"Le sfide dell'Europa: attualità e prospettive dell'integrazione" presentazione del libro di Giuseppe Mammarella e Paolo Cacace org. Laterza Editori (c/o La Loggetta - via di Villa Sacchetti)

L'incontro di stasera
Dedicato al volume di Giuseppe Mammarella e Paolo Cacace le sfide dell'Europa attualità e prospettive dell'integrazione
Discutiamo con autorevoli intervenuti con il professor non presidente il professor Amato l'onorevole Napolitano tengo più professore tot così le presidenze aspettiamo speriamo che ci posso raggiungere Boris Biancheri che ha problemi di aerei da Parigi ma potrebbe eventualmente essere Fiumicino ed è anche possibile che dalla vestizione del traffico urbano fatto professor Amato parrebbe che impresa difficile da
Il il libro di cui parliamo stasera e in qualche maniera l'ideale prosecuzione di un volume
Che abbiamo pubblicato posso dire con orgoglio con successo nella nell'autunno tenuto già tre edizioni e che si intitola storie politica dell'Unione Europea Storia e politica dell'Unione europea è un libro che ha descritto in qualche maniera il il disegno il profilo della ne ha della costruzione del processo di integrazione comunitaria sino alla stagione dell'euro all'Europa dell'euro dai primordi addirittura dalle dei primi precedenti fino ma il più recenti sviluppi questo volume descrive l'Europa è una prosecuzione ideale
Di quest'opera
Perché passa a fare una sorta di rassegna che litiga e di quelli che sono i principali elementi di di scenario dico quello che non è più un processo di integrazione in fieri ma un processo in situazioni a questo punto operativo che va affrontato in in concreto le tematiche vengono affrontate sono per quanto posso dire ovviamente dal mio osservatorio assolutamente parziale sono tutte le tematiche più scottanti
Il problema del rapporto con le istituzioni comunitarie
Il rapporto con l'erogazione della carenza di democrazia e di un rapporto in cui è molto difficile aggirarsi in quello che gli elettori definiscono il labirinto impenetrabile e non iniziati
Il problema delle politiche regionali
E quindi del difficoltà di trovare un equilibrio tra l'Europa degli Stati e l'Europa delle delle regioni parlano i di questi sono particolarmente grato e lo sottolineo di cultura e di delle gravissime carenze che ci sono sia in termini di destinazioni di dotazioni nel Budget ero per la cultura sia in termini di efficacia di quelli che sono i programmi europei
Il programma lo stesso programma Erasmus di scambio tra studenti universitari di diversi Paesi che loro definiscono un programma inefficiente probabilmente il meglio che ci sia allo stato in questo in questo campo del resto si parla probabilmente di progetti programmi che sono solo sulla carta
Si parla e qui il tema molto delicato e di politica estera europea dei problemi che ci sono a coordinare
Un disegno di politica estera dei quindici quelli che sono i problemi dell'allargamento quelli che sono i problemi dell'equilibrio con quelli che sono gli impegni NATO i problemi del che purtroppo oggi vediamo ahimè sul campo visto che se qualcuno me l'avesse dimenticato bene o male oggi siamo un Paese in guerra
Parlano infine di politica monetaria di questa prospettiva dell'euro degli impegni che questo comporta per il per il nostro Paese e in un capitolo di sintesi conclusivo dedicato al caso italiano
Disegno e non poco il che la la posizione che le problematiche del nostro Paese in questo scenario complessivo da loro l'errore delineato con un discorso credo molto forte nel momento in cui ricordano che per quanti problemi ci siano per quante osservazioni critiche si possano fare
Questo è un meccanismo sulla cui rilevanza non si discute più e su quale soprattutto non si può più ritornare indietro è un meccanismo in qualche modo da noi scelto e messo in movimento
Il cui percorso dobbiamo seguire fino in fondo non facendo finta che si possa rinviare ritardare Non pensarci ho che sia problema che riguarda altri siamo al centro al centro del gioco
Quindi la materia di questo volume pur in poche pagine estremamente complessa c'è anche la dotazione degli apparati che credo sia utile per per ricordare dare alcune informazioni
E a questo punto dopo avervi dato questo piccolo ritratto che spero vi inviti alla lettura del libro quando non l'abbiate già fatta vorrei passare subito la parola al presidente Amato professore
Anche perché a un in segno urgente quindi esibire che ci debba lasciare tra tra qualche attrazione zone
Sì io anzi mi scuso pregresso che non è nella tradizione di queste presentazioni la cui parte più piacevole la chiacchierata che segue i tre o due discorsi introduttivi
E io quella chiacchierata nella terra d'stasera purtroppo perché
Ciò un impegno fuori ci doveva essere ieri sera ma che è slittato a stasera a causa di altre cose
Il libero Rossi merita di essere letto come i precedenti qui ormai mi par di capire che Mammarella come non pannelli a un certo momento ha scelto il suo Gervaso per fare quello che la coppia l'altra fa sulla storia d'Italia farlo sulla storia d'Europa
E quindi loro sono destinati ad essere di Montanelli e Gervaso del del dell'Europa lo fanno con secondo me inconsapevole
Così adattamento a cui il tipo di stile il perché e in questi libri in questo come nel precedente si ritrova in forma piana è raccontato con grande chiarezza
Tutto il passato della vicenda europea negli sui singoli capitoli e nei suoi diversi passaggi e quindi hanno questi lavori un'accusa un elevato valore informativo non è facile trovare i lavori di questo genere d'Europa si presta di più al libro polemico che non hanno libero ricostruttivo
E con la Giunta in particolare in questo ultimo di una prospettazione di chiavi di lettura problematiche sul punto al quale siamo arrivati esattamente in questo momento
Il che fa capire che questi sono libri destinati a durare poco ad avere poi un'edizione successiva che l'editore Felice ristampare i lettori duri comprano perché sono abituati a ma coppia e così insomma Mammarella Cacace portano a casa ogni anno quella giusta quota dei diritti d'autore che aumenta aumenta la domanda interna e rende felice ai governi perché così è il tasso di sviluppo che non ha molte altre forme per crescere almeno a queste insomma la domanda che verrà da Mammarella Cacace Max appunto vale vale la pena quelli che che che questo accada perché e insieme
Che insieme alla ricostruzione del passato proprio la la presa d'atto del la presa in carico dei problemi che poi viviamo nella cronaca non hanno fatto a tempo con la guerra francamente perché era un po'troppo rapida però se vogliamo affrontare subito questo tema c'è nella Boro la consapevolezza che la identità estera europea avrebbe incrociato alla identità di difesa questo emerge con assoluta chiarezza guardate una chiarezza che non hanno avuto in realtà i negoziatori dei due ultimi trattati di Maastricht e Amsterdam
I quali per una serie di ragioni legate alle diversità di posizioni tra i Paesi europei in ordine all'entità di impegno difesa
Chi erano disposti a fare assumere all'Europa con la Francia e Germania più disponibili ad affidare all'Europa allora l'Inghilterra non faceva ancora parte del terzetto
Igli così operazioni di vasta scala
Altri piuttosto limitati al limitati e operazioni di peacekeeping di tipo umanitario
Il che è come tutti sapete si incrocia con rapporto UE neonato perché ogni nel nella situazione attuale
Ogni volta che l'Europa intenda affrontare impegni militari di una certa dimensione va immediatamente al di sopra delle risorse di cui dispone attraverso l'UEO
E deve avvalere sì delle risorse nato da quel punto di vista perciò due o gli fa semplicemente da canale di comunicazione con condannato
Situazione perciò problematica aperta e quindi e politica comune di sicurezza
Estera e di sicurezza che identifica la difesa come l'oggetto di uno dei suoi possibili sviluppi futuri manda un come un oggetto di immediata rilevanza
E di immediato interesse ed anche in Amsterdam alla cosa rimane in questi termini
La vicenda di queste settimane ha reso drammaticamente evidente la così attualità di questo tema che curioso leggere in un trattato che è oggetto di ratifica ancora in questi giorni potremmo dire il tema della difesa come tema di sviluppi futuri
Ed eccoci qua
Proprio alle prese con i termini reali del problema con la percezione che l'alleanza militare un'alleanza equilibrata sedi in quanto l'impegno nella difesa
Delle diverse parti è un impegno equilibrato se l'impegno militare non è equilibrato l'alleanza inesorabilmente e giustamente ha una sua leadership questo è un tema sul quale gli europei dovranno pensare immediatamente dopo la sperabilmente rapida conclusione della vicenda drammatica che stiamo vivendo
In queste settimane valutandone tutte le implicazioni io ho sempre pensato che
Un unico paese leader mondiale un'unica superpotenza corre dei rischi esse stesse per il fatto di esseri umani corre dei rischi esse stesse insomma io non amo le autocitazioni anche perché non sono l'unico ad averlo né detto né pensato ma mi ricorda insieme ad altri da avere pensato e detto in passato la situazione post fine del comunismo è una situazione pericolosa per gli stessi Stati Uniti cioè e pericoloso avere la responsabilità di essere soli a guidare in qualche modo il mondo e questa solitudine c'è un'unica PAC altra parte del mondo che può o contribuire a ridurla questa parte d'Europa
