I Congresso della Federazione dei Democratici di Sinistra di Bologna "Una sinistra che sa farsi più grande" organizzato nei giorni dal 3 al 5 dicembre 1999 presso il Palanord

Presenti in sala
Prego
Mentre rinnovo l'invito a prendere posto
Anche un po'di silenzi che iniziamo la seduta
La parola al compagno Antonio numero
Buongiorno a tutti sono Antonio Mumolo della Bolognina centro
Il partito democratico sinistro di Bologna come tutti disgraziatamente sappiamo ha subito una gravissima sconfitta politica e ha perso Bologna badate bene questa è stato la sconfitta dei DS ma è stato soprattutto una sonora bocciatura da parte degli elettori del partito di questa città
E la bocciatura è stata esplicita pensate che lo stesso giorno bene il tredici per cento delle persone teso recati a votare dei nostri elettori ha messo la croce sul simbolo di esse nostro partito alle europee ha messo la croce un simbolo DS alle provinciali
Ha messo la croce sul simbolo dell'Ulivo nei quartieri
E non ha messo la croce un simbolo le due Torri al Comune
Non ha votato la lista dottor questo per chi lo vuole vedere rappresenta rappresentato segnale forte nei confronti del partito oltre che dell'amministrazione
Essa amministrazione di Bologna
Un segnale che ci hanno dato i nostri stessi elettori
Almeno quegli elettori che si sono recati a votare
Ma ci sono altri elementi che destano forte preoccupazione devono restare forte preoccupazione ai dirigenti di questo partito
In un anno abbiamo perduto in questa federazione ben cinque mila iscritti
Il dieci per cento di tutti gli scritti di questa federazione
Inoltre tutti voi sapete perché voi siete delegati quindi lo sapete per forza che la partecipazione congressi di sezione è stata bassissimo
Nemmeno il dieci per cento degli iscritti a partecipare compresi sezione che voi io tutti quelli che sono qui sono stati delegati da una piccolissima minoranza degli scritti delle sezioni
Dov'è l'altro novanta per cento dei nostri iscritti dove è andato a finire perché non viene in sezione nemmeno durante i congressi
Non lo sappiamo bene dove rimane a casa per sconforto per sfiducia per mancanza di stimoli o più semplicemente per problemi di età
Infine come giustamente ha ricordato il segretario uscente Mauro Zani
Il partito non riesce più ad essere un punto di riferimento per i giovani
Questi pochi dati dovrebbero farci riflettere farci capire che è giunto il momento di cambiare
Proprio rispetto alla necessità di cambiare ebbene che vi sia dato conto di un'esperienza cui il segretario uscente Zani appena accennato forse in maniera troppo frettolosa
E che invece ha avuto una certa rilevanza
A Bologna è accaduta una cosa straordinaria che non ha eguali all'interno di questa federazione
Per la prima volta nel voto di politica successivo alla sconfitta elettorale un gruppo di compagni di base appartenenti alle più diverse aree politiche del partito
Si è riunito pubblicamente
E spontaneamente per parlare della sconfitta elettorale di Bologna esprimere le proprie critiche e formulare delle proposte per un rinnovamento del partito
Questo gruppo di compagni di cui io faccio parte ha prodotto un documento politico che si chiama cambiare il partito per cambiare la vita per un disguido come questo sgomento la veste alla vostra Capetta ma per un disguido non c'è potrebbe ritirarlo
Lì il all'entrata
Però questo partito
A in qualche maniera a Bologna avuto un gruppo di persone che gli sono mosse in questo periodo e hanno prodotto questo documento il documento è stato sottoscritto da circa trecento compagni e contiene una serie di proposte per il rinnovamento del partito
Il gruppo ha prodotto anche un ordine del giorno che impegna il futuro segretario di federazione a presentarsi al congresso indicando il suo progetto politico
Come vuole le aree realizzare questo progetto politico
E soprattutto indicando subito le persone con le quali intende portare avanti il suo progetto cosa quest'ultima che non è mai accaduta mai si è presentato dal segretario e ha detto io voglio fare queste cose e le voglio fare con questa persona non è mai successo persone società sempre dopo
E così abbiamo dato il segretario e basta
Tutto questo tutti e due i documenti raccolti le firme necessarie sono stati inviati e discussi in tutte le sezioni del partito
è una cosa che che non questa cosa non era mai accaduta prima e questa è la grande novità di questo congresso
Per la prima volta un gruppo di compagni di base diverse ala del partito è riuscito a incidere a incidere in un dibattito congressuale arrivando in tutte le sezioni e alimentando la discussione congressuale
Forse una simile esperienza almeno in quanto inusuale
Meritava qualche parola di in più dal segretario uscente
Certamente merita attenzione da parte del segretario che verrà eletto da questo congresso
Il segretario di cui abbiamo oggi bisogna a mio avviso dovrebbe possedere tre requisiti questo l'ho già detto in più occasioni
E lo penso davvero e cioè non aver partecipato alle lotte intestine che hanno spaccato il partito solo pochi mesi fa
Quando i nostri compagni federazione o ci salutavano nemmeno
E se era una persona dalla grande visibilità
Conosciuta e stimata all'esterno oltre che all'interno del partito
Dovrebbe infine nuovo segretario rappresentare per tutti iscritti e non iscritti un segnale chiaro di rinnovamento anche rispetto al recente passato
La candidatura Pasquino soddisfa tutti e tre i requisiti inoltre prove almeno a mio avviso prove in quanto Pasquino ha recepito nel suo programma politico che avete tutti le proposte contenute nel documento di cui ho parlato prima e nell'ordine del giorno di cui ho parlato prima
Io e altri compagni abbiamo deciso di appoggiare la sua candidatura Gianfranco Pasquino non ha bisogno di presentazioni
Ci presenta la dose alle dodici
Se viene eletto egli è sicuramente l'uomo giusto per procedere al rinnovamento del partito peraltro basta leggere il suo programma per rendersene conto
In ogni caso e guardate davvero al di là del nome del futuro segretario deve essere impegno di tutti oggi e soprattutto a Bologna
Come giustamente ha detto il segretario uscente Zani recuperare i sensi perduti e cercare di rinnovare il significato del nostro sentirci di sinistra del nostro essere iscritti e militanti
E necessario a partire da subito da subito costruire un partito che non abbia la presunzione di insegnare ma l'umiltà di imparare
Un partito che non sia un trampolino di lancio per fare carriera
Ma un mezzo utile per chi vuole perseguire diari di libertà uguaglianza e giustizia sociale
Un partito aperto non ti ho fatto di funzionari immobili per equilibrismi politici ma di donne e di uomini dinamici per passione politica
E necessario modificare lo statuto di questo partito affinché gli iscritti e i militanti possono avere un peso maggiore delle decisioni interni
E necessario modernizzare il partito perché sa che prese la società avvicinarsi alle persone giovani e necessario anche rinnovarlo sì rinnovarlo
Perché possa essere nuovamente uno strumento di cambiamento per questa città e per questo Paese
Abbiamo guardate tutti noi con questo congresso una grande occasione
A partire dalla Federazione infatti possiamo iniziare a costruire una nuova classe dirigente nuova fatto di persone conosciute e stimate non solo all'esterno
Ma anche non solo all'interno ma anche all'estero del partito volontari della politica in grado di parlare anche a coloro che oggi non si votano più e continueranno non votarci più se non facciamo questo
Questo questo congresso
E il nostro banco di prova oggi
Sapendo che se i nostri elettori ci giudica i nostri elettori sapendo che i nostri elettori ci giudicheranno non per le nostre promesse ma per l'effettiva capacità di rinnovare noi stessi grazie
La parola Virginio Merola si prepari compagno Luigi Mariuccia
Mercoledì presenti in sala
Grazie
Care compagne e cari compagni vorrei dedicare se mi permettete questo mio intervento alla compagnia Vittorina al sorriso luminoso con il quale ha colto la notizia della nostra vittoria al collegio dodici la saluto con molto calore
Care compagne e cari compagni col voto nel collegio non abbiamo cercato una rivincita
Abbiamo chiesto con chiarezza di dare fiducia per forza al Governo nazionale di centro sinistra
Questo l'esito del voto soprattutto un segnale positivo è utile per il governo D'Alema e la maggioranza che lo sostiene
Questo risultato e la candidatura di Vasco Errani a presidente di Regione ridando slancio all'idea di un'alleanza organica di centro sinistra
All'idea di un nuovo Ulivo capace di ritrovare la spinta lo spirito il vantaggio in più dell'essere uniti
Per noi Democratici di sinistra di Bologna il voto del collegio dodici è stato io credo però una importante confermo
Un importante testo ebbi conferma di un'analisi del voto sul Comune di Bologna un'analisi contenuta compiutamente nel documento che ci ha presentato Mauro Barni
A Bologna più che la vittoria della destra e il centro sinistra che ha perso trovo necessario insistere sul fatto che questa affermazione non deve non può apparire consolatoria
Non si tratta per noi di cambiare tattica di pensare solo a dirigenti più accorti o più un nuovo Fini
Di aggiustare le cose
Si tratta di prendere sul serio il ruolo che ci è stato assegnato dagli elettori
E di usare al meglio questi anni di opposizione al governo comunali dicendo destra per realizzare una rinascita di fiducia di sostegno verso il nostro partito alle nostre proposte
Io credo che l'idea base intorno alla quale costruire questa rinascita sia quella di una nuova idea di città
E della partecipazione convinta e attiva di molti cittadini alla costruzione di un progetto di nuovo sviluppo per Bologna
Il problema di una città moderna come la nostra è oggi quello che i suoi cittadini e ritrovino le ragioni e la voglia di cambiare
E non c'è da noi non si rassegni no all'idea che l'immobilismo e la chiusura in se stessi possa preservare dei rischi del futuro
Possa in qualche modo salvare il passato e il benessere di Bologna
Dobbiamo lavorare io credo perché un'idea di venti prevalente tra i cittadini quella che in futuro si affronta meglio se la città si apre al cambiamento
Lo accoglie non rende compatibile utile per migliorare la propria qualità della vita dimostrando che innovazione di sicurezza sono strettamente intrecciate
Perché passi questa idea però perché si possa riempire di contenuti e si trasformi in un progetto concreto
E praticato e infine in un nuovo programma di governo della città occorre che la politica i partiti in particolare i Democratici di sinistra di Bologna
Dimostrino che sono capaci di essere una forza politica aperta utile perché capace di ascoltare e aiutare a trovare risposte ai problemi degli individui e della nostra comunità
Una forza di sinistra moderna
Non presuntuosa NORM paternalista che non predica alle innovazioni ma cerca di praticarle con l'esempio di quello che prima di tutto riesce a cambiare di se stessa e nel suo modo di essere con i cittadini
Vedete compagni io diffido di una certa nostra discussione sulla identità sulla pretesa necessità di ridefinire una nostra compiuta visione del mondo è una nostra cultura credo che noi abbiamo bisogno non di un'identità ideologica di fissare paletti che limitano i ci separano da altri ma di praticare proporre con forza valori ideali un modo di essere e di fare politica attento soprattutto alla coerenza tra i valori che scegliamo e i comportamenti che teniamo
E anche e soprattutto di saper raccogliere fare convivere proposte diverse culture diverse con la disponibilità di Fusar sperimentare lì a verificare le critiche e le prospettive diverse
Io credo compagni che davvero oggi si sia in gioco qualcosa di più della crisi dei partiti
Oggi è in gioco la politica l'indifferenza di tanti evitante alla politica democratica nel momento in cui per il nuovo sviluppo del mondo
Che chiamiamo globalizzazione aumenta la necessità invece di dare regole al cambiamento di indirizzare le scelte per fare prevalere la legge per non fare prevalere la legge del più forte e compromettere la coesione sociale e quindi la vera autentica possibilità di aumentarle la democrazia e connessa alla libertà degli individui se è in gioco la politica la sua necessità e utilità per milioni di persone per noi per un partito di sinistra che può vivere solo con l'impegno di tanti uomini e di tante donne
E ancora più decisivo sapere guidare motivare trovare le parole e i gesti
Per una rinascita di impegno politico a sinistra
Che duri nel tempo che si trasmetta tra le generazioni che faccia senso comune e non buonsenso
Credo davvero che ci sia un rimedio nel male cioè che nella nostra sconfitta di giugno noi possiamo fare tesoro per aprire un nuovo cammino democratico quello che sta nel nucleo forte della scelta che facemmo nell'ottantanove l'idea di caratterizzare un nuovo partito di sinistra nella pratica di una democratizzazione radicale della società
Nel futuro non c'è solo la lotta per l'uguaglianza
Accanto anzi prima di questa io credo ci sarà sempre di più
La lotta per la libertà
Intesa come redistribuzione di potere agli individui e alla comunità non solo come libertà dagli ostacoli ma anche come libertà di potere fare realizzare la propria vita e la propria degli sfericità
Una sinistra capace di lasciarsi alle spalle lo statalismo e insieme di non adeguarsi al liberismo imperante
è una sinistra che riscopre il tema della libertà come scelta di un futuro fra tanti futuri possibili compra oggetto non per adeguarsi ma per cogliere le opportunità che offre lo sviluppo
A Bologna
Per la prima volta ha vinto una lista civica che fa dell'amministrazione ripiegata sulla dimensione locale la sua ragione d'essere una lista che si dichiara supplente dei partiti in crisi
A questa lista di alla prospettiva di ripiegamento e di chiusura che propone noi dobbiamo opporci con severità senza tentazioni di pateracchio
Rilanciando l'idea che alla politica non si può rinunciare che la dimensione locale non tiene se non si è capaci di tenere una finestra aperta sul mondo
Ma anche anche qualcosa di più di molto di più
Una nuova e più ampia dimensione della politica che sia il ritorno a Parma non sia soltanto il ritorno a partiti più o meno rinnovati e basta
Ma una specie di riforma della nostra società civile tale per cui i soggetti che fanno politica alla fine di questo percorso non siano più solo i partiti anche se rinnovati
Ma un insieme ampio e plurale di individui associazioni di pezzi di città che si auto-governo al io credo che ci possa essere tutto questo nell'idea avanzata da Mauro Zani l'idea del Forum civico
Non si tratta badate secondo me di rifare la lista due torri che ai suoi tempi è stata una bella e produttiva invenzione
Si tratta di sedimentare praticare l'idea che sia i cittadini non solo per partecipare e dare consenso
Sui propri interessi particolari ho finito ma per impegnarsi in modo attivo per dare un contributo alla definizione dell'interesse generale della città
Noi dobbiamo stare in questo percorso su queste o dobbiamo concentrare la nostra attenzione
Sapendo essere davvero partito ovvero un punto di vista netto e capace di farsi riconoscere ma che insieme in modo altrettanto netto riconosce di non avere più privati di non avere più rendite e che non aspira a rappresentare tutto
Con l'idea praticata che la democrazia è certo consenso beh la maggioranza
Ma non è solo questo compagno e anche diritti universali degli esseri umani diritti dei cittadini che nessuna maggioranza ha il diritto di calpestare
Noi dobbiamo con Energia caratterizzare su questo la di nostra differenza dalla destra
Qui a Bologna e dovunque
Presto dovremo mettere alla prova le cose che sto dicendo io credo perché questa Giunta di Guazzaloca dovrà scegliere tra il buonsenso neo corporativo e la voglia di rivalsa di Forza Italia e Alleanza Nazionale
Ad esempio sull'immigrazione sulla sicurezza sul diritto alla mobilità e all'ambiente i diritti dei cittadini saranno in gioco non solo il consenso
E noi dovremo mettere alla prova la nostra capacità di tenere insieme i diritti e il consenso della maggioranza
Rispetta una destra che cercherà nel populismo il consenso della maggioranza e nella beneficenza
Nella riduzione della stessa al d'assistenzialismo del welfare comunale cercherà di relegare gli emigrati gli immigrati gli emigrati i poveri quelli insomma che non ce la fanno
A tenere il passo
C'è un modo compagni io credo di reagire alle sconfitte e siamo mi pare già ripartiti col piede giusto
E quello di capire semplicemente che c'è un tempo giusto per ogni cosa facciamo in modo che anche questo nostro congresso sia davvero la scelta per tutti noi del tempo di una forte opposizione al centrodestra un tempo di sei mila per nuovi racconti grazie
Delegate e delegati un notizia triste
Che ci addolora profondamente
E cessata dividere la compagna di Teglio
Nel corso della presente seduta
Sarà ricordata
Non solo da noi ma da tutti i democratici del nostro paese grazie
Ha la parola compagno Luigi Marinucci
Si prepari il compagno Guido Fanti
Ma care compagne e compagni
Ma intanto un un sentimento di cordoglio a questa notizia
è scomparsa una grande figura della politica e delle istituzioni di questo Paese
E anche da qui insomma l'impegno a usare di questa nostra scadenza
Per discutere affondo fra di noi
Che scavare bene
Sulla prospettiva politica che ci sta di fronte
Io compagni ieri ascoltando la relazione Di Mauro Zani
Sia nella sua parte generale che nella parte specifica
Nell'analisi su Bologna la valutazione realistica
Che condivido
Del successo nelle elezioni del collegio dodici
In questa forte critica che della politica
Ha fatto Zani rilanciando la politica come passione
Bene ascoltando quella relazione ieri ho avuto una doppia sensazione
La prima è stata un ricordo mi è venuto in mente
Quando Zani concluse qui a Bologna il congresso della svolta
Nel mille novecentonovanta
E disse dopo questo congresso cari compagni e compagne togliamoci tutti lei magliette e rimbocchiamoci le maniche per costruire questo partito nuovo
è devo dire questo uno dei miei con Pau inquietante
Perché nove anni dopo siamo ancora qui a interrogarci su come davvero si costruisce un partito nuovo
L'altra sensazione di più avuto è quella di chiedere lì davvero
Come devo dire ho fatto in questa fase congressuale anche quando ho presentato la mozione Veltroni al congresso della sezione Bergonzoni
Quella che è stata poi uno dei motori della campagna elettorale sul collegio dodici
Mi sono chiesto se invece questa formula in cui si sintetizza la mozione Veltroni
Una grande sinistra in un grande Ulivo
Non posta invece funzionale
Perché guardate
Tutti pregherei un
Un po'di Cilento al suo proprio non si sente
E quindi diventa difficile ma solo i paletti Pichichi trova l'assessore compagni fuori dalla sala che poi al di là della barricata sento ma pregherei alcuni compagni di invitare che
Mesto uno spazio unico
Sia di qua che al di là e quindi bisogna prestare molta attenzione soprattutto fare sui denti
Prego
Dicevo una grande sinistra ed un grande Ulivo la formula della mozione del tuo
A vederla così questa formula sembra un paradosso
Perché è evidente che una grande sinistra
E rischia di
Inglobare l'Ulivo
E quindi fare nascere il il il pericolo dell'ICI monismo come si dice
Mentre un grande Ulivo rischia di ridurre l'identità della sinistra
E tuttavia ragionando con i compagni della mozione due proprio al congresso della sezione Bergonzoni io ho fatto questo ragionamento che vi propongo
Nella mozione due io vedo molte cose che sono condivisibili
Ma due in particolare sulle quali c'è un dissenso netto
La prima questione è questa del rapporto oggi fra la sinistra e il Governo
Si dice in quel documento che per la sinistra il governo è uno strumento e non un fine
Badate compagni questo è vero in generale
Ma oggi nella situazione data
Di fronte ad una destra
Dai caratteri indubbiamente eversivi
Che rischia di siamo mettere in moto una miscela esplosiva in questo Paese
C'è un mix di spiriti animali del capitalismo Dianti legalità lirismo di populismo
Di fronte a questa destra eversiva
Mai come oggi a me sembra vero che la sinistra Way di governo o non è sinistra
Perché per la sinistra governare questo Paese è oggi un dovere è un dovere cercare di vincere
E allora come si vince quindi secondo punto il rapporto partito coalizione
Io non credo che si possa dire
Che la nuova alleanza di centro sinistra si ricostruisce a partire dalla identità
Dei partiti che la compongono
Ciascuno costruisce la forte identità e poi ci si allena
Perché questo non funziona nei fatti
Non funziona nei fatti
Intanto perché quei partiti con quelle identità e con quelle appartenenze non ci sono più
E poi perché non si vince alleandosi oggi alle elezioni
E ricominciando domani a competere sulle identità
Sulla forza di ciascuno in questo modo non si vince e questa secondo me è la lezione che è venuta dal collegio dodici di Bologna
Io sono contrario a letture trionfalistica di questo esito elettorale
Ma siccome ero tra quelli
Che temevano
Una nuova sconfitta
Nel corso di questa campagna elettorale io ho sentito al nostro stesso interno ancora prima che tra gli elettori rinascere davvero uno spirito della coalizione
Ed è questo quello che ci ha fatto vincere perché poi
E qui l'altro paradosso è al nostro stesso interno fare rinascere lo spirito del della coalizione che rianima
Diciamo l'attività di partito la mobilitazione di partito
E allora questa formula una grande sinistra in un grande Ulivo forse funziona perché indica compagni una sorta di doppia identità di doppia appartenenza
Si costruisce anche apparecchi il partito o la coalizione e la coalizione deve diventare un soggetto politico poi vedremo le forme una forma federativa un coordinamento forte qualcosa d'altro
E qui c'è un punto che ci rimanda all'oggi alla prospettiva
Arturo Parisi alla convenzione regionale che ha candidato Vasco Errani
Ha usato una bella espressione
Ha detto io sto facendo ora la mia battaglia
Ma io ed Errani siamo una staffetta
Quando vinceremo questa prima battaglia passerò ad Evani il testimone
Io mi domando compagni che cosa è quel testimone
Questi testimone sta nel fatto che
La candidatura di Vasco Errani
Appoggiata
Da una lista dei DS da una lista dei democratici da una dei popolari da una dei venti dei Comunisti Italiani e così via
Cioè da una somma di partiti che si alleano per le elezioni e il giorno dopo di costituiscono il Consiglio regionale sei sette otto gruppi consiliari
Io credo di no
Io credo di no
Quindi se è vero che una lista unica non si può fare per ragioni anzitutto tecniche bisogna vedere bene che cosa significa una lista unitaria
Bisogna vedere bene che cosa deve essere da lista maggioritaria
Che non può essere una lista in cui si garantiscono i partiti ma deve essere appunto l'espressione
Del vincolo politico e programmatico della coalizione bisogna per esempio credo assumere l'impegno di costituire nel prossimo Consiglio regionale un unico Gruppo Consiliare
E qui chiudo compagni con una riflessione più generale
Dobbiamo vedere che cosa
Accade in questo Paese
Io sono tra quelli che ha sostenuto la necessità dell'elezione diretta del presidente della Regione anche qui per un motivo di necessità ancora prima che di principio
Perché quando vediamo che in Sardegna dopo cinque mesi dalle elezioni regionali non si fa un governo vuol dire che quella istituzione la Regione sarda è diventato una specie di balzello per i cittadini e non è più un'istituzione utile
Allora cosa accadrà in questo Paese dopo che avremo votato direttamente il presidente della Lombardia del Veneto della Campania saremo non saremo capaci di collegare alla valorizzazione dell'autonomia dell'autogoverno un foltissimo principio di coesione sul piano politico istituzionale
A scala regionale nel rapporto fra Regioni sistemi locali e a scala nazionale io qui vedo diciamo il profilo nazionale forte delle possibili insulti regionali
E qui vedo anche cari compagni un punto di fondo per la nostra coalizione
Non credo che con il volontarismo noi riusciremo a risolvere il problema di comunicazione con i cittadini
Credo che quel problema di usciremo ad affrontarla risolverlo anzitutto se come coalizione abbiamo un progetto Paese una convinzione sul progetto Paese e questa convinzione siamo poi in grado di comunicare
Chiudo con un riferimento al tema dei segretari
Io ho detto ieri a
Gianfranco Pasquino
Che se ha bisogno di una firma
Per poterci ufficialmente candidare come segretario la mia firma c'è la
Perché Pasquino ha tutto il diritto di fare questa battaglia di misurarsi in questo congresso
Gli ho anche detto però che non avrà il mio voto come segretario
Intanto perché in tutta amicizia
Credo che questo non sia un mestiere adatto per Gianfranco Pasquino
E in secondo luogo perché
Ritengo che Salvatore Caronna abbia le doti di cui ha parlato Mauro Zani ma infine soprattutto per una ragione io credo che dobbiamo dare una grande fiducia a Mauro Zani oggi perché penso che il suo ruolo politico e dirigente in questa regione non sia concluso con il congresso di oggi
La parola al compagno Guido Fanti
Compagne e compagni
In questi giorni dell'impazzimento furioso del signor Berlusconi
Che vorrebbe cancellare dalla storia d'Italia la vita di milioni e milioni di italiani
Lui definisce con le mani sporche di sangue
Ho voluto mettere queste mie mani nella cassetto dei ricordi quel cassetto che ognuno di noi ha in cui io vi pone le cose più preziose
Ho trovato con la mia prima tessera del Pci dal mille novecentoquarantacinque
La tesserina di delegato al quinto congresso il primo dopo la Liberazione
Che si è tenuta a Roma a cavallo
Fra il mille novecentoquarantacinque quarantasei iniziato nel dicembre del quarantacinque eseguito i primi giorni del giornale il quarantasei
Con la relazione di Togliatti è tracciata la linea politica che i comunisti avrebbero seguito nella Costituente
Per creare con la costituzione dello Stato repubblicano fondato sul lavoro
Con la relazione di Luigi Longo per la unità anzi per la fusione
Fra il Partito comunista il partito socialista italiano prospettiva che Filippo M. quarantotto
E infine con lo statuto nuovo
In base al quale al Partito Comunista
Potevano iscriversi tutti i lavoratori onesti ci sto di ambo i sessi indipendentemente dalla razza dalla fede religiosa e dalle convinzioni filosofiche
Tutti tenuti però ad accertare il programma politico del partito
Fu un grande grande Capodanno non solo perché avevo vent'anni
Ma perché di lì prese avvio nella legalità democratica il lungo cammino che vide i comunisti contribuire alla ricostruzione morale e materiale di un'Italia distrutta
Quel cammino che qui a Bologna inizio
Con la nomina a sindaco di Giuseppe Dozza da parte del governo alleato su proposta unanime del Comitato di liberazione nazionale
Cammino che si era snodato per oltre mezzo secolo
Alla guida di una città di una provincia e poi di una regione nella verifica ogni cinque anni di elezioni libere
Che esprimevano il consenso non di un gregge fedele e passivo
Ma di un elettorato sempre maturo e intelligente
Non da oggi ma da dieci anni non esiste più il Partito Comunista Italiano
Da tempo è finita l'epoca irripetibile e unica in Italia
Dei cinque sindaci comunisti che ne hanno impersonato la continuità
L'abbiamo capito questo troppo tardi
Troppo timidi
Invece occorreva riuscire a far meglio i conti con il nuovo che non era espresso solo sul piano politico dal superamento del Partito comunista
Ma dai cambiamenti avvenuti nella complessiva realtà politica sociale produttiva culturale degli anni novanta in Italia e del mondo
Ha ragione Zanni
Gli elettori ce lo hanno voluto far capire con le elezioni del giugno non solo però a Bologna
Come pure il risultato ottenuto nell'ormai mitico collegio dodici rappresenta anche qui non solo per Bologna un segnale una indicazione piccola ma significativa che va tolto
Ora dobbiamo dimostrare di saperli fare fino in fondo questi conti se vogliamo vivere senza Fracassi senza alzate di ingegno ma con un impegno paziente di lunga lena
In un rapporto nuovo nel partito e del partito con l'insieme della società nelle sue diverse articolazioni delle persone che le fanno vivere
Delle persone che vivono in questa città che dobbiamo finito ora però considerare nella sua realtà di città metropolitana
Non per il gusto di far dispetto a Guazzaloca o per adempiere ad un obbligo di attuazione di una legge nazionale
Ma è questa l'esigenza di una realtà nuova con la quale appunto fare i conti e cioè che i problemi di Bologna
Della città delle persone che la dicono o la usano non si possono affrontare
Se non nell'area vasta appunto metropolitana che sola può assicurarle la dimensione giusta nell'ambito regionale per affrontarli è risolto
Il municipalismo è una mala pianta che già una volta abbiamo saputo sconfiggere
Non aver capito il nuovo ci ha fatto perdere le elezioni io ora non vogliamo far ricadere sulla città le conseguenze negative di questo ennesimo dobbiamo stare attenti perché oggi la città è diretta da un coagulo di forze moderate e di destra
Che non hanno ne possono avere un disegno un progetto unitario
Esprimono pare ieri diverse difficili da mediare e comunque tali da da produrre stagnazione e paralizza
Il pericolo maggiore a mio parere può venire solo da idee balzane e nella confusione vadano avanti procurando danni irreparabile come accadrebbe ad esempio con l'attuazione di quel tunnel sotto la collina
Che senza risolvere i problemi del traffico taglierebbe il polmone verde che da quarant'anni salvaguarda e tutela il ricambio di ossigeno dà visibilità di Bologna
E tempo di un progetto per Bologna della sua area metropolitana
Che ancor più e meglio di quelli passati posso assicurare a Bologna e alla Regione i prossimi cinquanta anni all'insegna di quella politica riformista
Che oggi ci può e noi vogliamo che si svolga con il nostro contributo sull'intero ambito nazionali di qui l'importanza del congresso di Torino
Sapere indicare la strada da percorrere
A dieci anni dalla Bolognina
E voglio ricordare solamente la manifestazione che si è venuta qui a Bologna con Occhetto e Veltroni proprio in occasione della anniversario di questi dieci anni della svolta dicono niente
In cui si è detto che occorre ripartire per andare avanti e creare le condizioni per dare a questo partito dei Democratici della sinistra la possibilità di assolvere alle sue funzioni
Per concludere voglio dire due parole a Gianfranco Pasquino
L'amico il compagno lo sprint
Perché la sua autocandidatura io credo che debba essere apprezzata
Perché vuole introdurre
Nel nostro partito che sta ricercando una identità politica e organizzativa nuova rispondente ai bisogni di oggi
Dei segnali di novità
Di un modo di essere nuovo trasparente
E questo va apprezzato anche se come gli ho detto privatamente ma voglio ripeterlo qui pubblicamente
Non è il suo mestiere
Anzi voglio ricordare che la mia stima per Pasquino è qui così grande che prima della bagarre che si è scatenata sulle candidature qui a Bologna che Ciampi portato a quel disastro
Diciamo che gli avevo suggerito di auto a candidarsi noi a essere Luís il candidato e offesi come candidato a fare il sindaco di Bologna
Questo per significare che appunto il mio apprezzamento per Pasquino e sulle sue capacità politiche sono davanti però nello che abbiamo bisogno noi oggi è di un segretario che insieme a una segreteria operativa sappia lavorare con umiltà con consapevolezza giorno per giorno come diciamo noi a Bologna di a pedalare forte Zani diceva siamo ancora in salita certo e bisogna pedalare forte
Perché abbiamo il bisogno di una attività continua quale quella che è emersa ai congressi di sezione
E credo che Pasquino e con lui come altri compagni siano chiamati a dare un grande contributo a questa ripresa di un lavoro lo possono fare con grande intelligenza con grande capacità con grande con grande impegno opera di mentre invece sul piano operativo dobbiamo far leva su una classe dirigente di giovani a cui affidare il compito della direzione operativa del partito
E questo bisogna fare con per aprire con fiducia quella stagione nuova che ci attende e sinché ne avrà forza io lo farò così come penso dovremmo farlo tutti insieme tutti quanti noi
Ha la parola in compagnia miglior Murdoch per fare i compagni marchio
Cari compagni
La fase congressuale in atto il contributo proposto dalle due mozioni congressuali lo stesso Progetto due mila non sono ancora a mio avviso risposte sufficienti alle ragioni di fondo che impediscono a questo partito di affermarsi anche elettoralmente come la forza dei valori delle riforme e del rinnovamento
Dal momento della sua elezione il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha interpretato con sobrietà e chiarezza non ultimo sul tema dell'autonomia del potere giudiziario il suo ruolo di garante attivo degli equilibri costituzionali
Ebbene cari compagni io credo che l'Inter che abilita dei comportamenti costituzionali del Presidente della Repubblica sia anche il frutto della sua identità politica e culturale della sua storia
Se il profondo rispetto dello Stato come bene collettivo dei ruoli e delle responsabilità che si coprono sono davvero parte dell'identità di un uomo allora i comportamenti le azioni quotidiane vengono naturalmente coerenti
Credo che questo oltre che per gli uomini avvenga anche per quelle grandi forze collettive che sono i partiti politici
Certo cari compagni pur nei vincoli che derivano dall'essere il principale partito di un'ampia e piuttosto eterogenea alleanza di governo
L'azione del presidente del Consiglio di molti ministri espressione dei Democratici di sinistra è stata su molti temi una azione riformista e di rinnovamento
Le politiche di equità fiscale di Visco come le politiche sociali di Livia Turco ed altri ancora sono stati in buona parte ispirati a quei valori che caratterizzano la sinistra democratica di questo continente
La brezza
Devono affrontare all'alba del nuovo millennio sono un importante elemento per la definizione dell'atmosfera identità eppure questa identità l'identità di un partito che trae forza da valori antichi e si proietta in modo moderno nel governando il cambiamento sociale è ancora troppo debole e incerta
Come tale almeno a differenza che in Francia o nel Regno Unito viene percepita dagli elettori italiani
Compagni della nuova sinistra nella vostra mozione e nel vostro importante contributo congressuale c'è una forte tensione che io sento come mischia sui grandi temi che la globalizzazione apre l'azione necessaria per ridefinire in termini nuovi e solidale il rapporto tra il nord e il sud del mondo l'importanza di politiche globali e transnazionali per la salvaguardia dell'ambiente delle risorse del pianeta
Nodi da cui il mondo occidentale ed all'interno di esso le forze del progresso non possono e non debbano ma e non debbono chiamarsi fuori
Per le stesse ragioni cari compagni il mondo occidentale e le forze del progresso non possono ignorare come spesso è accaduto il grande tema delle libertà e dei diritti individuali in altre parti del mondo
La sinistra mediterranea in particolare deve avere il coraggio di passare in termini culturali prima ancora che politici
Dall'internazionalismo terzomondista ed antiamericano che abbiamo conosciuto in questa seconda metà del secolo
Ad un nuovo internazionalismo attivo e militante proiettato in difesa dei diritti e delle libertà calpestate in Paesi meno fortunati di quelli del Sanzio e tranquillo Occidente questo è stato il problema del Kosovo e dell'intervento armato umanitario che troppo tardi ha cercato di porre fine ad un genocidio criminale
Cerco l'Occidente non può avere la pretesa di esportare i suoi modelli politici
Ma la libertà la dignità il diritto alla vita dell'uomo non sono frutto dei modelli politici dell'Occidente sono diritti inalienabili dell'uomo diritti che valgono sotto ogni latitudine e sotto ogni modello politico
Certo è un percorso difficile fatto anche di realismo politico il Tibet non è il Kosovo la Cina non è la Serbia ma non per questo io credo dovevamo abbandonare il Kosovo
Quando parlo di venti da voglio proprio evidenziare questo in un grande partito ci possono essere anche su grandi temi aree di dissenso opinioni legittimamente diverse
Nei sistemi più di peptidici questa è la regola eppure sulla vicenda del Kosovo il Presidente del Consiglio il segretario nazionale hanno assunto posizioni chiare
Ma più si scendeva nel territorio più gli stessi gruppi dirigenti dell'organizzazione di partito oscillavano tra un preoccupato e timido sostegno all'azione della NATO e del Governo italiano e una strizzatina d'occhio alle manifestazioni antiamericane
Io credo per concludere su questo tema non solo che questo sia sbagliato
Non solo che sia necessario un confronto politico e culturale che coinvolga la base del partito nella definizione di punti importanti della nostra identità che rappresentano a volte anche punti di rottura con la cultura politica del Partito Comunista Italiano
Ma che rinunciare ad una chiara identità per prendere voti in tutte le direzioni faccia in realtà perdere voti in tutte le direzioni
Un'altra questione anche questa attinente al problema della nostra identità cuore toccarla in un'alleanza di governo vasta ed eterogenea temi come quello della cosiddetta parità scolastica
Però vanno necessariamente un punto di mediazione che non può soddisfare completamente tutti
Ma un partito nella sua proposta autonoma i cittadini non ha necessità di mediare preventivamente
E allora guardiamo a questo tema per come realmente si manifesta in Italia e spieghiamolo il questi termini ai cittadini in Italia il tema del finanziamento alla scuola privata è sostanzialmente il tema del finanziamento ad una chiesa
Del resto la virulenza con cui le gerarchie cattoliche lo continuano a porre e a cui neanche il Papa si è voluto sottrarre e la più ovvia esplicita conferma che di questo si tratta
Ma io non voglio fare un ragionamento da attivista liberale del mille novecentootto neanche voglio citare John Kennedy che nel mille novecentosessantuno apprestandosi a diventare il primo presidente cattolico degli Stati Uniti
Dichiarò la sua netta contrarietà al finanziamento delle scuole confessionali negli USA voglio solo esprimere una grande preoccupazione da democratico del due mila
Già oggi in Italia oltre sessanta mila studenti provengono da famiglie di cultura e religione islamica siamo tutti convinti che sono destinati a crescere
I tanti giovani pioggia anche in Italia si avvicinò alla religione buddista avranno presto dei figli che andranno a scuola la povertà dell'Est europeo continua potare in Italia famiglio di religione cristiana ortodossa
Vogliamo fare tante scuole per ogni confessione religiosa vogliamo produrre un sistema dell'istruzione in cui i figli delle religioni e delle etnie cristiano separati distanti iscriversi
E questa l'integrazione sociale e culturale di cui l'Italia il mondo hanno bisogno
Che nelle alleanze di governo si trovino le mediazioni necessarie ma che la sinistra abbia il coraggio di dire ai cittadini le sue ragioni perché la sinistra senza il coraggio di indicare i problemi del futuro non ha più essa stessa futuro
Per questo compagni lavoriamo per dare più forza all'Ulivo ma assieme rafforziamo l'identità del socialismo democratico in Italia
Permettetemi ora solo un accenno alle questioni bolognesi non mi dilungo sull'analisi del voto
Voglio solo fare un'osservazione
Quello che è successo a Bologna sarebbe un avvicendamento normale in un sistema bipolare di alternanza
Ma una conseguenza positiva dell'alternanza normalmente e che il ricambio politico posta ad una parziale di cambio anche delle élite economiche culturali
Consentendo così l'emergere di energie nuove che creano dinamismo sociale
Quello che non sta succedendo a Bologna e proprio questo
Il ricambio politico sembra essere avvenuto proprio per dare ancora più forza e più peso nella gestione diretta delle scelte amministrative a quelle élite economiche culturali che già indirettamente le condizionava non molto
Quell'élite a volte troppo lusingati dal potere politico che hanno deciso un bel momento di fare da solo e di fare senza di noi
Molti cittadini però oltre all'elettorato di appartenenza del Polo hanno creduto a questo ricambio
L'azione amministrativa dell'attuale giunta e inesistente i problemi della città aveva continuano a non essere affrontati il tema del traffico come quello della criminalità sono rimasti inalterati
Preziosa non ha ripulito la città da commissario non la sta ripulendo da assessore anche perché questi problemi sono complessi e non si risolvono alla maniera degli sceriffi
I nodi di una campagna demagogica che si è innestata sui nostri errori nostri limiti tornano al pettine noi non possiamo restare ipnotizzati davanti ad una maggioranza che non fa niente e che più litigiosa di quella di cui lo facevamo parte
A chi ha votato Guazzaloca non perché espressione del Polo ma per quella promessa di buonsenso e di rinnovamento che sembrava esprimere dobbiamo rivolgere un forte appello
L'appello a ricostruire con noi il progetto di un governo delle riforme della modernità e della buona amministrazione
Con che diritto ci potranno chiedere con il diritto di chi ha compreso il proprio voi e intende lasciarsi alle spalle
Per svolgere un minuto per svolgere questa azione di opposizione necessari un partito che pensa che utilizza le sue migliori energie fuori dagli schemi dei gruppi e delle solidarietà personali un partito diretto con autorevolezza umiltà ed equilibrio
Ho apprezzato in questi cinque mesi le analisi spietate la franchezza e la lucidità politica di Mauro Zani questo partito gli deve molto
Ho apprezzato anche i cui contributi congressuali che si sono sforzati di proporre innovazioni anche traumatiche nella vita di partito io anche per buona parte laicamente condivisi
La Ica mente voterò Salvatore Caronna segretario di questa federazione a tutti noi al segretario prima di tutti competerà la responsabilità di unire piuttosto che dividere un'ultima cosa
Anche io provengo da quelle forze diverse dal partito comunista che hanno dato vita a Firenze ai Democratici di sinistra
Firenze è stata per qualche verso un'opportunità sprecata troppe sigle e troppe poche idee per l'identità di un grande partito del socialismo democratico
La nostra è la storia di grandi partiti della sinistra sconfitti dalla storia politica recente di questo Paese sconfitti in questo Paese non altrove principalmente per errori politici e non per complotti giudiziari
Di questa storia ci facciamo carico con le sue luci e le sue recenti ombre
Come chi viene dalla storia di un grande partito comunista si sta facendo carico di una rottura difficile ma necessaria col suo passato
In questo partito vogliamo dare il nostro contributo con piena assunzione di doveri e delle responsabilità che ne conseguono ma vogliamo tutti assieme essere considerati figli dello stesso Dio e non più figli di un dio minore
Ha la parola di compagno Aldo Pacchiotti dopo daremo la parola a Katia Zanotti per il ricordo di video
Compagne e compagni
Nel condividere l'asse politico generale Solito e intelligente che ci ha proposto Mauro Zani
Desidero riprendere alcuni passaggi della sua relazione
A proposito del bisogno vitale di un partito diverso
Rileggo capace di disincagliare essi dalle secche di rituali riunioni di sezione
Di quartiere o comunali nelle quali si spacca il capello in quattro
Della necessità di abbandonare ogni forma di autosufficienza e di egocentrismo di partito
Di avere sempre il gusto di incontrarsi con le persone in carne ed ossa
E della necessità di assumere non credo e non è un mero fatto organizzativo
La dimensione della campagna elettorale come modo di essere e di interpretare il ruolo della coalizione di centro sinistra
La strategia bipolare
E in essa la nostra funzione
Perché come è noto ormai dobbiamo di continuo rilegittimarsi di rendita non si vive più
Sono molto d'accordo con queste sottolineature
Aggiungendo però anche che non di rado in pratica sono considerati atipici
O non affidabili
Compagne e compagni che così cerca noti interpretata il uomo non impiegatizio dell'impegno politico
Per cui questi propositi che sono più che lodevoli
Dovranno ricevere
A partire dalle scelte che ci attendono nella indicazione degli organigrammi
Che dovranno comporre guardando alle asprezze politiche e sociali che ci attendono un nuovo equilibrio dirigente
A fianco di Salvatore Caronna ebbene queste indicazioni dovranno a vere
Riscontri evidenti e comprensibili
Comprensibili per noi e per la società nella quale noi operiamo
Perché la strada eh tutta in salita
Qualche notizia in più
Mi sarei aspettato per quello che riguarda le novità relative alla politica di comunicazione che non è un arcana imperii che viene affrontato da qualche esperto molto preparato ma senza una condivisione ed una crescita complessiva di confronto su un tema che particolarmente delicata
Io sono d'accordo
Con la
Con la sintesi verbale
Con la quale Mauro Zani a messo in evidenza il silenzio assordante tra virgolette
Mi piace questo ossimoro che io ho usato quando abbiamo chiuso la via Emilia c'era un silenzio assordante anche lì
Di Giorgio Guazzaloca che non rispondere sull'area metropolitana
è vero
Ma io credo che se noi vogliamo essere sinceri con noi stessi
Dobbiamo dire che è stato un errore anche nostro
Nel corso della campagna elettorale precedente le elezioni di giugno
Non mettere in campo la problematica è la strategia dell'area metropolitana
Per rispondere così
Ad una campagna elettorale impostata da Guazzaloca
Dentro le mura con un buon senso ad encefalogramma piatto
Per cui quando parliamo di questo tema e quando lo vogliamo considerare come tema effettivo
Di strategia
Il rilancio
Della nostra impostazione programmatica io credo che ci sia un problema da affrontare
Per colmare una sfasatura che permane
Tra la invocazione dell'area metropolitana
E la disattenzione il considerare in modo ancillare e marginale
Le esperienze che nel bene e nel male
In tanti Comuni della nostra provincia si stanno compiendo con tentativi di affrontare in positivo quella dialettica non facile tra identità e identità del territorio e sintesi più alta del Governo metropolitano
Per cui su questa questione io credo che
Per esempio
Salvatore Caronna dovrà dirci qualcosa di più nel merito di riflessione autocritica ed indicazione credibile
Su un altro punto io desidero richiamare la nostra attenzione
Sul problema che oggi Danilo Barbi e il movimento sindacale stanno ponendo giustamente sulla questione dell'addizionale IRPEF per quello che riguarda il Bilancio del Comune di Bologna
