Interviste raccolte a margine di "L'Europa e il Mediterraneo tra solidarietà e sviluppo", inaugurazione della sede di Livorno Euro Mediterranea (L.E.M.)

Europa tra solidarietà e sviluppo e questo il titolo di un convegno organizzato a Livorno che si occupa anche dell'insediamento della commissione per
Ai Paesi per le regioni mediterranee che si tiene oggi a a Livorno bocche Gianfranco Dell'Alba qui chiediamo un commento di questa manifestazione ma il
Uno venuto come livornese a invitato dal sindaco a questa manifestazione che indubbiamente importante perché cerca di fissare a Livorno la sede di una delle iniziative che stanno promuovendo a livello europeo per la cooperazione mediterranea e sento dei discorsi molto entusiasti io vorrei purtroppo voi anche inserire un elemento di di di perplessità e di dubbio perché purtroppo noi non riusciamo nonostante gli sforzi nonostante gli sforzi dei delle regioni del parlamento europeo dipendente parlamentare interessati dei paesi membri interessati non usciamo a far decollare questa cooperazione mediterranea rispetto alle altre aree che invece inizi Paesi forti dell'Europa stanno spingendo in modo prioritario e quindi la sfida di Livorno e anche una spina l'ha lanciata affinché si rinnova quando questi ostacoli che oggi obiettivamente ci sono tutti e al di là dei discorsi che sento fare che forse un po'troppo ottimistico dobbiamo invece ancora conquistare definitivamente
Quindi è una Cheryl risalto dei paesi nordici che però si sono già organizzati da tempo e la cui organizzazione anche a livello di cooperazione regionale è molto forte con quelli dei Paesi mediterranea che invece non non riescono attualmente a cooperare a far risaltare il polo del Mediterraneo anche in funzione dei Paesi del Nord Africa è famoso complesso del Club Med per il quale i paesi più
Sud Europa membri dell'Unione Europea sono visti sempre come i cattivi Scolari dell'Unione Europea c'è una grossa complicità
Tedesca danese olandese nordica intendere per privilegiare i Paesi dell'est anche in vista dell'allargamento imminente e c'è la volontà di fare le bucce alla cooperazione mediterranea cercando di per me tutte le difficoltà cooperazione difficili evidentemente perché si deve realizzare da un lato con dei paesi
A rischio e Rocco che con per i quali questa cooperazione dovrebbe farla passare in secondo piano le righe le le questioni poi
Dire che certamente sono molto più presenti in questo peraltro che non in altre zone per esempio europeo e quindi abbiamo rapporti difficili con tutto il Medioriente con Italia con l'Algeria come possiamo come sappiamo bene
Sconquassato da una guerra civile spaventosa non parliamo poi della Libia e e e così via dall'altro lato la stessa cooperazioni esistenti finora sono state fatte a volte in modo un po'leggero e quindi un rapporto che la Corte dei conti
Proprio di questi giorni metti pesantemente in causa alcuni strumenti di cooperazione proprio dei della di questo programma Meda di cui qui facciamo una delle antenne potenziali ecco una serie di problemi che dovrebbero spin già le gli amministratori e delle autorità politiche del Mediterraneo di fare un esame di coscienza per capire come riusciamo davvero a far decollare questa cooperazione ancora oggi come dire non pronta al fa appunto a quest'
Va a una piena assunzione di responsabilità e di carichi finanziari fra l'altro dell'alba piena a questo convegno sono per
Senti diversi presidenti di Regioni non trovi strano che che si risente delle regioni non pur parlando di organizzazioni regionali di coordinamento tra diverse regioni quindi frazione metter loro competenze potenziamento e loro competenze non pongono in risalto a distanza di pochi giorni dall'indiziario referendum di referendum che hanno anche come oggetto federalismo diciamo o comunque potenziamento delle competenze regionali non tenda rondini nessun conto in nessun risalto anche data la la carenza d'informazione cioè oggi in Italia merito alla scadenza referendaria inesatto appunto questo
O tipo di federalismo per i tra l'altro di federalismo si parla molto in questi giorni certo è chiaro che questa questo convegno ha come scopo la coopera diciamo tra i Paesi del Mediterraneo e quindi Nicola carattere più transnazionale ma comunque il dubbio che una una maggior responsabilizzazione delle Regioni
Anche grazie ai referendum del in scadenza il quindici giugno dovrebbe potrà essere sottolineata c'è da dire che come si sa c'è il tentativo chiarissimo di vanificare i referendum regionali in questi giorni con leggine ad hoc approvata in tutta fretta
