Rassegna stampa estera

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale sabato ventisette aprile questo è l'appuntamento con la rassegna de la stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura oggi torneremo sulla guerra della Russia contro l'Ucraina la notizia della settimana il via libera definitivo al pacchetto di aiuti
Americani sessanta miliardi di dollari tenuti in sospeso per sei mesi a causa dell'ostruzionismo e dell'opposizione dei Trump Pisti al congresso
Buone notizie per ora è il titolo dell'editoriale dell'Economist
L'ultimo pacchetto di aiuti dell'America darà l'Ucraina solo un sollievo temporaneo lo scontro a Washington è un segnale di problemi futuri
Di cui secondo il settimanale britannico gli europei do dovranno spegnere conto
A proposito di Unione Europea torneremo sul discorso alla Sorbona del presidente francese Manuel Michael leggeremo l'editoriale dalle mondi oggi
Dopo l'Europa che protegge proteggere l'Europa leggeremo anche un commento da un altro giornale francese l'opinione discorso della Sorbona due una visione ma poi l'interrogativo di questo giornale francese
E chiederemo con l'Italia vista dall'estero tornando sull'Economist Meloni e i media il titolo di un'analisi pubblicata questa settimana
Il governo italiano sta cercando di influenzare la televisione pubblica
Ma i sostenitori di Meloni accusano la RAI DS di sinistra
Il che forse un po'eccessivo ma insomma partiamo dall'Economist per parlare di guerra della Russia contro l'Ucraina e del pacchetto di aiuti americano buone notizie
Per ora è il titolo di uno degli editoriali
Di questa settimana del settimanale britannico getta un giubbotto di salvataggio a un uomo in mare e eliminerà i un pericolo immediato ma se l'uomo è a miglia di distanza dalla salvezza delle acque sono gelide B l'uomo sarà ancora in pericolo
Più o meno questo è quel che si deve pensare a proposito dell'Ucraina dopo che il presidente John by interna firmato il disegno di legge
Il ventiquattro aprile
Che con grande ritardo stanzia sessantuno miliardi di dollari di assistenza militari finanziaria per aiutare il Paese a combattere gli invasori russi
Se questi fondi non fossero stati approvati com'è sembrato possibile durante i sei mesi di stallo al congresso
L'Ucraina si sarebbe trovata di fronte alla prospettiva di perdere ancor più il territorio a causa di una nuovo offensiva russa prevista all'inizio dell'estate
Purtroppo anche se sessantuno miliardi di dollari la tengono a galla l'Ucraina è comunque ancora lontana Dalla Riva
La buona notizia è che l'ultimo pacchetto americano si farà presto sentire in prima linea da quando i fondi avevano iniziato diminuire in autunno la carenza di forniture cruciali in particolare munizioni d'artiglieria
è diventata una questione sempre più pressante
La Russia spara cinque o più colpi per ogni colpo inviato dall'Ucraina nella direzione opposta
Con le munizioni che sono già state accumulate nelle basi americane in Polonia questo svantaggio potrà essere ridotto rapidamente
Con l'arrivo dei proiettili d'artiglieria la Russia si troverà di fronte a una situazione più pericolosa in particolare non potrà più concentrare uomini e carri armati vicino alla linea del fronte per nuovi assalti
L'invio in Ucraina dei tanto necessari droni missili intercettori richiederà più tempo ma alla fine la Russia non controllerà più dicevi suo partito soprattutto in prossimità della prima linea tuttavia sottolinea l'economista questa buona notizia è temperata da alcuni fatti che devono far riflettere
In primo luogo anche se il nuovo pacchetto potenzierà le capacità difensive dell'Ucraina non sarà sufficiente per aiutarla riconquistare il territorio che ha perso a favore della Russia
E che ora ammonta a circa il diciotto per cento della sua massa terrestre metà sequestrata nel due mila e quattordici metà dopo l'invasione del due mila e ventidue
La lezione della fallita controffensiva della scorsa estate
Che è costato caro all'Ucraina in termini di uomini e materiali è che comunque stare il territorio è particolarmente difficile droni e satelliti avrà hanno reso trasparente il campo di battaglia
