"Controluce" editoriale del prof. Luigi De Marchi

Solo pochi giorni fa mi sono occupato per l'olio di autoflagellazione in genuflessioni con cui il leader dei nostri partiti cosiddetti laici avevano accolto il duro attacco praticano
Al povero Franco Marini colpevole di aver osato dire che politica qualche volta anche i vescovi possono sbagliare e avevano ugualmente a colto con grandi applausi e la brutale rivendicazione del diritto della Chiesa a dare le sue direttive in materia sociale e politica ribadito dallo stesso papa Wojtyla aveva anche denunciato l'incredibile unanimismo con cui tutti o quasi tutti i nostri massimi esponenti politici dai post fascisti di Fini ai postcomunisti di D'Alema avevano applaudito quest'arrogante invadenza vaticana che tra l'altro apertamente calpestato non solo le radici storiche che laiche liberali della nazione italiana ma anche l'assunto basilare di ogni società liberaldemocratica dell'Occidente e cioè la rigorosa separazione tra sfera religiosa eccetera politica un recente articolo del Messaggero no alza il tiro per così dire e impone di guardare al problema della crisi del laicismo in termini molto più basilari
Articolo
Intitolato significativamente quanta voglia di credere dice tra l'altro c'è chi va più spedito e chi si muove comparso più incerto sulla via del riavvicinamento alla fede ma il corteo dei laici sul la via di Damasco almeno in Italia s'ingrandisce di giorno in giorno e si moltiplica di nomi famosi articolo città quelli non so di Costanzo di Umberto Eco di Antonello Venditti
Di Adornato di Scalfari dello stesso D'Alema ridando otto e ce ne potrebbero anche in fa molti altri dei nomi famosi ecco come ho detto in altre occasioni alla base di tanto zelo religioso c'è sicuramente anche l'opportunismo di una classe politica che da Mussolini a togli Archita D'Alema Berlusconi
Non ha mai creduto possibile governo a lei l'Italia senza l'appoggio del Vaticano ma il problema non può essere ridotto solo a criteri di opportunismo e furbizia politica anche perché coinvolge persone che con la politica in senso stretto hanno poco perché fare credo che siamo dinanzi a una crisi epocale a sfondo psicologico dello cultura laica e democratica
Alla quale come ho detto altre volte può nascere una nuova grave esplosione di fanatismo religioso vediamo perché
E guardiamo alla nascita e allo sviluppo della cultura umana in chiave psicologica con meno fatto in un libro pubblicato per l'editore Longanesi nel mille novecentottantatré intitolato scimmietta stiamo si scopre che è alla radice di ogni cultura sta uno shock primario cioè l'emersione della coscienza e con essa della coscienza dell'la morte con i suoi corollari d'angoscia e disperazione per la morte propria e quello dei propri simili sua ma e che scopre che
Anche
E da questa angoscia l'uomo ha cercato di difendersi anzitutto con una fede religiosa tutte le religioni sono in fondo polizia di immortalità in Occidente però questa di fede religiosa a partire dall'Illuminismo è stata profondamente e incrinata dal pensiero razionale e scientifico alla perdita delle vecchie certezze molti intellettuali i gruppi umani aveva cercato di reagire con le utopie i fanatismi del le ideologie politiche di estrema destra e di estrema sinistra sono così sorti grandi sistemi totalitari del ventesimo secolo che hanno tentato di sostituire il Paradiso celesti
Ormai per tutti era i paradisi terrestri di stampo fascista o comunista ma ben presto queste promesse di felicità universale sono entrate a loro volta in crisi
Chi è perché erano sistematicamente smentite dalla storia sia perché non avevano potuto diversamente dalle religioni promettere l'immortalità personale quei dunque a mio padre è restata radice profonda del ritorno di tanti laici all'origine della fede ma che non sia un'operazione molto Rocco è pericolosa rockstar perché le basi stesse della fede sono state erose tra il pensiero scientifico immorale molte uno e la restaurazione quindi precaria e pericolosa perché la storia ci insegna che per le sue difese religiosi controllando sul punto di morte l'umanità ha pagato un prezzo proibitivo in termini di guerre sante di intolleranza di persecuzioni coerente
Come ho detto altre volte molti segnali dall'Irlanda alla Jugoslavia alle atomiche indo pachistani
Ci dicono che dopo la breve parentesi di fanatismo politico del ventesimo secolo il flagello del ventunesimo secolo può tornare e ad essere come in tanti altri piccoli precedenti il fanatismo religioso tanto maggiore mi appare in questa luce
La responsabilità dell'umanesimo liberale in tutto l'Occidente ma soprattutto in questo nostro Paese pieno di polizia sì ed intellettuali non è certamente eroici perché amici ci sentiamo venerdì alle otto e cinquantacinque