Non è una posizione conflittuale in una posizione secondo medico leadership alla quale l'Europa in condizioni di portare la sua cultura i suoi modelli
Nel nel le sue prospettive ma per farlo l'Europa deve fare i conti con la difesa che deve fare i conti con la Spesal per la difesa la differenza drammatica tra noi gli Stati Uniti che se il loro spendono trenta per ogni soldato che mettono in campo noi spendiamo diciotto per ogni soldato che mettiamo in campo
Spendere di più significa in questa fase della nostra storia togliere
Da qualche altra parte mettere lì quindi ci sono delle implicazioni problematiche assai assai ardue però vediamo quanto ci costa
Rete essere in fondo così la seconda schiera di questa alleanza
E quanto sarebbe utile per noi per gli Stati Uniti e per il mondo se appunto queste responsabilità potessero essere più adeguate all'ente e ragionevolmente suddivise il tema del della difesa si impone in imperiosamente come tema nel quale che inesorabili di vischiosità dei negoziati dai quali poi vengono partorito delle norme dei Trattati poi possono essere superate dalla dalla realtà
Che questo
L'avvertimento che ci viene dal vicenda jugoslava è un avvertimento scioccante drammatico urgente ma altrettanto potrebbe accadere in altri ambiti dove notiamo la stessa discrasia
Cioè l'urgenza anche si viene profilando di problemi che l'Europa deve affrontare che la difficoltà con la quale l'Europa assesta le proprie posizioni e anche la propria quel problema del per per affrontarle l'allargamento con l'allargamento
E nel tempo e in un tempo molto rapido si può presentare con dei risvolti che possono diventare assai duri che possono risvolti legati a cambiamenti di regime nei paesi che attendono sì questa tesa diventasse troppo lunga
Visse i nazionalismi finissero per prevalere di fronte alla identità europea
Punto io ho sempre ritenuto giusta la domanda che le luci in quel libro di qualche anno fa sul nuovo disordine mondiale poneva le rivoluzioni che abbiamo avuto nei paesi dell'est europeo
Sono state rivoluzioni
Anti sovietiche perché democratiche o anti sovietiche perché nazionaliste
In realtà non c'è un'unica risposta probabilmente valgono entrambe le risposte ma la prevalenza dell'una o dell'altra
Potrebbe dipendere nel tempo radunato in cui noi giochiamo la carta dell'allargamento Idi stendiamo l'identità europea su questi stessi Paesi a conseguenze ce ne possono essere anche altre di altro genere di di di ordine economico
è un dato di fatto che procediamo in direzione dell'allargamento con le scrissi ritrosie
Con le stesse attenzioni alle esigenze nazionali più che non alle esigenze comuni con le quali in qualche modo abbiamo fatto della politica estera e di sicurezza
Una specie di filamento che si distende faticosissima mente attraverso procedure complesse
Che molto molto intergovernative va be non a caso questo è il secondo insomma fa parte dei pilastri non comunità non a caso ma
Ci dobbiamo dire la verità
Ci si aspettava che a Berlino venissero imposta trilli riforme dei fondi di coesione dei fondi strutturali in genere voi questo lo dite
Che sono propedeutiche queste riforme all'avvio concreto il finale del negoziato sull'allargamento a Berlino c'è stata una ripartizione
Di risorse che è stata soddisfacente per gli stati membri in macchina ha girato completamente il problema fu
E giustamente i nostri amici qua dicono nella fase nel nella fase iniziale
C'è chi parla di una crisi di identità che priverebbe la dinamica unitaria delle spinte necessarie c'è addirittura chi preannuncia un nuovo e più lungo periodo di euro sclerosi
Io no non vedo questo
Se mai per differenziare mito a voi potrei dire che non vedo cioè vorrei che chi è chiariste quando dite e beh la chiave per evitare tutto questo è la chiave istituzionale e cioè diamo all'Europa un assetto istituzionale che ci sia capace di sciogliere questi nodi
E di adottare le decisioni che servono so che questo aleggia il tema del principio maggioritario io sono da questo punto di vista è scettico cioè credo che il principio maggioritario risolve i problemi se c'è un forte consenso politico altrimenti li aggrava perché in una comunità che non ha ancora un'identità realmente unitaria al principio maggioritario se non è sostenuto da una visione che ha un largo consenso può semplicemente creare delle fratture in realtà come come sono tutti gli espedienti insomma una delle cose che ricorda fra le milizie in quello bellissimo libro ultimo com'era fatti e norme Habermas ricorda la letteratura che dice che il principio maggioritario è stupido insieme e ha ragione cioè loro insomma il principio maggioritario in sei stupido perché non ha nessun senso in fondo se non puramente pratico
Che chi ha un per l'altro imponga la sua decisione
Il principio maggioritario vale in quanto identifica un un momento finale di una procedura
In cui si sono confrontate opinioni si sono confrontate posizioni
Hanno fatto valere ciascuna quello che era in grado di far valere i i diversi limoni sono stati spremuti
E alla fine è giusto e sacrosanto alla fine di questo processo che chi ha un voto di più faccia prevalere la sua decisione
Perché a una decisione si deve arrivare conto ma ma i è la procedura che precede l'atto adottato a maggioranza che legittima l'atto adottato a maggioranza che a quel punto è è necessario in questa chiave e concludo è la visione
Che Renzi ciò che conta e e e vengono fuori anche le vengono fuori anche le procedure io nelle nel nel nella mia pervertita attenzione alle technicalities istituzionali cosa che considero una perversione
Tuttavia ce l'ho e quindi assimilo miriadi di meccanismi istituzionali io vi potrei sciorina dieci meccanismi istituzionali di una semplicità unica per far funzionare meglio la Commissione per eliminare tutti questi consigli dei ministri di settore che sono un'autentica sciagura
Per introdurre le la la maggioranza ponderata eccetera eccetera ma non è che manchino queste cose insomma ecco è e un sentimento politico comune che deve che deve essere recuperato
Da questo punto di vista ecco l'Italia ha migliorato
Cioè meno male che voi ma non avrete questo gusto tipicamente italiano che poi alla fine quando si parla del caso italiano lo si fa all'unico scopo di dire ma quanto siamo sciagurati noi italiani
Ridendo felici delle nostre sciagure perché voi avete delle delle battute che io trovo molto efficaci sulla sulla nostra sul sul nostro essere schizzò i dire molto bello quando scrivete che da una parte c'è una sorta di professione liturgica di europeismo
Accanto alla quale è evidente un sostanziale disinteresse per le vicende europee trovo questa volta molto era in realtà molto vero però ecco ad un certo momento arriva il il paragrafetto o il paragrafo sulla rimonta non mi ricordo come intitolato dove date atto all'Italia degli ultimi anni di essersi impresa più sul serio e di aver preso più sul serio la vicenda europea diciamo la verità
Noi tutti pensiamo che sia Romano Prodi si fosse dedicato all'Enalotto probabilmente il disavanzo dello Stato sarebbe cresciuto enormemente
E tuttavia le le sue qualità accoppiati alla cambiamento che c'è stato in Italia sono stati i veri ingredienti dell'accettazione da parte degli altri di una presidenza
Della della Commissione europea il che significa che c'è una disponibilità italiana a prendere sul serio la professione liturgica
La cosa curiosa chi e in realtà c'è molta più attenzione agli interessi nazionali in altri Paesi europei in effetti e noi ora e chiudo dobbiamo fronteggiare e la vicenda del Kosovo che torna lo manifesta come un rischio imminente dobbiamo fronteggiare l'emersione di un triumvirato centro-settentrionale
Che scaturisce proprio dalla centralità della questione militare in questa fase della della vita europea quindi abbiamo una posta davanti al Nonino italiani in proprio nel momento in cui conquistiamo ed è motivo di legittimo orgoglio
La presidenza della Commissione dopo oltre venticinque anni in quello stesso momento si profila un triumvirato anglo franco tedesco
Che è quello proprio che si intravede attraverso questi fatti il fondo ecco e quindi come sempre accade l'Europa è un progetto che cambia nel suo fare
Però viene cambiando io lo dico senza iattanza insomma con
La
Rinnovata e più autentica attenzione che gli italiani stanno mettendo sulla questione europea sì questa fosse d'una cosa anche degli altri probabilmente il vostro ottimismo avrebbe un qualche fondamento
Ringrazio
Giuliano Amato
Passerei microfono a a Giorgio Napolitano di modo poi da dare la possibilità agli autori di fare qualche considerazione c'è stato anche un quesito da parte di negli Amato e poi eventualmente recuperare spazio per qualche quesito confronto con il pubblico
Siamo ovviamente dominati da un'attualità drammatica
Giuliano Amato
E il partito di lire io vorrò dire qualcosa sul tema che ho toccato tema che abbiamo molto discusso anche avantieri a Madrid da seminario organizzato dalla fondazione alternativa ASS ispirata da Felipe Gonzales de evita questo seminario riaperto con una raccomandazione di Felipe Gonzales non discutiamo del Kosovo
