Critica e militanti

Buon giorno da critica militante il Baudelaire dei fiori del male come le ho parte dei canti nella letteratura italiana è presente si direbbe dappertutto e in nessun luogo è stato insomma con poche eccezioni vedi Camillo Sbarbaro
Addomesticato Giovanni Raboni diceva che da Premolo blairiana arretrata la nostra polizia diventò direttamente post Baudelaire Rihanna Mallarmé Anna saltando a piè pari
I fiori del male in nome di una levigata religione estetica cui Baudelaire non poteva adattarsi
E aggiungeva che prima del mille novecentoquarantacinque rare sono le sue traduzioni
Poetiche dopo qualcosa cambia con le versioni di Caproni Bertolucci di Raboni stesso e con la sottolineatura dei caratteri non simbolisti dei fiori l'allegoria il saggista una paradossale classicità
Nel periodo dopo quarantacinque in cui il pendolo della cultura italiana da Petrarca torna verso Dante Dante un nome fatto subito per Baudelaire dai primi difensori del suo libro infernale quando fu trascinato in giudizio nell'agosto del mille ottocentocinquantasette appena due mesi
Dalla prima stampa a ricordarci oggi con una prosa affabile la vicenda
è il bibliofilo flâneur Antonio Castronuovo vini il male dei fiori Baudelaire a processo e Tito da Rubbettino Castronuovo alterna con discrezione i documenti
Loro commento qualche bozzetto narrativo in cui immagina imbonimenti di quei giorni nella Parigi temporalmente in bilico tra Balzac Zola tra le vecchie case e le novità smania né che fanno montare la città più rapidamente del cuore umano
Il tribunale correzionale della Senna dunque condanna il poeta per oltraggio alla morale pubblica i buoni costumi pene un'ammenda e la soppressione di sei pulizie
Una forma di martirio ridicolo degno del Secondo Impero che conduce a Baudelaire
Poi alla seconda edizione è cresciuta quei quadri parigini
E alla pubblicazione dei testi censurati a Brussel nei relitti ma che si proietta anche in una grottesca coda burocratica lunga addirittura un secolo nell'estate del cinquantasette Sciarra
Cercò testimoni a favore e scrisse alla madre una frase che oggi risuona stranamente mi manca una donna
Senta come sempre nei confronti di Baudelaire fu ambigue reticente vi fornì un elenco di minimi mezzi di difesa dei precedenti ma soltanto elogi privati altri invece si spesero con articoli Thierry chiudiamo
Barbey d'Orbigny censurato però e a Celine un pezzo uscito solo dopo il processo
L'Apologia si basano in sostanza sull'affermazione secondo cui il fiore del male andavano giudicati nel loro complesse appunto come un poema didattico
Che mostra impietosamente il male e lo condanna ma al tempo stesso si fece leva
Su un argomento in contrasto cioè sull'etica autonoma dell'arte e al di là della tattica Baudelaire oscilla davvero tra queste due tendenze non può né strumentalizzare l'arte né abbandonare del tutto la morale
Ad accusarlo c'era un personaggio singolari insieme a inaudita nella cronaca letteraria la circostanza per cui un in un solo anno un solo pubblico accusatore prende di mira ben tre autori scrive Castronuovo si tratta
D.P.R. spinale che in quel mille ottocentocinquantasette portò processo Flaubert Baudelaire
E Churchill sebbene ha pure ma appena morto
E Pinarello tipo insieme
Rapace sparuto anche lui un po'ma la disse
Un tipo ambizioso diventerà ministro ed eloquente una maschera di autorità si direbbe che sa trasformare ciò che gli conviene legge morale ma sotto cui per contrappasso affiora poco poco una mondanità troppo fatto a e forse perfino il peccatuccio della composizione diversi osceni
Qualcosa comunque che gli costerà un rapido declino politico
Madame Bovary uscì assolta si sa ed ebbe un grande successo al Capo posto dell'anno l'accusatore il trionfo invece contro le saghe socialiste Giantin dissero
In mezzo carte l'incerto caso Baudelaire trattato da Pina era un po'come un minorenne tormentato e strano più che blasfemo
Dopo la sentenza pare che Charlotte davvero un ragazzo in questo senso si presentasse in giro rasato e senza colletto come un detenuto
Come questo dandismo anche il sadomasochismo delle Poesie censurate riflette la nostalgia di un bene di una vita piena adulta che sembrano a Baudelaire ormai inimmaginabili
Leggiamo allora per concludere nella traduzione di Raboni la più famosa delle polizie sottraesse a colei che è troppo Gaia
Belli i tuoi gesti il viso il portamento come un bel paesaggio scherza sorriso sul volto come in un cellophane chiaro un fresco vento
Con la salute che zampilla come luce dalle tue braccia dalle tue spalle abbagli se lo sfiori l'intristito passante di squillanti colori in cui torni le vesti mettono nella testa dei poeti una danzante immagine di fiori
E quel folle sentire il tuo screziato spirito l'emblema
Io t'odio Manta che mi fai ammattire tanto quanto ti amo
In un dolce giardino a volte dove mi trascinavo con la mia Tonya
Mi è sembrato che come un'ironia il sole straziata se il mio petto e tanto col suo verde primavera ha umiliato il mio cuore che ho punito in un fiore l'insolenza della natura
Così una notte quando scocca l'ora del piacere vorrei avvicinarmi silenzioso edile alle dovizia della tua persona per castigare che nella tua gioiosa Carmen strazianti nel tuo calmo sereno
E al suo fianco stupefatto aprire una profonda una larga ferita
E dalle nuove labbra più splendenti e più belle ora Spinosa dolcezza infondati sorella il mio veleno