Rassegna stampa di economia

Buongiorno ascoltatori lunedì ventisei aprile mille novecentonovantanove stampa e regime rassegna stampa di Radio Radicale consueto supplemento del lunedì pomeriggio
Dedicato all'economia e alla finanza in studio Benedetto Della Vedova dunque notizia di questa settimana ancora a tenere banco a fare Telecom e soprattutto gli sviluppi della fusione preannunciata tra Telecom Italia e dodici
Telecom
A questo dedicheremo gran parte della rassegna stampa di oggi che inversione inversione Breve abbiamo solo mezz'ora perché incalzano i lavori della Camera della Camera dei deputati il Corriere Economia Rippo da in una nella prima pagina un intervento di Marcello Messori
Rubrica Meridiano proprio su Telecom lo vedremo e dedica poi una un un servizio una serie di servizi molto
Ampi sulla calda primavera del signor Bankitalia Fazio il governatore super attivo difende l'Istituto centrale ma non solo infatti a pagina tre è un intervento di Guido Gentili sale col le diventasse una banca Ciampi Dini Fazio nella corsa al Quirinale sarà l'anno di Bankitalia e poi un pezzo di Marco Cecchini il governatore Francoforte quindi i rapporti tra Banca d'Italia e banca centrale europea la guerra dei Poteri
Con Cecchini che raccoglie il parere di Tommaso Padoa-Schioppa nel board della banca centrale
Europea di Doris Amberg appunto quindi lo segnaliamo Corriere della Sera si abbiamo tempo lo vedremo inserto Corriere economia a fare finanza ingorgo Italia dedica dedica l'apertura e una serie di articoli su un tema di grande rilevanza che è quello delle infrastrutture per i trasporti nel nostro Paese il tono ogni sono appena meno che apocalittici trasporti il sistema è andato in tilt
Sistema ferrovie autostrade aerei siamo ormai al collasso questa è la denuncia di Repubblica affari e finanza
Perché appunto dice che dobbiamo semplicemente aspettare l'ingorgo definitivo che prima o poi arriverà e il blocchi
Il collasso del sistema di trasporti anche in vista dell'anno prossimo il Giubileo eccetera Su Corriere poi sempre su CorrierEconomia segnaliamo segnaliamo
A pagina sette
Il banchiere Slobo vale diciassette mila miliardi il tesoro di Milosevic da Cipro a Mosca una trama tra false
Privatizzazioni holding di comodo sì rammenta anche la vendita di un pezzo di Telekom Serbia la la ricordiamolo telecomunicazioni nel mirino ormai della NATO di Telekom Serbia e che fu venduta due anni fa
Per un buon pezzo cioè il venticinque per cento circa circa mille miliardi anche a Telecom Italia che quindi si vede bombarda tra da parte della NATO un pezzo del suo Investimenti all'estero la UE perderà la pace Stefano Cingolani si pone il problema della ricostruzione dei Balcani
E delle chance che l'Europa si gioca contro un possibile o probabile strapotere degli Stati Uniti anche rispetto alla capacità e alla possibilità d'di intervenire ovviamente con finanziamenti aziende in quella fase nella fase di cui già si discute è quella della ricostruzione questi un po'questi un po'i temi ma di questo parleremo solo in conclusione se ne avremo tempo oggi dedichiamo ancora una un po'di attenzione al business che ormai non è più solo l'affare
Del del secolo in Italia cioè la scalata di Olivetti a Telecom ma è diventato l'affare del secolo anche per l'Europa almeno per quanto riguarda le dimensioni in gioco nella possibile fusione tra Telecom Italia e deutsche Telekom anche oggi abbiamo un lex Column dal Financial Times dedicato dedicato alla vicenda e una volta ancora
Il titolo graffiante come sempre non è dei
Non è dei più generosi umori mammut quindi un confuso mammut questo il titolo dedicato al prezzo tiro d'apertura della lex Column dal Financial Times proprio alla all'affare Telecom Italia e Deutsche Telekom
Produrrà al la fusione tra Telecom Italia e Deutsche Telekom qualcosa di più che un dinosauro
Prendendo per buona l'ipotesi che vada avanti
Gli auspici sono cattivi
I monopoli europei nazionali delle telecomunicazioni hanno una meritata reputazione per la burocrazia per per avere degli esuberi di personale e essere indifferenti al servizio Deutsche Telekom per esempio
Efficiente appena la metà
