"Emittenti locali: alziamo la voce! Con AER, Anti, Corallo per il funzionamento, la realizzazione e la riforma del settore" org. dall'Associazione Editori Radiotelevisivi (c/o il Cinema Metropolitan - via del Corso, 4)

Se ci ci vogliamo accomodare possiamo iniziare nostro convegno un po'di ritardo dovuti anche a spostamenti e conosce le interviste doverosa
Beh funzione se mi pare di sì
Ci sono ancora posti a possiamo quotarsi
Do il benvenuto a tutte le emittenti televisive e radiofoniche locale Dole ravveduto Ali ospiti
Agli onorevole membri del Co.Re.Rat. e di quant'altro sono hanno accettato il nostro invito l'invito formulato dalla Ar dall'anti al Corallo come prima delle nostre manifestazioni per far sentire la nostra voce tanto che il titolo del convegno e alziamo la voce consapevoli che il mille centotrentotto con ogni probabilità sarà l'ultima grande legge che regolerà e il settore dell'emittenza televisiva e radiofonica al nostro Paese e quindi riteniamo che l'emittenza locale in questi mesi da qui all'approvazione all'eventuale approvazione di questo disegno di legge deve farsi sentire a livello nazionale e far sentire
Con i i propri mezzi con le radio e con la televisione nei propri territori
Noi abbiamo formulato diverse critiche al mila centotrentotto pur apprezzandone lo spirito ma ancora una volta verifichiamo che
Alcune delle scelte fatte dalla dal Governo e poi trascritte nel disegno di legge non vanno nella direzione da noi indicata
Non va nella direzione da noi indicata non perché noi siamo quelli del tutto e subito non riteniamo che oggi il sistema dell'emittenza radiofonica e televisiva locale
Stia vivendo un grande processo di trasformazione stia vivendo un grande processo di razionalizzazione razionalizzazione dovuta anche ad alcune delle possibilità come l'acquisto dei rami d'azienda delle frequenze che stanno permettendo una compatibilizzazione anche nell'etere
I numeri non sono più quelli che vengono continuamente citati oggi le emittenti radiofoniche sono mille duecento mille trecento qual è realmente operanti emittenti televisive sono calate di qualche centinaio e quindi stiamo parlando di seicento TV
Quindi il problema non sono più i grandi numeri che si diceva una volta
Veniamo ed è una delle critiche ed è una delle posizioni che Aeranti-Corallo stanno esprimendo con più forza
Al famoso piano delle frequenze
Noi diciamo che il piano delle frequenze
La risoluzione del caos come viene chiamato poi caos delle terre riguarda sempre l'emittenza locale perché ricordo che RAI e Mediaset in questi anni hanno raggiunto una copertura e di canali e di popolazione tale da non generare nessun tipo di caos però quando si dice di cause più al sec. vale a dire emittenza locale
Perché siamo troppe perché siamo tanti il piano delle frequenze è una scelta politica non tecnica non può passare dalla dalla una nero impianto termico con postazioni
Cambiate con il rinnovo completo di molte postazioni noi per i piani che abbiamo voluto osservare specialmente con la Lombardia
Ci lascia molto molto perplessi anche perché coinvolge l'emittenza privata ma non coinvolge la RAI già questo in un sit in una in una legge che vuole andare a normare tutti non si capisce perché uno dei principali soggetti non deve essere anche lui preso in questo vortice però evasione
Politica nel senso che noi diciamo oggi è possibile fare un primo piano delle frequenze che si chiama compatibilizzazione attiva dove tutti noi troviamo sparsi radioelettrici è possibile in alcune regioni è stato fatto non ha previsto un ricambio totale una
Devastazione del mondo della dell'emittenza locale dico questo perché chi si illude o chi si è illuso del piano delle frequenze significhi
Frequenze a tutti
Sa perché non può essere così qualsiasi piano rispetto delle norme radioelettrica ben preciso che possono valere per qualsiasi Paese d'Europa ma non possono voler con il nostro perché il nostro Paese come tutti sappiamo è da vent'anni
A un sistema dei ha regolato dove le norme hanno permesso si così non hanno per me le la non esistenza delle norme hanno permesso uno sviluppo specialmente nel leggere
E poi viene definito bravo
Però i segnali che abbiamo non sono certo incoraggianti
Le frequenze dismesso da tele più a chi andranno in che proporzione andranno andranno a una televisione come Telemontecarlo che oggi ricordiamo non è una televisione italiana ma la televisione
E ripete programmi esteri e quindi malgrado gli appelli agli sport che continua a fare Telemontecarlo oggi a nostro parere Telemontecarlo ma ha diritto di avere una frequenza oppure può avere frequenze solo dopo che siano state assegnate quelle per l'emittenza locale televisiva che ne hanno di grande livello
Questo dobbiamo dircelo dobbiamo essere consapevoli dobbiamo credere anche nelle nostre possibilità il senso dica della della dell'assemblea di oggi che una delle la prima iniziativa che noi abbiamo voluto fare ma poi continueremo con un altro essere il più iniziative che ho saranno sul locale
Di forte presenza di forte caratterizzazione di quelle che sono le nostre istanze e in più
Noi chiediamo che oggi e lo viviamo tutti i giorni tutti gli operatori radiofonici e televisivi locali un po'meno anzi quasi niente gli operatori nazionali e chiediamo che la che il Governo che il ministero che il ministro
Dia un segnale forte chiaro di cambiamento di rotta della direzione centrale del servizio agli elettori
Che questo ufficio cominci a funzionale ma non più come
Cherie Fo o addirittura boia dell'emittenza locale
Che siano date precise indicazioni chiare
Direttive chiare ai vari uffici periferici affinché possano operare e non al contrario quei pochi uffici periferici che si muovono per l'emittenza locale vengono minacciati addirittura i trasferimenti o di o di revoche
Oggi i
Quant'altro si possa immaginare
Naturalmente tutto questo non vale se c'è da creare qualche canale
Ho grande canale televisivo per la RAI allora sono ammessi tutti gli spostamenti posti
Noi crediamo che anche questo faccia parte delle piccole cose magari un po'meno sulle prime pagine un po'meno nei testi di legge però la uguaglianza tra i mezzi e quindi che anche le televisioni radio locale abbia una pari dignità anche nel trattamento dei rapporti con la direzione centrale del servizio ed elettrici
Sì estremamente importante
Noi non siamo quelli che diciamo no al piano sia al caos chi sostiene questo non ha capito la nostra posizione o non vuole capirlo
Noi vogliamo che dopo vent'anni non soci pensi di distruggere tutto il nostro lavoro distrugge nostre frequenze gli Stooges tutto quello che è stato creato il fatto
Ma che venga compatibili usato la compatibilità o se ne vuol dire un piano partendo dall'esistente non un piano al buio perché al buio attenzione che che ne dica qualcuno quelli che si va a perdere emittenza locale
Siamo solo noi che abbiamo da perdere gli altri di sicuro e parlo dei grandi gruppi non hanno niente da perdere per cui mi siamo oggi questa non stagionale lavoro augurandoci che sia proficua e con l'impegno da parte di queste
E tutte le persone qui riunite
Della gravità del momento ed alla grande possibilità che abbiamo oggi di incidere e di portare
Veramente la presenza dell'emittenza locale
Ma nella testa delle persone perché molti parlano sempre di un intenso locale quando ci sono o elezioni
Ho particolari momenti può in realtà l'emittenza locale di fatto nei fatti al di là di quello che sono le dichiarazioni d'intenti viene sempre o dimenticata
Ho sminuita completamente nei nei proprio ruoli e nei propri compiti grazie
Allora diamo ad essa dalla fatale residenti nel primo l'avvocato Marco Rossignoli presidente nell'Ajax
Io voglio ringraziare tutte le emittenti che sono intervenute oggi a questo importante appuntamento voglio ringraziare anche perché nonostante le difficoltà delle del tempo le difficoltà anche dei trasporti derivanti dal degli incidenti che sono accaduti tutti si sono impegnati per essere oggi qui a questi importantissimo appuntamento oggi è una giornata particolarmente importante per l'emittenza locale infatti dire che a seguito dell'intesa politico operativa tra la r l'anti al Corallo
Che rappresentano complessivamente oltre mille trecento emittenti radiotelevisive locali e quindi oltre il settanta per cento delle emittenti radiotelevisive locali operanti nel nostro Paese
Finalmente l'emittenza locale si può presentare al mondo politico al mondo istituzionale al ministero
Davanti a tutti in modo unitario e finalmente le emittenti locali oggi questo il tema del convegno possono alzare la voce perché signori oggi è veramente il momento di alzare la voce di far sentire la nostra presenza
Noi oggi abbiamo organizzato questo convegno perché vogliamo portare all'attenzione del mondo politico e del mondo istituzionale e del Governo tutta una serie di problematiche
Mentre al Senato sta per iniziare la discussione sul testo del disegno di legge governativo che recherà la riforma del sistema radiotelevisivo che tanto auspichiamo
Mentre i complimenti o delle comunicazioni ha avviato il procedimento di pianificazione delle frequenze per il settore televisivo e mentre anche l'Authority sta che è stata istituita dalla legge dello scorso anno sta per iniziare ad operare avevamo anche invitato il rappresentanti dell'Authority a partecipare a questo convegno non sono potuti intervenire perché ci hanno inviato una loro comunicazione perché sono impegnati in e sedute continua per l'emanazione del Regolamento ex costituiva la la base operativa per l'insediamento di questo nuovo organo che regolerà la vita del sistema delle comunicazioni
Oggi Aeranti-Corallo intendono affermare l'importanza del ruolo dell'emittenza locale nell'ambito del sistema radiotelevisivo
Un ruolo la nuova normativa di settore deve avere la capacità la volontà e la forza politica di valorizzare mettendo le imprese radiotelevisive locali in condizione di migliorarsi sotto ogni profilo di migliorare anche le proprie strutture tecniche il proprio segnale la propria ricezione
Nonché di sviluppare nuove tecnologie in modo di poter competere sul mercato alla pari di tutte le altre componenti del sistema
Ora in questo contesto lo vedete dal titolo del convegno noi invochiamo il funzionamento
La razionalizzazione e la riforma del settore
Dunque il funzionamento e la razionalizzazione ancor prima della riforma non perché la riforma non sia importante ma certamente perché è importante ancor prima di questa riforma che funzionino con le cose che devono funzionare
E che venga completato quel processo di razionalizzazione del settore che è stato avviato in qualche modo anche in maniera positiva dalle ultime leggi
E quindi mi riferisco delle precise richieste che sono poi i temi del convegno di oggi su quale chiamiamo a rispondere i politici che sono oggi presenti che li invitiamo darci delle risposte precise chiare su quelle che sono i temi che noi oggi presentiamo oggi abbiamo con noi anche il sottosegretario vita sottosegretario alle Comunicazioni presidente della commissione parlamentare di vigilanza
Del sui servizi radiotelevisivi onorevole Storace molti parlamentari a loro chiediamo di rispondere sia quelli che sono i temi che oggi presenteremo e di darsi precise garanzie sul futuro dell'emittenza locale
E quindi mi riferisco a tre temi che sono estremamente importanti che stanno a cuore a tutto il nostro sistema il problema delle risorse tecniche cioè l'assegnazione delle frequenze
Il problema della direzione generale le concessioni autorizzazioni del ministero
Che è diventato un problema signori è un problema è un problema è uno di quei problemi che forse non fa notizia ma un problema perché coinvolge il funzionamento tecnico-operativo di tutte le nostre mittenti tutte le nostre imprese
Il problema della riforma del sistema radiotelevisivo
E quindi affrontiamo in sintesi poi gli altri colleghi il presidente porta il presidente Bardelli affronteranno anche nel dettaglio di temi di questo convegno il noi oggi chiediamo
Ai
Ha il mondo politico al mondo istituzionale presente a tutti coloro che seguono questo sistema
Chiediamo precise garanzie circa al mantenimento di spazi radioelettrici adeguati per l'emittenza locale cosa significa questo vogliamo garanzie precise circa il mantenimento di un numero adeguato di frequenze di canali per l'emittenza radiotelevisiva locale
E su questo punto bisogna fare immediatamente chiarezza per evitare ogni risvolto demagogico
La chiarezza è questa l'emittenza televisiva locale non vuole sostenere dopo vent'anni il caos non vuole sostenere la politica della giungla dell'interferenza
Però l'emittenza locale non vuole che venga vanificato il proprio lavoro di vent'anni
L'emittenza locale vuole precise garanzie che venga garantì che vengano mantenuti gli spazi esistenti e allora e allora signori bisogna contestare con decisione la pretesa di Telemontecarlo di vedersi assegnare i canali dismessi da te le più al trentuno dicembre del novantasette
Perché questi canali spettano in primo luogo le televisioni locali in quanto Telemontecarlo un soggetto che svolge attività rime a ripetizione di programmi esteri in Italia e perché Montecarlo peraltro ha già una copertura ridondante rispetto a quelli che sono i i canali che sono messi a disposizione la liberazione dei dei dalla dismissione di tele più tre cioè sono canali che coprono le principali città italiane dove Telemontecarlo già illumina con il proprio segnale allora questi canali spettano in primo luogo all'emittenza locale d'altro canto se Telemontecarlo vuole ampliare la propria copertura come ogni giorno ci dice nei propri spot che lo faccia invasa disposizioni di legge può sempre acquisire canali come fanno tutti gli altri operatori del settore
Se l'emittente televisiva locale vuole acquisire canali lo può fare in base alla legge e lo faccio lo stesso modo anche Telemontecarlo che non voglia avere gratuitamente quello che gli altri invece devono acquistare Telemontecarlo non può pretendere questo
E allora te a Air anti e corallo oggi chiedono che la riassegnazione dei canali dismessi da te le più tre avvenga sulla base di un apposito Regolamento che definisca le priorità
E definisca i relativi criteri e dopo si vada a vedere a chi spettano questi canali
Inoltre oggi noi chiediamo una cosa molto importante su questo mi disse mi mi riallaccio quando dei dicevo non dobbiamo farci coinvolge aderì svolti demagogici del problema
Noi chiediamo che vengano immediatamente sospese le procedure di pianificazione delle frequenze televisiva avviata dal ministero delle Comunicazioni
Che prevedono la soppressione di un elevatissimo numero di siti
Ove sono ubicati gli impianti delle emittenti locali
Perché
Quando si parla di piano delle frequenze giusto si parla di un problema molto importante si parla di un problema che le frequenze devono essere regolamentate coordinate compatibili tratte
Che l'emittente che le frequenze devono devono essere utilizzate del modo migliore
Che deve cessare il rapporto interferenze leale che devono essere ottimizzate le risorse che deve essere garantito anche un impatto ambientale che non dia luogo a problemi di inquinamento elettromagnetico
Tutto questo però non deve essere fatto come viene fatto in questi giorni dal ministero delle Comunicazioni
Ora noi non sappiamo molto di quello che sta succedendo perché nonostante che la legge duecentoquarantanove dello scorso anno prevedesse che le associazioni dovevano essere interpellate nelle varie fasi del procedimento in realtà veniamo da prendere quello che succede
Dei documenti che vengono inviate le regioni per le richieste dei pareri in ordine all'ubicazione dei siti degli impianti
Ora questi queste queste notizie che abbiamo la documentazione che abbiamo acquisito da alcune regioni è altamente preoccupante mi riferisco a Lombardia ad esempio dove su quarantadue postazioni televisive ricorrenti ne rimangono solo diciotto
E vengono soppresse dieci importantissime postazioni in via definitiva come le postazioni di Milano piazza Repubblica Miliano grattacielo Pirelli Monte Penice Roncola e tante altre
In Toscana vengono vengono soppressi addirittura Monti un jolly Monte Amiata Monte Morello in Abruzzo si parla di Maiella San Silvestro Campo Imperatore si parla di Monte Mario qui nel Lazio
Insomma una falcidia delle postazioni dell'emittenza radiotelevisiva locale lutto questo spettino in questo se senza che allo stesso tempo venga pianificata la RAI perché sta pianificazione da quel che è dato comprendere prevede una pianificazione della RAI al di fuori e al di sopra di queste regole
Una pianificazione Araya di fuori al di sopra del regole che passa anche attraverso il contratto di servizio il contratto di servizio che prevede l'assegnazione alla RAI in via preventiva e al di fuori delle leggi di centinaia di nuove frequenze sia radiofoniche che televisive
E questo non si può certamente pensare di farla pianificazione in questo modo e allora Aeranti-Corallo chiedono oggi che la pianificazione sia quella televisiva che è stata avviata sia quella radiofonica che dovrà essere avviata
Vengono realizzata attraverso una sedia compatibilizzazione tra gli impianti esistenti
Finalizzata a risolvere una volta per tutte signori tutte le problematiche interferenza in atto da permettere a tutte le emittenti di servire in modo ottimale le proprie aree e questa la pianificazione in questo modo e peraltro l'unica strada percorribile dopo oltre vent'anni dalla nostra attività
Ed è peraltro l'unica logica conseguenza a quelle che sono le leggi di settore che senso ha pensare di oggi di poter acquisire una frequenza c'è il giorno dopo ci viene sottratto dal piano di assegnazione delle frequenze ma che senso ha anche per lo Stato
Perché è contenuto all'interno del disegno di legge prevedere incentivi per la dismissione quando queste e pagare le mette qualcuno che dismette una frequenza quando il giorno dopo questa frequenza potrebbe essere recuperata dal piano delle frequenze
Sono due logiche contraddittorie che convivono ritenuto stesso Progetto di disegno di legge governativo
E quindi questo deve essere superato attraverso questo dicevo questo processo di coordinamento e di compatibilizzazione che peraltro ha già dato ottimi risultati sotto il profilo operativo sebbene in maniera un po'sommaria magari non orga non organizzata spontanea diamo l'esempio della Regione Piemonte che certamente deve essere approfondito valutato deve essere regolamentato devono dove diciamo lente procedure di coordinamento di compatibilizzazione devono essere definite con appositi regolamenti dove la discrezionalità della pubblica amministrazione viene fortemente limitata per evitare disparità di trattamento da Busi
Ma certamente questo è l'unico modo di procedere per arrivare a un assetto distributivo delle frequenze e risorse in maniera equilibrata
E mi riallaccio anche all'altro tema del convegno di oggi cioè chiediamo il funzionamento di quello che deve funzionare perché alla direzione generale delle concessioni autorizzazioni del ministero nostro avviso non funziona proprio nulla
Perché siamo signori a una situazione estremamente grave che qui oggi vogliamo denunciare vogliamo delle precise risposte vogliamo Sappo diamo sapere per quale motivo dal mille novecentonovantaquattro ad oggi le il il ministero delle comunicazioni non ha rilasciato ancora a un'emittente locale una conferma di concessione l'atto di conferma di concessione
è un atto che è dovuto e non è neanche discrezionale
In presenza di di cessione di quote la di una società che più del dieci per cento del capitale sociale in quattro anni riguarda la stragrande maggioranza dei soggetti e non è un problema di poco conto perché non è un problema meramente burocratico
è un problema che oggi sta creerà
Le fra qualche giorno il problema di poter acquisire le le provvidenze dalla normativa su editoria perché il l'Ufficio per la vittoria dalla Presidenza del Consiglio per poter erogare le provvidenze a cui le emittenti televisive radiofoniche sono ammesse
Deve valutare se esistono le concessioni se queste concessioni sono regolari
E allora in assenza di queste conferme di concessioni queste provvidenze non possono essere erogate e quindi questo non va assolutamente bene
