"La rivolta dei produttori, tradita dai conservatori: proposte e progetti dei riformatori" dibattito pubblico organizzato dal Club Pannella Gaetano Salvemini

Allora mi che amici benvenuti a tutti e grazie per essere qui presenti a questo che sono sicuro sarà un interessante momento di incontro e di dibattito
Ringrazio e saluto i relatori qui presenti il professor Luigi De Marchi
Presidente onorario della scuola di psicologia politica protagonista di molte battaglie per i diritti civili autore dell'interessantissimo testo il manifesto dei liberisti
Il professore Giovanni Somogy ordinario di economia industriale ammessi dalla Sapienza di Roma
I dottorato diamanti vice segretario generale della Confcommercio
Il dottor Maranghi dello della direzione nazionale in ufficio legislativo della Confesercenti Benedetto Della Vedova conoscere tutti i segreti segretario nazionale del Movimento dei Club Pannella Riformatori Tina Lagostena Bassi deputata uscente candidata nella nella Lista Pannella Sgarbi anni la circoscrizione di Roma da sempre in prima linea nelle battaglie per i diritti civili
Il professor Cosmo Sallustio Salvemini direttore del periodico L'attualità
Piercarlo Rampini consigliere comunale della Lista Pannella
Allora cari amici prima di dare la la parola al professor Luigi De Marchi
Che inizierà il suo intervento volevo brevemente dire questo è sotto gli occhi di tutti noi la protesta dei commercianti di piccoli e medi imprenditori nei confronti di un'oppressione fiscale non più sopportabile questa protesta avuto un suo attimi il ventisette marzo del mille novecentonovantaquattro quando il Polo delle libertà
Vinse le elezioni la discesa in campo di Berlusconi col Polo delle Libertà aveva catalizzato le speranze di cambiamento e di riforma liberale liberista aggiungiamo noi
Riforma
Noi riformatori libertarie federalista in questo Paese subito tali speranze sono state disattese dalle forze né consociative e partitocratica di destra di sinistra di centro
Il movimento dei ventisette marzo ha tradito la sua ispirazione liberale dando spazio alle spinte clericali i tre Pannella Riformatori con le loro battaglie referendarie anche sui temi economici
Inter intendono innescare quel processo riformatore che le forze della conservazione tentano
Di bloccarli per far sì che in Italia prenda corpo l'alternativa al regime statalista che ci opprime
Da cinquant'anni ti ricordo che i già Gaetano Salvemini criticò duramente i privilegi dell'aristocrazia operaia della burocrazia sindacale colluse con le grandi industrie del Nord avversò
I grandi monopoli nemici delle piccole e medie imprese e già nei primi Novecento individuò nella popolazione italiana
Una massa di piccoli proprietari commercianti fittavoli mi Mezzadri piccoli industriali artigiani e professionisti che costituivano la maggioranza della classe produttiva del Paese di contro al dieci per cento di operai
Questa come vedete è un'analisi a attualissima inoltre Salvemini da sole per primo denuncio gli errori di partiti e forze che si richiamavano ideali democratici subordinando lì poi i fatti a spericolate operazioni trasformisti che dopo ottimistiche proprio come HD tuttora
Egli auspico quindi che chiudessero le vesti le vecchie baracche di partito e che si affermasse una grande riforma democratica
E voglio chiudere dicendo che questa è da sempre il nostro auspicio e l'obiettivo dei riformatori il bipartitismo e il presidenzialismo all'americana per la grande riforma liberale e liberista
Do adesso la parola la professor Luigi De Marchi
Dunque che grazie otticamente agli organizzatori di questo incontro
Comunque spero che si arrivi davvero una collaborazione costruttiva perché sono convinto che anche all'interno del partito radicale o se preferite del liberalismo di sinistra delle forze riformatrici
Sia molto importante riuscire ad affiancare alle grandi gloriosi tradizionali battaglie dei radicali
Una battaglia impegnata e puntuale
A favore dei ceti produttivi a favore dei lavoratori del privato di tutti i lavoratori del privato
Voi direte ma perché quelli del pubblico sono brutti e cattivi no al contrario il problema grosso però è che dall'analisi che io ho cercato di portare avanti nel libro a cui accennava poco fa il nostro l'amico Giustino emerge che il male strutturale della nostra società e proprio questa ipertrofia del del settore pubblico che è diventata così schiacciante da rischiare d'asfissia il collasso
Delle forze produttive
Questo del resto è un fenomeno che in Italia ha assunto proporzioni particolarmente vistose ma che credo rappresenti un problema storico
Non vi è tutta la società moderna
Del resto voglio dire