Delle baby bells statunitense statunitensi misurato con l'efficienza misurata per numero di impiegati per ogni linea installata Telecom Italia
Appena migliore e in questo periodo abbiamo visto che i dati danno comunque una migliore efficienza per Telecom Italia rispetto al gigante al mastodonte tedesco
Ma
Sarà questa combinazione di mammut quello italiano e quello tedesco manovrabile gestibile
Ci sono ci sono problemi certi problemi problemi concreti l'affare
Quello appunto il merger tra Telecom Italia e dodici stelle com'è
Crivellato è pieno di compromessi politici che non sembrano ancora aver soddisfatto il governo italiano il rischio conclude il Financial Times e di un uso
Che i politici usino o l'affare per di affermare il proprio potere di controllo sull'economia quindi date le i benefici di sinergia irrisori
Caricare caricare con obbligazioni sociali questo affare potrebbe essere il bacio della morte quindi ancora una volta il Financial Times si esprime senza mezzi d'esprimersi senza mezzi termini i dubbi anche su questa nuova versione della destino di Telecom
Italia oggi su Telecom Italia Deutsche Telekom il Corriere della Sera oltre al pezzo di Messori che abbiamo citato e che leggeremo
Interviene in prima pagina con Massimo con Massimo Gaggi con un corsivo dal titolo è olandese l'ultima chance di Bernabé
Super Telecom piace poco tra l'altro segnaliamo una dichiarazione di oggi ventisei aprile dell'ex presidente di BNL Sarcinelli che pronostica Telecom Deutsche Telekom al sessanta
Per cento non si farà e tra l'altro oggi aspettiamo che il comitato di saggi
Guidati da Bassanini il comitato di saggi la Presidenza del Consiglio ci dica cosa il governo italiano intende fare della golden share quali limiti in generale vuole porre che significherà quale
Intendimento il Governo si propone proprio rispetto a questo affare
Alla maggioranza del sistema politico italiano l'operazione Telecom Italia e Deutsche Telekom non piace scrive Massimo Gaggi il governo tedesco si rifiuta di assumere impegni precisi e vincolanti sulla rapida privatizza di dodici stelle come sull'effettiva pariteticità del controllo della holding che dovrebbe nascere dalla fusione delle due società la Borsa ha bocciato tanto a Francoforte quanto a Milano l'operazione
La grande stampa internazionale dall'economista al Financial Times l'abbiamo visto all'Independiente ha espresso giudizi tutt'altro che lusinghieri le fusioni difensive non hanno mai funzionato e quella tra D'due ex Monopoli rischia comunque di produrre non una società più efficiente ma una compagnia che usa la posizione dominante sul mercato per galleggiare rinviando le necessarie ristrutturazioni
Interni e questo
Il giudizio registrato da Massimo
Da Massimo Gaggi
Per i due governi i prossimi saranno giorni di fuoco mentre da noi già oggi sarà definito definito il regolamento interpretativo dalla golden share detenuta dal Tesoro in Telecom che consentirà al governo di bloccare la fusione
Qualora non vi fosse l'assoluta certezza dalla privatizzazione di Deutsche Telekom l'esecutivo di buone è chiamato a fare chiarezza su almeno due punti
Il primo è questo perché si vuole che la nostra società sia di diritto tedesco perché per legge lo Stato tedesco può possedere solo società di diritto locale era dodici stelle come ancora per la maggioranza dello Stato rispondono a bordo ma che cosa impedisce che di diritto tedesco sia solo un'associata scatola che a sua volta possiede il pacchetto dalla nuova holding basata in Olanda
E questo il primo è il primo punto sollevato da Gaggi che ricorda che il sospetto che il problema sia politico e di rapporto con i sindacati massicciamente presenti nel consiglio di sorveglianza dalla Deutsche Telekom e sindacati tedeschi sono ancora imbevuti di statalismo
Parola del leader della CGIL Cofferati l'altra questione riguarda non tanto la pariteticità dei pacchetti azionari quanto le caratteristiche dalla privatizzazione di Deutsche Telekom servono impegni certi e giuridicamente vincolanti
Vincolanti a vendere in tempi definiti e sul mercato così tra l'altro Massimo Gaggi sulla vicenda Telecom dodici tele con vediamo cosa scrive su questo Repubblica