Allora sollevato la nebbia della guerra e e rendono più facile distruggere concentrazioni di uomini e mezzi il protrarsi dello stallo si tra su si sta trasformando nella speranza più realistica per l'Ucraina in secondo luogo prosegue l'Economist la battaglia al congresso per far approvare la legge
è un segnale di futuri problemi i sessantuno miliardi di dollari corrispondono all'incirca quanto l'America ha speso per l'Ucraina nei primi venti Nesi di guerra dopodiché i fondi si sono esauriti
Il nuovo denaro in altre parole potrebbe essere esaurito entro l'ultima parte del due mila e venticinque anche se i fondi dovessero andare avanti a quel punto il neo eletto Donal Trump potrebbe decidere di non utilizzare di più
Se vai del sarà invece ancora presidente la demoralizzare ante battaglia che è stata appena combattuta che è durata sei mesi dovrà essere combattuta di nuovo il prossimo anno
Insomma quest'ultimo pacchetto americano potrebbe rivelarsi davvero l'ultimo questo il motivo per cui secondo l'Economist i leader europei sbaglierebbero nel considerare gli aiuti americani come qualcosa di più di una tregua temporanea
è probabile che questa guerra si trascini ancora a lungo forse molti anni da quando l'Ucraina respinto i russi oltre il fiume mi per nel novembre due mila e ventidue
Cioè quasi diciotto mesi fa la linea del fronte si è spostata di poco nonostante le norme perdita di vite umane
Gli alleati dell'Ucraina potrebbero spingerla a cercare di scambiare terra in cambio di sicurezza ma è difficile immaginare un accordo che possa soddisfare sia l'Ucraina sia la Russia ad un certo punto una parte o l'altra potrebbe arrendersi ma ancora non c'è alcun segnale di questa prospettiva morale l'obiettivo dell'Occidente giustamente e un'ucraina stabile e sicura
E prospera che si trovi all'interno di confini dei difendibili e Possa progredire verso l'adesione all'Unione Europea alla NATO
L'asprezza della battaglia Washington significa che i leader europei dovranno farsi carico di un peso maggiore per raggiungere questo obiettivo e avranno bisogno di un'industria della difesa molto più forte
Sebbene l'Europa sia il maggior donatore di aiuti finanziari e umanitari all'Ucraina in termini di aiuti militari la spesa europea e quella americana sono state più o meno le stesse grazie al giubbotto di salvataggio americano il leader europei hanno più tempo per decidere come aiutare l'Ucraina vincere
La portata del compito della sfida fa sì che il loro lavoro non sia meno urgente così tra l'altro l'Economist in uno degli editoriali pubblicati
Questa settimana che ci porta a parlare di unione europea anche in parte la questione Ucraina e rafforzamento dell'industria della difesa due temi che sono stati toccati da e non al Macro nel suo secondo discorso della Sorbona
Che c'è stato giovedì
Il primo nel due mila diciassette settembre dopo la sua elezione all'Eliseo e dopo le elezioni legislative in Germania la visione era quella dell'Europa sovrana l'Europa che protegge alcune di queste cose sono state riprese effettivamente in tutti questi anni
Sorbona due invece deve essere in qualche modo la visione per per i prossimi cinque anni che viene interpretata così dalle mondo nel suo editoriale di oggi dopo l'Europa che protegge proteggere l'Europa il primo discorso di macro alla Sorbona nel due mila diciassette
Voleva essere il discorso fondatore di un'Europa sovrana di un'Europa della speranza dell'Europa che protegge
Nel suo discorso della Sorbona giovedì venticinque aprile il Presidente della Repubblica ha sottolineato gli sviluppi cupi
Del mondo
Dipingendo il quadro di un'Europa che per proteggere i suoi cittadini devi innanzitutto proteggere se stessa
è una prospettiva quasi apocalittica quell'offerta da micro da Macron che ha avvertito che l'Europa può morire
Di fronte ai pericoli che la minacciano l'Effetto drammatizzazione evoluto non è estraneo a questo presidente che già nel due mila diciannove aveva dichiarato la nato in stato di morte cerebrale
La guerra d'aggressione della Russia e l'Ucraina è stata uno shock la NATO oggi è più in forma che mai i rimedi che macro propone per difendere l'Europa sono all'altezza delle sfide che descrive innanzitutto viene affrontata chiaramente la possibilità di ritrovarsi con un alleato americano
Disinteressato alla difesa dell'Europa indipendentemente dal suo presidente
Gli Stati Uniti hanno due priorità ha sottolineato macro
Loro stessi e la Cina
