"La liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica in Italia" convegno organizzato presso l'Università di Roma Tre in Via Ostiense, 139

Inibite significa che in questo equilibrio sicuramente non vi sono che gli incentivi all'entrata
Qualunque impresa che volesse entrare non ha di fatto alcun incentivo a farlo perché non potrebbe soddisfare su una fetta di questo mercato producendo ad un prezzo più basso e realizzando profitti
Quindi la sostenibilità
Ora dell'equilibrio di un mercato perfettamente contendibile implica l'assenza
Incentivi all'entrata
A questo mercato mercato perfettamente contendibile approda a questo risultato si è un risultato rilevante
è un risultato qualificato dall'eguaglianza di un del prezzo di mercato con un costo medio di lungo periodo si approda questo risultato con la caratterizzazione che nel mercato possono essere operanti poche impresa e addirittura una sola impresa potrebbe verifica potrebbe essere il caso anche di una monopolio naturale e questa è una situazione Chamorro completamente diversa Rispetto a ciò che ci dipinge la la teoria tradizionale d'altro lato però va bene in sottolineato che un mercato contendibile quindi mercato esposto alla concorrenza il Cato caratterizzato da superare concorrenza potenziale fa dicevo va ben sottolineato d'altro lato che un mercato contendibile non è necessariamente comune equilibrio di concorrenza aperte
Che va altresì sottolineato che è un equilibrio sostenibile non è necessariamente un equilibrio concorrenziale di lungo periodo
Bene si dimostra tuttavia questo è molto importante che se
Peccato è contendibile
A l'equilibrio sostenibile di questo mercato laddove nel mercato operino almeno due impresa ci giunge ha una caratteristica che fondamentale negli equilibri di concorrenza perfetta vale a dire l'eguaglianza del prezzo con il costo marginale
Questo caratteristica fondamentale privo di concorrenza perfetta è garantita da un mercato contendibile esposto alla concorrenza e garantita da un mercato contendibile colà dove dicevo esista operano in quel mercato almeno almeno due impresa ma veniamo al a una situazione di monopolio naturale quindi la situazione caratterizzata da una
Su banditi citate la funzione dei costi una situazione tipica del delicato di cui sì discute si discute oggi
Allora cosa ci direbbe di nuovo la teoria tradizionale la teoria tradizionale si direbbe che una regolamentazione da parte dello Stato è necessaria una regolamentazione da parte dello Stato che imponga prezzi uguali al costo medio di produzione
è necessaria perché altrimenti prevarrebbe Ross nel mercato Prezzi monopolistici prevarrebbe Lo Presti che non massimizza no il benessere dei consumatori
Ora questo ci dice la giuria tradizionali
A questo si può osservare tuttavia che la regolamentazione da parte dello Stato imposizione di prezzi uguali costume istruzione potrebbe provocare
Distorsioni nell'usura i fattori e quindi potrebbe condurre ad uso non efficiente delle risorse di nuovo quindi un risultato non ottimale
Di nuovo ancora la teoria di mercati contendibili direi che aiuta a chiarire il quadro
Quali conclusioni raggiungiamo attraverso la teoria di mercati contendibili
Beh aggiungiamo la conclusione che se l'equilibrio è sostenibile non vi è bisogno di alcuna regolamentazione da parte dello Stato
Sì l'equilibrio e sostenibile concorrenza potenziale la la l'apertura alla l'esposizione alla concorrenza
Eliminare la necessità di un intervento dello Stato perché il prezzo tenderà a fissare in questo equilibrio il prezzo si fissa da sé sulla base appunto del concorrenza potenziale caratteristica di contendibilità del mercato il prezzo si fissa naturalmente per così dire alla al livello per il costo medio di lungo periodo
Questo è un risultato accanto questo risultato dobbiamo tuttavia sottolinea un altro che la libertà di entrata la libertà di entrata può anche portare a dei risultati inefficienti
Questo si verifica si potrà si verifica un risultato ed efficiente quando la quantità che può produrre il monopolista naturale la quantità che può produrre il monopolista soddisfacendo l'intero mercato ha un prezzo uguale al costo medio e quando una tale situazione quantità prodotta dal monopolista soddisfacendo l'intero mercato a un prezzo uguale al costo medio
Una tale situazione a se non rappresenta una configurazione di equilibrio sostenibile se una tale configurazione non rappresenta un equilibrio sostenibile allora la possibilità di entrata porta a inefficienze
Porta inefficienze perché punto ma una configurazione come quella che ho descritto vale a dire lo ripeto ancora a monopolista che produce una quantità che soddisfa l'intero mercato ha un prezzo uguale al costo medio e pur tuttavia questo questa questo insieme non caratterizza non è un equilibrio sostenibile questo significa che in prese altre imprese possono entrare con un prezzo più basso e ricavare dei sovra profitti dunque viene una situazione di fa inefficienza in questo caso la libertà di entrata porta a una a una qualche deficienza
Quindi fan a un uso inefficiente delle risorse e in questo caso l'intervento regolatore dello Stato è necessario
Falso ma in conclusione se il prezzo è sostenibile se l'equilibrio di questo mercato è sostenibile non è necessaria alcuna regolamentazione dello Stato quando parlo di contrazioni vi fornisco fissazione del prezzo
A se il prezzo è sostenibile non è necessaria alcuna regolamentazione dello stato a e questo vale comunque poi si caratterizzi l'impresa in termini presa di molo prodotto impresa Muti prodotto
Se le la la la configurazione non è quella di un equilibrio sostenibile spazio per l'intervento dello Stato viene perché appunto la libertà di entrata non garantisce un risultato efficiente un risultato ottimale
Dunque che cosa ci dice la teoria in conclusione sto per finire la teoria ci dice che mi sembra emerga chiara questa conclusione che da un punto di vista teorico una politica ottimale nei confronti di un monopolio una naturale una politica ottimali valida in ogni circostanza non è definibile non è definibile la liberalizzazione del mercato
E la libertà di entrata può obbligare può obbligare il monopolista a scegliere i prezzi socialmente desiderabili ma non necessariamente questo è sempre il casco
Bene liberalizzazioni ripeto e la libertà di entrata
Può obbligare monopolista scegliere pezzi socialmente desiderabili però non necessariamente questo è sempre il caso dunque sarà l'analisi dei casi singoli parte chiarire come stanno le cose e da qui appunto la mia viva curiosità conosce ma coloro che interverranno questo convegno qual è di fatto la situazione cui sono le caratteristiche di questo mercato del della politiche di liberalizzazioni tanti aspetti connessi a questo tema
Purtroppo anch'io sono in larga misura impegnata stamattina in questo convegno sulla sulla riforma della didattica universitaria quindi stava un pochino sente mi dispiace e chiedo scusa
Grazie
Ringraziamo
Per questa introduzione interessantissima che e ci ha aperto il quadro della teoria generale intorno alla quale necessariamente devono poi proiettare tutte e gran parte delle delle azioni successive che riguarderanno poi il problema di fondo e problema di fondo che già comincia a essere analizzato in maniera più specifica del professor D'Antona che ci parla appunto delle regole dei mercati e dello sviluppo economico
Devo mettere ma probabilmente
Certo usate anche nella mia professione quella dell'economista però non voglio riprendere gli argomenti che poco fa con molta l'acutezza e ampiezza di dottrina dalla collega potresti io illustrato vorrei essere un po'più pragmatico e al tempo stesso
Poco più vicino forse al tema del convegno
Come voi sapete come tutti noi sappiamo la liberalizzazione del mercato
Ritenuto complemento necessario alla privatizzazione di imprese pubbliche dominanti
Questi due termini privatizzare liberalizzare
Sono due termini complementare
Perché essi privatizza senza
Aprire i mercati
E molto concreto il rischio la prospettiva rischiosa
Che si passi da un monopolio pubblico
Ho un monopolio privato
Monopolio pubblico e nel caso italiano era fino a poco fa uno ponete nel CIO elettrica
Ha significato e significa
Dal punto di vista del benessere collettivo che l'impresa pubblica monopolista realizza una rendita come diceva favola potessimo non sopra profitto ma è una rendita di posizione
Che di solito va a vantaggio degli architetti
All'impresa pubblica monopolista gli addetti sono i dipendenti del management
In alcuni casi questa rendita e anche spartita per così dire con l'azionista pubblico in questo caso costa
Allora se si privatizza senza libertà
Di mercato noi abbiamo un trasferimento di questa Repubblica
Dagli addetti e eventualmente lo stonato proprietario da un lato a privati azionisti che subentrino nella proprietà dell'impresa pubblica
Da qui quindi la necessità di accompagnare la privatizzazione con
La competizione la competizione garantita dalla libertà d'ingresso
Abbattere le rendite sovra profitti per un'impresa pubblico-private
E molto importante dal punto di vista sia del benessere Keter le possibilità di crescita del sistema economico
è evidente che quando l'impresa del monopolista stessa pubblico privata
E e sono estranee ricchezza dagli utenti
è naturale attraverso una politica di prezzo che ebbe peraltro non è una politica di prezzo unico perché monopolista in grado di praticare tariffe
Discriminatorio dell'utenza al secondo se la capacità di pagare dell'utenza
E quindi si capisce che c'è una pertica di benessere ma c'è anche una perdita
Di crescita di sviluppo economico
Perché considerato il caso dell'energia elettrica o non elettrica
Le energie insieme con il lavoro umano
E il fattore produttivo più comune a tutti
Le attività tra tutti appunto
Quindi un input produttivo un fattore di produzione come l'Energia
Che sia costoso indebitamente costoso chiaramente incide sui bilanci delle imprese utilizzatrici
E chiaramente
E prime la capacità di profitto di quest'impresa utilizzatrice il utilizzatrici e quindi deprime la capacità di accumulazione e quindi di espansione delle imprese utilizzatrici quindi
In buona sostanza si può dire che privatizzare liberalizzare e la ricetta più adatta chimica generale corrente un mercato particolare compiti certamente
Ad abbassare le rendite
Ad accrescere il benessere degli utenti famiglie e ad accrescere le possibilità di espansione dell'utente impresa ecco queste diciamo in generale
Ecco però liberalizzare comune
C'è una tendenza una coclea una monotona forzisti
Per fortuna sta per essere rivista che vigeva fino all'altro giorno no
Secondo comuni
Liberalizzare Rossi fu
Senza particolari vincoli perché i mercati che si vanno a liberalizzare
Non è vero
Una concorrenza priva di regole
Come dimostra l'esperienza degli ultimi tre anni
E fonte di instabilità di instabilità
Ed è questa tra una competizione una concorrenza internazionale peraltro del mercato dei prodotti del mercato tutti gli strumenti finanziari la concorrenza
Non sufficientemente regolamentate è stata questa la causa
Più una drammatica
Caduto anche il tasso di sviluppo dell'economia mondiale negli ultimi due anni ecco cercherò di dirlo rapidamente che cosa e perché
La mia il mio argomento il seguente
Privatizzata liberalizzare come due elementi complementare
Regolamentare come terzo elemento indispensabile affinché non siamo disastri autentici disastri
E mi spiego
Quando parlo di regole
Ovviamente qui abbiamo eccellenti colleghi giuristi
E quali pensano e tutti quanti noi anche se intimamente pensiamo al prodotto di istituzione
E la regola ovviamente che l'istituzione più direttamente ci pare possa produrre è la norma
La legge
Invece noi economisti siamo arrivati ad una percezione un po'più ampia sfumata dell'idea di regola
La regola prodotto di istituzioni certamente
Può assumere la forma di no cioè di legge
Può assumere la forma di prescrizione che un organo pubblico impartisce agli operatori di un mercato dei mercati
Però quello che è molto importante e che
Queste prescrizioni queste
Linee guida queste norme in certi casi anche cogenti
Siano condivise dagli agenti economici cioè siano metabolizzati
Fatti propri da Gengis Khan in modo che essi si comportino
Certamente
Sotto la pressione
O la minaccia della sanzione
Ma si comportino anche sempre di più istintivamente come se la regola facesse parte
Per loro
Passatemi il termine patrimonio genetico
Le regole in sostanza che noi abbiamo in mente sono principi condivisi
E quanto più sono condivisi ovviamente stanno più sono efficaci perché essendo condivisi non hanno la necessità di sanzioni
Spaccare il fronte il trasgressore
Per mettere un po'in piedi per terra da questo discorso Coelho illustrarvi due episodi recenti accaduti negli ultimi due anni
Dini privatizzazioni e liberalizzazioni dei mercati in sufficientemente regolati
Questi episodi
Il primo episodio è quello dei paesi asiatici emergenti
Voi sapete dal luglio del mille novecentonovantasette c'è ormai da due anni
Molti di questi Paesi hanno attraversato una fase critica
Farsi criticati dissesto finanziario valutaria
E c'è un Paese non emergente ma immerso da tempo il Giappone
Cioè un paese di consolidato sviluppo che anch'esso da dieci anni
Non non da due anni ma tra dieci anni attraverso un momento molto critico
Del ristagno economico
Di produzione in alcuni casi calante e esperienza unica per il Giappone chi aumento per la prima volta temo pianto con occhiate la disoccupazione di lavoro
Che cosa è accaduto in questi Paesi dalla Corea del Sud alla Thailandia all'Indonesia alla Malesia nel caso dei Paesi emergenti al giapponese cartoon pensi di consolidato
Sì
La crisi di questi paesi la crisi asiatica che si è manifestata attraverso episodi anche pesanti di sua dotazione delle rispettive lunedì di caduta dei corsi azionari
Dini
Caduto degli investimenti imprenditoriali di omento della disoccupazione di squilibri improvvise nella bilancia dei pagamenti
Di richiesta e di ottenimento di aiuti soccorso da parte di istituzioni sovranazionali come il Fondo monetario internazionale allora la crisi di questi Paesi non è stato determinata provocata tanto
Già alcuni grandezze fondamentali ritenute fuori linea
E grandezze fondamentali fuori linea che noi di solito adoperavamo negli anni passati per
Spiare l'emergere di una crisi economiche erano
Il rapporto disavanzo pubblico prodotto interno lordo il tasso di inflazione il disavanzo del bilancio di pagamenti rapportato al prodotto
Queste grandezze fondamentali erano abbastanza in un una salute in gran parte di questi pensieri caso del Giappone caso addirittura al limite il Giappone e più grande creditore del mondo
Quindi uno direbbe e perché sta in difficoltà un Paese che ha accumulato crediti sull'estero
Per ingenti somme
E quindi perché un Paese che apparentemente scoppia di salute perché accumula risparmio investe altrove nel mondo degli Stati Uniti in testa e tuttavia ristagna perde colpi
E afflitto da una disoccupazione mai vista
La risposta è molto semplice anche se non è stata così semplice
Trova i Paesi asiatici erano Paesi
E con
I codici di comportamento
Tipo banchi Katie inflisse erano codici Francini opachi
E in alcuni casi
Addirittura assenti
Caso limite quello dell'Indonesia e della Malesia dunque la possibilità di fallimento di un'impresa non era neanche contemplata giuridicamente
Il caso del Giappone casotti
Un codice di comportamento di alta burocrazia
Ministeriali dirigenti di banca
Management di grandi prese codici di comportamento poco
Trasparente
Poco evidenti
è venuta fuori in questi Paesi insomma
Una formazione capitalistica
Basata su un intreccio molto stretti tra potere politico e burocrazia potere manageriale potere finanziario
Entra in scena in cui il campo reciproco di potenti irresponsabilità non è bene evidente perché non era venti regolamentare era una commistione
Confusione ipotetiche di responsabile
L'altro episodio dover recitare ma molto rapidamente e quello della Russia
Che si è avviato un anno dopo quello della crisi asiatica qui però bisogna dire che
Oltre al deficit di regolamentazione
Oltre tecnici tutti
Normazione ma anche dichiaro evidenti regole di comportamento c'era anche uno squilibrio nelle grandezze fondamentali in primo luogo del bilancio pubblico
Dovuto questo squilibrio ad una perdita di legittimazione
Che lo Stato della federazione russa in quanto estrattore di imposto di Tripoli tappeti rilegittimazione
E che significa
Grande passione grande elusione fiscale e che significa grandi buchi nel bilancio pubblico e privati finanziamento monetario del disavanzo pubblico e dunque accanto alla mancanza di regole chiare di comportamento degli agenti economici vi era anche questa mia fondamentale dovuto punto a un bilancio pubblico
Fuori linea come si dice
Allora
Che cosa dicono questi episodi questo episodio dicono quanto ho cercato di lista di libri fino a quando
I Paesi asiatici emergenti e lo stesso giorno
Erano relativamente isolati dai mercati soprattutto della fila
Fino a quando cioè
I movimenti di capitali in ingresso e in uscita erano ostacolati da diversi lotti a volte anche istituzionali a volte anche di carattere tecnico
La mancanza di regole nei comportamenti degli agenti economici non si faceva vedere non si è fatta valere i nomi non ha prodotto alcun risultato negativo
Ma quando è cominciata la liberalizzazione mercati finanziari che questa si è intensificata nella seconda metà degli anni novanta
E quindi la libertà valutaria diventata comunque la liberalizzazione dei mercati finanziari è diventata evento comune allora la mancanza di regole chiare comportamenti e gli agenti economici ed istituzionali
Si è
Ritorta come un violento boomerang sulle economie di questi Paesi che cosa è accaduto
è accaduto che
Bilanci delle imprese delle banche
A scarso contenuto informativo
Bilanci poco trasparenti
Una mancata supervisione e controllo da parte a parte le banche centrali sugli intermediari finanziari cioè sulle banche commerciale e quindi la mancanza di regole precise nei trasporti Banca centrale
E banche privati
Tutti questi elementi hanno fatto sì che capitali affluiti sui mercati questi pensieri investiti
In titoli accumulati in depositi bancari
All'improvviso
Al primo scricchiolii al primo episodio di dissesto che andava configurando
Per una speculazione avventata asse rullo fa parte di Cuba
Speculazioni avventate stata nella costruzione di una grande area industriale
In anticipo rispetto alla domanda di localizzazioni industria cui questi ha reso diventate
Inutilizzabile e le banche che hanno finanziato le imprese di costruzioni sono trovate esposto
Appena si sono avuti degli scricchiolii
Appena si sono aperti delle Fabio dei sospetti sulla solidità di alcune istituzioni tanti prese e comincia la corsa ritiro delle parti alla liquidazione dei titoli in cui fondi pensione fondi d'investimento Este che avevano investito ingenti attività cominciata la crisi valutarie comincia la crisi finanziaria di questi Paesi
Lo stesso discorso vale coinvolto in modifiche naturalmente per la Russia come dice
Tutto ciò non significa crisi isolata su alcuni mercati questo bisogna degli non c'è quando ci troviamo in presenza di concorrenza universale di liberalizzazione universale
E in alcuni punti del sistema mondo
Non ci sono regole chiare tre in dissesto o i disastri non avvengono e non si localizzano esclusivamente nei paesi poco regolamentati c'è un effetto di conta ciò
Che si trasmette dai paesi poco regolamentati o dai mercati poco regolamenta
Da mercati a liberalizzazione selvaggia si trasmette questi perché i contatti a tutto il resto del mondo e questo significa che
Il costo di questa mancata regolamentazione o paghiamo anche noi europei Rino pagano in parte buona paga sono infatti gli Stati Uniti
Con me rimbalzo come effetto di rimbalzo di una crisi che è avvenuto in questi mercati poco regolamentati è un caso esemplare quella di uno dei fondi d'investimento fondi obbligazionari Long Term Capital uno strumento letizia e quale è andato insistesse Tosi dice il vero punto trilione di dollari una somma smisurate che ha costretto la Riserva federale da altre banche degli Stati Uniti intanto le banche che avevano finanziato questo
Info e poi la Riserva federale
Che doveva salvaguardarla sostituita la stabilità del sistema bancario degli Stati Uniti ha costretto interventi salvataggio
Beh un trilione di dollari che ha interessa pace che hanno effetti come voi potete capire indesiderati collaterali anche sul resto c'è un'economia solida come questa degli Stati Uniti
Allora va concluso in questo ragionamento che è stato veramente alla fine queste cioè che privatizzate delibera Rizzante sono i due verbi che circola nel mondo uno il verbo regolamentato Bierhoff regolamentate scusa cioè l'imperativo regolamentate negli ultimi anni era diventato un imperativo come dire meno avvertito ma di episodi crescenti di instabilità dei mercati iter liberalizzati poco regolamentati a ridato fiato
Alla esigenza alla necessità di regolamentazione volevo soltanto cito il dire
Che incidentalmente dal discorso che ho fatto più fuori che
Ci sono due aspetti peculiari delle regole che ci sono quando ci sono quando mancano che fanno sottolinea molto importanti i mercati competitivi il primo era implicito
E il contenuto informativo dei bilanci molto importante e secondo
La assenso alla estesa presenza di conclusione amministrativa
Non mi soffermo su questi aspetti si capisce che c'è
Una l'interdipendenza tra cui sia spenti
Basso contenuto informativo dei Bilancio dell'agire
O della attività imprenditoriale e bancaria
Estesa corruzione amministrativa si possono argomentare queste connessione
E si pone il fine di lì perché un ingrediente importante della regolamentazione e tatto però va in ultima analisi
Dalle informazioni dato informazioni cioè se la regolamentazione va ecco regolamentazione non lo abbiamo pensato all'italiana non siamo un Paese purtroppo molto regolamentato
Ma noi dobbiamo pensare la regolamentazione soprattutto come stimolo obbligo se volete assegnato a Tours fa agli agenti di mercato a diffonde opportune informazioni cioè informazioni incomplete accessibili
Che rendono i mercati trasparenti
E in ultima analisi sorgenti al controllo determinante tu determinante non solo e non tanto per le istituzioni quanto degli utenti e in linea generale dell'opinione pubblica
Ecco di economisti che si occupano di istituti può
Oggi si occupano soprattutto dell'economia dell'informazione che era stata un po'
Come dire
Riservata degli specialisti fino a poco fa
Perché sostanzialmente quando i mercati sono trasparenti quando l'informazione diffusi e accessibile allora si può dire anche che
La cilene che ha
Degli operatori economici si potrebbe argomentare ma non lo voglio fare
Produce non sono esenti
In maggiore efficienza nell'uso delle risorse produttive ma produce anche che effetti di maggiore stimolo alla crescita
Quest'ultimo argomento è particolarmente caro oggi alla Banca mondiale che la maggiore istituzione internazionale al quale si occupa di sviluppo economico e in particolare al vicepresidente della banca stessa Joseph Joseph Stiglitz
Chiese l'economista che forse più una contribuire va contribuendo
A questa combinazione
Tra contenuto informativo dell'azione pubblica e privata
Trasparenza dei mercati velocità di sviluppo economico perché in ultima analisi liederistico disse concludo veramente è che lo sviluppo economico non è un'operazione da economie missili non è un'operazione da politici non è solo un'operazione da management non è operazione soltanto da banchieri lo sviluppo economico e un'operazione nella quale confluiscono alla maniera in cui gli elaboratori di alchimisti di un'epoca si diceva che confluissero diversi elementi ma tutti questi elementi hanno un collante e questo collante
Dovrebbe esserlo sarebbe rappresentato dalla come dire dall'alto un riconoscimento delle popolazioni di Nettuno occupazione di una collettività dalla condivisione di una collettività oggi un sistema di regole e quindi di valori che non sono necessariamente ripeto norme nemici ma un sistema di tre quindi di valori che tentano comportamenti
Non partita Totti che tentano comportamenti non distruttivi
Niente intorno confini appuntiti e responsabilità dei diversi agenti economici
Il fatto che pomeriggio professor Sandulli ecco concluderà riprendendo un po'tutte le redazioni mi esime dare del sintetizzare cosa che ritengo poi pressoché impossibile questa relazione del professor D'Antonio
Cosa che ritengo impossibile perché sono talmente tanti gli spunti che lui ha offerto alle nostre meditazione che indubbiamente sintetizzarli riuscirà estremamente difficile certamente quello che ci interessa è che mi è sembrato particolarmente significativo e vedere come anche il mercato cosiddetto senza regole dagli esempi che brucia il fatto al mercato che è comunque risponde a delle scelte politiche che già di per sé sono una certa regola e non in un certo senso perché risponde proprio a una scelta politica
Diciamo di
Non regolamentare e anche stare una regola e quindi è che questa risponde a una scelta quindi il problema che non esiste certamente un mercato senza regole è il problema come si è visto vedere quali poi debbano essere queste regole e quale sia diciamo il lo strumento più idoneo per dare una regolamentazione che comunque si dimostra essenziale connaturale a qualunque sviluppo del mercato
Sentiamo ora professor Tiziano che ci parla del volto della comunità nel processo di liberali
Grazie presidente nella mia relazione riguarderà per l'appunto il ruolo il direi la rilevanza e l'incidenza del ruolo della Comunità europea nel processo di liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica
Avendo riguardo in particolare alle modalità e agli strumenti giuridico istituzionali e dispiegati per l'esercizio di questo ruoli principio emersi nell'occasione
Mi soffermo minino nell'analisi specifica della direttiva perché i temi della medesima sono sviluppati ho visto almeno a giudicare dai titoli nelle relazioni che saranno ottenute successivamente
Forse avverto subito sarò o un po'Vauro qualche accentuazione che potrà apparire apologetica o eccessivamente apologetica nello sublussazione del ruolo della comunità ma questo dipende non solo dall'amore di disciplina
Anche dall'Osservatorio Bruce Lee sa da quale abitualmente sono abituato a seguire queste vicende e appunto alla prima osservazione riferita al settore dell'energia elettrica ma che riguarda il larga con misura comune a quasi tutti i settori riconducibile a quell'area
Delle public utility s'los si può riferire diceva questo settore un'osservazione valida per tutti questi settori delle public utilities cioè l'osservazione secondo cui negli ultimi anni
Settori come quelli che ho indicato per lunga e antica tradizione riservati al Monopoli o alla gestione pubblica sono stati caratterizzati o addirittura travolti da una forte ondata di liberalizzazione per ragioni che in parte abbiamo ascoltato condiviso oggettivo ma per quanto ci riguarda nel quadro specifico italiano direi essenzialmente sulla spinta delle istituzioni comunitarie e grazie alle penetrazioni di politiche e di modelli giuridici comunitaria negli ordinamenti nazionali
Nell'arco di pochi anni l'assetto di Three tradizionale di questi stessi settori è stato completamente sconvolto
Dove c'erano monopoli pubblici o compartimentazioni territoriali e settoriali oggi si trova un ambiente competitivo tendenzialmente competitiva dove vi erano discipline nazionali oggi vi sono discipline di origine Esterna e viene elaborazione di nuovi quadri regolamentari e di controllo quello che volevo piste su cui vorrei richiamare l'attenzione dell'amico Mariano D'Antonio in una sorta di Revel Collection destinata a fronteggiare le nuove problematiche quale che il quelle quelle che gli ha tracciato a indicate a tracciare
Nuovi equilibri e punti di sintesi tra interessi privati e interessi della collettività
Ora che a favorire questi sviluppi abbia concorso nazionale e comunitaria
E oggi meno contestato anche se in passato questo aspetto e niente è stato largamente oscurato
è inutile negare che una serie di normative di prassi nazionali
Morì entrati nel senso che ho indicato non sarebbero arrivate affatto nel nostro sistema
O non vi sarebbero penetrati in maniera così rapida e incisiva se non vi fosse stata la pressione di un intervento comunitario fortemente liberalizzato
Questo l'ha detto in modo particolare per il settore delle public utilities spetta al quale la comunità
Non poteva non considerare che gli straordinari e impietosi sviluppi della materia esigevano misure legislative all'altezza
Delle di della dimensione internazionale dei processi in atti e quindi per la competitività complessiva dell'economia comunitari un intervento della comunità puoi tanto più a maggior ragione sinfonica
Se si voleva dare un senso al programma ad obiettivo della realizzazione di un grande mercato unico nel quale fosse realizzato una piena libertà di circolazione dei fattori produttivi e la concorrenza non fosse alterata
Da limitazioni distorsioni e barriere comunque camuffate
E quindi salvo casi limitati rigorosamente giustificati anche se nascoste sotto il manto della tutela di interessi generali
Ora in questo e in questo senso che la comunità ha procedute procede in generale per la liberalizzazione delle varie attività e e segnatamente per i servizi in generale
Vale a dire realizzando la liberalizzazione di questi servizi e garantendo cambiano intendo una libera concorrenza corretta concorrenza fra i loro prestatori
Nel caso delle pubbliche divide Public Utilities il ruolo invece che la comunità è stato il per aspetti importanti parzialmente diverso
Perché nel settore settori in esame la comunità perseguito obiettivi più ampie di diversa natura
Svolgendo un'azione interventista molto più penetrante più attiva i più determinante dei soli e in qualche modo perfino attivo di ciò in ragione della peculiarità di questa è una tesi perché nel settore delle public utilities in e quindi anche in quella di energia elettrica
Non ci sono solo problemi di armonizzazione delle legislazioni e di soppressione delle restrizioni all'accesso di una tiratura diretti ad un'attività e all'esercizio della medesima
Rilevano almeno Priverno invece almeno due profili l'esistenza di Monopoli e i costi delle infrastrutture e dunque non accesso di tutti alla concorrenza
Per cui la liberalizzazione di questi servizi ha dovuto tenere necessariamente conto degli aspetti vendicato e si è definito allora come una sorta di policy mix imperniato su un equilibrio evolutivo
Fra due linee di fondo
L'apertura dei mercati alla concorrenza da un lato e il mantenimento di essenziali garanzie di pubblico servizio dal
La dialettica che per certi versi anche ideologica fra questi due popoli ed è comune a tutti gli aspetti processi di apertura dei mercati delle public utilities penso in particolare al settore delle telecomunicazioni
Ha progressivamente condotto ad una diversa sintesi degli interessi pubblici e privati coinvolti che ha completamente mutato l'assenso e la disciplina dei rapporti giuridico e con e allora l'intervento comunitario ha finito in questo settore con ridisegnare radicalmente in un arco di tempo tra l'altro relativamente breve l'intero paesaggio giuridico di servizi pubblici locali
Attraverso la previsione di nuovi diritti di libertà economica specie in termini di accesso al mercato
Di nuove disposizioni regolamentari volte a disciplinare il presidiare l'esercizio di tali libertà e a tutelare al contempo prevalenti esigenze di carattere extra economico obblighi di servizio pubblico
E di nuovi obblighi pro concorrenziali in capo a determinate interessa
In questo lecco alla comunità ha ha operato con tutte le gli strumenti che il trattato e ieri l'insieme delle regole comunitarie metteva a disposizione
Quindi essere essenzialmente anzitutto attraverso la redazione l'adozione da parte delle istituzioni legislative comunitaria di normative ad hoc nel caso Energia in particolare lei della direttiva di cui dirò tra breve
Ma al di là degli atti normativi più in generale con un'azione in parte di come dicevo anche anomala fondata sull'utilizzazione di procedure originali e basi giuridiche inconsueti
I alimentando uno stretto
Dialogo tra la Commissione e gli stati membri in modo da permettere un'evoluzione equilibrato ma al tempo stesso costante di un quadro normativo che fosse sicuro stabile e condiviso riprendo attiva spedirò logica