Che dedica un dedica un articolo in prima pagina peraltro molto breve alla vicenda di Alessandra Carini anche
Anche Repubblica che pure si è occupata molto più dal Corriere di questa vicenda ha assunto una posizione non non non omogenea ricordiamo però che su dodici stelle come scesi in campo il fondatore di Repubblica s'Scalfari la settimana scorsa con un pezzo dal titolo la sbornia tedesca privatizzazioni Telecom all'Europa
Male non stette in attesa degli esiti della complicata partita che si è aperto sul futuro di Telecom c'è qualcosa del passato che potrebbe essere utilmente meditato intorno al modo di vendere le telecomunicazioni italiane e le nostre imprese in confronto a quelle straniere qualche anno fa primo punto scrive Alessandra Carini quando Telecom fu Prada
Privatizzata a tambur battente furono spesi fiumi d'inchiostro per dire che l'Italia era l'unico paese in Europa a mantenere un sistema pubblico monopolistico e che quindi si doveva far molto in fretta per smobilitare
Non che non ci fossero le ragioni per sostenere questa tesi
L'Italia certamente aperto le porte alla concorrenza molto tardi
E del resto se non vi fosse se non si fosse venduta in fretta la Telecom avremmo finito per subire gli strali della Commissione dell'Unione Europea
Che aveva posto limiti molto stretti all'indebitamento dell'IRI e qui forse è importante sottolineare questo punto come fa Alessandra Carini questo fu il vero motivo per cui si procedette alla vendita di
Telecom dapprima di stette allora dapprima al tesoro e poi alla privatizzazione mantenere fede agli impegni sulle ieri che risalivano l'accordo Andreatta Van Miert mi pare
Del novanta e del novantatré o comunque continuamente rinegoziato che rischiava di portare al fallimento delirio alla denuncia dello Stato italiano per illeciti aiuti di Stato alla stessa ieri che non riduceva l'indebitamento
Solo per rispetto le accuse non coinvolsero il ministro del Tesoro Ciampi tempi la privatizzazione chi continua a sostenere che l'Italia non aveva nulla da rimproverarsi in questo campo adesso si scopre che Deutsche Telekom ero praticamente ancora una branca dello Stato che probabilmente una delle ragioni della rottura dell'accordo con i francesi
Sta nel fatto che questi ultimi non solo all'azienda pubblica di telecomunicazioni ma non hanno alcuna intenzione di privatizzare la nel futuro e questo è un altro punto importante che la dice l'
Due sullo stato dell'economia della liberalizzazione non tanto e non solo in Italia quanto in tutta Europa Gran Bretagna a parte dopo la cura
Dove la cura Thatcher ha portato per esempio a una soddisfacente privatizzazione di Deutsche di Telecom di Britti Easter
Ecco che oggi viaggia su livelli di efficienza e di affermazione sul mercato globale delle telecomunicazioni di gran lunga superiori a quelli tedesco italiano che arrancano ma anche a quello francese altri fiumi di inchiostro scrive Alessandra Carini furono spesi per sostenere che terrà come era un monopolio poco redditizio stracarico di personale da licenziare che sarebbe crollato primo stormi di concorrenza
Altra musica sino al suonava nei Paesi europei presi regolarmente modello adesso nonostante due anni di sostanziale non governo dall'azienda dovuto anche alla fretta con la quale si è
Robben ceduto alla privatizzazione beh io qui direi anche alle modalità con le quali si è proceduto alla privatizzazione si scopre che il maggior monopolio europeo
La loro tanti umiliata Deutsche Telekom è un gigante dalla redditività bassissima è che di personale da licenziare né più del doppio di Telecom che non ha una rete mobile che per giunta è sottoposto ad un ricatto sindacale che nessuno in Germania oserebbe chiamare tale
Da fare invidia al più estremista dei sindacalisti italiani e tele come è tornato a brillare tanto che i suoi indici vengono paragonati con quelli di British Telecom campioni in questo settore infine gli Accord vi l'esperienza di questi giorni insegna che in questo settore nessun accordo per sempre neanche se viene negoziato da imprese di Stati con lunga tradizione di amicizia come Francia e Germania e almeno per quanto riguarda i fiumi d'inchiostro che giustamente furono spesi per sottolineare l'isolamento dell'Italia di Telecom questa una buona notizia così Alessandra Carini che preferisce mettere in luce alcune ombre degli altri