Allo stesso tempo dal mille novecentonovantaquattro a oggi non è stato rilasciato una modifica di concessione
Che degli allegati tecnici cioè tutte le modifiche tecniche che sono state fatte non tengono minimamente conto ogni emittente a un allegato la propria concessione con impianti che completamente difforme
A quella che è la realtà della situazione radi elettrica un comunque l'emittente opera
Lo chiediamo anche che vengono immediatamente rilasciate tutte le autorizzazioni al trasferimento
Di ubicazione degli impianti in tutti quei casi che sono previsti dalla legge trasferimenti a seguito dei quali non venga ampliato l'originaria copertura degli impianti
Questa autorizzazione sono necessari Inca no in caso di trasferimento di sede gli impianti di compatibilità azione
Deve essere anche definita una volta per tutte la problematica dei ponti di collegamento dei collegamenti mobili dei Regi aggiuntive
Abbia inviato dieci anni per avere una legge la legge duecentoquarantanove che dica con chiarezza che le emittenti radiotelevisive locali per fare informazione per svolgere il proprio ruolo
Possono utilizzare i ponti mobili posso aver regia aggiuntive bene la direzione generale concessione autorizzazione del ministero due giorni prima della della dell'entrata in vigore della legge quando già si conosceva il testo già diramava disposizioni per far chiudere tutti questi ponti di trasferimento
E a distanza di quasi un anno dall'emanazione di quella legge non vengono continuamente sistematicamente quotidianamente
Messe e di ai avviate procedure disattivazione di questi impianti nonostante che la legge preveda che possano operare ci chiedono canoni aggiuntive rispetto al canone di concessione per fare operare questi impianti quando la legge non prevede nulla di questo riguardo
Deve essere anche trovata una soluzione definitiva in ordine la problematica delle frequenze degli impianti di collegamento perché non è possibile che gli impianti di collegamento dell'emittenza radiotelevisiva locale debbano vagare nelle terre cambiando frequenza ogni giorno
Perché la Ministero delle Comunicazioni continua
A
Sostenere frequenti a al a far cambiare frequenza facendo spendere impianti installazioni ubicazioni
E poi successivamente accorgessi questa frequenza non va bene dovete nuovamente cambiarla e così via
Sono anni che sta accadendo questo questo deve finire dovesse individuate frequenze precise
Di collegamento per gli impianti privati che siano frequenze idonee per la copertura non vogliamo le frequenta diciassette ventitré Ghz che non fanno che che perché se no cinquanta impianti per fare cinquanta metri noi vogliamo le frequenze che sono quelle corrette per operare in questo sistema
Questi sono i problemi forse che nell'ambito del sistema politico non sono molto importanti però sono importanti per far vivere quotidianamente l'emittenza televisiva locale come diciamo che sono pre e sono prodromici preliminare che a qualsiasi discorso da riformare il settore e vediamo
Anche a quelle che sono le nostre proposte speriamo che il disegno di legge mille centotrentotto su cui dobbiamo dire effettivamente dopo un ampio dibattito
Che ha visto protagonista di associazioni di categoria effettivamente disegno di legge in molti aspetti molti punti è fortemente migliorato rispetto alla postazione o ricorrere al alla formulazione originaria però certamente gli aspetti come dire negativi contraddittori che permangono
Nel testo di disegno di legge governativo rischiano se non è immediatamente corretti rettificati di inficiare forte mento tutto il contesto del disegno di legge
E mi riferisco ad alcuni di questi aspetti perché altrimenti dovremmo discutere articolo per articolo tutto il disegno di legge ma certamente uno degli aspetti importanti su cui si basa la riforma
Riforma che
è importante sotto certi profili perché afferma il ruolo primario dell'emittenza locale afferma
Il principio della licenza in luogo della concessione che l'autorizzazione al posto da concessione anche se poi dovrebbe precisare meglio il contenuto anche giuridico ha natura giuridica di questa licenza però questo è un principio su cui dobbiamo dare atto e fortemente innovativo
è importante però certamente nel momento in cui accoglie quella che è la nostra proposta di distinguere nel mondo dell'emittenza commerciale tra emittenti che fanno informazione emittenti che fanno puramente attività commerciale
E
Distingua accesso le provvidenze tra lune e gli altri soggetti certamente deve in qualche modo definire con correttezza e con coordinamento perché manca un coordinamento tecnico
Con le disposizioni di legge sulla normativa sull'editoria quello che il contenuto dell'informazione che le emittenti devono fare anche qui abbiamo impiegato molti anni per arrivare
Al testo della legge duecentoquarantanove che ci diceva che per quotidiano il concetto di quotidianità cui si deve far riferimento la nostra informazione si fa riferimento a cinque giorni a settimana o centoventi giorni a semestre è un principio che poi mutuato dal dagli editori della carta stampata che
Fanno riferimento a questo bel principio da sempre ora questo principio viene nuovamente stravolto dal disegno di legge perché
Nei cinque giorni a settimana i centoventi giorni assieme se si fa riferimento per errore forse speriamo per i questo modo potreste facilmente corretto solo ai notiziari radio giornali e telegiornali
Ma non ha tutta l'informazione giornaliera per cui signori noi saremo la mente costretti a fare informazione giornalmente trecentosessantacinque giorni l'anno compreso il giorno di Ferragosto di Natale e di Capodanno e l'Epifania salvo
Il telegiornale cioè notiziario o radio giornale che possiamo mandarlo in onda per cinque giorni a settimana centoventicinque semestre poi manca completamente un raccordo quando Mattia su editoria per cui
Paradossalmente
Le emittenti che hanno diritto alle provvidenze che anche a accederanno al tipo di col di vicenza con obblighi di informazione avranno teoricamente diritto le provvidenze ma in molti casi siccome non avranno altri requisiti previsti dalla magia subito via comunque le provvidenze dove potranno prendere questo credo che dovrà essere sicuramente coordinata normativa rispetto al testo farraginoso che è emerso che nonostante tutti gli sforzi che Aeranti-Corallo no portato avanti per cercare di trovare una soluzione in termine tecnico a questa norma
Riteniamo anche su questo credo che il presidente Bardelli riuscì illustra meglio di me questi aspetti non vengono previste misure adeguate per sostenere l'emittenza no profit
E non potendo più diffondere pubblicità perché l'emittente non proferì giustamente accettato di distinguere nettamente ruote emittenza commerciale da quella non commerciale attraverso la distinzione tra chi acceda risorse pubblicitarie e chi non accede risorse pubblicitarie
Debba comunque avere mezzi adeguati di sostentamento
Non vengono previste norme per la regolamentazione le procedure di coordinamento di compatibilizzazione utilizzazioni va di elettriche che permettono di pervenire in tempi rapidissimi allo ottimizzazione dell'uso delle frequenze
E viene ed è un altro aspetto molto delicato viene sostanzialmente riproposto la rete federale della RAI cioè la Rete la concessionaria pubblica ramificate diversificato sul territorio
Quello possiamo altro che fare che ribadire la nostra netta contrarietà a questo progetto di rete federale
Se si vuole dare effettivamente un ruolo primario importante all'emittenza locale nell'ambito dell'informazione locale si deve dare anche spazio adeguato l'emittenza locale in questo ruolo e per cui inserire invece in questo ruolo in concorrenza
Addirittura senza pubblicità che non è un vantaggio per l'emittenza perché le sale senza pubblicità significa una fortissima concorrenza di ascolti se in una telecronaca Lincoln la radiocronaca di un incontro di calcio
Viene fatta da un'emittente locale con sprecona spot pubblicitario sponsorizzazione la concessione a pubblica lo fa senza quale trasmissione verrà mai vista ho ascoltata
Certamente la risposta abbastanza semplice con questo caleranno gli ascolti dell'emittenza locale e con esse caleranno gli investimenti pubblicitari a livello locale e quindi se si vuole dare effettivamente un ruolo all'INPS all'emittenza locale nell'ambito dell'informazione locale così come sono i principi fondamentali che sono contenuti nel disegno del disegno di legge che apprezziamo allora si deve certamente
Con non si deve dare spazio al progetto di rete federale
Chiediamo anche che venga finalmente emanato il regolamento previsto dall'articolo dieci della legge quattrocentoventidue materie incentivi a sostegno dell'emittenza
E qui devo dire che non ci possiamo continuare ad accontentare degli ordini del giorno che di tanto in tanto Camera e Senato emanano e approvano per per sostenere questo Regolamento esista una legge del mio novecentonovantatré che stabiliva pochi giorni per emanare questo Regolamento sono passati cinque anni regolamento non è stato fatto però la Camera dei deputati nei giorni scorsi ha emanato ennesimo ordine del giorno che invita e il il governo a fare questo Regolamento noi apprezziamo l'ordine del giorno però chiediamo e pretendiamo che venga fatto il Regolamento che il che venga garantita dal governo la copertura finanziaria per questo Regolamento che porterebbe
Nuovi importanti incentivi a sostegno delle mittente locale
Su questi temi
E vado a concludere chiediamo quindi che venga presa una posizione chiara e precisa da tutti i rappresentanti le forze politiche istituzionali del governo che sono qui oggi perché sono qui oggi presenti
Su questi temi oggi le mille trecento emittenti locali via era anche Corallo
Se vogliono alzare la propria voce vogliono avere delle precise garanzie di salvaguardia delle proprie frequenze di funzionamento del ministero e specificatamente da direzione generale concessioni autorizzazioni del ministero
E di una riforma legislativa che favorisca veramente finalmente lo sviluppo delle mi Tenza locale grazie
E ringraziamo avvocato alla signora intenso intervento e diamo la parola l'avvocato Porta presente nell'anche
Ecco io
Vorrei
Premettere con la considerazione siamo in un periodo veramente transitori
Si fa una transazione della transizione da un passato che è meglio dimenticare a un futuro che speriamo migliore notevolmente migliore del passato
Ora le premesse
Per un migliore futuro ci sono
Dobbiamo dare atto che
Il disegno di legge mille centotrentotto nella versione che attualmente all'esame del Parlamento è stato
Ha segnato un grossissimo miglioramento sulla vecchia impostazione
Diciamo subito che due sono i grossi elementi positivi
Ci sono anche alcuni elementi ancora negativi speriamo di poterli superare di poter umbri
Portare alla positività nel corso del dibattito parlamentare da parte dei parlamentari ovviamente che sollecitiamo appunto in questo senso
Il primo è il passaggio dalla regime delle concessioni al regime delle licenze delle autorizzazioni per l'emittenza locale
è sostanzialmente un ritorno alla sentenza del mille novecentosettantasei uno dei principi della sentenza del mille novecentosettantasei c'ha avuto un pochino di anni per arrivare a constatare che era costituzionalmente corretto queste evita dare atto che il Governo su questo punto la magistratura ha fallito completamente perché nonostante sia ripetutamente è stata chiamata a pronunciarsi su questo problema ha sempre l'uso ho addirittura ha preferito respinge la domanda diamo atto al governo di avere fatto questo passo grossissimo che presuppone una cosa molto importante
Lo ha detto la sentenza duecentodue settantasei della realtà
L'esercizio di un diritto l'autorizzazione
La licenza
La concessione non è un diritto proprio un diritto deriva è una concessione che lo Stato fa e quindi a al servizio pubblico alle emittenti
Nazionali
Tre reti nazionali ma è un diritto derivato
E questo principio nel disegno di legge mille trecento ottantotto è riaffermata ancora all'articolo uno al numero cinque là dove si pone l'emittenza locale come prioritaria rispetto a tutto il sistema
Cimici rete poco sono cose grosse che naturalmente poi devono avere un seguito ma la premessa c'è e questo è molto importante perché senza le premesse di diritto non si va mai avanti
C'è ancora un altro elemento la non profit
Abolizione quindi del sistema precedente delle comunitarie che sinceramente non andava bene no
La non profit a una sua io dico qui abbiamo anche noi come associazione nostra le emittenti svago evangeliche che sono al non profit la decisione che viene portata verso chi era sempre di Dio molte più sono molte sono presenti molte emittenti loro della Federazione della leva angeliche anche questo presenti molte emittenti a questo compito
Però bisogna appunto come libero detto dal Rossignoli bisogna che ci sia qualche cosa di più concreto dia agevolazioni
E una delle agevolazioni dico che soprattutto eh invitare un po'
Le università per esempio
Le grandi istituzioni a fare delle radio televisioni in America sono funzionavano meravigliosamente vi sono delle università che hanno delle ottime stazioni televisive radiofoniche e non si capisce bene perché in Italia la cultura non possa essere portato su questi piani è veramente una cosa
Una cosa
E che deve essere curate e deve essere favorito
Questo è il quadro generale il quadro di partenza
E però ci consente una considerazione perché c'è stata la degenerazione perché sistema italiana è il sistema italiano è un assurdo del mondo
Non c'è nessuno Stato che abbia preciso di imitarlo anti tutti gli Stati del mondo l'ho detto tutte le soluzioni vanno bene tranne quella italiana ecco questo è il risultato che abbiamo tenuto a perché
Questo è successo perché i principi della sentenza duecentodue del settantasei non sono stati assolutamente a quattro sono stati negati addirittura sono stati stravolti
E sono e si è arrivati appunto a questa particolare situazione che assolutamente da Correggio
Il sistema
Deve essere fondato su dei principi non si possono fare norme che non siano ispirate a principi
La prassi
Norme
Così di pratica sono Cristina a la pratica seguita dall'esperienza avrà sia chiaramente seguite attuata e rispettata
Però deve obbedire a dei principi altrimenti diventa poi un caos perché si approva tutto e il contrario di tutto e quindi non si può andare avanti
Questo è il problema vero oggi che direi che ha posto le basi questo mille centotrentotto di alcuni principi fondamentali ai quali poi dovranno derivare tutta una serie di di altre conseguenze
Un aspetto negativo bisogna sottolinearlo è questo
Il dualismo ministero autorità
Il problema era stato impostato dalla sentenza duecentodue del settantasei forse nessuno se n'è accorto
Con pochissime parole ma molto incisive
Il legislatore dovrà indicare l'organo dell'amministrazione centrale dello Stato incaricate di assegnare di sostanzialmente di governare il sistema
Dico subito che quando si discusse di quella quella sentenza quelli
Porto la discussione che portò a quella sentenza aveva colto molto molto
A Catania attenzione va prestata molta attenzione al sistema americano dalla Federal Commission comuni che Jean-Pierre un sistema dove un organismo unico governa l'intero sistema su uno stinco utilmente praticamente su Roma Confederazione di Stati
Con legislazioni completamente diverse ma in materia di radio televisioni non si può scaduti o di azione delle frequenze perché questo è il grande problema della Federal Federal Commission non si può avere delle regolamentazioni particolari perché finirebbero per creare delle strutture dei delle contraddizioni dei conflitti
E invece si è preferito in Italia mantenere o voglio sottolineare quell'affermazione della sentenza duecentodue era chiaramente un'indicazione contro il ministero delle Poste
Perché la corte aveva già avuto occasione di verificare la inidoneità del ministero delle Poste a governare il sistema devo ricordare che la corte è stata ingannata parecchie volte hai messo anche una una dichiarazione quella del dell'utilizzazione per la ripetizione dei programmi esteri delle frequenze non italiane che cosa assolutamente inesistente ma a questi errori alla ritenere
Insufficiente in un primo momento poi la la sentenza del settantasei assolutamente abbandonato questo principio l'insufficienza delle frequenze anche in ambito locale e l'altro è stato un errore nella quale l'aveva indotta il ministero delle Poste con delle
Delle perizie che debbo dire sono veramente qualcosa di pauroso falso sia ideologico che
E non solo ideologico ma anche proprio di affermazioni il sulle utilizzati sulle qualità di qualità delle frequenze che non avevano rispondenza né nel Regolamento e dall'azionario dalla di comunicazioni né nella realtà
Ecco questo è un problema grosso perché io voglio ricordare anche che
Problema della competenza del ministero
E del garante
Passato mille novecentonovanta dovute ha portato addirittura la necessità di abrogare alcune norme di legge perché non era possibile assolutamente c'è un conflitto a un certo momento secondo il Garante poteva essere rilasciata l'otto la concessione soltanto a poche decine di televisioni a
A duecento trecento radio che era veramente un assurdo che non stava né in cielo né in terra si dovette Abbot abolire quella norma sui bilanci e via dicendo per poter su nel tentativo di sfondare che poi ha avuto scarso successo ha consentito di sbloccare le reti nazionali non emittenza locale
Ora il rischio che io
Una pavento proprio è che si verifichino ancora dei conflitti di competenza fra il ministero e l'autorità credo che qui si dovrebbe avere il coraggio di affrontare questo problema e dare maggiori poteri all'autorità o maggiori poteri al ministero ma allora togliendo addirittura che certi poteri certe prerogative all'autorità mi sembra però questa soluzione Air
Il problema vero è quello di fare non tanto l'Autorità di garanzia perché cioè garantire niente c'era governare un sistema moda Garatti garantire che cosa
Io dissi un po'paradossalmente che il garante della NATO e rifugio delle giurie la LIPU nero sostanzialmente un garante degli illeciti qualcuno mi smentisca se non è stato vero questo il problema è diverso il problema invece è di dare veramente come esiste in America che è un sistema ma certamente di migliore
In assoluto però relativamente il migliore perché gli altri sono sempre un pochino o l'hanno imitato lo sono peggiori ebbene il problema è questo di governare veramente il sistema su questa strada
Il disegno di legge e ancora molto indietro anche se ha dato maggiori competenze e maggiori poteri all'autorità però c'è stato qui un ampliamento tale delle funzioni e dei problemi sottoposti alla all'autorità che rischiano di compromettere veramente proprio il settore delle radio diffusione che è un settore particolare che non può essere confuso con gli altri settori che sono molto più rilevante sotto il profilo economico ma l'emittenza locale il nome congresso con la speculazione di carattere economico è certamente una una
Un settore che al la sua consistenza economiche che deve avere una maggiore consistenza economica di quella per cui ben vengano le riduzioni e mi sembra che su questo punto
Il ministero sia il Governo sia abbastanza bene orientato di ridurre le misure della pubblicità per le reti nazionali e come dico in America non esistono per esempio un sistema che funziona molto bene Novaretti razionale la l'tanto per chiarire bene sottolineano la cosa all'NBC le altre grandi così detti network che sono qualcosa diverso dalle reti italiane la NBC era si fonda su centoquaranta emittenti locali televisive locali altrettanto per quanto concerne poi la radio ecco capi quindi non è effettivamente un ma
Unica entità nazionale è un'entità articolata i sulla base di emittenti locali
E questo dovrebbe essere un pochino l'orientamento che deve acquistare il
Il nostro sistema
Ci sono poi i problemi particolari mi ha parlato ampiamente lo signorile parla il documento io non mi soffermo più di tanto dicendo che bisogna chiaramente riso
E come risolvere anche questi problemi
Su questo punto io credo che bisogna potenziare il la funzionalità della commissione per la sera
Perché è il modo è la
Il modo di di collaborazione del che deve valere le associazioni le emittenti locali con l'autorità e col ministero stesso