Eh c'è Walter vitali insalate messa molto di questo il problema dell'addizionale IRPEF è un problema tecnico
E di conseguenza in questa dimensione deve essere affrontato
Che oggi assume una valenza politica
Noi in tanti Comuni pur tra mille difficoltà abbiamo deciso di non applicare l'addizionale IRPEF
Ma la nostra scienza non è una scelta negativa quale quasi che questa soluzione fosse un male
La nostra scelta è una scelta politica
Perché noi vogliamo facendo di necessità virtù
Lavorare per ottenere nel quadro del federalismo fiscale la compartecipazione io per
Allora la nostra battaglia la nostra impostazione non deve essere solo negativa ma deve essere di proposta
E io credo che ci sia un problema aperti e che fa parte della costruzione della nostra funzione di opposizione a Bologna e di governo laddove abbiamo riconosciuta e riconfermata funzioni di governo
Quella di collocare nostro asse programmatico
Facendo i conti e misurandoci impositivo con le linee che provengono dal governo D'Alema
Noi non siamo in un mare buio senza riferimenti
Non siamo allo sbando noi abbiamo tante difficoltà abbiamo tanto da innovare ma abbiamo un'asse programmatico politico ideale
Per cui la nostra funzione anche quindi anche con le novità negative
Che si sono determinate ha però un impulso ha una marcia in più se sapremo essere all'altezza di questa funzione che noi dobbiamo imboccare
è vero
L'esito importante sul piano nazionale nel collegio dodici
Non significa che il peggio è passato
E sono molto d'accordo
Sul fatto che si attende un lavoro duro e intelligente anche sulla base delle analisi che Mauro Zani ha compiuto sul voto di Bologna
Che non ammette scorciatoie consociative
Perché dovranno essere gli elettori a decidere fra cinque anni e noi dobbiamo metterci in grado utilizzando appieno la scadenza delle elezioni regionali
Per ridare senso soggettività politica ad una coalizione
E io credo e desidero dire
E che che noi dobbiamo cercare di avere le antenne
E un contributo importante per questo rilancio politico
Si viene dal lavoro che a Genova è stato iniziato con la costruzione di una assemblea programmatica e politica degli amministratori di centrosinistra
Che devia vera e non soltanto un respiro nazionale e costituente
Ma noi dobbiamo riuscire nella nostra realtà
A tradurla iniziative di arricchimento programmatico di impulso politico
Per fare rete per riuscire a creare quella scossa politica che sia in grado di mettere in evidenza che noi abbiamo una marcia in più
Per finire un minuto solo io ho stima di Pasquino mi sento di dire
Che il suo documento
La proposta che lui fa è una proposta metodologicamente anche interessante
Ma ci manca la politica
Ci manca cioè io davvero terminato
Noi io non ho paura di dire che noi veniamo da lontano noi siamo
Gli eventi
Di una storia drammatica piena di contraddizioni ma anche luminosa
Ed è questa la forza che cita la possibilità di essere un partito di frontiera che non soffre di crisi d'identità
Che ha bisogno di mescolarsi proprio perché c'ha una solidità che deriva tanti che lezioni che sono state anche eretiche della storia del comunismo ma noi abbiamo questa Radice originale che noi dobbiamo rinnovare come abbiamo saputo rinnovare questo Gianfranco è il problema
E
Dopodiché c'è spazio per tutti ma noi non partiamo da zero
Noi siamo come diceva il filosofo se volete l'immenso spalle di giganti
Prende ora la parola la compagna Katia Zanotti
Compagne e compagni se n'è andata Nilde Iotti
Se n'è andata una grande personalità della repubblica dello Stato del nostro partito se n'è andata una grande donna
In questo congresso in questo momento non intendiamo ricostruire la storia di una così grande persone vogliamo solo manifestare la nostra commozione e il nostro dolore
Il dolore delle donne e degli uomini di questo partito di cui ha difeso con rigore la tradizione e che ha contribuito a rifondare
Aveva lasciato la Camera dei deputati il diciotto novembre dopo cinquantatré anni
Niente aveva deciso così perché la sua malattia le impediva di partecipare attivamente alla vita politica
Un addio fuori dalla consuetudine del Palazzo che quel giorno aveva tributato un omaggio commosso
L'omaggio ad una personalità che con la sua intelligenza il suo rigore assegnato le fasi più importanti della storia della nostra Repubblica
Grande combattente per la democrazia grande combattente per l'emancipazione delle donne per la quale ha pagato anche dei prezzi sul piano personale
Per intere generazioni di compagnie viene a mancare un punto di riferimento importante per le battaglie di civiltà che ha combattuto che hanno modificato la cultura di questo Paese è anche i rapporti fra uomo e donna
Mancherai a tutti noi cara Nilde le donne e gli uomini di questo partito non dimenticheranno la tua intelligenza la tua forza la tua determinazione il tuo pudore continueremo a parlarne a raccontarli a prenderli a riferimento a maggior ragione impegnati come siamo nella costruzione del nuovo partito
Sala unite un abbraccio forte da tutti noi
Chiedo al Congresso un minuto di silenzio un minuto di silenzio
Grazie
La parola al compagno Claudio Petruccioli seguirà Salvatore Taronna
Care compagne e cari compagni
E con grande rispetto oltre che con grande cautela
Che
Intervengo in questo congresso
Cercando di parlare anche ovviamente sarebbe
Strano il contrario
Delle più recenti esperienze vicende del partito a Bologna e della città di Bologna
Lo faccio soprattutto perché considero giusto
Quanto ha detto Zani ieri nella sua relazione
Il fatto cioè che anche in questa fase e forse particolarmente in questa fase come già in altri momenti vicini e lontani della vita nostra
Quanto a Bologna cade viene vissuto e sperimentato ha un rilievo di carattere nazionale e quindi chiama l'attenzione e il coinvolgimento di tutti
Sicuramente c'è stata una grande emozione nel partito del risultato di giugno
In Italia
Io non so quanto dal colpo e dall'umiliazione si sia risaliti alla riflessione
E proprio sotto questo aspetto
Ho apprezzato e spero che venga conosciuta anche fuori di qui la relazione di Zani di ieri
Perché nella riflessione ha proposto viene un contributo anche al di fuori di Bologna ai non pranzi appunto alla Rifles nella riflessione di quello che l'esperienza di Bologna
Comporta per tutti
Mi sembra che l'insegnamento di carattere più generale
Che la continuità anche quando appare
La soluzione più garantita più rassicurante
Non può essere spinta oltre un certo limite
Che altrimenti quell'opera di discontinuità alla base del rinnovamento
Non è più decisa da una nostra autonoma e padrona decisione ma interviene per eventi esterni
Insomma
Ciò che è accaduto a Bologna dovrebbe far riflettere e fa in parte riflettere credo ce ne al centro della relazione della mozione di Veltroni la sostanza
Dovrebbe far riflettere per una presa di coscienza di un ritardo più generale che abbiamo a dieci anni da quella svolta che è stata già ricordata
E alla quale forse troppe volte si rendono omaggi formali mentre si fatica di meno a domandarsi quali ne debbano e possano essere le conseguenze attuali
Ma la cosa più importante mi sembra che scaturisca che scaturisce dal contatto fra le due vicende che inevitabilmente sono messe in rapporto del voto di giugno e del voto della fine di novembre
Con i due diversi risultati che pure non danno luogo ad una stupida esaltazione
è che mentre
Il rassicurante primato del partito
Ha dimostrato a un certo punto la sua incapacità di reggere un blocco maggioritario nella città
L'accento posto sul primato della coalizione
Acconsentito
Di non soccombere nel collegio dodici
Uso parole caute
Perché in effetti sono d'accordo con quanti hanno sottolineato che l'accento sul primato nella coalizione è condizione necessaria ma di per sé ancora non sufficiente alla individuazione di un nuovo blocco di interessi di alleanze
Ma tuttavia l'accento che si pone sulla
Prima unità della coalizione indica una volontà un'attenzione nel cercare in corso e col di costruire questo blocco vedete ho usato una parola diciamo del linguaggio tradizionale antico blocco
Ma se volete posso usare una parola molto moderna una parola americana
La parola allineamento la parola allineamento viene usata quando si analizzano i risultati delle elezioni americane
E si dice queste elezioni hanno determinato un nuovo allineamento vuol dire che nelle valutazioni di coloro che giudicano quelle elezioni si sono determinati spostamenti non occasionali ma stabili
Di forze interessi di territori di gruppi di popolazione
A me sembra che si possa dire che a giugno
Finito si è manifestato l'esaurimento di un allineamento storico che addirittura aveva le sue radici in questa città all'indomani della Liberazione anche se ha conosciuto fasi di forte rinnovamento adeguamento
Ma non est non sia definito ancora né tanto meno si è affermato un nuovo allineamento la vittoria di Guazzaloca io sono d'accordo con quanto ha detto Zanni non ha questo carattere
E se ci pensiamo è una situazione analoga a quella che c'è in Italia
Direi che in questi anni
L'unico punto di riferimento che avrebbe potuto determinare nel nostro Paese un nuovo allineamento naturalmente io lo considero avrei considerato negativo in una parte del Paese cioè nel Nord era lo spirito di scissione che alimentava la lega
Credo che il maggiore risultato politico che è stato raggiunto con l'ingresso in Europa con l'euro consiste appunto nel fatto che con questo ingresso che pure pone problemi seri di gestione questo spirito di scissione è stato battuto in campo aperto
Di cosa abbiamo bisogno quindi che non abbiamo adesso io credo che noi abbiamo bisogno
Di uno strumento politico più ampio
E più capace di raccolta e più elastico rispetto a quello di cui abbiamo disposto in passato io devo dirvi che le vicende politiche in particolare dopo il cambio del Governo di un anno fa hanno profondamente modificato ai miei occhi lo scenario nel quale si collocava la discussione precedente
Non chiudo gli occhi di fronte al fatto che il collasso dell'Ulivo vincente nel novantasei è conseguenza anche di precise responsabilità politiche che non credo debbano essere dimenticate
Ma non sono neppure mi sforzo almeno di non essere così ottuso da non rendermi conto che oggi Resta la necessità dell'Obiettivo la costruzione cioè di una coalizione vincente e che esso non può tuttavia essere perseguito pedissequamente se ripercorrendo la strada di cinque anni fa
Una cosa che è stata importante di tutto il travaglio il lavorio che abbiamo alle spalle il fatto che mi sembra ormai siamo tutti convinti della utilità e della necessità di un assetto maggioritario perché da questo dipende governabilità stabilita
Dimensione che consente di afferrare la politica
La vocazione maggioritaria il punto essenziale
Le forme della politica in modo di proporre la politica ai cittadini come strumento per affermare i propri interessi e proprio diritti sono due facce della stessa medaglia senza vocazione maggioritaria ovunque ma soprattutto in Italia
Per il passato che abbiamo non nasce nessun vero riformismo e non c'è nessun vero rinnovamento della politica
L'assunzione di questo vincolo la vocazione maggioritaria ha evidentemente un collo un corollario in un Paese dove nessun partito può proporsi oggi da solo di soddisfare questa vocazione dovrà appunto essere la coalizione
L'alleanza che si presenta agli elettori per chiedere il mandato a governare e svolge questo ruolo il che non può accadere se non ci si dedica a ciò con un'attenzione un programma specifici
Risultando ormai evidente anche ai più refrattari
Che l'alleanza non esprime alcuna vocazione ma è solo un luogo di risse compromessi quando qualora risulti unicamente da periodici incontri di vertici di partito
Questa è la condizione
Per non avere una situazione slabbrata e divise
Anche qui se forse posso indicare un punto sul quale approfondire la discussione
Non bisogna vedere l'alleanza che abbiamo la necessità di costruire come un luogo dove c'è una divisione di compiti tra i diversi pezzi di alleanza
Certo ci sono diverse tradizioni diverse culture diversi riferimenti sociali
Ma questo è il punto di vista da cui ciascuno parte il compito non può che essere uno per tutti
E il cimento delle culture di ciascuno sta nel dare la risposta più convincente compiti così come è evidente che la elasticità di cui c'è bisogno nasce dal maggioritario stesso perché il maggioritario e l'alternanza
Non possono scaturire solo da appartenenze
Solo da appartenenze ecco questo è l'essenziale che volevo dire un solo una sola cosa vorrei concludere
Vorrei dire per concludere
A me sembra che quanto detto a proposito del nuovo internazionalismo nella mozione di Veltroni sia molto importante
Anche perché ci invita al di là delle cose dette
A non guardare il mondo dopo la caduta del muro come se fosse un mondo nemico come se fosse un mondo che ci ha voltato le spalle come se fosse un mondo che non comprendiamo più certo
Bisogna andare più a fondo io penso che su questo torneremo con il congresso nazionale ma una cosa voglio qui dire
Anche perché dieci anni fa abbiamo deciso di chiamarci Partito Democratico della Sinistra e ancora oggi siamo i Democratici della sinistra
Vedete leggo un bell'articolo Sylos Labini ieri super pubblica leggo il Mulino
E quando c'è l'elenco delle questioni della sinistra ho terminato
Vedo che si parla di giustamente sviluppo occupazione mezzogiorno e riforma dello stato sociale le questioni sociali fondamentalmente talvolta si aggiungono anche le questioni
Di carattere istituzionale
Ma io penso che guardando all'Italia è anche guardando a al mondo a me sembra che si proponga con una evidenza abbagliante la questione
Democratica al debutto del terzo millennio nel mondo in cui ci troviamo la democrazia è la più grande risorsa del cambiamento della eguaglianza dello sviluppo della pace l'antidoto più forte rassicurante
Rispetto alle zone d'ombra della globalizzazione stessa ma la democrazia è anche un problema non è una premessa che sta lì in archivio lo comprendiamo sempre più mano a mano che la democrazia ci si presenta non più di dimensioni da bidimensionale procedura lineare per l'esercizio dei diritti politici elementari ma in quella pubblica lo ridimensionare riferita a Bari spazia vari tempi con una quantità di possibili estrinsecazioni formali tanto che mi viene da formulare l'idea di un primato diverso rispetto a quello che
Abitualmente noi sottolineiamo il primato della politica credo sia assai più proprio per noi
Per i Democratici della sinistra che vogliamo usare la risorsa democratica per il cambiamento sia assai poco più proprio parlare di primato della democrazia
Perché la democrazia comprende necessariamente la politica ma non sempre è vero il contrario la politica può anche essere poco democratica molto oligarchica e oggi
Si può anche usare l'argomento della efficacia
Per cercare la scorciatoia non democratica idoli da garantita questo credo sia anche il problema centrale della proposta politica che noi dobbiamo essere capaci di fare per riprendere i contatti più larghe ai quali faceva riferimento ieri Zani grazie
Comunico nella Commissione Statuto si riunisce alle dodici e trenta nella sede dei fari
Alla parola il compagno Taronna comunico che la presidenza attribuirà ai candidati alla segreteria un tempo massimo di venti minuti fermi restando i dieci minuti per i delega però la carogna
Seguirà Sergio Lo Giudice
Sono molte le domande e le attese le speranze che si riversano su una forza politica come la nostra
Lo abbiamo visto e sentito nei giorni durissimi dopo il tredici e ventisette giugno lo avvertiamo ancora oggi dopo la decisiva vittoria al collegio dodici
Si tratta di un sentimento vigile spesso critico comunque esigente
Uno stato d'animo che pretende molto da noi
A volte persino troppo rispetto alle nostre possibilità
Con il quale bisogna fare i conti con sincerità
Alta al fine sono d'accordo con la relazione Vizzani
A tal fine bisogna da subito aprire una fase nuova per il partito per la sinistra per la coalizione
Capace con i fatti di trovare la giusta risposta queste attese a queste domande
Una nuova stagione dove si costruisca concretamente un partito più forte aperti moderno ricco di esperienze e culture
E contemporaneamente si dia vita ad un'alleanza di centro sinistra più coesa ed omogenea
Pertanto una grande sinistra in un grande Ulivo non è un gioco di parole
Ma una strategia da perseguire con determinazione e tenacia
Perché sappiamo che i destini della sinistra non sono separabili da quelli dell'Alleanza
Perché sappiamo che solo tenendo insieme queste due facce della stessa medaglia e possibile mettere in campo una politica di cambiamento di sviluppo di avanzamento civile e sociale
Diversamente si ferma perde la sinistra perde l'Ulivo ma soprattutto si perde la speranza
Di poter dare alle nostre città alle nostre regioni al nostro paese una credibile reale alternativa ad una destra che non lascia occasione di manifestare tendenze inquietanti
Dunque occorre imboccare con decisione questo cammino
Imprimere alla nostra iniziativa questo senso di marcia
Per questo l'Ulivo non può essere un semplice timbro che rispolvera diamo al momento delle elezioni
Una sigla che spinto gli diamo a ridosso delle elezioni
Ma un programma una leadership una classe dirigente comune unità coesa per il Governo nell'epoca del bipolarismo
Lo spazio condiviso dove tutte le culture riformiste e democratiche trovano casa
Questo come abbiamo detto non significa il partito unico
Perché la forza del progetto dell'Ulivo
Dell'Alleanza delle parti migliori del mondo del lavoro delle professioni dell'imprenditoria più avanzata della cultura sta nel rispetto di un equilibrio di sensibilità di esperienze di autonomia
Dunque più che pensare di ridurre a uno
Questo variegato panorama e più utile concentrarsi sulla costruzione a tutti i livelli dei luoghi in cui i vari filoni di questa esperienza possano sperimentare sul campo un'iniziativa ed una politica comune da qui una prima necessità quella di dare vita coordinamenti stabili degli eletti del centro sinistra
Non solo dobbiamo anche pensare subito a rafforzamento e al rilancio dei Comitati dell'Ulivo e del centro sinistra nei quartieri e nei comuni dare corpo e gambe a questo Progetto nella società è indispensabile per associare tanti cittadini alla nostra opposizione politica nel comune di Bologna e per qualificare la nostra esperienza di governo nella provincia
Nello stesso tempo questa è la strada maestra per sostenere la nostra esperienza di governo nazionale
Tra l'altro penso che uno dei nostri compiti principali debba essere quello di valorizzare e fare apprezzare nella giusta maniera in un i risultati già ottenuti dal governo D'Alema in continuità con la fase precedente
Io qui non voglio citare i risultati fino fino ad ora raggiunti
Però vale la pena di richiamare la vostra attenzione sulla decisione emblematica che troppo spesso passate inosservate
Da quando governa il centrosinistra in questo Paese non si fa più ricorso all'istituto del condono dei condoni non ci sono più condoni
Se ci pensate per la storia la cultura il modo di essere dell'Italia è un fatto rivoluzionario inedito dirompente
E a me pare anche una cosa decisamente di sinistra
Ecco io penso che noi dobbiamo con energie nettezza fare emergere questo profilo della sinistra
Di una forza diversa radicalmente diversa per valori cultura comportamenti da ciò che è stato il vecchio sistema di potere e da ciò che oggi è la destra in Italia
Questo è un punto fondamentale decisivo
Per questo ho trovato giusta la scelta fatta dall'altro ogni di marcare con forza le nostre differenze ed aprire un confronto duro con il Polo
Questo è determinante in una fase dove cresce in modo preoccupante il distacco tra la politica e la società
Avvertiamo l'affermarsi di un fenomeno che auspica un generalizzato ritiro dalla sfera pubblica degli individui che si alimenta di disprezzo per le istituzioni per il Parlamento per tutto ciò che forza organizzata e collettiva questo è il contrario della libertà della valorizzazione delle persone nella sfera civile e solo la logica del più forte
Le ragioni della diffusione di questo fenomeno sono antiche e diverso e tuttavia per quello che ci riguarda oggi occorre sapere indicare una risposta occorre sapere reagire
Partendo dalla constatazione che la politica e di partiti tutti i partiti non sono in grado di soddisfare pienamente le aspettative di una società in profonda trasformazione
Perché si sono indeboliti gli strumenti ed i canali tradizionali di partecipazione e di coinvolgimento pertanto non solo è importante ma evitare mettere mano e seriamente al modo di essere e di funzionare dei partiti
Vorrei che su questo non ci fosse
Una cosa profondamente diversa da chi pensa e ce n'è qualcuno anche a sinistra
Che l'unica strada da seguire sia quella di mutuare i linguaggi distinti dell'antipolitica per cercare di cavalcare questa fase di crisi e di debolezza di partiti questo approccio lo ritengo sbagliato pericoloso
Anche perché è illusorio un po'da apprendisti stregoni
Pensare di competere con chi al brevetto di questa impostazione gli elettori giustamente preferiranno l'originale ad una sbiadita fotocopia
Piuttosto penso che si tratti di promuovere un lavoro lungo e difficile dove prevalgano rigore e serietà come condizione per tentare di riaprire un rapporto fecondo tra il nostro partito e la società
La rivoluzione culturale di cui parla Zani permea anche questo
Comprendere cioè che non ci sono più rendite di posizione
Per nessuno che nulla è acquisito che tutto va riconquistato ogni volta tutti i giorni
E che quindi occorre predisporsi a mettere in campo un partito realmente in sintonia con i problemi le angosce le speranze dei cittadini di Bologna
In un in una battuta ritornare ad essere un partito al servizio dei cittadini un partito al servizio di Bologna per troppo tempo purtroppo così non siamo stati percepiti
Per fare questo occorre stare dentro in mezzo alle contraddizioni di questo tempo e di questa epoca allora proviamo sul serio a immaginare e soprattutto a praticare un'organizzazione a rete
Basata su una forte autonomia delle sue componenti proviamo sul serio ad avviare un lavoro di riscoperta del territorio federandosi pendenze Soggetti gruppi anche piccoli e parziali stabiliamo un vero e proprio patto federativo tra un centro federale del partito le Unioni comunali di quartiere le Autonomie tematiche
Apriamo un rapporto più intenso e diretto con tutto il variegato e ricchissimo mondo dell'associazionismo economico e sociale del volontariato che in questa città in è una risorsa grande e preziosissima
Con l'obiettivo di ricostruire un modello più efficace di regolazione sociale e proviamo anche ad avere il coraggio di dire che è necessario tornare a reinvestire sul partito sulle sue strutture sulla sua organizzazione sui suoi gruppi dirigenti
Investire in risorse umane
Abbiamo bisogno di ritrovare investire in formazione abbiamo bisogno di ritrovare momenti SD dove sia possibile avere occasioni di crescita culturale di approfondimento di studio di ricerca reinvestire nelle nostre sezioni liberando le dà un modello in cui devono ripetere meccanicamente riti di altri livelli del partito
Facciamo le diventare luoghi di di in mano ai cittadini di un caseggiato di una zona di un territorio dove sia possibile per loro organizzarsi e difendere i propri diritti rappresentare i propri bisogni anche quelli più minuti
Investiamo nei luoghi di lavoro perché lì c'è il nostro mondo perché il lavoro e il tratto fondamentale della nostra identità e del nostro radicamento
Potenziando quello che c'è come il Consiglio delle lavoratrici e dei lavoratori
Sviluppando centri d'iniziativa come quello dei cosiddetti lavori atipici per affrontare la grande questione che interessa ormai la maggioranza dei giovani e delle donne che entrano nel mercato del lavoro
Questo sforzo di riforma del partito deve guardare molto fuori di noi
Non possiamo costruire nulla di veramente nuovo se non ci sono persone nuove lo dovremo fare con uno spirito diverso rispetto alla nostra storia e tradizione dialogando da pari a pari senza nessuna pretesa egemonica costruendo con gli altri il nostro punto di vista
Questo in fondo è l'idea del Forum il metodo la forma lo strumento attraverso il quale partiti associazioni gruppi comitati di singoli cittadini possono concorrere a definire e a scrivere insieme il programma per il futuro della loro comunità
E costruire qualificare in questo modo il nuovo centro sinistra
Sulla capacità di coinvolgimento e di risposta ai problemi della nostra città vogliamo confrontarci con la nuova giunta Guazzaloca abbiamo già cominciato proponendo di lavorare sull'idea città metropolitana
Un'idea che rappresenta il nostro asse di riferimento fondamentale per sviluppare una strategia di crescita per Bologna e per l'Emilia Romagna
Non abbiamo avuto nessuna risposta finora apprezzabile
Sotto questo punto di vista è auspicabile
Che il sindaco Guazzaloca esca in fretta dalla sindrome dello specchio magico della favola di Biancaneve farebbe cioè molto meglio a smetterla di chiedersi compiaciuto chi è il fenomeno nuovo della politica mondiale nei convegni e nelle passerelle amiche organizzati in giro per l'Italia e incomincia se piuttosto ad affrontare i problemi della città
E passato già
Fassa
Passato già il tempo necessario per sapere
Con quali politiche con quali istituzioni questa Amministrazione intende affrontare la sfida di una competizione economica produttiva sociale che mette il nostro territorio in una tensione fortissima
Con le parti più avanzate forti dell'Europa e del mondo
Se la risposta è il ritorno ad una sorta di autori chi ha municipalista mica e il preferire al lavoro e alla produzione una comoda ma insana rendita finanziarie di immobiliare per la nostra città si preannunciano tempi di declino
Noi ci opporremo con un'opposizione seria che non deve riconquistare la cittadella assediata dal nemico ma che deve fare gli interessi di Bologna
Questo è quello che si aspettano da noi gli elettori ma anche i tanti che il tredici e ventisette di giugno ci hanno mandato un segnale durissimo astenendosi dal voto infine alcune cose sulla proposta la carica di segretario della federazione avanzata da Zani ed altre compagne e compagni
Noi con questo congresso cominciamo un percorso la relazione del documento di Zani delineando chiaramente una direzione di marcia per il futuro nel quale mi riconosco pienamente ed in modo convinto
Rappresentano un programma dunque
Noi che siamo qui insieme a molti altri soprattutto giovani dovremo riempire ulteriormente di contenuti questa impostazione
In questo tragitto più che belle parole dei progetti sulla carta conteranno infatti conterà il nostro modo di essere il nostro stile di lavoro
Il nostro comportamento
Su questo ognuno di noi deve essere giudicato su questo saremo giudicati dagli elettori
Pertanto è bene che voi siate messi a conoscenza chiaramente dello stato d'animo
Con il quale ho accettato questa consiliatura per questo difficile compito almeno per quello che mi riguarda lo ritengo tale
Ho molto esitato quando Zanni in modo diretto per usare un eufemismo mi ha chiesto te la senti di prendere a mano la baracca
Ho esitato per tante ragioni che voi potete comprendere benissimo
Ma una più delle altre mia sempre assillato
Noi ci siamo divisi a volte duramente
Ciascuno di noi è stato immerso in un clima sbagliato
Ciascuno di noi porta la sua parte di responsabilità
Io so che se rimaniamo inchiodati a questa fase avremo vita difficile e stentata
E questo non ce lo possiamo permettere
Come ho cercato di dire penso che questo partito debba cambiare profondamente e debba predisporsi a costruire le condizioni per la nascita la crescita la formazione di una nuova classe dirigente
Una classe dirigente in grado di interpretare sempre più e meglio la realtà economica sociale produttiva del mondo del lavoro della cultura di questa città
Per fare questo ci vuole tempo ci vuole disponibilità da parte di tutti ci vuole disponibilità a mettersi in gioco per riprendere un dialogo con interi pezzi della società che in questi anni ci hanno voltato le spalle
Questa è un'operazione difficile ambiziosa che può riuscire solo se c'è un partito consapevole unito sinceramente impegnato a favorire questo processo
Non c'è spazio per una pratica politica dove prevale l'idea di continuare ad alimentare contrapposizioni conflittualità personalismi
Possiamo dire allora che una fase è finita chiusa che si riparte insieme daccapo
Io penso di sì in questi mesi in questi giorni ho sentito che possibile
Allora per questo ci si può impegnare per questo solo per questo c'è la mia disponibilità
Noi dobbiamo fare respirare a questo partito ai suoi iscritti aria pulita
Una politica capace di trasmettere passione interessa fascio
Una politica che non si accende solo quando c'è da scegliere il deputato il Consigliere o il segretario
Ma che si infiamma quando scopre che un'indagine del ministero del lavoro ci dice che è un cantiere su due a Bologna e irregolare e che le condizioni di sicurezza di quei lavoratori sono inaccettabili
Che si infiamma di fronte
Che s'infiamma di fronte
Che s'infiamma di fronte alla grande ancor Cha sociale che deriva
Dalla insicurezza dalla perdita di identità dalla solitudine
Sì non appaia strano dalla solitudine è proprio questa la condizione che affligge tante persone
Sono tanti tipi di solitudine
Quella di chi perde il lavoro e non sa che santo votarsi quella di quella quella di quel ragazzo quella ragazza che sente di avere delle capacità mano non le può mettere adeguatamente a frutto perché è figlio o figlia di una famiglia sbaglia
Quella di chi non capisce che cosa significa esattamente globalizzazione ma poi vede che gli cambia il modo di lavorare di studiare di abitare di curarsi e ha paura del futuro
Io sono perché il nostro partito sia un partito che si occupi principalmente di questi temi perché questa è la politica
Perché a questo servono i partiti
I partiti devono tornare pienamente ad essere il mezzo per aiutare le persone ad essere libere
Ad avere coscienza di sé i propri diritti
Per questo vale la pena spendere tempo e passione
Solo così
Possiamo far tornare ad amare la politica le nuove generazioni allora chiudiamo definitivamente una fase difficile della storia di questa federazione
Voltiamo pagina veramente insieme
Concentriamoci sulla sfida di riportare la sinistra e l'Ulivo al centro della scena politica e sociale di questa città
Se tutti lo ripeto insieme lo faremo la sconfitta del tredici e ventisette di giugno non sarà stato inutile forse allora anche noi scopriremo che la felicità più grande
Non sta nel non cadere mai ma nel risollevarsi sempre dopo la caduta
L'accompagna lenti è invitata ad assumere la presidenza a capire prove
Alla parola il compagno Sergio Lo Giudice seguirà Maurizio Grant
Ogni volevo inserire all'interno la discussione di questo congresso una parola che è stata poco citata
E che soprattutto fatica a diventare pratica dell'azione politica del nostro partito che è la parola libertà
Una parola che però lascia intravedere una nuova attenzione proprio in alcuni dei concetti espressi nella sua relazione da Mauro Zani e nella relazione di Salvatore Caronna
Quando si è parlato di una rivoluzione culturale che questo partito deve riuscire a portare avanti per riannodare i suoi legami con la società per riuscire a spezzare
Quello che Zani definiva il conformismo della sinistra per fare in modo che questo partito non sia solamente il partito dei padri ma sia anche il partito dei figli quei figli che oggi non votano più
La sinistra perché una volta la votavano presi dalla valore Palin genetico rivoluzionario che i valori della sinistra ispiravano
Perché era per loro espressione appunto della in egual pezza della società in cui si trovavano e quindi espressione della loro desiderio di libertà
Oggi il desiderio di libertà dei giovani
Si esprime attraverso le forme rampanti di autoaffermazione di supremazia sull'altro che vengono espresse non dalla destra che vengono espresse la rampa antismog di Forza Italia ora i valori di Alleanza Nazionale
Ebbene surf ed è vero che il nostro partito deve fare una rivoluzione culturale mi aspetto fondamentale di questo è proprio ripartire dal porre la centralità dell'individuo all'interno delle politiche prioritarie del nostro partito
La centralità dell'autodeterminazione della donna
Dato dell'erede del determinazione sul proprio corpo la ma anche l'autodeterminazione sulla libera scelta della propria maternità lato determinazione dei giovani che oggi non sono liberi di uscire di casa di lasciare la loro famiglia perché vincolati da legami sociali da legami culturali da legami economici che non permettono loro Disney svolgere pienamente il loro progetto di vita la libertà delle nuove famiglie che sono state un paio di volte citate in questo congresso ma rispetto alle quali oggi da sinistra fatica ad assumere la posizione culturale chiara
Compagni la parola libertà in questo scorcio di secolo è stata delegata ad altri
è stata delegata ad Emma Bonino che sia riesce a parlare ai giovani in nome di battaglie passate che oggi ha trasformato la battaglia per la libertà individuale in una battaglia unicamente per le libertà economiche
Perché non è bello compagni che nell'anno in cui ricorre il quarto centenario
Della morte parroco di Giordano Bruno
Un campione di laicità un campione Libardo di difesa delle libertà dell'individuo a Roma nella stessa città i grandi più grandi sindacati italiani sindacati confederali decidano di rinunciare alla grande manifestazione del primo maggio per fare posto alla manifestazione giubilare
Perché non è bello te
La il tema delle nuove famiglie oggi sia lasciato ad altri e che proprio i nostri ministri al governo continuino ad affermare e riaffermare
Nelle parole e nelle politiche una concezione della famiglia che non è una concezione fondata sulla libera scelta dei cittadini
Moda concezione fondata sul too menti e su meccanismi che riguardano alcuni ma non riguardano tutti perché non è bello che nel campo della scuola privata si si assecondato il o principio per cui la libertà di di Inzaghi insegnamento e la libertà di istituzione delle scuole private
E non è la libertà degli alunni la libertà degli studenti di ricevere una una educazione autenticamente naturalista
Perché non è bello che il tema delle unioni civili e il tema in particolare delle unioni fra persone omosessuali
Sia l'ultimo posto nell'agenda politica del nostro partito laddove riguarda la possibilità di un'esistenza libera da parte di tre milioni di donne e di uomini italiani e non è questo compagni estremismo laico come qualcuno ha detto come anche il nostro presidente del Consiglio ha detto
Tranne a voler considerare campione di questo estremismo laico una
Uno dei pochi nomi citati all'interno del progetto Duemila che oggi qui stiamo discutendo che voteremo cioè quel Norberto Bobbio che ci ha insegnato che la laicità non può c'entra compromessi in quanto principio ma deve essere uno strumento di azione politica costante una tara delle nostre azioni politiche in tutti i campi io mi auguro che delle parole che sono state pronunciate in questa sede in particolare il la volontà di ricostruire il nostro partito a a partire da più profondi legami con quello che si muove nel sociale sia anche questo
Sì anche la possibilità e la capacità di riuscire a parlare ai bisogni individuali dei cittadini non per inseguire particolarismi
Non per inseguire individualismi ma al contrario come diceva ieri Mauro Zani per riuscire a costruire un dialogo Inter disinteressato basato sull'interscambio democratico per evitare quindi la costituzione di tribù la costituzione di celle separate la Costituzione di pezzi di società che non riescono a parlare fra di loro e non riescono a parlare con il nostro partito e in questo mi sembra assai interessante la coraggiosa strada verso cui questo partito a Bologna e spero a livello nazionale ha intenzione di andare cioè di una riforma forte della sua struttura la riforma della sua struttura che non sia solamente un cambio di classe dirigente
Ma sia anche la possibilità di concepire quello che si muove nella società come un pezzo importante della pratica politica del nostro partito
Una realtà che posso effettivamente essere coinvolta laddove nascono i meccanismi decisionali del nostro partito
Non un punto di riferimento esterno
A cui guardare periodicamente
Ma il luogo in cui cresce
La società in cui cambiano i comportamenti in cui si confrontano gli stili di vita è che può diventare quindi il luogo da cui il nostro partito può imparare e allora facciamo veramente di questo partito uno strumento maneggevole
Uno strumento nonché palle cittadini ma che siano ma che sia al servizio dei cittadini che sia un luogo loro in cui informe agibili
Consulenti leggeri fornendo delle strutture maneggevoli si riesca effettivamente a raccogliere quello che è la società civile si muove non per a partire da una ipotetica superiorità della società civile rispetto alla politica la politica non può finisco non può non essere il luogo di sintesi dei particolarismi della società civile ma laddove la politica non riesce ad essere luogo di sintesi anche delle singole esigenze individuali anche dei bisogni e libertà di ognuno
Ecco che il lavoro di sintesi viene meno e ci si ritrova da una scatola vuota cerchiamo di riempire non solo di contenuti ma anche di persone questa scatola
Maurizio Cevenini inseguirà Gianfranco Pasquino
Cari compagni care compagne
è molto difficile ovviamente intervenire in mezzo ai due interventi che più l'Assemblea tende cioè quelli dei due dei due delegati dei due candidati
Ovviamente detto questo devo riconoscere quello che tutti dicono in sala che in un congresso è sempre difficile parlare perché non se ascoltati in un congresso in un tendone come questo
Nessuno assolutamente ascolta quei pochi che cercano di farlo lo fanno per rispetto a chi sale qui e per dieci minuti parla
è determinante tutto questo perché si lega al discorso che ha fatto danni solo di passaggio ma che è significativo che noi affrontiamo il Congresso importante presentando un volume di documenti che metta dei nostri non dico iscritti perché sarebbe straordinario metà dei nostri militanti non ha letto cioè non ha letto non ha discusso ha discusso solo perché è riportato da altri
Aggiungiamo appunto a questo il fatto che nell'assemblea congressuale non ci ascoltiamo neppure questo dà il segno della difficoltà che noi abbiamo di parlare con la gente e di uscire
Da quello che io mi permetto di definire Io sono un campione da questo punto di vista il ceto politico del partito democratico della sinistra prima e dei DS oggi cioè noi siamo inevitabilmente ceto politico in questo momento perché siamo in pochi che discutono per poco
In questi in questi consessi mi dimetterò quindi ad alcune affermazioni scusate mi molto lapidaria
Macché vogliono dare il senso del del mio
Essere all'interno dei DS vedere il futuro
Noi abbiamo di fronte due mozioni molto preciso e secondo me quella di Veltroni che cerca di ricostruire il messaggio dell'Ulivo il ricompattamento dell'Ulivo che ci fece vincere nel novantasei e una segnalazione di testimonianza da parte di un gruppo di compagni
Molto impegnati che si riconoscono nella sinistra che a mio avviso mantiene la sindrome del trentacinque per cento della sinistra che rivendica la sua grande autonomia di pensiero di Progetto ma che non si pone minimamente il tema del governo del paese
è incredibile voi non avete idea scusa Lenzi
Dillo per dopo non ha idea di che cosa significa sentire quel rimbombo che arriva dalla dieta non lo dico per me perché io vado in televisione a parlare come dice la
Creò che Quesada o in sia una buona risposta assetato alcuno se qualcuno veramente riesce a parlare coi compagni di là nella fu nella fonderia non lo so
Serve serve a tutti a tutti gli altri perché dopo davvero e qui tocco un tema fondamentale del nostro comunicare con la gente io vi dico è molto più facile avere una telecamera davanti e farsi ascoltare da non so mille persone che ascoltano quel programma bene io credo che sia molto più importante e significativo e lo dimostriamo qui dentro compagni lo dimostriamo qui dentro
Allora fatta questa che ovviamente demagogia dico rapidamente quello che penso del nostro percorso perché non dobbiamo dimenticare la storia la nostra storia
Nel novantasei noi vinciamo le elezioni con una straordinaria minoranza elettorale la somma dei voti
Dalla maggioranza del centrodestra noi andiamo al governo per l'idea di coalizione che l'Ulivo presentandosi tutti i collegi strappa strappa una maggioranza sostanziale in Parlamento con la desistenza di Rifondazione
L'anno dopo se ricordate bene compagni nel novantasette primo strappo demagogico di Bertinotti sulle trentacinque ore
E in quel momento e su questo noi dobbiamo riflettere anche lo dico anche al compagno Caronna che si assume un incarico che si assume un impegno straordinario scusa Pasquino ma da un po'per anticipo un voto insomma ecco io mi e mi perdonerai
Lo dico anche a lui perché le piazze noi in quel periodo le riempì mo'
E si erano i giovani senza fare tutte le telefonate ai nostri iscritti e mandando quattro lettere diverse agli iscritti ai DS per farli andare in un posto che i giornali hanno già comunicato
Questo nel novantasette avvenne quell'ottobre non dobbiamo dimenticare Piazza Maggiore l'unica volta che riempì mo'l'ultima volta che riempivo spontaneamente
Nel novantotto e vado rapidamente perché mi sembra significativo segnalare questi passaggi nel novantotto
Tutti i sondaggi e questi sono dati precisi davano per la prima volta l'Ulivo da solo al cinquantun per cento nel Paese
Senza Rifondazione Comunista questa cosa l'HP day nell'apprezzò bene Bertinotti secondo me l'apprezzammo meno noi tant'è che nell'ottobre avvenne il fattaccio ovviamente la rottura di Rifondazione purtroppo solo la metà del partito di Bertinotti passo passò dalla nostra parte
Da quel momento e qui bisogna segnalarlo l'avventura del governo D'Alema che sta lavorando molto bene
è diventata in mezzo alla stragrande maggioranza della gente più una necessità che il seguito di un percorso politico del centro sinistra che lanciava messaggi importanti e precisi al Paese
Il risveglio secondo me è avvenuto in queste ultime settimane questo Prodi Ino che abbiamo preso col collegio dodici ma non è assolutamente sufficiente
E passo al novantanove scusate mi cerco di fare rapidissimo dieci minuti son pochi per sviluppare un ragionamento nel brusio
Nel novantanove e noi abbiamo perso a Bologna per tutti i motivi che negli interventi sono stati detti ma a mio avviso mi permetto di dirlo
Per questo motivo principale perché con la nascita del partito dell'Asinello
Venne sancito il fatto che era morto l'Ulivo nella sensazione della gente e in più un molti nostri compagni e questo avveniva nelle nostre assemblee di sezione dicevano che è tornato il tempo dei professionisti della politica ad essi dilettanti dell'Ulivo sono a parte attenzione
Quando dico i professionisti della politica non dico e su questo non sono assolutamente d'accordo con Pasquino che un partito serio non debba avere anche dei funzionari noi funzionari ci vogliono quello che fa paura a me è quello che noi a volte facciamo di andare in giro con il verbo e spiegare che noi capiamo le cose poi alla fine diciamo
Giustamente come dice Zanni
Dobbiamo sentire la la gente nei centri sociali nei bar Allo stadio se vogliamo però lo diciamo ma lo facciamo molto poco lo abbiamo fatto molto poco perché appunto torna il professionismo della politica io credo che a Bologna
Noi abbiamo perso anche per questo alle elezioni come abbiamo perso
Quando il messaggio del bipolarismo chiaro che permea la nostra prospettiva è caduto anche perché c'è stato un impegno non totale del nostro partito sul referendum per la quota proporzionale perché la gente poi segue questi passaggi e scusatemi la politica a volte semplice questi passaggi di capisce
Allora secondo me vengono rapidamente alla conclusione dico solo una parola su Bologna
Allora secondo me la prospettiva di questo partito essi di farsi forte di ripartire in mezzo alla gente con grande umiltà però con un obiettivo preciso che io vedo io sto dentro questo partito solo con questo obiettivo
Di arrivare a qualcosa di più
Dell'aggregazione di partiti diversi io sono perché si superi il so Maranello come entità politica che nata da quel movimento può da quel movimento di gente che non ha trovato sviluppi diversi si superi questi questo ma si tenda a superare anche le attuali forme partito
Le attuali forme partito arrivare quindi a una coalizione coesa del centro sinistra che con chiarezza si scontri col centrodestra
E non facciamo le componenti all'interno dei Pierre al dei DS che oggi non servono siamo già abbastanza in pochi le diversità esprimeremo all'interno di questa grande aggregazione ultima cosa su Bologna prima che mi PT sul microfono
è questa
Lo diceva Caronna io sono d'accordissimo opposizione intelligente seria per il Paese dopo sei mesi anche Zanni lo ricordava stanno venendo fuori tutti i ritardi della giunta Guazzaloca
Tutto quello che avevamo costruito in quattro anni senza saperlo spiegare alla gente oggi piena maturazione da un lato dico ai me ma dall'altro dico
Guazzaloca e la sua Giunta non riescono a tradurre quei progetti e su Bologna due mila stiamo perdendo e questo lo dobbiamo dire con forza la gente finanziamenti pregi preziosi programmi progetti che servono ad attrarre i giovani quei giovani che ci guardano
Così un po'stravolto io ho portato mia figlia in prima fila ieri di sedici anni ascoltato Zanni ha detto che le è piaciuto non credo che non lo so
Ha detto così ma si guardava stralunata i giovani eh lo so sedici anni son pochi mai diciotto i venti ventidue non incontriamo allora detto questo su Bologna grande attenzione a come ci muoviamo
E ha come e ha come lavoriamo e attenti che sta esplodendo la giunta Guazzaloca sta esplodendo con Forza Italia AN tutti che rivendicano che rivendicano questo loro ruolo un'ultima battuta vero e poi e poi chiudo
Ecco dateci e questo è un invito dateci una mano questo è un messaggio per i Comuni esterni per tutti quelli che lavorano i quartieri dateci una mano perché il gruppo consigliare sta affrontando un impegno estremamente difficile ed è facile tirare
I sassi e quello che aspetta Guazzaloca che noi facciamo non uno un'opposizione tutta legata a cento mila ordini del giorno sulle piccole cose sulla quotidianità noi abbiamo un progetto e dobbiamo riconquistare
