Un patto per il Centro Italia: i candidati del centro sinistra alla Presidenza delle sei regioni org. c/o l'Auditorium - Via Rieti

Se potete accomodarvi per cortesia diamo ancora qualche minuto
Ai fotografi
E poi sarà un minuto iniziamo la conferenza stampa
Va bene
No
Mi mette in veramente
O il sesso candidatò la Lorenzetti in questo momento non è presente perché si è ammalata con l'influenza però avete la sua immagine avete la sua immagine alle nostre spalle veramente appena appena avremo dove
Assoluta
Nel senso
Eccola adesso a Brindisi dove
La Lorenzetti è comunque presente
è comunque presente per due motivi in due modi sia diciamo un questa o modo visivo dal nostro sito ma anche con un messaggio che ha mandato perché purtroppo la botta di influenza che ha ricevuto è consistente allora sì signor i fotografi cortesemente ci saranno iniziare la conferenza stampa
Dovrà
E
Sì
Fatte se possiamo iniziare bene
Grazie per essere venuti a partecipare a questa conferenza stampa è un'iniziativa molto importante
Vorrei dire immagine e sostanze immagine e sostanza dietro questa iniziativa c'è già un lavoro svolto da dalle precedenti amministrazioni parte era presentati a questo tavolo che hanno ho ideato un percorso di cooperazione e che si è sostanziato in atti concreti il più emblematico del quale ne parlerà anche questo sito internet che nei prossimi giorni verrà attivato è stata l'inaugurazione della sede comune delle cinque regioni dell'Italia centrale a Bruxelles unica in Europa
Si tratta di un'iniziativa di cooperazione tra le Regioni dagli a centrale e ora anche con il Molise
Che sta a significare la volontà di progettare il futuro per le popolazioni per i territori per i soggetti economici un futuro fatto non di parole ma di pratiche amministrative di atti concreti e di iniziative economico sociali
Dico solamente per favorire la gestione di questa conferenza stampa nei tempi programmatiche molti materiali sono presenti fuori alla ricezione materiali che spiegano il senso di questa iniziativa di cooperazione tra Italia centrale
Ricordi rapporto DEC nelle che è stato presentato a Perugia il venticinque febbraio nell'incontro dei presidenti con di presidenti del genere centrale con D'Alema dal quale risulta che questa cooperazione ha prodotto centoquarantuno mila posti di lavoro in più
Il diciassette per cento di incremento dell'export è e un tasso di crescita della disoccupazione tre volte inferiore a quella del Nord c'è un potenziale economico e sociale dell'Italia centrale sempre secondo il tenerle altri analisti più forte potenzialmente nei fatti del Nord Est nostro paese ma come grandi presidenti noi siamo per una proposta di federalismo cooperativo e solidale
Un federalismo cioè che incrementa il valore di ogni regione di ogni amministrazione
Ieri Goggi il futuro della competizione fuori dei confini nazionali e non come alcuni fautori secessionisti all'interno del territorio nazionale questa motivo principale
Dell'impresa i presidenti sono qui adesso i candidati di presidenti alle presidenziali regionali sono qui anche per entrare nel merito di questioni che riguardano la sottoscrizione di questo patto comune
Abbiamo lavorato sul piano amministrativo per tre anni ora si fa una sintesi politica e si fa un progetto comune di lavoro per i prossimi cinque anni i signori giornalisti avranno la possibilità di fare domande ovviamente previsto poneva fine all'una e mezza un buffet una sulla comunicazione di servizio rapidissima nemici dei comitati elettorali sono pregati poneva fine
Dividerà di ritirare i materiali che sono la ricezione alle mie spalle c'è
Un'idea
Speriamo vincente anche in termini progettuali un sito internet dei sei candidati presidenti che è collegato con i singoli siti elettorali di ogni candidato
Questo progetto è un progetto che ha un significato molto preciso acquisire la conoscenza delle potenzialità dell'Italia centrale
La ricchezza culturale economico produttiva e sociale la qualità dei redditi della di una qualità di vita nelle piccole e medie citati da centrale è superiore alla media nazionale ed è tra i principali in Europa
Ci sono elementi di conoscenza che non sono ancora noti al pubblico sia generale che quello specializzato nel campo economico no in questo modo costruiamo il programma su un dati cose fatte e cose da fare
Parole che sono Progetti progetti che sono impegni impegni che sono documentati con azioni costruttive questa è il valore aggiunto rispetto al Polo delle libertà il Polo è a zero su questo piano diciamo di sfida non hanno esperienza accumulata in questi cinque anni
Passo adesso la parola al presidente uscente e candidato alle prossime regionali del Lazio Badaloni che ovviamente anche ospite e quindi poi c'era lui visto il mestiere