Laddove la Commissione è stata
è stata poco investite investitori pochi problemi ma laddove ha dato un potuto dare un suo contributo certamente è stato un contributo positivo credo che nessuno mi possa smentire questo allora bisogna visto che proprio l'esperienza ci dice che questa Commissione
E a funzionato egregiamente quel poco nel poco che è stata chiamata a fare ebbene avrà potenziamo potenziamo soprattutto dandogli una maggiore
Selettività perché qui nella Commissione bisogna dire che ci sono dei soggetti un po'particolare che non rappresentano che se stessi e questo in una Commissione di questo genere non va bene quindi bisogna un pochino rivedere
La struttura stessa della commissione ma bisogna soprattutto che il ministero
E magari con
Ho una leggina gli siano maggiori competenze maggiori non dico poteri maggiori competenze che è pensare che possa intervenire anche laddove non venisse richiesta ma sopra un po'il ministero deve richiedere un continuo intervento di questa Commissione in modo da avere
Quella che dà forma di scambio di discussione di approfondimento che anche assicura la trasparenza
Perché è bene che il ministero tratti per i singoli
Perché insicuro sistema che è fondato su una articolazione così vasta di emittenza e deve essere fondato Suma così vasta articolazione non può essere un sistema col quale il governo tratta col singolo questo è un sistema che degenera e sappiamo che cosa apporta
Ha portato ad esempio a una situazione paradossale perché si parlava di Telemontecarlo tre nove chilometri
Per noi è un falso io oggi dovrei documentale
Perché Telemontecarlo è ripetitore di una stazione dalla stazione esterno non esiste non è mai esistita
E allora queste è ridicolizzare addirittura lo Stato italiano
Laddove si ammette sostanzialmente che sì abbiamo una autorizzazione a ripetere una stazione inesistente di qua e là e il paradosso più grande che sono in Italia poteva cadere in nessun altro Paese del mondo pervenuta cade ecco questo bisogno un pochino meditare perché questa nuova ricade
è semplicemente ridicola la corsa non ha nessuna consistenza
Pretendere di avere delle frequenze che vanno date invece all'emittenza locale perché oltretutto il problema di queste frequenze di questi canali quelli che sono stati ma abbandonato il tre più tre quei che vengono va recuperati per altri altrimenti magari anche dolorosi di emittenti che spariscono bene devono essere attribuiti all'emittenza locale perché anche queste frequenze
Sia quelle televisive quelle radiofoniche terrestri cosiddette tanto per intenderci
Sono presenti che hanno per caratteristiche a tecnica una propagazione che non vada sostanzialmente oltre l'orizzonte e quindi sono destinati naturalmente proprio la loro destinazione dell'emittenza locale quella satellite quelle via cavo eccetera hanno una diversa una diverso propagazione una diversa
Apertura su più Asti tenetene territori e quindi possono anche essere destinate ad emittenti ultrà locali ma l'emittenza locale deve essere primavera la disponibilità massima delle frequenze di avere assegnate tutte le frequenze
Questo è un problema che
Che credo che col tempo potrà essere
Affrontato e risolto positivamente anche perché proprio si pongono adesso i principi generale io credo sempre dei principi perché non credo che si possa andare della vita senza avere dei principi che va senza principi poi sbanda e va fuori assoluta
Quello che noi vogliamo quindi io no conoscendo più nel merito perché abbiamo fatto un documento mi ha già abbastanza sufficientemente illustrato Rossignoli ripetere le stesse cose che seleziona col più attivati che ci sia anche per l'uditorio oltre che inutile
Bene il problema che noi vogliamo però è un problema di questo genere creare un sistema delle radio tv Osio relativo diffusione televisive
è radiofoniche locali
Articolato
Un sistema di grandissima libertà che garantisca veramente la libertà questo noi vogliamo
Questo noi vogliamo questo voglio vuole l'emittenza locale ecco alzare la voce proprio per ottenere questo un sistema che possa essere addirittura di esempio per altri Paesi no essere additato come esempio da non seguire no
Noi desideriamo che all'estero si dica
L'esempio italiano può essere seguito dobbiamo seguirlo dobbiamo imparare anche in questo campo dagli italiani grazie
Chiama l'avvocato parta atteso intervento e diamo la parola al presidente della parallelo dottor Luigi Bardelli
Io non so se
I parlamentari politici gli impegnati nel mondo della radiotelevisione si aspettavano che l'emittenza locale
Che
Come retro pensiero
Diciamocelo sarà un po'provocatorio ma avete
Sempre in una considerazione secondario residuale potesse fare a Roma oggi in in questo giorno di marzo con i mezzi di trasporto non al cento per cento e con il tempo quello che un convegno che riempie un cinema della città di Roma
Probabilmente non ve l'aspettavate perché tutt'al più l'emittenza locale la considerate quando tornato in tutti chiedo scusa se un toscano bisogna intervenire un po'e poi dopo risponderete da considerare quando tornate nell'uovo
Della vostro collegio elettorale e in certi periodi serve ma globalmente in sede parlamentare non la considera
E allora oggi siamo qui
Siamo qui proprio per dire che invece ci siamo
E guardate ci siamo da vent'anni ma ci siamo da vent'anni e vent'anni fa nulli italiani
Avremmo dato un esempio al mondo straordinario
Di vita spontanea pluralista che parte dal basso che ha voglia di comunicare e di dire alla gente mettiamo in comune i nostri problemi e questi erano i cento fiori le cento emittenti le mila emittenti l'emittenza locale che nasceva
Ed era l'espressione la voglia del popolo italiano della partecipazione alla democrazia voi non ve lo ricordate porti ma chi l'ha vissuto sacche questo era lo spirito vero dell'emittenza locale
Queste era la voglia di comunicare di essere presente di essere realtà
è accaduto invece che nel mentre facevamo una lotta non contro la RAI ma contro un monopolio che da troppo tempo
Era presente ed unico sul territorio poi è arrivato che cos'è arrivato è arrivato il potere
Dei soldi del business che ti ha rapito la nostra libertà Ciarrapico la voglia di fare comunicazione locale Ciarrapico la voglia di giocare la voglia di fare di fare nostre storie ce l'ha rapito
E la prima grande responsabilità accerto è dell'intuito del business di chi ci ha visto il business ma non so se più grande immediata successiva è della politica che non ha stoppato
Perché le dichiarazioni erano spinge fin da allora non ha stoppato Kimbo ha voluto rapire questo patrimonio di libertà e ha lasciato andare giocando sugli interessi contrapposti questo sviluppo anomalo che l'avvocato Porta diceva e che ha fatto del sistema italiano il sistema sicuramente inimitabile in tutto il mondo
Bisogna che lo sappiate perché chi ha politico deve sentire il peso sia vecchio sia nuovo di una responsabilità che ha addosso perché questa responsabilità che mi compete
E non potete più essere qui a dire viva l'emittenza locale no lamenti addosso questa responsabilità ve la dovete sentire
Ma ve lo dico fraternamente io sono cattolico sono aggressivo parole Mazzotti avete le vostre le vostre pene le vostre responsabilità le vostre difficoltà ma lo dovete sentire tutta addosso perché queste una responsabilità che è vostra
Quale lezione c'è regina ma apre allora nel momento anche qui perché ora si vada a regime contro il regime allora state attenti queste emittenza locale non è qui per farsi strumentalizzare da destra e da sinistra è per rivendicare un proprio diritto
L'onorevole Storace è andato via ora bisogna dire che è andato via e io voglio dire che che cosa ha detto
Secondo
L'onorevole Storace l'avvocatura signori non ha detto che è l'Ulivo che vuole strangolare l'emittenza locale ora vedete
Nel problema di Ulivo o non giuridico l'Ulivo c'è ora a rinunciare all'Ulivo c'era un'altra un'altra cosa il problema è capire o non capire fino in fondo il problema dell'emittenza locale non lo diciamo oggi all'Ulivo se l'Ulivo ieri l'abbiamo letta chi lo dovevamo dire lo diremo sempre ma il problema oggi è di ricca aprire dal fondo l'origine e l'origine
Culturale allora ridiventa grazie al cielo oggi profondamente attuale culturale
Se voi vedete tutti i movimenti autonomisti del mondo stanno ad indicare che rispetto al fenomeno della globalizzazione grazie ai media oggi c'è un grande bisogno di ritorno all'identità locale
E c'è un bisogno di riproporsi di risentire le radici è un fatto culturale in sentita degli omini delle cento del nostro tempo allora state attenti amici dell'emittenza locale
Oggi culturalmente ridiventa il nostro tempo come vent'anni fa però che cosa succede succede che in qualche modo a livello di cultura pubblica centralistica
Oggi ce ne siamo accorti
E che cosa abbia fuori vien fuori il tentativo di ramificazioni
Centrali spiega ma da piovra devo dirlo della RAI che avviene ai vagare il locale attraverso la rete federale ci riesco avvierà un'altra volta il locale oggi che ritorna di moda
E qui dico agli amici parlamentari di destra o di sinistra
Lo vorrei dire all'amico Zaccaria che e più accanito in questo settore
Ma come non sentire in questo momento di fronte a questo problema il fascino del dibattito culturale su questo argomento non sentire che mentre mi camerale si discute di sussidiarietà
Che se c'è un momento affascinante bello importante per applicare il principio della sussidiarietà è proprio questo il rapporto
Al un ente pubblico come la RAI
è alla dimensione del privato che esso locale come non sentire che se si vuole sviluppare il rapporto con il locale
Con la dimensione di servizio si può finalmente fare sinergia è il potere pubblico attraverso la RAI può essere di stimolo a far sì che ciò che è nato spontaneamente fra il popolo presente fra le comunità può essere davvero integrato in un rapporto dove la RAI può fornire un servizio tecnico di struttura per far sì che il locale venga alla ribalta ma guai con una RAI che
Di per sé non può essere che di cultura centralistica perché questa è la struttura di ogni potere pubblico arriva sul locale
Fine servizio locale nobilitato da questa idea che vita dirama mi dispiace che non c'è
Ora perché la diceva di anzi quando faceva l'intervista mi dispiace essere contro del vostro pensiero ma è bello che il pubblico ha finalmente si accorga del locale no
Questa mentalità ora d'Italia che vuole dire provoca me provocatoriamente anche ma e centralismo di vecchia ideologia perché il locale il locale è valorizzato dalle nostre mille esperienze
Si tratta di non uccidere più attraverso questi Académica e non accademica discussione
Di potere Rai da una parte media sette da quell'altra che sono poteri che discutano se devono avere d'orecchio tre reti e via di seguito senza affrontare il vero lo Partito Popolare te lo dico volentieri perché dovrebbe essere una cultura che vi è vicina
Che questo discorso
Passa probatorio verso questa scelta culturale che in questi giorni tutti sedici a con la bocca che è il principio della sussidiarietà
E guai se non è applicato a questo punto cosa di più bello che non applicano nel settore culturale nel settore del divertimento nel settore di di tipo tipiche di cui del servizio tipica chiede rapporto di ogni rapporto delle telecomunicazioni
E così gli ha già detto Rossignoli porta il problema della delle frequenze guardate che è un inganno perché noi noi tutti abbiamo atteso a abbiamo pianto per le interferenze che a volte abbiamo causato a volte abbiamo subito tolti viviamo e ciò ospitiamo l'ordine lettere perché abbiamo può voglia di vivere in maniera stabile
Ma se vi ricordate l'esperienza del novantuno e novantadue quanto con la storia delle assegnazione delle frequenze con la storia delle classifiche c'era la coda ai ministeri
Con le buste in mano tanto che lo dico porta perché poi evidentemente le cose si son viste con le buste in mano
Le cose si son viste riunione accusa gratuita per avere un posto più avanti dell'altro in classifica per avere un posto prima posa godono a noi temiamo drammaticamente che si ripeta una cosa di questo genere
E allora che cosa vogliamo le vogliamo la compatibilizzazione del sistema c'è un'esperienza in Toscana del correre della Regione Toscana hanno condizionato al Università di di Siena attraverso un software che prendendo l'esistente tenta di compatibilizzare razionalizzare al meglio quello che c'è potrebbe essere una via da seguire ma evidentemente come tutti hanno detto non siamo per il disordine siamo però i non voleva essere messi in gara verrà per andare dove questo anello onorevole che è più influente per dirò guarda se mi tocca un posto prima perché a me mito più posto sul Serra invece Pietro secchezza invece che sul Monte Penice e così via è una gara che non vogliamo più fare e le sentiamo il pericolo di questa situazione
Bene diranno
I nostri amici che sono qui e che ora si appresteranno intervenire
Dell'impegno che ci hanno messo certe davvero il mille centotrentotto servita
Sposare tiene a battesimo e che sta cominciando a viaggiare è un passo avanti rispetto ad altri ad altri progetti che c'erano stati però è anche vero che conta quello che ha detto Marco Rossignoli che se in quotidiano
Il rapporto
Con i gli organi tecnici del ministero non è seguito passo passo e se poi in periferia
Arrivano continuamente quelle azioni vessatorie molto spesso con le nostre emittenti è inutile fare dei discorsi di principio
Che accettano e che dicono è viva bello del locale il bello del piccolo no il problema è che quotidianamente bisogna che non ci sia sottratta
La voglia di lavorare attraverso le umiliazioni e le mille negazioni che ci vengono fatte allora eredità fatto un una cosa importante ha chiamato tutti i responsabili dei Circosta delle locali
E lei li ha sentiti io vorrei dire che ce lo dirà il sottosegretario sì non ha sentito il disagio della periferia
Dove spesso è stato solo il buonsenso di qualche direttore di periferia di funzionari dell'Italia che ci ha permesso di sopravvivere rispetta degli input centrali che gli venivano che gli venivano dati è stato solo per il consenso nella periferia spesso che abbiamo potuto andare avanti e abbiamo potuto sopravvivere
E allora bisogna che in sede politica in sede ministeriale questa quotidianità sia seguita
Io vorrei dire Merlo il particolare che ha che ha fatto quel quell'ordine del giorno sull'articolo dieci da quattrocentoventidue per piacere non si limiti aver fatto un ordine del giorno
Prendetevi almeno voi l'impegno di seguire l'iter e da vedere perché domanda altro non sbaglia Regolamento perché sono centosessanta miliardi grosso modo che potrebbero essere distribuiti tra l'altro regolamento all'emittenza lo
Alle sarebbe qualcosa
E ancora amici che vuole dare un contributo è otto anni che aspettiamo una lira come televisioni dalla legge sull'editoria riferiste ancora una lira ora arriverà stiamo lavorando abbiamo lavorato avete visto ancora una lira
Allora lavorare significa mettersi lì andava a seguire con la responsabilità e l'autorevolezza che avete anche come parlamentare andare a dire ma perché non gli arrivano questi soldi
Ancora sulla pubblicità degli enti locali salvo qualche rapporto personale di Croce del sindaco qualche funzionario avete mai visto una struttura strutturare questa idea che vi è arrivata la pubblicità degli enti locali
Allora significa queste cose andarle a fare passo passo momento dal momento allora sì ci crediamo nel prossimo convegno che faremo ci venite a dire che amate l'emittenza locale
Allora sì
Non
Parlo io delle non profit che come che come associazioni
Abbiamo la gran parte proprio devo dire che la collocazione del Milan centoventotto in fondo
Alla non promette di ed anche una dignità responsabilmente abbiamo detto bene siamo disposti a dire no il cinque per cento di pubblicità perché su questo terreno c'era chi ne approfittava chi li faceva l'otto dieci e venticinque passava per comunitario
Ad Annarita andiamo a fare pulizia ma vogliamo vedere siccome la non profit è di per sé
è la senta di servizio per eccellenza e la scelta di servizio per eccellenza non può
Non può non esserci l'interesse e l'impegno del parlamento e del governo a dire come abbiamo modo di vivere alle non profit alcune alcuni accorgimenti ci sono ma bisogna sicuramente andare approfondire e ancora termino e dico a vita la frase che me la sentivo che non ha sentito all'inizio attribuite a Storace che se ne andava via dovete dire
Che è l'Ulivo che vuole Fest affossare l'emittenza locale io non so se l'Ulivo vita io non so se l'Ulivo e non siamo più disposti a dire che non è l'Ulivo ok l'Ulivo noi siamo disposti soltanto
Ad avere una gran voglia di applaudire all'Ulivo occhi è occhi che sia se finalmente in concreto all'emittenza locale le emittenti locali si sentono che hanno aria per respirare dignità per sopravvivere
E soprattutto per fare quel servizio che troppo facilmente oggi vita l'ho sentito dire che anzi nella tua intervista quando tu vai in giro tu credi che l'emittente locale un po'sciagurata è vero che è sciagurata
Siamo anche lo ammettiamo a volte normata Brancaleone reduci da una guerra di vent'anni che non c'è toccato nulla ma lo sentiamo No sentiamo perché non abbiamo avuto pazzi per vivere per respirare
Noi siamo nati con la voglia ecco la dignità di fare servizio al locale
E abbiamo voglia di rifarlo allora non sappiamo se dire grazie all'Ulivo attaccare l'Ulivo siamo qui per il prossimo in prestissimo nuova iniziativa che vorremo fare per dire grazie Ulivo o Ulivo ci salutiamo
Solo se vedremo dei fatti concreti che finalmente daranno respiro alla nostra voglia che ripartiamo per servire ancora le nostre comunità e il nostro ambiente locale ma forse per l'ultima volta
Allora ringraziamo per il suo intervento il dottor Riparbelli e diamo la parola all'onorevole Vincenzo vita sottosegretario al ministero delle Comunicazioni
Voglio ricordare una cosa prego tutti di fare degli interventi in un tempo che dia la possibilità poi a tutti gli altri anche di poter intervenire grazie
Va innanzitutto
Faccio i complimenti perché una manifestazione come questa
è molto importante
E non era nemmeno così scontata
Riempire questo cinema
Chi vive a Roma sa un cinema delle grandi occasioni infestazione quando si dice c'è stato nell'anziano metropolitane poi a domanda si risponde che era molto pieno con alcuni in piedi in genere si dà un segno politico quindi vi faccio i complimenti molto schiettamente
Credo utile
Per la nostra discussione
Credo dunque che l'iniziativa assunta dalle associazioni re Corallo anti
Peserà
Nel dialogo
Che si è avviato da molti mesi
Con il governo
Vedete
Fatemi fare solo una
Battuta suoni propaganda verso il Governo però
Vi prego di ascoltarmi su questo punto io per tanti anni sono stato con la forza politica più appartengo all'opposizione
E so cosa vuol dire fare opposizione
So cosa vuol dire guardare
Qualche metro
Lontano
Quello che avviene dove si decide
Mi è spiaciuto per esempio che onorevole Storace se ne sia andato
Polemica su questa iniziativa sui suoi presunti rapporti L'Ulivo
Dispiaciuto perché mi sarebbe invece è piaciuto sentire anche la voce dell'opposizione c'è qui l'onorevole Romani che saluto penso che interverrà ma dicevo fatemi dire questa cosa avevo perché so cose
L'opposizione
E in questo campo in particolare
Io ricordo dall'opposizione cosa fu la legge Mammì
Come in acque la legge Mammì io me lo ricordo come fosse ieri certo gli anni erano di meno per tutti
Però me lo ricordo benissimo
E mi ricordo la rabbia con cui uscì dal Senato della Repubblica
Quel sei agosto del novanta
Mi ricordo anche l'ora del giorno e mi ricordo anche il clima di una Roma che in agosto è sempre un po'particolare per chi la conosce con i turisti
Vi ricordo lo sconforto per aver assistito a uno dei peggiori atti
A un patto scellerato qualcuno ha scritto credo con ragione
Uno dei peggiori atti
Che negli anni passati siano stati fatti nel campo della comunicazione è una legge sbagliata
Una legge arretrata
Una legge
Che ha
Predeterminato come spesso accade in questi casi
Le condizioni anche dello svolgimento successivo
Non per caso tutto Barbelli potrebbe segnacci tutt'
La chiesa immagino ai peccati veniali e mortali
Il servizio ecco