La l'adesione della gente che abbiamo perso in questi anni assieme con l'Ulivo possiamo vincere
Gianfranco Pasquino
Ricordo
E ai candidati a segretario al tempo ecco i venti minuti seguirà Gabriele erariali
Voglio fare l'attrice
In tempo per l'acqua sarà depennato no non può essere considerato lenti
Permettetemi di cominciare
Non per captare la vostra benevolenza ma solo per partecipare al dolore per la scomparsa di Nilde Iotti ha fatto molto bene Katia Zanotti a intervenire
Ricordando la seppure brevemente io ho incontrato Nilde Iotti e questo fa già parte del mio discorso congressuale
La prima volta aprendo la campagna elettorale nel mille novecentootto no ottantatré in piazza Maggiore Como Renato Zangheri
E una seconda volta più a lungo girando per Sassuolo per Modena nell'occasione la capetto del mille novecentonovantadue ho trovato una persona pacata
Tranquilla capace di discutere anche con me che sono spesso irrequieto
è abbastanza come dire aggressivo nell'argomentare
Capace di capire quali erano le proposte di riforma istituzionale fino che come sapete proprio in quella legislatura novantadue novantaquattro Nilde Iotti presiedette la seconda parte della commissione per le riforme istituzionali
Mi diceva che non condivideva molte delle cose che che sostenevo però apprezzava il fatto che e mantenersi con grande rigore con grande fermezza
E qualche volta come è noto con un minimo di eccessi
Poi devo ringraziare i miei collaboratori
Che stanno peraltro ancora raccogliendo le firme perché abbiamo scoperto che le firme non erano settanta ma sono settantanove e quindi tutti coloro che gentilmente passando mi dicevano se ti manca la firma della diamo sono pregati di darcela perché a settantanove non ci siamo ancora
Stiamo contando ma non ci siamo ancora qui di sette otto firme ci mancano e quindi vi ringraziamo altrimenti mi viene decurtato il tempo mentre parlo perché non poteva anche essere in questo momento Candela
E adesso entro nella parte di quello che intendere il fare se diventasse il segretario di questo partito
Siamo qui ad un congresso che non è non avviene in una situazione facile
Io sono certamente molto contento che nel collegio dodici si sia riusciti a vincere ma non sono così convinto che abbiamo capovolto una tendenza e non sono neanche convinto che abbiamo ottenuto un grande successo abbiamo tutto il successo necessario
Ma tutto il resto è ancora da costruire e come vedremo ci sono molti punti sui quali io dissento su quelle che sono le posizioni diffuse all'interno del partito alcune delle quali espresse con grande capacità ma che non mi hanno del tutto convinto da Zanni siamo a questo congresso grazie o per colpa dell'arroganza di pochi
Dell'opportunismo di parecchi e dell'impossibilità di contare degli stessi io credo che dobbiamo cercare di trovare le procedure per fare sì che i pochi che governeranno il partito non diventino arroganti
Che parecchi imparino rapidamente che l'opportunismo non paga
E che gli scritti siano finalmente dotati delle possibilità di intervenire sulle decisioni sulla preparazione della decisione e sull'attuazione delle decisioni che verranno prese dal partito
Io credo che per fare questo sia necessario innovare profondamente la struttura del partito
Cambiare le persone e cambiare il modo di fare politica che non a caso Cevenini può lamentarsi quanto vuole e io lo capisco condivido è capitato anche a me di quelli che parlano fuori fumano e così via
Però questo fa parte del come dire di un rito che noi dobbiamo riuscire a cambiare profondamente bisogna che la discussione che avviene in aula sia di interesse per tutti e dunque deve essere tesa precisa motivata argomentata
E non invece con interventi qualche volta di bandiera e dunque dobbiamo trovare il modo anche di rendere fruttuosi questi momenti d'incontro oggi intendiamoci se lo proposi anche momenti di incontro fuori fanno parte delle dell'incontrarsi
Degli scooter e scambiare idee battute così via del ripetersi fra persone che si conoscono più spesso condividono quello che fanno ecco dunque criticano passaggi marginali
Perché questo è un partito nuovo di persone che hanno un'esperienza in parte comune e hanno naturalmente qualche volta valutazioni diverse su quello che io sono convinto che il partito sia un luogo importante dove fare politica e quindi non travisate mi io non sono americano né con lacci né con la k credo invece nei partiti politici organizzati nei partiti strutturati e credo anche che si possa essere professionisti della politica
Ritengo questo che Zani ha rilasciato come dichiarazione a a Repubblica io ritengo il completo e quello che Zani ha detto di no è che io sono un professionista come lui un complimento
Non uni in qualche cosa che dire attenzione quale che hai fatto il furbo ma un complimento credo che si possa essere professionisti alla politica attenzione però senza diventare burocrati della politica questo è il punto cruciale
Questo è un passaggio molto rilevante io sono credo un professionista la politica non starò vantare i miei meriti di parlamentare ma forse a un certo punto decidono di farlo adesso vediamo quando ci arrivo ma credo che sia necessario avere un nucleo di funzionari di partito
Ma non credo che sia necessario se io diventerò segretario di questo partito che io debba necessariamente essere pagato dal partito avendo altro risorse non ho detto che non si può diventare segretari
E se non esita delle risorse proprie sono stato travisato io credo che quando eleggere un segretario che ha bisogno di avere uno stipendio per fare il segretario questo sia giusto
Che sia gli sia dato ma se io diventerò segretario non avrò bisogno di quello stipendio e dunque ne ripetervi rinuncerò non in maniera snobbistica non in maniera in Italia ma semplicemente perché non ne ho il vizio
Credo che sia molto importante fare politica del partito ma so anche che un partito non è l'unico modo di fare politica
Però fare politica in un partito molto importante è un modo utile è un modo che deve essere reso molto più incisivo e noi cioè io e i miei collaboratori
I miei collaboratori hanno fatto un lavoro molto intenso non lavorato nelle sezioni hanno raccolto firme hanno prodotto documenti che non sono tutti disprezzabile se leggerete vedete che sono anche abbastanza innovativi noi riteniamo che si possa cambiare questo partito
Molto profondamente e vogliamo fare questa operazione perché crediamo che sia necessario per tutti coloro che fanno politica al di fuori del partito a vere un referente partitico non si può vivere di solo volontariato
Non si può vivere di solo sindacato non si può vivere soltanto di terzo settore se si vuole fare politica bisogna avere o un referente partitico
Noi dobbiamo diventare davvero ma perché saremo aperti saremo permeabili se erano capaci di valorizzare quello che fanno al di fuori del partito le molte persone che ci guardano qualche volta
Con curiosità
E qualche volta con ostilità perché non facciamo esattamente quello che dovremmo fare ma sul voto perché non siamo neanche a capire che cosa dovremmo fare noi dobbiamo rendere il partito il loro referente politico essenziale
Questo partito non un altro questo partito cui cioè il partito dei democratici della sentenza
Ma allora il cambiamento il cambiamento comincia da noi soltanto noi possiamo rendere il partito
I in grado di recepire tutte queste tensioni che ci sono questa non è una città morta
Non è stata tormentata da da quattro chiese mo'
A è semplicemente stato incantata per quella fase o forse si è disincantata di noi che la versione che noi abbiamo perso più di Guazzaloca abbia vinto perché non sapevamo più comunicare il messaggio perché non sapevamo esser referente il punto terminale
Delle domande soprattutto politiche che in questa città esistono
E che dobbiamo riuscire a reinterpretare in maniera etica
Io credo che per fare questo sia necessario cambiare anzitutto il partito ma cambia anche il modo di fare politica nei rapporti con gli altri partiti e come dicevo con tutte queste associazioni fatemi dire soprattutto perché credo che sia necessario avere un approccio diverso alla politica delle coalizioni
E e lo specifico accuratamente non non cerco come dire di darvi una visione vaga io credo nel centrosinistra non sono interessantissimo alle dispettoso il trattini però credo nel centrosinistra c'è credo nella politica delle coalizioni ma non nella politica che che individua nelle coalizioni la somma dei partiti dei partitini delle sigle e delle liste esistenti e di quelle che si creeranno per avere delle cariche credo che questa e impostazione sbagliata
Non è il centrosinistra che vediamo adesso per intenderci quello che in questo momento include Cossiga e i parlamentari che riesce variamente a incantare a erodere la mia prospettiva di coalizione governante a livello nazionale
Credo che bisogna andare ad uno scontro di culture politiche fra le varie componenti della coalizione scontro nel quale anche noi entreremo con la nostra cultura politica ma non usciremo intatti perché dobbiamo creare una cultura politica riformista diversa da quella che abbiamo visto perché è vero che il governo D'Alema ha fatto delle cose buone dello che il governo Prodi aveva fatto delle cose probabilmente migliori ma perché l'opportunità era lì l'euro era una grande opportunità per fare delle cose importanti ma è anche vero che le le possibilità le opportunità le capacità riformiste non si sono ancora dispiegate al loro punto più elevato possiamo fare molto meglio ma per fare meglio bisogna che andiamo nonché ad accordi di basso profilo
Per vincere le elezioni che pure un aspetto importante ma bisogna che andiamo invece ad accordi di alto profilo per cambiare la politica riformista di questo mare paese
E allora qui bisogna che sia chiaro
Bisogna che sia chiaro che tutto questo vuol dire riuscire non soltanto a convincere gli altri ad entrare nelle coalizioni portando la loro cultura riformista
Ma bisogna anche per noi sapere di lavorare una nostra cultura riformista
E questo è un punto delicato che io non ho colto nella relazione di Zani
Pure ampia articolata qua carrozzoni io non debbo dirti che sei bravo i perché lo sa e ma il punto cruciale e che su alcuni passaggi prove ha in mente l'approfondimento sarebbe stato necessario io sento che ci sono alcuni passaggi su quali non posso dire che sono in disaccordo perché mi aspettavo un passaggio ulteriore
E che credo il Congresso forse potrebbe cercare di elaborare
E credo che perché la coalizione di centrosinistra qualsiasi cosa sia se vogliamo continua a chiamarlo Ulivo io spero che non che smettiamo di fare le non ma le innovazioni perché a un certo punto rettorato e chiusi disorientato innovazione
Ma spero che la la il prossimo Ulivo sia un un Ulivo nel quale ci sia una forte presenza dei Democratici di sinistra
Lo dico senza blandire nessuno ma in questo partito ci sono più persone capaci di fare politica che in tutto il resto della coalizione dell'Ulivo ci sono più capacità
Ci sono più capacità inespresse qualche volta per di più lasciamo che scivoli no al di fuori persone che sarebbero invece Grandi grandi interpreti della nostra cultura politica non riusciamo neanche a valorizzare tutto quello che abbiamo avuto nel passato e quello che potremmo avere già anche adesso in termini di di nuovo interne i giovani su questo fatemi serie di nuovo debutto giustificarmi e anche perché se Cevenini va molto in televisione io il vantaggio di parlare molto quei giornalisti e di avere accesso alle pagine locali di Repubblica
Per lo più con con grande facilità io non ho detto
Non ho detto per essere che non essere stato comunista è un titolo di merito
Non l'ho detto ho detto che non essere stato comunista non è ne è un titolo di merito e ne è un titolo di demerito che non si può discriminare soprattutto in questo partito Democratici sinistra contro chi non è mai stato comunista questo ho detto
Perché io ho grandissimo rispetto per tutto quello che hanno fatto i comunisti non solo in questa città ma in questo Paese anche se a lungo io ho mantenuto delle fortissime riserve e per di più gran parte di voi manteneva ma che non potevano essere espresse in maniera totale
E allora per creare una coalizione ampia
Una coalizione funzionante per creare un Ulivo migliore bisogna che ci sia un paio di di democratico di sinistra migliore diverso trasformati
Come proporlo ditta come mi propongo di trasformare propongo di stavano in questo modo e spero che nella Commissione Statuto qualcosa di questo Fassino resti che ci sia un segretario che
Mercati scegliersi una segreteria ristretta operativa e consentiti nella parola pessima non lottizzata che se la sceglie lui come vuole prevalentemente
Prevalentemente composta da persone che non sono mai state in segreteria ma non esclusivamente perché credo che ci sono persone che sono stati in segreteria che meritano di ritornarvi perché hanno le competenze e le capacità
E aggiungo la lealtà per stare in segreto
Propongo che ci sia una direzione ristretta
Fatta da sessanta settanta persone che segretario convoca tutte le volte lo stesso giorno del mese in maniera tale che ci sia un dibattito reale sulla linea politica del segretario che poi responsabile
Della sua attuazione e ne risponde non soltanto alla direzione ma tutti gli anni all'assemblea congressuale che con la maggioranza dei due terzi lo lo potrà revocare se il segretario ha commesso guai io non anticipo per segretario cometa guai ma penso che se ci fosse questa clausola chi sarebbe una maggiore responsabilizzazione non soltanto ma un vero dibattito sull'operato del segretario
Due parole sulla situazione locale quanto tempo mi sono mangiato
Ancora
Fino ai cinquantaquattro quindi beh due parole sulla situazione locale la situazione locale non è buona
Ieri io io ho notato con con persino con affetto io il rapporto che interverrà tratta tra Mauro Zani Guazzaloca che a un certo punto è stato gratificato di un Giorgio
Però non risparmiato sul sulle critiche io credo che da ne avesse ragione qua siamo di fronte ad una situazione alla quale il sindaco
E io cito a diventare sindaco ma non per fare il sindaco ma elesse il sindaco gli piace essere sindaco ma fare il sindaco è un'altra cosa come sanno i sindaci che sono seduti in questa in questa sala fare il sindaco
Fare il sindaco vuol dire guidare una Giunta vuol dire avere autorevolezza nel consiglio comunale vuol dire tradurre il programma vuol dire essere presente in città perché si fanno delle cose perché si suggerisce la città un percorso per i prossimi quattro cioè quattro cinque anni
Perché si suggerisce che tipo di città si vuole nulla di tutto questo si trova nel Guazzaloca lirismo ma si trova semplicemente un'icona che rappresenta le liste civiche possibili ma realizzate soltanto ahimè forse non per combinazione
In questa città la quale va in giro a presentare il volto sorridente amabile della bonomia bolognese ma questa questa città in questo momento non posso dire che sia come dire governata potrei dire nel migliore dei casi che sotto governata nel doppio senso della parola sotto governare questo non va bene questo non va bene ma paradossalmente rende più complicata la nostra opposizione
Rende complicata la nostra posizione perché un sindacato che non governa che non presenta progetti che non si assume responsabilità
E difficile da contrastare cosa si contrasta quando dietro tutto questo ci può c'è come dire quasi nulla ci sono alcune sapemmo quindi forse ha invece qualche ruspa e allora la ruspa bisognerà poi contrastarla ma per il resto è difficile fare opposizione in questa in questa società e difficile ma e credo che ho visto Davide Ferrario un po'smagrito e difficile ma questo non toglie che bisogna farla bisogna farlo in maniera fortemente critica in maniera fortemente propositiva
Cioè noi dobbiamo in questo difficile consiglio comunale riuscire già anche insieme a formulare alcune delle proposte di quella che sarà il nostro programma tra quattro o cinque
Da questo punto di vista fatto molto per ettari ma non posso esagerare su questo a lanciare il Forum civico perché la Katia Zanotti Merola e io siamo i tre coordinatori quindi non possono dare più di tanto il Forum civico anche fatto io son coordinatore assente in questa fase perché sono anche fuori d'Italia ma ecco dove c'è le che il Forum civico deve essere esattamente il luogo dove si raccolgono le proposte dove si Sting si trovano le idee dove si dà un indica signore di fondo di di come ricostruire quel tessuto che a suo tempo consentì lunghi governi del partito comunista e del Partito socialista
E consentì lunga e importanti fasi di trasformazione io sono naturalmente convinto più tutto quello che si fa a Bologna e importante e sono convinto che quello che si fa Bologna sia intermedio relazione segreta
Sia in termini di come sto andare oltre il quattro bis
Sia in termini di come ristrutturare il partito avrà conseguenze nazionali e dunque penso che sia molto significativo come decideremo in che modo decideremo e naturalmente la persona che emergerà lì intendiamoci io ho stima di Salvatore Caronna
Cioè questo non è un confronto personalistico minimizza osservare che sette anni me lo consente
E e nel momento in cui Zani critica l'intero gruppo dirigente della federazione per la sconfitta del ventisette Giulio
Salvatore Perrone faceva parte di quel gruppo dirigente se è riuscito a liberarsi delle di di responsabilità sono contento per luglio ma se vogliamo uscire davvero da quella situazione forse la sospensione dovrebbe riguardare lo stesso Caronna
Lo dico amichevolmente dopodiché non non intende in nessun modo che il confronto fra me e Carone sia un confronto fra Pasquino Caro ma certamente siamo diversi
Ma credo che dovrebbe su un confronto su quello che gli ho detto cioè su come cambiare il parco
Io credo che esso che possiamo cambiare sono anche convinto che questo sia un momento rilevante per cambiare sono anche convinto che gli offrono la possibilità di cambiare in maniera significativa
Io so fare politica e nel mio disco nel mio programma c'è la politica proprio dice cioè lei giro meglio ottenere caliamo un'altra coppia ma la politica c'è
Io ho fatto il parlamentare per tre legislature sono anche stato sconfitto due volte per quelli di voi che dicono ma quante volte Pasquino alta del sconfitto due volte primo dei non eletti ha persino o Monti Sassuolo dove naturalmente non c'entro nulla
E unico e dei non eletti in Emilia Romagna a Piacenza città dove naturalmente centro ancora meno ma forse potremmo chiederci quali sono le procedure di selezione delle candidature di tanto in tanto se guarda la mia storia posso garantirvi che non sono state Podil'procedure brillanti
Ma io ho fatto la campagna elettorale se qualcuno si chiede se mi sono mai sprecato l'Armani si ho fatto tante campagne elettorali ho fatto tanti chilometri in macchina in treno e così via sono stato presente in questa regione
Un po'meno in queste città perché a Bologna non ha mai voluto candidarmi ma questo è un altro problema
Però sono conosco le persone esso come si fanno le campagne elettorali ci sono politicamente parlando
Per questo tra le varie altre così anche per questo
Perché Dio fu una scelta vera vi chiedo di votarmi
Mani intendiamoci no non la mia battaglia non finisce qui la politica non posso dire che sia tutta la mia vita
Ma è parte della mia vita il segno anche scienza politica Luisa di Bologna e qualcuno di voi ha anche fatto il mio corso sono contento per voi spero che ci si è divertito di solito gli studenti ritratto bene la politica e padre meta non è tutto a parte la mia vita
Ma metto a disposizione di questo partito ai prossimi tre anni come segretario perché la mia posizione e che non bisognerebbe essere riconfermati dopo tre anni tre anni sono un tempo lunghissimo per fare il segretario di un di una federazione mettere a vostra disposizione il mio tempo le mie conoscenze le mie competenze
E anche i miei collaboratori siamo in grado di fare qualche cosa di buono spero che anche voi di convincere perché siamo in grado di fare qualche cosa di buono siamo convinti che con questo partito e con con voi si può fare moltissima strada
Si può andare oltre il punto cui ci troviamo e andare oltre significa anche spingere oltre la stessa coalizione dell'Ulivo
Vi ringrazio
Sergio Sabattini
Mentre Sabattini si prepara parlare vi informo nell'aria di sinistra si riunisce alla conclusione dei lavori della mattinata al circolo dei sardi
Care compagne cari compagni
Ho molto apprezzato la relazione tenuta ieri sera da Zani
In particolare la parte finale quella sul partito a Bologna e su ciò che dobbiamo fare
Ritengo e mi auguro che ciò possa valere per tutti noi
Che essa costituisca un contributo importante a realizzare quella unità e quello spirito nuovo che sono indispensabili ad affrontare in modo risoluto e vincente le dure sfide che ci stanno di fronte nei prossimi anni
In particolare quella di riconquistare il comune di Bologna
A questo fine tutte le nostre energie nessuna esclusa tutte le risorse di intelligenza che abbiamo sono irrinunciabili
E ha fatto bene Caronna
A invitare tutti noi a considerare chiusa una fase e ad aprirne un'altra questo lo voglio dire anche a Gianfranco Pasquino
A cui ho solo un appunto da fare al bel discorso che ha fatto di quel gruppo dirigente faceva parte anche lui esattamente come tutti gli altri perché non si può stare in una segreteria della federazione del partito come lui è stato segretario La Forgia me presente altri nella direzione di una federazione e pensare che non si è parte in causa quando c'è stata una sconfitta
Lo dico con affetto perché sono convinto che comunque noi con la decisione che prenderemo
Non ci se faremo non ci divideremo ma credo francamente che dobbiamo aver presenti che se c'è un bagno di riflessione da fare possiamo farcela tutti nessuno può dire qui che era come osservatore durante lo scontro che c'è stato nel partito e durante la sconfitta per le elezioni amministrative nel Comune di Bologna questa è l'unica argomentazione che non è accettabile in questa discussione politica
Del resto
Il segno positivo si è cominciato a veder bene visibilmente nel lavoro compiuto per conquistare il collegio dodici con Arturo Parisi
Sia all'interno del partito sia all'interno della coalizione
Questo nuovo spirito unitario è un fattore di vantaggio competitivo che non solo non dobbiamo disperdere ma dobbiamo aumentare implementare affinché a partire da esso si possa dare vita all'innesto che tutti noi vogliamo di nuove generazioni e nuove energie sia nel partito insisto che nella coalizione
Ed è proprio su questo punto compagni su cui io vorrei soffermare il mio intervento
Il successo ottenuto insieme dall'Ulivo e dagli alleati al collegio dodici e negli altri collegi mostra alcune cose assai significative la prima è che se funziona nella coalizione un rapporto di alleanza solidale questo è il di più che può far vincere ancora
La seconda è che riprendere il filo di un rapporto comune non burocratico non di puro schieramento ma fatto di confronto leale solidarietà costituisce un patrimonio prezioso per su cui investire
è il terzo infine che questo patrimonio di unità
Dell'Ulivo ha al proprio interno quella identità della sinistra riformatrice cioè noi e di governo che in sé rappresenta ed è un patrimonio non soltanto per noi ma per tutto l'Ulivo e per tutta la coalizione
Cioè l'esatto contrario dell'autoreferenzialità ed è l'auto
Autosufficienza con cui ci siamo mossi all'appuntamento delle amministrative
è il riconoscimento reciproco che il rapporto unitario solidale leale di identità diverse può essere fruttuoso anche oltre il ventuno aprile del novantasei dico questo perché esattamente su questo punto per quel che vale consta il mio sostegno personale alla mozione di Walter Veltroni
Nell'idea cioè che il soggetto Ulivo ed ancora la coalizione di centro sinistra non possono fare a meno del soggetto politico Democratici di sinistra
E per essere molto chiaro nessuno di noi qui dentro può farne a meno
Non per ragioni burocratiche perché siamo qui a congresso per discutere anche del nostro futuro
Non è questo e non vuole esserlo una specie di richiamo della foresta passatista
è semplicemente la valutazione di chi pensa che la battaglia per l'espansione dei diritti umani e civili la lotta per conquistare sempre più elevate chance di vita alle scala locale nazionale e regionale europea e globale
Può essere declinata in modo unitario si ma da punti di vista diversi da parte di diversi soggetti politici che si riconoscono nell'Ulivo e nella coalizione
Io vedo sento temo che vi sia una riserva mentale nella nostra discussione
Che vi sia la possibilità che questo soggetto di quello che stiamo parlando cioè noi sia caduco precario questa prospettiva io non la vedo con favore e non la condividere fra le tante cose a mio avviso essere democratici di sinistra significa intendere la politica come un'attività collettiva che non può prescindere da concreti riferimenti sociali
Ed impedirgli specifico dal rapporto che milioni di esseri umani hanno o no con il lavoro
è questo infatti che decide del loro grado di autonomia di indipendenza e non solo economica e sociale
La politica non è un automatismo che riguarda pochi eletti ha fatto bene a Zani a ricordarci come sia fruttuosi rapporto con la gente come sia indispensabile per loro
Ma questo riferimento è un valore in sé ed esso mi consente di riconoscere me in in rapporto ad altri che hanno altri riferimenti ma in un progetto comune ciò almeno per un'intera fase storica
In definitiva l'appoggio alla mozione Veltroni passa secondo il mio punto di vista da rapido superamento della impostazione degli stati generali di Firenze e mi pare che ciò sia stato fatto
Ma anche dall'investimento pieno e totale sull'esistenza di questo partito come soggetto costitutivo alla pari di altri dell'Ulivo nuovo o vecchio che sia si tratta di dare certezza hanno gli stessi ai nostri alleati anche agli avversari
Che per guai
Tare avanti per guardare avanti per vincere intendo le vecchie forme di relazione contrattualistica all'interno della coalizione sono perdenti
è perdente che ne Alleanza qualcuno
è come dire pensi che vi sia un soggetto caduco precario e si comporti di conseguenza
è perdente dichiarare che i partiti devono fare
Un passo indietro e nello stesso tempo andare a chiedere in una comunità montana in una Giunta in una regione così come avveniva negli anni sessanta settanta ottanta il posto per questo o quell'assessore
è perdente in sostanza lavorare in modo dopo partire dal presupposto che gli eletti hanno il compito di scegliere e muoversi come un vecchio partito
Lo dico in particolare voglio essere molto esplicito agli amici democratici con alcuni dei quali sono legato da rapporti di profonda amicizia
Il soggetto nuovo cui lavoriamo insieme non si costruisce avendo in testa la cancellazione di una parte dei suoi componenti
Non si consoli se pensando di avere in tasca una nuova verità
Non ci sono c'è più spazio per uomini del destino né per i partiti del destino lo dico perché vedo che tra i democratici c'è una discussione
Fondamentalmente la svolta dell'ottantanove che noi abbiamo fatto con Achille Occhetto fu proprio il tentativo di liquidare questo atteggiamento che avevamo in noi fin dalla nascita cioè di essere portatori di una verità indiscutibile e sappiamo quanti danni abbia prodotto io non so se dire questo
Costituisca un fatto di ingenuità o di cattiva diplomazia ma io sento che questo che sto dicendo è che ho detto debba essere verbalizzato in questo congresso di Bologna anche nel congresso nazionale
Non sono certo che sia il punto decisivo ma ciascuno di noi care compagne e cari compagni sente di avere un limite oltre il quale non è disponibile ad andare il mio per quel che vale è l'esistenza di un soggetto politico riformista moderno aree e unitario non egemonico non autosufficiente ma che prosegua in forme nuove
Il grande fiume che sorge dalle sorgenti del socialismo e del movimento dei lavoratori io non ritengo che i punti di vista possano essere storicamente cancella i in nome di un principio che forse è giusto ma che non è ancora realtà concrete
E concludendo voglio dire che questa è una sorta di carta di identità che distingue ciascuno di noi ma non ci impedisce di vivere e di operare insieme questo è la base seria per un ragionamento sul futuro io condivido le cose che diceva il compagno Zanni
Ed è anche lo strumento modo lo stile per stare nell'alleanza senza dar luogo a insofferenza stupide manovre autolesioniste di cui anche noi talvolta siamo stati portatori è un'idea della politica diversa dalla manovra che considera anzi la manovra politica una tattica uno strumento ma non un fine
E considera il centro sinistra lasciatemelo dire
Da riconquistare a Bologna da tenere confermare in Emilia-Romagna da confermare in Italia una conquista per tutti noi e considera la presenza di Massimo D'Alema al governo
Alla stessa stregua
Di quando il governo era presieduto da Romano Prodi un bene comune da difendere tutti noi tutti i soggetti dell'Ulivo
Una conquista e ho finito non di una parte ma dell'intera coalizione
E noi Democratici di sinistra abbiamo il compito di esserci per rendere L'Ulivo è la coalizione più forti possibili un nostro indebolimento
Un'idea di precarietà un'idea di oblunghi lamento di quella sinistra riformatrice a cui noi abbiamo dato vita non rafforzerebbe l'Ulivo e il partito democratico non sarebbe la panacea di tutti i mali
Questa è la mia motivazione di adesione
Alla mozione Veltroni ed è anche contemporaneamente il limite che oltre il quale vedo una grande difficoltà e questa è anche la ragione se posso dirlo per quel che vale della mia firma sulla candidatura di Salvatore Caronna vi ringrazio
Gabriele
Verardi vi informo che ho iscritti a parlare nella mattinata dopo che era Hardy altre tre compagni
La conclusione dei lavori quindi dovrebbe essere alle tredici e quarantacinque prego chi si allontana di farlo in maniera discreta e non disturbare interventi come è successo prima
Leggo nel cartello che sta alle spalle della presidenza che questo è il primo congresso dei Democratici di sinistra
Bene mi sono chiesto che cosa vuol dire
Si tratta forse di una nuova serie come nei giornali nelle riviste nuova serie numero uno o è un nuovo partito
Di Como due minuti per partire dalla Cosa due in questo ragionamento perché se siamo tutti convinti che è morta
Io credo che non meriti un funerale semi clandestino o quasi un occultamento di cadavere
Se un anno e mezzo fa attinente abbiamo solo cambiato nome e simbolo fra l'altro il nome l'abbiamo cambiato ben poco abbiamo tolto solo partito
Sì abbiamo solo cambiato nome e simbolo forse non valeva la pena dopo così poco tempo dall'altro cambiamento di nome
Il passaggio dal pc al PDS quello sì nel biennio ottantanove novantuno quello sì fu un cambiamento
Una grande difficile novità non meno coraggiosa perché necessitata
Se dopo questo a Firenze poteva esserci qualcos'altro di nuovo
Era doveva essere la volontà di costituire un nuovo partito e non solo di rinnovare quello esistente con un'operazione cosmetica e grafica
Ne sia chiaro
E va bene che sia detto da noi la novità non consisteva nella presenza dei cosiddetti cofondatori
La volontà di costruire un nuovo partito era la causa non la conseguenza dalla nostra presenza
La causa della nostra presenza con voi era questo che lo rendeva possibile non era un suo possibile Effetto che fra l'altro sarebbe stata una sopravvalutazione in questo senso di Chievo dalla linea del sole cinque mesi fa
Che siamo stati graditi ospiti anche ieri sera e oggi in queste poltroncine ringraziamo ma come ospiti che sia l'ultima volta
Quello che è necessario adesso e mettersi alla prova tutti insieme con la nostra storia di noi tutti
Di noi tutti storia di generosità e di errori
Storie non tutte uguali
Sarebbe assurdo chiedere un azzeramento indistinto
Ma tutte riunite
Storie che non sono da riscrivere
Ma che sono da rileggere
Perché ormai sono storia
Voi compagni postcomunisti consentitemi questa definizione ai soli fini anagrafici
Che avete cambiato nome prima e poi di nuovo durante il nostro arrivo in questo partito non lo avete fatto cento per rimediare agli per rinnegare quella larga parte della vostra storia che Pio Nora
E non voi
Noi socialisti che oggi condividiamo con voi il nome i nomi democratici di sinistra e Partito socialista europeo
Non rinneghiamo quella larga parte della nostra storia che ci onora
Ma non bastano più la vostra e la nostra storia in questo molto apprezzato la riflessione critica sul vecchio e il nuovo nella relazione compagna Ivanišević era non bastano la vostra la nostra storia la storia comune di tutti noi che la sinistra italiana
Se le ragioni per cui siamo qui credo di citare abbastanza bene ha senso quello che Vanni diceva se le ragioni per cui siamo qui sono solo per verificare lo stato di conservazione del passato nel frigorifero della storia
Questo non è bastato anche in giugno per vincere a Bologna
Lo sentivo nella campagna elettorale militante che ho fatto che ho fatto con dei bravi e cari compagni dell'ex PDS
Sentivo che spesso era un appello a difendere ciò che qui eravamo stati di qui eravamo stati insieme
Ma non basta più perché ci si chiede ormai che cosa faremo domani
Questo sguardo rivolto avanti
Lo trovo nella mozione Veltroni
In termini di democrazia di libertà di equità e soprattutto posso dire di quel nuovo concetto di interazione Pd internazionalismo nello sviluppo del mondo
Che è un'alternativa molto più seria ai molti esorcismi che si fanno in giro
Sul cambiamento mondiale la globalizzazione così
Non si tratta di avere paura del cambiamento ma bisogna governare questo cambiamento
Trovo queste cose più ancora nel Progetto due mila ma però il progetto Duemila non può essere come quei libri ben rilegati che vengono venduti a metro dagli arredatori a chi non si sogna neanche di leggerli poté il colore della copertina sia quello giusto per il resto dell'arredamento
Non può essere confinato in una sommaria unanimità
Come è avvenuto purtroppo nel mezzo di quella montagna di documenti altri l'hanno già detto che costituivano il materiale congressuale
Ancora danni parlando della mozione Veltroni
Ha detto della necessità del socialismo europeo di ridefinire sì
Bene il progetto Duemila in cammino come si è detto e come sarà come dovrà essere è il nostro contributo a questa ridefinizione e sballi avemmo dunque se fossimo invece venuti qui soltanto scelti su due mozioni praticamente inemendabile che molti compagni lo volete sentito anche voi volevano votare entrambe
E se il poveretto due mila fosse stato fosse votato con troppa generica unanimità
Se questo è ricostruire insieme in un luogo vivo perché no anche se io non sono un esperto
Ricostruire un nuovo partito della sinistra
Che ricerca che impara che organizzati e rappresenta i partiti nella storia la sinistra italiana europea mondiale sono questo
Un luogo
Dove si ricerca si impara si organizza si rappresenta questo è il nostro partito
Che può ritrovare un senso anche a Bologna forse soprattutto ritrovare un senso in se stesso nella gente e nei giovani questo è il nostro partito allora se è così che può a vere e che avrà un futuro
Francesco Garibaldo
Segue Augusto Barbera
Care compagne e cari compagni io gli voglio parlare de il tema del lavoro
Vi voglio parlare del tema del lavoro perché sono profondamente convinto che dietro le difficoltà della sinistra oggi in Europa dietro al crescere di forme di astensionismo e di rottura con la politica di ampie mass
Molte delle quali sono stati elettori della sinistra o sono un potenziale bacino possibile di sostegno alla sinistra c'è una crisi che riguarda fondamentalmente la incapacità di dare risposta ai temi del lavoro
E questa incapacità di dare risposte ai temi che lavoro è contemporaneamente a mio giudizio
Una incapacità pratica
E anche una difficoltà nel rappresentare un orizzonte possibile per i milioni di persone
Dietro questa difficoltà pratiche
E dietro a questa difficoltà a rappresentare un orizzonte io credo che si stanno dei nodi molto duri che non possono essere risolti con un appello
Non possono essere risolti con delle dichiarazioni di buone volontà nei documenti congressuali ogni ai discorsi che vengono fatti ma richiedono fondamentalmente un cambio di prospettiva a partire dall'azione di governo
Cambio di prospettiva che io non vedo al momento presente
Cambio di prospettiva che richiede probabilmente una discussione molto più precisa in secca tra di noi di quella che è stata fatta sino ad ora ed è anche la ragione per la quale io ho dato la mia adesione alla mozione due
E i pochi minuti tenterò di di dire perché io credo che occorre questo cambio di prospettiva attraverso degli esempi
è stato pubblicato poco prima dell'estate da parte dell'OCSE
L'Organizzazione per la cooperazione economica dei Paesi sviluppati un rapporto basato su una immensa mole di dati che riguardano la disoccupazione in Europa e nel mondo
Questo rapporto afferma che non c'è nessuna evidenza empirica dimostrabile
Che la deregolamentazione del mercato del lavoro produca occupazione
Al massimo dice il rapporto la deregolamentazione del mercato del lavoro muovere forse un'efficacia nella composizione demografica dell'occupazione siti sono più uomini in più donne
Impersona adulto più giovani ma non influisce sui livelli di occupazione
Noi assistiamo in questo momento in Europa al fatto che i governi di centrosinistra continuo
A sviluppare un'azione di governo
E un'azione di rapporto con l'opinione pubblica tesa a rappresentare il cambiamento e l'innovazione come l'accettazione del fatto che la deregolamentazione del mercato del lavoro sia l'unica valvola che consente di potere dare risoluzione all'occupazione
Questo
Uno degli esempi che vi voglio fare di alla difficoltà
Che è a a monte una difficoltà nati ma per cenare un altro possibile di sei
E che riguarda come non ci rapportiamo rispetto a alle nuove forme di lavoro
Alle nuove modalità di precariato che oggi coinvolgono la stragrande maggioranza dei giovani ormai dati statistici solo inoppugnabile
Più del cinquanta per cento dei nuovi assunti viene assunto con contratti di lavoro che sono contratti di lavoro diverso da quell'istante
Ora se noi diamo un'occhiata
A questo mondo e proviamo a leggere come funziona questo mondo del lavoro noi crediamo che si creano delle catene di attività produttiva catene attività produttiva che partano dalle posizioni di lavoro più semplici meglio retribuite e meno garantite e Mammano arrivano alla testa di queste catene di lavoro quelle che incassano il valore complessivo di questa attività di lavoro ed ora in cui esistono perse
Determinando nel mercato del lavoro e nella struttura e nella composizione della forza lavoro due mercati del lavoro che coesistono un mercato del lavoro ricco è un mercato del lavoro povero un mercato del lavoro e nella quale è possibile tutelare difendere determinati livelli di qualità del lavoro è un mercato del lavoro dove questo non avviene
Ora non è possibile mettere in relazioni questi due mondi e proporsi come una forza di sinistra io credo debba fare di rappresentare tutto quel mondo dalla sua parte che viene oggi più colpita dai processi di dequalificazione sedimentazione di precarizzazioni fino alle parti più qualificati
Di rappresentarla tutta se non si mette in discussione il ipotesi stilista che oggi viene avanza e cioè quella che non vi possono essere meccanismi di redistribuzione del reddito sennonché quelli che il mercato consente se noi accettiamo per un istante l'idea che il mercato l'unico regolatore sovrana nella distribuzione della ricchezza
E dei redditi nel mondo del lavoro noi possiamo fare tutti gli appelli che vogliamo possiamo dichiarare tutte le buone intenzioni che vogliamo sono tutte menzogne o rettori
Per potere seriamente affrontare queste questioni bisogna avere il coraggio di dire che la sinistra si caratterizza per la capacità di sapere fin dove il mercato deve arrivare
E dove il mercato deve fermarsi pronti all'esigenza di garantire degli equilibri sociali e dei valori sociali
Senza i quali lo stesso meccanismo della società viene messo in discussione e viene minaccia
Io non trovo
Che quest'oggi sia uno dei punti sui quali noi riusciamo a caratterizzarsi a rappresentare una posizione io credo che se questo noi non lo facciamo non siamo in grado di parlare con quei giovani con cui noi vorremmo parlare
Perché qui i giovani dicono in un mondo rispetto al quale sentire che gli uomini di governo dalla sinistra
Esultano per la prospettiva di un mondo nel quale si cambierà il lavoro venticinque volte trenta volte senza porsi il problema delle conseguenze pratiche di un mondo fatto in quella direzione
E concludo su questo punto in modo molto semplice
Le pensioni
Lascio stare adesso la polemica serviva fare per il due mila e uno nucleo duro mi pare a questo punto in questo momento particolarmente rilevante visto che è già stato dato una risposta anche la relazione
La cosa che mi interessa è fatto sempre parte di come noi ci rapportiamo alla gente
Se io dico e lo dico come fosse di sinistra di governo che trovo che sia positivo e da difendere da incentivare il per il futuro
Il diffondersi di forme di lavoro a tempo parziale
E un mondo del lavoro nel quale ho spesso entrate e uscite dal lavoro
Come posso contemporaneamente dire che l'unico meccanismo per coprire queste persone sono forme di pensioni basate soltanto su quello che loro hanno versato
Ma è evidente che se fosse così quelle persone non avranno mai la pensione e non hanno neanche la possibilità di pagare dei fondi integrativi dato il loro livello di reddito e ad una di colleghi dico io qual è il messaggio che i Comuni coloro che devono arrangiarsi
Ma se non voglio dare questo messaggio se non voglio dire loro soltanto arrangiati
Dopo mettere in discussione questo tabù della pensione e mettono in discussione il riproponendo degli elementi di solidarietà che ancora una volta fuoriescono da uno schema accumulo di mercato
Insomma io credo che noi non possiamo
Scontare il nostro passato comunista diventare dei fondamentalisti del mercato
Io credo che noi dobbiamo avere il coraggio di ad essere una forza di sinistra che
Nel misurare sui quei meccanismi di mercato senza dire essa dirlo con la forza necessarie con l'azione pratica dove i meccanismi di mercato debole interrompersi per lasciare il posto ad altre logiche e ad altri modelli
Io non vedo tutto questo oggi caratterizzare una larga parte dell'iniziativa della sinistra credo per questo che ci sia bisogno ho finito
Di un pungolo critico che non può essere semplicemente di esortazione ma che deve essere anche un contributo di analisi e di proposta
Per entrare nel merito di queste questioni perché su queste questioni dove giochiamo il nostro rapporto con una larga parte di persone e in primo luogo con i giovani grazie
Professor Augusto Barbera nell'ultimo intervento della mattinata
Care compagne e cari compagni siamo al primo congresso dei Democratici di sinistra me la memoria va all'ultimo congresso del Partito Democratico della sinistra allora dicevamo che è compito dei democratici a sinistra era governare a Bologna
L'avevamo ancora vinto con l'Ulivo e fare l'opposizione la Roma
Adesso in questo primo congresso democrazie sinistra si è capovolto lo scenario dobbiamo fare l'opposizione a Bologna e sostenere il nostro governo a Roma
è un epocale inversione di ruoli
Ai quali non è facile datarsi
Ma che implica coraggio fantasia capacità di innovazione
Mi chiedo
Tale capacità di innovazione questo congresso riesce ad esprimerlo
Io se devo guardare
Al modo come sono andate
I congressi di sezione partecipazione forse di appena il dieci per cento degli iscritti
L'assenza di un
Di una discussione vera serrata sulle cause della sconfitta sui compiti che ci attendono beh dovrei non essere particolarmente ottimista
Non voglio tirarmi fuori sento anch'io di aver dato in questi mesi tutto il contributo che questo partito ci richiede ma devo anche dire che non sono state molte le occasioni per potere dare questo contributo non vorrei che si tirasse avanti pensando di aver risolto tutti i problemi ma questo non sta emergendo con la bella e importante vittoria
Dell'Ulivo nel collegio dodici abbiamo battuto il qualunquismo
Come ha detto Parisi ma non siamo riusciti a battere l'astensionismo indifferenza di tante parte degli elettori
Quella vittoria è stata la condizione necessaria è la condizione necessaria ma non sufficiente però ripresa politica
Noi abbiamo bisogno di discutere abbiamo bisogno di ridare spazio e voce alla passione politica riempire il vuoto tra politiche in cui è potuta passare la vittoria del centrodestra
E direi non sei sincero se dicessi di essere appagato dalla relazione di Lizzani o meglio tenuto conto che io leggo la relazione con assieme al contributo che Zani ci ha fatto avere qualche settimana prima che era positivo e che affrontava i problemi direi che non sono appagato della lettura
Che il congresso ha dato della relazione di Zac
Cioè che
La sconfitta sia dovuta alle alla rissa interna ai personalismi e che quindi basta portare un po'di serenità un po'di ordine nel e magari sacrificando qualche capro espiatorio perché poi si possano riprendere una città che non può non essere di sinistri
E invece dobbiamo ampliare l'orizzonte dell'analisi perché intanto non possiamo circoscriverla soltanto al comune di Bologna
Non dobbiamo dimenticare
Che contemporaneamente abbiamo perso la rappresentanza di tutto il Nord
E che non è stato conquistato dalla lega ma dal centrodestra
E vero alle elezioni europee abbiamo avuto più voti di quanti non si insinua avuti nelle elezione per il sindaco
Però se abbiamo perso un voto su due nell'edizione comunale abbiamo perso un voto su tre anche alle elezioni europee
Vi è un punto centrale secondo me che non è stato ancora affrontato e che dobbiamo affrontare
E che io valuto drammatica
Pare dico pare perché su un'analisi di di un società che forse qualche errore l'ha fatto che settantuno per cento dei giovani da diciotto a ventinove anni settantuno per cento dei giovani ha votato per Guazzaloca
Molta parte di quei giovani che quell'azione europea hanno votato per la Bonino o per il partito
O per altre parti
Riteniamo noi che sia soltanto la caduta di immagine gruppo dirigente che ci ha fatto perder voti tra i giovani
Dico poi voto dei giovani che hanno votato perché ci sono i giorni poiché non hanno votato
Pensiamo che abbiamo dato fastidio questi John le liti in federazione
