"Democrazia e identità nazionale: riflessioni dal confine orientale" incontro promosso nell'ambito del seminario "Il ruolo della memoria nella politica contemporanea"

Le variazioni l'adeguatezza anch'innanzitutto desidero dare e ringraziare avere accettato l'invito e l'Università di Trieste via
Il seminario sul tema
Il ruolo che la memoria nella politica contemporanea
Promossa dal Dipartimento di Scienze politiche della nostra università
Ha già approvato attuazione per tutte e tre le sue dimensioni previste quella scientifico accademica quella didattica e quella politico culturale
Certamente oggi raggiungiamo al vertice di quest'ultima fase che dall'esperienza fatta
E quella che ha suscitato il maggiore interesse da parte degli studenti
Avremmo preferito che anche questa manifestazione si svolgesse all'università
Al pari delle altre
Alcuni impedimenti di natura tecnica ci hanno portato in questo prestigioso teatro gentilmente concesso dalla nostra amministrazione comunale
Il seminario destinato agli studenti dei corsi scienza della politica e di politica comparata
Tenuti dai professori Ligorio mattinale Paolo Seganti
Che ringrazio per l'iniziativa appresa insieme ovviamente al direttore del dipartimento di Scienze Politiche professor Pontecchio il seminario dicevo trova oggi un uditorio molto più numeroso di quelli avuti finora l'importanza del tema trattato la rilevanza degli interlocutori
Ci hanno suggerito infatti di aprire per quanto possibile l'iniziativa ai triestini
Come è apparso dagli interventi di questi giorni sulla stampa vi sono persone non numerose per la verità convinti che i nostri studenti abbiano diritto ad una università che dia loro la possibilità di affrontare anche temi legati al presente e non solo al passato
Desidero osservare infine che a nostro giudizio è opportuno che l'università non si isoli
Ma si inserisca decisamente nella vita della società
Solo così facendo potrà essere utile a tutti come del resto confermano i risultati ottenuti con precedenti iniziative similari
Ringrazio nuovamente il Presidente onorevole Violante e l'onorevole Fini e prego il professor mattina illustrare le finalità del seminario
Signor presidente della Camera onorevole Luciano Violante
Onorevole Gianfranco Fini rettore mercato autorità cari colleghi e studenti gentile pubblico
Introduco l'incontro di oggi tra i due autorevoli ospiti degli studenti dell'ateneo triestino presentando il tema che costituisce l'oggetto della nostra discussione
L'argomento sul quale vorremmo sollecitare la situazione può essere formulato nei termini seguenti
Quali iniziative le istituzioni democratiche possono adottare per consolidare tra i membri della comunità i vincoli di solidarietà che consentono di riconoscersi nella Repubblica e in grado la democrazia di alimentare tra i cittadini il riconoscimento nella patria comune anche in presenza di spinte dis negative molti pregiudiziali ideologicamente dividono la comunità
La questione come è noto e tutt'altro che astratto
Va certamente considerata nel contesto del più generale tentativo che due istituzioni politiche stanno compiendo bisogna forzare i fattori di coesione nazionale per riassorbire depressione disgregata fisica provengono al Nord da un preciso progetto politico
E al sud dalla crisi economica e della criminalità organizzata
A Trieste la questione ha assunto caratteri specifici
Perché è il mantenimento del senso di appartenenza nazionale delle misurarsi con l'esistenza di memorie divise sviluppati sì in modo antagonistico
L'una contro l'altra e perciò non riconducibili all'interno di una comune memoria nazionale
La contrapposizione e d'arte misura da attribuire al fatto che come è risaputo
Nelle terre dell'Alto Adriatico i TIR i totalitarismi più aggressivi del ventesimo secolo cioè il nazismo il fascismo da una parte e il comunismo dall'altra
Si sono scontrati con maggiore durezza inasprendo i drammatici conflitti nazionali già esistenti nell'aria
E perseguitando con pervicace determinazione quanti non fossero immediatamente omologabili per lingua delle Regione o convinzione politica
D'altra parte negli ultimi tempi molte cose sono cambiate per molte cose stanno ancor più cambiando anche a Trieste
In particolare la fine dei regimi comunisti dell'Europa centro orientale ha favorito l'avvio dello scongelamento tra posizioni in passato Isildur Sibylle mente inconciliabili
Grazie a quei cambiamenti è stato anche possibile organizzare d'iniziativa odierna che fino a poco tempo fa sarebbe stata inconcepibile
Mentre ora il gettone del caro il Dipartimento di Scienze politiche hanno potuto contare fin dall'inizio
Sulla collaborazione convinta e partecipe dei dirigenti locali di Alleanza nazionale del partito democratico della sinistra
Naturalmente avremmo potuto chiedere anche la collaborazione dei rappresentanti locali e nazionali dei partiti che si sono attivamente battuti per non rimanere schiacciati dalla contrapposizione dei due totalitarismi
Penso in particolare ai rappresentanti delle grandi tradizioni liberale socialista e cattolica tanto vive a Trieste e tanto importanti nella storia politica e civile della città
Il non averlo fatto costituisce sicuramente un limite dell'incontro odierno
Al quale cercheremo di rimediare in un prossimo futuro proseguendo la riflessione avviata dal Dipartimento di Scienze politiche sul ruolo della memoria l'apolide Cocu contemporanea
La scelta che continua il lavoro di molte settimane effettuato con gli studenti e con studiosi di diverse competenze di cominciare la nostra il seme pubblica con il presidente della Camera dei deputati onorevole Gianfranco Fini ci sembra in ogni caso giustificata dal fatto che le nostre due autorevoli ospiti sono stati tra i più attivi
Negli ultimi tempi nello sviluppare la riflessione sul tema della memoria storica dell'identità nazionale
Non ci ha perciò sorpreso la loro piena disponibilità ad incontrare i nostri studenti per rispondere alle loro domande e ciò credo sia di buon auspicio per la uscita della nostra iniziativa tuttavia perché i risultati del nostro incontro siano conformi alle positive aspettative dei promotori degli ospiti
E a quanto ci dicono i sondaggi per la maggior parte dei triestini opportuno cercare di evitare fraintendimenti
Perciò
Mi sembra possa essere utile a fermare subito con estrema chiarezza
Che non abbiamo alcuna intenzione di favorire artificiose le sue composizioni tra le memorie divise
Su questo punto credo che interverranno diffusamente i nostri due autorevoli ospiti ma per quanto attiene l'università
E in particolare per quanto riguarda quella parte della comunità scientifica che io rappresento certi studioso di scienza politica o l'obbligo di chiarire che noi siamo profondamente convinti
In base anche dei risultati delle nostre ricerche bellica impossibilità di promuovere la formazione di una memoria comune che unifichi le memorie divise
Un tentativo del genere sarebbe sbagliato
E in ogni caso destinato al fallimento perché la fissazione nella elaborazione della memoria un fatto privato
E poi e la sua evoluzione avviene lentamente nel corso delle generazioni
La memoria dell'antifascista del partigiano del triestino di religione ebraica o di madrelingua slovena
Del soldato della repubblica di Salò
Dei tanti cittadini comuni che hanno sofferto la ferocia della guerra e hanno subito la violenza di quanti utilizzarono la sopraffazione fisica come strumento per affermare i loro programmi non si possono unificare
Tra quelle memorie non è possibile alcuna riconciliazione
Ferma restando questa consapevolezza noi riteniamo che sia possibile è necessario costruire un ponte al di sopra delle memorie conflittuale
Un ponte che consenta ai cittadini di diversa formazione appartenenza politica di incontrarsi su un terreno comune
A nostro avviso l'incontro può avvenire solo in virtù di un forte investimento emotivo a favore della democrazia e della solidarietà patriottica
Tale investimento ci impegneremo in per un aspetto a promuovere una comune cittadinanza politica
Garantite dalle istituzioni democratiche a vantaggio di tutti i cittadini
A prescindere dalla loro fede religiosa dalla lingua e dal colore della pelle
Per un altro aspetto quell'investimento ci indurrebbe a riconoscerci impegnati da un vincolo di solidale appartenenza e fedeltà alle istituzioni repubblicane
Un vincolo che impegna mutuamente anche gli avversari politici poi il resto
Separati da progetti politici diversità ricordi conflittuale
Questo approdo comune potrebbe favorire una riflessione più consapevole ed equilibrata sugli errori del passato
Consentendo di indicarvi con chiarezza le nuove generazioni per evitare che i giovani ripropongano stancamente
Interpretazioni simmetriche sulle responsabilità politiche della grande tragedia collettiva che ha investito Trieste tra le due guerre e nell'immediato secondo dopoguerra
Per evitare che si corrano il rischio di incamminarsi sulla strada senza sbocco dell'odio ideologico e della intolleranza Inter eh
Noi riteniamo che se non vestita di Trieste sarà in grado con iniziative quali quella odierna di far compiere un salto qualitativo al confronto tra le generazioni sul tema della memoria della democrazia e della nazione
Avrà sicuramente offerto un contributo positivo alla rinascita civile culturale della città
In ogni caso con questo intendimento abbiamo organizzato con gli studenti i numerosi incontri settimanali dei quali sono emersi tre questioni che saranno alla base delle domande che i nostri giovani rivolgeranno agli autorevoli ospiti