I peccati mortali no credo che si differenzia da quelli veniali perché poi hanno delle conseguenze più pesanti ecco quello fu mortale come peccato altri più veniali quello fu un grande peccato mortale
è un peccato mortale significa in una legge condizionare anche lo svolgimento successivo rinnegati
E la la vostra vita vissuta che mi è stata raccontata tante volte legale che mi diceva interverrai io rispetto molto il suo pensiero
Lei dice sempre gli interventi pubblici
Che è vicino a noi poi la realtà è un'altra e lo so sarà che la realtà un po'un'altra ma da quella che mi piacerebbe proprio un'altra un'altra
Perché la vita che noi abbiamo raccolto dopo anni di giungla dopo anni
Di cattivo governo
Dopo anni di messa in pratica della legge Mammì del novanta
L'eredità è stata difficilissima da dipanare e tuttora lo è
E quindi senza fare incaute promesse
Perché sempre stando all'opposizione all'epoca non amavo molto chi stando al governo faccia da incaute promesse quindi non vorrei ripercorrere quella stagione neanche nel clima nel metodo preferisco prendere qualche applauso di meno non prenda mi ha fatto mandare via di qui più tranquillo nasce
Vi dico noi abbiamo oggi da dipanare
Una situazione complessivamente difficile interno
C'è poco da fare battute come ha fatto prima
Francesco Storace qui non è l'invito a volere mettere le mani
Sull'informazione
Vi si è mai al governo dell'Ulivo a volere mettere finalmente
E la storia dell'emittenza un punto se l'ha fatto con la legge due quattro nove del luglio scorso che non fu percorso facile
Ci furono circa otto mesi di puro ostruzionismo strumentale
Sapete bene che in Italia
Esiste anche il conflitto d'interessi non risolto che quando si va poi a vederlo in faccia e non è un seminario di studi volti l'ostruzionismo prese quando si parla di emittenza
C'è stata anche
Per tanto tempo una contro Rita
Durissimo
All'istituzione dell'Autorità per le Comunicazioni perché avvocato Porta concordo assolutamente con quel suo riferimento alla sentenza duecentodue ecco riferimento non era indolore
Le assicuro che cosa non c'è voluto per esiti dell'Italia l'autorità per le comunicazioni togliendo dall'esecutivo
Ruoli che erano stati non per caso tenuti all'esecutivo non perché poi l'esecutivo facesse l'esecutivo appunto come dice la parola perché non è non facesse eseguire niente
è stata la storia di questi anni d'autorità fu molto contrastanti
L'ostruzionismo riguardo anche l'autorità comunque la due quattro nove introdusse alcuni principi generali cura siamo a un passaggio successivo
Alla seconda parte di questa sequenza
Unitaria
Che la riforma del sistema
Il disegno di legge mille centotrentotto che
Oggi presso l'ottava Commissione del Senato che dovrebbe riprendere il suo iter in questi giorni glielo di legge mille centotrentotto che contiene una straordinaria novità
Pensata proprio ecco riferendomi sempre a lei che mi diceva la realtà
E le parole spesso sono lontane ed è vero
Poteva Sordi una novità
Proprio sul terreno pratico dell'emittenza locale nel senso che per la prima volta
Qui però dico la prima volta
Poi non sempre le prime volte stop ideali però la prima volta si può anche fare una legge sbagliata ma la prima volta che si introduce nella tradizione normativa italiana un capitolo autonomo riguardante l'emittenza locale cioè l'emittenza locale cessa di essere ecco uno dei tanti limiti della legge Mammì e delle successive leggi
Cessa di essere una sorta di fardello imbarazzante Acqui trovare un posto al sole
Oppure un interstizio da leggere interpreti attivamente come sono bravissimi gli avvocati Rossignoli altri avvocati
Questa materia tra le righe di normative che riguardano fondamentalmente il nazionale
Duopolio RAI e Mediaset non soprattutto ma diventa invece un capitolo significati poi voi avete critiche ci arrivo tra un attimo per finire
Ci mancherebbe
Avrete rilievi è però però e disegno di legge mille centotrentotto ripeto per la prima volta c'ha un corpo di norme che da dignità di sistema nel sistema
A una cosa che si chiama locale che in Italia ancora non esisteva se non nelle note a margine delle leggi precedenti e non è poco
è uno sforzo che abbiamo fatto
Che abbiamo fatto con voi
Avvocato Rossignoli che ha fatto una interessantissima riflessione piena di spunti
L'insieme a quello che hanno detto L'avvocato Porta del
Tutto il bar dell'i certamente costituiscono per me materiale adesso di lavoro
Come è giusto che sia deve essere più ricchi sta al Governo
Non ha detto però una cosa
Tra le tante che ha detto che forse mi aspettavo che dicesse
Cioè che questo testo ancorché
Limita
Ancorché certi
Modificabile ci mancherebbe se non fosse modificata c'è un lungo iter parlamentare
Di fronte a noi
è il frutto anche di una interessantissima discussione che abbiamo avuto in seno alla Commissione del ministero previsto da legge quattro due due per me è stata under un'esperienza molto positiva vi assicuro anche interessantissima sotto il profilo
Operativo perché nelle tante settimane di incontri con le associazioni abbiamo tirato fuori un testo di cui ci assumiamo ogni responsabilità figuriamoci vengo qui a fare il demagogo non è un testo
Chiara l'unitarietà la firma di tutti noi
Metto a fare queste
Facilmente diciamo
Così propagandistiche affermazioni però un testo che è stato considerato da tutti voi un po'un baricentro positivo cioè un punto di partenza una
Buona base ricordo le parole che sono agli atti discussione
Poi ogni associazione naturalmente a delle osservazioni tra l'altro osservazioni che io ben ho raccolto
Per poterci lavorare e sapete sono anche un po'contraddittorie tra di loro senso che ci sono associazioni che hanno
Una rappresentanza
Più legata accerti se Chimenti di emittenza altre che invece rappresentano ed io rispetto tutti naturalmente cinque
Altre forme di emittenza di più le radio chi più le televisioni chi più le televisioni più grandi concentrate magari in alcune zone del Paese e chi invece esperienze che abbiamo chiamato a suo tempo comunitari
Ci sono esperienze molto diverse
Ne non vogliamo fare la media ponderata vedete chi governa non può mettersi a fare la lista delle richieste metterli insieme e fare una buona legge perché la legge però le buone non funzioni
Deve prendersi la responsabilità
Anche a costo di qualche improperi io
Di rispondere all'utile generale collettiva cioè trovare il punto che può dare la novità effettive nel loro immaginato così
L'avvio a concludere
Rispondendo anche alcune obiezioni operativo abbacinato tre questione la prima
Finalmente all'individuazione di tipologie diverse di emittenti
Non si capiva perché mentre sull'emittenza nazionale o sulla carta stampata era ragionevole discutere in termini di
Emittenti più generaliste emittenti più specializzate periodici e quotidiani fra l'emittenza locale si parlava sempre la politica come specie di unicum
Indistinto no
Mi sono emittenti che hanno emittenti che ha una vocazione più commerciale che vogliono mantenere
Emittenti
Che Pagnozzi poteva fare solo televendite
Emittenti che vogliono invece avere scoppi di servizio e quindi obblighi di informazione
Parentesi poi troveremo
La giusta misura avvocato Rossignoli su quante
Giornate all'anno servono ma però qui lo dico sommessamente o fuori da ogni polemica proprio credette di ma mettetevi d'accordo però perché io io vi abbia fatto circa sette testi prima di arrivare all'ultimo e allora scatta una evoluzione io non ho alcun problema mi affido a ragionevole punto di vista delle associazioni che avranno già immagino concordato con le varie istituzioni
In base alle provvidenze c'è il Dipartimento editoria così
Le obiezioni sindacali qual è il giusto non abbiamo preconcetti è un punto risolvibili Sico
Emittenti dicevo con obblighi di informazione
Emittenti ex comunitarie che ora più adeguatamente vorremmo chiamare non profit e non per stare un po'così alla moda del tempo ma perché esiste una vastissima aree di emittenti talvolta anche mittenti
Sì religiose
Ce ne sono esperienza interessantissime emittenti anche molto localizzato e magari la comunità luogo
Specifico anche territorialmente definito che giustamente hanno l'ambizione di poter concorrere al pluralismo come gli altri
Quindi non vogliamo negare
Ma semmai aggiungere opportunità
è questo il primo grande tema secondo le risorse le risorse nel disegno di legge mille centotrentotto sono ridislocazione complessivamente so ritoccare un tema molto polemico che vede governo maggioranza e opposizione momento di confronto difficile
C'è è vero un qualche ridimensionamento della pubblicità nell'emittenza nazionale tutta RAI Mediaset e Telemontecarlo infatti in questi uniti nella polemica sì
Cioè un abbassamento della pubblicità né nazionale ma d'altro canto vedete come i vasi comunicanti stima delle risorse se si vuole aprire verso l'emittenza locale insomma in qualche modo quella nazionale delle pagare un piccolo costo sociale
Poi deve pagarlo Rai Mediaset possono guadagnare un po'meno in pubblicità tra l'altro potrebbero vendere i loro sforzo i loro scotto ha un prezzo lievemente ritoccato e non far sì che l'utente magari si veda a Roma
Qua Napoli o a Firenze lo sfottò in una rete nazionale
Di un'azienda che sta in Piemonte
Che sta solo in Piemonte ma siccome tanto costa poco e perché deve andare all'emittente allora l'emittenza locale a fare pubblicità va a quella nazionale così lo vedi anche la zia il cognato l'amico
Ha più prestigio quindi riequilibrare il mercato anzi non me ne vogliano i liberisti molto ultrà
Finalmente la pubblicità diventi un mercato oggi non è un mercato è un sistema molto dirigistico in mano a pochissimi
Le risorse nazionali televisive
Fanno il novantadue per cento del mercato quello sapete cioè con quella con l'otto per cento deve vivere tutto il resto del mondo le circa settecento emittenti locali televisive e le circa due mila radio
Quindi modificazione del risorsa in questo senso abbiamo sbloccato risponda un quesito che è stato posto qui
E nei materiali preparatori il famoso articolo dieci della legge quattro due due del novantatré
L'articolo che
Scriveva nello vanta tre che almeno i tre quarti della parte di canone Rai che non va alla RAI e qua sospettato spezzando sono dei quattrocento cinquecento miliardi ecco non è proprio una così rilevante al contrario vana l'emittenza locale con Regolamento da quando ci siamo insediati tra gli altri problemi abbiamo trovato a che regolamenti per le provvidenze che qui sono stati evocati non c'erano speriamo sbloccati subito con la Presidenza del Consiglio col professor Parisi subito per le provvidenze l'ufficio del Garante
Ogni tanto faccio delle parentesi un ipertesto master concertare Bisoli garante non c'è ancora mandato le conferme quindi mistero c'entra poco spezza una lancia a favore della mia amministrazione per le conferme mio Ministero non c'entra
L'ufficio del Garante che non c'è ancora mandato le conferme che spettano all'ufficio del Garante
Va be comunque adesso no ma guardate che
Questo è un dialogo se non è vero ditemi cosa non è vero io me ne faccio carico non adesso però se no facciamo coi
Io sono anche disponibile ad avere notte osservazioni già Maremma date molte meglio ma anche su questioni specifiche con piacere così mi è stato detto se non è vero io nell'arco di poche ore ecco verifico
E andiamo ad uno sbocco di una
Condizione certo per voi non facile ma aggiungo
Regolamento sull'articolo dieci legge quattro due l'abbiamo fatto da molti mesi il Regolamento voi
Lo sapete
Aspettiamo la registrazione ma a parte le distrazione il problema è
Sblocca are sotto il profilo dalla previsione finanziaria
Una tale voce di spesa abbiamo scritto il ministro Maccanico ha scritto al ministro Ciampi
Una lettera per sbloccarla l'articolo dieci sotto il profilo finanziario la volontà politica
C'è e cioè totalmente l'abbiamo anche detto presso la Commissione della Camera che ha recentemente votato all'unanimità una risoluzione al riguardo
Dobbiamo costruire le premesse perché era la prossima Finanziaria ci sia questa voce di spesa e l'abbiamo fatto la nostra parte lo faremo anche nelle prossime settimane noi per primi siamo interessati a che ciò abbia una soluzione
Terzo
E ultimo punto nel mille centotrentotto la
Evoluzione in senso consortile syndication
Ma anche l'opportunità di mantenere quel locale locale che voglia proprio rimanere sotto anche una certa soglia di Potenza di radiazione
Voglio mantenere le proprie specificità quindi una sorta di pluralismo anche tipologico sotto il profilo dell'aggregazione introspezioni c'è molto da innovare io credo anche con coraggio fantasia
Anzi mi auguro che il confronto con voi lo dico ai dirigenti delle associazioni
Possanzini un pochettino uscire
Azzardo questa speranza da un elenco di richieste quelle che s'intende anche con via fax ma ragioniamo anche un attimo sulla prospettiva io non ho detto Bardelli che quando vado in giro vedo delle brutte televisioni ho detto
Che purtroppo conoscendo le condizioni in cui vivono finanziariamente le emittenti so che non è colpa delle emittenti assisto
Quello che diceva lei lo rovescia
A un'altra cosa rispetto a quella che voi mi dite quando facciamo gli incontri e ch'io vorrei i locali locale quando vedo con lo zapping tante tv vedo
Vedo anche perché sono molto affezionato a questa materia che insomma l'offerta è quella che allora bisogna andare a forme nuove con coraggio fantasia
Autorità Nizzardo il lavoro lo Stato deve ritrarsi da queste cose non si deve occupare né di estetica
Ne
Di tipologia editoriale del solo indicare alcuni principi l'autorganizzazione l'autoregolamentazione essenziale questi sono i punti fondamentali disponibilità
Assoluta
Però chiudo proprio con questo
Nel darvi la nostra disponibilità e il pensiero anche del ministro Maccanico che vi saluta
A dialogare con voi davvero sui diversi aspetti
Li pongo due rigidità due sapete che in un buon negoziato bisogna che gli interlocutori dicono subito come la pensa
Perché sa di non essere
Davvero si può ragionare su tante tantissime cose migliorare
Su due questioni
Una è quella che riguarda il piano delle frequenze
Bisogna intendersi vedette soli dico una cosa non popolarissima
Bene che proprio qui io me la dica
Io non sono d'accordo
Con l'impostazione che è stata
Mi sarebbe anche facile la sintassi italiana lo permette come sapete di dire una mezza cosa preferisco dirla più nettamente
Perché vedette Pino arrivare al risultato che voi avete in qualche modo
Illustrato qui
E cioè la compatibilizzazione la razionalizzazione non lo sconquasso ma per arrivare a quel risultato
Credetemi bisogna fare il nuovo Piano delle frequenze
Perché se noi dessimo all'amministrazione un input
Di fare solo una compatibilizzazione l'amministrazione che non decide in base a criteri soggettivi
Ma sulla base di quello che legge nelle leggi né regolamenti
Nelle
Varie circolari
Sarebbe in difficoltà a muovere qualsiasi cosa perché oggi una parte significativa del contenzioso
Riguarda proprio
Le compatibilità ricollocazioni sui siti le frequenze ci sono sospensive sospensiva sospensiva ricorsi ai TAR allora per arrivare a un buon risultato di buonsenso
Bisogna fare il piano delle frequenze che in Italia non si è mai fatto adeguatamente o meglio quello televisivo fu fatto e fu messo sotto sequestro dalla magistratura
Polo radiofonico non fu mai fatto
Bisogna farlo davvero nel farlo davvero bisogna tener conto della realtà che si è costruito in questi anni però Lodetti
Anche qui senza tante
Fraseologia diplomatiche mi stupisco avvocato Rossignolo
Fisco
Che in una l'occasione come questi impegnativa è pubblica
Io attribuisco un grande ruolo
Con una certa mi permetta Rossignoli leggerezza
Sia stato fatto un elenco di siti che ci sarebbero non ci sarebbero
Abbiamo nella parte del piano come infermeria mi permetta allora no no mi permetta come sulla Lombardia
Quando
Settimana scorsa abbiamo fatto un incontro ufficiale tra il ministero della Comunicazione e l'Autorità per le comunicazioni in cui abbiamo definito un tragitto della pianificazione che a un certo punto avrà e dovrà avere per legge l'abbiamo fatta come sapete un certo impegno da due quattro nove
La consultazione con le associazioni e chi oggi era in uno stadio assolutamente imperfetto anche perché molte regioni italiane molte moltissime non hanno mandato ancora nella conferma della non conferma dei siti quindi quello che voi eventualmente avete potuto vedere non era né la pianificazione
Non c'è proprio discussione
Quello sarà l'atto terminale una cosa si chiama piano quando arriva la conclusione ma nemmeno una play chiarificazione perché la Regione Lombardia e tra quelle che non hanno ancora risposto al nostro quesito quindi quella era una bozza lavoro che non teneva conto tra l'altro dei siti RAI non perché la RAI sia in Siria
E il resto in serie B pretesi qiraji previsti dal contratto di servizio dalla convenzione vengono intrecciati a un certo punto della compatibilizzazione un ingegnere quindi potrebbe fare
Una buona lezione non io
A un certo punto quindi siamo a uno stadio del percorso
A uno stadio molto
Come dire molto primordiale per alcuni versanti questo non per far polemica con Rossignoli non era questa l'impegno medesima per chiarezza rimpianti ma quello che io metto in discussione non è la sacrosanta tutela degli interessi posteri che ci mancherebbe
Anzi sollecito chiarezza e definizione degli obiettivi che veramente il rispetto degli interessi delle varie parti la democrazia essenziale ma
Questo punto che è delicatissimo non può essere trattato con questa sciabolata non c'è ancora il piano come si può criticare un piano che non c'è come si può leggere nelle intenzioni
Se il problema è tener conto massimamente
Delle compatibilità buone che sono determinate e io sono d'accordo sempre ma è avvocato Rossignoli
Questo diciamoci
Non fare il piano
Io sono sempre contrario perché contro chi non vuole il piano delle frequenze mi batterò sempre perché non fare il piano vuol dire danneggiare pronto l'emittenza media e piccola che non ha altre tutele se non il rigore le regole e le leggi
Per esempio su questo punto vedo qui alcuni esponenti agli ispettorati territoriali sto chiudendo
Che saluto tra l'altro ringrazio per essere qui perché si rendono conto anche dal vivo dei problemi dell'emittenza ieri abbiamo fatto una riunione nazionale con tutti gli ispettorati territoriali del ministero in cui abbiamo collettivamente
Assumendo molti problemi da voi posti dato un input di alleggerire
La burocrazia Bardelli temi che lei più volte ha sottoscritto sottolineati sono d'accordo alleggerire la pressione burocratica rendere tutto più semplice faremo una nuova circolare interpretativa
Che attenuerà alcune polemiche passate certamente i ponti di collegamento sono gratuiti invasa da due quattro nove questa è una piccola ma significativa cosa che
è stata in qualche modo lasciato l'interpretazione più varia cerchiamo di fare il massimo come la la legge mille cento il giro di legge grigio trentotto dice
Per sburocratizzare il sistema L'avvocato Porta riconoscerà che c'è un altro punto di grande rilievo che l'anti pure da tanti anni noi passiamo nel giro di legge mille centotrentotto proprio per sicuro che attizzare semplificare rendere più vicina l'amministrazione alle emittenti passiamo dal sistema concessorio al sistema delle licenze
Tradotto vuol dire che stiamo successoria e quella sistema che dallo Stato un margine di discrezionalità ben più alto il sistema delle licenze invece non proprio l'automatismo ma un sistema molto più semplice è molto più veloce
Quindi questo punto frequenza sburocratizzazione e poi il tema del lavoro
E questo
Mi pare un punto essenziale il lavoro va tutelato
Il lavoro precario nascosto va portato
A regolarità e per questo abbiamo messo quel criterio del numero dei lavoratori poi si può discutere le forme il pacchetto Treu consente anche dei margini razzista però il punto di principio essenziale bene
Questo mio intervento di lavoro
è un intervento finalizzato a dialogare con voi nella chiarezza
Tenete conto che però abbiamo tutti un urgenza non c'è più tempo
La riforma va completato
Battiamo ci assieme
Dialoghiamo sui punti ancora di dissenso
Ce ne sono le linee go
Né vi posso dire qui non mi piace questo stile no è tutto facile su alcuni punti dobbiamo lavorare però sento che siamo molto vicini ad un buon testo