Al parlamento e di far andare soli allo sbaraglio i cationi cinque se i referendum riformatori rimasti con l'evidente disegno di verificarne gli effetti facendo mancare il quorum è qui in questo modo delegittimando anche l'istituto è una una cosa alla quale certamente né di fumatori non ci faremo prendere e quindi questa campagna che comincia proprio in questi giorni dovrà essere chiaramente marcata da questo forte e distinguo
Questa forte messe in guardia contro questa strategia appunto porta bene vigilare i referendum quindi applicare il popolo italiano di quella doppio voto garantito dalla Costituzione questo convegno
Anche prevista la presenza dell'onorevole Ciampi del ministro Ciampi ministro del tesoro che però ha non è potuto venire in quanto per impegni istituzionali particolare è in l'uscita in questi giorni il il DPEF il cioè la la linea finanziaria quello che sarà poi la linea della legge finanziaria del novantotto si parla sempre d Europa e quindi la necessità di una convergenza sui parametri di Maastricht da parte dell'Italia c'è un dato specifico che non risalta nel io ne pubblica di cui l'opinione pubblica non è a conoscenza il famoso patto di stabilità in quanto uno dei parametri sui quali l'Italia è senz'altro scoperta e il rapporto tra debito pubblico e PIL in quanto l'Italia è quasi al doppio
La anzi è oltre il doppio di questo parametro cosa il patto di stabilità e che cosa comporta per l'Italia intanto tengo a dire che Ciampi ha invitato come livornese innanzitutto perché come ministro del Tesoro e quindi
Ecco l'aggancio che ci è consentito fare era dovuto forse piuttosto a a questa sua appartenenza se cittadina non è venuto ha mandato lungo intervento che è stato letto dal sindaco il patto di stabilità e chiarissimamente il la volontà di imbriglia pare i Paesi e che dopo che rimangano fuori dalla prima dall'avvio dalla terza fase della moneta unica cioè dalla moneta unica propriamente detta oppure chi purché entrando dentro la moneta unica magari con un Ashford c'ho sottomano per di conseguire quei famosi parametri nella l'anno prossimo non mantengano poi la direzione di marcia e quindi sgarri no tra virgolette dai dalle condizioni per quanto riguarda poi la domanda sul debito pubblico è evidente che l'Italia ha il doppio d'Italia oggi si situa al centoventitré per cento del rapporto fra debito pubblico e PIL mentre il tetto massimo indicativo fissato da Maastricht è del sessanta per cento quindi siamo al doppio anche se questo parametro è sempre stato visto come evolutivo e non come come dire vincolante per cui il la tendenza italiana di un lentissimo miglioramento sembrerebbe a abbastanza alle autorità di Bruxelles quello che è evidente e questo che una volta che la moneta unica sarà in vigore con l'Italia dentro l'Italia fuori gli altri Paesi non potranno più accettare le tutto azioni italiane quelle furbizie tra virgolette italiane che hanno consentito per esempio con la grande svalutazione del novantadue di avere per tre anni una un'economia la più con l'economia più competitiva in Europa e quindi la volontà del Patto di evita e di imbrigliare definitivamente le politiche economiche dei Paesi membri sia per contenere l'intonazione sia per impedire appunto fluttuazioni monetarie che possono incrinare l'equilibrio raggiunto con la Moneta unica e con l'accettazione da parte di monete forti di entrare a fare entrare presente nella moneta unica una lira eventualmente sopravvalutata rispetto alle sue reali capacità quindi il patto di stabilità sì concretizzerà
Non resta che possono andare fino a dieci mila miliardi da versare alle casse comunitarie in caso di mancamento di uno o l'altro dei parametri di Maastricht quello del debito pubblico cioè se cioè la tendenziale diminuzione del debito venga soggettività sia quello famoso del deficit pubblico del tre per cento la multa di dieci mila miliardi da versare nelle casse comunitarie con eventualmente la possibilità che questi soldi siano ripartiti fra i paesi virtuosi evidentemente una minaccia che pesa innanzitutto contro l'Italia contro il Governo di Ciampi Prodi e Company l'altro documento di programmazione economica
Finanziario ritenuto da alcuni l'ultimo treno per entrare dell'Italia in Europa il il non entrare in Europa comporterebbe dei costi elevatissimi per quanto riguarda anche solo la contabilità perché Italia sarebbe va tenuta a a mantenere due contabilità una in euro è una in lire il che comporterebbe sempre più un
Peggioramento del sistema dell'efficienza del sistema Italia
Evidente questo altre altre condizioni che saranno
Teoriche che decollano da questo mancato ingresso è anche evidente che questo
Di Pietro è stato proprio dovuto essere messo e vedremo adesso quando Zavala sorte proprio perché quindi Patto di stabilità è stato fatto capire chiaramente al governo italiano che le manovre per arrivare in modo quasi
Miracoloso al tre per cento quest'anno per essere in regola con l'esame di ammissione di del primo maggio novantotto non sono sufficienti se poi il trend e quindi tutte le misure di Linda allettamento non sono strutturali e quindi se il trend per la
