano stati individuati i soggetti abilitati a trattare col Sino praticamente mi fu detto che io dovevo trattare combinando rinvio Giuseppe con Panzeri Kyle con altri personaggi della zona di Termini Imerese concerto Orobello militare e praticamente erano tutti i personaggi di fiducia del Giuffrè
Però sempre con riserva perché tutto doveva passare il prima dal suo placet
Con la stessa precisione Angelo Siino ha riferito in merito alle circostanze della conoscenza di Antonino Giuffrè asserendo di averlo avuto presentato una prima volta da Baldassarre Di Maggio
Quando sono stato messo a disposizione del mandamento di Caccamo per la gestione dei lavori della zona
L'occasione era stata la questione dell'appalto dei lavori di rifacimento del castello di Caccamo
Non sembra inutile a questo punto sottolineare la particolare valenza accusatoria delle dichiarazioni sino specie con riferimento alla specificità delle occasioni di incontro personale del Giuffrè
E ciò sia in relazione al ruolo di capo mandamento inequivocabilmente ricoperto sia in relazione al tempo in cui ciò era avvenuto
Altrettanto significative appaiono le dichiarazioni di Giovanni Brusca
Il quale ha pure riferito di alcune riunioni cui ha preso parte nel periodo di interesse Giuffrè Antonino
Si ricorderà
Che proprio a dire del Brusca intorno agli anni novanta novantuno era stata tenuto una riunione di Commissione informa allargata
Con la partecipazione dunque di tutti i capi mandamento per decidere sul comportamento da tenere nei confronti dei rapinatori
Dopo che erano state commesso una serie di rapine Antinoro che avevano comportato specifiche lamentele da parte di alcuni esponenti di vertice dell'organizzazione
Si ricorda anche che la decisione adottata è stata quella di individuare i rapinatori e di eliminarli
A quella riunione aveva preso parte in rappresentanza del mandamento di Caccamo aiuto Giuffrè
Ma anche ad altra riunione tenutasi sempre in forma allargata e non per gruppi ristretti sempre nello stesso periodo era stato presente Giuffrè
Si tratta della riunione in cui si decise l'istituzione di una cassa comune nella quale doveva essere versata alcuna tangente da parte di tutti i capi mandamento
E si discusse l'importante materia degli appalti certamente rientrante in un interesse generale dell'organizzazione
Nell'interrogatorio reso nell'ambito del procedimento penale sull'omicidio Lima il cui verbale è stato acquisito agli atti del presente procedimento il Brusca ha fornito un importante riferimento temporali
Dato dall'epoca in cui è stato aggiudicato l'appalto della nuova Pretura di Palermo e perciò fine novanta inizio novantuno
Conclusivamente può dirsi che questo dibattimento acconsentito di dirimere ogni possibile e residuo dubbio circa la titolarità del ruolo di capo mandamento che era stata attribuita al giù fra i dallo stesso Riina
Come abbiamo visto infatti è indubbio che il Giuffrè rivestisse in epoca precedente è prossima la deliberazione della strage di Capaci lo status di Capo mandamento
Basti por mente al fatto che il medesimo accertamenti ha preso parte a più di una riunione allargata e la Commissione in rappresentanza appunto del mandamento di Caccamo oppure la circostanza riferita da Siino
Che il Giuffrè gli era stato presentato nella sua veste istituzionale e da un suo pari grado Baldassare Di Maggio che a quel tempo era il reggente del mandamento di San Giuseppe Jato
Sembra peraltro in dubbio che il Giuffrè fosse dedito alla cura degli interessi economico-finanziari del mandamento
E ciò tanto alla stregua delle propalazioni persino quanto alla stregua di quelli Brusca
Una volta accertato Uccio
E sin troppo ovvio
Che a nulla rileva la circostanza che dal sei maggio ottantanove al ventuno ottobre novantadue l'inutile si trovasse in libertà
Mentre non può considerarsi dato ostativo al coinvolgimento dei fatti per cui è processo la circostanza che Antonino Giuffrè sia stato tratto in arresto il ventuno marzo novantadue
Come già si è detto infatti che è stata accertata la partecipazione del Giuffrè ad una delle riunioni per gruppetti tenutasi in epoca precedente l'omicidio Lima
Ed è ben possibile che Giuffrè sia stato nuovamente consultato dal biondino per essere portato a conoscenza prima dell'arresto delle modalità con le quali il progetto di attentato doveva esibirsi
Posto che Cancemi ha fornito una indicazione temporanee approssimativa
Della data in cui unitamente a Raffaele Ganci è stato contattato dal biondino al cantiere di piazza Principe di Camporeale e che quest'ultimo non ha certamente agito nell'arco della stessa giornata
Del resto all'epoca dell'omicidio Lima il ciuffo RAI era libero di muoversi nel territorio e suscettibile dunque di essere raggiunto personalmente o tramite appositi canali di trasmissione