Del collega perché effettivamente questo aspetto della condivisione in questo settore e particolarmente importante e la comunità la comitati normalmente proceduto attraverso un dialogo continuo con gli Stati membri interpellando varie tecniche normativo
Se da questo quadro generale dell'azione comunitaria nel settore delle IPAB gli attivisti passiamo specificamente al settore dell'energia
Devo di ricordare per un minimo di ricostruzione storica che il punto di partenza in questo settore non era incoraggiante
Perché malgrado la comunità europea avesse due consorelle la scelta e l'Euratom istituito il proprio per regolamentare specifiche fonti di energia nucleare carbone per la la comunità europea invece trattati sui vivono trova alcuna disposizione
Che nel quadro degli obiettivi di liberalizzazione degli scambi di realizzazione di mercato interno facesse riferimento alle altre fonti di energia o comunque lasciasse intravedere una politica energetica comune d'altra parte era evidente che i problemi il questore non potevano sfuggire all'azione di una comunità che intendeva operare come aree economiche integrata a tutto gas e quindi già negli anni Sessanta
Cominciarono ad affacciarsi vari progetti per la creazione di un mercato comune delle energie
E tuttavia soltanto negli anni Ottanta dopo le varie crisi petrolifere l'affacciarsi di un'azione comunitaria María dei Pulese nel settore dei servizi pubblici che si cominciano a vedere le prime iniziative formative nel settore
Dalla fissazione degli obiettivi di politica energetica comunitaria e dei principi della com'
Legislative chiedo scusa
Volte
Ad eliminare attraverso norme di armonizzazione determinate ostacoli per lo più tecnici alla creazione di un mercato interno dell'energia elettrica
Sono in quel periodo risalgono agli anni novanta anzi al novantadue direttive che operano in questo senso
Però la vera svolta si registra solo in questi ultimi anni sull'onda della generale accelerazione dei processi di liberalizzazione dei pubblici servizi ed è segnata da settore che qui interessa dal libro bianco della Commissione
Per una politica energetica dell'Unione Europea
Che risale al mille novecentonovantacinque che costituisce un quadro di riferimento che al tempo steso un punto di partenza per una politica energetica coerente e coordinata fra i diversi stati membri
Mirante alla liberalizzazione dei mercati energetici alla introduzione della concorrenza nel settore ed è sulla base di questo libro bianco che si arriva finalmente al recente notissima direttiva sul mercato interno dell'elettricità del dello mille novecentonovantasei che ha dato poi l'effettivo e definitivo avvio al processo di liberalizzazione anche se il varo di questa direttiva arrestato nel rapido né agevole perché l'iter che ha portato la sua adozione è stato segnato
Oltre che dalle difficoltà né oggettive che la liberalizzazione di un settore così complesso e strategico inevitabilmente solleva anche da comprensibili resistenze nella rinuncia situazioni di monopolio
In alcuni Paesi europei particolare e dalle divergenze nella disciplina di importanti aspetti per esempio le differenti definizioni dei clienti idonei Nicola eccetera
Ai tentativi di condizionare i modi e i tempi della liberalizzazione specie conferendo gradualità del processo e prevedendo appropriati periodi transitori
E in effetti in questi aspetti le difficoltà emersi in questi settori
Hanno giocato sulla portata della liberalizzazione perché la disciplina della direttiva si qualifica tra l'altro proprio per l'evidente carattere di progressività e di gradualità impresso all'apertura di questo mercato alla Franco come ho detto non mi soffermo ad esaminare i contenuti della direttiva che sono immagino allargamenti noti noti e comunque sui cui perfidi più problematici si soffermeranno altre relazioni
Mi limito a ricordare che la direttiva stabilisce un insieme di norme comuni per la generalità sempre generazioni la trasmissione e la distribuzione dell'energia elettrica
Ispirandosi a quel India li indica altri dialitiche criterio di gradualità e di progressività della liberalizzazione di cui ho parlato prima
Però vorrei sottolineare il fatto che l'obiettivo primario della Commissione resta il passaggio
Possente progressivo dai quindici mercati nazionali parzialmente liberalizzati
A un mercato unico dell'energia elettrica secondo il programma di lavoro che la stessa Commissione si era proposto di realizzare nel Libro Bianco del mille novecentonovantacinque sui cui contenuti per ragioni di tempo non mi sono soffermato una che ripeto
Hanno questo atto è specifica prospettiva per la creazione di un unico mercato
Delle leggi eretiche in questa ottica la Commissione oggi considera prioritari talune azioni che vanno che favoriscono questo risultato in particolare per quanto riguarda gli scambi transfrontalieri
La comunità ritiene infatti necessario sviluppare completarle interconnessioni
Fra le differenti reti non solo per utilizzare meglio le capacità già esistenti ma anche di aumentarle e stabilire tariffe transfrontaliere semplice che riflettono effetti riflettono effettivamente i costi
E ancora l'aggiunta di altri meccanismi che facilita gli scambi di regia tre bis membri
E tutto ciò in un'ottica in una dichiarata preferenza per una regolamentazione comunitaria oggi quei settori e lasciato un margine agli Stati membri ma inattesa che si componga il dibattito in atto in sede comunitaria tra Commissione e Stati membri ma l'ottica rimane quella della prospettiva di una regolamentazione comunque comune e quindi anche la libertà degli stati membri va esplicata va esercitata nel rispetto di questa prospettiva di regolamentazione comunque questo per quanto riguarda la normativa della direttiva vuole dire però che
Proprio per il carattere incompleto della liberalizzazione e la direttiva non può essere riguardata incombe solo testo di riferimento nel processo di liberalizzazione del mercato elettrico e certo l'ultimo e il più importante tassello normativo di questa panoplia di atti di interventi comunitari che abbiamo i intendiamo visto nei vari settori dei servizi pubblici
Ma va valutata nel contesto delle regole e dei principi che si sono formati nel tempo o come la cornice nella quale si inseriscono i processi di liberalizzazione dei servizi pubblici
Quindi e forse è bene ricordare che al di là della direttiva situazioni di incompatibilità con i principi generali del diritto comunitario
Potrebbero determinare ugualmente l'intervento della Commissione nei confronti degli Stati delle Brisa travesti ricorso ad altri strumenti formativi offerti dal Trattato CEE così come si sono definiti nella prassi di Christian
Penso in particolare all'articolo novanta del trattato cioè il quale consente di derogare a favore dell'impresa incaricata della gestione dei servizi di interesse economico generale alle norme del Trattato sulla concorrenza
Ma consente di interrogarmi nei limiti in cui l'applicazione delle regole di concorrenza queste intrise Ostia l'adempimento della loro missione
Ora nella prassi comunitaria di questi anni proprio per incoraggiare la liberalizzazione dei pubblici servizi questa norma è stato un altro chiavistello via consentito di scardinare interi settori nel settore delle telecomunicazioni è stato posto da ritenere sfasciato tra virgolette
Nei suoi o comunque travolto i suoi connotati tradizionali
Non tanto i prima ancora che dalle direttive proprio dall'uso di atti fondati su questo articolo novanta che non che veniva utilizzato per ritenere che certi diritti speciali esclusivi riservati
Al all'allora solo buonista fossero incompatibili non fossero necessarie all'adempimento della missione dell'ente quindi non si giustificano la deroga alle regole di concorrenza ora questa prassi per la verità devo dire proprio nel settore delle energie elettriche delle fosse è stata seguita questa frase la commissione è stata avallata
Un po'meno né in questi settori dalla corte di giustizia alla quale avallato invece tutte le iniziative della Commissione nel settore delle telecomunicazioni il settore dell'energia elettrica e delle forti invece è stato un po'più restrittiva perché ritenuto che la deroga fosse consentita non soltanto se minacciava la sopravvivenza economica dell'impresa ma anche se metteva in discussione la sua redditività economica la sua capacità di adempiere agli obblighi di pubblico servizio però ecco ho l'impressione che si questo avvenisse in un contesto di non regolamenta azione doti per meglio benedire un quadro giuridico non proprio e non perfettamente regolamentato
Vedo male un protrarsi di questo orientamento più corrivo della corte di giustizia in prospettiva e questo è un punto che volevo segnalare perché non si comprende il quadro giuridico istituzionale del settore della liberalizzazione dell'energia elettrica se ci si ferma unicamente alla direttiva non lo si comprende né nella direzione degli ulteriori passaggi
Che devono realizzarsi per assicurare un'interconnessione corretta e quindi con appropriate misure comuni né però se si ignorano gli altri strumenti di cui la commissione si riserva l'uso all'occorrenza
Ora
Concludo per dire che da quello che emerge ripeto con un qualche accentuazione un po'troppo rosea o apologetica però indubbio che il ruolo della comunità in questo settore è stato determinante come lo è stato in genere
Per la liberalizzazione di tutti i servizi in particolare di quelli pubblici io ho concentrato l'attenzione sull'inquadramento sistematico nel processo di liberazione di liberalizzazione e sugli strumenti utilizzati perché un'indagine un inquadramento di questo tipo anche se non dai immediate soluzione moltiplichi specifici problemi che già sono sorti in sede di interpretazione della direttiva e della sua attuazione gli ordinamenti nazionali
O a quelli che inevitabilmente sorgeranno però un inquadramenti questo tipo credo che costituisca comunque un'utile chiave di lettura anche per la valutazione di questi problemi e comunque mi pare che più in generale aiuti a cogliere il senso e la portata dei processi di liberalizzazione in atto e della straordinaria sfida come ci ha ricordato il professor da Antonio prima nella quale sfiorò sono e siamo noi tutti coinvolti visto che e significa non solo un mutamento di prassi e di quadro normativo ma anche della mentalità degli operatori consumatori ringrazio
Ringraziamo il professor Tiziano perché ci ha dato questo quadro anche quella evoluzione diciamo che ha avuto questo processo di liberalizzazione che come tutti i processi naturalmente ha una sua gradualità legata anche all'estrema difficoltà è chiaro che c'è un obiettivo da raggiungere ma questo obiettivo si deve necessariamente raggiungere con quella gradualità
Che è connessa anche alla difficoltà poi specifica molto maggiore che sia nel campo di queste public company e quindi lo ringraziamo per averci dato questo quadro della equilibrio né in questa sua diciamo visione che definita un po'apologetica ma che comunque così denota l'equilibrio da parte del ruolo della comunità nel tentativo di raggiungere questo processo che naturalmente è un processo ancora sentiamo ora e il professor gentile che ci parlerà appunto della continuità e discontinuità dell'intervento pubblico
Ringrazio al nostro presidente di avermi dato la parola e cercherò di dare un quadro della dell'impatto legislativo sul settore metrico di queste vicende oggi all'esame
Immagino che nessuno si attenda che venga delineato e di l'assetto risultante dal settore elettrico che richiederebbe
Un tempo ben diverso da quello consentito da una relazione quindi molte cose dovranno essere date per scontate io mi limiterò attrarre
Tanto una conclusioni fare qualche valutazione
Dall'unità d'Italia ad oggi l'intervento pubblico nell'economia mi sembra
Conosca tre diverse stagioni abbastanza nettamente scandite
Un primo cinquantennio poco più che va dall'Unità d'Italia sino al primo dopoguerra mondiale vede lo Stato rispetto all'economia in posizione di neutralità lo Stato neutrale si impronta al principio liberale che lascia al iniziativa privata ogni possibilità di azione nel campo dell'economia assicurando l'impianto legislativo di fondo entro il quale poi il gioco economico si svolge assicurando che il gioco economico sia sostenuto da questa legislazione
Ma lo Stato neutrale dopo il primo dopo guerra mondiale a partire dagli anni Venti succede uno stato imprenditore che opta per la partecipazione diretta al gioco dell'economia
E poco importa che si tratti nella prima parte di questo cinquantennio sessantenni o che segua il primo dell'interventismo fascista e nella seconda parte
Del risultato dell'incontro tra il solidarismo cattolico e il collettivismo marxista perché l'uno e l'altro tra i due sistemi danno luogo ad importanti interventi partecipativi nel campo dell'economia si potrebbero ricordare molte tappe di questi interventi bastino due esempi per il Primo Periodo per o per la prima parte di questo periodo la creazione dell'IRI per il secondo nel mille novecentocinquantatré la creazione dell'ENI
A queste due forme di Stato neutrale il primo re degli imprenditori il secondo segue a partire dal dall'ultima parte degli Amberson la fine degli anni ottanta
La concezione dello Stato regolatore lo Stato si ritrae dalla partecipazione diretta al gioco economico ed assume preferisce assumere un ruolo di arbitro dell'economia ruolo non confondibile col primo dello Stato neutrale al contrario anzi pervasivo dell'economia
Addirittura forse più pregnante di quello che è stato ed ancora in parte perché i due periti i vari periodi non possono poi distinguersi con un'accetta quello dello Stato imprenditore tale da rendere pubblica forse tutta l'economia e non soltanto quei settori di essa che in quello che ho già definito come Secondo Periodo erano caratterizzati dalla presenza imprenditoriale diretta dello Stato e quindi rispetto a questo quadro di fondo abbiamo continuità della presenza dello Stato discontinuità della forma di presenza
Espressione del nascere ed affermarsi dello Stato regolatore dello Stato quindi in cui Periodo stiamo vivendo in questi anni sono le autorità indipendenti ho avuto ridare volatori anche se queste autorità naturalmente non esauriscono il fenomeno che si prese presenta molto più complesso il fenomeno si basa sempre sulla legge che la fonte del potere normativo la legge impone una forma al mercato
La legge detta le regole di base di questa forma la legge costituisce o istituisce appositi organismi appunto queste autorità o per integrare l'apparato normativo o per assicurare l'osservanza delle regole il più delle volte per entrambe le finalità
Questo fenomeno desta qualche Chiarella sui poteri delle Autorità parlo in generale senza ancora particolari specifico riferimento al settore elettrico ma vale anche per il settore elettrico si intende se le autorità indipendenti debbano solo applicare regole date da altri siano essi legislativo naturalmente ma se del caso anche il potere esecutivo o debbano e possano esprimere un proprio indirizzo politico in ipotesi anche diverso dall'indirizzo politico L'Espresso dalle istituzioni dai poteri di a ciò deputati
E poi se debbano essere o meno sul problema in generale perché de iure con condito non vi è dubbio se debbano essere o meno sottoposte al vaglio giurisdizionale
Non manca inoltre qualche preoccupazione sulla eccessiva dilatazione del fenomeno delle autorità qualcuno scherzosamente propone di costituire un'autorità regolatoria delle autorità regolatoria
Al di là delle facili battute va tenuto presente questi questi dubbi derivano in parte dalla origine delle autorità che nascono da esperienze tutta fatto diverse rispetto a quelle nazionali le autorità provengono da una cultura giuridico economica diversa dalla nostra fosse la cultura giuridica perché poi la cultura economica finisce per equipararsi per uniformarsi molto di più di quella giuridica
Quindi risentono del diverso contesto in cui sono sorte
Le autorità derivano essenzialmente dal sistema americano cioè da un da un ordinamento privo di una tradizione di diritto pubblico
Da ordinamenti che non conoscono l'istituto della concessione trasl attiva con un concedente ossia con il titolare del potere esecutivo
Imposizione di supremazia rispetto a chi poi e chiamato come operatore a gestire il potere i i a gestire l'attività in un determinato settore
E dove sei dove non sempre hanno dato buona prova qualche illustre giurista americano ci ha riferito che negli Stati Uniti si tende ad abbandonare la regolazione
Preferendo le regole di mercato anche se poi gli economisti
Che mi hanno preceduto ci dicono che specialmente in questi ultimi anni e il difetto di regolazione a darci qualche preoccupazione no la competenza per esprimermi su questi problemi e mi limito riferirli
Ma l'origine delle autorità influenza il dibattito influenza le querelle e che abbiamo detto
Dove le autorità sono indipendenti rispetto ad un esecutivo
Che non è nessun potere di intervento nella materia regolata e Bell oggi dico che le autorità e possono esprimere un proprio indirizzo politico politico magari tra virgolette politico economico
E meno logico che esprimano tale indirizzo in un sistema invece in cui all'autorità al potere esecutivo compete anche il potere amministrativo il compete anche quindi istituzionalmente l'espressione dell'indirizzo
E quando al bagno giurisdizionale qualcuno vorrebbe sottratte le autorità al vaglio istituzionale è nota la battuta ma la regolazione del fare Schinaia
Perché non lo sapesse si il riferimento è al TAR del Lazio nel caso elettrico questo invece il TAR della Lombardia ma anche autorevolmente la il dubbio che si pone sul profilo ma le autorità vengono proprio istituite come organi dotati di una speciale competenza che non appartiene invece a ai tradizionali organi di giurisdizione e ma la risposta è fin troppo facile ma i tradizionali organi di giurisdizione da sempre conoscono anche di profili tecnici che certamente sfuggono alle cognizioni specifiche dei componenti
Se si discute che un chirurgo abbia fatto malgoverno di un'operazione arrecato una lesione colposa ad un paziente anche se si tratta di operazioni di Neurochirurgia ma sarà alla fine un giudice dirà
Se sì o se no è perché non dovrebbe essere nel caso del
Del nozioni tecniche relative alla materia regolamentata e quindi non c'è l'economia che e quindi anche perché potrebbe sottrarre alla triste alla giurisdizione amministrativa
E tempo però di lasciare il quadro generale per passare al tema specifico dell'elettricità che costituisce peraltro una perfetta applicazione di quelle considerazioni che mi sono permesso di fare in termini più generali
I tre periodi lo Stato neutrale lo Stato imprenditore lo Stato regolatore ebbene quando l'elettricità si affaccia verso la fine del secolo scorso a livello industriale nel nostro Paese ecco che interviene lo Stato con una regolamentazione di fondo quella sulle acque pubbliche
Il testo unico del mille novecentotrentatré ma come dice la sua il suo nome Testo Unico riflette ripropone legislazioni precedenti a cavallo dei due secoli e null'altro
Nel secondo periodo mille novecentosessantadue la nazionalizzazione dell'energia elettrica e la creazione dell'ENEL
Largamente preventivata nell'articolo quarantatré della Costituzione che nell'ipotizzare il trasferimento allo Stato la riserva allo Stato di determinati settori sembra scritto apposta ed era scritto apposta per l'energia elettrica
Ed ora la privatizzazione nel senso più ampio della parola che poi accade analizzeremo con un'autorità regolatoria al centro del sistema poverina regolatoria che istituita nell'alla fine del novantacinque con molti poteri vede adesso qualche ripensamento qualche riappropriazione di poteri essenzialmente amministrativi
Da parte dell'amministrazione da parte del ministero che probabilmente in un eccesso di entusiasmo erano stati ceduti senza ben distinguere la posizione dell'autorità regolatoria da quella dell'autorità di indirizzo da quella dell'indirizzo che si voleva mantenere al settore ma non spetta questa relazione dedicarsi a al controllore del mercato regolatore del mercato altre relazioni sono espressamente dedicata a questo
Quindi bisogna guardare agli operatori del mercato
Per vedere che cosa succede degli operatori del mercato il mercato elettrico era imperniato probabilmente rimane imperniato sull'ENEL che da operatore quasi unico diventa operatore principale
Vediamo sotto ogni profilo se e quali modifiche ci sono state qui vi era un soggetto pubblico che perfetto di una legge del novantadue diventa soggetto privato
Vi era un soggetto unitario lei nel era uno ed anzi a differenza di altri enti come l'IRI e lei non era un capogruppo una capogruppo ma era un soggetto diretto ad operare direttamente era un ente impresa ente pubblico economico come gli altri ma con attività diretta di impresa ecco questo soggetto oggi viene frammentato vi sarà chi si occupa della generalista era uno dei suoi per le sue branche destinati ad operarsi della generazione dalla trasmissione della distribuzione di altre fasi di altre attività quindi pluralità di di soggetti un po'frammentazione dell'unico soggetto e naturalmente poi il campo e popolato da soggetti che nulla hanno a che vedere con lei nel e che hanno altra matrice
Inoltre da un soggetto sostanzialmente unico come titolare della funzione nel mercato dell'elettricità e quindi come soggetto monopolista sia pure con eccezioni alcune delle quali importanti si passa ad un quadro con una pluralità di soggetti in tutte le fasi tendenzialmente in tutte le fasi anche se poi non è proprio così
Si vuole un una possibilità o una reale concorrenza o una possibilità teorica o virtuale di concorrenza ad eccezione della fase della trasmissione
Quindi continuità della presenza dell'ENEL della centralità dell'ENEL
Discontinuità per quanto riguarda la forma di questa presenza la qualità di questa presenza l'ambito di questa presenza che deve progressivamente restringersi Modular si diversamente
E vediamo allora partitamente
La privatizzazione del soggetto la e poi gli altri due profili la frammentazione e il pluralismo
Quanto alla privatizzazione del soggetto abbiamo avuto per legge direttamente
Con un tratto di penna del legislatore la privatizzazione della forma giuridica la forma giuridica dell'ente pubblico economico è stata sostituita dalla forma giuridica della società per azioni privatizzazione formale
Come si dice sotto un duplice profilo perché riguarda la forma giuridica perché non è sostanziale perché non cambia molto nella struttura non cambia sostenuti nella proprietà che avviene con la privatizzazione sostanziale domanda ma vale la pena di fare una privatizzazione formale se questa fosse fine a se stessa
Già l'ente pubblico economico modello che sedusse in qualche modo il legislatore in virtù della possibilità di muoversi secondo gli schemi più liberi del diritto privato e nel quale nel corso degli anni furono convertite le varie aziende di Stato molto più legate all'amministrazione ecco questo modello già esisteva e tutto sommato aveva dato buona prova di sé che differenza rientra all'ente pubblico economico ed una società in mano pubblica si vi sono due elementi
Non trascurabile l'ente pubblico economico non è soggetto al fallimento
L'ente pubblico economico non ha lo scopo di lucro ma allo scopo economico sia non non ricerca all'utile ma ricerca attraverso un sistema di efficienza il pareggio del bilancio destinando quindi dire i guadagni di efficienza ai agli utenti dei suoi sproloqui chiude i suoi servizi
Ma se ci si arrestasse a questo cambiamento sarebbe una discontinuità
Tutto sommato di facciata non scevra non disgiunta da pericoli che non mi sembrano trascurabili che sono stati segnalati da illustri giuristi ben più autorevolmente da quanto io possa fare o ripetere in questa sede
In realtà mantenere un una struttura un organismo già ente pubblico privato in forma di società di diritto privato succitati Canarie ma con azioni in mano pubblica equivale a sottrarre alle procedure di controllo parlamentare pensiamo alle procedure di nomina dei vertici tutto quello del tutto il Processo
Sostituire alle direttive che sono proprie del sistema degli enti pubblici economici ordini
Occulti nel senso che esso non trasparenti non no resi pubblici da parte del titolare della proprietà che non è in realtà il proprietario ma è soltanto il ministro pro tempore o quei ministri pro tempore deputati a svolgere quella funzione si consente quindi un dominio dell'esecutivo sul sull'ente oggi societario senza regole precise al di fuori del controllo dalla maggioranza perché sottrarre al controllo parlamentare e trasferire tutto il controllo e l'esecutivo significa escludere le minoranze dalla possibilità di interloquire in un processo e quindi vi è una perdita a mio giudizio dite vi sarebbe se ci si fermasse allora a questo stadio una perdita di democrazia
Se poi l'azionista rimane addirittura unico sorgono due problemi aggiuntivi
Il primo che si falsa la concorrenza perché sappiamo che l'articolo due mila trecentosessantadue del Codice civile prende l'unico azionista responsabile illimitatamente dei debiti delle obbligazioni contratte dal dalla Società e quindi vi potrebbero essere chissà che cosa ne direbbe il professor Tiziano che mi sta fianco anzi al quale sto FIAT si è permesso di dire
Se seguirci vi sono degli aiuti di Stato più o meno occulti ma a parte questo
Sottrae nella sostanza ad uno di quei gli elementi differenziali il fallimento è chiaro che all'ente pubblico che la società pubbliche la società in mano pubblica non può fallire tale e quale l'ente pubblico economico in un caso è stabilito direttamente per legge in un caso è stabilito indirettamente ma ancora nota per legge quindi la privatizzazione del soggetto va vista come transizione verso la privatizzazione sostanziale verso la dismissione e va guardato con favore la recente di alcuni forse di uno due mesi fa intenzione dichiarazione del governo di procedere alla dismissione dell'ENEL promessa che era stata fatta sin dal novantadue ma poi per vari motivi non è stata mantenuta ma qui non vorrei fare una critica a qualcuno perché effettivamente il sopravvenire
Della liberalizzazione ha creato problemi di grande complessità
Allora la privatizzazione del soggetto da sola come organizzazione su formale e una discontinuità solo di facciata sostanzialmente vi sarebbe se dovesse rimanere o e per durare una continuità rispetto al passato con qualche in mozione ma noi sappiamo che così non sarà e quindi ci rallegriamo di questo nuovo proprio di questo nuovo di questa nuova prospettiva in atto
Frammentazione pluralismo sono due profili che possono vedersi cumulativamente e questa volta con riferimento al mercato che ne risulta ovvero alle fasi
Cominciamo dalla produzione di energia elettrica cui si possono ed accompagnare l'importazione le sportive attività di importazione ed esportazione la produzione direttivi di energia elettrica perfetto della legge recente del decreto legislativo recente numero settantanove diviene attività libera
Già era tale per la parte non destinata al mercato ai sensi dell'articolo nove della legge antitrust perché anzi considerava
L'autoproduzione in generale quindi anche di energia elettrica liberasse destinata sia se spesso SIA Società controllate o controllanti e quindi dava anche un concetto di un po'di gruppo societario
Forse era già tale però per effetto della legge numero nove del novantuno di poco successiva alla legge antitrust dedicata specificamente all'energia elettrica
Tale legge nominalmente si inseriva nel solco dell'articolo nove della legge antitrust perché parlava di autoproduzione
Ma poi nella sostanza considerava autoproduttori anche coloro che entrassero nel mercato per destinare all'ENEL l'intera produzione da essi compiute comunque le eccedenze rispetto alla produzione direttamente gestita è vero che non mi era mercato nel senso che questi soggetti non potevano scegliersi il proprio contraente
Che ere necessariamente uno solo l'ente monopolista
Però questa limitazione era largamente compensata dalla circostanza che veniva garantito
Lo sbocco dell'Energia nel senso che poi si faceva carico all'ENEL dell'acquisto di queste energia ad un prezzo stabilito autoritativamente quindi probabilmente la liberalizzazione del settore della produzione dell'energia elettrica si poteva considerare se non è avvenuta almeno largamente avviata sin dal mille novecentonovantuno oggi comunque sancite in termini generali e quindi senza limitazioni soggettive per quanto riguarda i contraenti
è richiesta un'autorizzazione che deve essere concessa secondo criteri non discriminatori la parola non discriminatorio richiama tutti i documenti comunitari ed in base ad una procedura unificata che dovrà quindi porre sullo stesso piano lei nel non più ente istituzionalmente preposto alla realizzazione degli impianti vende di settore ma ente significativo più grande degli altri più più importante degli altri ma eguale agli altri nido veri NI diritti e quindi anche suo sottoposto a un unico a un unico regime autorizzatori quindi un'unica procedura di insediamento anche degli impianti
Con limiti quantitativi limiti quantitativi che debbono valere a superare il monopolio di fatto che comunque si realizza per il fatto che lei nel oggi è quello che quindi e un ente ex monopoliste che quindi come tale
Dispone della gran parte degli impianti oggi lei nel probabilmente dispone dell'ottanta settantacinque ottanta per cento degli impianti quindi deve in qualche modo ridursi e previsto che i limiti sia di due tipi limiti relativi nel senso che a partire dal due mila e tre
Nessun soggetto potrà produrre o importare sostanzialmente immettere nella Rete più del cinquanta per cento dell'Energia complessivamente immessi utilizzata nella rete italiana e i limiti assoluti nel senso che nessuno perché l'ENEL dovrà accedere almeno quindici mila Mw di potenza installata di capacità di generazione rispetto ai circa cinquantacinque mila a di cui attualmente dispone quindi l'ENEL dovrà l'ENEL produzione non più la la società per la produzione nata dall'ENEL dovrà fare una cura dimagrante di circa un quarto della propria della propria consistenza quantitativa
Ed allora nel settore della produzione piena discontinuità rispetto alla riserva o alla concessione che non c'è più con qualche più che dubbio con qualche considerazione circa il fatto che il la legge attuale si limita a completare e a rendere
Perfetto un processo che in realtà ed è stato già avviato da qualche tempo
La trasmissione
Cui si accompagna il dispacciamento parola che per i non addetti ai lavori possiamo sintetizzare con quella di regolazione dei flussi di energia
Con la trasmissione
Si richiede si si dà sì a un regime totalmente nuovo che viene in qualche modo imposto dall'apertura del mercato se il mercato fosse rimasto nella situazione precedente probabilmente non mi era necessità di porre tanta enfasi sul momento la trasmissione che invece necessarie in funzione dell'apertura perché la trasmissione
Regola con comprende comporta l'utilizzazione delle grandi dei grandi elettrodotti quindi alle autostrade l'energia e occorre che queste autostrade dell'Energia vengano rese accessibili ecco la trasmissione rimane per legge attività riservata allo stato e concessa ad un soggetto quindi attività riservata oggetto di concessione trasl attiva quello che prima accadeva con riferimento dal novantadue in poi all'intero settore elettrico oggi deve viene ristretto all'aria della trasmissione
Il segmento trasmissione e popolato peraltro da una pluralità di soggetti maturità che a me sembra francamente sconcertanti io direi chi è affollato da una pluralità di soggetti ma bene ma è un un segmento nel quale non vi è concorrenza destinato a non avere concorrenza dei sei match gestito in regime di riserva di concessione e di conseguente concessioni chi sono i soggetti l'ENEL o la società nata dall'ENEL che rimane come proprietario la Rete chiamato da alcuni compiti sussidiari
Altri soggetti privati che anch'essi abbia soggetti minori rispetto all'ENEL anche se significativi che abbiano tanti della Rete di di di trasmissione nelle stesse condizioni dell'ENEL Porcia il gestore della Rete
Diviene il concessionario di questa attività l'acquirente unico il gestore del mercato
