"Togliatti e Stalin. Il Partito Comunista Italiano nella politica estera staliniana negli archivi di Mosca" Presentazione del libro di Viktor Zaslavsky e Elena Aga Rossi edito da "Il Mulino" organizzata dall'Istituto Ugo La Malfa e tenutosi presso l'Istituto Italo-Latino Americano

Anzitutto io ringrazio l'Istituto la Malfa che ha organizzato questa lettura che è estremamente interessante come sono stati interessante le precedenti
Abbiamo preso spunto da una serie di volumi che sono usciti che hanno toccato anche proprio dei grandi problemi attuali un in prospettiva del futuro e che hanno dato luogo ad una
Veramente importante discussione civile in un Paese che in questo momento di discussioni civili ne fa poca
E un caldo ringraziamento anche all'Istituto latinoamericano che ospita oggi questa manifestazione
Il libero di questa sera un libro estremamente interessante ed importante
E il volume edito dal Mulino nella Biblioteca storica
Di Elena Aga Rossi e Victor Zaslavsky intitolato Togliatti e Stalin il Partito comunista italiano e la politica estera staliniana negli archivi di Mosca
Elena Aga Rossi
Una illustre storia
Che si è occupata di storia dei partiti politici è stata la storica del Partito d'Azione
E di storia contemporanea con particolare focalizzazione
Alla politica estera
E alla politica estera italiana e alla politica estera sovietica e statunitense
Abbiamo di lei
Delle opere notevoli che hanno illuminato
Tratti di storia estremamente complessi
E difficili
Basta l'otto settembre la sua monografia una nazione allo sbando e chi Dinoi l'ha vissuta sa che il titolo risponde esattamente a quella che fu la realtà dei fatti
L'inganno reciproco della alleanza
Italo-tedesca
Poi l'operazione sarà Reiss
Scritto insieme a sinistra
Sulla resa dei settecento mila tedeschi in Italia
In cui la storia quasi arriva al romanzo
Impeccabile siam posso che poi è stato pubblicato sul piano Marshall perché Elena ha diretto al centro di studi americani nel quarantennale del Piano Marshall e qui vedo tanti amici che hanno anche collaborato e poi gli USA e le origini della guerra fredda un'altra importante lavoro
Quindi una storica critica estremamente professionale
Che certamente ha una grande passione civile ma nello stesso tempo sa benissimo che lo strumento storico deve essere prima di tutto un strumento critico e in una matita molto appuntita
Giosa Luraschi
Sono io e politologo
Di origine russa
Ha insegnato
Come politologo illustri
Nelle università di Canada e poi alla California University sia a Berkley sia a stento
Tra le sue opere il consenso organizzato una prima monografia
Dopo l'Unione Sovietica una seconda monografia e poi fondamentale la storia del sistema sovietico
Tutti noi abbiamo scritto sull'evoluzione un libro involuzione politica e costituzionale sovietica non possono fare a meno del volume di Zap laschi come punto fondamentale
Di riferimento
Il dibattito stasera sarà molto interessante anche vedere l'altezza dei nostri
Relatori
Il discorso
Partirà da molto lontano
Mentre venivo qui mi sono ricordato
Che una ventina d'anni fa
Lessi i ricordi di Ernest Fischer sviscerati allievo di Luca scena
Era uno
Derivi dirigenti sovietici dei dirigenti della internazionale comunista
Estremamente così apprezzato dalla parte Coulthard della internazionale proprio perché era un letterato ed era allievo di Luca Cha
Che racconta un episodio che mi colpì enormemente
Dicevamo Alcorn interne
Nel negli ultimi anni proprio della guerra quindi probabilmente era localizzato verso l'inizio del quarantaquattro prima di Togliatti partisse per l'Italia
E ci trovammo in una stanza nella stanza di Togliatti
Io e luci
La porta era chiusa
E due volte Togliatti si alzò per verificare che la porta fosse ben chiusa
E
Dice curiosissimo alla luce non era nemmeno accisa
E c'era il tramonto
Non accendemmo la conosce
E Togliatti mi dissi io molto probabilmente rientro in Italia
Io gli dissi
Sì quando arriverà e che cosa farai dice io riorganizzano il partito
Pausa
E naturalmente quando torneremo i nostri paesi ci sarà il problema della libertà
Non possiamo andare avanti senza la libertà
Punto
Da qui cominciamo il discorso il primo intervento e Piero Craveri
Grazie
Ecco caro ministro se
Benvenuto
Abbiamo fatto alle prestazioni
Non era l'allora attirati da vecchi grazie
Capita
Non spesso ma qualche volta che sopravvengano un libro di storia
Che viene a tagliare
I
I colli o meno piccoli nodi Gordiani che si sono avvolti intorno ad alcune questioni un cruciale
E questo direi che è il caso di questo libro
L'libro
Passo assai commento
Che
Per certi versi semplifica molto discorso nel senso che lo riporta i suoi diagrammi fondamentali il discorso
Che per molti anni si è fatto questo è un libro sui rapporti tra Togliatti e Stalin direi che è un libro più su Togliatti è un libro sui rapporti tra il comunismo italiano e l'Unione Sovietica e lo stalinismo
E di e direi a riguardo a premessa che i due autori
Che Guglielmo Negri ha già illustrato per la spiega Rossi uniscono delle competenze che di solito normalmente uno studioso non non porta interamente con sé Zaslavsky per essere uno dei conoscitori della realtà sovietica della storia sovietica
Più internazionalmente riconosciuti la la gara Rossi e per i lavori agli studi apprezzati notevoli tra l'altro sul sulla guerra e sui rapporti tra l'Italia negli Stati Uniti
Ne viene fuori come dire si queste competenze vengono a stringere sull'argomento un circolo
Che è davvero stringente
Qualcuno ha detto un recensore male col mente ha detto
Che Togliatti ne esce in questo rapporto con Stalin quasi ridotto a un burattino questo non è vero direi anzi che per certi versi questo libro restituisce Togliatti alla sua
Grandezza
Di dirigente di primo piano e di primo ordine dell'Internazionale comunista
Di esecutore in alcune occasioni di comprimario della politica
Staliniana
Qual è il punto che il libero
Colpisce beh direi che
Colpisce la costruzione il giudizio che
Per molti versi ancora resiste
Della
Nella nella vulgata storica diciamo della specificità del Partito comunista italiano rispetto al mondo comuniste rispetto all'Internazionale Comunista
Questa specificità e demolita diciamo così
Dal libro di Zaslavsky e Aga Rossi pezzo a pezzo partendo da quello che il suo punto di di partenza diciamo così la svolta di Salerno
Dal libro
Dagli elementi che porta
Dirò ancora premessa che per esempio
Aldo Agosti
Che è autore dell'ultima delle biografie di Togliatti
Una recensione che ha fatto questo libro rimprovera un al a questo libro paradossalmente un adagio che si ripete in esso
E cioè che suona così la nuova documentazione dimostra Inés coerente abilmente che
E
Io non credo si possa ridurre il libro diciamo così a delle precisazioni sottolineature su alcuni punti a un libro che come adesso dirò a un'interpretazione storiografica radicale di fondo
Ma naturalmente per la documentazione serve e certamente queste uno dei grandi biglietti da visita di questo libro perché
A
Con connesso si è compiuto diciamo un primo screening molto
Vasto della documentazione
Negli archivi sovietici in particolare i rapporti che l'ambasciatore costi lesse l'ambasciatore sovietico a Roma mi ricordo dal quarantaquattro al cinquantadue adesso non mi ricordo le anime solo per un lungo arco Arconati danni inviava a Mosca suoi colloqui
Questo anche colpisce perché si sapeva ma insomma viene ricordato num
I dirigenti del Partito Comunista Italiano
Avevano
La presenza l'ambasciata sovietica il rapporto era quotidiano lo stesso Togliatti andava uno due volte la settimana e aveva lunghi colloqui su cui si esaminavano tutte le questioni e naturalmente questi rapporti dell'ambasciatore riferiscono
Ma partendo da Salerno
La questione relativa
La la famosa svolta di forte Salerno
Che viene considerata come il punto di partenza diciamo così del peculiare ciclo di autonomia e di originalità della storia del Partito Comunista Italiano fu realmente opera di Togliatti invenzione politica di Togliatti
Il libro sostiene documenta che fu opera di Stalin fu chiaroveggenza e lucidità politica di Stalin
I punti di appoggio diciamo così documentari sono due
Uno è il diario perché cioè il punto storico di appoggio e un il colloquio che prima della partenza Togliatti ebbe con Stalin
Non si ha il verbale di questo colloquio però risultata rubata dal diario di Dimitrov che era il
Segretario dell'Internazionale
E che cosa emerge da questo
E tra l'altro emerge anche
Dalle documento autografo dal menu che Togliatti aveva portato al colloquio sui compiti all'ordine del giorno dei Comunisti italiani in questo documento risulta che Togliatti nella ha corretto la primitiva versione ci sono appena e che cosa che che cosa risulta che che Togliatti andò con una linea fortemente anti portanti badogliani anti monarchica al colloquio con star è stato mi spiegò come quella non poteva essere la posizione del Partito Comunista Italiano
E che per farla breve piccolo che è molto gli elementi sono molto interessanti ma che il Partito comunista aveva avuto ben altro ruolo appoggiando la monarchia Poggio Andorra entrando nel governo Badoglio
E avrebbe diciamo in qualche modo avuto un ben altro ruolo di protagonista in qualche modo avrebbe scalfito
La posizione che altrimenti di dominio avrebbero avuto gli inglesi sulla condotta della guerra e sulla presenza e sui rapporti con l'Italia nel corso del conflitto
Da questo punto
Con un tutta una serie di episodi che cito solo su somma di di punti di analisi che cito solo sommariamente quello che via via casca
La tesi del partito nuovo come diciamo