Che a tutti ed è riconosciuto di un po'coordinare questa conferenza stato Presidente
Potremmo pure passare direttamente a domande dei giornalisti perché la sintesi è stata così efficace che ha detto
Mi pare quella che non soltanto la linea strategica che guida questa cooperazione ma anche le linee concrete sulle quali intendiamo muoverci però io posso aggiungere innanzitutto un un sincero anche credo interpretando pensiero di tutti un sincero augurio
Alla nostra collega candidata che Stars cioè i in Sabratha e quindi non è potuta venire e fra l'altro è l'unica rappresentante del gentil sesso
In questo in questa riunione quindi veramente fare tanti auguri di cuore perché occorre guarisca presto
Perché serve il suo fondamentale contributo diretto in questa campagna che come è stato rilevato a questa enorme novità proprio appunto l'elezione diretta dei presidenti
Il in un rapporto che sarà anche diverso nel futuro
Con il Consiglio quindi un diverso rapporto istituzionale fra il governo e con un regionale il Consiglio regionale e anche credo che non ci sia niente di male a sottolinearlo se questo viene vissuto come noi vogliamo fare in uno spirito costruttivo un rapporto diverso fra il presidente e partiti dalla maggioranza che lo sostengono
D'altronde questi cinque anni di governo del centrosinistra nelle nostre regioni hanno dimostrato due cose uno la coesione
Della delle delle forze politiche che fanno parte la maggioranza che ci sostengono e due la stabilità politica che si è assicurata et ai cittadini delle nostre ragioni e che rappresenta la premessa per un'azione di governo efficace
E credo che proprio sulla base di questi elementi si possano prendere come punto di riferimento per capire il senso e l'utilità di questa strategia due dati che essendo dell'Istat non possono essere contrabbandati come dati di propaganda e cioè le regioni del centro Italia hanno in questi anni fatto uno sforzo di marketing territoriale che ha consentito di raggiungere un più diciassette nell'export rispetto ad un più nove delle regioni del nord e soprattutto hanno consentito di ridurre il tasso di disoccupazione di una percentuale tre volte superiore a quella del Nord
Si può benissimo dire che non siamo partiti alla pari che noi avevamo una situazione di gap rispetto al nord e che in qualche modo ci penalizzava però certamente questo dato ci conforta per raggiungere quell'obiettivo che non è e quello di creare una barriera fra nord e sud ma esattamente il contrario cioè quello di essere una cerniera fra nord e sud
In una logica di Federal di federalismo cooperativistico di federalismo
Solidale che è esattamente antitetica alla strategia politica di Bossi e della sua devolution che è un termine che sono molto ma più come titolo di una canzone che come strategia politica e che ha dietro per esempio tanto per intenderci per farmi intendere ai cittadini a cui ci rivolgiamo che ha dietro per esempio l'intenzione scientifica di far decollare l'aeroporto di Malpensa a scapito dell'aeroporto di Fiumicino
Mentre nella nostra intenzione cioè quella di far rispettare il l'impegno che il il governo prese nel novantaquattro quando ministro dei Trasporti Publio Fiori venne fatto decollare l'aeroporto di Malpensa che era quello di portare avanti contestualmente il rilancio dei due ab
Ecco allora siccome il buon giorno purtroppo in questo caso non si vede dal mattino ma tutto il contrario
A me fa piacere sottolineare che uno dei punti di impegno politico
Delle regioni del centro Italia è stato anche quello di fare una battaglia tutti insieme per salvaguardare
Il sistema Rho portuale di Fiumicino proprio nella logica che questo non è un dato che interessa soltanto la regione Lazio la capitale d'Italia ma tutta la parte centro sud dell'Europa
No dell'Italia e dell'Europa e del mondo
Che è bene che abbia questo baricentro per consentire a quei dati di cui parlavamo prima di crescere e non di farvi scivolare indietro il nostro territorio è chiaro che questa la strategia si inserisce all'interno di una di un impegno sistematico che il centrosinistra sta portando avanti a livello nazionale con una nuova classe dirigente
Che lavora in maniera onesta competente e che ha consentito all'Italia di diventare progressivamente un Paese sempre più autorevole sul piano internazionale e anche più giusto ci aggiungerei io
è tornato a crescere il numero degli occupati sono oltre settecento mila i posti di lavoro creati dal ventuno aprile del novantasei da quando il centrosinistra arrivato al governo
E sono un milione trecento mila le imprese nuove che sono nate molte delle quali sono nel Sud