Con la conseguenza che può concludersi con ragionevole certezza processuale nel senso che il Giuffrè sia stato coinvolto nel Progetto decisionali di offensiva lo Statuto
Che ha avuto concreto inizio con l'omicidio dell'onorevole Lima è proseguito con la strage di Capaci
Ma detto in ultimo che è possibile individuare anche in capo Giuffrè un personale interesse al programma criminoso concretizzatosi il ventitré maggio novantadue
Atteso che al dottor Falcone si attribuiva la responsabilità del riconoscimento anche in Corte di Cassazione dell'esistenza della commissione provinciale
E delle regole di funzionamento della stessa fra le quali quella inerente alla collegialità delle decisioni concernenti i cosiddetti omicidi eccellenti
Orbene atteso in ruolo
Rivestito di capo mandamento di Caccamo il Giuffrè era certamente consapevole del fatto che da riconoscimento di tetto ultimo principio sarebbero derivate anche per lui conseguenze processuali negative
Con riferimento ai diritti che Cosa Nostra sistema accendendo commettere vale a dire l'omicidio Lima
Per il quale è stato condannato con sentenza del quindici luglio novantotto insieme a Francesco Madonia Salvatore Buscemi Giuseppe Farinella
E gli altri che erano stati deliberati come facenti parte di un'unica strategia delitti in relazione ai quali doveva senz'altro mettere in conto divenire perseguito proprio in ragione del ruolo rivestito
Anche nel versante del connubio politico imprenditoriale mafioso e datur riscontrare uno specifico interesse del Giuffrè all'eliminazione del dottor Falconi posto che questi a detta del missino manteneva pur sempre una funzione di direzione della gestione illecita dell'assegnazione degli appalti da svolge su territori ma tifi tacche sarebbe stata certamente compromessa se Falcone fosse rimasto in vita e ancor più se si fosse concretizzata la sua aspettativa di divenire procuratore nazionale antimafia
Particolarmente significativo
E al riguardo di riferimento del sino alla presenza di Antonino Giuffrè alla riunione svoltasi presso l'abitazione di quest'ultimo
Nella quale si era discusso della definizione e di individuazione degli interlocutori
Che in rappresentanza del mandamento di Caccamo erano abilitati a trattare corsi Lino per la gestione illecita degli appalti da svolgere in qualche punto
Come abbiamo visto in quell'occasione antiretorico lavorano anche Giuffrè aver imposto al biondo Lillo dal palinsesto Dinon instaurare rapporti diretti con sino senza una sua preventiva autorizzazione
E ciò evidentemente per l'ovvia ragione che in questo modo sarebbe riuscito ad avere il controllo integrale delle attività in quella zona
Ho finito l'apposizione di tutto ne avevo sentito il semiologo e tredici perché
Secondo combattuto abbiamo stabilito
C'è un'ora di tempo per come quattordici concluso il blocco codici
Se non finisco alle quattordici e sette pochissimo tempo dicono chiaramente io le previsioni su Sanremo officina basamento in modo il più di cinque minuti e mezzo consecutivo pubblico
Quel Consiglio dobbiamo scultore come interesse con attenzione a qualcosa allora dicevano che interrompere Cuanza questo il problema
Presidente il turismo il come posizione a questo progetto e adesso le posizioni di Francia come ad unire Giuseppe Farinelli ai coi Lucchese facciamo fece Pelligra viene facciamo questo primo turno degli infermieri dobbiamo socio Silvio ma in un rapporto République io capisco
Si forma ricurvi va bene
E si tratteranno adesso appunto le posizioni di due imputati che sono stati assolti dalla corte di primo grado sul presupposto della mancata prova dell'esistenza di un sostituto
Che come si ricorderà in linea di principio quello stesso giudice aveva ritenuto erroneamente dover essere l'esclusivo canali di informazione col capo mandamento detenuto
Sulle ragioni per le quali tale principio non può essere accolto si fa ovviamente rinvio a quanto prima esposto per dire comunque
Che nel caso in esame e cioè per gli imputati Madonia Francesco e Farinella Giuseppe essendo stata sostenuta la carenza di prova addirittura in ordine all'esistenza di un sostituto
Si cercherà di dimostrare che un sostituto certamente esisteva
E ciò tanto alla stregua delle emergenze probatorie già acquisite in primo grado due
La cui valenza probatoria così come attribuita dalla Corte si contesta quanto in considerazione dei nuovi elementi che si sono comunque aggiunti per entrambi gli imputati in questo grado del giudizio e che certamente eliminano le carenze probatorie asseritamente esistente
Iniziando dunque da Madonia Francesco
Va detto in primo luogo e complessivamente che è il medesimo sebbene detenuto ininterrottamente dal sei maggio ottantasette faceva certamente parte della commissione provinciale di Palermo di Cosa Nostra nell'epoca d'interesse
