Presentazione del rapporto annuale Istat 1998 sulla situazione del Paese organizzata presso la Sala delle Capriate

Siamo
Aprire questa presentazione nel rapporto annuale dell'Istat per l'anno mille novecento novantotto ringraziando tutti voi di aver voluto partecipare a questa presentazione che almeno per l'Istat è un momento particolarmente intenso particolarmente importante della sua attività
Il presidente della Camera l'onorevole Violante ancora una volta ci ha ospitato e quindi io lo pregherei di svolgere il suo intervento introduttivo
Per il secondo anno consecutivo la presentazione del rapporto annuale dell'Istat si svolge presso la Camera dei deputati
Non si tratta di una casualità o di un gesto di cortesia
Ma della conferma che i dati messi a disposizione dall'istituto costituiscono uno strumento indispensabile per la comprensione anche da parte del Parlamento dei mutamenti sociali
E per la conseguente definizione delle strategie di intervento
Si è sostenuto che di rilevazioni statistiche nella freddezza dei calcoli effettuati sarebbero incapaci di cogliere la complessità del reale
Ma la scienza statistica in molti casi ci può aiutare di condurre fenomeni alle loro ultime dimissioni superando la confusione che spesso determinata dall'eccesso di notizie non verificabili penso ad esempio al caso della microcriminalità percepita dei cittadini come fenomeno dilagante mentre i dati statistici ne conferma una regressione può anche al timore diffuso in un'invasione di cittadini extracomunitari quando le cifre relative all'immigrazione si attestano in Italia all'idea di decisamente contenuti rispetto ai vicini Paesi europei
Questo non significa che si debba trascurare il modo di sentire i cittadini esso anzi deve costituire un segnale di allarme per tutti coloro che hanno responsabilità politiche
Una giusta interpretazione pubblicizzazione dei dati potrebbe tuttavia attenuare sensazioni oggettivamente non fondate
I dati contenuti nel rapporto attuale che oggi si presenta accanto ad elementi crescano preoccupanti indicano alcune positive tendenze del nostro Paese
Dal punto di vista strettamente economico a fianco degli effetti provocati dalla crisi finanziaria dei Paesi emergenti e dalla generalizzata fase deflattiva che sta investendo i Paesi europei
Vita la maggior parte dei Paesi europei dettagli ha registrato un lieve aumento dell'occupazione per la prima volta dopo diversi anni più zero virgola sei per cento
Inoltre la finanza pubblica visto un consolidamento dei risultati del mille novecentonovantasette con una marcata riduzione dell'incidenza della spesa per interessi sul proprio interno lordo
Il salto di parte corrente il risultato positivo per la prima volta dopo quasi trent'anni
E la pressione fiscale è diminuita di uno virgola due punti percentuali si è ridotto ancora il rapporto debito pubblico PIL anche grazie ad prosecuzione del processo di privatizzazione il sistema del dell'impresa e ancora caratterizzato dagli squilibri tra nord e sud del Paese e da una ridotta dimensione delle aziende rispetto agli altri stati europei ma registra importante segnale di evoluzione sia dal punto di vista delle innovazioni tecnologiche delle spese per ricerca
Che da quello del contributo del mezzogiorno alle esportazioni nazionali che nel mille novecentonovantotto è stato pari al dieci virgola due per cento manifestando una crescita significativamente superiore alla media nazionale
Dal punto di vista dello sviluppo culturale e sociale l'analisi del sistema formativo italiano mostra come ritardo storico della scolarizzazione di massa si stia ormai colmando
Il tasso di scolarità è passato al sessantuno virgola quattro per cento dall'ottantasette ottantotto all'ottantatré rigore uno per cento del novantasette novantotto
Anche la struttura familiare si è voluta diventando sempre più diversificata
Il miglioramento della qualità della vita si manifesta più vitelli tre quale esempio l'accesso a soggiorni di vacanza che come risulta nel novantotto il quarantasei per cento dei cittadini ha compiuto novanta una vacanza del meno cinque giorni
Questa ricostruzione coglie solamente alcune delle indicazioni contenute nel rapporto essa consente però di sostenere questo che interessa in questa sede
Consente di sostenere un'idea dell'Italia diversa da quella che spesso circola più legata ad un complesso auto denigratorio che ad una oggettiva analisi dei dati l'autodenigrazione non solo è sbagliata ed ingiustificata perché non trova riscontro nella realtà dei fatti
Ma è sbagliata perché è una proiezione negativa dell'individualismo che caratterizza molti aspetti del nostro costume ed ha come causa e come effetto la deresponsabilizzazione
In realtà malgrado i molti problemi ancora insoluti Italia si delinea come un Paese forte che ha saputo reagire con energia alle arretratezze che lo allontanavano agli altri Paesi europei non solamente sul piano economico ma anche su quello sociale e culturale
Siamo oggi un paese ricco e moderno la quinta o sesta potenza industriale del mondo Italia inoltre quinto Paese finanziatore dell'homo il quarto dell'UNESCO il costo delle più importante patrimonio artistico e culturale civiltà europea
Questa ricchezza è questa modernità l'abbiamo costruita con le nostre mani tutti noi italiani nel corso delle generazioni
Sottolineare gli aspetti positivi del nostro Paese non è un esercizio di nazionalismo
è un tributo che doveroso pagare all'oggettività ma soprattutto ci aiuta ad individuare i punti sui quali far leva per affrontare i problemi ancora non risolti
Cominciamo a contare oggi più di ieri sullo scenario internazionale
Questo è un terreno che non va abbandonato perché il contesto internazionale e sempre più determinante per lo sviluppo di singoli Paesi dobbiamo ancora affrontare nuovi obiettivi dello sviluppo della modernizzazione
Per questo occorre abbandonare i luoghi comuni che portano alla deresponsabilizzazione
E trovare dentro di sé energie risorse valori capacità per un'idea complessiva dell'Italia senza un'identità forte
Senza un'idea del Paese che non tra le volontà renda forte l'etica civile di cittadini rischiamo di approntare strumenti scissi dalle strategie generali
La riforma costituzionale delle istituzioni passaggio indispensabile per dare all'Italia la possibilità di competere nell'Unione Europea nel mondo della globalizzazione
Gli operatori economici e di mercato hanno diritto e necessità di potere contare sul regole certe istituzioni stabili ma le stesse esigenze hanno i cittadini e le famiglie
Per questo gli obiettivi prioritari sono quelli della riforma federale dello Stato dell'elezione diretta del Presidente della Repubblica un meccanismo costituzionale di garanzia per la stabilità dell'esecutivo
Con la corollario garanzia indispensabile in questo sistema e l'inserimento in Costituzione dell'istituto della sfiducia costruttiva oppure la previsione che quando cade il governo scelto dagli elettori si torni a votare