O non c'è un collegamento fra tale voto giovanile e la non esaltante circostanza che la metà che l'età media degli iscritti a questo partito e di cinquantacinque anni
L'abbiamo visto girando anche le sezioni
Quindi dobbiamo dire con necessario coraggio e lucidità
Che ai giovani non solo a Bologna ma in modo particolare a Bologna questo partito non è apparso in grado di rispondere ai loro bisogni di innovazione di dare una risposta credibile al loro diritto al futuro
è stato l'uscita del Governo
Sulle pensioni che ci ha danneggiato ovvero questi giovani hanno il sospetto
Che noi non siamo in grado di riformare un Guelfa un sistema di sicurezza sociale che esclude non include i giovani
Che nulla prevede per i giovani italiani a differenza di quanto accade per gli spagnoli i francesi i tedeschi e gli inglesi anche dopo la cura la signora Thatcher nulla prevede in caso di mancato impiego
Che ben poco fa questo sistema di sicurezza sociale per assicurare il diritto allo studio per chi capace e meritevole vuole raggiungere i più alti gradi di studi a differenza di quello che accade in altre parti d'Europa
Ma è anche un welfare e su questo dobbiamo ragionare lo dico anche in riferimento alle cose che venivano prima detto l'intervento di Garibaldo ma è un welfare che generoso
Con i loro padri cinquantenni
Dobbiamo il coraggio di dirlo padre cinquantenni che poi magari in pensionamento anticipato si trovano poi come concorrente sul mercato del lavoro con quei giovani
Ecco dobbiamo chiederci allora quanto giovi alle Regioni a sinistra un certo blocco sindacale corporativo dico nel senso più ampio l'espressione riferendomi ad esempio anche al blocco dato dagli ordini professionali che legato la spesa pubblica ai vincoli burocratici statalisti non risponde ai bisogni dei giovani
Non è stato così decisivo per i giovani che non ci hanno votato per questo il ventuno per cento che non ci ha votato e per quelli che non sono stati ancora andate a votare la viabilità della via Emilia
Ha pesato di più la difficoltà di un percorso di un governo di una coalizione di un partito che ha agitato il superamento dei cordoli burocratici le strettoie corporative che rendono difficile l'accesso al mercato del lavoro e alle pressioni ma che poi non è andato al di là della delle buone intenzioni
Dopo aver agitato il problema
Faccio un esempio che traggo che mi veniva leggendo vedendo la relazione di Lizzani anziché la parte Ghezzani esposto
Esposto a braccio
A proposito del dell'azione del governo nella crisi del Kosovo
Che è apparsa a me pare equilibrata e responsabile
Che è stata sostenuta generosamente dal gruppo dirigente di Botteghe Oscure oscure ma che il partito nel suo compresi complesso anche quello bolognese anche quelle emiliano romagnolo
I suoi intellettuali suoi centri ricerche i suoi militanti
Hanno vissuto come uno stato di necessità abbiamo dovuto far questo ma avremmo forse potuto fare diversamente se non fossimo stati al governo quindi ne pacifisti coerenti né altrettanto coerente i difensori delle regioni dei diritti umani
Diminuzione
Dobbiamo ripensare gli stessi tratti distintivi e questo fa tremare vene porsi della distinzione fra destra e sinistra
Che cosa e conservazione che cosa e innovazione e progresso
Abbiamo temuto di perdere voti a sinistra nelle precedenti elezioni europee invece l'abbiamo per per Consob per l'economia per il lavoro e invece abbiamo perso il attesta
Sono
C'è un altro punto che dobbiamo sottolineare valutare
L'immagine che trasmettiamo della politica
Che trasmettiamo in tutt'Italia ma soprattutto qui a Bologna
E cinque dieci dobbiamo chiedere se questo partito non trasmette una visione della politica
Come pratica politicanti ha riservato soltanto a fredde logiche di apparato
Alimentato da riti che sono inutilmente rassicuranti per chi più avanti negli anni ma poco gratificanti e a tre anni attraenti per i più giovani
Dobbiamo interrogarci
Spal Spino ha illuso il problema secondo me ma il problema esiste il partito dei funzionari è stato il punto di forza
Del partito comunista
Nel momento in cui questo partito ha difeso la democrazia nel momento in cui ha tenuto aperte le ragioni del progresso in questo Paese
Perché era un partito fatto in un certo modo
E funzionari che
Spesso mal pagati
E poco gratificanti hanno reso forte la possibilità dei cittadini delle masse popolari di poter avere una voce che la politica nazionale ma mi chiedo dobbiamo chiederci se questo partito dei funzionari
Che è stato il punto di forza del Partito comunista e non sia oggi sia pure di Lotto e smagrito il punto di debolezza dei Democratici di sinistra
Dobbiamo avere il coraggio di chiedercelo dando però risposte che bisogna dare ovviamente che non sono necessariamente tutti nella in una sola direzione
Ci sono troppi compagni che in questo partito si sono sentiti fino ad oggi non graditi
Respinti perché tenute ai margini di un gruppo dirigente che ha formato spesso dai soliti personaggi che giravano attorno le varie cariche
Questo lo si sente lo si avverte
Se vogliamo superare
Certe difficoltà dobbiamo tenere presente questo punto la partecipazione ad appena il dieci per cento se così e degli scritte congressi di sezione
Nella media tutto sommato anche se vogliamo del vecchio partito comunista ma è triste considerare che il numero dei partecipanti riesce a stento ad essere pari su circa cinque mila alle cinque mila tessere che abbiamo perduto e soprattutto un partito di sinistra non può essere così minoritario fortemente minoritario emarginato tra i giovani questo non è possibile
Su questo punto avrei gradito una maggiore capacità di approfondimento che invece norme non c'è stato
Temo di avere ormai quasi esaurito il mio tempo e quindi lascio da parte altre considerazioni
Che volevo fare
Soltanto
Volevo sottolineare un punto
La mozione Veltroni ci invita a tenere insieme due cose che non è facile tenere insieme rafforzare un patrimonio di un partito
In questo caso il patrimonio che viene evitato dal partito democratico tra sinistra prima ancora dal partito comunista da quelle altre forze socialiste repubblicane che cristiano sociali che aderiscono a questo partito
Dobbiamo rendere forte questo patrimonio ma nel suo tempo dobbiamo rendere forte la coalizione
Perché in un sistema maggioritario che vogliamo maggioritario perché sappiamo che soltanto col sistema maggioritario la sinistra è riuscita a vincere e quindi a garantire l'alternanza non lo dico per senso di senso corporativo partigiano perché in un sistema maggioritario possono competere soltanto le coalizioni
Ecco mettere insieme queste due cose non è facile io penso che la mozione di Veltroni ci aiuta in questo senso ma deve soprattutto aiutarsi il dibattito e il comportamento concreto giorno giorno per giorno
è un impegno che tutti dobbiamo prendere Sabatini dice siamo tutti responsabili da sconfitta di Bologna può darsi perché tutti portiamo la nostra piccola parte di responsabilità ho dei dubbi che così ha così ma comunque certamente d'ora in poi siamo tutti responsabili se riusciamo nel tentativo di riuscire a tornare a fare vincere il centro sinistra alle prossime elezioni e a mantenere forte il saldo il patrimonio ereditato dalle dei Democratici di sinistra
Questo era l'ultimo intervento ideatore riprendono alle quattordici e trenta primo intervento Milena Naldi
In quei minuti sono trascorsi vi prego di fare silenzio Milena Naldi per intervenire si prepari Claudio Sassi
Proverei a ricominciare il dibattito anche se difficile
Io credo che
Ci siano Sistri sia in questo momento nel nostro congresso
E in questo contesto diciamo storie con i quali siamo un grado di confusione non indifferente
Di confusione politica di confusione su tutti cosa debba essere questo Partito Democratico della Sinistra democratica della sinistra che cosa dobbiamo essere noi ti faticosamente vogliamo ancora far parte di quella classe che spreca il suo tempo
Mina pratica politica
Dico spreca
Perché voi sapete io sono segretario di una sezione di base
E a prescindere dalle mozioni
Io ho partecipato con convinzione
Nei congressi alla
Esplicitazione della mozioni due delle note andiamo a sinistra
Il dato che però unisce tutte le due mozioni che il problema comune
E quello di come Rick conquistiamo nostro
La nostra base sociale la nostra base elettorale di come li motiviamo le persone a fare politica e a partecipare visto che continuamente ci diamo slogan dobbiamo far valere gli iscritti dobbiamo chiedere le persone di partecipare a un processo decisionale un processo programmatico
Ebbene queste sicuramente un obiettivo comune io dico però che c'è un un obiettivo comune che sta nella confusione di questo momento storico
E che nessuno di noi sa bene qual è la ridefinizione di un'identità di un partito della sinistra o dei valori della sinistra applicati al nuovo momento storico e al Duemila che ci sta di fronte
Ritengo che ci sia un ritardo epocale del nostro partito
A far calare in una nane le analisi sociali nelle analisi strategiche la propria il proprio proposte di mutamento di cambiamento di miglioramento di questa società
Che non ci va bene perché dovremmo partire per lo meno da questo discrimine che sono siamo di fronte ad una società fondamentalmente radicalmente ingiusta perché si basa su un modello egemonico che quello AN
Consolidato ma secondo me da continuare a Conte a contrastare che il modello capitalistico liederistico
Dominante
Non credo alle rivoluzioni però se crediamo come danni c'ha esplicitato che dobbiamo partecipare tutti assieme ad una rivoluzione culturale ad una redditività o rivoluzione diciamo ridipinta l'identificazione della sinistra ebbene compagni siamo tutti molto al di sotto del bisogno per il Duemila siamo tutti al di sotto perché troppo ed è per questo una delle motivazioni forte che mi ha spinto a voi a sostenere la mozione della nuova sinistra che la dizione della strategia espresse nella mozione di Veltroni aveva un difetto sostanziale quello di essere subalterna subalterna al pensiero
Della dominante chiamiamolo così
Questa subalternità
Ci ci deriva dal fatto che siamo appunto in ritardo su un progetto politico e sulla definizione di questo progetto quelli politico che io credo stia dentro l'ambito dell'Ulivo ma che da parte nostra da parte della sinistra debba avere una sua una sua conformità una sua proposta
E prosegue ritardo
E allora e per questo che è difficile che io primo timidi le persone
Della mia sezione le persone che ci stanno vicine
Che non ritengono utile perché un partito vive per la sua utilità per la sua funzionalità strategica ventuno società complesse non ritengono utile più partecipare alla attivamente
A questa struttura che il Partito democratico della sinistra
Ai nostri congressi badate bene e pratici ha partecipato una strettissima
La tela di congressuale dieci per cento questa ristrettissima platea congressuale e la ristrettissima soprattutto Polonia situazione di un partito che sta perdendo completamente pezzi e allora insieme dobbiamo decidere che il quale qual è la strategia per recuperare questa nuovo radicamento sociale siamo tutti d'accordo bene però dovremo mettere in campo
Nuove proposte io ho fatto una protestato ho testato la capacità anche di re aggregazione della mozione della nuova sinistra che si basa soprattutto sulla ridefinizione di identità
Di cui c'è un bisogno spasmodico e però questa identità
Come si diciamo di valori della sinistra tradizionali ma che non cambiano nel loro nel loro valore l'uguaglianza la la lo sviluppo sostenibile la possibilità vietare ha tutti i diritti non quelle cose basilari
Come si coniuga ho avuto un un tardivo nella mente che mi ha continuamente
Fa dato fastidio come si cognata questo con la governabilità come si coniuga la coniuga la nostra identità con il governo
Ci se ci farebbe piacere essere così ma come facciamo dobbiamo governare
Io ho trovato che questa banale no
Giustificazione alla perdita di un'identità che io credo profonda nel nostro partito e la chiamo omologazione
Abbia in sé una contraddizione di fondo
Via subalterna appunto cioè
La sinistra ha tutte le credenziali ITA
Per essere di sinistra di governo di un sistema ingiusto dentro il quale non gli diamo
Le ha tutte perché ASS solo la sinistra può mettere in campo un sistema di sviluppo
In qualche modo sostenibile nella sua socialità e nelle sua regolazione dei rapporti
Sociali non c'è dubbio l'altro campo il liberismo sfrenato la possibilità di confondere la libertà personale con la libertà perché questo è il vero dramma bene è perdente perché la sinistra davvero le carte in regola allora io mi domando
Perché non siamo in grado di levare più forte la voce diciamo della nostra identità delle nostre proposte perché vediamo mediare alle con il con gli altri nostri fratelli dell'Ulivo non c'è non c'è dubbio che dobbiamo a Revere delle mediazioni ma perché noi non continuiamo a interrogarci su quale il vaccino di tutela sociale al quale noi dobbiamo fare riferimento perché non capiamo e non riusciamo entro molte ci soprattutto nella compagine giovanile che non capisce minimamente qual è l'utilità di avere come riferimento la sinistra questo è un tracollo di tipo culturale di tipo culturale che ne abbiamo abbandonato abbiamo abbandonato il processo di educazione e di analisi
Della delle dei le contraddizioni sociali lo siano più in grado di definire dentro la società complessa
Quali sono i nostri referenti sociali che sono i giochi giovani sfigato che non trova lavoro ma non è con la flessibilità assoluta che gli diamo risposta noi dobbiamo interrogarci non solo come dice Veltroni preferisco che nella sinistra di una seria sinistra ci si interroghi no sul perché
La fame nel mondo coinvolge i due terzi del pianeta io voglio che quell'analisi sui reperti della della fame nel mondo
Venga supportata dall'analisi che c'è una struttura che crea quel tipo di ingiustizia alla quale dobbiamo controbatte ci con delle proposte vincenti
Io credo che questo sia il tarlo aldilà del problema strutturale che è consequenziale al di là della riorganizzazione organizzativa della democraticità del nostro partito
Io credo che ci sia questo ritardo proprio di proposta politica e perdonatemi
Non mi va non riesco a convincere la gente quando ragiono per slogan quando ragiono per banalità sacrosanti io ho bisogno di rito di riprendere questo cammino di analisi sociale
Facendo presente al mio vicino di casa quali sono i principi fondanti sui quali io vado a lavorare con lui io spero che tutti voi facciate da da oggi in poi
Nella strutture periferiche vicino alla cosiddetta e perdonatemi a volte indefinita gente ma solo così cioè io posso ragionare su un principio che mia applico nella sua quotidianità
E allora qua mi sembra ed dobbiamo fare un ragionamento particolare sulla situazione di Bologna
Bologna avuto il primato e lo ha sempre avuto di essere una città un po'
A tanti rispetto le ciò chiese abbia Avenia poi a livello nazionale soprattutto nel nostro partito
Bologna si deve essere da esempio io qui davanti Walter vitali che continua a stimare Mateo Conticchio
Combattuto a livello politico sul piano proprio politico
Cioè noi abbiamo perduto Bologna per un'autoreferenzialità
Della classe dirigente e del nostro partito e della e che il dell'amministrazione comunale ma l'abbiamo parte dovuta soprattutto perché al cittadino bolognese in fondo in fondo è venuto il dubbio che votare
Un candidato di sinistra o votare contaminate di destra fondamentalmente fosse poi la stessa cosa
Questo è stato una danno strategiche ma bisogna capirne davvero letta Ouse le motivazioni perché altrimenti non riusciremo a ripartire
E allora io sono convinta che in questo dibattito congressuale per la stazione di Bologna si assolutamente ininfluente no non abbiamo assolutamente capito davvero le ragioni della nostra sconfitta non le abbiamo capite e chiudo e mi ha auspicato davvero che ci sia uno sponsor un'assemblea congressuale detratti solo il problema di Bologna
Spietati solo il problema anche della classe dirigente di Bologna perché visceri davvero i contenuti politici che poi andranno a far parte di una nuova posizione e di una nuova strategia vincente per riprendersi riprende c'erano sta città però dobbiamo uscire da un'impasse
Sì impressionante dentro il quale siamo che quella di non sapere davvero di non avere o meglio di non avere dentro di noi un'idea nuova di città di ridisegnamento di diritto riproposizione di che cosa significa avere un governo di sinistra
A Bologna e continua ad applicarlo nelle sue pratiche quotidiane e quindi abbiamo due problemi quello di ridefinire un programma politica di opposizione serio
E di ridefinire a Bologna la credibilità della nostra classe dirigente sono due obiettivi strategici sono due obiettivi che io spero che il partito sia in grado di assumere su di sé di portare avanti in ogni battaglia
Minimale ma ripeto
Manca o almeno io vedo che manca questa
Strategia globale questa capacità di riprendere principi importanti e adeguarli alla e farli capire svuota la gente nella sua concretizzazione Prati gli esempi potrebbero essere tantissimi
Mi limito a questo ma questo è il nodo te io vedo non ha ancora sciolto e non ne non è sciolto nemmeno in questo congresso e allora da qui cito le parole che sono già state dette è solo l'inizio di un cammino durissimo del quale sono convinta ognuno di noi debba portare le troppe capacità e le proprie intelligenza tra
Claudio Sassi si prepari campagna pari a vini
Ad Atrani Travaini
Compagnie compagni
Francamente mi sembra
Che la piena consapevolezza che a Bologna
La storia si è spezzata
Deve essere a mio parere l'elemento dal quale partire
Per cercare di individuare come l'elemento d'intervento che mi ha preceduto come ingenerare la discussione che stiamo facendo quali sono i temi davvero e i metodi il modo
Con il quale dobbiamo ricostruire una classe dirigente è una credibilità di una classe dirigente nella nostra città
Tutto sommato di Guazzaloca in giro per l'Italia ne esistono parecchi
Ci sono molte altre città che Governo senza una forte presenza di un partito come il nostro Catania Palermo
Molte città della Calabria il nostro partito è praticamente inesistente L'Unità è sconosciuto sconosciuta
Il problema ce lo poniamo noi perché abbiamo una storia di governo dissente di rapporti con i cittadini rispetto ai quali oggi siamo sfidati
Guazzaloca dice io governo senza i partiti è contro i partiti e fuori dai partiti e costruisco una classe dirigente fuori dai partiti
Questa è la sfida
Perché i partiti sono ha capito non solo lui
Che sono stati visti come organo strumento di manipolazione di potere di organizzazione del consenso di promozione di classi dirigenti legittime
Questa è la sfida
Tant'è vero che riusciamo implosiva proprio su questo punto lo scontro all'interno ha delegittimato fondamentalmente i nostri gruppi dirigenti e questo è un aspetto l'altro aspetto però a mio parere viene della crisi nostra il rapporto a Bologna viene da più lontano
Viene cioè dal come ci sono selezionati i gruppi dirigenti e sulla base della loro capacità effettiva di rapportarsi alla città
Viene dal fatto che su una serie di questioni noi abbiamo abbandonato la città e anche in questo congresso
C'è ancora una sottovalutazione dei temi su cui noi siamo stati abbandonati il primo tema quello tra sicurezza
Noi possiamo fare tutti i servizi sociali che vogliamo possiamo vincere tutte le lotte contro l'evasione fiscale possiamo garantire il miglior funzionamento dei servizi ma se alla fine
Tu non puoi girare con tranquillità nelle strade principali della tua città che sono la tua identità di tutto resto te ne freghi
La città non lo sentite tua
Se tu non puoi stare tranquillamente in casa tua dico tranquillamente in casa tua perché qualcuno si è aperto le finestre Benincasa non conta quanti sono conta che questo sia possibile
E allora il cittadino si sente minacciato non si sente tutelato
E noi come abbiamo risposto a questo che è un tema di crisi delle grandi metropoli non solo di Bologna
Con i vigili di quartiere
Noi dobbiamo aprire una critica durissima radicale all'attuale assetto organizzato delle forze di polizia
Non è possibile con gli assetti di polizia che abbiamo attualmente che ci sino almeno tre centrali operative che funzionano
Forse coordinate tra loro da un telefono
Si lamentano dell'organico bisogna che discutiamo apertamente tra l'organico che c'è guantone impegnato effettivamente sul territorio
Questo chi lo deve fare
Questo non lo ha fatto nessuno a Bologna da almeno due legislature né la destra né la sinistra e allora la gente ci abbandona
E allora noi la nuova classe dirigente
Deve a bere lei e spalle da chiamare in causa gli attuali dirigenti e quelli che verranno che hanno la responsabilità di garantire la certezza e la sicurezza dei cittadini non il vigile di quartiere
Che è una forma un modo per scaricare una responsabilità su di un tema che non sarà mai la testa il corpo dei vigili urbani da portarlo da affrontarlo
E su questo tema
Ancora oggi non possiamo pensare di vivere facendo l'opposizione è una cosa che non c'è il programma il progetto dell'ex poliziotto
Noi non possiamo permetterci di farlo polizia una cosa che non c'è perché non c'è cosa più poni noi in ogni quartiere laddove ci sono fenomeni di degrado e di pericolo dobbiamo essere in grado di organizzare la mobilitazione l'incontro chiamare a rispondere alle porte che devono garantire l'ordine questo un tema su cui non la sinistro la destra ci sia
Dentro di sé la voglia di combattere per i diritti e per i bisogni dei cittadini
Perché qui si seleziona la nuova classe dirigente
Personalmente penso che il modello al quale noi ci dovremmo ispirare il modello tedesco di polizia unica regionalizzata con un'unica centrale di comando ecco rapporti diretti tra il borgomastro che il Sindaco e le responsabilità della sicurezza quel modello Cuneo dovranno fare riferimento
Voglio aggiungere che un altro punto e questo ovviamente mi sta particolarmente a cuore sono almeno tre anni che non ne parlo su cui noi abbiamo tradito la città è il tema del traffico
Noi l'abbiamo chiamata a pronunciarsi sul referendum
E poi siamo stati snervanti prima nei progetti poi nella loro applicazione fino al punto che tutti possono dire che la responsabilità è nostra anche se molti hanno concorso a non farci fare niente
Vede ammesso della gente a governare questa materia assolutamente impresentabile parlo delle giunte delle quali io facevo parte non delle ultime tanto per essere chiari
E allora
Adesso noi dobbiamo dire non solo che non ci va bene
Quello che propone salisse ogni vettura sotto i colli
Noi dobbiamo dire quali sono le priorità della città su questo argomento
Vedete se avessi voglia di scherzare direi
A Guazzaloca l'assessore è una brava persona
Prendere un provvedimento di limitazione dei motocicli sull'unica strada che riporta fuori dalla città anziché limitarne l'entrata
E così via e così via
Questo lotta quando era all'opposizione mi chiedeva continuamente presenta un piano adesso va avanti con provvedimenti qua e là
Potremmo cioè usare puramente e semplicemente le cose che ci chiedeva a noi quando eravamo al governo perché Luís attualmente non le sta facendo e non ci pensa neanche lontanamente di farli
Perché per applicare un piano per formare un piano di sistema di mobilità ci vuole il rapporto con gli utenti
E voi
Ovvero la nuova classe dirigente se vuole anche solo parlare di traffico deve mettere insieme vigili urbani tranvieri autotrasportatori taxi Speed queste sono le categorie insieme alle quali si decide la politica del traffico a Bologna
Questo deve essere il nuovo partito
Se non sarà così sarà ancora un apparato che si riunisce in via della detrarre
Che farà un buon documento ma che non avrà rapporti è forte per ricostruirne l'opposizione oggi il consenso e domani la vittoria
In sostanza se non definiamo noi le priorità su cui intervenire
A Bologna
Nell'area metropolitana di Bologna si concentreranno nei prossimi anni
Gli interventi sul nodo ferroviario la variante di valico tutti i fondi del Giubileo
Quali saranno le strutture
Del comune della ragione della Provincia ma io aggiungo della società civile che controlleranno quali ricadute questi investimenti avranno su Bologna quali e quante imprese lavoreranno su questi investimenti
Quali e quanti interessi saranno coinvolti
Qui dobbiamo proporre puramente e semplicemente che la società civile che noi dobbiamo coinvolgere sia parte attiva ovvero tempi modi di queste realizzazioni devo vedere il coinvolgimento non solo di chi si oppone ma delle forze sociali che noi dobbiamo organizzare in sostanza ho ridisegnato secondo il mio punto di vista come deve essere un organizzazione che vuole governare con i cittadini
Le grandi trasformazioni e i problemi complessi che si presenterà una rabbia troppo Ritanna come la nostra
Ci vuole passione
Ci vuole la volontà per il ceto politico di andare in Assemblea subire pesanti critiche
Ma quando si fanno anche interventi minimi come la ristrutturazione di un marciapiede bisogna prima avere la pazienza di discutere con i cittadini
Battersi al limite se proprio non si è capiti modificare l'atteggiamento ma un dirigente Deva vere questa pulsione e se non ha questa passione
Da bere questa costante e continuo confronto e tensione perché questo altro non è il lavoro dell'amministratore del politico allora candide schiere
Se uno stress sta male perché qualcuno lo critica cambi mestiere
Il dirigente politico è uno che è fatto per farti continuamente sta passare per vincere battaglie in permanenza
Troppe volte io vedo le facce di chi ha criticato che si resta male no signori in una società complessa come questa dove le direzioni dei giornali o della televisione pensano di fare l'ordine del giorno della città
Se un ceto dirigente si deve affermare deve essere un ceto dirigente che ogni volta ogni mattina si mette in discussione continua ecco qui sta il suo consenso
Travaglini e dopo Paola Marani
Io ero segretario di una sezione fino a qualche giorno fa e sono venuto a Bologna perché era rossa
Nel settantasei
Dopo la sconfitta
Un o un mio iscritto
Carlo la Mandini mi telefonò
E mi chiese
Di parlare con me
Mi disse che aveva un compito importante come segretario di sezione
Andare a parlare con tutti
I compagni che non l'avevano rinnovato la tessera negli ultimi due o tre anni
Caro la mandiamo compagni al di sopra di ogni sospetto ha fatto la campagna per Silvia Bartolini e per il nostro partito
Però mi ha detto bisogna che capiamo perché queste persone ci hanno lasciato forse avevano ragione loro
E a quel punto
Io mi sono sentito autorizzato Daloui da un mio iscritto
A riunire
Iscritti e non iscritti
Non più iscritti
Qualche giovane se lo trovavo
Per capire insieme che cosa era successo
Emotivi della sconfitta
Da lì è nato
Il documento cambiare il partito per cambiare la vita
è nato l'ordine del giorno che è stato presentato in tutti i congressi di sezione
Qualche volta non conosciuto
Da lì è nata la candidatura di Pasquino
O meglio Pasquino si era già candidato anche l'UDC aiutato
Aveva già detto dopo la sconfitta che sarebbe stato disponibile
A candidarsi come segretario di questa federazione
Però diciamo abbiamo contato di più noi
Perché siamo stati di più
Siamo stati circa in un cinquanta ottanta
A riunirci
Sono stati trecentocinquanta a firmare il documento
Qualcuno di più
A condividerlo discuterlo leggerlo
Io vi invito a leggerlo sono quattro pagine
Sintetiche
Ma c'è dietro tanto lavoro tanta passione
Quelli che l'hanno scritto fisicamente tre ragazzi di meno di venticinque anni non erano iscritti a questo partito
Erano rivisti uno era stato iscritto per un anno può era scappato via era nella mia sezione lo posso capire ero io il segretario
Ci sono riscritti tutti
Poi abbiamo scritto anche il programma di Pasquino
Quello che abbiamo consegnato ieri l'abbiamo scritto noi possiamo dire Gianfranco
Ma ce l'ha approvato
Non abbiamo scritto noi
E la candidatura di Pasquino io la bimba finire così non in contrapposizione però è la candidatura del partito degli iscritti io ho cercato di rappresentare
Le persone che si lamentavano con me che si sfogavano
Anche quelle che difendevano questo partito
Io sono ancora il titolo dipende anche io
Però facciamo dei congressi strani ultimamente molto strani io non so ancora quanti voti ha preso l'ordine del giorno
Chiediamo presentato votato obbligatoriamente
In tutti i congressi di sezione non so quali sono gli altri sta discutendo senza vere la temperatura non dico la fotografia
Del corpo di questo partito
Se siamo sui trentotto sì trentanove sui trentaquattro sui trentadue grati
Io ho visto un partito vivo
Ho fatto un bel congresso di sezione lo scritto qualcuno la la l'ha visto in giro
Perché abbiamo avuto una partecipazione intorno al venti per cento
Ma a Bologna la partecipazione è stata intorno all'otto nove per cento è un po'poco e a Bologna Bologna la rossa
Non si può essere contenti di questo risultato
è un risultato drammatico
La gente non si fida di noi non ci crede più non perde più il tempo come diceva
Milena
Si legge sui giornali
E invece io credo che la gente abbia
Bisogno ci cerchi
Entra ancora nelle sezioni aperte
La mia sezione continua ad aumentare attenere l'ultima ma non l'abbiamo aumentati ad aumentare di qualcuno gli iscritti nonostante i decessi solo perché aperta
C'è un compagno che ringrazio che collimi Celadina è sempre aperta questo solo fatto cibo delle tessere
Alcuni dei giovani che si sono iscritti negli ultimi mesi mi chiamavano per dire o Antonio ma io non trovo mai la sezione dice al telefono il segretario
Dovendo cioè segretari da qualche parte non c'è il segretario
Siamo messi così
Io vi invito a leggere
Il documento
Vi invito a leggere il programma è quello su cui mi dovrebbe essere misurata una candidatura diciamo che Pasquino
Non lo so è il nostro modello no per la nostra modella Mancuso si erano donata pesato meglio dirlo
è una persona è uno
Quello che contano sono gli altri sono gli iscritti sono quelli che ci credono quelli che lo votano quelli che cominciano a lavorare che ritorneranno a lavorare secondo me ce ne sono tanti
Noi abbiamo cercato di essere esemplari in questi mesi non abbiamo sbattuto le porte in faccia a nessuno abbiamo invitato tutti abbiamo informato tutti a partire da Zanini
Che debbo dire ci ha incoraggiati
In questo lavoro
C'ha dato anche qualche consiglio giusto per esempio quello di concentrarci
Sulla Progetto due mila che forse è il documento no forse il documento più bello e più serio
Che c'è da discutere anche perché resta
Prova a fare un esempio se uno è in un deserto ha bisogno di acqua
Se non ha una bottiglia
L'acqua non riesce a Berna neanche a portarsi alla consegna
Non è l'acqua ce l'abbiamo
Dobbiamo dargli una bottiglia una borraccia va bene anche un sacchetto di plastica
Senza
Qualcosa senza un contenitore senza un partito che sia tale
Che ci tenga insieme l'acqua non serve facciamo un'ora due ore tre ore di autonomia due ore di passeggiata nel deserto non di più
Ho firmato la candidatura di Salvatore Caronna la candidatura
Ho aspettato il suo discorso il suo programma
L'ho fatto con uno spirito aperto
Perché
Credo sia un bene per tutti noi aver potuto discutere
Di due persone e soprattutto di due programmi
Non faccio fatica a dirvi che preferisco il programma che abbiamo scritto noi mi sembra più chiaro ce l'ho anche scritto
Però l'ho fatto non come dire non l'ho fatto per per provocare basta l'ho fatto perché credo che dovremmo abituarci a fare così a confrontare le persone e a mettere dietro le persone delle idee e delle altre persone
Quello che contano sono le idee le persone che le portano avanti se sono tante e meglio
Paola Marani si prepari Sergio Aleotti mentre Paola raggiunge la postazione vedo Patrizia che le sezioni di Corticella
Rossitto sarà Harry nuove vie Tarozzi contribuiscono alle spese del Congresso per due milioni grazie
Il mio intervento compagni prende spunto da alcune considerazioni contenute nel documento di contributo al congresso
Per compagno Zani che è corrisposta una quesiti a mio avviso molto presenti fra i compagni e sui quali ci siamo interrogati moltissimo in questi mesi
La ricerca che compie la sinistra oggi non solo nel nostro Paese nello sviluppare una rinnovata capacità di azione politica
Pone al centro la necessità primariati individuare valori di riferimento
Ciò che purtroppo percepiamo con segnali sempre più preoccupanti è una salda di incomunicabilità del nostro progetto politico
Abbiamo continuato a ripeterci in modo quasi fastidioso soprattutto dopo la sconfitta di Bologna che occorre ristabilire un rapporto con i cittadini che superino la disaffezione alla politica
Parlo di fastidio poi che abbiamo tutti benissimo la consapevolezza che il problema che dobbiamo affrontare non sta nella forma bensì nei contenuti della comunicazione
E lei la convinzione che la partecipazione non sia una mera ricerca del consenso ma debba diventare lo strumento che ridefinisce le ragioni e gli obiettivi della sinistra
Condivido anche la considerazione secondo cui il disagio della sinistra visto in Bologna il punto più forti di crisi anche per l'evoluzione più repentina di taluni fenomeni ma che comunque vada visto questo disagio su una scala molto più vasta nel territorio della provincia in quel sempre più forte distacco tra linguaggio e la pratica della politica e quelli che potremmo definire i nuovi cittadini
è una percezione che accanto al dato locale avverto fortemente a livello nazionale nei confronti del governo di centro sinistra che guida il Paese
Certamente un'azione difficile coniugare l'obiettivo del risanamento economico a un processo riformatore che unisca sviluppo e solidarietà
Un'attività legislativa quella di questo Governo ricca di provvedimenti che mettano mano all'attuale sistema di protezione sociale i più significativi la casa la famiglia la sanità potrei citarne molte altre
Ma la cosa che viene da chiedersi che dobbiamo chiederci è quanto il nostro sistema di valori le nostre idee forza per dirla con le parole di Trani
Siano leggibili quanto la traiettoria i valori della sinistra vendere individuati dalla gente come il timone che guida le nostre iniziative del Governo nazionale ma anche locale
Faccio un esempio il principio di solidarietà sul quale costruire un patto fra generazioni che affronti alla stregua della maggioranza dei Paesi europei il tema della riforma previdenziale
Viene periodicamente riproposto come un tormentone che si gioca sulle compatibilità economiche le possibili alleanze
L'infinita transizione verso un nuovo sistema pensionistico
Rischia davvero di far perdere le ragioni forti di una rinnovata solidarietà sociale di cui abbiamo la paternità che non sta più solo in un rapporto fra classi sociali ma fra generazioni
è una contraddizione questa che leggo più da vicino ovviamente con gli scontri più diretto i sui temi di governo locale permettetemi alcuni riflessi che per ragioni di tempo saranno schematici
Attorno alle questioni che io credo siano le questioni forti che debbono caratterizzare il ruolo di una sinistra nelle politiche e le reazioni di governo
La complessità il significato strategico per la sinistra oggi nel governo del territorio nelle politiche fiscali nella trasformazione dei servizi pubblici nella riforma della sanità
Non ha certamente paragone con gli anni settanta nei quali su una crescita economica che si strutturava su elementi di stabilità
Si costruiva lo sviluppo urbanistico e infrastrutturale e si dava vita dal nulla
A una diffusa rete di servizi oggi non possiamo più permetterci di consumare il territorio il modello di stato sociale non tiene più per molte ragioni innovare l'azione di governo significa saper leggere la complessità e per esplicitare qualche complessità poiché a proposito di idee forza in materia ambientale
Trova giustamente spazio in entrambe le mozioni congressuali il tema dell'ambiente
Mi chiedo quanto per esempio nel dibattito in corso sulla legislazione nazionale e regionale in merito al tema strategico della risorsa idrica
Siamo riusciti a ragionare fra noi e con i cittadini sul valore della risorsa acqua sulle condizioni irrinunciabili
Per una corretta programmazione e gestione di questo bene indispensabile e limitato
I primi polveri ma sicuramente subordinati all'idea forte
E che fanno riferimento a localismi tariffe gestioni esistenti diventerò il pilastro sul quale si corre il rischio di costruire la programmazione e la gestione future perdendo di vista l'obiettivo della tutela della risorsa
Sullo stesso tema cruciale della mobilità percepisco un altrettanto forte rischio a fronte dell'arretratezza del nostro sistema di trasporto pubblico del sistema ferroviario nel governare gli effetti dell'aumento di che il traffico
Sta producendo nelle nostre città assaliti dalla necessità di individuare soluzioni all'emergenza
Sì perdiamo in promesse di strade che potranno forse realizzarsi in decenni e che sappiamo non essere risolutive in dieci anni assisteremo a un aumento del cinquanta per cento delle auto con le fette fra l'altro di produrre guasti irreparabili al territorio diminuendo la sicurezza dei cittadini quanto siamo in grado di indirizzare i nostri sforzi e di conquistare la consapevolezza dei cittadini dal sulla necessità di modificare la prospettiva creando sul piano politico prima che sull'azione di governo consenso attorno all'obiettivo
La ricerca di un punto di equilibrio fra virus gruppo economico espansione urbanistica e autonomia finanziaria del Comune
è un punto di equilibrio che in virtù della nostra idea forte di uno sviluppo sostenibile occorre trovare con la gente poiché l'autonomia impositiva sarà sempre di più la leva per lo sviluppo dei nostri comuni
Una Teresita però che occorre costruire sulle qualità e sulle identità che intendiamo salvaguardare
Un duro colpo
Ad un tessuto economico che vedeva nella piccola impresa una presenza significa è una presenza significativa della cooperazione è stata la crisi che ha colpito anche le nostre aree negli anni ottanta
Sono venute meno l'idea di stabilità nel lavoro vi è stato un difficile approccio culturale con il sistema delle multinazionali
Gli enti di governo locale sono stati chiamati a svolgere un ruolo inedito nella costruzione di sistemi economici locali in grado di contribuire al governo dell'innovazione formazione serviti all'il prese
Ma anche capacità di incentivare e di promuovere il lavoro
Per il futuro
Credo si debba porre con più incisività al centro dell'azione della sinistra il tema del futuro del lavoro il cosiddetto lavoro atipico non può rimanere prigioniero di un dibattito tutto sindacale tra minori e maggiori garanzie
C'è ancora un grosso lavoro da fare della messa in campo di azioni in grado di promuovere per il futuro il lavoro per tutti l'ho trovato sfuggente in entrambe le mozioni
Credo ci sia un altro tema
Per noi è strategico
Che costituisce uno dei terreni più difficili per dare efficacia alla tutela di un diritto irrinunciabile per noi il diritto alla salute il governo ha approvato di recente una legge di riforma coraggiosa e di grande carica innovativa
Mantenere un forte sistema pubblico valorizzando sul piano dell'autonomia gestionale
Ed è l'efficienza un sistema territoriale capace di promuovere la tutela della salute è un'operazione prima che riorganizzativa di carattere culturale scardinare un'idea di salute che poggi esclusivamente sul consumo di farmaci e di prestazioni eliminare le strutture di un sistema che nella confusione tra pubblico e privato alimentato baronie corporazioni è la scommessa sulla quale il governo difende il carattere universalistico del noto sistema sanitario
è un processo che va gestito perseguire gli obiettivi della riforma è possibile infatti solo attraverso azioni che coinvolgano consapevolmente operatori e cittadini
Solo così sarà possibile parlare di patti per la salute
L'esasperazione che si coglie nella difesa dell'esistente nell'approccio al consumo sulle prestazioni di cura nelle esasperata denuncia delle inefficienze nasce dalla convinzione diffusa fra i cittadini che le razionalizzazioni non aumentino qualità ed efficienza
Ma siano esclusivamente legate alloggi che di risparmio che nulla hanno a che vedere con i liberare risorse per qualificare il sistema e non saranno maggiori poteri ai sindaci che chiuderanno quel solco che si è venuto ad aprire dalla lontana prima legge di riforma maturata sicuramente in un clima di maggior consapevolezza diffusa
E di una maggior partecipazione delle organizzazioni dei lavoratori
Bisogna essere in grado di tradurre materialità produttività in obiettivi di salute comprensibili
La storia dei servizi della nostra regione si è costruita su un processo di cresta culturale che ha visto avanguardie degli operatori e forte partecipazione nelle rappresentanze qualsiasi progetto riformatore né in poche partire da qui
Da un forte protagonismo degli enti locali nel leggere insieme ai cittadini i bisogni ed è ritrovare la capacità di soddisfarli in una nuova coesione sociale che superi i rischi di autoreferenzialità del sistema sanitario
Non vi è possibile soffermarmi sugli altri esempi e quindi concludo velocemente
Dicendo che l'enfatizzazione
Che si pone oggi le responsabilità di retta e nell'azione dei sindaci non può sottrarci da rilevare l'insufficienza sul piano istituzionale
Nel governare problematiche che impongono scelte di aria più vasta gli strumenti di governo devono essere adeguati alle necessità di governare i processi
In un ambito che non sta certo dei confini comunali la città metropolitana è a mio avviso un soggetto indispensabile per dare corpo da criticato sì in una visione dove le idee porti possano assumere visibilità
è un percorso Complesso anche per gli amministratori
Ma per far sì che le formule istituzionali possono essere compresi dai cittadini occorre trovare le forme perché la politica della sinistra riprende il suo ruolo guida e di definizione del senso di marcia
Bene grazie Paola Marani senza neanche che era stata annunciata è in Commissione quindi parlare a più tardi quindi anch'essa viene Larissa rotta e si prepara a Gianfranco Lanzarin Dini
Sei non è presente
Ok
Cari compagni cari compagni io credo che il percorso chiediamo tracciato dopo è risultato negativo
Del giugno scorso che ha portato per la prima volta a Bologna una giunta di centrodestra mi sembra quello giusto per raggiungere gli obiettivi politici ma soprattutto per ricostruire e rinnovare il partito
In questi mesi si è lavorato molto concretamente si è lavorato a in modo diverso io credo che i primi risultati che sono venuti con il voto del ventotto novembre al collegio dodici dopo non era scontato niente dove chi ha perso chi ha perso il centrodestra pensava di vincere
E che ha visto anche i servizi
Per televisioni ma chi ha vissuto direttamente i risultati domenica sera si raccordo subito l'atteggiamento di modifiche c'è stato io credo che noi li abbiamo lavorato bene perché abbiamo ripreso il contatto con la gente
Abbiamo ripreso il lavoro casa per casa
In una realtà difficile problematica e che durante il periodo della campagna lo tradì giugno non avrà fatto quel lavoro al tappeto come abbiamo fatto con il il a il lavoro fatto il ventotto di novembre
Certamente non possiamo cantar vittoria non è che la sconfitta e la ferita del mese di giugno sia superata la ferita è ancora aperta ma credo che si sta lentamente chiudendo ed ora credo dobbiamo temere uno scarto forte nella nostra azione politica
Nell'iniziativa con la gente sui problemi concreti che si tolgono da decido
Per recuperare quel rapporto e quella credibilità che venuta meno in questi ultimi anni
Basta con la presunzione dell'autosufficienza e del gigantismo come richiamava da della sua relazione e di dar per scontato di aver raggiunto il massimo di quando si può fare
Non bisogna rallentare la postazione ma deve avere una continuità il lavoro in un confronto non solo ma anche e soprattutto al nostro interno ma deve essere all'esterno con la gente questo è quello che dobbiamo fare questo e quello che i cittadini ci chiedono
Condivido molto l'analisi fatta Baghdad la sua relazione dei riferimenti sul voto amministrativo di Bologna delle difficoltà emerse degli errori commessi in cui tessuto dico nessuno si deve escludere abbiamo avuto chi più chi meno delle responsabilità
Bisogna lavorare più uniti in un modo più concertato ed un senso orizzontale e non verticale partendo dall'alto ed ascoltare di più la realtà territoriali in un confronto serrato prima di prendere delle decisioni
Bene ha fatto tardi nel dire che bisogna smetterla anche con i tavoli che abbiamo avuto durante il mese di maggio giugno Italia discussioni all'interno della corrispondere Ulivo
Dove ci discuto troppo e non si decide niente oppure si dice che è troppo tardi e quindi la sia del
Del novembre del collegio dodici è stata una scelta giusta ed ho trovato tante discussioni Ettore tanti tavoli
Anche se siamo arrivati utenti dei ritardi ed ha fatto bene però a farla
Convention con Errani dove si è presentato il nuovo candidato che da Oprah circondo P del centro destra rispetto alla scadenza
Delle elezioni regionali del marzo prossimo
Alcune considerazioni voglio fare rispetto al merito del congresso dei temi trattati
Della mozione
Ma qualcuno ha detto che motore bloccato si è vero però credo che questo congresso ha riaperto la discussione che ha trovato un modo di partecipare di confronto politico che è un po'di tempo che non ci faceva verità delle sezioni poi è chiaro
Che la partecipazione di nomi aspetta una partecipazione del trenta per cento del quaranta se qualcuno pensava questo
Pensava male o sperava male
Dobbiamo lavorare per ricostruire questa partecipazione dobbiamo lavorare anche per rigenerare la realtà
La realtà delle sezioni
Credo che sia importante il lavoro che dobbiamo svolgere
Da oggi davanti dopo questo congresso per costruire un forte partito dalla sinistra per creare una coalizione dell'Ulivo unita e non divisa
Lavorare anche rispetto agli appuntamenti che ci sono in questi giorni i democratici oggi fanno il primo il loro primo congresso primo coordinamento le dallo della città
è che io credo però che ci sia un tema da sottolineare con forza rispetto alle lezioni di di giugno rispetto alla realtà che dobbiamo vissuto certo abbiamo perso proprio dobbiamo dimenticare che Bologna ancora una città di centro sinistra ci sono sei quartieri che governa il centro sinistra
E questa realtà ci crea dei problemi sicuramente
Non eravamo abituati a fare l'opposizione
E chiaro il ruolo anche nel quartiere dei Presidenti come me che si trovi un'azione diverso rispetto al passato ci troppo tra l'incudine e il martello rispetto alle giunte di centro destra