Si è semplificato il percorso della pubblica amministrazione quattro anni fa per avviare una qualsiasi attività produttiva servivano quarantatré domande di autorizzazioni oggi ne basta una sola
è chiaro che
Per andar avanti su questa strada noi chiediamo fiducia anche tenendo presente il fatto che nelle sprona la prossima legislatura le regioni avranno più peso avranno più responsabilità partirà il federalismo fiscale quindi con un'autonomia finanziaria che consentirà ad ognuno di noi di fare delle scelte con maggiore autonomia
E e quindi evidente che questo dato insieme al dato dell'elezione diretta dei presidenti
Pongono i cittadini di fronte ad una appuntamento quello del sedici aprile che non può essere disatteso e che anzi va se mai deve andare nel senso opposto cioè di una riduzione dell'astensionismo
Noi cerchiamo di far capire anche indipendentemente da quella che è l'intenzione di voto l'importanza di andare a votare
Perché
Non è un'importanza solo politica come intende Berlusconi con le scelte di campo in cui i buoni stanno la parte dei cattivi stanno dall'altra
I belli stanno a parte i brutti stanno dall'altra ma è un'importanza strategica proprio per la vita democratica del nostro Paese in cui le istituzioni Regioni conteranno sempre di più e quindi è chiaro che una partecipazione dal basso alla vita di queste regioni è fondamentale così come noi abbiamo cercato sempre di fare e cioè di coinvolgere i cittadini nelle scelte che vengono fatte attraverso una collaborazione costante e momenti di verifica costante proprio senza imporre scelte dall'alto
Concludo dicendo e tornando all'argomento che sono cinque in maniera schematica le aree di strategia comune che abbiamo individuato e per ognuna di queste c'è una regione capofila
La Toscana capofila per le azioni delle politiche del lavoro le Marche per la rete telematica unitaria l'Umbria per le reti di infrastrutture per la mobilità
Il Lazio per le reti di struttura per l'innovazione tecnologica l'Abruzzo per lo sviluppo dell'Appennino e ci fa piacere che anche il Molise ovviamente
Sia pronto ad entrare in questa alleanza virtuosa perché in qualche modo era già una impegno reciproco che ci eravamo presi nella fine della legislatura e che ci fa piacere poter fare per far fare un passo in avanti la nostra alleanza per quanto riguarda la diciamo la questione specifica di cui è capofila la Regione Lazio e cioè l'innovazione tecnologica beh gli imprenditori che sono in sala non non c'è bisogno di sottolinearlo sanno perfettamente quanto importante migliorare al massimo questa sinergia anche alla luce della nuova zonizzazione
Dei fondi strutturali con Agenda due mila
Perché nell'Agenda due mila sono previsti degli incrementi proprio per i fondi che l'Europa mette a disposizione per completare il quadro dell'innovazione tecnologica ed è evidente che su questo bisogna accelerare al massimo il processo di sinergia tra istituzioni e mondo imprenditoriali
Ed è questa la linea nella quale noi ci stiamo muovendo con l'obiettivo di costituire una rete telematica fra tutti i centri e le strutture qualificate presenti sul territorio
E allestire io adottare questo progetto di legge di direte in ciascuna regione in modo che ci sia uno snodo è un jet un gestore
Un soggetto gestore del il cosiddetto tre parco interregionale questo è il nostro obiettivo mi fermo qui perché ci siamo dati un po'come disciplina
Le un tempo Breve che consenta innanzitutto a tutti di intervenire ma poi anche a chi è presente in sala di fare delle domande per degli approfondimenti
Berti
Sì io vorrei soprattutto sottolineare il fatto che le regioni del centro Italia si presentano all'inizio di questa prossima legislatura come quelle che hanno maggiori margini di miglioramento alcuno forse tra le le potenzialità più forti di crescita di sviluppo e di presenza sui grandi mercati internazionali i dati delle che avete a disposizione nella cartella confermano questi trend di sviluppo molto forti che derivano da una scelta che le nostre Regioni hanno fatto e che deriva dalla loro struttura economica ma anche dal da certe politiche di rapporto fra lavoro sviluppo e ambiente e cioè aver puntato sulla qualità e nostre sono regioni che hanno un patrimonio ambientali artistico culturale
Di di coesione sociale che hanno pochi riscontri in altre parti del Paese e anche in Europa e su questo noi abbiamo puntato per uno sviluppo che fosse particolare
Non ho uno sviluppo basato su un esasperato consumo delle risorse umane e materiali o magari sull'esasperazione dei rapporti sindacali ed economici ma appunto lo sviluppo basato sul l'armonica composizione delle risorse fondamentali che abbiamo conoscete la Toscana l'Umbria il Lazio le Marche e l'Abruzzo il Molise sono regioni dove l'equilibrio tra ambiente cultura laboriosità imprenditorialità diffusa hanno prodotto un particolare modello un modello che è diverso da altri modelli presenti nel nostro Paese ma che si presenta giustamente come possibile cerniera