Ed era stato uno dei più fedeli alleati sul fronte dei corleonesi durante la guerra di mafia
Periodo ok Pulse lontano nel tempo abbiamo visto segnare indefettibile mente e sino ad oggi i veri rapporti di forza tra i componenti del gruppo apicali dell'organizzazione
La circostanza il pacificamente riconosciuta alla stregua delle chiamate incrociati di numerosi collaboranti del giudice di primo grado
Il quale aveva anche correttamente rilevato che il Madonia era stato condannato all'esito del maxiprocesso per il piatto soggettivo e gli era stata riconosciuta già allora la sua partecipazione alla Commissione provinciale di Palermo
Proprio in base alle acquisizioni documentali costituite dalla sentenza che ha definito il maxiprocesso
Ed anche alla stregua delle univoche indicazioni di tutti i collaboratori di giustizia sentiti ma occorre bucarsi indubbio la sua collocazione nell'organismo di vertice
D'altra parte come abbiamo visto l'impedimento a partecipare fisicamente alle riunioni di Commissione derivante dallo stato di detenzione non comporta perciò solo la sua esclusione nella espressione nella raccolta del consenso nelle decisioni che coinvolgono gli interessi generali dell'associazione
Sembra opportuno
A questo punto ombre dei delimitare meglio il tema di prove che volendo dimostrare la responsabilità penale dell'imputato deve formare oggetto della presente
Requisitoria dare integrale lettura di alcuni passi della sentenza impugnata
La qualità di capo mandamento di risulta non è in capo a Madonia Francesco all'epoca della strage di Capaci sostiene la Corte risolto in modo cento dalle convergenti dichiarazioni di tutti i collaboratori di giustizia escussi così come è stato proprio com'è provato che lo stesso
Era stato tra coloro che avevano risentito maggiormente gli effetti negativi della sentenza della Suprema Corte di Cassazione del trenta gennaio novantadue numero dal
Che aveva annullato la sua assoluzione per l'omicidio di Boris Giuliano Di Cristina Giuseppe riconoscendone la qualità di capo mandamento e di persona assai vicina Rina al quale aveva offerto un notevole apporto nell'avvocatura
A fronte di tali elementi probatori a suo carico deve però rilevarsi che Madonia era stato ininterrottamente detenuto
Dal sei maggio ottantasette e che a differenza degli altri capi mandamento che si trovavano in tale situazione non vi è alcun suo sostituto tocca risulti imputato in questo processo
Circostanza questa che deve ricondursi ad un'obiettiva carenza delle fonti probatorie in ordine all'esistenza di un sostituto del Madonia all'epoca della strage di capaci
Si vedrà come il sostituto esistente Francesco Di Trapani
E morto e perciò non può essere imputato in questo procedimento
Così chiaramente delimitata la questione
La serie dei seminare anche quanto sostenuto dalla stessa Corte su quanto era già emerso
Nell'istruttoria dibattimentale di primo grado sulla indicazione di una persona che rivestisse tale ruolo dopo l'arresto dei figli del Madonia Antonino in saldo
Già detenuti all'epoca della strage
E io venero prosegue la Corte
L'indicazione è stata fatta in termini assai generici
Da Mutolo Ganci Calogero Ferrante Anselmo i quali hanno parlato di tali di Trapani Francesco che secondo il Mutolo sarebbe poi deceduto
Senza peraltro fornire indicazioni più precise in ordine periodi in cui lo stesso avrebbe svolto tale attività di sostituto
Né peraltro dagli atti processuali emergono indicazioni certe in ordine alla persona del di Trapani e dal fatto che lo stesso fosse in vita ed in stato di libertà all'epoca della strage di Capaci
In tale situazione
Sussistendo carenza probatorie in ordine all'esistenza di un sostituto del Madonia all'epoca dei fatti per quel processo
E quindi in ordine all'applicabilità del criterio di attribuzione della responsabilità adottato per i capi mandamento dei ponti Madonia Francesco assolto dall'imputazione ha scritto intorno commesso
Come si vede dunque
Il giudice di primo grado ritenuto non sufficientemente chiaro ai non indicazioni che pure erano state fornite circa l'esistenza di un sostituto di Francesco Madonia all'epoca della strage
Sostituto che era stato chiaramente e nominativamente indicato si chieda Ganci Calogero che tanto lo Gasparetto tale Francesco Di Trapani
La genericità delle indicazioni fornite sale dei per rilevare a dire della corte
Sia con riferimento all'epoca in cui il Di Trapani avrebbe ricoperto la carica di sostituto sia sulla stessa persona del di Trapani
Attese all'informazione sull'avvenuta morte promananti dal mutuo
