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Adele Faccio
rad
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Nardelli
0:00 Durata: 1 ora 27 min
Ascoltatori di radio radicale buonasera siamo nuovamente in studio Eugenio Nardelli Adele faccio per riprendere proseguire il nostro discorso sull'eutanasia
Che giunge a con questa nostra conversazione la terrazza
Scontata
Mancando la possibilità oggi di stabilire con voi un filo diretto noi ci siamo prefissi
Il compito di ribadire alcuni concetti sin qui espressi di a portare un nuovo contributo di chiarezza ad un discorso che appena abbozzato fino ad oggi rischia di
Può rischiare di aver creato qualche malinteso
Per questo appunto
Cercheremo adesso di organizzare un discorso un pochino più esaustivo
In qualche modo le cose fin qui dette hanno suscitato emozioni che il filo diretto della scorsa volta ha messo in luce che erano anche prevedibili perché
Come già abbiamo avuto occasione di ribadire parlare della morte nel nostro mondo occidentale
Secondo le abitudini del nostro pensiero è argomento così desueto così difficile così ricco di possibilità di contraddizione diritti di equivoco
è fin troppo evidente come siano state sollevate parecchie perplessità avvolte vere e proprie
Ire o sommovimenti emotivi da parte di alcuni ascoltatori i quali hanno dovuto in questo modo scaricare una emotività immediatamente suscitato nell'argomento
Senza però frapporre fra la sensazione la reazione quel giusto quella giusta pausa di riflessione
Che invece hanno mi sembra assolutamente necessaria per poter affrontare il problema in termini di coerenza
Diciamo subito che
Ci sono state altre posizioni assunte assunte da enti e da organismi internazionali riguardo a questo problema
E una posizione che a noi pare opportuno citare e quella della federazione mondiale delle associazioni per il diritto a morire nella dignità
Che si è riunita credo
Per l'ultima volta fino ad oggi a Nizza fra il venti e il ventitré settembre del mille novecentottantaquattro
In occasione del suo quinto congresso
Ha tenuto a ribadire alcuni capisaldi della posizione appunto di questi membri rappresentanti sul problema in oggetto
Allora
Questa federazione ha ribadito ancora una volta il concetto che a proposito di aiutano Asia
Non c'è alcuna possibilità di mediare
La dimensione scientifica tecnica e culturale che da più parti è stata espressa anche nel senso di un caldeggio mentre il di un favorire l'ingresso nelle legislazioni degli Stati europei di una normativa attinente perché esistente e qui vengono riprese le parole di un autore
La Risiera
Esiste appunto questa dignità dell'essere umano che in primo luogo deve essere riconosciuta
Sono le parole testuali come un avvenimento essenziale come un avvenimento che non è permesso eludere
Dove appunto la nonna elusione della dignità dell'uomo consiste nel non poter intervenire mai in nessun caso apporre fine
Alla sua propria esistenza
Ecco nuovi su questi termini ci siamo già espressi nella nostra conversazione inaugurale quando abbiamo detto che il problema della dignità è un problema che ovviamente sta a cuore a tutti
Ma che parlare di imitarlo si può anche capovolgendo in modificando i termini del discorso
Non è dignità quella della vita ad ogni costo non è dignità quella di pretendere un prolungamento della dimensione biologica del vivere
Quando siamo in assenza di quello che abbiamo definito appunto la dimensione dell'esistere
E dicemmo anche in quella occasione che esistere per quanto riguarda l'essere umano si identifica abbastanza strettamente con l'evento psichico dicemmo che laddove non c'è la possibilità di un'esperienza psicologica individuale che sia piena completa ed esauriente vivere o morire sono falsi i termini del problema all'uomo non può essere affidata soltanto una esperienza biologica del vivere perché questo appunto significa vegetare
Credo uso questo verbo
Peraltro anche abusato del peraltro non molto molto esauriente perché poi il concetto della leggete attività del vegetare è un concetto che viene ripreso
Allorché si parla di coma vegetativo e il discorso allora quindi viene interessante perché la medicina ufficiale che si è sforzata di definire il coma vegetativo
Ne parla come di una condizione in cui la vita è già venuta meno
Allora anche la medicina quella lo fatica quella che conosciamo tutti la medicina classica la medicina che è sempre stata violentemente contraria a qualsiasi mediazione filosofica e psicologica nei confronti del problema dell'eutanasia anche la medicina
Ci garantisce che in presenza di una situazione di comma vegetativo siamo in presenza di una condizione che non è più diritto
Mi paiono queste riflessioni interessanti sull'argomento e mi pare che in questo modo si possa introdurre in termini vivere sufficientemente chiari il problema della responsabilità o irresponsabilità di coloro che devono poi attendere a questa operazione
Ecco diciamo subito così dicendo crediamo di sgomberare il campo da parecchi equivoci da parecchi interrogativi che nessuno vuole affermare che altri si debba incaricare di declinare della vita
Il soggetto individua
La vita appartiene all'individualità la mia vita è mia è soltanto mia e quindi soltanto io sono in grado e posso decidere o non decidere di continuarla o di porvi fine
L'altro l'operatore il medico lo psicologo
è chiamato esclusivamente a testimoniare
Questa volontà
Deve essere cioè un testimone una persona che raccogliere volontà del paziente
Che raccoglie le volontà di colui che ha deciso in termini di lucidità che di decisionalità individuare di porre fine alla sua propria esistenza
Che qui il problema si complica perché
Probabilmente a questo punto che si colloca a quella sottile linea spartiacque che separa l'eutanasia passiva dall'eutanasia attiva
Più tardi sia passiva
L'abbiamo già definito possiamo
Ridefinire
Qui eutanasia passiva è quella modalità per la quale vengono interrotte
Cure mediche
Ho prestazioni che in qualche modo tendono a mantenere artificialmente
La continuità biologica dell'essere umano
Catania si attiva invece come dire una deliberata fazione
Che il soggetto agisce su se stesso
Al fine di non andare incontro a quella che a nostro avviso è una delle esperienze più sofferte più atroci d'esperienza appunto di questo dolore irriducibile
Che caratterizza gli Stati terminale di molte malattie
Ad si Tours
Così inquadrato il problema della responsabilità non è il problema della responsabilità dell'altro
Ma è il problema della responsabilità del soggetto che solo è in grado di esprimere la sua propria volontà per quanto riguarda esclusivamente se stesso in ordine ad una procedura eutanasia
Gli altri intesi come operatori sanitari intese anche come istituzioni
Mi ripeto ma repetita più vanta mai come in questo caso sono dei testimoni dei raccoglitori dell'altro dell'altrui volontà
è difficile individuarne peraltro una utilizzazione diversa ciò a cui si tende non è di permettere al medico attraverso una modifica legislativa la possibilità di essere più attivo nei confronti delle volontà del paziente
Non si vuole cioè incaricare il medico o chi per lui
Di essere promotore di un'azione che può anche può anche non vederlo consenziente
Eventualmente sul piano legislativo ma in questo Adele faccio sarà
Enormemente più esauriente di me
Si potrebbe pensare ad una dei colpevoli trazione da parte di colui che alla luce di una precisa dichiarata e lucida volontà dell'infermo
Rispondendo esplicitamente ad un suo volere Espresso magari espresso per iscritto
Compie un atto nei confronti del quale il paziente medesimo può essere impedito
Viene da pensare a come sia difficile ad esempio esercitare autonomamente individualmente la volontà eutanasia dica da parte di un paziente tetraplegico
Il quale abbia tutta la muscolatura paralizzata e quindi sia oggettivamente impossibilitato
A realizzare appunto questa operazione
Che in presenza però di una lucidità psicologica di una lucidità mentale