Impostazione originale sempre del di Togliatti e del comunismo italiano
La tesi della democrazia proprio progressiva come diciamo così
Linea se non l'alternativa
Originali di originale modifica della tradizionale prospettiva
Di rivoluzione al socialismo del comunismo italiano
E duramente viene colpita la tesi e insomma in il il tentativo di di proporre almeno per questa fase
La tesi del Partito comunista come partito nazionale
In ultimo
In ultimo naturalmente la demolizione diciamo di questi tre elementi cardinali della linea
Del partito comunista e si saldano Nadir una disamina dell'ancoraggio delle posizioni comuniste al totalitarismo
Al totalitarismo sovietico e alla nozione diciamo così unitaria di tutt'al più totalitarismo
Riguardo
Al tema
Mi soffermo ancora veramente alla tesi del Partito comunista come partito nazionale beh qui sopravvengono una serie di questioni rilevanti
Una è la vicenda di Trieste che viene ripercorsa diciamo nella documentazione di Trieste e aggiungerei a latere del
Del del trattato di pace
E insomma in cui
Contributo da parte del Partito Comunista Italiano non ci fu
E sul caso di Trieste ripercorro la vicenda ma insomma al contrario
Un'altra delle questioni che qua emergono e quella degli alpini
Del rientro dei prigionieri italiani in Russia
Che già solleva molto quel scalpore anni fa per la pubblicazione di una lettera di Togliatti che fu poi controversa per la cattiva trascrizione c'è ma qui si va molto al di là del testo di quella lettera
Qui addirittura emerge una sollecitazione da parte di alcuni dirigenti del partito Comunisti italiani preoccupati del fatto che alcuni di questi prigionieri erano tornati non avevano dato una versione benevola dell'universo sovietico
è una sollecitazione a
Discriminare i ritorni e da non far tornare chi poteva
C'è poi
Ci sono poi altre due questioni rilevanti oltre a una serie di altri elementi analitici
Una la questione del Piano Marshall
E in cui
Non entro del merito perché una questione complesse anche cui
A conosciuta
E tuttavia diciamo vediamo c'è una posizione ondivaga ondivaga della comunista prima di imboccare del Partito comunista prima di imboccare il netto rifiuto che è stata variamente interpretata anche qui come una posizioni di linea originale
Diciamo la sovrapposizione della posizione sovietica sta di Stalin né quella italiana risulta perfettamente combaciante anche qui diciamo non c'è nessun elemento di un e poi l'altro punto sì a mente che fa pensare e quello relativo alle lezioni del quarantotto
Nel senso che la previsione fino a una certa data fino a molto sotto le elezioni
Almeno quello che sembra anche dai rapporti di costi Leffe da quello che dicevano i dirigenti comunisti la previsione era quella di una vittoria
Nel Fronte popolare la previsione che facevano e sulla previsione della vittoria interpretazione di cosa fare dopo perché sulla sconfitta insomma le cose erano più
E anche qui senza entrare nel merito insomma
Perché
Tra l'altro c'era una
Un'ambivalenza di posizioni perché c'era una forte sollecitazione Jugoslavia jugoslava di Tito all'appoggio militare nel caso e anche qui il il rimettere interamente la decisione
A Stalin Partito comunista sovietico sta a Stalin
Ecco questo
Insieme di elementi io appena tratteggiato c'è poi relativamente al problema diciamo
Vorrei trovare le parole giuste per non insomma diciamo dell'inclinazione totalitaria dello stalinismo
Togliattiano c'è poi una disamina diciamo dei comportamenti delle posizioni comuniste diciamo dal cinquanta al cinquantasei
E di cui un punto effettivamente rilevante
è la lettera che Togliatti
Sull'invasione sul problema dell'invasione dell'Ungheria il
Comitato centrale del corso aveva deliberato di non intervenire
Poi nell'arco di ventiquattro ore si è rivelato uno e decise di intervenire chi è documentato che lo spesso non si sa se apro Donno se abbia avuto influenza o no ma nel l'intermezzo di quella decisione
C'è la lettera di Tolla gli atti che sollecita l'intervento delle truppe sovietiche in Ungheria
Testimonianza diciamo così di una linea di cose già conosciute perché si conosceva bene la sua posizione molto critica rispetto a Krusciov eccetera però come dire che accentuano fortemente
Le
Questa analisi che come ripeto colpisce punti fondamentali della costruzione
Della costruzione dell'originalità della linea comunista e porta in conclusione che brevemente leggo per non tradire le parole
L'intento di questo libro è stato di esplorare il tema ancora poco approfondito dell'intreccio tra stalinismo il Partito Comunista Italiano
Questo intreccio visto dalla parte dell'Unione Sovietica rappresenta un tentativo del maturo totalitarismo staliniano di espandersi sul nuovo territorio con mezzi pacifici
Utilizzando come strumento un partito di mobilitazione di massa
E di opposizione permanente al capitalismo e alla democrazia borghese
Visto dalla parte della società italiana significa l'affermarsi all'interno del neonato regime democratico di un partito teso a trasformare la società italiana secondo il modello soldi
E per giungere a questa ulteriore considerazione
Direi a due altre ulteriori considerazioni che sono ferme diciamo così l'interpretazione che grazie al regime democratico della libera competizione politica il PC fu salvato da se stesso e poter contribuire al rinnovamento della società italiana
E l'altra considerazione che ricordo perché viene spesso in qualche modo dimenticata che nell'ultimo mezzo secolo l'avanzamento della democrazia a livello mondiale non è stato né accidentale né irreversibile
Bensì soprattutto durante la guerra fredda
è stato il risultato della leadership e degli Stati Uniti della sua forza economica tecnologica
E militare
Ora naturalmente diciamo molto sinteticamente perché ho citato questi questi elementi perché diciamo sono il su quel distillato ma naturalmente insomma il quadro di argomentazioni e molto e molto ricco
E naturalmente direi che di queste considerazioni quello che più colpisce la la vocale vulgata storiografica e che naturalmente ha suscitato polemiche devo dire questo libro Salva costi
Nessuno l'ha preso veramente di petto tutti molto di striscio
Nel senso che insomma
E perché la documentazione e l'argomentazione argomentazione stringente stringente la documentazione insomma è quella che ed è molto molto chic comunque dire che il punto più più forte
è proprio questo
Che accennavo il secondo punto quello
Del visto dalla Società italiana e cioè che in definitiva
Insomma l'obiettivo del Partito Comunista Italiano se vogliamo è il tema della doppiezza
Che l'obiettivo è rimasto è stato fondamentalmente in modo determinato quello della trasformazione della società italiana
Secondo il modello il modello sovietico
Ora io credo che anche sulla considerazione ulteriore quella relativa al fatto che il Pci fu salvato da se stesso
Beh insomma troviamo consapevolezze tracce di ciò nella storia del Partito Comunista Italiano
Perfino riguarda lo stesso
Allo stesso Togliatti
Basterebbe
Pensare all'episodio di cui qua in appendice si cita la lettera siccità si riporta la lettera di Togliatti e Stalin
Quando Togliatti rifiuto di nel cinquantuno rifiuto di
Assumere la direzione del Cominform di andare a Mosca
Gli autori di questo libro dicono che la insomma aveva timore anche personalmente fisicamente
Mi ricordo una testimonianza che qui e non è citata di Nilde Iotti su quel soggiorno moscovita
E che insomma e molto indicativa di questa
Conso
Tuttavia insomma al di là di questa conseguenza di cui per il Partito comunista sarebbe storicamente interessante
Vedere come matura in che tempi e che in anni più tardi certamente una maturazione in questo senso c'est c'è stata come e in che termini matura però non può essere disgiunta da un'altra elemento e invece che percorre la storia del Partito comunista e cioè la valutazione che il Partito Comunista faceva
Della forza
E della capacità e possibilità di espansione dell'Unione Sovietica della rivoluzione e comunque della del dell'estendersi diciamo delle spese dell'esperimento sovietico
è perché questa valutazione di una
Diciamo per usare le parole di Berlinguer chiude la spinta propulsiva nella permanente della Conti spinta pro e insomma è una valutazione determinante perché
Questa probabilmente dura e questa è senz'altro durata molti molti decenni molto e certamente copre tutta tutta l'esperienza togliattiana
Perché questa valutazione diciamo così sostiene sta alla base anche della
E il giudizio che Zaslavsky e Aga Rossi danno cioè quello che poi l'obiettivo primario e fondamentale era quello diciamo dello Mogol omologazione della società italiana
Al modello al modello sovietico
Ora l'attualmente
La la la valutazione questa del libro diceva una valutazione estremamente cruda estremamente netta che non lascia spazio distinguo oggi la la polemica con la storiografia comunista
Diciamo a due versanti una che
C'è chi sono insiste nei distinguo dei distinguo che però naturalmente si spuntano
Continuamente ma continua dei siti poi c'è un'altra vulgata un'altra linea e che è una linea sulla quale mi soffermo lievemente prima di chiudere
Ma che non può essere sottaciuta perché non è accettabile
E cioè Lella la linea di dire sì è vero tutto da questa parte va da quest'altra parte era uguale se non peggio
Ed è una linea storiografica cioè che poi è la linea del negare che insomma la guerra fredda volere o non volere
Le scelte che in Italia politicamente si compirono tra il giugno del mille novecentoquarantasette il diciotto aprile mille novecentoquarantotto e sul quale si costruiti poi la la democrazia italiana gli si chiede l'orientamento che ebbe
E
Sono state il frutto