Come si vedrà tra poco esaminando le dichiarazioni del Montoro l'affermazione di genericità e di incertezza processuale è totalmente destituita di fondamento
Anche in questo caso
Va comunque rilevato che non è condivisibile il criterio adottato in via generale dalla corte con riferimento alla responsabilità dei capi mandamento detenuti laddove si individua nel sostituto il titolare esclusivo della funzione di collegamento con l'Inter tenuto ma a tutto concedere anche a voler ragionare alla stregua del criterio di responsabilità recepito dalla corte
Non pare di potere condividere la valenza probatoria attribuita alle dichiarazioni rese da collaboranti escussi in primo grado
Ma stessi appaiono a ben vedere tutt'altro che generiche
E debbono considerarsi idonei a ricostruire con sufficiente precisione all'epoca in quel Francesco Di Trapani avrebbe rivestito il ruolo di sostituto di Francesco Madonia nella direzione del mandamento dire Sultana
E infatti Giovambattista Ferrante
Ha posto in rilievo che in epoca prossima alla strage e comunque dopo l'arresto di Antonino De Salvo Madonia
Rispettivamente avvenuti il ventinove dicembre mille novecentottantanove e il tredici dicembre mille novecentonovantuno il predetto di Trapani svolgeva la funzione di sostituto del mandamento de quo
Lei dichiarazioni del Ferrante si colorano di notevole valenza probatoria perché il collaborante rivestito il ruolo di uomo d'onore della famiglia di San Lorenzo
Rientrante nel territorio dell'omonimo mandamento che risulta territorialmente contiguo con quello di risultano non si trovava perciò il Ferrante in una condizione privilegiata per venire a conoscenza di chi era posto a capo di detto mandamento
Anche perché è ragionevole ritenere che siano sorte questioni di ripartizione di coordinamento concernenti le attività relative limitrofi e delicati territoriali in questione
Anche Calogero Ganci ha sottolineato che il Di Trapani rivestiva il ruolo di sostituto del mandamento dire Sultana proprio con riferimento all'epoca prossima quella della cosiddetta strage di Capaci
All'udienza del ventuno settembre novantasei a proposito della composizione della Commissione provinciale di Cosa Nostra lei poca della strage di Capaci ha così riferito San Lorenzo Giacomo Giuseppe Gambino sostituito dal biondino Salvatore e risultava Francesco Madonia sostituito allora da Francesco Di Trapani
Ma ciò si aggiungono le dichiarazioni Francesco Paolo Anzelmo il quale ha evidenziato che dopo l'arresto dei figli di Francesco Madonia il mandamento era stato retto dal Di Trapani
Rimarcando le circostanze riferite dal Ferrante
Anche lui infatti sentito all'udienza del ventisette novembre novantasei a proposito della compito della composizione della Commissione provinciale di Palermo all'epoca della strage
Ha dichiarato che per il mandamento utile soltanto c'era Ciccio Madonia sostituito per un certo periodo dei suoi figli poi da Ciccio di Trapani
Quanto alle dichiarazioni del Montoro
Le stesse contrariamente a quanto asserito dal giudice di primo grado devono considerarsi connotate del requisito della specificità anche con riferimento all'epoca
In cui il Di Trapani rivestito il ruolo di sostituto del capo mandamento Francesco Madonia
Dal momento che ha indicato il limite sì un po'dell'esercizio delle relative funzioni a far data dall'arresto i figli Madonia così testualmente il muto
Sentito in data ventuno febbraio novantasei a proposito il sostituto e Francesco Madonia che ha chiaramente indicato come il capo mandamento di risultano
Guardi in quel periodo sono tutti in galera padre con i figli e lo sostituisce un certo Di Trapani Francesco che ora il figlio di questo di Trapani Francesco si è sposato la figlia si è sposato con Madonia Salvatori
Questi però sono parenti con Madonia Francesco sono parenti larghi
Prima erano diciamo appartenevano alla stessa famiglia dire Sultana
Dopo innato una specie di lite con il padre di questo di Trapani con il Madonia e se ne andarono a cinesi
Egli accolti come dei figli diciamo il Gaetano Badalamenti
Dopo diciamo quando il Badalamenti è caduto in disgrazia
Il Di Trapani era uno quello che portava le notizie che il Badalamenti voleva fare una specie di risposta verso Irina e quindi ritornò nella sua famiglia naturale
Perché esiste pure che a volte ci sono dei personaggi che cambiano famiglie
Ha poi specificato Minutolo
Che di Trapani è morto
E diamogli appresso le notizie prima riferite sul medesimo in occasione dell'uccisione di Gaetano Carollo mentre si trova in carcere con Mariano Agate Peppino Leggiu
La nomina del di Trapani quali sostituto e circostanza che appare assai verosimile
Anche in considerazione del legame intercorrente tra questi e la famiglia Madonia dal momento che il Di Trapani e Francesco Madonia sono tra loro cugini in quanto figli di fratelli