Perché vogliamo ragionare interni se vogliamo vogliamo Ransom ragionare in termini generali e di prospettiva
Poi ovviamente il Kosovo entrato da tutte le parti nella discussione perché tranne delle considerazioni che riguardano la l'altura del il processo l'integrazione europea le sorti dell'unione le scelte più delicate complesse che non solo ci stanno davanti ma ormai ci incalzano
Comunque io vorrei prima qualcosa su sull'insieme di di questa riflessione ricostruzione di Mammarella Cacace è una riflessione molto utile
E uno spaccato non è la storia d'Europa e uno spaccato e un profilo essenziale della storia d'Europa
Lei non crede vuole vendere anche queste capisci qua eh agisce anzi anzi ce ne sono tre era rendere contemporaneamente bisognerebbe usare aiutino precisare le differenze si sognerebbe viene fare un invito il ma
Leggere
Le complessive vicende dell'Europa almeno negli ultimi quarant'anni
Attraverso la lente del processo d'integrazione europea molto
Importante
Questa ricostruzione e puntuale e attenta fino agli ultimi sviluppi fino al trattato di Amsterdam e al dopo Europ in sostanza
E dieci
Io credo che sia nell'insieme
Corretto mettere l'accento
Su tutte le difficoltà e i momenti di impasse che avevano segnato questo percorso
Fino alla prima metà degli anni ottanta qui poi e seguito questo abbastanza straordinario
Sforzo di accelerazione tra l'ottantacinque e il novantacinque non sale se l'altro giorno e anche in un suo testo scritto l'ha definita la la galoppava
Ottantacinque novantacinque c'è stata un'accelerazione molto stimolante fruttuosa poi io posso considerare perfino un po'eccessivo infatti con il giudizio sull'atto unico
Mi colloco un po'dalla antica prospettiva spinelliana Spinelli fu molto critico verso l'atto unico come esito deludente e di un
Di un tentativo che però si era concretizzato niente di meno che in un vero del proprio progetto di Trattato dell'Unione votato a grande maggioranza quindici anni fa febbraio mille novecento ottantaquattro dal Parlamento europeo
Però ora al di là dei giudizi che furono molto severi in quel momento
E che però poi sempre Spinelli Spinelli
Dopo due anni scompare ma che sente Spinelli lasciavano rapidamente il passo a nuove proposte concrete e fiduciose
Io credo che sia molto importante che all'atto unico è sia seguita l'iniziativa di le loro per il mercato unico
E perché non dimentichiamoci l'atto unico a sé stante
Avrebbe avuto ricadute una adesso difficilmente valutabili ma certamente quello che è stato determinante è stato rilanciare tutto il processo con quello scadenziario
Con quell'obiettivo con quel dead line quindi bisogna finire entro il trentuno dicembre se ben ricordo del mille novecentonovantadue tutto il processo di unificazione del mercato Fura frustata
Formidabile comunque si possono anche ricordare tanti altri passaggi della presidenza dell'orchestra mentre nel libro viene valorizzata come molto importante molto importante Grasso lasse Mitterand colpi in fondo fu Mitterrand che si bloccò
O con la situazione di paralisi provocata dalle posizioni inglesi
Un quando le si bloccò trovando una soluzione voi sapete al problema posto dalla signora Thatcher parlò di di di querelle di visuale
E di controllo si o Bossi dallo sceglieva con molta cura
Le i termini per noi ogni tanto ci ritroviamo di fronte a querelle devi trovare e e c'era questo rischio naturalmente all'ultimo Consiglio sull'Agenda due mila lo si è evitato
Credo che questo sia stato importante non impantanarsi in delle dispute meschini del però è verissimo che non si andrà si è evitato il peggio ma non si entra nel tema non si è andati soprattutto a fondo del problema delle risorse poi il problema delle riforme non era nemmeno strettamente all'ordine del giorno in quel momento ma e
Da aperto davanti davanti hanno voi adesso
Si può dire che la previsione perché questo è un accenno che fanno gli autori
Nel lavoro
Analisi che ci sia una previsione di rallentamento
Ma la previsione non lo so un rischio sì un rischio di rallentamento si non si sboccano alcuni punti di blocco del processo un punto di blocco è sicuramente quello delle riforme
Cui e legato l'effettivo avvio dell'allargamento le riforme che adesso vengono sempre nei documenti ricordate come quelle lasciate aperte dal trattato di hanno osservate e però io pure sono convinto
Che non è solo la questione per quanto importante del superare il vincolo dell'unanimità odi rive dire la composizione della Commissione il numero dei membri della Commissione ed è perfettamente vero
Perché per quasi tutti i problemi anche in quelli più ardui non è che non siano state studiate le soluzioni c'è se si vuole un'ampia gamma di opzioni quella che manca e la scelta
Il decidere e quindi la volontà politica
Dirò giusto qualche parola sono su questo tema che è un tema piuttosto sfuggente e però decisivo quello della volontà politica in ogni caso per riforme dobbiamo intendere un ripensamento profondo
Dei ruoli delle tre istituzioni fondamentali con la commissione del consiglio ed il ruolo del Parlamento
E dei rapporti tra questi tre istituzioni si sono clamorosamente INCE Patti i rapporti Commissione Parlamento e Consiglio Commissione
E adesso vedremo anche come Romano Prodi affronterà questa questione dopo la crisi la crisi anche come dire un po'balorda della commissione ma
Valutare cavartela alcuni settori ecco per mettere in questione il ruolo della sola istituzione di governo sovranazionale di cui disponga di cui vi sposate unione
Senza riforme oramai lo si dice
Non c'è possibile reale allargamento questo può essere anche un elegante motivo per non fare l'allargamento oppure può essere
Uno stimolo a fare le riforme
Questo il un nodo da sciogliere e un nodo da sciogliere la fase nuova che si è aperta dopo l'Euro
E un io non solo per considerare ineluttabile nulla in senso positivo cioè
E una conseguenza ineluttabile delle euro che si vada avanti nel processo di integrazione e in modo particolare che si vada avanti sul piano dell'Europa politica e una implicazione richiesta dalla creazione della moneta unica della Banca centrale europea ma anche lui o c'è la scelta la decisione la volontà politica
Oppure non e detto affatto che si procederà quasi automaticamente in quella direzione
E poi Europa politica è una formula che può significare varie cose ma di sicuro significa istanze di decisione politica per quello che riguarda l'economia
Il coordinamento macroeconomico
Le azioni e i progetti per stimolare la crescita la produttività e l'impiego istanze di decisioni e politica B che offrano un quadro di riferimento anche per la Banca centrale europea
La cui dipendenza va pienamente rispettata ma che non può essere centro di decisione per la politica economica
Europa politica significa io credo anche
Decisamente andare a avanti
Sulla strada della creazione di uno spazio pubblico
Di uno spazio di cittadinanza di uno spazio di libertà sicurezza e giustizia
Ho trovato molto accurato e questo lo dico un po'mitiche pietre competenza per competenza acquisita diciamo ed esercitata di recente il capitolo del su frontiere aperte e immigrazione senza regole
Ringrazio per aver ricordato cosa che quasi nessuno ricorda che col governo Prodi oltre che nell'Europa della moneta unica siamo entrati nell'Europa di Schengen e vi assicuro che è stato un esercizio piuttosto faticoso
Anzi coloro che dicono che il vero varchi condoni la chi discende siete voi che lo dico
Dai c'erano dei blog allora è qualcun altro elettrica esige e infine e infine e infine
Europa politica significa politica estera e di sicurezza comunque
E molto avvertita la necessità
Di collocare questi sviluppi da noi credo considerati necessari indispensabili
In un contesto anche di forte su un consolidamento delle basi costituzionali dell'Unione quindi tu ma il discorso sulla Costituzione europea si dice da parte per esempio del Movimento europeo una dichiarazione politica di carattere costituzionale che fissi Principi essenziali che sancisca le istituzioni fondamentali e che poi renda possibile la semplificazione dei trattati altra operazione che noi sappiamo quanto sarebbe salutare
Sulla politica estera
E di sicurezza comune
Ci sono dei progressi insomma si può obiettare a Giuliano che ad Amsterdam meglio Amsterdam Dimas ecco che ad Amsterdam si sono fatti dei Passionisti sì tra l'altro si è tra l'altro si è introduttiva
La figura del ministro pesche che
Dagli autori mi pare venga definita come imperscrutabile
E ma intanto
Specialmente essendo presente Giuliano Amato uno dimentichiamo di dire
Mister omissis pesca va bene
Carico è una classe di sé così Automobiles non la voglio io mi sono
Affrettato a prevenire la tua maligna osservazione è
Intanto tra la figura sarà acquisirlo che
Le istituzioni dell'Unione i governi decideranno che sia e questo è un banco di prova ed un banco di prova specialmente oggi
Sulla base della lezione e dell'imperativo che scaturiscono dalla tragedia del Kosovo
Io francamente non ritengo insuperabile
L'anomalia forse la distorsione costituita dal fatto che questa figura viene collocata