Tra gli interventi non prorogabili via anche la realizzazione di principio del giusto processo
E di un sistema giudiziario civile penale che sia più rispettoso dei diritti di tutte le parti attori e convenuti nel processo civile amministrativo imputati vittime del reato il processo penale
Dobbiamo infine continuare nello sforzo di spegnimento della pubblica amministrazione e rafforzare le responsabilità di governo giunta agli Enti locali
Abbiamo il dovere di rendere più veloce il passaggio da uno Stato pianificatore vecchio che controlla il CIPE il cittadino e che conta lentezze farà eccetera farraginosità della macchina burocratica rappresenta un freno allo sviluppo economico e sociale ad uno Stato incentivante che garantisce il cittadino
E motore di sviluppo dando spazio d'iniziativa dei privati dell'impresa ponendo poche regole ma esigendo né con fermezza e rispetto
Questi sono alcuni dei compiti che il Parlamento comincerà ad affrontare nelle prossime settimane
L'efficacia e la qualità delle decisioni che verranno assunte non potrà prescindere dall'acquisizione di informazioni e dati certi che consentono la conoscenza precisa tra realtà sociale politica ed economica
In questo quadro l'attività di analisi di coordinamento e di diffusione di dati realizzata dall'Istat costituisce per noi parlamentari uno strumento che riduce grazie
Grazie molte al presidente Violante
La statistica pubblica accompagna l'integrazione europea dopo aver fornito i dati su cui verificare le convergenze dell'unione monetaria è oggi impegnata a produrre indicatori per valutare le azioni comuni nell'area dell'euro e dei quindici Paesi
Dovrà anche documentare le iniziative per affrontare le grandi sfide della disoccupazione l'immigrazione della povertà
Informazione rappresenta uno dei beni pubblici di maggior rilievo da sostenere e promuovere e difendere come fondamento di garanzia democratica di sviluppo per l'intero Paese
A dieci anni dall'avvio del sistema statistico nazionale anche a motivo del nuovo quadro di responsabilità che si va definendo fra amministrazioni centrali d'autonomia occorre far compiere la statistica pubblica un salto culturale ed organizzativo
Il dibattito sulle riforme dovrebbe considerare con attenzione e lungimiranza la collocazione delle istituzioni che svolgono questa fondamentale funzione tutelando legislativamente l'autonomia
Che l'Istat ha conquistato con la sua azione ma anche quella degli altri soggetti statistici che compongono il sistema destinati ad avere un ruolo crescente nel quadro di federalismo che si va delineando
Con la consapevolezza rispettosa ma profonda dell'importanza del lavoro svolto desidero ringraziare accanto al personale dell'istituto che rende possibile la realizzazione del rapporto annuale il presidente della Camera dei deputati
Per l'attenzione che ha voluto nuovamente testimoniare per la funzione statistica ospitando per il secondo anno questa presentazione e anche per le sue gentili parole
La presentazione coincide con l'insediamento del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi all'UDC lega l'importante esperienza di interazione nel rispetto dei ruoli fra Ministero del Tesoro Istat nel processo di avvicinamento all'Europa
Il nostro augurio al nuovo presidente si unisce al ringraziamento rivolto a Oscar Luigi Scalfaro che volle essere fra noi in occasione della celebrazione dei settanta anni dell'istituto
In base alle stime del Fondo monetario internazionale le ripercussioni a livello mondiale delle crisi finanziarie hanno comportato un significativo rallentamento della crescita del prodotto e del commercio
Determinando prospettiva a breve termine orientate verso un contenimento dell'attività economica
Nel mille novecentonovantotto grazie alla prospettiva dell'unione monetaria l'Europa è rimasta al riparo dalle tensioni manifestatesi sui mercati finanziari internazionali ed ha registrato l'aumento più elevato del PIL dal mille novecentonovanta
Nella seconda parte dell'anno si è riscontrato un marcato rallentamento associato ad una caduta del clima di fiducia delle imprese che è proseguita nei primi mesi del novantanove
L'avvio della moneta unica europea è stato caratterizzato da un'iniziale stabilità dell'euro nei confronti del dollaro americano ma dall'inizio di febbraio la valuta europea ha cominciato a subire pressioni al ribasso
In Italia nel corso del novantotto il prodotto interno lordo a prezzi costanti è cresciuto dell'uno e tre per cento meno dell'anno precedente quando pure l'aumento era stato particolarmente contenuto uno e mezzo per cento questo risultato è stato conseguito in presenza di un'accelerazione della domanda interna al netto delle scorte la quale ha contribuito per uno virgola nove punti percentuali alla crescita del prodotto
Anche la variazione delle scorte ha fornito un impulso positivo ma più limitato rispetto all'anno precedente la dinamica delle esportazioni nette in diminuzione dal novantasette ha influito negativamente sulla crescita del PIL
Fra gli impieghi del prodotto si è manifestato rispetto all'anno precedente un minore aumento dei consumi finali interni imputabile soprattutto alla spesa delle famiglie
L'acquisto di mezzi di trasporto e la voce che spiega prevalentemente la differente dinamica riscontrata negli ultimi due anni nel novantasette il suo contributo alla crescita della spesa complessiva delle famiglie è stato pari a uno virgola tre punti percentuali e l'anno passato si è annullato
Nel novantotto si è invece verificata un'accelerazione della spesa per investimenti seppure inferiore alle attese
Per la prima volta dal novantadue si è riscontrata una lieve crescita nel settore delle abitazioni sostenuta dall'incremento della manutenzione straordinaria degli immobili legato agli incentivi di natura fiscale
La crisi dei Paesi emergenti ha frenato la dinamica delle esportazioni aumentate di appena l'uno virgola due per cento l'incremento più basso dal mille novecentonovantadue
La crescita delle importazioni è stata del sei e uno per cento in termini reali ed ha fatto seguito al forte aumento dieci per cento già registrato nel novantasette
Il settore industriale nonostante le tendenze riflessive
Manifestatesi nel corso dell'anno presenta nella metà del novantotto un tasso di incremento in media con quello del novantasette e quindi la debolezza delle dinamiche produttive dei servizi a spiegare dal lato dell'offerta la diminuita crescita del reddito
I servizi determinano peraltro il sessantaquattro per cento del valore aggiunto a prezzi costanti a fronte del ventotto per cento dell'industria in senso stretto
L'evoluzione del terziario e perciò decisiva per realizzarne espansione significativa del prodotto nazionale
L'incremento salariale due tre per cento è stato superiore al tasso di variazione dei prezzi al consumo per l'intera collettività ma uguale a quello del depuratore della spesa delle famiglie segnalando così la stazionarietà del potere d'acquisto delle retribuzioni