Francesco Madonia e il figlio di rosa di Trapani che sorella Tinicolo padre di Francesco di Catania
E consuoceri
Dato che i rispettivi figli Salvatore e Mariangela hanno contratto matrimonio proprio il ventitré maggio novantadue all'interno del carcere Ucciardone di Palermo
Conclusivamente non può non rilevarsi ad avviso di questo ufficio che è un più attento esame di tutte le dichiarazioni acquisite in primo grado
Avrebbe dovuto già indurre a ritenere l'esistenza e l'operatività di un sostituto di Francesco Madonia all'epoca della deliberazione della strage individuabili nella persona di Francesco Di Trapani
Va be'istruttore dibattimentale di questo grado del giudizio sono comunque emersi ulteriori elementi probatori che confermano inequivocabilmente i dati che erano già stati forniti con riferimento alla persona di Francesco Di Trapani
Va altresì rilevato che è stato documentalmente provato che il Di Trapani aveva la concreta possibilità di comunicare direttamente con l'imputato Francesco Madonia
Per avvertirlo del proposito di eliminare il dottor Falcone di far raccogliere su consenso tramite il sistema dei colloqui
è emerso infatti che presso la casa circondariale di Pisa nel periodo compreso fra il primo gennaio del ventitré maggio novantuno due il Madonia è stato ammesso più volte a colloquio con la moglie Emanuela Gilardi
Segnatamente in data undici e ventitré gennaio quattordici e ventinove febbraio quattordici marzo due ventitré aprile sette maggio novantadue come da fotografi Venda fonogramma dell'undici febbraio novantatré
Ed è altresì emerso
Che il detenuto Madonia si tratta sempre dello stesso futura dell'undici febbraio novantatré della direzione della casa circondariale di Pisa
Che il detenuto Madonia in quanto sottoposto a regime previsto dall'articolo quarantuno bis è assoggettato alle limitazioni di cui gli ordini di servizio si chiarisce comunque che
A causa delle condizioni di salute in quanto barellato il detenuto Madonia è stato ammesso ai colloqui sia con i familiari che col difensore incarnerà separata
In uso all'ufficio dello psicologo relativamente al medesimo detenuto si segnala che lo stesso fin dal suo ingresso in questa sede undici novembre novantuno
è stato ristretto presso la Sezione nel centro clinico e perciò con quelle modalità distruzione con loro
Come si vede dunque le condizioni colloquio riservata Madonia erano indubbiamente adatte a favorire in concreto qualsiasi tipo di scambio di notizie
Un'indubbia conferma promana da quanto dichiarato da Angelo Siino il quale ha ricordato di essere stato ristretto per un certo periodo nel carcere di Pisa
Ove ha avuto modo di conoscere e Francesco Madonia che si trovava ristretto in una cella Tivoli assoluta
Bere conseguentemente concludersi nel senso che è stata raggiunta la prova del fatto che il Madonia attraverso il sistema dei colloqui dei quali certamente usufruiva
Ha avuto una concreta possibilità di essere informato di far conoscere a sua volta la propria pronta
Circostanza che comunque non è stata messa in dubbio dai giudici di primo grado
Venendo dunque le più recenti acquisizioni probatorie vanno innanzitutto ricordate le dichiarazioni di Onorato Francesco
Il quale sentito come si è detto nel procedimento penale il cosiddetto di rami di utero il quel verbale è stato formalmente acquisito affermato con certezza
Che nel mille novecentonovantadue e perciò all'epoca della strage di Capaci capo mandamento di risulta era Ciccio Madonia sostituito da Ciccio di Trapani
Altri si è precisato che era certamente possibile per il di Trapani comunicare i comuni con il capo mandamento detenuto
Questi messaggi sono sempre arrivati anche le ripeto anche con il quarantuno con qualsiasi problema i messaggi fuori sono sempre tra Panama
Espressamente richiesto appunto i feriti in merito e rapporti di affinità esistenti tra il Di Trapani Salvo Madonia figlio del capo mandamento ex genero del di Trapani
Del quale Salvo Madonia sposato la figlia con sir rendendo come si crede dichiarazioni analoghe a quelle già recital Mutolo e confermate dagli accertamenti disposti
Ha aggiunto che il Di Trapani è morto tra il novantadue e il novantatré mentre era latitante
Di rilievo sono in ultimo le dichiarazioni che l'onorato arreso a proposito di Nino Madonia
Il quale a suo dire adottava decisioni anche sui cinica commettere ma mai per questioni di competenza della Commissione provinciale di Cosa Nostra
E perciò ad esempio per omicidi così perché c'è l'ente ebbene in tal senso devono certamente essere intese le dichiarazioni che sul conto di mio Madonia reso Giovanni Brusca
Il quale del resto è stato assai chiaro circa il soggetto che rivestiva il capo io la carica di capo mandamento di risultano che ha indicato concerti pezza in Ciccio Madonia