Rispetto l'atteggiamento che i partiti che appoggiano il centro destra pongono in essere qualcuno pensa dichiarazioni di Gargani di ieri sui giornali pensi che i quartieri devono diventare delle genti di servizio
Io credo riguardi reddito deve diventare sicuramente altra cosa sicuramente ne prendo tutto il ragionamento rispetto la riforma dalla centoquarantadue sulla città metropolitana
Sicuramente creare quelle condizioni di andare oltre alla gestione dei servizi sociali che oggi oggi svolgiamo
Ora io voglio fare degli esempi per farmi capire
Lo dico per esperienza personale
Quello che è successo una settimana fa il c.t. dedicare molto prima degli anni passati
Negli anni passati i voti alle telefonate condivide i cittadini non ha telefonato tessuto è chiaro che gli spiriti telefonavano degli anni passati erano gente che non condividevo le postazioni del governo delle città ma io ho avuto a Borgo Panigale perché tutta la città marciapiedi pedine di dichiarazioni al primato la strada e sono passati dopo quindici giorni dalla dedicata è una piccola esempio però credo che schiude esempio e quindi per dire che dobbiamo riprendere partire da lì per farla chiudere di contrapposizione
E che l'azione di contrapposizione al governo delle città di giù dalla giudici togati dunque essere delegato delegato ai consiglieri comunali ai presidi quartiere sarebbe un errore uno sbaglio sarebbe mi fidavo ripresi proprio politiche del partito dobbiamo che alle condizioni di aver l'impegno maggiore supportare queste cose perché è chiaro che il consigliere comunale in consiglio fa la querela fa discorsi sulla sicurezza sui problemi dei servizi poi gli altri voto di maggioranza
Non basta con le informazioni sui giornali rispetto quello che fa di consiglieri
Comunali e i quartieri in questi in questi ultimi tempi
Perché ha poi qualcuno pensi di decidere sulla testa di tutti altri esempi l'immigrazione la sicurezza ci vuole cacciare via tutto di quello buono parte che si è fatto con la giorno Giunta di centrosinistra
Faccio un esempio ultimo si vuole portare in una realtà abbandonata in periferia
A Borgo Panigale tutti immigrati quattrocentocinquanta persone per fare non so che cosa
Credo che invece consapevolmente le vogliamo ragionare dar risposta questi problemi perché noi come quartieri Gigi dopo perdiamo il territorio ma non vogliamo fare
Delle cose che sono contro gli interessi dei cittadini contro gli interessi anche degli immigrati che sono qua da noi non possiamo pensare che succede come è successo la settimana scorsa ha tenuto a Colonia muore di freddo sotto il portico di Saragozza
Questo credo che sia una cosa irresponsabile io non voglio dire e dar delle responsabilità però credo che noi dobbiamo lavorare assieme per creare condizioni su questi temi per dare delle risposte
Problema della sicurezza sembra che i trenta la sicurezza fosse una realtà barricate bronzo ma io credo che a Bologna ci sia fatto molto ci si è fatto un progetto Bologna è sicura
Dobbiamo per buono quello che abbiamo fatto e continuare far sì che i quartieri vicino un punto focale dei gruppi antenna per trarre condito di coordinamento con le forze dell'ordine per rispondere ai bisogni ai problemi che abbiamo di in quelle realtà
Ci voglio qui di interventi radicali quotidiani di strade più di che ci attrezziamo come partito per creare movimento discussioni confronto verifiche reali aggregare forze nuove giovedì per fare questi ci voglio proposte certe e concrete
Dobbiamo impegnarci su questo non è né facile né semplice nessuno ha la medicina nessuno credo che sia anche con questo congresso pronto a domani a risolvere i problemi che abbiamo di fronte
Il partito nuovo deve avere la capacità di dialogare con la gente comune di strade con le realtà associative economiche culturale di carpire da un patrimonio forte che abbiamo costruito agli antipodi un Governo di cento cento si distrae
Un patrimonio da non disperdere altri da movimentare con un rapporto diverso
Le ultime due considerazioni
Molto veloci prima sulle nuove generazioni qua pochi ha parlato dei problemi dei giorni
Pochi han detto credo Barbera stamattina non c'è più offeso dalla politica
Credo che il problema dei giochi c'è un problema danni che si portiamo avanti io che le tv di dare un segnale nuovo disponibilità
Di punti d'incontro nuovi delegato di diverso rispetto al passato
Prima il Talita le case del popolo e del loro utilizzo come centri propulsivi didattico culturale e di progetti che possiedo deputazioni distinta il giovedì e programmati le esperienze del cucù tipologia decide giovedì le abitudini di azione a Jordan aste
Via sia trasformati fare esperienze nuove di autogestione con regole regole certe populo pratiche de quelle che per far dà delle risposte alla crisi giovanile o Fitto faccio una proposta Atlanta atta raccolgo anche le cose che diceva sia Zani sia l'intervento che ha fatto calandra che condivido completamente quindi appoggio la sua elezione a segretario
Credo che il problema delle informazioni su problemi importanti che dobbiamo risolvere da subito
è una televisione è una radio del movimento dei sindaci di stadi di seguito ma dobbiamo farle assente non possiamo pensare che il trentuno dicembre le classiche locati Rita chiude i battenti dobbiamo tenerle vede e coltivare partecipe questo
Bene ora è viene Gian Franco Lanza Rini si prepara in Ripa Di Stasi
E riunione Chiesa di San Donato contribuisce alle spese nei congressi o con un milione
Gian Franco Lanza Rini presente
Se qualcuno no no abissale
Ai primi anche se intanto è presente Enrico distanze passiamo a fare un cambio
Anche Gianfranco Lanzarin è in Commissione quindi Eric a distanza di sei presente
E si prepara Mauro Moruzzi
Compagni e compagne questa è la prima volta che intervengo in un congresso del partito
Siamo qui oggi al primo congresso dei DS di Bologna per riflettere e per la prima volta in maniera composita insieme a mente fredda
Non solo dello Stato di profonda crisi nel nostro partito sta attraversando dopo la sconfitta nel giugno scorso
Ma dei modi che insieme si possono trovare per le sollevano da quel torpore in cui ormai è caduto da troppo tempo
La sconfitta ha solo fatto uscire con forza lo stato di profondo scollamento nei diversi emergenti settori della società bolognese
è stato punito nostro immobilismo nostra risposte poco chiare spesso troppo politiche ad esigenze dall'altra parte a reali concrete
Siamo rimasti un po'indietro chiusi spesso una nostra supponenza nell'idea che cinquant'anni di buon governo di questa città una grande storia di partito politico si decidesse comunque sempre ragione
Dopo quella sconfitta si accorse da ricerche dalla catarsi della purificazione mi sono cercati e trovati colpevoli si è pensato che nel nuovo sempre e comunque vi fosse la risoluzione di ogni problema
Io non penso che basti aprire porte e finestre per farci e farci contaminare dall'esterno per essere nuovi noi non siamo solo un partito che oggi fa un po'di vecchio stantio nei metodi e nel modo in cui parla e si relaziona con la società siamo un partito che via via nel tempo ha perso una propria progettualità alternativa una propria identità
Certo saremmo stati perfetti se anche noi non ci fossimo dovuti scontrare con un mondo è una realtà sempre in evoluzione che chiede alla politica risposte sempre nuove e in tempi sempre più rapidi
Certo è che sta nei doveri di chi fa politica seguire capire interpretare la società non è mai il contrario
Sono molte quindi oggi le risposte che ci dobbiamo dare e che dobbiamo saper dare all'esterno
Il problema non sta nel fatto se sicuri meglio o meno il fatto di avere un segretario un gruppo dirigente pagato pseudo volontario l'importante che questo gruppo dirigente sia per l'espressione del partito è il partito della nostra società
Dobbiamo tanto farci contaminare una progettualità che non si confonda con volontà egemonica ma chi agevola la ricerca di punti di contatto
La contaminazione deve quindi partire su tutti i livelli della nostra struttura iniziando da quelle realtà di base che hanno un valore strategico importante sul territorio come testa di ponte per la circolazione delle idee le nostre idee
Ma che in questo momento hanno forte esigenza di investimenti umani e progettuali
L'errore che non dobbiamo permetterci di fare e quello di aprirsi a metà di fare noi una cernita delle realtà degni di venire a contatto con noi
Dobbiamo imparare a parlare a discutere cercando anche oltre i confini del centro sinistra dell'Ulivo
Lì esistono mondi che se pur con profonde differenze distinguo da noi fanno innovazione culturale e tecnologica ma noi non abbiamo spesso avuto gli strumenti per parlarle questo mondo che a Bologna molto vivo e purtroppo è molto giovane
Dobbiamo imparare a metterci in gioco dobbiamo imparare impara a formarci ad apparire meno burocratici più vivi e concreti dobbiamo iniziare a pensare a colori
Io spesso mi chiedo perché un giovane un mio coetaneo incontrato magari a scuola all'università senza la mia formazione senza la mia esperienza personale debbo non di questi diversi ma sono vicinanze DS credetemi sarò onesto anch'io in questo momento
Non ho sempre grande risposta ad offrire agli enti non ho sempre forti motivazioni pratiche da comunicare
Spero presto ma veramente presto di potergli dire entra nel nostro partito perché in cambiamento lo stiamo ricreando non si non ti sentirai passivo grazie
Allora è presente Gianfranco Lanzarin lini miniera sa far meglio qui e successivamente Mauro Moruzzi
Non vorrei che il mio intervento fosse frainteso
Affronto i temi in agenda sulle mozioni e sui documenti nazionali non per parlare d'altro non per non assumermi la mia quota di responsabilità rispetto alla sconfitta di Bologna perché io ero uno di quelli che c'era ma perché c'è stretta assonanza fra temi locali ed eliminazioni
Le vittorie elettorali nei cinque collegi e specie nel collegio dodici dobbiamo considerarle condizione necessaria per dedurne che si può ma non sufficiente per affrontare le cause strutturali della perdita di consenso del nostro partito
L'analisi di Zani le individua in modo per me convincente condivisibile
Le cause vengono da lontano e sono in estrema sintesi dovute ai cambiamenti sociali economici e democratici
Ai quali abbiamo aggiunto i comportamenti del gruppo dirigente demotivante il corpo attivo del partito allontanando il consenso degli elettori
Ma a noi Democratici di sinistra come forza politica principale nel Paese nella maggioranza di governo comporta la responsabilità di un impegno propulsivo per recuperare non possiamo sentirci appagati
Ai Democratici di sinistra e richiesto di spendersi per l'innovazione istituzionale per l'innovazione politica propagano programmatica ma parallelamente coerentemente serve un'innovazione del modo di essere e della forma partito
Ma cambiare modo di essere modo di organizzare il consenso modo di funzionamento della vita interna non è cosa semplice ma nemmeno una delle tante cose da fare è una necessità
Un partito nel maggioritario non può essere lo stesso del proporzionale
è vero serve una sinistra che sa farsi grande
Un obiettivo ambizioso di riforma di innovazione istituzionale non può essere credibile se il partito non allarga le sue basi di consenso se non è grande la quantità di forze che è capace di mobilitare
Senza cambiare l'architettura del partito difficilmente si può allargare significativamente la base di consenso i cambiamenti non sono mai agevoli ma la fase costituente cenerà la possibilità un cambiamento profondo e coraggioso
Che ci consenta fra l'altro di incontrare rappresentare aree di elettorato e società civile che oggi faticano a riconciliarsi con la politica con le vecchie cristallizzate strutture dei partiti politici la loro crescente diffidenza e distacco dalla politica si supera solo con un profondo cambiamento
Il contributo modesto finché si vuole che i cristiano sociali portano può dare più carica ideale più forza persuasiva tutto il partito
Se saremo capaci se riusciremo a trasmettere ma anche se ci sarà disponibilità all'ascolto una visione dell'uomo e della società della libertà e della dignità della giustizia e della pace ricollegate alle nostre idealità cristiani
Ma senza superbia e con la consapevolezza Didone interpretarle in modo esauriente e tanto meno esclusivi nel caricamento il partito nuovo deve rifiutare decisamente una politica spettacolo ridotta l'apparenza più per attrarre consensi che per risolvere i problemi e far crescere l'uomo
La politica come supermarket non rende persone i cittadini ma sudditi
Deve rifiutare una politica dello scontro ove più significativo è essere contro qualcuno che costruirsi una identità ed un programma proprio la rissa non costruisce ma frantuma non risolve problemi complessi ma ci paralizza vicenda
Deve rifiutare una politica del notabilato costruita da alcuni Illuminati che sanno da soli cosa può essere utile per tutti
La ricerca del bene comune chiede che la politica sia momento di sintesi di un processo che nasce nella società che si ancorata ai fermenti e alle reali esigenze di vita che solo in essa presenti
Il ceto politico deve trovare la sua legittimazione nella sincronia con i reali movimenti sociali e culturali presenti nella società
La politica è indispensabile che torni ad essere corsi Henze volontà generale e non nuova delega ai professionisti della vita pubblica e tanto meno ad opinionisti
Quindi un partito di capace di ascolto tra la gente Susy datore di partecipazione di coinvolgimento nelle scelte per i programmi per i candidati
Un partito unitario dove il parere pluralismo interno non dà garanzie di promozioni o incarichi ma ricchezza di apporti per una sintesi più forte
Credo con questo d'aver dato ed aver riconosciuto e dicono simile le proposte che aveva fatto Zani nella sua relazione rispetto poi al merito delle mozioni congressuali
è sotto gli occhi di tutti se non si vuole negare l'evidenza dei fatti che la legge elettorale del novantaquattro prevalentemente maggioritario ad un turno non ha prodotto né maggioranze effettive né coalizioni efficienti
Maggioranza insufficienti e coalizioni inefficienti sono collegate ma distinti la maggioranza cioè se ci sono i numeri la quale Issione invece è un fatto politico e funziona se è coesa sul piano politico e omogenea sul programma
Alla prova dei fatti serve cambiare il sistema elettorale ma altrettanto necessità un rinnovato patto politico
Sì ad un nuovo governo ci si deve preparare al primo punto dell'accordo di maggioranza si deve emettere una nuova legge elettorale maggioritaria
Meglio se a due turni di collegio io resto su questa proposta visto che aprire non è servito a monte
E alle forze che non si aggregano il cosiddetto diritto di tribù ma altrettanto indispensabile una intesa capace di dare forza persuasiva alla coalizione sui temi essenziali lavoro protezione sociale sicurezza giustizia informazioni
E per il loro spessore sono problemi che non si risolvono con bassi compromessi
Nasce da qui l'opportunità il bisogno di ridefinire il ruolo della sinistra del nostro partito dei Democratici di sinistra per poi produrre con la coalizione un Progetto trasparente comprensibile condivisibile
Personalmente della mozione Veltroni
Condivido non solo disperazione generale che mi sembra sostenuta da giudizi netti e coraggiosi ma anche la strategia politica che mi pare sintetizzabile nella formula una forte sinistra virgola e sottolineo virgola in un forte Ulivo per un'Italia di tutti
Strategia fatta discendere sia dei riferimenti di valore sia delle esperienze fatte
La mozione prevede un orizzonte strategico con un po'più di Ulivo e un po'meno di quercia o viceversa ma questo dipenderà dall'approdo della legge elettorale
Ma se si fermasse a questo alle formule non allargare mi consensi non recupereremo motivazioni non crescerebbe la condivisione e con essa la militanza
Ciò significa mettere al centro delle nostre riflessioni congressuali l'uomo e i suoi problemi
Prima fra tutte la risposta alla sua consapevole o meno incertezza sulla prospettiva di vita e di lavoro
Vi sono poi alcune proposte meritevole nel giudizio di puntualizzazione
Sul metodo avrei preferito ad un congresso su mozioni inemendabile che rischia la necessità di schierarsi rispetta gli equilibri interni
Una modalità che favorisse un impegno di discussione più libero un'analisi e una ricerca collettiva che ritengo indispensabili a fronte della fase complessa e difficile che dobbiamo superare ma altrettanto necessaria per un partito che ha perso il gusto per il confronto e la discussione
A questa mia riserva sul metodo sul merito non riprendo quello che condivido sottolinea l'apertura dei Democratici sinistra le articolazioni e la società dovrà essere effettiva non formale concretamente praticata l'esperienza che ho maturato nella vita del partito mi insegna che la dispersione politica dei cattolici con la fine del partito unico non trova sufficiente attenzione siamo fermi ancora ad una sola identità cattolici uguale a democrazia cristiana
Invece noi siamo la prima smentita ad una siffatta equazioni siamo cristiani a sinistra per storie personali esperienze e sensibilità politica
Ma c'è di più c'è una variazione basta Area ispirata da valori cristiani che si manifesta nell'associazionismo e nel volontariato
Sulla quale occorre investire con iniziative tese a raccogliere le loro istanze troppo spesso inespressi a livello politico ma altrettanto spesso e non ascoltate quanto mai generalmente generosamente attivate
In materia di piena e buona occupazione
Non mi convince che rimedia la disoccupazione vada cercato soprattutto nella flessibilità o i quali quella del mercato del lavoro già oggi il novanta per cento delle nuove assunzioni avvengono con contratti atipici certo da tutelare
Quale quella del salario c'è sempre qualcuno disponibile perché costretto
A lavorare per un salario più basso ma di riduzione in riduzione si arriva a dedurre che sulla Salaria zero ci sarebbe piena ma certamente non buona occupazione
Quale flessibilità quella dei diritti la Confindustria non vuole l'articolazione degli orari peraltro già pronte creata nel processo produttivo in relazione all'andamento dei cd
Ma la facoltà nei processi di riorganizzazione di licenziare i lavoratori anziani con salari più alti e sostituirle con contratti a tempo determinate salari più bassi
Quindi secondo me la flessibilità se non la controlliamo e non la contrattiamo approfonditamente non produrrà pieno occupazione ma più insicurezza e precarietà
Meglio se mettiamo decisi undici maggior decisione alla questione meridionale dando effettive viola in frutta otturazione che crea lavoro e sviluppo
Meglio se si riprende la leva della riduzione degli orari
Meglio se si ridefinisca interventi per la permanenza dell'oratore in azienda con investimenti sulla professionalità
Meglio se si punta sull'espulsione del così detto al terzo settore dell'economia sociale e civile in Italia scarsamente sostenuta meglio se si libera l'accesso alle professioni
Sulla fu riformata e Roberta vorrei che il bel far di accompagnamento non si predisponesse solo ad una protezione sociale risarcitoria
Ma si caratterizza se più per interventi di prevenzione dall'esclusione a partire dalla istruzione senza conoscenza del computer e della lingua inglese
Le non si fa molta strada nella società e nell'economia lavoro oggi permette adesso è chiaro che non si prelati sono servizi primari come istruzione e sanità previdenza di base e che nel riformare si perseguono duo obiettiva
L'estensione universalistica delle prestazioni e dei servizi l'adozione di criteri selettivi nelle redazioni delle prestazioni e di eventuali contributi per il finanziamento dei servizi
Boh quindi
Infine riprendo il tema della democrazia interna ai DS il problema da risolvere è il rapporto che c'è tra progetto politico e i modi e le forme con cui una forza politica lo propone su di esso cerca il consenso
Tutti concordiamo e anche l'analisi di Zani sulla sconfitta di Bologna che se il partito
Deve essere un luogo di effettiva partecipazione e non un semplice strumento per veicolare la comunicazione su decisioni prese altrove deve essere chiaro quali sono le sedi dove si decide chi è titolare dell'azione e quale decisione pronti prendere per un diritto per un partito così riformato e per obiettivi così come quelli prospettati noi siamo disponibili a dare il nostro contributo grazie
Ora viene Mauro Moruzzi si prepara Guido Rossi e la sezione Giannini Grimalda del quartiere Borgo Panigale versa cinquecento mila lire come contributo alle spese nel congresso
Il
Cari amici
Cari compagni
La
La mozione
Presentata
Walter Veltroni che
Stiamo discutendo a questo congresso
Costituisse
A mio parere
Un fatto politico e culturale
Molto rilevante rilevantissimo per la sinistra italiana ed europea
Lo dico perché
Nella discussione che qui c'è stata
Salvo qualche intervento
Che si soffermato in particolare sotto questo aspetto
Non è stato sottolineato questo aspetto
Cioè di una mozione
Che si propone è una profonda rivisitazione dei valori e dei contenuti
Della nostra politica e della nostra storia della storia della sinistra del movimento operaio italiano della storia del comunismo
Anzi io compagni
Ho avuto quasi l'impressione
Che in alcuni passaggi del nostro congresso
Ci fosse addirittura una certa preoccupazione
A contenere non dico nascondere ma certamente a far digerire
A contenere
Questi aspetti dirompenti innovativi
Che sono presenti nella mozione
Che viene qui presentata e che stando anche al risultato dei congressi di sezione avuto la maggioranza dei consensi
Insomma quello che voglio dire
è che stupisce la facile adesione
Mi preoccupa il tentativo
Di interpretare quelle cose che ci sono in questa mozione le dichiarazioni che Veltroni ha fatto quelle che ha riportato sulla Stampa di Torino
Su cosa è stato il comunismo in questo secolo
In una chiave
Un po'diverso da
Dicevo prima in un tentativo di far digerire comunque
Questa rivoluzione culturale uso una parola che è usato Zani nella sua relazione
L'adesione alla mozione Veltroni
Secondo me non è un processo facile per i Democratici di sinistra
Anche per quello che sono oggi i Democratici di sinistra non parlo del PDS non parlo tanto meno del Partito Comunista Italiano
Certo c'è stata battaglia all'interno di questo partito
C'è stata battaglia sui valori del riformismo europeo
C'è stata battaglia sulla grande intuizione politica che è stata la più grande intuizione degli ultimi decenni che si chiama Progetto Ulivo
Ma nonostante questo e nonostante la strada che abbiamo percorso dalla Bolognina ad oggi
Credo che i contenuti di questa mozione dovranno essere attentamente e valutati i fatti propri dalla nostra organizzazione
E non possono assolutamente costituire oggetto
Di un'adesione solo formale
Nella discussione a volte drammatiche che c'è stata
Nel democratici di sinistra di Borgogna in particolare dopo le ultime vicende elettorali
Ecco io dico questi elementi sono stati un po'offuscati
Quali sono per me i punti
Dirompenti
Di autentica innovazione culturale politica i punti rivoluzionari che sono presente nella mozione che alla base di questo congresso
Beh la mozione dice chiaramente compagni
Che con la la svolta senza la svolta del mille novecentottantanove noi non esisterà in modo
Noi non insisteremo tanto meno come forza di governo come forza in grado di esprimere un presidente del Consiglio di governare questo Paese
Ma la mozione dice anche che quella svolta
Che partita da quella frase di Occhetto alcuni non si erano nemmeno accorti se n'è accorto giornalista la Bolognina quando ha detto
Cambierete anche il nome tutte possibile andare scorra rispose Occhetto alla Bolognina
Che quella svolta è rimasta per tanto tempo ed è tuttora largamente incompiuta
E comunque ci siamo arrivati con grande ritardo nello scenario europeo c'è Rivalta la sinistra italiana non solo il PC PDS
La sinistra italiana è arrivata quella svolta con grande ritardo non ci siamo attestati per lungo tempo per tutti gli anni settanta e gli anni Ottanta parlare ancora di euro comunismo
Le grandi innovazioni non appartenevano alla nostra cultura abbiamo cominciato adesso a toccare con mano queste grandi innovazioni quali sono sono il socialismo europeo l'evoluzione della socialdemocrazia europea
Ritorna l'intervista di Veltroni sulla stampa
L'adesione convinto dall'Europa è stato l'Ulivo a portarci in Europa
La visione del dello Stato del ruolo immanente dello stato dello statalismo
Il concetto di risanamento economico né siamo stati figli di un'idea
Globalizzare ante totale dello stato del settore pubblico
Lo stato sociale quello si usa la parola oltre al Parma dove noi siamo stati a lungo tempo conservatori cioè che hanno difeso
Dei diritti acquisiti di una certa parte dei lavoratori
La riforma del sistema politico il maggioritario
Noi siamo figli di un'idea di un sistema proporzionale
E non bisogna andare indietro negli anni voglio ricordare lo ha ricordato con grande chiarezza il segretario del partito Veltroni
Che non abbiamo aderito
All'ultimo referendum se non con grandissimo ritardo
Io sono andato nelle feste dell'Unità raccogliere le firme per il referendum sul maggioritario
E abbiamo potuto constatare l'enorme difficoltà apportare non la base del partito che se mai veniva firmare anche alle feste dell'Unità ma il gruppo dirigente questo partito
A quest'idea che oggi viene riproposta con forza e con autocritica dal segretario nazionale del partito
La nostra idea di partito
La nostra idea di laicità del partito del rapporto partito coalizione che è stato oggetto
Di dibattito di scontro fino a poco tempo fa io non ci siamo interrogati tantissimo
Sulle ragioni della sconfitta che c'è stata in questa città beh certamente una ragione è fuori discussione
è l'incapacità nostra di essere riusciti in quell'occasione fino in fondo a praticare una politica di coalizione
A far vincere la coalizione cose che invece siamo riusciti a fare nel collegio dodici con la Conte candidatura di Parisi
Ebbene questa difficoltà non nasce per caso non nasce da un tavolino dei partiti che si riuniva in modo rissoso e non riusciva a concludere qualcosa
Nasce da una difficoltà nostra concepire un'idea di partito che non può vivere da solo ma deve vivere su può vivere oggi soltanto all'interno di una coalizione all'interno dell'Ulivo all'interno di un progetto di centrosinistra
Oggi
Discutiamo anche di questo
Discutiamo anche di come riprogettare questo partito abbiamo detto partito a Rete partito non più gerarchico di come deve stare all'interno della coalizione io dico anche partito laico in qualche modo un partito che sa
Sa stare nelle vittorie e le sconfitte
Io sento a ricomporsi a ricostruire a ricreare un clima
Carona nel suo intervento ha detto che bisogna respirare un'aria più pulita e io sono d'accordo
Credo che effettivamente dobbiamo raggiungere questo risultato
Ma lo possiamo fare se
C'è i figli è permesso ancora qualche minuto
Un'adesione vera piena a quei valori a quella piattaforma politica e culturale che oggi costituisce la base per questo congresso e chiarirà e che ha avuto tantissimi consensi nelle sezioni del nostro partito
Badate bene in quella mozione ha citato soltanto i punti c'è un'idea nuova di internazionalismo viene posto il problema dei diritti umani dei diritti e delle libertà personali in modo del tutto nuovo
Si pone il problema di un'adesione individuale alla politica che non passa più necessariamente attraverso percorsi collettivi attraverso percorsi gerarchiche chissà che hanno costituito la storia della sinistra e del movimento operaio
C'è in quella mozione in questa mozione
Una rivisitazione complessiva del sistema politico italiano tant'è vero che Veltroni e riuscito ha dichiarato
Del giorno un tema avrà un sottilissimo che il tema della doppia delusione l'adesione alla coalizione e l'adesione al partito più apre una strada nuova che permette Abu li singoli individui di stare dentro un partito ma di poter stare anche singolarmente all'interno di una coalizione di partecipare
Ha un percorso democratico a una vita democratica di coalizione che deve essere tutta costruita perché non basta in qualche modo dire o prendere Antochi certe esperienze che abbiamo fatto di primario di compenso per i programmi era un esperienze limitate oggi dobbiamo costruire questi percorsi offrire ai cittadini la possibilità di fare politica innanzitutto di fare politica in questa città attraverso percorsi garantiti democraticamente nella scelta dei candidati nell'individuazione dei programmi nella verifica dell'attività degli amministratori che abbiamo letto e questo è veramente finito
Lo possiamo fare soltanto sì abbiamo la capacità di ricostruire un patto con la gente
Dicevo percorsi garantiti democratici che spingono molti
A scegliere questa strada a partecipare in modo nuovo la vita del partito dalla posizione
Ma anche un patto con la gente
Della nostra città della nostra regione in particolare a Bologna dove abbiamo subito questa sconfitta elettorale
Che deve avere la capacità di guardare questa città
In un modo di open su tutto al momento e luogo dobbiamo un po'guardare agli studenti ai lavoratori alle famiglie a chi si è sposato e ha un figlio ActiveHybrid indù non con due redditi da due milioni al mese
A chi ha tutto una serie di problemi a chi è pensionato offrendo un punto di riferimento perché
Lo diceva Corolla parlato di solitudine
Abbiamo parlato di una situazione dove la globalizzazione più a un enorme incertezza bene noi dobbiamo essere questo questo vuol dire rivedere profondamente il modo in cui in cinquant'anni abbiamo amministrato questa città questo è stato il campanello d'allarme di cui abbiamo avuto a giugno nelle ultime elezioni bene questa è la strada io penso noi possiamo computer
Chiamando a raccolta
Tutto il gruppo dirigente del nostro partito tutti i quadri del nostro partito
Partecipando in un modo completamente nuovo
A un progetto di riformulazione della coalizione e di un nuovo Ulivo nella nostra città io credo che le risorse l'abbiamo la strada aperta e lungo questa strada possiamo tenere importanti successi
Ora viene Guido Rossi e successivamente si prepara un boma Samp
Cari compagni e care compagne
Viviamo una fase di profonde grandi cambiamenti dall'ottantanove con il crollo del muro di Berlino sono anche crollati punti di riferimenti ideologici che rendevano soprattutto nel nostro Paese la sinistra coesa e inattaccabile ha il suo zoccolo duro
Occorrono quindi ad una sinistra che si sta facendo sempre più europee a nuovi punti di riferimento nuovi ideali che la rendano credibile e forte
è da qui che dobbiamo ripartire non solo da Bologna perché sono convinto che i problemi che abbiamo davanti che questa sinistra davanti sono ben più profondi radicati nella società nel suo complesso diciamo a questo proposito nella mozione congressuale una nuova sinistra in un grande Ulivo
E sono convinto che questa formula ben Interpreti gli obiettivi che abbiamo di fronte i primi risultati che vogliamo raggiungere a partire dal fondamentale convinto sostegno al governo di Massimo D'Alema
Una sinistra si aperta e plurale e che non si senta in colpa di essere un partito come a volte mi è capitato di cogliere perché è indubbio che i partiti politici non godono certo ancora oggi nel mille novecentonovantanove dei favori dell'opinione pubblica ma sono convinto che se sapremo rinnovarsi riusciremo a ridare forza e dignità all'unica forma organizzata di vera mediazione positiva fra la stretta e chi la governa perché guardate preferisco un partito anche se incerottato con le sue forme democratiche i suoi percorsi di condivisione delle scelte
E che riesce a portare i propri punti chiari di vista a volte anche in contrapposizione ai governi da quelle lobby economiche finanziare che più o meno in maniera sotterranea cercano di influenzare con le proprie scelte le decisione i movimenti di governi soprattutto in quei Paesi dove la partecipazione al voto al voto e al di sotto del cinquanta per cento
E dove la società sembra non essere interessata le scelte che la riguardano
è un grande Ulivo
L'Ulivo come scelta strategica per il Paese perché non dobbiamo mai dimenticarci che la sinistra da sola non basta non è autosufficiente
E ritengo sia una sinistra responsabile quella forza che sceglie di governare il Paese partendo da questa sua duplice convinzione di essere importante fondamentale per le sue idee ma non indispensabile in effetti hanno fatto spesso e volentieri a meno di noi
E l'Ulivo e il centro sinistra saranno più forti non se si chiuderanno in un dibattito autoreferenziale compreso da pochi addetti ai lavori e buono solo per i retroscena della stampa ma se faranno una profonda operazione di chiarezza verso il Paese
Una scelta che semplifichi in maniera profonda il sistema politico del nostro Paese
Una scelta chiara e precisa a partire dal nostro partito verso il sistema maggioritario
Perché quanti cittadini credeteci siano appassionati al dibattito sul centrosinistra col trattino qua centro sinistra scritto senza trattino va se vogliamo se volevamo contribuire alla disaffezione alla politica alla sempre maggiore astensione al voto allora in quel frangente avevamo proprio individuato la strada giusta ci vuole più chiarezza non solo per noi stessi ma per riportare a votare quei cittadini che per i motivi più diversi il tredici il ventisette giugno non ci hanno votato
Il ventotto novembre con la vittoria al collegio dodici in parte ci siamo riusciti
Con una coalizione unita su di un candidato e con un coinvolgimento reale anche di chi temporaneamente ci aveva voltato le spalle ma credo che anche quel voto ci abbia confermato quanto Bologna cambiata
E di conseguenza quanto profonda deve essere alla riflessione e di rinnovamento del nostro partito nei confronti della società bolognese
Il cui atte leggiamo atteggiamento elettorale nel più assolutamente scontato
E il cui consenso ma guadagnato giorno per giorno discutendo facendoti si trovare presenti nel territorio e i allacciando legami con le associazioni col volontariato forse lasciati troppo flebili per troppo tempo
Dobbiamo tornare a parlare quindi ma parlare in modo diverso perché credo che uno dei problemi di fondo di questa sinistra che si avvicina al nuovo millennio sia quello delle forme e dei modi di comunicare e quindi del linguaggio che utilizza perché dobbiamo essere capaci di comunicare meglio soprattutto le giovani generazioni questo ci dovrà portare ad un profondo mutamento del nostro fare politica di intendere il partito
Perché d'accordo per le ragazze e i ragazzi ci vogliono gli ideali per appassionarli per avvicinarli a noi ma guardate ci vuole soprattutto tanta concretezza
Perché siamo figli degli anni ottanta e degli anni novanta di quegli anni dove purtroppo un modo più di apparire che di essere ha profondamente cambiato le tendenze i modi di comunicare di esprimersi i modi di intenti lavorare di intere generazioni
Non possiamo e non potete dimenticarli che i nostri figli e nipoti utilizzano normalmente le nuove tecnologie internet per esempio comunicano con gli e-mail la posta elettronica
Escono di casa e fanno scelte importanti per la propria vita da soli o in coppia sempre più vicini ai trent'anni
Scelgono di proseguire la formazione per periodi più lunghi che in passato andando spesso a imparare le lingue all'estro e di conseguenza entrando sempre più tardi nel mondo del lavoro
Con lavori diversi nuovi atipici comunque sempre difficilmente catalogabili nelle tradizionali categorie del lavoro
Per dare risposte a chi fa queste scelte non saranno tutti giovani ma sono convinto che sono sempre di più quelli che corrispondono all'identikit che ho tracciato occorre una stessa sinistra più flessibile
Che cerca di interpretare e rappresentare sempre di più queste rate queste generazioni una sinistra che dà delle risposte
Ed un partito che deve mutare nelle sue forme e a questo scopo ed un partito e ha bisogno di un partito che deve montare nelle sue forme e a questo scopo con un gruppo di compagni abbiamo proposto un ordine del giorno sulla comunicazione e l'informazione
Che brevemente vorrei presentare
Nell'ordine del giorno diciamo infatti che a Bologna lo stato dell'informazione merita una particolare attenzione abbiamo infatti verificato sul campo che il nostro partito non gode di una condizione privilegiata e che alla ormai nota vendita diretta sette a Gazzoni
E il ruolo assolutamente di parte svolto dal giornale più letto della nostra città Resto del Carlino nelle recenti campagne elettorali e alla vicenda ormai quasi alla conclusione della chiusura delle pagine locali de L'Unità
La sinistra rischia di perdere la sua voce in città
Proprio per questo occorre un progetto complessivo che riguardi tutte le forme di comunicazione
Del partito e e all'esterno del partito quelle tradizionali non va sia quelle tradizionali che quelle normative di quel partito intende dotarsi per il prossimo futuro
L'obiettivo è quello di valorizzare sia quelle forme tradizionali tipiche del nostro partito la diffusione dell'unità l'Assemblea di sezione il porta a porta che utilizzare in tutte le loro potenzialità quelle forme di comunicazione aggregazione più innovativi
Occorre quindi una profonda riflessione su questi temi che ci coinvolga tutti insieme partendo da qui cominciando a ragionare della trasmissione delle informazioni fra la Federazione le Unioni comunali e di quartiere le unità di base gli scritti dell'utilizzo della stampa periodica del partito i famosi giornalini senza dimenticarsi appunto delle nuove tecnologie dell'informazione
Entrando attivamente in un dibattito ancora per di questo ordine del giorno poniamo dei punti delle proposte che che chiederemo di essere votato
Un'ultima battuta
Vedi Caronna io voglio cogliere con convinzione il tuo invito ad andare avanti e a mettere da parte i rancori passati sarebbe devastante per il partito non farlo
Questo perché sono sempre più convinto che l'ITC di via dell'abbeverare a siamo solo funzionali a rendersi immobili mentre il mondo la società vanno avanti disinteressandosi di noi e del nostro presunto dibattito interno
Dobbiamo avere insieme il coraggio di compiere fino in fondo le scelte che ci proponi investendo con convinzione sulle giovani generazioni e facendo del rinnovamento della nostra politica un valore in sé
Parole la parola al compagno Ugo Massa si prepara la compagna l'Isa Danieli
Ricordavo poco fa la compagna Moruzzi e in questa sala ci sono i compagni che hanno votato per un'altra mozione non solo per la mozione di Veltroni
Direi che siamo qui tutti
Come delegati di una mozione e cioè di una parte del Partizan
Nessuna delle mozioni è il partito neppure la mozione Veltroni che ha ottenuto il novanta per cento dei consensi nella nostra città nel nostro considerazione
Mi sembra di poter aggiungere anche che nelle sezioni del consenso alla politico alla mozione nuova sinistra è stato più ampio del voto ha tenuto e molti compagni ho detto apertamente che ne condividevano a Mondovì le argomentazioni ma che preferivano votare per la mozione del segretario
Sottolineo questo perché Zani non ha parlato di queste cose nella sua relazione
Sono rimasto sorpreso perché tante compagne e compagni hanno manifestato non solo il disagio per un partito verticistico è separato dalla realtà
Ma sono due alla volta di partecipare alla costruzione del nuovo partito della sinistra legato al mondo dei lavori radicato nella stretta e capace di unità con altre forze politiche per governare il Paese la realtà locali
Un partito di sinistra che non pensa di governare da solo tutt'altro ma che vuole come partito di sinistra contribuire alla realizzazione di una coalizione di governo di centro sinistra
D'altra parte l'Anas del primo i democratici è un atto importante in questa direzione
Penso che questo vada sottolinea noi intendiamo partecipare noi che abbiamo votato la mozione nuova sinistra a questo processo di costruzione del partito senza accettare
L'alternativa che ci viene proposta molto spesso tra il Silenzio o la cooptazione nell'ambito dei vincitori
Noi chiediamo di essere considerati valutati per quello che proporremo e per quello che faremo per il partito con rispetto e dignità così come la teniamo verso i compagni che hanno votato per altre mozioni
Non intendiamo stare a guardare vogliamo essere protagonisti di questa difficile battaglia politica per dare una prospettiva certe soli dalla sinistra nel nostro Paese nella nostra città
è su questo che bisogna fare chiarezza la maggioranza che ha votato la mozione Veltroni
Sta lavorando per costruire un forte partito di sinistra o per preparare la strada al futuro Partito Democratico o un partito di coalizione
A questa domanda non c'è risposta
Anzi c'è una grande confusione proprio perché queste posizioni non sono state presentate formalmente al dibattito congressuale ma tutti ne parlano lo stessa compagnia Zani si è sentito costretto a parlarne nella sua relazione
Non sarà che questo congresso in verità un pre congresso e chiederò congresso inizia adesso e sarà ristretto tra il vertice e la mozione Veltroni e sarà combattuto nelle scelte dei dirigenti senza la necessaria trasparenza politica quella trasparenza politica faticosa abbiamo proposto con la presentazione di una mozione a tutto il partito
Perché le evidenti differente dai compagni che sta in una mozione Veltroni non sono state presentate chiaramente al congresso per verificarne il consenso tra gli iscritti de questo che prima dicevo anche dell'intero di Moruzzi
E non si può eludere questa domanda con l'ambigua risposta che mi pare abbia dato Zani e comunque tutte e due le ipotesi possono stare all'interno di un grande Ulivo
E tanto meno si può pensare di superare le difficoltà politiche che produrranno queste confusioni politiche senza Colli scusate l'esortazione al partito alla base del partito di non ascoltare ritirare innanzi di spingere avanti la macchina elettorale
Credo che bisognerà darsi obiettivi per concretizzare un processo di ricostruzione del partito
Per esempio convocando per l'autunno del due mila una conferenza di organizzazione dei DS di Bologna per il rilancio nostro organizzativo e quindi discutere di questo prete potrete finalmente chiaramente
Ma ancor di più credo necessario dopo l'avvio del Forum
Grande il CELTA la convocazione di una conferenza programmatica dei DS di Bologna per avviare un nuovo percorso per un pieno coinvolgimento del partito del nostro partito nella discussione sul progetto di governo di Bologna e dell'area metropolitana
Questa dovrà anche essere l'occasione per riprendere l'apporto con le tante realtà della sinistra Bologna tra cui Rifondazione Comunista con cui credo dovremo aprire un confronto per le prossime un possibile accordo per le elezioni regionali
Può darsi che non si concluda nulla ma credo che non sia intelligente chiuderci nell'autosufficienza dell'Ulivo ricordo che in tante città l'Ulivo governa con Rifondazione Comunista ripristini condivido
L'esortazione Vizzani dicevo ma con la certezza che non è la troppa discussione nel partito che ci ha fermato anzi senza partecipazione sensibilità saranno sempre meno i compagni disponibili a farlo ed è quello che è successo
Io credo che nel partito non si discuta per quasi per niente che non ci sia il confronto politico necessario sui temi del nostro territorio e delle sette dei governi locali e di grande parte dei nostri guai abbiano proprio dizione da questo silenzio
A Bologna il riscatto crescente tra il nostro partito e iscritti ed elettori e la mancanza di coinvolgimento dei cittadini sulle sette della giunta di centrosinistra
Hanno prodotto un grave che una grave caduta di scritti di consenso elettorale oltre a un grave danno al ruolo di governo della sinistra in questa città ma c'era secondo me anche un progetto politico
L'esito elettorale si è fatto chiare carico di evidenziare la gravità dell'errore politico di quanti anche nel nostro partito hanno pensato che la cresta dell'Ulivo per far che per fare crescere l'Ulivo bisognasse sfrondare la Quercia
In altre parole
L'idea che ispirava i sostenitori tali tesi alimentato l'assurda contrapposizione nella nostra città
Dai ruolo di governo dell'Ulivo e ruolo di governo della sinistra presentato come so peraltro inutile con l'esito nefasto oggi di una debole sinistra in un debole Ulivo
Quella stessa logica burocratica ha impedito che le ragioni e le motivazioni politiche
Che hanno portato alla scelta del cambiamento del sindaco diventerà Astor diventassero l'occasione per un ampio dibattito nella città sul nuovo progetto politico programmatico per la riconquista di quel consenso che già in molti sentivamo che si stava perdendo
Se non renderemo nuovamente esplicita alla città le differenze culturali e politiche tra destra e sinistra e se non si coinvolgeranno le città la città e gli elettori né alla porta di nuovo oggetto di un'OPA dite di città
Anche prendendo le distanze da sette sbaglia del passato sarà impossibile svolge una chiara politica di opposizione Perico a Guazzaloca per ricostruire un consenso necessario per ricandidare Ulivo al governare Bologna così come non può essere certo accettata l'idea che il candidato giusto e solo quello che non proviene dalle file DS tanti lo sussurrano pochi lo dicono ma questo può essere un pericolo
Questi pregiudizi dovranno essere rimossi da un confronto appassionato è aperto dentro la coalizione tra le persone dei diversi partiti traendo spunto e slancio da quella forte animazione che aveva portato l'Anas dubbi
L'importante è che si va a Vittorio professor Parisi al collegio dodici e a cui tutti abbiamo concorso non può essere usata però accomuna scaccia guai
Il confronto tra i voti assoluti ottenuti a giugno e novembre nel collegio dodici evidenze nonché i voti assoluti non sono pressioni anzi sono più bassi di quelli passati
La vittoria quindi va usata per trovare slancio per rilanciano stati vincita e non per considerare già concluso un problema
L'analisi di Zani
Contenute nel suo documento certo condivisibile
Ma credo sia necessario indicare lo scarto esistente tra la sua riflessione strategica
E a individuazione di concrete proposte politiche di governo superando la logica della continuità per approdare a una logica di cambiamento rispetto all'alta spesso esperienza di governo in tutti gli anni che ci stanno le spalle in questa città la nuova idea di città dovrà misurarsi con Demi grandi temi della qualità dello sviluppo
E della vita concreta delle persone con la qualità dei progetti di manutenzione urbana che più che per e mail più che enfatizzare i grandi progetti strutturali con i temi della socialità urbana più che dall'esasperata rincorsa al consumismo