Non del consenso perché insomma dietro a quelle scelte c'è stato un vasto consenso popolare che ha retto quelle scelte per decenni ma sono il frutto di di altre architetture
E qui viene fuori la tesi della sovranità limitata da parte degli americani la tesi del doppio Stato la la la mafia come componente diciamo di questo pactum
La strategia le le le le strategie occulte come matrice fondamentale di questa vicenda
E diciamo così quasi una sovrapporre
Alla storia democratica del nostro Paese sovrapporre invece diciamo una storia
Assai più scura di assai che è poi la sta una una specie di vulgata storica che come dire si è generata dalle relazioni di certe commissioni parlamentari
Che poi hanno in qualche modo influenzato
L'istruzione l'istruttoria di determinati processi e poi si sono riverberata in libri di storia
E tre e dai libri di storia sono ritornati diciamo nelle
Nelle istruttorie sono ritornate nelle Commissioni parlamentari e se creato così un circolo vizioso di negazione di quelli che sono stati i principi e i valori della democrazia italiana in quel
E
Non è questione questo è un punto che desidero sottolineare per chiudere perché non non è che stiano in Tizio Caio e Sempronio
Cioè una storia della Repubblica italiana in cinque volumi pubblicata da Einaudi e curata dall'Istituto Gramsci cui nell'ultimo volume queste tesi
E servono diciamo a con tra mille a controbilanciare quasi
Arte facendo il processo storico a controbilanciare quelle che sono le tesi e le la ricostruzione ricostruzioni come quella di Zambla spietate Rossi che diciamo così modificano e sconvolgono profondamente il quadro della ecco dico questo perché
Bisognerebbe cercare di chiudere questa vicenda e così non la chiudiamo
Così non la chiudiamo cioè se non riusciamo
A metterci d'accordo su alcuni elementi fondamentali
Di quella che è stata la storia della Repubblica dalle sue origini a oggi e continuiamo a modificarne i termini a tentare di rallentare l'accertamento della verità da una parte e dall'altra da mistificare la sua storia io credo che insomma difficilmente insomma riusciremo a fare un discorso pacato e a dare fondamento a qualsiasi lì al mento non dico politico ma certamente intellettuale di ricostruzione nella nostra storia grazie
Ringrazio molto Piero Vigorelli allora la parola Paolo Mieli a io ringrazio Piero Craveri più di tutti
Gli altri perché ha riassunto i caratteri generali toccando punto per punto alle questioni fondamentali di questo interessantissimo libro libro fondamentale per la cultura
La storia italiana di questi anni che grazie al formidabile matrimoni intellettuale oltreché privato fra Victor Zaslavsky Elena Aga Rossi
Ha dato qualcosa che ne uno storico italiano nel uno storico russo ci avrebbero mai potuto dare dove sorge è stato un incontro Fortunato inviterei chi non ho ancora letto questo libro a leggerlo
Così con particolare attenzione perché se fosse stato uno solo dei due che conosco bene
Da anni sia di Victor che Elena penso che se fosse stato uno solo dei due questo libro non avrebbe potuto avere lo spessore e la completezza
Che ha e che fa sì che adesso a quattro mesi dalla pubblicazione l'ho ripreso in mano in questi giorni ad di una freschezza di un interesse si scoprono continuamente dalla sorella quindi un grazie particolare Victor Zaslavsky Elena Aga Rossi
E libero dal
Dovere di riassumere le questioni generale di cui via
Efficacemente parlato Craveri
Inviterei a soffermarsi nella lettura di questo libro su una dimensione che è stata trascurata nelle recensioni perché le sfide di cessione hanno afferrato hanno affrontato piuttosto appunto i temi generale le questioni da Trieste all'Ungheria dai rapporti insomma le le grandi scelte a me quello che ha colpito di questo libro sono stati i dettagli
E adesso vi farò alcuni esempi concreti di dettagli di comportamento
Secondo me questi dettagli di comportamento che escono dagli archivi sovietici e che gettano una luce su quelli che erano gli atteggiamenti mentali su quelle che erano le attitudini dei dirigenti del PC di quegli anni sono insomma possono dirci raccontarci delle cose in più che di quello che fu l'atteggiamento di Togliatti sulla svolta di Salerno su Trieste sull'Ungheria
Voglio fare una premessa
Quando uno legge un libro come questo alla fine
Per così onestà intellettuale presso lo stesso si si si pone la domanda ma al fondo anch'io me la sono posta e voglio dirvi quello che penso
Al fondo cosa pensi tu del Partito Comunista tu Paolo Mieli ma del partito comunista negli anni fra la liberazione nel mille novecentocinquantasei la fine degli anni Cinquanta
Sia pure per un piccolissimo scarto
Io penso che rimane tutta intera l'immagine di un partito che ha dato una a mano fondamentale alla costruzione della democrazia italiana
Il fatto che Togliatti sia riuscito a farlo mettendo d'accordo la diplomazia cioè interpretando
Come dire seguendo mettendosi nei canali della diplomazia staliniana
Non toglie o almeno non toglie del tutto ai miei occhi questo merito di essere stato un partito fondamentale nella costruzione la democrazia italiana quindi su questo voglio essere chiaro
Non non si pone in dubbio questo
Detto ciò
Se volete lo ripeto un partito fondamentale democrazia italiana ci sono degli orrori delle mostruosità
Che io non so se tutti ne eravamo così a conoscenza dunque il Partito Comunista Italiano in quegli anni tutti i suoi organi di governo che parteciparono passavano tranquillamente tutte le informazioni più riservate dello Stato italiano ai sovietici ma tutte composizioni ministeri nome e cognome
Dislocazione delle industrie come fare adesso vi farò anche degli esempi con una tranquillità insomma sono cose al limite adesso io non vorrei usare parole grosse però insomma
Non sono cose di grandissima correttezza e non mi è capitato spesso di leggere cose di questo tipo
All'ambasciatore sovietico vengono dati giudizi su degli uomini di Governo tutto ciò che vi leggo tra virgolette in atti Colin Sforza
Va bene come ministro degli Esteri ha spiegato gli attacco ostile perché essendo un uomo stupido instabile può essere belli influenzato reso leale alla sinistra Sforza essendo un cretino
Ripeto è partito fondamentale costruire la democrazia ma lasciamo perdere
Ruini siccome
è flessibile molto vanitoso anche Luís può essere cioè nella scelta degli interlocutori inserisce votazione vengono giudicate descritte rincretinito uno stupro instabile un vanitoso
Questo è fondamentale nella scelta di Guam potrebbe andare avanti
L'ambasciatore Brosio rilette vuole nominare addetto culturale italiana mosco un certo Franco Venturi
Figlio del noto storico d'arte Lionello Venturi membro del Partito d'Azione
Ma Luigi
Blocca reale la nomina di venture figlio perché è un anticomunista sovietica quindi nonostante sia membro per violazione Sicilia
Quanto all'atteggiamento sui
Beni dello Stato
Parlo ambasciatore o che sta per gli detta
Giuliano Pajetta manda in calo paglietta che cosa di nuovo può dirmi
Pajetta raccontato che macchinari per armamenti circa dieci mila tonnellate stamani magazzini vicino a Como sono attrezzature d'avanguardia prima costruite delle Isotta Fraschini dall'impresa permanente bresciane possono essere utilizzati immediatamente
Si potrebbe di utilizzarle per la produzione di armi non riutilizzare in Italia beninteso sono segnalano che l'Isotta Fraschini c'è un'acuta decessi tardi liquide pronta a venderle a prezzi stracciati trecento lire al chilo tutto questo viene segnalato i sovietici mentre sono in metallo costa cento centocinquanta lire al chilo
Allora Pajetta indicato due possibili corsi d'azione che aveva già menzionata anche reale questi macchinari potrebbero essere venduti a condizioni favorevole favorevoli a uno dei Paesi democratici dell'Europa orientale
Che ha necessità di moderni macchinari attrezzature belliche oppure se non c'è interesse per un acquisto del genere Unione Sovietica la Jugoslavia potrebbero prende l'iniziativa di protestare contro governo italiano perché sta violando le condizioni del trattato di pace
Chiaro
Vengono indicati nomi posti
A un rappresentante poi
Quanto problemi gestione problemi
Di formazione di gruppo dirigente problemi interni c'è questa per la
Su la famiglia di reale
Giuliano Pajetta informa l'ambasciata che la moglie polacca di reale aperte virgolette era un personaggio estremamente negativo sia per personalmente che politicamente e propone una soluzione radicale
Come regista del diplomatico sovietico dice le conclusioni queste confidenze aperti virgolette Pajetta in maniera assolutamente confidenziale ha suggerito che sarebbe opportuno mandare reale insieme con la moglie giovane
A farsi curare in Unione Sovietica uno dei paesi della nuova democrazia lì si potrebbe arrestarla e non permetterle di tornare in Italia
Il partito
Forte anche sono gli anni della protesta contro la censura contro la cosa ho chiesto la stecca di pensare a quale misura le forze progressive avrebbero potuto prendere per impedire la proiezione dell'orripilante calunniatore film anticomunista americano Ninotchka
C'è tutto un grande dibattito come si fa a impedire che in Italia vengono proiettati film che
Descrivono male una cinetica Emilio Sereni e quindi non stiamo parlando di un truci Baldo una persona diamo intellettuale
Va in ambasciata e fa questo cosa Sempre fra virgolette il ripugnante film anti sovietico la cortina di ferro non viene più proiettate neanche le organizzata a Roma
Perché sono andati dei comunisti hanno rovinato tutte le poltrone del Cinema Barberini uno dei comunisti arrestati dopo che nel cinema Barberini Metropolitan erano state distrutte con rasoio alcune centinaia di poltrone la tappezzeria i tendaggi si trova ancora in prigione