L'interesse con cui gli studenti hanno risposto all'iniziativa impegnandosi ad approfondire con grande serietà
Lo ripeto con grande serietà temi difficili ed è emotivamente gravose
Si fa sperare che l'impegno della nostra istituzione sia stata consono alla missione più elevata assegnata all'università
Che è quella della trasmissione attraverso le generazioni dei principi fondanti della civilizzazione
Un compito cruciale ed indispensabile perché il principio della libertà della tolleranza della solidarietà democratica non vanno considerati ormai come acquisiti una volta per tutte
Ma hanno bisogno per ogni generazione di essere riproposti convocati combattendo contro l'attitudine purtroppo radicata nell'animo umano di cercare il proprio vantaggio con l'aggressione e l'umiliazione dei più deboli e degli indifesi
Vorrei concludere questa mia presentazione del tema del nostro incontro sottolineando che il confronto tra le generazioni
E tra avversari politici ancorato alla democrazia e alla solidarietà patriottica può a mio avviso contribuire positivamente al anche aveva già avviata rinascita economica e sociale di Trieste
Favorita dal nuovo contesto geopolitico dell'Europa postcomunista
Dopo il superamento della divisione dell'Europa in blocchi politico-militare contrapposte l'Italia ha cominciato a sviluppare un'autonoma politica estroversa all'Europa centro orientale
Ma perché tale politica sia efficace e duratura nel tempo l'Italia ha bisogno di Trieste
La città certamente collocata in una posizione geografica molto favorevole ma Trieste dispone anche di un grande patrimonio di tradizioni di competenze tecniche culturali finanziaria ed organizzativa che stanno biglietti coordinandosi attorno ad un grande progetto non ancora del tutto definito
Banda per molti aspetti già visibile un progetto di cooperazione economica e politica culturale con l'Europa centro orientale e il resto del Mediterraneo
Una città che nutre legittimamente dalle ambizioni ha bisogno di un ceto dirigente che sappia coniugare costruttivamente i valori della democrazia e della nazione
Ciò consente consentirà al nuovo ceto politico ed economico che emergerà dalla città nei prossimi anni
Indicare alla comunità che la strada della collaborazione e non quella della divisione produce prosperità
Che la fiducia reciproca non l'ostilità preconcetta lento non degna di essere vissuta la grande avventura della vita grazie per la vostra attenzione
Ora iniziamo il nostro incontro entrando più nel merito cominciamo dando la parola all'onorevole Gianfranco Fini prego domani
Potrei dire tralascio e convenevoli siccome convenevoli non sono doverosamente ringrazio a mia volta
Non solo per l'invito
Ma anche per il coraggio coraggio
Civile
Di chi ha voluto questo incontro
E cerco immediatamente rivolgere qualche considerazione nei tempi che mi sono assegnati
Per
Tentare di dimostrare
Non soltanto l'importanza dell'incontro ma anche e veniva ricordato molto bene poc'anzi la necessità di inquadrare ciò che verrà detto durante questo incontro seminario in una cornice e non sia tanto di carattere politico
Usando questo aggettivo nell'accezione comune quanto di carattere culturale di carattere nazionale
Parto da una convinzione che non è solo mia ma che in me e in Alleanza Nazionale radicale
La convenzione dell'assoluta necessità di definire quella che è stata chiamata una memoria storica condivisa da tutto il nostro popolo
Nel momento in cui il dopoguerra il lungo quasi interminabile dopoguerra italiano e per davvero finito o comunque sul punto di Fini
A me pare che l'Italia si in ritardo rispetto ad altri popoli europei che per molte ragioni storiche
Hanno maturato assai più Dinoi una memoria storica universalmente condivise
Tuttavia il ritardo deve essere colmato e bisogna farlo rapidamente
E anche la politica può farlo
Cosciente di avere un compito importante
E lo dico non soltanto perché sono pienamente convinto della ruolo nobile non meramente gestionale che la politica deve avere nella società italiana
Un ruolo tanto per intenderci che svolgo una funzione educativa specie per i più giovani
Ecco perché è importante che una università organizzi un convegno come quello in cui stiamo dando luogo
Funzione educativa che ovviamente diffonde consolidi dei valori e dei principi
Innanzitutto valori e principi di libertà
Ma dico che la politica deve contribuire alla definizione di una memoria storica condivisa su tutto il nostro popolo
Anche per altre ragioni
La prima tutt'altro che secondaria
Consiste nel fatto che il nostro popolo deve confrontarsi alle soglie del un secolo con un progressivo venir meno del senso di appartenenza alla comunità nazionale
Che da un lato trova già un'espressione politica
In quella che a mio modo di vedere una folle pretesa secessionista
Ma dall'altro lato affonda le sue radici questo progressivo venir meno nel senso di appartenenza
Proprio nell'assenza di una memoria storica condivisa da tutti gli italiani
Si potrebbe dire che l'odierno scava suo sentimento nazionale degli italiani è anche la conseguenza del fatto
Che per decenni gli errori e gli orrori
Del nostro recente passato non sono stati compresi
Nell'accelerazioni non sono state ricomposte
Anzi si è cercato più o meno intenzionalmente
Di renderli e Terni
Con il risultato di tramandare ai più giovani
Alla mia generazione alle tante generazioni post belliche
Le ferite
E gli orrori di una guerra e di una guerra civile
E di farle sanguinare anche molti anni dopo
Sotto forma di odio ideologico e in alcuni casi anche sotto forma di violenza fisica
Io credo che uno dei momenti più difficili per i nostri padri
Negli anni recenti che abbiamo alle spalle sia stato quello in cui l'Italia che quasi quotidianamente verificava le esplosioni di violenze che coinvolgevano i giovani vedeva anche quei giovani riferirsi come modelli comportamentali
Ai protagonisti dello scontro bellico
Ricordo i primi militanti delle Brigate Rosse che si rifacevano al modello partigiano
E per i militanti dei Nuclei di azione rivoluzionaria che si facevano ai milite della Repubblica sociale trenta anni dopo la fine di una due
Ora se la patria evoca un insieme di valori di credenze di eventi storici vissuti in comune da un popolo
Secondo la definizione che ne diede Mazzini
Oppure più semplicemente se la parte della casa comune di un popolo
è difficile negare che oggi in Italia è scarso il sentimento nazionale
Anche perché dopo la guerra ed in particolar modo la guerra civile
Non si è ricomposta in modo sufficientemente ampio una memoria storica comune
Non si è ricreata per dirla con le parole dello storico Aldo Schiavone l'identità della patria disintegrata sì l'otto settembre del quarantatré
Credo che a questo obiettivo nobile di vivificare un'identità nazionale basata su valori condivisi da tutti gli italiani e sorretta da una memoria storica comune mirasse il presidente Violante
Quando in occasione del primo discorso pronunciato alla Camera il giorno della sua elezione disse
La Resistenza non appartiene ancora la memoria collettiva mi chiedo se l'Italia di oggi non debba cominciare a riflettere sui vinti di ieri
Non per sposare revisionismi falsi ficcanti
Ma per cercare di capire i motivi per i quali migliaia di ragazzi quando tutto era perduto si schierarono dalla parte di Salò e non dalla parte dei diritti e della libertà
Oppure quando spero che il Presidente mi perdoni se addolcito insistentemente ma non è soltanto il riguardo per la sua persona è il dato secondo me culturale contenuti in queste parole
Oppure quando in occasione della cinquantesimo anniversario di fondazione della Repubblica tornando sul concetto disse
Non chiede di voltare pagina
E questo andrebbe detto soprattutto a chi non ha capito lo spirito di questa iniziativa chiedo di leggere quella parte
Voi rivolgendosi ai militanti
Della guerra di liberazione ci avete insegnato a non avere una concezione proprietaria della Liberazione ad avere un'idea nazionale
Ma questo carattere nazionale non impone la necessità di conquistare a questo valore anche quelli che sono testimoni erede dall'altra parte
Credo che da parte sua la destra abbia contribuito con percorsi ovviamente distinti diversi
A definire una memoria storica comune con la nascita di Alleanza Nazionale e le tesi di Fiuggi
Dove scrivemmo
Vi è un chiaro rapporto con la storia del Novecento non ha tuttavia necessita solo la destra che deve fare i conti con il fascismo al pari di quanto altri debbono fare con l'antifascismo
Se infatti giusto chiedere alla destra italiana
Di affermare senza reticenza
Che l'antifascismo fu il momento storicamente essenziale per il ritorno dei valori democratici che il fascismo aveva conculcato
Altrettanto giusto speculare e chiedere
A tutti di riconoscere che l'antifascismo non è un valore assestante e fondante e che la promozione dell'antifascismo da momento storico contingente a ideologia fu operata dai paesi comunisti e dal pc per legittimarsi durante tutto il dopoguerra
Non tutto l'antifascismo è stato infatti antitotalitarismo
Erano certamente antifascisti anche coloro che proponeva con il modello di Stato sovietico
Una gerarchia di valori assolutamente totalitari nega torri della democrazia dei diritti più elementari della persona umana e della libera
Queste le parole di Fiuggi ma credo che non si possa dimenticare perché siamo a Trieste che nella Venezia Giulia