Non si vede perché non posso desiderare ed eventualmente esprimere
Allora
Nel momento in cui
Noi assistiamo a tutta una serie direi così di epifenomeno in culturali
Di pronunciamenti cioè che da più parti abbiamo citata una quella della conferenza di Nizza potremmo alludere ad altri pronunciamenti quali quelli dell'Accademia Svizzera
Che si è neanche a dirlo anche se espressa al negativo nei confronti della possibilità di realizzare una legislazione sull'eutanasia
Esista però un fermento di riflessioni un interesse ad intervenire sull'argomento perché l'argomento è troppo
Inerente alla vita
E voglio qui piglia piglia prendere lo spunto per
Affermare un'altra cosa che fino ad ora non ci è stato possibile mettere così chiaramente in luce
Sono state già sollevate obiezioni riguardo a questo irriducibile dualismo a questa netta opposizione a questa separazione
Che sembra appunto
Totale
Fra la dimensione della vita dell'amore
Del rosso e per dirla
In termini
Più vicini alla psicologia dinamica
Dall'altra dimensione quella della morte quella della fine
Di Thanatos appunto
Eppure Eros e Thanatos sono stati combinati assieme da sempre
Tanto per dire la cosa più semplice che possa venire in mente pensate a quante volte l'amante rivolgendosi all'amante nella massima nella suprema estasi amorosa
Dice tu mi fai morire
Ebbene noi non dobbiamo essere così ingenui non dobbiamo essere così poco attenti ai modi di dire che corrispondono sempre ai modi di essere
E quindi modi di dire stanno dentro Allon Kika dell'uomo
Però dobbiamo essere appunto così superficiali ed ingenui da credere che queste parole non abbiano una loro profonda connessione
Amore e morte sono sempre strettamente combinati
Perché dico questo perché soltanto affrontando in termini di serenità
Di oggettività per quanto è possibile ed è tutt'altro che facile un discorso sulla morte
Ponendo fine
A questo atteggiamento di paura fa questo atteggiamento fabbrico terrorizzato
Che coglie quasi tutti noi
Quando ci accingiamo ad affrontare o a parlare semplicemente del problema della morte soltanto ponendo fine
A questo atteggiamento che è l'unico vero atteggiamento di disperazione noi potremo capire qualcosa di più della vita
E forse qualcosa di più anche di quanto ci è permesso capire dell'esperienza della morte
Allora se amore e morte sono sempre strettamente combinati l'unica cosa che possiamo dire
Ed è l'unico modo di superare Epicuro che consolava i suoi lettori dicendo che della morte non si deve aver paura perché quando
Cioè lei non ci siamo più noi che quando ci siamo noi ancora non c'è lei e quindi la morte non la incontreremo mai
Frase molto ad effetto ma che suona un po'sofisticata l'unico modo per superare appunto questa concezione è di cominciare a pensare che l'esperienza della morte sta dentro la vita
Perché poi dell'unica morte di cui si parla quello che possiamo dire che era terra di vita del corpo
Ma chi ci dice che la ardito del nostro corpo sia la cosa più grave cosa peggiore che ci possa accadere
Quante altre perdite ci sono in vita che è possibile sopportare semplicemente perché c'è accanto all'esperienza della perdita del venir meno del morire di una nostra dimensione psicologica questo conforto del rosso
Amore e morte ripeto sono sempre strettamente combinati e tutto questo lungo mio insistere su questo tema per confermare una cosa che io so che sta a cuore anche ad Adele faccio
Che mi segue mentre sto parlando
E anche lei forse vuol capire dove vado a parare bene voglio andare a parare nasce perché voglia andare a parare proprio sui
Che se noi affrontiamo in termini di amore anche un discorso sulla morte potremmo finalmente
Riuscire a varcare la soglia di una ingiustificata paura a priori
E io lascerei la parola adesso a te per rispondere a questo tuo scetticismo già già espresso perché mi interessa
Mi interessa conoscere
Mi il fatto venire in mente l'espressione che io trovo molto spiritosa di
Giusto il credito e Giuseppe Giusti spero di non sbagliare nella citazione perché da un po'di tempo sto sbagliando di citazione
E Giuseppe Giusti che dice parlando della morte perciò se piace a Dio quando arriverà lei me ne andrei
Io non credo che la morte sia una cosa così melodrammatica con me filosofi
E
E psicologi
E psichiatri tendano a dire
La gente ha paura della morte questo è vero ma perché si è fatto un gran blaterare della morte che commi un luogo di cioè si passa dalla vita alla morte nella morte ci sono le spine prendi castighi tante cose la vita eterna tutte queste robe che e certamente sono destinate a restare insicurezza
Paura e sgomento
Pensare che ciascuno vada a ricevere il premio e castigo e naturalmente siamo sempre come i bambini cattivi pronti a pensare che siamo più cattivi che buoni e quindi avremo il castigo
Insomma la paura della morte che è stata indotta nell'umanità per dominare perché serve che la gente abbia paura per poterla schiarita
Temo forte ma è un'ipotesi che anche questo discorso delle rosse del Thanatos sia un discorso
Costruito per perché lei rosse sempre
Guardato con sospetto non sto parlando soltanto della Chiesa cattolica sta parlando anche dell'antichità classica
Insomma i i grandi sentimenti
Le grandi in vicende emotive
Della vita
Quindi l'accoppiamento
Cioè quindi l'amore come emozione
Poi l'accoppiamento poi il mettere al mondo i figli poi vederseli crescere sotto gli occhi vederli diventare adulti
Sono problemi che hanno sempre destato molta paura nell'umanità e quindi sono sempre stati gestiti in conto terzi
Sia dal dai sacerdoti del mondo tre cristiano non soltanto ebraico non soltanto giudaico ellenistico ma anche proprio dalle mitologie da tutti i tipi di mitologia insomma da quelle antiche
E ormai superate gli dei falsi e bugiardi Pagani eccetera eccetera le mitologie attuali quelle che ancora sono in circolazione che hanno lo stesso valore sono mitologie quanto quelle
E quindi si fa sempre professione e su questi sentimenti antagonisti
In quanto io direi che è molto importante il peso che sia adatto alla riproduzione nella vita perché l'umanità sempre avuto il terrore di essere sulla soglia di scomparire
Le grandi malattie infettive le grandi catastrofi vulcani e terremoti eccetera eccetera Gilli improvvisi io valori sure
Ormai noi abbiamo la sensazione di aver governato queste cose
Ma in realtà vedete che bastano trenta centimetri di neve per cambiarla faccio le nostre città quest'anno non soltanto Roma ha avuto i suoi quindici centimetri elencato problemi ma Milano ha avuto il suo metro di neve
E le città nordiche quelle abituate ogni anno avere le nevicate quando la nevicata eccezionale vanno sotto quando spaccò anche loro
L'hanno anche loro nei guai
Quindi siamo sempre legati fissiamo alla siccità che crea tutti i problemi e nel selle in Etiopia
Pensiamo a che cosa succede qui terremoti e quindi siamo sempre legati a questo figlio in più siamo tanto bravi a fare le guerre a distruggere una quantità enorme di persone pare che noi non stiamo a fare altro sulla faccia della terra che contribuire anche noi a queste catastrofi universali
E allora è ovvio che c'è questa preoccupazione spaventosa tra morti
E e tanto che si comincia a parlarne oltremodo parecchio
Io sono stata in giro per l'Italia in in questo fine settimana e a Modena sono stata pregata
Da una radio locale di fare una trasmissione su Tennessee
Vedo che moltissime riviste hanno questo argomento in tutta Europa si dibatte questo argomento in America si dibatte quest'argomento
Cioè praticamente a mano a mano che la filosofia naturale si evolve si arriva sempre più vicino a stabilire che
La morte è una cosa definitiva
Perché
Dante Alighieri aveva creato quella bellissima fantasia dell'Inferno Purgatorio e Paradiso ammesso
Così fuori al di là delle colonne d'Ercole in queste queste determinazioni pseudo geografiche che avevano senso più o meno ormai il pianeta lo abbiamo fatto esplorato tutto sia dentro terra che in superficie
Ormai Congo le astronavi siamo anche uscite la nostra atmosfera