Più volte anzi il Brusca dichiarato tanto in questo procedimento quanto in quello relativo all'omicidio dell'onorevole Lima che il capo mandamento naturale dire Sultana e Francesco Madonia
Spiegando che fino a quando non c'è motivo per potergli estromettere o fino a che il capo mandamento non rinunziare a caricare i vari capi mandamento rimangono sempre gli attuali
A scanso di possibili e deprecabili equivoci si ricordano alcune delle dichiarazioni rese da Giovanni Brusca
Domanda chi essa Lucio Madonia
Figlio di Francesco fratello di Antonino e rappresentava il mandamento di risulta in quale qualità
Sostituto del padre e del fratello perché prima il padre poi il fratello col Salvuccio Madonia
Domanda e quindi sta parlando di diversi sostituti in successione temporale vuole spiegare un attimo quali sono questi sostituti che si sono succeduti nel tempo secondo quanto sa nel mandamento di risultante risposta
E allora
Il capo mandamento naturali lei Francesco Madonia da quando il padre è stato arrestato avuto problemi giudiziari il capo mandamento divenne come sostituto Antonino Madonia
Dopo l'arresto di Antonino Madonia divenne Salvuccio Madonia dopo l'arresto di servo Uccio Madonia dopo l'arresto con l'avallo di Antonino Madonia divenne Francesco Di Trapani sino a quando poi è morto
Come si vede dunque anche le dichiarazioni del Brusca sui sostituti del Madonia che si sono succeduti nel tempo per cui con particolare riferimento all'epoca della deliberazione
Della strage Francesco Di Trapani concordano perfettamente con tutte le altre emergenze processuali
Del resto dal complesso delle dichiarazioni rese da diversi collaboratori di giustizia i quali hanno tra l'altro differito di alcune riunioni in cui avevano preso parte di volta in volta i sostituti di Francesco Madonia
E certo per gli interessi e il mandamento di risultano sono stati sempre rappresentati ora tramite i figli che l'imputato ora tramite il sostituto Francesco Di Trapani sempre e comunque in rappresentanza del capo impedito
Restano in ultimo dei seminare le dichiarazioni di cui Ermini Giuseppe
Collaboratore di giustizia sentito all'udienza del sei
Dicembre novantanove che hanno apportato un'ulteriore rilevante contributo sul tema posto dai giudici di primo grado circa l'esistenza di un sostituto di Francesco Madonia e l'individuazione del sostituto che non rappresentano nel periodo interesse
Io lui e il mini già un uomo d'onore della famiglia mafiosa di altare Luti banca
Dopo aver riferito della sua personale esperienza in Cosa Nostra delle vicende relative alla famiglia di appartenenza e dei motivi che lo hanno indotto alla collaborazione e ad autoaccusarsi di diritti anche gravi per i quali non era neppure sospettato ha riferito in merito ad un episodio che
Se può risalente al mille novecentonovantacinque riguarda la posizione processuale deputato Francesco Matulli con specifico riferimento
All'esistenza anche a quel tempo e perciò anche dopo la morte di Francesco Di Trapani di un sostituto del Madonia
A riprova della continuità nel tempo della permanenza della figura di un sostituto che i giudici di primo grado avevano ritenuto erroneamente non sufficientemente provata
Ha riferito in particolare il Guglielmini di una riunione che a seguito dell'uccisione di un ragazzo Agostino onorato nipote che l'attuale collaboratore di giustizia Francesco Onorato
Che a quel tempo non collaborava ancora
Ed era reggente della famiglia di Partanna Mondello in stato di detenzione
Si era tenuta in una casa della quale egli aveva la disponibilità e che veniva normalmente utilizzata per incontri tra uomini d'onore
Proprio per il fatto di essere stato richiesto di mettere a disposizione quella casa direttamente da uno degli interessati all'incontro narrato
Ne era venuto a conoscenza pur se il suo ruolo si era limitato a quello appunto della messa a disposizione della casa
Si trattava di un incontro che doveva essere chiarificatore delle ragioni di un omicidio che riguardando il parente di un uomo d'onore
Per lo più con la carica di reggente e era divenuto perciò stesso motivo di interesse dell'organizzazione criminale Cosa Nostra nel suo complesso
L'incontro era stato organizzato da tali Nicola Di Trapani che era in quel momento
Il responsabile di fatto del mandamento dire Sultana sostituto del capo mandamento Francesco Madonia un detenuto
Ed è avvenuto l'incontro tra il predetto
E biondo Salvatore detto il lungo che come sappiamo anche attraverso altre emergenze processuali di questo stesso procedimento sostituiva in quel momento proprio onorato Francesco anche lui detenuto già reggente di Partanna Mondello