E spero davvero che questa parte non vedo una contrapposizione governo maggioranza opposizione sia concordata sia un tema che riguardi tutti qui non c'è l'Ulivo o il Polo qui c'è il bene collettivo dell'emittenza
Oppure magari la lega ho visto Bosco che saluto che so si occupa molto di questi argomenti compassione queste un tema generale dare al Paese
Una nuova forma di regolazione anche per il locale
Bloccare hanno detto alcuni medio alloggi globale e locale sì il locale è come il globale importante per il futuro tecnologico per il capo per il satellite
Il locale va valorizzato noi ci battiamo per questo mi auguro davvero con voi
Non contro di voi della chiarezza
Senza demagogia
Però
Diciamo con molta franchezza con un obiettivo comune davvero fare una buona legge farla in tempi brevi per l'Italia che ha bisogno di un sistema dalla comunicazione più maturo grazie
Ringraziamo l'onorevole Vincenzo vita però per chiarezza credo che sia opportuno fare alcune precisazioni
Per quanto riguarda il lavoro amici avviato la Regione Lombardia c'è effettivamente una soppressioni di siti
Molte emittenti si trovano crollerà a non avere nemmeno un sito e quindi gli impianti spariscono cambiano siti e questi sono effettivamente dei dati concreti onorevole ditta
E per quanto riguarda poi il suo riferimento alla direzione generale concessioni autorizzazioni beh lei intanto però ha citato uno di quelle competenze dove c'è il problema appunto
Della duplice competenza
E in
E anche su quello potrebbe essere contraddetto però io le faccio presente che per esempio per quanto riguarda l'aggiornamento e la parte tecnica dei decreti di concessione e la competenza unicamente del ministero delle comunicazioni che ad oggi non se ne proprio visti quindi effettivamente si problemi ci sono regole
E ed è l'abbiamo prospettati più volte quindi speriamo che questo convegno sia un'occasione per sollecitare un intervento
Credo che la parte associazioni ci sia comunque rispedita al dialogo come c'è sempre stata
Scusate ma adesso davvero ecco no non posso fare un dialogo e sarebbe anche era poco una classe immensa
Però siccome adesso devo andare alla Camera in una Commissione rappresentare il mio ministero in tra il DDL disegni di legge su un'altra materia mi sono costretto a lasciarvi
E so quindi naturalmente di avere poi molte di queste osservazioni
Fateci presenti
Sulle dei siti ripeto però questo è un punto chiave i siti sono ancora in corso d'opera la Regione Lombardia annuncia ancora Dattoli suonare lo leviti però mi scusi le associazioni non passano no scusate scusate
Sì
Ok ancora ancora altra onorevole la serrata e non possono essere sentiti quando il piano però è già fatto e finito ecco questo credo che l'associazione sarebbe nel sentirle in via di richiamare
No ma l'assegno
Ringraziamo allora l'onorevole Vincenzo vita e diamo la parola all'onorevole Paolo romani
Buongiorno
Prima altro Bardelli ha parlato di
Marginalità nella considerazione che la politica del nel corpo dell'emittenza locale
Per fortuna c'è qualcuno che ha fatto anche mittenti locale che adesso fa politica qui tanto marginali complessivamente non dovremmo essere
Devo dire che ho un ricordo personale del settantaquattro perché mi ha parlato di vent'anni me ne perché sono ventiquattro anni
Eravamo a Torino nel settembre del settantaquattro una ventina di persone c'era anche Enzo Tortora
E parlavamo di emittenti via cavo qualcuno sosteneva che si potesse trasmettere allora attraverso i doppi i telefonici qualcun altro sosteneva che si poteva smettere segnale televisivo attraverso la Rete dell'ENEL si attaccava la televisione
Alla rete dell'ENEL si vedeva l'attivo improvvisamente se priva portento l'avvocato Porta
E ci disse siete tutti dei matti ma possiamo trasmettere via etere
Tutti ci chiedemmo che cosa significasse
Ce lo spiegò e da quel momento devo dire pure esordire parti grazie L'avvocato Porta tutto il mondo che poi ruppe
Per cui va riconosciuta la funzione dell'avvocato Porta che poi è stato il grande protagonista anche della sentenza duecentodue che è quella che ha aperto quella strada
A tutto il settore
Io devo dire ho preparato un alto intervento ma sentendo gli interventi precedenti vorrei fare un intervento di lavoro perché penso che questo ci interessi vi interessi di più
Innanzitutto sicuramente va riconosciuto al mille centoventotto il fatto di avere cambiato il meccanismo della della concessione in un meccanismo di licenza di autorizzazione
La definizione che andava prima l'avvocato porte con la corretta ed è sicuramente in linea con quello che per a previste prevedeva la sentenza duecentodue del settantasei
Però c'è tutta una serie di problemi che sono collegati a questo mille centotrentotto che si trovano fortemente critici ma vorrei partire innanzitutto dal dalla polemica anche avvenuta adesso sostenere l'onorevole vita se già andato via
E qua però caro sottosegretario io ce l'ho viale Lombardia io non ho capito ancora se sia una cosa pubblico-privato riservata io so che sono in mano l'ho studiata e l'ho guardata c'è qua Maria Luisa Sangiorgio
Per cui penso che se una cosa lo strumento di lavoro sul del del quale possiamo parlare
Bravissima
Va be'poi la sentirete dopo comunque
Nella sostanza mi sembra che il lavoro sia molto più avanti di quanto avesse prima accennato non riferite ma nella buona sostanza quello che noi vediamo in questo piano
è che c'è una filosofia precisa cioè si aboliscono i lombardi e non so quanti lombardi ci sono la prova dal professor Baviera conosco abbastanza bene avendola vissuta per si aboliscono tutte le postazioni storiche diciamo piazza la Repubblica il Pirelli Monte Penice ma quando vedo abolito Monte Penice mi chiedo la RAI doveva finire perché sul Monte Penice c'è RAI tre che trasmette rimane allora
Ma per stavolta ci stavo arrivando si aboliscono le postazioni di Repubblica del Pirelli ma non si parla da cosa dico di corso Sempione il che vuol dire che si sta facendo un piano che se volete da un certo punto di vista tende a ottimizzare le risorse radio elettriche perché tende a limitare il numero di postazioni ma è tale che la compatibilizzazione radioelettrica sia consentita
Il che vuol dire abbia cerchiamo di a vere meno postazioni possibile e qua c'è un'altra fregatura scusate mi la definizione della potenza in rapida varcava ad esempio si dice cerchiamo di fare in modo che si limiti la potenza si fermi al Ticino che non si vada in Piemonte che non si va ad in Emilia i che se volete ha una sua ratio una sua filosofia corretta
Però se si fanno pezzi e bocconi della pianificazione senza tener conto della storia di quello che dovrebbe farla RAI di come va sistematizzata complessivamente la il la mappa il mondo della della l'emittenza locale radiofonica e televisiva e senza verificare quante sono quelle che poi rientri questo tipo di meccanismo
è una filosofia teorica fatta dal dei bravissimi genieri che però non rispettano minimamente quella che era alta la storia la fotografia dell'esistente
Ed è questo il problema che viene fuori io ho detto più di una volta logo a Vincenzo vita attenzione è vero ed è obbligatorio che ci debba essere un piano le frequenze ma per l'amor di Dio non fatte dello da soli
Perché queste sempre quel quello che sembra caduto è ovvio e certo che le associazioni hanno tendenza a privilegiare diciamo gli interessi legittimi che rappresentano ma mi sembra che se si vuole andare qui Vincenzo non penso che l'avvocato Rossignoli non voglio arrivare a Dezzo del piano come non penso che le altre associazioni
Non vogliono arriva l'avviso del piano tutti penso che voglio arrivare alla deciso di un piano che ovviamente ha un aspetto teorico complessivo da verificare Colli con l'esistente da mettere a confronto e vedere se quello teorico può corrispondere a quella che questa previsione future complessiva
Però questo lavoro e lavoro più complicato tant'è che le scadenze che erano state preventivate dalle quattro nove sono state ampiamente superate tant'è che il governo è costretto a fare una proroga
Devo dire mi preoccupa questo lavoro vi preoccupa molto perché non rispetta quello che è la costruzione e la storia diventando i passati questo settore soprattutto perché si considera RAI un qualcosa al di fuori da dove trasmetterà la RAI non da Monte Penice perché se non è previsto privati magico dovrà altra postazione se si toglie repubbliche Pirelli immagino che troverà un'altra volta andrà imbarcava anche la RAI
Non lo so però sono domande legittime da parte delle associazioni Vincenzo per cui su queste cose dovete dove ti apre un tavolo senza per questo che le prerogative del ministero dell'Authority nodo vengono sottratte architetti e dire no pare che sia un lavoro che va da pochissimo comunque superato questo punto
Ci sono altre cose nel viso sul
Su questo disegno di legge che non vanno bene la prima è il problema della sinistra delle frequenze di Telemontecarlo
è vero quello che diceva qualcuno Telemontecarlo si lamenta del fatto che non hanno copertura complessiva del teatro nazionale però tutti noi sappiamo che voi meglio di noi lo sapete perché per del settore che la carenza di frequenze non è nei siti del metropolitani ed esiti periferici per cui
Siccome tele più tre probabilità abbandonato frequenze nei siti metropolitani non in quelli periferici è immaginabile presumibile immaginare che queste frequenze vado rassegnata curato che non sia Telemontecarlo è un altro problema andrà fatto un Regolamento da parte un meccanismo una graduatoria un qualcosa che consenta di ridistribuire queste frequenze ma non privilegiando soggetto che per di più
Trasmette teoricamente molto teoricamente programmi esteri
Il problema
Su un altro voleva che mi pare che ci sia grosso ben prima più tecnico in tutti questi ultimi anni non si è mai riuscito non si è mai riusciti
A ottimizzare le risorse esistenti c'è sempre stato un blocco da parte del ministero ora qua in questo provvedimento si parla di sanatoria che è un'altra questione e non si definisce bene il meccanismo che consenta l'emittente che voglio ottimizzare i propri impianti
Parentesi razionalizzazione Sterna razionalizzazione interno immagino che su queste due definizioni vi siete scontrati che consentano alle mittenti locali e di ottimizzare le proprie risorse che vuol dire spesso spostare di cento metri un impianto
Spostare l'ubicazione il punto di partenza
Rendere compatibile l'interferenza che si di interferenze non trattasi già anche risparmiare risorse e questo è un altro meccanismo che sembrano
Non si riesca tecniche tecnicamente proceduralmente a scrivere su di utile un dispositivo di legge ma è una cosa che la scritta perché alla fine alla fine sarà difficile che qualcuno che la classe politica riesca a mandare a casa cento duecento emittenti perché io non ci credo sono vent'anni che ci si prova o l'unico modo per uscire e che il mercato si compatibili Zidane solo che sia un processo di
Ordinamento di ordinazione che gli operatori tenderanno a costruire io non so se sia vero che recentemente inquisiti un intervento prima siano sparite può darsi
E ovvio ed è giusto che si consenta lo e si diano degli incentivi perché ci sia una semplificazione del sistema complessivo
Ma alla fine forse questo è l'unico modo possibile però bisogna attivare tutte le procedure che consentano
Di ordinare il settore se non ci si blocca sempre continuamente con l'ingegnere polpette di Gogol centosei che non ti consente di fare quello ti imitazione che consentirebbe teoricamente di migliorare anche il processo di
Ordinazione del del settore
Un altro problema
Ma volevo sottoporre come riflessioni
Non escludo parlare stamattina due problemi uno il traino pubblicitario
E problema sul quale so che c'è un dibattito forte all'interno del suo azioni però io di chiedere di porre il problema
Perché e voleva che va risolto voi quando abbiamo approvato la due quattro nove in Parlamento
Abbiamo avuto tutto una serie di incertezze io su questo punto noi dei definitive qualcuno mi dice che il traino pubblicitario tende a privilegiare emittenti più forti a discapito delle più deboli qualcuno mi dice che se invece non c'è questo trainò risorse a favore dell'emittenza locale non arrivano
Io dico trovate fra di voi un accordo che consenta al settore non penso che sia un problema di carattere politico
è un problema di carattere diciamo tipico
Dell'emittenza locale cercate di trovare un accordo cerca di definirci di dirci quale potrebbe essere la soluzione perché su questo punto io dico così ragionando dall'e sterno dico più risorse ci sono in qualsivoglia modo essi vengano
Sono ben accette
Però qualcuno mi dice che questo crea delle differenziazioni limite di di classe a limite di classe di non lo so è un problema sul quale però mi sembra che non si sia arrivati a un punto definitivo
Il divieto di acquisto secondo problema il divieto di acquisto di programmi dalle mittenti nazionali dicono trova cosa scusate un folle
C'è un problema di magazzini
Ma del quale straordinario motivo l'emittenza locale non può avere accesso agli unici magazzini esistenti ma volete continuare a trasmettere programmi di serie zeta
Non parlo di quelli di autoproduzione ovviamente parlo di quelli fiction non c'è bisogno di un buon film non c'è bisogna aver accesso questi magazzini non lo capisco giuro non lo capisco e non capisco nemmeno al governo che pone questo divieto
Perché a mio avviso se si regolamenta ci si domandi meccanismi per cui tutti possono avere accesso demente in base alle K loro capita d'investimento ma non capisco per quale straordinario motivo sedeva precludere
Dapprima principio alla posa di accesso al cinquanta per cento sostanzialmente della programmazione non lo capisco
Della senatore già parlato lo so ma penso che devo concludere ma sull'emittenza no profit
A parte il fatto che c'è un un'ambiguità farà due quattro nove questo progetto perché nelle due quattro nove si parla di più comunitarie
Che hanno la possibilità di avere il cinque per cento di pubblicità in questo caso non ho visto né sull'articolo che va ad abrogare quella norma va be è un problema diciamo di carattere tecnico legislativo
Suo evidenziano proprio ovviamente da parte nostra non c'è nessuna ci sono ed è una domanda che mi faccio per quale motivo non volete
Che ci sia un limite perché la alle associazioni non riconosciute a me fa paura questa definizione
Cioè se c'è una comunità un centro culturale una comunità religione ti così si tipo ma riconosciuta esistente realmente operante l'amor di Dio
Ma se la sciura Brambilla
E il suo Brambilla e la loro cuginetto mi fanno una bocciofila
Di Segrate e per questo motivo non è riconosciuta perché non può essere conoscermi mettiti dell'emittente Coco comunitaria no profit che ha privilegi e per di più sulla selezione delle frequenze non pensate che possa essere un problema
Valutatelo
Valutato lo perché non capisco perché non ci debba essere un limite un paletto
Anche su questo punto perché può essere molto pericoloso anche perché i controlli poi sono sempre stati molto complicati
Voi vi ricorderete Michil Costa e queste cascate di videoregistratori che cercavano di controllare quali fossero le folla miti cui stare voi avete idea che per caso lì i limiti pubblicitari siano mai stati controllati e laddove siano stati esuberante rispetto alla legge qualcuno si è andata a colpirli
Non è quasi mai accaduto allora perché consentire a qualcuno che vuole essere vuole interpretare maliziosamente la legge la posta di inserirsi facendosi riconosce mittente non profit e poi in effetti fare altri tipi di operazioni
Anche questo definiamoli settore va incentivato
E già incentivato nel senso che ha privilegio sull'asse sulle frequenze a mio avviso vanno coordinate meglio anche i meccanismi di risorse non si può fare pubblicità ma bisogna incentivare il fatto che ci siano che gli atti di liberalità se l'adescamento va tutto bene ma creiamo dei piccoli recinti che consentono a chi vuole intendere maliziosamente leggi di non entrare e di rovinare un pacchetto complessivo
Dire che su questi punti
Sostanzialmente sulla quale vi sembrò costante ve lo consiglio ho fatto un intervento più di lavoro
Che di carattere politico dire che ho detto tutto quello che dovevo dire concludo con la RAI
La Rai
Purtroppo
La terza rete nasce in maniera sciagurata nel nasce presenza di simmetria pace Giovanna Melandri che ha partecipato
Dovevamo comprimere i due operatori dovevamo comprime li simmetricamente per cui nel momento in cui Retequattro fosse andata sul satellite di conseguenze
Continuamente la terza rete doveva essere senza pubblicità ma non si è mai capito che cosa dovesse fare io sono convinto di una cosa
Non è possibile ghettizzare la terza rete con un meccanismo di emittente territoriale federale che scava solo delle buche negli ascolti dell'emittenza locale penso che se il servizio pubblico vada fatto vada spalmato su tutte e tre le reti prima seconda e terza
Si possono aprire delle finestre di Carate locale ma sulle gravi macroregioni si parla tanto di mare malessere del Nord o di criminale limita criminalità nel Sud
Ebbene sono sicuramente problemi di carattere nazionali ma sono probabilmente anche problemi che si possono approfondire meglio
Su un'emittente che ha delle finestre macro regionali
Ma senza andare a intaccare quella che la fascia d'ascolto specifiche tipica di emittenti locali che guarda caso sono Ict vate là dove fa l'informazione si lasciano sul proprio sulle continua c'è una contino costruzione di matrioska è una dentro l'altra dove l'ultima quella più grande è visibile l'altra sera ho nascosto dentro si svuota dice nemmeno che lavoro facciano questo è quello che noi chiediamo purtroppo c'è un problema che la legge precedente già prevede che il cinquanta per cento delle risorse del canone vadano
Alla Terza Rete e poi in questo provvedimento stranamente si dice guardate noi legislatori
Non sappiamo quale possa essere il futuro diamo mandato agli organi di governo della RAI decide loro stessi una cosa mai vista quale azienda si autoriforma quale in quale settore il legislatore retrocede rispetto al proprio capo di attività per delegare l'azienda che deve su progetto di riforma dicendo riformati
Queste polacca Cadorna la politica fa che questi scherzi comunque su questo punto ci batteremo noi vogliamo una Rete territoriale federale senza pubblici grazie
Allora ringraziamo Paolo Romani per il suo intervento
Che è un componente della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale
Di vigilanza dei servizi radiotelevisivi
Passiamo adesso la parola
Al senatore Stefano Semenzato
Che anche lui ha un componente della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
Grazie
Grazie per l'invito
Io vorrei rimanendo nel taglio di un discussione di lavoro esporvi alcuni punti di vista che come Verdi abbiamo maturato attorno al disegno di legge mille centotrentotto
Anche perché credo che alcuni questi punti di vista non siano direttamente coincidenti con quelli proposti dalle vostre associazioni ma che io ritengo altrettanto validi e quindi da mettere nel novero di un confronto che deve essere aperto e schietto senza volontà di prevaricazione ma tenendo conto appunto di necessità e di punti di vista anche diversificato
Io parto dare riconoscimenti
Fondamentale di un valore democratico dell'emittenza locale
Come uno dei punti di pluralismo reale di questa società nel campo dell'informazione con la sua capacità di proporre un coinvolgimento è un servizio diretto ai cittadini e quindi da questo punto di vista credo che vi sia un ruolo di servizio pubblico di una larga parte dell'emittenza locale
Nel campo informativo e quindi nel campo di conoscenza dei problemi di questa società verso i cittadini
Non posso però non sottolineare che i processi maturati negli ultimi vent'anni soprattutto negli ultimi anni
Hanno aspetti contraddittori nel campo di quella che voi definite l'emittenza locale
Io non posso trascurare il fatto che in alcune regioni ci sono processi di concentrazione della stessa emittenza locale
Attorno a gruppi industriali qualche volta attorno a gruppi politico industriali che vedo molto diffuso una tendenza che potrà esemplificare nell'idea di comperare