All'interno di un'Italia che sta crescendo perché sta cercando complessivamente di accrescere la sua presenza sui mercati mondiali allora in questo quadro abbiamo potuto sviluppare svilupperemo politiche del lavoro molto attive
Perché abbiamo soprattutto la possibilità di puntare su questo elemento distintivo è molto forte la qualità del lavoro la qualità dello sviluppo
Io credo potremo proprio indica indicare questo obiettivo comune un patto per la qualità dello sviluppo per la qualità della vita che qui in queste regioni trova il suo punto più alto
La qualità dello sviluppo da noi significa poter lavorare sul fattore umano sulla sulla creatività sulla sulla fantasia
Che è propria di regioni che hanno contribuito tra l'altro in modo straordinario alla storia di questo Paese se pensiamo all'immenso giacimento artistico culturale
E innovativo che esiste in questa parte d'Italia quindi noi puntiamo sulla qualità anche la qualità del lavoro e delle politiche per il lavoro prestando grandissima attenzione al tema della formazione considerando la formazione come l'infrastruttura fondamentale
Del nostro Paese e anche una grande opportunità per la crescita occupazionale di qualità anch'essa sulla quale dobbiamo scommettere molto
E poi il tema delle dell'innovazione tecnologica che sarà poi sviluppata da altri altri candidati perché comunque è elemento fondamentale di una attiva politica per il lavoro dove in sostanza si amore siamo regioni dove non esiste il settore che guida tutto Hall azienda l'impresa che da sola riesce a essere motore di sviluppo noi abbiamo un mille settori mille vocazioni diverse
Nella piccola e media impresa nell'artigianato in nuove attività che si stanno dimostrando fattori di sviluppo incredibile
Io penso all'agricoltura di qualità i prodotti tipici all'agriturismo
Alla al turismo culturale ad una nuova ruralità che sta dimostrando che l'agricoltura non è affatto il settore arretrato del Paese ma anzi è forse un settore che esprime esprime il massimo tasso di innovazione
Ecco e su queste le mento qualitativo che noi dobbiamo puntare e allora voglio concludere dicendo che la forza di questa collaborazione fra le le sei regioni del centro Italia non è come diceva Badaloni elemento di separazione dal resto d'Italia ma al contrario un modo per dare un contributo particolare di questa parte del Paese
E il contributo è quello di favorire la presenza dell'Italia con le sue produzioni di qualità sui mercati mondiale
Io voglio concludere con questa immagine
Molti di noi stanno discutendo in questi in questi mesi se la nuova dimensione della globalizzazione della new economy del del commercio elettronico può penalizzare o no in un Paese come il nostro è una discussione che credo forse anche dopo la vicenda dopo la riunione di Lisbona possiamo re impostare in termini più costruttivi ma io dico questo hanno a queste regioni la globalizzazione non deve fare paura noi non abbiamo paura di questa dimensione
Perché certo se qualcuno nel mondo cerca produzioni di bassa qualità a basso prezzo
è facile che di ciò che accade nelle nostre selezioni non incontrerà granché ma se c'è qualcuno nel mondo che cerca prodotti di qualità dove conta la fantasia la creatività il buon gusto
La capacità innovativa la flessibilità di stare accanto ai mutamenti del costume allora le impresa e le attività i settori della Toscana dell'Umbria del Lazio della tre giorni le trova di sicuro perché noi su questo livello ci siamo
E l'impegno nostro e di rafforzare la nostra collaborazione
Perché migliori la competitività complessiva di questi sistemi credo questo sarà anche un ottimo contributo allo sviluppo complessivo del Paese
Ecco e con questi
Intendimenti che noi lavoriamo insieme e lo dimostra il fatto che la sede di Bruxelles delle cinque regioni poi credo che anche il Molise si aggregherà tra breve e diventata per noi cinque
Ma anche per tanti altri esponenti del nostro Paese un punto di riferimento sicuro ecco noi nel mondo della qualità e della globalizzazione ci siamo già
L'impegno è di usare la prossima legislatura per fare ulteriori passi avanti grazie
Grazie Vito D'Ambrosio candidato alla presidenza della Regione Marche
Le nostre Regioni hanno accanto ad alcuni punti di forza altri punti che non sono di forza e che ovviamente vanno individuati e per i quali occorre studiare le contromisure adatta