Ma di fronte al danno materiale agli altri proprietari delle sale cinematografiche evitano di proiettare questo film
Io vi segnalo questo libro perché parla dell'Ungheria di Trieste ma parla anche di una sfilza di queste piccole cose che secondo me ferma restando la parte che ha avuto il PC nella costruzione della democrazia in Italia sono cose che è giusto che si comincino a conoscere a mio avviso e allora ai dirigenti del PC che all'epoca avevano già qualche parte io chiedo questo loro sono formidabili e ricchi di aneddotica nel ricordare la parte che ebbero nella costruzione della democrazia in Italia però adesso a fin e secolo a fine millennio
E possibile che nessuno di loro ricordi mai episodi di questo tipo che nessuna di loro riporti mai criticamente ma non la generica di sì lo stalinismo fu un errore per carità aprire dei campi di concentramento mazzare tutte quelle persone fu uno sbaglio fu una cosa terribile no
Piccole cose di che accadevano in quegli anni piccole grandi perché poi come avete capito benissimo non si tratta di cosa insignificante e che costruiranno atteggiamenti mentali che crearono condizioni della mente del cervello che ovviamente su queste immagini concordiamo più tutti non sono più da ripetere la mia esortazione è questa
Aprire si anche cioè togliere questa modo di selezionare la memoria per cui ognuno
Dinoi
Ricorda solo le cose edificanti della propria vita e visto che si è fatto parte di una storia tragica avere il coraggio di ricordare anche l'altra metà della mela grazie
Ringrazio Paolo Mieli Alava allora Giorgio Napolitano
Grazie io desidero innanzitutto scusarmi non formalmente con voi tutti con Giorgio la Malfa Mina
Associato a questa iniziativa con gli autori del libro come la Maga Rosy con Vittorio la sola scrive per un certo a farlo col quale partecipo a questa nostra discussione voglio dire insomma non non mi riesce facile in questo periodo anche dedicarmi alla lettura e alla preparazione di interventi su temi molto lontani da quelli a cui debbo quotidianamente dedicarmi per ragioni di ufficio
Non lo dico a titolo di premessa per tutto quello che ci potrà essere di approssimativo insufficiente in un intervento che d'altronde non vuole essere una recensione del libro poi le recensioni è bene che si scrivano
Se non se ne sono scritte abbastanza ovvia abbastanza approfondite toccherà ad altri colmare questo nuoto
Io naturalmente intervengo come persona che ha avuto responsabilità di direzione
Nel Partito comunista italiano a livello nazionale
A partire dalla fine degli anni Cinquanta
E non so se pensasse anche a me Paolo Mieli quando mi esortava alla vere una memoria non selettiva
Sì sì no che io innanzitutto non ho mai cancellato da da anni e anni oramai dalla mia memoria e anche da ciò che pubblicamente o detto di aver pensato e ripensato criticamente tormento solamente ad esempio cinquantasei
Io oramai nel mille novecento ottantasei cioè a distanza di trent'anni i fatti d'Ungheria in un dibattito televisivo con Antonio Giolitti
Dissi delle posizioni che avevo preso allora importanza che fossi segretario di una piccola federazione del Mezzogiorno ma insomma fece un intervento al congresso nazionale del PC
Sostegni la linea della giustificazione dell'intervento sovietico in Ungheria e quando si riaprirono tante discussioni prima dell'ottantanove ma comunque a distanza
Di decenni da quell'avvenimento io ricordare cercai anche sia chiaro di rammentare
Le motivazioni di argomentazioni di quella mia presa di posizione
Ma non dimentica i certamente il carattere tormentoso di quel momento ieri non esita Raja di ad Antonio Giolitti col quale mi ero confrontato lui
Più anziano e allora ben più autorevole di me e che aveva avuto ragione duri che era stato un grave errore da parte di di chiunque anche a livelli modesti di responsabilità avesse sostenuto che la posizione e e diciamo in varie occasioni anche di episodi personali di vita vissuta nel partito che abbiano anche quando ero a Caserta o a Napoli
Dato a me stesso a posteriori ancora di più il senso della doppiezza la famosa doppiezza di cui poi si parlò a proposito della politica del PC e di una scissura tra strategia democratica come si diceva allora gli avanzata socialismo e
Ha modo di dire poi
Se vogliamo ci possiamo mettere una sera in un qualsiasi luogo a raccontare
Vicende particolari nono non ho nessun complesso caro Paolo Mieli
Deciderò se mi si permette farlo solo una o due autocitazioni una è recentissima
Qualche settimana fa ci sono stati a Firenze i cosiddetti Stati generali della sinistra nel corso di un mio breve intervento o
Espresso il mio convincimento leggo che non possiamo ritenere di avere ormai finito di fare i conti con l'esperienza tragica del comunismo di non dovere ancora interrogarci sulle atrocità aberrazioni per troppo tempo rimosso e sull'altare di un mito una seria e sofferta ricerca ancora si impone e ho poi aggiunto e tengo anche a questa Giunta non si dica però che nel PC già molto prima
Che nascesse il PDS ci fu solo silenzio sulle mostruose repressioni
Sulle nequizie sui diritti attraverso cui si impose innanzitutto il regime sovietico questo è contrario alla verità storica facilmente documentabile
Tra reticenze e tortuosità ci fu un cammino fatto dissensi e distratti di denunce e di analisi critiche che guadagnarono al pc riconoscimento del rispetto e mi salvarono il grande patrimonio democratica
Allora desidero dire subito tenendo conto dell'argomento del libro della nostra discussione quel cammino
Il cammino dei dissensi e degli strappi
Comincia in sostanza dopo la scomparsa di Togliatti
Dopo la scomparsa di Togliatti
E il primo momento di molto significativo e per l'epoca clamoroso dissenso dall'Unione Sovietica
Lapresa deposizione del mille novecentosessantotto agosto del mille novecentosessantotto documento con cui sì dissenti gravemente dall'invasione sovietica della Cecoslovacchia
Mi permetto di ricordarlo perché quella mattina del ventuno agosto in assenza di molti dirigenti del PC che erano all'estero a cominciare dal suo segretario Longo verrà tocca a me convocare la riunione
Dei presenti a Roma degli organismi dirigenti e proporre il testo di quel documento che fu discusso c'erano anche autorevoli esponenti della direzione del PC in quel momento a Roma
Ricorderò tra gli altri Pietro Ingrao e Umberto Terracini che contribuirono alla redazione del testo finale di quella documento accetto questo accadde dopo la scomparsa di Togliatti
Dieci anni fa e poi vi prometto di smetterla
Con le autocitazioni dieci anni fa
Esattamente nel febbraio del mille novecento ottantotto
Pubblicai un ampio scritto su l'Unità
All'indomani della riabilitazione ricordate di Bucharin da parte dell'Unione Sovietica di Gorbaciov
E francamente credo di aver detto allora
Dieci anni fa
Cose per me essenziali
Su un rapporto di Togliatti con lo stalinismo
Non è un argomento quindi che pochi stasera per la prima volta dalle giustificazioni dei processi di Mosca e delle terribili ondate repressive che ne scaturirono
Alle resistenze Daloui opposte a una denuncia conseguente dello stalinismo anche dopo il rapporto di Crush of al ventesimo congresso
E forse a questo proposito sarebbe stato utile ricordare anche nel libro per quanto il titolo sia concentrato su un altro versante la discussione che ci fu all'interno del pc e del suo gruppo dirigente
Comprese di posizione polemiche nei confronti di Togliatti
Per l'atteggiamento considerato insoddisfacente da luglio assunto di fronte alle denunce di Krusciov fa e tra gli altri furono protagonisti di quella posizione polemica Giorgio Amendola lo stesso Giancarlo Paietta celeste nega aprile e altri e inoltre cosa che pure io ricordavo in quello scritto che vale la pena di rammentare ancora più significativo
E forte
Fu il dissenso nel comitato centrale del PC nell'autunno del mille novecentosessantuno all'indomani di altre e ancora più gravi denunce dei diritti dello stalinismo
Quando in effetti di alla relazione di di Togliatti che era stata sfuggente si opposero moltissimi interventi anche di più giovani c'è né documentazione né i resoconti pubblicati su L'Unità e ci fu una replica di Togliatti che in sostanza respinse
In sostanza respinse
Quelle critiche fatte al visto esso e accade per la prima volta che l'unità non pubblicò le conclusioni di Togliatti che forse
A distanza di qualche ora conclusa e che sarebbe strano arrivo a alla considerazione che sarebbe stato meglio non per rendere pubblica quella contrapposizione
Presto libero getta nuova luce sui rapporti tra Togliatti estranei avvalendosi dei documenti d'archivio
Divenuti via via disponibili in Russia dopo il dissolvimento dell'Unione sovietica ed è quindi con un libro che merita grande attenzione e a cui io stesso spero di poter dedicare anche una lettura più attenta una parte importante di questi documenti è rappresentata dai dispacci dell'ambasciatore costituire perché era stato ricordato da Piero Craveri che fu per lunghi anni ambasciatore sovietico a Roma e e che aveva frequenti colloqui con Togliatti e anche con altri dirigenti del PC
Naturalmente si può discutere
Penso che anche gli autori siano consapevoli del fatto Carlo anche qualche accenni a ciò che si possa discutere la fede il tali quelle versioni
E anche la effettiva corrispondenza tra le posizioni degli argomenti che i dirigenti del PC ponevano in primo piano nei colloqui con l'ambasciatore e ciò che essi o qualcuno di essi pensavamo più nel profondo e la linea politica che portavano avanti né i fatti e si possono dare anche varie motivazioni
