Rassegna delle riviste di politica e storia

Un giorno agli ascoltatori ecco decide anche però oggi all'appuntamento della programmazione di Radio radicale in cui vi parliamo di storia
La settimana che abbiamo alle spalle è stata una settimana in cui si è parlato molto moltissimo della storia emerso ancora una volta il tema del rapporto che abbiamo con la storia l'utilizzo che ne viene fatto
Nel campo politico cercheremo in qualche modo di affrontare questo tema più piuttosto che gli altri temi di cui si è parlato naturalmente molto da Radio Radicale avete sentito davvero molto anche con all'iniziativa
Che avete potuto seguire che potete recuperare dall'archivio on line ne dichiara di radicali nostro sito l'iniziativa di radio radicale di trasmettere da via Tasso per la giornata del venticinque aprile ma appunto cerchiamo come sempre di cercare di fornire ai nostri ascoltatori temi argomenti che anche in qualche modo segnalazioni di documenti per parlare per ampliare diciamo
Per inseguire in qualche modo la conoscenza storica vi vogliamo
Segnalare in apertura di questa trasmissione di oggi una intervista che è comparsa sul Corriere della Sera del ventitré i
Aprile un'intervista di Dino a Messina vi leggiamo il titolo così
Capiamo di che cosa stiamo parlando o interrogato cento nazisti solo uno ammise di sentire un peso sulla coscienza è un virgolettato il magistrato militare
E i cinquanta sette ergastoli per gli eccidi del quarantatré
Quarantacinque
Dino Messina appunto intervista Marco De Paolis sessantaquattro anni il procuratore generale militare presso la Corte militare di appello di Roma
Nelle pagine conclusive dell'appassionante scrive Dino Messina appassionate saggio autobiografico caccia ai nazisti uscito di recente per Rizzoli offre una impressionante sintesi della sua avventura professionale
Ho istituito dicevo Sigfrido più di cinquecento procedimenti penali perché i mini di guerra che hanno causato la morte di sei mila novecento sessantuno persone ricordiamo questi dati ottenuto il rinvio a giudizio per settantanove nazisti fatto celebrare diciassette processi contro i responsabili di due mila seicento uno omicidi che hanno portato in primo grado a cinquantasette condanne
All'ergastolo domanda tutto cominciò nel mille novecentonovantaquattro con la scoperta del così detto armadio della vergogna
Risponde De Paolis esattamente a margine delle indagini per il per il processo a Erich Priebke per la strage delle Fosse Ardeatine
Furono scoperti un armadio con le ante rivolte verso il muro di uno scantinato di Palazzo
Cesi a Roma seicentonovantacinque fascicoli archiviati nel mille novecentosessanta provvisoriamente cioè abusivamente dice
De Paolis dal procuratore militare generale Enrico Santacroce che riguardavano le stragi dei nazifascisti contro la popolazione italiana
E i prigionieri di guerra italiani tra l'otto settembre del mille novecentoquarantatré e la primavera del mille novecentoquarantacinque una tragedia immane in cui furono uccisi
Oltre ventiquattro mila civili e circa settanta mila militari
Morti nei campi di concentramento in Germania o fatti prigionieri sui vari fronti e giustiziati in violazione delle norme internazionale che l'altro sull'armadio della vergogna e cui contribuì anche l'archivista
Storico Aldo Giannuli ma molti altri poi hanno lavorato su questi documenti nell'archivio on line
Recuperate naturalmente memoria anche della vicenda di questo ritrovamento che essa di interesse la decisione di Santa Croce procede prosegue Messina non fu un'iniziativa personale spiega De Paolis
Il ministro degli Esteri Gaetano Martino e quello della difesa del mille novecentosessanta Paolo Emilio Taviani
Si opposero alla i istruzione di rogatorie contro i criminali nazisti perché si voleva ricostruire un clima di fiducia
Con un Paese sconfitto e provato però in quella decisione c'è anche una responsabilità individuale Depaoli si sembra non condividere quella decisione di allora tante volte abbiamo
Anche cercato di affrontare questo tema cioè della condotta della classe politica del dopoguerra la cosiddetta classe politica della Prima Repubblica che ebbe e diciamo un filo conduttore da questo punto di vista nel fermare quelle che potevano essere inchieste che pagherebbero potuto produrre