Sostanzialmente sono due il primo è una sotto dotazione infrastrutturale che secolare diciamo oggi ancora oggi andare dall'Adriatico al Tirreno un'impresa l'altro elemento lo accennava prima Martini e che noi il nostro tessuto produttivo non può pensare di reggere alla spinte della globalizzazione
Alla sui terreni del costo del lavoro della produttività del lavoro perché altrove nel Terzo Mondo che comincia ai confini dell'Unione Europea ma poi prosegue in Cina in India eccetera ci sono elementi molto direi molto avanzati o molto arretrati su questo punto noi per fortuna non possiamo abbassare il costo del lavoro aumenta la produttività entità di certi limiti lì dove però possiamo rispondere con forza a queste sfide e proprio nella in due direzioni nell'investimento nel capitale umano e nella possibilità capacità e volontà di far viaggiare il più possibile le informazioni le cose il meno possibile le persone
In sostanza è
La logistica la strutturazione di un alla fittissima rete di collegamento telematico la risposta forte una delle liste possa Allah scarsa dotazione infrastrutturale che non significa non insistere perché le infrastrutture card siano aumentate ma significa comunque
Rendersi conto che oggi la mobilità un concetto che si coniuga appunto anche tenendo conto soprattutto utilizzando al massimo le possibilità di una rete telematica noi stiamo costruendo una rete telematica delle cinque stagioni
Comune fra di noi alcuni di noi alcune di quelle nostre regioni sono un po'più avanti altre sono lì c'è un po'più indietro ma nell'ambito di questa legislatura nella prossima legislatura riusciremo a mettere in rete tutte e cinque le ragioni tutte e sei le ragioni perché anche il Molise si si è aggiunto Annoni
Questo significherà primo rispondere in questo modo alla esigenza di far sistema
Secondo significherà rispondere anche porre le basi per rispondere alla sfida della globalizzazione in attraverso investimenti nel capitale umano che per poter essere utilizzato al meglio per poter rendere al meglio ha bisogno di a vere a disposizione una rete telematica unitaria
Che sia diciamo una rete della pubblica amministrazione ma anche la Rete che pone a disposizione del del nostro strutture produttive tutte le opportunità
Dallo sportello unico per le imprese a tutto il resto ecco su queste due linee noi stiamo già lavorando
E su queste due linee pensiamo di andare ancora avanti per raggiungere poi alla fine quello che è la prospettiva che è quella di diventare un sistema non chiuso non in contrapposizione
E che io ho letto da qualche parte che questo tipo di manifestazione di oggi sarebbe un segno della frattura che la coalizione di centrosinistra vorrebbe inserire invece e proprio il contrario è il segno di un rafforzamento del sistema
Rafforzamento del sistema che si concreta anche in un rafforzamento dei punti in cui il sistema si articola e quindi è chiaro che la rete telematica delle nostre regioni non sarà una rete chiusa non abbiamo nessun interesse a unire soltanto le nostre regioni
Abbiamo interesse a costruire una rete che tenga insieme le nostre sei Regioni che diventi poi un percorso un segmento della Rete che tenga insieme tutte
Le regioni d'Italia e che quindi
Dia il massimo di contributo al sistema Paese queste sono le risposte che noi vogliamo dare e fra l'altro questa è la risposta vincente ad una logica che altrimenti è devastante come ci ha detto proprio Prodi quando è venuto a visitare la nostra casa delle Regioni a Bruxelles venti giorni fa
Rilevando il rischio che le regioni forti dell'Europa
Gestiscano da sole il loro rapporto con l'Unione europea perché le dimensioni della Catalogna della Lombardia del di altre regioni la barriera sono ha dimensioni tali da poter rendere possibile questo dopodiché si avrebbe le regioni forti che negoziano da sole e le regioni povere che diventano poi delle dei negoziatori molto più deboli e molto meno significative a livello di rapporti con l'Unione europea
E non è da questo punto di vista proprio abbiamo scelto invece la logica opposta quello cioè di dal basso costruire una massa critica che sia sufficiente a farci diventare interlocutori credibili e sufficientemente
Direi di dimensioni tali da poter essere interlocutori credibili nei confronti dell'Unione Europea ma da essere anche un momento è un punto del sistema di tutto il paese e che non vede assolutamente le regioni del centro contrapposta nessun'altro per fare questo ovviamente le comunicazioni sono il dato fondamentale e le telecomunicazioni
Nuova forma telematica informatica sono la sfida sulla quale noi stiamo viaggiando molto veloce nella prossima legislatura sicuramente riusciremo a mettere in rete le nostre regioni e quindi a diventare un anello un segmento della rete complessiva tutto il sistema Paese