Ormai con gli strumenti che possediamo abbiamo il Cile Piave i satelliti ormai abbiamo sperimentato sia pure in sede strumentale anche i i rapporti fra i pianeti le stelle le nebulose
Lasciamo stare i satelliti che era per i casa nostra qui basta non garantite ci si arriva ma anche i grandi nebulose
Queste grandi formazioni Tim dubiti astri e siamo arrivati perfino alla conoscenza Piero Angela si porte Choir che in casa come se fossero roba di normale amministrazione e quindi sparisce sempre di più il luogo del premio del del castigo della pena del dell'eternità
L'eternità è una misura che va completamente perdendo valore
è vero che le misure astronomiche si misurano in anni luce
E quindi gli spazi sono immensi che lo spazio il tempo si incurva hanno e quindi ce come se il tempo come se lo spazio curvo c'è anche il tempo curvo e quindi futuro che tocca il passato come si è visto in Odissea due mila che è stato il primo film che ha veramente ha rivelato questo questa dimensione spazio-temporale
E quindi la morte umana diventa una cosa
Abbastanza trascurabile
Che e tocca sempre molto in in modo molto drammatico lì io quando avviene fuori tempo
E e vorrei dire una cosa non tocca Livio perché li ho muore e tanti saluti tocca i parenti dell'io se more ragazzino se Marano persone in età giovanile se muore una persona che e d'altra parte pare che facciamo tutto il possibile per farci morire prima del tempo perché a parte le guerre ma anche adesso abbiamo anche inventato alle automobili disastri aerei le sciagure di viaggio per cui incrementiamo appassionatamente queste morti precoci
Non sono più le grandi ma epidemie perché in qualche modo qualcuno siamo riusciti a sanarla
E allora ecco che ci attacchiamo a questa pseudo medicina mal fatta e mal forme mal formulata che ci circonda
E pensiamo di aver superato certi limiti nel che le cure e pensiamo che ormai possiamo fare quello che vogliamo fissiamo i cuori artificiali facciamo
Qui trapianti facciamo queste cose abbastanza assurte
E soprattutto ci chiediamo
E credendoci apriamo degli spazi inesistenti
A vecchie favole a vecchi miti miti
E c'è chi come l'interlocutore che era in trasmissione con May ieri a Modena e che un ingegnere teologo strano abbinamento
Il quale mi diceva ma adesso i medici sanno delle cure talmente meravigliosa che non c'è più bisogno di dieta ne sia perché si riesce sempre a prolungare una vita portarla fino tutte le scottature di radio radicale sanno quanta poca stima io abbia dei medici devono ancora scoprire quanta poca stima o degli psicologi Tilli psichiatria Eugenia compresa
Perché c'è sempre alla base di di questo il loro porsi problemi una disponibilità credere quello che loro insegnanti gli hanno insegnato Eugenio è particolarmente critico nei confronti della scuola da cui esce questo lo so con certezza
Però mi fa ancora il discorso di Eros e Thanatos che è un bel Gioacchino letterario molto il si sono scritte bellissime poesie tutto il Romanticismo imperniato su questi rapporti
Dunque non c'entra niente sono proprio cose diverse che vengono avvicinate
In modo del tutto artificioso
Per dare
Che so io un tono di drammaticità
Innanzitutto la vede liti
Che poco proficui amori umani
Io sono una che crede all'amore intendiamoci bene
Però non troviamo altro modo per sdrammatizzare questa forza
Poi la forza che purtroppo è tutta organizzata socialmente per convergere verso la riprovazione per obbligare la gente a riprodursi
E si è creata una mitologia che è imperniata su questo rapporto amore e morte perché non si aveva nessuna capacità inventiva di arrivare a una forza di tensione che fosse superiore a quella della morte
Mentre invece la tensione era morta è indubbiamente grave quando esiste la morte su tutta la morte sbagliata la morte fuori età
O per malattia o per incidenti o per violenza
Nel
E qui
I dati sono sempre abbastanza discutibili
Io credo che in questo momento storico la maggior parte delle persone muoiano
Anziani
Non probabilmente la statistica non è stata fatta o è stata fatta in io non la conosco e quindi è anche una domanda che poniamo ai nostri lettori
Ma comunque e quello che è certa e che si è tentato di drammatizzare questo rapporto tra vita e morte portandolo fuori da quello che la naturalità
Dell'essere appagati della propria vita
E quindi anche affaticati del cammino e desiderosi di una giusta partiti nel giusto serenità di un giusto fine che sia fine
E direi che c'è da parte delle donne è una grossa immediatezza nell'intendere questo discorso se devo giudicare dalle cinque lettere che ho ricevuto
Sono cinque amici
Più o meno mi hanno scritto Aldo da Saronno
Dicendosi d'accordo con quello che noi abbiamo detto Franco da Pinerolo chiedendo precisazioni appunto sui due momenti dell'eutanasia attiva e passiva
Paola da Genova dicendosi completamente d'accordo con noi Elena da Firenze Anna da Bologna e specialmente di Anna Polonia intendo leggervi la lettera che mi ha scritto perché veramente si dimostra che le donne hanno una capacità di percezione di questo problema
Estremamente valida estremamente intensa e niente affatto melodrammatica ecco io non voglio dare del melodrammatico non c'era spavaldo che ha scritto una letterina di una sobrietà
E tanto meno a Franco Capaldo però c'è gli uomini hanno sempre una visione più me la drammatica delle cose le donne la l'anno più asciutta e più approfondita come sempre le generalizzazioni peccano di essere generalizzazioni su questo non ci piove
E comunque è certo che
Chi parla di questo argomento rivela sì spesso una profonda paura di questo argomento se io penso al teologo con cui parlavo ieri
In qualche modo sia è arrampicava e si appoggiava alla alla paura
Proprio nel senso che la ci sono questi medici favolosi che fanno queste cose miracolose che riescono a salvare la vita non si capisce perché
Diceva dobbiamo fare una legge per era
Aiutare
Perché e loro hanno questa angoscia
Dell'al di là questo trauma della vita eterna questo concetto d'eternità che che è un concetto Kim Nam
Non è geografico non è neanche astronomico nonni non è assolutamente agganciato annulla
Se no no probabilmente al bisogno che si è venuta completando in questi
Millenni milioni di anni perché l'umanità dire dispersione dell'estinzione della specie secondo me
Al terrore l'estinzione della specie da addossare tutte queste letteratura che si fa intorno a Marte
Che cosa più semplice più naturale impegna che ci sia quando viene alla fin giornata
Così come la sera andiamo a dormire stacchiamo i contatti e se non riusciamo a dormire soffriamo di sogna ci sentiamo malattie corriamo di corsa prima dal medico e poi dallo psicologo e poi dallo psichiatra perché si faccia dormire
Così
Mi sembra talmente ovvio si avvia diritto il meritato riposo che al meritato riposo sereno
Viceversa c'è tutto gioco di
I termini una confusione mentale tremenda su che cosa si ottiene Sina
E quindi io spero che poi ne parlerai tutti questa confusione terribile sull'uso che apre all'eutanasia sì certo perché veramente ha dato luogo a sta dando luogo confusioni per me a mio parere volontaria
In cui si imbrogliano le carte come sempre e la gente non riesce più a capire io vorrei pregarti ora di parlare di questo argomento quelli con la lettera di Anna se sei d'accordo
Bene allora a proposito proprio del travisamento etimologico riguardo la parola fiuta ne sia
Vale la pena di recuperare alcuni temi cari alla riflessione cattolica sull'argomento perché dal
Da quanto è stato scritto da alcuni teologi e moralisti
Di
Evidente estrazione cattolica
Sulla termine eutanasia non si tratta più soltanto di equivocare fra eutanasia attiva e passiva dove anche in questo caso sarebbe molto facile far chiarezza se si volesse
Ma sia equivoca anche in ragione proprio dell'uso che di questa parola si fa applicandola contesti a situazioni che sono completamente diverse
Ad esempio una prima incredibile
Interpretazione che si dà di questo termine e quando la si pone in riferimento alla pena di morte