Effetti inaspettati è stato spiegato più volte ma naturalmente il tema
Visto da punti di vista diversi prosegue l'intervista dopo oltre mezzo secolo dei fatti vi segnaliamo solo qualche e passaggio utile alla ragionamento di oggi come sempre e rinviamo alla integralità dell'intervista
Recuperabile con gli strumenti a disposizione on line
Dopo oltre mezzo secolo da i fatti non le è mai sembrato di fare un processo alla storia
E qui interessante questo passaggio perché
Anche il tema dell'intersezione tra giustizia storia e ricerca storica è un tema
Importante come dissi all'inizio della requisitoria al processo per la strage di Sant'Anna di Stazzema del dodici agosto del mille novecento quarantaquattro contro centosessanta vittime soprattutto donne bambini e anziani
Il mio non era un esercizio storiografico dice il magistrato ma l'azione concreta di un pubblico ministero per provare la colpevolezza di singole persone responsabili di gravi delitti delitti è differente come prospettiva in alcuni processi talvolta chiamati come testi figurano anche consulenti storici risponde
Depaoli si vorrei ricordare due nomi Carlo Gentile che ha dato un grande contributo nel rintracciare negli archivi tedeschi la presenza
Sul luogo delle stragi di singoli soldati e ufficiali Paolo Pezzino il maggiore studioso di violenza sui civili che ha delineato il quadro italiana sono campi diversi ma che sì intersecano importanti anche per le sue ricerche sono stati giornalisti
Si parla per esempio di un giornalista tedesco Hugo
Un Pelé che realizzò nel due mila e due per la rete televisiva a R. di un documentario in cui vennero intervistati ex SS che avevano partecipato alle stragi di Sant'Anna di Stazzema Marzabotto parlavano tra gli altri il caporal maggiore Hurst Eger per rintracciato da Christian con la
Che disse in questa trasmissione dovevamo ammazzarli tutti era come la caccia al cinghiale
Questa è una dichiarazione sottovento sottotenente Gerhard Sommer che comandava la settima compagnia diede ordine di mitra gli Hare donne bambini scioccante fu
La dichiarazione di Albert Meier responsabile di aver ucciso undici bambini a Ceprano durante l'operazione Marzabotto molto il sole eliminiamo visse soltanto l'osi bacilli di sinistra ricorda ricorda il un magistrato Rosario Bentivegna nome notissimo partigiano o romano protagonista dell'azione di via Rasella
Commentando allora il processo Priebke lo una volta sostenne da medico disse
Che dopo tanti anni non ci si trovava più davanti alla stessa persona che ha commesso il crimine decenni prima risposta del magistrato non sono d'accordo come dimostra rivenderli rivendicazione di Meier
Anche le dichiarazioni degli oltre cento nazisti che ho interrogato o le minacce che ho ricevuto dice non si tratta di poveri vecchietti ma di criminali vecchi
Su cento soltanto uno Ludin chi Ludwig Goering ammise di sentire
Un pezzo sulla coscienza e questo tema naturalmente come sempre un tema Complesso c'è anche questa visione molto chiara del
Magistrato ma appunto anche il tema della trasformazione delle persone e il tema appunto
Della diciamo della
Non c'è vita di certe idee di certi convincimenti esterna che importante approfondire
Ci fermiamo con questo con questo articolo passiamo alla prossima segnalazione che ribadiamo ancora una volta
Dal un mulino il numero uno del due mila ventiquattro che c'abbiamo ampiamente segnalato nelle trasmissioni delle scorse settimane senso di il senso della politica e religione civile anche qui e i temi marginalmente riguardano questi giorni abbiamo sperimentato quanto accade nella nel nostro paese relativamente all'esistenza agli ostacoli alla formazione della sacro civile e proprio il titolo dell'assaggio che vi segnaliamo come sempre
In maniera sommaria Paolo Legrenzi e l'autore di questo saggio che trovate sul Mulino professore emerito Legrenzi
Il psicologia all'Università Ca'Foscari di e Venezia socio che la sua voce cultura e politica il Mulino appunto gli ostacoli che vediamo emerge
Costantemente
Nelle vicende e recenti del nostro paese
Costante Maynooth sul New York Times di venerdì ventidue dicembre due mila ventitré scrive Legrenzi