Si può valutare che la restituzione dell'eurotassa erogazione dei nuovi assegni per il sostegno dei carichi familiari l'aumento degli assegni sociali e l'ulteriore detrazione dell'IRPEF per i trattamenti pensionistici inferiori a diciotto milioni introdotti dalla legge finanziaria per il mille novecentonovantanove
Possano determinare a parità di altre condizioni un aumento del reddito disponibile delle famiglie per l'anno in corso pari in media a circa duecentoquaranta mila lire
Mantenendo sostanzialmente inalterata la distribuzione del reddito e producendo una lieve diminuzione della povertà
Il rallentamento del PIL in presenza di un'accelerazione della domanda interna chiami in causa fattori di competitività dell'economia italiana
In effetti il rapporto fra importazioni di beni e servizi a domanda interna valutate a prezzi costanti presente una crescita sostenuta già nel mille fra il mille novecentonovantacinque mille novecentonovantasei raggiungendo il ventiquattro virgola sette per cento nel novantotto
Questo fenomeno risulta come una gran parte dei Paesi dell'Unione europea ma la rapidità e l'ampiezza con la quale va manifestando se nel nostro Paese soprattutto per quanto riguarda i beni di investimento toccando inoltre ampi segmenti dei beni di consumo appaiono notevoli
L'indebolimento dei fattori di competitività trova riscontro anche nella diminuzione del rapporto fra esportazioni di beni e servizi e produzione totale valutate sempre a prezzi costanti
E adesso dopo una stabilizzazione nel novantasette su valori analoghi a quelli del novantasei è sceso al dodici e due per cento nel novantotto
Pure in un quadro di difficoltà in importanti mercati di sbocco l'Italia mantiene la sesta posizione nella graduatoria dei principali paesi esportatori
La quota a prezzi costanti e lievemente diminuita nel novantotto confermando il ridimensionamento iniziato nel novantasei dopo tre anni di espansione
Nel medesimo periodo Francia e Germania anni invece incrementato la propria quota di mercato sull'export mondiale
D'altra parte l'Italia sale in una di una posizione dalla settima la sesta tra i principali Paesi importatori
In un contesto di rallentamento della crescita dei flussi in valori delle merci
Sì esportate cioè importate il saldo commerciale dell'Italia nel novantotto risultato inferiore di circa cinque mila miliardi rispetto all'anno precedente mantenendo comunque un livello pari ad oltre quarantasei mila miliardi
Il mille novecentonovantotto ha fatto registrare per il complesso di agricoltura silvicoltura e pesca una crescita produttiva modesta con un incremento dell'uno virgola due per cento del valore aggiunto ed una netta flessione dei prezzi
In un quadro che mostra dinamiche dell'industria in senso stretto positiva in termini sia produttivi sia occupazionali un aumento della produttività del lavoro inferiore a quello rilevato nel novantasette
E la riduzione dei prezzi dell'output hanno determinato una lieve compressione dei margini di redditività
Nella media del novantotto l'indice della produzione industriale a registrare un aumento dell'uno e nove per cento inferiore a quello dell'anno precedente la prima componente a rallentare è stata quella dei beni di investimento che aveva mostrato il suo punto di svolta nell'ottobre novantasette
Seguita nei mesi successivi da altre tipologie di produzioni
Le medie imprese hanno conseguito risultati produttivi leggermente migliori delle grandi anche dall'indagine annuale rapida condotta dall'Istat sulle medio-grandi impresa industriali e dei servizi
Emerge un quadro che sottolinea il buon risultato in termini di fatturato occupazione redditività delle medie imprese rispetto a quelle di maggiori dimensioni
La limitata crescita produttiva dei servizi è stata conseguita con un'espansione occupazionale inferiore a quella dell'industria e pressioni inflazionistiche che risultano comparativamente piuttosto elevate nello stesso tempo i margini di profitto sono aumentati di circa un punto percentuale
Alla luce della debolezza dei livelli di attività la crescita dell'occupazione risultata tutt'altro che trascurabile le unità di lavoro totali sono aumentati in media d'anno dello zero sette per cento centocinquantanove mila unità in modo particolare nella componente dei dipendenti
I settori industriale ha mostrato con l'eccezione del comparto edilizio la più intensa crescita delle unità di lavoro degli anni novanta la domanda di lavoro nei servizi seppure meno vivace di quella industriale è risultata comunque in accelerazione rispetto al novantasette
Nella seconda metà dell'anno la rilevazione trimestrale sulle forze di lavoro mostra un disallineamento congiunturale fra l'andamento dell'occupazione nelle regioni meridionali nelle restanti ripartizioni
Il Mezzogiorno che aveva dimostrato una dinamica molto vivace fra gennaio e luglio ha subito a ottobre novantotto una netta battuta d'arresto
Il mercato del lavoro si è ulteriormente orientata la flessibilità con una significativa espansione del lavoro temporaneo a tempo parziale
Complessivamente il numero di assunzioni in posizione lavorativa le dipendenze ed ingressi nel lavoro autonomo risultato pari a due milioni ottocentotrentaquattro mila unità centonovantatré mila in più rispetto all'anno precedente
Il rapporto fra flusso d'ingresso e metà degli occupati è passato dal tredici A due A quattordici e uno per cento negli ultimi due anni
Nonostante l'incremento del numero di occupati le persone in cerca di occupazione sono mentale di ventidue mila unità e la media del mille novecentonovantotto
Su tale incremento peraltro il più contenuto degli ultimi tre anni ha influito la ripresa della domanda di lavoro che soprattutto nel Mezzogiorno a incroci ha incoraggiato fasce di offerta marginali a presentarsi sul mercato
Nel corso del novantotto si sono accentuate le tendenze disinflazionistiche relativo ai prezzi delle materie prime
Per quanto riguarda i prezzi al consumo l'anno si è aperto con un tasso di inflazione sulla base dell'indice dell'intera collettività nazionale di circa il due per cento in termini tendenziali
Spesso si è mantenuto su questo livello per gran parte dell'anno e negli ultimi due mesi è sceso all'uno e sette per cento nel marzo novantanove risultato pari a più uno virgola tre per cento
Si registra un differenziale inflazionistico nei prezzi dell'output fra servizi e industria pari ad oltre tre punti percentuali nel novantotto e crescente rispetto al novantasette analogo fenomeno alla caratterizzato gran parte degli anni novanta data la crescente integrazione fra attività industriali e terziarie la persistenza di queste dinamiche potrebbe influire negativamente sulla competitività che la nostra industria il mille novecentonovantotto il conto economico delle amministrazioni pubbliche si è chiuso con un indebitamento netto pari al due sette per cento del PIL lo stesso livello raggiunto nel novantasette il risultato è leggermente superiore all'obiettivo del due sei per cento fissato nel Documento di programmazione economica e finanziaria per il triennio novantanove due mila e uno