Soggetti numerosi che prendono il che occupano uno spazio prima occupato sostanzialmente dal solo ENEL per parti secondarie anche la altre da alcune altre imprese
Non vorrei che la concorrenza che non deve esserci in questo settore si sviluppasse per la pluralità dei soggetti che vi operano naturalmente solo una battuta
Questi soggetti lei nel con la sua società speciale dovrà amministrare il patrimonio e curerà l'ampliamento manutenzione sviluppo dalla Rete che peraltro sarà decisa da altri
Ossia dal gestore della Rete
Lo stesso discorso vale altri proprietari il gestore della rete e il concessionario è il solo concessionario solo soggetto cui compete alla qualifica di Camp concessionario in questo settore che cosa fa gestisce le vie dell'Energia
Garantisce l'accesso paritetico di tutti i soggetti che abbiano titolo per farlo alla Rete verso un corrispettivo etero determinato
Corrispettivo che deve consentire di di svolgere le sue attività
Corrispettivo che e paritario nel senso che eguale per tutti i soggetti che utilizzano la Rete con ciò superando si direi brillantemente
La difficoltà o l'inconveniente che sarebbe derivato dall'apertura del mercato penalizzando i soggetti più periferici e soprattutto i soggetti operanti nel sud d'Italia
O nelle isole rispetto ad eventuali acquisti all'estero quindi al no
Indice l'effetto come si dice un po'banalmente l'effetto francobollo il francobollo uguale per tutti anche se la destinazione della corrispondenza quale che sia la destinazione della corrispondenza
Corrispettivo poi degressiva uomo perché per quanto riguarda gli oneri generali peserà di più sui gli utilizzatori minori e di meno sugli utilizzatori maggiori il gestore della rete è organizzato in forma societaria come una S.p.A. però è sottoposto a direttive ministeriali si parla di indirizzi strategici ed operativi nel quale chi vuole forno alla quale chiunque
Riconoscerebbe le direttive che si davano gli enti pubblici economici ed opera con criteri di efficienza dice l'articolo tre comma dieci quindi opera né più né meno come un ente pubblico
Economico ecco per le ragioni che ho detto nella parte introduttiva del discorso io avrei visto molto meglio questo gestore della Rete come ente pubblico economico e tale era all'origine ma dopo il dibattito presso le Commissioni parlamentari e anche per l'intervento di altri soggetti si è preferita la formula della Società azionaria
Dopo il gestore della rete vi è l'acquirente unico l'acquirente Unico viene istituito con funzioni di approvvigionamento a garanzia dei clienti vincolati e con programmazione del fabbisogno ecco diamo per scontato è stato detto fosse un cenno va fatto che l'apertura del mercato e soprattutto in funzione della possibilità data oggi ai grandissimi
Con a consumatori consumatori o intermediari di energia elettrica di acquistare direttamente scegliendo film proprio il proprio venditore e utili produttore e venditore ed utilizzando la Rete e che gli enti cosiddetti idonei idoneo all'uso dalla Rete e mentre altri soggetti i conti i soggetti con consumi minori comunque di i consumatori domestici quali tutti noi siamo invece vincolati al distributore territoriale
Presso il quale operante al distributore che opera loro territorio detti clienti vincolati ecco a tutela dei clienti vincolati viene istituito l'acquirente unico che procede anche alla programmazione del fabbisogno in funzione delle esigenze del cliente vincolati e una figura che ammette parsa abbastanza strana perché una figura sostanzialmente diversa da quella prevista nella direttiva comunitaria la direttiva comunitaria prevedeva il sistema dell'acquirente unico con tutt'altro struttura in alternativa all'accesso alle reti avete essendosi l'Italia a suo tempo pronunciata per il sistema dell'acquirente unico ma avendo poi alla fine ha scelto come anche se non se non è detto espressamente il sistema dell'accesso alle reti né pare mi pare che abbia voluto mantenere
La figura dell'acquirente unico ormai non necessario per onorare una scelta di indirizzo precedente che nel frattempo era stata cambiata ma a me sembra che i connotati dell'acquirente unico che esce da questa direttiva
Sono connotati abbastanza DiVersi dell'acquirente unico quale delineato che esce pale di reato la direttiva comunitaria detto direttive intendevo dire
L'acquirente che esce dalla legge e ben diverso dall'acquirente voluto dalla direttiva
Gestore del mercato il gestore del mercato e addirittura addirittura tratti alquanto misteriosi
Dovrebbe cominciare ad operare quando dal sistema attuale detto di dispacciamento passante in cui tutti coloro che forniscono le energie sono ricevuti dal dal sistema la loro Energia viene poi ceduta ad altri si arriverà poi ad un sistema basato sul merito economico esce e cioè sulla efficienza e quindi sul prezzo saranno ammessi secondo una certa scala di priorità coloro che producono costi minori e quindi si per si passerà al dispacciamento di merito economico che conoscerà alcune eccezioni parziali per le fonti nazionali
E per e per le fonti rinnovabili a scopo promozionale nei limiti consentiti dalla direttiva
Ecco questo mi sembra questo questo soggetto perché ancora non dirmi che non diventi una destinata ad operare immediatamente ma quando si arriverà a questo stadio di progresso del mercato mi sembra organizzato mi sembra dotato di compiti che lo fanno assomigliare più ad un'autorità che ad un operatore economico anch'esso è un soggetto organizzato strutturato in forma societaria direi che il giudizio va riservato all'inizio della operatività valutazione generale su queste su questo profilo continuità assoluta del regime pubblicistico persino nell'aspetto del monopolio
Discontinuità assoluta
Nel nel profilo organizzativo perché di SOGEI vi sono autorità di soggetti e di un'organizzazione estremamente complessa laddove prima Viera un unico soggetto la funzione trasmissione era addirittura relegati in secondo piano perché sua natura non per scelta di Guidi nessuno perché veniva assorbita era funzionale all'attività dell'unico ente e quindi finiva per scomparire oggi invece viene necessariamente saltata essendo una funzione come si vuol dire come si sia dovuto neutrale al servizio di tutti
Ultima funzione la distribuzione in cui può avvicinarsi la vendita ai cosiddetti soggetti vincolati a quelli cioè che non possono utilizzare direttamente alla Rete per acquistare dove eccome preferiscano
La distribuzione è svolta secondo il decreto legislativo il regime di concessione
No con una novità non trascurabile con una differenza non trascurabile rispetto all'attività di trasmissioni qui non si parla di riserva quindi vi è una concessione ma no no una concessione per la sua attiva quindi dobbiamo abituarci ad un concetto di concessione che assomiglia che si che si qui pare alle cosiddette licenze del sistema inglese che assomiglia molto di più un'autorizzazione che non ad una concessione vera e propria
La concessione territoriale e quindi senza effettiva concorrenza e del resto si è detto sappiamo da tempo che si tratta di un monopolio naturale nel quale la concorrenza è impossibile o comunque determinerebbe una situazione meno efficiente di quella in cui un unico operatore opera in quel mercato
Vi è però un approccio tendenziale verso la concorrenza dopo il due mila e trenta vi saranno delle zone che verranno affidate secondo delegare quindi vi è questa tendenza alla concorrenza che si realizza secondo quanto voluto dalla legge attraverso il potenziamento di quei soggetti significativi ma minori rispetto all'ENEL che oggi operano sul mercato nazionale ossia le imprese in mano agli enti locali per i quali e alle quali è data la possibilità di raddoppiare
Grossolanamente non lo l'utenza perché nelle opere nelle città criteri nei territori comunali in cui operano possono attraverso un complesso meccanismo sul quale non si può certamente entrare in questa sede
Ma io sono latore di una comunicazione di un giovane magistrato sull'argomento che metterò a disposizione della presidenza sul su questo aspetto della distribuzione
Che riguarda
Quindi rafforza questi oggetti minori soggetti possono acquisire la Rete dell'ENEL dei territori comunali in cui già operano nella distribuzione
Ma risalente all'articolo due mila cinquecentonovantasette in regime di indiscusso monopolio legale dell'ENEL è stato bene ribadire con riferimento a tutti i soggetti operanti nel nel settore via una tariffa pubblica è unica per tutti unica sul territorio nazionale
Vi è un obbligo di sviluppo della Rete a carico dei soggetti che operano nel settore della distribuzione diciamo obiettivi di efficienza energetica vie quindi una situazione sostanzialmente equivalente a quella che era posta carico come a carico dell'ente dell'ente pubblico economico quindi quando nello stare quando nel settore operava lo Stato come come Stato imprenditore attraverso un apposito ente quindi una sostanziale continuità nel settore con un riassetto dei dei soggetti che vi operano perché una pluralità di soggetti vi era anche se i soggetti che vi operavano prima diversi dall'energia operava come eccezione oggi non vi operano come eccezioni ma quindi vengono in qualche modo riassettato i e vedono accrescere il loro spazio
Novità sono naturalmente piena discontinuità nel settore libero che frutto all'arrivo riforme i cosiddetti utenti vinco i cosiddetti utenti liberi
Se vogliamo trarre una conclusione tutte queste notazioni alcune delle quali un po'a sistematiche qual è oggi la norma costituzionale di riferimento per l'esercizio dell'attività elettrica
L'articolo quarantatré della Costituzione che prima reggeva tutto il settore oggi regredisce sostanzialmente ad una fase di esso alla fase della trasmissione come abbiamo visto sì conferma però attraverso anche questa serie di obblighi di servizio pubblico la qualifica di servizio pubblico essenziale servizio pubblico essenziale che consente ex articolo quarantatré ma non impone la gestione pubblica beninteso e quindi questo su questa di servizio pubblico essenziale viene tutelato attraverso innumerevoli vincoli e cautele che esso possono essere riferiti all'area dell'articolo quarantuno della Costituzione
L'iniziativa economica privata è libera la legge determina programmi e controlli opportuni perché l'attività economica pubblica privata Possessed indirizzata e coordinata a fini sociali
Mi sembra che quello che abbiamo detto e nettamente riferibile ormai all'aria dell'articolo quarantuno
Nella specie il mercato è talmente regolato forse da apparire poco elastico
Permane Martani che diffidenza dei nostri governanti di noi tutti verso il mercato ce lo diranno Ciro dire alla prova dei fatti
La concorrenza si affermerà vedremo grazie all'attenzione
Ringraziamo il professor inutile e Sabato luci e ombre della nostra disciplina della nuova disciplina in verità diciamo uscita ma un po'più ombre che luci ed è vero che era da questa ma in effetti appunto e lo ringraziamo per averci ed è evidenziate desto diamo dieci minuti di interruzione per poter poi apprezzare meglio le relazioni che seguiranno
Ma non mi consente di attendere ulteriormente anche per non sottrarre tempo ai relatori che già si vedono costretti in un tempo che e molto più esiguo di quello che meriterebbe indennità dovrà trattati e quindi diciamo iniziamo subito professor Giampaolo Rossi che ci parla appunto dei poteri governativi ministeriali e dell'autorità di regolazione della concorrenza ce ne parla anche dall'interno non certa senza quindi certamente con traffico interno è molto interessante
Allora io premetto che
Sono anche consulente dell'Autorità dell'Energia
Ma sono
Questa veste parlo come docente di queste diversità e quindi con quel libertà di opinione che deve essere tipica degli studiosi di riflessione universitario
Noi viviamo un periodo istituzionale che
Caratterizzato
Da una crescente complessità
Cauto ne soffrono anche le nostre discipline insegnare oggi diritto amministrativo dell'impresa adesso
Le ragioni di questa crescente complessità sono molte alcune di carattere generale
E cioè che si stanno moltiplicando i livelli territoriali competenti in ogni materia
Noi usciamo oggi e da una impostazione che resti essenzialmente stato Centrica
Con alcune competenze degli enti locali ma il grosso del la sfera pubblica era concentrato nello Stato
La dimensione statale invece oggi è oggetto di un processo di erosione
Verso l'alto verso l'Unione Europea organismi sovranazionali e verso il basso verso le regioni detti alle Province per cui i Comuni
Devo dire che un processo di erosione
Che si sta compiendo in modo a volte casuale consapevole cioè c'è un'idea precisa su che cosa debba restare lo Stato lo Stato corre il rischio di essere l'acconto la risultante occasionale di bue sottrazione
Cosa succede che in questo
Processo di riallocazione del potere
Non si attribuisce nuove i nuovi livelli
Ciò che si toglie
A livello statale il più delle volte nel processo di riallocazione le competenze si moltiplicano
Per cui una materia che era di competenza statale spesso finisce per essere di competenza dell'Unione Europea dello Stato dei giorni cioè la Provincia e del Comune
Devo dire che sotto questo profilo
I decreti del mio amico Bassanini sono emblematiche
Nel desiderio di semplificare il più delle volte complicano notevolmente
Le mete
Vado fuori tema sono per fare un esempio pensate che la competenza per interventi urgenti in caso di calamità naturali
Dello stato della regione
E del Comune eppure della Provincia
Dopodiché se nessuno interviene la Corte degli altri
La competenza per spegnere gli incendi
Boschivi
Ed è la regione ma è dello Stato se servono genere
Ora e anche le leggi regionali di delega
Trattengono sempre competenze per cui quando la competenza era della sua regione c'era un ufficio e adesso ce ne sono ce n'è uno dalla Regione più tanti quanto sono le Province se non addirittura i comuni
Lo stesso fenomeno si determina a livello di ciascun ente territoriale
Perché i nuovi organismi che nascono molto veramente sostituiscono quelli precedenti ma si sommano a quelli precedenti
Creando aumentandola complessità
Prima che si avviasse il processo di privatizzazione e liberalizzazione del settore elettrico il quadro era giusto o sbagliato non sto dando giudizi era definito
Siamo il Parlamento il Governo essenzialmente il CIPE
Poi il CIPE che in fondo era il ministro dell'industria insomma
Il ministro con compiti di controllo
E le nelle e le municipalizzate
Riserva Tariq gestore
Il panorama era abbastanza definito
Negli ultimi anni fino ad arrivare oggi invece il quadro si è notevolmente complicato non nella legge quattrocentottantuno la legge quattrocentottantuno aveva mantenuto una sua linearità
Il governo manteneva
Perché la funzione di indirizzo generale di determinazione degli obiettivi strategici del settore
Non si esercitano più le competenze del CIPE il CIPE soppresso quindi nasce un nuovo organismo ma nel disegno della legge che dà vita all'autorità di regolazione
A le funzioni ministeriali vengono quasi eliminata
Il ministro non si adotta la formula americana che sopprime totalmente cioè dove l'autorità e alternativa
All'amministrazione l'amministrazione resta Marco che funzioni il principale è quella di dare le concessioni
E tra l'altro anche in materia concessoria l'autorità può fare proposte di modifica e se il ministro non le accetta la questione va al Consiglio dei ministri cioè non è che prevale
L'opinione del ministro
Doveva essere adottato un regolamento per individuare le residue competenze del ministero poi non è stato adottato
Però grosso modo il grosso del
Potere viene spostato sulle autorità
C'è una potenziale sovrapposizione tra l'autorità della concorrenza e l'autorità di settore nel senso che questa autorità che pure ha il compito di promuovere la concorrenza non assorbe le competenze proprie dell'autorità garante della concorrenza e del mercato
Quando che mantiene le sue posizioni e sue funzioni
Allora non teoriche perché il settore monopolistica ma comunque di contro la posizione dominante contro la pubblicità ingannevole verissimo
Rispetta queste funzioni le autorità di settore hanno compiti di segnalazione
L'Autorità garante della concorrenza
Ne ha parlato gentile quindi io mi esimo dall'entrare nel merito del
Definizione della natura delle autorità nono le stesse opinioni che a lui ma non rientra nella mia relazione parlarne certamente
Teo un'autorità neutrale si giustifica in quanto teoricamente la sua funzione non sia una funzione politica
Ora queste possibile nella misura in cui il legislatore individui chiaramente gli obiettivi politici da perseguire talché il perseguirli diventi un problema tecnica
Certamente l'obiettivo è ben individuato è quello di aprire il più possibile il mercato compatibilmente col servizio universale e con la garanzia degli utenti che ci sia le implicazioni politiche in alcune delle scelte
Che fa questa autorità
Non c'è dubbio
Che queste funzioni le possa fare un ministero io lo escluderei assolutamente
Allora abbiamo con la legge quattrocentottantuno novantacinque un sistema lineare ma necessariamente transitorio perché un sistema di regolazione di un concorrenza che non c'è
Che non c'è perché resta non è stata fatta la liberalizzazione
A questo punto arriva il decreto Bersani
Arriva il decreto Bersani che io devo esaminare o tra l'altro nel frattempo documentare la complessità
La legge il decreto centododici Bassanini
Trasferisce diverse competenze alle Regioni e anche le province e qui c'è un bell'articolo di flessore Morosini è qui presente
Che spiega la complessità che deriva da questo trasferimento
Io devo esaminare un po'noioso perché qui il le Marche queste materie hanno un alto contenuto di tecnicità e spesso le norme sono di difficile lettura
Però devo almeno sommariamente scorrete il decreto Bersani il decreto Bersani sotto il profilo che riguarda questa relazione cioè i profili di ruolo del governo del ministro e il ruolo dell'autorità
Anticipo subito che il ministro recupera molti dei poteri chiave
E che si determinano sovrapposizioni significative io ho contato ben diciassette procedimenti che devono passare sia dal ministro che dell'autorità
Ma su questo punto nero
Il ministro ha un ruolo di carattere generale che è quello di garantire la sicurezza e l'economicità del sistema elettrico
E voi capite che il concetto sicurezza ed economicità non è un concetto che ad un contenuto univoco
Che salva di salvaguardare la continuità delle forniture e la riduzione della vulnerabilità del sistema
Il ministro del comunque un potere di indirizzo
Sulla sicurezza sulla manutenzione sulla continuità sullo sviluppo della rete di trasmissione nazionale
Su questo dà indirizzi al gestore della Rete
Tralascio gran parte dei poteri che sono molto forte che ci sono nella fase transitoria
Tutti i poteri che accompagna la scomposizione dell'ENEL
Mi farò qualche cenno ma poi non faranno parte dell'assetto istituzionale standard del settore
L'autorità
Fissa le condizioni per garantire a tutti gli utenti della Rete la libertà dell'accesso a parità di condizione l'imparzialità la neutralità del servizio di trasmissione dispacciamento
Il ministro definisce gli indirizzi strategici operative del settore del ma
Esercita questo potere
Su parere chiedendo il parere all'autorità
Il ministro eserciti i diritti dell'azionista
Della Società ritrasmissione
Che resta a totale per ora a totale capitale pubblico di d'intesa col Tesoro
Disciplina
La concessione al gestore dell'attività di trasmissione trattandosi di concessione non c'è scritto nel decreto Bersani ma si deduce dall'articolo due della legge istitutiva Grest pienamente in vigore sui sulle concessioni d'autorità a il potere di dare un parente di apparire non vincolante ma quasi vincolante
Le autorità
Determina
Da direttive sulla base delle quali il gestore della rete adottare le regole tecniche in materia di progettazione funzionamento degli impianti
Il ministro determina l'ambito della Rete di trasmissione nazionale su parere dell'autorità
Autorizza il gestore da affidare a terzi la gestione di porzioni
Limitate dirette
Ma le convenzioni per l'affidamento sono approvate dall'autorità
Definisce le convenzioni tipo per disciplinare interventi di manutenzione e sviluppo della Rete
Ma lo fa su proposta dell'autorità voi sapete che la frutto proposte più forte del parere perché la proposta lato di d'iniziativa del procedimento e in qualche modo nel termine contenuto
Il ministro definisce le convenzioni con le società che dispongono delle reti di trasmissione
Sulle quali però
Autorità esercita il controllo è anche un potere sanzionatorio in caso di violazioni
Del sull'accesso deluso paritetico della rete di trasmissione
L'Autorità determina
La misura del corrispettivo dovuto al gestore
E propone
I qui c'è un sistema molto complesso e il il ministro individua con decreti sono gli oneri generali afferenti al sistema ma lo fa su proposta dell'autorità
L'Autorità sua volta una volta che il ministro li ha individuati su sua proposta sottoposta autorità adegua il corrispettivo in modo che sia comprensivo degli oneri di sistema
Determina il ministro sempre con decreto la cessione diritti e obbligazioni relative l'acquisto del genere etnica gestore internazionale su parere dell'autorità
Adotta gli indirizzi ai quali si attiene l'acquirente unico per salvaguardare sicurezza economicità del degli approvvigionamenti su parere dell'autorità
L'autorità emana le direttive
Sulla base dei quali l'acquirente unico stipula contratti di vendita con i distributori condizione non non discriminatorie qui non c'è interferenza con il ministro
Ancora l'autorità determina la misura del corrispettivo per attività svolte dell'acquirente unico anche questo lo determina l'autorità senza interferente
Il ministro approva lo sa interessa questa l'intenzione un po'meglio sette però
Che interessa o che noiose
Approva il sì questa la distribuzione dei compiti poi significativa come vedette insomma non so se le scelte adottate siano state le migliori
La prova
Il ministro con decreto la disciplina del mercato predisposta del gestore del mercato su parere
Dell'autorità
L'autorità invece da sola competente Besta competente anzitutto in materia di tariffe e
Eppure competente per le controversie in materia di accesso alle reti
Per determinare le clausole negoziali regolamentari le regolamentazioni tecniche
L'Autorità autorizza i contratti bilaterali che non passano quindi dal sistema
Riservato ci possono essere anche rapporti diretti tra produttore e cliente libera
Ma ci vuole l'autorizzazione dell'autorità
Ancora autorità esercita un potere di vigilanza sul corretto comportamento degli operatori del mercato
E invece di nuovo il ministro disciplina con Regolamento il funzionamento e piccole reti isolate su proposta dell'autorità
L'autorità di qui torna alla sovrapposizione
Parziale con l'Autorità garante della concorrenza del mercato esprimo un parente
Qualora si debba concedere proroghe oltre il primo gennaio due mila e tre per le concessioni di in atto
Il sopra alcune marketing sono in questo caso la competenza siccome attiene all'esistenza della concorrenza raccoglie la competenza è dell'autorità della concorrenza rispetto a questa funzione l'autorità del settore
Rimane ha un potere solo consultivo
Ancora l'autorità invece del senza interferenze che termini criteri e parametri economici per la determinazione del canone annuo ai proprietari dirette che non siano concessionari
E ancora adesso l'individuo con provvedimento le modalità e le condizioni delle importazioni queste molto importante
Nel caso in cui risultino insufficienti le capacità di trasporto disponibili tenuto conto di un'equa ripartizione
Tra mercato vincolato è libero
Però su questa competenza e che l'articolo dieci comma due viene attribuite all'autorità
Però risalendo poi alla all'inizio all'articolo uno del del testo
Esiste un potere di indirizzo del ministero dell'industria a questo riguardo
L'Autorità emana con provvedimento norme sulla compatibilità ambientale ed economica dirige elettriche importata da Fresi non appartamenti non appartenenti l'Unione europea
Poi ancora il ministro riacquista un potere di direttiva in materia di energie rinnovabili
Ha un potere di indirizzo
Sull'ENEL spara che svolge l'attività di vendita
Ai clienti donne
Ci sono invece diversi procedimenti che riguarda i clienti idonei sono quelli non vincolati cioè sono le quelli che possono comprare
Da più produttori da produttore diversi
Qui ci sono diversi procedimenti nei quali vi sono interferenza
Ma la domanda è se questa setto rispondevano a qualche razionalità
Ancora se è rapportabile ha qualche esperienza già fatta studiata
Ma qui la risposta con riferimento alle altre esperienze subito negativa perché non esiste un modello standard
Anche all'estero ogni modello diverso dall'altro il modello per esempio anche le fra i Paesi anglosassoni il modello prevalente
Gli Stati Uniti e quello della sostituzione dell'autorità amministrativa mentre il modello inglese vede d'autorità ufficio equivalente autorità inserita dentro l'autorità amministrativa quindi inutile di farsi come facciamo con la nostra esterofilia modelli stranieri
E anche nell'esperienze nazionali
Le la vicenda dei delle diverse autorità estremamente frastagliata perché sono state fatte quasi tutte collegi singolare ognuno è stata fatta secondo un criterio che valeva in quel momento che poteva avere un qualche senso il rapporto alla specifica funzione le autorità non svolgono dico brevemente tutte le stesse funzioni ce ne sono alcune che reggono come la Banca d'Italia ci sono autorità di regolazione del settore svolgono competenze amministrative sto
Altre invece che sono solo di garanzia paragiurisdizionale
Come quella per la concorrenza e la Cartwright assiro sciopero e quelle di regolazione sono un po'una via di mezzo perché hanno caratteri dell'una e i caratteri dell'altra ma anche fra quelle di regolazione di servizi di pubblica utilità energie telecomunicazioni pur essendo nati insieme quasi insieme nel senso che i tre tic dei tre articoli della legge
Istituti istitutiva dell'autorità dell'Energia due riguardano anche quelle del delle telecomunicazioni e e poi dopo la legge successiva sulle telecomunicazioni è contenuto diverse modifiche rispetto a quella precedente e poi come vedete il decreto Bersani ha contenuto modifiche significative rispetto alla legge istitutiva quindi è inutile rifarsi ad altri modelli per verificarne per verificare congruenza rispetto al modello
Mi avvio alla conclusione alla Rizzardo le singole funzioni assegnate al ministro Torretta si può dire che il ministro ha una funzione prevalente nell'assetto organizzativo del settore
Mercato molto marcato la fase transitoria ma anche la regina
Che recupera sicuramente poteri di indirizzo su quanto resta di pubblico nel settore
L'Autorità della concorrenza
Alle stesse funzioni che esercita negli altri settori quindi posizione dominante concorrenza sleale
Come già nella legge istitutiva
L'Autorità per l'energia elettrica e il gas
A competenze esclusive su tariffe corrispettivi regole tecniche
Svolge una funzione diciamo paragiurisdizionale per le controverse in materia di accesso
Partecipa alla funzione di garantire l'approvvigionamento energetico con le norme sull'importazione con le competenze in materia di protezione per il resto partecipa ai procedimenti che determinano l'assetto organizzativo del settore con pareri in qualche caso proposta e comunque indirettamente perché l'insieme dei poteri che ha fanno sì che questo non è un settore che sia
Dirigibile se non in accordo con l'autorità Renzi
Però ci sono delle interferenze forte io ho contato diciassette procedimenti
Che si concludono solo con l'intervento dei due soggetti autorità ministero
E allora che cosa succederà
Ma la soluzione più probabile è quella del conflitto
Il se io ho fatto parte per due anni della
Consiglio nazionale dell'ambiente come però rappresentante del ministero dell'industria del ministro industria
E solo con molta buona volontà sono riuscito a rimuovere la situazione nella quale essendo tutti i procedimenti di concerto fra i due ministeri nessun provvedimento veniva adottato da molto tempo
Cioè il potere diventa un potere interdittivo
E naturalmente un conflitto istituzionale fra questi due soggetti avrebbe degli effetti paralizzanti pericolosissimi
E quindi e dà vita
Ed evitare anche un altro rischio che quell'opposto cioè di una prassi di totale cogestione
Cioè potrebbe l'autorità sbagliando
Pensare che siccome non se ne esce dopo tanti conflitti che potrebbero essere successi vedrete che non succederà più o meno latente
Cercare di gestire insieme di esercitare la propria parte della funzione insieme al Ministero creando organismi paritetici i seggi io credo che sia una soluzione di questo genere
Negherebbe la stessa ragione di esistenza dell'autorità
E allora concludo l'unico l'unica soluzione che vedo è quella di una prassi
Da instaurare
Che sia rispettoso dei ruoli sia animata da spirito collaborativo sono quelle vicende istituzionali che in larga misura come molte vicende istituzionali sono poi dimesse alla qualità umana e professionale degli attori
Autostrada Giampaolo perché ci ha dato con molta dovizia di particolari conto di quella che la in difficoltà diciamo della dell'interprete di fronte a questo in modo nuovo di legiferare che impone anche una nuova mentalità e che comunque
Si crea una serie di problemi perché abituati in un certa senza sistematizzare le varie cose qui abbiamo un'estrema difficoltà imprestato
Sistema di equilibri diciamo che ovviamente poi in quanto sistema di quei libri non permettano la rigidità delle regole che eravamo abituati e che quindi ci rendono tutto estremamente più complicato
Sentiamo repressione e librai che ci parlerà della liberalizzazione concorrenza del coro dell'Autorità per l'energia elettrica
Sì grazie innanzitutto per questo invito in una sede che ritengo estremamente interessanti può andare il Dipartimento di economia dell'Università degli studi Roma tra
Anche perché come è stato evocato dai relatori precedenti molti dei problemi che ci troviamo ad affrontare sono nuovi richiedono un contributo sia da parte di diverse amministrazioni istituzioni e tra queste penso associandomi con chi mi ha preceduto vanno senz'altro ricordate all'università con il suo ruolo di ricerca di invenzione e di proposta
La saluto anche chi mi sta ascoltando di radio radicale
Sono senso che aveva uno dei tre commissari dell'Autorità per l'energia elettrica e gas
Essendo l'ora un po'tarda penso convenga affrontare tre gruppi di problemi
Innanzitutto spendere qualche parola sulla perché si deve lei per liberalizzare disservizio dell'energia elettrica promuovendo la concorrenza
Secondo luogo di Rhode un ruolo dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas in relazione a quelli che sono gli obblighi del servizio di pubblica utilità
Infine mi permetterò di ricordare alcune assimetria
Indotte dai processi di liberalizzazione e in particolare dal processo di liberalizzazione che riguarda il servizio Venezia venti
Allora perché liberalizzare e promuovere la concorrenza
Se noi guardiamo il nostro Paese nel confronto competitivo europeo notiamo un deficit di competitività in qualche modo rappresentato dai dati relativi allo sviluppo economico del Paese
E vediamo come questo deficit di competitività sia anche attribuibile qualcuno arriverà dagli amici economisti in larga misura attribuibile
Al diverso grado di efficienza dei servizi pubblici e tra questi servizi via quello dell'energia elettrica
Ma direi ancora di più se si guarda al deficit di competitività tra fare dell'Unione economica europea o dell'Unione Europea le aree a nord americana si vede ancora una volta come questo deficit di competitività sia legato a una diversa struttura organizzazione dei servizi che nell'intera Unione Europea tardano ad essere ristrutturati riorganizzati
Rilanciato in una logica di efficienza che di competitività
Allora qui mi rifaccio alla relazione che ogni anno l'Autorità per l'Energia Elettrica di gas presente al Parlamento e al Presidente del Consiglio dei ministri
Sì nota come nel settore elettrico nel confronto con altri Paesi europei
Sì riscontri un maggiore costo in quella che è la produzione di energia elettrica che questo maggiore costo lo ritroviamo in tutta la catena
Di attività che porta all'erogazione dell'energia elettrica voleva dire alla definizione servizi all'utente finale