Grazie Giovanni Di Stasi candidato presidente alle regione Molise
Grazie io sono ovviamente molto soddisfatto della presenza del Molise in questo gruppo di regioni che sta progettando un futuro positivo
Questo già aggiornamento di una cooperazione interregionale concreta riguardo in Molise interessa in Molise e noi vogliamo fare ogni sforzo per essere protagonisti dignitosi di questo di questa vicende di questo percorso abbiamo ovviamente un punto di debolezza che quello della disoccupazione ma abbiamo anche un grande punto di forza che in particolare una vitalità
Forte dei soggetti dello sviluppo locale e noi entriamo in questo numero di regioni in questo gruppo con questa specificità con la specificità di chi alle caratteristiche di una regione meridionale ma ha le potenzialità per fare meglio per allinearsi a regione che sono più forte siamo usciti dall'Obiettivo uno proprio grazie a queste potenzialità questa vitalità
Ma abbiamo ancora una distanza notevole dalle altre Regioni del centro contiamo di recuperare questo ritardo
Entrando anche attraverso questa azione di programmazione comune che non è un volersi accorare è un voler essere in una operazione
Con pari dignità rispetto agli altri con un impegno molto preciso in particolare come terremo a disposizione proprio questo questa nostra esperienza per assumere anche un ruolo di capofila nel processo di coordinamento delle politiche degli strumenti dell'azione
Delle agenzie di sviluppo locale del marketing territoriale
Noi sappiamo che sarà una impresa
Non semplice
Perché ripeto fare sistema
Con regioni che sono nella condizione che è stata descritta non è facilissimo ma abbiamo gli strumenti abbiamo soprattutto alla determinazione
Per farcela voglio anche dire in questa occasione per evitare che ci sia un qualche fraintendimento che il Molise partecipa anche al patto che di natura diversa non è un patto che riguarda la programmazione in senso stretto
Tra le regioni del Mezzogiorno che vogliono essere protagonisti del loro futuro vogliono essere in qualche modo gli attori principali di una vicenda che deve portare il Mezzogiorno fuori dalle secche nelle quali si trova e questo credo sia un fatto che interessano soltanto coloro che vivono nel Mezzogiorno ma interessa tutta l'Italia e se vogliamo davvero e fare sì fare forti sistema Paese non possiamo consentirci di avere una parte del Paese che resta indietro quindi è interesse comune
Fare in modo che ci sia dialogo cooperazione
E questo ruolo un po'di raccordo della Regione Molise tra le regioni del Mezzogiorno e le regioni del centro e un ruolo che noi cercheremo di svolgere nel migliore dei modi ma siamo soprattutto ripeto soddisfatti di questo accordo che è il frutto di una nostra precisa richiesta ma anche il frutto della disponibilità della volontà di dialogo dei nostri dei miei colleghi delle altre regione io parto prove da questo punto di vista per affermare che coloro che immaginano c'è stata una dichiarazione del capogruppo di Forza Italia ieri
Che ha parlato in modo specifico di una nostra volontà
Di dividere l'Italia in tre Mezzogiorno Centro e Nord coloro che immagino questo percorso dovrebbero fare dovrebbero fare un qualche approfondimento perché mi pare assai superficiale questo tipo di lettura intanto non tiene conto di un percorso che nasce dal novantasette
Che e lungo e quindi non è stato un ragionamento di oggi e non tiene conto dell'evoluzione ecco questo tentativo questo sforzo che si è fatto per allargare il i confini dell'appartenenza e del dialogo mostra appunto la volontà di costruire un sistema più largo non di chiudere le regioni in se stesse
E di fare un'operazione di alimentazione depuis me siamo invece Perrot una pratica di condivisione delle opportunità e di rafforzamento di queste per cui credo che possiamo fare questa operazione con la grande orgoglio e sicurezza senza paura di essere scalfita da attacchi così approssimative e superficiali
Grazie prima di dare la parola ad Antonio Falconio candidato alla presidenza della Regione Abruzzo voglio proprio di ricordare che questo sito che proiettato in questo rito avrà proprio questo computer prossimi giorni cioè documentare mostrare il significato della cooperazione
In termini di in atti concreti
E quindi un buongoverno no che non è solo razionalizzazione dell'esistente ma è progettazione del futuro ecco questi saranno proprio gli argomenti che verranno come dire giorno giorno riempiti
Nel corso del del lavoro che ci porterà fino al sedici aprile Antonio Falconio
Ma anche io ritengo che tutti noi si possa dare una mano al Molise in questa sua funzione come l'Abruzzo all'antico collegamento col Molise siamo come dire dei fratelli separate perché l'azione delle regioni del centro sia costruita anche in direzione a questo grande progetto di solidarietà nazionale quindi euro rilancia delle tematiche del Mezzogiorno