L'antifascismo di matrice comunista era anche profondamente antitaliano
Relatore non solo di una democrazia liberale ma anche di una identità nazionale
E quanto la destra ha detto recentemente a Verona sulla necessità di preservare la memoria
La distinzione operata tra il passato che deve passare e la memoria che al contrario deve rimanere non soltanto negli individui ma nella coscienza di un popolo
E quindi la necessità di prima necessità di preservare la memoria
Degli italiani
Deportati nei lager nazisti soltanto perché ebrei
O degli italiani infoibati soltanto perché italiani
Non è stato un espediente dialettico
Al contrario è stato il tentativo sincero di comprende nel senso etimologico della parola
Prendere con sé farsi carico farsi carico di una memoria divisa la memoria del recente passato
Per farne discendere una memoria comune
Tra memoria storica condivisa identità nazionale e democrazia io credo che vi sia un nesso strettissimo
Specie in Italia dove e faccio mie le parole di Saverio Vertone
L'Italia ha trovato l'identità nazionale quando ha perso la democrazia che ha smarrito l'identità nazionale quando ha ritrovato le libertà democratiche
Ecco rendere inscindibile il nesso tra identità nazionale democrazia significa a mio modo di vedere leggere tutte le pagine della nostra storia non solo alcune
Non solo quelle che sono più convenienti ad una parte politica
Significa a ricucire una memoria strappata
Significa dare ai più giovani dei valori che siano davvero universalmente condivisi
Ecco io credo che questo convegno di Trieste
Città simbolo di tanti dolori
Se contribuirà a definire la ricucitura di una memoria strappata
Avrà sicuramente reso un buon servizio non soltanto alla città
Non soltanto se ne saremo capaci alla politica ma credo per davvero a tutta la democrazia italiana e attenta la nostra comunità nazionale
Accertato lombardo Quintieri
L'invito dell'università
Per il prestigio che a questa università
Per il metodo di studio
Perché era un'occasione per capire e per il prestigio dell'altro interlocutore dell'onorevole Fini
Il confronto qui naturalmente e con voi studenti e dopo profili Dio no possibilità tempo lo saremo in tanti altri posti e stiamo per ascoltare come è fatto
C'è un fianco Fini
Rispettare questioni che voi corrette
Devo dire che
Mi avvicino con una certa umiltà queste questioni
Perché sono Esterno
All'esperienza di Trieste del confine orientale
E credo che ciascuno di voi
Presente in questa sala a moltissimi così ad insegnarmi
E moltissimi sentimenti dentro suoi propri
Che nessuno può fare l'arroganza e decifrare
Condotti sviluppare
Mi sono sforzato dopo la caduta del muro di Berlino
Di capire quello che la versione ufficiale della storia italiana aveva confinato nella dimenticanza
E mi sembra insistendo sulle cosa credete studiato che forse non c'è nulla che è stato più dimenticato dalla storia di Trieste del confine orientale nella storia della Repubblica italiana
E allora
Io credo che l'importanza di questa discussione
Che ripeto il fatto che una università
E nella tradizione italiana è stata separata dalla società
Si raccorda ad un esponente politico che lo sprint istituzionale per porre questioni
Riguardano la vostra generazione
E le generazioni che verranno
Sulle deformazioni inevitabili che ci sono stati su questo incontro vorrei dire solo due cose
Guardate ragazzi la legittimazione ognuno se la conquista
Per i valori che ha
Per le cose che fa e per il consenso che ha
Non ci sono e grotte assolvo in politica nella storia nessuno può vedere l'arroganza verso Verona la storia cittadini valori infatti che legittima non legittimo
E voglio dire che Italia riconciliata da tempo
E credo che ciascuno abbia diritto alla sua memoria
è il rapporto con se stesso con l'esperienza con la storia
Ognuno ha diritto alla sua memoria
E le memorie possono essere anche divise
E la storia che non può essere divisa
La storia deve essere unitaria
E quando per convenienze alcune pagine sono state girate in fretta o non sono stati eletti o sono state cancellate
Noi oggi siamo nelle condizioni dopo la caduta dei muri dopo la caduta del bipolarismo internazionale siamo delle condizioni politiche e culturali per riempire quelle pagine eccetera anche quelle che non ci fanno piacere
Perché il coraggio di una cultura e coraggio della politica sono anche questo
Io credo che ci siano molte cose
Che nel resto d'Italia non sa Trieste e del confine orientale
Reagendo con i documenti parlando con amici
Indicate dieci ma possono essere cento mille e ciascuno di voi può aggiungere un'altra
Credo che molta parte di Palermo sappia che la storia tragica del confine orientale comincia ottant'anni fa
Dopo la fine della prima guerra mondiale
Credo che molta parte d'Italia non sappia c'era oltre alla tragedia dell'esito del della Risiera
Inoltre la tragedia delle foibe
C'è stata tre generico NARS
Credo che pochi sappiano
Che questa terra Mutolo pensionati su Rapa avuto la deportazione avuto peso dovuto residuo
Forse pochi sanno nessuno sa che l'oppressione del fascismo fu fatta nei confronti di italiani che parlava un'altra lingua ma erano italiani e che solo perché parla un'altra lingua furono presi scritta in atti
Non so quanti sanno che la Repubblica sociale è stata qui più fantoccio che altrove
E che tuttavia il dominio nazista qui si è presentato in modo diverso che altrove come portatore dormito mitteleuropeo e quindi acquisito consenso
In alcuni strati
Non so quanti sanno del resto d'Italia che questa terra e quella che ha pagato di più
In termini di vite umane
Di violenze durante che dopo la lotta di liberazione
Non so quante sanno che qui ci sono state sono state sentite due liberazioni
Non ancora vedi alleati
E l'altra quella dell'esercito jugoslavo
E cioè resistenti italiani sono divisi
Credo che pochi sappiano che la sconfitta della seconda guerra mondiale è stata pagata qui sono qui
E quindi e quei giorni che per tutto il resto d'Italia sono stati giorni di pienezza della democrazia e di costruzioni piena delle proprio turrita di governo qui non so non ho avuto quel segno
E quel Governo militare alleato durato ancora per cinque decenni
Dovunque i cittadini italiani che hanno avuto i beni distrutti dalla guerra sono stati ugualmente risarciti
Quel no
Ancora oggi
E questo problema resta gravissimo
C'è la questione dei ben oltre confine
E non so quanti sanno
Per la tragedia dei profughi istriani che quando vennero da questa parte
Furono da parte degli italiani considerati traditori
E insultati
Sono dieci cose credo che potremmo conto aggiunge tante altre
C'è stato un dolore di questa parte d'Italia non condiviso dall'altra parte l'Italia questo
Un dolore che si è separato
E che è stato separato
Io credo
Che oggi
Trieste serva all'Italia
Teste se fa l'Italia
Perché da Napoleone impunità a metà dell'Ottocento all'Ottocento impunità viabilità guardato la nazione italiana si è formata
Per separazione da ciò che stava a destra
E per assimilazione calcio questa controversia
Ora la caduta del muro di Berlino ci consente di cominciare a scrivere la storia con le nostre mani
E l'Italia vedete sarà forte in Europa come credo tutti noi speriamo indipendentemente dalle idee che abbiamo in testa e dalle tessere che devo intasca come tutti noi speriamo se si presenta con due specificità
Con un suo raccordo privilegiato culturale ed economico col centrocampo
E come Paese fortemente insediato del Mediterraneo
Trieste si trova al centro di entrambe queste prospettive
E d'altra parte se noi guardiamo quello che si sta sviluppando concretamente
Da questo punto di vista
Il corridoio multimodale da Kiev
Che dovrebbe attraversare praticamente cento Coppa e tutta la Pianura Padana
Da questo nel corridoio adriatico mente al porto di Cervignano e infine la concessione che credo che si sia conclusa proprio ieri avanti revoca giorno fanno terminate settimo nulla gli olandesi che farà di Trieste il vero porto della Mitteleuropa
E devo dire che e tutte queste cose non sono le vecchie concessioni
C'è un'altra cosa
Sono il presupposto strategico del nuovo polo della città
E io penso che Trieste possano davvero essere
Ma che ha una grande piazza di questa Europa nuova
Ma piazza intesa come il luogo dove si incrociano le persone le culture le merci i valori
Perché estere mila ottocentosessantatré mila novecentodue pensate per cinquecentosessanta testate giornalistiche cinquecentosessanta testate giornalistiche
Poco dopo tanta tre per cento l'italiano perciò gli slavi francesi tedeschi greci e così via
Certo è una grandissima storia e da questo punto di vista io credo che Trieste molto da insegnare all'Italia anche sul terreno per la competenza perché ci sono state le grande lacerazioni le palette discuteremo ma c'è stata anche la convivenza
E siccome i Paesi europei dovranno abituarsi
Ad essere presi multietnici
Che non vuol dire soltanto persone con pelle diversa di colore diverso delle persone con culture con abitudini contraddizioni con religioni diverse l'Islam è la seconda regione italiana
Io credo che quello che qui si è creato esso costruito di positivo perché tanto possa servire all'esperienza italiana
Infine
Io ringrazio Gianfranco Fini per aver ricordato alcune delle cose più mi è capitato di dire
Io credo che una delle cose più terribili
Che può capitare ad un Paese le vere pezzi di questo paese che si appropriano d'un pezzo di storia che dicono questa roba nostra
Tu hai a chi discute guai a chi parla
