"Dalla resistenza all'Euro, all'unità politica e democratica dell'Europa" convegno organizzato dal Comitato permanente per la difesa dell'ordine repubblicano, dal Consiglio italiano del Movimento europeo, dal Movimento federalista europeo e coordinato dalla Confederazione italiana Associazioni combattentistiche e partigiane c/o Centro Congressi Cariplo, Via Romagnosi, 6

Ma
E c'è
E indispensabili Piero garantiva il successo dell'azione il risanamento del Paese
Ora la moneta unica in primo luogo con la nuova spinta alla costruzione dell'Europa
Tuttavia l'azione delle istituzioni democratiche non può limitarsi alle politiche di integrazione imperniate solo sulla potete sul mercato
Ma come indicato nel titolo stesso di questo convegno oggi più che mai condizione essenziale deve affrontare e risolvere i grandi problemi del momento costo coeve costruire un'Europa democratica e in grado di competere con diversi concorrenti degli altri continenti
Infine solo se unità l'Europa potrà avere un grande peso
E favorire l'assoluzione dei drammatici problemi che investono diverse anche che sono poi anche quelle dalle quali provengono le maggiori contati e migratori niente che interessano particolarmente il nostro Paese
Ma obiettivo fondamentale rimane quello del rafforzamento di una politica attiva per l'occupazione per i giovani
Con i diciotto milioni di disoccupato dentro dei disoccupati d'Europa
Così come il processo dei integrazione europeo deve avvierei quali assi portanti proprio quei principi di libertà
Pluralismo solidarietà partecipazioni e tutela dei diritti
Che costituivano il patrimonio comune della resistenza europea al fascismo e al nazismo
Infatti pace libertà democrazia solidarietà furono i principi che animavano i protagonisti della Resistenza e della guerra di liberazione nazionale
Rimane emblematico che è il più alto documento dell'europeismo il Manifesto di Ventotene sia stato stilato da antesignani e protagonisti dell'impegno europeista e protagonisti dei prima fila nella Resistenza ritengo che i principi contenuti in quel documento
Debbono arrivi veramente le loro linee generali
In maniera rinnovata certa ma anche fondante dei rapporti e delle carni tra i popoli e gli stati fare comunità le donne e gli uomini del continente dobbiamo pertanto ferrei degli ideali e dei valori civili morali e politici che furono alla base della lotta di liberazione dell'Europa
I valori costitutivi della cittadinanza europea del ventunesimo secolo
Per lo sperava l'unità politica e democratica dell'Europa
E degli idea nicchia che mi accompagnavano il cammino sono anzitutto gli scopi e gli obiettivi di oggi
è giusto che le forze e gli ambienti culturali
Politici e sociali i quali tuo con la loro distinzione posizioni autonome nel passato si son richiamata quei valori e ideali e le armi fatte vivere nella battaglia sì pongono oggi si impegna ad oggi a farne un elemento di fondo della costruzione dell'Europa
Questo al convegno non a caso ha convocato a Milano città Medaglia d'Oro del resistenza
E metropoli europea tra le più significative
Alla vigilia della campagna per la rielezione del Parlamento europeo che si auspica con funzione costituente
Vuole essere un'occasione utile
Per sviluppare la riflessione e per costruire nuove proposte sui temi fondamentali della democrazia e della cittadinanza europea
Nella
Apriamo i lavori di questo convegno voglio anzitutto comunicare venti
I contenuti il testo del messaggio inviatoci e dal Presidente della Repubblica onorevole Oscar Luigi Scalfaro
Il messaggio dice sono lì dietro devi volgeva è un ferro Virgo per PC per il pensiero
In occasione del convegno dalla Resistenza all'Euro all'unità politica e democratica dell'Europa promosso dal Comitato permanente per la difesa dell'ordine repubblicano dal Consiglio italiano del Movimento europeo dal Movimento federalista europeo e coordinato dalla Confederazione italiana tra le associazioni combattentistiche e partigiane
Plaudo a questa meritevole iniziativa
Ispirata ai valori e ideali che animavano la lotta di resistenza e che vengono portati avanti con perseveranza e determinazione
Da quanti riconoscono nell'Europa unita una comune casa da edificare il sui principi di libertà di democrazia e di solidarietà
Nel solco tracciato dei grandi apostoli dell'Unione Europea
Occorre il fermo impegno di tutti per rafforzare i risultati pur restava ordinava i raggiunti sino ad ora assicurando così
L'avanzamento e l'ampliamento del processo d'integrazione in corso
Buon lavoro a lei gentile Presidente ai promotori ai relatori ai partecipanti e da tutti un cordiale saluto Oscar Luigi
Ringraziamo che la Presidente della Repubblica ed esprime avremo nella nostra riconoscenza e anche per il contributo che ha dato lei aveva l'avvio l'impostazione e la realizzazione di questa iniziativa ora apre i lavori l'onorevole Giorgio Napolitano residenti del Consiglio italiano del Movimento europeo la parola all'onorevole Giorgio Napolitano
Mi scuso ma
Prima della del relatore
Do la parola
Alla Sindaco di Milano
Albertini che portava il saluto della città e suo personale
Oggi l'Europa della moneta
Della moneta unica ha davanti a sé un'opportunità da cogliere quella di tornare ad avere un ruolo da protagonista in un mondo che non è più eurocentrico
La nuova frontiera del dopo Maastricht passa per un'Europa dei popoli un'unione politica e non solo economica capace di individuare il bene comune di realizzare una politica estera e della sicurezza di svolgerà i compiti di pace e di intervento umanitario
Di mantenere un ordine di giustizia tra i popoli
Alle soglie del due mila noi possiamo costruire una nuova dimensione della nostra convivenza una nuova identità collettiva oltre i confini delle singole nazioni
Che arrivi ad abbracciare Stati ex comunisti come la Polonia l'Ungheria la Slovacchia fino a comprendere Cipro e male
Dopo il crollo del muro di Berlino alle spinte centrifughe nelle regioni dell'ente si è contrapposto un forte movimento centri petto che tende a riunirsi nel cuore dell'Europa
Oggi vi sono le premesse per dare un nuovo assetto politico istituzionale all'intero continente e realizzare l'auspicio del cardinale Martini
Se in Europa è insorto lo Stato nazionale
Dall'Europa può venire un nuovo modello di unificazione dei popoli l'esempio di un vero governo sovranazionale Eddine autentica democrazia internazionale
Sono le sue parole
Siamo a un passo
Dall'ideale degli Stati Uniti d'Europa che fu condiviso dai liberali come Luigi Einaudi da federalisti come Altiero Spinelli e diciamo nei da statisti come Alcide De Gasperi e Corran Atena
Quel progetto è in atto a Roma nel mille novecentocinquantasette ma le fondamenta vennero gettate molto prima durante la Resistenza e proprio a Milano
Fu proprio in queste città infatti che nell'agosto del mille novecentoquarantatré
Notate bene mentre si svolgeva ancora in Europa una guerra tra nazioni europee che aveva in questa in questo continente il suo epicentro nell'agosto del mille novecento quarantatré anni l'ano venne fondato nella clandestinità
Il Movimento Federalista Europeo quel movimento credeva in Europa unita per la pace per il progresso per la difesa delle libertà e dei diritti fondamentali che erano patrimonio comune della cultura occidentale
Quale laboratorio di futuro poteva essere è stato quell'episodio nei contesti in cui si è svolto e per gli sviluppi che oggi questo convegno potrà accogliere approfondire
L'Europa è stata nei secoli una nazione inventata un continente che la storia ha reso frammentato eterogeneo continuamente variabili e tante sono state le europei
Che si sono succedute nel tempo quelle ellenistica quella romana quella dell'Impero d'Occidente è quella della cristianità quella dell'Illuminismo
Oggi abbiamo la possibilità di reinventare da contemporanei e da protagonisti ancora una volta l'Europa quella del terzo mille buon lavoro per questo convegno e saluti da tutti i milanesi
Grazie alla signor sindaco adesso intervento le porgiamo saluto in quanto tra poco per una altre impegno dovrà lasciati
La nostra riunione grazie signor sindaco
La parola ora all'onorevole Giorgio Napolitano
Per la sua relazione
Il tema che mi è stato affidato
In questo convegno che considero molto significativo
Che tempestivo
Mi sollecita a partire da precedenti relativamente lontani prima di arrivare
Alle questioni oggi sul tappeto
Mi sollecita a partire precisamente
Dal momento che è stato ora ricordato dal sindaco di Milano e cioè dal momento della nascita del movimento europeista nel nostro paese esattamente il ventisette di agosto del mille novecentoquarantatré a Milano in quella Breve pausa tra la caduta del fascismo e i drammatici
Avvenimenti successivi all'otto settembre
In Italia
Va detto subito
L'Europa l'europeismo nasce come sedere all'INPS
E affonda indiscutibilmente credo di poter dire
Le sue radici nella drammatica esperienza del confronto con l'altri fascismo e dunque negli ideale della resistenza
Se si ripropone l'antica parola d'ordine degli Stati Uniti d'Europa la si ripropone come risposta ai nazionalismi e alla guerra che avevano diviso e insanguinato l'Europa e che avevano esposto il nostro continente al rischio estremo di una dominazione totalitaria
Intendiamoci di fronte
Alla rovina e alla umiliazione del Paese
Dopo l'otto settembre del mille novecentoquarantatré
E fino alla conclusione vittoriosa della guerra di liberazione
Con la Resistenza si ritrova la patria
Come ebbe a dire Piero Calamandrei
I sentimenti e i concetti di Patria e di Nazione
Vengono recuperati liberandoli dalla manipolazione demagogica e bellicista del nazismo
Ma nello stesso tempo si comprende e si comprende largamente si comprende non soltanto da parte di una piccola minoranza che per scongiurare il riprodursi delle contrapposizioni nazionalistiche tra Stati europei
Condizionati da interessi economici e da calcoli di potenza conflittuali
Per garantire pace durevole in Europa come condizione di ogni progresso sociale e politico
Bisogna mettere in questione la sovranità assoluta degli Stati nazionali
Bisogna procedere verso una unione
Di tipo federale
E qui
Va subito
Sottolineato come il federalismo in termini di principio
Investa sia la sovranità in Terna
Sia la sovranità Esterna
Ma in Italia il Movimento federalista costituitosi
Nel fuoco
Della seconda guerra mondiale o mentre questa si avviava alla conclusione
Si concentra sull'aspetto Esterno
Si pone come federalismo sopranazionale non infra nazionale
E questo tema fu lumeggiato
Come al solito molto lucidamente da Norberto Bobbio in un suo saggio del mille novecento settantacinque
Sul manifesto di Ventotene
E sì sostegni appunto in quello scritto perché il federalismo in sarà nazionale inteso come
Mutamento
Della
Forma dello Stato nel nostro Paese
Come massima valorizzazione delle autonomie regionali e dei poteri locali poteva in qualche modo considerarsi obiettivo condiviso
Da tutte le forze politiche nella fase dell'Assemblea costituente
Mentre troppo poco l'accento cadeva ancora su questa istanza di federalismo sopra nazionale con cui si identificava di fatto la causa
Europa Istica
Che cosa
Si intendeva agli inizi per il federalismo sopra nazionale
Il Manifesto di Ventotene fu concepito e redatto negli anni mille novecento quarantuno e mille novecento quarantadue
E poi fu consacrato nel momento della Costituzione del movimento
Federalista europeo
In quell'agosto del mille novecento quarantatré
Io ho tuttavia credo che per quanto il Manifesto sia stato anche abbastanza di recente in occasione del cinquantenario nel mille novecentonovantuno ripubblicato
Credo che convenga qualche volta
Rileggerlo ori leggerne alcuni passi
Piuttosto che citarlo genericamente
Per verificare
La accuratezza di alcune formulazioni che non si prestano neppure oggi a una lettura sommaria anche se poi magari ne sono state date interpretazioni semplificate o addirittura semplicistiche
Nel Manifesto di Ventotene
Si parla della necessità di costruire un ordinamento federale il quale pur lasciando ogni singolo Stato
La possibilità di sviluppare la sua vita nazionali
Nel modo che meglio si adatta al grado va alla peculiarità della sua scelta
Sottragga alla sovranità di tutti gli stati associati i mezzi con cui possono fare valere i loro particolarissimi erboristici
Lei era ministro di un corpo di leggi internazionali al quale tutti egualmente debbano essere sottomessi quando parlavo un momento fa di letture sommario o di di sedimenti generici o di interpretazioni
Semplificate mi riferivo al fatto che si è usato dire ma in sostanza poi gli europeisti federalisti volevano la soppressione degli Stati nazionali sicché et simpliciter mi pare che qui ci sia già in quella prima d'altronde straordinaria e anticipatrice elaborazione una messa a fuoco ben più complessa e attenta
I Poteri di cui l'autorità federale deve disporre sono quelli che garantiscono la fine definitiva delle politiche nazionali esclusi viste e dunque la Federazione degli averi
L'esclusivo diritto di reclutare di impiegare le forze armate tema che in qualche modo poi torna di attualità sia pure in modo più misurato di condurre la politica estera che tema di assoluta attualità
Di determinare i limiti amministrativi dei vari stati sociali
Di provvedere alla totale abolizione delle barriere protezionistiche ed è diventata parte integrante della realizzazione del mercato unico precisamente questo impegno di emettere una moneta unica federale
E siamo al euro di assicurare la piena libertà di movimento di tutti i cittadini entro i confini della federazione e stiliamo
Alla convenzione discenti ed
E
Nel momento in cui si fonda il Movimento federalista europeo a Milano
Ventisette agosto del quarantatré sì approvato anche le cosiddette tesi federaliste un più Bleve documento in cui egualmente si mette a fuoco in modo molto puntuale
La necessità
Di impedire che ogni Stato conservi la sua sovranità assoluta si pone la necessità di trasferire a una federazione europea
Un'ipotesi di sovrani che concernono gli interessi comuni di tutti gli europei
E quindi
Nell'ambito in cui vige un ambito che non è onnicomprensivo nell'ambito vincoli dovrà vincere
L'autorità la sovranità federale gli abitanti dei vari Stati debbono possedere oltre che la loro cittadinanza nazionale anche la cittadinanza già
Europea
Credo che tanto più valga la pena
Di ricordare questa autentica ispirazione ed elaborazione degli europeismo federalista nel nostro Paese
In quanto poi
In un'Assemblea costituente
Si approva una dizione che io credo rimane ancora oggi esemplare la dizione dell'articolo undici della Costituzione che recita l'Italia consente
In condizioni di parità con gli altri Stati alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia
Fra dei mazzi
Quindi limitazioni
Di sovranità nazionale per il nostro Paese limitazioni di sovranità nazionale per tutti gli stati europei
Trasferimento di poteri che prima era uno di questi Stati
A un ordinamento
Federale a un ordinamento sopra sovranazionale
Bisogna chiedersi
Lungo quali linee voglia abbia proceduto a partire dagli anni cinquanta l'effettiva costruzione unitaria europea
Così come fu voluta e perseguita da governanti all'inizio molto lungimiranti
Come in seguito
Quella costruzione
E stata gestita da governanti spesso meno
Ispirati e coraggiosi
Tra contrasti contraddizioni gli alti e bassi sarebbe difficile anzi impossibile rievocare nel breve tempo di un intervento ma che ciascuno di voi a ben presente
Si iniziò con la società con la Comunità europea del carbone e dell'acciaio eppure Euratom
Sì comincio dunque a costruire
L'Europa
Unità
In campo economico
E anzi più specificamente per settori con l'idea che fu propria diciamo me non a caso poi chiamato a presiedere l'alta autorità del carbone e dell'acciaio
Con l'idea di trasferimenti successivi
I poteri concreti ma limitati a una serie di autorità sopranazionali
Si tentò poi
Come pure voi ricorderete
La creazione della Comunità europea di difesa
Che invece sarebbe fuoriuscita dal quello schema
Avrebbe
Significato
Lo sviluppo dalla costruzione europea in campi nettamente diversi
Da quelli dell'economia
E dopo il fallimento comunque tipo il tentativo vide la luce il mercato comune la Comunità economica europea con il trattato di Roma del mille novecento cinquantasei
Se al di là della parentesi
Della fallita creazione della Comunità europea di difesa noi guardiamo agli inizi della cieca e dell'Euratom e poi guardiamo all'importantissima
Innovazione della
Creazione di un mercato comune ovvero della Comunità economica europea noi possiamo dire che in effetti ci si ispirò ad una concezione della evoluzione della comunità
Che
Un brillante euro operista italiano l'ambasciatore Roberto Ducci
Nel mille novecentosessanta in un suo scritto assai bello
Destini una concezione catartica
Cioè
Si contava sul fatto
Che gli sviluppi obiettivi dell'esperienza comunitaria avrebbero messo in luce i limiti di una integrazione puramente mercantile unico comica
Si contava sul fatto che la forza delle cose
Avrebbe spinto a superare in via Bigli a cui i limiti dando luogo a un potere politico comune Auratec a un'autentica unità politica europea
Se vogliamo prendere per punto di riferimento
Quella definizione
Del duca
Quell'anno mille novecentosessanta a distanza di quasi quaranta tale
Noi possiamo dire che i progressi in quel senso senza dubbio vi furono senza dubbio quella concezione catartica non si rivelò del tutto priva di fondamento
E tuttavia progressi nel senso di un'autentica unità politica europea
Se vi sono stati
Vi sono stati però con lentezze insufficienze che hanno pensato e Pisano ancora gravemente sullo stato
Dell'Europa
Cioè il ponte nuove dallo scuro al sì nessuno di quei progressi nessuno dei passaggi più significativi che via via nel corso di questi quasi quarant'anni sono stati compiuti
Nessuno di noi può sottovalutare il significato del passaggio dalla comunità alla Unione Europea
La portata del Trattato di Maastricht credo che non dobbiamo svalutare eccessivamente il sia pur limitati progressi che ha rappresentato il trattato di Amsterdam ancora peraltro inattesa il completamento del processo di delle ratifiche
Da parte degli stati membri
E vorrei accennare a qualcosa di assai spesso trascurato cioè la grande novità segnata
Dal trattato di Amsterdam della assunzione come obiettivo importante dell'unione
Della creazione di uno spazio europeo di libertà sicurezza
E giustizia
Tuttavia sappiamo bene
Come siamo stati insufficienti i risultati del trattato di Amsterdam in materia di riforme istituzionali
Sappiamo bene cento
E non dimentichiamo che uno degli obiettivi che quaranta anni fa venivano indicati come essenziali e cioè quello della elezione del Parlamento europeo a suffragio universale da parte dei cittadini
Della comunità dell'unione è stato realizzato ma nello stesso tempo non ci sfugge
Nonostante i progressi che anche qui si sono realizzati la limitatezza una insufficienza dei poteri a tutt'oggi riconosciuti al Parlamento europeo
Abbiamo ben presente
L'importanza che in certi periodi ha assunto la funzione
Propulsiva e di guida che in certi periodi ha esercitato la commissione europea e voglio in particolar modo ricordare il periodo della presidenza di Sciacca dei loro ha avuto sicuramente un valore anche la introduzione
Nella architettura istituzionale dell'unione del consiglio europeo accanto e al di là del consiglio dei ministri c'è chi ha parlato possesso già pelo
Di due esecutivi in un certo senso della comunità e quindi dell'unione la commissione e il consiglio
Ma in sostanza noi dobbiamo considerare ancora largamente irrisolto il problema della trasformazione dell'Unione Europea
In soggetto politico pidiellino
E io non Cecchi
Posso non vedere
Quali gli anelli mancano per il compimento di questo progetto in modo particolare come si senta la mancanza di quell'anello decisivo che costituito da una politica
è sera di sicurezza e di difesa di europea non c'è bisogno che io richiami lo ha già fatto il nostro Presidente non c'è bisogno etico richiami nella loro dramma ci drammaticità
Avvenimenti ancora di questi giorni ma quanti avvenimenti che si sono susseguiti nel corso di questi anni
Avvenimenti di conflitto di guerra di divisione e di persecuzione rispetto ai quali
Si è potuto parlare in una un'OPA impotente in quanto soggetto politico ancora monco ancora sprovveduto di una capacità politica diplomatica e militare
Di intervento per
Il ristabilimento della pace e per la tutela dei diritti
Umani
Si discute oggi del topo euro
E ecco nelle discussioni che si svolgono
Dappertutto in Europa
Sul da farsi
Sui nuovi obiettivi a cui tendere
Gli appare in qualche modo quella concezione catartica
Di cui parlavo prima cioè si dice alla creazione della moneta unica ed è la Banca centrale europea
Deve corrispondere un potere politico europeo degno di questo nome e però ecco si parla di questo
Nuovo passaggio di questo percorso da compiere
Verso l'unità politica come di una impreca implicazione ineluttabile
Quasi che cioè poi venga da sei possa venire da sei
Per la forza delle cose
Per Effetto irresistibile la stessa creazione dell'Euro e della banca centrale
Questo potere politico questo soggetto politico europeo
E magari non si danno nemmeno poi risposte
Concrete soddisfacenti all'interrogativo ma in quali forme dovrebbe concretizzarsi questo potere politico o questo soggetta poi
Credo che dobbiamo
Chiede Ricci perché l'argomento non è
I soldi
Non è superato ritorna dobbiamo chiederci
Se il problema sia ancora oggi
Quello di una scelta tra approccio sovranazionale
Federale e approccio intergovernativo
Alla costruzione dell'unità europea
Permettetemi di citare a questo proposito un
Recente scritto anzi si è trattato di una lezione di una conferenza
Di Tommaso Padoa Schioppa
Che sicuramente figura imminente
Rappresentativa dell'impegno europeistico del nostro paese in questo momento Tommaso Padoa Schioppa rappresenta l'Italia nel board
Della
Banca centrale europea e a concorso
Il modo particolarmente efficace da una posizione di primaria responsabilità al decollo al decollo della moneta mica
Ha scritto ha detto
Tommaso Padoa Schioppa
Qualche mese fa
Nel calore delle prime battaglie l'avventura europea nasce come superamento addirittura annullamento degli Stati nazionali
Oggi vediamo le cose in modo diverso
L'appartenenza a un paese è parte integrante della Concordia discorsi che fa avanzare l'Europa
Nell'alternativa tra modello intergovernativo e modello sovrannazionale il dilemma a cui ho fatto la prima cenno gli estensori dei trattati europei da Parigi mille novecentocinquanta ad Amsterdam mille novecentonovantasette hanno compiuto una scelta apparentemente ibrida
In realtà lungimirante io originale la linea di compromesso lungo la quale d'Europa I avanzata è stata il crinale che separa i due modelli
Il compromesso europeo era reso necessario dal fatto che se essa una forte componente Confedir attiva il campo dicono prevista sarebbe stato perbene molti dei caratteri intergovernativi della Costituzione europea solo caratteri permanenti non aspetti della transizione
Il potere comunitario integra modifica e completa il potere degli Stati Nommo sopprimere
Queste
Affermazioni di Tommaso parla scoppia che egli stesso presenta
Come il frutto di una esperienza e anche di una revisione personale possono sicuramente
Essere oggetto di discussione
Di controversia io ritengo che vi si debba prestare grande attenzione
Credo che cioè il discorso
Che punta su una combinazione come suggerisce Padoa Schioppa
Tra approccio sovranazionale federale e approccio intergovernativo con federativo
Debba essere articolato per campi dazione e in effetti sì solo a più riprese negli scorsi anni indicati campi in cui è indispensabile il passaggio strutture sovranazionali federali
Ricordiamo come Sciacca dell'ora abbia indicato per tempo
Come prioritari in questo senso il campo della volontà e il campo della difesa
E per quello che riguarda la moneta ci siamo per quello che riguarda la difesa Nucci sia vi ho fatto cenno poco fa notturno sull'argomento oggi sembra che qualche spiraglio si sia aperto
Staremo a vedere cercheremo anzi dimostrare solo altri
Vi sono nello stesso tempo ad altri campi in cui
Le strade da battere sono invece quelle di una cooperazione via via più stretta solo quelle dell'avvicinamento tra le legislazioni nazionali
Solo quelle
Dell'adozione di misure e politica ecco
E nello stesso tempo
Il problema è quello di articolare anche l'evoluzione istituzionale dell'Unione
Per cerchi che nel passato sono stati definiti conoscente dici
Con forme di cooperazione rafforzata ancor più in vista dell'allargamento dell'Unione
Di fatto già
La creazione
Delle euro
Comune di Oropa a undici per il momento poi c'è un vogliamo che diventi presto a quindici ha rappresentato un esempio di cooperazione rafforzata
Si è proceduto per ingrati
Si è proceduto più velocemente da parte degli stati che volevamo e poteva allora impegnarsi più rapidamente nella costruzione di quella
Struttura ripeto sovranazionale federale
E naturalmente con l'obiettivo e con l'impegno poi di sollecitare un movimento in avanti nella stessa direzione anche degli altri Paesi e questo ripeto se vale in una unione di quindici ancor più dovrà valere nulla unione di ventitré i o di venticinque un diviene
Nel momento attuale
Dunque
Sì deve parlare concretamente
Di come procedere verso l'obiettivo di una Europa politica
Così un po'vagamente designato e se si vuole uscire dalla vaghezza non c'è dubbio che nel momento attuale si riconosca come priorità