Accanto al consiglio o come proiezione del consiglio d'altronde già si parla della troika
Mistero commise spesso che il membro della Commissione europea che si deve occupare di relazioni Esterne e poi i il presidente di turno del semestre successivo insomma
Certamente la commissione d'essere coinvolta anche perché quando noi diciamo Europa attore globale sulla scena internazionale o rapidissimamente e concludo ma voglio precisare
Almeno in certi quadranti
Quadranti internazionali non intendiamo un'Europa che faccia insieme iniziativa diplomatica
Politica di cooperazione allo sviluppo politica di relazioni commerciali aperte
E presenza militare
E non si possono a vere alcune di queste chiamiamole competenze nella Commissione e poi una figura rappresentativa della politica estera e di sicurezza dell'unione che e che che tutta dentro la logica del consiglio
La componente militare non solo però mettiamo l'accento sulla componente militare per intenderci io francamente trovo che sia diventata una forma
Abbastanza fastidiosa di retorica la denuncia dell'assenza dell'Europa
E la lamentazione e la lamentazione
Sull'uomo che l'Europa dovrebbe svolgere e non svolge
Con la conseguenza che abbiamo un mondo unipolare che gli Stati Uniti esercitano un ruolo determinante e perfino esclusivo sulla scena internazionale la considero molto fastidiosa quando questa denuncia questa lamentazione eccetera
Poi vengano da ambienti
Che magari
Sono pronti a non trarne le conseguenze
E a non pagarne il prezzo
Se si vuole una presenza maggiore più autonoma dell'Europa che significò la maggiore capacità iniziativa politico-diplomatica e una maggiore capacità di presenza militare beh ma allora bisogna trarne le conseguenze e pagarne il prezzo promette
Pagare un pezzo un significa
Pretendere di sostituirsi agli Stati Uniti si e e di raggiungere gli stessi livelli di speso e tecnologici che ha raggiunto l'apparato militare americana però sicuramente significa spendere di più e spendere meglio per spendere meglio bisogna spendere insieme
Bisogna cioè evitare le duplicazioni tra europei superare superare superare delle delle barriere tradizionali razionalizzare poi anche dividere il lavoro con gli Stati Uniti
Ci vuole o no capacità militare
E va be'nel caso del Kosovo noi ci siamo
Giunti all'estremo del ricorso alla forza secondo principi della Carta delle Nazioni Unite poi
Altro discorso separazioni riunite
Dovessero autorizzare perché non abbiamo autorizzato Cecere però i principi sono della Carta delle Nazioni Unite capitolo settimo articolo quarantadue in particolare si parla di forze aeree navali e terrestri
Che possono condurre azioni volte a ristabilire la pace e la sicurezza Canale
E la risoluzione del ventitré settembre
Del mille e novecentonovantotto Consiglio di Sicurezza diceva la situazione nel corso anzi il deteriorarsi della situazione configura una minaccia alla pace e la sicurezza internazionale quindi ai sensi del capitolo settimo della Carta donazioni poi si fermava prima dell'autorizzazione
A ricorrere alla forza comunque siamo adesso dinanzi al caso limite dell'effettivo ricorso alla forza ma non è solo questo il caso che richieda una capacità militare e si richiede una capacità militare per prevenire
I conflitti per gestire le crisi per garantire pace e sicurezza diritti di presenze
Le presenze internazionali con forse l'Inter posizioni
L'interposizione no non possono essere presenze civili fondamentalmente sì poi abbiamo anche mandato gli osservatori OSCE disarmati mandaste i TAR e mi pare che comunque anche qui la sia una lezione su cui su cui riflette e allora va bene
Io l'altro giorno in Cristo seminario
Posto una questione che capisco essere molto complicata e cioè se
Sì posso seguire un metodo analogo a quello che si è seguito per la moneta unica un calendario vincolante
Si lavora credo che in questo momento anche in sede di governo ha un'idea di criteri di convergenza in materia
Di difesa e però ecco e i criteri di convergenza Maastricht per la moneta unica erano scanditi
Da battete un po'la legge erano temporali in serata io io penso che non sia da escludere questa realizzazione Istat temporalizzazione col l'obiettivo finale cioè una certa struttura di difesa comune e una data di una data finale
E implicazioni più in generale
Di politiche esterne di sicurezza europea si possono questo stato suggerito in modo particolare da Consales concentrare su alcuni quadranti o versanti aveva sedici battaglia Medioriente qui si prova l'Europa qui si prova d'Europa senza pretendere quindi di aprire un ruolo di attore globale sulla intera sterminata scena dopo scena scena scena internazionale
Ci vuole volontà politica per decidere queste cose
Pisano
Pisano interessi tradizioni azionate nel libro si dice io
Vorrei fare una piccola diciamo aggiunta sì sì in effetti progressi si sono realizzati nel campo dell'integrazione europea si sono realizzati sempre
In virtù dell'interesse nazionale
Un momento in virtù di una visione non ristretta dell'interesse nazionale
Soluzione comune ad interessi nazionali visione non risente le visioni ristrette dell'interesse nazionale non portano in nessun modo verso di integrazione si tratta di superare però
Vischiosità tradizionali storiche anche profonde che impediscono di fare
I passi decisivi
Qui si tratta di vedere se il coraggio politico lo trovano coloro che hanno funzioni di governo e coloro che hanno responsabilità istituzionali o chi glielo può dare eccetto glielo dovrebbe dare l'opinione pubblica glielo dovrebbero dare i parlamenti
E forse possono servire anche i libri grazie la sfera
Con un tempismo perfetto privato la l'ambasciatore Biancheri
Comma sforzo organizzativo notevole
Paventava un proprio programma fosse di per e da Parigi fa attraversare il traffico
No però è vero manovrando Orlando trae origine ricava
Parigi dedica questo è un parametro sulla qualità della vita che viene sottolineato
Comunque la proposta è quella l'intervento no greve del del degli autori di modo da fare entrare in argomento anche l'ambasciatore Biancheri avere occasione di sentire come anche la sua voce su temi che ne lascio facilmente immaginare quali sono i temi caldi che sono emersi discussione
Ma io ringrazio il presidente Amato il Presidente Napolitano per le parole
Con cui hanno accolto questo nostro nuovo lavoro ringrazio il pubblico naturalmente per la presenza affettuosa così nutrita e l'editore dell'organizzazione naturalmente
Il
I temi sono tanti sono molteplici affrontati da questa in questi due interventi
Io riprenderà soltanto qualcuno limitandomi a
Un settore che se anzitutto ad un settore che hanno voi è stato particolarmente a cuore in questo libro che quello della cultura dell'assenza di cultura e di una politica culturale
Che caratterizza purtroppo l'attuale vicenda comunitaria
Perché secondo noia è importante questo aspetto perché l'ASP l'assenza di una politica culturale insomma la cultura era totalmente assente l'avevo la voce cultura era totalmente assente dai trattati di Roman tanto per cominciare e c'è una famosa nella frase di una famosa battuta del ministro della cultura francese che noi cioè di richiamiamo Jack Lang
Il cui Lou Reed ricorda un episodio cioè durante un consiglio di ministri della cultura gli venne in mente una una una battuta dice se ci fosse il volume si comincerebbe simili comincerebbe dalla cultura
Era una battuta che le aveva fatto è diventata ormai una frase proverbiale si dice che se don Monnet dovesse ricominciare dove si ride riprendere il suo cammino per le volta di comincerebbe dalla cultura
Ora in questa frase c'è una un pizzico di verità c'è una parte di verità è una parte di non verità nel suo da parte di non verità équipe Monnet non poteva fare che come ha fatto nel senso che nel momento in cui fu varata la grande repubblica Ande Progetto del conto del pool cargo siderurgico il grande progetto di riconciliazione franco tedesca
La condizione forse perché questo si potesse realizzare che si mettessero da parte progetti di integrazione culturale che non erano maturi per quei tempi si era nell'immedesimarsi nell'immediato dopoguerra
Le ferite erano ancora molto molto erano aperte per cui soltanto una integrazione economica poteva essere
Ammesse coi diciamo accettata dalle opinioni pubbliche di Paesi che venivano da una guerra devastante
Però poi il tempo è passato si è arrivati a Maastricht idea col collasso del comunismo mondiale a diciamo eliminato uno delle grandi contrapposizioni ideologiche che essi erano determinante in quel periodo e la voce cultura ha cominciato a farsi largo ed è stata inserita nel Trattato di Maastricht è stata ripresa nel trattato di Amsterdam con qualche allargamento con diciamo con qualche con degli e dichiarazioni di principio soprattutto che spingono verso una maggiore cooperazione culturale tra i Paesi dell'Unione
Sono stati varati dei programmi di cooperazione culturale che è come il l'Erasmus adesso che è stato integrato nel Socrates programmi per cui i giovani di tutti qui i paesi dell'unione viaggiano alla possibilità di scambiarsi opinioni eccetera però tutto ciò non basta