Si dice che è è Uta Nasi con un atteggiamento che è attinente all'eutanasia
Un atteggiamento secondo il quale il legislatore il giurista il giudice a scopo di prevenzione sociale
Commina la pena di morte a delinquenti che si sono macchiati di reati contro la società perché in questo modo appunto si produrrebbe un incremento di benessere sociale una liberazione nel sociale e quindi come dire la società sarebbe in qualche modo risanata ecco questa è una derivazione etimologica che dall'eutanasia non può assolutamente deriva non c'è nessuna ragione per cui la pena di morte che alcuni codici che alcune giurisprudenze
Contemplano
Venga confusa venga contrabbandata con l'eutanasia eventualmente in questo caso ne potremo parlare di eugenetica con tutti i dubbi i rischi neanche Galasso Minali fa non è un fatto genetico
Ecco sì appunto si tratterebbe eventualmente dove risalirà di una tipologia tipo Lombroso cose di questo genere che è meglio lasciare dove stanno
Né si tratta di eutanasia allorché Ammon così di quello che facevano gli Spartani ebbe gli Spartani gettando i loro nati con deformità corporali
Dalla Rupe Tarpea o deponendo lì ai piedi del Monte dei Jethro ecco anche in questo caso allorché
Alcuni operano interruzioni di vita nei confronti di gravi condizioni di handicap anche in questo caso con l'eutanasia il discorso non c'entra assolutamente niente
Siamo in presenza di altri eventi di altri fenomeni che occupano altri spazi
Di riflessione che non sono assolutamente pertinenti al discorso che qui andiamo a fare è un tema Asia non significa neppure dolce morte non significa neppure morte quieta
Io sarei perplesso anche sulla etimologia fornita da un medico il quale sosteneva che in una prima accezione quella greca
Eutanasia significasse morte rapida morte rapida e indolore ecco probabilmente sull'indolore possiamo convenire ma per quanto attiene ai tempi alla rapidità dall'etimo non se ne ricava assolutamente nessuna indicazione in merito eutanasia conviene ribadirlo significa buona morte
Non bella e non belladonna non dolce non rapida
E nessun'altra di quelle cose dette fin qui d'altro canto a che cosa serve il travisamento si il travisamento etimologico
Perché poi anche questo dobbiamo chiederci no non possiamo pensare che uomini di cultura pensatori persone che hanno un livello culturale età tale per cui non possono equivocare sui termini e sui significati delle parole che adoperano
Abbiano nei confronti dell'eutanasia così larghe gelato e quindi si siano così resi approssimativi nei confronti della sua significatività a che cosa serve ecco ad una cosa io credo che il travisamento etimologico possa servire
Ad impostare un discorso le cui argomentazioni per confutare
L'eutanasia devono servire devono servire
Appunto a scopi che non sono dichiaratamente
Psicologi sci o culturali ma che sono scopi di altro tipo io non vorrei qui approfondire mi forse non mi sono neppure in grado di farlo però certamente costano gestioni di un potere culturale che con il sapere culturale ha ben poco a che fare
Naturalmente le preoccupazioni sì possono risalire con buona approssimazione ad un discorso di gestione di un patrimonio culturale e sociale abbastanza lato
In cui l'informazione passata male o l'informazione passata soltanto approssimativamente serve a mantenere chi ascolta nell'equivoco nell'ambiguità
Nella impossibilità di capire chiaramente di che cosa si sta parlando per cui evidente che se noi ad esempio
Facciamo collimare Utari Asia con il prescrivere la morte ad un altro perché è delinquente o perché ma formato in quel momento ovviamente ci collochiamo
All'interno di un discorso per cui ognuno ci può poi accusare di essere omicidi o di una volo o di una intenzionalità omicida
Che è lungi da noi in quanto la Nuova Zelanda dal posto da cui vi stiamo parlando
Ecco questo è il punto
Ritornare al recupero della giusta etimologia della parola significa ritornare anche allo spirito
Con cui noi abbiamo stabilito queste conversazioni perché è uno spirito che appunto non tiene conto di un potere sociale già Espresso così già diffuso ma tiene conto esclusivamente della necessità di andare a recuperare in chiave
Per quello che mi riguarda filosofica e psicologica per quello che riguarda delle in chiave politica e culturale
Un discorso sulla lettera e sullo spirito
Di che cosa del recupero della individualità e della soggettività decisionale che è alla base che costituisce se non vado errato la radice del nostro difendere
L'eutanasia e del nostro volerla affermare come ragione di libertà individuare pensate
Quando Eminem Guay venuto a conoscenza di essere portatore di un tumore si è suicidato
O quando Pavese resosi conto di essere portatore di una sofferenza psicologica ormai irriducibile
Altrettanto ha posto fine alla sua esistenza
Hanno dato luogo entrambi questi uomini
Ad un suicidio che era in realtà un'eutanasia era una liberazione dal proprio irriducibile dolore ecco di questo noi intendiamo parlare ed è in questo ambito
Cioè il nostro discorso si colloca
E poi ancora qualche parola sulla
Sullo scetticismo di Adele riguarda Eros e Thanatos
Io la responsabilità di essere psicologo me del piglio tutte nel sonno amanti facciamo col far festa lo sono
E la psicologia è una è una di quelle star stavo per dire scienze attori poi
Me ne guarderei bene in cartoline guardo bene dal dire che la psicologia è una scienza io ho sempre creduto
Che l'arte del rapporto con l'altro che il nucleo fondamentale della
Essenza psicologica appunto un'arte e quindi con la scienza ben poco a che fare
Comunque questa cosa qui che da cento cento vent'anni si è definita come psicologia non più Ancilla filosofie ma qualcosa di autonomo che ha conquistato così un suo spazio di pensiero
Cerca di costruire un discorso su come è fatto l'uomo certo sono discorsi appena abbozzati
Sono discorsi che
Come nella fisica dove è un libro scritto solo tre mesi fa a tre mesi dopo è già vecchio
Come e più che nella fisica sono discorsi che continuamente devono poi lasciare il passo a nuove e più ampie visioni a nuove e più ampie conoscenze possibilità di raccordo all'interno di questa complessità enorme che è l'uomo e che è la psichiatrico
Terrà un discorso su Eros e Thanatos
è il discorso che forse inquadra l'uomo
Nei suoi confini diciamo così
Di destra e di sinistra
Senza con questo voler indurre
Nessun altro tipo di parafrasi io di allusione voglio dire proprio ecco la confini a psicologica dell'essere umano i confini estremi l'alfa e l'omega
All'interno del quale si svolge tutto il dinamismo della sì che
Come si fa a non vederlo se no nei termini appunto di questo gioco di questo rincorrersi di questo
Dialetti Zare fra amore e morte tra istinto divinità istinto di morte ecco probabilmente tutta la vita e tutti gli atti della vita sono colorati
Da questo dualismo l'uomo le cose le sa per amore o per paura cioè le fa spinto da una pulsione del in rosso e poi però limitato coi però contenuto
Appunto dalla paura di perdere che è già una delle manifestazioni
Dall'altra pulsione tra pulsione di morte
Io non lo so se prima ho detto esattamente così se sono riuscito ad essere stato chiaro su questo discorso no adesso si sta più chiaro
Adesso sono più d'accordo ante ecco i suoi storici questo questo mi fa piacere perché
Poi in realtà era questo che si cercava di dire
In merito e qui concludo del mio intervento e ti restituisco la parola in merito e in coda a questo discorso su Eros Thanatos c'è poi c'è poi da domandarsi quello che
Gli uomini che riflettono si sono chiesti da sempre
Ve la ricordate no la terza scena dell'Ambleto la la la la la prima scena del terzo atto dell'Amleto quando appunto Amleto si chiede essere o non essere questo è il problema
E in qualche modo essere o non essere sono sinonimi di amare o morire
Perché questo è il problema
Però attenzione anche qui
Bisogna essere molto chiari perché altrimenti si
Ripropone confusione laddove soltanto un minuto fa c'eravamo chiariti