L'esperienza comunista sembra quasi essere un caso limite ci dà la misura di del disastro sociale che provoca una Burak burocratizzazione integrale della società
Allora cerchiamo di vedere grossomodo quale vende
L'analisi nelle sue linee generali che porto avanti in questo libro perché l'ho chiamato manifesto dei liberisti perché appunto vuole contrapporsi voi direi che giustamente in modo velleitario ma comunque non credo che sia così vuole sinceramente anche se forse ancora rudimentalmente contrapporsi al manifesto dei comunisti
E perché vuole farlo perché siccome sono sempre stato un uomo di sinistra
Nel senso vero della parola senza virgolette senza opportunismi tanto che sono stato costantemente incontrastato con le forze di sinistra ufficiali
Sono convinto che appunto ci sia una un equivoco di fondo nella sinistra storica qual è questo equivoco di fondo
La sinistra è stata una grande forza di cambiamento animata da ideali che sono stati gli ideali di liberazione umana
Però
Il vizio strutturale che io credo a TAR lato i distrutto la sinistra è stata la sua pretesa di cambiare la società appunto appoggiandosi a una classe da classi burocratica che è sicuramente la più parassitaria
La vera classe sfruttatrice del nostro secolo
Qualcosa del genere aveva intuito anche Jill del resto voi soprattutto i giovani hanno diritto di non ricordare chi fosse Majid assestato l'oppositore storico del maresciallo Tito in Jugoslavia
Perché era il suo braccio destro badate bene ma appena il comunisti conquistarono il potere pochi anni dopo Gilla se si rese conto con grande onestà e dirittura morale che non solo corista
Nuova classe dirigente
Uccideva la libertà di tutta la popolazione ma diventava veramente la nuova classe sfruttatrice e scrisse un libro intitolato appunto la nuova classe Unipro per il quale regolarmente incarcerato da Tito
E solo dopo molti molti anni di galera ottenne così la grazia del del suo vecchio compagno il carcere e nuovo carceriere e poté espatriare
Errore per Ross di nuovo cruciale di vigili la SPÖ di ritenere che la malattia burocratica fosse esclusiva del mondo comunista ebbene quello che io cerco di dimostrare in questo libro e che invece è una malattia planetaria e che comunque certamente ha pesantemente inquinato l'Italia e del resto molti altri Paesi che cosa essenzialmente disco in questo libro
Che tutta la cosiddetta svolta a destra dell'ultimo ventennio in nei Paesi euro-americani
è stata in realtà appunto la rivolta dei ceti produttivi che operano nel privato contro una classe politico burocratica che li ha sempre più ferocemente rapinati
Per estendere i propri privilegi
In misura che ad un certo momento è diventata insopportabile anche per per coloro che dovevano fornire le risorse a questa classe privilegiata
La tragedia se la vogliamo chiamare così o forse il dramma politico però che non è finito qui
Il dramma politico è stato che le forze del cambiamento cioè le forze della sinistra come dicevo poco fa hanno finito per fare della classe burocratica la loro alleata proprio in quanto nella sinistra si era affermata una tradizione di Ottavio per il mondo imprenditoriale che aveva trovato in Carlo Marx come tutti sappiamo il suo profeta ma poi in tutti i nipotini Lipari apposto
Ecco quindi
La tragedia è qual è stata che il ceti produttivi ci sono c'è chi per loro natura e questa è la grande scoperta secondo me di questo libro per loro natura niente affatto reazionari ma al contrario tendenzialmente innovatori
Hanno
Finito per sentirsi defraudati perché avevano votato per la sinistra in nome degli ideali di liberazione umana in cui credevano
E si erano poi viste regolarmente sfruttati e rapinati da questa classe politico burocratico
Cosa è successo nell'ultimo ventennio che a un certo momento questi ceti produttivi si sono seccati proprio non ne hanno potuto più e che cosa hanno fatto hanno cercato
Una forza che difendesse i loro sacrosanti interessi
E Como
E l'hanno trovata nei partiti conservatori i quali per ragioni storiche proprio per in quanto espressione del vecchio capitalismo ottocentesco incarnato hanno ancora sul piano economico i valori della libera iniziativa salvo poi costruire anche loro delle delle incrostazioni stataliste ma insomma grossomodo rappresentavano una alternativa liberista allo statalismo della sinistra storica
Ma che cosa succedeva che ceti produttivi potevano trovare essi nei partiti conservatori la difesa almeno parziale dei loro interessi economici ma parallelamente trovavano tradimento dei loro
Dei loro ideali innovatori dei loro ideali liberali voi direte che tutta questa è una bella fantasia io spero che aver dimostrato che non è in quel libro io portò i risultati di una ricerca che ho fatto sull'andamento uno dei sondaggi d'opinione in America e Gran Bretagna nel quindicennio reaganiano S farci Arigliano ebbene la cosa che per quanto mi risulta nessuno aveva rilevato