Noi dobbiamo considerare che purtroppo la culla voce cultura nel Budget comunitario è quasi un è una voce il Ristori allo zero virgola zero virgola giorno diciotto del Budget della Comunità europea dedicato alla cultura
Cioè è un un
Una voce del tutto inesistente gregge il principio della unanimità in questo campo rigoroso per cui non c'è possibilità di decisioni a maggioranza e soprattutto quello che quello che manca e la definizione o comunque il Progetto verso una identità culturale europea questo secondo il nostro parere e la maggiore carenza ora
Dobbiamo intenderci bene in questo campo bisogna procedere con molta cautela di pensiero cioè cerchi per esempio esclude che possa esserci un'identità culturale europea che non esiste che magari non che l'Europa non può farsi carico di
Modelli culturali perché il Sasso la definizione di un modello culturale può in qualche modo prefigurare una sorta di mostro ma una sorta di esclusione di altri di annullamento delle differenze invece l'Europa e soprattutto fatta
Di differenze di particolarità di di di di dire è una storia e fatta di tante storie che devono essere preservate
Però secondo me un minimo comunità turco un minimo comun denominatore esistenti
Ed è quello che è alla base della nascita dei trattati e cioè la ripulsa dei totalitarismi cioè l'Europa nasce soprattutto come una rifiuto dei totalitarismi una affermazione dei diritti umani secondo me intorno a questo a quest'idea che sembra un'idea banale ma che invece è una grande idea l'idea delle libertà individuali
Noi possiamo costruire un modello tipici accomuna
Allora perché secondo me è importante la cultura e l'aspetto culturale anche di fronte alle tragedie di questi giorni
Perché la tragedia del Kosovo non è altro che la dimostrazione di un anno l'Europa cioè di una Europa che rifiuta questi modelli che invece resta attaccata alle sue di di feriali sui odi religiosi alle sue prevaricazioni alle sue barbari ora noi contro quel tipo di modello dobbiamo agire
E quindi l'Europa sotto questo aspetto può giocare un ruolo molto importante negli anni avvenire se noi daremo importanza a questo aspetto non lo rileggeremo invece tra le cose quasi superflue dei trattati
Un secondo punto che vorrei affrontare quello ovviamente della politica estera e di sicurezza comune il giustamente il Presidente Napolitano si diceva un po'infastidito di quelle di tante analisi che reclamano una
Maggiore presenza dell'Europa e poi sono fatte spesso da chi dice non è disposto a pagare il prezzo di queste di questa esigenza che invece di fronte agli occhi di tutti secondo me
Io credo che le vere Isla svolge svolte che alcuni nomi stiamo assistendo il cui noi abbiamo assistito negli ultimi anni soprattutto nel processo di costruzione comunità non siano state determinate da fatti straordinari
Ma scritti in fondo sembra ci pensiamo bene il frutto di un evento straordinario probabilmente non ci sarebbe mai stata l'Unione e monetaria se non ci fosse stato il crollo del muro di Berlino se non ci fosse stato il crollo del comunismo di fronte a quello di fronte alla possibilità concreta dell'un'integrazione di riesca caddero le riserve di Mitterrand che diede in pratica via libera al processo che poi ha portato alla nascita dell'euro
Ebbene secondo me la crisi del Kosovo con tutte le sue spetti drammatici può contenere questo aspetto eccezionale che ci è può portare in prospettiva ad una riflessione maggiore sui costi di una difesa europea che ormai diventano indilazionabile ormai non non possiamo più rifiutarci di esaminare la difesa la difesa è il presupposto della politica estera come si fa a far politica estera se non sia una difesa comune
Io sono stato a Lussemburgo nei giorni scorsi per il Consiglio dei ministri degli Interni e della e degli Esteri delle dei quindici bene in quella sede circolato un documento della presidenza tedesca è stato poco valorizzata ma che secondo me molto importante perché
Prefigura in prospettiva la una maggiore presenza dell'Europa nei Balcani attraverso un patto di stabilità balcanica che è già Allo studio ma non solo prefigura la nomina di un rappresentante dell'Europa per i Balcani prefigura una conferenza balcanica insomma configura un incubo una ma presenza europea che naturalmente va beh in esaminata e vagliata perché è chiaro che ci può essere per un specifico interesse tedesco a avere una su una una presenza della Germania e non tanto dell'Europa in quell'area e noi sappiamo che poi non è tutto oro quel chi riconosce però secondo me questa è la prova che
Ci si muove ci si sta muovendo dopo tanti dopo un lungo periodo di stasi certo non è che la situazione generale sia molto favorevole noi siamo molto problematici sulla nelle prospettive a breve scadenza andarmene scadenza dell'integrazione
Ci par di vedere una pausa una una certa stanchezza e quindi la necessità soprattutto di ridefinire i fini strategici dell'integrazione che è un problema grosso naturalmente io penso che i prossimi le prossime prossimi mesi nei prossimi anni saranno proprio destinati a questo dedicati a questo d'atto quale Europa vogliamo vogliamo veramente un'Europa allargata vogliamo un'Europa politica ecco questi vogliamo un'Europa militare questi sono i grandi interrogativi nel futuro
Ai quali noi cerchiamo modestamente di dare una risposta anche con questo libro grazie
Cosa chiarire dopo l'insinuazione di Giuliano Amato mi dispiace che non sia qui mi dispiace che non sia qui ma fra amici questo il permesso di chiarire il mio rapporto Paolo Cacace perché Amato Parlato dico di un rapporto Montanelli Gervaso
Dico fra ma a me farebbe molto comodo dico trovare un è un aiuto tipo quello che Montanelli mostro sacro ha trovato il Gervaso
Devo dire invece che ebbero in nella preparazione di questo libro come nel libro precedente abbiamo applicato molto scrupolosamente la par condicio nel senso che abbiamo fatto lo stesso numero di saggi ci siamo divisi io PPI secondo le nostre competenze e devo dire che come quella precedente è una collaborazione che ha funzionato molto bene
Un'altra smentita D'Amico amato devo darla quando dice ma ci siamo arricchiti o ci saremmo arricchiti con però io artista di questo libro è chiaro a testimonianza il nostro editore il padrone di casa che questo lo dico anche a scanso di equivoci nel caldo che fa il pubblico ci fosse qualche agente delle tasse di qui del nel
E questo libro viene come ecco come ha detto il figlio in questo sono d'accordo con Giuliano Amato viene come naturale follow up del del libro precedenti velocemente era aveva soprattutto lo scopo e l'obiettivo di
Proporre specialmente agli studenti universitari un testo che venisse il quadro generale puntuale
E speriamo anche Obiettivo per quanto l'obiettività e difficile dico il c'è chi contesta che si possa fare storia oggettivamente io invece penso
Che si può fare storia soprattutto se si riesce a cogliere l'immediatezza del fatto naturalmente si davano informazioni documenti giusti
Quando invece aspettare i famosi cinquant'anni prima di esprimere un giudizio storico sui denti
Poi invece creare qualche ambiguità perché evidentemente poi lo storico di domani giudica sempre anche sulla base del successo dell'insuccesso che certi fatti o certi episodi hanno avuto
Ecco detto questo volevo due soli due
Molto brevi connota notazioni su quello che è stato detto a proposito del dei temi del libro che non sono quelli del Kosovo una delle domande che mi è stato fatto più frequentemente in questi giudici ma il libro parla del costo e devono poteva parlare del costo perché abbiamo consegnato la materiale al l'editore che pure è un editore estremamente rapido e puntuale
E all'inizio del dell'autunno quindi però ci sono almeno due artico due saggi uno sui rapporti tra Europa e Stati Uniti e l'altro la ricostruzione della politica dei tentativi direi anche se vogliamo della storia dei fallimenti per costruire una politica europea che forse sono propedeutici a una spiegazione di quello che sta avvenendo
In queste in queste settimane e di quello che invece dovrebbe essere rivisto specialmente nel rapporto fra Europa e Stati Uniti ma questo è un tema abbastanza complessa vernon mi preme semplicemente ritoccare magari di indicarlo alla vostra attenzione nel caso che aveste interesse dopo questo questa riunione a leggere il libro
Volevo fare un riferimento due cose a quello un punto che ha detto il presidente Napolitano ricordando è questa
L'uscita di Gonzales dice che dal da ottantasei ottantasette c'è stato la galoppata novanta Cina novantacinque salato lo paga
Caro padre cioè questa questa rincorsa e dire che un po'alla storia dell'integrazione europea fatta regalo fatto perché ci sono dei momenti dei ferirmi delle fasi in cui molte cose vengono realizzate basta pensare alla prima fase la fase del carbone acciaio del fallimento dell'esercito europeo ma anche del grande successo nel mercato comune
La fase successiva che naturalmente è una fase di stallo degli anni sessanta tutta quanta segnata dalla presenza e dalle idee con liste poi la ripresa con il il congresso dell'Aia
Importante momento della storia dell'integrazione europea perché si impostano ben tre temi al congresso della sessantanove che non è quello del quarantotto