La televisione della città il giornale città la squadra di calcio della città per configurare un modello che è un modello di informazione di tipo egemonico che dal punto di vista di forze come sono i Verdi
Spesso vengono estromesse non tanto come elementi di rappresentanza politica ma proprio come tematiche che spesso sono conflittuali ad esempio con affermazioni industriali in numerose
Località italiane
Allora è io credo che
Dentro questa discussione vada posto un problema molto preciso
Di come misure Antitrust misure di garanzia dell'accesso ai mezzi d'informazione locali devono vigere non soltanto come parametri nazionali ma spesso come parametri almeno regionali
E quindi un problema di specificare norme precise per evitare concentrazioni nel settore del campo informazione sommando appunto anche vari mezzi d'informazione
è uno dei nodi che io vedo ancora assente all'interno dell'attuale sistema normativo italiano
Da questo punto di vista anche se capisco le contraddizioni problemi che crea la presenza diffusa è rafforzata magari attraverso la rete senza pubblicità del servizio pubblico
Non posso non sottolineare che in molte situazioni
L'unica forma di accesso in qualche modo garantita al sistema informativo
Nelle regioni è quella del servizio pubblico e che quindi io oppongo un problema di presenza della RAI
Non tanto dal punto di vista delle concorrenza sul campo pubblicitario su cui poi torno ma certamente dal punto di vista delle garanzie che un servizio pubblico è tenuto a dare mentre attualmente non sempre e non ovunque l'emittenza locale riesce a garantire certo mi rendo conto che il problema centrale o uno dei problemi centrali è il problema delle risorse
Meno risorse ci sono per l'emittenza locale più i poteri forti hanno una capacità di inghiottire la stessa realtà locale
Credo che da questo punto di vista il disegno di legge presentato dal Governo il cosiddetto mille centotrentotto abbia alcune risposte da potenziare
Perché non c'è dubbio che noi oggi abbiamo un costo reale degli spot nazionali molto basso e che quindi permette insomma e blocca la possibilità di una ricaduta sull'emittenza locale
Abbiamo un sistema televisivo nazionale molto esteso che quindi assorbe complessivamente
Gran parte della pubblicità esistente
E per di più abbiamo anche forme di pubblicità in qualche modo fittizia attraverso il meccanismo delle televendite
Ora credo sì di debba darà atto al governo che col divieto delle televendite e con i meccanismi di una limitazione degli indici di affollamento si cerca di contenere in maniera consistente
Il tasso pubblicitario nazionale quindi permettere una ricaduta sulle locali devo dire che però da questo punto di vista mi stupisce dell'onorevole Romani non l'abbia ribadito qui vi è un'opposizione molto netta a queste ipotesi di riduzione sia da parte di Mediaset sia da parte della Rai
Ma se vedo in questi un problema ovvio di pressione di tipo industriale di interessi dei singoli settori
Riesce più difficile capire poi come questo si tramuta in politica nella indisponibilità da parte del Polo a discutere dello stesso mille centotrentotto e quindi a tenere bloccata la frequenza
Un altro punto che vi voglio sottolineare poi vado a chiudere
Riguarda il piano delle frequenze ora io credo che il riferimento agli accenni fatti su Telemontecarlo sia del tutto condivisibile la richiesta fatta dalle vostre associazioni che l'assegnazione o la riassegnazione delle canali delle frequenze dismesse avvenga sulla base di precise priorità e criteri quindi un l'elemento di regolamentazione preciso da parte del ministero credo giustamente vada chiesto e vada attuato devo dire che come verde perseguo nel problema del piano delle frequenze anche alcune specifiche indicazioni la diminuzione dei siti e la diminuzione complessiva
Della potenza di emissione
è un elemento che a me sta molto a cuore perché significa tutela del paesaggio significa tutela dall'inquinamento elettromagnetico significa risparmio energetico
Capisco che queste cose devono diventare compatibili con le esigenze produttive però vorrei che le teneste presente come uno dei punti di vista attorno alla vicenda della sistema del piano delle frequenze
Io credo che l'aspetto più positivo è quello che ho sempre spassionata imputa a mente ammirato dell'emittenza locale
E la sua realtà prima veniva citata anche una le azioni di un radicamento locale soprattutto comunale provinciale di capacità di inserirsi nel tessuto sociale in maniera molto precisa e quindi di creare un rapporto diverso con i cittadini
Da questo punto di vista lo spazio dedicato all'informazione è un altro dei punti qualificanti a mio giudizio di un sistema di emittenza locale
So che per motivi di raccolta pubblicitaria e anche di qualità dei programmi c'è una tendenza a mettere in discussione questa dimensione quindi attendere a una dimensione che cresce ma credo che peraltro il meccanismo previsto dalla legge dell'interconnessione possano soddisfare e coniugare i due aspetti
Dal mio punto di vista non c'è dubbio che un elemento qualificante
E che io credo debba essere rafforzato una più decisa tutela con garanzie Riserve agevolazioni debba essere quella proprio dell'informazione locale ma in senso di piccola dimensione di capacità di soddisfare interessi di piccole collettività perché questo mi sembra il grande buco nel panorama informativo nazionale
E accanto a questo quindi anche quello dell'emittenza no profit che io credo un punto di partenza e non un punto di arrivo di questa nuova legislazione
E chiudo semplicemente con un episodio che visto ieri sera
Ieri sera Striscia la notizia ha mandato in onda un servizio era un servizio che arrivava da Mestre e che rappresentava uno scontro di donne che facevano i servizi dentro la sede dell'ENEL di Mestre che venivano licenziate per sostituirle con un'agenzia formata esclusivamente da uomini
Le donne hanno fatto il picchetto la polizia ha caricato per fare entrare questa Agenzia di servizi e il tutto veniva raccontato in questo dimensione bene io credo di aver visto ieri sera uno dei servizi più moderni di tutta l'informazione contemporanee
Perché era la prima volta che vedeva un conflitto sociale rappresentato all'insegna delle nuove contraddizioni dello scontro tra uomini e donne per il lavoro
Dello scontro tra lavoro fisso e lavoro interinale agenzia appagamento
Della lotta della povertà perché si trattava di paghe a dieci mila lire all'ora nel cuore della cosiddetta società opulenta
Del nord est e quindi una dimensione una rappresentazione del conflitto sociale interni totalmente nuovi da quello che il sistema informativo nazionale sì assegna normalmente
Stamattina ho telefonato a Canale cinque che mi hanno confermato che questo era un servizio di un'emittente locale di Mestre il che dimostra appunto come la vivacità e la forza di penetrazione di un'emittente locale riesca a reggere le grandi audience Dale Canale cinque in uno dei suoi momenti di punta e quindi in questo vedo quello globale e locale che è uno degli elementi che io credo debba stare alla base della nuova dimensione del sistema comunicativo Italia grazie
Allora ringraziamo per l'intervento
Volevo farvi due comunicazioni doveva essere presente
Questa oggi anche il dottor Sergio Bellucci che è responsabile per l'impegno nel settore dell'informazione di Rifondazione comunista ma purtroppo non stando bene di salute ci ha fatto sapere che non potrà essere presente
E però ci ha anche detto che avendo ricevuto il materiale che noi abbiamo mandato relativamente al convegno
CIA autorizzato a riferire a tutti i presenti che lui condivide pienamente quanto scritto nel nostro documento
Inoltre dove ringraziamo l'onorevole Giovanna Melandri che ora in questo momento non vedo presente in sala ma che sino a poco fa era qui presente anche lei non interverrà perché non sta molto bene di salute però la ringraziamo comunque di essere venuta
Adesso diamo la parola all'onorevole Giuseppe Giulietti che è responsabile Informazione del gruppo parlamentare della Sinistra democratica
Voglio diceva una grande sopportazione umana sono come fortissima influenza quindi sono ancora più confuso dal solito economico di cui l'apertura almeno nel
Come attenuante
Io volevo porre una questione
Credo che noi dovremo risibile il metodo seguito la volta scorsa per la prima parte della legge
Con molta pazienza tranquillità serenità per vedere di portare in porto questa riforma
Prati io penso che sia un grandissimo fronte che non si sta manifestando si manifesta sempre attraverso i condizionali un modo di parlare non chiaro che ha un solo obiettivo che lo stesso da vent'anni
E che ogni volta che si annuncia una riforma del settore delle telecomunicazioni Partenone più diverse motivazioni bloccati
Bloccarla perché ciò è funzionale ve lo dice chi ha lavorato per anni nella grande azienda gli interessi due sole grandi imprese di questo Paese la conservazione il sistema così come e funzionale a RAI che a Mediaset ma questo è assolutamente evidente
Ed è evidente che sta rimettendo in piedi una baracca che tenti attraverso le più diverse motivazioni poi parlano dalla piattaforma digitale questa sorta di dicendo che la scorsa settimana ma che a questo poi tende e quello di dire conserviamo una nicchia che quella che si è determinata negli atti
Però su questo dobbiamo intenderci ho accolto positivamente questo convegno del resto non ne avevo tutti
Perché non si inserisce in una linea della strumentale lamentazione tesa a dire
Poiché nulla è chiaro è meglio interdire il percorso legislativo ma voi sapete meglio di me che l'interdizione del percorso legislativo non ha mai portato alla creazione di nuovi soggetti o al rafforzamento dei soggetti deboli
Porta la lenta scomparsa di radio e televisioni meno tutelato
O meno subalterni ad uno dei due grandi gruppi perché poi dovremo anche dircelo che e anche variegato al mondo delle emittenti c'è chi ritiene che la migliore legge è quella che dice quante emittenti stanno con Mediaset e quante stanno con RAI
Che tipo di traino voi ricorderete nella precedente legge siete stati protagonisti di un duro scontro come ci fu una testarda battaglia fino all'ultimo istante per dire basta inserire la magica parola traino
Se le emittenti sicuri di sboccano ciascuna con la casa madre
A questo punto questo è il quadro cioè il duopolio e i satelliti senza autonomia né economica né funzionale questo diciamocelo perché e questione delle scorte degli scorsi mesi
Alla questa parola abbiamo davanti
La pressione affinché nulla si facciamo abbiamo davanti io perché condivido la preoccupazione di vita consentitemi sul piano delle frequenze
Perché un conto è dire come dicono molti imprenditori
E come dicono alcune associazioni
Attenti perché ed è vero il passaggio dal ministero all'Authority su questo dirò una cosa brevemente
Il problema delle competenze i ritardi accumulati
Rischio di portavoce rompiamo delle frequenza che non tenga conto realmente con l'attenzione delle diverse questioni dei bacini dei siti dalle regioni
E qui della visibilità
Per avere delle visioni che è un ragionamento serio
Ma non era una richiesta di rinvio politico è una richiesta di rinvio tecnico
Motivate a termine che si fonda su ragioni tecniche questo lo comprendo
Ma la storia del nostro Paese e voi avete fatto parecchi documenti sapete che è molto sottile la distinzione tra il rinvio tecnico e il rinvio politico che diventa il rinnovo tacito dell'affetto
Che impedisce qualsiasi tipo di intervento
Questo voglio capirci se quel se la motivazione con la tecnica io la condivido
Se dovesse aprire il varco ad altro tipo di motivazione Ayumi come dire per quel poco che contro Israele a terra perché non si ripetesse la storia del passato che non mi pare
Ha dovuto pregiudizio positivo pure questa è una questione che volevo porre
La seconda che sul l'abuso come strumento di lavoro per me stesso ma mi pare che qui la richiesta non sia quella di dire siamo d'accordo vedi che c'è una cosa che sempre pericolose questo tipo di convegni
No
Che è quella di arrivare dare un facile consenso gratuito agli emendamenti è molto semplice
Perché sì ma gli emendamenti ancora non ci sono e siccome il dibattito deve ancora iniziare normalmente la cattiva politica usa dire ma che cosa possa dare un consenso preventivo tanto tra un anno per l'Italia
Francamente mi pare disgustoso
Preferisco la maggiore durezza nel rapporto anche perché poi si corre il rischio che di convegno in convegno si dice a ciascuna lista di emendamenti che funzioni
Io che ho celebrato più fortuna il percorso dalla precedente legge di un confronto serrato duro che ha portato anche a basti accordi tra maggioranza e opposizione
Voi ricorderete che molti degli emendamenti sulle radio le televisioni sono stati emessi nel passaggio tra il Senato la Camera non c'erano
L'obiettivo
Credo che si debba dare atto che è stato un durissimo lavoro di recupero di emendamenti
L'ho fatto dal governo io interessano Pato dallo schieramento molto prima lo credo che su queste questioni sarebbe una iattura
Ritornare a fare una sorta di polemica Polo Ulivo perché Sveva ogni questione delle telecomunicazioni delle comunicazioni tra lavorare lo schieramento più a alcune questioni che accendo la visione la piattaforma digitale
Io credo che non si possa procedere come se il tema dalla piattaforma digitale non riguardasse la piccola e media emittenza lo dico senza non è una forzatura
Io mente cui si realizzerà la piattaforma ci sarà il passaggio al digitale riguarda la televisione la radio c'è tutto il corpo delle nuove tecnologie è una critica che faccio a me stesso noi dobbiamo chiedere che il governo arrivi finalmente a nominare un coordinamento al proprio interno
Che mette assieme e ministero delle Poste il ministero dei Beni culturali in un confronto permanente con l'Authority affinché la piattaforma si comprenda che non è una vicenda di quattro imprese più due soci esteri
Ma è una vicenda che una volta realizzata o prevede l'accesso dei diversi settori delle diverse aziende radio radicale so che in questa direzione dello i giovani si era già mossa supremo o sbaglio suprema dell'accesso al satellite dell'utilizzo
Anche di altri mezzi di trasmissione o prevede un accesso pieno alla piattaforma o rischia di essere una piattaforma che non parla le altre imprese credo che vada posta questa questione secondo
Sta nascendo la nuova autorità
Qui vedo alcuni tecnici alcuni funzionari dell'auto
Quando voi parlate di disfunzioni segnalo a me stesso e segnalo al governo ma una forza politica deve cercare di prevedere quali sono i rischi futuri
Una serie di competenze sono oggi tra il ministero e l'Authority
Credo che non ci sia soltanto la legge
Ma ci sia un altro aspetto che deve essere di svista in questa fase intermedia
Come l'Authority entra in funzione
Come il Governo il Parlamento dandone strumentazioni all'Authority come l'autore di reato lo sportello rispetto l'emittenza attenzione si potrebbe aprire una fase in cui il ministero di smetta delle funzioni ma l'Authority non è in pienezza di funzioni questo ricade sulla vita delle imprese
Lo segnalo perché questo non riguarda la legge futura ma credo che il legislatore debba prevedere il rischio e quindi lo pongo ultima questione sulla legge sulla rete federale guardi proprio del ramo di rete federale perché ritenuta non c'è
Mi meraviglio che Romani persona così accorta che peraltro ha votato a favore della legge non è che ne possiamo votare una legge in estate poi sei mesi dopo non sappiamo quello che abbiamo votato fingiamo di non sapere dove questo non ci serve
Prova a girarlo in un altro modo
Voi ricorderete che la primitiva impostazione del mille in ventuno prevedeva esattamente la rete federale regionalizzata per bacini regionali con aziende autonome questo era il punto di partenza
Ci fu una vasta opposizione anche delle associazioni si poteva tenerne conto e non tenerne conto
Il risultato finale molto lontano dal modello tedesco che era quello che prevede delle aziende regionali autonome del settore radiotelevisivo
Qual è il suggerimento che mi permetto di dare qui la questione diventa un'altra il nuovo governo Rai entro il trenta aprile deve presentare il suo Progetto voi sapete qual è che non so quale di che parliamo
è una rete che si fonderà su venti aziende regionali non è possibile non lo prevede è una rete sperimentale di cinema teatro e musica potrebbe essere è una rete di integrazione tra prodotto internazionale nazionale fondato sull'ogni ULSS allora qual è il punto sì ho capito la preoccupazione per il e qui l'APPA propongo io alla RAI non lo faccio dove faccio carico alle associazioni
Io credo che la RAI il momento nel quale definisce un progetto di rete senza pubblicità
Ero passò l'Authority debba aprire una consultazione in questo Paese che coinvolga tutti i soggetti che operano nel settore dell'emittenza con particolare riferimento a chi opera nei bacini regionali traduco
Qual è uno dei rischi principali che si pone il problema del trasferimento di risorse
Non solo sotto l'aspetto della pubblicità ma anche sotto l'aspetto delle convenzioni
Per il quale potrebbe essere il la doppia leva che io utilizzo non lo ha però sul mercato pubblicitario ma opera sul mercato delle convenzioni operando sul mercato delle convenzioni allontano le radio le televisioni da un circuito regionale di comunicazione questo pezzo del rischio terrorismo credo che questo lo si affronti attraverso un confronto con il servizio
E lo si affronta però anche dicendo con grande chiarezza che la legge simmetrica
Quando una rete Mediaset questo la posizione mia personale avrà le condizioni tecnologiche per andare sul satellite solo in quel punto si pone la questione di come si realizzano analoga sperimentazione altrimenti avremo lo squilibrio di mercato che avrebbe conseguenze su tutto il settore delle utenze
Quindi credo che vada sostenuto un confronto in questa direzione sulla costruzione della Rete
Sul mille sulla nuova legge
E chiudo su questo punto con la proposta di me
Uno la signora prima diceva sentivo l'interruzione che faceva vita ed etico i vostri documenti
Diceva guardate noi rischiamo di restare vittime se ho capito bene anche di questioni che lo riguardano Alice ma riguardano la burocrazia il rapporto con gli uffici decentrati
Io credo che questo su questo io
Come responsabile del mio gruppo chiederò un incontro personale al governo perché lo zio elementi fondati
Fino a quando si possa rispondere come dire un elemento di puramente burocratico è una vicenda che si trascina c'è una considerazione residuale di questi mondi che porta a concentrare l'attenzione in altre direzioni
Il pregresso credo che debba essere chiuso prima di aprire la discussione sulla seconda parte non possa essere mantenuto di convegni e incontri
Per quanto riguarda la legge che terrà
Quindi questa la questione di metodo sulla quale mi permetto di richiamare l'attenzione io suggerirei di seguire il percorso fatto la volta precedente
Un percorso fondato sul toni bassi
Un percorso fondato sulla grande concretezza legislativa
Su un grande confronto sugli emendamenti sulla capacità di creare consenso attorno a degli emendamenti che sono stati delineati se io dicessi oggi questo lo voto e quello non lo voto rifarei prendendo in giro
Mentre a fare questi signori che uscendo ha fatto un comizio dicendo quelle dell'Ulivo e quello del Polo io non sono qua perché non so come votino questi imprenditori e mi interessa poco
Vengo qua come andrò alle Ferretti perché sono imprenditori che gestiscono un pezzo tra libertà collettiva il mio dovere non è chi da chi la tessera il mio dovere lavorare perché il Parlamento con lo schieramento più ampio crei delle condizioni perché le cresime di libertà crescano poi ciascuno comunicano ciò che vuole idee progressive o idee regressivo
Credo che nel Parlamento esista un vasto consenso nella maggioranza e nell'opposizione per tentare di fissare le regole dentro le quali si esprime la libertà poi ciascuno esprima la sua idea
Io non dirò mai a un imprenditore non parlo con te perché secondo me questo è un imprenditore del penso che questo non ci convenga penso dobbiamo cercare di creare delle condizioni generali nel conflitto nel confronto nel dibattito ma penso che tutto sommato se noi manteniamo questo tipo di attenzione forte Serena duratura questo ci porterà sicuramente ad avere pochi consensi magari dalla cronaca