è che proprio mentre votavano e rinnovavano il loro voto per i partiti conservatori americani inglesi si spostavano fortemente a sinistra su tutti i i diritti umani su tutti
I valori diciamo di liberazione umana e di libertà personale quindi diritti della della donna diritti del bambino diritti sessuali
Diritti delle minoranze diritti all'istruzione
E anche lotta contro gli armamenti mistero il paradosso che mentre Reagan sognando nati preparava le Guerre stellari
Questi ceti in realtà non le volevano per niente votavano Reagan per difendere i loro interessi economici ma dovevano inghiottire essi le divisioni
Così reazionaria o per lo meno conservatrici di Ronald Reagan e di Margaret Seccia che come tutti sappiamo erano proprio di interpreti di questo spirito
Oscurantista della destra tradizionale ecco questa ed il dramma politico del nostro tempo che io cerco di individuare in quel libro
Questa inconcludente altalena della maggior parte delle popolazioni dell'Occidente avanzato
Tra quello che io chiamo un progressismo malato di statalismo e liberismo malato di conservatorismo e conformismo
Da quanto vi ho detto fin qui perché devo lasciare spazio anche agli altri avrete capito quello che io anche con questa ricerca spero di avere dimostrato è che la sinistra liberale ha una grandissima missione storica di cui ahimè e poco consapevole
Lo dico con dispiacere ma d'altra parte credo che siccome mi riconosco in questa formazione politica è mio dovere essere critico sincero
Altrimenti ci ci limitiamo a fare le solite messe cantate ebbene la sinistra est liberale ha delle gloriose tradizioni per quanto riguarda la difesa dei diritti civili e dei diritti umani ma a ha voluto e continua secondo me ad a vere tuttora
Una pericolosa latitanza sui temi della difesa degli interessi economici dei ceti produttivi dal recrimina della burocrazia parassitari
Se la sinistra liberale o se preferite i riformatori le etichette non mi interessano ma ci capiamo al fischio per quello che riguarda sto parlando ecco se ne avremo la capacità di affiancare a queste battaglie sacrosante per i diritti civili anche per le riforme istituzionali
Che peraltro sono battaglie spesso comprensibili non dimentichiamolo solo per gli addetti ai lavori
Se noi sapremo affiancare a queste battaglie
Le grandi battaglie per la difesa dei diritti dei ceti produttivi finalmente io sono convinto che la sinistra radicale potrà uscire dal tutto politico in cui è stata ma si è anche chiusa in questo in questi ultimi decenni
Perché appunto
Noi potremmo trovare il consenso di quei ceti che sono liberali ma che vogliono sentire di avere dei paladini dei loro sacrosanti interessi
E ahimè tutto questo finora non è avvenuto è anche in Italia noi rischiamo di vedere che la il momento la la speranza lo spiraglio di
Di rinnovamento che si era aperto il ventisette marzo rischia di rinchiudersi cioè ancora una volta anche in Italia noi corriamo il rischio che questa grande realtà politica che di cui io credo di aver dimostrato lì l'esistenza e l'estensione cioè il liberismo liberali e voi di liberarli verismo è una grande realtà sociale
Finisca per essere confiscata ancora una volta da una formazione tendenzialmente conservatrice come quella che rischia di uscire da un pollo egemonizzato dalle forze clericale
Le clericali o neofasciste se non a me poi non interessano certamente reazionaria
Che hanno ospitalità in Alleanza nazionale per non far nomi anche se so benissimo che Alleanza nazionale è una formazione che anche dentro delle persone di alta qualità
E che ha dentro dei fermenti liberali ma le buone intenzioni di Fini sappiamo tutti che devono fare i conti con dei quadri che non sono certo generati vita
Una Terna di tradizione democratica
Quindi questa è la la diciamo il momento politico che stiamo vivendo in Italia ma noi dal
Noi forza riformatrice rischiamo di restare esclusi se continuiamo ad arroccarci solo sulla distesa delle nostre battaglie civili e istituzionali giudiziari tutte sacrosante
Ma che non parlano al drammatici problemi quotidiani con cui le masse dei ceti produttivi devono fare i conti quindi la mia proposta che amico Benedetto Della Vedova conosce bene è finalmente associamo sistematicamente
Questa battaglia liberista e non soltanto con le formulette ma parlando chiaramente delle grandi battaglie in atto nel Paese contro il fisco per esempio contro le pastoie burocratiche
Contro dagli scioperi dei ossessivi nei servizi pubblici controlla sistematica emarginazione e un'indicazione del cittadino che lavoro nel privato