In qualche modo cercando di dare un po'di luce a Telecom di dare un po'di luce a Tele con Italia mentre ricordiamo che il Corriere ci avverte anche che oggi D'Alema e Schroeder dovranno in qualche modo esprimersi su questa vicenda quindi sempre governi e politica
Sempre governi e politica in campo se Repubblica fare finanza in qualche modo cerca di trarre da questa situazione un rivisti rivisitazione in qualche modo positiva
Del passato e dallo stato di Tele con vediamo cosa scrive Marcello Messori rubrica il meridiano su Corriere economia scrive a un certo punto nel pezzo intitolato tra Telecom e Telecom con la k meglio quella con lacci
Telecom Italia scrive Marcello Messori è già oggi in posizione discreta sotto il profilo dell'efficienza e della collocazione di mercato in particolare vari indicatori di efficienza aziendale ne fanno emergere la superiorità di
Spetta a dodici stelle conta e la crescente apertura del mercato italiano delle telecomunicazioni ne mostra la resistenza competitiva sia nella rete fissa che in quella mobile anche se
Su questo forse
Qualche parola andrebbe Spesal e qualche numero fornito per dimostrare che questo sia vero cioè che Telecom Italia davvero stia reggendo nel fisso e del mobile la concorrenza perché forse altrimenti l'affermazione rischia di essere un po'un po'ideologica bisognerebbe capire in questi precisi mesi cosa sta succedendo
Nel mercato delle telecomunicazioni come si distribuiscono le quote di mercato io ho qualche dubbio
Che per Telecom Italia le cose stiano andando bene comunque prosegue Marcello Messori inoltre Pulse disorganica la stessa penetrazione di Telecom nei mercati internazionali
Non è disprezzabile
La presenza in vari Paesi europei per esempio Austria Spagna e Francia e sudamericani rende anche in questo caso il suo potenziale competitivo globale superiore a quello di Deutsche Telekom vero è che Telecom Italia denuncia anche are di debolezza abbiamo visto
Ne ho accennato prima quella serba di Area di investimento internazionale sotto le bombe della NATO
Essa disposizioni inadeguate ad posizioni nacque inadeguate in termini di traffico internazionale ha sfruttato in misura ancor modesta la potenzialità di internet
Più in generale l'Italia sta perdendo posizioni nella produzione di servizi di Software e rischia di ridursi a un mero distributore di servizi innovativi prodotti altrove
La conclusione comunque che Telecom vanta un importante molti presenza nel mercato domestico che ne costituisce forse il maggior punto di forza è una prospettiva di mercati europei e internazionali liberalizzati
Ciò non significa che la nostra più grande società di telecomunicazioni possa prescindere da alleanze internazionali non si tratta però di un'esigenza così stringente da giustificare accordi asimmetrici
Vista in questa prospettiva l'aggregazione con Deutsche Telekom presenta luci e ombre le ombre derivano dal fatto che forse a causa del suo governo societario delle sue alleanze interne
Azionari o della struttura del suo mercato nazionale l'impresa tedesca si trova in condizioni di relativa arretratezza rispetto al potenziale partner italiano
E ciò risulta particolarmente vero riguardo all'efficienza gestionale alla posizione di mercato nel mobile le luci di questo
Possibile aggregazione derivano invece dal fatto che almeno in linea di principio Telecom Italia e Deutsche Telekom hanno l'opportunità di sviluppare
Sinergia di attenuare così fattori individuali di debolezza produttiva abbiamo visto che su questo ad esempio il Financial Times dice che le sinergie sarebbero poche e i rischi soprattutto se ci si rimette si si mette in mezzo la politica enormi
La società italiana uno dei suoi punti di forza proprio nella rete mobile mentre la società tedesca ha svolto un ruolo più attivo