La costruzione di un'Europa politica in quanto centro di decisione sugli indirizzi della politica economica e sociale fare questa appare la conseguenza
Da prassi riordini Tarja mente dalla nascita della moneta unica e della banca centrale europea
Indirizzi per lo sviluppo per l'occupazione e per il riequilibrio tra regioni più sviluppate e regioni in maggiori difficoltà dal punto di vista della crescita e dell'impiego io considero un contributo di notevole interesse
Lo scrittore uscente dei due ministri delle finanze dell'economia di Francia e Germania
Strauss-Kahn la Fontaine de che seppure commisura con prudenza e con parecchie sfumature comunque indicano un percorso che d'altronde è stato indicato anche se non si sono scritti articoli a più mani
Dall'Italia dal nostro governo e in modo particolare dal ministro Carlo Ciampi
Nello stesso tempo c'è poco da fare
E all'ordine del giorno e non vi si può sfuggire e Just continuiamo lentezze e ritardi resistenze pesanti la riforma delle istituzioni comunitarie
Anche qui la formula appare molto semplice c'è bisogno di una unione più efficiente e più democratica
Di un quadro entro cui
Realizzare la cittadinanza europea
Affermare i diritti dei cittadini come cittadini europea naturalmente quando ci si allontana
Da questa formulazione molto semplice e e molto suggestiva poi ci si trova di fronte a dei nudi molto grossi e resistenti da sciogliere
Tra questi sicuramente la introduzione del voto a maggioranza noi sosteniamo come euro previsti e sostiene il Parlamento europeo in tutte le materie legislative eccezion fatta per quelle costituzionali o come si dice quasi costituzionali
Si ripropone il problema dei poteri del Parlamento europeo benché accresciuti
Significativamente nel corso degli ultimi anni tra Maastricht e aste e Amsterdam ma in misura che consideriamo tuttora insufficiente e si ripropone o si propone con maggior forza anche dopo quello che è accaduto recentemente nel Parlamento europeo
Il problema di un ripensamento del ruolo della Commissione e del ruolo del Consiglio e del rapporto tra queste fondamentali istituzioni dell'unione
Il discorso sulla riforma delle istituzioni comunitarie
Si intreccia con altri due scottanti problemi che io cito soltanto per memoria il problema dell'allargamento
Perché e convinzione comune e incontestabile che si debba procedere all'allargamento e che nello stesso tempo procedere all'allargamento senza aver riformato
Le istituzioni comunitarie fa correre il rischio di un'autentica paralisi decisionale di dell'unione paralisi che potrebbe efficacemente
Essere sfruttata per far regredire la costruzione europea nautico
Verso un'area di libero scambio che oramai con la moneta unica diciamo in una contraddizione in termini ma sicuramente verso una pratica molto molto e lastricati soffice di integrazione nello stesso tempo il discorso sulla riforma delle istituzioni comunitarie si intreccia con la ricerca di risposte valide e condivise
All'interrogativo sulle risorse della unione
Voi sapete che se ne discuterà non so con quale possibile esito in marzo un apposito consiglio europeo è un tema come non mai
Conto
Controverso oggetto anche di contrasti
Tra interessi e rivendicazione i singoli stati membri ricchi ritiene di pagare troppo chi non ritiene di dover pagare di più io vorrei poiché in questa
Disputa su quanto deve ciascuno pagare
E non si perdesse la questione fondamentale che quella delle risorse disponibili per serie politiche comunque per serie politiche comuni
Rivedendo
Qualcuna delle tradizionali politiche comunitarie ovviamente in primo luogo quella anzi
Vorrei concludere con qualche parola sull'Italia
L'Italia ha dato un contributo rilevante in diversi momenti
In diverse falsi politiche
A questo processo di costruzione
Dell'Europa
Che ha riconosciuto come dicevo lentezze insufficienze alti e bassi contraddizioni ma che comunque vi sia figlia ad un ritmo pur non esaltante ha preso corpo
Negli ultimi anni
Credo che si possa parlare
Di un impegno europeistico più conseguente dell'Italia nel raccordo tra l'indirizzo di un operistico sempre di affermato e l'azione di governo e politica unitaria
E questo ha significato lo straordinario sforzo
Per l'ingresso dell'Italia
Nella moneta unica Fini dall'inizio
è stata una prova di coerenza stringente
Se si vuole essere europeisti loro parole se si vuole che l'Italia sia in prima linea
In questo ulteriore importantissimo sviluppo della costruzione europea bisogna fare una politica qui di risanamento dei conti pubblici di abbattimento del
Senza di forze politiche
E di forze sociali
Attorno a questo Obiettivo che altrimenti non sarebbe stato raggiunto però voglio subito aggiungere che è stato importante anche il fatto che l'Italia vola soltanto perseguito l'obiettivo
Del suo stesso ingresso nella moneta unica Italia sia esso pesa perché l'obiettivo generale
Della creazione della moneta unica e della banca centrale a partire dal primo gennaio del mille novecentonovantanove non fosse accantonato lo fosse rinviato
Si raggiungesse effettivamente
Secondo se permettete solo per affezione personale un più modesto riferimento in questi anni si è realizzato l'ingresso dell'Italia non solo nell'euro ma nell'Europa di Schengen
Nell'aria della libera circolazione delle persone attraverso l'abbattimento
Delle frontiere interne e con l'essenziale corollario di un impegno comune di controllo delle frontiere esterne europee
E di garanzia della sicurezza
Anche qui non soltanto con mutevoli fatica per quanto passata largamente inosservata superando resistenze piuttosto dure diffidenze piuttosto pesanti si è riusciti a portare l'Italia
Nell'Europa di Schengen Massiah è dato un contributo di carattere generale
Perché in modo particolare sia andasse avanti
Sulla via di una intensificata cooperazione di polizia giudiziaria
Tra i Paesi membri dell'Unione e sì affermasse
L'obiettivo l'esigenza di una politica comune europea dell'immigrazione dell'assedio siamo stati tra i più coerenti nell'affermare
Questa esigenza e io debbo dire che con costrette G. Pepe il documento strategico
Presentato dalla presidenza austriaca nei mesi scorsi al Consiglio dei ministri degli Affari intendi e di giustizia un passo si è realizzato una strada possiamo dire si è aperti
Ebbene
Adesso
Dobbiamo cercare di contribuire egualmente
Noi l'Italia
Alba osso in avanti
Dell'unione
Sul piano politico nella fase del dopo
Io ho già detto
Questo balzo in avanti sul piano politico ha a che fare
Con le riforme istituzionali con l'allargamento
Con
Il rilancio del bilancio se mi è permesso
Questo bisticcio
E tuttavia lasciatemi concludere
E sconfortante constatare come questi temi tutti quelli che ho richiamato in questo mio intervento siano simili all'attenzione del Governo e delle nostre più qualificate rappresentanze tecniche
Ma non a sufficienza delle forze politiche
E nel mirino dei mezzi di informazione
Quindi non dell'opinione pubblica e dei cittadini
Cittadini che pure sono stati molto partecipi di imprevista del dell'euro non è uno è stato un fatto di impresa di coscienza diffusa di massa
Della portata
Dei problemi e delle sfide della costruzione europea io sono profondamente convinto
Che oggi ci sia nella parte più qualificata
Della nostra società nel mondo dell'impresa e nel mondo del lavoro nella parte più professionalizzata della popolazione nella parte più giovane della popolazione
Ci sia sensibilità per i temi della costruzione europea non è vero il futuro dell'Unione non interessa alla gente
Affare di piccoli manipoli gli europei visti o di tecnocrati nome vero
Però bisogna comunicare
E la grande occasione è costituita dalle Yunus dalle elezioni europei del prossimo e una grande occasione
Ed è una grande occasione
Che io penso potrebbe e dovrebbe servire anche per affermare al bilancio tante differenze
Che ci sono politicamente in Italia che ci sono politicamente in Europa e nello stesso Parlamento europeo però
Un Indirizzo euro operistico
Come ora si usa dire by partisan bipartitico o bipolari comuni agli opposti schieramenti
E invece debbo ripetere
L'aggettivo che ho già usato è sconfortante constatare come dire elezioni europee si parli
Solo oggi unitaria come terreo di sperimentazioni di manovre e di rese dei conti puliti che intento politiche
E si parli di candidature
Per tanti illustri e magari anche un po'meno illustri personaggi che non hanno nessuna intenzione e nessuna possibilità
Di sedere effettivamente e magari non solo di severe ma di impegnarsi nel parlamento europea
Lasciatemi dire e uno a un tasso a cui bisogna reagire energicamente
Sul piano politico e perfino sul piano morale
E io mi auguro che anche a ciò serva questo nostro convegno grazie
Grazie aveva perduto qualcosa poco
Grazie per lente avvento la relazione
Così interessante è vasta fatta da Giorgio Napolitano
O una do la parola al senatore Gerardo Agostini
Che parlerà sul tema ex-combattenti europei per la pace che per una nuova Europa Agostini è residenti della Confederazione italiana delle associazioni combattentistiche partigiane prego
Autorizzato
Signore
Signori
Caro instancabile Casale
Meno di un mese fa
Con l'inizio dell'ultimo anno di questo millennio
Abbiamo fatto il primo concreto passo verso la realizzazione dell'Europa unita
Con il varo delle
La moneta unica europea
Fatto reale tangibile
Diciamo pure spendibile
Trecento
Milioni
Di persone hanno intrapreso l'ultimo tratto della strada
Che condurrà verso la reale Unione Europea
Mi è particolarmente gradito
Prende la parola
Oggi
In questo incontro qui a Milano
Proprio perché dopo tanti anni tante speranze coltivate con tenacia
Tanti sacrifici
Dei quali molti di noi
Portano il segno nella carne nell'anima
Finalmente possiamo cominciare a ragionare su una base concreta
Noi oggi qui
Possiamo finalmente anche dire
Abbiamo combattuto abbiamo vinto
No
Non mi riferisco a vittorie sui campi di battaglia
Che pure ci hanno visti protagonisti
Intendo riferirmi alla grande battaglia ideale
Che tutto il mondo combattentistiche o europeo ha saputo portare avanti
Accomunato da intenti di pace
Le riconciliazione di comprensione di solidarietà di fratellanza
Contribuendo così giorno per giorno alla costruzione dell'Europa
Dopo oltre cinquant'anni noi siamo qui ieri
Italiani francesi tedeschi inglesi belgi olandesi spagnoli e austriaci e via di seguito
Tutti educati al culto delle rispettive piccole parte oggi cittadini d'Europa
Reduci da quelle che potremmo definire due grandi guerre europee
La prima portare a compimento i processi di unità nazionale
La seconda per riconquistare le libertà perduti
E dalla figlia di quel secondo terribile conflitto
Io non penso che hanno vissuto il più lungo periodo di pace della loro storia
Credo a partire
Dalla caduta dell'Impero romano
Ci addolora purtroppo
E ci spinge ad amare riflessioni
Quando accaduto e accade ancora nei Balcani
Siamo qui oggi
Per esprimere la nostra serie preoccupazioni
Per riaccendersi di pericolosi focolai
Che possono coinvolgere altre nazioni del vecchio continente e minare la strada verso la realizzazione di una meravigliosa utopia
Non è stato fin qui il percorso farsi soprattutto quando più forti e virulenti
Si erano fatti gli egoismi nazionali
Il rifugiarsi di ogni Stato nel proprio tornaconto
Guardando con il muore e con spirito di conquista a quell'omicidio
E al termine della prima guerra mondiale con il modificarsi del quadro dei rapporti politici militari ed economici
Che l'idea d'Europa inizia a prendere concretamente corpo come possibilità come evento realizzabile
I combattenti
Sconvolti da anni di orrore
Con le carni segnati dalle ferite molti resi invalidi mutilati iniziarono a riflettere su questo cambiamento epocale
Dal mutilati di guerra dai combattenti in genere
Che si erano riuniti
In associazione nell'autunno mille novecentodiciotto
Venne da qui da Milano un messaggio di pace di fratellanza gettarono le basi di quella che chiamarono internazionale del sacrificio
Nella quale aggregare quanti erano si erano affrontati fino a pochi giorni prima
Il nome della propria patria sui campi di battaglia e ore si riconoscevano fratelli animati da una grande fede del futuro
Della umanità
Purtroppo
Quel messaggio non pur raccolto immediatamente
La crisi economica la crisi morale seguita alla fine della guerra furono il terreno di coltura
Dei regimi totalitari li abbiamo conosciuti bene
Lì ricordiamo tutti
Anche essi parlavano di euro
Ma abbiamo visto che tipo di Europa avrebbero voluto edifica
Fondata sul sangue sui reticolati dei laghée
Sulle camere a gas e ricambi di sterminio
Sulla schiavitù
Di intere popolazioni l'Europa ridotta ad un unico immenso campo di concentramento
A questa in Europa noi gli abbiamo detto no
Contro questo Europa noi ci siamo battuti
Sui fronti di guerra nella Resistenza nella lotta di liberazione nei boschi sui monti
Abbiamo sofferto persecuzioni carceri deportazioni convegno esilio
Molto
Però non sono tornati
Siamo qui oggi anche per ricordare il loro sacrificio
Ma proprio in quei terribili giorni confinati dal regime fascista nello scoglio di Ventotene
Pc ripetiamo un pochino perché le origini sano teorici
Uomini provenienti da partiti e tendenze diverse
Capirono di essere giunti alle stesse conclusioni
Riguardo ai problemi fondamentale della nostra civiltà
Cominciò allora
A prendere forma un progetto di manifesto che indicasse la linea politica lungo la quale si sarebbe dovuto organizzare la vita italiana ed europea dopo la guerra con lo obiettivo di un'Italia libera nell'Europa libera uniti
Passato alla storia come il Manifesto di Ventotene base programmatica del movimento federalista europeo
Il documento fu redatto nel giugno mille cento quarantuno quarantadue da Piero Spinelli ed Ernesto Rossi
Pur risentendo dell'epoca rappresenta comunque un punto fermo
è una grande intuizione Foley
Un'Europa
Libera e unite
Premessa necessaria per il potenziamento della civiltà moderna di cui lei era totalitaria rappresenta rappresentata un al resto del processo
Scrivevano Rossi esprime
E quasi presa
Della tragedia jugoslava
Che oggi sottolineavano come molteplici problemi
Che avvelenano la vita internazionale del continente quali ad esempio i tracciati dei confini di popolazione popolazione mista alla difesa
Delle minoranze lo sbocco al mare dei paesi situati all'interno la conquista balcanica
La questione irlandese ed altri avrebbero certamente
Trovato soluzione nella federazione europee
Purtroppo la guerra pareggia
E impedire una rapida marcia verso l'Europa
Nel senso auspicato appunto da Rossi e Spinelli
Ma ormai il seme gettato cominciava a mettere radici
Dare i primi positivi frutto
Adenauer De Gasperi Schumann
Compresero subito
Soltanto l'Europa unita avrebbe potuto resistere validamente alla contrapposte pressioni sovietiche ed americane
Ma i tempi non erano maturi
Non c'era ancora sufficienti in condizioni politica da allora sono trascorsi cinquant'anni
Sono venuti il Parlamento europeo
Gli accordi di Schengen
Di mare Maastricht
E finalmente leu
La moneta ogni
Passi dai giganti è con orgoglio possiamo dire
Di questo avvenimento storico gli asset combattenti sono stati protagonismo
Protagonisti quando con lo spirito comune parteciparono alla Resistenza Europea
Alla liberazione dell'Europa dal nazismo dal fascismo protagonisti
Quando messi a tacere le armi
Promuove promossero l'Europa dei combattenti
Di coloro che conosce
L'abisso della Que e per questo si fanno promotori della pace e della solidarietà prego
Il nome del disarmo e della pace ci siamo tutti attivati ritrovati insieme in Francia e in Germania in Olanda in Austria in Grecia ed altri Paesi
Per ben tre volte a Roma
La prima diversi anni fa nel mille novecentosettantuno
La seconda nel settantanove quando il mondo combatte dentistico
Italiano riunito in confederazione realizzò una grande manifestazione che raccolse consensi unanimi
E lusinghiero apprezzamento del Santo Padre la terza volta nel novantacinque e nel cinquantesimo anniversario
Dalla fine della guerra in Europa con la partecipazione di delegazione di tutti i paesi su fronti contrapposti si scontrarono sul vecchio fondi
Con molti anni sulle spalle alla
Soglie del terzo millennio
Possiamo dire con coscienza
Per i combattenti europee
Si presentano all'appuntamento con un bilancio positivo
Cioè
Abbiamo la consapevolezza
Che nel suo insieme
La società attuale non è quella che all'indomani del secondo conflitto mondiale avevamo sognato
Una società basata sui principi di libertà democrazia solidarietà giustizia sociale
Non vi è dubbio
Che in questo momento se il Polo l'umanità abbia compiuto notevoli passi avanti
Ma non possiamo non sottolineare con responsabile preoccupazione
Come alcuni valori fondamentali quali la famiglia l'integrità morale nella gestione della cosa pubblica la solidarietà nei confronti dei più deboli hanno spesso vietati
Con ripercussioni pesantemente negative sul processo di sviluppo civile e morale
Delle singole nazioni sulla via di una effettiva unità europei
Proprio per questo
Noi ci sentiamo
Tuttora fortemente impegnata per contribuire concretamente ad assicurare alle nuove generazioni un avvenire più sereno e più giusto
Come ho già detto tante volte ci affacciamo al nuovo secondo
Sì eccolo
Al nuovo secolo con l'orgoglio di non lasciare
Non ci sono altri reduci dai campi di concentramento di battaglia alla prigionia ai quali consegnare il testimone
Ci sono i giovani e anche in ogni giovane i meno giovani
Che hanno vissuto questo mezzo secolo di pace
Allora gli asset combattenti portatori custodi della memoria storica di valori inalienabili di libertà di giustizia di solidarietà di tutte le vogliamo consegnare testimoni con la staffetta della vittima
Rappresentano il futuro dobbiamo trasmettere loro i valori di pace
Solidarietà fratellanza
Senza i quali l'Europa unita non sarebbe nato abbiamo preparato per loro un dono prezioso
Siamo sicuri se lo apprezzeranno grazie
Lampi
E in questa occasione vuole consegnare al senatori Agostini
Con la medaglia di riconoscenza
E torna motivazione e in cui si esprimeva se i nostri sentimenti
La motivazione è la seguente
Alla guida della confederazione ad sempre operato richiamandosi volevo prima della guerra di liberazione e al sacrificio degli ex-combattenti
Ha promosso realizzato prestigiose iniziative
Al fine di contribuire per lo sviluppo della costruzione europea
E all'affermazione degli ideali di pace democrazia e solidarietà
Il suo impegno e dedizione sia per esempio alle giovani generazioni
Si fanno
Conferma circa hanno all'attivo andai da frequentavano nell'avvio
Ore
Abbiamo la parola ad uno degli interventi più attesi e certamente molto molto importanti la parola all'onorevole Emma Bonino che poi verrà sul tema per l'Europa dei cittadini completare l'Unione polisti
Emma Bonino com'è noto il commissario dell'Unione europea approvarono favorevole
Signore e signori
Signor presidente moltissime grazie di questo invito
Perché in Italia ma devo dire subito non solo in Italia
Sono sempre più rare le occasioni vi incontrò di dibattito di riflessione su dove andiamo su dove vogliamo andare
E ora Pratillo subito non solo in Italia credo che ci sia un'involuzione nazionalista in molte parti e in molti stati membri dell'Unione europea
Magari in paesi che sono stati tradizionalmente meno europeisti e in cui parrebbe più scontata
Preoccupante invece
E che la sindrome dell'ombelico tocchi o rischi di toccare anche Paesi tradizionalmente federalisti
E quindi con una vocazione
E quindi pure anche una responsabilità di invenzione divisione di Progetto per il futuro
Innanzitutto una considerazione
Credo sia già stato detto da molte parti
Che la nascita dell'euro è una data storica
Dichiaro aperta che forse
Di cui forse ci sfuggono ancora
Le implicazioni anche istituzionali in tutta la loro interezza diceva persino al Washington post l'altro giorno
Che pare che persino gli opere io europei ancora non si rendano conto dell'importanza di questa data e di questa cessione di sovranità Vera una delle più importanti in ambito quindi monetario per tutte le implicazioni che avrà
Ma proprio perché
Questa cessione di sovranità ultima quella monetaria ultima dico nel senso più rilevante
Si è compiuta
La mia consapevolezza o comunque la mia convinzione di fondo e che siamo arrivati al limite
Dal possibile approccio di integrazione fu quella che viene chiamata funzionalista insomma
Ritengo che dal punto di vista dell'integrazione sul piano economico o monetario siamo arrivati al limite possibile e che se oggi non andiamo d'urgenza all'unione politica lasciatemi ancora sognare so che non usa più ma le cose
Vecchie poco mi piacciono le cose antiche mi emozionano io ancora sogno cambiate le situazioni agli Stati Uniti d'Europa
So che non usa più so che persino a volte la parola federalista
Iniziata vere e non so quale connotato non si sa perché criminale all'incirca no io e però sono sempre più determinata federalista
Dai padri fondatori a Spinelli a Pannella a Napolitano ad altre ad amiche che vedo qua in prima fila
Colleghi in altre istituzioni ma credo che invece questa bandiera senza tanti
Giri di frase no sono federalista e l'obiettivo alla determinazione con certamente
Cambiamenti taglio nessuno è così ingenuo da pensare che prende paro paro quello che succede al di là dell'Atlantico lo porta qui anche nei dettagli ma l'ispirazione di fondo quella e e quella rimane provano a spiegare
Perché a mio avviso siamo arrivati al limite massimo della pure integrazione nel campo economico
E che quindi ci aspettano altri traguardi che però bisogna pure che ci inventiamo in termini di metodo e in termini di obiettiva
Innanzi tutto
Non a mio avviso non è sostenibile a medio termine un'unione monetaria
Che non sia accompagnata da un'unione politica
Innanzitutto nella storia non è mai avvenuto
Con forse l'eccezione
Del franco belga lussemburghese che con tutto il rispetto sia per il vento che Lussemburgo non mi pare un esempio dei più comprovati perché le dimensioni eccetera eccetera
Ma tant'è vero
E mi sembra più significativa all'esperienza fatta dall'Italia con la cosiddetta Unione monetaria latina cavallo del secolo scorso
La quale appunto siccome non era accompagnata dall'unione politica credo sia ridotta oggi a una nota a piè di pagina dei libri di storia
Nel conosco nessuna altra tradizione Alibek nel mondo in cui un'unione monetaria abbia potuto reggere il senso di unione politica
Seconda considerazione
A me sembra evidente
Buongiorno buongiorno
Allora perché lo facciamo saluto unico
Questo ritardi dell'abitato solo da questa benedetta o maledetta Viviano Nagel sono spostato un po'le cose
Rivaldo
Seconda considerazione
A me pare evidente che l'esistenza di un mercato unico e di una monnezza comune impongono la creazione anche di una politica economica anche essa comune
In luogo di un dieci o quindici politiche
E impongono anche i mezzi per porre in essere mi spiego con un esempio
L'economia dei cinquanta Stati americani
Non Sempre marziano all'unisono
Può succedere che in California California conosce un boom nello stesso momento in cui che ne so il Texas entra in una fase recessiva
Nessuno di questi due Paesi può contare per correggere
Questa situazione sulla politica monetaria perché quella è una è una per tutti garantita dalla federal reserve
Però il governo federale può Washington insomma
Può spostare risorse da uno stato all'altro per esempio accrescendo la pressione fiscale in California riducendola in Pennsylvania insomma può agli con questo strumento oppure può aumentare i trasferimenti netti verso lo Stato in crisi
E per fare questa Washington il governo federale può contare sul boom una massa di risorse circa che è circa il venti per cento del prodotto interno lordo
Ora tutto questo non c'è a livello comunitario
Innanzitutto l'Europa amministra come tutti sappiamo solo l'uno virgola due per cento del prodotto interno lordo dei quindici
Di cui come già è stato detto
Metà sono in sussidi all'agricoltura
Ma quand'anche queste risorse gestita dall'Europa fossero dieci o venti volte superiori
Il loro prelievo e la loro destinazione Allo stato attuale delle istituzioni europee
Verrebbe deciso non già da un governo federale
Ma dai quindici governi interessati i Forconi è risultata evidente per tutti che questo processo decisionale
Sarebbe evidentemente dominato da uno dei più barbari Principi di politica economica il principio del giusto ritorno o del fare ha detto ovvero ogni Stato tanto da tanto rivuole indietro
E quindi è naturale chiedersi per esempio come faremo con quali strumenti a gestire quello che gli amici
Eccolo eccolo o gli esperti di economia mi dicono come faremmo a gestire i cosiddetti shock asimmetrici
Che ovviamente si verificheranno perché non è pensabile nessuno può pretendere che undici o quindici economie mancino perennemente all'udienza
E questo è un pare un problema che posto ma di cui ad oggi a livello europeo non vedo istituzioni che possono dare delle risposte
Terza considerazione
Il governo dell'economia mondiale esige che a rappresentare l'euro moneta punto dominante
Comunque destinata ad assumere un ruolo crescente eccetera eccetera ci sia un volto una persona che rappresenta
Insomma quel numero unico di telefono di cui parlava Kissin
L'Unione Europea ma sprofondando
In campo economico
Ebbe tutto questo ancora non c'è neanche quei per esempio prendiamo la delicata questione della rappresentanza
Della zona euro nel G7
Magnifico
E chi
Rappresenta l'euro nel G7