Il tema della moneta comune che verrà poi realizzato venticinque anni dopo il tema dell'allargamento che verrà realizzato gradualmente per cui dai sei del sessantanove membri della comunità serviva agli attuali quindici
Terza impostazione terzo tema impostato però non soddisfatto anzi rimasto insoddisfatto è quello della politica estera comune c'è tutta una serie di
Prese di posizioni documenti rapporti nell'arco di venti anni ma la politica estera comune non c'è e qual è l'unico prodotto della della del di questi sforzi di questi tentativi
è mister pesce che però tutto sommato dico un risultato abbastanza riduttivo e perché perché la la politica estera e l'attributo della sovranità dello Stato
Non non per nulla la la costituzione della quinta Repubblica a attribuito l'aveva stabilita di politica estera Presidente della Repubblica che è rappresenta l'unità della nazione l'unità dello Stato insomma quindi è proprio su questo piano che probabilmente il gli sforzi per una politica estera comune
Saranno quelli dico più difficili non so fino a che punto potranno produrre dei risultati certamente la politica estera è legata come del resto ha detto Giuliano Amato
Alla politica della difesa queste fondamentale e qui la politica della difesa si può fare soltanto se accettiamo certe responsabilità e concetto e con queste responsabilità se accettiamo anche certi costi
è stato fatto riferimento al costo della difesa si diceva appunto con il Presidente Napolitano che il estese della difesa di tutti quanti i quindici Paesi del Unione Europea
Rappresentano il quaranta per cento di ciò che gli Stati Uniti da solo spendono qualcosa come duecentocinquanta miliardi di dollari all'anno per la difesa e allora cosa fare voglio dire sono quantità così difformi dico così drammaticamente lontane che c'è da domandarsi eppure però gli strumenti ci sono
Credo che sia il nome quaranta per cento della spesa
Si è in un rapporto di quaranta Sussex Santa sì ma in effetti ispirate alla spesa americane duecentocinquanta duecentocinquantacinque miliardi dollari va ultimamente Clinton ha chiesto al Congresso l'autorizzazione di aumentarla
Perché quello che è successo nelle prime settimane della guerra del Kosovo detto fra parentesi ha dimostrato che questa macchina non è poi così funzionante così ben oliata come si credeva
Perché buona parte di questi bomba buona parte degli aerei che partivano per bombardare poi ritornavano con le bombe con il loro carico di bombe non utilizzato per tutta una serie di ragioni ma insomma di questo rimane il fatto che la distanza fra l'Europa gli Stati Uniti su questo piano è una risata drammatica come fare ci sono anche gli strumenti nessuno per esempio a in questi giorni rammentato quel l'accordo che fu fatto a Berlino
A uno dei vertici è uno degli ultimi vertici Donato del mille novecentonovantasei che aveva l'obiettivo di creare una identità europea all'interno della NATO cosa diceva questo accordo che sta quando consisteva praticamente la possibilità che i Paesi europei cioè i Paesi guida europea avevano di creare diciamo così una cellula autonoma all'interno della NATO nel caso di crisi questi Paesi potevano condurre una politica e un'azione indipendente da quella degli Stati Uniti
E gli Stati Uniti erano disposti all'interno della NATO di leasing proprio di prestare affittare direi quasi quel quel necessario armamentario i satelliti di trasporti a lunga G nera insomma tutte quelle cose che agli agli europei mancato
Devo dire questo per esempio poteva essere sfruttata invece e all'interno della unione occidentale europea se ne insiste infatti ha fatto riferimento anche a questo nulla è stato fatto perché perché poi alla fine ha prevalso hanno prevalso considerazioni di economia Capri danzante di una certa pigrizia da parte dei Paesi europei ormai dopo cinquant'anni e ma in fondo abbiamo in un certo senso attribuito agli Stati Uniti la la nostra difesa quindi voglio dire qui è anche un problema di mentalità è anche un problema diciamo così di di porsi problemi di responsabilità se vogliamo condurre una politica estera
Alto ecco questo qua e molti altri problemi potrebbero essere voglio dire toccati lascio al ambasciatore benché sviluppare altre questioni io volevo semplicemente ringraziare Giuliano Amato il presidente napoletano della loro gentile disponibilità perché proprio un anno fa non in questa sede ma in una sede molto vicina hanno presentato il primo libro quello della storia integrazione l'opera che ha avuto qualche successe grazie
Moltissime moltissimi temi toccano Marco
Io questa
Vorrei dire
Una breve osservazione di carattere generale sul libro e poi forse toccare porre un interrogativo at toccare uno due punti
Specifici l'osservazione di carattere generale e che il libro a me pare straordinariamente efficace non solo
Perché completo praticamente tutta la tematica europea sinteticamente di assoluta non solo perché è scritto in un modo straordinariamente chiaro e leggibile
Non rivela una scrittura due mani rivela una scrittura una mano sola vuol dire che evidentemente l'intesa fra i due autori e perfetta
Ma anche un grande pregio perché è quello di non vedere solo il presente
Di parlare del presente ma avendo sempre a mente come ci si è arrivati questo è visibilissimo non solo nei primo capitolo capitolo di sintesi storica
Di cinquant'anni di integrazione europea ma e nel secondo
Dove tocca maschiliste Amsterdam
I i risultati e gli insuccessi dell'una e dell'altra cosa ma in tutto il libro
L'affermazione di ciò che avviene oggi è sempre
Basata anche su una riflessione di come si sono svolte le cose in passato
Cosa rara a mio giudizio soprattutto in un momento come questo in cui la saggistica tende ad essere certa saggistica di attualità tende ad essere molto appiattita sul presente e con scarsa profondità sia per quel che riguarda il passato sia più per quel che riguarda il futuro
Questo è l'osservazione di carattere generale che mi premeva fare perché non è infrequente trovare dei libri di attualità che siano impostati in questo modo
La tematica ognuno dei capitoli meriterebbe evidentemente una discussione perché sono tutti punti interrogativi estremamente importanti
Raro e trovare in un testo sull'integrazione europea il tema Europa Stati Uniti trattato in un modo politicamente molto molto abile molte intelligente
E UE era un tema importante quando gli autori l'hanno scritto credo che sia un tema ancora più importante oggi alla luce di quello che è avvenuto nelle ultime settimane
L'impostazione che libero da e soprattutto in chiave economica cioè vede rapporto Europa Stati Uniti alla luce delle euro
E
Qui aggancio l'altro tema molto centrale molto di attualità che quello della politica estera perché
Mi sembra che ci sia nel libro l'affermazione ora che gli stati hanno perduto parte di sovranità nel battere moneta saranno più riluttanti a perdere altra sovranità in politica
E se così è io temo che perdono allo stesso tempo politica e moneta
Perché a me riesce difficile pensare
Per parlare dell'Euro
Che è un sistema che il sistema euro diciamo che è un sistema
Per governare la moneta
Ma è un sistema profondamente anomalo
Perché governa la moneta ma hanno una alle spalle un sistema statuale statuale di riferimento c'è una forte anomalia di governare una moneta senza che questa moneta rappresenti uno stato
Nella fattispecie sappiamo rappresenta quindici diciotto forse oggi undici auspicabilmente di più
Ma non non è un sistema statuale
E se non sia un progresso verso la formazione di un sistema statuale c'è da chiedersi credo che oggi è difficile rispondere nessuno forse neanche i banchieri centrali di Francoforte possono dare una risposta precisa oggi
Però c'è da chiedersi sopravviverà un sistema di governo di moneta senza uno stato dietro di sé
Ho dei dubbi quindi se l'affermazione
Oggi che hanno rinunciato a batter moneta gli Stati saranno ancor più riluttanti a perdere sovranità in politica e nell'ambito delle istituzioni lo dico politica non entra non politica estera nell'Epitome ma non è solo la politica estera
Credo che si apre con questo un grosso interrogativo vero sul processo di integrazione europea nei prossimi anni
C'è un altro tema ne accenno brevemente perché mi pare che risponda a tanti interrogativi che ci stiamo ponendo oggi che non è affrontato a sé in uno specifico capitolo ma che serpeggia e viene ripreso molte volte che a mio giudizio è oggi centrale che e che il tema di quello che diciamo chiamiamo un po'genericamente diritti umani
Diritti dell'individuo
E diritti dei popoli diritti dell'individuo quei fondamentali diritti dell'individuo che gli competono non come appartenente a un sistema statale ma in quanto individuo punto e basta
Ogni individuo porta con sé questi diritti
E allo stesso modo
Le comunità nazionali o le comunità etniche o le comunità religiose o altre comunità che si identifichino intorno a un Logos comune hanno certi diritti
Questo a mio giudizio è un è un è un punto fondamentale sul quale l'Europa non ha riflettuto a sufficienza non ha riflettuto su come si definiscono questi diritti