Nuove tematiche rompono sulla Senna e oltre ai lavori e allo sviluppo si dovrà attribuire significato sociale al tempo e lo spazio come alla bellezza e all'armonia della città
Come ambito di vita delle persone che sempre più ricercato negli spazi privati e sempre più degradato negli spazi pubblici oltre a questo dovrà rialzi un profondo dibattito nella città per dare rappresentanza
Ai nuovi bisogni prodotti da un lato dai nuovi lavori e dalle nuove povertà dall'immigrazione dall'altro dalla richiesta di senso che proviene dai ceti anche culturalmente elevati inserite nei processi l'ovazione di globalizzazione che investono tra città
Il dibattito tanti di di tanti anni delle donne nella nostra città sulla differenza di genere
Dovrà essere un punto di partenza ineludibile per porre al centro l'obiettivo della qualità nella vita quotidiana e di relazione nei lavori e lo sviluppo economico nell'organizzazione sociale nell'organismo urbano di questa nuova ricercate da traccia nella realtà bolognese sia a livello culturale che economico
Nelle diverse organizzazioni sindacali sociali ambientali così come nelle amministrazioni locali ma non è ancora patrimonio comune
Anzi il più delle volte tale opportunità sono occultate dal potere che domina un'altra città e che impedisse dico di così di dare voce a nuovi intellettuali necessari per interpretare i cambiamenti epocali che nascono dalle insostenibilità di questo sviluppo
Dentro il metodo tradizionale di affrontare i problemi che per molte barche ci coinvolge
Si nascondono interessi più arretrati della realtà bolognese interessi di quelle forze economiche sociali che non sono in grado e non vogliono affrontare nuove sfide
Che pensano di mantenere un ruolo decisivo a livello del governo locale nella logica di conservazione della continuità e che hanno trovato in Guazzaloca proprio per questa ragione un coerente rappresenta anche dal voto Emerson chiarezza al di là di quanto prevedibile che molti elettori di sinistra intendono votare per qualcosa
In cui si riconoscono piuttosto che votare contro qualcosa che non condivido la discussione quindi però non ho nostro Progetto di governo regionale metropolitano da nostra alta si gioca la sfida per affermare questo nuovo ruolo nuovo ruolo di governo che vogliamo costruire
In particolare bisognerà lavorare però sta inclusiva
Capace di determinare le condizioni di redistribuzione dei redditi e delle risorse del lavoro al fine di una maggiore giustizia sociale Democrat di Santa urbana e anche di conquista di tempo libero usabile per le singole persone
Cresce nella nella nostra da nella sosta bolognese una concezione liberista della libertà mentre Rete sta calando l'idea sociale della libertà e questo è un grave pericolo per la sinistra
Il pensare di attese la governabilità negando la conflittualità sociale riducendo l'azione di governo della città pura tecnica di governo a problem solving negoziando di volta in volta tra interessi diversi è un grave errore
I problemi possono anche non essere di destra o di sinistra ma le soluzioni o sono di destra o solo di sinistra
Io la quindi partire da questo assunto per affrontare i problemi che abbiamo di fronte al Governo urbana una lotta nella nostra lotta di opposizione Guazzaloca che dovrà essere metta e precisa e che non possiamo gli stormi di Foglia sentire rappresentanti del centro sinistra dare un una tutti attenzione politica verso un sindaco che è stato eletto dalla una coalizione di centro destra
D'altra parte questa sfida richiede una netta CELTA di campo e un impegno di lotta politica e culturale perché anche a Bologna si riprende a discutere mettendo in campo i valori legalità e le sente
Che rendono differenti gli schieramenti sociali e politici di destra di sinistra che si contenderanno il governo della nostra città d'altra parte compagni
Proprio la capacità di trasformare i valori sociali ideali CELTA amministrative
è stata la forza della sinistra bolognese dovesse la forza della coalizione del nostro partito e della coalizione di centro sinistra
E senta questa capacità o stiamo rigori stiamo di essere Soda il parolaio che lanciano idee al vento o dei degli amministratori burocrati e tecnocrati e tecnocrati che non pare alla gente terreno dobbiamo riscattarsi da questi gravi errori tra
Ha la parola la compagna Elisa Danielli si prepari il compagno Marco Lombardelli
Do informazione di ulteriori contributi alle spese congressuali
Unioni di Calderara Sala Bolognese tre milioni Unione comunale di Granarolo due milioni Unione comunale di Crespellano tre milioni quartiere meno cinque milioni San Lazzaro un milione zona Sabena
Tre milioni zona porto un milione centro di iniziativa politica ma rullina cinquecento mila Unione comunale di Castello di Serravalle cinquecento mila Casalecchio di Reno un milione prego
Ciò che è successo fuori e dentro il partito in questo mille novecentonovantanove che sta per concludersi
Ha fatto emergere con prepotenza alcuni problemi che ora tutti noi consideriamo della massima serietà e urgenza a livello locale come nazionale
In sintesi sono in molti compagni e compagne l'hanno detto a oggi la mancata riforma organizzativa conseguente al passaggio cruciale dal PCI al PDS e a Maruggio ha ragione dal PDS ai Democratici di sinistra
E l'autoreferenzialità del gruppo dirigente
Non sono le competenze le intelligenze a mancarci quanto a mio avviso regole adeguate al nostro orizzonte politico e un investimento serio nella formazione e selezione dei nostri rappresentanti
L'esito del voto di domenica scorsa ci ha dato respiro e modo di organizzarsi per il futuro
Abbiamo capito che ci sono tutte le condizioni per riconquistare su basi nuove il consenso perduto ma i nodi politici e gli aspetti organizzativi e risolti restano tali e quali
Se non verranno affrontati sul serio a partire da questo congresso produrranno direttamente o indirettamente almeno due aspetti
Un calo progressivo e irreversibile dei nostri iscritti per disaffezione rassegnazione mancanza di motivazioni
E la sconfitta della coalizione di centro sinistra alle prossime scadenze elettorali non mi sembra di esagerare
La sinistra riformista a partire almeno dalla nostra svolta del novantuno si è assunta una responsabilità straordinaria che almeno per quel che mi riguarda è la ragione per cui mi sono iscritto a questo partito
Si è incaricata di restituire moralità e credibilità alla politica
In un Paese dove questa parola è stata troppo spesso troppo a lungo sinonimo di partitocrazia clientelismo e anche il malaffare l'ho fatto a costo d'una scissione scegliendo la prospettiva di governo in un sistema politico bipolare
Sostenendo il referendum maggioritario l'ho fatto sostenendo prima e poi elaborando politiche coraggiose di riforma della pubblica amministrazione per avvicinare i cittadini di riforma del welfare lo ha fatto scegliendo con decisione l'Europa
L'Europa politica
Dei cittadini non solo della moneta unica e potrei proseguire naturalmente
Le scelte del nostro partito sono state le fondamenta della coalizione dell'Ulivo e della vittoria del novantasei così inevitabilmente ritardi di tentennamenti gli errori del nostro partito
Hanno prodotto e producono effetti negativi per tutta la coalizione
Che non scordiamo lo ha sempre trovato il suo vero punto di forza nel rapporto coi cittadini
Nel proporre forme e contenuti della politica diverso rispetto al passato soprattutto nel proporre progetti di avanzato riformismo in modalità unitarie ho sempre sostenuto e non mi stancherò di farlo che l'esempio che noi DS diamo per come siamo organizzati per la forza con cui affermiamo i nostri valori per i modi con cui selezioniamo nostro personale politico è fondamentale rispetto a tutto il centro sinistra in termini di consenso elettorale diffuso
Se non lo è per la coalizione attuale lo sarà sicuramente per la coalizione futura L'Ulivo non è dato è da costruire ogni giorno io credo che molti cittadini che si sentono di sinistra o si collocano comunque nel centro sinistra vogliano coerenza
Coerenza tra scelte politiche e comportamenti coerenza tra principi affermati Progetti e persone chiamate a realizzarli
E soprattutto attraverso una coerenza praticata che si costruisce o si riafferma l'identità del partito
E l'identità del partito si forma e si mantiene assieme all'identità della coalizione
Di cui strategicamente organicamente parte non posso fare a meno di considerare oziosa e antistorica qualunque ricerca dell'identità sganciata da questo orizzonte politico
Ora il governo D'Alema sta operando bene sul solco dell'Ulivo
La mozione di Veltroni e Progetto Duemila rilancio ne danno respiro lungo al progetto riformista ma a mio parere portare questi documenti non può bastare
Se per noi militanti di sinistra Bologna questo congresso si esaurisse nella condivisione d'una linea di una candidatura sarebbe grave
In questo momento la partecipazione attiva non è un optional la metto così
Qualunque sia il gruppo dirigente che verrà eletto
Appunto a guidare il partito bolognese per i prossimi tre anni non riuscirà a far ripartire un bel niente se non avrà da avrà davanti non dietro davanti asset le idee i rapporti le esperienze i Progetti degli iscritti
Dobbiamo insieme tutti insieme dare teste gambe al progetto di rinascita che Mauro Zani ha delineato nel suo documento congressuale nel suo intervento perché sono del tutto d'accordo
Appunto rifacendomi al suo contributo quando danni afferma abbiamo volontà capacità intelligenza per riconquistare fin d'ora ogni giorno la fiducia degli elettori mettiamole in campo allora
Come tutti noi o molto temuto la reazione di smarrimento in mobilità che segue ad una sconfitta pesante
Questa è la ragione per cui ho apprezzato mi impegno che già quest'estate molti compagni anche non iscritti hanno messo nell'elaborazione di qualche proposta concreta per uscire dalla crisi
Con questo spirito
Per rendere il più plurale ampio possibile il dibattito a Bologna ha voluto fortemente la presentazione a questo congresso del documento cambiare il partito per cambiare la vita
Perché questo documento assieme ad altri
Comunque avrei voluto ce ne fossero di più sta lì a dimostrare che ci sono energie intelligenze vecchie nuove al servizio dei nostri valori al servizio della politica con la P maiuscola non facciamo più l'errore di frustrare la voglia di esserci di fare di contare che è propria di tanti di noi che si sente ora e continueranno a sentirsi di sinistra
Vorrei concludere dicendo che come componente dell'ultima direzione del partito sento la mia parte di responsabilità per ciò che è accaduto a Bologna
Perché è pur avendo quasi sempre partecipato i suoi lavori sono intervenuti in direzione solo due volte
Dopo la sconfitta di Parma ve lo ricorderà nove giugno del novantotto
Per proporre un percorso a mio avviso trasparente e democratico di selezione del candidato a sindaco e durante la campagna referendaria per il maggioritario ho provato lo dico sinceramente un senso di inutilità
Perché non sono riuscita forse a capire fino in fondo fino a che punto stavamo sbagliando ma soprattutto non sono riuscita a dirlo con sufficiente forza e convinzione assieme ad altri
Parto la mia modesta esperienza per dimostrare che i presupposti e le modalità con cui si formò un organismo dirigente pesano molto
è necessario un collegamento più forte con resto del partito è necessario rappresentare responsabilmente qualcuno in più di se stessi è necessario disporre d'un limitato ma autentico potere decisionale
Desidero lavorare d'ora in poi con tutti coloro che condividono l'obiettivo di spostare il baricentro del partito
Dal gruppo dirigente agli iscritti dalle stanze della federazione alle sezioni
Dai meccanismi propri di un'organizzazione chiusa alle dinamiche proprie di un'organizzazione aperti a federalista del tutto permeabile e radicata nella società
Solo così saremo in grado di promuovere luoghi e forme di comunicazione partecipazione tra sistema politico e la società solo così torneremo ad essere all'avanguardia nella capacità di interpretare e rappresentare le esigenze dei cittadini
A Bologna come nel Paese grazie
Ha la parola il compagno Marco Lombardelli si prepari il compagno Diego Benetti
Comunico altresì che la commissione politica si riunisse al termine dei lavori del tardo pomeriggio in questa sala
Non vi è dubbio che questo congresso si inserisce in una fase socialmente
Importante per le trasformazioni che sono e che stanno tenendo
A livello mondiale
Trasformazioni in atto investono l'intero sistema di regolazione dei rapporti economici e sociali che hanno operato nei decenni passati
Con cambiamenti paragonabili soltanto a quelli che hanno segnato l'avvento della produzione industriale di marzo
L'insieme dei prodotti dei consumi per così dire trainanti divengono i servizi interattivi dell'informazione
Mutano l'insieme delle tecniche di produzione dei beni l'organizzazione del lavoro le attività imprenditoriali assume fondamentale importanza il bagaglio conoscitivo e culturale dell'individuo necessario per affrontare le sfide del nuovo millennio
La famiglia risente di questi mutamenti profondi aumentano di riflesso la domanda di nuovi servizi dati contenuto relazionale nel campo dell'istruzione della sanità ed assistenza personale
I cicli di vita degli uomini sono sempre più diversificati e quindi anche il loro rapporto col mondo del lavoro nascono anche in questo ambito regista formativi di medio e lungo periodo
La sinistra deve ridefinire la propria agenda politico-culturale le sfide le insidie ma anche le opportunità che la motorizzazione porta in sé devono essere conosciute e governare
I capitali in un mercato senza regole nel vuoto di una politica economica e di una strategia industriale privilegia una rendita finanziaria la delocalizzazione produttiva la sinistra deve vincere la sfida e la competitività e dello sviluppo economico
Puntando su capitale sociale di cui di quel Paese sullo sviluppo dei settori d'innovazione capitale intellettuale sempre più pilastro fondamentale da nuova
Un moderno welfare State si basa sull'inclusione è indispensabile bloccare i i processi di esclusione di emarginazioni sociali nato
Basilare e quindi promuovono nuove idee di partecipazione come atto di cittadinanza della responsabilità per i singoli e per la collettività
Usata sociale che non rischi duale ma di accompagnamento nel solco dell'equità delle pari opportunità Chiellini e distorsioni privilegi disparità di trattamento corsi edizioni passate
In questo quadro uno papato di cittadinanza per nuove generazioni non è più rinviabile la sinistra non può non farsi carico dalla grande domande libertà dei giovani per troppo tempo esaminati come fa nomi astratti e non parte concreta della reale di assoluta
Siamo di fronte a ragazzi che percepiscono il futuro come non come risorse opportunità ma come luogo dell'incertezza e dell'insicurezza
E che vede la loro autonomia e loro la loro uscita dal nucleo familiare lontana perché minato difficoltà di accesso del mondo del lavoro delle professioni ed o mercato immobiliare sempre più asfittico
Sole profilo generazionale quindi quello che emerge una società ingessata
Che nel senso che una forte redistribuzione di opportunità e di reddito a favore delle nuove generazioni
A Bologna farsi carico di un nuovo concetto di cittadinanza significa ragionare soci piazza metropolitana che va oltre la cerchia cittadina che rifiuta la chiusura a riccio dalla città espellendo al di fuori di essa soggetti più deboli e divisi indesiderati
Significa inoltre includere i cittadini anche non residenti
Classicità producono cultura mi riferisco espletata neo bolognese di cui cinquantacinque mila fuori sede che per la maggior parte dell'anno vivono a Bologna e giustamente De rivendico la scalinata più pieno
Significa ancora mantenere un canale di connessione corretta della cultura antagoniste critica dei centri sociali ormai lo avete la puzza d'informatica e digitale della partecipazione giovanile
Inoltre un fenomeno che attraversano soltanto Agata Bolognese
I flussi migratori pervadono anche la realtà la nostra città tra novantatré novantotto sono quattro mila i giovani immigrati presenti a Bologna
Seguendo il binomio diritti doveri e la sinistra che ha il compito di disegnare un nuova cittadinanza per questi individui di tanti lasciati a se stessi condizione nella quale più facile catena tra potrà che milita diffusa
L'immigrato è portatore di opportunità di crescita economica e culturale e della sinistra telefoni rete di bolognesi la cultura le garanzie libertà sufficienti a comprende profondo fenomeno delle migrazioni
Questo care compagne cari compagni e congresso fondativo di una forza politica i Democratici di sinistra una forte socialismo democratico europeo ed internazionale
Una si sa dei valori dei principi che ha nel proprio DNA quattro elementi di base l'eguaglianza la solidarietà il lavoro la libertà su queste basi valoriali penso debba vivere una grande sinistra riformista capace di rispondere nuovi bisogni presente assetto ammoderna
Una sinistra chi dei feriti finisca il suo modo di essere partiti un partito che velocità che siamo forti e mise in forme partecipative non tradisca mia tradizionali e ti bypassano i propri soggetti sociali storici i ferimenti
Una società con l'attuale in particolare quello urbana che è presente è presente una realtà indecifrabile il più vale a dire un panorama altamente frammentate segmentato dovrebbe sparire azioni e più quantitativa ti qualitativa
Sete strati storici di riferimento quindi partiti sindacati cittadino può al massimo spiare atteggiamenti e ha rapporti sociali di carattere rivendica rivendicativo a titolo personale per le richieste di interventi che risolvono problemi tonali o quartieri
La serie dei comitati diviene quindi una nuova di una con la via al vivere civile
I cittadini in questo ambito ambito ritengo ritrovare competenze informazioni strumenti per risolvere a portare a buon fine le proprie spietati
Per la sinistra e questa nuova sfida governare i processi sociali ed essere più appetibile da trenta ne copre delle persone
Questo
Penso che Destro congresso di svolta che dà l'addio a cambiamenti decisi della forma partito mi trovo d'accordo con quanto affermato ani sulla struttura del partito allargare la sinistra Federauto nomi esperiente soggette un passaggio obbligato che i DS hanno innanzi
Ridisegnano i luoghi della politica perché c'è un partito che è fuori da queste di questi Pardi questo partito fanno parte i nostri lettori scontenti i nostri simpatizzanti incerti i nostri scritti che lo vedono più nell'orbita risate la politica le possibilità di poter contare di incidere davvero sui processi politici in atto
Con le chiamo gli spazi del partito quelli esistenti con le diverse realtà dell'impegno presenti sul territorio il mondo corre veloce care compagne l'astuto del partito Potito sulla società che non c'è più
Costruiamo un partito croce la società che in mezzo ad essa di vie d'opera ascoltando i bisogni ed esigenze di tutti un partito aperti veloce vitale ma soprattutto un partito utile
Da questo congresso penso si debba uscire con due opzioni chiare
Una nuova grande forte Sinistra democratica ed europea un nuovo e grande Ulivo non Ulivo-Partito ma nemmeno una mera sommatoria di partiti
è necessario costruire a mio modesto avviso una casa comune dei riformismi dei riformisti che abbiano struttura ramificata anche a livello territoriale
Mi auguro che oggi si comincia a pensare si si comincia a posare la prima pietra di un nuovo edificio diavoli somma che da oggi si cominci sul serio fare più grande la sinistra italiana grazie
La parola al compagno Diego bene chi si prepari la compagna Anna Del mugnaio
L'unione di quartiere di Borgo Panigale versa tre milioni per le spese congressuali
Care compagne e cari compagni ci sono tre ragioni per me essenziali per cui ho aderito alla mozione Veltroni
La coscienza del limite un nuovo processo democratico L'Ulivo come soggetto politico
La coscienza del limite la sinistra ha avuto e ha come riferimento gli imperativi di libertà eguaglianza e fraternità
La nostra storia quella di sinistra ha messo nel tempo l'accento prevalentemente sull'eguaglianza
Ma con la caduta del muro di Berlino
Con la svolta dall'ottantanove dell'ottantanove si è fatta strada fra di noi una riflessione comune determinata e questi tre imperativi per noi oggi ancora fondamentali e costituenti
Sono uniti in modo complesso in quanto comportano anche i loro antagonismi
Al di là di una certa soglia la libertà distrugge l'uguaglianza e corrompe la fraternità
Al di là di una certa soglia l'uguaglianza distrugge la libertà senza per questo necessariamente costituire la fraternità
Nel corso del tempo e secondo le diverse congiunture i diversi e vari governi nel mondo
Hanno sacrificato l'uno o l'altro aspetto talvolta anche democraticamente e qui
Spendo la considerazione sul processo democratico democrazia difatti non è un qualcosa di astratto
Non possiede in sé alcuna verità
E se la costituzionalizzazione del confronto pluralistico che permette alla diversità sociale culturale e politica di essere produttiva attraverso i suoi conflitti
Non esiste pertanto una volontà generale
Forse ora di affermare compiutamente che ciò che va affermato nella democrazia e la sua assenza di una unica verità
E che essa va intesa come l'imprescindibile processo democratico sempre da ridefinire per permettere alle Type perenti De Rita di confrontarsi ed affrontarsi
La democrazia dipende da una vita civiche politica ricca e complessa se no i voti perdono il loro senso e alla fine i cittadini non vanno a votare
Noi parliamo di riformare da tempo il sistema e giusto e necessario in quanto le forme della democrazia attuale non funzionano più
Si deve aprire compere si deve aprire concretamente una nuova stagione democratica
Siamo ancora nonostante nove anni dalla nascita prima del PDS poi che il PSI dopo l'esperienza dell'Ulivo del novantacinque infatti costitutiva
Pensiamo che questo percorso lo possiamo fare ad altri io penso di sì
E compresso difficile implica anche la nostra mutazione
Siamo di parte
Sì siamo di sinistra e cioè attenti a difendere a batterci in principale annoto
Per l'eguaglianza ma non solo e qui lo risottolineo con la coscienza del limite
Di cui dicevo riguardo libertà eguaglianza e fraternità che ha prodotto in questo ultimo secolo tanto è molto positiva
Sinistra in un grande Ulivo e questa è la terza questione un nuovo soggetto politico o meglio a me piatti immaginarlo prima ancora che il soggetto politico come soggetto civico come soggetto costituente
Perché a dispetto di molte differenze ciò che ci accomuna è il destino comune
Il destino di subire altrimenti autoritarismo ignoranza intolleranza rampa empirismo fanatismo produttivi spicco partito degli affari di cui sono i tempi
Anche le recenti visti civiche come qui a Bologna
E in questo destino che va però costituita una comunità la
E questo è nella mozione Veltroni identità unità volontà di vivere ed agire è evidente la difficoltà e la complessità per un partito come il nostro ma anche per i nostri amici ed alleati
Questo partito ha in comune il suo passato a una cultura che va modificata
Che comporta anche un linguaggio un particolare linguaggio cioè il suo passato ricco di prove sofferenza e gioia sconfitte e vittorie
Ma la nostra comunità e come qualcuna linea tu in termini europei scusatemi il riportarlo nel nostro specifico è una comunità di destino
Non emergerà dal nostro passato può emergere dal presente e del futuro che ce lo impone
Con convinzione dopo la sconfitta a Bologna ma anche in altre parti d'Europa ma in particolar modo a Bologna sta emergendo una cocente un sentimento di questo comune destino
La coscienza che bisogna legare le diverse origini e le storie conflittuali ad un presente di solidarietà
Questa è la precondizione per costituire comunità
Sì ritratta anche di riscrivere la storia d'altronde come stiamo facendo in funzione della speaker dell'esperienza vissuta nel presente che retro proiettati in modo critico sul passato
Ci dobbiamo porre in una nuova angolazione tocca a noi in modo differente
E in condizioni diverse anche retroagire dal presente al passato non solo malgrado ma anche e soprattutto a partire dalle nostre divisione dei nostri antagonismi e dare a ciò che è potuto sembrare secondario non essenziale un'importanza una virtù principale
Poiché oggi che le diversità se appaiono fruttuose noi lo diciamo spesso ma poi non lavoriamo su questo
Che ci sono le condizioni per lavorare per questa nuova coscienza della comunità
Ci vuole anche quindi però un processo democratico fondato innanzitutto sulla partecipazione reticolare Diretta per fare emergere il presente
Ma per questa comunità occorrono nuovi istituti né in tal modo interpretò la proposta di Forum civico a Bologna
Occorrono luoghi in cui i cittadini si riuniscono e dibattito hanno e dibattono tra pari già diceva Zani giusto cioè nella più piena uguaglianza luoghi dove si discutono i progetti di confronto le idee si cerchi Nola mediazioni della delle ragioni
Istituti dove sicuri costituisce il tessuto attivo diventa della città luoghi dove si pongono al centro i diritti sociali le a loro relazione con i diritti individuali e ineludibile aprire le porte del nostro partito o forse meglio uscire dalle porte del nostro partito
Ti sulle energie e saperi da coinvolgere va aperto il gioco politico la partecipazione superando assolutamente logiche di gruppo di appartenenza di accordo di vertice tra i partiti
Infine una nota sul comune di Bologna evidente a tutti noi è iniziata la crisi del progetto Guazzaloca del suo progetto politico
Errore sarebbe agire per fornire stampelle alle loro difficoltà abbiamo cinque anni di duro lavoro di opposizione facciamo la compassione senza incertezze o viaggi su ribaltoni vari
Un'opposizione costruttiva come carattere nostro agire e determinata nell'essere altro da Parigi in crismi questi che privilegiano interessi corporativi e logiche di affari
La parola la compagnia Anna Del mugnaio seguirà Maurizio Degli Esposti per una comunicazione a nome della Commissione elettorale
Ho sentito dire che questo è stato un congresso stanco con poco dibattito con scarsa partecipazione devo essere sincera
Oddio
Deve essere il più in sella non ho visto
Molto di diverso da ciò che sono abituata a vedere da diversi anni
E la colpa non è delle mozioni blindate neppure della sconfitta elettorale che ci ha lasciato non c'è dubbio tramortiti non cerchiamo spiegazioni contingenti un po'consolatorie per nascondere il nostro problema
La città non abita più da tempo nelle nostre sezioni e nostro dibattito è stanco perché le contraddizioni le domande i bisogni della città ci arrivano deboli filtrati per questo non siamo capaci di registrarli lo scatena la nostra curiosità non li comprendiamo non diventano l'oggetto vero del nostro interrogarci su noi stessi la nostra identità e l'identità della sinistra
Non si può parlare del mondo solo per sentito dire bisogna essere nel mondo per riuscire ad appassionarsi davvero i suoi problemi alle Paure alle speranze che lo abitano
Il dibattito congressuale a cui ho partecipato è stato generoso autentico dobbiamo ringraziare gli iscritti che vi hanno preso parte ma i compagni e le compagne che io ho incontrato sanno perfettamente che non basta
Non è sufficiente mettersi d'accordo tra noi e trovare nuovi equilibri attorno a questioni importanti il lavoro la riforma del welfare la globalizzazione non basta l'identità si forma innanzitutto misurandosi con gli altri con i processi reali che si svolgono nella società che ci circonda
Con i comportamenti sociali che non ci piacciono e che vorremmo contrastare con le diffidenze e le Paure il disincanto che sembra farla da padrone anche in una città forte strutturata si diceva una volta come la nostra
La nostra crisi di identità nasce da qui e da qui dobbiamo ripartire
La parte di mondo alla quale penso in questi mesi più intensamente e proprio quella del disincanto dell'indifferenza riguarda la politica con diffidenza e talvolta con disprezzo
Questa parte coincide per pezzi paradossalmente proprio con quella parte di società
Più fortemente attraversata dal cambiamento di giovani le donne
Che vivono da protagonisti i mutamenti nel lavoro che guidano l'innovazione sociale che aspirano a dimensione di libertà individuale e ad un orizzonte nel quale si rendono disponibili più opportunità di affermazione disse
L'identità della sinistra si costruisce se sia in grado di conquistare i soggetti promotori dell'innovazione coloro i quali oggi nel nostro Paese guidano i processi di modernizzazione economica e sociale
Sì sono proprio questi soggetti i soggetti più lontane si sono quelli più diffidenti nei confronti della politica la sinistra non può vincere
Imparare a comunicare sicuramente decisivo l'hanno detto tanti compagni dobbiamo disporre di più di nuovi linguaggi quelli che arrivano diritti al cuore l'immaginazione della gente i nostri linguaggi spesso non arrivano proprio da nessuna parte
Ma intanto chiediamo cinque modo la sinistra può rappresentarsi come utile per quei soggetti ai quali vogliamo rivolgerci io penso alla sinistra capace di produrre un'idea del futuro
E promotrice di un progetto politico che non guarda al passato ma non si incatena neanche al giorno per giorno contingente una sinistra che ciò che fa e promette disegno una prospettiva niente chiacchiere o piani quinquennali per carità ma quei fatti concreti che cambierà la vita della gente ma insieme tracciano un cammino l'idea del mondo che vogliamo la demarcazione tra destra e sinistra è in questo che va costruita
Certo e sta la si può cogliere anche sulle singole scelte di governo ma è soprattutto sul disegno generale di Società di città qui si respira che le differenze devono vedersi forti e chiare
è così che avremmo dovuto governare sempre ed è così che si sta all'opposizione ad ogni scelta deve corrispondere un'idea l'idea di sinistra
Sulla città
Ed è anche su questo punto che dobbiamo valorizzare di più l'azione di governo dell'Ulivo per le cose buone fatte per gli italiani ma anche perché queste cose hanno tracciato il solco per un cambiamento profondo del Paese
Perché stanno offrendo una prospettiva del tutto nuova gli italiani
Ed è qui che non siamo riusciti essere fino in fondo convincenti nel formare il solco tra essere semplicemente la coalizione del buongoverno e consolidare l'immagine di un centrosinistra capace di garantire una prospettiva di cambiamento
Non solo sono arrivati più soldi nelle tasche delle persone più svantaggiate ma si è avviata la riforma dello Stato sociale uno stato sociale più inclusivo che redistribuisce a favore dei delle famiglie con bambini che investe nei servizi sull'infanzia
E questo vale per molte cose per le cose che si son fatte le campo del lavoro dei sistemi della formazione dell'istruzione il federalismo amministrativo quella straordinaria legge sui congedi parentali che che il Parlamento sta per licenziare
Sono tutte cose che hanno prodotto cambiamenti concreti e si vedono già da subito ma soprattutto sono cose che ci consentano oggi di disegnare la prospettiva l'idea della sinistra per il futuro del Paese dove si intrecciano più libertà
L'inclusione più giustizia sociale più opportunità
I mesi che sono trascorsi sono stati l'inizio di un lavoro durissimo dopo la sconfitta sento che abbiano impedito la frana ma anche che molte cose sono ancora da fare che le fondamenta non sono state ancora accertate ciò di cui di più si avverte la mancanza oggi che siamo all'opposizione è il radicamento sociale
Stare al governo ci ha conferito per anni l'illusione di essere punto di riferimento anche nella società
Ma non è così oggi che non possiamo più esibire la forza di chi detiene le leve del comando ci scopriamo improvvisamente fragili timidi nello stare tra la gente
Organizzare comitati mettere in Rete associazioni tessere relazioni laddove servirebbe nel mondo delle professioni della cultura
Eppure è esattamente ciò che dobbiamo fare
Non so se la sarà sufficiente lanciare il Forum civico io ho in mente un lavoro complesse reticolare che deve avere una sua cabina di regia capace di produrre idee promuovere campagne ma che si alimenta cresce nel territorio piazza dentro i luoghi della produzione esplora il mondo dei nuovi lavori dell'impresa e dell'associazionismo culturale
Ma è chiaro per fare tutto questo non ci basta il partito che abbiamo è inutile vivere un continuo senso di inadeguatezza e inutile domandare continuamente alla solita macchina di rimettersi in moto sempre con più grandi sacrifici oramai insopportabili
Dobbiamo misurarci con i nostri limiti ed essere consapevolmente proiettati verso la ricerca di nuove energie da coinvolgere in questa impresa donne e uomini nuovi giovani ragazzi
Ai quali proporre formazioni impegno a tempo attorno a una campagna su un obiettivo non da iscrivere i riti dei nostri comitati di sezione ma da qui in poi gira attorno ad obiettivi piccoli di un solo territorio quel parco quel servizio oppure obiettivi più grandi ambiziosi distretto multimediale che vogliamo che a Bologna
Si faccia
Progetti imprenditoriali che vogliamo che partano le regole tra pubblico e privato
No-profit che vogliamo riscrivere secondo un modello nuovo penso che noi dovremmo impegnare molto tempo la maggioranza del nostro tempo nei prossimi mesi a fare queste a guardare fuori da aprire il partito a incontrare donne e uomini
Nuovi
All'uscita da questo congresso abbiamo ancora molte cose da fare la pure sostanzialmente agli inizi e anch'io sono per non farmi troppe illusioni
L'hai tante cose che ci sono indispensabili c'è la costruzione di un clima diverso di lavoro nel gruppo dirigente diffuso
è sicuramente qualcosa che attiene alle regole al buon funzionamento dei rapporti democratici alla comunicazione all'interno della Rete
Ma c'è qualcosa d'altro occorre costruire un collettivo molto largo di donne e uomini che lavorano insieme
Non fanno solo chiacchiere ma come in un'azienda che funziona bene si danno un obiettivo individuano le risorse gli strumenti per ottenerlo verificano insieme se ce l'hanno fatta prima di partire per un altro traguardo
Un collettivo nel quale chi si sta sentendosi parte di un disegno comune si tira tutti dalla stessa parte c'è solidarietà e c'è rispetto reciproco
Questo congresso io me lo auguro si concluderà dandoci regole nuove di vita interna e compiendo un forte strappo per ciò che attiene la rappresentanza di genere
Lo statuto che sarà proposta a Torino ascrive tra le gravi dichiarazioni statutaria il non rispetto della norma antidiscriminatoria e prevede sanzioni per quelle realtà del partito che non la rispetteranno
Vedete io so già l'obiezione che passa per la testa molti compagni non c'è bisogno di mettere queste cose negli statuti le donne vanno bene devono essere brave se la devono fare da sole
Le cose non stanno così è vero che le donne sono brave lo sapete anche voi cosa dicono le statistiche sul lavoro lo studio è vero che c'è una società femminile forte che ce la sta facendo da sola nel mondo ma che anche suda e lotta moltissimo
è vero che la più grande rivoluzione di questo millennio l'hanno fatta le donne ribaltando l'ordine delle cose la gerarchia dei valori mettendo l'umanità tutta di fronte a grandi interrogativi guadagnando molto sul fronte della libertà e dei diritti
Ora se la politica non è in grado di rappresentare tutto questo la politica fallisce
Se il nostro partito non è davvero un partito di donne e di uomini allora non può ambire ad essere il partito che guida i processi di trasformazione la modernizzazione di cui le donne sono le grandi protagoniste nella società
Per questo dobbiamo fare questo salto questo strappo per questo è necessario un passo simbolico e concreto che renda davvero il nostro partito utile e praticabile per le donne
Fare politica assumere ruoli di responsabilità non può essere come scalare una montagna per le donne
Nel nostro partito occorre mettere in campo azioni positive formazioni cose concrete per rendere più facili per le donne i percorsi nella politica la nostra storia è piena di donne che hanno avuto dal partito molto meno di quello che hanno dato per cento mille che hanno mosso tutti i giorni e le sezioni le feste dell'Unità una due sono arrivate da qualche parte
Troppa fatica cari compagni troppo duro tenere botta la stanchezza ci porta lontano dei luoghi della politica alla ricerca di un'affermazione di noi stessi nei luoghi della pratica sociale del volontariato
Dell'associazionismo culturale dove le soddisfazioni saranno più contingenti ma sono anche più raggiungibili se perdiamo le donne perdiamo la possibilità di essere quello che vogliamo una grande sinistra che guida il Paese sulla strada della modernizzazione e del cambiamento
Facciamo in modo che questo non accada
La parola al compagno Maurizio Degli Esposti per una comunicazione a nome della Commissione elettorale
Ho chiesto di intervenire perché i lavori della nostra Commissione sono giunti ad un punto
Nel quale è necessario il conforto di alcune decisioni da parte dell'assemblea congressuale altrimenti si rischia pensiamo di prendere delle decisioni fuori tempo che potrebbero anche rendere difficile poiché l'attuazione degli adempimenti formali del nostro congresso
In particolare ci sembra necessario domandare un'espressione anche di voto da parte dell'assemblea congressuale su due aspetti
Il primo fa riferimento al fatto se andare a voto segreto o voto palese per l'elezione degli organismi dirigenti e per l'elezione dei nostri delegati al congresso regionale e al congresso nazionale
Ci pare corretto porre a questo punto della discussione congressuale il tema di prendere una decisione come platea dei delegati perché se necessita di predisporre nell'eventualità del voto segreto una serie di strumentazioni anche organizzative rispetto alle quali è necessario provvedere per tempo
Noi come commissione elettorale del congresso facciamo la proposta di andare a voto palese sia per quanto riguarda gli organismi dirigenti sia per quanto riguarda l'elezione dei delegati
Facciamo questa proposta perché ci sembra si corre il rischio nel caso di un voto segreto di andare a delle semplificazioni artificiose della nostra rappresentanza che corre per rischio di dare un messaggio con me
Primo congresso dei DS della federazione di Bologna non positivo
E quindi ci sembrerebbe corretto anche nell'elezione degli organismi dirigenti e dei nostri delegate ai congressi dei livelli superiori andare a voto a voto palese
Su questo domanderei un vostro parere domanderei nella fase dopo il mio intervento se è possibile passare ad un voto in modo tale da avere un'indicazione precisa relativamente al funzionamento dei lavori del congresso
In secondo luogo vi è un aspetto invece relativo alla costituzione degli organismi dirigenti rispetto ai quali anche su questo sarebbe utile un'indicazione da parte dell'assemblea congressuale e fa direttamente riferimento alla costruzione della direzione e alla sua modalità di elezione
Nel senso che come sapete noi stiamo svolgendo questo nostro congresso a statuto nazionale e al regolamento della Federazione invariati
E di conseguenza la proposta della nostra direzione se applicasse meccanicamente l'attuale Regolamento dovrebbe essere una proposta che tiene conto delle regole che ci siamo dati alcuni anni fa
Ci pare invece come commissione si parla invece necessario
Introdurre degli elementi di innovazione che possano avere anche il significato
Di un rafforzamento del patto che esiste in senso federalista
Tra la federazione in quanto tale e il territorio in modo particolare e ciò che si muove nella società intorno a noi e ciò che si aggrega vicino al nostro partito
Per questo motivo abbiamo pensato di recepire lo spirito che è contenuto nelle parte essenziale del nostro statuto nazionale su cui dovremo esprimerci domani ma che diventerà operativo molto probabilmente dalla metà di gennaio
Proponendo un impianto di direzione in modo particolare per la componente elettiva suddiviso in due parti
Il cinquanta per cento eletto dalle assemblee territoriali
E un cinquanta per cento della componente elettiva eletto direttamente dall'assemblea congressuale
A questa parte elettiva dovrebbe aggiungersi una parte una componente come sempre avviene nei nostri organismi di componenti di diritto per funzioni relativamente a compagne e compagni che svolgono importanti funzioni da un punto di vista istituzionale e per quanto riguarda i coordinatori delle Autonomie tematiche
L'insieme della direzione dovrebbe avere una composizione è una rappresentanza di almeno il dodici per cento della mozione di sinistra in modo tale da non utilizzare delle clausole che possano penalizzare la rappresentanza ottenuta dal Congresso per mozioni
Ci pare però importante segnalare l'esigenza di avere una direzione nella componente elettiva composta al cinquanta per cento di indicazioni dalle zone ed ai quartieri
E al cinquanta per cento eletta direttamente al congresso
Prima di procedere però in questa direzione come Commissione elettorale
Abbiamo bisogno del conforto o dell'assenso per intenderci dell'assemblea congressuale altrimenti c'è il rischio di produrre un lavoro su linee che possono venire confermate a mezzogiorno e mezzo l'una di domani in tempo poco utile poi per produrre delle modificazioni e quindi su questo aspetto di domanderemo sull'aspetto di comporre una digressione
Composta dal cinquanta nella parte elettiva composta dal cinquanta per cento dà indicazioni del territorio ed al cinquanta per cento eletta direttamente in questa sede una scelta come assemblea congressuale
I numeri sui quali ci stiamo orientando sono sessantasei componenti eletti direttamente dall'assemblea congressuale
Domani e sessantasei componenti eletti dal territorio nelle sue diverse articolazioni le diverse zone i quartieri della città in una fase successiva all'atto della costituzione degli organismi dirigenti
Su questo vi domanderei di esprimervi e domanderei alla presidenza se esistono le condizioni di mettere in votazione queste due proposte la proposta di voto palese e la proposta di questa struttura di direzione
Mi scuso se non avete avuto un materiale scritto rispetto alle proposte che mi sto presentando anche se sono in questi gli orientamenti generali solamente perché in queste ore l'attività del congresso in particolare delle commissioni un po'convulsa e quindi vi è stato un problema anche relativamente alla produzione dei materiali che spero comprendere
Bene compagna Degli Esposti c'ha avanzato due proposte precise sulle quali occorre esprimersi chiedo prioritariamente se c'è un qualche compagno o compagna che desiderava
Intervenire grossi ovviamente per l'economia dei nostri lavori raccomanderei estrema sintesi
Proporrò una domanda quando si parla di organi dirigenti si intende anche il segretario segretario viene eletto con voto segreto
Prego prego
La proposta è relativa alla direzione
AJ delegati regionali e nazionali lo statuto nazionale sancisce diversi regolamenti sanciscono che il segretario viene sempre letto per voto segreto quindi questo non è assolutamente le proposte in discussione
Bene non abbiamo precisato che le modalità di voto sono riferite alla direzione soltanto non vedo altre richieste di intervento quindi direi che possiamo passare all'espressione di voto
Dopo la prima votazione è riferita alle modalità di votazione quindi chi è io chiedo di pronunciarsi chi è d'accordo sulla proposta della commissione elettorale per il voto palese di alzare la delega
Grazie facciamo la controprova chi è contrario
Do la mano a contare uno due tre
Se
Sì
Sei sei delegati sono contrari quindi non c'è il numero del dieci per cento previsto per cui approvato il voto
Palese la seconda votazione è riferita alla struttura della direzione cinquanta per cento nominati in sede congressuale cinquanta per cento in sede territoriale
Allora chi è d'accordo sulla proposta avanzata è pregato di alzare la delega
Grazie facciamo la controprova chi è contrario
Io non vedo
Ah sì
Dove la
Allora due voti contrari anche questa proposta è approvata quindi la come sulle tonale può proseguire il suo lavoro
Ha ora la parola il compagno Leonardo che era Mantini si prepari la compagna Maria Angiola Gall indiani
Le banche comunicare che i delegati della pianura centrale sono pregati di riunirsi subito nella saletta posta qui dietro al palco
Io compagni
Faccio fatica ad essere d'accordo con un'affermazione ricorrente nella discussione di questo dibattito secondo la quale
Nelle elezioni del giugno scorso non ha vinto il centrodestra ma ha perso il centro sinistra
Mi sembra un'affermazione riduttiva
Un'affermazione tutta chiusa dentro la logica della relazioni politiche
Che non tiene conto non si misura con i cambiamenti e le trasformazioni sociali
Non è analisi dalle ragioni delle tendenze una dei rapporti che debbono essere sviluppati tra l'azione politica nostra
E dei rapporti con i mutamenti di fondo
Io sono convinto compagni
Che risultato
Elettorale è lo specchio
Di una situazione nella quale si trova la nostra città
Incerta sulle strade che deve perseguire
Sul percorso che deve seguire sulle forze che devono governare questo cambiamento
Bologna maturato e chiuso un ciclo sociale economico di sviluppo e della propria storia
Di fronte ai cambiamenti una parte grande di questa nostra città
Pensa a difendere i risultati ottenuti
Non pensa a riposizionarsi rispetto alle nuove sfide alle necessità di nuove aggregazioni economiche e socia
Se non comprendiamo questo non comprendiamo le ragioni profonde
Di tante espressioni di voto come qui abbiamo detto nostalgiche
Sul come era nostra città e quali sono i suoi valori se non comprendiamo la difficoltà a percorrere il cammino del cambiamento non comprendiamo nemmeno le ragioni di chi si è astenuto di fronte all'incertezza del futuro
Questo bisogno di andare a fondo dei problemi
Questo bisogno di misurarsi con questo passaggio delicato della nostra città
Non ci può riservare una discussione nella quale facciamo l'elenco dei bisogni
Dobbiamo mettere in fila quali sono le priorità sulle quali indirizzare la nostra azione
Sulle quali costruire le alleanze sulle quali costruire rapporti sulle quali portare a sintesi tutto quello che ci siamo raccontati di voler andare in giro ad ascoltare
Senza questa indicazione di priorità la difficoltà che noi abbiamo incontrato è che ci pare le unità di fronte al risultato delle elezioni dell'altra domenica c'era ritroveremo davanti tutta intera nel prossimo futuro