Ma vorrei dire proprio Pino per replicare anche alle osservazioni fatte ieri da Pisanu perché Pisanu ieri ha affermato ha sostenuto che questa iniziativa sarebbe un'iniziativa per dividere il Paese
Ma in che noi ci siamo mossi
Sempre nel segno di unità di un progetto che partendo dal centro coinvolgesse l'intera realtà nazionale
Per costruire non per dividere
Il nostro è un progetto realistico al contrario del Progetto della Padania che sono come dire un'utopia sovversiva per certi aspetti noi proprio sull'Appennino che il tema che mi è stato assegnato abbiamo costruito siamo dentro un progetto che avendo il suo cuore la nostra regione si volge alle regioni italiane del Nord del sud
Perché il nostro progetto è quello di Appennino Parco d'Europa
Dentro il quale c'è il progetto delle regioni dell'Italia centrale Appennino Parco d'Europa non intende parcheggiare l'Appennino ma intende cogliere l'Appennino la sua unicità quindi dalla dalla Liguria fino al mezzogiorno
E guardare all'Appennino le Terme di un grande progetto strategico creando la sua valenza etica c'è tutta una letteratura sull'Appennino come luogo dello sfascio geologico della della di uno sfasciando umano di tenuta di una civiltà ecco noi
Pensiamo riteniamo attraverso questo grande progetto Canossa specifica iniziativa
Che l'Appennino debba essere oggetto di una grande iniziativa sorretta da fondi europei e a Pechino parte d'Europa oggi è un'iniziativa già fatta propria dal governo italiano sono stati avviati i primi studi di fattibilità
E mira in concreto
A determina reazioni che rivitalizza sino il tessuto dell'Appennino nei fatti e faccio in un luogo propulsivo rispondendo anche a quella domanda di beni naturali dei beni artistici
Di beni archeologici
Di storie di identità di cultura anche della diversità gastronomica che viene da dall'esterno del mondo che riguarda la realtà dell'Appennino una domanda molto forte ci sono degli insediamenti metropolitani
Nostre stesse regioni fuori dalle nostre stesse regioni che sono interessata la tematica dell'Appennino
Non c'entra l'Appennino vorrei dire che siamo anche dentro ore come regioni adriatiche dentro un progetto parliamo del versante adriatico che unisce e non divide quindi l'osservazione di Pisanu proprio fuori luogo
Noi guardando proprio la realtà dell'Appennino abbiamo immaginato una serie di azioni che abbiamo fissato in un documento firmato nel giugno dell'anno scorso
E che riguarda l'azione strategica per lo sviluppo dell'Appennino
Questa azione strategica intende articolarsi su alcuni obiettivi
Che sono il sistema delle aree protette la loro valorizzazione lo sviluppo dell'agricoltura tipica di collina e di montagna lo sviluppo dell'artigianato e dell'impresa minore lo sviluppo del sistema forestale la modernizzazione dei servizi
La migliore organizzazione delle reti da valorizzazione delle città storiche dei centri storici minori la promozione di itinerari di turismo culturale ambientale la prevenzione dei rischi naturali e la Protezione civile
Si tratta come si può vedere di obiettivi che si ritrovano anche nelle considerazioni negli impegni specifici delle altre regioni
Perché attendono anche parzialmente al miglioramento della qualità della vita per chi vive in montagna alla fruizione di servizi che non possono essere inferiori
O minori dei qualificati rispetto a quelle che si offre realtà metropolitane
Si tratta di una sfida che deve coinvolgere a nostro giudizio anche realtà esserne a quelle istituzionali c'è infatti una grande attenzione su questo progetto da parte delle organizzazioni produttive delle istituzioni locali il sistema delle Autonomie fortemente interessato a questo progetto
A questo progetto aprire un varco d'Europa su questo progetto si innesta questa nostra specifica iniziativa questa nostra azione strategica
Che ha già prodotto uno dei primi e i progetti relativi a settori sui quali si intende operare ed è un progetto per l'agricoltura estensiva
Per la zootecnia estensiva che era stato affidato proprio alla Regione Abruzzo di intesa con le altre regioni e che dà una risposta ad una delle tematiche importanti anche per la realtà delle economie dell'Appennino
Ovviamente questa questa nostra strategia questo nostro progetto è fortemente interessata i sistemi delle reti materiali o immateriali sulle quali si sono soffermati i miei colleghi
è in funzione un comitato tecnico di coordinamento interregionale
E sono stati avviati contatti e con le università i centri di ricerca economica scientifica e organismi interessate le tematiche specifiche dell'Appennino