Cioè si può come avevamo visto dai dai calcoli la commissione andava oltre il nove ecco quindi l'esigenza di questa manovra perché ripeto da un lato non sarà più possibile comunque fare tra virgolette i furbi appunto come è stato detto e anche per tutte quelle con sé mentre che ai descritto tu e e poi per il fatto che evidentemente una moneta che si avvia ad essere uno dei capisaldi della né del delle monete mondiali
Il fatto che ne rimaniamo fuori evidentemente penalizzerà nostra economia la nostra moneta il nostro commercio eccetera ti ringrazio sotto
La sua immagine Vannino Chiti presidente alla Regione Toscana qui chiediamo timidamente un parere sullo progetto D'Onofrio sul federalismo possibile e in bicamerale in questo momento
Io le linee portanti del progetto che ha presentato l'onorevole do nostro li condivido ripeto le linee portanti criteri guida naturalmente all'interno di questo progetto ci possono essere cose da migliorare da precisare ancora da rendere più coerenti ma mi sembra in giusto dire che questo proprio Progetto di federalismo avanzato da D'Onofrio sia acqua calda così non è è un una proposta per un cambiamento profondo del nostro Stato collana che in Italia ci sono tanti i conservatorismi di destra e di sinistra
Dove non ci sono che vogliono al massimo un po'di decentramento amministrativo anche queste legittimo basta dirlo non si può però fare come ha detto il presidente del Senato Mancino
Che realismo ma paura che le regioni abbiano poteri diversificato è evidente che ci sarà una fase in cui le suoni hanno competenze diverse diversificate si tratta di stabilire un termine entro cui tutti hanno le stesse competenze ma dire come fa D'Onofrio per ci sarà un processo da uno a cinque anni
Al cui interno sì
Inizia ad assumere le competenze legislative proprie delle Regioni non mi pare che di rettifiche niente punto centrale che non si imponga da parte dello Stato centrale alla Toscana sebbene assume tutto subito tutto dopo cinque anni o alla Calabria che sia nei bocciata effettivamente c'è chi dice vecchia che viene a mancare in questo progetto al federalismo fiscale c'è chi invece come il polo fa sottolinea l'assenza di un una figura forte acconto quindi l'esigenza di un presidente eletto direttore total poco cosacco dell'istanza più forte di completamento a questo progetto
Secondo me distanza più forte di completamento di questo progetto e la riforma del Parlamento
Il progetto che la Camera delle Regioni il progetto prese intanto da D'Onofrio
Ripeto secondo me a dei binari di fondo e vanno nella direzione giusta è evidente che attuato questo progetto
Se vogliamo avere un lo Stato fondata non più sul centralismo una sua autonomia di governo e legislativa delle regioni amministrative dei comuni
Si si vuole mantenere e noi vogliamo mantenere una posizione unitaria del Paese occorre anche una serie istituzionale in cui lo Stato centrale le Regioni e le autonomie locali si incontrano questi quello che manca la riforma del sistema parlamentare in modo che ci sia una sede istituzionale una seconda camera
Qui ci sono i governi delle regioni e degli enti locali delle il resto non mi sembrano obiezioni convincente e che sul federalismo fiscale sono previste risorse viste pensate per gli enti locali per le regioni a quello Stato centrale sono previste anche con partecipazioni ad esempio delle lesioni sull'IRPEF
Non siamo più alle addizionali che conosciamo ognuno che aggiunge una lira sulle tasse già alte che mette lo Stato casomai il punto che io sento il bisogno di precisare l'ha sollevato secondo me ha ragione i direttori l'ex direttore di Repubblica Scalfari è che non ci siano amministrate Simoni differenziate cioè non è che ci debba essere parte perequazione no ma anche non non ci deve essere una burocrazia amministrativa dei Comuni per riscuotere le loro tasse delle regioni per le loro dello Stato per le loro perché altrimenti si fa una triplicazione come in Germania ci può essere un'unica struttura di accertamento e di riscossione e poi risponde
E yoga le risorse ai vari enti a cui devono andare questa mi pare l'osservazione che deve essere chiarita e portata a compimento rispetto poi alla stabilità dei governi centrali questa va assicurata maggiormente diamo guardando anche semplicemente all'Europa senza andare oltre continente ci sono dei paesi che hanno Germania il federalismo e il cancellierato ci possono essere dei paesi che hanno un avvicinamento federalismo e una monarchia come in Belgio e in Spagna ci possono essere anche Paesi che hanno federalismo e
L'elezione diretta del Presidente della Repubblica ma sono altre questioni quello che è il vero che occorre anche una stabilità dei governi nazionali ma non c'è un