Vediamo delle forti differenze per quanto riguarda la qualità del servizio nelle diverse aree del Paese da dire se confrontiamo Settentrione con il Mezzogiorno confrontiamo le città con le campane
Alcune differenze ovviamente hanno un carattere strutturale difficilmente eliminabile altre differenze nascono da l'efficienza del soggetto dalla inefficienza del soggetto ingenerare monopolista preposto al servizio
Vediamo
Come il settore energia elettrica nazionale sia caratterizzato per quanto riguarda la generazione da un parco di generazione fatto molte volte da centrali
Obsolete
Che insistono per quanto riguarda l'utilizzo il combustibile l'impiego del così olio combustibile
E hanno un rendimento termodinamico non all'altezza di quelli che sono i nuovi standard tecnologici
Quindi tutto ciò si fa pensare che vi sia l'opportunità l'esigenza Investimenti anche diretti ai fini di un ammodernamento del parco di generazione
Vediamo infine come il nostro sistema
Elettrico sia caratterizzato da un basso grado di internazionalizzazione vi siano poche o pochissime alleanze produttive
Una delle alleanze che si era prospettata tradire Alleanza trainare danaro è venuta a cadere solo pochi giorni fa
Vi è anche un basso grado di diversificazione
Nonostante vada riconosciuto Novo mesto canto dell'ENEL uno sforzo considerevole al riguardo
E a tutti gli effetti una iniziativa come Renzi attiva Wind perché si propone di valorizzare una serie di assets riferiti al sistema delle comunicazioni in una logica di ingresso nel settore tre condizioni nazionale
Sia innovativa che nello stesso tempo anticipi comportamenti che vediamo oggi fatti propri anche da altre società europee
Tutto ciò ci fa dire
Che al fine di sbloccare questa situazione
Al fine di un rilancio come dicevo imprenditoriale sia necessaria una robusta iniezione
Di concorrenza
Di liberalizzazione di apertura del mercato
Ma di tutto ciò penso parlerà molto meglio di me era amico Michele Greco
Va però detto che qui per quanto riguarda l'idealizzazione non c'è un movente
Mentre
Il sistema se vogliamo l'oculistica integrato una sola regola quella del monopolio e quindi semplice riproducibile
I mercati non lo sono sono fortemente dinamici hanno diversi gradi di sviluppo tengono conto delle specificità locali che pertanto devono essere scoliamo inventati giorno per giorno e quindi io tendo ad essere ottimista perché penso che il nostro Paese abbiamo una capacità di reazione di invenzione che trova pochi eguali in altri
Vi sono però alcuni problemi che si pongono sempre oggi con particolare urgenza incidenza e tra questi devo citare la questione della privatizzazione dei soggetti una volta monopolistici oggi non più alla luce del decreto legislativo
Di cui si è parlato decreto legislativo di attuazione della direttiva europea
Pertanto vediamo negli intenti dell'esecutivo
Una privatizzazione soggetto monopolista che viene in un certo senso d'anticipare i tempi della liberalizzazione
E pertanto quello che il circuito circolo normale che lo studioso vorrebbe considerare nel quale si fa riferimento liberalizzazione concorrenza privatizzazione
Viene in una qualche misura rovesciato
Tutto ciò
Pone un problema di conflitto potenziale tra due figure che mi permetto di richiamare con termini inglesi e americani
Prefigura dello stent colte da vale a dire del consumatore utente in senso ampio
Ed è lo share raccolte vale a dire dello azionista
Della società compagnia l'azienda che può può verranno privatizza
Esiste qui un conflitto potenziale in conflitto risolubile ma questo conflitto in conflitto ritengo anche interessante banalizzare che assecondiamo un precedente nel servizio
Del gas nei servizi di pubblica utilità del gas attraverso
In ogni modo si può anche dei che una privatizzazione diciamo anticipa soggetto oggi monopolista in fase di dei verticalizzazione abbia un effetto catalizzate nei confronti di tutta una serie di scelte che sono prefigurate dal decreto legislativo del sedici marzo
E
Che devono
In qualche modo svilupparsi secondo una loro tempistica del decreto legislativo prevedeva svolgersi nell'arco di alcuni anni
Allora una privatizzazione seppure parziale come si sta proponendo dell'ENEL richiede che sia fatta chiarezza su una serie di dati anche strutturale che riguardano i rapporti tra questo nuovo su oggetto in fase di privatizzazione seppure iniziale quindi dei con dei comportamenti imprenditoriale che ne verranno di conseguenza esaltanti
E tutta una serie di dati di contorno dei contesto perché rappresentano quelle che sono le esigenze di un mercato di tradizione
Pure qui vediamo qual è il ruolo uno dei ruoli che può giocare
L'Autorità per l'Energia elettrica e del gas
Il ruolo principe come è stato detto da un amico Giampaolo Rossi riguarda quelli che sono gli obblighi del servizio di pubblica utilità l'ora tra gli obblighi del servizio di pubblica utilità includo titolo forse esemplificativo maniera anche esaustivo la tariffa unica la tutela dell'ambiente
Gli obblighi del servizio universale
Infine alcuni strumenti qua nelle cosiddette separazione contabili amministrative che includerà spiegano perché tra appunto trovi omonimi dai servizi di pubblico servizio
Polifonica
La legge che istituisce l'autorità previsioni perché il gas superfluo ricordare la legge del quattordici novembre
Mille novecentonovantacinque numero quattrocentottantuno prevede che vi sia nel Paese una tariffa unica per gruppi l'utente
E quindi gli utenti che appartengono allo stesso tipo così purché questi utenti diciamo usufruisco del servizio quindi siano nel cuore che si chiamava condizioni di cliente vincolato abbiano ad usufruire questo è un loro diritto dello stesso storico dunque sito
Come il diritto la tariffa unica si esprimeva nel passato attraverso un complesso meccanismo di conguagli che va sotto il nome di cassa conguaglio per il settore marittimo questo meccanismo di fatto caduto il non tanto con il decreto legislativo di cui abbiamo parlato quanto con e l'adozione di fatto di alcuni principi che sottostanno alla direttiva europea per mercato unico delle tre città quindi accaduta il diciannove febbraio questo ma il mantenimento della tariffa unica a fronte di un sistema tariffaria un uomo dei verticalizza che vede la tariffa in assenza o sostanza formata da due parti
Una parte che si riferisce a quelle che sono le condizioni di servizio che dovranno per ragioni tecniche sono offerti in condizioni monopolista del trasporto energia elettrica
Lo sport è asimmetrica non può essere duplicato quindi esisterà sempre un soggetto che a tutti gli effetti si comporterà come monopolista seppure con le condizioni ma l'altra parte riguarda così che sono i pranzi qui si tratta questo punto di transito riflettono imposti dalla segnalazione del signor talora con questi due elementi fine di garantire la tariffa unica al cliente vincolato comunque fortemente in generale in una cena mercato libero ci si trova nella necessità di istituire un meccanismo di perequazione che tenga conto delle differenze territoriali
Nell'ipotesi che queste differenze territoriali con il tempo vengano a diminuire ci sia una ci siamo perequazione a tutti gli effetti anche di quelli che sono imposti e non più di quelli che sono i mezzi tariffa
Vi è un altro aspetto e quindi su questo perequazione l'autorità è decisamente impegnati in vista progettando il sistema di perequazione questo rappresenta un problema anche economico di prima grandezza
E quindi invito che gli studiosi volendo da analizzare la questione
Vi è un altro problema se vogliamo ancora più incidente che riguarda i criteri che l'autorità adottate nella definizione i valori tariffa
Ora questi criteri non possono cambiare nel tempo perché inutile dirlo sono darebbe certezze almeno si parla di incertezza ragionevoli a quelli che sono alle operazioni quindi devono essere dei criteri chiare trasparenti definiti una volta per tutte
Questi criteri autorità è impegnata nel adottati in un provvedimento di pochi mesi fa sulle tariffe di detto ordinamento voleva dire trasporto per conto terzi sulla rete nazionale sono i criteri che si fanno a due parametro
Primo sembra ricostituzione del capitale investito nel riassetto che questo capitale a sua volta sarà composto dei vizi da mezzi propri il secondo si rifà a quello che è il rendimento
Singolo intorno nativi mercantile perché
Naccarato europea a sua volta una prospettiva ampia di mercato europeo deve confrontarsi con altri mercati tipicamente furono e quindi i parametri non possono essere diversi da un mercato all'altro altrimenti l'investitore internazionale ma anche un investitore nazionale anziché collocare le sue risorse su quell'attività veicolo corrente su altro
E quindi ci si troverebbe di fronte qualora vi fossero delle differenze Abdelkader le distorsioni anche vistoso
Pertanto l'autorità propone dei parametri che sono delle relative ai mercati a tre
Vi è un ulteriore elemento ma i fatti tariffari questo riguarda la dinamica ovviamente le tariffe
Poi si modifica nel tempo perché si suppone che i diversi soggetti
Aumenti fino la loro efficienza auspicabilmente e che pertanto i costi di erogazione del servizio meno per quelle che sono le parti tariffate tendono a diminuire
E aumenti allo stesso tempo la qualità monumenti qualità sono anche sui fatti economici interessa riconosciuti i valori tariffa allora ecco qui questo meccanismo detto price-cap del tetto pressoché contenuto nella legge quattrocento ottantuno perché istituisce l'autorità alcuni mi ha riferito prego
In questi sono se vogliamo gli elementi cardine di cui era responsabile o twittare quindi qui si vede il ruolo d'autorità subiamo anche il criterio del price-cap diverse articolazioni che non sto qui a definire questo non oggetto un tema importante di ricerca
Vi è un ultimo aspetto poi che riguarda sempre se vogliamo quella che è la fattispecie tariffari riguarda i cosiddetti servizi che possono essere offerti subito dopo il contratto contatore stabilisce per così dire la frontiera tra soggetto erogatore del servizio utente ma molti avranno sentito parlare di controllo gestione della domanda di come la domanda quindi può influire sull'offerta come l'investimento
Sulla domanda o diciamo una maggiore efficienza della domanda può bilanciarsi con una offerto più efficienti
Questo rapporto ma lo si definisce nei così detti programmi uso qui e non con un termine angloamericano utili di messa in commercio
Ma i programmi di dimessa immenso rame che consentono di intervenire sull'utente cioè di far sì che l'utente usi Venere sia eventualmente in modo più efficiente quindi usi di meno sui programmi che Tirano se vogliamo con sé portano con sé tra i gruppi sociali
L'utente l'erogatore servizio che di fatto rende meno energia elettrica è un soggetto terzo che per investire in tecnologie di utilizzo densi elettrica più efficiente ecco che qui si pone un problema di tripartizione del beneficio che in futuro loro ritorno vedrete riflesso infatti tariffa questa prospettiva sforiamo non di breve periodo conga prospettiva critica anch'esso un'analisi suoniamo economica importanti
Vengo brevemente agli altri gruppi di problemi questi sono la tutela dell'ambiente io a tutelare l'ambiente e la vediamo tipicamente riflesso nelle politiche anche agenti entrare nel nostro Paese nella promozione delle fonti rinnovabili Carosi nelle attività di ricerca e sviluppo allora ci si chiede in un sistema di terrorizzato competitivo come fanno i diversi soggetti
A investire in attività di ricerca e sviluppo di lungo periodo che lo devono rispondere all'osceno col in questo caso che risveglia in una logica di voler come fanno questi soggetti a investire fonti tra produzione e si vede che non non competitive vorrà dire che non si confrontano con le fonti a tutti gli effetti vengono chiamati oggi con una ricetta tipicamente gas naturale utilizzatrici Grasso combinato perfetto
Ora ecco che qui queste sono deve assicurazioni che deve essere date al sistema servizio elettrico liberalizzato
Ora per le fonti rinnovabili il decreto legislativo prevede in sostanza due meccanismi una specie di meccanismo dice notificati una mercato di diritti se vogliamo rendere produrre energia con fonti rinnovabili che preveda un obbligo e quindi un sistema di gare affinché vengano costruiti gli impianti che utilizzano energie rinnovabili più efficiente e qui notorietà ente viene i proventi delle inserzioni ora essere che sviluppo linee principio potrebbe non essere mantenuta in quelle che sono le dimensioni attuali che rispondono del re prospettive di lungo periodo allora deve essere dato assolviamo trovato una formula limite consortile per cui diversi soggetti pure in competizione tra di loro trovano l'esigenza di collaborare su delle iniziative che riguardano in sostanza la sopravvivenza di lungo termine di tutti
Questa logica venne chiamata mi scuso per utilizzare ancora l'anglo americana dagli americani comunque nel Ticino copre tredici incontri tecnici
Da ultimo vi è la questione del servizio universale
Ora uno dei meriti scoliamo del nazionalizzazione dell'energia elettrica nazionale è stata quella di assicurare a tutti i cittadini del Paese il servizio mette ma gli utenti si possono trovare in zone montagnose nelle isole in situazione isoliamo disperata sono con gli utenti che sono in situazioni sociali ed economiche disperante
Tra questi sono degli obblighi che vanno in qualche modo isolati e che vanno intensificati rappresentano dei costi vanno riconosciuti e quindi assegnati anch'essi eventualmente attraverso dei meccanismi di che questa è una ipotesi sornione un solco si potrà si torna e ancora sempre nei ruoli d'autorità quindi loro vedono voi vedete questa molteplicità dei soggetti che si confronta disservizi di fasi del servizio e quindi direi una esigenza fondamentale che è quella della separazione delle attività questa è una separazione lui che sono i valori economici quindi contabili amministrativi che si riferiscono le diverse utilizzati che non ci siano dei fenomeni di sussidio incrociato per cui l'utente
Qui sui al servizio elettrico non si trovi a pagare le telecomunicazioni che vengono offerte dello spessore dei vale a dire venti oppure perché chi è utente vincolato non si trovi chiesto io sovvenzionare il cosiddetto utente al cliente leggibile sul mercato nero che fa contratti diciamo con un fornitore di energia quindi le separazioni sono essenziali al fine di dare chiarezza diciamo anche su cioè la situazione non rappresenta non solo un fatto burocratico volendo mercato che funzioni bene all'assicurazione al suo interno perché gli azionisti chiedono che l'attività sia separate vogliono sapere dove si evince e dove si sta ieri due questo è l'ultimo questione che di cui parlerò la questione delle assimetria dovute ai processi di liberalizzazione processi rivelazione tipicamente processi fortemente rinasce quindi cambiare la situazione quindi hanno diciamo dei vincitori ebrei perdenti
Allora
Vi sono degli ordini se vogliamo conflitti questo Chiara è un confronto quasi dialettico cioè basse tariffe erano contro la valorizzazione delle sorgenti
Un elevato grado di concorrenza fra contro i campioni nazionali
Con l'elevato grado di efficienza del servizio ma magari contro i valori occupazionale cioè un imprenditore e tentato ridurre quanto possibile l'occupazione anziché fare investimenti questa diciamo può h e vi sono a cuore suoniamo delle asimmetrie più ampie per cui alcune regioni perdono o vincono rispetto ad altre una generazione magari la nostra vince o perde rispetto alla generazione successiva
Allora è importante che queste di questa simmetria in qualche modo si tenga conto il decreto legislativo ma qui il discorso porterebbe lontano
Contiene una serie di io chiamai proprio ammortizzatori sotto un profilo economico non sono mai stati chiamati così ma in una facoltà come questa crebbero essere definiti tra e questi sono una la figura dell'acquirente l'unico l'altro il meccanismo dei contratti cosiddetti bilaterali tra soggetto fornitore di energia elettrica e utente
Meccanismo che precede la formazione della cosiddetta borsa l'energia elettrica quindi il boschive sarebbe il mercato naturale diciamo viene preceduta
Da un periodo vorrei non lunghissimo in cui si sono solo contratti bilaterali definito dopo una serie di clausole sulle amante risale un altro ammortizzatore si riferisce a quelli che sono i valori diciamo dei diversi soggetti e le posizioni dominanti ci si propone di ridurre la posizione dominante del soggetto monopolista vale a dire dell'ENEL questa posizione dominante viene diciamo contenuta proponendo la vendita dei quindici pienamente anche questo un ammortizzatore rispetto all'obiettivo
E infine viene un altro aspetto ritengo vorrei sottolineare se le guarda quelle che vengono in generale chiamati gli oneri di sistema
Vale a dire gli oneri che devono pagare tutti gli utenti siano essi sul mercato libero se ne se sono entrato in quanto ora cosa succede che in un sistema diciamo interamente vincolato come quello che abbiamo ereditato tutti gli utenti pagano tutto
In un sistema in cui esiste un mercato tariffato ad un mercato in cui sono i prezzi sono chiari i prezzi sfuggita a tutta una serie di imposte che vengono in qualche modo erano riconosciuto in Italia secondo allora cosa accade anche liberalizzando il mercato una serie di assets possono avere più valore rispetto ad un mercato liberalizzato ed altri assets meno però tipicamente hanno più valore di impianti che sono state interamente ammortizzati che producono energia a basso costo caso diciamo di riferimento può essere quello degli impianti idroelettrici interamente
Per converso qui sono dei rimpianti
Che cui Investimenti era stato infatti per delle ragioni risolviamo di ordine generale sentì una sicurezza energetica del Paese nel passato la sicurezza energetica del Paese era affidata ai combustibili nazionale e ad una flessibilità intesa nel futuro la sicurezza energetica è affidata al integrazione europea e quindi alle interdipendenze quindi voi vedete come la logica sia completamente recitata e affidata a quelle che sono le risorse tecnologiche di cui dispone tutta l'euro allora chiusa Badalini internazionale diciamo bisogna andare io oggetti chi usava la centrale che dovesse capace di impiegare cinque tipi diversi di combustibile se non si trova un assenso che ne chiaramente una minusvalenza rispetto al mercato
Allora ecco che qui presto un altro problema che ritengo di economisti voler considerare come bilanciare minusvalenze e plusvalenze quando questi hanno una loro dinamica temporale
Se poi come riconosce come una volta che sia stato fatto questo bilanciamento allora qui ci sono se vogliamo durano una logica di tipo obbligazionario per cui nel caso di
Fossero delle minusvalenze questo vengono tutto riconosciute fin dall'inizio
Al soggetto che ne portatore in un altro caso un'altra prospettiva che vedrà le minusvalenze riconosciute come un'assicurazione nei confronti della liberalizzazione del mercato e quindi di fatto in quel caso il riconoscimento delle minusvalenze diventa un incentivo alla vivisezione
Ecco questi sono se vogliamo che i provvedimenti mi sono permesso di presentare ovviamente ci sono altri come come si organizzano ad altri come si definiranno i clienti idonei sulle interconnessioni internazionali come si va a finire i comportamenti di altri paesi come dicono i pediatri questi soggetti possono funzionare ma su questi ci saranno anche le altre occasioni di discutibile
Vorrei però dire che finché le politiche di liberalizzazione abbiano successo è necessario che si dirà è una certezza rispetto ai loro tempi un elevato grado di trasparenza rispetto a quelle che sono le decisioni che si fanno prendere
Ovviamente vi sono gli aspetti che sottolineava prima l'amico Giampaolo Russo
Cuori conflitti tra diversi soggetti io voglio però ritenere che questi conflitti possono essere risolte in quello che io chiamo confronto dialettico in una dinamica degli eventi diciamo che fa sì che non tutte le soluzioni possono essere anticipate ma si trovino diciamo in un percorso che è anche un percorso se vogliamo di cambiamento tutto
Siamo il professor Cheli Beppe Ercole relazione che ancora una volta dimostrato come tutto poi si gioca sul bilanciamento e quindi come tutto è in divenire e quindi rende molto difficile poiché re guardare a qualche cosa di definito che anzi non ci può essere in questa logica del divenire e quindi un con così una necessità di un continuo movimento anche perché studia questi problemi e deve cercare poi di condurli a una certa sistematicità sentiamo ora siamo subito data anche l'ora del pranzo organizzato la parola così
Grazie vorrei esprimere anche un ringraziamento sentito per l'invito parlare in una sede universitaria come appunto ha facoltà di economia di Roma tre
L'accademia e e non deve essere un luogo importante per il confronto e per la riflessione intellettuale questo confronto è sempre necessario tanto
Più credo che sia necessario per chi come me dall'Academy è stato prestato da svolgere per un periodo limitato funzioni di civil service
Io vorrei trattare essenzialmente di tre questioni sulle quali concentrati concentrano la mia attenzione che riguardano essenzialmente tre punto imporre ritengo importante nel processo attuale di della fase di avvio della liberalizzazione del settore elettrico e che sono essenzialmente da un lato l'aspetto delle modifiche strutturali della generazione
Secondo aspetto riguarda i rapporti tra le fasi monocoriale fase in concorrenza nella filiera della produzione elettrica
E le implicazioni che da questa questo rapporto di Libero per un rapporto tra liberalizzazione privatizzazione
E infine vorrei sentivo avanzare qualche suggerimento nell'ottica dell'economista sulla rilevanza dell'attività di regolazione nella prospettiva della concorrenza
Tuttavia anche se molte cose del settore sono state descritte
Vorrei sinteticamente presentare un richiamare alcuni elementi che devono rappresentare una premessa essenziale per la riflessione che intendo fare
Innanzitutto il punto fondamentale questo già
In più di una relazione di stamane è stato messo in evidenza e che
Si è la liberalizzazione del settore elettrico assenza del test sostanzialmente rappresentato il passaggio da una configurazione delle ciclo elettrico è una configurazione unitaria in una distinzione una di in diversi processi produttivi che sono connessi dal punto di vista verticale
Questi diversi processi produttivi possono essere rapidamente riferiti come la generazione di energia elettrica la trasmissione dell'energia la distribuzione delle linea media e bassa tensione di distribuzione e infine la vendita
Il punto fondamentale dal punto per l'analisi del sistema economico e che
Il le attività di trasmissione e distribuzione presentano condizioni di monopolio naturale Buonocore naturale che ha una dimensione nazionale nel caso della trasmissione che invece una dimensione subì nazionale e locale per quanto riguarda la distribuzione
Viceversa le attività di generazione le attività di vendita invece sono potenzialmente esercitavano in condizioni di concorrenza c'è una pluralità di operatori può essere compresenza in uno stesso mercato
Questa distinzione tra fasi di concorrenza e fasi di monopolio e
Estremamente importante prima perché rompe
La per presupposto che era stato sostanzialmente alla base della situazione precedente dalla quale si era partita
Va bene che era la situazione nella quale il la riserva legale che era stata conferita avvenne nel dalla legge istitutiva del dicembre mille novecentosessantadue coinvolgeva
L'intero insieme delle attività del processo produttivo in qualche modo facendo dipendere la necessità di una contesto monopolistico dalla
Necessità fisica tecnologica del monopolio naturale in una sola delle sue false quindi la l'elemento fondamentale essenzialmente questa questa capacità di rottura della rappresentazione questo naturalmente
Da un lato pone un problema importante nella fase di transizione nella fase di passaggio Merk fasi di mercato della riforma individua come fase potenzialmente concorrenziale come cent essenzialmente il mercato della generazione
Entra nella liberal del processo di liberalizzazione con vedendo un ruolo in posizione dominante di un soggetto che ovviamente nel un elevato grado di concentrazione cosa viene superiore all'ottanta per cento della capacità produttiva totale
E e questo naturalmente rappresenta un punto nevralgico cruciale che cosa significhi in che modo si possono determinare quindi condizioni di concorrenza in questa fase d'altra parte tuttavia di un residuo di Monopoli importante questo residuo di monopolio e inedite inevitabile insopprimibile e quindi la relazione tra l'analisi della fase dalla concorrenza a firma Napoli diventa estremamente importante e l'intreccio di competenze tra uno autorità di regolazione dalla concorrenza autoritativa di latino attività di tutela della concorrenza reti l'autorità di regolazione del settore in qualche modo dovrebbe essere a mio avviso essenzialmente vista in questa prospettiva
Con una la riforma
Quello che sia il riconoscimento quindi della distinzione nelle varie fasi questo modello ibrido di una struttura integrate verticalmente
Come nella quale coesistono attività liberalizzate e attività regolamentate tutto quanto e è sostanzialmente costruito a partire dall'operatore monopolista presente nel al quale si chiede di operare una separazione societaria la separazione societaria tra le fasi di generazione la fase di distribuzione la fase di trasmissione la fase di distribuzione della fase di vendita ai clienti idonei ma nella disegno del decreto vi è una direzione strategica unitaria almeno nella fase d'avvio fasi del diritto i tempi non sono noti sotto la forma di una holding industriale
Questa situazione determina evidenti asimmetrie a favore dell'attuale soggetti in posizione dominante questi asimmetriche rendono faticoso la fase dell'avvio nello sviluppo di una concorrenza effettivo da cui quindi le due sfide cruciali la prima è quella di poter definire condizioni strutturali che garantiscono un grado minimo di pluralismo nei dei mercati potenzialmente concorrenziali cioè nel mercato una generazione un grado minimo di pluralismo tra gli operatori e il le questioni di tempo necessari ed è il modo in cui naturalmente queste diversità
Il secondo aspetto per quanto riguarda la fase irriducibile di monopolio la definizione della relazione tra i mercati potenzialmente concorrenziali e mercati verticalmente connessi il monopolio questo coinvolge tutta una serie di questioni in particolari la disciplina dell'accesso condizioni non discriminatorie
E anche a condizioni tali da non incentivare strategie collusiva tra gli operatori nelle fasi in cui la molteplicità di operatori può essere presente la molteplicità è sempre una numerosità piccola
Va bene o strategia eventualmente di come si dice in gergo di frequenti sono cioè di barriera all'entrata nei confronti degli operatori entranti da parte degli operatori nella posizione dominante
Rispetto a questa sfida che cosa possiamo dire con riferimento al decreto e così possiamo dire con riferimento alle ombre che il decreto lascia in qualche modo ancora non illuminate del tutto che cosa possiamo dire rispetto alla fase che a questa fase di avvio
Innanzitutto vi sono certamente effetti positivi del decreto nella fase della generazione
Certamente positivo la rimozione dell'obbligo di vendita dei nel dell'energia elettrica da parte dei produttori privati
Positiva la liberalizzazione delle attività di importazione ed esportazione è positivo il riconoscimento di un mercato finale dei clienti idonei a contrastare liberamente le proprie forniture
Ed è positivo soprattutto il riferimento all'accesso non discriminatorio alla rete della trasmissione nazionale
Tuttavia aspetti
Meno positivi o forse negativi o comunque ti richiede un ulteriore valutazione ulteriore riguarda per esempio la previsione di un metro limite massimo posto a carico di un unico soggetto nel controllo dell'offerta di energia elettrica totale questo vincolo del cinquanta per cento che sembra costituire comunque in prospettiva un mercato caratterizzato se si vuole nella generazione da una molteplicità umbro si numerosità di operatori ma dove un
Elemento di a simmetria sembra potersi mantenere nella fase di trasmissibile nella fase di attuazione nella fase di transizione e avere effetti che probabilmente possono mantenere in nero e nel lungo periodo
Analogamente e aspetto con elementi negativi la generale indicazione di dismissione di capacità produttiva lascia da parte di ENEL che lasciata Appiani elaborati dalla stessa del
Di fatto i tempi e l'ampiezza del mercato libero della generazione non vengono definiti
Per quanto riguarda la fase della trasmissione
Il problema cruciale è che questo soggetto in quanto soggetto monopolistico deve porsi fondamentalmente come soggetto terzo nei confronti della molteplicità dei soggetti che possono operare nella fase in concorrenza cioè nella fase della generazione
E quindi il problema cruciale Edi qual è il meccanismo al quale viene affidata la realizzazione di questa condizione di terzietà del gestore della rete
Vi sono molti modelli alternativi alcuni di questi e differenti tra di loro sono stati utilizzati in altri Paesi l'alternativa adottati in Italia ma non solo in Italia anche in Grecia in Svezia in Irlanda e quello di un soggetto pubblico gestore della Rete
Questo modello non è probabilmente il
Come dire il modello ideale a una serie di debolezze e debole nel recepire stimoli di mercato adeguati sulle decisioni rilevanti in materia di sviluppo della rete
Ma soprattutto questa debolezza si moltiplica sesta si accompagna la persistenza di un potere dei soggetti a monte di influenzare la decisione del gestore
Il decreto non ha fissato alcuna data per l'operatività del gestore della rete e prevede che nelle sue more le sue funzioni siano svolte dalla stessa
Ora il punto essenziale che nel quale probabilmente il disegno di riorganizzi liberalizzazione del seggi riassetto del settore mostra debolezze essenzialmente questo che se si vuole realmente
Consentire agli stimoli di mercato di mandare le informazioni giuste gli operatori noi dobbiamo immaginare che una struttura verticalmente integrata riceva le sue informazioni attraverso movimenti che vanno dal basso procedono verso l'alto che nascono dalla intendendo per bassa dall'aria della domanda e via via dalla domanda
Procedono per domanda indotta fino ad arrivare alle condizioni di offerta nelle prime fasi del processo produttivo
Allora modelli di organizzazione di assetto del settore che danno forza agli acquirenti nei confronti dei produttori in ciascuna delle fasi della filiera sono movimenti sono assetti in qualche modo coerenti con
Una organizzazione del mercato
Tutto ciò che invece è il contrario di tutto ciò che vede il peso di operatori a monte che controllo nobile via le condizioni e vale tutto questo rappresenta una irrigidimento dal punto di vista del disegno della
Dell'asse
Questa è una preoccupazione che bisogna vedere nei termini del decreto e soprattutto tenendo anche conto delle
Spiegazioni o delle interpretazioni politiche in sede politica e del decreto sono state date sembra che nel lungo periodo questo modello che procedono dal basso verso l'alto e si desidera effettivamente che si realizzi quindi vengono date garanzie dal punto di vista politico che questo nei limiti delle possibilità che il decreto lascia questa questa indicazione sarà il più possibile soddisfatta
Di per sé le cose non stanno così mentre nelle norme nelle normative possibilità di invece privilegiare l'altro modello
Ma soprattutto in ogni caso è certamente vero che le cose non stanno così nella fase della transizione perché la fase della transizione essenzialmente caratterizzata riorganizzate intorno alla centralità del viene
E quindi veniamo al punto fondamentale cioè alla imparzialità dati deve essere piena e deve essere garantita da una indipendenza completa da parte del gestore della rete
Possiamo anche prescindere da una polemica solo che occupato le pagine dei giornali negli ultimi mesi del mille novecentosessantotto cioè la vexata quaestio sul regime proprietario della Rete
Il punto indicato come l'avversione finale del decreto in base al quale il la mera proprietà non dovrebbe coinvolgere in alcun modo alcun potere di decisione in merito alla decisioni di manutenzione e sviluppo della rete