Non è un mistero che la posizione adottata dal Consiglio dei ministri dell'Unione quella della rappresentatività selettiva altro gergo burocratese che non si riesce mai a capire che vogliano dire
E sembra scontentare alcuni Stati membri ardeva ancora peraltro essere accettata dai partner non europee Giappone Stati Uniti
Qui insomma questo Euro chi lo rappresenta la presidenza dell'Unione
Che cambia come noto ogni sei mesi
Quindi può darsi che è capitato ad esempio il turno della Grecia che non è
Paese euro ma che dovrebbe rappresentare la zona è
Oppure
E che non è membro del G7
Però
Oppure
Paesi che sono Euro ma non membri del G7 per esempio Talbot in cui toccasse alla presidenza spagnola
Insomma
Il tutto accompagnato da un commissario ogni tanto
A me mi si dice in come in funzione consultiva
E mi chiedo per esempio perché questa stessa logica che giustamente porta a criticare la rappresentatività selettiva per quanto riguarda l'euro il G7 questa stessa logica non si
Utilizzi
Per esempio a proposito della rappresentanza dell'Unione Europea in nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
E io credo voglio davvero rendere una riconoscimento alla diplomazia italiana
Non perché ha contrastato Germania piuttosto che in Giappone o piuttosto che non so chi come membri permanenti
Ma perché ha posto il problema
Info del seggio unico europeo forse al Consiglio di Sicurezza
Chiaro è che se entrava alla Germania
Avevamo chiuso anche con qualunque aspirazione di una politica estera europea perché Francia Inghilterra e Germania avrebbero deciso discusso e parlato di politica estera in tutt'altra sede
Quindi quello era evidentemente un modo di chiudere una possibilità che il mezzo io ritengo fondamentale di una politica estera e di sicurezza
Europea
Per tutti questi motivi
A me pare che l'integrazione funzionalista sia arrivata come dicevo al limite estremo
E che oggi o si fa un salto di qualità nell'integrazione nell'Unione politica oppure anche quello che abbiamo fatto dal punto di vista dell'integrazione economica umanitario rischia di non reggere è di ritrovarsi quindi proprio per chi ha avuto una visione funzionalista dell'integrazione europea mi aspetterei che proprio da loro
Venisse e questa analisi e cioè che è stato
Un successo è stato positivo ma siamo arrivati al limite oggi dobbiamo pensare ad altro
E dobbiamo pensare ad altro per anche una considerazione
Che vorrei fare guardando
Al di là dell'Europa cosa succede a livello mondiale
Dovranno appare evidente che il vuoto di leadership
Non solo economica ma poi verrò quella politica
A livello mondiale drammaticamente evidente
Brevemente se ognuno di voi oggi prendiamo insieme a dieci anni fa
Mille novecentonovantanove febbraio mille novecento ottantanove
I cambiamenti di questi dieci anni sono stati credo drammaticamente veloci Program vedere alla fotografia dell'ottantanove
La Russia certamente un zona l'impero sovietico in crisi ma nessuno s'aspettava credo
O poteva prevedere la disegni integrazione nell'ambito di pochissimi anni e oggi la Russia in una situazione di avere difficoltà a mettere in piedi un governo qualsiasi
E a Reggio peraltro forse senza che ce ne rendiamo conto comunque senza senza che quando si parla di bilancio cinquecento milioni di euro quindi mille miliardi sono stati decisiva recentemente come aiuto alimentare alla Russia
Temo che siano anche molto aiuto alimenti aiuto alimentare alle nostre esportazioni
Che i russi non pagano più ma speriamo che servano anche ad alimentare il loro
Ma comunque certamente non è questa la zona nel mondo che esprime una leadership
Di tigre asiatica che parevano inarrestabili nell'ottantanove Giappone di tigri asiatiche avanti di questo passo
Mi sembra che siamo più prudenti a variabile come inamovibile ha comunque in crescita
E questo fa anche giustizia di chi metteva in guardia come voce abbastanza isolata
Che è una pura crescita del economica senza una crescita di istituzioni democratiche non è regge
Ma per anni mi è stato detto che no che questa crescita esponenziale dal punto di vista economico era solida e tre non mi pare che così sia successo
Dall'altra parte dall'Atlantico nell'ottantanove avevamo un George Bush grande potenza militare
In una situazione di cosiddetto declino economico declino tutto relativo opposta rispetto al Giappone
Oggi ma di grande leadership
Di una America che iniziava
La grande corsa se volete al più grande Periodo di sviluppo economico che abbia conosciuto
Oggi mentre
Come si cominciano a vedere forse i primi segnali di Problemi dal punto di vista economico gli Stati Uniti vivono una vera crisi di leadership
Che dovremmo su cui dovremmo riflettere meglio perché temo che siamo passati dalla trasparenza al voyeurismo
Senza neanche porci il problema di che cosa intendiamo per privacy per trasparenza per responsabilità pubblica
Insomma una leadership dimezzata perché il Presidente degli Stati Uniti pare abbia strane simpatie
Nel ufficio ovale
Ma lo dico questo e Lodi no con preoccupazione
Perché quando si passa dalla trasparenza al voyeurismo
Senza neanche a riflettere dove stiamo andando
Beh questo è preoccupante
E mi ancor più un mi sembra preoccupante un congresso che decide di mettere
Tutto il rapporto di cari star su internet
Ora io credo che esistano invece ambiti francamente di distinzione tra responsabilità pubbliche e pregi o vizi privati
Insomma per farla breve mi sembra che in questa situazione l'Europa che ha avuto una crescita forse è meno evidente va più solida
Parrebbe chiamate esercitare un ruolo di leadership a cui invece non è attrezzato
Per i motivi che dicevo
Ultima
Osservazione
Che questo spesso a vuoto di leadership politica dal punto di vista diciamo globale certa economica
è altrettanto grave ed evidente dal punto di vista è sul piano politico
Penso non solamente ai drammi che vivono quelli che perdono il lavoro che vedono ridotto il loro tenore di vita
Ma penso ai drammi di chi non riesce neanche a difenderla l'appropriatezza penso alla Bosnia al Kosovo alla Sierra leone piuttosto che al comico
All'Afghanistan piuttosto che ad altre zone
Penso ad un continente africano di fronte a noi che sta vivendo la sua prima guerra mondiale
Di cui siamo così non so perché ma guardiamo tutti altrove oggi in Africa non ci sono non meno di quindici Paesi in guerra tra di loro
Con le conseguenze che possiamo immaginare anche su un tema che in questo Paese come in altre così sensibili come quello dell'immigrazione
Penso che in un mondo in cui ci sono venticinque milioni di rifugiati
E milioni di sfollati
Beh non è pensabile avvenire una puro atteggiamento di schierare non si sa quali eserciti per evitare chissà quali sbaglia
Badate per essere chiara io non e Presidente Napolitano già l'ha posto il problema appunto di una politica europea dell'immigrazione
E via così
Evidentemente che vanno insieme
Perché non è possibile
Evidentemente in una situazione che la fortezza Europa accerchiata da paesi in fiamme
Pensi che questo problema ognuno solo ognuno se lo affronta con gli strumenti suo
E devo dare atto che ad Amsterdam
Il governo italiano e pochi altri se ricordo bene il Belgio e pochi altri sostennero la proposta della commissione appunto di fare del terzo pilastro una materia comunista
All'epoca non si volle altri Paesi presi da altri problemi secondo me in modo mio oppure non vogliono affrontare questa situazione rimane il fatto che questo problema è sul fatto che il
Dico altrettanto che la l'integrazione o comunque oggi passa o dovrebbe passare per la scadenza appunto dalla politica di sicurezza della politica di difesa io mi sposto cervella
Per vedere se si riesce a creare
Le condizioni
Perché magari lo stesso metodo usato per l'unione economica monetario il comitato dei loro e avanti di questo passo
Possa essere un metodo persa
Segui Billè per arrivare non all'UEM nemmeno come io oltre chiamo l'UDR all'Unione diplomatica e militare
Penso che sarebbe interessante riflettere a quel percorso istituzionale che non è stato affatto precipitato ma terzo è stato significativo
Che ha saputo mettere insieme l'Iran Dino intergovernativo con una parte di comunitario ed essere da questo punto di vista appunto produttore di innovazioni anche dal punto di vista istituzionale
è la cooperazione rafforzata ovvero chi non vuol venire non viene ma non può bloccare chi vuole andare avanti
Chiaramente sto cercando di riflettere perché credo che sempre di più oggi si accetta che è necessaria una politica estera e di difesa comune
Ancora facciamo molta difficoltà a passare dallo slogan al metodo di lavoro e io mi chiedo se il metodo il processo seguito per l'UM non sia una strada perseguibile per l'udienza
Mi auguro che questo sia un dato di riflessione comune per passare da una invocazione ad un dato più operativo
Ma se queste sono alle scadenze le sfide
Le convinzioni
Che ci hanno in mano
E Sesto ci rendiamo conto del siamo consapevoli di quanto siano appunto sfide
E di quanto impegno e di quanto non siano grati se e di quanto non siano facili e di quanto non siano scontate se non l'avremmo già fatta in
Beh quello che mi preoccupa mi aggancio all'ultima parte dell'intervento del Presidente Napolitano
E come si preparano gli stati membri
Quelli più europeisti sostanzialmente gli altri come si preparano già lo so
Ad affrontare questi
E mi pare che non stiamo andando molto forte da questo punto di vista
Io forse ripeterò cose insomma non intendo
Prima Commissione alle prossime cariche istituzionali
In modo sciatto o con lo sguardo solo rivolto alla propria capitale
In una conta tutta interna
Beh io credo sia questo non solo perdere una grande occasione
Significa francamente dichiarare cose e farne altri
Per essere più specifica
L'Italia una legge per il l'elezione europea che data dal mille novecentosettantanove
Anche se credo giace alla Camera da più di un anno una proposta di riforma
Diverse
Perché qualcuno si era posto il problema un anno fa che bisognava preparare evidentemente il terreno per arrivarci in un modo
In un modo accettabile
Innanzitutto cioè un'anomalia italiana molto evidente
Se prendiamo solo nel mille novecentonovantaquattro
Rispetto a quattro o cinque liste che sono la media dei Paesi europei
Siedono oggi a Strasburgo rappresentanti di quattordici liste Italia
Posso leggervi le sigle ma temo che ci perderemmo
In ogni caso siedono oggi i rappresentanti di queste liste
AN Forza Italia CCD studi free Patto Segni SDP PPI Lista Pannella lega socialisti previsti Verdi la Rete PDS Rifondazione
In base a questa stessa legge
E all'interpretazione per cui
Le norme che consentono la presentazione alle liste o dai partiti senza dover raccogliere le firme proprio quello è quasi impossibile
Che siano rappresentati da un gruppo parlamentare in una delle due Camere o che abbiano almeno un eletto in una delle due Camere o al Parlamento europeo insomma per farla breve sulla carta si possono presentare oggi
Venti liste
Siccome daremo segni di moderazione
Dice
Quindi sulla carta e credo in pratica perché se vediamo le elezioni europee come conta interna è chiaro che questo è
Noi manderemo ottantuno rappresentanti a Strasburgo
Divisi in venti liste
Con una parcella azione praticamente l'opposto di quella che dovrebbe essere una coesione di progetto è una coesione di lavoro degli ottantuno deputati
E anche lì ci perdiamo nelle liste
Perché
Rischiamo se non si fa velocemente quando il Parlamento vuole fare una legge veloce senza fare polemiche eccetera lo fa pure in una notte
Va be'sarebbe capire chi non lo vuole insomma Fiamma Tricolore AN Forza Italia CCD socialisti De Michelis UDR PPI Lista Dini Prodi Di Pietro Rutelli
Verdi Boselli Esprit PPI e Ri Federazione dei Liberali DS Partito Comunista grazie grate Rifondazione lega una lista di Cito Liga Veneta e se mi consentite pure la lista va bene che magari qualche merito in termini europei possiamo pure sventolare uno
Prima questione
Davvero ci vogliamo preparare così a quelle che diciamo le nuove sfide
Vada più avanti seconda questione
Se è vero che appunto queste sfide ricche richiedono
Non e non sono dalle sine cura
Non sono dei posti che sia la Commissione il Parlamento altrove dove si va nei ritagli di tempo per poi fare le Conte italiane
Allora qualcuno mi deve spiegare perché la l'Italia rappresenta un'altra anomalia in cui pure nella situazione attuale non parlo del Parlamento di vent'anni fa ma delle sfide di oggi
Non ci si pone il problema dell'incompatibilità
Tra deputato nazionale e deputato europeo credo ci abbiano ben lungi da fare sia l'uno che l'altro
Per non parlare di sindaci
Oltre i cento mila abitanti quali sono incompatibili
Per legge ad essere deputati nazionali ma compatibili Simi avessero deputati europei scusatemi tanto io non riesco veramente a capacitarmi ma dico bene a capacitarmi
Di una situazione di questo vi confesso francamente mi indigna
In linea perché credo
Arrivare trasformismo
Al di là che tutti teniamo famiglia
E al di là del fatto che alcuni dei di questi sindaci stanno alla fine del secondo mandato e non sono rieleggibili
Ma al di là che non la non ha imposto il medico né di fare il sindaco né di fare il deputato europeo si faccia il favore per un'igiene politico
Di dire ai cittadini che cosa uno vuole fare da grande
O da piccolo però io credo che i cittadini devono quando vanno a votare riuscire almeno a capire se il mio amico Rutelli gestirà il Giubileo o sesta lo dico perché è un amico
Offerta a Strasburgo
Le due cose mi sembrano strane
Ma lo può predire per altri e badate non è una polemica nel demagogica ma è davvero un appello ad un dato di igiene della politica di cui mi pare abbiamo perso per strada persino la bici
Ora anche lì ed ho chiuso
Certo noi siamo più fantasiosi di tutti i nostri colleghi europei certamente le nostre capacità di invenzione
Però però per prassi consolidata o per legge
Gli altri non fanno così
Allora sicuramente noi siamo i migliori
Non lo metto in dubbio
è però forse non insistere troppo sulla anomalia italiana o sulle nostre capacità salvifiche
Credo ci aiuterebbe a capire di che parliamo
Allora io mi auguro che si faccia ancora in tempo mi impegnerò in questo senso
Spero che lo facciamo insieme
Non è contro nessuno queste ipotesi
Per qualcuno e in particolare è per l'Europa
Io credo che questa costruzione europea è troppo importante per lasciarla alle sciatteria o alle dimenticanze o agli opportunismi di questo o di quell'altro
è legittimo creare movimenti politici non capisco perché si debba scegliere l'alibi europea
Si dicano altra Calò
Io credo che per come ci siamo avvitati tra un po'presenteremo visti venti liste anche se dovessimo eleggere Miss Universo perché comunque può e alla fine ci contiamo
Bene non è così
Diceva diciamo né una volta hanno chiesto ma lei sul futuro del Europa è ottimista o pessimista diciamo le rispose no io sono solo determinato
Bene credo che sia già decidessimo insieme di essere determinati
Senza essere anti niente ma essendo però qualcosa e non c'è niente di più concreto che io sappia e qui io conosca delle idee
Bene se almeno questo c'è a questo ci impegnassimo credo che avremmo fatto un servizio al nostro Paese e in certamente anche all'euro grazie
Grazie all'onorevole Bonino
Pompa di attenzione vasi sospendiamo
Vera dieci minuti esatti
La seduta ed è seriamente un caffè a pianterreno tra dieci minuti riprendiamo i lavori
Con l'interramento del segretario generale della CGIL ma Sergio Cofferati grazie
Quello di qualche decennio show
Tra gli effetti del mercato globale cioè senza alcun dubbio quello di aver accelerato la costruzione di aggregati sovranazionale
Aggregati di rappresentanza politica
Istituzionale
Di rappresentanza sociale ma anche aggregati economici in senso stretto
E per chi rappresenta delle persone
Che lavorano che hanno lavorato e sono oggi in pensione
Il riferimento Esterno al proprio Paese nel proprio ambito tradizionale di rappresentanza diventava così non soltanto oggettivo ma davvero ravvicinato in media
E per chi come noi
Ha bisogno di offrire prospettive
Di stimolare politiche in grado di offrire prospettive certezze
A tante persone
Dicevo di quelle che lavorano ma pensata quante importante rilevante per tutti per le famiglie italiane avere certezze prospettive per il giovane che un lavoro non hanno era diventato
Inevitabile
Affrontare molte delle cose che quotidianamente impegno non sindacato guardando sistematicamente non soltanto ai confini nazionali ma questa nuova dimensione quella europea
Oggi siamo un Paese dell'unione
Abbiamo
Disponibile anche noi come gli altri che hanno partecipato a questa prima fase una moneta unica è importante per i lavoratori per i pensionati italiani
Vorrei dire che non deve apparire un paradosso il fatto che
In ogni caso un'economia come quella italiana
E io credo per questo anche le ragioni delle persone che sono rappresentate dalle relazioni sindacali
Avrebbero avuto bisogno comunque di compiere il percorso che si è realizzato in questi anni
Anche senza mastri che senza i suoi parametri da rispettare l'economia italiano dopo la crisi drammatica del mille novecentonovantadue
Se voleva recuperare capacità di competere Gray
Il nostro sistema produttivo avere efficacia nei mercati doveva
Sostenere sollecitare aiutare partecipare coerentemente al processo di risanamento
Che abbiamo in larga misura alle nostre spalle
Avremmo dovuto comunque affrontare questi temi avremmo dovuto ragionare di come ci recupera efficienza di un sistema economico e però mastica aiutato
Aiutato perché ha creato le condizioni per un sentire comune che ha aggiunto ai valori ideali che una parte consistente del mondo del lavoro ha sempre manifestato hanno senza alcun dubbio aiutato questo Paese per entrare
Nell'euro e poi nell'Unione europea
I lavoratori pensionati hanno contribuito più di altri
A che ciò avvenisse
Hanno sopportato
Dei sacrifici
Consistenti
Hanno sempre chiesto attraverso le loro organizzazioni che questi sacrifici venissero ore distribuiti equamente
Hanno sempre avuto la consapevolezza che non esisteva alternativa positiva per loro
L'alternativa tra le entrare in Europa facendo dei sacrifici e restare fuori dall'Europa senza problemi erano alternativa falsa
Avrebbe generato danni rilevanti per noi l'esclusione dalla moneta unica
Un sistema economico fragile una moneta debole sarebbero stati sottoposti ma fatiche speculative sarebbero stati costretti a ridimensionare i loro obiettivi le loro ambizioni
E vale la pena di dirlo oggi quando molti già ce lo sono scordate
Le difficoltà finanziarie di Paesi lontani come quelli del Sud-Est asiatico o in queste ore quelle del Brasile avrebbero riverberato sulla nostra economia sulla nostra moneta danni rilevanti
E qui danni sarebbero stati sopportati dalla parte più debole del Paese
Non c'era alternativa
Di conseguenza ragionevole positiva per milioni di persone a quei sacrifici
C'era come è stato
L'esigenza concreta di chiedere equità nell'affrontare gli stessi oggi che l'Europa è disponibile
Occorre che tutti consapevolmente e responsabilmente operino perché questa dimensione che ha il suo punto di unità fondamentale nella moneta
Diventi anche dimensione nella quale come si è detto nelle relazioni che mi hanno preceduto i profili istituzionale e politica prendano corpo
Con un trasferimento di poteri di competenze dai singoli Paesi verso l'Europa e questi i profili devono decidere sia con istituzionale che quello politico in verità quali sono i fondamenti del loro operare futura
è facile dire per me
Che vorrei vedere nell'Europa che nasce una convinzione maggiore di quella che fin qui si è registrata in virtù delle diverse opinioni in campo tutte rispettabili ma non sempre convergenti
Una convergenza maggiore dicevo io torna la scelta di far diventare
Il recupero di capacità competitiva dell'Europa la base sulla quale costruire lo sviluppo dell'euro
Perché senza politiche espansive senza sviluppo sarà impossibile dare una risposta concreta certa ai giovani che hanno bisogno di lavoro di un'occupazione
Di un lavoro di occupazione non soltanto per avere un reddito disponibile Papa potesse realizzare come persone
E oggi il problema dell'occupazione è un problema che unificata tutti i paesi europei
E anche coloro che avevano ritenuto di poter risolvere questo problema da soli
O che non lo consideravano come una priorità delle loro scelte si sono ricreduti
è opinione diffusa e Comune che occorra affrontare questo tema questa priorità economica e sociale
Definendo delle politiche che valgono per tutti gli Stati membri
Io credo che il recupero di capacità competitiva dell'Europa se davvero il tema centrale dei prossimi mesi
E che l'Europa si è chiamata ad una sfida che deve affrontare a viso aperto se vuole dare risposte positive ai cittadini che vivono in questa parte del mondo basando questa sfida sulla capacità di competere non legata esclusivamente alle dinamiche di costo come alcuni vorrebbero ma riproponendo con decisione invece una sfida legata alla qualità alla qualità della sua struttura produttiva alla qualità dei prodotti che offre e chi vuole vendere nel mercato perché dalla qualità possono venire solo dalla qualità possono venire risposte concrete ai bisogni di occupazione quali facevo riferimento
Ma una sfida che abbia come fondamento alla qualità è una sfida che necessità
Non di genieri che politiche espansive
Anche se quello è l'orizzonte nel quale mira ma di politiche che siano in grado di costruire condizioni di ambiente economico
Utili ad attirare investimenti a favorire investimenti
Va da sé che per un Paese come il nostro questa esigenza ha poi la ricaduta specifica particolare
Nella nostra difformità rispetto a quella degli altri paesi europei ma anche noi vi ha bisogno che l'Europa cresca e poi abbiamo bisogno di politiche mirate a superare il dualismo che fa i territori del Mezzogiorno diversi così lontani negativamente lontani dalle aree più forti come quella che oggi ci ospita condizioni di ambiente economico per tutta l'Europa e per le aree più deboli dell'euro e una sfida sulla qualità ha bisogno di una valorizzazione dei saperi
Della cultura delle capacità delle persone
D'altro canto la vecchia cultura europea
Ha dato grande Prodi se nei secoli passati
Una parte consistente dello sviluppo economico
Alla fine del secolo passato si basò sulla crescita
E sull'innovazione industriale che qui a te chi prima che altrove
Si tratta di ricreare almeno le condizioni ideali di quelli momenti lontane
Un'Europa che compete all'Europa che cresce l Europa però che ha bisogno di risottolineare
Una parte rilevante della sua antica che tradizionale cultura quella dei diritti e delle protezioni sociali
Nel mercato globale la competizione tra i grandi aggregati sovranazionali sarà molto aspra
Ed è una competizione come dicevo che può avere come riferimento la qualità oppure scivolare
Esclusivamente in un confronto basato sul contenimento dei costi delle merci che verranno prodotto dei servizi che verranno offerti
Non vorrei neanche lontanamente dalla sensazione di sottovalutare i problemi che pure esistono e che vanno affrontati con coerenza relativi anche
Alle dinamiche dei costi
Che influenzano direttamente o indirettamente il sistema economico però
Per l'idea di modo che le ordinanze sindacali hanno sempre propugnato
La qualità
Che il riferimento fondamentale
E le regole intorno alle quali costruire le dinamiche di mercato sono importantissima
Il mondo che ci aspetta un mondo nel quale si potrà competere
Valorizzando sapere e le persone
Rispettando i loro diritti fondamentali
Oppure non solo per quello ma pronto davvero
Negativo
E contrario alla nostra stessa idea di società
Avere una mercato nel quale
La competizione si basa
Su dinamiche di costo che hanno come fondamento la distruzione dei diritti fondamentali delle persone
E la negazione
Dell'esercizio della solidarietà
L'Europa deve impegnarsi e di conseguenza riconfermare la sua antica cultura ma cultura nella quale i diritti delle persone
Impegnate nelle attività produttive nei servizi sono state rispettato che dove le tutele sono stati offerti a tutti i cittadini
Certo il sistema delle protezioni e non è un sistema stabile immobile ne va considerato come tale risponda delle esigenze che cambiano nel corso degli anni e ha bisogno di essere aggiornato
Trasformato costantemente in modo tale da avere tratti visivi di equità in modo tale da favorire un rapporto positivo tra le generazioni
Per connettere le esigenze delle persone anziane con le ovvie
è scontata esigenze delle generazioni più giovani
E le protezioni che hanno un costo
Devono essere organizzate in modo tale che questo costo sia sempre compatibile con la ricchezza che un Paese produce in questo caso l'aggregato sovranazionale produce
E destinato a proteggere i suoi cittadini sono tante le politiche di conseguenza da adottare se si vuole davvero come io credo necessario riconfermare questa cultura del welfare e dei diritti dalle politiche dell'immigrazione a quelle di revisione e di resa efficace di tutte le varie molteplici forme di protezione che oggi in Europa vengono utilizzate non soltanto per difendere il lavoro ma per difendere i cittadini nelle condizioni di disagio
Nelle quali spesso si vengono a trovare
Ovviamente questa dimensione questa
Somma di politiche sovranazionale di europee impone scelte anche alle grandi organizzazioni di rappresentanza sociale compreso il sindacato
C'è una dimensione europea da costruire
Molta dell'attività che le organizzazioni di rappresentanza sociale
Esercitano non ha più come vi dicevo dei confini
Esclusivamente nazionale