Allora essere o non essere questo è il problema significa e si potrebbe andare avanti perché poi tutta la prima tutta la prima scena andrebbe letta ognuno se la può andare a recuperare
Una copia dell'Amleto è presente in tutte le case
Allora il problema in questi termini l'abbiamo già detto
Ciò che con nota la vita dell'uomo è l'esistenza
Come evento psicologico
Vale a dire io mi assumo la responsabilità di affermare che esistere significa esclusivamente riuscire a sentire nella pienezza psicologica
E questo è lesse
Laddove questa dimensione viene meno
Laddove a cominciare dalla cosa più banale dalla cosa più semplice laddove l'individuale o blu Bilato da analgesici iniettati
A a decine i feriti
E questa è la forma più semplice di obliqui lamenta poi ce ne sono mille altre ecco noi continuiamo a perpetuare l'equivoco che quell'uomo sia ancora vivo invece non lo è già più cioè sta perdendo dimensioni di vitalità
Che lo relegano dalla condizione dell'esistere alla condizione dei vegetali ecco che sul vegetare sul coma vegetativo ci siamo già ampiamente ampiamente
Prolungare
E forse l'ha detta un'altra cosa
Che abbiamo già accennato
Nella nostra prima conversazione
Della morte non sappiamo niente
Non sappiamo niente
Tranne quelle poche
Risibili Cosenza
Che ci derivano da testimonianze che l'altro scarse
Raccolte fra gli altri da Carola in verde del Thomas che appunto una ricercatrice che lavora in quella universitari facoltà di tautologia nordamericana
Di cui già l'altra volta parlammo ma poi che cosa sia la morte
Francamente non lo possiamo dire
Allora
Anche la volta scorsa noi ci sforziamo comunque di darne una definizione incredibile dictum che provammo a dire che la morte era un transito era un divenire
No transito verso il paradiso non transito verso la vita eterna
Ma era comunque un cambiare
Forma dell'essere
Ci appelliamo agilità addirittura alla V asine quando affermava nulla si crea e nulla si distrugge ma perché i dicemmo tutte queste cose e perché ancora stasera
Sentiamo il bisogno di citare Platone lo citeremo con cui a conclusione di questo intervento
Sul problema della morte del nostro non sapere in che cosa davvero consista la morte perché tutto questo perché sentiamo il bisogno di essere in qualche modo le visivi proprio di quel dramma
Nel quale tutto il pensiero occidentale
Scarica la sua incapacità di affrontare la dimensione della morte
Io mi ricordo una telefonata di sette giorni fa o di otto nove dieci giorni fa
Perché questa nostra trasmissione non viene indiretta
Nella quale appunto ci si diceva del nostro essere funerei semplicemente perché affrontavamo il problema della morte
Allora il pensiero occidentale disabituati atto a parlare di queste cose e allora chi invece propone l'argomento morte
Non so se a torto o a ragione io credo a ragione deve anche essere lenitivo nei confronti di questo argomento perché
Bisogna dosare
Una proposta di dialogo sulla morte ben sapendo che chi ci ascolta
Quasi completamente impreparato è più pronto a fuggire
Da una conversazione sulla morte che non a rimanere in ascolto magari a dialogare
E allora ecco perché forse se vuoi in maniera un po'bizantina io sono pronto non appena mi dovessi riconoscere di un mio bizantinismo a ritrattare completamente i termini del problema ma certamente in qualche modo c'era anche questa preoccupazione quando io cercavo di denominare comunemente l'esperienza della vita come una sorta di continuità tra Eros e Thanatos cioè anche la morte può essere una morte amorosa
Perché si inserisce in una continuità di esperienze che sono state dapprima le esperienze della vita e quindi dell'eros
E poi continuano ad essere esperienze di vita ma di Taranto s'
Esperienze in cui l'IVA finché ce la fa rimane lucido che li io in via del tutto teorica è anche capace di pensare e di prefigurarsi la morte
Tutto questo appunto gli è possibile allorché si colloca anche la morte all'interno di una dimensione era ottica proprio in senso greco nel senso di abbraccio alla vita in tutte le sue manifestazioni di cui morte né forse il compimento ecco io non lo so se gerarchicamente possiamo dire che la morte è il supremo compimento della vite
Sembra un po'retorico ma comunque sta certo dentro la vita allora chiudiamo con la citazione di Platone che gli avevo promesso Platone si domanda dell'Apologia di Socrate
Che cos'è la morte nessuno sa se la morte che l'uomo teme come se conoscesse già che è il maggiore di tutti i mali non sia invece per essere il più gran bene
Ecco in questo senso forse Eros e Thanatos chissà ci pensava forse anche Platone in questo senso
Giammai dunque continua Platone io teme Ronnie fuggirono quello che non so se sia un bene ma piuttosto il male chessò essere tante dove Platone non inquadra la morte tra il Mali certi
Altre cose invece sono certamente un male
Della questa visione poetica della morte così mi piace molto di più e così mi sente di accettarla ma siccome il mio compito è quella del legislatore sì ringrazio il genio di queste lucidità
Anche provocata dall'Italia
Perché è del tutto
Per cui volevo che andasse ancora più avanti sul discorso si fermasse invece la mia parte quella legislativa ovviamente
E quindi sempre da questa brutta riuscita
Precariato non abbiamo citato quindi citiamo la perché è là che fa le pubblicità no a allora non la citiamo fra la città
Comunque una rivista medica
La proposta dunque è stata presentata una proposta di risoluzione sull'eutanasia presentata al Parlamento europeo di Strasburgo dagli onorevoli Parodi Lance cornetto Gianna Q va bene disse che Anna fu Casini cassa Magnago c'era il tecnico era un topo uno solo simili Michelini Formigoni nell'ottobre dell'ottantaquattro
Cioè un tentativo di proposta di risoluzione sull'eutanasia presentata da deputati della DC
Certamente greca sì italiani greci Lance cornetto forse chissà potrebbe dato il nome Sr svizzero di servizio erano ecco svizzero perché invece l'Europa
Colta e civile euro apre il nostro rimarca la Svezia e la Norvegia e l'Inghilterra probabilmente anche la Francia hanno un legislazioni
Libertaria nei confronti di tutte le sinapsi guarderebbero ben bene tra il
Dal parlare dell'eutanasia nei termini
Senza commento in cui ne parlano questi signori
I quali dicono
Il Parlamento europeo dicono loro vero poi vi spiegherò perché non vale niente questo discorso
Il Parlamento europeo preoccupato per il diffondersi nei Paesi della Comunità di correnti di opinione e di movimenti organizzati miranti a determinare una legittimazione e una regolamentazione giuridica dell'eutanasia anche quello che è stato fatto appunto nei paesi del Nord
Considerato che scopo della medicina è dovere del medico sono di proteggere la salute di guarire le malattie di alleviare le sofferenze di confortare rispetto della libertà e della dignità della persona fanno hanno imparato che per fare la libertà e la dignità sono veramente comici
Chiusa la parentesi e non faccio più commenti che pertanto in nessun caso il medico deve utilizzare le sue conoscenze e gli strumenti di legge medica per abbreviare deliberatamente la vita di un malato e neppure su richiesta di quest'ultimo dei suoi familiari
Che progressi costanti della scienza medica consentano anche con sofisticati mezzi artificiali di ritardare la morte di pazienti peraltro sicuramente condannati Allo stato attuale delle conoscenze
Tenendo tuttavia contro il margine di errore diagnostico e prognostico possibile nei singoli casi
Che l'uso di tali terapie in particolare dei trattamenti con mezzi eccezionali appare comunque giustificato
Specie se il prolungamento della vita non si associa ad un aggravamento di una sofferenza connessa o meno con la terapia stesse
Che il diritto del malato e la dignità all'integrità e all'informazione deve realizzarsi in modo da consentirgli l'espressione di una libera volontà e di un libero consenso
Che tale volontà del malato liberamente espressa deve guidare l'operato del medico sia che si tratti di attuare trattamenti straordinarie prolungati in casi disperati sia che in casi analoghi si tratti direi di un Charlie ad ogni accanimento terapeutico