Guai a capire
Perché capire vuol dire eccetera
Io credo che non c'è futuro nella vita di un Paese se dovessero che il padre prevalere posizioni come queste
Andare avanti vuol dire capire
E capire è presupposto per andare avanti
Vedete la memoria può essere una cambia
Con motore
E il futuro può essere o un alibi
Una costruzione
Credo che quello che ci unisce qui persone diverse con esperienza in ruoli diversi
Perché noi crediamo tutti insieme altrimenti non saremmo qui che la memoria è un motore e che il futuro è una costruzione
E che la memoria non è un un'arma che è una formalità certamente ma oltre a memoria cioè la storia
E nelle more può essere divise la storia no
Io credo ripeto che l'Italia sarà più forte
Se i valori della Liberazione saranno più condivisi catodico come perché in questa veste sono qui
Come presidente della maggior assemblea rappresentativa politica italiana che è quello che perché c'è stata lotta di liberazione perché l'Italia è stata l'unica Repubblica
In Europa costruita dopo una lotta di liberazione dal nazifascismo
Ci sono le responsabilità te pensiero del movimento comunista in questa parte
Berardi
Ci sono le responsabilità del pensiero del movimento fascista non si tratta dunque
Come dire di contrapporre in memoria l'altro mostra l'altro si tratta di capire legge tutte le pagine poi ciascuno su queste pagine lette si faccia la sua opinione si costruisca la sua memoria usi propri argomenti si misuri con l'altro ma guai a dire non si discute
Guai a dire non si parla
La nostra modernità
Trieste e sapere coraggio di parlare di discutere e di connettere insieme in Italia è stata per troppo tempo come tante una paese di disconnessione cioè ogni pezzo per sua parte
Dobbiamo cercare di connettere
E costruire valori comunemente condivisi
Io credo che qui la solitudine di giustizia sono stati più grandi che in qualunque altra parte d'Italia
Ma proprio per questo quello che è successo qui
Ci aiuta a capire gli errori un dobbiamo pur fare
E caratteri che deve vedere l'Italia che vogliamo costruire
Ecco i nostri due ospiti hanno a anticipato già affrontato alcune determini sui quadri noi abbiamo avuto l'opportunità lavorando nelle scorse settimane
Quindi credo che sarà anche più agevole ritornare su alcuni di questi argomenti dove cominciando subito con le domande che i nostri studenti rivolgeranno al presidente Violante all'onorevole Fini
E quindi comincerei con prego si presenti torna al presidente Violante l'onorevole richiamata nell'anno calda poco terminato gli studi in questa facoltà e sta seguendo il seminario sulla memoria storica
Sono inoltre sposata con un cittadino italiano di madrelingua slovena anch'egli studente nella stessa facoltà di Scienze politiche nella nostra università
Non è per porre la domanda appartenga placherà questa mia ultima considerazione condizione agganciandomi alcune cose dette da lei Presidente Violante rivolgendo entrambi
Cancellara una piccola Nissan nel corso dei miei studi io appeso al plenum Grazia un insieme di norme istituzioni e i valori che possono avere metalliche varietà ai tanti compiti anche quella di tutelare specifico comunicare etnico linguistiche
Assicurandosi nello stesso tempo la loro fedeltà alle istituzioni dello Stato la mia domanda è buonista cosa possono fare oggi le istituzioni locali tristi e antipolitici affinché illumini forse nominare la nuova identità partecipa anche a Siena neanche i cittadini italiani a ripristinare l'intera pubblica temendo l'idea
Prego onorevole Violante se vuole cominciare a rispondere sì certo
Io credo che la questione di fondo che riguarda
Cittadini italiani di lingua slovena ma riguarda poi credo tutti i cittadini
E quello di costruire un rapporto di cittadinanza
Con lo Stato
Fondato sulla capacità
Dello stato di dare fiducia e di dare i servizi
Ha presentato insieme questo Dell'Atti apparentemente eterogenei fiducia e servizi
Perché vedete quando c'erano i muri
E la contrapposizione la democrazia aveva un connotato prevalentemente ideologico
C'erano due concezioni completamente diverso democrazia e poi lentamente sono avvicinate ma dovrei dire ciò le concezioni quelle che richiama quello da questi nel suo intervento retribuite diverso è totalmente diversa
Ora caduto il bipolarismo della democrazia dette quelle che mi assista fiducia
Deve guadagnarsi la fiducia perché vedete se
La scuola non va l'università non funziona I trasporti non vanno gli ospedali non danno salute il cittadino dice va bene ma questa democrazia scusami se
E allora il problema che ne abbiamo
E le gare insieme fiducia e capacità di costruire le condizioni perché italiani di lingua italiana di lingua slovena di qualunque tipo di chiunque perché quei due che non c'è più la differenza evidentemente si sentano tardi
E quindi io credo che noi siamo la quinta potenza economica del mondo non stiamo parlando in un Paese disastrato
E siamo tali grazie ai sacrifici che tutti hanno fatto politica italiana con lingua slovena gli atti così per l'Italia sta già pagando gli italiani stanno già pagando un prezzo di appartenenza diciamo così ad un Paese che si sviluppa che va bene
Io credo che per quanto black riguardo alle istituzioni locali non c'è qualcosa di diverso da quello che possono fare può fare istituzione nazionale
Il punto di fondo se mi permette uno che la differenza di lingua non sia condizione preferenze trattamento
Se questo è il punto di fondo fondamentale altrimenti altrimenti non si capisce niente poi c'è la questione della tutela le minoranze linguistiche tutto quello che si deve fare per carità ma la questione di fondo e non fare ghetti
Non ricostruire Mourinho ricostruire Vietti
E considerare il fatto che ci sia un italiano che parla la lingua la lingua della lingua ci una variante di ricchezza questo intendo dire e quindi a me pare che il punto di fondo e pensare ad una democrazia che convenga io uso il termine finisco e democrazia conveniente
Cioè che si basa non su un'ideologia si basa sulla capacità di rendere servizi da questa Ristuccia
Una democrazia conveniente vedete non chiede un atto di fede
Chiede senso del dovere
Ma democrazia conveniente lo Stato non elargisce risorse caso crea le condizioni
Lo Stato io credo che questa sia come dire da condizioni politiche istituzionale dentro la quale poi ciascuno può trovare la sua strada ma l'importante ripeto che se il bimbo è diversa non sia il presupposto per una divisione scrive
Se il sole prende la parola argomento grazie
Sì la domanda si presta tante tante tante osservazioni non so se poi alcune avremmo modo di farle
Come credo anche nel corso del dibattito per cui
Spero di non apparirvi
Come dire
Chiedo asilo rispetta la domanda se mi limito soltanto a qualche considerazione di carattere generale come del resto ha fatto anche il presidente Violante
Non c'è ombra di dubbio io condivido quello che ha detto il presidente Violante che in una democrazia funzionante o se volete in una democrazia che non ha necessità di aggettivi ulteriori perché già il semplice fatto di dover aggettivare la democrazia sta a significare che c'è qualche cosa che poi tutto sommato non funzioni
In una democrazia che tale non può esservi alcuna discriminazione
Né in base alla lingua madre né in base all'appartenenza religiosa né in base al censo né in base a qualsivoglia altra discriminazione
E tutti coloro che conoscono la storia perlomeno europea saranno che
Nel recente passato ma per molti aspetti anche nei tempi in cui stiamo vivendo numerosi sono gli stati che si devono confrontare con il problema rappresentato dalla presenza all'interno del confine geografico di quelle che sono le minoranze
Dico però anche e credo che su questo di non avere il consenso della totalità dei presenti
Che per rispondere alla domanda
Io non ritengo che nei confronti della minoranza italiana di lingua slovena
Occorreva da parte delle istituzioni locali o di quelle nazionali fare qualche cosa di più rispetto a ciò che è già stato fatto
Perché esiste una legislazione molto molto ben precise esistono degli stanziamenti giusti per difendere una identità stanziamenti nazionali stanziamenti regionali
Esiste un universo di rappresentanza di quelle identità
Scuola e banche
La biblioteca le associazioni culturali
Per cui più che chiedere che cosa occorre fare in più a mio modo di vedere va chiesto che cosa occorre fare
Perché non vi sia discriminazione e perché non vi sia uno stato di minorità Aulì minoranza non numerico perché quello è nei numeri
Questo voi lo sapete uno dei concetti cardine della destra in questa parte del territorio nazionale
La verifica della consistenza numerica della minoranza
Lo stato di minorità o di minoranza è nei numeri
Non può esservi uno stato di discriminazione derivante dal fatto di essere minoranza le che questo è un po'il concetto lungo il quale a mio modo di vedere occorre muoversi nello stesso momento in cui si affronta il problema
Della garanzia che una democrazia deve va deve dare non solo di convivenza perché mi sembra che la convivenza si sia tutt'al più bisogni solare coloro che non l'accettano
Ma la convivenza cioè problema non è quello di garantire la convivenza problema è quello di garantire i diritti della minoranza
Coscienti però
Che di minoranza si tra lo dico sa perché perché nello stesso momento in cui si parla di bilinguismo riferito anche ad una città come Trieste
In cui senza il Censimento