Questa osservazione richiede dunque la costruzione di una difesa europea credibile per garantire la sicurezza di un Europa circondata da potenze regionali disinibite ha detto macro cioè Russia e Iran
Va notato di sfuggita il declassamento da parte di macro un della Russia potenza regionale senza dubbio non sfuggirà a Vladimir Putin e che già aveva considerato offensiva questa qualificazione potenza regionale quando fu formulata nel due mila e quattordici del presidente americano Barack Obama
Questa difesa europea sostenuta dal pilastro europeo della NATO ma non solo deve essere secondo macro in grado di rispondere all'accelerazione del riarmo mondiale
La potenza europea auspicata dal presidente francese deve privilegiare la propria produzione di armi invece di acquistarle massicciamente negli Stati Uniti
E deve contare anche sulla forza di deterrenza nucleare francese la cui vocazione europea è stata riaffermata dal Macro
Il cambio di paradigma che Macrone insieme è necessario per la sopravvivenza dell'Europa si applica poi tanto alla sicurezza quanto all'economia anche in questo caso l'economia si constata che le due superpotenze Stati Uniti e Cina hanno deciso di non rispettare più le regole del commercio
Se vogliono sfuggire al declassamento dall'impoverimento gli europei devono a loro volta investire massicciamente soprattutto in modo congiunto
Nell'innovazione nelle nuove tecnologie nell'intelligenza artificiale nella decarbonizzazione
Nessuno di questi temi prosegue Hammond è veramente nuovo nei discorsi di macro
I partner europei più legati alla relazione transatlantica si preoccuperà hanno senza dubbio dell'enfasi posta davanti a Ostuni il di vario che si è creato con gli Stati Uniti
Ma la lucida osservazione formulata in questo discorso coincide con le diagnosi fatte nei giorni scorsi dagli ex primi ministri italiani Enrico letta e Mario Draghi
E giovedì anche da dal ministro degli esteri polacco Radoslaw Sikorski in un discorso pronunciato lo stesso giorno di quello di macro
Tutti chiedono cambiamenti radicali voi per un'Europa troppo lenta per tenere conto dei profondi sconvolgimenti globali il cancelliere OLAF Scholz giustamente ha raccolto giovedì
In modo positivo quelli che ha definito i buoni impulsi contenuti nel discorso di mancano resta da stabilire quali buoni impulsi e soprattutto concordare finalmente un piano d'azione in grado di costruire un Europa potenza così tra l'altro le monde il discorso di macro è stato commentato anche dall'opinione piccolo giornale francese area liberale che pone un problema essenziale discorso della Sorbona due una visione ma dopo
Cosa pensare quando un discorso fondativo del presidente de la Repubblica sull'Europa indiretta sui canali o il mio USA e sui principali siti viene solo dopo il caso Kenji gira che un cantante gitano cui hanno sparato in Francia
Vedere un importante incontro politico spazzato via da una notizia di cronaca la dice lunga sulla disconnessione dei francesi dai dibattiti sul futuro del nostro continente ed effettivamente così spetterà quindi è
Sostenitori del capo dello Stato creare l'effetto Sorbona due dal nome del suo secondo discorso sull'Europa la cosa non dovrebbe essere difficile in quasi due ore di esibizione
C'era
La giusta dose di innovazione dirompenti sa audacia su difesa sovranità nuove condizioni di potenza sul modo di farsi rispettare sulla crescita i progetti industriali
Lotta ai giganti digitali e loro Act eccessi
Macro ha presentato idee e prospettive macro sottolinea l'opinione ha un difetto a volte fa questi elenchi un po'troppo lunghi però la parte più difficile arriva ora
Ed è quella di dare concretezza a tutto questo vedremo la Sorbona uno alla fine non è andata poi così male anche se più per necessità che per volontà politica dei ventisette Stati membri di andare avanti c'è stato il Covent c'è stata la guerra russa la crisi energetica
E di conseguenza c'è stato anche l'emergere della Cina la presidenza Trump due mila e sedici dopo il due mila e sedici
E dunque e dunque in qualche modo tutto ciò ha costretto
Gli europei a a reagire
Ad andare verso la sovranità europea come la definisce ma Croma con grandi difficoltà sul piano politico
Per chiudere invece o vogliamo parlare di Italia