Già oggi molte delle nostre scelte sono influenzate sia nettamente da quel che si decide lontano da qui
Ma questa dimensione europea che già prevale in molti temi economici e in alcuni ambiti anche delle politiche sociali ha bisogno di maggior razionalità
Io credo che sia ragionevole per questi puntare esplicitamente a rendere uniformi quelle che sono le condizioni di base per poter esercitare rappresentanza sociale
Che non subire gli effetti di un dumping potenziale che metterebbe seriamente in discussione le condizioni di tante persone che lavoro neanche
Di chi vive del lavoro grida
Serve per questo l'uniformità legislativa nel lavoro
Oggi i rapporti di lavoro le modalità con le quali le singole persone vengono chiamati a prestare la loro attività hanno un riferimento sostanzialmente nazionale
In un'Europa nella quale la circolazione
Dei cittadini e l'ingresso di cittadini dare del mondo lontani
Sarà più consistente che in passato in Europa che ha bisogno di strutture legislative uniformi che garantiscano le stesse condizioni gli stessi diritti
Da costruire sulla base delle differenze che esistono ma senza dimenticare la radice che pure stava alla base di queste strutture legislative tra di loro
Diversificate lo stesso si può dire tranquillamente per quanto concerne tutte le forme di protezione di tutela delle persone che lavoro di riconoscimento delle loro condizioni e di miglioramento delle loro condizioni che sono risolte dalla sfera dagli strumenti contrattuali
Una legislazione europea del lavoro e una struttura contrattuale europea da realizzarsi in parallelo
Alla costruzione di una politica economica espansiva che sia in grado di rispondere
Al bisogno di occupazione che ricordavo prima
Una struttura contrattuale di riferimento che abbia una dimensione sovranazionale
Non significa affatto come qualcuno paventa teme o come altri sostengono l'uniformità
Immediata
Delle condizioni che oggi sono
Vigenti in Europa
Ma più semplicemente l'adozione di politiche che da qui in avanti abbiano le stesse dinamiche gli stessi effetti uniformità negli quello che si farà di nuovo per tutti i lavoratori
In Europa esattamente come si chiede uniformità per quel che di nuovo si farà per tutti i cittadini europei è una sfida impegnativa molto semplice
Dire che occorre trasferire poteri competenze e cedere sovranità come i fatti hanno dimostrato è molto difficile farlo ma io credo che questo sia il compito di tutti
Sia il compito al quale nessuno realizzazione di rappresentanza si possa sottrarre vale per le istituzioni come vale per le forze politiche vale a maggior ragione
Le organizzazioni
Sindacali per quelle imprenditoriali
Spero che non si incontri nell'arco di strada che dovremo percorrere insieme ma rapidamente
Ho indicato un arco di tempo per quanto concerne le modifiche
Che riguardano l'attività proprie dei sindacati a che a me pare realistico sarebbe opportuno utile anzi addirittura accorciare questi tempi ma alla dimensione dei tempi sarà legata al merito delle scelte che verranno di volta in volta compiute e all'atteggiamento col quale le grandi organizzazioni si porranno di fronte a questo fenomeno
Lecco io spero
Sinceramente
Di non trovarmi di nuovo dalla condizione nella quale mi sono trovato tante volte nel corso di questi anni
Di avere i complimenti di tanti osservatori europei per il coraggio che il sindacato italiano aveva ma in virtù del fatto che questo apprezzamento delle politiche sindacali veniva basato sullo scarto dell'atteggiamento tra noi e le altre organizzazioni di rappresentanza sociale
Io penso che ci sia un obiettivo un interesse comune e che sia bene cercare di realizzare questo obiettivo di praticare questo interesse insieme
In Italia sono state fatte cose importanti per quanto concerne il rapporto egli l'individuazione dei compiti delle funzioni reciproche delle varie forme di rappresentanza sociale abbiamo praticato
Una politica di rigore
Con il consenso di milioni di persone in virtù di parassiti metodologie che consentono il riconoscimento della funzione di ciascuno
Quella che è stata chiamata la pratica della concertazione altro non è che una metodologia che parte dal riconoscimento della funzione del proprio interlocutore
E impone una discussione preventiva prima che grandi decisioni che coinvolgono milioni di persone vengano scelti
Io credo sia pratica che si può tranquillamente
Esportare ma sarebbe davvero strano e non utile
Che questa pratica continuasse a vivere in Italia venisse considerata come improponibile da parte degli stessi soggetti che lo utilizzano in Italia quando si chiederà come si sta chiedendo di trasferirla come metodologia anche nei confronti che valgono per i nuovi aggregati sovranazionale
Spero per questa ragione come vi dicevo che osservazioni e commenti tra qualche anno di quel che si è potuto fare a quel punto da parte dei soggetti di rappresentanza sociale siano più uniformi
Positive ma più uniformi di quanto non è stato nel corso di questi anni
Per quanto concerne sindacato in ogni caso varrà la regola che ho ricordato prima non c'è un'alternativa
E ai nostri valori che individuano nelle dimensioni sovranazionali gli elementi anche concreti di individuazione ulteriore della pratica
Del pratico esercizio della solidarietà a questo a questa dimensione ne concederemo fa riferimento che gli altri lo vogliono poche invece si oppongono obiezioni e e critiche abbiamo avuto ragione per dove siamo arrivati nel corso di questi ultimi anni non c'è motivo in virtù di questo soprattutto di cambiare atteggiamento io credo che si possa davvero lavorare per questo non soltanto ad una dimensione legislativa uniforme in Europa ad una dimensione contrattuale ma anche alla costruzione di organizzazioni europee degno di questo nome
Non nate dall'altra dall'assemblaggio dalla somma di pochi specifiche competenze nazionali
Ma figlio di una cultura europea che porta a individuare anche i criteri meccanismi i percorsi che consentono un esercizio democratico nell'individuazione dei gruppi dirigenti di queste grandi organizzazioni
è un elemento fondamentale della democrazia negli anni a venire per noi come per tanti altri
Io se posso dire un'ultima cosa ma considerato lo come
L'esigenza non soltanto di un sindacalista ma di un cittadino
Italiano spero che nella discussione quella che soprattutto coinvolgerà nei prossimi giorni nelle prossime settimane la politica italiana
Vengono introdotti gli elementi di novità di aggiornamento che venivano sollecitati e richiesti prima da chi mi ha preceduto
Non soltanto da Emma Bonino ma anche da Giorgio Napolitano l'abbiamo bisogno di considerare l'Europa non con una sovrastruttura come un riferimento lontano ma come la parte fondamentale del nostro agire
E chi ha compiti di rappresentanza istituzionale e politica
Bene farà a misurarsi con questa nuova dimensione cercando però non semplicemente di proporre se stesso in qualità di rappresentante nazionale in un consenso più ampio
Perché e necessario essere anche in questo consesso ma ricordandosi di accostare alla sua richiesta di visibilità di rappresentanza qualche elemento di valutazione di merito
Sorprende la discussione davvero un po'provinciale
Tutta italiana che sta caratterizzando questo avvicinamento alla scadenza elettorale
Io non ho nulla
Contrario da semplice lettore
A che tantissimi contendono il consenso terrà a rappresentare il nostro Paese in Europa trovo sorprendente e preoccupante che in questa contesa in verità sia incomprensibile per me e quali sono le distinzioni di merito
Ho capito che ci sono tante vocazioni e tante liste in campo sinceramente non ho capito qual è il progetto che molte di queste liste vorrebbero avanzare per fare polvere irrobustire incrementare l'Europa e se questo dovesse restare il carattere prevalente dell'espressione futura de avremmo realizzato un obiettivo importante entrando in Europa ma cercheremo di restarci nella maniera peggiore possibile spero di essere smentito dai fatti dalle circostanze più ravvicinati grazie
Grazie Sergio Cofferati e ora alla parola
Ma assegnava Attilio Nicora che parla evaso un'Europa più unita e solidale con l'aiuto concreto alla pace nel mondo
Malossini Attilio Nicora e è direttore dell'Ufficio problemi gira vede chiede alla Conferenza Episcopale Italiana
Prego
Grazie
La cortesia degli organizzatori del convegno affidato a me
La considerazione spero davvero essenziale
Di un aspetto che certamente tra i più impegnativi nell'orizzonte del cammino della nostra Europa e cioè le questioni della pace e il servizio che lo sviluppo dell'Europa verso una sempre più solida unita può rendere alla pace mondiale
Come subito si intuisce l'argomento sarebbe sterminato io mi limito quindi a qualche c'è no che tenta di individuare gli aspetti che giudico più rilevanti in questo momento
Poi di richiamare alcune questioni di fondo che mio avviso emergono al di là dei problemi e infine terminare con un rapido cenno all'apporto che anche la visione cristiana delle cose può dare a questo impegno comune
Se guardiamo alle
Agli aspetti che richiamano più insistentemente in questo momento la responsabilità dell'Europa nei confronti della garanzia di condizioni per una pace sempre più vera e meglio garantita
Mi pare che potremmo operare una distinzione tra alcuni profili per dir così interni al continente
E alcuni profili attinenti i rapporti del dell'Europa con le aree più ampie con le quali entra in inesorabile connessione
Dal punto di vista del profilo interno a me sembra che ci siano soprattutto quattro punti critici che mi limito proprio soltanto ad accennare
La pace può essere messa ancora in difficoltà all'interno del nostro continente
Anzitutto dal permanere di crisi regionali
Si pensi all'Irlanda si pensi ai Paesi Baschi
Si pensi alla Corsica si pensi a diversi focolai comunque di tensione che qua e là rimangono accesi anche se fortunatamente in questi ultimi tempi abbiamo potuto registrare passi in avanti tra i quali quello irlandese è certamente il più ricco di speranza però la questione delle crisi regionali permane
E richiamo immediatamente assieme la grande tematica del di un'autentica modalità di promozione e tutela delle minoranze
Non in una forma di
Stimolo all'arroccamento ma nella forma invece di un aiuto
A coniugare l'identità storica culturale etnica linguistica
Con la ricchezza di una visione più aperta e più completa è una prima sfida da cui dipende la garanzia della pace in Europa
Las secondo punto critico è quella che potremmo chiamare la possibile crisi sociale che è già stata variamente accennata
Se gli sviluppi dell'impianto economico sociale verso il quale l'Europa si sta incamminando
Dovessero conoscere dell'esclusività delle parzialità degli irrigidimenti
Che lasciassero fuori l'attenzione ad alcune dimensioni umane e ad alcune problematiche sociali di grande rilievo
Potrebbero esplodere delle tensioni che diventerebbero di nuovo motivi di rottura invece che ausilio all'unità
E qui la tematica richiamerebbe la questione delle aree meno sviluppate presenti nel nostro continente e delle politiche europee in favore di queste aree
Politiche certamente difficili e impegnative e che oltretutto in un eventuale allargamento progressivo dell'Unione
Promettono di allargarsi ampiamente di sollecitare i più che mai dimensioni costosi e di solidarietà vera
La terza ragione di possibile crisi sotto profilo appunto della pace Interna del continente
è il terribile problema
Della criminalità organizzata
Che
Appunto secondo l'antica osservazione che evangelica ma che vale un po'per tutto i figli delle tenebre che sono più astuti dei Figli della Luce
Approfitta
Del delle dimensioni organizzative istituzionali sociali che si vanno lentamente creando per insinuarsi in maniera sempre pericolosa e problematica
E dunque anche qui siccome si tratta di tema che attraversa dentro la la realtà dei Paesi che compongono l'Unione
C'è una potenziale minaccia alla costruzione di una più autentica pace europea che merita molta attenzione anche se sfida certo in maniera difficilissima
Tutta la Società europea in particolare i responsabili politici e istituzionali
E infine il quarto profilo riferito all'interno del continente mi pare che la crisi derivante dal grande inarrestabile fenomeno della necessaria apertura dell'Europa al flusso immigratorio
Con tutto ciò che questo porta con sé
Io credo anzitutto di ampiamente positivo certamente anche di obiettivamente problematico
Donde la sfida anche qui a costruire insieme condizioni e modi di sentire e di agire
Che rendano possibile pur mettendo in conto l'inevitabile lunghezza dei tempi un radicamento alla fine costruttivo di questi flussi
Evitando che diventi invece un fenomeno di sconquasso del degli equilibri sin qui realizzati
Come si vede
All'individuazione del punto critico corrisponde immediatamente anche un tema propriamente politico istituzionale
Non è né competenza né compito mio svilupparli nel merito mi pare però importanti averli presenti perché come cittadini europei siamo tutti chiamati a considerarli Compaq altezza con serietà e con vivo senso di responsabilità
Ci sono poi invece le questioni di relazioni per dir così più esterne che l'Europa è chiamata a vivere sempre nell'ottica della garanzia della costruzione della pace
E qui mi pare che possono essere richiamati sempre in maniera essenziale questi aspetti
C'è innanzitutto il problema dell'eventuale allargamento progressivo dell'Unione
E dunque il confronto costruttivo soprattutto col grande il mondo dell'Est europeo
E poi quel tema più particolare ma di per sé
Molto stimolante anche se è terribilmente difficile la richiesta della Turchia che questione
Interessantissima per i diversi profili che pone anche in termini di confronto con culture profondamente diverse
E anche di tradizioni religiose profondamente diverse
Questa questione del progressivo allargamento è certamente legata al problema della pace
Perché se la si imposta in maniera prudente però fondamentalmente aperta
Sarà più facile attenuare le ragioni di tensioni o di contrapposizione che potrebbe diventare anche diventare anche rabbiosa in qualche momento da parte di Stati che si sentono in qualche modo tagliati fuori
Dopo aver già lungo sofferto
Da alcune possibilità di sviluppo più consistente
E se invece ci si arrocca in una posizione
Di egoismo oggi continentali occidentale probabilmente si pongono i germi per futuri possibili scenari pericolosi
Poi l'altro profilo mi pare che continua ad essere il profilo degli armamenti di cui forse troppo poco si parla
Ma l'Europa continua ad essere una produttrice micidiale di di armamenti
Rimane non risolto il gravissimo problema atomico non non si dimentichi la questione francese da questo punto di vista oltre che l'incognita
Dell'arsenale russo
E comunque occorrerebbe che da questo punto di vista la coscienza europea avesse un sussulto di davvero di eticità più rigorosa e più appassionata e tragico pensare che i danni per esempio dell'Africa che sono stati poc'anzi evocati
Sono ampiamente legati a commerci e ha interessi anche sul piano proprio degli armamenti di origine europea questa è una cosa che dovremmo avvertire ormai davvero in maniera assolutamente intollerabile
Il terzo profilo nelle Relazioni Esterne che merita di richiamare
è il profilo delle aree viciniori e dei rapporti complessi e difficili con esse penso soprattutto all'area mediterranea
Il problema dei paesi magrebini
Il problema del Medio Oriente il problema di Cipro problema non ancora risolto dopo lunghi lunghi anni sono aspetti questi certamente a sull'estrema miti intricati come tutti sappiamo ma chiedo manderebbero una maniera di approccio che mettesse in evidenza una capacità dell'Europa di maturare prospettive comuni e di assumere anche qui posizioni di serietà e di responsabilità ricche di prospettive grandi altrimenti queste questioni ce le troveremo comunque alle porte e ne saremo in ogni caso toccati in maniera potenzialmente anche drammatica
L'altra questione è sempre di rapporti che si può richiamare è quella che riguarda ancora in seguito termini più ampi
Il più generale problema della cooperazione europea dallo sviluppo in termini di Bondi alita
è da riconoscere perché non dobbiamo concedersi a visioni solo critiche
Da riconoscere che l'Europa in questo campo la la l'Unione europea prima le comunità ora l'Unione
Hanno già fatto parecchio il tema della collaborazione col paesi dell'Africa dei Caraibi del Pacifico è stato un tema che ha
Caratterizzato da tempo e anche il Parlamento europeo in questa direzione ha fatto parecchio certamente però il problema rimane esplosivo nelle sue dimensioni mondiali
E oggi si fa culto soprattutto sotto quel profilo che tutti conosciamo del peso sempre più gravoso del debito sui Paesi in via di sviluppo
Che certamente in gran parte di origine per dir così
Americana ma è i in tanta parte anche di origine europea
E dunque si porrebbe qui il problema
Di nuovo di qualche modalità più coraggiose più lungimirante con cui l'Europa insieme dovrebbe atteggiarsi di fronte a queste problematiche certo questioni che fan tremare
Solo a ad accennarle
E dove però la la ricchezza di di capacità di inventiva e di possibilità che l'Europa dovrebbe esercitarsi in maniera un po'più convincente
L'ultimo profilo che vuole richiamare sulle relazioni per dir così Esterne
E
Più delicato lo accenno proprio soltanto
Ma a me pare che
Per il ruolo che l'Europa nel mondo
E per la consistenza probabilmente sempre più specifica che è Sandra assumendo ora attraverso l'unione monetaria e via via che si compieranno altri passi
Essa non può sfuggire all'interrogativo sul tipo di sviluppo che essa intende perseguire e in un certo senso proporrei come messaggio
In termini di dimensioni mondiali anche nella difficilissima sfida con le altre grandi aree e culture economiche
Qual è il tipo di sviluppo che noi europei pensiamo
Ho detto questioni che fan paura solo accennarle però credo che
Proprio qui la riflessione e l'impegno dovrebbero Marge maggiormente a esercitarsi certo è che il quale lo scenario mondiale mette in luce che il concedersi semplicemente passivamente ad alcune visioni economicistiche
è foriero di prospettive molto preoccupanti
Prima o poi come già ricordava il grande papa Paolo sesto la rabbia dei poveri rischia di esplodere
E i poveri ormai sono soprattutto i paesi delle aree non europee e non in senso lato occidentali
Ecco se teniamo presente questo scenario di questioni che stanno molto a cuore anche alla Chiesa
E sulle quali esiste anche un ampio magistero sia del papa Giovanni Paolo secondo sia degli episcopati nazionali dei paesi dell'unione che però adesso non sto
A richiamare a me sembra che possiamo tentare di fare un altro piccolo passo in avanti e cioè dentro e oltre questi elementi di scenario
Ci sono però probabilmente alcune questioni più fondamentali che andrebbero messe il maggior rilievo
E io ne richiamo tre anche qui per aziende primo prima questione
C'è un problema di memoria riconciliazione o per usare parole cristiana perdono che attraversa ancora profondamente la coscienza europea
E che troverà motivo di stimolo il richiamo via via che l'Unione dovesse allargarsi abbracciando anche l'area dei paesi dell'Est
Il problema drammatico dei Balcani peraltro
Ripropone con forza questa questione
Se tra europei non riusciamo a riproporre in maniera pacata e costruttiva il tema della identità e della memoria
Ma nella prospettiva della riconciliazione e del perdono
Io credo che resterà uno spirito maligno che si aggirerà nel nostro continente e che rischierà di aggredire profondamente le coscienze prima ancora che le istituzioni
L'altra questione di fondo che mi pare da richiamare è che in ogni caso le grandi sfide che prima abbiamo richiamato in ordine a un'Europa che si pone al servizio della pace
Richiamano una esigenza formativa educativa
E allora viene richiamata inesorabilmente anche la questione di una di un senso di una direzione di un Progetto di una prospettiva per l'Europa
La commissione dei vescovi dei Paesi che aderiscono all'Unione Europea tecnici che si raduna ogni tanto a Bruxelles
Composta da un rappresentante dell'episcopato di ciascun Paese sta riflettendo su questo tema essere data come titolo di questa riflessione in questo in francese divisioni pur le rotte
In
Non è facile da tradurre in italiano una una visione una prospettiva un uovo
Verrebbe da dire forse un sogno per certi versi ma intendendolo non in maniera retorica ma ma in maniera stimolante dissi in senso di sfida il discorso della formazione dell'educazione alla coscienza europea non può non fare i conti con la questione di un progetto
Che non è soltanto un Progetto di tipo istituzionale anche se indubbiamente la dimensione istituzionale ha un peso enorme e decisivo
Ma dovrebbe avere invece una valenza più profonda perché si tratta di capire
Che cosa vogliamo costruire mettendoci insieme paradossalmente all'inizio della vicenda dell'unità europea le cose erano un poco più chiare
Si era la pace proprio eravamo subito dopo il secondo grande conflitto
C'era il problema del superamento di antiche contrapposizioni di tipo economico
Sì era il problema della ricostruzione del continente c'è c'erano elementi che sembravano unire maggiormente c'era anche probabilmente una tradizione culturale europea
Più segnata da alcune grandi componenti omogenei tra cui quella cristiana che hanno favorito probabilmente la spinta oggi siamo in una società che è diventata culturalmente sempre più pluralistica ma di un pluralismo che rischia troppe volte il relativismo
E allora la questione di una visione per l'Europa si ripropone mi pare in maniera molto urgente
E infine la terza questione di fondo che a mio avviso va tenuta in evidenza è che la questione di una visione per l'Europa pone inesorabilmente il problema dei valori e del loro rilievo sociale cioè si tratta credo di San di decidere se deve prevalere una certa concezione culturale che vi pare oggi abbastanza diffusa che tende a ragionare così la questione dei valori è una questione di mera coscienza personale e privata
Deve rimanere nel privato non deve assumere rilievo pubblico e sociale altrimenti è divisione e tensione è scontro
O se invece debba prevalere l'altra visione delle cose che io dico è quella anche caratteristicamente cristiana e cioè Fermo certamente rimanendo all'assoluto rispetto dei valori delle libertà democratiche e della libertà religiosa
Però il valore di non possono rimanere confinati nell'ambito del privato
Devono entrare in un dinamico confronto anche nello scenario pubblico
E devono innervare collo rapporto costruttivo pur in un confronto pluralistico l'edificazione di deve della prospettiva comune
Qui ci sono mi pare delle scelte radicali da fare l'onda culturale dominante va sta andando largamente nella prima direzione
Con esiti che a mio avviso potrebbero essere di forte impoverimento
E con la riduzione sempre più marcata la questione dell'Europa a una questione di tipo economico istituzionale e politico ma dove il politico finirebbe ad avere un significato piuttosto riduttivo
C'è probabilmente da riproporre con forza loro una riflessione su questo aspetto
Perché anche qui allora concorreremo a togliere alcune radici di possibile tensione
E metteremmo all'opposto a frutto in maniera positiva la ricchezza enorme che le diverse tradizioni culturali e religiose presenti io morirò in Europa portano con sé
Concludo con quest'ultimo accenno
Che mi permetto di fare in chiave cristiana anche perché essendo stato invitato anche con la mia identità personale credo non il debito fare un accenno di questo tipo
Quando Paolo sesto nel mille novecentosessantaquattro proclamò solennemente San Benedetto
Patrono principale d'Europa poi come sapete Giovanni Paolo secondo ha aggiunto Cirillo e Metodio per nella prospettiva della sua grandi idea del due polmoni di cui deve respirare l'Europa quando Paolo sesto proclamò San Benedetto patrono d'Europa nel breve documento che egli promulgò
Uso un'espressione che a me è sempre molto piaciuta cioè sintetizzo all'apporto Di Benedetto del bene di Tiny Isma'e in genere del monachesimo cristiano d'Europa con queste tre parole
La croce
Il libro l'aratro
Ed è una sintesi mi pare davvero molto suggestiva ciò che la tradizione cristiana ha portato all'Europa
è stato soprattutto questo la croce il libero l'aratro i monasteri benedettini sono stati per tutta Europa
Senta di fucile di di di stimolazione su tutto il territorio e questi punti di vista
Ecco io credo che dal punto di vista cristiano sarebbe interessante provare
A rileggere questa teoria dei che certamente così come suona è storicamente molto datata
Ha generato soprattutto la grande sintesi medievale la quale però aveva anche i suoi limiti ed è stata comunque
Storicamente provocata da ampi superamenti sarà interessante provare a rileggerlo oggi in una chiave di attualizzazione
Che a mio parere potrebbe andare essere prospettato allora così
Il tema dell'ala al l'immagine dell'aratro
è il problema dello sviluppo
L'immagine del libero pone il problema del senso dello sviluppo
L'immagine della croce pone l'interrogativo sul destino
Capisco che ci vorrebbe altro per per per dar senso a queste cose però mi son permesso di richiamarle perché mi premerebbe concludere sottolineando il fatto che
è proprio a partire da questi punti di vista che probabilmente tutti siamo in qualche modo provocati e implicati nella costruzione dell'Europa