E non è soprattutto riflettuto come si difendono questi diritti perché se noi risaliamo momento indietro nella vicenda del Kosovo qual è il punto in cui a un certo momento la comunità internazionale o quella parte della comunità internazionale che ha preso la difesa dei diritti calpestati dei kosovari qual è il punto in cui ha stabilito un diritto di ingerenza
Perché il problema
Dei diritti siano essi individui o siano esse comunità
Nasce nel momento in cui lo Stato non glieli riconosciamo
E se lo Stato non riconosce questi diritti la comunità internazionale dice ci penso io li tutelo io
Ed è questo quello che è avvenuto in fatto in corso
Sappiamo che e Giada otto anni nove anni che Milosevic era ritirato il livello di autonomia di cui il Kosovo godeva progressivamente ha sempre stretto
Le maglie del potere centrale sulla Provincia autonoma e a un certo momento l'Europa e l'America ma prima l'Europa dell'America perché la vicenda kosovara le l'America è stata tirata dentro dall'Europa
E anche questo è un punto su quali si sono spesso dette delle cose molto leggermente
Quando l'Europa ha visto che non era in grado di fare delle minacce serie perché non avendo un'autonomia e un'identità militare non si possono fare delle minacce e ha dovuto chiamarla medica perché le minacce avessero reale consistenza ma
Noi sappiamo e questo mi pare che sia uno dei grandi problemi dell'Europa che quando si chiama dentro qualcuno di così più potente poi non sia più l'autonomia e il governo della situazione
Ma rimane il punto qual è il momento in cui si ha diritto di ingerirci
E se si dice che si ha diritto di ingerirci sì
Non si può poi negare il diritto a difendere quel diritto perché i diritti non sono fatti di parole sono fatti di osservanza io non posso proclamare un diritto e poi dopo non difenderlo
Debbo difendere quel diritto e sanzionare quello che l'ha violato
Qui nella polemica diciamo ordina il dibattito voglio dire polemica fra inclini al pacifismo e meno inclini al pacifismo rimane però a questo punto centrale che se io non sanzionò il violatore non posso dire di avere tutelato il diritto che io proclamo allora i casi sono due o non proclamo quel diritto
O se lo proclamo lo depositi difendere in questo obiettivamente gli Stati Uniti d'America mi sembrano più coerenti
Perché forse anche per altri motivi forse perché una grande potenza deve sempre arrivare a un punto ulteriore nella prosecuzione delle proprie linee politiche
E però gli Stati Uniti intendono difendere quel diritto che hanno proclamato sanzionando fino all'estremo il violato il come fa d'altronde uno Stato nazionale uno Stato nazionale se se un cittadino ha subito un torto un suo diritto è stato leso non è che tratta col violatore di quel diritto lo sanzione se può certe se non può non lo sanzioni
Ecco
Adesso la digressione fosse stata lunga però mi sembra un punto importante per l'Europa e quello di riflettere
E di farsi la propria posizione
La propria posizione concettuale
Indipendentemente dal fatto poi come si sanziona violato è chiaro che una volta che noi affermiamo e siamo convinti di questo
Poi ne consegue che dobbiamo darci gli strumenti per rendere questo materialmente applicabile perché se no abbiamo soltanto fatto delle parole come non segue anzi molto spesso fra l'altro indotto le parti altre parti a sperare in interventi che poi dopo non siamo capaci di realizzare quindi cari son due o ci fermiamo prima
O ci dotiamo dei mezzi per arrivare fino al punto della sanzione
Mi sembra che questo che è un tema che
Direi anche se non omogeneo mente trattato il Kosovo non c'era ancora come problema generale
Però è un tema quello del diritto umano e del diritto a sanzionare il diritto che spesso si ritrova nel libro e che però a mio giudizio resta per l'Europa un interrogativo molto importanti
Grazie
Signore ne abbiamo quasi sicuri sono stato bello di marcio ma abbiamo una quarto d'ora venti minuti quello qualcuno di voi volesse porre qualche quesito gli autori può alludere
Agli agli ospiti con appunto la preghiera naturalmente di essere premi perdere anche uno strumento alle spazio di maggiore spazio di replica il microfono è a disposizione di chiunque
Il pubblico tace di fronte a queste prospettive une obbliga ritratti sentire il pubblico chiede nuova costa di meno e meno non ci prendiamo ingerenze ma sarà bene il pubblico prima intervenire legga il libro
Allora rapidamente verso l'alto abbiamo grazie vesto i panni dell'angelo balzo
Svelto volentieri Ambivere Gervaso
E lui trasformo di nuovo il giornalista ed è quindi vorrei chiedere al presidente Napolitano era ambasciatore Biancheri
Due opinioni sulla stretta attualità c'è la gente si chiede come finirà si sono sulla sua la campana di vetro queste oppio però se la posizione in particolare quello che mi interessa interessa pensa sapere se la posizione dell'Italia di fronte a questa crisi è una posizione diciamo
L'azione del governo italiano dei suoi se l'Italia sta facendo davvero la sua parte come ieri ha detto il Presidente del Consiglio nel suo intervento al Senato e alla Camera oppure se ci sono dei degli interrogativi dei punti da chiarire delle così come mi piacerebbe avere anche una
Illustrazione anche se sinteticamente oralmente della situazione sul terreno in questo momento dal punto di vista negoziale tra
Paesi occidentali e seppia grazie
Forse
Naturalmente è difficilissima la domanda o la risposta
Su come possa finire
Credo che
Sarebbe senz'altro possibile discutere interessante discutere su come è cominciata
Io impressione che ci sia stato
Troppo scarso sforzo di informazione e di preparazione quel che poteva
Che
Un uno sforzo troppo scarso di informazione e di preparazione dell'opinione su quel che poteva a capire
E
Non voglio tornare molto indietro nel tempo ma io ricordo anche per una
Esperienza personale che
Dieci anni fa
Si è aperta la questione del Kosovo dieci anni fa marzo ottantanove
Il primo conflitto tra le autorità serbe ma allora la Jugoslavia non era ancora disintegrata
E dei rappresentanze degli albanesi del Kosovo della minoranza albanese minoranza in Serbia maggioranza nel corso
Comunque
La storia è cominciata almeno in ottobre quando cioè c'è stato l'assenso del governo italiano e di tutti i governi dei Paesi della NATO
All'una decisione importante il cosiddetto Activision order
Quando cioè in sede NATO si è deciso di dare l'ordine di preparazione dell'azione militare
è stata una decisione formale del governo italiano del Consiglio dei ministri in quel momento se ne è parlato
Anche sui giornali ma sappiamo come vanno le cose
La disattenzione o la discontinuità nell'attenzione su temi anche molto importanti
Poteva scattare l'azione militare già allora
Uno scatto perché intervengo momento negoziare
Che sembrò coronato da successo
E cioè la missione speciale
Dell'inviato del plenipotenziario americano Holbrooke a Belgrado
I colloqui con Milosevic e si trovò un punto di compromesso di accordo
Che sembrò funzionare poi rapidamente
Smise di funzionare semmai davvero era stato seriamente osservato dalla parte serba e naturalmente ci furono anche azioni dalla parte albanese
Albanesi del Kosovo
Che andavano nel senso del conflitto non nel senso di un modus vivendi
Questa situazione durata dei mezzi dorata nemici
Ma agli inizi di ottobre dello scorso anno
I rapporti c'era un rapporto settimanale di aggiornamento sulla situazione del Kosovo dell'Alto Commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati
Agli inizi di ottobre già duecento mila persone avevano abbandonato
Le loro abitazioni
Le loro residenze percosso così calcolata che ce ne fossero venti mila in Albania venti mila nel Montenegro un numero imprecisato in Macedonia e in Grecia e che però ci fossero
Tra cento e centocinquanta mila fuggiti nei boschi tanto è vero che allora si pose il problema
Si avvicina l'inverno l'inverno può diventare una catastrofe umanitaria e quindi azione militare subito
Per permettere
A tutti di rientrare garantire i loro diritti eccetera eccetera ovvero impegno della parte serba impegno anche da parte albanese del Kosovo a collaborare
Ripeto qui l'accordo fu raggiunto poi rapidamente
Dimostrò inefficace non fu osservato così poi siamo arrivati
Via via a marzo siamo arrivati passando attraverso la conferenza di Rambouillet altro momento che è stato poco
Coltivato seguito perché decisi messi attorno a un tavolo com
Una scadenza
Di chiudiamo voi rappresentanti del Kosovo i rappresentanti del governo servi chiudiamo nel castello in otto giorni o l'accordo o l'azione militare
Davvero c'è un po'da interrogarsi
L'Europa
Non so se adesso
Troppo frettolosamente poco un tema complicato
L'Europa assente
Gli europei uno
L'Europa come entità unitaria non ha svolto un ruolo adeguato ma gli europei gli erano lì gli europei del gruppo di contatto i Paesi europei gruppo di dovuta conferenze a voi e aveva due copresidenti ministro gli altri francesi mi sa dire se non venisse e poi c'era l'Italia e c'è la Germania
E poi gli Stati Uniti alla Russia
Prego e atti certe rappresentazioni che si danno gli americani impazienti intervenire che trascinano gli europei insomma le cose non sono andate credo esattamente così ma ancora in quel momento
Probabilmente non si è creduto che la minaccia dell'azione militare tutte se vai
Tradusse nuovo si è creduto ottobre Activision nord