E allora io sono contento
Che abbiano bisogno di ridare coesione forza unita prospettiva all'insieme delle forze economiche sociali e non dimenticare mai ad esempio che in queste città in questo territorio in questa provincia che a meno di un milione di abitanti un terzo dalla popolazione viva lavora ragiona e pensa da imprenditore
Che è un modo diverso
è una modalità diversa con la quale ci si relaziona tra tra gli altri e si relazione con la politica e ci si relaziona con la società
Di fronte a questo dobbiamo allora comprendere quali sono le traiettorie di Ford a me pare che ci siano due temi
Uno come qui è già stato detto è il tema del lavoro ma non perché sul tema del lavoro si faccia l'elenco dei bisogni
Perché si ponga con chiarezza sulla questione del lavoro il problema di come si governa il mercato del lavoro in questa realtà
I dati recenti ci dicono che nell'anno scorso
Il sistema economico bolognese assorbito sedici mila unità in più
Ci sono nella stragrande maggioranza lavoratori
Che non hanno storia origine ha radici nel nostro territorio
Che vengono da altre culture da altre esperienze
Io mi domando come sono arrivati
Chi governa questi flussi che rapporti hanno col nostro tessuto istituzionale e sociale
Praticamente nessuno se questi cambiamenti non entro nel momento in cui si determinano in sintonia con le nostre azioni
I risultati i percorsi i processi sono processi che sono ottenuti da altri soggetti da altre forze ed altre realtà che noi non conosciamo fino a quando non esplodono in termini di manifestazione politica elettorale
La seconda questione che mi pare rilevante
Quale indicazione
Quale punto di riferimento noi diamo per costituire nella globalizzazione un'unità forte del nostro territorio per competere insieme per dare unità di competizione economica al nostro al nostro sistema io credo che esista un punto che non può essere delegato solo all'azione di contenimento di gestione o di controllo del bilancio dello Stato
è quello di monitorare qui da noi nella nostra realtà
Il tasso di inflazione
Dobbiamo nella nuova situazione competitiva creare unità perché sappiamo essere soggetti che danno valore che danno risposta sociale Sensi incrementare senza fare crescere un differenziale inflattivo del nostro territorio della nostra realtà col sistema europea
Se non sapremo fare queste le spinte inflazionistiche io Stilo spartirsi la città diventerà prevalente diventerà una città nella quale si consolida la traiettoria e la tendenza a muoversi per faide corporative e non perseguibili Progetto di sviluppo grazie
La parola da Alberto Alberani si prepara Renato Ballotta
Il ventinove di novembre in Federazione abbiamo attivato l'assemblea tematica dell'associazionismo del terzo settore
Abbiamo convocato quest'incontro in un modo o abbastanza spartana molto veloce nonostante questo eravamo più di sessanta persone e ci sono stati più di venti interventi l'amministratore diciotto e trenta
Il dibattito dovuto è concluso alle ventidue e trenta mezz'ora dopo
Abbiamo deciso di rivederci venerdì questo venerdì dieci
E di continuare il percorso che abbiamo attivato al di là di quello che sarà fornite per ha costituito l'esito di questo congresso eccetera
Abbiamo deciso di continuare abbiamo voglia di continuare perché abbiamo sentito una grande voglia delle persone che hanno partecipato e anche in alcuni che purtroppo non abbiamo raggiunto di iniziare di nuovo ad avere un rapporto diverso con il partito
Quando abbiamo chiamato abbiamo fatto le telefonate no conseguente il fax moltissimi CdA c'hanno detto e già lo sapevamo ah ecco guarda c'è il congresso
Guardati sono elezioni quando c'è il congresso quando ci sono le questioni allora ci vengono a chiamare poi dopo aspettiamo parliamo ma non siamo molto ascoltati
Questo ce l'hanno detto in tanti di queste persone che appartengono a quest'organizzazione in parte già lo sapevamo
Sono persone che sono dubbiosi sulla fiducia futura
Persone che hanno molto spesso lavorato all'interno dei sindacati dei partiti nel mondo cattolico che stanza al settore esce molte volte dalle parrocchie
E che continuano comunque essere presenti nel territorio bolognese in quest'organizzazione persone che sono passate da una rappresentanza politica istituzionale a questa che è così detta del terzo settore
Ecco lì
Ci sono tante persone che hanno voglia di dire lì dove cosa intendiamo non è che abbiamo rivolto l'invito ai centri sociali
All'Auser a l'ausilio a i centri sportivi alle cooperative sociali all'associazionismo al volontariato
Li abbiamo trovato e troviamo tantissime persone che hanno voglia di attivare nuove metodologie di fare politica
Bologna ci sono quasi trecento associazioni di volontariato ottocento associazioni varie centoventi cooperative sociali quattrocento mila associati al movimento cooperativo quattrocento mila cittadini sui novecento mila ecco in questo variegato mondo di
Ci sono persone che quotidianamente esercitano attività politiche
Perché fanno questo perché sono usciti perché siamo usciti dalla politica attiva e siamo in questo realizzazioni
Perché in queste organizzazioni è possibile concretamente quotidianamente vedere trasformato la propria idealità il proprio impegno e le proprie motivazioni in qualcosa di concreto
I visibile di quotidiano
E qui è la grande magia del terzo settore che l'associazionismo come come appunto viene chiamato
In questi posti concretamente si fa politica mentre si fa un turno in ambulanza allora l'impegno sull'ambulanza come volontario si trasforma anche in chiacchiera su alcuni argomenti
Al centro sociale durante la partita a carte si parla degli immigrati si parla dei barboni si e nascono poi tutti i vari fenomeni il Progetto ausilio la spesa a domicilio agli anziani di c'è una ci sono forme aggregative che elaborano la politica che elaborano la politica che molte volte arriva da messaggi attraverso la televisione attraverso varie forme
E trova dei luoghi di elaborazione e concreta e in questi posti c'è la possibilità di elaborare concretamente ecco questi sono posti che possono essere definiti dei luoghi delle pile carichi di messaggi molto cariche di messaggi di passione e di voglia di comunicare
Luoghi di elaborazione politica diciamo che hanno bisogno di un ascolto particolare questa è la ragione per cui noi crediamo e continueremo al di là di tutto il lavoro di questa Assemblea perché noi crediamo che fra questi luoghi il chi i compagni che si assumono le responsabilità di rappresentanza sindaci amministratori eccetera
Come dire ci può essere qualcosa in mezzo che può recepire portare ci può essere uno strumento che può fare questa comunicazione
Fare questo è difficilissimo
è difficilissimo perché non possiamo non riconoscere che in queste associazioni queste suggestioni molte volte sono molto molto difficili da trattare
Molte volte solamente l'essere volontario tifato Nedir avere una uno Stato si direbbe io son volontario loro sempre ragione c'è una specie di autoreferenzialità una specie di tirarsi fuori ma poi loro gli altri
Ci sono anche purtroppo associazioni che guerreggiato fra loro io lavoro nelle cooperative sociali vedo molte volte più che solidarietà c'è difficoltà volontariato camuffato non sono facili
Non sono facili perché sono l'espressione della società civile normale della quotidianità e quindi ascoltare queste sottrazioni che il più delle volte fanno anche fatica a comunicare hanno difficoltà di comunicazione colazione veramente molto molto difficile
Ci vuole molta pazienza ci vuole molta capacità di ascolto molta sintesi ed è molto velate veramente molto difficile
Ma più che caratteristiche di ascolto è necessario porsi nei confronti di questo mondo con io ritengo alcune idee chiare è su questo che un po'si è mancato
Noi dobbiamo avere idee chiare su quello che il progetto politico di trasformazione di queste sue associazioni mi riferisco per esempio le politiche nei confronti del degli immigrati la sicurezza degli anziani sono slogan ma è qui in questi luoghi che si giocano le cose
Noi non possiamo rispetto io lavoro con la cooperativa Scarpia stragrande
Rispetto ai barboni avere degli atteggiamenti che sono uguali identici a quelli che stanno esprimendo personaggi della destra
Noi dobbiamo sapere che comunque sia persone senza fissa dimora Bologna ce ne sono ottocento ottocento
Sono persone che comunque non stanno bene e hanno bisogno di essere aiutate e allora se all'interno nostro ci sono delle dei movimenti di esclusione sociale dobbiamo fare in modo che queste non ci siano dobbiamo sapere
Che idea abbiamo su questi temi dobbiamo sapere cosa ne pensiamo degli immigrati dobbiamo sapere cosa ne pensiamo degli anziani
Gli anziani sono una risorsa per noi per molti per una parte politica per la destra per molte famiglie per molti giovani imprenditori e quant'altro gli anziani sono delle zavorre da togliere
Noi dobbiamo essere capaci di darci dei degli slogan delle parole concrete però se l'attività che ci danno un'identità chiara su queste problematiche
Se noi non abbiamo le idee chiare su questo mandiamo dei messaggi che ovviamente sono distorti il tema della sicurezza hanno possiamo affrontarlo o con lo sceriffo otto il poliziotto di quartiere eccetera oppure possiamo cercare di capire che dietro alla sicurezza molte volte c'è una grande paura forse la paura anche di tornare ad essere quello che eravamo io non ho fatto naturalmente la guerra ma so molti anziani come si stava a Bologna ci stava come si sta oggi a Pristina SISTAN fosso e forse non può abbiamo paura di tornare a essere la e su questo nascono gli atteggiamenti di razzismo di esclusione sociale verso gli immigrati
Allora questi sono atteggiamenti pericolosi sui quali però dobbiamo sapere come la pensiamo
Ed è difficile è molto difficile
Perché è riuscire a sintetizzare questi de è una sfida che io ritengo sia la sfida altissima ma molto molto appassionante concludo credo che abbiamo una per l'opportunità
Una ma sfortunati diventa opportunità
Che è quella di essere l'opposizione
Quando ci siamo convocati Federazione questa sottrazione delle tombe adesso vedremo chi viene noi sapevamo che molte associazioni venivano perché c'era l'assessore perché c'era consigliere comunale perché c'era la delibera perché c'era l'intrallazzo per quanto noi lo sappiamo bene
Perché in questo modo c'era la possibilità di parlare di far passar delle cose
Non è più così
Noi sappiamo che non sarà più così
Non possiamo più andare in federazione a fare la riunione del terzo settore perché c'è l'assessore Cè consigliere dice
Ci è andato deridere
Ci è andato giù una voglia di condividere un progetto fors'anche litigare perché magari significa che avremo delle posizioni diverse legittime
Ah dobbiamo parlarci su questo
Siamo stati troppe volte noi nel terzo settore schiavi di queste logiche del favorire inno al volontariato qua e là centro sociale lo sport eccetera
Allora adesso non più non abbiamo più l'opportunità non c'è più questa perché ha realmente non c'è più e questa purtroppo paradossalmente direi quasi tragicamente è una grande opportunità che abbiamo davanti
Un'opportunità di ritrovare deludenti ritrovare la passione anche di litigare su alcuni su alcuni argomenti
Perché dovremo stare molto attenti io Dracula io vedo che ci sono dei rischi di perdita dei diritti che abbiamo conquistato gli asili nido per le famiglie non dico per le donne dico per le famiglie anche per i per i giovani padri sono a rischio solari che servizi per gli anziani sono a rischio molte conquiste che abbiamo realizzato non è vero che non verranno toccate non lo stiamo vedendo
Verranno presto toccate
E allora noi possiamo decidere di continuare a svenarsi e la con i segretari Clara eccetera eccetera oppure di elaborare proposte nuove da proporre alla nuova amministrazione di proporre fra noi dopo una sintesi di de che sono scaturite dalla nostra base diciamo
è difficile però questo l'abbiamo sempre fatto
L'abbiamo sempre fatto
Non siamo stati molte volte capace di valorizzare le positività esistenti nei quindici anni che partecipò un piccolo centro d'iniziativa si chiama Capri foglio la barca si occupa di problemi legati alle persone handicappate
è un piccolo centro che con una pila accesa con un diesel continua a lavorare a fare proposte a muoversi
è vero siamo caduti ci siamo anche rialzati
Ma questi esempi positivi vanno valorizzati vanno presi vanno presi come positività
Perché non dobbiamo ricominciare da capo abbiamo molta positività che ci può permettere di vedere che la politica non è solamente fatica impegno ma anche come dire gioia passione e può anche darsi divertimento
Renato ha ballato
Vi comunico che sono pervenute altre contributi alle stesse congressuali dalle sezioni e dalle Unioni comunali
Di Anzola Emilia tre milioni l'Unione comunale di scaricato cinquecento mila lire l'Unione comunale di Marta botto un milione un milione dall'Unione comunale di Bari sembra l'Unione comunale di Malalbergo due milioni e coordinamento vaghe setta un milione prego
Che ai compagni cari compagni personalmente concordo con quanti internalizzare le luci e le ombre del nostro agire politico valori sono molto il percorso fatto dalla Bolognina in poi come fa del resto la mozione Veltroni
Cita l'inverecondo segnatamente accidentato che ha portato la sinistra al governo del paese ha consentito alla foce di progresso di dare un contributo determinante alla isolamento economico
Di far crescere il prestigio internazionale dell'Italia di mantenersi è ammessa anche nei confronti
Dei problemi della moralità edera giustissima di spenderli peggiori tentativi di ritorno al passato
L'offensiva in corso da parte del centrodestra ma non soltanto Chiesa per carità e l'idea che tutti sono colpevoli occorre giustamente respinge l'accusa è ammessa con l'orgoglio di chi ha fatto un percorso sofferto di forte innovazione politica che nessun altro ha fatto la fine sicché si ha portato al governo del paese con il valore aggiunto dell'Ulivo interrotto con la caduta del governo Prodi può essere effettivamente agganciata
Il risultato ottenuto del collegio dodici fa ben sperare
Tuttavia ciò potrà avvenire si sa si saprà superare la tentazione di continuare in una conflittualità attese esclusivamente alla visibilità delle singole componenti con l'ossessione di riequilibrare i rapporti di forza all'interno dell'Ulivo
Fare dell'Ulivo effettivamente un valore aggiunto come sta Ischia un sentire comune maggiore fiducia reciproca occorre lavorare molto perciò a partire dal territorio bene e quindi il folle Cicutto
La nostra realtà del lavoro svolto per l'elezione del Papa di paralisi dovrebbe avere consolidato questi rapporti contribuendo alla stabilità del governo e a creare le premesse il bipolarismo
I problemi da affrontare adesso sono davvero rilevanti e le aspettative dei cittadini lo sono altrettanto
Occorre delinea un percorso che renda visibile la possibilità di giungere ad una società più giusta libera e solidale sono essenziali di fronte alle crescenti incertezze per il futuro determinati anche dalla globalizzazione
Ci sono per dare risposte credibili in tal senso nei nostri confronti Gina destinate che avesse il consenso molto in mente prepara il centro destra
E determinante otteneva risultati su passione ridisegnare le caratteristiche dello stato sociale
Tutti nel risanamento finanziario è destinata a pesare
E allora mentre il nostro rapporto con le giovani generazioni
Pertanto poi siamo in grado di dare certezze su ciò che si intende fare sul riordino pensionistico più serio in grado di rispondere a esigenze dei Giovi e di togliere dalle strade situazione di disagio l'insieme dei lavoratori
Fermo restando che i patti con il sindacato vanno rispettati affronta il problema problema poiché è possibile perciò sacrosanto al fine di rendere chiaro a tutti il livello di previdenza che il sistema può soste di se il problema è affrontato con respiro è vero che il divario tra la vuoi colatoi occupati pensionati e destinato a crescere
Ma è altrettanto vero che si sistema paese sarà competitivo in grado di utilizzare al meglio le innovazioni scientifiche tecnologiche di promuovere la ricerca di risorse ci saranno il problema sarà soprattutto nell'attivo
Alle equità distributiva ovviamente per avere un sistema competitivo e determinanti ed efficienza a tutti i livelli a partire dalle istituzioni pubbliche
Qualche innovazione info poi è stato facile è stata fatta ma siamo ben lontani dalle ottenuto risultati
Rilevanti la conflittualità nella maggioranza dei anche nel governo dei nostri comuni a Panettieri dal governo di Bologna a ovviamente pesato
Per quanto riguarda Bologna e poi noi stessi ben due anni prima dalla fine del mandato abbiamo reso evidenti le divisioni interni al governo del pool rispetto al governo del Comune
Pur convenendo incantati con aiuti del documento Zani
Sulle ragioni della sconfitta a Bologna non si può tacere che nessun governo locale o nazionale può farcela senza un sostegno convinto della propria maggioranza se ciò avviene aliene piuttosto che stare in graticola meglio votare
So valeva per Bologna non vorrebbe ancora Piera Lombardi se non ci si consolidassero i rapporti nella maggioranza
Anche le cose migliori infatti non si esclude pura fa percepire se non esiste una forte coesione tra governo e sulla maggior affluenza e ancora meno se non c'è convinzione il partito più grande della coalizione ovviamente i problemi della guida del governo di Bologna
Ci sono anche stati alloggio ad esempio Zani quanto dice che forse non c'è stata sufficiente capacità di rispondere
Ha problemi invece ai i disagi sociali infatti necessarie pensare ai sistemi di potere protezione a partire dalla politica della casa
Dell'assistenza sociale evitando anch'io a rischio di fare interventi ripetitivi ai vari livelli istituzionali e di non definire criteri chiari di sensibilità tra le istituzioni
Anche per quanto riguarda interventi infrastrutturali a partire da quelli relativi alla mobilità le difficoltà da SI credibili continua ad essere grandi è vero che su Bologna e verranno investiti migliaia di miliardi ma è altrettanto vero che lo scetticismo sulla possibilità di realizzare opere è diventato immenso piaccia anche di fronte ai dati oggettivi
Anche in campagna elettorale dibattito anziché mettere in evidenza ciò sia Renato sui cordoli di via Emilia Ponente
Per quanto riguarda i problemi infrastrutturali e più in generale del governo del territorio sull'area vasta lo sforzo fatto dalla Provincia con lo schema direttore metropolitano è stato importante
Il ruolo di Bologna
Per rendere credibile la pianificazione concertata è determinante dei Promessi però non sono buone ipotizzare appunto di fare un tunnel da Casalecchio alle quote di Sollazzo
Senza una visione metropolitana significa accerto navigare a vista in modo pericoloso
Detto ciò tuttavia anche la nostra progettualità e incognite dei quattro e Vieri infatti che il tunnel sotto la collina eh un'improvvisazione è altrettanto vero però e le previsioni di potenziamento della tangenziale fa un esempio con adeguamenti RIS vincoli è una risposta parziale e sarà e la saliti annua non risolve certo tutti i problemi
è determinante verso attiva comunità tecniche scientifiche al fine di rafforzare nostra progettualità il lavoro che ho svolto in questi anni sul provenga la pianificazione territoriale mi hanno convinto dell'estrema debolezza dell'apparato tecnico a disposizione a livello istituzionale
Ed è la confusione di ruoli che spesso si determina nell'assunzione delle decisioni con conseguenze tutti situazioni spesso polarizzante
Vorrei concludere con poche considerazioni sul partito e sul bisogno di cambiamento personalmente ritengo sarà una cosa buona se si riuscirà a stabilire un maggiore collegamento una richiesta sociali del territorio interpretando i bisogni anche Traversi un rapporto più stretto con chi nel sociale già operanti anche nella promozione dei gruppi dirigenti sarebbe una novità definire modalità in grado di premiare la capacità dimostrate sul campione poco più che i rapporti più minuti fedeltà
E modifica gli infanti rilevare che spesso non ha nessuna importanza fai bene già visti che mette fare mente determinante avere rapporti giusti personalmente ritengo che avranno posso fare bene il segretario
Mi sono ancora più convinto dopo che ho può che ho ascoltato lo spirito con il quale si accinge ad assumere questo ruolo en nuovo Kallon fa bella scegliere collaboratore di fiducia ma soprattutto Richelieu capaci in grado di avviare la sensibilità necessaria a comprendere la complessità del territorio e attenti ad utilizzare tante potente inserita alcuni dei quali forse si sono allontanate soltanto perché hanno avuto l'impressione che tutto si svolgesse in ambito troppo ristretto e chi di loro in fondo non ci fosse poi tanto bisogno
Andrea De Maria si prepara Lamberto Cotti
Tareq compagne cari compagni negli interventi di questo congresso come più in generale nel dibattito in corso nel partito
Ci interroghiamo tutti sul tema purtroppo non nuovo della difficoltà di dialogo fra giovani generazioni e sinistra
Vorrei dire che più in generale si pone il problema della crisi dell'impegno politico
Deve nemmeno per tanti delle grandi idealità di riferimento del movimento operaio come orientamento nelle proprie scelte di vita della politica come componente essenziale della propria identità individuale
Vorrei dire a questo proposito che sia giusto porsi il tema di un nuovo protagonismo giovanile nei Democratici di sinistra dobbiamo sapere che c'è tanto da fare anche per recuperare l'impegno politico migliaia e migliaia di uomini e di donne
Che magari sono rimasti i nostri iscritti o nostri elettori mano che hanno scelto di rinunciare alla militanza attiva
Ciò accade anche perché è nel mondo della globalizzazione che pure richiederebbe più Governo e più politica è presente il rischio evidente di un'accentuata tecnici d'azione delle funzioni di governo e di una parallela frammentazione corporativa delle istanze della società
Mentre per il cittadino è forte la tentazione di divenire spettatore magari televisivo più che protagonista del confronto politico
Vedete la natura stessa della sinistra si spinge invece a pensare con coraggio con il necessario grado di innovazione
Ma un guardando alle spalle ma guardando al mondo che ci circonda pensare a come ridare un senso alla politica come espressione di tanti uomini e tante donne come motivo di grandi tensioni etiche e civili
Quando la politica non è questo allora davvero cade nella mera pratica burocratica e per noi diventa inevitabilmente la gestione di un declino sempre più rapido
Mi sono chiesto perché a chi non l'ha mai fatto fino ad ora oppure chi in altri momenti storici è stato un protagonista la vita politico-sindacale ed oggi si è allontanato dall'impegno attivo dovrebbe scegliere di vivere un'esperienza nei Democratici di sinistra
Ebbene due sono a mio avviso gli elementi principali
Il sentirsi parte di un movimento di un progetto fortemente radicato su grandi valori di riferimento libertà giustizia diritti umani fondamentali
E l'essere utile
Di saper modificare completamente la realtà circostante far progredire le comunità in cui si vive
Giusto quindi per prima cosa svolgerà un congresso che parla di grandi valori di riferimento
Di un nuovo internazionalismo di scelte radicali sul piano delle identità per la sinistra in quest'epoca di trasformazioni
Un congresso CRI dall'Ulivo il progetto il valore di grande progetto politico di incontro fra culture politiche soggetti sociali DiVersi che sanno lavorare e crescere insieme per il rinnovamento del Paese
Occorre per far questo è un grande sforzo unitario
Certamente nostro ma anche un grande rigore nel chiedere per davvero analogo sforzo a tutte le componenti e di soggetti che vivono nell'Ulivo
Chiedendo per prima cosa coerenza
Tra le parole infatti mi ha parlato con efficacia anche Sergio Sabattini
Ha ragione Mauro Zani tutto questo si colloca in una fase di grandi cambiamenti sarà necessario dirigerne calibrare negli equilibri sulla base degli esiti concreti
Eppure l'importante era rimettersi in cammino non divenire noi stessi vittima di processi di tecnici trazione burocratizzazione della politica vedete ora viene il difficile fare uscire da questo congresso fra la gente questo nostro tentativo che solo scritto sulla carta forse un po'troppa carta
Rischia di tradursi in un mero esercizio retorico
Pensare in grande quindi ma anche dicevo saper agire nella vita concreta delle nostre comunità
Quindi campo naturalmente la sfida del governo locale su cui anche per ragioni diciamo di ufficio
Vorrei soffermarmi per alcuni minuti
Vede che c'è il rischio concreto che Bologna anche per l'immobilismo del comune capoluogo
Non stia al passo con le innovazioni in campo a livello nazionale e regionale
Pensiamo solo alla riforma delle aziende pubbliche oppure era le definizione presente nella lei così detta legge Marinuzzi dei compiti a livello di enti locali
Con i sempre più accentuato trasferimento di deleghe da noi peraltro sempre auspicato ai comuni
Vedo tre temi rilevanti
C'è un grande problema di risorse finanziarie
Passaggio di deleghe che richiederebbe investimenti e personale che invece generalmente non vengono trasferiti
Significa nuove spese come nuove specie ci sono oggettivamente nei bilanci degli enti locali di quest'anno
Per non parlare dei Comuni sappiate che la Regione Emilia Romagna deve reperire quaranta miliardi sulle spese correnti del due mila solo per applicare quanto previsto dal nuovo contratto del pubblico impiego
Questi elementi mettono in sofferenza la finanza locale
C'è quindi certo la necessità di una riforma delle macchine pubbliche per ridurre gli sprechi
Ma anche quella di una ridistribuzione delle risorse nazionale regionale a livello locale c'è anche lo voglio dire il tema diarrea come quella della montagna che vivono particolare difficoltà per ragioni strutturali
Ci può e la necessità è ineludibile per essere efficaci nelle politiche pubbliche di sedi di governo sovracomunale
E questa per noi una grande sfida a partire dai processi in atto di associazione d'unione dei Comuni la rimessa in campo dell'idea forza dell'Area metropolitana
Un terreno sul quale sulle politiche concrete occorrerà cercare una rete di alleanze prima di tutto con i soggetti economici e sociali in terzo luogo a livello di legislazione regionale occorre muoversi con decisione verso la semplificazione di quelli ter di pratiche autorizzative che spesso coinvolgono più venti che magari senza qualificare le possibilità di controllo divengono un peso per i cittadini il mondo del lavoro dell'impresa gli stessi enti locali
Guarda a questo proposito con molta fiducia alla scelta che ritengo davvero opportuna di candidare Vasco Errani alla presidenza della Regione Emilia Romagna infine grande accanto ai grandi obiettivi nazionali e internazionali alle scelte delle amministrazioni locali se la vita quotidiana del partito
La sua di capacità di stare fra la gente
Le sue modalità reali di funzionamento
Sono da questo di punto di visto un po'preoccupato di alcuni aspetti del nostro dibattito anche locale
In tante sezioni si sente lo dico per esperienza personale
Soprattutto la nostalgia del diciamo così bel tempo che fu
De la forte tensione morale della grande capacità organizzativa del Partito Comunista Italiano di venti o trent'anni fa
Nulla da dire su quell'esperienza storica anzi e però occorre sapere che per essere in campo oggi il modello che viene dal partito nuovo di Palmiro Togliatti non è più quello giusto
D'altra parte sento ritornare una polemica sinceramente anch'essa non così nuova
Sugli apparati sui funzionari proprio quando al contrario si assiste ad un piuttosto accentuato restringimento dell'organigramma tempo pieno della nostra federazione
Che paradossalmente porsi oggi risulta un po'troppo sottodimensionato rispetto alle esigenze reali del partito
Peraltro lo dico con sincerità anche se capisco con un po'di inevitabile soggettività
è più facile forse anche più sicuro oggi
Fare i professionisti della politica anche per un tempo lungo sei sia in una collocazione professionale diversa da quella di funzionario di partito
Alla fine nel partito c'è bisogno di dirigenti fortemente ancorati nel mondo del lavoro delle professioni
I dirigenti che abbiano maturato esperienze amministrative e di governo che oggi più che mai non si improvvisano richiede una pieve notevole disponibilità anche in termini di tempo
Di persone capaci di maneggiare la politica di esponenti del mondo della cultura dell'università e così via
Importante che la selezione della classe dirigente oltre che in modo trasparente e democratico avvenga valorizzando la capacità di stare fra la gente
Di interpretare bisogni reali
Di saper produrre fra i cittadini consenso mettendo fine per tutti ad ogni logica di rendita di posizione
Ha ragione Salvatore Caronna il momento di investire davvero in termini di risorse umane sul nostro partito
Qui voteremo fra due candidati segretario io esprimerò il mio voto anche firmato la candidatura di Caronna nell'idea spero però di trovarmi poi insieme
In un impegno collettivo per il rinnovamento del partito
Magari con approcci e visioni anche diverse consapevoli però ci tengo molto a questo
Che non ci sono fra noi conservatori e innovatori ma ci dovrà essere in campo una proposta chi coinvolga l'insieme delle forze di questo partito che veda un intero gruppo dirigente impegnato coraggiosamente su un processo di rinnovamento
Se può il grande tema dei diritti degli scritti del loro protagonismo del loro reale coinvolgimento nelle scelte a tutti i livelli
Che si applicheremo concretamente quanto scritto nella stessa mozione del segretario Veltroni ma mi pare anche nella mozione della sinistra potrà costituire una vera discontinuità
Politica rispetto alla nostra tradizione di funzionamento
Sto concludendo dopo la vittoria di domenica scorsa si può davvero una aprire una fase nuova più positiva per noi
Abbiamo superato bene i mesi difficili trascorsi
Dalla sconfitta del ventisette giugno
Le sfide più complicate sono però davanti a noi affrontiamoli insieme con impegno e determinazione Graff
Allora intanto comunico che la conversione politica Sirio rinvierà al termine dei lavori dell'Assemblea congressuale in questa sala
La parola a Lamberto Cotti si prepara Giovanna Grignaffini
Voglio anche ricordarle che abbiamo ancora sei gli interventi in programma e quindi i lavori proseguiranno fino verso de diciannove e venti
Care compagne
Cari compagni
Noi stiamo svolgendo il primo congresso del Partito dei Democratici di sinistra
Avendo avuto tutto in modo di misurare i limiti dell'operazione politica che lo ha originale di questi alimenti siamo tutti consapevoli e però non se ne parla
Non se ne parla più
Così che quando a parlarne sono alcuni pochi di coloro che provenendo da esperienze diverse parteciparono agli stati generali di Firenze
Vi si ascolta
Come si ascolta che a qualche recriminazione da fare o qualche nostalgica da esibire
Invece il problema c'è
E sarebbe un errore rimuoverlo
Qual è il problema lo espongo in estrema e quindi rosa sintesi
Il cantiere aperto con gli stati generali di Firenze a immediatamente sospeso i suoi lavori
Il dibattito e il pluralismo interno del partito hanno sostanzialmente mantenuto i caratteri del dibattito e del pluralismo interno del PDS
Le correnti tradizionali la loro staticità a volte anche matematica soprattutto in periferia la scontata rappresentazione delle loro tesi l'altrettanto scontata continuità di gestione politica
Per converso le formazioni che hanno con il PDS dato vita Democratici di sinistra
Hanno messo in luce una loro oggettiva debolezza una scarsa capacità di incidenza politica e programmatica
E infatti risate dobbiamo dirlo anche da una certa vocazione alla separatezza
Mi ci metto pienamente dentro ovviamente
L'effetto di questa combinazione
è stato che nel partito non c'è stata nessuna virtuosa mescolanza
E fuori dal partito non si è percepita nessuna sostanziale differenza tra DS e PDS e poiché il PDS è frutto della svolta pur fondamentale e vitale del Partito Comunista Italiano
Il nostro è un partito che continua ad essere percepito come post comunista piuttosto che partito nuovo del socialismo europeo
Capace di svolgeva nel nostro Paese la funzione politica che svolgono i partiti socialisti nei loro Paesi d'Europa
Capace quindi di conquistare anche i livelli di consenso che li caratterizzano
Oltre che dei manifestare le capacità di innovazione di apertura che invece ci accomuna
Questo il problema
Questo è il problema che sta di fronte l'obiettivo della grande sì vista
Non è sufficiente essere nel PSI ed esprimere una vicepresidenza me l'Internazionale socialista per conquistare alla sinistra italiana per renderla grande una grande sinistra
I consensi di un elettorato riformista di sinistra che è ben più vasto del diciassette per cento conquistato da noi nelle recenti elezioni europee
Io penso che la strada che dobbiamo tracciare
E con decisione per correre
E mi pare che sia la strada di questo congresso
Stia insieme in una grande orgogliosa rivalutazione storica e politica
Del riformismo italiano quello comunista quello socialista socialdemocratico laico e cattolico
E nell'innesto su queste radici di un nuovo grande Progetto per la sinistra del due mila
Che coinvolga in un accorato di assunzione di responsabilità politiche programmatiche tutto il partito
E lo ancora ad un confronto nuovo con la società
Non la riproposizione
Delle tradizionali politiche della sinistra ma la capacità di innovazione della sinistra
Una sinistra utile nella società di oggi
Una Spoon una società che è profondamente cambiata Ilo Bondo che sta rapidamente cambiando
Io ho trovato nel Progetto per la sinistra e due mila risposte
A questa necessità li dobbiamo ovviamente discutere queste risposte
Ma non possiamo permetterci e quindi non dobbiamo consentire che questo progetto finisca in un cassetto travolto dalla pratica della politica vissuta giorno per giorno
Questo progetto deve essere per noi Democratici di sinistra la carta della nostra identità
E dei nostri intenti
Quella con la quale partecipiamo con autonomia e con originalità al dibattito aperto nel Partito socialista europeo quella con la quale intendiamo sviluppare evita di un confronto di merito tra tutti riformisti
Costruendo e offrendo le condizioni di una prospettiva di unità
Che sia a tutt'oggi di una forte e convinta collaborazione strategica per il buon governo del paese
Una grande sinistra un grande Ulivo bene sintetizza il titolo della mozione Veltroni l'idea di fondo che anima la nostra proposta
Ma come ciascuno di noi ha avuto modo di misurare i limiti dell'operazione politica che ha dato vita ai DS ciascuno di noi vede misura anche la distanza che c'è tra l'opzione di fondo di questa mozione e la realtà
Per quanto importanti e significative del risultato che hanno prodotto non sono cento le recenti elezioni suppletive che ci possono far pensare che questa distanza sia stata colmata
Bastano due o tre deputati in transito dal centrosinistra al centrodestra che si attestano temporaneamente sul Trifoglio cossighiano per ridimensionare la nostra legittima Zoia per un riconfermato appeal elettorale dell'Ulivo
è sotto gli occhi di tutti
La labilità
Dell'alleanza che sostiene il governo offuscano indole i positivi risultati
Noi siamo alla ricerca di quella solidità
Di quel respiro strategico che già dovremmo possedere dal momento che governiamo un Paese che ha assorbito le regole del bipolarismo e della democrazia dell'alternanza assai di più di quanto le abbia assorbite la sua classe politica
Per colmare la distanza tra gli obiettivi di un Brandolin quella realtà credo occorra per quanto ci riguarda mettere in campo insieme comportamenti coerenti
Nessuna vocazione egemonica e massimo rispetto per tutti ma anche una nuova intransigenza non le vecchie regole della vecchia politica delle alleanze dunque
Ma un uomo rigoroso confronto di merito
Per una coalizione fondato sul programma che unisca davvero forse consapevoli che il consenso maturo per tutti nell'apporto di ciascuna cambiamenti giusti
Piuttosto che dall'accanimento di ognuno sulle proprie particolari spesso strumentali sventolate specialità
è la rivoluzione di una politica seria insomma
Capace di riportare al voto o la massa crescente di chi si astiene
Non la defaticante pratica di mettere insieme le sigle con l'effetto che tante più ne raccogliamo mandando i contenuti in su per le scale di cantina tanti più consensi Guardian
Una grande offensiva deve muovere da questo congresso sui contenuti
Il nuovo grande Ulivo coalizione dei riformisti in una sì netta chiara e definitiva per un sistema politico fondato sul maggioritario per il bipolarismo e una democrazia compiuta dell'alternanza
La riforma dello Stato la riforma dello Stato di diritto le questure idea sicurezza la riforma dello Stato sociale le riforme economiche sapendo che il riformismo taglia l'erba sotto i piedi del massimalismo
E vince sulla destra non quando annuncia innovazioni ma quando dimostra di sapere per seguire più utilmente gli interessi del Paese il suo sviluppo e la sua coesione
Un bene sociale un bene competitivo insieme di straordinaria importanza
Insomma i riformisti le riforme le devono fare se no perde
Concludo
Con una brevissima considerazione su Bologna
Prendendo spunto dall'ottimo contributo Di Mauro Zani ottimo dentro è ottimo fuori
E perché è anche qui per una nuova stagione del riformismo locale è necessario che si mette in campo come partito e come coalizione una grande offensiva sui contenuti
Non l'offensiva di chi vuole con la bava alla bocca riconquistare Bologna perché il voto di giugno non è stato un incidente e la becera agire non è nel nostro stile
L'offensiva invece dichiara cuore davvero i problemi della città e vuole conquistare il consenso della città sull'idea su un progetto di città all'altezza delle sue tradizioni e delle sue vocazione
Quando il Sindaco definisce transitorio il fenomeno delle liste civiche
Espone un pensiero saggio
Ma quando pensiamo che la sua lista civica il secondo partito della città
E che i partiti del Polo che lo sostengono non hanno mai Espresso e continuano a non esprime alcunché su ciò che vogliono sia a Bologna
Allora ci preoccupiamo perché la somma del transitorio e del niente difficilmente può produrre un buon governo
Abbiamo davanti a noi un grande lavoro da fare
Dare corpo nelle nuove e positive condizioni legislative all'ITEA di Bologna metropolitana
Un'idea me cara e vincente sul piano della capacità competitiva del nostro territorio di una più avanzata coesione sociale sul piano di uno sviluppo più equilibrato e sostenibile
Dare corpo Forum civico
Per una coalizione per un programma che si ricostruiscano don intorno a un tavolo ma in un rapporto ovvero con i cittadini
Infine lavorare per un partito della sinistra che sulle radici di cui va fiero è capace di Nesta la pianta di un nuovo progetto e di un nuovo modo di essere e di agire io ho firmato per la candidatura a segretario delle federazione di Salvatore Caronna e anche per questo un augurio Halloween di buon lavoro Grassi
Giovanna Grignaffini si prepara Giuliano Barigazzi
Ho deciso di raccogliere la sollecitazione della sezione Baldi Casoni
Che sul suo Foglio trecento lire ci invitava a venire al congresso meditando su una recensione di Marco Lodoli al film di Almodóvar tutto su mia madre
Perché ho trovato opportuno quest'invito
Perché il richiamo al film di Almodóvar ci ricorda innanzitutto che la vita continua a scorrere fuori da cui mentre i rituali alle retoriche di ogni congresso finiscono spesso per farcelo dimenticare e poi perché il film di Almodóvar parla del talento e del coraggio delle donne
Un talento e un coraggio di cui la società e dunque anche questo partito ha bisogno un vitale bisogno e di cui il congresso di Torino dovrà decidere cosa fare quando sarà chiamato a votare le modifiche allo statuto agli ordini del giorno proposte dall'Assemblea nazionale delle donne
Modifiche regole chiare che muovano verso la promozione di una più compiuta democrazia interno al partito in cui i talenti di ciascuno e ciascuna ma anche quelli di differenti delle donne e degli uomini siano ampiamente valorizzati
Tutto su mia madre ci parla dunque di talento e coraggio
Un talento che nasce innanzitutto dal riconoscimento
Che prima di essere bella o brutta docile o refrattaria alla nostra pretesa di dominio la realtà semplicemente
Esiste consiste si agita si muove già mi dice si dispera si dispera anche nella solitudine come ci ha ricordato Salvatore Caronna nel suo intervento la realtà è e dunque la prima attitudine da temere nei suoi confronti è quella di accoglierla prendersene cura e provare a darle forma
Darle Formai darle senso certo ma prima lo ripeto accoglierla prendersene cura esserne interamente parte
Amore del mondo è la parola che pesa attrici come Anna rendessimo vai hanno individuato per descrivere tale attitudine un'attitudine di cui il nostro partito a oggi bisogno e poi il coraggio quel coraggio che sa che il timore è la premessa dell'avarizia e che la prudenza fa chiudere le porte come dice Marco Lodoli
Il coraggio che nei vincoli dati dalla realtà si muove con la radicalità più assoluta per cogliere tutte le opportunità di cambiamento e trasformazioni
E essere radicali nel pensiero e nell'azione un'altra attitudine di cui il nostro partito in questa fase assolutamente bisogno
Amore del mondo che è cosa diversa dalla Realpolitik e radicalismo nel pensiero nella sezione che è cosa diversa da un estremismo privo di ogni vincolo sono queste dunque le attitudini che le donne hanno coltivato e che possono proiettare sul processo di ricostruzione del nostro partito
Ne abbiamo bisogno tutti perché il rapporto con la realtà innanzi tutto che si è allentato perché è la capacità di porci domande radicali che è venuto meno
Che la domanda davvero radicale da porci qui oggi visto che insieme a molte altre cose il mille novecentottantanove è accaduto davvero con tutte le conseguenze che ciò comporta
Quella domanda radicale dicevo non è di sapere quale sinistra vogliamo e con quanta nostalgia per i bei tempi antichi ma di chiederci più radicalmente la società ha bisogno oggi della sinistra
Ancora la sinistra può farsi interprete adeguata della realtà
Farsi interpreti adeguata che non significa essere arbitro o maestro magari sventolando libretto di qualche formula ideologica vecchia o nuova
Domande immense evidentemente alla cui esplicitazione occorreranno molte opere e i giorni
Ma intanto abbiamo a disposizione due solide modi motivazioni presenti nella mozione Veltroni per rispondere con umiltà ma positivamente a queste domande
La prima riguarda la libertà
La libertà di ciascuno e ciascuna valore prezioso e irrinunciabile di ogni società contemporanea
Una libertà che non si può disgiungere dai diritti e dunque da una effettiva libertà di tutti in un mondo sempre più globale e interdipendente diritti negati assenza di libertà per qualcuno sono infatti una minaccia e un ostacolo alla libertà individuale
Libertà uguaglianza dei diritti e delle opportunità sono dunque due facce della stessa medaglia
La seconda ragione a che fare con una frase di Albert Camus e che nel mille novecentocinquantatré scriveva c'è la bellezza e ci sono gli oppressi per quanto difficile possa essere io vorrei di essere fedele ad entrambi
Non è più solo il desiderio o la vocazione individuale oggi che ci porta su questa stessa soglia perché nella società dell'incertezza in cui viviamo società in cui tutto si tiene e le parti dell'universo si parlano
Non ci può essere bellezza senza solidarietà con gli oppressi non ci può essere eccellenza senza ricostruzione di un tessuto connettivo continuo che rinnovi legame sociale
E lo faccia diventare sostegno di ogni slancio verso le stelle
Bellezza e solidarietà eccellenza e legame sociale libertà di ciascuno libertà e diritti di tutti sono questi i valori e le domande che la realtà ci rimanda
E per interpretare le quali non bastano allora pochi ritocchi ad una rigida impalcatura di partito rapidi sguardi
Dal ponte verso una realtà in continuo movimento è necessario stare in quel movimento immergersi nel suo fluire per poterne davvero diventare punto di orientamento
è dunque questa nostra società dell'incertezza che ha bisogno della sinistra e dei suoi valori
A Bologna in Italia nel mondo
Una sinistra che sa farsi più grande perché è più grande è diventato il suo compito più grande deve diventare il suo radicamento territoriale e i suoi legami internazionali ma di questa domanda diffusa di sinistra dobbiamo essere degni essere all'altezza del compito individuando le forme e gli strumenti le alleanze adeguate e dunque senza chiederci preventivamente secondo una vecchia logica politica se conteranno di più
L'intero arco dell'Ulivo o le singole pietre dei partiti che lo compongono
Ma continuando a sapere
Che non possono servire a nulla Larrea con le pietre se non sono insieme è questo il mio modo di leggere la frase una grande sinistra in un grande Ulivo
Come il vincolo di realtà auto possibile che va sollecitato senza forzature
Qui ed ora c'è un processo in corso che non prevede formule magiche geometrie variabili
Ingegneria politica
Ma chiede solo di essere assecondato e compreso l'unico frammento di realtà verso cui possiamo davvero essere radicali esercitare la nostra intenzione riguarda noi stessi
Cioè la nostra mentalità le nostre forme di relazione all'interno e all'esterno del partito
Ma già parlare di interno esterno può suonare riduttivo perché c'è un insegnamento che l'esperienza di Bologna ci ha lasciato e che non si può pensare di governare una città senza farne integralmente parte
Farne parte cioè stare nella Rete di una città che è cambiata segnata dall'insicurezza creata dal processo di una globalizzazione passiva legata alla scomparsa dei luoghi di socializzazione il machista segnata dalla caduta delle rappresentanze tradizionali e in cui i corpi intermedi si esprimono nelle forme dell'autogoverno
Ma anche a una città don indifferente fatta da associazioni gruppi singoli ristabilire canali di comunicazione con questa parte vinta essere uno dei soggetti
Del processo è quello che si è cercato di fare con la scorsa festa dell'Unità
è l'idea del Foro
Proposto dal partito è l'idea stessa di quella macchina elettorale di cui ha parlato Zani nell'intervento di ieri cioè l'idea di una macchina partecipante interamente comunicativa
Infatti non dobbiamo pensare a Bologna come a un mercato elettorale in cui piombare a suon di progettisti dogane promesse il nostro percorso deve essere un altro ricostruire quel tessuto connettivo