Perché queste sono le questioni radicali che interpellano in primo luogo non le istituzioni ma ciascun cittadino europeo e lo rendono capace in maniera poi aperta alle scelte libere di ciascuno
Di concorrere positivamente all'impresa comune allora diventa l'edificazione dell'Europa e della pace attraverso l'Unione europea ad avere un problema di vita
Diventa un problema di scelte quotidiane diventa un problema di giudizio di modo di pensare di atteggiarsi anche nelle umili e semplici scelte di ogni giorno
Sia nella quotidianità più ordinaria
Sia nei momenti in cui siamo chiamati a pagare di persona ogni grande impresa chiede di sapere usare e di sapere rischiare
A me ha fatto molto riflettere in quest'ultimo
Chiese la duplice vicenda di cui anche i giornali hanno parlato il don Muntoni curato di Orgosolo ucciso la vigilia di Natale
Don Beretta parroco di Ponte Chiasso ucciso pochi giorni fa due semplici preti qualunque
Collocati su due drammatiche frontiere
Per anni hanno vissuto nel servizio semplice quotidiano non clamoroso
è venuto il momento a cui è stato chiesto a loro di dare il segno supremo
E solo se avremo il coraggio di ripartire da quei problemi radicali che mi son permesso di richiamare chiedo a mio avviso anche noi come questi semplici grandi testimoni potremo dare una mano per costruire un'Europa davvero nuova e per assicurare più veramente la pace
E concludiamo
Gli interventi e le relazioni della mattinata
Anzitutto col non ringraziamento a tutti i relatori
E dando la parola per un intervento ad Alfredo Cascone presidente della Confederazione delle associazioni combattentistiche partigiane dalla Provincia di Milano
Voglio precisare ancora l'arco una cosa che concluderemo tra dieci minuti e poi come sapete
Che la Buffet sarà a disposizione di tutti i partecipanti
Signore e signori
Questo convegno estremamente attuale per discutere dell'avvenire di duecentonovanta milioni di concittadini dalla Comunità europea
Di autorevole personaggio che mi hanno preceduto hanno sviluppato con grande competenza temi della massima importanza e li ringrazio
L'euro l'Unione europea o dell'euro è stata la conseguenza positivo di un pregio l'ultimo percorso di ben ventinove anni di trattative di speranza di delusioni
Ai padri di questa enorme Vittorio vado a tutta la nostra gratitudine
Però la nazione che ne fanno parte sono ancora poco e non arrivano a quindici ma vi si siamo certi che quanto prima altri Paesi si aggiungeranno
A questa grande comunità che allontana sicuramente sempre più l'orrore dalla guerra fra i nostri popoli
Detto questo sarebbe sensato se non affrontassimo il tema della necessità di evitare che prevalgono esce egoismi nazionali
E di attualità la divisione sorriso latte e arance
Ma occorre che si lavori tutti insieme in unità di intenti al fine di ottenere per tutte le nazioni comunitarie libertà democrazia e soprattutto solidarietà
Il tempo che mi è concessa ristretto quindi e toccherò brevemente alcuni punti salienti al fine di affrontare sia pur superficialmente le luci e le ombre di queste norme positivo accordi internazionali
Il ministro Ciampi annunciato con giustificato trionfalismo la presentazione delle prime monete dell'euro il trentuno dicembre ultimo scorso
E con immensa soddisfazione ha voluto precisare che nel vento rappresenta la stabilità monetaria e ne sono convinto
Ma dove non concordo assolutamente no e su quanto detto sulla sua certezza dell'arco dell'occupazione dei più diseredati
Specialmente per quelle che si trovano in zone geografiche più a rischio
Per quanto ci riguarda da vicino vi sono giovani che a trent'anni suonati hanno già tentato tutte le vie per cioè per avere un un'occupazione senza mai trovarla mi riferisco in particolare ai giovani del nostro Meridione non possiamo dimenticare che la nostra visuale deve essere rivolta duecentonovanta milioni di cittadini che formano e per il momento la comunità e di cui oltre i trenta milioni vivono sotto la fascia di povertà
Ed è a questi amici che dobbiamo rivolgere perché tutta la nostra solita ed è quindi al loro e per loro che con incisività e senza remore devono impegnarsi coloro che hanno il bastone del comando debbo sottolineare che io orgogliosamente faccio parte del popolo e qui esprimo il popolo e non sono affatto convinto che la sicurezza esternata nei confronti dei nostri fratelli delle fasce più deboli
Come primo atto per poter dar senso all'auspicio di quanto ha detto Ciampi e necessario che le undici nazioni facenti parte dalla moneta unica
Seguono tutte nello stesso percorso palestre con le stesse modalità in ordine ai costi effettivi dalla spesa pubblica del governo delle Regioni delle Province
E fare in modo che le imposizioni fiscali siano applicate per tutti con la stessa percentuale
Inoltre non va sul tavolo non sono non va sottovalutato il costo del lavoro
Cose infinitamente positiva rimise antenne iniziativa europea dell'opportunità che in tutte le scuole della comunità si segni dal primo giorno dalla scuola d'obbligo una lingua uguale per tutti
Questo porterebbe nel giro a pochi anni alla vera possibilità della libera circolazione tre paesi comunitari con la massima tranquillità sia per la lingua che per la moneta unica
Per quanto ci riguarda concedetemi alcune riflessioni il traguardo dell'Euro è stato raggiunto qual è la compagnia dell'economia comune no
Quali saranno le conseguenze per il nostro import-export se costui per le nostre aziende sono gravate di circa il dieci per cento in più delle altre nazioni per maggiore tassazione
Si sente parlare in questi giorni in troppe occasione della priorità dell'occupazione
Mentre illustri economisti quali Giuliani dall'Istat assicura che la crescita del prodotto interno lordo non supererà per il mille novecentonovantanove l'uno e nove per cento
Solamente ieri ci è pervenuta la notizia dalla perdita nell'industria di altri sedici mila posti di lavoro e ciò dovrebbe far riflettere
Non dimentichiamo inoltre che su di noi incombe l'enorme debito pubblico che ha toccato nel settembre scorso la ragguardevole cifra di due milioni quattrocentoventuno mila duecentonovantacinque miliardi di lire
Dobbiamo notare che alla data del trentuno dodici novantotto passata a porsi in sordina perché ho portato le festeggiamento del Capodanno ha determinato e determinerà conseguente definitivi per tutti noi
Mi riferisco alla fissazione del cambio euro a mille novecentotrentasei venticinque li ventisette centesimi non posso sottolineare che tale cambio stato particolarmente favorevole ai cittadini italiani
Gli analisti consideravano la bottom uno dei a mille novecentotrentotto cittadini che vedono i loro risparmi corrispondenti a più regole ma sfavorevole al debito pubblico che vi corrispondono che corrispondeva ha più euro e continuerà a condizionare perfettamente
Pesantemente qualunque speranza di sviluppo
Ci auguriamo che contiene il ministro Ciampi siano corretti e che benefici in termini di tasso possono finalmente far sì che ci posso assistere all'edilizia dell'inversione del trend
Di una delle maggiori incognite per le giovani generazioni il colossale debito pubblica che continua ad essere superiore al prodotto interno lordo
Peraltro una notte estremamente positiva che va sottolineato l'unione monetaria europeo ha rafforzato la nostra unità nazionale
Malgrado gli enormi sacrifici a cui è stato sottoposto alla nostra Magnificat popolazioni
Approfittiamo di questo momento storico
E quindi è necessario e lo chiedo con umiltà
Che il governo si impegnino anzitutto è un riordinamento delle imposizioni peacekeeping scali dalla spesa pubblica del costo del lavoro con tutte le iniziative possibili e adoperare affinché si verifica che la permanenza di un tavolo comune
Tra ministri degli esteri del lavoro agricoltura e dell'industria si affronti senza remore la primavera grande scommessa dalla libera circolazione lavoro ma anche la garanzia che venga prodotto una la zona dove questo lavoro né eccessi
La comunità europea avrà anche il compito di approntare lo scottato problema dei flussi migratori esso rappresento un compito di tutte le in azione comunitaria e non può essere delegato esclusivamente alla nazione più a rischio
Sono certo di poter precisare che sono pochi i razzisti ma revisione degli stranieri deve essere correlata alle possibilità di lavoro di tutta la comunità
Il dare sconsideratamente permessi di soggiorno senza verificare se beneficiari siano delinquenti e spacciatori di droga e tanto assurdo da mettere seriamente i pericoli nostri connazionali e necessario regolarizzare seriamente i flussi migratori cono la legge preciso sul permesso di soggiorno
Siamo felici di accogliere gli extracomunitari e dobbiamo esser loro grati che essi contribuiscono con il loro lavoro regolare alla ricchezza del nostro Paese ed allora è giusto provvedere a che ed anche impegnarsi affinché abbiano una casa
Provvedere inoltre sempre per gli immigrati che lavorano e producono a dei locale di aggregazione con la partecipazione di consulenti sociali ed insegnanti della lingua
Tutto dovrebbe vedi avvenire con la diretta responsabilità finanziaria del governo questo perché non non tutti i governi locali possono farne pronte
Leggi giusti che devono essere rispettate prendere provvedimenti tampone e momentanee non serve a nulla
Sono certo che forse un po'semplificato e semplicisticamente ho messo a fuoco alcuni problemi importante cerca la nostra comunità dovrebbe affrontare
Abbiamo uomini dalla massima fiducia
Per questi compiti spetta al governo in carica provvedere affinché questo grande tesoro di uomini validi venga impegnato senza comportamenti finalizzato solo all'asperità e politica
Ma pelle reale necessità di tutti che si possa finalmente raggiunge il fa italiani un domani migliore
Le misure che verranno prese siano tali da assicurare a tutti i nostri giovani un domani sicuro e pieno di valori grazie
Cascone è pregato di trattenersi sommati alla presidenza perché lampi desiderava e consegnava Leon riconoscimento per il contributo dato a diverse iniziative
Con una motivazione che dice l'associazione nazionale partigiani d'Italia Comitato nazionale provinciale di Milano
Riconoscenti per l'impegno profuso e splendide iniziative attuate con permanente riferimento al tricolore all'Unità d'Italia
Provocano sincera grazie per quanto è realizzato e auspicano sotto la sua autorevole Presidenza ulteriori e sempre nuovi significativi successi
Uno
Tornare o un momento di attenzione è un momento di attenzione
Come ha inizio inizierà con una la comunicazione delle adesioni pervenute sono molte poi stamane abbiamo letto il messaggio del Presidente della Repubblica pomeriggio ci limiteremo alla adesione del presidente del Senato e all'intervento a scapito del presidente della Camera dei deputati poi poi e inizieranno di interventi e come sapete il convegno si concluderà con interventi del vicepresidente del consiglio dei ministri onorevole Mattarella che sarà secondo voi all'inizio dei lavori pomeridiani
E con la presentazione da parte della Presidenza del convegno di Honda
Di un appello e in cui saranno sintetizzati riassunti gli argomenti trattati temi indicati nel lei diverse relazioni prova
Tracci tra cinque minuti aperti del buffet io credo di potere interpretare anche la vostra
Volontà
Non solo di chiudere in fretta per credo che gli argomenti siano stati di estremo interesse
Ma di concludeva attorno Alletto diciassette quindi i lavori del pomeriggio Torre abbiamo iniziava il anzi iniziando alle ore quattordici e trenta
Grazie a tutti e vada Petitto
No
Se se volete
Accomodarvi prendere posto possiamo iniziare subito i lavori
Brevissimamente da parte mia a nome del Movimento federalista europeo per manifestare la soddisfazione
Per questa iniziativa assunta dal comitato
Per l'ordine e la difesa repubblicana di Mila no
Siamo molto soddisfatti del di come i lavori finora si sono realizzati e pensiamo che effettivamente sia giunto il momento per arrivare a un chiarimento definitivo di fronte alle scadenze che abbiamo che derivano dal fatto che l'Europa è entrata in questa nuova fase grazie all'avvio della moneta unica
E di fronte alla situazione che si prospetta poiché nel giugno del novantanove nel giugno di quest'anno
Saremo chiamati alle urne per e leggere i nostri parlamentari europee
Prima di dare la parola a agli intervenuti
Consentitemi come ricordava stamattina il il presidente Casale
Di dare notizia dei messaggi di alcuni dei messaggi che sono pervenuti
C'è un messaggio del Presidente del Senato onorevole Nicola Mancino che ringrazia per l'invito a intervenire purtroppo non può essere con noi
Tuttavia abbiamo i suoi auguri per un pieno successo della manifestazione
C'è anche un un intervento un messaggio da parte del presidente della camera onorevole Violante
Lungo relativamente lungo e a mio giudizio a nostro giudizio del giudizio della presidenza
Molto interessante per cui se mi è consentito ne darò lettura almeno di un di alcuni del delle parti così che appaiono più di maggiore rilievo
Violante ricorda le premesse che stanno alla base di questo convegno la situazione nuova in cui l'Europa oggi si trova
Indica quelli che sono i passi in avanti che devono essere compiuti ancora
Che dice dobbiamo fare dei valori civili e politici che furono alla base della lotta di liberazione dell'Europa i valori costitutivi della cittadinanza europea del ventunesimo secolo
Occorre costituire un rapporto tra cittadini istituzioni europee che renda l'Europa non una realtà distante dai bisogni quotidiani
Ma una nuova dimensione di esercizio della cittadinanza un luogo che promuove in concreto nuove opportunità
Il primo obiettivo fondamentale in questa direzione e il rafforzamento di una politica attiva dell'occupazione per i giovani per i diciotto milioni di disoccupati d'Europa
Il secondo obiettivo riguarda l'impegno per la riforma delle istituzioni dell'Unione
A partire dagli organi della decisione della rappresentanza politica degli oltre trecentosettanta milioni di cittadini europei
Oggi abbiamo bisogno di una legittimazione più forte delle decisioni politiche e di governo assunte a Bruxelles
Attraverso un maggior grado di responsabilità politica del Parlamento europeo ed una incisiva azione di controllo dei parlamenti nazionali nei confronti dei propri governi
Il nostro Paese da sempre è stato soggetto attivo di stimolo e di traino per il rafforzamento democratico delle istituzioni comunitarie
E il Parlamento ha saputo farsi interprete attento di questa consapevolezza
Alla Camera dei deputati nel corso del dibattito che ha preceduto la ratifica del Trattato di Amsterdam
è emersa la preoccupazione per un ritardo nel rafforzamento delle istituzioni politiche dell'Unione
Ed è stata sottolineata da tutte le parti politiche la necessità che il processo di integrazione del mercato e dell'economia non sia sottratto al controllo democratico
Nel corso del mille novecentonovantasette la commissione per le politiche dell'Unione Europea
Della Camera ha approvato una importante risoluzione con cui impegna il Governo ad attivarsi per il rafforzamento del Parlamento europeo
Vincolando il processo di allargamento dell'Unione all'adozione di incisive riforme e delle sue istituzioni
La Camera ha inoltre affrontato la questione del deficit democratico in occasione della legge comunitaria approvata lo scorso anno
Stabilendo un apposita norma che obbliga il governo a comunicare alle Camere tutti i progetti gli atti normativi e di indirizzo di competenza degli organi comunitari
Per consentire in tempo utile alle commissioni parlamentari di formulare osservazioni o atti di indirizzo al Governo in tal modo il Parlamento nazionale potrà esercitare un potere di controllo e di indirizzo anche sulla fase ascendente delle decisioni comunitarie oggi assunte prevalentemente io direi esclusivamente a livello degli esecutivi per ringraziarla per il cortese invito eccetera eccetera questo è l'intervento di del presidente della Camera Violante
Grazie
Ora passiamo al ai nostri lavori della giornata del pomeriggio sapete che ci sono state delle modifiche in rapporto al fatto per esempio che il commissario Bonino ha parlato stamattina
L'onorevole Podestà vicepresidente del Parlamento europeo non ha ha potuto essere presente però ha inviato un messaggio io prego l'amico Claudio Bascapè di darne lettura non è lungo ma mi pare che sia anche questo un testo importante per i nostri lavori tre
Ecco messaggio per l'onorevole Guido Podestà vicepresidente del Parlamento europeo gentili ospiti cari amici è compiacere che rinvio il saluto della Presidenza del Parlamento europeo e mio personale
Il prossimo tredici giugno per la quinta volta dal mille novecentosettantanove il popolo europeo e leggerà un Parlamento sovrano che rappresenterà oltre trecentosettanta milioni di cittadini di quindici librerie scatti rispetto al quadro politico istituzionale di vent'anni fa molte cose sono cambiate di trattati di Maastricht prima e Amsterdam poi hanno profondamente emendato i Trattati istitutivi dell'Unione Europea
L'ultimo hanno visto l'avvio della moneta unica quale elemento cardine del completamento del mercato unico questo processo ha consentito alle istituzioni comunitarie di fronteggiare in modo adeguato le pressioni derivanti dalla globalizzazione delle attività economiche
Ma allo stesso modo non possiamo non ricordare che esistono in prospettiva nuove tematiche che allo stato attuale non hanno ancora ricevuto una chiara risposta dalle istituzioni europee
Prima fra tutti primi fra tutti il completamento del mercato interno e il Governo non monetario dell'economia europea
E allora vorrei porre a tutti noi una domanda
Nell'Europa del Duemila quale sarà il ruolo centrale che il prossimo Parlamento europeo dovrà pretendere una volta eletto
La scritta centrale per il nuovo Parlamento diventerà ineluttabilmente l'avvio di una nuova fase nella vita delle istituzioni dell'Unione esse vanno riformate e non solo nel senso di democratizzare alle cioè di accrescere ulteriormente il potere del Parlamento rispetto al Consiglio e alla Commissione ma soprattutto nel senso di un deciso trasferimento delle competenze legislative
Fiscali e governative dagli Stati all'Unione della limitazione dei poteri del consiglio ed è l'attribuzione di pieni poteri legislativi al Parlamento nel quadro delle competenze comunitarie
Il mio auspicio è che questo processo per la prima volta nella storia dell'Unione
Possa essere avviate condotto direttamente dal Parlamento europeo e non dai Governi degli Stati membri attraverso i tradizionali negoziati intergovernativi
Il nuovo Parlamento seguendo le procedure costituzionali proprie delle nostre democrazie
Dovrà promuovere al suo interno un'Assemblea costituente europea
Con il compito di dibattere definire fari necessari compromessi redigere e votare infine le leggi costituzionali dell'unioni e proporne infine la ratifica ai singoli parlamenti nazionali se il Parlamento saprà diventare lo strumento della lavorazione di politiche comuni e delle riforme istituzionali europee la sua autorità
Si riempirà di un definitivo contenuto di legittimazione Democrática auguro a tutti voi una proficua giornata di lavoro onorevole cui sto potestà
Vicepresidente del Parlamento
Grazie
Grazie all'amico Claudio Bascapè la parola avesse iniziamo gli interventi che erano programmati per la mattinata ma che c'hanno sono appunto stati spostati al pomeriggio in vista dell'avvio alcune modifiche nel programma prega e l'onorevole Torchio di si nasce di prendere la parola
Sono molto felice di potere portare il saluto
Della associazione nazionale dei Comuni italiani
Cui sono presidente regionale
Ai lavori del convegno ma io oggi vivo anche la possibilità
Di esprimere
Nella città capoluogo
Della Regione Capitale
Morale del Paese
Una sensazione particolare essendo l'unico italiano
A presiedere
Una commissione del Comitato delle Regioni dell'Unione europea
E quindi
Occupandomi ogni giorno nella mia esperienza europea delle questioni
Che più che sul versante monetario
Guardano i diritti di cittadinanza
Alla salute pubblica ai servizi sociali arazzi e alla parte diciamo
Meno alta del panettone in termini di acquisizioni io non ho a che fare
Sicuramente con le multinazionali con le lotte
Che dirigono
Le scelte ma ho a che fare con i disagi che in ognuno dei Paesi sono in fase crescente perché vi è una difficoltà interpretare spesso di bisogni di welfare
Di riconoscimento ed il diritto di cittadinanza di integrazione
All'interno
In questo contesto europea
E allora passando brevemente a quella che è stata l'esperienza più significativa
Di questi ultimi anni
Compreso il momento
L'emozionante di questa vicenda che stato legato alla posa della prima pietra sessant'anni dalla notte dei cristalli
Della posa della prima pietra della ricostruita sinagoga di grazie
Unico
Cittadino nome ebreo insieme al sindaco di quella città
Ho potuto rendermi conto
Che i passaggi che hanno caratterizzato qualche intervento come quelli che ho sentito stamani
Ebbene
Dimostrano denotano la necessità di pagare di saldare un debito
Da parte anche di coloro che sono vissuti all'interno di questi Paesi
All'interno di una grande difficoltà e cioè quella di credere
Magari governi legittimi e di non credere alla propria coscienza
Io sono convinto che la nostra coscienza di europea che oggi ci deve portare a lavorare con grande impegno
Al discorso dell'integrazione
Nel momento in cui assistiamo a coloro che puntano il bastone padano contro le case dell'accoglienza
Dobbiamo immaginare che quella non è la nostra Europa ma che dobbiamo fare di più per garantire coloro che chiedono oggi anche
Una necessaria sicurezza sociale
Perché le conquiste che sono originate dalla Resistenza in termini anche di democrazia di acquisizione ed i livelli di democrazia nelle comunità locali non vengano travolte
Dalla mancanza di stato darla lassismo con il quale si guarda alla stessa politica
Di integrazione
Che vi sia una serietà da parte dei pubblici poteri che non lascino gli amministratori locali soli di fronte a questa emergenza
Che si comprenda che la vicenda nostra e al centro di
Una immagine forse falsata di un Paese
Che ogni giorno mostra code di chilometri ai caselli autostradali ressa ai supermercati di fronte ad un'indigenza che non è ancora stata risolta nei Paesi dell'Europa non democratica
E che quindi questo discorso
Sia uno stimolo ad investire qualche cosa di più
Per evitare che le vicende che anche l'interno dalla mia Commissione sono in qualche maniera un rilevatore dell'impegno civile
Io sono promettono metto con i nostri colleghi del Sussex in Inghilterra quelli che hanno scoperto attraverso l'operazione Cathedral
Tutta l'operazione legata allo sfruttamento dei minori alla pedofilia e quant'altro
Sono a fianco di coloro che si occupano in Svezia e negli altri Paesi
Stella integrazione con coloro che vengono dai Paesi dell'Africa anche in termini di mutilazioni genitali femminili ci sono queste problematiche oggi
Per passare appunto dalla Resistenza all'Euro sul versante delle questioni che non traspaiono nella nostra comunità ma che fanno parte ogni giorno
Nostro vivere quotidiano
E c'è la necessità quindi di creare attraverso una massiccio investimento sociale e culturale le condizioni perché questa integrazione avvenga ma è chiaro che a questo punto oggi vi è un'emergenza
Oggi parliamo in questo convegno distanza di pochi giorni dalla visita del presidente del Consiglio del ministro dell'Interno dalle uova marce che sono state scagliate
Ma c'è la necessità allora immaginare che quello che voi avete costruito con quelle battaglie non possano essere distrutto sull'onda dell'emozione
E allora vi è la necessità di dare un rilievo a chi
Anche al di fuori
Di queste trovate momentanee per garantirsi una sedia magari al Parlamento europeo com'è l'espediente del partito dei sindaci sono però coloro che eletti direttamente rappresentano il presidio anche di carattere democratico delle comunità
Io sono amico del sindaco di Mila no ma immagino che in questi comitati
Per l'ordine pubblico e la sicurezza delle prefetture ci possono andare anche quelli di Cinisello o di Cologno o di Corsico delle altre città della Lombardia laddove si configura un problema un rischio in questo settore
Non si può banalizzare un momento di visibilità con invece l'esigenza di concordare una presenza adeguata di coloro che sono i rappresentanti delle comunità locali
In una società come quella lombarda dei mille cinquecento e quarantasette comuni quindi
Rinunciare un po'alla politica dell'immagine agire anche per cercare un concerto democratico più alto e più profondo per dare questo tipo di garanzia alla società nella quale viviamo
Grazie
Grazie onorevole tocca la parola all'onorevole Cervetti
In un intervento necessariamente contenuto nel tempo doveroso affrontare un solo argomento
E io voglio appunto
Fare così
Tuttavia cercando di discutere
Di una questione che
In un convegno come l'odierno ritengo centrale
E che anzi mi pare sia stata alla base stessa
Della degli intenti con i quali il convegno è stato organizzato
Dico dell'argomento della tema della questione
Della legislatura costituente della funzione costituente nel Parlamento europeo
Costituente
Per far fare passi in avanti decisi alla unità politica e democratica dell'Europa anzi
Cercherò qui di trattare
Un aspetto di questo tema piuttosto vasto cioè l'aspetto che potrebbe essere definito della precondizioni
Interno allo stesso movimento europeistico precondizione che va realizzata per poter raggiungere l'obiettivo di una legislatura costituente