Comunque e importante fondamentale che allora i poteri sostanziali sulla gestione corrente sul disegno dell'assetto futuro d'e presente e futuro dell'arte siano potenti
Affidati al gestore sottratti a qualsiasi operatore a monte Dickens
Quindi vi invece qualche incertezza continua a permanere per esempio il disegno del decreto che pur recependo il principio questa preoccupazione si presenta particolarmente macchinoso dove ammette
La possibilità che le attività di manutenzione di sviluppo della Rete deliberate dal gestore possono essere svolte da un soggetto proprietario
E quanto quest'assetto possano rivelarsi compatibile con un'imparzialità effettiva potrà dirlo soltanto l'esperienza concreta future
Vi è infine un ulteriore elemento sempre della fase transitoria che è importante ed è la relazione che viene a determinarsi tra la scelta del modello di gestore e il modo in cui questa scelta si intreccia con quella del dispacciamento prevalente perle
Complementarità
Che esistono tra la fase del dispacciamento e la fase della trasmissione
Infatti il modello di risarcimento previsto in prospettiva nel lungo cinque realizzazione compiuta e quello del dispacciamento di merito e il dispacciamento di merito per come organizzato non lo richiamo perché stamattina professor Gentile
L'aveva descritto con molta attenzione
Non lascia spazi di discrezionalità gestore e quindi può renderne la scelta sostanzialmente neutrale per gli aspetti indipendenti dello sviluppo della Rete
La scelta del gestore
Ma il modello di dispacciamento che invece prevarrà nella fase transitoria e il cosiddetto dispacciamento passante
Cioè una forma di dispacciamento nel quale l'ordine di attivazione della capacità di generazione invece di essere ordinata come direbbero gli economisti secondo schiere di offerta cioè ciascuno dei produttori
Ordina in successione a secondo del differente un maggior grado di costo i propri impianti produttivi
E attivando via via prima gli impianti sempre più più efficienti e poi via via di impianti meno efficienti o comunque quelle maggior costo invece di essere governato da segnali di mercato il dispacciamento Pes passante prevede che l'ordine di attivazione sia definito dal gestore della rete
E questo naturalmente lascia la possibilità che eventuali margini di dipendenza di questo operatore gestore della rete da altre fasi della filiera cioè delle fasi a monte possano condizionare il funzionamento del mercato su quelle frasi su quelle facemmo queste considerazioni avrebbero reso auspicabile un più rapido passaggio dal dispacciamento passando dispacciamento di merito che invece il decreto rinvia al due mila e uno
Per altri aspetti invece è certamente apprezzabile e va nella direzione di questo modello che parte dal basso nasce verso l'alto che cerca di rispondere a sollecitazioni dal lato della domanda dicevo è apprezzabile che il decreto apre all'acquirente Unico la possibilità
E quindi anche qui ci sono elementi di attuazione importanti di di configurarsi come consorzio di acquisto dei clienti vincolati
è stato in tal modo rimosso una potenziale distorsione che sarebbe stata costituita dalla possibilità che originariamente era offerta anche ai generatori di energia di partecipare a tale società con una commistione che avrebbe naturalmente provocato una esplosione dice attenzione nel genetica probabilmente con gli interessi dell'offerta degli interessi della domanda
Bene in queste coppie sulla base di queste premesse vengo adesso sulla alle tre questioni che pensavo di affrontare le modifiche strutturali della generazione i rapporti tra fase Monopoli fase in concorrenza e le implicazioni di questi rapporti per i rapporti tra liberalizzazione e privatizzazione
E la rilevanza dell'attività di regolazione nella prospettiva della concorrente
Modifiche strutturali della generazione a decorrere dal primo gennaio del due mila e tre a nessun soggetto è consentito di produrre può importare direttamente o indirettamente più del cinquanta per cento del totale di energia elettrica
Entro la stessa data con una facoltà di proroga di un anno nella quale è coinvolto Autorità garante della concorrenza e del mercato
E nel dovrà cedere sul mercato non meno di quindici mila megawatt di potenza che fare grossomodo un quinto della propria capacità installata ora in un contesto di mercato che è caratterizzato da elevati costi non recuperabili come nella generazione di energia elettrica
Le condizioni di ingresso sono influenzate dalla natura della concorrenza dalla competizione dopo l'entrata e dalla possibilità di strategie di deterrenza messe in atto e dalle imprese esistenti
Il mantenimento di una quota del cinquanta per cento sia pure come soglia massima in capo ad un unico soggetto lascia nel lungo periodo inalterata in modo strutturale la posizione dominante di ENEL
Le stime che gli operatori indipendenti fanno e che in realtà la quota di mercato liberalizzato Fossa stima si possa essere appunto stimata come oscillante tra un cinque dieci per cento complessivo dalla capacità produttiva
La promozione di un'effettiva concorrenza nella generazione di energia elettrica dipende quindi dalla dinamica del processo di entrata di nuovi operatori
Questo processo di entrata dovrà essere favorito in modo tale che questi nuovi operatori come richiamava Pippo Ranci nella sua relazione annuale la settimana scorsa
Siano possibilmente numerosi certamente indipendenti tra di loro a maggior ragione che naturalmente certamente indipendenti da ENEL
E a tal fine nella fase di avvio diventa cruciale l'acquisizione di disponibilità da parte di terzi in termini di capacità produttiva
E la possibilità per i nuovi entranti di disporre della capacità produttiva di ENEL che verrà messa sul mercato è certamente subordinato nella fase di avvio ad un'esecuzione non discriminatoria del piano di dismissione dei quindici mila megawatt
Il punto fondamentale è che questo processo sta avendo realizzazione in condizioni di pressoché totale assenza di trasparenza
è un processo che innanzitutto come richiamava Sergio Garribba dovrebbe essere tenuto completamente distinto e separato dal problema della privatizzazione di cui si parlerà dopo
Ma non è soltanto questo il punto il punto è che dopo averlo considerato separato dal problema della privatizzazione
Bisognerà chiarire il modo in cui questa dismissione luogo e non vi è nel decreto nulla sui circa le modalità con cui dovranno essere adempiuti questi obblighi dismissione da parte di
E la la discussione sul punto sta si sta svolgendo in condizioni di
Assenza di trasparenza
La discrezionalità Wiener infatti potrà giocare su molte carte potrà giocare sulla tipologia delle centralista cedute potrà giocare sui meccanismi di dismissione scelta per esempio imprese comune con una progressiva
Cessione delle quote di partecipazione da parte di ENEL oppure vendita diretta degli impianti e terze operatori
Sui tempi per realizzare questo piano di dismissioni
Ora
Sulla tipologia delle centrali cadute richiamo rapidamente l'argomento di Sergio Garribba sulla necessità di tener conto di un mix di capacità produttive di complementarità delle fonti utilizzate disposizione di uno stesso operatore per far sì che non gli operatori vennero
Sostanzialmente a disporre di condizioni
Equivalenti a quelli di
Analogamente c'è un problema relativo alla necessità di ricorrere alla polizia di giuramento di input energetici sui mercati internazionali e vi è un problema relativo all'acquisizione di una dimensione necessaria anche a competere con operatori europei
In generale è necessario tenere nel conto dovuto che esiste un contrasto nel quale occorre prendere demente esplicita cognizione tra l'interesse generale al determinarsi di condizioni concorrenziali
Con l'interesse particolare del monopolista che succede il suo ruolo di monopolista
Che potrebbe preferire scegliere i propri potenziali competitori sui mercati e potendo sceglierli preferire di sceglierli come soggetti marginali attraverso per esempio strategia accomodante l'ingresso nel nei confronti di operatori meno temibili
è chiaro comunque che la dismissione della capacità produttiva di ENEL non dovrà essere formale ma dovrà comportare una concreta perdita non solo del controllo ma della stessa partecipazione a qualsiasi titolo fagli assetto dismessi
Più specificamente apparirebbe allora particolarmente problematica nella prospettiva delle concorrenza la via di procedere alle dismissioni dei quindici mila megawatt di capacità attraverso accordi industriali sarebbero con il treno e dei suoi futuri concorrenti
A tal fine quindi sembrerebbe opportuno procedere in un primo momento lo scorporo degli impianti secondo criteri che riflette
Il mix di facile Adn e successivamente allocare gli impianti scorporati attraverso procedure di gara che assicurino uguali condizioni di accesso ai nove per
Sul secondo punto cioè dei rapporti tra le fasi di monopolio nelle fasi in concorrenza avevo due argomenti ma tra vedendo che il tempo stringe potrebbe essere
Del cercherò di mi concentrerò soltanto sul secondo dei due
Che riguarda la assoluta condizione importante di separazione della gestione della rete
Dall'assetto proprietario della Rete
Questo naturalmente porrà un problema di coordinamento tra il gestore della Rete delle società che mantengono la proprietà delle linee di trasmissione che costituiscono la rete nazionale
Nella fase transitoria il mantenimento di un certo grado di integrazione verticale tra il decisore dei piani di sviluppo della rete cioè il gestore e l'esecutore delle attività di manutenzione ENEL holding industriale potrebbe rendere difficile tradurre inneschino adeguati di incentivazione obiettivi di efficacia del meccanismo di dispacciamento
Ma anche nel lungo periodo restano aperti problemi di corporate governance che legano strettamente il processo di liberalizzazione con il processo di privatizzazione
Nella prospettiva di promozione della concorrenza liberalizzazione riassetto strutturale privatizzazione post debbono essere visti come costretta stati distinti
Anche se connesse e il terzo di questi passaggi la privatizzazione che nel caso specifico non è previsto dalla direttiva non rappresenta in generale né una condizione necessaria non è condizione sufficiente per l'apertura al mercato
Ma nell'industria italiana dell'energia elettrica noi abbiamo ragioni particolari affinché il processo di privatizzazione rimanga o entri
Gli enti rapidamente nell'agenda della politica industriale infatti le mie secco del settore e disegnato nel decreto attraverso un distacco formale di costole di varia natura dall'attuale monopolista verticalmente integrato
Che comunque mantiene funzioni di indirizzo strategico di coordinamento dell'assetto industriale e le le attività esercitate dalle società controllate
La difficoltà nella prospettiva di concorrenza e che questo processo in assenza di cambiamenti effettivi degli assetti proprietari finisca con il consolidare le relazioni verticali nelle quali come oggi le fasi a valle sono sensibili ai segnali delle fasi a monte
E non come sarebbe desiderabile il viceversa
Più in generale è soltanto con una privatizzazione effettiva di tutte le attività dell'holding nello diverso per la gestione della rete che potrà concretamente a realizzarsi la necessaria separazione di quest'ultima dal resto della filiera
Il terzo punto al quale cioè ho ancora cinque minuti
E allora forse il dibattito diciamo
Cinquecento
Cioè il terzo punto di cui vorrei parlare invece una questione che credo che debba essere posta
Concerto interesse dal punto di vista è un problema fondamentale dal punto di vista dell'analisi economica del settore di cui occorre prendere una consapevolezza a mio giudizio maggiore di quella
Cioè di cui non abbiamo
Il punto fondamentale riguarda le i rapporti tra
I diversi soggetti regolatori nel caso particolare il ministero e l'autorità dell'Energia del gas diciamo naturalmente le cose dette da Rossi ma riguarda anche i rapporti tra noi come autorità di concorrenza e le autorità di regolazione
Il punto fondamentale innanzitutto e sulla caratteristica di indipendenza che è la legge che ha istituito l'Autorità di regolazione lei autorità di regolazione
Sul quale questa condizione di indipendenza sulla quale sì insistito vi sono ragioni economiche vi sono molte ragioni per poter giustificare le proprietà di indipendenza vi sono ragioni economiche vi è una ragione economica che vorrei cercare di esplicitare perché dovrebbe essere secondo me gioca un ruolo essenziale il punto fondamentale quest'ci ricordava stamattina il professor gentile che il gestore della Rete deve essere controllato e regolato dal ministero dell'industria che deve operare in condizioni di efficienza
La risposta dell'economista di fronte al deve operare in condizioni di efficienza è come se questo fosse semplice
Come se la condizioni di efficienza fosse un problema di Fia io voglio che ci sia efficienza l'efficienza la riverenza
Oppure come se fosse un problema di scelta etica non solo indotta da una parte il metano io filosofica per cui prima sono stato un dissipatore non può mi converto impedimento giusto ed efficiente
Il problema delle presenze un problema di disegno istituzionale
è un problema di disegno istituzionale nel quale
La concorrenza come meccanismo trova la sua principale e fondamentale giustificazione
Perché la concorrenza è fondamentale per ottenere l'efficienza perché ciò che il meccanismo di concorrenza consente di produrre e un incentivo da parte delle imprese a a venire costi contabili che equivalga no ai minimi costi di produzione cioè alle condizioni efficiente appunto di produzione
Questo è il motivo per cui noi accettiamo e riteniamo che il valore della concorrenza sul valore fondamentale
E
Ma questa condizione naturalmente e possibile come prodotto in qualche modo endogeno del meccanismo di concorrenza ma non può essere ottenuta in condizioni monopolistica esattamente perché il Monopoli e questo non può consentire di far
Allora il punto fondamentale a che cosa o a quale meccanismo noi affidiamo l'emergere di condizioni di efficienza nel caso del mondo fuori
Io credo che sia estremamente importante
E dico questo sulla base di un'esperienza che riguarda in parte il caso del settore elettrico ma in anche molti altri casi con i quali autorità per la concorrenza del mercato in questo negozio momento si sta confrontando la necessità di recepire nella interpretazione dell'ordinamento giuridico perché vedo che nel lettera della norma sia ci sia già
La distinzione fondamentale tra il concetto di costo economico dal concetto di costo contanti
Il costo contabile non è altro se non il
L'attestato di quali sono state lire
Risorse che sono stati indicati in un determinato processo produttivo ma il punto fondamentale che noi dobbiamo avere in mente che vogliamo che queste risorse siano minimizzati
Il costo economico e il minimo costo che produrre quelle
Da questo punto di vista
Il qua a quale meccanismo poteri affidare il riconoscimento o l'emergenza dell'informazione del costo economico è un problema cruciale che dobbiamo borsistici
Dico per esempio oppormi pongo la questione alle dal punto di vista dell'autorità delle né della concorrenza e del mercato
Tra le varie fattispecie di comportamenti anticompetitivi c'è una fattispecie che si chiama abuso di posizione dominante queste configurata in tante così risotto fattispecie uno di queste che sia Busto coloro i prezzi sono particolarmente gravosi particolarmente gravosi rispetto che ma eccessivi rispetto ai costi
Eccessive rispetto a quali costi
L'unica possibile interpretazione serie di questo eccessive rispetto ai costi economici cioè i costi minimi di produzione
Ma il problema del monopolista e che il monopolista ha il potere e tanto più quanto il soggetto pubblico questo potere di poter e saper trasformare dissipare le proprie rendite in contenimento di costi e quindi quello che si avrai che se noi ci accontentiamo del concetto di costo contabile noi operiamo delle distorsioni gravissima
Il costo contabile ci dirà che il prezzo corrisponde ai costi in realtà il problema fondamentale e che questi costi contabili non abbiamo nessuna ha ragione per attenderci che siano costi economici
Allora io credo che la ragione economica che sta dietro al alla requisito di indipendenza del autorità di regolazione stia essenzialmente in questa capacità celle
L'autorità di regolazione posso muovere sia per informazioni dirette in quanto con con conoscenze tecniche del settore ma poi soprattutto rispetto ai poteri che essi hanno ai modi in cui questo questioni un po'tecniche di analisi economica comunque in cui applicano i loro meccanismi di regolazione determinano le tariffe e via di seguito
Di costringere gli operatori a rivelare i veri costi economici di produzione e non i costi conta
Questo elemento di indipendenza quest'l'elemento di dipendenza quello che consente di far
E credo che sia questa un punto importante il secondo punto che sul quale vorrei insistere tutta è ancora la un ulteriore richiamo al problema della configurazione dell'abuso di posizione dominante come prezzo gravoso rispetto ai costi la necessità di interpretare il costo come costo di produrre costo economico e non come costo contabile
E la necessità allora di
Come dire di una integrazione di lavoro e di competenze non di competenza accusati di cooperazione tra l'autorità per la concorrenza e l'autorità di regolazione autoritari con di concorrenza nell'applicare quell'articolo della legge in realtà e sostanzialmente disarma
Perché non ha potere di conoscere il concetto economico di cosa
Perché l'occhio conoscere soltanto sia potere di indurre comportamenti per le imprese che lo rivelino ma che lo rivelò dei comportamenti non dalla produzione di bilancio tutto ciò che l'autorità la concorrenza può fare invece spende il bilancio chiamare qualche società di consulenza che magari particolarmente smaccata fare qualche confronto internazionale venisse l'autorità di regolazione lo può fare lo può fare attraverso il potere di imporre tariffe per ragioni che gli economisti conoscono bene
Il disegno appropriata delle tariffe il disegno che consente la rivelazione dei costi minimi di produzione
Allora dove a questo punto diventa importante voto niente portante nel fatto che noi abbiamo un problema
Certamente non le autorità garante della concorrenza e del mercato e contenuto nell'articolo quattordici della nostra legge dove si dice
Tutte le notizie e le informazioni o i dati riguardanti le imprese oggetto di istruttoria da parte dell'autorità sono tutelati dal segreto d'ufficio anche nei riguardi delle pubbliche amministrazioni ora questo è sicuramente una norma importantissime di grandissima valenza capisco perfettamente il valore di questa norma rispetto ad una pluralità di soggetti
Soprattutto l'intreccio di
E anche e una norma che protegge l'indipendenza dell'autorità nei confronti dell'amministrazione ma questa norma scritta nel mille novecentonovanta trova naturale immediata applicazione nei confronti delle autorità indipendenti amministrative di regolazione del settore
Ponendo problemi
Sostanziali molto sedili secondo me circa la possibilità di fare sul serio non so dove
Va
Per Milano conseguenze ciascuna ed entrambe inaccettabili la relazione è stata fatta per iscritto viene è stata anche tirata diciamo così in termini tipografici in circa in un adeguato numero di copie rinvio ad essa mi limito a ricordare che essa vuole in questa relazione che ho svolto assieme alla dottoressa Fabiana di porto anche della Luiss
Che mira ama fare dei principi guida del campo delle liberalizzazioni
E cioè attraverso un'analisi delle varie direttive liberalizzatrice nei diversi settori Gas Energia trasporto ferroviario trasporto aereo telecomunicazioni eccetera dove insomma è intervenuta
La la direttiva liberalizzatrice si riscontrano dei punti comuni dei principi comuni che sintetizzo in un minuto in questi gradualità nel procedere alla liberalizzazione all'introduzione della concorrenza nei mercati interessati gradualità che può consistere in città e normative diverse
Prima liberalizziamo questo pomeriggio liberalizziamo quest'altro aspetto per esempio l'accesso dei vettori al traffico alle rotte intercomunicanti
Poi la liberalizzazione delle tariffe nel trasporto aereo oppure invece come nel campo della nell'energia elettrica in diverse soglie di apertura dei mercati elettrici nazionali entro sei anni una tal quota si deve aprire entro i successivi eccetera fino ad arrivare al trentatré per cento nel due mila cinque
Poi questo è un principio di gradualità che si può articolare in questo modo poi l'imposizione di obblighi di servizio pubblico di servizio universale alle imprese operanti nei mercati interessati in modo che e le esigenze anche degli utenti scomodi poveri eccetera siano soddisfatte e qui con la previsione in una prospettiva liberalizzatrice quindi di concorrenza di chi paga a chi a chi viene imposto non c'è più il monopolista che in cambio del monopolio fa tutto lui criteri di Parri partizione dei costi che vengono anch'essi definiti in relax dalle dalle direttive poi terzo principio eliminazione delle restrizioni all'accesso sul mercato mediante la soppressione di diritti speciali
O esclusivi ovvero mediante l'introduzione di meccanismi concorrenziali di accesso allegare gare d'appalto e in cui più concorrono uno vince da concorrenza c'è prima
Oppure ammissione di partecipazione di vari operatori al servizio Quarto riconoscimento del diritto di accesso all'infrastruttura libero ovvero regolamentato e la creazione di condizioni favorevoli allo sviluppo dell'interconnessione ove la rete e quella rimane quella e gli altri si possano e si possano abbiano il diritto di utilizzarla
A condizioni
Regolate
Parametrati ai costi qui c'è un grande dibattito tra gli economisti e tra i giuristi
Per accedere a condizioni ecco e non discriminatorie attraverso meccanismi di interconnessione alla Rete e quindi con una rete potere operare in più
Poi già ricordato ampiamente la previsione di separazione gestionale o contabile delle diverse attività
Prima integrate e mediante la separazione fra la gestione dell'infrastruttura e del servizio
Per esempio
Nel trasporto ferroviario
Sì impone la separazione della gestione dell'infrastruttura ferroviaria
E quella dell'esercizio dei tre spie servizi di trasporto da parte delle imprese gestionale ferroviari
Nel campo dell'energia elettrica una separazione non solo contabile ma anche gestionale prevista per l'esercizio da parte di un'impresa che svolga anche attività di produzione e distribuzione dell'attività di gestore della Rete o di acquirente unico
Ultimo
La creazione di condizioni per garantire la presenza di un maggior numero di impresa e concorrenti attraverso l'imposizione di limiti in assoluto alle quote di mercato delle imprese dominanti questo è molto interessante perché per esempio proprio nel campo dell'energia elettrica
Ci sono con decreto settantanove novantanove di recepimento della direttiva soglie antitrust la produzione di età andò a qualsiasi soggetto di produrre o importare a partire dal due mila e tre più del cinquanta per cento del totale dell'energia prodotta di importata in Italia a tal scopo viene fatto obbligo ad ENEL di eccedere almeno quindici mila megawatt della propria capacità produttiva in altri casi invece avviene diversamente e cioè stabilita una certa soglia di dominanza a coloro che hanno questa posizione di dominanza vengono imposti degli obblighi speciali di comportamento
Quali avrebbero ottenuto spontaneamente Inga regime di concorrenza strutturale quindi sostanza questi sei
Diciamo principi guida che vedrete un po'analizzati nella relazione scritta rispondono
Al criterio di introdurre una logica concorrenziale vuoi in senso strutturale cioè di pluralità di operatori compresenti vuoi ove questo non sia possibile una logica di comportamento
Secondo l'espressione tedesca come se vi fosse concorrenza e cioè imprenditori gli operatori in posizione dominante vengono attraverso una determinata regolazione oggetto di obblighi di comportamento che
Avrebbero probabilmente tenuto se avessero fu potuto funzionare i meccanismi strutturali della della concorrenza per ottenere quindi come sedi forse concorrenza al Scobo risultati più efficienti con riduzioni di prezzi miglioramenti della qualità dei servizi l'auspicio della relazione si chiude con la cioè la relazione si chiude con l'auspicio che questi principi guida delle di direttive comunitarie liberalizzatrice vengano mantenuti ed estesi anche a tanti altri settori in cui anche nostro
Il legislatore interverrà successivamente
Diciamo a far capo da quello già prossimo alla alla regolazione
Dei dei servizi pubblici locali anche per esempio a settori come quelli della sanità della riscossione delle imposte della direzione delle opere pubbliche o della gestione dei beni culturali
Questo è un sette di principi del quale non si vede la ragione per limitarlo a determinate materia anziché di farne come dire uno statuto
Concorrenziale uno statuto libera delle liberalizzazioni di tutte le attività economiche prima soggette a riserva grazie
Smentito
Diamo inizio uno D'Amuri del pomeriggio una mattinata indubbiamente fatico USA
Do la parola al senatore Umberto Carpi per una relazione introduttiva dei lavori di oggi
Io
Vi ringrazio ringrazio
Per invito tanto più gradito perché
Mi dà l'opportunità più che di fare una relazione di raccontare un postino pur succintamente
La una una storia interessante complicata come è stata quella
Del recepimento della direttiva europea per mercato elettrico ma in realtà l'avventura del processo di liberalizzazione
Di questo mercato in Italia
Un'avventura interessante soprattutto perché io come sottosegretario con delega specifica
E avendo alle spalle l'esperienza come presidente di Commissione industria del Senato nella scorsa legislatura
Della legge quattro otto uno istitutiva
Delle autorità di settore credo che c'è stato per rimborsi inventare no
Ho vissuto tutta questa vicenda dal punto di vista politico ma anche
Con grandi problemi personali e curiosità direi proprio cultura politiche e culturali personali perché
Se chi si è trovato nella mia particolare situazione
Con la responsabilizzato dal ministro fin dall'inizio con quella che poi è diventata impropriamente la commissione il documento Carpi in realtà non era Carpi
Io cercavo di coordinare una commissione molto litigiosa in cui se mai semmai e grande parte era quella di De Paoli del professore Pauli abbiamo onore al merito
Ma chi si è trovato in questa situazione veniva non da una cultura propriamente thatcheriana liberalizzatrice thatcheriana
Io vengo lo dico con molta franchezza con molta umiltà essendo risultato uno sconfitto della storia piuttosto dalla cultura dei combinata
Quindi voi capite che è un'esperienza in qualche modo interessante
Qualche modo interessante non io dico la cultura dei combinate dare l'idea che non ero solo di sinistra ma ero anche fortemente affezionato proprio al
Ma apre il tentativo
Delle teste
Per le società socialiste
Una un bel un bel problema
E quindi anche il tentativo di
Di riuscire a spiegare a me stesso e agli altri il perché dovesse toccare
Proprio una cultura di sinistra e Lori Margot fortemente qui io non penso affatto che quanto è avvenuto sia l'aspetto moderato
O delle diciamo l'azione di governo dinanzi a toccasse proprio pannolini
Avviare perché c'è solo avviato un processo di questo genere
Beh
Dirò solo alcune cose
Pochi giorni fa al la riunione dei ministri o sottosegretari delegati all'Energia dell'OCSE primi anni toccata una discussione durissima
Devo dire inusualmente dura in un contesto molto genera molto diplomatico
Con inglesi e francesi
I francesi
Traduco di quinta e parole riassumo Carrizo noi abbiamo ragioni nazionali
Di cultura nazionale di i rapporti politici rapporti sindacali tutto quello che voi volete interessi chiamiamoli col termine più acuto interessi nazionali
Che ci impediscono di fare più di quanto abbiamo fatto nel recepimento della direttiva Euro PA cioè praticamente nulla
Ben poco
E io li capisco non non non possiamo l'unica domanda per fare perché opposto loro loro e poi richiamavano anche ragioni sociali ieri
Fatto l'unica cosa però che vorrei capire mantenendo poi questo monopolio vi capisco tempo al tempo fatte con i vostri tempi nazionali ma non li abbiamo liberalizzato noi mettiamo sul mercato quindici mila megawatt voi potete venire a comprare poi anche a vendere quindi potete fare quello che volete io posso venire da cui a comprare una lampadina almeno
Domando posto esattamente in questi termini suscitando qualche scalpore ma io posso comprare almeno una lampadina lavori
Devo dire che non mi è stata data una risposta sicuramente affermativa
Dall'altra parte gli inglesi
Il ministro inglese per l'Energia
Tipo più barbuto di me giovani anche molto irruente ha spiegato questo tenero concetto
Dice c'è una città di non so quale Paese
Credo
Una città dove non arrivava gli faccia di quaranta mila abitanti dove non arriva ragguagliarci e non la portiamo portiamo un Energia
E e naturalmente
Facciamo i contatori a gettone
E ognuno può aprire questo però il concetto base
Polvere l'Energia
Per quanto può spendere per tracce fra cui dispone
Per esempio dice i soldi per pagarsi il riscaldamento cito il suo caso
Il riscaldamento dell'acqua per fare la minestra ecco che Latiano
Ma se voi vuole vedere un film alla televisione o fare qualunque altra cosa se non ha i soldi veramente noi crediamo dice certamente è una condizione dura ma noi abbiamo dato l'orgoglio
L'orgoglio
A quelle persone non mi ricordo come le ha chiamate esattamente di sentirsi finalmente clienti
Uno strano tipo di orgoglio io ho ricordato che dal mille settecentottantanove mi pregiato di sentire l'orgoglio su di me cittadino piuttosto che il cliente
Ma perché ho citato questi due casi estremi guardate in un paradosso Lizzano lì perché esatto quello e alla lettera quello che vi racconto
Perché
Da un lato
Ci si trova di fronte
Agli apologeti
Dia un
Del puro mercato
Cui le energie una merce come tutte le altre salvo qualche problemino tecnico insisto insomma siccome le e si vede sesta fila
Beh la cosa poi il resto sono
Modo molto duro
Rimuovendo completamente
Concetti come quello di servizio universale rimuovendo completamente l'idea che mercato russi
Il puro mercato non prevederebbe una distinzione tra Milano e Cosenza
Totò costa Pialoi tanto dovrebbe pagare un milanese tocca costava Cosenza e tanto dovrebbe pagare un po'sentivo nonché manchino in Italia i sostenitori di questa curiosa tesi
Che manderebbe semplicemente in pezzi sopite
Messo
Questo fa parte del mercato ecco le vengono meno tutti questi principi noi abbiamo
Sostenuto fortemente sin dall'inizio
Abbiamo recepito una richiesta
Maggioritaria in Parlamento
A che abbiamo ritenuto proprio basilare
Quella che il mercato non mercato alcune come dire ragioni che non sono solo sociali per un Paese come il nostro anche per ragioni economica
Non possiamo divaricare ulteriormente tra nord e sud
Ci dovessero imporre alcuni paletti
Tra cui quello della tariffa unica Piero tipologie di chi
Il che non c'entra nulla col mercato puro
Ma c'entra con altro tipo di considerazioni
Sono troppo ovvia peggiore debba stare a spiegare per giorni servizio universale
Poi l'altra ci si trova di fronte alla resistenza
E posso capire la faccia il nucleare questo va tenuto presente noi no
Veramente nucleare ce l'abbiamo da dismettere davvero come problemino ma questo è un altro discorso
E
La Francia il nucleare la Francia ha fatto una scelta che ha ribadito in modo netto la Francia così come il Giappone in parte il Canada pop in quella stessa sede ha risposto che risponderà il post Kyoto o
Io data la sede DOP scontata l'ovvietà dei riferimenti che faccio
Risponderà al post Kyoto in termini di compatibilità dei costi
E in termini di emissioni di CO due
Aumentando il ricorso al nucleare
Capito e guardate che una seria assolutamente ineccepibile da quel punto di vista io non dirò come la penso mi limito a dire che questo Paese bene o male ha fatto un'altra c'è ha fatto un'altra scelta noi consumiamo gas tendenzialmente sempre più gas da scuola scelta pochi della carbon tax unici al mondo a fare una scelta di questo tipo siamo gli unici a
E ci pensano nemmeno seguirci su questa strada
Noi tassiamo le emissioni ma soprattutto non possiamo solo le emissioni tassiamo in realtà
I combustibili