Un incontro dunque avvenuto tra irresponsabili di fatto dei due mandamenti interessati all'omicidio di cui si è detto mandamento i che erano da una parte quello di interesse della persona offesa e perciò quello cui appartenevano zio dell'ufficio onorato
Francesco
E dall'altra
Quello dei responsabili o presunti tali
Che nel caso di specie erano alcuni appartenenti alla nota famiglia mafiosa dei Fontana dei Galatolo quasi tutti uomini d'onore della famiglia dell'acqua santa rientrante nel mandamento dire Sultana col accanto Francesco Madonia
Da notare che indipendentemente dall'accertamento giudiziario al quale non si fa neppure cenno visto che non è stata acquisita la sentenza di condanna in grado d'appello di uno dei responsabili di quell'omicidio
Ciò che rileva in questa sede e la giustizia di Cosa Nostra
Sapere cioè chi nel momento in cui era stato organizzato alla riunione della quale parli Guglielmini era ritenuto responsabile dell'omicidio da parte di appartenenti a Cosa Nostra
Ebbene secondo il racconto dei Guglielmini sospettati dell'omicidio erano alcuni componenti della famiglia Fontana
Con la conseguenza che uno dei mandamenti interessata a quell'incontro chiarificatore era proprio quello di re Sultana con a capo Francesco Madonia
Suo sostituto era allora Nicola Trapani come abbiamo appreso anche da altri imputati di reato connesso sentiti in questo procedimento
E la circostanza ha trovato proprio in cui il mini Giuseppe rilevante conferma essendo stato proprio nulla Nicola Di Trapani ad essersi incontrato in quella particolare circostanza con biondo Salvatore il lungo
Inutile dire che trattandosi di un fatto personalmente vissuto dal Guglielmini il quale ha avuto modo di vedere proprio lui Nicola Di Trapani
Alla stregua dei canoni ermeneutici fissati dalla Cassazione assume particolare valenza probatoria con prova del fatto che nel mandamento dire Sultana c'è sempre stato un sostituto del Madonia
Anche dopo che tutti i suoi figli si erano alternati indetta carica nell'ordine Nino è salvo
E che erano stati tratti in arresto e dopo che Francesco Di Trapani padre di Nicola
Che era stato sostituto proprio nel periodo temporale di interesse nel presente procedimento era morto
è da rilevare che nel corso della sua deposizione il cui Gelmini ha riferito anche di un'altra riunione avvenuta sempre in quella casa di cura la disponibilità e nello stesso periodo precisamente pochi giorni prima dell'incontro tra Nicola Di Trapani biondo Salvatori lungo
Riunione questa volta avvenuta tra Nicola Di Trapani Brusca Giovanni Cucuzza Salvatore Mimmo cancelliere ed altre persone i cui nomi ha dichiarato di non ricordare
Ma dei quali ancora una volta ha ricordato le cariche ricoperte
A ulteriore dimostrazione del fatto che trattavasi di incontri tra esponenti di vertice di Cosa Nostra e non certo di semplici vomito minore
Ad ulteriore dimostrazione cioè del ruolo di fatto ricoperto da Nicola Di Trapani
Tornando dunque le dichiarazioni Guglielmini va detto che le stesse pur con tutte le app Rizzardi carenze espressive del collaborante per la verità neppure Monti
Appaiono lineari coerenti precise quanto alla descrizione di luoghi e situazioni credibili anche con riferimento alla sua collocazione in Cosa Nostra alle conoscenze dell'organizzazione risalenti anche di molto nel tempo all'effettiva è possibile conoscenza degli esponenti di Cosa Nostra menzionati e al ruolo di fatto ricoperto nel momento interessa
Un importante con ferma
Un'importante conferma di quanto dichiarato dal Guglielmini
Sì viene nelle specifiche dichiarazioni di collaboratori che hanno riferito del ruolo di sostituto del capomandamento dire Sottana svolto da Nicola Di Trapani proprio il perito tanto in cui si colloca l'episodio riferito per Guglielmi
Detto ciò sulla credibilità del collaborante si ricordano anche le altre dichiarazioni dallo stesso rese sempre con riferimento al mandamento dire Sultana
Così in particolare pagina settantacinque della trascrizione dell'udienza del sei dicembre novantanove
Domanda
Lei ha mai sentito parlare del mandamento di Ray Sultana
Risposta dire Sultana sì il mandamento dire Sultana era nelle Madonie si capirà in seguito che riferimento e chiaramente non alla località montana delle Madonie quanto al cognome stesso Madonia
Ce l'aveva in mano Nino Madonia prima poi arrestato ma lui ce l'aveva Salvatore Madonia suo fratello il piccolo domanda e il capo mandamento Piera
Risposta era suo padre Ciccio Madonia
Spiega quindi in maniera veramente assai chiara che l'indicazione dei figli come di coloro che avevano in mano il mandamento era stata fatta con riferimento ai sostituti del padre
Guglielmini
Il mandamento quando suo padre era arrestato c'era il piccolo che era latitante l'aveva lui in mano