Comincia ricordando un'idea che i liberali Esposito oltre vent'anni fa
Nella seconda metà degli anni Settanta
Egli allora parlo della necessità per la costruzione europea
Di dare vita a una sorta di costituente permanente
Altiero Spinelli che pure era critico
Nei confronti dell'europeismo dei socialdemocratici tedeschi
E più in generale delle europeismo
Ho secondo lui dello scarso europeismo
Del movimento socialista
Accorse quell'idea
Con grande interesse
Lo fa intendere egli stesso in un appunto del suo diario un appunto del giugno mille novecento settantotto quando ormai gli ha preso corpo la volontà di trasformare il Parlamento europeo
Da consesso di parlamentari designati
Dai singoli parlamenti nazionali in un'Assemblea eletta a suffragio universale diretto cosa che appunto si compito un anno dopo nel giugno
Concezioni le due impostazioni proprio di quello che potremmo definire l'europeismo democratico maturo cioè quello utopismo
Che non è più soltanto patrimonio di élite intellettuali ristrette o larghe qui non importa stabilire non è più soltanto patrimonio di uomini di governo e di tecnocrati magari benemeriti
Ma è diventato sta diventando già allora
Patrimonio di raggruppamenti politici sempre più consistenti fino a coinvolgere forze politiche sociali di massa
E quali sono queste due tendenze che qui io presento ovviamente in forma molto sintetica senza quelle interni e sfumature
Che invece sono più che sfumature sono diversità e differenze a volte assai marcate
Una di queste tendenze ben rappresentata proprio dal pensiero e dall'azione dall'opera di Altiero Spinelli
Si propone si proponeva di costruire si proponeva e si propone di costruire l'Europa federale unitario soprattutto attraverso la riforma istituzionale
Non che essa trascuri il resto e non cerchi di coinvolgere varie forze e attori
Ma considera la riforma delle istituzioni
Con l'accentuazione del ruolo del Parlamento una priorità un primus
Così sì esprimeva Altiero Spinelli
L'altra l'altra tendenza invece vede la possibilità di costruire l'unità europea attraverso un graduale processo di trasformazione e di democratizzazione nei vari campi della vita economica sociale politica persino culturale
Dell'Europa nel suo insieme e nei singoli Paesi
Stamani Giorgio Napolitano
Richiamava
Anche un'altra concezione concezione che Luigi giustamente definiva intergovernativa
Questa concezione è esistita ed esiste
Io potrei aggiungere anche un purtroppo ma non qui il caso di dare giudizi di merito molto come dire marca questa concezione intergovernativa però in realtà si è mossa di volta in volta tra quelle due tendenze che ho richiamato prima e ne ha fatto parte
A volte dell'una e a volte dell'altra
Ritornando però alle due concezioni dirò che la prima che ho cercato ripeto diniego delineare in maniera sintetica
è in sostanza una concezione che potremmo dire più utopistica e la seconda una concezione più realistica
La prima
Ha prodotto come suo frutto più complesse organico sto parlando di quegli anni
Il trattato per l'unione del quale proprio in queste settimane
Più esattamente il quattordici febbraio prossimo ricorre il quindicesimo anniversario della sua approvazione da parte del Parlamento
La seconda produce in quegli anni come suo prodotto tipico
Anche se stretto da molti compromessi
L'atto unico di cui è massimo artefice l'allora presidente della Commissione USA vero
Che del resto uno dei massimi esponenti di questa tendenza
Ancora nelle sedi nei mesi scorsi
E già dell'ora ha sostenuto la tesi non essere
Il problema istituzionale o l'azione istituzionale l'azione preminente da svolgere in questo in questo momento in questo frangente
Tra queste due concezioni
E pratiche europei mistiche
Vi è chi è chi tenta ho ricordato appunto vibrante
Una sintesi una congiunzione una conciliazione
E anche in Italia
Vi è stato il gli echi si è mosso su questo terreno
Tra gli altri per quanto riguarda il passato permettetemi di ricordare Giorgio Amendola il quale dopo essersi imposto nel Freie Lash mentre nel tracciare il cammino dell'europeismo dell'allora Piccini
Come commemorando lo sottolineo
Con queste parole
Lingua francese
Spinelli ed essendo anche gli Amendola sostanzialmente un esponente della pendenza che ho definito poco sbrigativamente più realistica
Cercò la via un po'rozzamente confusamente questo sempre sottolineava Spinelli
Dell'approccio con la visione più utopistica
E che Spinelli sempre amico competitore avversario a volte
Di Amendola ebbe implicitamente a riconoscere quando disse
Del suo coraggio di Amendola di parlare di governo per l'Europa e non solo di democratizzazione
E di tenere Amendola la porta aperta alla costituente alla Costituente che sempre Spinelli diceva fa paura ma ecco il punto
Quella sintesi quella conciliazione allora non si realizza malgrado i tentativi che furono fatti
Per arrivare a una conclusione per dare forza al movimento europeistico
Io ritengo che senza quella conciliazione senza quella sintesi senza quella se volete unità
è difficile
Farà progredire decisamente e non che progressi non siano stati compiuti far progredire consigliere decisamente l'idea e realizzare l'idea della unità politica e democratica dell'euro
In questa punto mancata o insufficiente coesione
Vi stanno persino a ben vedere le principali d'debolezze e carenze del movimento europeistico di quegli anni
Ebbene ci dobbiamo anche domandare per punto superare quello stato dico
Quali furono le ragioni di tutto ciò di quella mancata sintesi e conciliazione
Beh io credo che al di là dei difetti degli uomini e delle singole forze però come un macigno
Costituì una cappa impenetrabile
La condizione più complessiva alla sostanziale divisione del mondo in blocchi contrapposti
La quale non agì solo genericamente nell'ostacolare avanzamenti più decisi nel processo di costruzione europea
Ma impedisce il pieno dispiegarsi del movimento europeistico e impedì appunto la sintesi delle sue diverse tendenze delle sue principali due tendenza
D'altra parte non è un caso che Maastricht e Amsterdam
Che lei euro
Facciamo compiano passi avanti
E passi avanti del resto verso l'Europa politica siano stati compiuti quando quando c'è
O dopo se volete la caduta dei
Dunque oggi vengo
Alla parte conclusiva
Gli ostacoli oggettivi
Cioè quella condizione
Il mondo
Diviso in blocchi contrapposti
E
Si è infranto
Ed è possibile compiere decisi passi in avanti sulla strada della instaurazione e democratizzazione delle concrete politiche dello sviluppo e dell'occupazione
Del diritto e della giustizia della sicurezza e dell'immigrazione
Della più ampia politica
Estera e di difesa e assieme dell'unità politica democratica dell'allargamento dell'arma articolazione federale dell'Unione
Il superamento del vecchio ordine mondiale se ha determinato gravi problemi e nuovi rischi lo ricordavano stamani la commissaria Bonino e monsignor Nicola ha creato in Europa una sorta di paradosso favorevoli
E apparentemente contraddittorio perché da un lato
Permette la sintesi tra le varie di visioni e forze dell'europeismo e dall'altro scioglie le singole grandi famiglie politiche destra e sinistra
Conservatori e progressisti dall'obbligo di una coabitazione coatta ma spesso
Produttrice di compromessi di compromessi se non deteriori molto limitati
Si sa per esempio che un'altra costante che tra le varie forze politiche tra le grandi famiglie politiche si sia
In sostanza sempre deciso
Bande di eleggere i massimi esponenti delle degli organismi della comunità Parlamento europeo Commissione europea in una sorta di alternanza
In una sorta di alternanza tra appunto tra le parti tra gli esponenti delle singole nelle singole parti questo apparentemente è servito a coprire
Quella sintesi che non si riusciva a fare del movimento europeistico e beh riuscita anche però a determinare quasi sempre una sorta di
Come dire di
Fare reciproco cortese
Tra le forze politiche tale però del da non affrontare sempre i problemi di fondo secondo le concezioni di ciascuno e secondo l'interesse comune a far fare passi in avanti sulla strada della costruzione dell'unità politica della Europa
Ecco se però oggi quella condizione oggettiva è caduta
è giusto proporci come facciamo qui anche con questo convegno io credo che la prossima legislatura la legislatura europea del Duemila con tutti i compratori contributi necessari dei parlamenti nazionali delle istituzioni e delle associazioni
Nazionali sia una legislatura con funzione costituente e che al tempo stesso sia quanto mai opportuno auspicare e richiedere che ciascuna forza in campo
Fatto proprio questo obiettivo di ordine generale comune si impegna a far valere in democratiche decisa competizione i principi e i programmi di cui è portatrice
In Italia ciò potrà anche servire al dispiegamento di una compiuta democrazia qualcuno la chiama dell'alternanza
E a una meno angusta e provinciale visione e pratica delle riforme istituzionali e sociali anzi io credo che sia necessario uno spostamento sul piano europeo di questa pratica
Delle riforme istituzionali e sociali che sono necessarie anche
In questo nostro in questo nostro Paese ma che vanno inquadrate perché si possano realizzare non solo perché siano efficaci ma perché si possano realizzare è necessario inquadrare in questo ambito più vasto in questo ambito europeo
In Europa poi ciò obbligherà ciascuno a sostenere i propri valori
E le proprie politiche non è fuor di luogo curarsi che abbia a prevalere che nella battaglia europea costituente saprà essere più coerente un'altra alcuni principi democratici ed esistenziali quali quelli della libertà e della pace e della sicurezza e della solidarietà
Stamattina è stato richiamato un tema
Se volete più volgare
Se volete più terra terra è stato detto in sostanza lo dicevano Napolitano commissaria Bonino in particolare
è stato richiamato il tema del modo col quale ci si presenta queste elezioni europee
Le venti liste possibili
E è stato detto giustamente
E che il c'è un pericolo il pericolo che in questa campagna elettorale prevalgono non tanto o non soltanto visioni nazionali quanto interessi di bottega cioè interessi che sono propri
Bella anche qui non voglio dare giudizi di merito della battaglia politica interna se volete della battaglia tra le fazioni in termini quali in qualche in qualche caso e non
Questi i disegni generali di carattere europeo l'obiettivo che appunto ho cercato prima di definire e assieme e assieme prevalgano i valori le politiche di cui ciascuna forza eh
Singolarmente singolarmente portatrice ecco questo è un pericolo ed è un pericolo da
Eliminare
Da combattere
E io credo che lo si possa tanto più combattere in quanto le forze che partecipano alla
Allora con alla battaglia
Europea anche alla battaglia elettorale siano indotti siano indotte dall'opinione pubblica e dalle organizzazioni che si sentono parte dell'europeismo siano indotte a proporre o ad accettare
L'obiettivo di una funzione costituente nel senso che prima ho ricordato nella prossima legislatura e siano anche indotte a battersi in prima fila essendo coerenti con se stesse con i principi dei dei quali ciascuna di queste forze è portatrice
Grazie Gianni Cervetti la parola all'onorevole Luigi Granelli
Caro Presidente
Signore e signori amici
Questa mattina
Abbiamo potuto ascoltare
Alcuna relazione di molto pregevole
Che ci hanno invitato a riflettere sui contenuti
Di un moderno europeismo
Cioè sulla necessità di vedere nell'Europa una occasione storica importante
Per tutti i democratici oltre perché per i cittadini del Consigliere
Ed è giusto che la nostra riflessione vada in quella direzione
E sono stati molti suggerimenti gli stimoli le proposte
Che sanzioni l'hanno già il successo di questa iniziativa
Ma io vorrei soffermarmi su un fatto abbastanza singolare che Northern non è per noi di sola pragmatica
E cioè che questo convegno ha voluto collegare la riflessione per così dire contemporanea sui problemi nella costruzione europea
Anche con un legame con gli ideali della Resistenza della libertà dell'antifascismo
Non è stata una cosa necessaria per organizzare il convegno
è una cosa seria importante
Perché le radici ideali morali e politiche dell'Europa contemporanea ci affondano appunto nel movimento dalla Resistenza e delle guerre di liberazione che hanno eliminato
Finora razzismo e fascismo dalla scena del continente
In altre parole
Bisogna che noi diciamo soprattutto i giovani che non sono in grado di conoscere
Che l'europeismo è stata una riscossa morale
Contro il nazionalismo che aveva portato alle guerre
E basterebbe leggere le lettere dei condannati a morte della Resistenza nei vari Paesi europei
Per stabilire che indipendentemente dalla nazionalità c'erano degli ideali comuni che collegavano e che spingeva nella battaglia
Non solo
Qui è stato ricordato e giustamente è un merito dell'Italia
Contributo dato da Spinelli Ernesto Rossi ad altri col Manifesto di Ventotene
è stata nel quarantuno
Al Consiglio
Mentre tanti pensavano così diverso e
Lo lavorando un documento che andrebbe oggi distribuito anche nelle scuole
Un documento dal quale l'analisi sulla inevitabile catastrofe del nazionalismo che ha portato la guerra
Faticavano la necessità di guardare al dopoguerra come un'occasione storica per costruire qualcosa al di là del nazionalismo cioè un'Europa politica un'Europa democratica un Europa che impedisse ritornare agli errori del passato
E se mi consentite vorrei aggiungere un episodio che è poco conosciuto
Che è parallelo idealmente a questa qui ci sono molti partigiani so che tutti sappiamo che sono scarsi e non numerosi insomma ai i fatti della resistenza tedesca rispetto ai e al nazismo però alcuni significativi sono stati io vorrei ricordare che idealmente nel quarantadue a pochi mesi di distanza dal messaggio dalla Manifesto di Ventotene
Cinque studenti cattolici tedeschi dell'Università di Monaco
Con il loro professore Uberti era un cattolico democratico diffondevano dei volantini in Germania
Denominati i volantini della rosa bianca
Per i quali col furono anche fucilati dai nazisti dei quali si diceva una cosa sola
Che la stessa Germania
Per riscattarsi dal nazismo dalla tragedia che aveva introdotto avrebbero dovuto vedere nel futuro non la Germania come l'azione ma la Germania come fulcro di un'Europa in cui tutti i popoli possano partecipare
Cioè c'era l'idea che per riscattarsi dal nazionalismo compreso quello tedesco è importante avere Lidia De Luca io non vado oltre a un amico
A questa Europa politica bisogna tornare
Questa Europa politica per il coraggio non solo di Adenauer disumani di De Gasperi ma anche gli spari immonde gli uomini di famiglia a livello
Avevano rappresentato la risposta politica del dopoguerra ragione Cervetti su questo punto di dire la spaccatura del mondo in aree contrapposte l'influenza Renato
Questo sprint questo stimolo politico alla costruzione delle nuove siamo arrivati via via a dei palliativi a dei rimedi ma adesso questa condizione storica è superata il muro è crollato ci sono le condizioni per riprendere l'ideale politico dell'Europa
Allora dobbiamo dire anche ai a quelli che si occupano di Europa in questo momento che è giusto
Integrare la moneta unica con una politica economica con l'integrazione sociale
Che non guarda dobbiamo guardare solo alla bolletta perché diciotto milioni di disoccupati d'Europa stanno sulla coscienza di tutti è giusto liberalizzare i mercati ma assieme a questa Europa nella quale circolano i capitali
Le merci e i lavoratori
Noi dobbiamo aggiungere l'Europa dei cittadini l'Europa politica l'Europa dalla tolleranza dalla convivenza in cui tutte le culture tutte le tradizioni tutte le cose positive congiura nel collaborato per costruire qualcosa di diverso avevamo
Politica che serve anche per rimuovere gli ostacoli che incontriamo sul cammino
Tutti noi abbiamo detto
E mi avvio a a conclusione tutti noi abbiamo detto
Che la stessa moneta unica
Lo ha sottolineato la Bonino con efficacia
Può essere compromessa dal futuro
Se non è sorretta da istituzioni forti
Da una nuova capace di parlare con una voce unica di politica estera e di sicurezza difesa di diritti di spazio giuridico
Cioè la moneta da sola non costituisce il futuro è uno strumento importante ma questa è strumento ma collocato in un insieme di istituzioni dalle quali dipende la salute del futuro dell'Europa
Allora non è una cosa di propaganda
Quando noi anche da questo convegno con voce le più varie da quelle politiche a quelle morali
Diciamo che la porta del futuro era portare alle istituzioni dare più potere al Parlamento fatta dalla Commissione il germe di un governo sovranazionale
Trasferire compiti e poteri e istituzioni forti per allargarsi
Verso l'Oriente anche per dialogare con il Sud con Mediterraneo quando diciamo questo diciamo che deve diventare la prioritaria la costruzione politica dell'Europa così come fu alle origini nell'immediato dopoguerra
Ma qui arriva l'elemento più contemporaneo più attuali
Diciamolo onestamente anche per dare un elogio un conforto agli amici del Movimento federalista europeo che sono stati tante volte solidi nel sostenere queste tesi diciamolo chiaramente
Come può esistere un'Europa politica forte istituzionalmente garantita dal consenso e dalla partecipazione sociale e politica se non c'è una Costituzione europea
Non voglio fare fughe in avanti
Anche quando sento parlare come ha fatto potestà di Assemblea costituente per la Costituzione europea temo fughe in avanti pericolose
Però io dico adesso le condizioni sono mature perché il prossimo Parlamento di Strasburgo non sono rinvenne chi come diceva Cervetti una funzione costituente
Ma apra sul serio
Una sezione costituente per gettare le fondamenta di una costituzione europea che sia finalmente sopranazionale non soltanto intergovernativa o non sia soltanto il frutto del negoziato diplomatico Messina l'effetto della spinta democratica che un Parlamento
Eletto democraticamente può dare badate che le concezioni ci sono
Non c'è Emma Bonino ma Emma Bonino potrebbe confermare qui dalla sua esperienza di commissario europeo
Che da tempo è andato affermandosi nella vita dell'Europa la prassi della codecisione
Ci sono materie molto meno importanti che in campo europeo oggi possono avere effetto solo se c'è una codecisione dal Parlamento ed è il consiglio dei ministri
Questo non è un elemento secondario perché il parlamento eletto democraticamente ha una sua legittimità perché è stato eletto da tutti gli europei
I singoli Stati sono soggetti legittime perché rispondono ai loro parolone
Queste due legittimità possono nel segno della codecisione aprire una fase costituente che viaggia una bella costituente sarebbe rafforzare l'unità politica
Questo è un punto importante
E da questo convegno dovrebbe venire una spinta perché tutti i parlamentari che pongono la loro candidatura che saranno eletti dal Parlamento europeo
Pontino questo messaggio di una determinazione dieci forte per realizzare questa sessione costituente per gettare le basi
Di una costituzione europea non elargita dalle diplomazie ma con cui state democraticamente attraverso il gioco della libertà questo è un problema molto importante c'è poi quello che ci consente di concludere
Voglio dire quel qualcosa in sintonia con quello che diceva un momento fa Cervetti che stamattina Napolitano Cofferati monsignor Nicora e altri hanno detto
è una grande occasione all'Europa per tutti noi
Per l'Italia per la democrazia
Vuole dire anche per i Paesi più debole rispetto ai Paesi più forti perché non la democrazia e possono essere su varia superate le disuguaglianze
Però guai
Guai a noi
Non saremmo tende né di Spinelli né dei giovani della rosa bianca neri Vegas premia Di Summa del limone se di fronte alla Carta europea noi giocarsi mo'dei meschini ruoli influenzati dalla politica nazionale
Quando si guarda all'Europa
Più per dividere a scopo interno che per unire con una coscienza dal prestigio che l'Italia dovrebbe avere si va alla prova che non lo sia europeisti
Però essere europeisti bisogna in questo momento agire Permira è quello che è possibile unire
Non ci fu difficoltà tra il socialista spacca e cattolico De Gasperi nel voler alla cieca non c'è stata difficoltà tra vibrante e Aldo Moro per andare agli accordi di Helsinki le famiglie politiche europee
Sono orientate al confronto e alla collaborazione no alla rottura e all'Adisu unione e questo è il messaggio che deve venire dall'Italia dobbiamo affrontare le elezioni europee
Unendo non dividendo le forze che sono autenticamente europeiste dobbiamo lasciare da parte le questioni meschine e personali che rischiano di prevalere e dobbiamo dire il messaggio che dobbiamo recare questo convegno ne è la prova mentre altrove si litiga e si discute in maniera astratta qui forse che non nascondono la loro diversità
Che vengono da tradizioni differenti sono unite per dire
L'esempio dalla nostra unità dev'essere lo strumento per lanciare in Europa la carta di una costruzione europea unita che è poi quello che ci hanno lasciato quanti sono caduti durante la Resistenza ecco perché il legame tra l'essere europei oggi
E le ricordo dalla Resistenza contro il nazismo e fascismo non hanno legami formale
Ricordiamoci di quello e l'obiettivo europeo sarà più vicino
Grazie all'onorevole Granelli per d'intervento credo che a questo punto possiamo riprendere quelli che erano previsti normalmente secondo il programma dei lavori programma il programma originario dei lavori quindi siamo
Francesco Russo Lillo
Presidente d'onore del sezione europea del Movimento federalista Unior pende federalista
Rossoni lo svolgerà un relazione sul tema verso le elezioni europee del novantanove Parlamento europeo parlamenti nazionali per una legislatura costituente grazie
Io credo che il l'andamento del dibattito queste mattine oggi pomeriggio
Prego credo che
L'andamento del dibattito di questa mattina e di questo inizio di pomeriggio abbia fatto emergere molti punti in comune molti indirizzi che sono stati condivisi da tutti gli oratori questo mi sembra un punto di di grande rilievo e mi sembra che possa costituire la piattaforma dalla quale può cominciare una fruttuosa la collaborazione che vada al di sotto delle al di sopra delle linee di divisioni tra i partiti
Direi che tutti si sono dichiarati d'accordo sul fatto che l'Europa si trova ad uno stadio cruciale del suo sviluppo e che questo stadio segnato dalla creazione della moneta unica
è chiaro che la moneta unica è una novità straordinari introduce una nuova epoca nei rapporti intere europea e i la sanzione del diffusione di una certa cultura della stabilità e costituisce una novità assoluta nella storia non soltanto del continente ma dell'intero pianeta
Quindi è chiaro che sotto un certo profilo gli europei hanno di che felicità passi del stadio cui è arrivato il loro processo di unificazione ma nello stesso tempo l'Euro ha messo in evidenza una profonda anomalia del processo di unificazione europea cioè questa stessa Europa che è riuscita a a raggiungere questo risultato senza precedenti si presenta a agli occhi di tutti coloro che sanno leggere all'interno delle sue politiche delle sue istituzioni come un mostro come una un'anomalia
Che porta in sé se non è rapidamente corrette i germi della sua stessa e di soluzione
Infatti eh
Senza precedenti
Il fatto che in un ambito che comprende undici Stati o in un altro contesto quindici Stati
Esiste una moneta che non abbia al suo fianco un vero e proprio governo questo va comporta una situazione essa anche senza precedenti di paralisi sia a livello degli Stati nazionali che a livello della Comunità europea
Che merita una breve riflessione
L'istituzione della moneta unica priva sostanzialmente i governi nazionali di tutte le leve più importanti della politica economica di priva della possibilità di manovrare il tasso d'interesse di priva della possibilità di manovrare il tasso di cambio e li priva anche della possibilità di fare un'efficace politica di bilancio perché come molti di voi sapranno la entrata in vigore dell'euro è stata accompagnata dall'entrata in vigore dal cosiddetto patto di stabilità che sostanzialmente vincola in un modo estremamente rigido la politica di bilancio dei singoli governi europei ora questi stessi poteri che sono stati sottratti ai attragga i distacchi e i Governi degli Stati membri dell'Unione europea
Non sono stati attribuiti a un nuovo governo europeo semplicemente sono stati in parte assegnati a un organo burocratico che la Banca centrale europea
E in parte sono rimasti in questo limbo cioè sostanzialmente sono riservati a unità organo intergovernativo in Consiglio dei ministri
Che decidere su tutte le questioni più importanti a all'unanimità e che in ogni caso come sottolineato molto opportunamente Anna Emma Bonino nel suo intervento di stamattina dispone in ogni caso di un Bilancio Steffi vale al uno virgola ventisette per cento della prodotto interno lordo e della comunità
Quindi l'euro ha ha determinato una situazione di stallo nelle politiche nella capacità di della politica in Europa sia a livello nazionale che a livello europeo di agire sull'economia una situazione di vera e propria Patta
Nello stesso tempo
Si pone il problema della rappresentanza esterna dell'euro che è un problema che si può allargare e si può addirittura identificare nel assenza totale di una presenza attiva dell'Europa sulla scena internazionale non soltanto nella nel settore economico ma più in generale nel nella politica
Internazionale mondiale in quanto tale cioè mai come oggi ieri colpisce impressione scandalizza la totale impotenza
