Cinema&cinema: "Fela, il mio dio vivente" di Daniele Vicari

Un saluto agli ascoltatori di radio radicale il rapporto tra estetica e politica e certo Complesso trattandosi di due attività dello spirito distinte ma anche interconnesse tra loro
Eppure questo problema filosofico che potrebbe essere materia di un lungo saggio se ricondotto un piano puramente esistenziale può rivelarsi più semplice si può risolvere in un'intuizione immediata
Lo dimostra un film documentario diretto da Daniele Vicari dal titolo Fela Emilio vivente
Il sera del titolo cantautori nigeriano Fela Kuti attivo artisticamente tra gli anni settanta e novanta che diventa il musicista preferito ma poi anche il modello di vita il guru quasi l'idolo di un autore italiano di video sperimentali Michele a vantare io
I quali prima lo invito a sommare in Italia una volta dura delle estati romane degli anni ottanta promosse da Renato Nicolini per poi progetta di realizzare un film su di lui
E proprio nell'animo di avanzare io ci racconta il film di ricarica che estetica e politica si sciolgono l'una dell'altra fino a formare un tutt'uno
La fascinazione di Hrant Dario per la musica di Fela Kuti è in primo luogo soltanto artistica avanti Dario la conosce attraverso i suoi rischi
Ma poi quella musica che ci viene spiegato fonda il jazz secondo stili tradizionali dell'Africa grazie alla sensualità e all'impresa che esprime si fonde con le idee che Fela Kuti incarna attraverso le sue parole le sue azioni
Emiliani politico che unisce la libertà sessuale a libero consumo della marijuana
L'antimilitarismo alla lotta contro lo sfruttamento economico dell'Africa da parte delle multinazionali i viali Breve di una società più libera e più giusta
Questo complesso di idee non conquista bancario soltanto attraverso le vie della ragione ma attraverso quelle più misteriose dei potenti appunto della bellezza artistica ma anche le il carisma personale del musicista
E che la persuasione sfoci in una fusione quasi erotica con quell'artista lo prova un episodio raccontato dallo stesso a bancario
Steso da solo sul letto di un albergo in Nigeria dove era andato appunto per incontrare Fela Kuti sentendosi ormai completato dalla visione del mondo del suo guru a bancario racconta di aver provato letteralmente Urquhart mo'
Ed è ancora di erotismo che dimostra l'immedesimazione con il suo modello se Freda è un grande amatore di donne viaggia in vive culminare M. di ventisette ragazze anche a vantare io diventa una mature di donne nigeriane e sposerà una donna nera
Vicari che nel suo documentario racconta questo rapporto tra un discepolo e un guru senza minimamente in rinviarlo ma riuscendo anzi a immedesimarsi intimamente nel di scivolo
In un momento attraverso un particolare montaggio riesce forse a suggerire cosa prese tanto a valutario verso la Nigeria
Sono messe a confronto immagini di persone dilapidando utilitaria degli anni ottanta in cui al taglio visiva con indagini della Nigeria
Ebbene al confronto i ritratti italiani anche se sorridenti appaiono rigidi e come devitalizzati Entry popolo nigeriano tanto più povero appare animato da una scintilla di Divina liquirizia
Va detto che questo romanzo avventuroso appunto sull'inseguimento di un guru da parte di undici Polo che conosce tanti ostacoli improvvise di soluzioni non conduce soltanto l'appagamento
Dopo la morte del guru il discepolo appare smarrito come si la rivelazione di una pienezza di vita gli fosse sottratta
Ne è un segno la sua incapacità di portare a termine il firma su Fela Kuti nonostante avesse trovato un Bernardo Bertolucci un produttore di eccezione
E di cariche servendosi anche del materiale girato dalla Dario porta a compimento la sua opera realizzando un documentario su un tema intimo esistenziale come di rado capita di trovare in un documentario
Il film era stato presentato alla festa del cinema di Roma ed esce ora nelle sale dunque sei la il mio Dio vivente i Daniele Vicari un saluto da Gianfranco Cercone