Ebbene dal combattiamo queste battaglie e avremo secondo me le masse con noi e potremo fare delle dei riformatori la grande forza che incarna la speranza del Paese sono stato un po'appassionato un po'enfatico ma il mio carattere grazie
Grazie professor Luigi De Marchi per questa sua vivace esposizioni di temi oggetto appunto di libri manifesto dei liberisti passo la parola alla professori Giovanni Somogy
Dove si
Ma io sono molto contento
Essendo un economista che
La grande battaglia
Per le libertà per i diritti civili del movimento radicale di altri movimenti che si sono adesso associati negli ultimi decenni abbia finalmente toccato il campo dell'economia perché altrimenti queste battaglie rischiano di rimanere a mezz'aria di rimanere incompiute perché forse proprio nel campo economico che si annida dire vero nemico da battere
Io francamente a questo proposito debbo dire che ho un po'paura delle parole
Vorrei
Così
Invitare a riflettere sull'uso di certe parole destra sinistra
Perché le parole sono pericolose sono pesanti e sono fuorvianti io confesso che faccio sempre più fatica a capire che cosa vuole dire destra che cosa vuole dire sinistra perché contenuto siamo costretti per parlare di sinistra liberale di destra conservatrice di destra statalista insomma e una confusione terribile
E a proposito per esempio dell'Unione Sovietica di buona memoria ricordo che negli ultimi anni della vita dell'Unione Sovietica
I comunisti ortodossi erano di destra mentre e quelli che volevano
Un allentamento di erano diventati di sinistra io credo che forse bisognerebbe fare uno sforzo per trovare i termini nuovi per definire perché ripeto le parole hanno la loro importanza quale la battaglia che oggi si combatte che la battaglia
Per le libere scelte individuali
Contro tutti coloro che invece vogliono costringere la gente a vivere a produrre a consumare a viaggiare cioè a vivere secondo schemi calati dall'alto
Che poi questo alto che decide lui cosa dobbiamo produrre cosa dobbiamo consumare
Come dobbiamo lavorare si chiami Stato si chiami
Collettivismo si chiami sindacato si chiami grande impresa monopolisti e questo ha poca importanza a me pare che proprio il conflitto vero ossia
Fra
Coloro che desiderano ampliare al massimo l'area delle libere scelte personali che sono appunto ripeto scelte di produzione scelte di consumo
Scelte di lavoro contro coloro che invece hanno una ricetta pronta vogliono imporla
Agli altri questo e finito il vero conflitto
Che ci troviamo di fronte un po'in tutte le società che osserviamo oggi nel mondo
Ecco vorrei fare qualche brevissima riflessione su come questo conflitto si manifesta oggi nell'economia italiana
Noi oggi che abbiamo una espropriazione arrivata a livelli veramente paurosi della capacità d'acquisto degli individui e cioè ciò che viene anzi qui c'è poi una sottile perfidia
Del momento collettivo che si sta tirando indietro dalla fase produttiva avendo osservato il tragico fallimento
Degli dei modi di produrre per via Statale collettiva e quindi il discorso che viene fatto sostanzialmente questo
Voi producete liberamente perché se producete finché producete liberamente siete efficienti poi però io stato io momento collettivo di Porta Pia più soldi possibile
E decido io come mi devo spendere
Oggi siamo arrivati a una pressione fiscale
Che supera o tocca assecondare dei dei modifica caro insomma si aggira intorno al quarantacinque per cento del valore di ciò che noi produciamo sette insomma siamo lì
Poi un altro quasi un altro dieci per cento
Attraverso
Così un complesso circuito su quale inutile adesso dilungarsi viene prestato allo Stato il quale così arriva a spendere fra il cinquantacinque e il sessanta per cento
Di tutto ciò che viene prodotto di tutto il valore che viene generato dalla economia nazionale nel corso di un anno per cui in buona sostanza
Noi decidiamo soltanto per un quaranta quarantacinque per cento al massimo della nostra vita economica decidiamo noi se vogliamo consumare
Se vogliamo risparmiare se vogliamo farci una polizza sanitaria se vogliamo fare un viaggio all'estero e per il restante cinquantacinque sessanta per cento
Decide questo grande babbo questa grande mamma la Como che sto Grande Fratello
Il quale poi per giunta sembra non avere ancora perso l'appetito
Perché in questo tra l'altro l'economia italiana fa abbastanza eccezione rispetto alle altre grandi economie del mondo dove questa tendenza all'ampliamento del prelievo tributario e della spesa pubblica c'è stata quasi ovunque come quasi ovunque c'è stato per esempio in tutta l'area cosiddetta OCSE l'aumento del debito pubblico che è la conseguenza immediata di questa spinta terribile della spesa che viene poi inseguita dalla spinta della fiscalità ma non riesce la fiscalità mai a raggiungere la spinta della spesa per cui si forma il debito pubblico però negli altri grandi Paesi questa tendenza oramai si è fermata perché ci si è resi conto del del pericolo