Sia delle versioni e sia di queste rappresentazioni che gli stessi dirigenti del PC davano delle loro idee e della loro politica ma anche al di là di ciò che adesso citava Paolo Mieli
Giuliano Pajetta non Giancarlo Giuliano Pajetta
Giudizi sugli uomini giudizi sprezzanti rappresentazioni volgarmente strumentali della scelta
Di sostenere l'uno o l'altro alleato
Che al di là anche di di quell'altro colloquio nel quale forse più che le informazioni di tipo spionistico
Giuliano Pajetta dava segnalazioni di possibili affari tra l'Isotta Fraschini e i Paesi dell'est ecco ettari si trattasse più di questo io in ogni caso assumo per questi verbali questi dispacci dell'ambasciatore costruire cioè e come conferma
Molto pesante o come rivelazione vera e propria di tipo documentario della intimità del legame
Di Togliatti e del PC di allora col Partito comunista dell'Unione Sovietica come con firma del riconoscimento della funzione di guida del partito di Stalin
E questa è una teoria d'altronde esplicita nel PC di allora
Il PC e parte
Poi via via ne prese le distanze poi ne fuoriuscì ma insomma del movimento comunista internazionale
Mi ha sempre accettato da quando è entrato a farne parte nel mille novecentoventuno
La disciplina e riconoscente che c'è un partito guida poi fu rigettata questa teoria ma allora questa teoria era assolutamente esplicita e si riflette anche nella inutilità di questo rapporto e nella natura degli atteggiamenti che emergono dai colloqui conto costi il pesce
Naturalmente quelli sono gli anni della scelta di campo della scelta di campo senza mezzi termini
Da quanto con la rottura della garante alleanza o coalizione antinazista
E con l'avvio della guerra fredda il mondo e in particolare il mondo europeo l'Europa si divise in due blocchi
Mondo occidentale da un lato l'Europa dell'Est Unione Sovietica dall'altro in due blocchi ideologici militari e politici contrapposti compiuta da parte del PC una drastica scelta di campo
Naturalmente ci fu una scelta di campo
Da parte dei partiti che governarono d'Italia dal mille novecentoquarantasette
E fu quello almeno fino alla morte di Stalin almeno fino forse direi al ventesimo congresso del mille novecentocinquantasei un periodo
Di Fidelis mie manicheismi non solo in Italia
Ma in particolare da noi
Da in entrambe le parti e di rigide osservanze delle rispettive scelte dica proprio soliti con gli Stati Uniti ma è oggi
Io ovviamente le donne
Aderisco le tesi io agli argomenti con cui ha polemizzato Piero Craveri oggi non lo stiamo a discutere di quanto tutto questo peso sui partiti di Governo sui partiti di centro allora
Erano i partiti di centro non di centro sinistra
Ci sarebbe da fare un discorso a parte sul partito socialista
A cavallo tra gli anni quaranta e cinquanta ma non c'è tempo e non è il luogo parliamo di quanto peso o sul pc
Allora anche qui vorrei dire con molta
Chiarezza
Con Togliatti
Non ci fu di certe o fino alla morte di Stalin non ci fu
Tentativo di autonomia dalla politica estera dell'URSS
Questo e un punto di partenza del libro e credo che sia assolutamente indubitabile
Successivamente
Furono elaborate
Posizioni dissonanti voglio
Citare quella che poi
Ed è anche molta eco
Del carattere distruttivo totale di una guerra atomica
Dissonanti perché ci fu una polemica da parte
Da parte sovietica
Già non c'era più Stalin era già scomparso Stalin e perché il denunciare il carattere
Fatalmente distruttivo distruttivo dell'umanità della civiltà umana
Della guerra atomica in qualche modo entrava in conflitto con l'idea che se ci fosse stata una guerra atomica nucleare
E l'Unione Sovietica l'avrebbe vinta e si sarebbe non distrutta la civiltà umana
Ma salvato il mondo insieme con la causa del socialismo però anche qui io credo di
Di dover dire
Che ciò non significava mettersi in conflitto con la politica estera sovietica
Togliatti diciamo fu una elaborazione interessante importante
Che doveva poi sfociare soprattutto nella rivendicazione sollecitazione sollecitazione anche nei confronti del governo italiano di una politica di pace però ecco siccome poi nella parte più conclusiva di Libero
Ho trovato
Mi scusino gli Autori cioè non sono preciso una confutazione della tesi che Togliatti sette ingressi all'autonomia da entrambi i blocchi
E io sono d'accordo con loro non credo che in Togliatti ci fosse questa posizione che ci fosse nemmeno
L'idea di una equidistanza tra i due blocchi questa venne dopo
Venne dopo la scomparsa di Togliatti con i successori di Togliatti venne con Berlinguer e poi anche la Berlinguer fu superata ma fu superata in avanti
Con le famose dichiarazioni di a proposito della NATO alla vigilia delle elezioni del mille novecento settantasei e il tutto poi condusse al
Alla ricollocazione del PC nel quadro delle scelte
Atlantiche ed europee dell'Italia le famose risoluzioni di politica estera votate nell'autunno del mille novecentosettantasette
Al senato e dalla Camera dei deputati e vorrei ricordare che furono
Quelle
Risoluzioni assolutamente innovative per il PC l'adesione a quelle impostazioni la ricollocazione dentro quel quadro di alleanze insieme con
Prese di posizione molto importanti come il discorso di Berlinguer a Mosca sul valore universale della democrazia
Che furono comprese forse da Ugo la Malfa
Meglio di chiunque altro
Nella loro straordinaria portata e non a caso seguiti solo di qualche mese a quelle
Profonde revisioni operate dal pc un suo articolo su Foreign Affairs nei primi mesi del mille novecentosettantotto in cui lungo la Malfa
Proprio il mio
Dinanzi all'opinione pubblica americana rappresentata da cui l'autorevolissima rivista la necessità dimettere alla prova il PC
Chiamandolo a partecipare al governo del paese
Ho voluto ricordare tutto questo che
I limiti i limiti evidenti i limiti evidenti
Entro cui rimanesse anche una elaborazione
Intelligente e originale come quella di Togliatti
Ho citato quella posizione sul carattere distruttivo della guerra
Atomica ma
Non c'è alcun dubbio
Lo scrissi dieci anni fa e lo ripeto
E lo ripeto ora
Che
Non
Non scomparve mai
Anche dopo il ventesimo e il ventiduesimo congresso del PCUS rimase sempre un'impronta di giustificazionismo storico
Nelle valutazioni da parte di Togliatti su Stalin e sulle vicende più tenebrose della storia sovietica diverso e però
Sostenere
E che non ci sia stata in generale
Da parte di Togliatti uno sviluppo
Indipendente
E originale
Della politica del PC anche quando il PC era parte del movimento comunista internazionale e io qui vorrei spendere qualche
Parola sulla svolta di Salerno
Una cosa è dire sarà stato sostenuto
Bene lo si è sostenuto
Io che vivo con la scarso fondamento c'è da correggere qualcosa nella vulgata storica ma insomma benissimo
Una cosa è sostenere che la svolta di Salerno una prova di autonomia
Dalla politica dell'Unione Sovietica
E ripeto a mio avviso questa tesi nome difendibile
Altra cosa e sostenere che quella scelta di Togliatti fu dettata dagli interessi di politica estera
Dello Russo che l'Unione Sovietica avesse interesse a svolgere un ruolo nei rapporti con l'Italia Paese peraltro oramai già saldamente collocato
Da quando ci fu la rivelazione da parte vede forse americane nell'orbita di influenza
Anglo americana
E quindi in questo senso anche il decidere di partecipare al governo Badoglio come PC
Non esigeva una presa di distanze dalla politica estera sovietica altra cosa e dire che addirittura quella scelta
Il possa fu imposta
A Togliatti
E e qui c'è qualcosa che a mio avviso non quadra poi forse attraverso precisazioni approfondimenti si spiegherà meglio cioè che
Che sino al dicembre mille novecentoquarantatré come è scritto nel libero
Togliatti avesse assunto una posizione favorevole alla partecipazione al governo Badoglio posizione badate che non teneva mica per sei perché Togliatti comunicava con l'Italia
Comunicava anche attraverso trasmissioni radio
Ci sono raccolte in libero
Di quei messaggi
I meno noti sono quelli
Attraverso Radio Milano liberta che furono raccolti solo successivamente potrei citare se è per questo
Un messaggio
Una conversazione radio addirittura del gennaio del quarantaquattro in cui Togliatti ribatte ribadisce che bisogna accantonare il problema volare
E che la soluzione del problema ora articolo deve essere rinviata a dopo la liberazione finale del Paese
Poi in realtà ci sarebbe stata nel febbraio del mille novecentoquarantaquattro una posizione di Togliatti diversa da quella fino allora sostenuta è diventata decisamente anti monarchica e ampi bateau Liliana posizione sua e di Dimitrios che però poi nel marzo all'inizio del marzo ieri me avviata perché rovesciata nell'incontro con strani
Io francamente non sono convinto di di questa ricostruzione poi leggerò con grande interesse quando sarà pubblicato non so se è stato già pubblicato perché gli autori
Perché gli autori perché gli autori del libro danno notizie che sta per uscire hanno potuto prenderne visione il diario di Dimitrios nel quale ci sarebbe una
Resocontazione viene incontro Togliatti Stalin della notte tra il tre e il quattro marzo vedremo anche che cosa ci potrà dire questo
Documento ma io francamente credo che
In Togliatti l'idea
Che
L'obiettivo fondamentale delle forze antifasciste nell'Italia liberata
Dovesse essere quello
Di dare il massimo impulso alla guerra contro la Germania il massimo sostegno al movimento partigiano nel nord e che ciò comportasse
L'abbandono della pregiudiziale anti monarchica rinviando alla soluzione del problema istituzionale ad troppo la liberazione io credo che questa idea in Togliatti sul costante in tutti i mesi precedenti la sua partenza