Dell'Europa sulla scena internazionale la sua totale incapacità di agire che è stata una volta di più messa drammaticamente in evidenza della sua completa assenza nel crisi finanziaria internazionale che sta colpendo con un effetto domino tutte le più importanti regioni del mondo
Ma e questa è la terza considerazione
All'entrata in vigore dell'euro mette in evidenza con una drammaticità senza precedenti il problema del deficit democratico della comunità il fatto che ulteriori competenze siano state sottratte ai governi nazionali e siano stati attribuiti a un organo tecnocratico quindi sottratto al controllo democratico dei cittadini
A accentua ancora una volta la situazione drammatica paradossale dell'Europa una situazione nella quale laddove si prendono decisioni cioè a livello europeo non esiste controllo democratico esiste soltanto una sorta di di ombra di controllo democratico
E laddove esistano le istituzioni che dovrebbero esercitare il controllo democratico cioè a livello nazionale ormai non si prendono più decisioni in questo significa che il cittadino l'elettore il titolare della la sovranità popolare si trova praticamente ridotto ad uno stato di impotenza perché non conta più niente né a livello nazionale netta a livello europeo
Ora di fronte questa situazione
Esistono reazioni nel mondo politico il mondo politico percepisce che si debbono fare dei passi avanti in molti settori del dello schieramento non non certo soltanto in Italia ma in tutti i Paesi dell'Unione sì moltiplicano le prese di posizione che
Avanzano la la necessità di arrivare ad un il governo dell'economia in Europa di affiancare alla moneta europea qualche forma di unità Paul
Questa è una coscienza che si sta diffonde
Il punto sul quale però forse opportuno fare qualche considerazione ulteriore
Riguarda
La natura di questo governo e la natura di questa unità politica perché se si va un po'a tuo fondo e si scende un po'sotto la superficie delle formule verbali ci si rende conto che molto spesso quando si tratta di sia lire che cosa si intende per un passo avanti politico per la creazione del unità politica dell'Europa ci si rende conto che spesso sotto questa formula si cela non soltanto Piccoli espedienti istituzionali di scarsissimo rilievo politico sì se voi esaminate le riforme sono periodicamente le proposte di riforma che ci sono periodicamente avanzate nel quadro delle discussioni
A livello del Unione Europea poi vi rendete conto che i problemi che sono sul tappeto sono quali della riduzione del del numero dei membri della Commissione
Del o una certa estensione USA di di dirà rilievo scarso dei settori sui quali il Consiglio dei ministri si può esprimere a maggioranza o a maggioranza qualificato maggioranza super qualificata e di un'altrettanto piccola estensione dei settori sui quali il Parlamento va europeo
Può esprimere la sua opinione vincola
L'idea di una politica estera e di sicurezza comune e ancora nel limbo delle buone intenzioni
Quindi
Questa
Unione politica di cui tutti sentono la necessità di fatto nelle discussioni dei diversi responsabili nazionali si riduce a beh immise raccordo fra un serie di piccoli espedienti istituzionali che di fatto lasciano intatta la radice del male perché quale in fondo la radice del male qual è il punto che deve essere aggredito se si vuole che queste serie di contraddizioni nelle quali l'Europa si è trovata invischiata possa essere superata la radice del male
Quello che comunemente viene indicato col termine di metodo intergovernativo cioè
La radice del male sta nel fatto che le decisioni che vengono prese a livello europeo non sono il risultato finale di un dibattito democratico che nasce dal a alla base nelle sezioni dei partiti
Si forma progressivamente attraverso una serie di istituzioni democratiche e alla fine si esprime in un Governo ma non è nient'altro che la contrapposizione tra a volontà politiche distinte che si formano nei singoli ambiti nazionali che normalmente non sono concordanti anzi sono fortemente divergenti e che a livello europeo non trovano un quadro nel quale si possa formare una risposta ad un interesse comune europeo ma trovano soltanto un quadro nel quale si riesce a raggiungere faticosi compromessi tra posizioni nazionali divergenti
Quest'
E fondamentalmente la radice del impotenza dell'Europa della sua incapacità di agire e del suo profondo deficit democratico
Orbene come si può aggredire questo male profondo che affliggere Europa come si può creare un vero e proprio interesse comune europeo come si può creare un senso di appartenenze che vada al di là dei quadri nazionali come si può creare una situazione nella quale la politica diventi europea
Oggi la politica rimane ancora un fatto eminentemente nazionale chi vuole a programmare la propria carriera politica si deve occupare infatti nazionali
E i temi europei emergono soltanto alla fine della trafila
Quando i massimi responsabili della politica e di ogni Paese si trovano periodicamente a Bruxelles per cercare di raggiungere appunto come si diceva prima dei faticosi compromessi tra agli interessi che ciascuno di essi rappresenta ma a questi interessi sono formulati attraverso lotte politiche che si svolgono a livello nazionale questo è il punto che noi dobbiamo cercare di superare non ricordo dobbiamo cercare di creare una situazione nella quale quadro principale della lotta politica si sposti dalle Nazioni alle ore
Orbene io federalisti spesso quando devono avanzare certe risposte si trovano in imbarazzo perché si sentono già a priori accusati di essere utopistiche poi di fare delle fughe in avanti ma io vi assicuro che pur esercitando tutto il senso critico di cui
Noi siamo capaci nella situazione nella quale l'Europa è giunta oggi è molto difficile riuscire a rappresentarsi una via di uscita
Dalla situazione nella quale ci troviamo che non sia la creazione di uno Stato federale euro
Oramai il metodo intergovernativo ha percorso tutta la sua parabola ha prodotto tutti i risultati di cui era capace
Non è il caso di criticarlo al di là del dovuto perché il fatto che abbia raggiunto l'euro in ogni caso è un buon segno la sua parabola passata è stata in ogni caso capace di giungere fino a un punto molto avanzato
Ma l'euro è il punto finale della parabola di un di un certo sistema
Non esistono ulteriori passaggi intermedi che consentano di passare progressivamente per transizioni progressive dall'euro alcuna unità politica e di cui non si riesce a definire i contorni ormai ci troviamo nella fase costituente ci troviamo nella fase in cui il problema che si pone il problema del cessione della sovranità queste capisco ci sono parole pesanti sono parole che possono suonare come utopistiche che possono sembrare che possono indicare una pericolosa tendenza ad una fuga in avanti come diceva prima l'onorevole Luigi Granelli ma di fatto se noi andiamo ad analizzare freddamente la situazione
Ci rendiamo conto che al di là dello stallo al di là del tentativo di di perdere tempo sperando che nessuna crisi si manifesti nel processo di integrazione europea
Non esiste altro passo avanti reale e non sia Carlo quello della Fondazione del di uno Stato federale euro
Ma se queste la realtà dei fatti
Se quindi il problema di a a ridare l'Europa ai cittadini di ristabilire un reale circuito di fiducia tra un potere europeo e e ciascuno di noi cioè e i cittadini europei
Quindi di creare un una vera e propria democrazia europea
Il problema che si pone non è soltanto quello dell'obiettivo da raggiungere ma è anche quello della strada da percorrere per arrivare cioè invio in poche parole il problema che è legittimo porsi essi è possibile è pensabile superare il metodo intergovernativo attraverso il metodo intergovernativo cioè in una parola se le tradizionali conferenze intergovernative con le quali fino ad oggi i governi hanno progressivamente
Infine cambiato ho ho rinnovato i trattati istitutivi della Comunità siano un sistema che posso ancora essere usato per fare il salto costituì orbene io non intendo evidentemente proporre un nuovo scenario nel quale i governi scompaiono dalla processo di unificazione europea
I governi rimarranno sul campo fino al giorno in cui la federazione europea c'era stata fatta
Ma è un dato di fatto che sì è vero tutto quello che si è detto finora i governi non possono essere i soli protagonisti del processo
Bisogna che come accade in tutte le grandi trasformazioni storiche un nuovo protagonista farci irruzione del processo è che questo protagonista sia il popolo europeo cioè siano i cittadini europei ciascuno di noi ciascuna ogni al singolo
Cittadino di tutti gli stati membri della comunità
E quando si parla di processo costituente si parla appunto di una fase del processo di unificazione europea
Nella quale ormai il protagonisti esclusivi del processo cessino di essere i ministri degli stati membri
Ma ad essi si affianca una forte spinta popolare che venga dall'apprese iniziative dell'assunzione di responsabilità da parte di tutti i cittadini europei
Questa è la ragione per la quale i federalisti sono profondamente convinti del fatto che le prossime elezioni europee debbano giocare un ruolo decisivo
Le elezioni europee sono pur sempre un'occasione nella quale il mondo politico entra in fibrillazione sono un'occasione nella quale i temi europei in un modo o nell'altro entrano nel nel gioco politico ed entrano nella dialettica politica
Finora ci sono sempre entrati di strisce per sia ben chiaro perché deve essere molto chiaro che tutte le elezioni europee che si sono svolte finora sono stato una sorta di prova generale il elezioni nazionali che avrebbero dovuto essere tenute successivamente o comunque ci sono sempre stati considerati una sorta di palestra nella quale nella quale i singoli partiti
Mettevano a confronto le loro forze elettorali rispettive
Io non penso
è un dato di fatto che queste e la prima elezione che si svolge in presenza di una grande novità come quella dell'euro e quindi queste sarà un'occasione nella quale sarà più difficile che in altre occasioni
Per di partiti sottrarsi alla responsabilità di prendere chiare
Posizioni sul futuro dell'euro ma al di là di questo il problema si porrà prima delle elezioni europee continuerà a porsi dopo le elezioni europee tratte è un dato di fatto che in ogni caso con le elezioni europee il problema non sarà certo ho risolto una volta per tutte
E il problema diventa appunto quello di trovare il modo di inserire i cittadini nel processo di dare una voce
A al popolo di introdurre un nuovo a protagonista in questo nuovo scenario che si deve capire
Ora voi sapete per i federalisti nelle loro modestissime con le loro modestissime forse hanno sempre cercato di tenere accesa questa fiammella del
Consapevolezza europea dei cittadini ma deve essere detto con estrema chiarezza che questo ruolo dei federalisti cioè quello di di
Agitare
Un problema nella pur nella consapevolezza della loro del del loro scarsissimo stava potere politico che la loro responsabilità è quella di saper prendere i momenti adatti le iniziative opportune ma che i federalisti da soli certo non bastano per mobilitare
E il popolo europeo il popolo europeo può essere mobilitata soltanto dalle forze politiche in primo luogo dei partiti sono i partiti con i loro rappresentanti in seno al ai Parlamenti nazionali al Parlamento europeo che devono farsi da tramite e attivando il loro idolo canali di comunicazione con l'opinione pubblica scatenare questo questo movimento
Col bene però noi sappiamo anche che i partiti sono pur sempre delle macchine da cui funzione primordiale quella di gestire il potere nazionale
E quindi non possiamo chiedere ai partiti come tali i partiti come macchine ai partiti come istituzioni di farsi promotore di promotori di queste operazioni ma quello che possiamo chiedere a ospitare sperare perché si formi a livello sovranazionale un un manipolo di uomini politici che si rendono conto della situazione storica
Drammatica di svolta nella quale ci troviamo e che siano disposti a giocare la loro carriera politica sul problema della costituzione europea e dalla Fondazione dello stato federale europea questo è il compito del quale i federalisti si dedicheranno nel nelle prossime settimane e nei prossimi mesi anche questo non è facile perché noi tutti sappiamo che i politici per rimanere sul campo devono occuparsi dello spuntino politica nazionale ma è possibile perché se questo non fosse possibile nessuna grande trasformazione storica avrebbe mai avuto luogo e le prospettive della Federazione europea sarebbero estremamente oscuro e io non credo che così sia credo che esistano nella società europea le energie sufficienti per operare questa Grande trasformazione e mi auguro lavorando insieme si possa trovare un il gruppo piccolo ma responsabile fitta facce di prendere questa iniziativa che potrebbe dare l'avvio a questo grande processo
Dunque a questo punto vorrei
Informare i presenti
Su come intendiamo proseguire i nostri lavori
Dunque dovrebbero parlare
Adesso Maria Grazia Cavenaghi
Responsabile dell'ufficio di Milano del Parlamento europeo
Quindi l'onorevole Arrigo Boldrini su cui tutti conoscete e ultimo intervento Maria Grazia Fabrizio
Segretario generale della CISL milanese
Dopo questi ultimi tre interventi avrà la parola onorevole Sergio Mattarella vicepresidente del Consiglio dei ministri che dovrà parlare
Tra le quattro verso le quattro e mezzo
Se non ci sono obiezioni così resta stabilito Evola quindi do la parola a Maria Grazia Cavenaghi
Responsabile dell'ufficio del Palù milanese
Parlamento europeo
Buongiorno non sono molto emozionata perché dopo aver sentito tutte queste interventi di oggi mi sento veramente zero al confronto per cui vi dirò semplicemente
Qual è il compito dell'ufficio del Parlamento europeo che è stato aperto dall'inizio di gennaio
Di quest'anno a Milano
Siamo qui per
Cioè ed il compito che è stato sottolineato credo da tutti gli le persone che sono intervenute oggi e cioè quello di cercare di riavvicinare i cittadini all'Europa cercare di far diventare l'Europa qualche cosa di più concreto di più vicino a loro
L'obiettivo politico come tutti possono immaginarsi e quello delle elezioni europee quindi di sensibilizzare gli elettori a far sentire la propria voce a scegliere
Alle prossime elezioni del tredici giugno europeo del tredici giugno le persone che ritengono le più adatte a gestire ad aiutare e a soddisfare le loro necessità
Si tratta di elezioni molto importante il perché sono le quinte a suffragio universale ma le prime Dellera dell'Euro si tratta di un'autentica realizzazione di tipo federale come hanno ricordato tutti e di conseguenza
Non vi è alcun dubbio che l'unione europea deve andare avanti perché altrimenti non ci sarebbe stato nessun senso a sottrarre alcuni strumenti che sono classici della politica economica dei Paesi come ad esempio il tasso di cambio oppure il tasso di sconto se non si dovesse procedere sulla strada dell'integrazione politica
Il terzo al terzo accedere su questa strana è assolutamente necessario che tutti i cittadini europei partecipino che questo non avvenga più uno dall'alto da Brussel con delle decisioni prese o Bruxelles o forse a Francoforte adesso
E senza che essi che questi cittadini siano pienamente coscienti della portata di queste decisioni quindi
Nella misura del possibile noi saremo a vostra disposizione per aiutarvi per supportare B
Vi posso garantire tutta la nostra disponibilità il nostro contributo a tutti coloro che vorranno valersi carte
Ora la parola Arrigo Boldrini credo che sia inutile
Che io ricordo a tutti voi che Boldrini
è stato
Boldrini è stato un valoroso combattente della guerra di liberazione direi di più è stato uno dei protagonisti della guerra di liberazione e in questi anni che ci separano dalla fine della guerra è stato strenuo instancabile combattente in difesa dei valori della Resistenza
Ma io un grazie particolare vorrei dare Boldrini
Perché Boldrini che è stato deputato alla Costituente quindi è stato uno dei padri della Costituzione repubblicana e oggi ancora qui con noi per essere uno dei padri anche per la nuova Costituzione europea grazie
Caro Presidente
Cari amici care compagne e cari compagni
Queste nell'Unione promosso dal Comitato nazionale della assieme
Assieme alla Federazione Italiana Volontari del versante e assieme la preservazione sessanta spesa quindi un momento di grande unità associativo e poi
Non è poco
Perché siamo in un momento in cui noi delle cose che avete detto ripetiamo alcune questioni
Intanto rileviamo che l'afflusso continuato degli albanesi sulle coste italiane
La provenienza e da numerosi Paesi del Mediterraneo di cittadini alle ricerche delle proprie certezze e di avere garanzie per il futuro tra questi in modo particolare i costi non dimentichiamolo non siano fenomeni che riguardano esclusivamente il TAR in parecchie zone del mondo si ferì che non minaccia di genocidio anche la fame la miseria inducono a Roma dove proprio ieri
Ciò crea problemi non secondari è un ambito della politica internazionale chiuderlo e allora a questo
Prego
Forse
Pongo
Colleghi
Secondo è per
Il movimento
Chiamo l'altra questione che dobbiamo tenere conto
Mentre detto tutti con molte serietà alla questione dell'Europa della politica estera eccetera ma c'è un punto interrogativo
Quali difesa all'Europa
Gentile va per circa un cento cioè due fatti sulla NATO e sul Patto di Varsavia che è stato sciolto
E sull'annata che con la diciamo noi stiamo zitti
Abbiamo detto che la NATO rappresenta un momento di Scelta democratica ma abbiamo anche detto che la NATO e rappresenta una scelta democratica interna
Perché noi non diciamo che le parti in atto decresce dirette da ufficiali italiani e non da pc alle americane Tiziano inglesi questo ne parliamo più
Abbiamo dimenticato anche in questo senso dell'indipendenza nazionale del patriottismo popolare democratico che è molto importante e anche questo è un posto un elemento che degli appalti per lasciare perché vi è un'esperienza della guerra fredda come l'abbiamo superato la guerra fredda care compagne cari amici diamo superate perché è certo ne eravamo la pace fra i popoli
Sostenevamo
I rapporti internazionali quante volte siamo andati a letto ma anche voi il delegazioni per sottolineare i rapporti internazionali quando la la rottura nell'Europa era seria importante
Io ricordo che qualcuno di voi c'è andato imboscato ancorato scenate in Francia qualcun'altro è stato in Inghilterra
Qualcun altro è andata anche Pertini in Spagna non dimentichiamo a questo collettivo democratico delle forze popolari italiane ed è forse popolare senza e poi dobbiamo anche renderci conto che dal punto di vista generale noi abbiamo sempre considerato la pace un aspetto del movimento internazionale del trotto
Cosa dire di più
Una riflessione
Una riflessione anche sui fatti criminosi se ne è parlato poco siamo Milano compagni
Non tanto per attirare l'attenzione sulle cronache milanesi ma perché su quei fatti negativi ed atti delle
Così allevate pensiamo ci fosse una la situazione pianificate conto di invece opportuna le cose sono andate diversamente ma non possiamo dimenticare che questo è un problema che pone anche una questione sociale ce ne ha parlato poco d'accordo sull'Europa
Ma quale Europa proprio del lavoro
Dopo contro la disoccupazione l'Europa dei rapporti civili l'Europa dei parlamenti dopo dei governi l'Europa della partecipazione popolare tutti le varie questo è un problema che l'ordine del giorno abbiamo discusso tante volte ma la cose che credo che voi che siete più attenti di me e più con consapevoli ma deve rendersene conto ecco perché la libertà la democrazia la solitaria europee solitario storto europee
Sono punti importanti che non dobbiamo dimenticare
E dobbiamo considerare che le scelte politiche sociali con e culturali esigono diviene impellente nelle loro finalità storiche le politiche ed ideali Jovanotti liberazione che cosa vuol dire questo tentativo di cancellare la lotta di liberazione
Che cosa vuol dire questo tentativo di polemizzare contro l'occupazione non è solamente contro i partigiani sei perse
Ma è contro le scelte nazionali ed europee ed internazionali queste il punto sul quale dobbiamo batterci io sono d'accordo con quei compagni che lo accresce rabbia quando dice
Una lettera contro il senso ma bisogna alzare il tiro per farlo diventare un patrimonio di tutti e di tutto
Perché queste tattici senso della nostra scelta
C'erano e sono tuttora solidarietà popolare avremo fatto i partigiani
Se non avessimo avuto scelta dalle donne abbiamo fatto i partigiani cari compagni teniamocelo e vedo che il riconoscimento dei partigiani si limita a quelli che ha fatto altre azioni ma quanta gente ha partecipato
Quante persone sono state con noi
Quante famiglie di contadini o famiglie operaie
Hanno partecipato ad allontanarsi l'informazione io mi ricordo quando ci pensiamo al DC visto informazione distese sempre avevamo delle notizie strabilianti perché varie varie parti della società italiane
E della società dei combattenti dei mutilati dei partigiani
E allora
Dobbiamo tener conto di un'altra questione
Che parliamo poco
Ne abbiamo parlato di territorio nazionale di Europa di libertà ma c'è la mafia
La corruzione atropina e allora come la combattiamo su questa come la risolviamo
Non possiamo isolando una volta tanto in una manifestazione politica occorre una politica democratiche italiane che faccio una stazione Cherie è decisiva contro la mafia la commissione traffico dallo la corruzione nelle forme di tanto come scavando nazionale alle volte mettendo assieme anche uomini politici ma che la corruzione è un elemento negativo da fascista italiano dobbiamo diventi al quale a quale livello arriva dove e quando occorre perché e qui fiorente vero riconsiderare che occorre una vita democratica intensa che bisogna anche avere la forza di dire che nel nostro Paese non ci sono forme di razzismo
Ma esigono l'impegno civile di risolvere tutti i problemi dei proprietari anche nei loro paesi d'eresia noi molte volte sentiamo la polemica di quelle che vengono in Italia ma da dove vengono
Tra Paesi sottosviluppati dove non c'è civiltà dove c'era Pamela Micelli errore se non combattiamo più genericamente
Per il miglioramento delle società di carattere nazionale internazionale il problema di prove di cinquecento e divento proprio un problema relativo collegato esplicitamente alla morte visibilità nazionale invece di farlo così dare un fenomeno di grande impegno arbitrato internazionale
Ecco perché l'incasso di un risultato degli assegni
Ora la parola Maria Grazia Fabrizio
Anch'io sarò breve come chi mi ha preceduto perché immagino che a quest'ora ci sia tutto l'interesse a sentire l'intervento conclusivo
Di Sergio Mattarella e quindi farò solo alcune riflessioni
Io credo innanzitutto che valga la pena di dire
Che l'iniziativa che è stata fatta oggi è un'iniziativa sicuramente positiva
E bisogna sottolinearne l'importanza proprio per alcune delle ragioni che qui venivano evidenziate
Io credo che oggi siamo di fronte a una tendenza diffusa
Alla superficialità e al qualunquismo
Che purtroppo limita la capacità di riflessione e l'interesse verso il perché e l'approfondimento delle ragioni che sono all'origine dei fatti
Tutto è scontato
Tutto passa come su una superficie impermeabile mettendo sullo stesso piano le grandi opportunità o conquiste della società democratica
E conflitti incredibili etnici religiosi economici spesso all'origine di guerra che sono vicine a noi
è una cultura della negatività dei disvalori quella che sta venendo avanti
Credo che proprio le manifestazioni di questi giorni che hanno attraversato le vie della nostra città
Abbiano ferito profondamente i cittadini milanesi quelli democratici quelli che forse sono in questa sala questa sera
Sarà difficile recuperare questi disvalori
Sarà difficile recuperare questo terreno
Ma io credo che Milano sì anche altro e Milano sì anche quello che intorno a questo tavolo stasera cerca di portare un pochino più avanti il processo democratico non solo del nostro Paese ma dell'intera Europa da qui l'importanza di questa iniziativa
Che tende ad approfondire prima di tutto dal punto di vista storico le ragioni dell'unificazione europea
Io credo che una prima riflessione sia proprio da dedicare una domanda di fondo
Perché essi sottovalutano o addirittura si dimenticano le ragioni storiche del processo di unificazione
Se è vero l'abbiamo detto l'ho sentito dire ancora ma ne siamo convinti che la modifica la motivazione dell'unificazione è sempre stata ispirata a valori di pace
Perché è parsa in subordine che è stato dai movimenti di resistenza ai totalitarismi durante la seconda guerra mondiale che è rinata l'idea di un'organizzazione del continente in grado di superare antagonismi ed egemonie nazionali
Non posso certamente pensare che questa sottovalutazione delle intuizioni di Spinelli e di Monnet sia dovuta alla paura di riconoscerci tutti insieme noi europei in un Progetto prima di tutto di pace
è altresì vero che è più forte la voce di chi fa prevalere nel processo di unificazione le ragioni dei mercati del capitalismo
Ancora una volta cioè della preminenza della forza e della potenza dell'economia sul valore sociale sul valore della persona
Ma la riflessione sulle ragioni storiche non può essere solo un esercizio teorico bensì la libbra che ci impegni ad individuare oggi un processo di identificazione basato sulla conoscenza delle comuni radici