Molto ideologicamente perché non non passiamo in modo come dire proporzionali alle emissioni ma ma siamo molto di più il carbone per esempio che non il gas è una scelta ideologica ma anche legata a qualche interesse
Salvo poi che gli stessi che a un tavolo dicono i gas che inquina poco al tavolo vicino impediscono già al tavolo vicino si oppongono alla costruzioni in Italia di un rigassificatore per rendere più articolate per rendere più come dire per rendersi meno subalterni a quei famosi tubi che tra l'altro vengono da Paesi assai poco sicuri opere sono le difficoltà del governo di tutti i giorni
Quello che voglio dire
E che
Noi ci troviamo invece di fronte a Paesi come la Francia sì che tengono fermo
Anche il pezzo
In buona sostanza resta fermo monopolio ed esco con quelle caratteristiche
E tra l'altro con la conseguenza di avere un momento un monopolio che gode di una rendita di posizione che su un mercato effettivamente liberalizzato come Inghilterra sia pur diversamente in Spagna o in Italia consente poi fallite studi
Svolge anche tutta una serie di azioni come dire assai prepotenti
Sono due posizioni estreme
Noi abbiamo seguito io cerco di sera Priest semplificare al massimo ma abbiamo seguito una via che da un lato tenesse ferme alcune ragioni insieme economiche e sociali che dal nostro punto di vista sono del pubblico in un giardino
Ma che dall'altro andasse realmente
Su una zia di liberalizzazione
Fondata su alcuni
Punti precisi
Scrivo
Non si partiva da zero ma si partiva da una situazione
Di monopolio pubblico
Con la presenza di alcuni produttori privati cospicui ma nel Complesso del tutto minoritari per non dire rispetto alle dimensioni viene irrilevanti
Nella distribuzione e nelle il novantatré per cento del municipalizzati sette questo il rapporto i megawatt di produzione privata questo gruppo assieme sono poche migliaia ENI accusa quindi dov'è stato Ribot nobody o pubblico ed era in possesso della Rete
Naturalmente questo
E quanto monopolio pubblico primo punto propri ma non era quelli trasformati in un monopolio privato non voglio polemizzare con nessuno
Ma io non posso dimenticare che nell'agosto di quattro anni fa
L'allora ministro dell'industria il mio amico proprio dicono lui perché siamo amici proprio perché a persone di grandissima simpatia e competenza
Quei il sì all'inizio di agosto se non riesce a far passare io ero presidente di Commissione allora la legge costitutiva dell'Authority e noi non possiamo privatizzare entro Ferragosto
Testuale e nel noi perdiamo dieci mila miliardi che servono subito
Missili issarono i capelli le antenne e le orecchie tutto dicono qui ci vuol fare peggio che Khomeini
Cioè privatizzare fare di fatto il monopolio privato
Di fatto il monopolio privato
Prima si liberalizza non si fa più come Khomeini
Problemi con grandi adesso voglio vedere coloro farà liberalizzazione quanto spesso dobbiamo fare rivelazione del gas liberalizzare a privatizzazione avvenuta
Allora primo appunto prima si liberalizza di privatizzazione mongole partiamo
Quanto si liberalizza primo punto
Secondo punto
è vero che la situazione monopolistica ENEL fa limitata
Fanno introdotte aperture reali perché si fa sul serio ma ENEL non può essere vista soltanto come un peso e un costo come alcuni anche in Parlamento iter liberalizzatori puri intendevano ma anche
Come una grande opportunità una grande realtà è una grande opportunità industriale per il Paese
Una grande opportunità industriali
Ripeto opportunità
Allora
Voi lo sapete benissimo quali sono stati i punti di caduta dopo discussioni infinite e molto complicate molto complessa
Punti di caduta significato che nel settore della produzione
Noi abbiamo introdotto per la prima volta in questo Paese io so che alcune
E ti inibizione cucinare essa
Delle
Che il liberismo
Trovano che abbiamo fatto
Per la prima volta in questo Paese si introdotto un tetto antitrust
La prima volta
Per le ci si è stabilito che nel non può produrre più del cinquanta per cento dei consumo
Ma
Sarebbe stato un po'poco ed il naturalmente teneva tenuto ci fermassimo qui
E insieme a ENEL molte forze sostenitrici di quel monopolio in genere legate non le sorti della patria ma le sorti di un bellissimo contratto interno detta proprio
Senza trovare spesso un appoggio fermo da parte del sistema industriale
Abituato tracci sei che non si sei
Ma un sistema in cui mamma ENEL ne aveva per tutti tanto andava tutto in bolletta
Mi esprimo forse un po'grossolanamente ma mica
Era facilissimo averne perdenti perfino per un po'di efficienza
Andava in bolletta vuole che assai discutibili per il vero ma
Non c'è una bolletta che non sia stata sottoposta non c'è una voce che non sia stata sottoposta a gravi e serie discussioni da parte della magistratura
Vi risparmio quel che abbiam passato in Parlamento per cercare di salvare la situazione rispetto questi problemi
Non ci siamo battuti perché fosse chiaro che si faceva sul serio
E che lo stare
Non oltre il cinquanta per cento non avrebbe dovuto significare semplicemente tener fermo centrano la
Abbiamo introdotto
L'obbligo a quindici mila megawatt quindici mila megawatt sono una bella una per l'azienda
Naturalmente con una serie di controlli per quelle ragioni sociali di cui sopra che la Francia richiama impropriamente per la difesa del sistema monopolistico
Ma monitoraggio insieme l'organizzazione dei lavoratori che controlli l'andamento dell'occupazione dell'efficienza eccetera eccetera tutto in legge
Quindici mila megawatt stanno sul mercato
E sia ben chiaro che nella nostra prospettiva proprio perché noi avevamo un'idea di prospettive industriali lei dopo governo per quanto può intervenire potrà intervenire in questa vicenda quindici mila nella sinistra la crescita ma crescita di produttori nazionali
Per sapere una pluralità di produttore nazionale
La reggia scuro riduce l'acceso un dibattito ideologico bellissimo per un letterato crea lascia
Come dire
Le diceva ai vari interventi su questo dibattito sulla proprietà delle reti è stato un vero divertimento l'unica cosa che io ho capito è che elettricità arriva magnificamente e anche in situazioni di pieno mercato qualunque sia la situazione di proprietà della Rete
Trovato assolutamente gioco presente una posizione che diceva nel non può possedere la Rete del tutto legittima nel mondo cioè ma nel mondo c'è anche che si porta potrebbe il problema è quella della neutralità della gestione
Problema per noi dirimente perché altrimenti non ci arriverà l'inflazione che tenga
Assoluta neutralità del gestione
Dovevamo fare i conti con una situazione
Italiani nel
In cui
E nella capitale inerenti e la proprietà della rete che qui siamo all'università e possiamo dircele molto chiari
In cui la proprietà degli affitti ruolo costituire la base per potenzialità industriali di grande portata e io non riesco a capire per quale motivo al mondo
Noi avremmo dovuto mettere in discussione in un Paese come il nostro
Potenzialità di quel tipo fermo restando che noi paghiamo Emilio poi qui ci sono dei tecnici di prima forza che possono smentirmi e dire che sbaglio ma non credo che abbiamo costruito un sistema in cui la gestione della rete potrà dare la massima certezza atti neutralità
Sul punto
La
Distribuzione
Novantatré sette
C'è stato chi si è venuto a insegnare mi ricordo certi pomeriggi un po'allucinanti
In cui io un certo punto scusate volevo dividere se non non mi ricordo se per colpa per quattordici ore ventiquattro
Anche ventiquattro per ventiquattro ore venti secondo schemi che forse sulla carta andavano bene questo ma ci si divide per ventiquattro come si fa
Con la tariffa unica ecco le perequazioni più non so molto far di conto ma ho qualche dubbio che ci posso riuscire ideata l'obiettivo di far saltata rifà ottimismo da un altro discorso
A Mantova
è un sistema molto complesso in realtà mi è stato spiegato che per arrivare a perequazioni semplici con calcoli matematici bisognava in realtà dividere per un numero incredibile tenta insomma
In realtà lui non partivamo da zero partivamo da una realtà molto precisa che non potevamo mandare all'aria io Bersani Bersani è laureato in Filosofia del cristianesimo è tanto per chiarire la situazione Luigi ha fatto una tesi di mistica di storia della mistica
Il lettera fra tutte e due guarda diciamo ma
Vediamo di fare arrivare la luce
E di far crescere le potenzialità industriali che ci sono
Dall'inizio mi si darà atto che dall'inizio abbiamo tenuto ferma la barra si divani forse un po'di municipalizzate
Si trova un sistema per cui si raddoppiò le municipalizzate
Per creare una entità
E industriali
Significativa solo l'esistente senza mandarlo all'aria
Pompei nulla impedisce perché nella legge in quella legge nulla lo impedisce se il mercato chiederà ulteriori articolazioni che vengano
Ma alcuni
Vecchi dirigisti trasformatisi in liberisti assoluti oggi in realtà dirigisti restano nella alcuni io me li ricordo erano consulenti di grandi organizzazioni sindacali voglio dire quindi non è che fossero molto meno statalisti di me del combinato
Un po'di registi sono rimasti avrebbero voluto fare la liberalizzazione pura e assoluta per atto di legge
Invece no la legge non impedisce
Ulteriori articolazioni non impedisce affatto
Crea le condizioni perché da subito Pajetta si realizzi uno sviluppo attraverso la razionalizzazione laddove c'è doppiare i temi non in astratto ma attraverso un processo di razionalizzazione laddove c'è la doppiamente
Perché ci sia uno sviluppo di quello che sviluppabile storicamente concretamente di tante le municipalizzate
E questo abbiamo tenuto fermo
Quarto e ultimo punto ce ne sarebbero molti altri ma lo voglio ricordare
Noi ci siamo trovati di fronte proprio perché avevamo in mente una politica industriale
Un piccolo problema
In un sistema come il nostro dove le grandi aziende sono poche ahimè dico io che
Mai creduto
Questo
Questa visione ottimistica di il piccolo è bellissimo ma se non c'è un po'di grande non sì è un grande Paese industriale
Grande può essere nell'appunto S.p.A. io spero che grande davvero ancora più grande diventino altre entità industriali come Edison per esempio
Che grande dimentico le municipalizzate
Ma insomma grande non c'è mica poco
E quindi pochi clienti eleggibili
Pochi clienti che potessero andare sul mercato
E una ulteriore esclusione di tutto quel sistema di media e piccola impresa tipici d'Italia ci si
No no piano inventato devo dire perché non era previsto dal normativa euro
E ed è stato molto apprezzato devo dire a livello europeo
Sistema di consorzi
Che consente
Sia pure in una maniera ancora il sufficiente c'è chi si lamenta restano fuori gli artigiani ho capito ha riguardato non si poteva fare per un motivo che virus
Noi abbiamo allargato il mercato dei clienti liberi
Più di quanto l'Europa ci chiedesse
E lo abbiamo allargato
Perché
E nelle forme
Richieste da un tessuto industriale in cui la presenza e quindi la necessità di andare incontro a Vicenza la piccola e media impresa tra
E questo abbiamo fatto
Non abbiamo potuto andare ancora oltre per ora almeno per un motivo oggettivo
Gli altri Paesi quelli vicini a quelli perché questa store del mercato europeo sia detto tra parentesi rischia di diventare una Ford perché il mercato nei puristi del mercato puristi del mercato non un po'come i puristi il come dire e nella lingua in letteratura i puristi della lingua
Che fanno di bellissimi trattati ma scrivono dei romanzi illeggibili un sindaco proprio
Il mancano le reti di interconnessione noi rischiamo di fare un certo numero di isole in Europa
Di Lissone non un autentico mercato
Resta il fatto che i vicini a lui la Francia non ha liberalizzato affatto la Germania sulla carta dice d'aver liberalizzato il cento per cento ma non ha liberalizzato assolutamente nulla
Di fatto
Quindi noi ci saremmo ci saremmo esposti
Un'ulteriore liberalizzazione c'era talmente ad una situazione di maggior vantaggio per il nostro sistema delle piccole imprese soprattutto del centro e del nord del Nord Est
Ma avremo rischiato di mettere in ginocchio la nostra industria produttrice di energia al Paese per evidenti ragioni
Per mancanza di reciprocità come dire regole tutte qui si prospetta farà fare e poi do dunque la mia domanda se in Francia potevo comprare meno una lampadina
Mia domanda iniziale
Noi abbiamo operato in questo senso ci sono state molte altre cose passo ma insomma
I punti centrali questi
La discussione è stata aspra in Parlamento nel Paese sui giornali
Io ho letto corse anche da parte di parlamentari prestigiosi intere comprende
Diretto ricordo un articolo
Sul giornale economico nazionale
Di un parlamentare
Come prestigioso felicità l'Europa ci chiede difendere
Non so quanto l'Europa ci chiede di vendere quindici mila megawatt e noi lo facciamo con resistenze si è una porcheria proprio niente
Più noto non chiedeva nulla di tutto questo tant'è vero che in Europa il padrone
Perché in realtà
Rispetto alle condizioni di partenza nostre alle condizioni oggettive nostre noi abbiamo realizza
Un avvio del processo di liberalizzazione
Assolutamente cospicuo
Cercando naturalmente
Ditemi
Di tenere fermo
Su alcuni punti che io mi rendo conto possano far arricciare Venere ci ha liberalizzatore tutt'
Greco
Mi rendo conto
D'altra parte che indù ripeto non eravamo lì a fare del purismo ma a realizzare una riforma compatibile e utile al sistema industriale nel suo complesso con un elemento anche di sul blocco del sistema
Industriale nel suo complesso
Devo anche dire che è stato positivo che alla fine su questa riforma ci sia stata
Un'ampia convergenza parlamentare elmo cercato di lavorare anche in ottimo rapporto col Parlamento accogliendo gran parte delle indicazioni che dal Parlamento ci sono volute abbiamo lavorato il rapporto col sistema delle imprese con le organizzazioni sindacali
Diamo probabilmente scontentato un po'tutti ma alla fine credo che siamo arrivati a un punto a un buon punto dica
Io non credo
Che sarà facile gestire tutto questo
E non credo nemmeno che questo è solo l'avvio lo ripeto di più un processo
Per esempio sono personalmente convinto che
Imboccata questa via non ci sarà dubbio
Che processo di liberalizzazione del mercato dei clienti industriali sarà
Non potrà che crescere immeritate
Dopo in tre anni di bilancio in questo settore
E con lavoro che abbiamo fatto in alcuni momenti anche con delle tensioni
Con l'autorità gli ho ricordato prima quanto ho lavorato perché l'autorità forse costituite d'altronde il primo atto di questo governo sotto far partire proprio l'autorità di settore
Sui lati momenti anche di istruzione per esempio sulla questione della proprietà della rete c'è stata una discussione che ha avuto anche chi giornalistici molto forti che è stata molto forte anche dentro
Dentro dentro il Governo ma nel complesso
La ripulitura
Di
Che il sistema tariffario
Sì potete se posso raccontarvi scusate conclusione anche un aneddoto può essere interessante per dare un'idea di quanto è cambiato il pochi anni il mondo
Il nostro mondo
Io ricordo che proprio a latere
Della discussione per la quattro otto uno
No impiantando Monte forse qualcuno degli addetti ai lavori qui a letto quegli atti
Una indagine conoscitiva e la decima Commissione del Senato che a me è servita
Sul sistema delle tariffe oneri improprio propri che fossero degli oneri nucleari tutta quella roba lì
Io ricordo sottosegretario mio omologo di allora
Venne in Commissione
A spiegarci
Cioè nel mondo
Tra tutte le meraviglie possibile la più meravigliosa erano letta dirgli sistema tariffario
Agli atti del Parlamento
Che
E ricordo anche
Sì l'ultimo giorno
Dei governi valori in piedi siamo all'università quindi la storia si può ricordare
L'università alla cronaca anche presente diventa storia e quindi se ne può parlare con una certa come dire serenità
Ultimo giorno di governo prima che venisse insediato il governo Prodi passo un decreto legge
Che sanava tutto insanabile relativamente alle precedenti tariffe
Ve lo ricordate
Decreto legge ingenui nel giro di venti giorni trovi sciamo ce lo ricordiamo tutti
Non rovesciamo la logica i principi
Il tenente tutto qui dovesse cominciare a lavorare su queste cose l'autorità previste
E in secondo luogo noi dovessimo cominciare
A compiere operazioni che non avevano nessun carattere punitivo nessun carattere etico ma un carattere come dire dico razionalizzazione
E che andassero nella direzione
Di questa liberalizzazione
Tesa a innovare questo mercato ad aprire nuove potenzialità per il sistema industriale ma nello stesso tempo a mantenere quanto di buono e di solito
Ceca nel vecchio sistema
Il vecchio sistema
A mantenerlo a renderlo pubblico con gli opportuni provvedimenti più agile piatti
Nel complesso devo dire che mentre ho qualche dubbio
Che non ci siano stati errori anche di qualche portata ludico autocriticamente abbiamo ne sono occupato in prima persona nella liberalizzazione del mercato dei prodotti petroliferi
Dove a mio parere ci sono stati alcuni astratte sia in me
E che fanno sì che poi in concreto la cosa vado avanti malamente
Io credo che nel settore elettrico
L'azione del Governo sia stata complessivamente abbastanza efficace malgrado i giudizi che deve dare pugni foto e dare conto di deve dare l'andamento delle cose
Oggettivamente questi sono stati i nostri obiettivi
Una autentica un'autentica apertura del processo di liberalizzazione
Ma nello stesso tempo
Il tentativo di valorizzare insieme
La competitività industriale
Sia
Del vecchio monopolista sia in termini di aumento di loro forza degli altri soggetti già presenti variamo creato chiama cercato di creare le condizioni perché l'esistente rendesse al meglio
Forse finita l'epoca in cui chiedevamo rivoluzioni è forse è il miglior modo per fare delle riforme io ho cercato di terra terra di raccontarvi quello che abbiamo fatto disponibile a rispondere a qualunque vostra altra richiesta grazie
Versiamo senatore carpite questa paginetta di storia
Che certamente costituisce un ulteriore tassello a quello che ricostruzione di questo fenomeno della liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica di cui ci stiamo occupando in questa giornata dopo serie rappresentazione di carattere economico giuridico tecnico
Che abbiamo ascoltato stamattina induce questo ulteriore elemento storico-politico che rende ancora più vivaci ancora diciamo più interessante questa problematica tanto complessa ora io darei la parola all'ingegnere soldatino per su internet
Prego
La ringrazio e ringrazio l'università per questa possibilità che viene concesso la federa elettrica di essere presente potere esperienze
Sull'evoluzione del mercato elettrico devo dire
Innanzitutto che io ovviamente mi limiterò esclusivamente a parlare della distribuzione elettrica perché sembrerebbe come posso dire il un po'vanità parlare di produzione di fronte a
In realtà come quella dell'ENEL o come quelle rappresentate da luna park e direi anche della rete di trasmissione Nardi la rete di trasmissione ad alta tensione di anche qui di fronte alla realtà dell'ENEL che ovviamente una realtà
Che copre tutto il territorio nazionale che funziona con completa efficienza io quindi mi limiterò alla a parlare della distribuzione elettrica mettendo e riprendo un po'quello che ha accennato il senatore Carpi
Cioè mettendo in evidenza l'originalità del decreto di recepimento della direttiva europea il decreto settantanove novantanove
Che anch'io concordo con quanto diceva il senatore Carpi certamente
Si sarebbe potuto fare anche meglio ma francamente devo dire che è un ma ha ottenuto arrivato a dei risultati che credo sia difficile trovare
Non dico nel mondo ma almeno in Europa perché un'esperienza come quella italiana io credo che possa fare scuola in futuro per le modifiche che si potranno andare a fare in altri paesi europei perché direi poter impostare una trasformazione così radicale
Di un sistema che è caratterizzato dalla presenza di un monopolista nazionale
A un sistema nel quale un certo punto si introduca un processo di liberalizzazione non è francamente una cosa se
Quindi io mi riferisco al decreto settantanove novantanove ed in modo particolare mi riferisco all'articolo nove di questo decreto che è proprio il deck in un articolo che è dedicato in modo sostanziale alla distribuzione ed in modo particolare ai commi tre quattro e cinque di questo decreto che sono come posso dire un po'la chiave di volta
Della trasformazione tutto radicali alla quale si dovrebbe andare incontro per modificare le regole di funzionamento della nella distribuzione e questo direi le caratteristiche di questo di questa innovazione mi sembra che siano queste queste tre cioè ceo si otterrà e si dovrebbe ottenere ciò che indicato nell'articolo nove senza azioni di esproprio io mi ricordo il presidente dell'Enea perché più volte l'aveva parlato di esproprio proletario devo dire Pracca mettete in proprio
Nessuno aveva mai parlato nei nove anche perché nella situazione non vi dico come non sottovaluta vota proletarie di sorta dove c'era quindi in effetti ci si è affidati alle regole di mercato
Mettendo e poi lo nel comma quattro alcune puntualizzazioni che consentano di andare comunque avanti tenente avendo cura e la già rammentato il senatore Carpi di assicurare la razionalizzazione delle reti di distribuzione e questo con diciamo della per la risoluzione di individuare unico un unico distributore per area comunale e poi finirei con l'obiettivo di garantire un miglior servizio all'utenza attraverso capitolati di concessione ma anche attraverso per esempio quante detto al comma uno dell'articolo nove quando si parla appunto di raggiungeremo migliori obiettivi di efficienza per degli utilizzatori finali
Poi anche su questo ritornerò brevemente
Ecco noi come federe letto ricca direi siamo partiti a suo tempo come l'organizzazione che nell'ambito del sistema Cispel
Crede il sistema delle imprese degli enti locali raccoglieva e Abeba iscritte tutte le imprese chiamiamole a suo tempo chiamati AM che erano sfuggite alla ghigliottina della legge della nazionalizzazione quindi però successivamente noi abbiamo aperto dire le nostre la possibilità di iscriverci alla nostra federazione anche ad altre realtà
In questo momento noi quando ci presentiamo noi diciamo che siamo colleghi prese noi rappresentiamo tutte le imprese di distribuzione elettrica
Non ENEL
C'è una piccola ancora una piccola realtà
Direi che quella rappresentata dalle imprese cosiddette minori sono quelle che operano nelle isole minori
Ma di queste una l'abbiamo già iscritta ed è già nostra associata
Potrebbe darsi che noi né potessimo raggiungere altri comunque tutte le cooperative elettriche
Sono iscritte a noi recentemente abbiamo iscritto anche l'associazione delle cooperative elettriche dell'Alto Adige
E quindi e abbiamo allora siete potentissime l'abbiamo iscritti bassa perché si sono iscritte si sono iscritte per contrastare l'impresa di distribuzione che vuole creare la Regione al giudice la Provincia scusi la Provincia ho sbagliato io naturali ma si difenderà poi Walter appuntita Dorval Zanetti ad Aderbale
Ecco e quindi abbiamo naturalmente poi tutte le nostre imprese ex AM vi ricordo che il Governo nel recepire la direttiva europea aveva rispondeva alla alla Belle capo contenuta nell'articolo trentasei della legge centoventotto novanta se novantasette no novantotto novantotto centoventotto novantotto nella quale tra le altre indicazioni di carattere generale era inserito anche nella previsione che tutto questa operazione dovesse contenere comunque anche una valorizzazione delle imprese elettriche degli enti locali
E questo era un po'la considerazione che prima aveva fatto il senatore Carpi riferito di quella decisione finale che era stato apprese ecco quindi noi ora dire prima di parlare del mercato elettrico ovviamente dobbiamo parlare e dobbiamo cercare di realizzare quello che francamente il Parlamento a direi indicato
Nel decreto legislativo settantanove novantanove in modo particolare come dicevo prima nell'articolo nove e quindi dobbiamo e stiamo imprevisti ci stiamo impegnando ad attivare tutte quelle azioni e tutte quelle iniziative per poter realizzare quanto è indicato in questo articolo e devo dire che la cosa come diceva prima il senatore canti dalle molto semplice perché chiaramente
Quando si fanno queste operazioni direi occorre naturalmente la volontà di chi vuole realizzare qualche cosa ma ci vuole anche d'altra parte direi la disponibilità da chi deve accettare una indicazione parlamentare di rispettare questa indicazione parlamentare
Ecco devo dire che francamente ad oggi malgrado le nostre impresa ed in modo particolare le nostre tre i più grandi in prese l'Acea di Roma nella M. di Milano e la M di Torino hanno abbiano scritto
Una lettera alla direzione generale alla presidenza dell'ENEL per chiedere di avviare le procedure per arrivare alla definizione delle condizioni per l'acquisto della rete di distribuzione M nei comuni interessati francamente fino ad ora senatore io li devo dire che noi proprio ieri s'pomeriggio abbiamo fatto una puntualizzazione al nostro interno le risposte fino ad ora forse perché le Poste non funzionano molto bene oppure
L'MM non funziona molto bene ancora noi non abbiamo avuto nessuna risposta in proponendo adesso forse ora con lui diciamo borse con Wind ecco forse ci dovremmo io anche noi mettere qua diventare
Per info utenti quinte forse in questo modo quindi riusciremo opera e quindi certamente noi nell'ambito delle attività che il ministero dell'industria promosso ed in modo particolare devo dire
Che il ministero dell'industria a nominato una commissione un'apposita commissione per come posso dire dare attuazione a molte a tutte le iniziative previste
Nel decreto legislativo Commissione che presieduta dal direttore generale delle fonti di energia risorse minerarie il dottor la Monica e che si è già riunita più volte
Perché già a dire credo sia ormai quasi arrivata in porto per quanto riguarda l'individuazione della rete di trasmissione nazionale e comunque poi avviato altre altre attività per altri decreti che devono essere emessi io credo che a un questo comparto punto direi noi chiederemo che questa Commissione
Si interessi anche di questi problemi non tanto per entrare nel merito di
Iniziativa o trattative che riguardano solamente le parti interessate perché anche noi ovviamente come Federer retorica se non siamo richiesti non andremo certamente a mettere il naso nelle trattative fra una nostra impresa le ma almeno per dare una svegliata anche sta dormendo forse direi sarà opportuno quindi noi in questo momento stiamo appunto ripeto attivando tutte le iniziative per poter avviare questa razionalizzazione delle reti abbiamo Progetti abbiamo di anche fatto degli approfondimenti di carattere giuridico e legale non più tardi di ieri professor De Paoli che lei prima ricordava è venuto da noi già illustrato una metodologia che noi avevamo
Un'operazione che non avevamo richiesto allo Yeti una metodologia per la valutazione
Delle reti di trasferire la valutazione delle reti di trasmissione però certamente direi una cosa ripeto la nostra volontà ci deve essere anche una disponibilità a collaborare per poter arrivare a delle sue
Ecco la unica nostra preoccupazione in questo
Questo insieme di attività
A è direi la costanza
Dire con la quale da parte di alcuni responsabili BNL si fa riferimento nella parlare di società miste
Ora io ricordo come già a suo tempo ricordato
Che c'è un parere della commissione della siccome Issione
Dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato
Fatta già a suo tempo quando
Il ministro colo aveva preparato la convenzione di concessione all'henné
Nel quale la all'epoca la Autorità garante della concorrenza del mercato aveva espresso un parere negativo
Contro queste forme perché direi in questo modo in modo surrettizio Lerner da una presenza delle qualità tecniche e politiche stiamo inciucio
In politica ovvero ecco io non solo politico solo tecnico io dico che in modo surrettizio l'ENEL passerebbe dal controllo del novantatré per cento della distribuzione a ovviamente il controllo del novantasei e del novantasette per cento del surplus
Però lei capisce che
Con una una cosa di questo genere legata anche al fatto che poi dopo chiaramente
Andando ad una obbligatoriamente ad un'azione all'azione arbitrale prevista al comma quattro dell'articolo nove
Direi più i tutto i tempi scorrono e poi si sa bene che quando si va ad un'azione arbitrale non si sa mai bene quali sono poi i risultati
Direi numerici della commissione arbitrale quindi
Noi ora
Che anche su questo cerchiamo e ha ci aspettiamo che da parte della commissione ministeriale
Venga data un'indicazione ben precisa per evitare operazione di questo genere non abbiamo nessuna contrarietà
Che possono essere
Devolute i dei rami di azienda dentro delle nostre a delle nostre società
Fra parentesi noi abbiamo il vanto di a vere
Due società due nostre aziende l'una che ormai è già quotata sulla Borsa di Milano e un'altra che sarà quotata
Se non sbaglio entro quindici venti giorni qui dico abbiamo questo quanto qua ecco vorrei ecco non abbiamo nessun problema
Che vengano conferiti al limite dall'ENEL dei rami di azienda però ad un'unica condizione ben precisa
Che questo componimento sia un componimento
Mi che Mieli esclusivamente ad avere direi dei gli utili se la società avrà degli utili
O delle perdite se lo socio dalle perdita ma senza avere la pretesa di andare a voler condizionare la politica dell'impresa questo deve essere una cosa molto chiara è molto preciso anche approfittando onestamente della opportunità che mi ha dato oggi l'universitario ho avuto la possibilità
Di incontrare un membro della commissione dell'Autorità garante per la concorrenza del mercato che era qui e io e gli ho chiesto un appuntamento con i funzionari dell'autorità per potere esporre questo problema
Quindi
Questa la nostra preoccupazione noi sappiamo che nel
Decreto c'è una tata ghigliottina che la data del trentuno marzo del due mila uno al di là del quale i giochi sono patiti c'è c'è non c'è non c'è ecco il tempo passa e noi vorremmo vedere un maggiore entusiasmo da parte dei nostri dirimpettai per un potere direi avviare questa discussione noi siamo pieni
Di entusiasmo pieni di energia e vorremmo punto che anche dall'altra parte ci fosse un eguale entusiasmo come eguale disponibilità
Ecco io voglio notare che nel decreto
Ci sono dei punti chiave che sono significativi della volontà diciamo del governo e coi confermata dal Parlamento di come posso dire
Parlare seriamente non di fare delle enunciazioni di carattere di principio poi dopo obiettivi Vabre tra nel decreto c'è l'artiglio comma quattro dell'articolo nove che era un punto come posso e di non ritorno perché è un punto nel quale esplicitamente si dice che se non ci si mette d'accordo
L'errore è obbligata ad andare a una commissione arbitrale presieduta dal presidente del tribunale competente e questa Commissione entro tre mesi mi pare beve emettere punto come posso dire dopo un verdetto deve mettere un parere attraverso il quale si Possa effettuare il trasferimento dei beni da una parte alla ecco questo per noi come posso dire
Un po'sono un po'il clou di tutto il decreto perché significa che veramente e io su questo
Devo dire lo devo proprio anche perché ho vissuto intensamente
La la questo decreto qui devo dire che questo punto qui esprime con chiarezza la volontà del governo e quindi confermata dal Parlamento ora non so se si deve dire la volontà del Parlamento del governo ma io credo che sia la volontà del governo confermata dal Parlamento di vuole arrivare veramente a del consiglio e
E
è confermata come dire arricchita e vede lei mi dà dedicazione costituzionali giuste
Quindi questo mi pare che sia una un fatto incontrovertibile e che a mio giudizio significa proprio che il governo intende veramente attuare una trasformazione del sistema elettrico nazionale
Naturalmente
Come posso dire non di colpo non con la bacchetta magica no da un momento all'altro ma certamente c'è una volontà ben preciso
Chiaramente poi le volontà devono essere mutuate da tante altre volontà la nostra volontà c'è manifestata di già esplicitamente va bene
Noi ora siamo dei dei buoni cittadini stiamo aspettando però poi dopo un certo punto CISL veglieremo anche noi cominceremo a fare un po'di fracasso
Un'ultima considerazione
Come diceva prima il senatore la volontà è quella di arrivare a delle la realtà imprenditoriali che abbiano una certa qual consistenza ovviamente perché direi
Questo è quello che è importante