Del pericolo ripeto proprio per la nostra vita per le nostre libertà per la nostra dignità di persone faccio gol l'ultimo caso Alfano il famoso caso Demitri rilievo del dieci per cento no è un caso veramente singolare ed esemplificativo di questa tendenza cioè a un certo punto lo Stato
Si accorge che c'è qualcuno che non ha pure a copertura previdenziale o non autorevole dura posizione giudicata sufficiente alla dice io oggi
Appiah dopo un altro dieci per cento e contributive e poi ti do io l'attenzione a questo punto giustamente scatta l'arrivo sì e gentili signori voi occupatevi di chi non ha nessuna copertura ma io che già ho delle coperture oggi ha un reddito adeguato e osso o soprattutto superato
La minorità se mi voglio fare una copertura previdenziale né la faccio da solo non ho nessun bisogno di dare attestato dei soldi perché tu poi mi organizzi una copertura che poi regolarmente e meno
Efficiente di quella che invece sulla base di libere scelte individuali
Può essere messa in atto io vorrei ricordare ad esempio che un caso fortunato che ci è capitato e quando si decise l'assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile sulle auto
Per un caso strano non venne creato il solito carrozzone
Cioè lo Stato si limitò come dovrebbe essere il suo compito a dire io ti obbligo se tu vai in giro a essere assicurato pagherò decidi tu con chi ti devi assicurare quello è il modo
Corretto di gestire questo tipo di problemi
Devo dire però che sono meravigliato non capisco come mai in quella circostanza non si decide di fare le direttive decise di fare un nuovo INPS
Per raccogliere obbligatoriamente questi fondi e assicurare tutti i cittadini top no ancora non riesco a capire come mai non sia andata così
E può sempre succedere ecco
Ora la stessa cosa effettivamente com'è noto potrebbe avvenire nel campo della sanità della previdenza c'è possono esserci degli ottimi argomenti a favore di una moderata presenza pubblica coattiva
Soprattutto per tutelare i bisogni elementari e come si dice le fasce più deboli della popolazione ma al di là di queste soglie veramente credo che abbiamo tutti il diritto di dirci maggiorenni e dire
Signori lasciateci il reddito che abbiamo guadagnato cielo organizziamo per conto nostro ecco questa è una battaglia ripeto di libertà
Di civiltà e di dignità direi prima ancora di essere una battaglia di destra di sinistra di progresso di conservazione e credo che intesa in questo senso
Possa possa essere rientrare perfettamente
Nell'alveo di quelle grandi battaglie per i diritti civili che sono appunto ripeto nella storia del movimento radicale tra l'altro e concludo in materia di debbo dire che si assiste anche a una Sarabanda di fraintendimenti di Bugie
Di di discussioni campate per aria per esempio adesso questa storia della di tagli della spesa pubblica per contrastare di opinioni di coloro che contestano l'invadenza dello Stato del momento collettivo si dice ma la spesa pubblica non si può più tarda non c'è più niente da tagliare
Il fondo del barile è stato raschiato sono argomenti in perfetta malafede o dettati da perfetta ignoranza qui ancorché nel mille novecentonovantaquattro
La spesa pubblica rimase ferma
In termini assoluti e quindi in termini reali di potere d'acquisto è addirittura diminuito un evento veramente singolare e quell'anno si fermò anche la crescita della fiscalità poi come ha detto giustamente Luigi De Marchi purtroppo le speranze sono state tradite su questo non c'è dubbio c'è ancora molto da fare che certe speranze vengano invece e sostenute confermate ecco a parte quell'episodio aperte quella brevissima parentesi il problema non è tanto di tagliarla la spesa pubblica il problema è che da tempo immemorabile
Nel nostro Paese la spesa pubblica
Cresce più della crescita del prodotto questo è il problema c'è e nessuno dice tagliata la spesa qua ma almeno che cresca meno di quello che produce questo è il vero cancro che devasta la nostra economia
Quando appunto sulle si legge sulla Repubblica di quell'allucinante colloquio fra Scalfari e il Ragioniere generale stare i quali se non c'è più nulla da tagliare i manicomi Alma non ce ne importa niente che tu tagli
Noi non vorremmo però che se riusciamo a produrre un cinque o un sei per cento di più
Non arrivi immediatamente questo momento collettivo che fa crescere la sua spesa di un seggio sette otto per cento con risultato poiché bisogna correre dietro a questa spesa impazzita con una fiscalità altrettanto impazzito
Questo è il problema di fermare questa questa confessa allucinante devastante