Se dagli ideali di pace contrapposti ai tremendi conflitti che hanno sconvolto l'inizio del ventesimo secolo che trae origine l'idea dell'Europa unita
Prima ancora che da un progetto politico ed economico non possiamo noi dobbiamo declinare il nostro attuali impegno proprio a partire da queste radici
L'espressione del mondo del lavoro che io qui rappresento
E quella del sindacalismo solidale
Che aderisce al Comitato antifascista
Quello che lavora per un'identità sociale europea nel campo della formazione del lavoro delle garanzie sociali della solidarietà
Che tenta di costruire cioè un sistema sociale aperto in cui siano parimenti POR importanti i diritti inviolabili e i doveri inderogabili
Ma è anche l'espressione del sindacato che ritiene che le origini dell'Europa dell'Europa unita
La storia del movimento sindacale che ha contribuito a portare ad assetti democratici e civili i Paesi membri
Non Possa esimerci dal contribuire alla realizzazione di un'Europa dei popoli che si assuma anche in campo internazionale un ruolo culturale e sociale conseguente
La cultura di pace da cui traiamo origine ci deve portare a sollecitare nuove clausole sociali nel commercio il commercio sposta ogni anno il trenta per cento della produzione mondiale
Perché è solo con queste clausole sociali che si può porre attenzione allo sfruttamento del lavoro a partire da quello minorile
Alle quote distribuzione del consumo e del consumo sostenibile riconoscendo come qualità la riduzione del danno ambientale e la rigenerazione delle risorse rinnovabili nella produzione di beni materiali
Io credo cioè che la fedeltà alle origini possa condurci oggi a nuove sfide di uguale portata sia pure in condizioni diverse più favorevoli di quelle che ispirarono la resistenza ai totalitarismi
Una nuova resistenza la risposta autoritaria del capitalismo
Non mediata dai valori sociali alla globalizzazione
In questo senso è importante lavorare insieme per lottare contro l'esclusione e in favore di un nuovo concetto anche giuridico di solidarietà
La solidarietà
è bene ricordarlo oggi proprio qui a Milano
Non è solo un atto di virtù morale
Che si esplica dei rapporti Inter individuali nei confronti di persone in situazione determinante è un principio giuridico oggettiva complementare del principio di uguale trattamento
Le quali Anza dei cittadini non è cioè completa se non viene integrata dal dovere solidale di tutti
Di sobbarcarsi secondo le proprie possibilità
Il peso comune costituito dai costi dello stare insieme in società tutti nessuno escluso
La cittadinanza europea ma faremmo meglio a dire la cittadinanza globale a cui comunque dovremmo tendere
Non può esimere nessuno da questo obbligo pensando che sia compito da altri
In quanto la storia europea le profonde ferite che essa lascia in noi
Dovrebbero ricordare a tutti noi in primis a chi ha responsabilità istituzionali politiche e sociali che pace giustizia e solidarietà sono tre aspetti de la medesima cosa
Prima di dargli la parola desidero a nome di tutti voi ringraziare vivamente
Il vicepresidente del Consiglio dei ministri per aver accettato di concludere il nostro convegno sappiamo quanto sia impegnato tuttavia egli ha accettato di essere qui tra noi a ribadire un impegno europeista del Governo il suo e suo personale la parola all'onorevole Sergio marca
Sì
Sono io che ringrazio per l'invito rammaricato di un non è potuto ascoltare l'intero arco degli interventi e delle relazioni ma tra l'altro tre altre cose questa mattina il Consiglio dei ministri ha approvato la nuova legge comunitaria quindi ha fatto ha messo un tassello ulteriore per rendere Ferente della
Il nostro Paese più più integrato dentro la dentro l'Unione
E comunque so bene che gli gli interventi che hanno contrassegnato questa giornata così impegnativa hanno affrontato di aspetti diversi tutti complementari
Legati all'idea d'Europa
Sono state messe luce certamente le radici
Di quello che dopo la guerra fu dopo la guerra appariva una utopia lontana e che oggi consente di affrontare invece realizzato si in luce diversa intorno a lui legati a ordinamenti nuovi internazionale sovranazionale
Problemi legati all'energia e di diritti nuovi pista dinanzi a che sono un elemento da affrontare in sede Interna e in sede comunitaria
Così come sto posto l'accento anche questo pomeriggio alle cose che ho ascoltato
Sulla esigenza di nuovi modelli di sviluppo economico e sociale
E sulla centralità del tema del lavoro come nuova priorità dell'agenda europea
è il nostro governo si è nell'ultimo vertice europeo di Vienna
Adoperato perché come poi si è deciso il tema dell'occupazione l'obiettivo dell'occupazione caratterizzi il prossimo anno di lavoro della comunità
è stata quell'Europa ora intuizioni importanti
Come importante è stato con questo convegno ripercorrere
Quei giorni quelle scelte quelle visioni di allora
E quindi ripartire da lì
Da quegli inizi difficili dal coraggio di quelli che ha ragione sono stati chiamati i padri fondatori
Così come è importante oggi nei giorni dell'euro in cui si funzione che sono i primi dentro la dimensione monetario dell'euro
E nel mercato globale ricordare legame
Effettivo che viene tra l'ideale europeo evocato la resistenza
Qualcuno potrebbe dire che vi è una distanza tra i due termini da una parte la concretezza dell'economia
Della moneta
L'aridità dei numeri dei parametri delle regole che talvolta appaiono se non spietate quanto meno sorde
E dall'altra parte la nobiltà del coraggio l'eroismo della gratuità
Del sacrificio dell'impegno della lotta per la democrazia e la libertà
Qualcuno potrebbe avvertire forse una dissonanza
Ad accostare in un unico ragionamento resistenza ed euro
E tuttavia non è così come emerso altronde anche in questo pomeriggio non lo è
Perché nelle democrazie contemporanee sempre più forte d'altronde evidente la sinergia
Tra economia politica e sicurezza
E soprattutto per il nonno e perché Chiara la consapevolezza anche qui anche questa qui ribadita quest'oggi che l'Euro da solo non basta per farle Europa
Lo ha spiegato bene altronde il nostro ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi
Allora nella cerimonia cui ha partecipato per varare l'euro sottolineando come questa la moneta unica non sia il traguardo finale
Ma una premessa necessaria per realizzare e compire un grande progetto politico
Quello che qui è stato ricordato con tanta lucidità e che quello intuito dai padri fondatori appunto è stato detto qui oggi
Quale cammino difficile
Ma esaltante che sia da compiere abbiamo di fronte per riformare le istituzioni Sottoripa dopo canti per dar vita o un vero governo europeo
Alle onde europea dei cittadini poc'anzi diceva Arrigo Boldrini
L'euro dunque è una tappa fondamentale di un cammino che proviene da lontano e ancora molto percosso da sviluppare
Si potrebbe ricordare di fronte alle critiche di chi comprensibilmente vorrebbe già subito di più
Tendenza preziosa per stimolare sempre ad a progredire le parole con cui Schumann replicano i critici che lo accusavano
Di aver rinunziato all'unificazione europea cosa non vera per accontentarsi di alcol di pecora unico qual era quello che nel cinquanta sorse per il mercato unico Carbo siderurgico
Dissero Oshima all'Europa non può farsi in una sola volta ne sarà tutte insieme contestualmente costruita sono già tante concrete realizzazioni che crea innanzitutto una solidarietà di fatto
Certo l'abbiamo qui ripercorrere le varie scuole pensieroso procede Europa d'altronde come si potrebbe scegliere tra nomi che ancora oggi qui sono stati alcuni o spostati poc'anzi ricordati
Ma tutti
Protagonisti della costruzione reale che oggi vediamo via via dispiegarsi dell'unione europea
Da degasperiana non ne state Laura Spinelli da Schumann a Spacca Olivetti scattanti altri a questi va acre tutti perché questo convegno vuol ricordare
H che quella che spetta a quelli che hanno indicato una speranza
E hanno indicato anche mettendo i primi tasselli le primi primi percorsi in modo in cui trasformare questa speranza iniziativa politica e poi in realtà via via dispiega ante si sul piano istituzionale
Quella speranza tonda nata dalle ferite profonde nella seconda guerra mondiale
Certo
L'idea dell'Unione europea e la già appassionato qualche spirito più anticipatore già nel secolo scorso sul finire del secolo scorso
Tra due grandi guerre Thunder alcune persone di particolare lungimiranza
Tra questi due ricorda Luigi Sturzo parlavo già dell'Unione europea dell'unificazione europea
Fissandone i presupposti nel superamento delle contrapposizioni tra vincitori e vinti
Tutto da esiliato
Capi e vide con lucidità come non fosse possibile una vita dei popoli europei se non superando contrapposizioni
Chi rinnega astro quell'idea di nazione che anziché unità di cultura è questione di popolo diventava tentazioni d'impero egemonico il dominio di totalitarismo
Che vi dico era viveva ed Eva di minacce di morte
Ed era un'anticipazione o quello che avvenne subito dopo
Quello che avvenne nella seconda guerra mondiale
Cui si fronteggiò per riscattare i valori della convivenza tra i popoli d'Europa la resistenza nel nostro Paese
Ecco perché è stato giusto andare in tracciare la rotta diversità resistenza
All'antifascismo i semi le origini le radici reali del sogno europeo
Che cosa è stato in questo processo di costruzione
In questa individuazione in questo orizzonte di allora l'Europa la resistenza
Ho soltanto molto considerando già il ruolo delle forze partigiane
Che combatterono in tutta Europa la libertà e che sia cercarono e forse mi per alleate guadagnando
Col loro impegno e con le con i loro sacrifici il diritto e la democrazia e all'amore dei popoli rispetti
Ancora di più
Pensando anche ad altri segmenti da resistenze
A quella che oltre a quella impegnata più meritoria più coraggiosa quella militare si è dispiegata in altre forme
Che forse bene come qualche storico ha fatto del recente
Ricordare quella più trasversale orizzontale fatto nel quotidiano io l'obbedienza chiuso parla di boicottaggi civili di non rinunzia ai valori più profondi
Di carattere culturale religioso politico
A quella società per pensare al nostro Paese
Che al sud come al Nord offriva aiuto e condannati a morte
A coloro che rischiano la leva ecco generi in fuga i soldati Italia alleati che ha bisogno di rifugio ai tanti catarro molti ebrei a mettersi in salvo
Che è stato offerto la che vede rosa la recente uno alcuno qualche riflessione come studio su questo tema lo spaccato di un'umanità che forse non era sufficiente animo o semplicemente non era in condizione questa dietro la montagna combattere
Ma che dette il suo contributo perché aveva sufficiente anima pronti Carla Testa
Prova di una vera e propria fede penoso vendersi alla prepotenza e alla violenza
Che in quei giorni sembrava essere irresistibile per questo è giusto dire che fu lotta di popolo
Guidata da quelli che andarono sulle montagne ma che si espresse in tante in tanta consenso popolare diffuso
Su questo piano si incrociano le collaborano fuori diverso
Culture diverse quelle stesse
Che finita la guerra comincerò a tessere qui in Italia come altrove le nuove democrazie
E né la libertà e la democrazia cercarono in queste cose in questi valori libertà democrazia gli antidoti
Più forti alla guerra la mia porta un sedile ha ricordato il nesso inestricabile che vieta la società pace costruzione sovranazionale
Non a caso d'Europa ribadisce
Questa convinzione di quegli uomini che uno sofferto la guerra e sofferto la dittatura
Sarebbe riduttivo
Guardando allora questa storia a queste premesse ha queste radici pensa all'Europa come un o un semplice fatto politico sia pure di grandissima di enorme rilevanza strategica
Potremmo dire invece che agli europeo l'aspirazione a quella dimensione sovranazionale che si va dispiegando a una comunità di persone cittadini proiettata verso la convivenza nuova e frutto di una scelta anzitutto etica
Come fu soprattutto etica morale la scelta l'imperativo di opporsi a dittatura
Ora se pensiamo alla lezione alla alla all'impegno di chi pensò e indicò la strada di europea
A quello che di attuale sempre più ampio di essa si va realizzando dobbiamo guardare allora in quella direzione a quello che ispirò nel fondo delle convinzioni quelle decisioni politiche da cui è nata Unione Europea
Non a caso i momenti più esaltanti dell'Unione Europea hanno fatto sempre emerge questa radice etica
Questa forza di fondamento morale
Questa profondità culturale le scelte politiche senza le quali non c'è adeguatamente meno europea non si realizzerebbe adeguatamente una comunità una reale Unione Europea
Va subito all'emozione con cui tutto con l'Europa in optando quota desco hanno vissuto l'unificazione due Germanie collo del muro
Le note del Giorgio di Rostropovich
Che sotto la Porta di Brandeburgo suonava solissimo dell'integrazione dell'aspirazione va o una nuova comunità europea non meno di tre di trattati internazionali importanti o di un vertice di capi di Stato
Torni in mente le parole di un partigiano
Che ricordo con affetto come tanti qui dentro
Certamente Arrigo Boldrini
Le parole che trent'anni e più fa da Canini pro-nunzio venuto discorso alla Camera
Parlando del muro di Berlino
Anticipando che non sarebbe caduto per la forza militare o per i carri armati
Ma per una cinica Mino travolgente resistibile nella storia vedevi libertà di giustizia di pace che si diceva nel sessantatré ovunque avanzò nel mondo
è stato realmente così non è stato la vittoria di un blocco militare è stata la vittoria del desiderio del sogno dell'aspirazione la volontà di pace collaborazione di integrazione sovranazionale
Così quando ci si è allontanati da quelle motivazioni morali Europa sofferto o menti di grave difficoltà
Anche oggi nel vedere in qualche Paese riaffiorare qualche tiepidezza
Si avverte chi è sotto dietro c'è in realtà una alle allentamento un venir meno da tensione morale che ha sempre sorretto indispensabile in mente ritardino europee
Soli apparsi
Rigurgiti pericolosi di nazionalismo
O per lo meno di tutela di egoismi nazionali
Interessi di parte mio
Calcoli che contabili che è giusto fare naturalmente nell'ambito dell'Unione ma che non possono prevalere
Come in questi decenni hanno tanti in tanti insegnato non posso prevale sull'idea aggregante di fondo d'Europa
Tutto questo che ci viene dal valore della dall'insegnamento
Del volo della memoria
E dall'invito e questo convegno fa a tener conto degli insegnamenti della storia
Insediamenti che vanno tutti ben presenti in quella stagione
In cui come qualcuno anche oggi ha ricordato Quattro Canti del capo di dire la moneta unica apre potenziali scenari depresso integrazione amplissimi importanti
Ma che richiedono pareggia si compiutamente strumenti nuovi di carattere politico istituzionale per non lasciare sola
Inaridito inedita la scelta di unione monetaria
Italia come noto sentono dei prima fila con il suo governo un questo cammino
E ha avuto riconoscimenti significativi della marcia che ci ha permesso di entrare in Euro
Con l'azione di Governo guidato da Romano Prodi di grande rilievo importante
Questo appuntamento però ogiva quel successo oggi va investito non va contemplato come un punto di arrivo
Perché dall'unione monetaria se non deperisce deve derivare deve passarsi all'unione politica al rafforzamento delle istituzioni
A quella forzamento libero comune che fatto certo di moneta ma di regole di politica di cultura se è vero infatti che l'Europa come in fondo nella sua nella sua dimensione minore il nostro Paese vive anche della ricchezza delle diversità
Il futuro di una integrazione più vere e profonde affidato ad un'operazione che potremmo definire a livello europeo di globali che ha già di globalizzazione culturale
Che riguarda certamente questo questo compito riguarda certamente di più le prossime generazioni le nuove generazioni giovani
Sono loro a quel popolo europeo che deve scoprire sempre di più radici comuni su cui installare una nuova comune
Brillante convivenza
Ma su questo su questa prospettiva intanto oggi è indispensabile compila alcune scelte
Si è detto dell'occupazione
Sul tema della sicurezza
Abbiamo visto in questi questione passate a causa di un noto caso
Come non abbia funzionato bene in Europa il meccanismo della sicurezza comune
Come il caso Sharan abbia dimostrato come vi sia stato da parte della comunità
Vuol dire in particolare della Germania Est non voglio dirlo ma della comunità un'insufficiente capacità di affrontare insieme di una comune politica di sicurezza
Sul piano della immigrazione
Di fronte a un fenomeno epocale cosa l'immigrazione
Dovuto al fatto che miliardi di persone vivono in zone a basso reddito se non di estrema povertà
E in una stagione in cui è facile viaggiare comunicare sapere come altrove si vive questi miliardi persone sono spinti maniera resistibile attrasse io dissi perso quelle altre zone in cui vivono poche s'intende ma di persone che vivono bene
Ai loro occhi in grande ricchezza questo fenomeno epocale non si ferma
Perché se si blindano le frontiere che non si possono brindare
Non si ferma ignorando
Non si ferma illudendo la gente
Che si può stabilire con un decreto che non entra di immigrati lo si può regolare
Lo si può regolare
Accogliendo chi lavora e respingendo chi delinque
Lo si può regolare consenso di apertura e solidarietà che l'unico modo per garantire anche sicurezza interno ma questo può farlo lo si può fare meglio
Lo si può fare bene davvero soltanto se lo si fa in chiave europea una comune politica d'Europa anche perché lo si può regolare rallentando le frenando lo se si come si fa in se si fa in modo che lì in quelle zone in quelle terre in quei Paesi in quei luoghi si possano Igor un po'meglio
E quindi se viene una politica di solidarietà internazionale che consenta a coloro di che sono disperati e i loro Paesi di avere speranze lì
Questo è una politica seria
Chi dice il contrario inviando alla gente
Il governo non può e non deve farlo ma deve affrontare i problemi per come sono non per come si vorrebbe che fosse
E di fronte al fenomeno storico epocale dell'emigrazione questa una politica seria
Che può essere sì italiano ma deve essere necessariamente anche europea
Tutta la politica la difesa della politica estera
C'è l'esigenza che questo gigante economica proletario che l'Europa
Sia adeguatamente importante
E lo può essere se sarà unito destrezza di politiche serie
Forti incisive sul piano della politica la politica estera anzitutto ora questo è il ciò che va sottolinea in questo momento
Poc'anzi parlava della bancarotta
Ero Centrale Europea
Dell'immenso potere di questo dispone opportunamente
E abbiamo abbiamo già cessioni di sovranità non è uno scandalo un tabù parlarne
Siamo da tempo
Contro fornita ceduta in parte europea l'abbiamo fatto consapevolmente
Continuiamo a farlo quelle trasferire poteri alla Banca europea è un'altra cessione di sovranità opportuna se si vuole evitare idea gli all'Europa naturalmente occorre Finzi che la Banca centrale europea
Che questo istituto abbia poi un rapporto equilibrato con il Consiglio
Con l'organismo politico cioè che sia ogni indipendente ma che ognuno faccia la parte proprio nelle scelte politiche ed economiche della comunità
Con cui ho detto troppo tempo e me ne scuso ma vi è una
Una esigenze
Di riaffermare quale deve essere l'impegno del nostro Paese rispetto a questa prospettiva
Già lo ha fatto Cola di Casati partita che insieme a Francia e Belgio a sottoscritto aumento in cui si è firmato il Trattato di Amsterdam sulle nuove istituzioni
Una richiesta anche di riformare la Commissione europea
E di renderla più snella perché è più efficace come poté più incisiva per poteri di mutarne anche modo di elezione
C'è bisogno cioè che vi sia uno tenti cautela autorità politica di governo USA ed Europa se vogliamo punto progredire investire
E non fermarci lì il successo di aver realizzato la moneta unica l'Europa
Ora questo sono le prospettive il nostro Paese in queste prospettive è in primo piano d'altronde la sua collocazione geografica
Gli assegna una responsabilità non so di non
Ah beh di cabine
Quella di cucire l'Europa centrale collare mediterraneo
Un'area in cui vi sono tensioni continue conflitti frequenti alle nostre porte rispetto ai quali anche qui lo registriamo istituzione europea e debole e assente sovente e tuttavia l'Italia basta pensare a quanto nel fatto con iniziative coraggiosa di governo e di società internazionale in Albania Italia qualche sottratte non sottrae i suoi doveri internazionali
E continua a fare per farvi fronte chiedendo però insistentemente che questa divenga politica d'Europa non soltanto dei singoli Paesi che la compongono
Il futuro che abbiam davanti
Si presenta con una varietà che cambia come sappiamo bene rapidamente contorni e condizione
Oggi la nuova questione
Ho ricordato qualche giorno fa Giovanni Paolo secondo progressione che davanti non europea nell'ordinamento adesso
A quei Paesi e guardano verso verso l'Unione europea con una passione e con un'intensità che storicamente significativa
C'è un un recente saggio qualcuno ha ricordato rotore ha ricordato una significa crescita significativa citazione di genere
Lei si sente polacco poi diventato ministro degli esteri di quel Paese
Che al termine contro l'Europa del dicembre novantasette appena poco più di un anno fa ha commentato oggi finisce la seconda guerra mondiale
Contraddizione di aprire verso i Paesi dell'Est
Dalle sintonie che si renderà noti sul piano economico
Si tratta di attese
Che niente in quei Paesi vedono come a riemergere quelle tensioni morali e di grande prospettiva politica che quei consentirlo nei tempi della Resistenza ai nostri a nostri grandi concittadini pensano all'Europa
Allora anche la politica di oggi
Che figlia inchiesta della Resistenza
La voglia di oggi
Non può essere l'altezza di queste attese
Che sono le attese come allora anche oggi rispetto all'avvenire alle incertezze che sto presenta attese di grande speranza della libertà
Cari amici momento per favore
Con l'intervento del vicepresidente
Del Consiglio si conclude il nostro convegno
Che aveva per tema dalla Resistenza all'Euro all'unità politica democratica dell'Europa
Io desidero ringraziare tutti i presenti tutti coloro che hanno partecipato ai lavori del convegno
Ringraziare gli oratori
Gli autori delle relazioni e delle comunicazioni e un grazie ai rappresentanti delle istituzioni al sindaco
Al Presidente della Repubblica alle presidenze della Camera e del Parlamento europeo
Milano oggi ha segnato un punto per essere una delle capitali della nuova Europa non solo una delle capitali dell'economia della cultura ma anche della politica
E io vorrei
Sottolineare che qui oggi si è compiuto
Un evento importante
Per il futuro non solo di Milano ma per il futuro dell'Europa un evento che ha visto convergenze significative tra forze diverse forse diverse
Che appartengono entrambi i poli e che non si riconoscono nelle dell'uno nell'altro polo forze che hanno compreso che la battaglia per l'Europa
Nella battaglia per la civiltà
E la battaglia per l'occupazione in difesa dello stato sociale in difesa della democrazia è una battaglia per i diritti dei popoli e per i diritti dell'uomo ora io vorrei qui conclude dandovi e tu ci vorranno due minuti dando lettura
Del testo del Manifesto che il comitato permanente per la difesa dell'ordine repubblicano il Consiglio italiano del Movimento europeo il Movimento Federalista Europeo hanno provato
Manifesto dice
L'avvio il successo dell'Euro
Rappresentano un'opportunità e assieme una sfida per l'Italia e per l'Europa
L'occasione e di rilievo storico
E ha cresciuta la consapevolezza che si deve affermare una politica europea di occupazione
Ti sviluppo e di riequilibrio soprattutto a vantaggio dei giovani
Che vada costruito uno spazio europeo di sicurezza e di giustizia
Che occorra perseguire assieme a una comune accorta opera nel campo dell'emigrazione
Un'azione per l'allargamento dell'Unione a Paesi dell'Europa centrale e orientare
Che sia necessario dare identità e coesione alla politica estera e di difesa
Tuttavia questi obiettivi saranno raggiunti si compiranno decisi passi in avanti l'unità politica democratica dell'Unione il suo rafforzamento istituzionale
E se non prevarrà lo spirito mercantile esclusivamente di potenza economica e la nuova Europa sarà nel contesto mondiale
Un centro ove vivono e Sierra che hanno i grandi ideali di pace libertà democrazia solidarietà del resto sono questi valori che nel passato cominciando dalla Resistenza anonimato i più strenui combattenti della battaglia europeista
Ma l'unità politica democratica dell'Europa
E gli ideali che ne accompagnano l'inveramento sono soprattutto gli scopi dell'oggi da qui la sfida del presente anzi da qui la necessità che la sfida sia affrontata
Nell'imminenza della campagna per la rielezione del Parlamento europeo rivendicando per la prossima legislatura la funzione costituente
Le forte partecipanti a fare campagna agiranno con programmi e impegni tra loro opportunamente e legittimamente distinti e persino contrapposti
Ma l'ospizio è che essi convergono nella volontà di dar vita a cavallo tra il ventesimo e ventunesimo secolo alla legislatura dell'unità politica democratica dell'Europa
Questo è l'impegno che sollecitano le istituzioni e l'associazionismo democratico e che si propongono tutti gli europeisti coerenti
A voi tutti consigliamo questo manifesto che sia strumento di lavoro e di iniziativa politica perché la battaglia per l'unità europea compia un uomo decisivo passiva
Il
Arrivederci e grazie