Documenta e commenta le dimostrazioni che si sono svolte nelle più importanti città Ucraina i manifestanti molte donne chiedevano che non venissero riparate lecita dai danni delle bombe russe ma che si usassero le risorse per rinviare armi ai soldati custodi dei sacri confini della patria
Quello stesso giorno per una non così curiosa coincidenza il sito Bloomberg new roots raccontava come sul canale telegramma l'attento l'appello due io Umma
Avesse raggiunto già trentasette mila consensi per lo più di mogli e madri russe desidero chiuse che mariti e figli potessero tornare a casa dal fronte
Da un lato l'amore Longorio patrio
Dall'altro il ritorno a quello che possiamo chiamare il sacro domestico o il luogo dell'affetto per i nostri casi queste due coordinate utilizza Legrenzi
Per sviluppare il suo ragionamento più avanti scrive per quanto concerne la casa come luogo inviolabile degli affetti degli affetti
Mario Folino noto urbanista per anni rettore dell'Istituto di architettura di Venezia in un libro uscito per Marsilio alla fine del due mila e il ventitré inventare il titolo
Ha descritto in modo lieve e profondo l'incantesimo tale per cui di oggetti di una casa si compenetrano con la vita dei suoi abitanti ne assorbono l'anima e diventano eterni testimoni del Sacro domestico
L'orgoglio patrio e il sacro domestico sembrano due nozioni agli antipodi dice al limite incomparabili ma entrambe non sono poi così lontane dal sacro civile cioè dalla memorie dalle memorie presenti in simboli è un tema già affrontato da Carlo Galli sul Mulino che già li abbiamo segnalato
Nelle settimane scorse le riflessioni di una scia di uno scienziato cognitivo
Sul concetto di sacro civile possono forse devono svilupparsi sulla base di quelle norme depository tutte le tracce lasciate dagli esseri umani in Rete tema davvero
Importante rielaborate dai programmi genere attivi molto sinteticamente
E Legrenzi tocca temi di cui si discute molto dalla sua lettura anche di queste questioni ecco la risposta dover tosto la questione sul bar perché il programma generativo di Google
Che cos'è il sacro civile
Stato civile risponde Bard
E la religione civile sono due concetti sci simili il sacro civile è l'insieme di valori simboli istituzioni considerati inviolabili
E meritevoli di rispetto e venerazione in quanto rappresentano le fondamenta della società e l'identità collettiva la religione civile è un insieme di credenze simboli e riti
Non necessariamente legati a una specifica religione o confessione le principali differenze tra sacro civile religione civile sono le seguenti il sacro civile più ampio della religione civile include anche valori e simbolica non sono necessariamente religiosi come la Costituzione la bandiera l'inno nazionale
La religione civile può essere istituzionalizzata
In Italia il sacro civile fondato sui principi della Costituzione che garantisce i diritti fondamentali dell'uomo della democrazia questa risposta di Bard commenta l'autore direi che si tratta di una illustrazione della nozione di sacro civile in rapporto a quella di religione civile tutto sommato generica
Come sono queste risposte ma abbastanza fedele
E comunque rappresentativa questo interessante ancora del senso comune in effetti questi programmi programma Bard sia a destra
Su tutti i documenti non solo quelli redatti da studiosi accademici e specialisti di queste materie ed è lo specchio della cultura diffusa e popolare di una come
Occhio della cultura diffusa e popolare di una comunità così netto senso comune interessante naturalmente in utilizzare questi strumenti in questo senso che fa Legrenzi poi sviluppa il suo ragionamento ci porta i temi di cui ci occupiamo questa rubrica andiamo avanti
Per cui per quali motivi la nazione di sacro civile condizione necessaria ma non sufficiente per l'orgoglio patrio sono questioni che ha sviluppato
In altri passaggi che però non possiamo legge ed è così debole perché così debole e poco condivisa oggi
In Italia
Si possono individuare diversi ordini di motivi per questi fenomeni del più generali e più specifici può darsi che l'architettura del nostro cervello favorisca alcuni meccanismi che rendono difficile
L'attivazione delle precondizioni per la costruzione del Sacro civile