Nel mercato di internet inoltre il posizionamento internazionale del due società a limitate aree di sovrapposizione e qualche significativa complementarietà a ciò va aggiunto che do ai stelle come Telecom Italia vantano posizioni di leadership in due fra i più grandi mercati europei delle telecomunicazioni
Pertanto la loro unione avrebbe darebbe vita ad un operatore leader in campo europeo che avrebbe dimensioni analoghe a quelle delle maggiori società statunitense e giapponese le considerazioni fatte suggerisco una conclusione sintetica l'aggregazione fra Deutsche Telekom ed Telecom Italia ai vantaggi derivati dalla dimensione ma gli svantaggi derivati dal rischio di inefficienza e difficile stabilire a livello generale se quando tali vantaggi prevalgono sugli svantaggi o viceversa molto di più India dagli obiettivi che si intendono soddisfare mediante questa aggregazione obiettivi che a loro volta sono condizionati dalle aspettative circa l'evoluzione del mercato interno internazionale delle telecomunicazioni
A scopo esemplificativo mi riferisco a due ipotesi estreme
Ci si aspetti che
Nel medio periodo il mercato internazionale delle comunicazioni Saratoga dominato da un numero limitato di grandi operatori che lasciamo sopravvivere un più sto insieme di piccole società in nicchie di mercato almeno nel caso di Telecom Italia una simile forma di mercato tecnicamente definibile definibile come oligopolio differenzia differenziato tende a premiare la ricerca della dimensione più
Che è quella dell'efficienza
Da sola Telecom Italia infatti una taglia che è insufficiente per entrare nella ristretta cerchia degli operatori leader a livello internazionale ma che eccessiva per limitarsi al ruolo di operatore di nicchia la nostra società sarebbe pertanto razionale sotto il profilo in Giusto ideale se raggiungesse la dimensione critica mediante l'aggregazione con un leader europeo come Deutsche Telekom in base alla seconda ipotesi ci si aspetta invece che nel futuro il mercato internazionale delle telecomunicazioni approach era condizioni di concorrenza fra un numero limitato ma non esiguo di operatori se così fosse a Telecom Italia gioverebbe mirare all'efficienza più che alla dimensione e quindi l'unione con Deutsche stele con diventerebbe un fattore di freno
Non ho elementi probanti conclude Marcello Messori per prevedere quale sarà la struttura del mercato internazionale delle TLC ritengo però che sarebbe utile dare spazio a questo tipo di valutazioni quando si commentano le vicende di Telecom Italia e si tragga
Tratteggiano le linee della sua possibile evoluzione Marcello Messori si ferma qui un po'troppo presto a nostro avviso con la sua riflessione io credo che proprio per questa incertezza
Sarebbe bene
Togliere la politica e il programmatore economico che in Europa
Ha fatto più di un danno e lasciar fare al mercato che forse meglio
Di un paio di ministri dell'industria a il polso della situazione rispetto al destino del mercato delle telecomunicazioni mentre invece questo colosso rischia di nascere
Con la
Ipoteca della politica e di quella che in Italia anche se non in Germania dove pura lo è tanto e forse di più quella che in Italia noi chiamiamo sindacato Croazia
Chiudiamo a questo punto e dobbiamo correre chiudiamo a questo punto la pagina brevissima peraltro su Telecom ma qualche spunto forse utile a leggere quello che succederà nei prossimi giorni teniamo presente che alla fine della settimana se non sbaglio il trenta aprile
Parte l'offerta pubblica di Colaninno che sembra andare avanti come
Ovviamente non come nulla fosse ma che non si è fatto non si è fatto scoraggiare nella sua offerta pubblica di acquisto
Dalle mosse dalle contromosse di Bernabè vedremo che esito avrà la OPA di Olivetti su Telecom ricordiamo che
In molti analisti hanno previsto uno scenario per capirci inciuci sta in cui cioè la OPA ostile in realtà si trasformi in un ingresso certo in pompa magna e con un peso quanto meno pari a quello dall'attuale nocciolo duro anzi sicuramente di più di Colaninno però dentro una compagine
Che si allarga di controllo di Telecom Italia e magari