Ricetta e un'unica risposta per ottenere ringrazio
Radio radicale abbiamo ai nostri microfoni Presidente D'Ambrosio presidente della Regione Marche presidente le chiedo un giudizio sulla proposta di riforma in senso federale effettuata in Bicamerale da chiamata appunto proposta D'Ambrosio sul federalismo no D'Ambrosio D'Onofrio Donatella non sono arrivata ancora questo quand'è la proposta D'Onofrio sembra un buon punto di partenza per una discussione seria
Nel senso che stabilisce e fotografa la situazione accettabilissima regimi non si occupa di quello che succede da qui l'andata a regime perché non era quello il suo compito però è chiaro che se si accetta quel tipo di proposta sia pure qualche ripensamento eccetera non non è certamente immutabili se si accetta quel tipo di proposta allora bisogna pensare ad un qualche cosa Bissoli dovette insieme il paese che non c'è come dice Fini un Presidente della Repubblica forte ma è secondo me fra l'altro un luogo in cui si decide insieme che commossa si trasferisce come si trasferisce quali sono i tempi del trasferimento ai controlli sul processo di trasferimento che poi vuol è un luogo dove si decide alla pari tutti insieme si chiami canale delle regioni e delle Autonomie locali come si chiama in un altro modo del tutto indifferente l'unica cosa importante che ripeto si decida insieme e alla pari quindi Los prima dovrebbe essere quello di un vorrebbero in cui in un certo senso si avvii essi controllori che si faccia un'operazione di monitoraggio su questa proposta di trasformazione che gigantesca per quanto riguarda le critiche effettuato appunto se non sull'assenza di che su questa proposta di una odio federalismo fiscale
Ma guardi io parla infatti di punto di partenza una buona base di discussione che va arricchita con un un probabilmente con un maggiore e più analitico schema di federalismo fiscale nel quale in sostanza di ogni tributo si potrebbe cioè di di fiscalismo si potrebbe parlare
Con una quadruplice parte c'è una parte a chi paga una parte alla una parte al Corona Park alla regione una parte allo stato è una parte al sistema nel suo insieme per mantenere il solida
Questo potrebbero sarà il passaggio successivo comunque ripeto che l'Europa è una buona base di discussione qui ed ora un giudizio su quello che a campagna referendaria in corso le sacche il quindici giugno si potranno oltre i referendum proposti dai Club Pannella Riformatori anche alcuni referendum proprio alcune regioni come l'avete secondo lei è sufficiente l'informazione attualmente sui media
Dunque a me sembra che se si trova un modo serio per la abolire il ministero dell'Agricoltura e sostituirlo con qualcosa che ecco ordini imposti a livello nazionale soprattutto a livello europeo la presenza dell'Italia sostanzialmente del referendum proposti dalle Regioni mi pare che non ne rimangano subito non supera la legge Bassanini quindi saprà sì mi sembra proprio avendo visto la Bassanini due la Bassanini uno mi sembra che sia non supera per tutto il resto debbo dire che io sono comincia ad essere abbastanza cauto nei confronti del nostro vento che apparentemente risolutiva però mantiene non c'è una certa forma di brutalità come quella del referendum per cui si taglia nettamente non si può cucire quindi diciamo quel momento sciocca mi pare che abbiamo mai dimostrato la sua efficacia Nadia anche non c'è altro consenso fatto il suo tempo per cui io molta più fiducia nella capacità di ricucire insieme è una riforma Sandro mai convocati non sarebbe forse lecito la parte appunto riproporla dei propositori referendum aspettarsi una campagna magari anche dalla RAI più a tappeto in maniera tale da rendere comunque l'informazione a tutti i cittadini guardi io sono d'accordo su quei sto la cosa trova però da respingere risolutamente il piede per il modo con cui si è partiti si è partiti sembra cancellando per fare spazio alla tribuna sui referendum lo spazio riservato alle regioni da vent'venti quei tredici minuti su su RAI tre e e
Debbo dire che questo mi sembra molto molto molto sbagliato cioè
Mi sembra in un certo senso un aspro una ripetizione e di antiche deriva quella dei capponi di Renzo conto quindi sia alla pari è stato con la commissione bicamerale a fare questa operazione no la Commissione di vigilanza discuteremo insieme a missioni regina ZT io mi auguro caldamente alla commissione di vigilanza celibe non si lanci gli spazi anticamente gli spazi per la tribuna del referendum ma non elevata ammettere al posto dei quei pochissimi spazi che le Regioni si erano faticosamente conquistati in un progetto il riforma della RAI che fosse non dico il federale che una speranza eccessiva e poi forse un po'attento al fatto che l'Italia dalle Alpi al Lilibeo è diversa la ringrazio