Per l'Italia
Esso dico scherzosamente se numero se me lo consentite
Non vorrei che a un dato momento si arrivasse alla conclusione
Che anche l'idea di una luogotenenza in luogo dell'abdicazione della reggenza
Fu elaborata da Enrico De Nicola e presentata a sforzarsi a conosce il trenta dicembre del mille novecentoquarantatré inconsciamente obbedendo a un disegno strategico di Giuseppe Stalin
E Togliatti in Italia raccoglie
Una posizione che è già stata elaborata
Da questo
Gruppo di personalità di Behrami e che però veniva respinto a cui ieri si scrivano lo stesso Partito Comunista dell'Italia liberata e altre forze antifasciste attestate
Supposizioni
Supposizioni intransigenti d'altra parte voglio solo dire questo perché qualche anno fa mi interessò molto la lettura del primo volume della decima serie i documenti diplomatici italiani che viene citata anche nell'impero
Da cui risulta che sta cosa interessantissima cioè l'appunto segreto di Prunas segretario generale che agli esteri al maresciallo Badoglio
Datato dodici gennaio mille novecentoquarantaquattro il relativo al passo compiuto il giorno prima dal Prunas presso il phishing si
A lungo discorso che aveva avviato con lui
E da quell'appunto risulta che il ristabilimento di relazioni ufficiali tra lusso elitaria
Nacque da una richiesta italiana a cui per il tramite dell'ambasciatore allora Bogomolov of venne data risposta positiva il quattro marzo
Senza subordinare la ripresa dei rapporti tra i due Paesi ad alcun mutamento nel governo Badoglio cioè l'unione sovietica in quel momento
Considerava suoi interessi accogliere la richiesta di riconoscimento da parte del governo Badoglio anziché porre problemi di partecipazione
Del PC
E dei partiti antifascisti a quel governo questa partecipazione fu invece l'obiettivo dell'iniziativa di Togliatti io vorrei adesso limitarne già ho parlato a lungo solo a brevi
Considerazioni conclusive dopo aver detto che
Potremo discutere altra volta di come fu più strutturi quarantotto di come fu vissuto il quarantotto anche da me poco più che ventenne
Ma forse ero
Troppo giovane e ininfluente per essere messo a parte di disegni insurrezionali in caso di sconfitta o si dice più probabilmente di disegni di conquista del potere alla maniera cecoslovacca in caso di vittoria
Disegni che forse anche a me così giovane sarebbero apparsi un tantino demenziali
Nelle condizioni strategiche in cui era collocata l'Italia e non dico più nulla sul cinquantasei
Anche perché forse allora converrebbe discutere
Dell'altro libro insieme a questo c'è del libro recente di Bruno Trentin e degli Adriano Guerra sulle vicende di quel terribile a
Voglio dire soltanto e ha già detto molto bene Paolo Mieli
Il legame di ferro con l'Unione Sovietica
Non impedì al Partito Comunista Italiano di dare un contributo fondamentale alla costruzione della democrazia nel nostro Paese
E dico di più
Il legame di ferro con
Tutte le sue implicazioni anche aberranti
Non può indurre
A liquidare commessi in sessione l'impegno democratico i convincimenti democratici di Togliatti
Direi che altrimenti si semplifica tutto ma si semplifica un po'banalmente Togliatti puro esecutore della politica staliniana che simula
Adesione ai principi democratici
Si semplifica perché quello che ancora manca studiato discusso
E la coesistenza
Il
Nessuno impegno politico di posizioni e comportamenti assolutamente inconciliabili in via di principio
La posizione di esaltazione
Del
Del socialismo alla maniera sovietica per come li si era realizzato
Posizioni di fedeltà
Al partito comunista dell'Unione Sovietica comportamenti che comprendevano quel tipo di colloqui con l'ambasciatore costino S e invece posizioni e comportamenti che si risolsero non
Casualmente
In un contributo così fondamentale alla costruzione della democrazia in Italia dopo la caduta del fascismo compresa la elaborazione della carta costituzionale cioè e bisogna non dimenticare ieri non negare perché non avrebbe senso che Togliatti Togliatti
Un uomo importante del movimento comunista internazionale un uomo che aveva quel rapporto costanti arriva nello stesso tempo una sua visione
Della storia e della realtà italiana aveva una sua strategia politica
E e portava avanti una sua riflessione
Contraddittoria mai risolta ma una riflessione
Tale da non potere far ritenere che egli si identificasse con un obiettivo
Di a fare in Italia come in Russia di portare in Italia il modello sovietico e tutto questo per lo si comprende soltanto
Innanzitutto se si ricorda che il Togliatti che arriva al Napoli
Alla fine del mese di marzo del mille novecentoquarantaquattro e un uomo che ha alle spalle l'esperienza del fascismo l'esperienza del fascismo come l'avevamo i dirigenti del Partito comunista
Erano stati in esilio che erano stati carcerato che l'avevano i dirigenti di tutti i partiti antifascisti esperienza che li aveva assegnati che li abbia segnati tutti e chiavi ha fatto comprendere anche a coloro
Che all'indomani della prima guerra mondiale supposizioni
Radicali si direbbe oggi rivoluzionarie negavano la democrazia e la nazione abbia fatto scoprire loro i valori irrinunciabili della libertà della democrazia anche ed anche della nazione
E poi ancora via via nel corso degli anni perché
Agli atti a rione quarantaquattro
Cuore nel sessantaquattro è in quel periodo non breve
Tra gli atti firmati come un solo vi contribuì Massina dico
Nel processo di ricostruzione della democrazia italiana e io penso che quando si legge quella lettera
Del mille novecentocinquantuno a Stalin
Su cui si possono fare tanti commenti naturalmente anche quella lettera è una conferma del rapporto di fiducia
Ottanta da Stalin e Togliatti
Cioè quel passaggio
Qui dice ho trascorso diciotto anni
Della mia vita
Nella
Nella immigrazione
è stato lontano dal mio Paese è stato particolarmente difficile quando sono tornato in Italia mi è costato un grande sforzo
Riorganizzare tutta la mia attività beh qui c'è anche la componente del vissuto personale
Credo che che in sostanza Togliatti aveva impari ha preso non soltanto a riconoscere il valore decisivo
Della democrazia ma anche a viverla grazie
Ringrazio molto Giorgio Napolitano e prima delle conclusioni dell'amico Giorgio La Malfa sentiamo un momentino in due Authority rispondono subito
Se Elena Aga Rossi a chi è già una siepe ai Elena Varenne anzitutto ringraziare
Con lessi tutto ciò La Malfa imprese personalmente
Giorgio la Malfa per averci permesso di fare questa prima presentazione pubblica anche il libro
E e anche tutti gli attori per il loro per quello che hanno detto
Tutti osservazioni molto interessanti ecco io vorrei fermarmi solo cinque notti a rispondere al all'onorevole Napolitano e in cui sono per quella quella precisazione cioè l'URSS non era solo il la la guida lo Stato guida per i partiti comunisti ed alla vera pacchia quando Togliatti beh scrive questa lettera nel cinquantuno a Stalin per rifiutare o cercare di rifiutare perché non aveva il diritto di rifiutare poteva solo chiedere di non essere nominato
Con me
Presidente del Como intorno
Aggiunge alle parole che
Che non è che non è napoletano ha citato un'altra fase molto importante che non è di trovare
Dice
Abbiamo lodevole la pedana citato è stato particolarmente difficile quando sono tornato in Italia mi è costato un grande sforzo riorganizzare tutta la mia attività
Ho saputo farlo presentando nel Paese come politico comunista italiano tra virgolette era considerato e contribuendo così a un'OPA rapido sviluppo del partito
Ecco questo è un punto mi sembra fondamentale il fatto di mettere italiano tra virgolette perché Togliatti era un dirigente del comunismo internazionale la vera pacchia era l'Unione Sovietica
Gli interessi dell'Unione Sovietica ed hanno più elitari dispetto Ali a quelli italiani quindi quando si parla della delle piccole cose di cui ha parlato anche Mieli ma sono molto significativo il fatto che e si possono indicare all'Unione agli ambasciatori sovietica e attrezzature industriali che l'Unione Sovietica può ritirare dal da Germania prima che l'Italia posso a considerarle come parte delle riparazioni oppure come se si può sollecitare la occupazione di Trieste
Da parte di Tito queste sono esempi della priorità degli interessi sovietici esteri rispetto a quelli dell'Italia ecco un altro punto riguardo alla polizia al sorta di Salerno in realtà quando Togliatti
Rivendica lo chiede suggerisce a Stalin perché nessuno degli ancora vivi gentili dei commenti e poteva avere un'autonomia di decisione certamente quindi si poteva solo suggerire a Stalin di fare un'eccezione per l'Italia di non appoggiare il governo riconosce governo Badoglio ma di invece sollecitarne e la sua
Esclusione per organizzare un governo democratico questa è una grande iniziativa di Togliatti Roscoe non capisco perché la si vede si vuole negare Togliatti faceva avrebbe fatto così bene dell'Italia sollecitando un governo veramente antifascista
E non appoggiando
Il il buon governo Badoglio per un governo filo fascista e l'obiettivo era quello di concentrare tutte le risorse per la guerra ma come voi sapete il governo Badoglio venne riconosciuto nel marzo il primo governo Badoglio dei degli partiti antifascisti che partecipano al laboratorio è in aprile
Le vibrazioni tali dei Roma e nel giugno quindi primo vero governo antifasciste Governo Bonomi avviene solo due mesi dopo io credo che si potesse aspettare