Limitandosi ai trattamenti limiti Viking utili sofferenti e assistenza morale
In ogni caso va respinta ogni ipotesi di accanimento terapeutico determinato ed ispirato esclusivamente da motivi di ricerca e sperimentazione menomare bontà loro
Invito alla commissione della Comunità europea ad intervenire presso gli Stati membri perché non sia consentita
Nelle rispettive legislazioni nazionali alcuna legittimazione o regolamentazione giuridica dell'eutanasia
E che in particolare si è ribadita la inammissibilità che atti professionali medici possono condurre al deliberata soppressione della vita umana
Invita il suo presidente fissare senza indugio l'audizione di esperti in merito a questo problema
Incarica la Commissione di presentare al Parlamento una relazione sul seguito dato alla sua risoluzione incarica il presidente di trasmetterla presente risoluzione alla commissione e al Consiglio delle comunità europea
Ora la buffonata oltre le sciocchezze che sono scritte qua dentro che non serve proprio niente questa roba qui
Perché il Parlamento europeo non ha nessuna possibilità di legiferare non ha ancora ottenuto alla possibilità di legiferare quindi che dicano che non dicano queste Robert Capa cambia niente
Loro si sono messi come sempre la coscienza a posto hanno scritto quattro tutelate per dire che per carità non si può alleviare la sofferenza umana loro sono a posto questa legge
Che vuole ammazzarsi passa qualche volta Anton loro della gente non gliene frega proprio niente perché la Risoluzione è sempre quella
E dopo essere stata così un po'brutale vi leggerò invece questa stupenda è tutt'altra fibretta le lettere della della mia amica Anna di Bologna che ho conosciuta fra l'altro in questi giorni in cui sono andata anche in Emilia
E che prima non conoscevo quando mi ha scritto questa lettera io non lo conoscevo
Mi scrive cara dell'osso mi chiamo Anna somme che Salinger i quarantaquattro anni ho ascoltato sabato pomeriggio con grandissimo interesse la tua conversazione con Eugenio Nardelli sull'eutanasia
Oggi vi ascoltano il programma almeno in parte perché l'ho trovato estremamente stimolante molte cose dette Bernardelli mi sono rimaste oscure mentre quelle dette da te lei erano perfettamente chiare Emily Rosanna USA e no perché se anche il fatto del tuo linguaggio e mi trovano in linea di massima consenziente anche sennò su tutti i particolari ho perso mio padre di cancro e poi ben capire quanto sia sensibile a questo argomento
Anche se lui non era ancora in fase terminale e un ictus cerebrale lo ha portato via in ventiquattro ore risparmiando a Luís annui un'agonia terribile
Anche la mia cagna anni prima era morta di tumore che non potrò mai dimenticare il suo sguardo che cercava da mesi non la ricca perché sembrava ormai consapevole che non sarebbe tornato indietro ma l'amore
Il disperato bisogno di sentirsi amata nel momento in cui nemmeno l'istinto di sopravvivenza sembrava poterla soccorrere perché la vita le veniva tolta attratti insieme coscienza
Ho passato ore ore vicino alla sua brandina accarezzando la con le mani e con la voce finché non mi sono resa conto che i barlumi di lucidità si facevano sempre più rari e stava per entrare con
Allora ho telefonato alla clinica veterinaria ho chiesto che cosa potevo fare mi hanno detto la porti qui ci pensiamo noi
Ecco quando mio padre si è ammalato prima ancora di sapere che cosa avesse io ho riconosciuto quello sguardo che dice Amami perché per me non c'è più niente da fare
So che presto non potrà più vederti tu che mi seccare stammi vicino il più possibile perché dopo non potrò più ed ero disperata di non poter fare per lui quello che avevo fatto per la Pirvan
Di dover assistere la sua agonia senza poterlo soccorrere nemmeno dopo perse la coscienza poi la natura provveduto diversamente per fortuna e il come durato sono no no
Solo per una notte l'ho visto tormentato dal cannone flebo poi è riuscito a Matrix
Ma quella notte è durato anni perché lui era già morto in realtà dal momento in cui entrando in coma aveva perso la facoltà di dare e ricevere affetto
Che l'unica cosa che rimane a chi ha perso ogni facoltà fisiche di esprimersi e di comunicare
Ecco quindi che non prolungare artificialmente una vita solo organica non più cosciente è un atto di rispetto e di amore non di egoismo
Non so se la discriminante possa esser la perdita di conoscenza o li reversibilità c'è stata della malattia o ancora il consenso del malato penso che tutte e tre queste cose dovrebbero concorrere a liberare il medico che ha l'obbligo di mantenere in vita un malato che ormai sono un organismo non più un essere umano
Il giuramento di Ippocrate aveva un senso quando la medicina Riva pochi mezzi a disposizione e riusciva ora salvare o a lenire le sofferenze ti morente era quindi un atto d'amore
Oggi non lo è più oggi è una pura ipocrisia che mette un capestro sia la volontà del medico che volesse lasciar morire in pace il suo mandato
Si è ammalato spesso o ai familiari che non possono far valere la sua volontà di morire quando e come vuole
Io sarei ben felice di far male fin da ora un gruppo di firmare fin da ora un pezzo di carta che dispensa asse del mantenermi invitati fece artificialmente una volta accertata l'irreversibilità della malattia
Nel momento in cui nelle piene facoltà mentali o lo chiedessi o quando avesse perso coscienza
Se questo servisse a dispensare il medico da ogni decisione perché la mia vita è mia e solo io voglio poter decidere quando e come mai che
Nessuno deve poter entrare nella mia coscienza decidere nel posto né il medico né tanto meno il legislatore
Ma purtroppo noi viviamo in un Paese cattolico e due mila né di cristianesimo hanno fatto retrocedere spaventosamente l'umanità nel suo processo di conoscenza e di autocoscienza
Che è il presupposto per poter scegliere conoscere per deliberare è il contrario esatto di credere
E non decidere perché Dio ha già deciso al nostro posto
La morale cattolica come quella delle altre grandi religioni monoteiste ai riti delle fondamenta fondamentalmente ipocrita
Sono il laico alla possibilità di essere elastico duttile di cambiare opinione ammettendo i propri errori e facendo tesoro dell'esperienza ti ho sentita dire ora mi accorgo che è stato un errore chiedere una legge sull'aborto aveva ragione Mellini quando diceva depenalizzazione
Ecco un cattolico non avrebbe mai potuto fare un discorso simile un cattolico non fa errori perché non decide nulla un cattolico commette peccati se si discosta da una morale data ma poi si confessa e viene assolto ed è impazzito
Certamente per un cattolico dare la buona mostra il peccato e lo chiamasse assegno per coinvolgere anche chi cattolico non è confondendo in buona o in mala fede la morale rigida e bimillenaria
Con le leggi che gli uomini si danno per regolare la loro convivenza civile che necessariamente cambiano col campi i tempi perché per il cattolico la vita non è l'unico modo di esistenza che conosciamo e qualcosa che gli viene dato per uso in uso per un certo tempo ma che egli non ha la facoltà né di creare miri troncare perché non gli appartiene
E come l'apparecchio telefonico che l'asse Presidente USA con la differenza che mentre la SIP vuole indietro l'apparecchio telefonico intatto alla rescissione del contratto che peraltro siamo noi a decidere quando e come stipulare rescindere
Io ci consiglia di morte efficace il più possibile in questo tempo che si è data di stare al mondo promettendoci la vita eterna sarebbe come dire che la sezione mette le telefonate intelletto attirasse le riportiamo l'apparecchio tanto usato delle strade inservibile
E con questa mentalità mercantile Istica ipocrita che scambia il peccato con l'assoluzione la sofferenza con la vita eterna i cattolici hanno il coraggio di parlare di rinvio del Moretto misericordia