Si può ragionevolmente dire che si tratta di una minoranza non rilevanti in termini numerici rilevantissima diciamo in termini culturali in termini di rispetto per le tradizioni in termini di appartenenza
Attenzione alle parole ma numericamente poco rilevante
Il bilinguismo portato a situazioni analoghe a quelle dei Paesi dell'altopiano in cui la minoranza contraria il venticinque trenta quaranta cinquanta e maggioranza determina non più la garanzia di un diritto di pari opportunità finisce per determinare un privilegio
Si finisce per determinare una riserva specie all'interno della pubblica amministrazione di posti garantiti ad appartenenti della minoranza con tutte le distruzioni che già si sono avute in altre parti non tanto del territorio nazionale
Anche se bisognerebbe confrontare ciò che è accaduto in Alto Adige dove pure la situazione molto molto diversa non solo in termini storici ma anche in termini numerici ma con tutte le distorsioni che vi sono già stati in altri Paesi dell'Europa
Che in ragione degli eventi storici il problema della convivenza e del rispetto dei diritti delle minoranze all'interno dei confini degli Stati nazionali solo sono posti prima di noi
Soprattutto quei Paesi che a differenza del nostro non hanno avuto un'interruzione
Delle libertà democratiche nel corso della storia di questo sport
Allora andiamo avanti un'altra domanda prego presente elegante onorevole Fini sono uno studente di Scienze politiche mi chiamo Matteo Bartoli e la mia famiglia ha origini istriane ora la fine del comunismo in Jugoslavia ha aperto la strada alla democrazia tuttavia messa circolo linee rosse del nazionalismo al quale nessuno dei nuovi Stati sembra del tutto immune
Dai giornali dai mass media apprendiamo
Che istriani di lingua italiana incontrò spesso dei problemi
Per quanto riguarda la tutela di quelle che sono le loro lingue la loro cultura in Istria
Quindi la mia domanda è che cosa può fare lo Stato italiano per tutelare appunto quelle che sono i diritti da minoranza italiana grazie
Ora onorevole prego
Anche questa è una questione che ha mille aspetti non c'è ombra di dubbio che deve fare di più rispetto a ciò che ha fatto fino ad oggi
Fino ad oggi credo che abbia fatto ben poco
Per alcuni aspetti morali non ha fatto nulla
Io non voglio
Alterare il clima
Uso le parole con la dovuta attenzione ma non c'è ombra di dubbio che nei confronti di quello che è stato
Un genocidio culturale
L'Italia ufficiale per troppo tempo ha fatto finta di non sapere e di non vedere
Penso che molti esuli molti sopravvissuti Ruffilli dei sopravvissuti innanzitutto chiedono un riconoscimento morale
Che non costa nulla ma che ha un alto altissimo significato in termini per l'appunto
E tipici
Fu un esodo
Di proporzioni anche numeriche
Di enorme rilevanza
Derivante dalla volontà di non rinunciare a quella che veniva avvertita come
Identità come italianità io credo e approfitto della presenza del presidente della Camera
Credo che la politica il riconoscimento morale a costo zero
Lo debba
Contemporaneamente bisogna rendersi conto
Che la fine del comunismo la dissoluzione della ex Jugoslavia ha portato come del resto lei diceva la nascita di nuovi Stati
E seppure in modo abbastanza
Controverso
Si avvicinano alla democrazia chiedono di entrare nell'Europa
E quindi sarebbe niente non cogliere i segnali di grande novità che ci sono non siamo più all'epoca del muro dalla guerra fredda della Corti
Un'azione del Governo italiano e direi più vasta mente della società italiana
Nei confronti della minoranza di lingua italiana che vive in Slovenia e in Croazia deve essere innanzitutto un'azione di carattere cultura
Io ho incontrato tante volte
Coloro che rappresentano le associazioni la cosa che mi ha più colpito
E nella richiesta che viene fatta
Di impedire che vengano tolte le pietre
Perché sono dei simboli
Di impedire che vengano cosa radicato e delle identità di impedire in qualche modo che si cancelli quella che è una identità non imposta da un regime autoritario e totalitario quale sul
Ma scritta nella storia
Fin dai tempi di Roma
Passando per Venezia
Passando per tutto quello che di stratificato in termini proprio culturali c'è nell'East
E allora in termini misticamente politici le potrei rispondere
Nei confronti della Slovenia e della Croazia impegniamo il nostro governo impegniamo il nostro Parlamento ad un'azione volta innanzitutto a garantire un principio fondamentale della democrazia la reciprocità di trattamento
E voi sapete che non siamo alla reciprocità di trattamento nei confronti delle minoranze che vivono al di qua e al di là del consiglio
In termini siamo più culturali impegniamoci per fare in modo che l'identità nazionale venga avvertita non solo come appartenenza all'interno di un confine
Ma in qualche modo riguardi anche coloro che sono al di là del confine
Io voglio riprendere concludo su questo aspetto ciò che ho avuto modo di dire anche a Verona riferendomi non specificatamente agli italiani che vivono in Slovenia incollate ma gli italiani che vivono nel mondo
La democrazia italiana è una democrazia che non avendo ancora assunto in se stessa al cento per cento non il concetto di identità nazionale ma la consapevolezza della importanza della identità nazionale
Non
Mette in campo
I tantissimi che fuori dal confine nazionale
Pur tuttavia sono di cultura di lingua di tradizione italiana
Possiate può apparirvi paradossale ma paradossale non è
Il concerto identità nazionale non appartiene soltanto a coloro che vivono all'interno del confine di uno stato
E una buona politica un buongoverno è anche quel governo quella politica che riesce ad associare ad una causa comune che la causa nazionale anche quelli che stanno al di là del confine
Badate quanto di più lontano esista dal nazionalismo
Se mai e il concerto di patriottismo
Patriottismo costituzionale
Patriottismo che certamente non è antitetico anche connaturato una democrazia quel patriottismo che in tante circostanze torna anche nelle encicliche papali
Perché e di questo ne siamo profondamente convinti se non ci definiremmo di destra l'uomo
Non vive
Se non in ragione di una ricerca di identità super individuale sopra individuale che da un lato è la famiglia e dall'altro lato è la più grande famiglia la comunità nazionale
Quindi aiutiamo coloro che vogliono essere italiani fuori dal confine nazionale a farlo
Nel pieno rispetto ovviamente non solo della nuova Europa ma anche nel pieno rispetto di quelli che sono i valori della convivenza e quindi di per sé i valori della democrazia grazie onorevole pur se mi sono dilungato troppo sul cielo di recuperare dopo
Io la ringrazio prendere posto questa questione dopo quella sua collega aveva posto l'altra questione
E credo che le due domande ci fanno capire una cosa ragazzi
Che ciascuno di noi può essere in minoranza rispetto qualcun altro
La religione per l'idea per generazione per abitudini sessuali per tanti motivi
E quindi la questione delle minoranze è una questione delicatissima
Specie nel momento in cui gli Stati nazionali si debba dire si indeboliscono crescono risolti sovranazionali dentro il quale ancora di più ciascuno che maggioranza in un posto può essere minoranza in una dimensione più grande
Ma dove in questo quadro
Io credo che in antico visto incontrato l'altro giorno il presidente del parlamento sloveno
E ha posto la questione che lei posto qui
Come ha riferito che la Slovenia sta per approvare
Approvato la modifica costituzionale sta per approvare la legge sulla questione della proprietà compromesso Solana
Questo è un aspetto della questione
Altro aspetto credo che sia e questa è una questione di governo
Che credo vada affrontata l'Istituto di cultura italiana a Lubiana
Il terzo aspetto e moltiplicare
Peso dell'Università di Trieste dentro quell'area
Per come dire incrementare relazioni rapporti scientifici culturali di studenti di professori docenti che non stiano qui di giorni massimo sei mesi come al Senato
Prima rettore e così via perché ci sia un intreccio perché su questo sono profondamente d'accordo con lui e Fini questa è una questione di cultura cioè non sentissi staccati queste parti o parla una lingua che quella qui dove sto
Cosa fanno di me quelli che parlano
Questa lingua cui mi considera
Ecco io credo che questo però ecco perché tutta questa azione vada in porto nel migliore dei modi io credo che sia proprio sulla base del principio di reciprocità
Anche spingere perché sia approvata nel modo nelle forme e contenuti io per il lavoro che faccio non posso intervenire su questo la legge per la tutela del Meazza slovena perché una carta che abbiamo nei confronti degli altri
Torna legittimazione da questo punto di vista
Qui c'è una specificità in questa regione che speciale perché c'è la minoranza slovena
Ma questa minoranza non trova mi pare ancora un riconoscimento completo nella struttura nella conformazione dell'istituto regionale che perché son cose molto difficili per trenta sono passi che vanno fatti
E poi vorrei dire vede cerchiamo di collocarci nell'orizzonte Europa
Perché se queste questioni sono viste come questioni riti indicative e irredentisti che ad entrambe le parti per cui troupe armi tu preventivi sono Dio Arnault mio che si quello che passi avanti non ne facciamo
Altro è la convivenza la compatibilità me credo che martedì
Credo che la Camera delibererà credo definitivamente sulla ratifica dell'adesione della Slovenia all'Unione Europea questo è un grande vantaggio anche per italiani che stavi