A me sembra concludendo che sia un progetto di grande valenza civile
Direi anche con una forte carica Etica
Che risponde alla domanda reale che la fronda in termine termini giusti
E che intende realizzare fondamentalmente alcuno massetto più equilibrato non solo all'interno delle nostre regioni un offrirono come tale all'intero sistema paese
Grazie non rinunciamo a Rita Lorenzetti non siamo riusciti a dirla fisicamente non riusciamo a fare collegamento audio perché purtroppo alla raucedine però le mele celati mandata mezz'ora fa io la leggo rapidissimamente poche righe de il contributo
Della candidata Lorenzetti alla presidenza della dell'Umbria
Dalle regioni si gioca una partita importante la partita dell'Europa
E dalle regioni che oggi dipende la capacità del nostro Paese di stare nel ritmo accelerato dell'integrazione economica europea
Ma se vogliamo che l'integrazione europea dia luogo a uno sviluppo di qualità e abbia al suo interno un forte connotato sociale le Regioni devono poter contare su istituzioni autorevoli dotate di poteri reali su una classe dirigente
All'altezza di questa sfida è per questo che il centrosinistra deve vincere
L'efficacia dell'azione regionalista non si misurerà sulla quantità di competenze da rivendicare allo Stato centrale ma sulla capacità di costruire un federalismo solidale
In grado di contribuire a ridisegnare la dimensione unitaria dello Stato e nel contempo di garantire una crescita omogenea delle varie aree del paese e di ridurre le distanze tra le loro differenti velocità di crescita
Su questo le regioni dell'Italia centrale con l'equilibrio tra sviluppo economico coesione sociale e qualità della vita che hanno saputo costruire possono dare un contributo concreto valorizzando al tempo stesso la loro identità
Mi sono impegnata con gli elettori a lavorare per una nuova identità dell'Umbria per una Regione più unita e sono convinto e sono convinta che ciò sarà più credibile
Se proseguiremo il lavoro avviato per aprire l'Umbria ha un rapporto positivo con le altre regioni del centro Italia
Su questo punto si tratta di prendere atto con soddisfazione che l'Umbria è stata il motore di un'iniziativa prima di dialogo poi di cooperazione con le altre regioni centrali che ha già prodotto prodotto frutti rilevanti
Siamo passati rapidamente dall'ironia di tre anni fa su centrò Nea agli apprezzamenti molteplici e autorevoli circa la bontà di questo progetto
Anche in questo caso ci troviamo di fronte a una sfida di valore generale che va oltre motivazioni concrete che pure non mancano
è vero infatti che il centro Italia a quella massa critica indispensabile per poter affrontare seriamente questioni come quelle dell'infrastruttura sì Oneta addizionale moderna o dell'alta formazione e della ricerca o del trasferimento tecnologico della valorizzazione dei centri di eccellenza
Operando per un maggiore coordinamento delle loro attività e per rimuovere sovrapposizioni e dispersioni di risorse così come è vero che con l'evoluzione in atto in settori strategici come quelli dell'agroalimentare del commercio e del turismo
Non ha alcun senso interrompere un ragionamento solo perché si è giunti al confine di una regione un confine che spesso viene percepito come ostacolo allo sviluppo
Lavorare insieme alle altre regioni del centro Italia e dunque una necessità oggettiva si puntiamo davvero a una più alta qualità del sistema Maria Rita Lorenzetti candidata del centrosinistra alla presidenza della Giunta regionale dell'Umbria
Ora credo che sia il momento siamo quasi in perfetto orario alle domande dei giornalisti gli interventi
C'era stata va be'ma che c'entra abbiamo anche avuto modo di registrare ampiamente al materiale di documentazione ampio io credo che tutti abbiano modo di se vogliono di approfondire sulla base proprio di questi documenti delle relazioni introduttive nostre quello che si è detto insomma quindi
Capisco anche che non e non si avverte la necessità di
Per cui insomma se non ci sono
Richiesta di interventi tenendo anche conto che c'è buffet che ci aspetta e che i candidati che non sono di Roma cioè cinque su sei debbono riscattare i rispettivi territori siamo stati noi in qualche modo va coartare lì a venire qui vi ringrazio sinceramente per il fatto di avete accertato l'idea di organizzare qui nel nostro comitato quest'incontro per cui unendo le due questioni sì effettivamente non si avverte la necessità di intervenire se sono sufficienti come d'altronde auspicavamo i documenti che abbiamo messo a disposizione di tutti noi ringraziamo
Coloro che sono qui per la partecipazione e auguriamo tutti un buon lavoro per i prossimi ventuno giorni perché tanti ne mancano al D-Day