Domanda il piccolo chi intende dire Salvatore
Aggiunge quindi Guglielmini che dopo l'arresto di Salvatore Madonia il mandamento l'ha avuto nelle mie mani
Che è espressione con la quale il collaborante intende chiaramente riferirsi alla funzione di sostituto dal capo mandamento in stato di detenzione il cognato che è stato nominativamente indicato in Francesco Di Trapani
Si ricordi che rapporto di affinità mai stato effettivamente accertato
Essendo stato acquisito il dato del matrimonio contratto tra Salvatore Madonia e la figlia di Francesco Di Trapani
Sempre su Francesco Di Trapani e Guglielmina dichiarato di averlo conosciuto personalmente precisando le l'occasione di incontro così a pagina settantasei
E le funzioni svolte con riferimento al mandamento direi Sultana
In Cosa Nostra si sentiva dire che se c'era qualcosa si andava da lui
Il punto di riferimento dunque
E perciò di fatto colui che sostituiva il capo mandamento
E precisandone anche il periodo dall'arresto Salvatore Mattina alla sua morte
è stato altresì in grado di precisare le circostanze della conoscenza vinicola di Trapani e rimando quanto detto pagina ottantasei
A che sino alcolismo censo sentito per la prima volta in grado di appello ha dichiarato di aver riconosciuto Nicola Di Trapani come reggente del mandamento dei Madonia Palermo
E perciò dire Sultana ricordando un episodio che non avrebbe visto fare da tramite con il Madonia
Così testualmente cioè al plurali i una Dounia
Per comunicare una questione riguardante Giovanni Brusca
Ha ricordato infatti sino a colori che dopo l'ultimo arresto del Bagarella avvenuto nel mille novecentonovantacinque Giovanni Brusca aveva avuto modo di lamentarsi con Lulic con Matteo Messina Denaro ecco Nicola Di Trapani
Della gestione di Bagarella facendo discorsi che li aveva insospettiti al punto da voler adottare provvedimenti
Il Matteo Gioè mi disse di andare all'appuntamento portandomi il revolver perché se avesse fatto di discorsi sbagliati ci avremmo sparato
Ebbene in quell'occasione Nicola Di Trapani si era fatto carico di fare conoscere la questione al carcere
Cosa che AVEPA effettivamente fatto parlandone con Nino Madonia
Sempre a dire del di Trapani testualmente hanno mandato a dire che per dispetto di suo padre lo dovevamo lasciare
E che con Brusca avrebbe parlato lo stesso Nicola Di Trapani per metterlo sulla buona strada
Da notare
Che se da un lato il signor cori ha riferito di un colloquio che di Trapani avrebbe avuto con Nino Madonia è anche vero che l'uso del pluralismo immaturi
Hanno mandato Mattia ai lascia chiaramente intendere che non sia stato un solo Nino Madonia mandare la risposta al quesito concernente l'intenzione che alcuni reggenti capi mandamento avevano avuto di uccidere i Brusca
Sembra piuttosto che tenendo anche conto di quanto specificamente dichiarato del Brusca a proposi to
Di una guardia penitenziaria che era in contatto con Nino Madonia
E con Nicola Di Trapani il mezzo di comunicazione più semplice fosse stato quello di interloquire direttamente con Nino Madonia il quale avrebbe poi a sua volta
Potuto comunicare tramite bigliettini e con il solito sistema del colloquio di altri familiari aventi diritto con il proprio padre
Al quale attesi gli strettissimi rapporti esistenti con tutti i corleonesi e perciò anche con Bernardo Brusca sarà stato chiesto assai verosimilmente consiglio sulla delicata vicenda
Il sindaco ha dichiarato inoltre di sapere che Francesco Di Trapani padre concordati
Si è già acquisite sul punto io direi di fermarci qui per oggi prevedo purtroppo così procede vengo nella mattinata del giorno due la requisitoria non verrà ultimata comunque
Io ho poco tempo comunque o comunque tenete presente che entro il due
Giornata del due un limite invalicabile perché altrimenti tutti i programmi ci saltano
Quindi a questo punto scusi per il due disponibile anche il pomeriggio sì
Mattina e pomeriggio previsto udienza mattinata onori mattina e pomeriggio però sollecito i procuratori generali a concludere il loro valore cui storia come limite invalicabile entro quella udienza
Mattina o pomeriggio perché altrimenti tutti i programmi salteranno anestesia ma edizione di rispettare quello che è un attimino va bene
E allora a questo punto poiché sono le ore tredici e quaranta
Presidente disponga
Che il procuratore generale prosegua la propria requisitoria in altra udienza
E rinvia il processo
Al due febbraio due mila ore nove in quest'aula
Udienza che come già annunciato proseguirà per l'intera giornata e che verrà destinata al completamento della requisitoria
All'inizio
Delle arringhe dalle parti civili
Vengono confermati tutti i provvedimenti relativi alla partecipazione degli imputati ebbene ordinata una ritraduzione udienza tolta