Non lo si è creduto all'inizio della conferenza di Rambouillet scaduti gli otto giorni c'è stato una proroga
Mi pare altri quindici giorni poi si è ripreso a a Parigi e solo dopo che su questo anche perché vedete tutti preferiamo il negoziato
L'accordo
Ma non è che non si sia tentato nel corso degli anni e poi nel corso venissi e probabilmente il primo a non crede che ci fosse l'azione militare è stato Milosevic non lo so interpretazioni anche un po'difficili a darsi quindi e cominciata in questa maniera non è il colpo che il ventiquattro marzo alcuni signori e poi essenzialmente un signore cioè il Presidente degli Stati Uniti
Hanno deciso di lanciare un attacco
Serbi
Se si perde il filo poi diventa tutto molto complicato però c'è qualcosa che non si vuole non solo qualcosa su cui non si informa abbastanza lasci qualcosa anti Sirigu da ad accettare
E e si si minaccia ripetutamente il ricorso alla forza
E poi mo'Busi attuale senza veli ottenuto un risultato negoziale e chiaro che si perde totalmente di credibilità
Ed è il discorso che faceva ambasciatore Biancheri
E su come affermare il diritto all'ingerenza umanitaria
In quale momento o da parte di chi
Però se si afferma questo diritto
E poi non si interviene ai suoi l'intervenire può essere fatto di molte cose di vari momenti però io sono convinto che
Anche il potere
Conosce gli attivo posseggo c'è il potere sanzionatorio e parentesi
Come Possa come posso finire davvero credo che
Nessuno sia in grado di dirlo esattamente e io ritengo che debba finire con un risultato
Realmente soddisfacente per quello che riguarda la garanzia dei diritti della popolazione del Kosovo
Il rientro dei profughi la protezione nel tempo di coloro che rientrano nel Kosovo
Deve deve finire quindi con il raggiungimento di un obiettivo per il quale
Si è compiuto un'azione estremamente impegnative rischiose
Altrimenti
Diventerebbe tutto un po'insensato indifendibile carico e carico di implicazioni pericolose per il futuro di e non solo lì
Credo che il governo italiano
Stia tenendo fermamente la linea
Con le difficoltà politiche che tutti conoscono e io non ritengo che ci sia alcuna possibilità che il Governo italiano si pistacchi dalle posizioni dei suoi alleati nella NATO stesso alleati europei esso gli Stati Uniti insieme col Canada non ritengo non solo che s'
Auspicabile ma non ritengo possibile che ciò avvenga perché segnerebbe davvero qualcosa di talmente grave nella nostra vita nazionale nella nostra vita nazionale che non può carico mi permetto di dire non può a cadere d'altronde noi abbiamo visto che anche alcune componenti della maggioranza e del governo poi non hanno neppure lasciato
La compagine governativa e nel momento in cui sembrava che stessero per ritirare i ministri hanno detto però manteniamo l'appoggio al governo quindi io francamente da questo punto di vista pur con tutte le preoccupazioni e le incognite
Sarei sarei più seria di quanto non appaia in taluni commenti
Nardiello
Anzitutto condivido
Condivido in pieno molte cose che il Presidente Napolitano ha detto sulle origini del problema kosovaro la sua
Genesi storica
E direi anche su sul sulla consapevolezza che però è rimasta forse più dei governi in chi trattava la questione di quanto non si sia riversata sulle opinioni pubbliche
Della ampiezza del dramma credo che da questo punto di vista l'Italia vada dato un merito suo incerto che gran parte del merito poi va al Presidente Napolitano per la parte in cui era ministro dell'Interno
C'è stata anche direi che l'Activision Nord rinvenuto proprio in un momento anche politicamente estremamente difficile per l'Italia
La transizione dall'uno all'altro Governo
E quindi direi l'attenzione dell'opinione pubblica è stata assorbita da una procedura di politica interna
Mentre si passava fuori dai confini nazionali un si preparava un dramma ma il governo ne aveva assoluta consapevolezza l'Italia è stata non dico sbeffeggiata ma certo considerata eccessivamente allarmista quando già nel mese di ottobre andata
Alle di persone e so perfettamente che alcuni per easy minimizzata no questo lo attribuivano alla consueta emotività italiana perché poi siamo vicini temiamo altre cose la cosa si è puntualmente verificata quindi a parte i governi l'opinione pubblica lo la raccolse meno forse il senso di dramma incombente che c'è
RAI in tutta questa vicenda semplice veniamo alle prospettive ma francamente io devo dire
La parola negoziato mi lascia in questo momento leggermente perplesso perché per negoziare bisogna essere in due ora io non
Vedo questa è una impressione del tutto personale non vedo Milosevic negoziare
Della NATO a riafferma nato e non poteva fare diversamente i punti di Rompuy fondamentalmente i punti di non morire che sia necessario un contingente militare chiunque ha visto alla televisione le immagini di questi incentivi libreria e di persone che fu Gola coso non poco non può immaginarsi che rientrino senza che vi sia una protezione insomma e e letteralmente impensabile non non vedo chi possa immaginare una situazione di questo genere quindi
D'altronde Milosevic se accettasse oggi i punti che ha rifiutato venti giorni pari G venti giorni fa con un Paese economicamente gravemente danneggiato con centinaia di vittime con un apparato militare industriale non dico a pezzi ma certamente seriamente colpito ma non credo che resisterebbe un giorno voglio dire sarebbe certamente uno una soluzione che non vedo neanche con tutta la sua abilità dialettica di persuasione che non è poca come potrebbe far passare questo davanti ai serbi con un risultato positivo insomma i passerà per accettare questo accettava venti giorni fa con un paesino
Ordine invece per un Paese distrutto quindi io francamente non vedo e non abbiamo avuto segni che Milosevic sia disponibile a un negoziato su questa base
Naturalmente un negoziato e in corso ed è importantissimo e del negoziato credo che la signora Albright ha svolto realmente te ieri a Oslo con Ivanov ed è quello per circoscrivere il conflitto
Mantenere lo nell'ambito NATO in Serbia perché il rischio è evidentemente quello che predico il conflitto anziché estinguersi si estenda della mossa serba se vogliamo provocatoria di di di chiedere la la decisione anzi l'inserimento sic et simpliciter nella Russia e nella Bielorussia per calamitare con questo dico la la risposta russa e la testimonianza del del tipo di rischi che ci potrebbero essere questa cose passato inosservato è stato sta ai primi lussi a negarla però la Russia per un Paese complesso dove ci sono anche delle forze nazionaliste molto molto forti dentro la Duma vediamo che critica nei confronti dei guai quindi insomma e una situazione complessa credo che in questo mentre il negoziato obiettivamente sì in centri più sul mantenere il conflitto circoscritto come quando c'è un incendio intanto mi preoccupo che non si estenda e poi dopo penserò a ad estinguerlo l'estinzione
Degli incendi o la soluzione del conflitto io ho l'impressione ma è un'impressione personale che vale quello che vale si debba passare ancor tra del tempo prima che ci si arrivi e li abbiamo due punti possibili di arrivo finali quello che come in questi arrivi a una accordo in qualche modo negoziato di cui Milosevic è parte che si siede intorno a un tavolo e accetti delle condizioni sia sul col diciamo sulla forza militare sulle tutele sul rientro dei profughi sulle garanzie e via discorrendo e sia anche eventualmente sul futuro è un'ipotesi io francamente ho l'impressione che sia un'ipotesi diventa ogni giorno un po'meno credibile forse lo è tuttora ma diventa ogni giorno un po'meno che l'altra ipotesi è che in qualche modo sia spazzato via o dai suoi io ho da evincersi che si arrivi diciamo a una resa in questo caso in questo caso evidentemente l'Italia sarebbe più esposta avendo avuto un ruolo legge per mente e meno attivo e non c'è che c'è c'è sempre poi qualcuno qualche amico che non manca di ricordarlo saremmo evidentemente in una posizione leggermente più difficile il giorno che poi la conferenza si va Canio quale che sia l'assetto generale di pace dovesse mettere tutti insieme per mantenere quella posizione che io credo molto legittimamente l'Italia ha avuto finora in questa vicenda
Ieri mi pare che se l'interrogativo era
Kosovo nel libro non se ne parla ma mi pare che tutte quante per le prospettive ipotesi che potevamo formula parte chiaramente portate impegnate costata non sono ovviamente confortanti ma questo dopo non dipende dalla contabile
Si fa sette otto desidererebbero negoziato e capaci cioè una situazione del genere
E comunque
Stante molto ben descritte e e una nota un po'diciamo qua poco sostituì discussione io vorrei invece concludere con una piccolissima nota invece di tipo più festoso voglio permettere per ricordare anche se il professor normare non ricorda
Si celebra quest'anno il ventennale nel rapporto
Che ha maturato royalties favolosamente ricco sicuramente
Ventennale della storia
I rapporti traduca cioè il suo primo libro che apparentemente il mostro
Settantanove sulla Germania di Adenauer tra a oggi dopodiché comincia undici la fortuna
Giudice questa no commissione cioè i profitti
Dice no no grazie a diciamo appunto interventi sì grazie
Venti
Ventinove
Beh