Ma se un tale Dio esistesse avrebbe già sprona fulminato tutto alla sua chiesa che ha così subito alla sua immagine e si è servita di luglio è unicamente per legittimare il proprio potere
Su chi in cambio di una certezza ha venduto la propria libertà di scelta il proprio essere protagonista della vita e della morte
Certa la responsabilità è difficile
La scelta giornaliera di ciò che è giusto per noi rispetto agli altri faticosa l'esercizio della nostra libertà nel rispetto della libertà altrui e piena di dubbi e alle volte di angoscia
Sì l'abbiamo controllata qualità dominante paghiamo condizionamento la solitudine e l'emarginazione e se diamo troppo fastidio anche con la vita
Ma quale soddisfazione sapere di non farci prevaricare e di non essere mai noi prevaricatore
Quale gioia nel conosce le cose del mondo nella Marla nel conservarla perché qui che esiste la sola vera vita chi finora conosciamo ed è qui che i nostri figli eviteranno
Il trascendente la negazione della vita l'immanente e la sua valorizzazione più piena
Quindi vivere bene procreare bene morire bene costruendo prospettive di pace e di concordia di solidarietà per noi che siamo qui oggi e per coloro che vi saranno domani
Mia cara delle scusami lo sfogo così lungo mi sono lasciata affascinare me la trasmissione via veramente aiutato a scavare negli stessi scrivendo il più possibile sistematizzato i miei pensieri
Volevo dirti ancora una cosa io credo che le donne abbiano una maggiore sensibilità sui temi della vita e della morte in quanto pro creatrici di vita
Non perché siano più brave
Ma perché la natura è ruolo loro attribuito dalla Società le doveva essere madri e tu sei meglio di me fabbricare partorire allattare un figliolo e una lunga esperienza che medi mi inevitabilmente arricchisce e fa riflettere
Credo anche che quanto più la procreazione sarà responsabile fatta con amore tanto più sarà compito delle donne fare avvicinare gli uomini a questa esperienza renderli partecipi e corresponsabili di essa e aiutati ad uscire dal ruolo di seminatori
Così come le donne cercano di uscire da quello di macchine per fare figli
Ricordiamoci che siamo tutte persone prima ancora che uomini o donne o ermafroditi o quello che tu vuoi
Questa e la lettera Diana di Bologna che mi entusiasma tra proprio per la lucidità e la chiarezza dell'analisi
E la lettera C
Mi fa venire voglia di ringraziare Anna averla scritta
Con questa chiarezza e con questa semplicità con cui è stata capace di esprimersi
Bene rituale di altre cose da dire quindi ti restituisco la parola non prima però di aver detto che
A proposito di certa difficoltà
Espressiva mia
Dunque diciamo così
Metà di questa difficoltà mi appartiene tutta perché io questo modo di esprimermi
Chi è esonerato allora la cerniera naturale del mondo chiama in economia ecco adesso bisogna metterle un po'fruttano
Ecco ma a parte questo
Peraltro per l'altra metà per l'altra metà la difficoltà di espressione è la difficoltà di affrontare un argomento
Che francamente non è un argomento semplici
Allora intanto io ci tengo a dire una cosa che nel corso di queste conversazioni non vi sorprendete se alla decima volta ammesso che ci siano dieci volte che non ci incontreremo attraverso la radio
Voi mi sentirei di affermare qualcosa che è anche ma abbondantemente diverso da quello che ho detto dal primo la seconda volta
Gli pensieri sono informazioni rispetto alla ma all'argomento di cui ci stiamo occupando
Questa cosa non mi sconvolge per niente anzi non vedo come non potrebbe essere così
Riconosco peraltro a queste trasmissioni il pregio di essere strutturati in in maniera tale che quando poi noi andiamo in onda
Molto spesso tutta la preparazione che io ho riservato prima
Riguarda le cose che avevo da dirvi salta completamente e vengo a dire altre cose che sono quelle dettate dall'immediatezza del momento dalle ragioni che in quel momento prevalgono
Sulla morte si è fatta molta teoria
Anche a sproposito
Ma credo che l'unico modo che abbiamo per avvicinare questo problema enorme
Se problema Complesso
Quale appunto la morte sia appunto il dare spazio alla nostra emozionalità immediata
Forse è questo il modo di raggiungere la semplicità bisogna avere incontrato la morte non soltanto averla più o meno studiata a tavolino
Per poter essere schietti e chiari
Nell'esprimere opinioni a questo riguardo
D'altro canto la morte
Tutte le generazioni l'hanno incontrata le generazioni precedenti alla nostra l'hanno incontrata producendo guerre
Producendo
Chissà a quale altre diavolerie le inquisizione
Le pene di morte
Cioè l'uomo non può stare lontano dalla morte la morte oltretutto diventa perfino seduttiva
Se affrontata noi con un serenità
E con una obiettività psicologica
Diventa qualcosa che poi entra incerti oscuri giochi sadomaso Kirsty ci
E chi lo sa fare di meglio la morte la incontra così
Oggi noi siamo forse per la prima volta nella storia nella possibilità di proporre un discorso sulla morte
Come formazione delle coscienze
Come formazione di un pensiero che sia il più possibile obiettivo rispetto a questi argomenti
Forse siamo all'anticamera di una legislazione sulla sul modo di regolamentare questo che fino ad oggi è stato un problema affidato alla natura affidato
Agli stranieri sottili giochi della nostra biologia forse la prima volta che noi prendiamo psicologica la morte pigliando né coscienza e parlandoci su
Ma un'osservazione come questa suscita mille altre domande
E allora
Forse la riprenderemo se voi ci chiederete
Ne pronunciarci ancora di più anche su questo tema
Bene
A te la parola delle
Vorrei concludere questa trasmissione perché non diventi troppo lunga e troppo pesante troppo straniera
Con un consiglio corrette subito prendere matita e cauta che vi devo dare un Indirizzo trovare il nome di due autori
Per il titolo di un libro editore
Perché è un libro che io conoscevo già peraltro ma l'ho scoperto che ho scoperto che è stato ristampato negli Oscar Mondadori e quindi costa solo fra virgolette sei mila lire solo quando sono usciti costavano cinquecento lire apparsa Materazzi
Gli autori sono Renato e Rosellina palpi Rosellina Balbi la conosce tutti perché è una giornalista
Che scriveva sul Corriere della Sera che ha scritto su Repubblica che scrive sull'Espresso è stata una femminista ammicca nostra l'abbiamo provvista bazzicare tante volte
Nelle riunioni che il movimento di liberazione della donna prima è stata amiche anche i radicali
Renato e Rosellina Balbi sono state le sorella Luís è una scienziata lei giornalisti il libro intitolato intanto avete scritto spirò Renato Rosellina Balbi
Il libro intitolato lungo viaggio al centro del cervello
Lungo viaggio al centro del cervello
L'edizione Oscar Mondadori il prezzo sei mila
Anch'io in lo questo perché in questo libro c'è
Tutta la ragion d'essere
Per cui noi siamo a un evoluzione a una soglia di evoluzione nel nostro cervello umano
Perché studiando sorelle circonvoluzioni cerebrali e letti funzioni del cervello
Renato ha scoperto che il nostro cervello è arrivato più o meno a un'evoluzione che corrisponde a quello della persona che arriva all'età dell'adolescenza cioè da dodici a quattordici quindici
Perché stiamo uscendo dall'auto contemplazione dallo studio disse dalla ricerca di sé
Posto al centro del mondo cornee di tutti i bambini fino all'adolescenza
E stiamo per entrare in quella nello successivo in quella spirale evolutiva che ci porta a un gradino superiore e che è quello in cui cominceremo ad accorgersi del mondo intorno a noi cioè degli altri cioè della socialità cioè della collettività
Stiamo per arrivare finalmente all'autodeterminazione ora io ritengo che questo sia importantissimo
Ed ecco perché noi radicali siamo quelli che vogliamo sempre capire le cose che vogliamo conoscere per deliberare che non vogliamo credere ma vogliamo sapere che vogliamo capire che vogliamo giudicare che vogliamo informarci che vogliamo sapere perché siamo probabilmente presuntuosamente e certo perché no