E quindi ecco perché dico questo è un esempio tipico dell'ignoranza della mala fede con la quale taluni argomenti sono trattati
Grazie professor Somogy adesso sentiamo la voce della Confcommercio il dottorato di amanti vice segretario generale
Dispiace seminarono il terrore
Ancora piccola mollare
Un po'fuori luogo che quindi preferisco da parecchi
Io ho sentito il professor De Marchi che oltretutto quasi ogni mattina senza radicale lo sento con estrema attenzione quindi sotto questo profilo non ho nulla su un percorso di critica ma anche di consulenza
Per inquadrare secondo secondo me che rappresento ovviamente il
Una parte importante di questi cioè di produttivi vorrei rifarmi a un ricordo cinematografico
All'inizio degli anni settanta ebbe un certo successo forse più per il titolo che per il messaggio che lanciava un film che asseriva che la classe operaia vai in Paradiso
Fortunatamente non c'è andata per il semplice motivo che evidentemente una classe operaia che va imperativo in reggimenti
Muro di Berlino eccetera evidentemente avrebbe avuto un grande rivolgimento di tipo politico
E istituzionale
Ma questa classe operaia che doveva andare in paradiso infine Conti non era che lo sbocco logico storico di un altro formidabile fenomeno però negativo
E che per decenni nella società italiana
La classe media la Middle Class per dirla all'americana o i ceti medi erano andati in purgatorio se non addirittura lembo
Perché sostanzialmente già all'inizio degli anni settanta già si era poi cercherò rapidamente di spiegarlo se era già all'inizio di una seconda fase dello sviluppo politico economico
E se mi consentite fra virgolette anche sociologico italiano
E siccome da voi i miti
Non si puntano sui numeri ma sulle parole sulle rappresentazioni allora sono andato a farmi due Gal Colletti per vedere poi
Che cosa rappresentava allora che cosa rappresenta adesso questa mi dica classe operaia
Ed è evidente che il nocciolo duro della classe operaia erano gli operai dell'industria manifatturiera e in modo particolare i metalmeccanici i chimici i testi dei e cioè tutti i grandi blocchi della struttura industriale italiana che era concentrata allora nel triangolo industriale
Allora sono andato a farmi questi calcoli e ho visto
Che nel mille novecentosettantuno Censimento quindi negli anni della classe operaia che doveva assurge credo supreme emette
I lavoratori dell'industria manifatturiera e cioè il blocco duro della classe operaia in Italia erano quattro milioni quattrocentosessantacinque mila
Che su un totale di undici milioni di occupati dipendenti rappresentava il quaranta per cento
Adesso facciamo un bel salto e arriviamo al novantacinque
I lavoratori sempre del blocco duro della classe operaia sono diminuiti di circa seicento mila unità
Quindi si attestano intorno a un livello di quattro milioni ma attenti
In termini percentuali il blocco della classe operaia di quattro milioni su un totale di quattordici milioni di dipendente rappresenta solo il venti per cento
Quindi mi sembra che sotto questo aspetto è evidente che non è così che è calato solo il peso sindacale ma è cambiato il peso specifico politico della cosiddetta classe operaia di dove andare in Paradiso
Eppure lo stato attuale delle cose forse la classe operaia non dovrebbe neppure andare nel Purgatorio ma c'è un altro fatto straordinario
Che non dipende soltanto dalla inversione del peso politico all'interno della società italiana della classe operaia ma è successo un fenomeno di straordinaria importanza
Perché è nato quel ceto medio
Che in vent'anni è passato
Dai tre milioni e due del settantuno agli ultimi cinque milioni e settecento mila
Del mille novecentonovantacinque
E allora è evidente che il discorso in termini se vogliamo dirlo intermedi marxisti di lotta di classe se vogliamo proprio dirlo si pone in termini completamente diverso
Perché di fronte a quattro milioni di lavoratori dipendenti dell'industria lista guarda caso cinque milioni ottocento mila lavoratore dipendente in dipendenti o autonomi
E questo spiega che cosa è successo negli ultimi tre quattro anni
è successo cioè che sia costituito per straordinaria dinamica un blocco sociale che è stato composto dalle i più grandi Daria svariate opposte esperienza di spezzoni della società civile
Perché evidentemente fanno parte di questo nuovo blocco sociale delle classi medio dei ceti produttori
Esperienze di lavoro
Cultura
Sindacalizzata e se volete ma che hanno trovato tutti insieme una collante
Ed è un collante di un obiettivo che oggi questo ceto medio pone in termini forse più stravaganti forse addirittura i più impossibili ma che comunque sono vivi della coscienza di questo blocco