La stima della Commissione europea relativa al saldo strutturale calcolato cioè al netto degli effetti del ciclo presenta un risultato migliore con una riduzione dell'incidenza sul PIL di un decimo di punto percentuale dal due quattro al due tre
E sono risulta ancora più positivo se confrontato con l'evoluzione dei paesi dell'area euro la quale denota complessivamente un lieve peggioramento
Per la prima volta dopo quasi trent'anni il saldo di parte corrente risultato positivo e pari allo zero cinque per cento del PIL
Le uscite del conto economico delle pubbliche amministrazioni hanno registrato una crescita modesta rispetto all'anno precedente e la loro incidenza sul PIL si è ridotta dal cinquantuno al due per cento al quarantanove sette per cento
Alla contenute espansione delle spese correnti che consolida la tendenza osservata nell'anno precedente si è associato un netto recupero delle uscite in conto capitale dopo la contrazione del novantasette la spesa per interessi passivi ha continuato a beneficiare della riduzione dei tassi sui titoli pubblici e si è ridotta del quindici per cento circa accelerando la tendenza già emersa nell'anno precedente
Le prestazioni sociali hanno presentato una dinamica contenuta riflettendo il moderato incremento di quelle previdenziali
Le entrate totali delle pubbliche amministrazioni sono aumentate dell'uno e due per cento con un netto rallentamento rispetto all'anno precedente ed una riduzione dell'incidenza percentuale sul PIL la pressione fiscale è passata dal quarantaquattro e otto per cento al quarantatré e sei per cento
Al netto delle imposte in conto capitale voce nella quale è stata registrata lo scorso anno l'eurotassa la riduzione è risultata lievemente inferiore
I censimenti intermedio dell'industria dei servizi condotto dall'Istat con riferimento al novantasei e le diverse rilevazioni di carattere strutturale hanno consentito di analizzare a fondo il sistema produttivo italiano ponendo alcuni interrogativi sulla sua futura tenuta le caratteristiche di specializzazione settoriale hanno storicamente enfatizzato nel nostro Paese il ruolo delle microimprese e del lavoro autonomo
Tra il mille novecentonovantuno e mille novecentonovantasei la dimensione media d'impresa il grado di concentrazione di molti settori valutata in termini di occupazione si sono ulteriormente ridotti
La specificità risulta ancora più evidente in confronto con gli altri Paesi dell'Unione europea la dimensione media delle imprese italiane e nettamente inferiore con circa quattro addetti rispetto a sei
Inoltre l'occupazione nelle imprese industriali con almeno duecentocinquanta addetti è pari al venticinque per cento circa del totale settoriale rispetto al quarantasette per cento circa nell'Unione Europea
Le imprese dei servizi con meno di dieci addetti assorbono il sessantuno per cento dell'occupazione del settore rispetto al quarantadue virgola tre per cento nell'Unione Europea
Dal confronto fra i dati del novantuno del novantasei emerge un sostanziale consolidamento della configurazione territoriale di una struttura produttiva italiana
Anche se non mancano segnali di cambiamento nella direzione di un rafforzamento relativo lungo la direttrice adriatica per Marche Abruzzo e Molise e inoltre nel Nord Est e Nord Ovest
I distretti si confermano come caratterizzazioni strutturali del tessuto produttivo in particolare nel mille novecentonovantasei il contributo alle esportazioni di manufatti dei centonovantanove distretti industriali individuati dall'Istat è risultato pari al quarantatré per cento
Arrivando per taluni gruppi di prodotti tradizionali della meccanica specializzata a costituire i due terzi dell'export complessivo
Alcune specificità della struttura produttiva dell'industria e dei servizi vengono confermate anche per il settore agricolo che in ambito europeo esprimo un chiaro sottodimensionamento aziendale il permanere di situazioni di arretratezza mitigate soltanto in parte
Dall'emergere di realtà innovative da fenomeni di modernizzazione in qualche caso rilevanti
è proseguita la riduzione del numero di aziende agricole tendenza comune a tutti i Paesi europei che in Italia caratterizzato soprattutto il Settentrione e ha determinato un incremento di oltre il dieci per cento della superficie media per l'azienda
Tuttavia la superficie agricola utilizzata rappresenta l'undici per cento di quella complessiva dell'Unione Europea mentre le aziende costituiscono il trentaquattro per cento e gli ha detto il trentuno per cento
Lo sviluppo dei servizi testimonia importanti processi di convergenza verso modelli organizzativi moderni presenti negli altri Paesi
Ma rimarca anche segnali di ritardo soprattutto nel campo dei servizi alla produzione del commercio
In questo quadro le elaborazioni condotte nell'ambito della nuova contabilità nazionale confermano una elevata propensione della struttura produttiva nazionale ad operare in condizioni di regolarità
Nel mille novecentonovantasette sono state circa tre virgola quattro milioni le unità di lavoro irregolari
La quota di occupazione sommersa sulle unità di lavoro totali è passato dal tredici per cento al quindici per cento fra il novantadue novantasette
Ad assorbire gran parte del lavoro irregolare il settanta per cento circa sono i settori dei servizi ma l'incidenza più elevata rispetto all'occupazione complessiva settoriale si registra in agricoltura
La propensione al sommerso può essere spiegata da fattori di carattere strutturale specializzazione produttiva dimensione dell'impresa caratteristiche l'offerta di lavoro anche collegati alla situazione fiscale amministrativa del Paese
Le attività sommerse si svolgono prevalentemente in imprese individuali o di dimensione ridotta ed in ambiti settoriali ben delineati intrecciandosi con l'attività regolare tutto ciò sembra indicare che si è in presenza di uno zoccolo duro non facilmente eliminabile
In un quadro caratterizzato da un regime di cambi stabili bassa inflazione e stringenti vincoli di bilancio e dall'inasprirsi della competizione su scala mondiale l'efficienza delle imprese rappresenta un elemento cruciale della campagna della capacità competitiva del Paese
Le imprese italiane riescono a raggiungere livelli soddisfacenti di efficienza tecnica nonostante le ridotte dimensioni aziendali ciò vale soprattutto nel settore manifatturiero anche in alcuni comparti tradizionali
La presenza di aree distrettuali è fra i fattori che spiegano la competitività di alcuni settori quali cuoio pelli e calzature e tessile
Per altri come l'industria meccanica e quella del legno sembra invece sussistere una sostanziale equivalenza fra imprese appartenenti a distretti in paesi isolati
Questi risultati pur confermando l'importanza del modello distrettuale sottolineano come esso non costituisca elemento esclusivo per assicurare l'efficienza tecnica delle piccole e medie imprese