Può darsi che la storia del nostro Paese sulle tradizioni civili culturali sociali politiche costituiscono un freno indiretto
E infine possono agire fattori legati al modo di funzionare dei processi cognitivi dei motivi delle persone specifici contesti
L'opposto di uso Legrenzi poi passa analizzare queste questioni con gli strumenti che gli sono propri noi appunto vi stiamo agendo solo qualche passaggio per il ragionamento che facciamo oggi cita ad esempio
Rudolf a Erna Eim nel suo libro para parabole della luce solare stampato da editori Riuniti del mille novecentonovantadue in cui l'autore enuncia implicitamente i presupposti che innescano
Il sacro civile sono umiltà e unità perché è così difficile oggi creare le condizioni affinché le persone
Prendano coscienza di queste terreo U umiltà unità e unioni dove l'unione e l'effetto combinato dell'umiltà e dell'unità
L'umiltà di fronte alla natura ci ha fatto che ci ha fatto come specie L'Unità
Che discende dal renderci conto di appartenere tutti alla stessa specie come creare le condizioni che rendono possibile
Superare distinzioni fu fuorvianti tra l'eversione alla luce di una prospettiva più ampia di appartenenza ha una storia
Comune ha scritto ad esempio Giulia Sissa sul Sole ventiquattro Ore del cinque marzo del due mila e venti trenta attribuiremo stesso valore più rifiutare forme fisse di subordinazione a mettere tutti i cittadini al diritto di cittadinanza non significa abolire le diffidenze di ricchezza di status di classe di modo di vivere ma trascendere queste distinzioni in vista di un livello superiore di somiglianza umana questo è il quadro insomma trascendere questi riti distinzioni e l'unico modo rendere agevole la strada verso la consapevolezza che ci sono più cose che ci uniscono e ci rendono uguali rispetto a quello quelle che ci dividono tale consapevolezza favorisce l'affermarsi di una categoria interpretativa
Come quella di sacro civile basata appunto sul trascurare le differenze in vista di un livello superiore
Purtroppo se controlliamo le occorrenze nelle versioni italiane di Google Google Trends ancora utilizzo di questi strumenti per queste analisi interessante
Possiamo constatare la prevalenza della categoria del sacro religioso e l'irrilevanza del Sacro civile questo dato
Quest'ultimo dovrebbe invece costituire una dimensione fondamentale nella definizione dell'essenza di una nazione
E soprattutto nell'agevolare quella convergenza identitaria che ci permette di superare il De divisioni e conflitti formi anche questo
Il ragionamento di Legrenzi che poi analizza un'altra questione ancora può essere utile anche diciamo in questa aggiornare questa settimana
Reduci da le il venticinque aprile così come l'abbiamo vissuto
Molto forti dice Legrenzi sempre più forte e la tendenza della alla differenziazioni di gruppi sociali in in gruppo eh out brutta
I gruppi in cui crediamo di appartenere e quelli che sentiamo estranei
Si tratta di processi di contrapposizione esaltati dall'uso dei canali digitali personalizzati
Che permettono la costruzione di messaggi mirati su misura grazie anche all'uso dell'intelligenza artificiale tale processo di differenziazione e conseguente frammentazione
è il più forte ostacolo alla costruzione del Sacro civile inteso come il terreno dove si intrecciano con particolare intensità il valore della relazione comunitaria e lei e responsabilità condivide questa è la conclusione di Legrenzi che poi cita anche un lavoro di Vittorio Emanuele Parsi
Madrepatria stampato da a Bompiani due mila ventitré
Il ragionamento è riferimento anche all'aspetto divisivo della prassi quotidiana intensiva che abbiamo dei social anche interessante prosegue più avanti Legrenzi ma menzionata la difficoltà a fare emergere il senso di appartenenza dei singoli alla propria comunità il freno principale secondo la
Tesi dire che si fermò principale costituito dalle modalità prevalenti nei dibattiti anche sia temi televisivi che ancora sui social in tutti questi casi un argomento non viene analizzato ma le preliminarmente semplificato
E poi rimbalzato sotto forma di una schematica caricatura tra due o più fazioni questo il modo privilegiato per ricadenti richiamare e alimentare l'attenzione in un mondo sovraccarico di informazioni e attrattori rispetto alle limitate capacità di assorbimento umano spiega perché nasce da lì diciamo la preparazione sui social dei messaggi in questa forma cioè nella forma semplificata nella forma polarizzata si creano così delle contrapposizioni costruire Secondo figure schemi fissi come nella come dire dell'arte ogni persona che interviene un attore che veicola sempre e ossessivamente un profilo fisso
Meglio una maschera predefinita queste maschere si collegano a queste maschere si collegano le iterazioni di una medesima prospettiva opinione racconto del o sul mondo questi punti di vista proprio in queste in quanto ripetuti continuamente sono creduti peraltro via via sempre più veri quando in partenza erano ignorati persino quand'erano inizialmente ritenuti falsi o in plausibili anche qui il dono
Della sintesi dello studioso davvero importante perché mette insieme tante tante questioni sono questioni su cui riflettere anche
Questo sostanziale sdoppiamento diciamo questo proiettare unico una personalità un protagonista sui social che e sostanzialmente una maschera rappresentazione un voler essere anche questo e davvero importante Legrenzi avvia questo ragionamento in questo saggio che vi abbiamo citato sul Molino il numero uno del due mila e ventiquattro senso della politica e religione
Civile andiamo avanti Ricci lasciamo alle spalle
Questa questione apriamo una nuova pagina anche se è una pagina antica nella significato forse più bello di questa parola e vi segnaliamo un articolo che trovate su il Venerdì di Repubblica
Di questa settimana che si chiama miracolo italiano perché c'è una segnalazione che care a però
Al mondo radicale Caravà
A radio radicale fotoromanzo di un divorzio all'italiana maggio mille novecentosettantaquattro uno storico referendum dice no all'abrogazione di una legge allora ancora giovanissima cinquant'anni dopo un saggio ci fa vedere le due facce di quel bel paese da separati in casa ecco come erano le divisioni cinquant'anni fa
E il libero si chiama divorzio storie immagini del referendum cambio Italia di Edoardo Novelli di Gianandrea Turi strappato da Carocci sono duecentoventiquattro pagine ventiquattro euro
Sarà in libreria dal tre maggio questa anticipazione e ne scrive Claudia Arlette che ha avuto l'occasione di leggere in anteprima il libero sul Venerdì di Repubblica e tra l'altro trovate
Molte foto che fanno parte del libro ma che
Forse sono tratte anche da alcuni archivi che Repubblica ha potuto ha potuto
Consultare ne scrive Claudia Arlette i che donne determinate bellissime
Le nostre madri le nostre no né
Nel mille novecentosettantaquattro la legge sul divorzio approvata pochi anni prima rischia di essere cancellata con un referendum fortemente voluto dalla Democrazia cristiana e dal Movimento Sociale italiano deciso a erogare da destra l'immenso bacino elettorale
Della Balena bianca e poco importa che Giorgio Almirante avesse divorziato in Brasile per poi risposarsi
Si vota il dodici e tredici giugno se sbarre il sì sei contro il divorzio se sbarre il no sei favorevole dopo comizi oceanici ultimi appelli accorati accorati deridere
Schierati sui palchi tutti tutti uomini per carità dice Claudia Athletic
Settimane di cortei discussioni e volantinaggi con le donne in prima fila in un clima da guerra fredda all'italiana
E che oggi ritroviamo sfogliando divorzio libero di immagini i testi firmato dal docente universitario Edoardo Novelli dal giornalista Gianandrea Turi lavorando fianco a fianco per un anno non ho scovato negli archivi fotografie
Articoli manifesti politici filmati strisce umoristiche fotoromanzi le scelte delle star e della stampa vedendo emergere nuovi protagonisti della polis in primis i radicali dice
Claudia letti è questa volta l'abbiamo davvero dei radicali col consenso non in senso generico ma che anno è
Questo mille novecento settantaquattro e l'Italia che sia lasciata alle spalle il boom economico per affrontare nell'austerity delle crisi petrolifere e dell'inflazione per affondare in queste crisi
La FIAT cinquecento simbolo dell'industria e del benessere sta uscendo di produzione ci sono stati il sessantotto l'autunno caldo la strage di piazza Fontana a Milano la nascita dei movimenti extraparlamentari del femminismo
Con l'affacciarsi di una nuova idea di famiglia ma il il diciotto aprile in piena campagna referendaria si registra il primo sequestro delle Brigate Rosse a Genova rapiscono Mario Sossi già PM della processo contro il gruppo terroristico ventidue ottobre e il ventotto maggio
In piazza della Loggia a Brescia una bomba uccide otto persone il quattro agosto l'Italicus dodici morti
E ma è per mille motivi che il mille novecento settantaquattro sembra un anno spartiacque è stato affrontato questo tema recentemente si registra l'ultimo tentativo di instaurare un governo autoritario di destra
Il tentativo di Asgard Dosso mio e Mina conduce conduce l'ultimo varietà del sabato sera e rischia tutto il telequiz più amato chiude i battenti un anno di cambiamento anche guardando a questi indicatori diciamo così come sempre oggi si ragiona sempre di più su questi
Contenuti intanto la Consulta legittima l'attività della prima emittente via cavo sul territorio nazionale Telebiella quando arrivano
I risultati del referendum cinquantanove virgola tre per cento Perino all'abrogazione e quaranta virgola sette
Per cento previsti si scopre che tante e tanti hanno ignorato le indicazioni dei loro partiti dei loro vescovi il risultato apre la strada a un'intensa stagione referendaria che culmina
Nell'ottantuno nello scontro sull'abrogazione della cento novantaquattro la legge sulla interpretazione di gravidanza questa la sintesi
Che
Claudia Arlette ti propone poi ci sono le foto davvero belle e significative parlando di quel momento
I comizi della famosa vignetta di Forattini con Fanfani che vola via dalla bottiglia sempre difficile riscrivere le e vignette Almirante divorzio la nostra posizione la spiega i radicali il profilo
Dei protagonisti della vicenda in manifesti Marco Pannella che parla con i manifestanti con i cartelloni insomma andassimo a vedere e sarà di interesse anche
Leggere il libro abbiamo solo un minuto per un'altra segnalazione con la quale chiudiamo ancora dal venerdì
Un breve intervento di Massimo Giannini che ci riporta su gentile di cui abbiamo già parlato in questa rubrica dice Massimo Giannini io col francobollo non lo compro si parla dell'emissione
Del francobollo dedicato a Giovanni Gentile idee ora ideatore di una storica riforma
Della scuola dice Gelmini o cognizioni insufficienti sul filosofo idealista ho dubbi consistenti sulla riformatore scolastico a cui
La lista ho dubbi consistenti sulla riformatore scolastico a cui voglio ricordare l'altro
Gentile l'interventista convinto della prima guerra mondiale l'estimatore di Mussolini al quale il trentuno maggio mille novecentoventitré scrive mi sono dovuto persuadere che il liberalismo non è oggi rappresentato da da in Italia dai liberali che sono più o meno
Apertamente contro di lei ancora usava il ma per l'appunto da lei il solerte ministro della Pubblica
Istruzione nel governo fascista tra il ventidue e il ventiquattro responsabile governo delle Borse Cucciari politica licenziamenti
E prepensionamenti forzosi contro gli insegnanti antifascisti descritto al pm l'ideatore
Del Manifesto degli intellettuali fascisti il fondatore dell'istituto nazionale di fascista di cultura il venticinque il promotore del giuramento di fedeltà al regime obbligatorio per tutti i docenti universitari
Il direttore scientifico della Enciclopedia Italiana che nel mille novecentotrentatré rassicura il Duce sul fatto che nessun iscritto nessun non iscritto al PM f aperte virgolette e dato inserire una sola parola nel testo chiuse virgolette l'organizzatore
Della conferenza di Roma con il ministro tedesco Hans franche esponente di spicco nel nazismo col filosofo tributa
Pubblicamente la sua piena adesione adesione l'osservatore silente sulle leggi razziali del trentotto infine il fedele sostenitore della Repubblica sta di Salò nel novembre del quarantatré l'ammiratore di Adolf Hitler elogiato in un discorso ufficiale del diciannove marzo il quarantaquattro come condottiero della grande
Germania
Questo è il ricordo dell'altro Giovanni gentile con il quale chiudiamo anche oggi questa trasmissione