E questo vuol dire entrare in una logica in cui dei migranti diritti le lingue sono molto più private riconosciute
Allora credo che avere anche l'orizzonte europeo possa aiutarci da questo punto di vista e ci siamo tanto più forti nel riconoscere le minoranze che sono lì quanto noi più riconosceremo le minoranze sono e saremo tanto più forti se considereremo che i conflitti i confini della lingua italiana no vanno molto molto di là dei confini della geografia parla molto molto fila nonché un calco recente faceva piazzetta dirittura calcolava in sessanta milioni
Le persone che parlano italiano in fondo rispetto cinquecentocinquantacinque milioni di quelli che per evitare credo che questo sia un dato che ci deve spingere ad avere un'azione molto più forte con quella che fa le francesi di alleanza con i Paesi francofoni o quelle comunità francofone quello che fanno i portoghesi quello che fanno gli spagnoli non parliamo l'inglese in Italia i poveri
Perché se come dicono bisogna visto che parla di nuovo diventata una lingua comune
Ma ecco io credo che anche la politica nei confronti di questa di chi parla italiano nel mondo sia una politica che aiuta anche le minoranze pedana che sta da quella parte a sentirsi più raccordata al nostro Paese
Presidente Violante abbiamo ancora un'altra domanda
Pubbliche e private onorevole punto riferendomi a quanto poc'anzi accennato dall'onorevole di dal presidente Violante di Chievo
Nel corso del seminario abbiamo preso in considerazione alcuna ricerca sulle foibe
Da quanto ho capito in questo secondo dopoguerra si è creata una strana situazione
Mentre la popolazione triestina manteneva vivo
E doloroso io ricordo
Dell'eccidio delle foibe il resto del Paese sembra essersene dimentico quando cessione del Movimento Sociale Italiano che ne ha fatto un tema diciamo poco olio come spiegato questa dimenticanza grazie
Ecco onorevole Galan presidente Violante risponderebbe ma guardi innanzitutto c'è stato questo è un certo periodo c'è stata una un'appropriazione una parte di Trieste ed elitaria
Del resto d'Italia si appropria Teresa sarda
Un'altra parte in Trieste dell'Italia si blocca per il forfait
E ogniqualvolta da una parte c'era
Un eccidio
Cioè si si ricordava un eccidio dall'altra parte seconda volante
Io sono stato profondamente colpito quando dopo la prima sentenza nei confronti di Priebke
Nei confronti di chi protestava assetto però le foibe
Mi pare che lo sforzo che dobbiamo fare e stiamo facendo ecco di fare sì che questi
Non siano fatti separati contrapposti ma si è detto e sono le pagine che tutti dobbiamo leggere la nostra storia a me pare però questo sono il professore di storia queste cose conosco naturalmente più del presidente della Camera
Io credo che ci sia stato anche un elemento di convenienza internazionale non parere favorevole nel senso che una volta che Tito seta schierato in una posizione antisovietica
E conveniente non tira fuori questioni
Che avrebbero potuto in qualche modo screditarlo incriminate da posizione di quella persona di quel regime
E quindi per convenienze
Condivise non da tutti banda larga parte di quel tema non si parlano
Come non si è parlato del fatto che la gran parte chi finì nelle foibe
Furono cittadini italiani e cittadini sloveni anche che non la pensavano come Tito come l'esercito Karin Knapp
Cioè che si ribellavano all'idea che questa parte forse una provincia di quella quel sistema
Ma dipendentemente Ringo che parla una regione che avevano se non ebrei siano cattolici sono comunisti sono d'altra parte e così via naturalmente trova il maggior parte cittadini come dire di di opposizione non comunista cittadini qualsiasi anch'io o quelli che potevano essere testimoni di quello che era accaduto come sappiamo cioè sono più questo
Io credo che sia una pagina terribile questo delle foibe perché appunto la Landis memoria delle foibe cioè lo sradicamento dalla memoria è stato futuro convenienza
Mi pare che siamo qui insieme anche per cercare superare
Questo
Questa cosa terribile
E li fa sì io non credo oggi non risolviamo il problema socialmente oggi cominciamo a discutere e questo è molto importante io parlo per me menisco che da tempo e con competenza però ecco se
Da oggi ricordando che qui in questo territorio Study tour genocidi culturale
Prima nei confronti dei sulla chiunque nei confronti italiane d'altra parte
Ecco quando questo sedotti in poi fosse possibile
Non parlare più delle foibe contro San Sabba di San Saba con profonde
Io credo che questo sarebbe un passo avanti importante come faccio
Grazie onorevole
Non sembra ridurre dello spirito anche di questo incontro è ben riassunto nelle parole del presidente viola
Nella parte terminale del suo recente intervento
Dobbiamo dobbiamo assolutamente evitare che nel prossimo futuro magari fin da questo presente
Le tragedie della storia vengano utilizzate
Con la sottolineatura o con la dimenticanza
Perché è un modo opposto di utilizzazione nella lotta politica
Farò tutto ciò è possibile soltanto se si ha consapevolezza di quella che è stata la storia
E ho notato negli interventi precedenti che da più parti si è teso a mettere in evidenza che le memorie rimangono divise alla storia deve essere in qualche modo comune
Preferisco dire la memoria storica comune più che la storia in comune ma è un piccolo distinte
Io credo che anche per ragioni internazionali ma non solo
Nel dopoguerra e per molti molti anni
Ciò che accade in questa parte del territorio nazionale
Sì è stato rimosso dalla coscienza
Quando l'allora presidente della Repubblica Cossiga
Si recò apparso disse a rendere omaggio agli infoibati
Disse parole estremamente aspre
Ancor più aspre in ragione dell'altissima carica che ricoprì
Chiedo scusa quei caduti perché una classe politica vinile e su cui pesava il ricatto comunista aveva dolosamente ignorato il loro sacrificio
Un foglio Bathory altro che liberato
Però sarebbe profondamente sbagliato oggi fermarsi a queste parole
E che se vogliamo davvero
Ognuno in ragione delle proprie responsabilità della propria parte determinare una memoria storica comune
Non c'è ombra di dubbio che dobbiamo non permettergli allo stesso livello non per fare delle graduatorie non per tentare il bis giustificazioni ismi ma non c'è ombra di dubbio che dobbiamo leggere tutte le pagine della storia
In questa parte d'Italia in questo momento storico
E magari ci troveremmo tutti quanti
D'accordo
Con le parole
Di Furet lo storico francese
Nel diciannovesimo secolo la storia prende il posto di Dio nell'onnipotenza sui destini dell'umanità
Ma è solo nel ventesimo secolo quello delle foibe della Risiera
Che appaiono le follie politiche nata da quest'ultima sostituzione
Perché l'uomo
Non è di
Leggiamolo così e forse riusciamo a trovare
Un primo tassello
Non per
Chiudere gli occhi rispetto al passato
Ma per arrivare ad una memoria storica comune
Grazie onorevole momenti abbiamo ancora un'altra domanda
Il presidente Violante onorevole Fini giorno
Mi chiamo lui la Bernardis una studentessa di Scienze politiche in riferimento a quanto detto prima mi chiedo
A Trieste modi come mete in una famiglia che in questo dopoguerra hanno dovuto abbandonare le loro case i ministri ed è stata una scelta quella di Nino milioni cento marito non rosa
Eppure per tanti anni tutto quello che ha capito di queste vicende preso dai racconti della mia famiglia
Ma io ho trovato qualche riferimento nel dibattito pubblico perché questa rimozione perché gli italiani hanno dimenticato tutto questo cosa si può fare oggi per ricordare le zone grazie
Lei aveva beh credo che in buona parte si buona parte della risposta sia contenuta negli interventi precedenti
Insegniamo la storia insegniamo la storia tutta leggiamo nelle pagine in particolar modo nelle scuole
Non è un mistero ad esempio che
Io sono favorito rispetto al presidente Violante presentata una carica istituzionale io una carica soltanto politica per cui posso entrare anche un po'nella polemica politica mentre presenterà camere in queste sempre molto molto rispettoso del ruolo che ha ma fatto questa digressione perché perché ad esempio non abbiamo apprezzato quando il ministro Berlinguer
Ne ho debolmente si è impegnato a far studiare il Novecento ai nostri figli
Poi
Con una prudenza forse sospetta
Nell'azione giustamente
Nell'ambito dei totalitarismi
Il fascismo e il nazismo
E poi non parla del comunismo parla denso pietismo
Ho risposto forse in modo polemico ma in realtà voglio significare la necessità di avere coraggio
Nel leggere la storia e di avere coraggio anche soprattutto nell'insegnarla correttamente
A coloro che sono più fortunati di tanti che quella storia d'amore su
Grazie
Ma sì anch'io penso che in qualche modo con le cose sono già dette ed è io credo che noi abbiamo assistito
Negli anni passati insieme un punto alla caduta del bipolarismo internazionale ad un divorzio
Tra democrazia storie verità
Nel senso che quando il contenuto prevalente di una democrazia e la ideologia da tutte le parti
Accade che la storia e la verità si chiedano a quella concezione della democrazia
E allora vede signora non era conveniente
Per molta parte dell'Italia del mondo politico italiano e degli italiani discutere e parlare di quella precedente
E poiché non era conveniente non coincideva
Con l'ideologia che era al fondo delle diverse concezioni e democrazia
Con la utilizzazione che si intendeva fare della storia funzionale ecco le diverse concezioni democrazia di queste tragedie non si parla