Il fatto di operare in condizioni di efficienza rappresenta un'importante condizione per la Conte competitività del sistema produttivo
Va però ricordato che un sistema incapace di allargare la base produttiva comporta una sorta utilizzazione delle risorse a livello macro economico con difficoltà di assorbimento occupazionale latenti tendenze alla stagnazione
La pressione concorrenziale alla quale sono sottoposte le imprese industriali sta influenzando la natura dei processi d'innovazione in particolare quelli di carattere tecnologico
Per le imprese che operano su mercati aperti alla concorrenza alla loro introduzione non può essere più considerata come opportunità finalizzata ad assicurare un vantaggio competitivo ma piuttosto come condizione necessaria per restare sul mercato
Pur in presenza di un livello nettamente inferiore a quello tipico degli altri paesi industrializzati l'attività di ricerca e sviluppo ha mostrato nel periodo novantasei novantotto evidenti segnali di recupero
Innovazione tecnologica sta penetrando anche in settori che fino a non molti anni fa l'avevano considerata secondaria rispetto allo sviluppo di prodotti nuovi esteticamente con l'adozione di innovazioni organizzative pure importanti
Il periodo novantaquattro novantasei circa la metà delle imprese industriali italiane ha sviluppato prodotti o introdotto processi di produzione tecnologicamente nuovi nel periodo novanta novantadue caratterizzato peraltro da spinte recessive l'analoga proporzione recintata pari a soltanto un terzo il quattordici virgola per cento delle imprese innovatrici ha introdotto solamente innovazioni di prodotto il ventitré sette per cento solamente innovazioni di processo la maggioranza ambedue i tipi di innovazione
In particolare si registra un forte recupero innovativo delle piccole imprese dei settori tradizionali e ciò risulta coerente con le evidenze relative all'efficienza
Un ulteriore importante elemento di novità rispetto ai primi anni novanta è rappresentato dal fatto che la maggioranza delle imprese innovatrici pone il tema della qualità come determinante negli Nova degli investimenti in tecnologia
In un processo di crescente apertura internazionale delle imprese il Mezzogiorno nel mille novecentonovantotto aumentato le sue esportazioni dell'otto e due per cento rispetto al novantasette
Questo risultato molto superiore a quella media italiano perdura ormai da alcuni anni ed ha portato la quota di esportazioni di quest'area dal nove uno per cento al dieci e due per cento fra il novantasei e il novantotto
La crescita delle esportazioni delle regioni sudorientali è avvenuta in presenza di un radicale cambiamento del modello di specializzazione
Inoltre una prima valutazione della qualità dei prodotti del made in Italy esportati dal Mezzogiorno consente di affermare che essi hanno raggiunto standard in linea o superiori al livello medio nazionale almeno in alcune province della Campania e della Puglia
Questo risultato unita ad una dinamica più sostenuta delle presenze turistiche nelle regioni meridionali e a persistenti segnali di ristrutturazione del commercio a favore delle forme più moderne
Testimonia dei progressi e delle potenzialità dell'area peraltro come dimostrano anche i risultati del censimento intermedio il Mezzogiorno non può essere più analizzato in modo unitario viste le specificità assunte dalle regioni del versante adriatico
Le capacità competitive di un paese del suo sistema produttivo dipendono anche dall'investimento dallo stock di conoscenze incorporate nel capitale umano
L'analisi delle caratteristiche del sistema formativo italiano e della partecipazione dei giovani mostra come il ritardo storico nella scolarizzazione di massa sia stato colmato
Il confronto con gli altri Paesi europei pone però il risalto alcuni punti critici e carenze strutturali
L'attuale durata della scolarizzazione obbligatoria in espansione la rigidità dei percorsi l'elevato livello di dispersione un'offerta incentrata prevalentemente sul modello scolastico e non adeguatamente collegata con il mondo del lavoro
Le prospettive occupazionali dei giovani restano fortemente condizionate dallo stato del mercato del lavoro
La quota di occupati a un anno di distanza dal conseguimento del titolo di studio secondario superiore è nelle regioni settentrionali più che doppia rispetto a quella del Mezzogiorno e l'età media di ingresso risulta dai due ai quattro anni più alta
In generale le persone in possesso di titoli di studio più elevati sono meno esposte al rischio di disoccupazione
Il confronto del rendimento della formazione dei lavoratori dipendenti nei Paesi dell'Unione europea misurato dal differenziale salariale associata al sud al possesso di ciascun titolo di studio rispetta quell'immediatamente meno elevato
Segnala per l'Italia una redditività dell'istruzione secondaria e terziaria più alta rispetto a quella stimata per Paesi come la Germania la Danimarca Paesi Bassi
L'approfondimento dei fattori che spiegano la variabilità dei salari nelle imprese italiane mostra che il differenziale salariale derivante dall'istruzione per qualsiasi titolo di studio più elevato nel Nord Ovest e minimo nel Mezzogiorno
D'altra parte a prescindere dal titolo di studio si rilevano notevoli importanza esplicativa sulla retribuzione del tipo di attività professionale svolta
Nei prossimi anni si proporsi produrranno modificazioni consistenti riguarda la struttura demografica della popolazione
Quella giovanile con un'età compresa tra i quindici e i ventiquattro anni diminuirà infatti nel corso di poco più di un decennio di uno virgola sette milioni di unità anche tenendo conto del prevedibile sviluppo dell'immigrazione
Ciò determinerà un impoverimento delle risorse più permeabili dal punto di vista dell'accrescimento del capitale umano
Negli ultimi decenni si è verificato nel Paese un lento ma intenso processo di trasformazione dei tempi e dei modi del vivere quotidiano
Alla famiglia è stato attribuito il ruolo di principale ammortizzatore sociale
Essa si restringe e si dilata nel corso del tempo al di là del ciclo di vita naturale per far fronte ai problemi dei suoi componenti
Lo testimoniano il fenomeno della prolungata permanenza dei figli e famiglia
Il ritorno dei figli principalmente maschi separati nella famiglia dei genitori e dei genitori anziani non autosufficienti nella famiglia dei figli intimità distanza che comunque si sviluppa fra genitori anziani e figli
Il mille novecentonovanta nel mille novecentonovanta i fili celibi e nubili di diciotto trentaquattro anni ancora conviventi con i genitori erano il cinquantuno virgola otto per cento nel mille novecentonovantotto sono il cinquantotto virgola otto per cento
Anche fra i venticinque e i ventinove anni i giovani che vivono con i genitori sono la maggioranza e fra trenta e trentaquattro anni sono ancora il venti per cento