Lo stesso Colaninno potrebbe essere della partita anche nel caso si confermassero e la scelta di un merger tra di una fusione tra Telecom Italia e dodici stelle con tutto ancora da decidere soluzioni contrastanti analisi molto differenziate e come sempre
Di mezzo e vedremo se
Per produrre danni oppure no di mezzo la politica una segnalazione andiamo un pochino veloci una segnalazione A pagina una segnalazione a pagina sette di repubblica
Euro non ne abbiamo più sentito parlare dopo i clamori dall'inizio d'anno e dopo le sfide al dollaro come sta andando la sfida al dollaro dell'Euro sempre che questo abbia un un significato di bene o male il Doha euro e dollaro una parità non voluta la moneta unica in crisi la valuta europea già perso poco meno del dieci per cento la speculazione si è innescata sulle paura per la guerra dei Balcani ci sono due interviste
Ci sono due interviste il capo economista di Moody's che dice ma fra poco comincerà a recuperare e
Un il direttore ludiche Airport direttore dell'influente istituto di ricerca economica di al in Germania che dice non c'è da avere paura sono oscillazioni normale
E probabilmente è verissimo questo oscillazioni sono normali è verissimo che un dollaro che si apprezza sull'euro non necessarie
A mente e destinato a essere una sciagura per l'economia europea resta da registrare che le fanfare suonate per l'euro forte
In realtà sono hanno finito la loro
Musica in pochi giorni a pagina ventuno di Repubblica abbiamo detto che Repubblica apre sul disastro delle infrastrutture
Di trasporto computer sistema complessivo dei trasporti in Italia a pagina ventuno di a fare finanza lo sviluppo arriva vie ma internet è Massimo Miccoli che scrive una serie di studi documenta che i Paesi con una buona struttura telematica hanno una marcia in più si parla degli Stati Uniti e si dice con la rivoluzione informatica e l'avvento di reti di comunicazione come internet il concetto di infrastruttura assume oggi nuovi significati una buona infrastruttura nazionale oltre alle strade aeroporti ferrovie e qui sappiamo che siamo al collasso al disastro deve disporre di
Un efficiente sistema di trasmissione dati e anche qua l'Italia sicuramente non brilla quindi anche allargando come è giusto e doveroso il poncho do di infrastrutture e di infrastrutturazione del Paese i ritardi restano clamorosi lasciamo lasciamo internet
E tralasciamo internet vediamo non abbiamo quindi tempo di segnalare i pezzi gentili e Cecchini su Fazio la Banca d'Italia
Li segnaliamo ribadiamo la segnalazione la segnalazione
Iniziale è uno dei problemi è quello
Di definire a chi spetti la vigilanza sul sistema creditizio se la vigilanza debba rimanere appannaggio come vorrebbe Banca d'Italia della delle banche centrali nazionali oppure se anche la vigilanza oltre che la Poli Kika dei tassi per capirci debba passare direttamente a Francoforte chiudiamo con una segnalazione sempre dal Corriere della Sera CorrierEconomia pagina dieci Giovanni Palladino mercati capi tali la mezza verità dei tassi il denaro non è caro affermato di recente il governatore della Banca d'Italia è vero certamente se si considera che a marzo il tasso medio sui prestiti bancari è sceso al cinque virgola otto per cento ma prosegue poi Giovanni Palladino non abbiamo tempo di leggerlo il tasso medio appunto la media di Trilussa per cui abbiamo un tasso molto basso il prime reti per i migliori clienti il tre virgola due per cento le grandi aziende ma le piccole imprese il costo supera il sette per cento quindi anche col tasso medio c'è una in efficienza complessiva del sistema nel fornire credito a
Costo contenuto alle piccole e medie imprese mentre il credito raccontassi buoni ottimi va solo a finanziare le grandi impresa e questo forse spiega è una delle tante spiegazioni delle difficoltà economiche
Italiane che non ho non riescono a giovarsi della caduta dei tassi di interesse con questo chiudiamo
Con questo chiudiamo la rassegna stampa stampa e regime rassegna stampa di Radio radicale il supplemento da lunedì pomeriggio dedicato all'economia e a alla finanza un saluto da Benedetto Della Vedova arrivederci anzi a risentirci lunedì prossimo grazie a Rivara dice per la regia del trasmissione