Ecco mi pare che anche qui c'è ci sono delle sfumature nel decreto delle indicazioni nel decreto che vanno su questa linea e per esempio c'è
Previsto nel decreto e questo è il comma cinque del decreto che laddove ci sono delle impresa
Nostre
Del nostro settore che abbiano già una certa qual dimensione industriale ed è stata individuata nei cento mila utenti finali
Noi riteniamo che questi cento mila utenti finali in me per
Le imprese multi servizio siano la somma di tutti gli utenti del dei dei vari servizi perché certamente sono imprese che operano in questo modo su tutti questi servizi questa è la nostra impressione
Naturalmente con questo non è che diventeranno quaranta mila impresa diventeranno dieci impresa ma riteniamo che questo ex già questo invece qui abbiano una notevole valenza industriale e che queste qui possano chiedere di aumentare
La loro come posso dire distribuzione elettrica anche nei territori contigui
Territori contigui sono quelli che si toccano mi hanno detto sono quelli che si toccano cioè quelli che sono vicino l'unica li alto
Noi abbiamo fatto degli studi e abbiamo visto che effettivamente c'è la possibilità di realizzare delle realtà industriali di una certa qual consistenza degli un certo qual valore
L'unica nostro dispiacere
Malgrado l'abbiamo tentato più volte purtroppo questo non ci siamo riusciti
è che non siamo riusciti per ora a ottenere un riconoscimento una possibilità per il sud Italia cioè noi saremo capaci
E e lo dimostreremo che nel Nord e nel Centro Italia saremo capaci di realizzare delle realtà industriali multi servizio non indifferente
Veramente delle realtà non indifferente
Tra parentesi per inciso faccio notare che la M di Milano sta a stretto degli accordi delle degli accordi azionari con lei è diviso per esempio credo che questo voglia già significare qualche cosa sia già un segnale di qualcosa è questo
Noi riteniamo che queste cose qui si possono realizzare nel nord e nel centro Italia ne siamo certissimi
Ecco nel Sud Italia francamente non scappiamo perché
Il sud Italia non è stato premiato dal governo cioè il sud Italia non è stato premiato perché come l'autorità ha ben peggiori ha ben dimostrato la qualità del servizio nel nord del centro e del nord Italia è abbastanza buona ed in modo particolare la qualità del servizio delle nostre imprese maggiori è veramente
Direi meritevole di essere segnalata
Nel Sud le cose non sono proprio nello stesso modo noi saremmo disponibili e pronti ad andare nel Sud Italia anche con l'appoggio di impresa elettriche private sappiamo che c'è una grande disponibilità però purtroppo in questo momento ci mancano gli strumenti abbiamo la volontà non abbiamo gli strumenti però c'è il comma sei sei mi pare un sei o sette dell'articolo nove che potrebbe dare al governo questa possibilità ora non non facciamo tutto di corsa però intanto consolidiamo uscì da dove noi ci possiamo consolidare e poi vedremo di fare qualche passo sì
Continua un'ultima considerazione
Direi
Chiaramente l'articolo nove dei vari commi può essere
Letto in modo diverso accennava prima anche il senatore Carpi parlando in generale
Può essere letto in modo positivo cioè come un'occasione per avviare per esempio la competizione
Nella distribuzione clienti vincolati io sono convinto questo contrariamente a quanto si diceva stamattina qualcuno ha detto stamattina io sono convinto che anche per la distribuzione clienti vincolati ci sia spazio per come posso dire una certa qual competizione forse non ci sarà concorrenza malgrado che l'autorità avesse avuto delle intuizioni anche su questo sui problemi tariffari però
Direi modulo sono problemi sui quali nuovi vogliamo entrare
E poi vogliamo che sia letta anche come un'occasione per avere appunto una diversi una diversità di operatori nella distribuzione però può essere letta anche in modo negativo può essere letta come un'operazione contro l'ENEL e come un'operazione per confermare il monopolio esistente ecco io credo che
La proposta la linea guida del decreto sia quella della lettura positiva non certamente quello della lettura negativo e quindi noi operiamo su questa linea positiva e quindi cercheremo di contrastare qualsiasi operazione che possano direi
Dare può portare ad una lettura negativa in conclusione quello che noi diciamo le nostre imprese sono queste di trasformare nel più breve tempo possibile il rapporto con l'utenza e in modo particolare con l'utenza vincolata
Anche per questa cercando di trasformarla in un rapporto con un cliente
Bini impostare una fatturazione sempre più trasparente
E devo dire che qui l'ENEL ha direi operato con uno a una fattura che è un po'un lenzuolo ma però
Abbastanza chiaro laicamente
E poi a biliare una vera attività di marketing perché effettivamente le nostre imprese
Un po'direi abituato a lavorare in monopolio certamente questo periodo è questa sensibilità qui non l'aveva
Impegnarsi fortemente per la riduzione dei costi aziendali
Ecco qui noi in modo particolare stiamo ora operando
Direi per ora a livello generale con ENEL e con Assoelettrica
Per vedere di arrivare a un contratto unico di settore anche per tener conto di quanto previsto nell'articolo uno Telecom abbassare un po'del comma direi molto probabilmente bisognerà abbassare i costi del lavoro perché effettivamente i nostri costi dello alziamo un poco sono leggermente
No devo dire che no non voglio il raccordo e forse di Petar metà dei piedi ecco no no quelle del privato non ha bisogno di esaltava omnes al meccanismo separati informativa su un contratto che
Perché qualche turbativa che stessi remare ma non sono pienamente solidale con l'elemento guardi non me lo dica che sono pienamente solidale con domani provenienti istanza infelice la difesa nella viene va be'insomma veramente devo dire che francamente qui bisogna darci una regolata
Su queste cose
Abituarsi
Sì sì abituarsi alle regole dell'unbundling psichici dobbiamo dare da bere a regolare
Io ho detto ai miei di prendere esempio di quello che stanno facendo le banche oggi
Vuol dire le banche stanno tentando di fare un'operazione di questo genere bisogna prendere servizio
Lo sboccato di giare al massimo l'impresa aumentandolo la flessibilità migliorare i consumi per individuare possibili risparmi energetici come previsto del comma no dell'articolo nove comma uno e poi direi cercare di migliorare sempre di più la qualità del servizio anche per far fronte alle ispezioni improvvise dell'autorità di regolazione
Che direi si sta muovendo facendo ispezioni da tutte le parti cercando di trovare se ci sono eccezioni qualche trucco però devo dire
Io non so se analoghe siccome qui c'è un rappresentante due rappresentanti dell'autorità non so se
Fatto delle ispezioni anche all'ENEL nelle zone delle questo non lo so mis mi mi interesserò perché se le pattuglie hanno un rapporto così buone cordiale
Ecco laddove vorrei perché da noi sono già arrivate in molte nostre imprese e devo dire a noi ci fa piacere perché ovviamente dimostriamo cioè non è che l'abbiamo niente da nascondere ci fa piacere quindi che vengano gli amici dell'autorità però ecco siccome io tengo molto alla reciprocità ecco desidero che anche in questo sia assicurata la reciprocità
Cucù un'ultima cosa senatore approfitto della sua presenza
Parlandone con la commissione di cui parlavo prima quella presieduta dal dottor la moneta per quanto riguarda sempre l'articolo nove comma uno
è venuto fuori che a un certo punto per promuovere risparmi energetici all'utenza è una maggiore efficienza energetica all'utenza finale è probabilmente bisogna fare anche degli interventi post contatore
Ecco e io le faccio notare senatore che c'è un progetto di legge a Parlamento in cui dell'onorevole Migliavacca Air relatore fatto da un unico articolo che dice brutalmente le società che esercitano un servizio in monopolio non devono assolutamente servizi può gestire così certamente professor Gatti Carabetta ed attorno e mi sembra giusto però allora bisogna mettersi d'accordo perché voglio dire noi non possiamo far niente all'utenza Aquilani allora va modificato e l'articolo il decreto legge legislativo settantanove novantanove questo è un po'un problema
Quindi io lascio a lei in questa piccola osservazione mi una islamici Miazzi tedesco e resto a disposizione di tutti ringraziando ancora da università grazie
Non mi risulta
Intervento ingegnere sul gradino
Esemplare per verificare quello cioè ciò che si mette in movimento nel momento in cui si avviano determinate riforme in questi casi io penso che da una parte si si debba augurare la sincerità del legislatore cioè nelle previsioni nella temporalizzazione di certe evoluzioni
Ma nello stesso tempo si deve fare i conti con la vischiosità dell'esistente a cui però aggiungerei anche un altro profilo cioè il profilo della tesa a Cecchi atteso per molto tempo che si verificasse qualcosa nel momento in cui si verifica come vuole tutto e allora io penso che il Complesso di questi interessi in qualche modo dovrebbe aprire non so forse una regolamentazione non può avvenire ma certamente una sorta di auto l'imitazione potrebbe in qualche modo forse funziona
Dare la parola all'ingegnere Gatti
Ma non basta non solo puntare
Rifiutato di fare il Politecnico quando potrò effettuato tramite assegnataria in no no puntuali grazie morì grazie volti se possiamo trovarlo mi chiamo l'ingegnere ma non lo so Stoiber fondarono segnato otto lo dico non solo per gli ingegneri sono moltissimi non sono fosse laureato summa tende
E Chicco Testa assurdi che le non mal pagato nulla Fabio se per indicare su Michele
Giocate credo che scoppierà messi noi Tomorrow People operabile io la coprirono io in realtà sono durate invece si vuole avere diritto costituzionale che quella vita portato occuparsi di economia quindi progettista del gradiente
No ma tostate Abbiati queste battuta
Io mi trovo alla vigilia di lasciata dopo quattro anni per scadenza dei termini e la Presidenza una pace quindi credo poter cui sarà parlare oggi forse con ancora più libertà di quella che ha bisogno di questi anni che già è stata molta ma
Parlare con estrema franchezza
E dirò che francamente mi interessa assai poco oggi andare a ripercorrere tutte le vicende e le discussioni che hanno accompagnato la formazione al decreto
Quanto piuttosto di guardare avanti e vedere i problemi che oggi dobbiamo affrontare per riuscire a dare compiuta attuazione al disegno a cui orientato il decreto settantanove del marzo di quest'anno
Soltanto due notazioni in ordine al decreto
Primo io credo che sia Rita dobbiamo considerare certamente che si tratta dell'avvio di un processo e quindi che la valutazione se vogliamo USA usare il termine storico forse nessun popolo degli anomali possiamo farà anche una storia del quotidiano ecco ora guaste preferisce ma comunque se usiamo la squadriglia Anna francesi possiamo esagoni sa parlare di storia e allora sì ma con la prima produzione storie che l'avvio di un processo
In cui il pari coglie due elementi di fondamentale importanza primo
Con il governo Prodi si si avuto un cambiamento di indirizzo fondamentale mantenuto positivamente dal governo D'Alema nel rapporto tra liberalizzazione e privatizzazione
A mio avviso se c'è stato un limite che ha fortemente condizionato gli esiti ultimi è stato proprio il fatto che a partire dal mille novecentonovantadue quando si è avuta la trasformazione in S.p.A.
Degli enti pubblici economici ENI ENEL ieri e così via Lina
La privatizzazione e prevalsa assolutamente rispetto alla liberalizzazione la logica di far cassa del tesoro non ha prodotto cassa se non limitatamente perché età non vuol dire che non siamo fatte privatizzazioni meno alcuni casi
Come settore timori per la privatizzazione non si è avuta non ha prodotto cassa e non ha prodotto mercato
Ma purtroppo la logica puramente finanziaria che ha cui il Tesoro ha subordinato il processo di privatizzazione ha fatto sì che fosse preminente la finalità di privatizzare rispetto a quelli Belisario
E si tratta di far cassa non c'è alcun dubbio che non occorre andare a pagare alcuna scelta di consulenza per l'advisor americano per farci dire che privatizzare un monopolio e più redditizio che privatizzare progettati in competizione
Credo che anche uno studente abbia fatto il primo corso di economia se in gravi dare questa risposta e non sia caldi scomodare Merelli o Mediobanca per sentirsi dire che se il Tesoro vuol fare più soldi è meglio non toccare no dico questo non è una battuta voglio forzatamente murare le capacità di accumulazione del senatore Carpi che avendo poi trascorsi diffusi datore sconsigliata mettersi in competizione con loro ma visto che abbiamo realizzato una riforma
L'azione dei stavo cercando
Di una storia amara verità
Ma nel mille novecento e novanta novantadue novantaquattro
Quando venne appunto al tesoro affidato a Mediobanca Marilyn si compila fai da te ma esso noi scoprimmo questa grande e straordinaria verità che si polemizza un monopolio si passi si incassava di più credo si si precisava un'azienda in competizione
Per fortuna per fortuna ci sono voluti purtroppo molti anni e abbiamo perso parecchi anni perché molte delle difficoltà che oggi incontriamo nasco dal fatto che certamente abbiamo rispettato l'appuntamento del diciannove per febbraio ma senza creare prima le condizioni per arrivare a quell'appuntamento in grado di far partire il processo con altra speditezza
Ma da novantadue fino ad arrivare sia dal novantasei non si è voluto affrontare il problema della liberalizzazione del mercato
Poi si è tentato diverse volte ma senza un misto conclude
A partire dal Governo Prodi quello D'Alema si è stato una netta inversione e correttamente si è posto il problema della liberalizzazione come precondizione per la liberalizzata la privatizzazione
Questo mi pare un risultato politico di grande rilevanza che segna positivamente l'avvio della riforma
La seconda considerazione di carattere fa lo storico il politico
E che ancora una volta si è manifestata la totale discrasia che dobbiamo veri constatare in relazione non soltanto al settore elettrico ma la trasformazione più generale del sistema italiano tra Governo e Parlamento purtroppo
Di O Globo dal mio punto di vista scusate ho detto io parlo questa franchezza io credo al governo parlamentare extraparlamentare in Parlamento italiano continua a dimostrare di essere assolutamente sordo alla cultura del mercato e della competizione e di essere in questo momento di espressione delle logiche più corporativa questo lo si è visto
Nel caso elettricità ma ricordava prima il senatore Carpi nel settore petrolifero male se Todari come commercio Bruto stesso carne stessa vicenda
Indumenti da dare atto al governo che si è mosso in tema di liberalizzazione e di trasformazione in senso competitivo del mercato dei con ben maggiore speditezza e capacità rispetto a Parlamento che è esercitato costantemente un'azione di freno al riguardo
Lo dico con totale disincanto registro questa situazione non mi piace ma ne prendo atto ma devo prenderne atto
E non è un caso all'ora ed io questo nei se non in senso polemico e anche qui è una cosa se non è fatta con un totale disincanto che alla fine non suscita meraviglia che il decreto Bersani nel suo impianto concettuale gli sviluppi linea sedici articolo i sedici articoli quello che ha scritto in trentadue righe nel compromesso raggiunto tra i ministri governo Berlusconi Dini ignoti Pagliarini e nel mille novecentonovantaquattro
Non lo giudico male quel documento l'estensore sono stato io fa materialmente a scrive era il punto di compromesso che è raggiungibile in quel momento
Che però non è dissimile non è di sindaco impianto concettuale
Dal punto di compromesso che si era giunti al mille novecento e novantotto il che dimostra che al di là di tutti gli sconvolgimenti negli equilibri politici nel gioco delle forze del Parlamento alla fine guardando dentro la sostanza realtà italiana il gioco degli interessi il peso dei rischi pro che forza in contrapposizione ci riporta a quel punto d'equilibrio rispetto a quale edificio andare oltre
Può piacere o non piacere io non ho mai nascosto il mio orientamento mia personale propensione politiche non solo difficoltà a dire che mi ritrovo nell'aria
Del centro sinistra e qui non è una grande soddisfazione dire che un Governo che esprime stare politica alla fine produce una riforma che non è lontana da quello che avrebbero che avrebbero voluto fare governo Berlusconi c'è un punto differenza
Che adesso si è fatta metallo rese rimasto a livello del documento firmato femministe che non sono più riusciti a svilupparlo e questo già una differenza non indifferente no non marginale beh però questo è il punto di equilibrio della nostra società
In cui il radicamento politico-sociale di una realtà così complessa e strutturata qual è l'ENEL con tutta male l'intenso intorno a una capacità di condizionamento che non possiamo sottovalutare
E credo che sarebbe astratto non tener conto di questi elementi di condizionamento
E detto questo quindi considero il decreto Bersani come quello il punto più avanzato di equilibrio che oggettivamente si poteva raggiungere in questo contesto politico sociale parlamentare nel quale ci troviamo se devo fare qualche rilievo e che la stesura del decreto avrebbe potuto essere fatta meglio e qui consentimi
Senatore ripeto una ritenuto di fare questo Governo parla molto di concertazione ma la pratica assai poco su decreto Bersani una reale concertazione non c'è stata non c'è stata
E ancora pure precisare io non sono un fanatico e conservazione anzi guado la concertazione con molta diffidenza mia cultura assai più orientata al mondo anglosassone che al modello dal capitalismo renano che non ho mai apprezzato molto
E la conservazione mi lascia sempre molto diffidente perché il passaggio dalla concertazione al corporativismo è un passaggio così labile che una volta che si prende quella strada è molto facile senza volerlo trovarsi dalla concertazione al corporativismo
Come intendo io la concertazione è un processo in cui ciascuno assume le proprie responsabilità e quindi governo e Parlamento definiscono le scelte politiche definì sette politiche
Senta ti priva ma scelgono loro non hanno bisogno del consenso di tutti ma una volta definite le scelte politiche qui a si apre veramente il momento della concertazione
Insieme con coloro che queste scelte politiche poi devono tradurre operativamente nei comportamenti quotidiani sette ridefinire il percorso tecnicamente più efficace per raggiungere gli obiettivi che il potere politico ha scelto
Ed è questo che è mancato il decreto che son queste difficoltà con cui noi oggi siamo alle prese
Perché la formulazione
Tecnica con cui si volgerà gli obiettivi condivisi o comunque di Walter e condivisibile non condivide gli obiettivi scelti dal governo e accettare dal Parlamento che io non metto più in discussione
La strumentazione tecnica andava discussa e andare i suoi seccati formularla insieme con le forze in campo e questo è mancato
E la formulazione che uscita del decreto a mio avviso e assai poco soddisfacente e circa e crea oggetto prima seri problemi fra l'interpretativo e l'applicativo che rendono di Rand credo che rischia di rendere molto difficoltoso l'avvio del processo
Detto questo esaminato la situazione in cui oggi ci troviamo e i problemi che abbiamo davanti punto primo
A ha ragione il senatore Carpi un punto che anch'io ho sottolineato più volte quando solo quando ribadisce che la diretti uno Pier non ci consegna un mercato europeo in realtà coesione etica rimane una sommatoria di mercati nazionali
Perché la debolezza del sistema dell'interconnessione non consente una concorrenza reale fra le diverse aree voglio dire l'ENEL più che tanto non potrà lei neocon cooperato italiano più che tanto non potrebbe esportare in altri Paesi e viceversa
Ma allora consentimi senatore migliore coerenti
Non c'è allora motivo non serve dato motivo da questo punto di vista per non ampliare ulteriormente la platea dei consumatori Doni perché mancanza di deposita perché se gli stranieri più che tanto in Italia non possono portare non posso un portale che noi consumatori Doni rappresenti un terzo la prendo sessanta presenta al mercato il limite fisico vale ma io non ho mai attribuito grande da chi ha ragione
The volontario sono dopo intorno al Monte ma patologica poco dopo
Basato dire che ecco ma personalmente non sono stato tra coloro che si è scaldato per avere un ampliamento del numero dei consumatori Doni
Nella realtà sono un po'meno di quanto sembra perché è vero che formalmente si dice il trenta per cento novantanove trentacinque per cento due mila e poi quaranta per cento
Ma siccome queste percentuali ricomprendono anche gli autoconsumi degli autoproduttori che non è domanda contendibile
In realtà Bertoglio di un dieci per cento quindi il mercato contendibile effettivo quello che oggi e delle nelle non può esservi attiguo marginalmente municipalizzati e diventa invece un mercato aperto per tutti potenziale operatori che operano in Italia in Italia e marginalmente per gli stranieri è un venti per cento oggi venticinque per cento l'anno prossimo trentacinque per cento al due mila due
Altri Paesi europei hanno fatto di più ma francamente non è questo il problema a mio avviso non è questo problema dico altri paesi non so e non mi riferisco alla Gran Bretagna la Spagna per esempio ha fatto molto più dell'Italia ma non è medica ripeto non è questo il problema
Perché il problema vero è la simmetrica fra liberalizzazione della domanda da un lato e la struttura dell'offerta dall'altra questo è il problema vero problema a cui si è cercato di dare una risposta e qui scontiamo un ritardo qui scontiamo un ritardo perché la realtà che abbiamo dati qual è il mercato potenziale italiano già nel novantanove e globalmente intorno agli ottanta miliardi di chilowattora togliamo pure i venticinque miliardi
Di autoconsumo se di autoproduzione abbiamo sempre cinquanta cinque miliardi di domanda che è una consiste nella dimensione consistente su duecentosessanta miliardi
Di kilowattora del mercato globale cinquantacinque miliardi di mercato contendibile
Marta significativa che aumenteranno di altri di oltre dieci miliardi l'anno prossimo e saliranno a circa novanta miliardi nel nel due mila due
Ma da quest'dell'Offerta qual è la capacità una strutturata la capacità di offesa i privati italiani al momento attuale non sono in grado di portare sul mercato più di un quattro miliardi di kWh
E già con grande difficoltà le queste questi quattro miliardi sono fatti da quelle che in modo del tutto improprio a mio avviso autorità qualificato come eccellenza
Che sono fatti per due miliardi e mezzo la Edison per un po'meno di mezzo miliardo la sonda e per un altro miliardo e mezzo da uno pulita un centinaia di piccoli operatori che sto mettendo piccolissimi quantitativi delle sirene vada sul mercato con difficoltà ad andare sul mercato stesso perché con un si trova davvero un milione di chilowattore come chilowattore sì per noi consumatori domestici e molto ma del mercato dimensione di scarso significato
Poi diamo l'importazione le importazioni era quella di importazione per due terzi e sotto contratto lungo Terme dell'ENEL io aspetto ancora di vedere una risposta
Che ho chiesto a Bruxelles e all'Antitrust italiana sul prolungamento dei contratti fra ENEL ed F
A mio avviso il Governo è stato troppo assente nel lasciar fare perché consentirà all'ENEL di prolungarsi dal due mila uno al due mila uno due mila due secondo esperienza al due mila sette
Contratti di importazione Kyoko per due terzi le capre dalle linee vuol dire che le quali importazione disposizione dei terzi dei clienti o degli altri operatori elettrici
E vengo a ridursi in modo significativo
In realtà nell'immediato abbiamo con utilizzabili
Uno cinque sei miliardi che possono essere importati sostituendo le importazioni spot dell'ENEL
Senta che la parte dei privati privati o come clienti o come operatori sia la capacità contrattuale ma questo è il gioco del mercato dibattere l'ENEL nel nell'offerta che faranno a tutor stranieri
Quindi globalmente ai sono ottimisti abbiamo sui dieci miliardi di kilowattore che possono essere offerti sul mercato doppiatori non ENEL
Tutto il resto per arrivare agli ottanta miliardi quest'anno al novanta mila all'anno prossimo e necessariamente offerta ENEL
Quindi in realtà nove consumatori su dieci mettiamo i temi di numero o nuove kilowattora su dieci sì Salimbeni chiedere all'ENEL oppure alle perché alternative reali non c'è mezzo questo è il limite vero il problema che si pone prove che può trovare soluzione soltanto con la dismissione dei quindici mila megawatt
Che dovrebbe avvenire entro il due mila tre io ho letto su qualche giornale che l'amministratore dell'era dichiarato che visto che dovrà dismettere e il gennaio due mila tre potrà diviso la farà al trentotto ventuno dicembre
Mi auguro che da parte del governo dell'azionista ci si allaga da un lato e del e dell'organo di indirizzo politico visto in USA dall'alto sia la capacità di organizzare questo processo dismissioni in modo tale che non si della coppia aspettare la vigilia del due mila tre laziali bello l'amministratore delegato e le criticità consegnati in Molise è ovvio che sostengono l'accusa tema io intendo per prendo atto romani dico soltanto che appunto che se vogliamo mantenere queste di Ovadia simmetria più che abbia fatto una grande liberalizzazione domanda che però a una libertà del tutto teorica forse è bene che questa data limite
Beh non venga tesa per tanto completare il processo di dismissione questo è il nodo vero che ci consegna oggi la realtà
Secondo luogo abbiamo il problema di riuscire a dare adempimento io a tutti
I diversi decreti su questi dal decreto base e al riguardo devo dare atto volentieri mi sedusse che già ci si è messi
A lavorare quindi io penso che i tempi a questo riguardo possono essere seguiti nessuno pretende un adempimento puntuale ma tenendo conto della massa di lavoro che s'ha da fare
Il fatto che sia già avviato il processo di definizione di diversi decreti diverse normative e certamente positivo
Però oggi dobbiamo completo con confrontarsi ancora come altre difficoltà
Una prima difficoltà e il comportamento dell'ENEL a me piace poco da far continuamente ricorso all'autorità o all'Antitrust perché mi sembra sempre io dico semi associati che son poi bambino che fuori dalla mamma perché il fratello più grande l'ha picchiata
E francamente mi piace poco solo che vedi & è preferisco invece rispondere sul campo quando è possibile ma non essendo possibile perché c'è un potere di INFOR di conoscenza di informazione e che non è imbattibile
Faccio un esempio molto concreto
Le reti
Io presunta con rigore preferito mantenere la proprietà della Rete unità con la con la gestione ma soprattutto quello che avrei preferito e qui devo di stare un passo indietro fra la prima versione decreto Bersani del novembre l'approvazione finale quello che avrei voluto e mantenere la distinzione fra l'attività di distribuzione e l'attività di vendita
Io non sono mai stato senatore Carpi usarli queste me ne scuso molte volte tra i fanatici dello spezzettamento della distribuzione nel se come è un falso problema se la distribuzione e distribuzione trasporto non vendita
Allora io la prospettiva di mercato competitivo non mi preoccupa che la rete di distribuzione rimanenti italiana rimanga son stati ladri municipalizzate in capo a un solo soggetto
Se la vendita però può essere fatta da molti soggetti voglio dire si o un corriere che consegna il giornale ha casa
Non mi importa l'importante è che non sia Corriere sia creditore per cui tutti gli italiani e le hanno soltanto quotidiana ceo molti editori mio Corriere va be'non importa un distributore di giornali ma sì io voglio comprare il Corriere della Sera Sato recati la Repubblica e gesso da Dio Sole ventiquattro ore ciascuno aveva il suo giornale e se voglio conta il giorno dopo gli ho cambiate proposti da di cambiare nel primo decreto una persona decreto Bersani c'era questa separazione tra attività di distribuzione l'attività di vendita che è scomparsa con i secondi con la stesura definitiva dopo passaggi dalla dopo il pasto non sarebbe torniamo disposto farmacologo Orta proprio l'esempio di Quanzhou prima
Allora vere
Cosa vuol dire in concreto a bere il distributore che vende anche allo soggetto dovrebbe portarne sia per conto di tutti anche quello proprio aderente e sapete voi che voglia che può aver riportarle nel sia di qualcun altro
Stiamo verificando in questi giorni non appena c'è una pretrattati IVA con una ponte in cliente idoneo che sia sta valutando se cambiare fornitore non appena si incomincia a parlare con l'ENEL Distribuzione per verificare i problemi che ci sono arrivati l'uomo dipende che già qualche conoscono a quel punto il contratto ipotizzato e sono sempre in grado di fanali di meno perché navi nemmeno segati farla tutti
Io mi auguro che questo porti alla fine un grosso vantaggio per i consumatori italiani ma certamente e poco fare un comportamento del genere
Non ripara discussioni di carattere più tecnico su cui l'autorità nonostante anche la previsione del gas nonostante nostre segnalazioni non capisco grazie ancora aspettando di intervenire
Come il dilagare dei questi contratti di avviamento
Che era contratti che lei ne faceva quando immaginando un cliente dovesse aumentare le suo assorbimento esegue la sua potenza e quindi il consumo e allora non sapendo determina l'inizio che se un contatto di avviamento che è un contratto che dà più libertà al cliente
Nell'organizzare la sua attività e nella sua produzione socialmente elettrico e oggi Irene fa questi contratti a chi chiede non un aumento di potenza una diminuzione di Potenza che la contraddizione della logica stessa e contatti d'avviamento
E tutti stanno a guardare
Abbia già dovuto fare in passato segnalazione Antitrust Caruso a certi efficacia perché l'Antitrust ha riconosciuto i comportamenti dell'ENEL
Configurava una bulli poi dominante corretta soltanto al fatto che l'ENEL ha istruttore avviata modificati contrasti e faremo la nuova segnalazione
Ma qui abbiamo questa difficoltà ma questo fa parte del gioco
Io vedo una grossa difficoltà coi Invest derivante dal gusto dallo ieratico mo'sacerdotale dei miei amici dell'Autorità devesi elettrica e del gas che stanno assumendo un atteggiamento da casta detentrice della conoscenza e del potere
Che accetta assai poco volentieri il confronto con gli operatori del mercato temendo chissà quale condizionamento o temendo si vuoti da riproporre logiche da mercato delle vacche quale quelle che erano del Comitato interne sale attrezzi
Quando nessuno di noi è intenzione di questo genere esista rifugiandosi lo sta correndo dietro sofisticazioni forse per insegnare agli inglesi che siamo più bravi loro
Mi riferisco alle difficoltà che io vedo nei contratti di vettori amento
I vettori amento cioè il trasporto essi elettrica e sarà veramente la chiave fondamentale per a passare un mercato competitivo se non funzionerà vettori amento sarà molto difficile aveva una reale apertura del mercato
Ma se immaginiamo intanto di fare i contatti praticamente in cui il cliente debba predeterminare la potenza tutti leader inerzia che ritira per otto mila settecentosessanta ore all'anno cosa che nessuno consumatori italiani fino a ma dovuto calcolare
Si comincia a creare una qualche difficoltà
Se poi si immagina che io debba l'identificare esattamente l'impianto da cui ritiro
E fare un contratto tra un consumatore nomi un fornito ad un pudore che mi dice l'impianto cado in una situazione di totale assurdità come quando io andassi sopra automobile mi interessa sapere se l'automobile fabbricata a Melfi o se la brigata Mirafiori
Quando la firmi facesse lo stesso modelli più fabbriche forse mi fa prezzi diversi voce ragione perché debba sapere se fabbricata Mary forse barricata Mirafiori
Quando io comprese erede da un fornitore o questo fornitore a un'unica centrale e allora è un impianto ma è un po'difficile calabrese nuovamente fornito è un gruppo di centrali e milanesi sia secolo ovvie di spazzando il suo centrali nel modo per lui ottimale per minimizzare i sui costi come chiunque chiunque ha ragione dice elettrica sa
Anche o gli elettroni molti distinguo difficilissimo detenzione in Rete miraggio quello che penso agli attuali siano verdi all'abbiam dietro ambientali