La permanenza con i genitori non è quasi mai percepita come un peso o una limitazione della libertà individuale soltanto pochi Gioni sottolineano questo aspetto
La francamente la conquista di autonomia non presuppongono più l'uscita da casa ma si realizzano senza forse pensò forti tensioni anche rimanendo in famiglia
La consistenza e la diffusione del fenomeno tutte le aree del Paese non possono essere giustificate completamente dalla difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro inesperti nel Centro-Nord la maggioranza dei giovani che rimani famiglie occupata
Per giustificare l'uscita dalla famiglia l'assunzione delle responsabilità della vita indipendente deve poter essere almeno mantenuto il livello di benessere raggiunto nella casa dei genitori sesso elevato come nel nord o più basso come nel Mezzogiorno
Anche quando i figli costituiscono una prova con una propria famiglia mantengono un rapporto stretto con i genitori spesso rafforzato dalla prossimità della residenza
Ad una progressiva riduzione del numero di coppie che sceglie di coabitare con i genitori al momento delle nozze
Dal quaranta per cento delle corti matrimoniali degli anni Cinquanta al dieci per cento di quelle di più recente costituzione corrisponde un aumento della quota di coloro che risiedono nelle vicinanze oltre la metà delle coppie che si sono formate a partire dalla metà degli anni ottanta abilitato al momento del matrimonio in una casa situata Enti raggio di un chilometro da almeno una delle famiglie di origine
Con preferenza seppure in diminuzione è quella dello sposo
Scusate
Il ritorno alla Coop coabitazione con i genitori da parte dei separati è frequente ancorché temporaneo in complesso sono centosessantatré mila gli individui che vivono con i genitori dopo il fallimento dell'Unione ma coniugale e quasi il sessanta per cento ha meno di quarant'anni
Quando i genitori diventano anziani un'elevata proporzione dei figli i due terzi del totale continua a vederli almeno qualche volta a settimana i contatti risultano più frequenti si aumenta la necessità di assistenza
Anche quando gli anziani sono ricoverati in istituti i figli dichiararmi far loro visita il sessantacinque per cento dei figli con madre ricoverata all'Istituto si lega da lei almeno una volta a settimana
Naturalmente però il fenomeno della istituzionalizzazione riguarda soprattutto anziani che non hanno parenti stretti in vita
Il sostegno fra generazioni rappresenta dunque una risorsa fondamentale per gli individui in tutto il corso della vita ma ne condiziona anche percorsi il modello di welfare italiano si è basato per molti anni sulla disponibilità della famiglia mantenere al proprio interno i soggetti vulnerabili e delle donne a farsi carico del lavoro di cura ciò è stato possibile grazie anche ai bassi tassi di occupazione femminile e alla forte asimmetria di genere dei ruoli in famiglia
La crescente partecipazione femminile al mercato del lavoro negli anni più recenti non è stata accompagnata da un adeguato equilibrio dei ruoli il sistema di sostegno familiare rischia quindi di entrare in crisi tuttavia i padri più giovani soprattutto quando hanno un elevato livello di istruzione mostrano segnali di un maggior coinvolgimento nel lavoro di cura in questo quadro sono favorite le scelte difensive dei giovani rinvio dell'uscita dalla famiglia di origine dove trovano garanzie e sicurezza invio del matrimonio rinvio della nascita del primo figlio
Molti di questi rinvii finiscono per introdursi rinunce poiché celerità sociali si sono dilatate quelle biologiche sono rimaste sostanzialmente immutate
La figura materna continua ad essere fondamentale garantendo continuità anche in presenza di eventi critici come lo scioglimento del matrimonio dei genitori
Nonostante i segnali di ridefinizione dell'identità paterna i padri hanno un rapporto con i figli che al momento della separazione si rivela fragile il venticinque per cento non vede più il figlio soltanto qualche volta l'anno e la percentuale più elevata negli strati sociali più bassi
Poiché i giovani escono più tardi dalla famiglia di origine solo a certe condizioni la mobilità territoriale di lunga distanza tradizionalmente più diffusa fra loro sia fortemente ridotta anche se si percepiscono segnali di nuova disponibilità
In passato le migrazioni interne principalmente per motivi di lavoro hanno alimentato forti flussi di popolazione diretti dal Sud verso il Nord
Molto più limitato era il numero di coloro che si muovevano ogni giorno dal loro Comune di residenza per lavoro per studio o nel tempo libero ancora meno quelli che si recavano in vacanza
Il modello di erano di mobilità è radicalmente diverso gli spostamenti sul territorio sono divenuti un elemento caratterizzante l'attuale stile di vita
Crescenti segmenti della popolazione si muovono sistematicamente ogni giorno al di fuori del proprio Comune in genere nella provincia si tratta del trentasei e cinque per cento degli occupati è del trentotto e sei per cento degli studenti delle scuole secondarie superiori e dell'università
Ai quali si aggiungono il diciotto e quattro per cento di studenti e il sette cinque per cento di occupati che escono dai confini della provincia
In aggiunta ampie fasce di popolazione il ventitré per cento in un trimestre
Si spostano fra Comuni diversi per andare a trovare parenti amici per fare acquisti trascorrere il tempo libero in attività ricreative culturali producendo un ammontare con Schivo di trecentotrenta milioni di spostamenti un trimestre il rapporto di circa uno due rispetta i movimenti sistematici dei pendolari per lavoro e studio
In questo quadro gli spostamenti di residenza fra Comuni hanno assunto un peso minore
Nel corso degli anni novanta si è trattato di un milione cento mila unità all'anno il lavoro non è più il motivo principale anche per i trasferimenti interregionali ricorre in meno del trentacinque per cento dei casi aumenta invece l'importanza della qualità dell'abitare indicata la maggior anche dalla maggior parte di coloro che manifestano soltanto l'intenzione di spostarsi
La tendenza generale di mantenere stabile il baricentro della propria vita relazionale lì dove sono radicati gli affetti aumentando semmai la lunghezza degli spostamenti giornalieri
Cresce quindi la mobilità quotidiana fuori della Provincia e si presentano i pendolari della famiglia i quali si dividono fra due abitazioni nell'arco della settimana o dell'anno per motivi legati alla formazione e al lavoro ha legami affettivi ha rapporti fra generazioni
Si tratta di persone di entrambi i sessi e di ogni età anche se i giovani prevalgono sugli anziani
Le dimensioni del fenomeno sono tutt'altro che irrilevanti due milioni cinquecentoquaranta mila persone i trasferimenti di residenza di lunga distanza non sono comunque trascurabili si registra di nuovo un saldo migratorio negativo dal nome del Mezzogiorno che nel novantasette raggiunto cinquantacinque mila unità e risulta crescente a beneficiarne sono tutte le altre ripartizioni ma soprattutto il nord est in particolare l'Emilia Romagna