Ma io so che a me di imprenditori chiedo una cosa
Non di fargli una promessa un anno prima sulla legge che verrà ma di risponde che un anno dopo della legge come è venuta degli emendamenti approvati delle conseguenze sui bilanci e sulla vita delle imprese proprio poi cominciai un po'spostare l'attenzione dalle promesse sulle leggi che verranno analisi della legge approvate votate che sono le uniche che le altre servono a far volantini quelle che si promettono servono per un volantino quelle che si votano possono servire a far bene qua formale credo che debba essere colta l'occasione per evitare danni ulteriori al settore delle subiti grazie
Ringraziamo l'onorevole Giulietti per il suo intervento e diamo adesso la parola al dottor Paolo vigevano per la Lista Pannella
Grazie
Prenderò pochissimo tempo soltanto per sottolineare un fatto ho sentito l'urgenza di intervenire in questo convegno perché ho sentito ho ascoltato da diversi parlamentari
Sì la Semenzato qua non so se è andato via ma stamattina da Rognoni che poi relatore dell'UDC trentotto dell'affermazioni che per un operatore del settore radiofonico televisivo soprattutto se locale
Sono raccapricciante
Sapere se la questione della disegno di legge sulla gara per il servizio di traduzione sedute parlamentari e continuo a sentir ripetere
A chi vincerà la gara daremo le frequenze
Il comma come delle date sul genio ride perché per
Beh ci conosciamo da qualche anno
Beh si fa al piano
Allora qua qualcosa di non chiaro va assolutamente chiarito e urgentemente soprattutto ora parlamentari che sono membri di Commissione di vigilanza membri di Commissione cultura membri commissioni trasporti al Senato
Qua il l'equivoco l'inganno del piano di assegnazione delle frequenze continua a essere a vent'anni di distanza
L'equivoco su cui si gioca l'esistenza soprattutto da emittenza televisiva locale dell'emittenza radiofonica locale e nazionale
Perché è una vero inganno se affrontare questi temi
Che il piano di assegnazione delle frequenze venga sempre indicato come il chiavistello per suggellare accorta tra RAI Mediaset e RAI Mediaset TMC tra i grandi gruppi
E la chiave per chiudere l'accordo è fissare una data del piano di assegnazione poiché il piano si faccia non si faccia chi se ne frega
Intanto abbiamo risolto nel frattempo il problema e così si fa vanti da dieci anni voluto quanti sono amami otto anni di Mammì
Dapprima andavamo mandavamo però dapprima con Eugenio ritagliato tanta tre ottantaquattro morì usciti a bloccare un primo piano che era quello RAI di quegli anni
Parliamo di ormai di quindici anni fa
Il problema è che fine attesi parla di piano come norma e basta
Come ex data da rispettare
è ovvio che si creano delle contrapposizione assolutamente perverse tra chi come Vincenzo vita viene sostiene il piano si fa tra voi che dite a no il piano non si fa
E la contrapposizione
è fittizia è una conflittualità fittizia perché Mirko di che cos'è che non si tiene conto qual è l'interesse dell'emittenza soprattutto quella locale quella locale televisiva quella radiofonica te nazionale e locale
Perché se il piano continua a essere una parola vuota e non si cerca di identificare con a cosa serve quali sono gli strumenti per e quindi si sostituisce la parola piano il processo di pianificazione
Fino a che non si innescano dei meccanismi che vadano verso un processo di pianificazione in cui ciascuno per proprio interesse altrimenti diventa un'operazione violenta
Nei confronti dell'emittenza più debole o inefficaci totalmente inefficace e questo è quello che avverrà sulla base della due quattro nove per come è stata approvata ma poi soprattutto per altri comportamenti del Governo
Quando da una parte viene approvata una norma che era due quattro nove che più o meno disegna un alcuni criteri di pianificazione
E dall'altra parte si approva un contratto di servizio che consegna negli stessi giorni di approvazione della due quattro nove alla RAI il soggetto già dominante nel settore seicento frequenze seicento fra queste prese da privato il prima del piano assegnate alla RAI allora
Il gioco
Sporco il gioco è scorretto in partenza si vuole o una guerra tra emittenza locale e nazionale e RAI
O si vuole che quel piano sia qualcosa di non utilizzabile quindi l'accordo implicito
A cui anche la società da cosa qual è l'espressione si devono sottrarre perché la
Il piano significa hanno il piano sulla carta quello che sembra fatto apposta per non esser mai approvato quando sentiamo le notizie sulla sui primi dati lombardi eccetera lo diceva è quello il classico piano suicida fatto apposta per farci saltare addosso ad emittenti e poi dire alle emittenti sono saltate addosso non se ne fanno
Sembra proprio fatto in quel modo
Allora o ci si sottrae a questo gioco perverso e si sostituisce al piano la il processo di pianificazione che vuol dire razionalizzazione dell'esistente Marco Rossignoli ha incominciato a enunciare qualcosa marines bisogna lavorarci su delle tecniche
Nella Mammì c'era già questo ma mi parlava di progetti radioelettrici come necessità come requisito per la presentazione domani
La parola è sparito
Progetto la direttivo che così era se non un progetto radio l'epico di compatibilizzazione radioelettrica con le altre emittenti
Qualora il filone da seguire non si è lavorato male uso mai destinate risorse da parte dei governi da parte del ministero da parte della RAI ruolo della RAI era fondamentale poteva sviluppare questa attività di servizio invece no l'unico ruolo che oggi svolge e quello di occupare con la complicità del Governo parte del settore
Ponendo in essere degli interessi concreti che avrà un unico risultato quello che la RAI avrà seicento frequenze in più vuol dire praticamente il raddoppio delle reti RAI radiofoniche nelle aree di maggior esteri popolazione questo cd
Prendo le postazioni RAI si aggiunge a questa la pianerottolo Sat la pianificazione dell'emittenza privata mentre tutte le posizioni privati dopodiché la RAI sarà primo soggetto dire ma io il piano lo voglio manco morto perché avrà il passivo interessa che non venga realizzato alcun piano
E allora bisogna uscire da questo dica e non vi sia gli assolti trarsi alle complicità che possono essere chieste anche ad associazioni questa occasione
Bisogna sfidarsi a questo ricatto
Non volete il piano non lo vogliamo non se ne fa niente risultato chi ne va di mezzo gli unici a poter trarre beneficio reale dal una pianificazione corretta su prove mitezza più debole non la più forte
Se le la pianificazione corretta però ce se mette a disposizione risorse non se serve soltanto a sistemare e duecento frequenza a favore di Telemontecarlo e stop che poi queste obiezioni al piano sul piano radiofonico e dare seicento frequenze alla RAI
Questi sono gli obiettivi che vengono dati ai due piani a quello televisivo da quello radiofonico allora e inutile vedersi è inutile parlare di undici trentotto se le risorse non vengono messe discute però nella norma c'è l'inganno dell'ICI nell'inganno se anche il difetto della loro tutti a fare il piano non ce la fanno
Per cui i termini della due quattro nove andranno prorogati
Non so se c'è già il disegno di legge decreto legge
Allora quella sera
Quella è la sede nella quale incominciare intervenire perché venga si esca da questo meccanismo perverso che continua a essere portato avanti maniera senza grandi differenze dedita ai governi risorse succeduti nel tempo solo con maggiore o minore apparenza di efficienza ma con sostanziale incapacità di governo del sistema perché o c'è questa capacità oppure l'emittenza più debole
Sarà sempre al palo sarà sempre in corso quindi il problema è recuperare e le occasioni ci sono adesso perché se dovrà essere fatta la proroga del due quattro nove occorre quale che sia lo strumento legislativo in quella sede occorrerà intervenire per uscire da questa sorta di ricatto e quindi sviluppare sulla strada che dicano Marco Rossignoli le forme di applicazione tecnica
Che si fa casi in cui necessariamente occorre partire dalle compatibilizzazione quindi dal meccanismo di con considerazione dell'esistente perché da quello si parte non si può pretendere di azzerare tutto com'era anche l'undici tre Toto state attenti dice tratto ha una caratteristica
Emittenza anno zero sembra come
Rilascio delle concessioni come si si cominciasse da zero
E questo è impossibile e quindi a partire dalle realtà dalle vostre alta la difesa delle vostre realtà passa attraverso un processo di pianificazione
Che passa attraverso le compatibilizzazione tra diverse emittenti
E allora sì che poi alla fine del processo di compatibilizzazione uno può anche a andare a chiedere la rottamazione delle frequenze riso di risulta ma da un processo di di compatibilizzazione che prima garantisca gli spazi per emittenti non ma mollate mila frequenze ve ne compro poi quelle vengono riassegnate è un meccanismo perverso che farà la stessa fine poi dei da quanti anni è che aspettate contributi meritoria otto dieci
Quanti sono prima fatevi pagare i contributi dell'editoria e tutti gli arretrati e poi ricomincia da parlare di rottamazione delle frequenze grazie
Ringraziamo per l'intervento e diamo la parola al professor Renato Porro che presidente del coordinamento nazionale dei comitati regionali per il servizio radiotelevisivo
Grazie buongiorno a tutti
Il
La mia è sicuramente una voce mia nel senso di quello del coordinamento sarà sicuramente una voce discorde non fosse altro
Perché non sono e non siamo soggetti politici non fosse altro perché non rappresentiamo
Segmenti party
Più o meno ampie del sistema radiotelevisivo locale per cui non mi vorrei soffermare sul mille centotrentotto
Anche perché credo
Che nel suo impianto generale dopo Nesi di faticoso lavoro in parte anche comunali
Così ci sia una convergenza di massimo di vedere in questo momento emergono alcuni problemi di carattere generale
Anche se poi questi casi questi problemi di carattere generale ricadono come dire sulla quotidianità
E vorrei partire dalla considerazione che col mille centotrentotto o per meglio dire con i lavori preparatori le polemiche che l'hanno preceduta e a e la giornata di oggi
Forse in particolare si è avviato
Una fase di trasformazione nel senso che incominciamo a porsi l'interrogativo che tipo di emittenza locale intendiamo costruire per il futuro
Quindi possiamo parlare quasi di processo di Rifondazione
Se questo non evoca se altri temi finalizzato al superamento della difesa dell'esistente sulle quali le associazioni giustamente sono fortemente impegnate
Difese l'esistente al quale abbiamo assistito in questi ultimi mesi e che sicuramente legittimamente accompagnerà tutto il dibattito parlamentare
Del mille centotrentotto
Mi sembra però che questa fase di trasformazione sia caratterizzato da un elemento il passaggio da una dalla regolazione vigente a quella prevista per il futuro e leggibile
In termini di semplificazione e di forte liberalizzazione almeno come aspirazione
Degli obblighi in tema di scelte editoriali di programmazione
La definizione di ciò che si deve intendere per comunicazione radiotelevisiva locale non è più fortunatamente fissata dall'amministrazione dello stato del sistema politico parlamentare
Resta però risolto ciò che prima ho detto fase di trasformazione di Rifondazione
Questa potrà essere avviata
E anche risolta se noi lo crediamo nelle scelte e nelle volontà che saranno espresse dei singoli editori quindi avremo un sistema locale che il risultato come sommatoria di ciò che tutti gli operatori del settore verranno fatte
Però forse è il caso di riflettere se non valga la pena di promuovere meccanismi e processi di autoregolamentazione
Difficilmente potremo riprendere il dibattito sull'emittenza locale come ha ricordato Berrini l'apertura di questi di questi lavori
Alla prossima scadenza delle licenze oppure tra qualche anno ripartendo con indifferenza da alcuni elementi da alcune condizioni che oggi la caratterizzano
Quale può essere il punto di partenza molto ovvio banale ve ne chiedo scusa
La comunicazione locale o sistema radiotelevisivo locale come comunicazione di prossimità e quindi come un sistema in grado di caratterizzarsi di esprimere specificità sia interni di autoproduzione sia in termini di capacità di proporre informazione informazioni intesa in senso lato
Il coordinamento grazie all'attività di otto comitati regionali nei mesi scorsi ha raccolto tutta una serie di elementi conoscitivi sull'emittenza radiofonica e televisiva
Da questi emergono alcuni dati che sono credo significativi non dico preoccupanti significativo
Oggi almeno in alcune realtà lo ripeto otto regioni delle nostre nemmeno li più marginali dal punto di vista geografico ma questo non importa
Si produce informazione locale senza ad esempio avere la possibilità di fare riferimento che le teste o a internet
O un archivio immagini sei televisioni o immagine su suoni che non si un archivio proprio
Non quote rilevanti e comunque non la maggioranza delle emittenti e delle tecniche dell'emittente radiofoniche televisive
Hanno un collegamento stabile e definito con un'agenzia stampa
Tra l'altro punto di vista e lo riduco molto in ragione del tempo
Sappiamo che tutta la fase dell'autoproduzione tutto il momento dell'autoproduzione è direttamente proporzionale
Alle alla dimensione dell'azienda ma è inversamente proporzionale sono le piccole aziende che auto producono se per piccole aziende prendiamo come parametro quello del fatturato
Quindi cosa abbiamo oggi abbiamo un sistema locale che se è vero che dovrebbe esprimere funzioni di prossimità o di comunicazione in prossimità trova grandi difficoltà ad esempio su questi due temi
è facile del Rini o chi farà le conclusioni se vorrà riprenderlo facilmente mi risponderanno che questo è un problema economico
Cento è un problema economico
Ma probabilmente non è solo un problema economico
C'è un problema secondo me è che va al di là del tema delle risorse
E lo dico
E lo sottolineando lo chiaramente perché secondo me il problema che abbiamo di fronte che quando pensiamo al sistema locale pensiamo al sistema delle top ten
Delle grandi emittenti regionali
Al sistema fatto da cinque sei emittenti che sono particolarmente significative a livello di Regione oppure delle venti o trenta emittenti che a livello regionale sono quelle maggiormente visibili maggiormente presenti
Questo non è sistema locale radiotelevisivo
Almeno come lo intendo io perché altrimenti sarebbe molto semplice dovremmo dire tirare le conseguenze che l'emittenza locale in Italia interni di cittadinanza fa riferimento a un numero estremamente limitato ridotto contenuto
Di numero di di Turio di operato
E dico questo e dico tutto questo non tanto per unirmi al quorum dei detrattori degli scettici nei confronti del sistema locale ma per lanciare al al mondo delle associazioni una prima proposta le prime due proposte operative
Perché
Forse dall'Unione
Delle forze tra il mondo associativo e quella dei comitati non pensare
A lanciare un programma di formazione per giornalisti e per otto per otto ore i tecnici del settore radiotelevisivo locale
Perché seconda proposta
Non pensare di fare insieme un'azione di monitoraggio
Di quello che è la realtà dell'emittente locale e lo ripeto alcuni comitati otto l'hanno fatto negli ultimi mesi secondo me anche in maniera molto pregevole
Ecco ma perché non mettere in comune questa prima esperienza per vedere di fare un'operazione senza aspettare lo dico senza polemiche
Che le Regioni attivino dei dei possibili osservatorio che altri istituti o soggetti
Facciano a questo tipo di operazione
Impliciti a questa prima
Osservazione a questa prima considerazione credo siano due temi
La dimensione locale propria in senso proprio
Per quanto riguarda la comunicazione radio televisive le risorse finanziarie disponibili
Io pongo a me stesso e a tutti voi una domanda quali sarà quali saranno il destino le funzioni
Specifiche di quelle emittenti che per loro scelta o per necessità ma anche per loro scelta non hanno una vocazione interregionale
Per essere possibile prevedere un ruolo comunicativo di nicchia
E questo come può essere garantito in un futuro regime di Spittal Jo consentito sia gli spot pubblicitari che i programmi di informazione
Più in generale dobbiamo porci vento cattivo di una comunicazione locale con ammissione di prossimità che viene dimensionata nel mille centotrentotto figurati di questi non sono elementi di critica sono solo elementi di riflessione
Fino a un quarto fino a un quinto della popolazione e questo senza considerare nessuna delle opportunità consortile di interconnessione che oggi sono ipotizzate
Allora
è solo questa la dimensione della comunicazione locale o ce n'è una chiasso passi più ridotti
E che potrebbe avere ugualmente vocazione commerciale quindi non è detto che debba rientrare nella tipologia delle non profit
Secondo tema è quello delle risorse pubblicitarie
Certamente queste devono essere estesi il più possibile forse anche agendo sulla livelli di affollamento oggi stabiliti
Affollamento pubblicitario che sempre di più a mio modo di vedere deve essere destinato in modo coerente ma differenziato a secondo delle differenti vocazioni vittoria Alice
L'obiettivo a medio termine non può essere il monopolio delle televendite ma la possibilità di accedere in misura significativa la pubblicità reale
Avere il monopolio delle televendite evidentemente una scelta tie-break del periodo
Se non andiamo una prospettiva che l'emittenza locale
A diritto e necessità di accedere alla pubblicità reale probabilmente avremo sempre un sistema delle risorse asfittico e comunque un sistema delle risorse che presente a ciò che voi chiamate la negazione della vostra vocazione editoriale
Rispetto a tutto questo quindi la possibilità di arrivare almeno alla pubblicità reale non è estraneo come dire se pensiamo semplicemente risultati dell'indagine Eurisko dello scorso settembre
Ciò che in precedenza ed è il punto era il punto di partenza di questa mia breve riflessione ho chiamato Rifondazione cioè bisogna in qualche modo riformulare le vocazioni editoriali comunicative dell'emittenza locale
Attivata questa trasformazione anche la spiaggia della pubblicità nazionale non sarà più un fatto un miraggio come mostra oggi la realtà di una parte del sistema radiofonico
Al di fuori di questa processualità quindi quindi di trasformazione dell'emittenza locale
Oggi l'accesso la pubblicità nazionale rappresenterebbe a mio modo di vedere un'opportunità di ridefinizione del sistema nel suo complesso ma uno strumento di forzata classificazione tra soggetti di seria di serie B
Da possibile fattore di trasformazione di consolidamento essa si rivelerebbe arrivi venderebbe quindi un meccanismo di ghettizzazione di ulteriore frammentazione
Da ultimo vorrei ricordare che la fase di transizione in atto appare caratterizzata da un forte orientamento al decentramento delle funzioni di governo di garanzia
Tutti conosciamo duecentoquarantanove
Ma inattesa che la costituita autorità diventi operativa sorge però un interrogativo io credo
L'Autorità aveva è stata definita secondo tre principi generali
Il principio di superare l'organismo monocratico di attribuirà un soggetto terzo le funzioni di garanzia di controllo di governo e quello di riconosce le diverse specificità dei territoriale i primi due elementi hanno trovato una loro attuazione il terzo è stato rinviato al momento di concertazione fra le regioni d'autorità
Rispetto a quest'ultimo aspetto è improprio pensare ad un'azione di orientamento del governo tenuto conto che si tratta di un momento qualificante di riassetto del sistema
Mi spiace che sia andato via Vincenzo
Ma è un dato di fatto non basta probabilmente in questo senso costruire promuovere approvare lo dico
Anche l'onorevole Romani
Una legge che prevede questo discorso di orientamento altrimenti tuttora uscire i soldi una sorta di strana concertazione possibile
Ma non certa
Tra le regioni d'autorità
E ancora quale ruolo l'emittenza locale intende svolgerà questo proposito è difficile ritenere che tutto questo rappresenti un aspetto estraneo suo interesse editoriali
Ma non possiamo nemmeno dimenticare che una parte non trascurabile di essa si è dapprima
Mostrata dubbiosa e puoi contraria all'istituzione dei futuri Co.Re.Com.