Ora che che cos'è cambiato perché su questo mi permetterei di attirare la vostra attenzione ma perché adesso che cosa è cambiato e cambiata la condizione internazionale
L'Italia per la prima volta dopo cinquant'anni può cominciare a scrivere liberamente la propria storia e tutte le pagine della propria storia stessa
Senza che una pagina sia necessariamente lo schieramento con Tizio con Caio con soppalco sotto cui verso corso Trieste converte convocati
Senza vedersi rinfacciata la pagina scritta perché allora in cambiato posizione
Un autorevole dirigente politico soleva dire non importa qual è la verità importa da che parte stare
E voi spero che sia arrivato il momento in cui si possa dire non importa da che parte stai importa la verità
Grazie
Presidente Violante abbiamo ancora un'altra domanda lettori ancora uno in una quel concluderemo con interventi finale dei vostri Duros presidente brillante onorevole Fini Bongiorno
Mi chiamo Romana Onderon sono una studentessa del secondo anno della facoltà di Scienze politiche
Ripercorrendo la storia di questo dopoguerra rappreso che nel mille novecentosettantasei quando si celebra processa responsabili nazisti della Risiera di San Sabba la comunità politica triestina
Non è accomunata nella condanna di quei terribili crimini si divise nel valutare il comportamento passivo tenuto da una parte della popolazione durante compimento di quei tragici eventi
E si divise anche relativamente alla valutazione del lungo silenzio successivo
Con riferimento a quella lontana vicenda vi chiedo
Cosa possono fare i partiti che hanno a cuore la tutela di tutte le componenti della comunità nazionale per impedire che possano riemergere concezioni razzisti che della politica
E per combattere la passività verso chi propaganda l'odio e il disprezzo per tutti coloro che appaiono o si sentono diversi dalla maggioranza grazie
Questo era un tema che dello stato affrontato quel genere aveva presidente Leonardo immagino che voglio ritornare
Auguri questa questione del comportamento passi ai aspetta comportamento passivo nei confronti di queste questioni o del comportamento Mellberg e stabilità della zona grigia stesse dagli storici no
Pavone definisce eccetera
Cioè c'è una zona in cui non si capiva bene ci stava a guardare non ci si impegnava siti ci si tirava fuori
Io credo che se noi facessimo uno sforzo di capire le ragioni
Come dire per la
Nel silenzio
Nei confronti del senso di contemporanei rispetto a queste tragedie solo su una delle tragedie
Cadremmo errore del passato non so se mi sono spiegato no se mi prendessi in modo San Saba
E parlassimo solo della indifferenza della presunta indifferenza dell'apparente indifferenza nei confronti di San Saba nei confronti del processo e per da sono io credo che ripercorre morto state assai pericolosa
Quello come dire della dell'uso della storia come arma contro la persona ecco non come dato di fatto su quali cui si misurò indifferenza
E quindi credo che sia utile invece
Studiare riflettere ma riflettere guardate senza non quel giudizio di oggi
Su tutto e dico riflettere su sessanta perché tre su con Ars riflettere sulle foibe e così via
Effetto e poi tutto il resto di cui non si sa
Le marce le deportazioni degli italiani da quella parte e così via
Ma riflettere insieme e rifletteva un atteggiamento che non è oggi che cosa avremmo fatto perché nei quelli di oggi non siamo preghiere
E certamente ieri ci fu gente che si schierò che peserà veri a me ha colpito molto sempre una pagina del diario di Croce e dell'otto settembre
Quarantatré
Mi dice tutto quello
Che aveva costruito la cultura il genio la scienza italiane sono distrutte irrimediabilmente
A me ha colpito il fatto che contemporaneamente molte migliaia di ragazze e di ragazzi alcuni della setta italiani
Impugniamo alle armi per difendere la libertà elabora nel nostro Paese
La cosa tragica che lo facevano alcuni dal fatto su su su fronti opposti
Io quando parlo dei ragazzi parlo dei ragazzi e non parlo del reato
Prova ne propongo qui una questione che la questione del rapporto tra violenza e giovani generazioni nel nostro Paese
Ripeto io credo che dobbiamo quindi storici vedranno se è possibile fare cosa capire perché
Poi dopo quando Repubblica Sociale Roma è condannata distruzione
Ragazzi anche più giovani di fuori
E ragazze molte donne più giovani che voi cessione delle acque da parte dello Stato dall'altro
Capire vuol dire condividere
Vuol dire capire il punto e basta capire
Ecco io credo che anche nei confronti in questa zona grigia per non fare uno sforzo di comprensione non di condivisione di giustificazione capire
Perché capire
Servì a sbarazzarsi degli schemi ideologici
Serve ad evitare ancora una volta passività nei confronti
Di futuri terribili rischi
Se si è sicuri che non ci sarà possibilità di assicuro che abbiamo evitato per il novanta per cento il rischio che queste tragedie si ripetano se invece qualcuno può contare sulla passività vediamo come va a finire schiera tratta
Grazie presidente Violante vetrine
Sì
Cosa occorre fare per evitare che torna il mostro mostro del razzismo
L'infezione dello spirito è stato definito il razzismo da Monti non c'è ombra di dubbio che
L'ideologia nazista fece della presunta superiorità di una razza uno dei cardini della propria
Il sonno della ragione
Bisogna tenere desta la ragione
Bisogna capire una ragione che desta è una ragione che cerca di comprendere
Io sono convinto che oggi per fortuna
E la grande fortuna delle giovani generazioni ma anche della mia generazione
Le generazioni post belliche
Non vi sia alcun rischio di riproposizione del razzismo in termini
Così tragici
Al genocidio
C'è un razzismo strisciante
C'è un razzismo che assume forme diverse nessuno oggi ha
L'impudenza di dire io sono superiore perché sono ariano o io sono superiore perché parla una lingua anziché un'altra c'è un razzismo è molto molto più pericoloso e la differenza o la diffidenza nei confronti di chi è altro date
Fateci caso razzista si nasconde dietro una parola chiave
Premesso che io non sono razzista e poi dopo una serva di insulti di improperi e di discriminazione col ghiaccio l'amico ebreo esausto e tutti
Esatto esatto oppure non solo io ma è l'altro che è diverso da me
Per cui dobbiamo essere ugualmente attenti a combattere nella società ma nella società di oggi queste queste questi eventuali lettori di una mentalità prevaricatrice quelli con la mentalità razzista
Quanto ai conti con la storia non c'è ombra di dubbio che bisogna farli cercando appunto di capire le ragioni di comportamenti non è un mistero che da parte nostra c'è da parte di coloro che politicamente per tanto tempo
Sono stati quei vinti non cui vincitori
Vi è stato un grande apprezzamento nei confronti di chi
Di scendendo al contrario in termini di valori in termini di carattere anche politico dei vincitori si è cominciato a porre il problema della comprensione delle ragioni dei vinti
Che non vuol dire appunto giustificare vuol dire assolvere non vuol dire avevate ragione voi avevamo torto no vuol dire proprio capire perché e io credo che sia tutto sommato molto più semplice capire
Di quello che appare
Se si parte da un
Presupposto
Che è anche presidente Violante ha ricordato non possiamo applicare i comportamenti di quaranta cinquanta anni fa
Gli schemi con cui noi oggi ci comportiamo
Perché non viviamo in una società che la riproposizione di quella dell'epoca
Non ha senso oggi dire ma io che avrei fatto perché perché non c'è ombra di dubbio che ogni uomo il figlio della cultura della società in cui vive del tempo che alle spalle dell'educazione che riceve
E incantesimi casi e non proprio dopo l'otto settembre il fortissimo sentimento che tanti giovani e giovanissimi avevano
Di dover fare qualche cosa per difendere l'onore dell'Italia
Io non ho alcuna difficoltà a dire che a volte ci sono uomini che ci son passati lo hanno scritto bastava
Non non nulla per portare un giovane di sedici diciassette diciotto diciannove anni che in qualche modo voleva salvare l'Italia in cui aveva creduto per tanto tempo a schierarsi da una parte o dall'altra
E mi ha fatto piacere trovare in un
Saggio di Aldo Schiavone che come molti sanno non è un uomo che si può politicamente definire di destra tutt'altro in un bel libro Italiani senza Italia
Queste parole
L'Italia tanto spesso invocata nelle lettere dei militanti condannati a morte dei nazifascisti non aveva nulla a che fare tranne che nel suo nome con l'identità della patria disintegrata sì l'otto settembre
Era una parola resa vergine dalla catastrofe in segno per indicare una proiezione astratta di un dover essere il progetto di una rigenerazione totale
Credo si possa dire che anche chi combatteva con sincera convinzione sul versante opposto
Coltivasse sebbene in modo bene altrimenti torbide distruttivo in una condizione di completo capovolgimento morale sentimenti non dissimili
Da quella parte ugualmente la via delle armi indicava la strada di una rottura col passato e di una purificazione imboccate non più rinviabile nel nome delicati
E allora se si cerca di capire che non vuol dire giustificare ma al contrario di
Approfondire le ragioni di comportamenti individuali oltre che collettivi non c'è ombra di dubbio che si arriva poi a pagine di storia
Che vanno lette
Senza tutti quelli che sono stati i paraventi ideologici del recente passato mi vuole spiegare ancor più chiaramente
Ho detto nel corso dell'introduzione