In questo contesto di mobilità territoriale sia inserito negli ultimi anni un nuovo soggetto che ha contribuito a rafforzare le tendenze in atto si tratta della popolazione straniera la quale mostra una propensione a spostarsi più elevata rispetto a quelle italiane
In particolare il tasso annuo di migratori età interregionale degli stranieri è pari al diciotto virgola due per mille contro il cinque virgola tre per mille riferito all'intera popolazione
E si hanno rappresentato oltre il cinque per cento del totale degli individui che si sono trasferiti da una regione all'altra nel corso del novantasette e sono risultati fortemente attratti dalle regioni settentrionali
L'Italia è ormai un Paese di immigrazione l'incidenza di stranieri regolarmente presente è pari al due per cento dalla popolazione totale
Una proporzione ancora piuttosto contenuta soprattutto se confrontata con quella di altri paesi sviluppati per la Germania ad esempio è pari all'otto per cento ma il cui ritmo di crescita è aumentato considerevolmente negli ultimi anni
Gli immigrati sono concentrati nel Centro e Nord Ovest dove vive il sessantatré per cento degli stranieri fosse in possesso di permesso di soggiorno iscritti in anagrafe
In sei anni la loro consistenza nel Nord Est è più che raddoppiata a Roma e Milano vive il ventotto per cento degli stranieri presenti nel Paese
Le caratteristiche del modello migratori italiano sono molto diverse rispetto a quelle dei Paesi europei di più antica immigrazione
Da noi emergono due percorsi fortemente caratterizzati da una parte l'immigrazione di origine nordafricana maschile eseguita per ricongiungimento di familiari dall'altra l'immigrazione Filippine peruviana con le donne che rappresentano il primo anello di una catena migratoria
Molte comunità pur se in fasi diverse del loro percorso migratorio mostrano chiari segni di consolidamento aumentano i ricongiungimenti familiari
Ci si sta avviando verso una normalizzazione della struttura demografica con il graduale aumento della componente femminile quarantacinque per cento dei coniugati degli anziani demanio dei minori per due terzi nati in Italia
Matrimoni misti soprattutto fra italiani e straniere e nascite da genitori stranieri testimoniano l'aumento dell'incidenza di strutture familiari diverse dai singoli forma ancora dominante per la popolazione straniera ecco coinvolge anche donne il quaranta per cento dei casi
L'impatto sulla società italiana importante
Dagli archivi dell'INPS risultano più di trecento mila stranieri occupati regolarmente concentrati Lombardia Lazio e Veneto un terzo sono lavoratori domestici rappresentano quasi la metà di tutti coloro che lavorano in Italia in questi servizi
Nel Nord Est invece gli immigrati lavorano soprattutto nelle imprese
La presenza di bambini stranieri nelle scuole pur non essendo ancora elevata zero otto per cento del totale degli alunni è però diffusa
Nel ciclo dell'obbligo una scuola su tre a tra i suoi alunni qualche bambino straniero la proporzione sale a una su due nelle regioni settentrionali
Permane un'elevata quota di presenza di presenza stranieri regolare testimoniata dalle oltre trecento mila domande di regolarizzazione presentate nel novantotto
Essenzialmente fra gli irregolari si concentrano i comportamenti criminali al punto che l'ottantasei per cento degli stranieri denunciati risulta privo di permesso di soggiorno
Molte elevate ed in crescita risulta la presenza straniera fra coloro che sono entrati nelle carceri allo stato di libertà del primo semestre del novantotto e si hanno rappresentato il trentuno virgola sei per cento degli ingressi
Occorre tuttavia considerare che su tale fenomeno come pure sua permanenza nelle carceri incidono sia il tipo di reato commesso sia la mancanza dei requisiti necessari per potersi avvalere delle misure alternative alla detenzione
Complessivamente occorre guardare all'immigrazione al di là dell'emergenza si tratta di prendere atto che già oggi non soltanto il sistema economico ma l'intera società italiana si avvalgono della ricchezza di una presenza nuova destinato a svilupparsi e a radicarsi nel tempo
La mobilità breve lungo raggio sistematiche non fa sì che le metropoli diventino metà di differenti tipologie di individui che per motivi di lavoro o di studio acquisto di beni e servizi scambi culturali e turismo si aggiungono i residenti aumentando i problemi
Traffico rumore inquinamento dell'aria che Repubblica sono quelli più frequentemente segnalati dai cittadini dei grandi centri con differenze anche di venti o trenta punti percentuali rispetto alla popolazione degli altri Comuni
Il cinquantasette per cento delle famiglie indica la sporcizia nelle strade il settanta per cento problemi di traffico il sessantatré per cento difficoltà di parcheggio altrettanti l'inquinamento dell'aria
Miglioramenti vengono indicati relativamente al rumore alder turbare anche al traffico in otto dei tredici grandi comuni il verde pubblico aumentato di circa il dieci per cento fra il novantasei e il novantotto
Negli anni recenti per risolvere i problemi della circolazione agli amministratori locali hanno avviato politiche che integrano strumenti di programmazione di regolazione dell'attività con provvedimenti tariffari al fine di riorientare la domanda di mobilità privata
Dopo una prima fase di resistenza i cittadini hanno dichiarato di apprezzare le innovazioni introdotto soprattutto coloro che risiedono le zone dove i problemi sono più acuti
La situazione dell'igiene pubblica è oggetto di crescente preoccupazione per le famiglie in questo caso gli interventi sono risultati meno efficaci
Ancora scarso risulta essere lo sviluppo della raccolta differenziata dei rifiuti che assorbe soltanto il nove per cento del complesso di quelli prodotti con percentuali apprezzabili nel nord del Paese in alcune regioni centrali
Una parte rilevante dei cittadini delle grandi città lamenta dunque la presenza di gravi problemi ambientali d'altra parte non sembra essere diffusa la coscienza dell'impatto di alcuni comportamenti individuali
Molti dichiarano ad esempio di non evitare rumori superflua perché sono la guida dell'auto oppure di gettare carte per la strada
Gli stessi cittadini cominciano però a rendersi conto della contraddizione e sottolineano che il miglioramento della situazione ambientale dipenderà in primo luogo dall'impegno della collettività al quale si dovrà affiancare quello delle istituzioni
Nei centri metropolitani ha diffuso un set
Tadini da parte delle amministrazioni locali interessati intero paese e trova stimolo nell'assunzione di sempre maggiore responsabilità fiscale finanziaria da parte degli enti territoriali
Le grandi comuni sono state attivate numerose iniziative di avvicinamento dell'amministrazione ai cittadini basti pensare alle politiche dei tempi e degli orari all'attivazione delle banche del tempo al potenziamento degli uffici per le relazioni con il pubblico e all'uso di alcune rettifiche