E gli in realtà la quel cambiamento di quel quel passaggio tra dicembre e in marzo in modo significativo perché nel gennaio ci sono i partiti antifascisti che si uniscono a Bari e chiedono tutti uniti per la prima volta da liberali democristiani e comunisti la scusa abitazione del re e questo è un fatto molto importante che viene invece svuotato e annullato con la svolta di Salerno quindi lo stesso Lennon non è un atto gli anni di democrazia né di antifascismo
è un veloce un attimo che prima di entrare l'Italia e nella grandi coalizioni nelle come uno dei tanti esempi di grandi condizioni che io alleati occidentali e l'Unione Sovietica in quel momento che di stretta collaborazione delle potenze alleate sollecitavano in tutti i paesi prima occupati poi liberati tanto credo che nello stesso momento il loro citiamo in cui dimmi dove Togliatti chiedono al che che Alitalia per l'Italia spaccio ricezione c'è una lettera di Mitrotta partito in cui si chiede invece di smussare la suo polemica anti monarchica ecco questo un un in un punto precisazione cover ettari sgabelli e della politica italiana
Nella lotta all'interno del dello scontro che a Vienna in quel momento tra i partiti e il Governo Badoglio e la monarchia da una parte e poi nel la la la politica che gli alleati fanno ecco Pronto Italia
Che molto simile per quanto riguarda e sia gli eletti centrali che per l'Unione Sovietica
Stesse politiche viene fatta per l'Italia in per la Grecia e per la Jugoslavia cioè politica di grandi coalizioni per di concentrare ogni sforzo per lo contro la Germania ecco questo quando ne parliamo coi io credo che bisogna ripensare il concetto di democrazia
E noi siamo parla nata nel nostro libro è un libro sulla politica estera togliattiano non c'è dubbio che il Partito comunista ha contribuito nelle lotte per una maggiore giustizia sociale in quegli anni alla democrazia in Italia ma quello a cui si riferiva anche credo Palummieri nel suo intervento cioè la imposizione di una fondamentale a sostanzialmente anche democratica invece questo è un retaggio ripetendo comunista si è portato avanti
Per molti anni e che ha credo condizionato anche il vero sviluppo democratico d'Italia la mancanza di
Di sostanzialmente di diritto individuale scandalosa cosa si intende per democrazia quando non c'è libertà
Allora grazie se usare husky
Sbandamento per rispondere su questo problema dovrà svolta di Salerno io possono vedo molto chiara che non ci siamo spiegati bene il libro che dobbiamo appunto Tina ripensare non nostro modo di presentare
E documentazione e immagino perché in realtà in parole povere che cosa sta succedendo e con
Castro svolta di Salerno situazione politico di unità nazionale di unità
Fronte nazionale o internazionale contro gli otto del Comune contro il fascismo è una politica comune dico Veron sovietico di come interno di tutti anni di guerra
Per cui idee di entrare in caverna baldorie e non essere Antimo anarchico è una politico generale qualcosa cambia che cosa canne e noi abbiamo appartato certi documenti abbiamo apportato documenti
Che rappresenta una ovvero l'atteggiamento verso erre e le verso Badoglio
Dentro dirigente salvifica dentro i dirigenti di con l'Inter è questo il punto principale italie
Sì e presentata come un'eccezione elogiare
Menzionata che non lo stesso lamenta quando Dimitrov quanto agli atti firmati questo
Programma di azioni di comunisti anche un'anarchica che anche voi Doriana firma una lettera pro monarchica attecchito e di smussare i toni di propaganda contro re Pietro e così via che succede
Noi abbiamo riportato documenti per esempio interessante non random molto a lungo purtroppo non abbiamo in
Tradotto il testo tutto il libro scritto da ex ultimo ambasciatore sovietico in Italia Galileo Chini collega Orio che ne è ultimo ambasciatore fino a quarantotto quarantuno e futuro ambasciatore sadico
Costi del quarantatré tutti e due molto fortemente argomenta no contro partecipazione di governo Badoglio e più Badoni deve andarsene
Interessante non abbiamo introdotto il libro altri documenti per esempio che cosa scriveva
Ambasciatore le Xander dobbiamo da Salerno abbiamo chiesto i documenti ambasciatore Bergamo scrive
Perché ricordiamo a che prima di tutto taglia chi non sa che Bergamo costa ingenti Salerno non lo sa
Altrimenti non avrebbe mandato che sta disco presto lettere a stare in un primo marzo quando abbiamo già preparato tutte quattro già stava Salerno
E che cosa scrive dobbiamo da
Da Salerno
Lui riferisce che governo Badoglio è un nere reazione ed avrebbe che e non è assolutamente una figura molto complessa lui scrive su tre purtroppo non ce l'ho lacci persone che riferendosi forse altri politici con cui parlare
Dobbiamo lui riferisce che ride fino all'ultimo momento crede in vittorie tedesche agli ultimamente ancora non crede che i tedeschi possono essere sconfitti saranno sconfitti ancora
Nel momento che vede che Luigi un lamento troveranno qualcosa e per uscire non solo
Questo impazzì
E che succede e
Ma Bogomolov mondo il comandante
Di mantra renderlo baldoria e non è l'altare contro il re proprio tecnici punta molto importante
Se noi pensiamo alla fine di febbraio quarantaquattro
Posizione di ministero degli Esteri
E fortemente anche marchi canti peculiari nuovo come ripeto che non come cambiamento di politica generale di unità nazionale e così via ma contro questi figure come figure molto con permessi troppo compromesse contro
Contarci
C'è una posizione forte cambiata di dignità la vita agli atti contro re e contro Baglioni
C'è una posizione ed i partiti cioè avente come conosciamo contro re contro Badoglio c'è un diciamo a apporta sostanziali anche con gli alleati occidentali che possono benissimo cambiare
Badoglio come figura molto compromesse arrivare qualche figure di antifascista
Di provata che
Perché no anche qui c'è un grande problema mi pare che io da straniero vedo che c'è un punto Pierre Manesso ricrescita viale che svolta di Salerno è una cosa buona una cosa buona
E dal fido abbiamo altri vedere chi vuoi inventate ci va fatta
Ma in realtà in realtà si può vedere che unità nazionale secondo Rieti secondo il ministero dell'Interno deve togliesse i soliti tra secondo altri dirigenti di commentarlo
Può essere raggiunta meglio se sbarazza versiamo acidi questi figure come Badoglio e come re e facciamo a con qualcosa molto più diciamo è vicino al vero antifascismo
Che sta persone è stata rovesciata da stare in proprio gli incontri e qui non dobbiamo aspettare molto e perché diari di Dimitrios stanno per uscire e non è utile abbiamo utilizzato chiariti mi troverete circondo commenti del genere
E questo punto importante che si è a fine febbraio quarantaquattro qualcuna
Avesse voluto e di non scommettere quanti Charles
Aveva Badoglio chi sopravvive rimanere
Al sottoposto sarebbe rossonera reggicalze sul tenente un inesistente
Invece all'inizio di marzo non è bello ad olio rimane e c'è questo rovesciamento di opposizione Euclide andiamo a vedere l'originalità di Togliatti che cercare staccato menzionata
Vorrei ringraziare tutti nostri relatori per questa attente letture film nostro libro e che commenti molto interessanti molto stimolanti grazie specialmente istituto ma
Grazie grazie allora una lunga credo chiedo scusa giocherò ma non grazie
Io desidero molto brevemente concludere transito ringraziando in primo luogo il ministro Napolitano garage certamente ha trovato un'ora e mezzo del suo tempo per per partecipare a questa presentazione del libro in mezzo a molti altri vi si faccia faccende diciamo di governo
Che lo
Ovviamente lo impegnano diciamo molto grati perché segno di una grande attenzione
Al dibattito culturale che egli ha sempre avuto il tempo riesce a mantenere anche in queste condizioni di lavoro che oggi svolge in modo molto positivo
Io sono molto lieto come segretario dell'istituto porta il nome di mio padre per avere provocato questa questa discussione ringrazio molto gli autori del libro
E poi Piero Craveri Paolo Mieli
Napolitano per la straordinaria dibattito a cui
Siano dato luogo
Non sono naturalmente un esperto di di questioni di quel periodo né come testimone come studioso ma mi pare che le parole di Napolitano siano parole che fanno fare un passo avanti e diciamo così alla provocazione di Craveri e di Mieli mi pare che Napolitano fa un passo avanti giudizio così netto sunto di attivismo
Appena attenuato nella parte finale del suo intervento fosse la prima volta che io lo sento dire in maniera così così chiara
Le considerazioni dei bonus libro libro del del D Alia Colussi Zaslavsky lascia un senso di grande amarezza non so in quanti Dido lo abbiamo detto diceva giustamente non mi ricordo se caviglie omiletica univoche valletto è un libro che dà un senso di angoscia
Sospiro di sollievo per lo scampato pericolo quello che fuori è che il Partito comunista con il quale l'Italia ha convissuto Net è un partito antinazionale di assoluta pericolosità con dei collega i ha fatto bene Paolo Mieli a citare i soldi che sono episodi sintomatici di una terribile dipende e anche di un assoluto cinismo antidemocratico diciamo
In un certo senso
Uno di i resti sinteticamente rispetto al dopoguerra meno male che il Partito comunista è stato tenuto fuori dal potere perché quello che avrebbe comportato una vittoria del partito comunista in un qualsiasi nuove
Versata per l'Italia probabilmente la guerra civile casomai
Naturalmente questo non vuol dire lo ha detto Paolo Mieli
Il Partito comunista non abbia svolto una funzione una funzione positiva nella società italiana e addirittura e addio
Ho letto prima
Vuole Berlusconi e lo vota comprando
Lo del comunismo e
Un'area
è in un certo sì vero nella sua descrizione sta a
Non solo è risaputo ma e falso nell'equazione tra il comunismo e il fascismo cioè i