E poi gli elettroni son quelle a basso prezzo alto presso gli elettrodi demolire elettrodebole Tamburello siamo mi sembra che stia ragionare ma regolare ma perché ma perché è il solo che segue perché per esempio la logica di dire il gol il fornitore deve identificare un impianto a cui consegna
Che è un assurdo perché situazioni di ingestibilità se uno stesso impianto fornisce dieci clienti come faccio a individuare esattamente in quale momento sta servendo un cliente un altro cliente sadico io lì dove non sono ingegnere ma un po'dietro tecnica in questi anni si va ad impararlo
E suggerirei che hai qualcun altro provasse a cercare di capire un po'meglio come funzione di sistemi elettrici
E seria come pretende disse il cliente per poter controllare valuti ammette il contatore dall'impianto che lo fornisce arabo immaginati un cliente italiano dico la Pirelli per non far nomi che vi si di fare un contratto con la RWE e se ne va in Germania a mettersi e a mantenersi il contatore Pecori prevederebbe lo le strutture d'autorità io voglio sperare voglio sperare che rispetto a queste sofisticazione questa astrattezza
Sì voglio ritornare con i piedi per terra
E creare dei sistemi di funzionamento un po'più agili dio questo delle sonoramente preoccupato perché essendo stato in questi anni
Uno di quelli che chiuso impegnato ispecie speso anche nei confronti miei associati per sostenere il ruolo fondamentale dell'autorità per aiutare l'autorità davvero un riconoscimento di legittimazione da parte tutti gli operatori
E e ho riconosciuto autoritaria perché ha avuto un ruolo fondamentale per arrivare al massimo di liberalizzazioni completamente possibile
Beh oggi mi troverete in grossa difficoltà arriva adesso anche molto contento questo punto di vista di lasciare una pace ventitré di giugno
Perché non avrei voglia nei mesi prossimi trovano invece in un contenzioso aperto e duro come mia abitudine fare maturare franchezza proprio nei confronti dell'autorità per esempio per il gas
La quale però se non cambi indirizzo costringerà tutto il mondo elettrico da Kostunica non ci sarà differenza
Fra Lehner gli operatori privati operatori stranieri a un confronto molto duro perché o riacquistano un certo senso è alta e anche qui una capacità di interlocuzione con le controparti
Che molte volte portano argomenti tecnicamente valide a prescindere dagli interessi acquisendo interesse e oppure si condannano appunto a fare la casta dei sacerdoti peruviani egiziani scegliete voi
Che però nella storia della storia non hanno avuto alla fine un esito molto positivo
Ecco io credo che con tutte le difficoltà che avremo il processo che si è avviato non potranno un svilupparsi il voto di lista
Non sono mai state che gli hanno caro calmi perché purtroppo imparato assai presto che non è vero che tutto ciò che è reale è razionale ed è ancora un po'meno vero tutto ciò che è razionale reale anzi il più delle volte devo dire so che irrazionale reale molti big nonché razionale
Però con tutto ciò e con questi limiti e senza alcuna concezione provvidenziali sta della storia
Credo nella forza dei processi e da questo punto di vista credo che il processo di Salviato acquisterà una sua forza che ci consentirà di superare le difficoltà e gli ostacoli che ancora adesso stiamo incontra vi chiedo scusa lunghezza vi ringrazio
Totale consenso elettrico e un totale di senso filosofico
Ringraziamo per quest'altro spaccato in cui si evidenziano altri con traditori e e diciamo altri conflitti oltre quelli prima segnalati sembra che Chicco Testa non posso intervenire quindi se c'è qualcuno dei presenti
Che
Vuole appunto
Dare un proprio contributo fare qualche domanda
Tenuto conto della di otto occasione il della presenza di operatori gli artefici di Nash così qualificati
Va
Tutto purché si accettino disposti in ordine
Questo
Va
Sulla base fuori
Dopo
Conservatore
Effettivo conclude pubblico certo sulla esatto così
Come
Ordinario
No no no no no no sfugga consentono comunque rallegrarsi senso
Sono assoluto
Rispondere alle domande
Standard
Bondi
No
No
Centrale con le regioni Zidane pubblico
No sì impone
A potenziale sui
Oppure solo
Capiscono leggo ma le nostre città dove ci sono no cioè di confronto
No guida vogliamo sensibile
Io non voglio adesso invece
Depotenziato come incentivare avvocato
Ma se non un punto di arrivo concluso
Risulta
Rassegnarsi
Allora presidente Chicco Testa
è venuto aveva preannunciato un ritardo però mi hanno detto che non c'erano speranze invece fortunatamente e qui con cui io così proprio in maniera più che telegrafica disse che partecipare un panel deposto dire che il senatore Carpi ci ha fatto la storia politica del decreto delegato settantanove novantanove l'ingegnere soldatino invece ha lamentato soprattutto talune lentezze dell'ENEL in relazione alle aspettative delle municipalizzate mentre dottore gli atti
Da parte sua ha segnalato talune contraddizioni che ritrova nel decreto delegato e al tempo stesso taluni atteggiamenti assunti dall'Authority che non appaiono coerenti con una spedita utilizzazione della normativa
Ma io come è noto
Ho avuto modo di dirlo varie volte ritengo l'organizzazione complessiva e i risultati prodotti dal dal cosiddetto decreto Bersani un punto d'arrivo abbastanza equilibrato per il nostro Paese
Tra le diverse esigenze che occorreva ottemperare apertura del mercato garanzia del servizio elettrico competizione
Certo sistema tariffario eccetera eccetera eccetera
Ora si tratta di mettere in pratica questo decreto di procedere speditamente di verificare anche via via che i vari adempimenti e le vari cambiamenti organizzativi vengono introdotti i quali possono essere i punti in cui si possono creare degli attriti in cui possono esserci dei conflitti delle contraddizioni del secolo ha sentito l'intervento di cattiva certamente una materia così complessa non c'è dubbio che qua e là qualche punto
Diciamo non perfettamente coerente con gli altri ci possa essere e d'altra parte mi sembra sarebbe stato quasi impossibile riuscire prevedere un meccanismo perfettamente perfettamente
Oliato
Certo la complessità del sistema notevole la complessità del sistema è notevole e d'altra parte creare un mercato dell'energia elettrica e creare un sistema competitivo
In un settore che era fino a ieri con caratteristiche quasi esclusivamente da monopolistico e che comunque diciamo negozia produce negozi e distribuisce una merce particolare come l'elettricità
Non è un'operazione certamente semplice
Possiamo contare sull'esperienza che altri Paesi hanno già realizzato questo per noi è un punto importante non non cominciamo
De zero imparare anche da qualche errore che gli altri hanno fatto ma mi sembra che fino adesso nell'insieme le cose stiano procedendo in maniera discreta insomma non vedo punti di crisi leggo anche qua e là qualche dichiarazione allarmata c'era un Consigliere qua del dell'Antitrust ho letto le agenzie che dice che il processo di dismissione quindici mila megawatt
Si sta svolgendo senza trasparenza forse la critica rivolta al ministero di Düsseldorf perdo il famoso ma
Vorrei ricordare che pesano per quanto riguarda e poi il piani dice quindici mila aveva addirittura prevista l'approvazione da parte
Del consiglio dei ministri quindi non c'è omicidi del Presidente della Giunta del Consiglio
Eh appunto quindi non vorrei rassicurare tutti non c'è alcun rischio sul fatto che nel possa decidere di vendere qualche mi pare
E a chi gli pare perché tutte le procedure di dismissione sia i contenuti del processo di dismissione sia le procedure per la dismissione dovranno essere approvati innanzitutto le due ministeri si occupano di queste questioni indulti del tesoro
E poi congiuntamente dal dal dal governo stesso va be'e quindi con tutte le garanzie che questa situazione deve prevede palmette soldatino
Mamma ha detto lei lamenta ma è che qui ci sono dei tempi previsti sorda e tempi che che saranno sicuramente rispettati finire sotto i limiti nell'arbitrato dopo che aveva guidato l'abitato meccanismo previsto per legge non è un invenzione ci sono svariate possibilità c'è quella di trovare un raccordo che quella che come ho detto mille volte
Noi preferiamo e c'è quella invece di una cessione da parte di ENEL alle municipalizzate con le procedure previste dalla legge la legge è legge a questo punto la va rispettata un po'da tutte le parti
Beh certamente visto Bersani tocca a me dirlo ma qualche volta USA misto persino Bersani è noto per l'uso
Politico dei proverbi popolari
Uno dei proverbi che cita spesso è che non si possono dice che tutti vorrebbero il raviolo a misura di bocca no ecco proprio misura di bocca non è possibile bocche sono differenti ravioli grosso modo sono quelli standard
E bisogna fare adattarsi al raviolo ed o viceversa dobbiamo può adattarsi alla grandezza della bocca di chi lo mangia no ecco ma le cose sono state messe sul tavolo in maniera abbastanza chiara
E e dobbiamo fare tutti uno sforzo per stare nel contesto e nelle prescrizioni della normativa Moffa
Avodah fa perché magari cioè la violini ravioloni erario Riviera ideologico sull'uomo demanio o no se no la Madonna dell'autonomia comunale no no eh
No no io io dico voglio sul così arriva dopo a freddo il Parma Magnardi ripetendo questioni note o spiegando eccetera eccetera se posso credo se ho capito bene il tema lo ha sollevato un po'Gatti
Io temo un altro rischio o
Che è la grande confusione istituzionale e che si può creare e su questa materia no
Credo che ognuno debba fare bene il suo mestiere c'è qualche volta e nell'eccede in altri mestieri è bene che rientri anche lei nei suoi confini
Ma qui corriamo il rischio che tra soggetti industriali in campo regolamentazione europea che ricordo in questo caso importantissima sia per quanto riguarda diciamo commissario Choco regia sia per quanto riguarda commissario che si occupa dell'Antitrust eccetera
Governo italiano con le diversità di punti di vista di di di prospettive che ci possono essere tra l'azionista regola il pubblica funzione di indirizzo gioca
Autorità
Per l'energia elettrica e il gas autorità antitrust e per quanto ci riguarda anche autorità delle telecomunicazioni che si occupa di ENEL su un altro versante in quanto ENEL detiene una partecipazione altro partecipazione la quota di maggioranza
Di Wind più la tendenza se posso velatamente criticare di ciascuno di questi organismi non del governo modo particolare se posso dirlo delle autorità non di svolgere la loro funzione specifica ma di proporsi tutti come organizzatori complessivi del sistema o addirittura come facitori di indirizzo di politica energetico di politica aziendale
Nei confronti di diverse aziende alla fine non ci capiamo più letteralmente niente e la macchina impazziscono per mancanza di coerenza propria ma per troppi guidatori che vogliono afferrare tutto il volante
Uno portarla verso destra l'altro verso sinistra di una direzione d'alto
Nell'altra direzione capisco che ciascuno può interpretare il suo ruolo in modo in modo estensivo il sostenere che obbligo per potersi correttamente occupare della cosa
Che costituisce l'oggetto sociale la propria attività bisogna occuparsi di mille altri fattori perché venisse professore che porta
E quelle le cose sono sempre legate l'una con l'altra
Però credo che ciascuno di noi debba fare veramente uno sforzo considerevole per stare il più possibile all'interno del proprio ruolo e lasciare al governo con le funzioni di indirizzo generale
Che di sono propri
Altrimenti
Altrimenti emerge il rischio qual è
Che è una materia così complicata che ha bisogno di grande buonsenso di grande coesione
Di un c'era di una certa anche capacità pragmatica di affrontare i problemi mano mano che si pongano
Diventi invece lavoro per gli avvocati io lavoro per un un grande permanente conflitto interpretativo intorno ai poteri di ciascuno ruoli che ciascuno deve avere all'interno di questa organizzazione questo e quello che che rapidamente mi sento di dire le cose poi camminano cabinato rapidamente camminano spesso più rapidamente
Diciamo i fatti che diciamo i nostri desideri giudice Europa si sta aprendo ci sono mille iniziative imprenditoriali
Per cercare di conquistare posizioni di vantaggio nel futuro mercato europeo credo che l'Italia anche di questo deve preoccuparsi di non preoccuparsi di come portare la propria industria tutta tutte le proprie aziende
In una posizione che consenta queste prese di non essere semplicemente delle prede ma perlomeno dei dei combattenti alla pari di altre impresa e che sono questo lo sappiamo tutto tutti i beni vende come dire protette Bem
Coltivate incoraggiate dai propri volare
Ma cioè sul risponderei
Lei
Tanti in se quello che lei dice a un fondamento salvo che però per quel tipo di concorrenza comparativa sarebbe stato del tutto necessario fare delle società separate di ENEL
Devo anche dire molto francamente
Io correvo dallo studio possono sottolineato con sufficiente chiarezza
Che non erano proprio l'obiettivo industriale di crescita voglio dire vera impossibile uscire da un oggi va be'da una situazione in cui i rapporti di forza erano quelli i rapporti percentuali però la l'obiettivo di far crescere le realtà industriali attraverso le municipalizzate che la difficoltà di fare in caduta separate di ENEL sia indotto a questa scelta devo dire anche sulla base di un preciso mandato parlamentare
E teniamo conto che noi abbiamo agito anche sulla base di una delega del Parlamento questa non è stata una legge del parlamento
Questo è stato un decreto legislativo su delega del Parlamento che aveva messo dei paletti ancorché spesso o poco comprensibile contraddittori
Io sono rispettoso del Parlamento però sa si è determinata una situazione oggi in un mondo politico molto diverso dal passato
Il ecco post per dire una cosa vedo che ciò più di un microfono qua quindi va capito ma non mi spavento molto
Oggi per esempio più che posizioni se c'erano delle posizioni politiche di partiti d'accordo
Però è un dato di fatto che un certo clima c'era la camera un certo clima al Senato
A prescindere molto da lei quindi politica
Voglio dire un una camera molto più filo adesso dico così insomma ripeto siamo in un'aula universitaria per intenderci
Molto più filo ENEL per intenderci e un Senato invece molto più filosofico concorrenza
Anche per storie delle due Commissioni rispetto all'elettricità consona i giovani stanno bella questa buona bravo bravo bravo bravo bravo bravo sì
Ecco polo sostenere che sostenere che la commissione che la Commissione industria già attività produttive della Camera e particolarmente giovane devo dire ci vuole il coraggio però insomma orario però come non detto come non economico tuttavia tuttavia però c'è un giovanilismo dov'è ecco e invece i senatori come me l'hanno tutta l'idea proprio ormai della decadenza anche psicofisica vero mi rendo conto una cosa volevo sottolineare il discorso di testa che però vale per AN ma non solo per l'ENEL
Ed è molto vera gli ho fatto riferimento prima alcuni confronti internazionali su questo tema
Io ho potuto constatare che chi la tira di là chi la tira di qua
Cioè ci sono gli iper liberisti da una parte ci sono gli statalista oltranza quell'altra noi siamo un po'più vicini agli spagnoli nella confusione generale produco governo gliele tagliamo la cornice Oglio dire io dagli spagnoli ma insomma
Tutti però difendono in maniera determinata l'apparato industriale nazionale
Questo è quanto io sto e devo dire che su questo terreno
Bisogna io parlerei del tutto necessario chiede anche noi operiamo oppure con la prospettiva europea eccetera ma che insomma da questo punto di vista noi abbiamo ben chiaro
Che quelle che noi abbiamo aperto sono certamente possibilità per il mercato europeo
Mondiale nanetti per planetario
Ma intanto devono essere soprattutto delle opportunità anche per le aziende nazionali io alla fine di questo processo lo dico proprio questo e qui parlo titolo sa ma credo che il governo la pensi così io comunque la penso così un'opzione politica
Alla fine di questo processo vorrei a vere non un solo campione nazionale come piaceva a qualcuno e alcuni concorrenti seconda così io vorrei sapere alcuni campioni nazionali vorrei aderire almeno un paio di aziende nazionali in grado di compete né internazionalmente
Ecco questo è un obiettivo fondamentale per il nostro apparato produttivo da questo punto di vista ha perfettamente ragione testa quando richiama alla esigenza di dire ma peggiore
Beh anche gli altri questo è un dato è un dato di fatto l'aneddoto delle dei debiti della discussione con questi stranieri non era solo un aneddoto ed i fatti suoi e mi sono trovato di fronte
Una
Dura difesa degli interessi produttivi nazionali io credo che lo dovremo essere molto attenti molto attenti come governo a questo aspetto non vorrei che per convinzioni astratte di scuola
Come dire sì sì poi si commettessero degli errori che ci indeboliscono questo devo riconoscere che questo che questo rischio c'è
Quindi risulta di nuovo io volevo dire vengono vengono corre l'obbligo
Residente in testa purtroppo arrivati cardo
Di precisare che io ho appunto quanto quanto ha detto il professor Sandulli cioè che io ho detto sì qui noi le nostre imprese hanno inviato delle lettere chiedendo di avviare le trattative lettere sono stato emanato da parecchio tempo mese un mese e mezzo fino ad ora da parte dell'ENEL non c'è stata nessuna risposta se non qualche qualche protesta attuali
Chiedendo di acquistare appunto eh eh no a me eccome per per per acquistare si parla trattativa perbacco abbiamo chiesto ad acquistare ai sensi del comma quattro dell'articolo nove
E ma cocca però in tempo occorre il tempo passa il tempo corre e poi noi molte altre nostre imprese hanno scritto chiedendo di avere alle trattative comunque questo era quello che io ho detto la seconda cosa
Se mi permette professore
Perciò anch'io vuole rispondere Lucio che non ha cioè io voglio dire voglio far notare una cosa io sono come il senatore canti appartengo appunto se pomposo conservatore ma come dice Luisa mobile
Come ha detto bene il primo luogo propongono ormai e devo anime perdute ormai lei se il giallo delle anime perdute no voglio dire questo
A Roma a Milano faccio due casi così emblematici le aziende municipali sono presenti e da quasi Centanni
Le nelle è presente da trent'anni mi permetta di dire che mi sembra giusto anche da un punto di vista così etico che il governo abbia scelto che a Roma e a Milano ci sia l'agenda municipale mi permetta di dire che ho ben
No anche a me
Perché scusi io c'ho l'esempio no no ben fa no scusi è membro no mi permetto di dire che a Mila hanno a suo tempo l'Edison ha ceduto il servizio Grasso che aveva ottenuto l'acceduto all'Aem di Milano e quindi io sono sicuro
Che con così come aveva ceduto il servizio casse avrebbe ceduto anche il servizio elettrico sono perfettamente sicuro quindi da quel punto di vista lì mi sembra che non c'è niente di nuovo sotto il sole
No per carità non pretendo mica che l'abbia compiti convince cosa importante che ci sia nella norma
Sorprendendo
Senta richiamare
Mi pare che vengono il problema viene Carlo dovrebbero carico
Di determinare
Il comportamento dei limiti invisibile
Trovandosi Enzo
Infatti
Comunque c'è anche rinnovata
Chiedo nel momento pagati calcolo economico la Cina grandi
C'è il Pubblico ministero
E fa il veloce
Lei
Ha concluso la seduta il sesso
Quando il problema propone oggettivamente venti
Tesoro non può non tener conto è il il Piliego profilabili
Regolare ogni tanto sì elevare delle Ventura Munich vuoi morire Carla azione in contrasto con gli inglesi da
In questo allora propongo giuridico è uno degli elementi organizza chiedevano quali prove ma nella sede vengono firmati però
In qualche modo tesa d'altra parte
Noi abbiamo sottolineato questo tipo di difficoltà per esempio la stessa natura di Deutsche Telekom noi stessi vogliamo sottolineare conclude quindi a maggior ragione evidente con l'abbiamo presente anche per noi stessi
Sì considerazioni oppressiva
No forma se mancano teatrale dubbiamente questo problema c'è no anche se devo dire che nell'insieme mi pare che il governo italiano
è stato in tutto questo processo come mi pagavano e sulle varie componenti ivi compreso il tesoro
Più coraggioso di quanto probabilmente è il lo spirito profondo spirito diciamo profondo e se volete un po'primordiale dell'opinione pubblica anche manifestato si molti molte prese di posizione dei gruppi di
Politici per esempio alla Camera ma in qualche modo anche al Senato i voti al senato vota c'è presente qualche personaggio che diciamo della liberalizzazione ha fatto una bandiera
Molto forte ma nell'insieme c'è voluto un certo coraggio per smuovere questa situazione perché il Paese in un qualche modo era accomodato sulla sulla situazione preesistente ancora adesso
In un qualche modo per far camminare le cose bisogna spingere un cioè non è che c'è un Paese che dice ma come
Domanda da
Alle
Importante arrivando ad in giro cioè e come mai uno come me è diventato thatcheriano
Allora io cerco disperatamente di spiegare che non lo sono affatto
Ma che mi rendo conto che c'è un problema di blocco de de de de del sistema industriale italiano eccetera eccetera eccetera è soprattutto poi di regolazione del mercato
L'ho fatto tante altre cose vero il commercio la legge pericoloso e la legge quadro per i consumatori tutto un problema di interventi necessari per la regolazione del mercato
Che è necessario proprio per andare incontro agli interessi generali collettivi
Che nell'impresa
Ma è è veramente molto è culturalmente difficile culturalmente un'operazione non semplice devo dire per esempio guardate quel prestanome ponendo perché è un fatto voi andate a vedere le risoluzioni quando alla Camera
Sì discusse delle delle del così detto del famigerato documento qualche documento Carpi
La risoluzione detto lunga più come dire diciamo tra virgolette più conservativa finalizzata
Su quella di quella Forza Italia la pace
Ecco fu in campo di gran lunga e chi operava da leggere
Per cui ci sono delle situazioni meglio Sancti killer scrive poi le cose no voglio dire ma c'è rotto certo sappiamo anche chi le scrive le cose d'Italia ma questo è un altro discorso ma questo perché io vengo come gli intensi anche culturali in queste faccende sono importanti ovviamente il convegno del ma e importante anche è importante sapere per esempio il contributo e in una sede universitaria voglio dire
Di quanto a Nord atto anche di interventi proprio della cultura in questo settore sia della cultura degli ingegneri io penso per esempio la seta elettrotecnica ATO un contributo di primo ordine per il ministero
De estremamente utile ma gli economisti che sono intervenuti
E quelli che le sono intervenuti discutendo è stato più tutto questo è stato significativo ha avuto un ruolo e naturalmente il peso della cultura lo si sente non non sempre è stato un peso che andasse a spingere nel senso della liberalizzazione e il curioso Way che spesso sira di un resistente esso non parlo delle posizioni dell'estrema sinistra
Ma spesso chi era abbastanza perplesso sulla liberalizzazione
Era però favorevole segua una e rapida privatizzazione vendere vendere vendere vendere
Liberalizzare no ecco questo per dare l'idea della quindi per cui si determinavano anche in Parlamento delle alleanze incredibili
E le alleanze incredibili e proprio per questo per per per questo elemento ed è un fatto che insomma è stato più ripeto significativo da questo punto di
C'è ancora qualche intervento
Certo il programma prevede conclusioni Michele Santoro
Ma solo per dovere dirò qualcosa anche se stamattina ho lavorato tantissimo per prendere appunti
Innanzitutto devo ringraziare la professoressa
Eliana Rossi car Leo che con la quale collaborazione del dottor passando organizzato questo convegno che veramente ritengo sia stato particolarmente interessante relazioni dense
Per un tema con una pluralità di profili eterni i poi analizzati tutti con puntualità di RAI direi con puntigliosità
Da parte di tutti coloro che sono intervenuti stamattina
Vuole costruzioni tecniche tecnico teoriche oggi
Diciamo i soldoni il conflitto degli interessi che stanno sotto questa disciplina
Quindi quali peculiarità presenta questo tema ci troviamo di fronte ad un servizio pubblico essenziale
Che
Viene svolto attraverso una pluralità di Fassi che caratterizza appunto l'impresa elettrica
Proletari fa sì che tra l'atto conservano taluni momenti monopolistici necessari
E quindi si è partiti
Del del nel nostro discorso da un'impostazione poco teorica di carattere generale
Nella quale appunto sia affermato
Che non necessariamente il monopolio o deve essere regolamentato dallo Stato perché anche in presenza di un soggetto monopolista c'è la possibilità di soddisfare
L'intero mercato ad un prezzo che sia uguale al costo medio del servizio senza che questo possano far cadere da una parte in un sopra profitto e dall'altra nell'inefficienza e quindi se ho ben interpretato queste queste teorie in effetti non si può dare una risposta in senso assoluto a situazioni che invece meritano di essere articolatamente vagliate e proprio in questo caso questa articolazione del discorso c'è stata
Ed è stata estremamente proficua
Il tema della privatizzazione conflitto privatizzare liberalizzare ecco chi nasce prima chi viene prima
Sembra ecco quasi inutile liberalizzare se non si è privatizzato Olimpo liberalizzare per un soggetto di Perù a fronte di un soggetto monopolista
Serve poco
E difficile creare un mercato se prima non si toglie forza all'impresa monopolista in sei
E quindi
La privatizzazione non può fermarsi alla cosiddetta pubblicati in sezione formale c'è quella che sostanzialmente abbiamo oggi per l'ENEL solo una privatizzazione sostanziale e che direi
Rinunzia anche al golden share di cui appunto nel nel nel novantadue novantatré si era fatto un punto di di grande impegno da parte del gruppo il parlamento ecco con rinuncia anche a questo profilo quindi arrivare ad una privatizzazione
Generale che possano consentire poi con la liberalizzazione del mercato l'accesso pieno alla alla sfida della concorrenza
La verità però che in questi casi si è accennato anche c'è il pericolo delle lobby c'è il pericolo delle forze corporative che nel momento decisionale del Parlamento
Hanno una potenzialità notevole e d'altra parte liberalizzare si diceva stamattina
Però regolamentando con principi condivisi dagli agenti economici e questo però io dico che si può fare sempre che gli agenti economici siano agenti economici maturi
Che non sia niente non ci si trovi di fronte ad imprenditori per così dire rotocalchi giallisti può addirittura imprenditori che informa corporativa tendono di conservare posizioni di potere o di raggiungere i cogliendo il treno che passa posizioni nuove posizioni di potente e quindi mi pare giusto che sia attraverso gli strumenti informativi del mercato che si possano realizzare una effettiva forma di liberalizzazione d'altra parte anche la riforma recente delle società quotate presente riforme delle società quotate e credo proprio presupposto perché una simile possibilità si possa realizzare e devo dire che che in qualche modo forse la coscienza sociale ma probabilmente anche la coscienza politica non si è ancora adeguato a queste nuove prospettive perché mundus come si diceva prima si accennava prima quando c'è stato il caso Telecom l'OPA Telecom tutti si sono meravigliati come c'è il rischio che le nostre imprese siano acquistata all'estero si possono fare scalate a settori così delicati del Paese ma in fondo
Bisogna rendersi conto che ormai
La musica è cambiata il concetto punto di di mercati sì di sistema economico va adeguato sì effettivamente vogliamo sentirci europei
Quindi
Io dico che
E necessario
Che per passare da mercati locali regolamentati ad un mercato unico vi sia questa attenzione ai diritti di libertà economica
E nello stesso tempo una pretesa del rispetto dei doveri da parte dell'ente
Ovviamente questo non si attua agevolmente
Ci sono resistenze degli Stati se ne parlava il senatore Carpi resistenze dell'impresa e di cui spesso gli Stati si vendono in terza Petri
E quindi c'è una sostanziale tendenza un poco a gradualità Cesare qualche volta rinviare
Per cui
In serie attuativo una volta che il legislatore si è espresso in sede in sede di attuazione molto spesso
Si incontrano delle difficoltà di realizzazione
Certamente la struttura del mercato dell'energia come accennavo è una struttura estremamente complessa
Dalla disciplina se ne è parlato appunto stamattina c'è questa sovrapposizione delle funzioni dell'autorità amministrativa del ministero
Che si accompagna a quella delle autorità il discorso delle sulle autorità un discorso indubbiamente ampio ampio ma e un discorso che in qualche modo pure va fatto
Perché da certe politiche in Italia credo che abbiamo le stagioni nell'ottanta avremo le stagioni dei commissari
Con poteri plenipotenziari queste la stagione delle autorità e però vediamo che qualche volta si passa dall'autorità che dorme all'autorità che vuole fare troppo e straripa e nell'un caso e nell'altro poco la gestione della dell'azione amministrativa viene in qualche modo stravolta rispetto a quelle che sono le oggettive esigenze appunto della buona amministrazione
Quindi diciamo quali possono essere le aspirazioni le prospettive che peraltro sono tutte contenute credo nel decreto delegato e che vivono nella diciamo nel nello spazio del rapporto che va dalla libertà di concorrenza alla tutela del consumatore che in fondo
Sono le due facce della stessa medaglia e che costituiscono o diciamo il punto di di coerenza e di coesistenza della necessità della diciamo dell'affermazione delle regole del mercato in senso proprio
Quindi
Da una parte l'esigenza dell'ammodernamento del sistema industriale della qualità del servizio dall'altro
La realizzazione di tariffe che siano mirate in relazione alle esigenze nello stesso tempo la tutela dell'ambiente appunto non è un caso che il presidente dell'ENEL sia Chicco Testa
E nello stesso tempo la realizzazione che quel cosiddetto servizio universale cioè quel servizio che si faccia carico anche di quei cosiddetti costi impropri che poi saranno in qualche modo diciamo ristorati ma che non possono essere abbandonati solo perché appunto o si tratta di iniziative cosiddetti antieconomiche perché poi dobbiamo dire anche ciò che è vero che in fondo proprio l'ENEL a parte certe modalità distorsive che hanno visto o la sua esistenza nel corso appunto degli anni certamente avuto quella funzione di fare investimenti che difficilmente le imprese private avrebbero fatto se non fossero state appunto finanziate dallo Stato per la elettrificazione delle campagne per certi interventi soprattutto nel Sud che punto temo altrimenti sarebbero mancati o perlomeno di molto ritardati
Quindi indubbiamente questa disciplina è una disciplina che costituisce una svolta che può essere la svolta un po'per tutti i servizi pubblici cioè quella svolta dove c'è da una parte la proprietà delle strutture dall'altra una l'esercizio del servizio affidato a soggetto terzo
Perché ma si tratta di una nuova organizzazione della pubblica amministrazione rispetto alla quale ci può venire qualche dubbio sulla capacità della nostra struttura burocratica direi di di reggere e quindi ex anche questo può deve costituire un presupposto perché poi la effettiva attuazione della disciplina sia nel campo appunto del delle energie ma anche negli altri campi così sordo dei trasporti delle ferrovie
E e così via si parlava anche possibilità per il servizio sanitario eccetera ma tutto questo ha un presupposto che è costituito appunto da una vera rivitalizzazione del nostro sistema burocratico
La forza e l'autonomia delle Authority ne abbiamo fatto già un cenno indubbiamente l'Authority deve avere il senso dell'autolimitazione sia per se stesse sia nei confronti delle altre Authority proprio per evitare quelle difficoltà
Di di o operatività quegli eccessi di di garantismo o quegli eccessi di controlli che poi tendono a paralizzare
Io penso che quindi una volta assicurati siti per così dire della sincerità del legislatore di voler da ricorso a queste a questa svolta di carattere diciamo nuovo per il nostro ordinamento ma che non è altro che un adeguarsi alla normativa comunitaria ma probabilmente anzi direi certamente potremo a vere dei servizi che consentiranno o in maniera sempre più agevole e più positiva uno sviluppo del nostro sistema economico io penso che possiamo chiudere qua il nostro incontro ringrazio intervenuti e ringrazio tutti quelli che sono stati presenti fin da questa mattina