Partito a Rete federativo aperti al plurale che nasca e si muova dalla necessità del presente è dunque la comunicazione un minuto grazie
è dunque la comunicazione che significa anche attenzione ai nuovi linguaggi che deve diventare per noi una vera e propria ossessione
E quando parlo di comunicazione non mi riferisco solo al problema delle nuove tecnologie
Ma che ne costituiscono certe una parte dominante ma quell'insieme di spazio e riviste parole editoria radio televisioni canali di relazione che costituiscono il sistema integrato dei media
Si tratta infatti di oggi di ripensare il ruolo del territorio locale la sua identità la sua differenza e la procura pluralità dei soggetti che lo abitano nel processo di sviluppo della società
Dell'informazione un processo che ha contestualmente sviluppo
Di una diversa Economia della cultura del commercio dell'impresa della pubblica amministrazione delle forme di relazione
Verdi stili di vita
La Giunta precedente era stata molto esplicita su questo terreno con le sue proposte di rete civica Città cablata distretto multimediale Bologna città europea delle culture
Erano proposte che pur diverse muovevano da una stessa impettito impalcatura e facevano del tema della comunicazione e della cultura
Il grande obiettivo capace di fare di questa città un luogo dove legame sociale diffuso ma anche un luogo dell'eccellenza sul piano nazionale e internazionale dati dobbiamo ripartire se da qui sapremo ripartire alla foto ingiallita della fotografia che ci propone Guazzaloca che fa appello all'orgoglio di essere di Bologna potremo contrapporre l'immagine in movimento dinamica
Di un gruppo di persone di intelligenza e di volontà che insieme lavorano per trasformare Bologna e farla diventare ciò della sua tradizione merita oggi di sollecitare
Giuliano Barigazzi si prepara Fausto Anderlini
Un comunicato la nuova sinistra si riunisce domattina alle ore nove presso il Circolo dei sarti
Cari compagni e cari compagni
Credo che la mozione politica presentata da Walter Veltroni rappresenti un punto di partenza chiedo una riflessione efficace per il compito principale che abbiamo di fronte
E cioè l'elaborazione di un progetto per la sinistra e il due mila
Ovvero la necessità urgente di ridefinire una identità dir inventare un ruolo più innovativo per essa in Italia e non solo di ripensare le proprie ragioni
Identità vuol dire compiere scelte porre opzioni definire dei comportamenti scegliere valori quali punti di riferimento dell'agire politico quotidiano
Questa è una necessità che ci deriva dalle enormi trasformazioni di carattere economico e di natura sociale che si stanno verificando alla fine di questo secolo
Sono cambiamenti che toccano i comportamenti sociali
La struttura delle relazioni fra le persone e perfino le forme più elementari della prova della nostra vita quotidiana questi cambiamenti spesso riassunti sotto l'unica formula della globalizzazione amine si hanno infetti su tutti i campi della vita sociale
Aumenta quindi il bisogno di governo dalla globalizzazione la promozione e la tutela dei diritti umani la necessità di regolare i conflitti sostenere forme di cooperazione e solidarietà tra gli individui le comunità le nazioni stesse emerge in sostanza secondo me una nuova domanda politica che costringe la sinistra da un lato a rifiutare una posizione difensiva o conservatrice
Dall'altra porre in discussione i valori tradizionali che sono determinati in altre condizioni storiche sociali a ricercarne di nuovi a ridefinire obiettivi
A fare scelte ad avanzare proposte sui temi dell'eguaglianza del ruolo della scienza e della tecnica sua divaricazione tra potere economico e potere politico
Alle necessità di un nuovo internazionalismo così come la mozione bene sottolinea la sinistra dunque il compito di definire un progetto non vago non generico
Renderlo riconoscibile
In quando deve scegliere valori e proporre soluzioni rispetto ai problemi ai mutamenti che intervengono nella vita quotidiana delle persone
Solo così possiamo ritrovare la linea di demarcazione tra l'essere di sinistra ed essere di destra rispetta in interventi che intervengono nel mondo nella vita quotidiana nelle nostre comunità scegliere fare opzioni proporre soluzioni solo se abbiamo un progetto politico di questo tipo se lo riconosciamo lo rinviamo chiaro la politica può tornare ad essere ad avere fiducia o tornare nel senso
Strumento di scelte collettive e di progettazione del futuro
Ecco perché credo che lo la frase della grande se ne sta in un grande Ulivo sia lo strumento per per fare ciò la mozione a mio avviso va intesa come un impegno inequivocabile ad una riforma della politica italiana in senso europeo nel senso europeo del bipolarismo
E di consolidamento di un'alleanza e non di una coalizione elettorale di forze diverse e convergenti
Non è una fase transitoria verso un partito democratico dei confini labili e incerti
Ma la sottolineatura all'interno dall'alleanza
Come forza dell'alleanza stessa senza nessuna pretesa egemonica del ruolo dell'identità appunto che dicevo prima della forza del partito dalla sinistra quale elemento indispensabile nell'alleanza dell'Ulivo
Una coalizione che quindi non deve essere la somma dei partiti come si è detto ma la sintesi delle culture riformiste del Paese dico io non solo la sintesi delle culture che derivano dal passato ma la ricerca di una nuova sintesi di queste culture proprio rispetto ai problemi che vengono posti oggi
Alle comunità dai mutamenti che richiamavo prima
Per fare questo credo però che ci sia bisogno
Di un rinnovamento del partito è stato detto
Io sottoscrivo quanto andava dicendo Salvatore Caronna di cui appunto ho firmato il sostegno a segretario dalla Federazione
Perché credo che ci sia la necessità di costruire nuove forme di partecipazione politica
Condivido il documento di Zani organizzazione reca il patto federativo riscoperta del territorio promozione di una cultura e di una politica del prassi dirigenti però compagni ora di passare dalle parole ai fatti
Cioè queste cose cioè diciamo da parecchio tempo non è che ce le siamo inventate adesso
E parecchio tempo che stiamo parlando di una riforma profonda del partito delle forme di partecipazione
Io credo che sia ora di passare ai fatti passare infatti significa che ognuno deve assumersi la responsabilità di cambiare forma mentis modelli di comportamento stili linguaggio e ora di si è si è detto è ora di ritornare laddove ci sono i luoghi del cambiamento cioè ritornare a parlare mezzo alla gente
Ritornare a parlare con la società Consel movimenti così due associazioni e dove il partito non è totalizzante o esaustivo appunto della ricchezza del sociale
Io credo che però per fare queste appunto per passare dalle parole ai fatti
Dobbiamo ritornare a considerare il partito con uno strumento rientrato un fine collettivo e si è collettiva un Progetto è un'idea di città e un'idea di comunità e un'idea di società che dobbiamo avere
Solo considerando il partito non al servizio
Di chi lo fa di chi li merita
Anche negli scritti ma considerandolo come uno strumento per realizzare un progetto noi possiamo dare senso all'agire di chi milita e possiamo ridare senso di fiducia ci guarda dal di fuori
Quando Salvatore Caronna parla di un partito al servizio del cittadino io intendo appunto come uno strumento non è certo un come dire un'istituzione un comune un partito quindi non potrà dare servizi in senso stretto al cittadino permettetemi la battuta
Penso appunto che invece dobbiamo offrire uno strumento per realizzare un progetto realizzare un'idea vive di una comunità nell'idea un'idea di laicità miliardi di una convivenza di un modello di convivenza di regole di convivenza di comportamenti collettivi
Per fare questo credo appunto che sia ora come dicevo di passare dalle parole ai fatti e credo che ci sia la possibilità siano energie e potenzialità
In tutte le direzioni ci sono persone che si sono allontanate dal nostro partito e possono ritornare ci sono persone che possiamo di nuovo coinvolge c'è bisogno di questo grande slancio se il partito diventa uno strumento politico per per realizzare un progetto
Si possono e mette in campo passioni energie ci sono da parte dai sedici militanti fidati farà dirigente se il partito vilipeso in questo senso non autoreferente non al servizio di qualcuno
O di gruppi di riferimento all'interno del partito spesso allora diventa di nuovo uno strumento di passione uno strumento di governo un centro di elaborazione di idee un soggetto politico un luogo dove far crescere persone dove abbia senso leggi delle persone
E questo Progetto io credo che oggi per finire con un tema locale ce l'abbiano Ischia mi cita metropolitana
E qua dico una cosa ancora
Non mi soffermo sulla necessità della città metropolitana e del tutto evidente l'inadeguatezza dei livelli comunali
Nel definire esigenze di governo complessivo di quest'area oggi quest'aria se è vero che le aree si misurano a livello competitivo con altre aree europee e non stiamo parlando più di città
Evidente che abbiamo la necessità di definire politiche di governo ampie
E quindi eccitamento Polita un po'la metafora di tutti i progetti che si possono mettere in campo
Sto parlando di mente di politiche insediative di politiche economiche e politiche sociali di politiche ambientali di politiche sulla mobilità tutte vengono ricomprese dentro questo grande contenitore la città metropolitana oggi però vorrei che quando parliamo di città metropolitane non mettiamo lì come dire una formula Ina retorica anche qua siamo conseguenti c'è la città metropolitana
Bolognani non i più già la Bologna di un tempo
La maggior parte delle persone stanno fuori da Bologna in questa provincia ci sono duecento mila persone Sonate via Bologna venticinque anni sento sento troppo spesso continuare a parlare della sua città
Badate né una una boutade come dire di chi appunto fa sindaco a San Pietro in Casale o di chi viene dalla dalla dalla pianura in questo senso
Ritengo che ci sia una necessità di considerare comicità di Bologna l'intero territorio metropolitano ma dotando anche noi forme di pensiero conseguenti
Quando parliamo delle politiche di governo sulla metropolitana le parliamo su tutta l'area metropolitana e qui dobbiamo far diventare la città metropolitana
La città finisco la città metropolitana deve diventare non più solo qualcosa che sentito ai cittadini come un meccanismo di ingegneria istituzionale per troppo tempo non siamo riusciti a riparlare alla gente di che cos'è questo progetto ma deve diventare il sentimento di un'identità civica più allargata
Se c'è come dice Zani una caduta dell'identità civica a Bologna noi non abbiamo altro
Non possiamo fare altro che ridefinire un'identità civica più collettiva di carattere metropolitano
Ma facendole diventare facendola crescere dal basso facendola diventare qualcosa che la gente percepisce come un momento che può cambiare qualcosa nella vita quotidiana i processi tutti i giorni altrimenti rimane infatti ingegnere istituzionale rimane un fatto che un ceto politico mette in moto
Ma non diventa appunto identità civica non diventa un processo
Dove noi possiamo ricollegarci pericolo Caccini voi del cambiamento cioè fra la gente stessa nei luoghi dove essa si trova nei luoghi dove lavora e far diventare questo progetto il cardine di un'iniziativa politica
Che ovviamente anche il tema dell'opposizione al governo dalla città di Bologna
Allora intanto comunico che sono pervenute altri contributi alle spese congressuali dall'Unione comunale dei Savigno cinquecento mila lire
Dall'unione del quartiere Santo Stefano un milione dall'Unione comunale titola Predosa un milione cinquecento mila e dalle sezioni che Sasso Marconi un milione e cinquecento mila
La parola Paolo strambi Harry che si preparava Gianguido nati
Sì vorrei intrattenere pochi intimi rimasti
Pubblico ristretto ma selezionato naturalmente quindi meritevole di rispetto e considerazione
Con qualche piccolo pensiero intorno a qualche parola chiave
Anche se la prima parola chiave che mi viene da usare in in modo paradossale Cuffaro per peraltro anche dopo riguarda proprio questo congresso no noto che prosegue questa era la disastrosa situazione in virtù della quale abbiamo un dibattito dove certamente la componente rituale ad Osimo sicuramente elevate
E che però drammaticamente
Vive una condizione di totale spareggio della ritualità del dibattito si deve parlare davanti al presidente quasi assenti no
Ecco forse no non è una critica la Presidenza no eroicamente Stephens seduta anzi mancherebbe altro
Il primo pensiero riguarda questa questione che ho sentito più volte nel dibattito noi non vogliamo un partito transitorio no sia chi sostiene una mozione sia chi sostiene l'altra conviene
Sul fatto che non si vuole un partito transitorio invece io penso che i partiti siano transitorie
Come transitoria la vita come transitoria qualsiasi manifestazione no andammo alle elezioni di giugno con una bandiera in pugno che era quella del partito che nel proprio orgoglio non rivendicato il proprio ruolo egemone nella città
No
Rivendicando le proprie radici esibendo le all'elettorato affermando questa idea di solidità di se stesso no
Un'egemonia che veniva da lontano e che si voleva proiettare in un futuro ancora più lontano ci siamo ritrovati con la metà dei voti da cento mila a cinquanta mila civili
No
Dunque la transitorietà ci ha colpito ai nuovi e molto duramente facendoci molto male
I partiti sono sempre transitorio patemi sono costrutti umani evolvono nel tempo quindi ogni volta li definiscono le proprie origini
Cambiano la propria forma ride finiscono a proprie funzioni proprie referenti certo seguono naturalmente ma questi sono le idee e le idee hanno una loro durata no hanno una loro storia hanno del loro invarianti e le idee di partiti che si ispirano alla sinistra
Sono avviamenti de invarianti solide che molti hanno recitato anche da questo palco di uguaglianza di solidarietà di libertà
No valori che di volta in volta storicamente vengono declinati in funzione le circostanze della struttura sociale dell'evoluzione politica del costume
Quindi i partiti solo transitorio un partito che non si pente assi come transitoria serve un partito inutilmente stupidamente rigido destinato a subire gravissimi contraccolpi delle circostanze come capita attuano
Anche per questo io peraltro ho aderito alla mozione uno non perché sia avverso a molti dei pensieri che sono la mozione due
Io sottoscriverei per intero il discorso che qui ha svolto ad esempio il compagno Ghezzi a proposito del lavoro e in particolare quei passi che riguardava il tema della flessibilità
Non solo sotto il teorema lo allargherei anche lo arricchirei anche di molti altri argomenti di carattere analitico se solo ci fosse il tempo ma credo che il modo per potere dare uno spazio una dimensione che sia politicamente rilevante questi discorsi lo si trova solo nell'azione uno pur con tutte le sue cioè una mozione Veltroni pur con tutte le sue imperfezioni e cede il fatto soprattutto l'idea di fondo che qui reitero molto semplicemente che l'identità questa forza della sinistra evidentemente noi vogliamo ricostruire e di qui vogliamo allargare i confini può definirsi solo se noi sappiamo rapportarsi a una dimensione lo spazio politico che ovviamente sta al di là di noi stessi
Stati dalle nostre radici storiche sta al di là del nostro presente
Si colloca in uno spazio che sta intorno hanno solo in questo modo diciamo così noi possiamo evitare lo schematismo del partito fisso che poi è un partito sperò fisco un partito che pensa di distillare la propria identità attraverso questo quel consesso questa o quella precisazione puntuale e Dante dottrinaria no
Della della propria entità politica e assumendo impiego dall'inizio della transitorietà
Continuare a persistere per ciò che di valido cioè nella nostra persistenza e a cambiare se siamo capaci anche la nostra identità per quante necessario cambiarla
Quindi l'antinomia fra il partito della sinistra il partito democratico fra il partito che si vorrebbe transitorio da un lato il partito invece che guarda a sinistra l'identità con una forma fissa è un'antinomia appunto tale no una un una falsa contrapposizione il secondo pensiero che nera fare riguarda questo benedetto collegio dodici dove naturalmente si è vinto ma lo ricordava Zani
Non tutto oro quello che luccica sicuramente diciamo così lì si è fatto argine a un'operazione politica che probabilmente era qualcosa di più di una semplice remake del guastano chimismo ed era qualcosa di più anche di una semplice riproposizione della forza del centrodestra come tale non
è bene ricordare che il il Tura il candidato Tura era stato sicuramente selezionato da un accordo che intercorso tra diversi soggetti
Politici morali istituzionali sicuramente il cardinale Biffi era fra questi era fra i grandi elettori del candidatura
è vero che con tutta la grazia del caso essendo egli un cattolico Arturo Parisi ha affermato che e star
Ventura strumentalizzare il vescovo io però non penso che il vescovo sia così poco avvertito no da farsi strumentalizzare
Da un candidato e qualche fotografo che si pone al suo seguito se quell'immagine sono apparse evidente che c'era l'accordo del vescovo e comunque non c'è stata nessuna smentiti in materia questo mi fa pensare che il cardinale Biffi era uno di quei grandi elettori
Mi fa pensare che sicuramente ha si innalza distonie allo stesso Guazzaloca si erano concentrate intorno a quella candidatura un insieme di forze che pensavano di fare un'operazione di verza dal qual dal guasto erotismo cioè dalla lista civica e come tale certo hanno cercato di sfruttare diciamo l'impossibilità di marketing che guastano chisura offriva a questa candidatura il candidato di partire tutte queste baggianate qui
Riprende Pericu la gente però l'operazione erano riverse era un'operazione politica che mirava a sperimentare la possibilità di costruire un'egemonia moderata neo centrista neo democristiane se vogliamo
Su un vasto blocco di forze a giocando in condizioni appunto di subalternità e di portatore d'acqua il Polo medesimo e sfruttando gli spazi lasciati aperti appunto nella società nella realtà locale
Dalla crisi della sinistra in particolare dal nostro partito questa era io ho pensato
Ho capito l'operazione che stava dietro al collegio dodici come tale un'operazione di cui non abbiamo avuto alcune avvertenze anche sulla scala nazionale basta cambiare il nome dei cardinali nostra
Il nome di taluni soggetti vediamo subito di che cos'era la fotocopia questo operazioni no
E quindi questo è una sicuramente di questo collegio e dire no non tanto per il voto in sei perché si siano ribaltate tendenze eccetera diciamo che questo operazione un'operazione che è stata battuta anche se diciamo così lo show da vero nei confronti della situazione politica che si è girato tutto in giugno Bologna lo misureremo sicuramente in occasione delle elezioni regionali a questo fine
Va beh
Retorico però dovrebbe essere colto con tutta la drammaticità del caso insomma hanno abbiamo pareggiato una partita abbiamo bloccato un'operazione politica
Ma però la partita decisiva che determinerà a cui il corso degli eventi politici e che darà il segno della riconversioni o meno del del blocco delle forze sociali politiche culturali che si sono dislocate nel nostro piatto locale in quest'ultimo periodo sarà verificato in occasione delle elezioni regionali e qui si tratta opportunamente
Giustamente traendo vantaggio dal fatto che si è potuti pervenire a una candidatura unitaria coalizione Ale no senza in FIGC inutili ferite come avvenuto in altre circostanze sfruttando questa favorevole
Punto di partenza si tratterò però anche di ragionare intorno elementi programmatici che siano suscettibile essere recepite nel contesto locale no
L'idea di un regionalismo non centralistico che lavora appunto a governare diciamo così la potenza era un oscuro Bettino una vasta rete urbana regionale e che sotto questo profilo gioca a rovescio e sarebbe un modo intelligente di farlo l'operazione che il sa Lissoni ancora malgrado la sconfitta continua pervicacemente a proporsi cioè l'operazione
Della della Rete civica che si costruisce a partire dalle liste civiche le esperienze locali Pd risale a livello regionale ecco noi dovremmo avere invece l'intelligenza
Di proporre un modello una strategia regionale che invece è una stazione di governo ma di governo di questa Rete delle sue autonomia delle sue
Soggettività quindi una Regione non centralistica non stupidamente burocratica
Dove il presidente non è appunto un governatore ma è colui che esprime una leadership forte autorevole di un progetto di governo che ha la rete urbana jet regionale soprattutto la nostra rete urbana che la nostra immensa ricchezza strano
Come suo referente primario il sistema di autonomia che si muovono in questa rete
Io ho un certo una certa preoccupazione però devo dire sempre punto proseguendo nella falsariga retorica
Perché devo dire che io mi era un pochettino affezionato all'idea che si era realizzata ultimamente c'è questo partitino un fondo sull'orlo diciamo così dello stato di eccezione dove c'è un reggente una sorta di commissario che veniva fuori che lo tiene sulle spine un partito che vive diciamo così sull'abisso della sconfitta qui è stato costretto no che ha i nervi tesi sinergie in muscoli cervello partito anche nevrotico se si vuole no
Però che lui in questo stato uno di pensioni mi ero affezionato fino al grande terrore che adesso riprenda tutto il vecchio tran tran che si siamo ruoli direttivi le segreterie ma anche tutta sta storia che il partito Mtv dunque tutti questi interventi che son venuti qui a dire il partito perché non se la democrazia non si discute ma un partito dove si è solo discusso discussioni inutili
Di posizionamento dove si spacca il capello in quattro Di Stefano di tutti i colori questa è la realtà che abbiamo conosciuto ma dov'è che il Partito Democratico oggetto questo non è vera democrazia è una parodia
Democratici Istica distrutti dolore inutile della democrazia
Fortunatamente per la sconfitta la tagliati o il Grande terrore che adesso sotto l'idea che facciamo il partito democratico di nuovo qui che discute dove gli iscritti contano chi più ne ha più ne metta i sederi prenda corpo io so come va a finire
Segreterie direttivi direzioni
Lunghe fumosi estenuanti riunioni ma tutti affumicate
Dove si racconta una massa di panzane che poi di andare a decifrare perché quando uno dice una cosa e perché sta posizionando si rispetta Tizio Caio Sempronio e guarda sempre ultima analisi alle candidature che albeggia no
Di qualche mese in qualche mese davanti ai suoi occhi no e tutto il suo spirito di conquista prende con la queste la realtà del partito quella che giustamente con drammatizza Ando la cosa in Veltroni ha messo nella sua mozione che era la parte più bella quella un ibrido di dolore ma basta dicevo un mucchio di cose senza perdersi proprio per il lungo su questa questione
Insomma mi piace l'idea d'un partito invece poco democratico
Dittatoriale
E che proprio per questo come diceva nel suo bell'incipit è un paradosso è ovvio quello che sto usando spero che si capisca che suo bell'incipit la Grignaffini sfidando Almodóvar no è un partito che proprio per questo
Esce dall'unanimismo masturba torio no in cui perennemente afflitto e riesce in qualche modo a entrare in contatto con la vita reale che scorre intorno a luglio no perché sempre transitoria come sappiano
Ecco paradossalmente un partito meno democratico commissariato che vive sull'orlo di queste nevrosi perenne era un partito migliore ci sono altre due paroline chiave interessanti che si potevano sviluppare una è quella della Rete e l'altra è quella della macchina avere sul web e le parole chiave no dico solo proprio ma politicamente due cose
Anche tutto questo gran parlare il partito federale cedendo dalla Commissione Statuto una frizione continuano
Io non ho mai visto che abbiamo al stiamo allevando generazioni di qualità e vivono di puro procedura lirismo per i quali la politica la continua pedissequa distillazione di regole di procedure di modalità di pesi e di contrappesi
No
Sono creature senz'
Quelle che abbiamo tirato fuori il partito assi su quattro
Sono state castra
Da una politica deteriore castrati letteralmente
E il partito federale che è una grande cosa da un qualcosa che viene fuori dallo Statuto che ci regala qualcuno perché si trattò di delegati appunti regionale rivali come suo modello ne voglio quaranta per cento e le donne dico vogliamo i quaranta per cento se no sanzioni pecuniarie per chi non lo rispetta no anche di questo formalismo le donne che come giustamente si diceva Grignaffini dovrebbero ci hanno insegnato questo lo scorrere della vita la forza della passione degli del del delle viscere nobile sentimento dell'affettività della libidine
No e la sua irruzione contro la formalizzazione tramite economico calcoli Istica nonché politico sociale istituzionale no alla fine tutto si condensa in questa epiche battaglie su quote da raggiungere da rispettare facendo intervenire sanzioni no
Avranno pure le loro ragioni ma non voglio Pannella coloro fare un pochettino per tutti insomma questo preoccupazione è una grande idiozia secondo me il federalismo è un fatto che si costruisce
Il federalismo significa darsi una cultura e soprattutto una prassi sociale in grado di determinare di affermare la distintivo autonomia dei soggetti che entrano in quel processo
Cioè il federalismo si afferma e federalismo troppo alcuni quelli che di cui il transitorio eccetera eccetera è un'idea guardate che è radicalmente nuova l'impianto perché nel comunismo
Nessun nella socialdemocrazia avevano il federalismo e loro codice genetico anche se le cooperative i sindacati le associazioni mutualistiche eccetera eccetera che erano la linfa vitale del movimento operaio erano l'estrinsecazione in vivo del modello federale
Ma il sistema di pensiero è sempre stato un sistema di pensiero centralistico
Antifederalista
Viene a forma di pensiero finaliste l'assunzione permanente sistematica della critica di ogni forma di centralismo che si realizza di centro
Ma una critica non appunto formalistico procedurale se possiamo acquisendo dell'unanimismo democratici visti per le sue regole codicilli è una roba appunto da legali e roba del genere ma che si afferma nella realtà delle cose nella materialità del della soggettività politiche dei rapporti l'altra anche programmatico in cui Anna Maria Sandra rompe vediamo allora definito solo questo perché Belinelli deve anche questa la macchina
La macchina elettorale è un'ottima parola che ha avuto perché qui non è democratica io penso a un esercito di persone che come tanti Fanti vanno in trincea si immergono Sisport nel fango e provano gusto
A fare questo a soffrire
A vivere la politica anche con un'esperienza ascetica di rovesciamento paradossale della condizioni ordinarie perché se la politica la vera soddisfazione pensate sì che la politica può dare non è come molti vengono qui a raccontare come ho sentito non so anche se prima di no poi ma lo dicono quasi tutti un partito dove si realizzano le competenze
Ma che cos'è un'amministrazione pubblica un'impresa ma cos'è il Palio delle competenze la politica e belli esattamente perché si realizzi nessuno di essi amento della vita reale che viviamo tutti i giorni
Perché in essa non dice non dice più di principio di riferite tre di status di competenza di professioni di tecnica testa antiche istituzionalizzato il tutto è dato dalla società Castro ma la politica si schiera questo se si perde questo non esiste la sinistra
La politica il bracciante che va a fare il dirigente politico
è il rovesciamento e il paradosso ed altro mondo della vita sociale che noi viviamo altroché competenze
Se uno viene al partito dice voglio le competenze reali voglio riconosce né competenze diede che fosse mandato via Caccini puro lui dovrebbe venire partite spogliarsi
Di tutto ciò che riguarda queste robe qua tu fai un atto religioso penitenziali un iter penitenziali siccome fazioni letti Pellegrini
Fai un percorso di espiazione Gimondi de la mère verrà qui vieni entri un'altra dimensione la vita e l'apparato salita
Il politico e io lo che sia dal punto di vista che è rilevante dal punto di vista soggettivo della propria motivazione esattamente questo rovesciamento paradossale
Campeggia nati invitare spetta dei tempi perché altrimenti rimaniamo qui Tore Andre Flo rimanere qui in poche
E poi l'ultimo intervento ai Giancarlo Pasquini
Penso che forse un filo sottile unisse
I nostri interventi anche così diverse
Infine inquieto che cosa è cambiato nella città nel Paese nel mondo che non abbiamo capito
Oppure che non ci piace
Oppure che comprendiamo ma non riusciamo a governare ad orientare e a trasformare per noi l'adattamento al nuovo non basta
Comporta una grande fatica e ci deprime
Ora che il mondo è piccolo si può partire da Bologna e si arriva rapidamente al Globo
Bologna è una città che si è trasformata molto
Mentre si faceva più piccola e più vecchie assumeva le caratteristiche qualitative della grande metropoli aeroporto fiera rilievo logistico e culturale crescente il Comune di Bologna non rappresenta la complessità le contraddizioni di questa metropoli chi frequenta chi vive chi fruisce di Bologna solo in minima parte risiede a Bologna
Tuttavia Bologna così come mantiene la sua stazione nata nell'Ottocento e di grande prospettiva per l'area metropolitana al tempo stesso rimane un'importante città industriale
Con un'industria da tempo bocca bloccata all'esportazione con possibilità non ancora sfruttate di agire da soggetto nella globalizzazione
La rete di relazioni imprenditoriale e di imprese piccole medie è importante è determinante per qualità e flessibilità del sistema
Ma si avvinghia in se stessa si inaridisce e si deprime se non c'è sviluppo delle aziende leader di quelle che possono stare sui mercati globali e da questo dipende il resto
E questo dipende da processi qualitativi e dimensionali nuovi senza di questi piccolo non è più bello come nel passato e ceduto o addirittura deceduto
Ci sono problemi di ordine finanziario è proprietario problemi di crisi manageriale e imprenditoriale e ci saranno problemi di qualità del lavoro io trovi intollerabile e trovi intollerabile che non se ne parli
Chi è azienda e di qualità debbano spostarsi da Bologna perché non trovano operai specializzati perché non trovano tecnici
Per la sfida della qualità abbiamo bisogno di inclusione e di trasformazione al tempo stesso abbiamo bisogno anche scuole manageriali locali abbiamo bisonti strumenti finanziari nuovi ma abbiamo al tempo stesso bisogno di più immigrati da formare da specializzare
Abbiamo bisogno di meno precarietà dei giovani che vengono invece qualificarsi maturare e trasmettere conoscenze
L'inclusione la lotta alla precarietà si può consigliare con una nuova fase di economica di sviluppo economico e sociale se non si fa a Bologna non riesco a capire dove questo si possa fare l'analisi della situazione concreta di Bologna non consente semplificazione di moda questa enfasi retorica
Liberatoria del post fordismo
Quindi è una realtà industriale che si è trasformata e riorganizzata secondo processi e modalità resi possibili dalla rivoluzione tecnologica comunicativa informatica microelettronica
Vi sono nuove attività queste nuove attività cosiddette postindustriale della Rete della rete di comunicazione della rete di competenze
Ma vi sono anche attività come quella del commercio della ristorazione della logistica che si stanno industriali usando ancora secondo criteri for visti
Che cosa sono le commesse degli ipermercati il personale dei fast food i camionisti e della TNT Logistics se non nuove figure fordista
Allora chi rappresenta questo mondo del lavoro così variegato e ancora così sfruttato
A lungo lo abbiamo conosciuto è rappresentato sul piano sindacale e sul piano politico ora molto Memmo
Come si fa a rispondere a questo problema di rappresentanza del lavoro
Se il processo di trasformazione o di riforma che proponiamo o che dovremmo proporre non parte da una capacità critica dell'esistente non prende parte nelle contraddizioni nelle sofferente e nelle ingiustizie di questa situazione
La globalizzazione è un processo grandioso che offre anche enormi occasioni ma fino ad ora porta con sé un segno politico e culturale preciso quello liberista
La totale libertà dei capitali finanziari è una follia devastante lo dice Soros in questi giorni lo dice la crisi del negoziato di Sutton
La riduzione dei diritti la flessibilità sempre maggiore che chiedono gli imprenditori non è una dura necessità come anche qualcuno di noi dice e tanto meno un allegro valore indusse
A cui si oppone una generazione di rigidi e garantiti in molti casi è una richiesta prima ancora che economiche è una pretese ideologica della cultura liberista
Che purtroppo produce fatti concreti sì occasioni che io non dimentico ma anche ingiustizie emarginazioni che in particolare colpiscono i giovani ma non soltanto i giovani
Questi processi
Assieme al ritiro annunciato e praticato dello stato sociale stanno creando un profondo senso di insicurezza sociale
O di solitudine in alcuni casi come la chiamava Caronna che accomuna il giovane precario della McDonald's o della Weber all'operaio specializzato della c'è volani al commerciante che tiene che teme il suo futuro per Lipper all'anziano che teme per la pensione per l'assistenza e per la sua sicurezza
Altro che contrapposizione fra padri e tigli
A questi insicurezza va data risposta solidale unendo quelli che hanno ancora qualche tutela a quelli che non hanno tutele per allargare i diritti sicurezza sociale quale condizione della nuova valorizzazione delle soggettività
Io credo che l'opposizione in questa città sarà piuttosto il team era e politicista
Se non riuscirà a dare risposte unificanti a questo bisogno di nuovo qualità dello sviluppo a questo nuovo bisogno di valorizzazione della persona e di sicurezza sociale la pratica così biasimato a dell'autoreferenzialità di questo partito credo si supera solo se si riattivano canali della rappresentanza sociale in questo condivido in questo senso condivido l'invito al fare Vizzani la sinistra può farsi più grande e svolgerà la parte che le compete nell'Ulivo solo se sarà ancora capace di rappresentare un mondo che non sempre ha ragione ritiene ancora di conoscere quale quello dei pensionati e degli operai dei tecnici
E assieme a questi non contro di questi assieme a questi se saprà incidere nella condizione di precariato ed esclusione di tanti giovani se sarà in grado di rispondere all'esigenza di integrazione economiche sociale e civile dei giovani operai immigrati in questo Paese in questa città
Giancarlo Pasquini
E ricordo ancora i componenti della commissione politica Peter Maas al termine del dibattito qui nel salone centrale perché sì riunisce ancora appunto la connessione
Amici e compagni chi siete rimasti fino a quest'ora
Vorrei fare un breve intervento dicendo che concordo pienamente con l'analisi che il nostro segretario ha fatto sul voto amministrativo di Bologna
Quando ha sottolineato che è stata la sinistra perde le piuttosto che la destra vince
La lezione è stata chiara
Con recenti le recenti elezioni suppletive con l'Ulivo si vince con una coalizione di centro sinistra litigiosa e divisa con partiti in polemica fra di loro con gruppi dirigenti spaccati si perde il segnale è inequivocabile la sinistra nello stesso giorno fatto vincere con l'astensionismo Guazzaloca e centrodestra le comunali
La sinistra dell'Ulivo alle provinciali e nei quartieri e domenica scorsa Parisi e l'Ulivo al Parlamento
Qualcuno ha scritto Bologna la rossa non c'è più
Ma al suo posto non si deve cercare una citato al colore diverso c'è Bologna la laica specchio del disincanto che avanza della logica del maggioritario che gli elettori sembrano aver compreso e accettato assai meglio dei partiti
In questa realtà come fare grande la sinistra in un grande Ulivo
Perché Remo di superficialità se ignorasse mo'cause più strutturali rispetto a quelle emerse in occasione delle recenti competizioni elettorali
Dobbiamo rinnovare le ragioni del nostro dica mente sociale e dare rappresentanza politica molti soggetti che oggi ne sono esclusi ottenute immagino
Penso sia di un altro versante su di un versante ai giovani ai lavoratori atipici ai lavoratori autonomi e su un altro versante al mondo del precariato che le nuove povertà dell'immaginazione
Credo che la situazione possa essere recuperata solo con la modifica
Della nostra cultura politica che con una chiara identificazione delle categorie sociali che intendiamo rappresentare e delle possibili alleanze per una politica riformatrice e per la modernizzazione del Paese
Trovo senza molto senso continuare come fanno molti compagni a contrapporre il socialismo di Jospin alla Terza via di Tony Blair
Due aspetti esperienze tra le quali saremo chiamati a scegliere
A parte il fatto che per noi italiani una terza via si lega esperienze ricordi non sempre felici
Esistono grandi differenze fra la realtà nazionale e quelle inglesi e francesi la più importante è il fatto che sia Blair che Jospin hanno già fatto i conti all'interno dei loro partiti già da tempo
Mentre noi non abbiamo fatto un congresso vero da molti anni a questa parte
Se è vero che la globalizzazione va governato e non subìto
Se occorre preparare la gente ad affrontare questi fenomeni allora indispensabile dare risposte innovative alle trasformazioni della vita personale alla tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini all'apertura dei mercati
Diventa irrinunciabile in altri termini mettere appunto il Progetto per la sinistra
Un progetto che dia risposta la nostra crisi di identità che rappresenti la nostra anima dal momento che non abbiamo più radici ideologiche da tagliare e che dobbiamo uscire da una posizione difensiva a ricerca continua di legittimazione democratica
E pensare compagni che abbiamo fatto un congresso tematico per essere legittimati da Berlusconi
La destra non ha bisogno di tanti progetti il consenso non ricava dalla paura e dall'insicurezza che determinò nella gente i processi di globalizzazione
La rivoluzione tecnologica le disuguaglianze le nuove marginalità sociali il rifiuto dei diversi l'allargamento dell'area della povertà delle nuove povertà nel nostro paese nel mondo intero
L'obiettivo del governo della globalizzazione e delle sue conseguenze sul cambiamento della società deve essere il nostro Progetto la nostra politica dobbiamo reagire alla Società del declino e di investire nel futuro dobbiamo dare essere capaci di dare ai giovani la prospettiva di un futuro migliore così come fecero con noi i nostri padri dobbiamo avere un progetto di trasformazione della società
Senza Progetto finiamo per subire la personalizzazione dalla politica
Il suo aspetto tattico il miraggio di una democrazia di tipo plebiscitario l'astensionismo la disaffezione il qualunquismo il definitivo trionfo dell'apparenza e dell'immagine sull'essenza e sui contenuti
Nel contempo va superato l'altro grande limite della nostra azione politica che ostacola il rilancio della presenza sociale e l'ampliamento della nostra base di consenso
Non può certamente essere definito aperto un partito
I cui esponenti agiscono in via principale per acquisire forza e consenso prevalentemente all'interno di una base sociale che per le vicende politiche e anche per fattori generazionali si è andata sempre più restringendo
Mentre emerge l'incapacità di rappresentare le tensioni ideali degli interessi concreti di vasti strati sociali che non vedono nel partito una risposta adeguata ai vecchi e nuovi e problemi emergenti nella società
Il partito chiuso ha come conseguenza la formazione di gruppi dirigenti autoreferenziali e questo non ce lo possiamo permettere
L'incapacità di dialogare con i giovani con il mondo del lavoro autonomo delle professioni dell'imprenditoria e di rappresentarne gli interessi della minore impresa e di rappresentare gli interessi e le aspirazioni è la cartina di tornasole di questa situazione
Il DNA di una vecchia sinistra che ancora portiamo in noi fa sì che la nostra prevalente attenzione sensibilità politica si rivolga alla redistribuzione della ricchezza piuttosto che alla sua produzione
Alla sovrastruttura politico istituzionale piuttosto che la struttura economico sociale
è giusto battersi perché il cosiddetto pensiero forte di un'economia che abbia il sopravvento sulla politica non finisca per affermarsi ma va anche detto che ci misuriamo in un'economia di mercato con la quale i valori del socialismo si devono misurare nuovo socialismo significa superare il vecchio classismo basato su politiche storicamente efficaci durante la lunga fase fordista e taylorista dello sviluppo capitalistico
La globalizzazione dei mercati l'innovazione tecnologica fanno emergere però oggi una molteplicità di soggetti sociali non più riconducibili al tradizionale concetto di classe
Bisogna saper distinguere gli aspetti negativi della globalizzazione che sono il rischio che una competizione sfrenata comporti nuovi e più gradi emarginazioni e l'arretramento delle conquiste sociali e civili del mondo del lavoro delle nuove opportunità che si creano
Occorre essere consapevoli chi adeguati processi formativi possono costituire la premessa per creare l'eguaglianza delle opportunità degli individui che in tal modo arricchiscono la loro condizione di relazioni e conoscenza
Come in ogni problema nuove compresso il governo della globalizzazione richiede una messa a punto di politiche nuove poiché la vecchia importanti conquiste dei lavoratori non sono di per sé più efficaci rispetto ai nuovi problemi emergenti
Oppure di conseguenza evitare il pericolo di rinchiudersi in una posizione conservatrice pensando che le lotte e i successi del passato possono riprodursi nella nuova situazione da se la sinistra non è capace di sostenere le forze democratiche più dinamiche della società viene inevitabilmente vista con una forza di conservazione
La modernizzazione del Paese passa attraverso grandi riforme che vanno dalle politiche dell'occupazione alla riforma del welfare alla capacità competitiva del Paese all'innovazione tecnologica al sistema formativo
Le privatizzazioni processi di liberalizzazione non debbono essere più un tabù per la sinistra o d'un lavoro sporco che dobbiamo compiere e che siamo al governo e la Thatcher da noi non c'è stata
Ai cittadini non interessa che sia lo Stato a fare l'imprenditore gli interessa soprattutto che lo Stato faccia funzionare bene la scuola la sanità le Ferrovie le poste la giustizia i trasporti il venti liberalizzare significa porre termine i regimi di monopolio e fare i poteri cittadini del beneficio della concorrenza e della conseguente riduzione dei prezzi delle tariffe del miglioramento dei servizi
Liberalizzare significa abbattere le barriere all'ingresso nel mercato del lavoro nelle attività commerciali nelle professioni nella carriera universitaria nella pubblica amministrazione
Significa abbattere gli steccati le barriere pioni corporazione ha costruito attorno a sé per difendere antichi privilegi
Significa per questa via acquisire la capacità di rappresentare le legittime aspettative e aspirazioni delle giovani generazioni e di ricevere il necessario consenso e sostegno atto a garantire l'incisività e la tempestività delle riforme l'azione di governo
Mentre fortemente condizionate rallentata da tutti coloro i cui privilegi vengono messi in discussione
Attraverso l'obice enti di pressione non godette necessarie sostegno da parte dei soggetti che sono i primitivi beneficiari i giovani innanzitutto che non hanno una rappresentanza politica e sociale
Ma liberalizzazione significa anche in sintonia con i cambiamenti che stanno avvenendo nella società le identità collettive costruite sui partiti e sindacati
Stanno cedendo il passo a identità individuali basate soprattutto sulle diverse risorse culturali tecniche relazionali di cui i cittadini oggi dispongono rispetto al recente passato
Questa situazione comporta la necessità di riconoscere più spazio all'iniziativa individuale alla libertà dalla responsabilità delle persone alla tutela dei loro diritti di cittadini
è indubbio che il consenso della sinistra che faceva leva prevalentemente sull'omogeneità della classe dei produttori nel conflitto sociale devi imparare a rappresentare la multiformità dei lavori nella società post fordista
Per evitare rischi di divaricazione sociale costruite dall'affermazione di una base ristretta di soggetti emergenti rispetto a strati sociali sempre più antico involtini situazioni di nuovo mercati azionari questa è una delle grandi sfide della sinistra capaci di rimarcare i suoi connotati distintivi di alternativa strategica a una destra priva di progetto politico ma capace di fare leva su paura e incertezza non dobbiamo rinunciare ai valori di eguaglianza giustizia sociale pari opportunità solidarietà
La speranza e la fiducia promuovere concorrenza incentivare le imprese lo sviluppo economico investire in istruzione formazione e ricerca infrastrutture ma nel contempo valorizzare il lavoro combattere le discriminazioni sociali di censo e di casta trasformare il welfare da una rete di sicurezza o delle rivendicazioni nel benessere basato sulla responsabilità delle persone
L'etica della responsabilità si collega a tanti altri problemi che non debbono più rappresentare ogni tabù perché sono parte integrante della nostra capacità di rinnovarsi di acquisire nuovo consenso il riconoscimento del mea il rifiuto dell'assistenzialismo fine a se stesso il giusto equilibrio tra diritti doveri la lotta per l'uguaglianza senza cadere nelle qualità ritmo sono i punti di forza di questa politica questo rappresenta per me la sostanza di un grande progetto di rinnovamento del partito capace di mobilitare gli ori risorse umane di suscitare un rinnovato impegno nella battaglia delle idee di far proselitismo di radicarsi più a fondo nella società con rinnovato spirito di servizio
Attivo perché siamo nonché ma dentro il mento da pompiere
I delegate sono invitati a esprimersi quel vuoto rispetta per l'ora delle urne Daman il il voto del segretario la proposta che viene avanzata e cattura delle orme alle ore dieci e trenta fino alle ore dodici e trenta ripeto dobbiamo lottare siamo tutti d'accordo per la l'apertura delle urne domattina alle ore dieci e trenta fino alle dodici e trenta per le elezioni del segretario chieda ricordarsela delle via
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