O non la stessa cosa anche se al limite poi fa il comunismo voler da ora maggiori passati a un regime ancora più di dittatoriale riesco io vi
Non riesca a mettere sullo stesso piano perlomeno della sua ispirazione ideale diciamo così
Due i partiti comunisti e lui non riesco a dimenticare che c'è stata una comune lotta antifascista diciamo tra i partiti democratici come partito Lazio
Diciamo di cui noi siamo gli eredi come repubblicani
E i partiti comunisti cioè questa parte mentre col fascismo non abbiamo avuto nulla in comune mai con i partiti comunisti e con il Partito Comunista Italiano c'è stato un pezzo di storia comune che è la resistenza la costruzione del
Ingo qui perché se uno guarda qui lo dico più come economista come come storico come saldo che sono psicologo la il volto del capitalismo il voto dei capitali dance di questo secolo straordinario progresso del capitalismo ha consentito
Il capitalismo è tale
Che ha avuto una dialettica una contrapposizione dialettica fortissima da parte del comunismo e dell'Unione Sovietica
Qualche danno fanno medicato se Galdo Rai c'è un altro scritto Carmen
Ha fatto un'osservazione intelligente cioè c'è una differenza di fondo su RAI fra il capitalismo dell'ottocento il capirebbe coro questa differenza di fondo è fatta di varie componenti una delle quali e il sindacato e il sindacato che non è pensabile senza l'esistenza di un grande movimento socialista ma anche di un movimento comunista internazionale ed anche della paura dell'Unione Sovietica cioè non è che la paura dell'Unione Sovietica abbia soltanto determinato il maccartismo ma anche minato una reazione di cambiamento e di progresso nella nell'società che te per tener conto per svuotare dall'perno per così dire di fronte alla sfida
Debbo dire che M io mi spieghi dico per m stato meglio non far parte di questo progresso dalla parte di un nel Partito Comunista cerchio così Giorgio Napolitano mi domanderei l'agenzia presidente se buona parte la tua vita non sono stati sprecati in cose di cui ieri non può essere fieri convinto delle cose
Via del movimento politico al quale appartengono diciamo così di cui mi debba vergognare
è esatta era una cosa che diceva Napolitano alla fine negli anni della guerra fredda furono anni di totale manicheismo per cui si era all'eccesso da una parte all'eccesso dall'altro rifuggono forse il Partito d'Azione certamente una di queste che cercò di mantenere pre una certo quale equilibrio non è che al tempo della cui
Rappresentavano queste di un solido e pubblicare italiani o i democratici di tutta Europa foss'
The dei berretti verdi diciamo così erano incerto senza angosciati da quelle che o delle decisioni degli Stati Uniti che consideravano sbagliate dalle quali cercavano il prendevano dei distanze con maggiore chiarezza e con maggiore coraggio di quanto non facevano i comunisti italiani rispetto all'Unione alla allunghi io avevo rispetto alla Cecoslovacchia
Che vorrei di e quindi diciamo il quadro
Va be'che legge queste storie legge questo questi libri riflette su queste cose e certamente meno che la storia del storia di cui del comunismo possiamo parlare al passato e meno male anche che il Partito comunista italiano è stato tenuto fuori dall'uscita dagli elettori non dalla cospirazione diceva giustamente
Averi questo è un punto molto importante l'ultimo che intravede ha toccato qui bisogna stare attenti a non descrivere la storia italiana così nei termini curate scritta il giudice Gherardo Colombo diciamo così cioè una storia di di cospirato pone per cui la destra cospirato contro la democrazia e la sinistra per così dire si difendeva da questa cospirazione le cose non stanno così per fortuna d'Italia avuto una dialettica democratica della quale poi il Partito comunista è stato parte in quanto forza di minoranza e in un certo senso oggi guardando la vita politica parlamentare di questi mesi scopre la mancanza sente la mancanza di un partito di opposizione della forza del partito comunista italiano cioè uno
Atti di governo
Mentre gli atti amministrativi di questo nostro
E se per i quali si domanda se non sarebbe meglio che ci fosse una forza un po'realizzata capace di presenza nel mondo della
E degli intellettuali capace di opporsi a quello che diventa un conformismo di maggioranza contro cui non esiste oggi opposizione laddove volevo mi faccio qualche volta che il a cui li
La vasche non può rispondere che si ferma prima che però è la domanda interessante detti di nascita di battere stasera e quando
Ito comunista italiano è diventato un partito democraticamente affidabile nella ipotesi che fosse diventato un partito di maggioranza cioè c'è stato un buon stasera Napolitano ha detto una cosa importante ha detto perlomeno non fino alla morte di Togliatti lo ha detto per la
La nettezza del quel tal titoli era un partito non affidabile quando
Tanta lo è diventato con Berlinguer lo è diventato con quelle importanti deliberazione di politica estera del settantasei settantasette alle quali fa riferimento
Napoli da o nell'ottantanove e questo è un punto delle
Potere io devo dire voglio col conclude
Lisciare il una
Una mio mio padre a seguito la sua storia la storia del rapporto con il con il pc diciamo così
Storia politica mio padre non so è intrecciata con la storia del Partito Comunista Italiano in quell'articolo che ha citato Napolitano su Foreign Affairs mille novecentosettantotto
Mio padre
Conta la sua storia del suo rapporto con il pc come il suo rapporto personale con Giorgio Amendola cioè dice quando i figli di di Giovanni Amendola si iscrivono al Partito comunista
Milano centoventisei ventisette questo è il momento più basso del
Della cultura e del pensiero Polito democratico cioè quando i figli Giovanni Amendola pensano che la lotta contro il fascismo possa essere condotta soltanto dal Partito comunista e dall'Unione Sovietica in quel momento ora è il momento della crisi assoluta del pensiero democratico democratico-liberale tutta la vita politica di mio padre può essere ricostruita con
Sì lo sfo
Posso il cumulo in condizione di Nobel minoranza e in condizioni di sostanzialmente di abbandono da parte del
Di larga parte del mondo intellettuale de in una condizione di isolamento politico
Di ricostruire una posizione democratica avanzata non comunista questo è sempre stato il sogno del Partito d'Azione posizioni del Partito repubblicano è la ragione per la quale non
Nella Cosa due nella cosa uno
Altre cose insensate l'identità di una forza democratica che non ha bisogno di altri aggettivi per così dire è con un punto che rimane
Dava che questo credono l'abbiamo iscritto ma parlo di cose diciamo di conversazioni
Padre spiegava l'apertura del dialogo con il Partito comunista italiano di Berlinguer
Ed in quegli anni settanta
Ma abbastanza inconsueta Regina vedo non l'ho mai vista né scritta né l'ho mai vista analizzati mio padre diceva il problema per il quale io debbo parlare
Il PC e aveva questo dialogo stretto questo dibattito questa grande attenzione riguarda il problema della morte di Tito diceva mio padre io voglio sapere debbo sapere se nel momento del può battito
E l'Unione Sovietica si rimpatri viola della Jugoslavia che andrà a pezzi non appena muove Tito
Io devo sapere se il Partito comunista italiano diventa la quinta colonna del RIS dei russi che saranno a Trieste o diventa non alleato nella difesa a
A indipendenza nazionale che sarà minacciata dalla presenza dei russi a Trieste
E quindi debbo dedurre da questa con considerazioni che egli a metà degli anni Settanta non considera ah se acquisito fino in fondo
Il carattere nazionale
E le diciamo così la le al verso la l'Italia del partito comunista italiano non lo considerava acquisito fino in fondo tanto è vero che le forme nelle quali egli pensava alla collaborazione di governo
Erano sempre forme
Guidate e dominate da una forza politica di maggiori dimensioni del Partito comunista cioè dalla Democrazia cristiana e e quindi una collaborazione condotta e in
Ecco i limiti ristretti di un tentativo da farsi per stimo in progresso del Partito comunista
Tanto da rischiare le conseguenze se quel processo si fosse rivelato troppo pericoloso per la democrazia italiana Sottana negli anni che vanno dal settantatré al settantasette cioè gli anni della solidarietà nazionale nei quali c'era certamente l'apprezzamento per le posizioni di Berlinguer la per l'evoluzione per quelle parole dette da Berlinguer ma nello stesso tempo Eva un dubbio di fondo mi dispiace che non ci sia Napolitano ma che perché di questo varrebbe la pena di discutere a fondo con l'ultima leva un dubbio di fondo se e in che misura quel partito comunista degli anni Settanta fosse considerabile una elemento di sicurezza per l'Italia nel momento in cui la situazione internazionale fosse diventata più difficile come gli prevedeva diventassero potesse diventare con la scomparsa del maresciallo Tito
Questo
Cioè molto molto complesse e
La l'interesse di questo libro naturalmente notevole a me fa molto piacere di aver potuto prestare per così dire alla alla circolazione la diffusione delle idee del libro di
Russia dignitoso al Falaschi la sede
La l'occasione dell'istituto ed anche per la cortesia dell'Istituto latino Americano che noi ringraziamo la bellezza straordinaria di questa sede noi ringraziamo tutti i presenti e
Diamo appuntamento alle prossime iniziative dell'istituto
Noi andiamo poi nella sede dell'Istituto la Malfa che in via Sant'Anna numero tre tredici è qui dietro alle spalle di San Carlo ai Catinari si versa un bicchiere di vino per
Ah va via Santa calci