Il processo in atto presenta parecchie contraddizioni spesso i cittadini non sono adeguatamente informati delle iniziative intraprese e raramente vengono valutati i risultati
D'altronde questi problemi sono diffusi a tutta la pubblica amministrazione
Il trasferimento di funzioni amministrative ha promosso dalle Regent recenti leggi di riforma
è stato preceduto da un ampio processo di decentramento fiscale che iniziato per i comuni nel biennio novantatré novantaquattro a seguito dell'introduzione dell'imposta comunale sugli immobili si è esteso recentemente anche alle Province
Nel novantasei il peso delle entrate fiscali ha raggiunto nei comuni il trentanove per cento delle entrate correnti e nelle province è stato pari al diciotto e cinque per cento
Anche le entrate extratributarie costituite per gran parte dei proventi tariffari dei servizi pubblici locali hanno avuto incrementi consistenti così che il grado
A Bari al cinquantotto per cento delle entrate correnti
L'Italia attraverso una fase inquieta
Il ruolo internazionale del Paese esposto ai problematici rapporti fra nord e sud del mondo e alle conseguenze della tumultuosa evoluzione dell'Est europeo è stato consolidato dall'ingresso nell'area dell'euro
Questo risultato ha rappresentato un grande successo fa consentito di allontanare definitivamente i rischi della crisi finanziaria e aperti importanti prospettive di sviluppo
D'altra parte ha acuito la percezione di alcuni problemi disparità territoriali la disoccupazione una struttura del sistema di sicurezza sociale che non favorisce i giovani ed ha accresciuto la consapevolezza che neppure in un contesto europeo e si possono trovare soluzione rapida come più volte segnalato nel rapporto molti problemi sono di natura strutturale e devono essere affrontati in una prospettiva di ciò che sarà l'Italia non nell'anno due mila Marta almeno un decennio
Il Paese non il Paese non cresce adeguatamente sul piano economico
Al di là delle difficoltà congiunturali di carattere internazionale sembrano manifestarsi ormai chiaramente gli affetti cumulati nel corso degli ultimi anni di una progressiva perdita di competitività l'offerta di beni e servizi sul mercato nazionale
In queste condizioni un eventuale aumento della domanda tenderebbe ad andare a beneficio dei partner commerciali anziché delle produzioni interne con effetti negativi sul tasso di crescita del reddito nazionale e quindi sullo sviluppo dell'occupazione
Di fronte a questa realtà emergono dall'analisi contenute nel rapporto alcuni aspetti tipici sui quali incidere con politiche di ampio respiro
Seppure la propensione innovativa anche da parte delle piccole imprese risulti in aumento è necessario intensificare gli interventi di Indirizzo promozione e sostegno dell'innovazione tecnologica
Il paese non ha percepito appieno le sfide dalla nuova società dell'informazione
Non si tratta soltanto di problemi ben noti di scarsa diffusione dell'informatica e della telematica
Ma di una generale difficoltà fruire della grande massa di informazioni oggi disponibili in ogni campo la cui piena utilizzazione è divenuta un fondamentale fattore competitivo
Non si sviluppa e valorizza adeguatamente il capitale umano il confronto fra la situazione italiana è quella dei principali partner segnala un deficit formativo di proporzioni consistenti che non potrà essere colmato nel breve periodo
I provvedimenti che di recente hanno coinvolto tanto la scuola quanto l'università potranno contribuire a ridurre l'elevato livello di dispersione che caratterizza il nostro sistema formativo e a migliorare i risultati anche in rapporto agli altri Paesi europei
Rimane però ancora fortemente carenti raccordo fra scuola e mercato del lavoro un aspetto su cui pesano la mancanza di un sistema di formazione professionale extra scolastica
Adeguato alle esigenze attuali del mercato del lavoro e soprattutto alle prospettive di evoluzione del sistema produttivo è un volume decisamente basso di formazione erogata dall'impresa
Sviluppare adeguatamente valorizzare il capitale umano significa porre in termini nuovi anche i temi del rapporto fra nord e sud della mobilità interna del Paese
Sarebbe difficile sostenere che i problemi del Mezzogiorno possano risolversi con una massiccia ripresa delle migrazioni anzi i segnali di sviluppo dell'economia meridionale seppure ancora concentrati in alcune aree
Stanno ad indicare che le politiche si sono fatte più efficaci e che il tessuto produttivo tenda di robusti Orsi aprendo una prospettiva che fino a ieri sembrava preclusa e che potrebbe trovare nuovo alimento nel ciclo del politiche europee di coesione e sviluppo
Spostamenti temporanei dei giovani per apprendere fare le prime esperienze di lavoro verificare percorsi professionali diversi da quelli possibili vicino al luogo di origine sono invece espressione di una società viva e dinamica
Segnali di questa nuova bibita si possono già accogliere alla loro trasformazione in comportamenti diffusi sì o con un ruolo della famiglia non più soltanto baricentro affettivo ma reti di solidarietà economica protratto nel tempo
D'altronde gli interventi saranno orientati a sostenere i nuclei già esistenti
Anzi che gli individui alla loro capacità di costruzione della propria vita professionale di una nuova famiglia i giovani saranno portati a rimanere a lungo nella famiglia di origine vissuta come unico ancoraggio di fronte a sfide incerte faticosa
In conclusione le analisi contenuta nel rapporto indicano con chiarezza la necessità che il Paese a cedere i propri ritmi di definizione realizzazione delle strategie innovative a tutti i livelli
I processi economici e sociali non derivano soltanto dalla somma di scelte individuali ma anche dal sistema di regole di incentivi definiti dalla politica e dagli investimenti canotto perché la collettività intende effettuare in vista del proprio futuro
Se scelte individuali sistema di regole e di incentivi investimenti sul futuro
Tardano ad adattarsi al cambiamento l'effetto negativo delle mancate decisioni può prolungarsi nel tempo e questo vale non soltanto a livello nazionale ma anche per l'Unione europea nei confronti del resto del mondo
Eppure vi sono ampie potenzialità per cogliere le opportunità esistenti occorre recuperare la determinazione dimostrata in più occasioni nel corso degli anni novanta nel perseguire obiettivi ritenuti importanti per il futuro di questa delle prossime generazioni
Occorre scegliere con tempestività e lungimiranza per collocarsi permanentemente sulla traiettoria dello sviluppo
Bene io ringrazio ancora tutti voi dell'attenzione ringrazio tutte le personalità
Che sono volute
Essere presenti in quest'occasione ringrazio ancora nuovamente veramente di cuore il presidente dalla Camera che ha voluto ospitare ancora quest'anno e ci auguriamo che nei prossimi anni la credo che la relazione sulla situazione del Paese redatta da parte dell'Istat grazie ancora a tutti voi