Attraverso l'Economist e un un analisi a proposito di quanto accaduto prima del venticinque aprile
In particolare su sulla televisione pubblica Meloni e in media il governo italiano sta cercando di influenzare la televisione pubblica anche se i sostenitori di Merloni accusano la RAI di essere di sinistra
Antonio Scurati è uno dei maggiori autori italiani il suo romanzo storico M. il figlio del secolo ha vinto il Premio Strega il più prestigioso in Italia ed è stato ampiamente tradotto nel resto del mondo
è stato il primo di una serie di libri che racconta l'ascesa e la caduta del dittatore fascista Benito Mussolini di conseguenza Scurati è stata una scelta ovvia per fare un discorso alla RAI la Rete pubblica alla televisione pubblica italiana prima del venticinque aprile la festa nazionale che segna
La liberazione del Paese dal fascismo nel mille novecentoquarantacinque
Solo che Scurati non ha mai avuto modo di leggere quel discorso in onda la RAI ha rescisso il suo contratto Scurati ha detto che era perché era critico nei confronti di Giorgia Meloni del suo rifiuto di rinnegare il passato fascista
La RAI ha usato come pretesto un compenso troppo alto Meloni ha risposto con la consueta disinvoltura sostenendo di non sapere chi avesse ragione
E pubblicando il testo dell'intervento di Scurati sulla sua pagina Facebook non che fosse necessario Donato è stato pubblicato sulla stampa
Da dove poi diventato virale sui social
La controversia però è scoppiata sullo sfondo di una campagna portata avanti dai sostenitori di Meloni per correggere quello che vedono come un pregiudizio di sinistra della RAI
I precursori neo fascisti del partito Fratelli d'Italia erano stati a lungo trattati come emarginati politici dei media italiani
E molti di loro spiega Gianni Riotta
Sono dell'idea che ora è giunto il momento della vendetta per i critici le attività di di questi sostenitori di Meloni
Dimostrano che Meloni che finora perseguito un approccio genera traumatico in realtà è un lupo travestito da agnello che il suo obiettivo a lungo termine e portare l'Italia lungo una strada già percorsa
Dall'amico di Meloni il primo ministro ungherese Viktor Orban che ha praticamente escluso dei media pubblici le critiche al suo governo
In risposta ad una precedente polemica sulle regole per la copertura delle elezioni europee il principale sindacato che rappresenta i giornalisti della RAI
Ha denunciato il fatto che il Governo intende usare la RAI come megafono l'economista riconosce che l'emittente pubblica italiana
Non ha mai raggiunto l'indipendenza della BBC britannica o della perversa americana
Fino agli anni mille novecentonovanta ciascuno dei suoi tre canali era destinato a uno dei tre partiti principali da allora ogni nuovo governo cercato di riempire la RAI con i suoi sostenitori
Le conseguenze sono sempre state però più drastiche quando il governo del momento è stato un governo di destra come adesso anche perché i tre maggiori canali privati fanno parte di Mediaset fondata dal conservatore
Silvio Berlusconi insomma quando è maggioranza la destra ottiene un quasi monopolio di ciò che la nazione vede sui suoi piccoli schermi
I seguaci di Meloni per l'Economist sembrano intenzionati a sfruttare questo vantaggio a un livello senza precedenti
Le linee guida e dalla della RAI per la campagna elettorale per le europee
Concederanno più tempo in onda i ministri che ai rappresentanti dell'opposizione
Addirittura i ministri potrebbero parlare per tutto il tempo che vogliono nei dibattiti che la RAI terrà in campagna elettorale
Detto ciò almeno due fattori ostacolano un monopolio della narrazione pubblica in stile ungherese
Il primo è la necessità di avere programmi che il pubblico guardi diverse personalità televisive di spicco hanno già lasciato la RAI per canali privati non legati alla famiglia Berlusconi e il numero cresce sempre di più
Una seconda sfida rappresentata dall'enorme volume di media contemporanei i giovani italiani hanno maggiori probabilità di guardare ti tocco vista grama che RAI o Mediaset
E in ogni caso l'influenza di due colossi dell'etere italiano è sempre è stata discutibile
Come osserva Riotta Silvio Berlusconi
Ha perso due lezioni
Ogni volta controllava sia Mediaset sia Rai
Così l'Economist ci fermiamo da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale