Cinema&cinema: "Il ginocchio di Claire" di Eric Rohmer

Un saluto agli ascoltatori di radio radicale
Mi è capitato più volte di osservare in questi interventi sul cinema che la funzione esercitata nel passato dei cineclub che sono quasi tutti spariti
è stata a volte anche se molto parzialmente riassorbita da alcune piattaforme digitali
I cineclub proponevano rassegne di film di autori considerati ormai classici
E da ed ecco che oggi per esempio la piattaforma Lupi ripropone in versione restaurata un ciclo dei primi film di un maestro del cinema francese uno dei maggiori rappresentanti della corrente della Nouvelle Vague e cioè Eric Rohmer
è un ciclo che fu ribattezzato dallo stesso autore come i Sei racconti morali e comprende i film usciti fra gli anni sessanta e settanta come la carriera di Susanna la collezionista
La mia notte con un voto il ginocchio di Claire
L'amore il pomeriggio
Il titolo del ciclo potrebbe far pensare che i film siano dimostrazioni morali vogliono proporre un'idea del bene e del male
In effetti il titolo si richiama un genere letterario tipicamente francese quello dei moralisti appunto esploratori dei sentimenti che dei comportamenti umani
E più che dimostrare un'idea mi pare che ognuno dei film dimostri al contrario come la realtà sia più ambigua più sottile più sfuggente dell'idea che se li fanno i personaggi soprattutto i personaggi maschili più rigidi più razionali meno intuitivi dei personaggi femminili
E di conseguenza la loro pretesa di aver trovato il bene è smentita dal racconto e la loro scelta che si pretende morale si rivela forse indice immorale
Uno un esempio dei più semplici offre in un episodio forse uno dei film più belli del ciclo il ginocchio di Claire
Il protagonista è un uomo uno scapolo piacente benestante lo interpretare Jean-Claude Brialy
Che progetta Breve di sposarsi in viaggio presso il lago di anzi dove intende vendere una casa di sua proprietà
Quindi compra due ragazzi adolescenti e lo scapolo flirta con alterne fortune con entrambe proponendosi tuttavia in vista del matrimonio il vincolo della castità
Il suo interesse si appunta in particolare su una delle due ragazze la Claire del titolo
E l'uomo sviluppa una piccola ossessione per il suo ginocchio che gli appare tenero e fragile e vorrebbe trovare un pretesto per toccarlo
La ragazza è fidanzata con un bellimbusto del nuovo UTV arrogante forse anche Manisco
Quando lo scapolo lo sorprende in un parco con un'altra ragazza a lui pare perfettamente morale rivelare clero che il suo fidanzato la tradisce
Così Clair lui crede si deciderà lasciare quel giovane che ai suoi occhi non fa per lei
Alla notizia che l'era scoppiata piangere e allora lui è il pretesto per consolarla di accarezzarla il ginocchio ed è una carezza prolungata compiaciuta a suo modo voluttuosa
Che le ragazze continuando a piangere non interrompe forse gradisce
Ma allora è stata davvero morale la scelta del luogo di rivelarle quella che lui sembra la verità
Non è una scelta dettata anche dalla rivalità e dalla gelosia
E quella carezza non è anche perversa mescolandosi Nissa il feticismo con almeno una punta di sadismo
Beninteso i personaggi maschili di questi film anche quando sono troppo cerebrali filosoficamente libertini inconsciamente perversi risultano comunque gradevoli tutt'altro che privi di simpatia
Lunghe conversazioni che intrattengono con le donne e che formano il corpo centrale di questi film anche quando riguardano gli argomenti più seri mantengono sempre la qualità della leggerezza
E tuttavia il favore dell'autore va evidentemente i personaggi femminili più spontanei più istintivi ma dotati anche di quella comune che permette loro di scoprire cosa si nasconde dietro l'ideologia maschili i lavori a cui guarda con lo sta al Gia e quello libero più immediato e sincero che forse prerogativa dei più giovani
Non è ci suggerisce allora con le parole di un altro poeta morale Dante che naturale è sempre Sunset ore
Si tratta di sei film tutti da vedere
Si intitola si intitola il ciclo vi ricordo i Sei racconti morali ed è riproposto da Bubi in versione restaurata un saluto da Gianfranco Cercone