Che una buona parte della lotta partigiana in questa parte del confine
Orientale del territorio nazionale
Non fu all'insegna di un valore nazionale
è evidente a che cosa mi riferisco
Mi riferisco in particolar modo alla rapporto organico tra un certo mondo partigiano legato al mito dell'internazionalismo proletario
Che non a caso portò gli esponenti dell'epoca del Partito Comunista salutare come liberatori gli uomini del nono Corpo di Tito entrarono in Trieste
E contestualmente lo diceva di lanterna iscritto nei libri di storia qui
La presenza della comando di operazioni adriatiche se non ricordo male c'è la presenza tedesca fu molto molto più Forte che altrove perché in questa parte dell'Italia le ascendenze storiche portavano
A vedere un mito
Più o meno
Pan germanico
E allora provocazione se volete o lettura di comportamenti individuali
Che però poi in qualche modo si ritrova nelle lettere
Di caduti della parte che fu sconfitte perché non pensare
Che proprio il senso dell'italianità qui più che altrove portò tanti
Per difendere le radici
Ad un impegno che o trovava
Magari militarmente riscontro nell'appartenenza ai corpi armati della Repubblica sociale italiana oppure veniva schiacciato tra i tedeschi
Che qui davvero erano più
Non dico presenti che altrove ma più avvertiti in qualche modo che altrove da una parte dalla pubblica opinione
è un mondo partigiano che non tutto lottava nel nome dell'identità nazionale
Mi rendo conto che questa è può essere agli occhi di qualcuno una visione della storia che viene bollato subito con l'etichetta di revisionismi ad alta io credo soltanto che sia un approfondimento
Proprio per capire perché altrimenti non si capisce perché tantissimi sedici diciassette anni sapendo che tutto era finito
Corsero alle armi per difendere che cosa l'Italia e qui da chi la dovevano difendere dai tedeschi in molti casi ma anche da chi combatteva
Non soltanto contro il fascismo ma combatte banche contro il sentimento nazionale
Grazie onorevole Fini abbiamo ancora un'ultima domanda prego
Presidente Violante lodevole che una linea Andrea io sono tristi Alina città frequento la facoltà di Scienze politiche Trieste
Da qualche anno però risiedo Pordenone
Delle io sempre benvestito molto importante anzi cruciale dibattito di cui oggi stiamo punto dando spazio
Perché nel nella mia città si parla di rapporto tra periferia e centro
Tra Stato e l'azione purtroppo anche di secessionismo
Infatti nel nel mi cita la lega governa il Comune e Governo anche la Provincia
Ora al di là discutibili posizioni della lega
Sicuramente il dibattito su qui
Di cui si parla Pordenone un dibattito su cose reali
La competizione del mercato dominanti modernizzazione di tutto viene anche in un contesto di globalizzazione del mercato molto spesso stacca dalle radici e crea crea quindi un incerto disorientamento
Domanda che volevo fare quest'anno
E nuove partite che il dibattito di oggi in qualche modo sia un po'del ritardo rispetto al dibattito che sta avvenendo
In un arresto del Friuli non solo a Pordenone in tutto il Nord Est grazie
Ecco allora prego l'onorevole ci fosse libero non non userei l'orologio ecco per valutare anche l'importando orologio il calendario per valutare un'importanza non superabile questa debba ma non c'è ombra di dubbio che se riusciamo in qualche modo a leggere tutto nel caso trasportate finirono allo scopo puramente abbiamo il dovere di portare abbiamo il dovere proiettare
Esterno emissioni sì
Oppure potremmo a sì persona
Asta
Per per
Specie protetta
Perché
Partito
E quindi
Specie se si è giovani
Avere il coraggio di guardare avanti
Quando la memoria
Di leggere come è stato detto tutte le pagine della storia
Ma contemporaneamente nella afferma assoluta convinzione della
Necessità di costruirmi il futuro che
Come è stato detto è un'opportunità
Io credo che l'Italia ce la posso fare
Soprattutto se riesce a ripensare se stessa come nazione
Ho molto su questo tasto perché a mio modo di vedere è la chiave di volta per il cambiamento per il rinnovamento e quindi anche per la nuova politica la nuova società
Aree alla sintesi la Democrazia e un attimo
Tutto quello che la storia ha dato Annoni più che ad altri popoli in termini di rottura tra questi due concetti tra questi due valori che al contrario devono essere strettamente coesi l'uno all'altro
Mi piacerebbe pensare
A Trieste proprio per la sua storia
Antesignana di questo progetto
Tante volte leggendo ciò che non solo i triestini hanno scritto della loro e della nostra città ma anche ciò che altri che ben conoscono Trieste hanno scritto di voi
Mi è capitato di leggere che tutto sommato questo è una città che si fa scavalcare che in qualche modo rimane indietro che finisce per
Avere il rimpianto
Ecco perché non pensare anche se può apparire davvero
Un po'presuntuoso
Che Trieste sappia cogliere
Ma e forse più di altre città italiane in ragione della sua specificità in ragione del fatto che è un confine che è stato segnato dalle tragedia della storia ragione del fatto che qui più che altrove si avverte la fine di un'epoca l'avvio
In realtà europea ecco perché non pensare
Ad una città alla vostra
Che nel venir meno di un secolo fa venir meno anche
Quella sua
Intima tentazione
Di avere sempre lo sguardo rivolto ciò che fu
Lanciamo va avanti
E il merito di questa iniziativa proprio perché
Svolta a livello universitario e con la partecipazione di tanti giovani
A mio modo di vedere sta proprio nella consapevolezza che i più giovani hanno della necessità di far non per compiacere minori
Ma per garantire davvero a se stessi un avvenire in questa città in questa parte dell'Italia in questa parte dell'Europa
Sarebbe veramente molto molto bello se tutto ciò diventasse realtà in quel momento davvero chiuderemmo nonna le pagine della storia ma riusciremo a guardarle tutti
Con maggior rispetto e forse anche
Con maggior capacità di trarne gli insegnamenti che sempre la storia per chi la sa leggere riesce a fornire
Durante prego
Io so bene che l'incontro di stasera dire oggi non può essere
La mente risolutiva
Però io mi chiedevo una cosa mentre voi parlavate si discute
Quale altra città italiana sarebbe stato possibile
Legare insieme cultura politica e storia e dolore
E se questa cosa è stata possibile farla quindi vuol dire che qui c'è una forza che non c'è altro
Solo che questo corso va riscoperto
Va tirata fuori
Delle teche si Nismo
Il pregiudizio il cinismo sono delle ottime scuse per non fare nulla
Sono per lo più scusa per lasciare le cose come stanno
Se il rettore i professori poi
Parte della città
Fatto questa discussione vuol dire che Trieste sta riscoprendo la sua forza
Sta riscoprendo la sua identità
Naturalmente io non sono in grado di dire credo che nessuno se poi sarà in grado di andare avanti su questa strada ma questo una questione che riguarda voi
Anch'io sono d'accordo con Gianfranco Fini guardiamo alla Trieste che sarà alla Trieste che sarà
Ricordiamo a quest'aria come uno dei car
Vogliamo costruire
Voi sarete classe dirigente tra voi ci sarà la classe dirigente
Io mi auguro che voi siate non solo classe dirigente di Trieste di questa Regione ma che siete parte di classe dirigente nazionale
Perché nella vostra storia alla vostra riflessione nel vostro vivere qui ci sono delle cose che servono all'Italia
Sono delle cicatrici
Che servono all'Italia
Per capire cosa vuol dire essere nazionali italiani e che questo non sia mai atto di sopraffazione nei confronti di altri per capire che si può essere italiani parlando lingue diverso avendo Vitulli diverse
La questa questione della Trieste che sarà credo che ci debbo dire
E
Non lo Curio voglio dire
E tra cui ci sia una parte per la grazia di vigente
Nazionale domani perché la politica quelli che qui ora se permettete mi devo la l'abito dice presidente della Camera
Gianfranco Fini io apparteniamo ci permetterebbe così è più giovane di me apparteniamo a generazioni diverse a forze politiche diverse a storie diverse
Mi pare che qui siamo accomunati da una questione concepire la politica come ponte fra le generazioni
Ognuno di noi i suoi valori e più cercando di trasmettere un'altra generazione e poi voi questi valori elaborati corretti risistemati arricchiti cambiati e trasmettete a quelli che verranno e solo la politica può fare questo
Pongo raccordare continuamente
Presente e futuro presente futuro con le memorie
Ma senza tremori azione grandi
Io sono laico ma c'è un libro della Bibbia più laico di tutti che l'Ecclesiaste tanto per cui vietato la vettura progettata per alcuni secondi
C'è a Turku
Molto suggestivi
Un ponte sul tempo
Che dice tempo di nascere il tempo di morire tempo se faccio il tempo per non c'è tempo per morire il tempo per separarsi tempo per riunirsi e così via
Ecco io
Spero fattivamente insomma credo che la speranza se condivisa che tempo per separarsi sia finito
E che si sia il tempo per l'industria ciascuno con la sua identità senza quel speciale nel suo
Nel tempo per sì
E poi un'altra parte pretese aste c'è scritto che la luce
E quello che avanza dal pubblico
Ciò che è nostro compito di donne e di uomini
E tira fuori la luce l'ovvio
Ecco io molto modestamente credo che un orgoglio che tutti possiamo farci che oggi abbiamo tirato una scintilla di luce in più dal museo
Con la certezza questa fase del seminario sia stata utile ai nostri studenti la spera sa che lo sia stato anche per voi ringrazio l'onorevole Violante l'onorevole Fini e ringrazio voi tutti per aver raccolto l'invito dell'università