Ed è in primo luogo l'obiettivo di una profonda riforma dello Stato si pone cioè il problema dello stato in termini di alleggerimento di strutture di alleggerimento degli organici poniamo Landi un'amministrazione soft leggera o light se vogliamo che sostanzialmente ci sia al tempo stesso un riconoscimento della capacità di autogoverno o se vogliamo di entrare nel vivo delle grandi proposte delle scelte e delle decisioni di sviluppo di questo Paese
Perché la rottura oggi avviene nel momento in cui questo ceto sociale se volete neo borghese come è stato chiamato a questo punto intende rompere
Quella alleanze trasversale
Non trasparente ma che nei fatti c'è stato tra il grande potere della grande industria e il grande potere De Grandis indaga
Il che significa che vogliamo oggi stare al tavolo delle trattative della concertazione intermedie cosiddetta la quarta gamba
Confindustria sindacati governo hanno con quella Teoria della concertazione hanno hanno fatto altro che una gestione da salotti buoni da salotto riservato in cui evidentemente i gli interessi reali di questo paese erano stati filtrati o trasferta
Il discorso dei poteri forti in Italia esistente
Ed esiste nel momento in cui sostanzialmente questo ceto sociale è stato per decenni escluso dalla gestione della cosa pubblica di questo Paese
Una cosa professor De Marchi vorrei dirlo io molto affettuosamente
A me non piace l'espressione dei ceti produttori viaggio molto quella dei cioè di produttivi
Perché da mio ricordo storico personale di della mia professione di allora direttore delle relazioni esterne di Confindustria quindi se parlo di culto industria credo che erano qualche buon diritto di di parlare
Dopo che la classe operaia doveva andare in Paradiso negli anni tra il settanta e il settantasei
Ci fu un tentativo che molti probabilmente lo ricordano
Il famoso
Patto tra produttori
Non era altro che il tentativo da parte della grande industria e da parte dei sindacati di
Trovare uno snodo
Contro quelli che allora erano definite le lotte alle rendite parassitaria
Però teme rendite parassitarie erano sostanzialmente il tentativo non solo contro il pubblico impiego
Ma contro quel blocco sociale che di cui prima parla
Quella reminiscenza del patto tra produttori che aveva un profondo significato politico e di accordo e che poi si è realizzato evidentemente negli anni successivi attraverso
Un incrocio non certamente siglato firmato ma che evidentemente tra la grande industria e i grandi sindacati sicuramente c'è stato non voglio ricordare alcuni esempi come quelli de trasferimento dalla Olivetti alla pubblica amministrazione
Di tanti addetti in esubero
Né tanti altri episodi che sostanzialmente hanno verificato come il sistema bancario e in fin dei conti i piccoli e medi imprenditori non hanno fatto altro che pagare il debito delle grandi sofferenze dei grandi sprechi del sistema produttivo sia pubblico che privato partecipazione statale o grandi impresa del cosiddetto capitalismo familiare
Vorrei concludere anzi mi spiace Porzio superato il tempo però vorrei concludere citandomi una una frase
La frase queste poi vi dirò che ha scritto
Vorrei essere lo State ricco della borghesia
Quella classe rappresentata da bottegai piccoli imprenditori e professionisti
Che vuole alcune cose ben chiare
Per esempio che i soldi restino al nord
Mi auguro che se la borghesia ci deve sbattere il grugno questa volta c'è una sbatta malamente
Così forse scatterà quel fenomeno di disincanto di cui oggi gran parte degli italiani ha bisogno
Queste parole sono state pubblicate sul mezzo Agello il sette luglio del novantaquattro ma credo che il l'autore la pensi nella stessa maniera
Io non auguro mai a nessuno e soprattutto alla borghesia di avere un ostetrico come Eugenio Scalfari che è l'autore di questo articolo
Ringraziamo il dottor Aldo Diamanti adesso la parola al responsabile dell'ufficio legislativo della Confesercenti dottor Marra anche Rillo
Ammette ringrazio per
Per il cortese invito al quale abbia ma aderito con molto molto interesse
Sono del resto non sono rare più le occasioni nel corso delle quali si parla di questi problemi
E inutile dire quindi che concordo pienamente con l'analisi è stata fatta dai nostri dai dai miei dei relatori che mi hanno preceduto
Per questo volevo cogliere l'occasione per abbandonare un po'l'analisi e parlare di di cose concrete di proposte
La Confesercenti domani avvia una grande manifestazione nazionale sotto lo slogan cento autobus per cento città
Nell'ambito di questa manifestazione illustreremo la nostra piattaforma propositiva
A ai due posti tant'è che in anteprima assoluta ricco o come il documento datato ventotto marzo
Dal titolo un impegno di legislatura perché ciò che chiederemo alle forze politiche
Proprio l'impegno di legislatura