Questa fase di transizione a livello territoriale si caratterizza io credo per un altro aspetto cioè
La l'ipotesi Progetto di definire una rete pubblica senza pubblicità almeno questa è la definizione che la legge fino adesso ha dato che possa piacere o meno questo credo che è la categoria individuata
Di questo forse troppo si è detto generando incertezze perplessità ostilità e la posizione del coordinamento credo che sia da tempo nota
Ne preme sottolineare soltanto alcuni aspetti
Credo sia inutile e improduttivo assumerà una posizione di rifiuto totale assoluto nei confronti di questo progetto
Ben altre forze ben altri interessi mirano a mantenere lo status quo
Il progetto di rete senza pubblicità deve esprimersi realizzarsi in modo coerente rispetto alle trasformazioni
Che non intendiamo privilegiare del sistema radiotelevisivo del ricco telecomunicazioni non può essere un progetto incoerente rispetto alla prefigurazione del sistema nel suo complesso
Ma se questo è vero allora deve essere un Progetto coerente
E non contraddittorio non conflittuale non concorrenziale rispetto ai significati che verranno attribuiti all'emittenza locale
Questo significa un primo io credo conseguenza
Significa che questo progetto non potrà riflettere solo prevalentemente interesse volontà aziendale
Trovo curioso ed è una mia posizione del tutto personale
Leggere che mille mille duecento miliardi non saranno sufficienti alla sua promozione
Forse non lo sono rispetto agli attuali modi organizzativi e al tipo di relazioni che oggi caratterizzano la concessionaria pubblica
E qui faccio l'ultima proposta cooperativa perché non verificare la possibilità di costruire intorno a questo progetto
Una posizione convergente propositiva anche se magari fortemente critica tra mondo dell'emittenza e i comitati regionali
Alzare la voce con questo non voglio insegnare niente nessuno significa anche assume azioni progettuali che vanno al di là del migliore funzionamento del sistema e della difesa degli interessi che esso esprime grazie
Ringraziamo allora tra support per il suo intervento e diamo adesso la parola l'onorevole Sergio rogna deputato del Partito popolare componente della nona Commissione della Camera dei deputati
Grazie ma vorrei sostanzialmente cominciare ricordando per lo meno di qua non vedo le facce ma in genere quasi tutte mi riconoscevo nei precedenti come ex collega
Direi che avendo partecipato alla Fondazione dell'antica settantaquattro Ferrovie conoscere personalmente la storia dell'emittenza locale
Occorre sotto questo aspetto
Utilizzare questo momento di cui mi piace molto la le Laila il titolo l'emittenza locale alza la voce per era ora
Era ora che effettivamente si riuscisse ad a vere e io penso che questo convegno in qualche modo riesca ad adempiere a questa funzione una voce dell'emittenza locale
Occorre dire con grande chiarezza che siamo ormai arrivati alla situazione in cui
Si sono convinti quasi tutti che non si può avere contemporaneamente duopolio e pluralismo dell'informazione radiotelevisiva
Per la verità
La risposta di molti è stata e allora va bene al duopolio e queste le conseguenze pratiche li conosciamo tutti quanti
Occorre invece davvero alzare la voce e dire che occorre finire con questa situazione nata da non soltanto dalla mia nata dal
E nata dai decreti Berlusconi legge Berlusconi e così via
A questo punto il duopolio pratico che si è stabilito in Italia a un momento di debolezza proprio adesso proprio adesso perché si sta realizzando quella che vedo da voi essere in qualche modo temuta che invece è l'unica strada per uscirne cioè la realizzazione di un vero piano delle frequenze in questo Paese
Sento che la principale obiezione che viene fatta a questo piano delle frequenze e che e il libro dei sogni
Che non si potrà realizzare e che quindi questa è tutta quanta una manfrina che
Mira a qualcosa di molto alto per mancato lo sicuramente ecco credo che chi ha queste convinzioni semplicemente si sbagli
Cioè questo Piano delle frequenze
Io non l'ho sentito non ho seguito tutto il dibattito per la mattinata so che questo è stato l'argomento più caldo ero in Commissione ho sentito soltanto gli ultimi due interventi minima per la verità ritengo che sia un'occasione assolutamente unica
Cioè non se ne presenteranno altre ed è in Effeti anche l'unico modo per poter uscire dalla situazione attuale
Quali sono le conseguenze di un piano realmente fatto bene beh sono straordinarie e in qualche modo rivoluzionarie
Sono conseguenze per cui c'è effettivamente una parità nel modo con cui le emittenti locali o nazionali vengono ricevute c'è una sostanziale riduzione dei punti di emissione
E cioè in effetti una razionalizzazione che non dimentichiamolo non può partire
Se non è totale
Questo piano delle frequenze ha un senso in un caso solo che sia un piano di tutte le frequenze italiane quindi delle frequenze Rai delle frequenze Fininvest delle frequenze delle televisioni locali
Ed è questa la richiesta che mi aspetto da voi
Non tanto la richiesta che si mantengano le postazioni a cui siamo abituati
Questa è una battaglia assolutamente terza ed è una battaglia di assoluta retroguardia
Cioè se vogliamo che diventi utilizzare questo momento in cui badate bene questo governo ha fatto una serie di rivoluzioni che sono molto più grandi di queste eppure non c'è la fiducia che questa possa andare in porto
Eppure si pensa esergo sentito anche da Paolo vigevano che si interpreta in chiave a questo punto dietro la logica il piano delle frequenze e così avanzato che a questo punto so cadrà sicuramente per cui le cose rimangono come sono ma se ci rassegniamo a questo possiamo anche chiudere terzo
Io credo che occorra sotto questo aspetto
Che il mondo complessivo dell'emittenza locale si faccia effettivamente un'opinione politica di questa vicenda che poi attenzione ormai non è più nelle mani del Parlamento
Su questa vicenda occorre chiedere con forza
Davvero quelli che sono i presupposti di questo piano tra non tanto difendere il numero dei punti di emissione quanto il fatto che questi sono i punti di emissione per tutti
Sono i punti di emissione per le locali sono i punti di emissione per la Fininvest sono i punti di missione per la Rai
E le potenze sono le stesse in questo caso si realizza
Con un'unica antenna per i prossimi dieci anni quello che più o meno il tempo in cui si continuerà a utilizzare un sistema di diffusione analogica a terra
Prima che questo avvenga sostituito da quello digitale che evidentemente insomma succederà anche prima dei dieci anni ma io credo che dieci anni per questi impianti siano quello che si può ragionevolmente pensare
Non voglio entrare in altri argomenti ma questo credo che verrà proposto con grande forza
Cioè
Deve essere stata una scelta cioè o si crede che si possono cambiare le cose su questa strada oppure praticamente ci si può limitare a difendere alle attuali postazioni e tentare di razionalizzare le battaglia che lo sappiamo è già stata perso troppe volte
Direi che per quanto riguarda le altre questioni ce ne sarebbero tante ma ormai siamo alla conclusione di questa giornata io voglio soltanto ricordare che ho puntualmente presentato anche quest'anno una risoluzione in Commissione per l'attuazione del fondo di sostegno dell'articolo dieci della legge quattrocentoventidue del novantatré
Un qualche cosa che sa di storico nodi ricorrente
Beh
C'è un po'di movimento su questo e se superiamo effettivamente le resistenze attuali della ragioneria io ritengo la Ragioneria dello Stato su queste il mastino
Ma io ritengo che le buone ragioni dell'emittenza locale a questo punto non possono che
Che venire a galla nel tempo ci vuole del tempo anche per questo mi di stiamo arrivando
Credo che i rimborsi per l'editoria basti siano all'inizio di un percorso virtuoso dopo un percorso invece che è stato di assoluta assenza di questi anni
E credo che non so bene quando tra qualche mese spero si comincerà effettivamente a vedere anche come hanno visto le radio anche per le televisioni questa parte
Credo che le emittenti locali se vogliono praticamente mantenere un ruolo Ninco nei prossimi dieci anni debbano davvero alzare la voce oggi ecco e quello che io mi aspetto grazie
Si avvia chiaro avviliamo alla conclusione di questo nostro convegno doveroso fare anche appartenga al sementi per persone che data anche l'ora si sono fermate
Forse qualche affermazione qualche precisazione è necessaria
In ogni caso Governo il sottosegretario non ci ha risposto sul reale stato giuridico di Telemontecarlo e sulle assegnazione delle frequenze
Il sottosegretario a
O non era abbastanza informato oppure ci ha mentito sulla questione
Tra Lombardia
Come pure il Piemonte come pure tante altre regioni il ministero sta mandando piani quesiti con le potenze con via rispondendo a precise lettere inviate dalle regioni Lombardia Piemonte faccio un esempio
Dove sono stati cancellati molti siti
In quegli stessi con le stesse lettere e piani inviati non viene specificata la posizione a Rai come l'onorevole Romani ha sottolineato
Cosa che preoccupa molto
E da qui le nostre preoccupazioni su qualsiasi ipotesi di piano io posso condividere in astratto quello che ha detto l'onorevole rogna che
Un
Il piano deve coinvolge tutte le frequenze l'esperienza nostra ci ha insegnato che ha RAI non vuole modificare le sue frequenze che meglio certo non vuole modificare su frequenze parlo nel settore televisivo
Che Telemontecarlo oggi vuole delle altre frequenze e il pascolo
Dove andare a pescare le ci siamo solo noi
E ci stiamo solo noi
Allora no non facciamo una battaglia retroguardia per difendere i nostri siti e le nostre postazioni noi facciamo una battaglia per dire noi ci siamo abbiamo gli stessi diritti
Se vediamo che tutti si muovono ci muoviamo anche noi però in ogni caso tot copertura abbiamo oggi Toscana ne abbiamo agito frequenze abbiamo oggi disperso le vogliamo avere con l'identica copertura intensità di campo di erbe di segnare che ha Mediaset RAI e quant'altro e qualsiasi altro soggetto
Se non è così
Non capisco che cosa si deve chiedere altro noi
Noi in questi anni abbiamo solo dato credo che siamo tra i più grossi produttori di supporti cartacei da inviare al ministero al garante a a tutte le istituzioni è possibile
Manteniamo alcuni notai manteniamo con le marche da bollo da venti mila anche buona parte dei nostri consigli comunali siamo dei buoni contribuenti
Non ci si può chiedere altro
Io non ci credo a un piano che coinvolge tutte le frequenze non ci credo perché è da dieci anni che mi occupo dall'associazione da vent'anni che sono per l'attore
Non ho mai assistito queste cose anzi quando ci è stato detto a oggi
Quel Piano delle frequenze sigillato in viale Europa c'è un'inchiesta della magistratura che non si sa che fine ha fatto ci sono già gli uomini e rinviati a giudizio
Alcuni di quegli uomini che sono che hanno fatto il piano sono ancora nella direzione centrale del servizio agli elettrici questa è la verità allora perché io mi devo fidare io cambiale in bianco
Io come R anche il Corano ma spero anche tutte le altre associazioni cambiali in bianco neghiamo più
Abbiamo già dato continuiamo a dare credo che sia giunto il momento in cui si siamo alcuni paletti ben precise sulle cose noi non siamo il campo di grano da raccogliere distribuire e ingrassare altri soggetti televisivi
Orario fonici non possiamo non dire nulla assistere tranquillamente proprio con una tranquillità di di stato d'animo a quello che sta avvenendo
La trattativa radio radicale a RAI i radicali hanno chiesto cinquanta miliardi la RAI ha detto io non spendono mai questi soldi ne ha spesi fino adesso ottanta
Miliardi per comprare radio frequenze in tutt'Italia non ha neanche la metà dalla copertura di radio radicale al di là del problema di quello che era il radicale eccetera eccetera comunque mi sembra un po'strano mi sembra un po'stupida occorra ha ottenuto due grandi risultati presso le frequenze radiofoniche sono triplicate maniera stratosferico
E quelle frequenze da quando diventano RAI sono pure tutelate e devono essere difese non devono neanche piovere il minimo disturbo perché succede questo perché lo sappiamo in tutte le nostre in tutti i nostri territori sulle nostre zone coperte dalla sequenza
E allora che succede dall'altra parte abbiamo un governo che oggi fa un enorme regalo non ci ha risposto
Sottosegretario vita sciur il reale stato russo di Telemontecarlo perché sa benissimo che nel mille centotrentotto c'è un articoletto che trasforma radio Tele Monte Carlo in un'emittente italiana
E non è poco
Oggi forse il gruppo Cecchi Gori a qualche difficoltà economica però nell'attimo in cui è un'emittente status italiano
Capirete che qualsiasi altro gruppo finito sì minuto Fini dobbiamo lasciare perché c'è c'è un buono proiezione di un film
O avete potuto vedere il cartello
Sta facendo un regalo che se Telemontecarlo in mano al suo gruppo può diventare potenzialmente un concorrente vera reale nel settore televisivo
E allora
Per concludere l'ho detto all'inizio del convegno lo voglio ribadire e dire noi siamo in mobilitazione non lasciamoci ancora una volta
Ingannare di chi parla oggi di piattaforma digitale che possono interessare locali sapendo benissimo che è un rimando cose che non esistono
Per noi in questo momento
Salvaguardiamo quello che abbiamo rompiamo le scatole ai nostri territori a tutti
Troviamo le alleanze anche col diavolo questa volta non facciamoci Finocchiaro io già oggi nel sedile parecchie escono già risentite queste cose e penso che le il sentiero la dobbiamo prepararci a far sentire e far valere le nostre ragioni
Non v'lasciarci in fino chiare in discorsi di a state attenti ci muoviamo tutti frequenze le risorse perché poi non è arrivato niente in nove anni e dieci anni non arriverà niente se noi non siamo presenti
Forti determinati e con la volontà di mantenere in piedi le nostre aziende grazie di essere intervenuto
Allora con l'intervento di Bellini diamo alla fine a questa convegni all'incognito devo fare una precisazione era in sala l'onorevole
Entriamo gemello e ai quali potrà poi è stato possibile dare la parola per un problema di tempi e tollerare impegni ringraziamo tutte le emittenti tutti coloro che hanno partecipato a questo convegno grazie