I più vicini a questa evoluzione a questo successivo giro della sfera emotiva e stiamo arrivando al punto in cui quel marxismo che in qualche modo attentato di avvicinarsi a un concetto di collettivismo che ha tradito sul piano politico
Può essere utilizzato filosoficamente perché diventi qualche cosa di estremamente concreto su questo piano di conoscenza
E allora ecco anche il perché nel nostro compatriota disegna perché è chiaro è uno sviluppo successivo noi non abbiamo più paura della morte non siamo più nella fase infantile in cui delle cose misteriose si ha paura
E in cui siamo immersi nei misteri tutto quello che ci circonda e misterioso
Siamo usciti dal nostro pianeta siamo andati negli spazi abbiamo strumenti per registrare che cosa succede sui pianeti e fuori dei pianeti abbiamo le registrazioni della realtà emerse Mariners che sono andati a guardare da vicino
Il pianeti del sistema solare e e abbiamo le registrazioni degli studi che si sono fatti
In laboratorio cioè questa evoluzione tecnologica
Sia tostato una quantità enorme di materiali su cui dobbiamo riflettere per rendersi conto che dobbiamo guardarci info
Intorno a noi non siamo più come individui chiusi dentro la nostra conoscenza personale soltanto di noi come i bambini imparano soltanto a conoscere se stessi
E come le relazioni anche scolastiche sono faticose il bambino ama la sua mamma e conosce riconoscessero la sua mamma poi sulla sua famiglia poi scopre la sua maestra e si innamora regolarmente della sua maestra
Non voglio fare la psicoanalisi quindi non dico si innamora in senso di
Oggettivazione ma a questa conoscenza
Poi a poco a poco introduce nel suo mondo anche i suoi compagni di scuola ma tutto fermo lì al momento dell'adolescenza quando più atroce della sofferenza alla solitudine io credo proprio che la periodo della maggiore sofferenza nella vita
Perché e si urta da tutte le parti del nostro corpo cresce improvvisamente diventa così grosso che non riusciamo più a dominare fino e contemporaneamente prendiamo coscienza dell'altra da noi delle persone che circondano ci innamoriamo
Ci rendiamo conto di aver masse salita ci rendiamo conto di una quantità di cose che ci sconvolgono ci fanno paura e ci fanno ragionare e riflettere ma da quel momento entriamo Jenna
In contatto con gli altri
E abbiamo allargato il nostro campo riconoscente a siamo entrati nella collettivizzazione siamo entrati nell'altro da noi
Ecco io credo che si possa
Pensare di restare arrivate questo livello e quindi anche i nostri discorsi sulla morte sull'eutanasia
Sono discorsi che comprendono questa apertura questo allargamento di orizzonte questo allargamento di possibilità e quindi fanno parte di questa ricerca
Se il libro è scritto in modo estremamente facile non c'è bisogno d'esser laureati né di saper il greco né niente lo legge chicchessia
E il FLI spalancherà porte finestre e allora ritroverete anche quel mio famoso discorso del dell'ovulo fecondato che via via che diventa
Da o con lo fecondato si trasforma ai un embrione l'embrione si trasforma lentamente infette d'affetto si trasforma in bambina in creatura umana
Troverete quelle cose che io mi raccontava quando parlava dell'aborto come il embrione passa attraverso tutti gli Stati
Attraverso cui è passata la rivista degli esseri viventi tutti troverete tutti gli stadi successivi e e allora capirete tantissime delle cose e cadranno tante delle mitologie
Tante delle delle storture
Che la Chiesa ha insegnato a credere perché le mancava completamente qualunque così conoscenza scientifica d'altra parte due mila anni fa il livello era questo e non si poteva pretendere di più adesso chiudiamo alla pagina delle mitologie e apriamo quella scena
Ecco per dire ancora una cosa
Riguardo a come il problema della morte oggi debba essere riguardato in termini più psicologici che non soltanto biologici
Basta rivolgere l'attenzione per un attimo al problema del donazione d'organo
Fino a pochi anni fa
Per dichiarare morta una persona
Occorreva che passassero ventiquattro ore dalla cessazione dei battiti cardiaci elettroencefalogramma azzerato
Mancanza quindi di qualsiasi vitalità a livello del circolo sanguigno del
Attività bio elettrica
O quando la medicina ci ha messo nelle condizioni di poter utilizzare l'organo del donatore per restituire la vita
Ad un altro essere umano che altrimenti la perderebbe
E quindi la morte sarebbero due
Ha proposto però e ha messo in risalto un altro problema che non possono passare ventiquattro ore perché dopo ventiquattro ore gli organi sono da pigliare da buttar via
Allora bisogna assumere altri parametri decisionali
Per riconoscere quand'è che la vita
Se ne sta andando da un organismo è però ancora non se ne è come dire completamente andata
Qualcuno di voi potrebbe aiutarmi a dir meglio ma insomma ci siamo capiti perché quello è il momento è solo quello al momento utile affinché quell'organo quegli organi che ad altri servono siano prelevati e resi utilizzanti
Allora devono mutare di parametri e bisogna rivolgersi
A
Esami a indagini a valutazioni che non possono più essere come dire meramente era elettrocardiogramma piatto ora elettroencefalogramma altrettanto piatto perché quando si verificano queste circostanze
Ormai siamo già talmente lontani dalla vita che
Quegli organi non servono più a nessuno
Ecco quindi siamo alle soglie di un a innovazione davvero profonda anche nei confronti della definizione della morte
Di che cosa è la morte certo se l'eutanasia potesse anni che esser posta al servizio e qui azzardo un'ipotesi sulla quale poi bisognerà riflettere ma se potesse anche essere posta al servizio dicevo l'eutanasia al servizio della Chirurgia di innesto della chirurgia dei trapianti allora davvero in quel momento si potrebbe evincere come l'eutanasia divenga dichiaratamente vita
E non più soltanto quel rigore funereo di cui
Anche prima abbiamo sentito il bisogno di difenderci perché non c'è nessun rigore funereo da parte nostra un inno alla vita quello che noi vogliamo cercare
Di trasmettere ma ad una vita che sia appunto una vita di consapevolezza che va bene finché è consapevolezza che va bene finché esistenza
E va bene la morte anche nel momento in cui deve sopraggiunge
Ecco questo volevo dire su questo
Io posso considerare concluso il mio intervento
E io vorrei concludere il mio dicendo Vicki impegno per la prossima volta a forzare il pizzo proposte concrete su come a vere un ipotetica iscrizione per chiedere che l'eutanasia venga preparata come ti ho detto così come esistono le iscrizioni per i donatori di organi e le iscrizioni per vedere chi chiede il cremazione non volle essere seppellito
Cercheremo di vedere se riusciamo ad attivare questo
Istituto e cercheremo di mettersi d'accordo su come realizzarlo e come farla diventare positiva
Dal punto di vista leggi legislativa invece cercheremo di ottenere soltanto all'eutanasia passiva
Cioè la concubina l'interruzione da parte dei medici di applicazioni di di ricerche o di sforzi per tenere in vita qualcuno quando ormai non è più vitale quanto quando la vita si sta allontanando perché la vita e la morte abbiano la loro naturalità e anche la morte sia fatto dignitose naturale
Cercheremo di vedere questi punti di chiarire in che modo vi debba essere depenalizzata Point la posizione di chi aiuta a qualcuno a uscire tutta una situazione quando una persona non è più in grado di provvedere darsi chiediamo soltanto una depenalizzazione naturalmente non credo che sia nelle ragionevole mesi maturo ancora il momento per chiedere una legislazione
Dini perché qualcuno si incarichi di staccare la spina diciamo così questa è una cosa successiva potrà venire quando avremmo fatto un'altra che queste gradi avremo salito a un altro grado di questa evoluzione continua
Che dovrebbe arrivare poi la conoscenza perfetta della vita e della morte da parte di tutti
Vi salutiamo affettuosamente vi diamo appuntamento fra otto giorni alla fine della prossima settimana
Spero che avremo più adatti per questa associazione dell'eutanasia grazie a tutti date le faccia ed Eugenio Garzelli buona sera