Nel corso diciamo di questa manifestazione gli autobus partiranno dalle più grandi città italiana Edison Endesa
Da cento città si fermeranno nell'ambito del circuito umbra urbano
Parleranno di questi dei problemi di questo settore uno
Con appunto secoli uniti Ennio dai quali è il mio telefonino che se mi consentite una rimangono a capire
Si è stufato se stessa poco
Quindi nell'ambito di questa manifestazione illustreremo con quelle che sono le nostre nelle nostre proposte alle forze politiche
E presso Somogy prima parlava giustamente lettering il rilievo o le elevate l'elevata pressione fiscale che colpisce che colpisce ma non si sente scusate
Ecco adesso dovrebbe avere
Ma oggi a messi in evidenza come
Questo settori settore diciamo della distributivo del la piccola e media impresa commerciale particolare è sottoposto diciamo ad una elevata pressione fiscale io volevo ricordare
Che dati dell'unione secondo dati dell'Unione europea addirittura tra l'ottanta il novantatré diciamo la la il carico fiscale sul lavoro autonomo e raddoppiato attualmente per un'impresa media pensata nel settore commerciale e turistico
La pressione fiscale e contributiva prossima cinquantotto per cento quindi si parla di di cifre la pressione molto insostenibile
Non vi sto qui a tediare sul numero delle tasse e degli adempimenti
Ne hanno parlato i giornali le televisioni prestigio
Voglio ecco dirvi quali sono state poste sul tema tema del fisco le proposte che domani noi faremo appunto alle forze politiche
Noi chiederemo l'abolizione di alcune imposte particolare chiederemo l'abolizione dell'ICI app della patrimoniale sulle piccole imprese
La tassa sulla partita Iva l'ILOR la tassa sulla salute
Che pensate tutte queste tasse oggi incidono almeno per il dieci per cento su un reddito medio di un imprenditore
Chiederemo naturalmente la semplificazione degli adempimenti l'abolizione dei registratori di cassa
Sfoltimento di accorpamento delle imposte come contributo alla semplificazione fiscale da tutti diciamo auspicato
Chiederemo evidentemente anche un'attenuazione del prelievo operato attraverso l'IRPEF mediante la riduzione del numero delle vello delle aliquote marginali
Nostro cavallo di battaglia che è stato presentato anche recentemente il federalismo fiscale
Che non dovrà comportare secondo noi un aumento della pressione fiscale complessiva ma che dovrebbe comportare invece un accorpamento determina un accorpamento delle imposte locali
Chiediamo coi al Governo il varo definitivo degli studi di settore sono già a buon punto
E questo diciamo per quanto riguarda il problema del fisco
Per quanto riguarda poi
Problema più complesso della rete distributiva
Noi tanta evidentemente l'abbiamo ne abbiamo avuto anche nel passato diciamo un come dire un confronto
Alcune volte molto forte con con il vostro movimento in occasione dei recenti referendum
Che sono stati
Perché sono stati fatti nel giugno novantacinque
Noi siamo contrari ad una
Come dire liberalizzazione totale o se oserei dire selvaggia nel mercato
Lo diciamo
Vogliamo un mercato con delle regole poche ma che ci siano queste regole
Perché solo così si può tutelare la piccola e medie imprese
Dopotutto il referendum a quanto pare il risultato del referendum quando pare ci ha dato ragione
Larga maggioranza queste nostre tesi la preoccupazione che una
Un mercato appunto senza regole una liberalizzazione selvaggia determinarsi
Il il la morte dei piccoli e medi imprenditori quando pare
è stato recepito dalla strana maggioranza non solo degli operatori ma anche dei consumatori
In relazione a questo aspetto a questo punto volevo ricordare che
Il professore posso sono oggi me ne darà atto
Che la
La recessione dei consumi Secondo anche dati proveniente da istituti
Di statistica
Pubblici
Ha determinato la chiusura tranne l'ultimo tre altre triennio di circa duecento mila esercizi commerciali
Di questi duecento mila esercizi commerciali tre e centotrentacinque mila erano esercizi al dettaglio
Inoltre la quella che viene definita la razionalizzazione della rete distributiva
Che apportato diciamo ad un ad un avanzamenti ad una
Ad un fenomeno di di esplosione delle grandi superfici eh ha determinato a come dire un ha creato ulteriori problemi tant'è che è stato calcolato che per ogni nuovo occupato in una Grandate una grande struttura distributiva
Si sono persi quattro posti di lavoro nelle piccole e medie imprese
Quindi sulla base di questa
Di queste circostanze
Noi abbiamo formulato le nostre proposte dopotutto anche abbiamo visto del resto anche quello che sta succedendo in Europa la Francia e la Gran Bretagna per esempio hanno approvato recentemente la Francia in verità d'un po'di tempo prima
Delle leggi tendenti a garantire un equilibrio equilibro tra grandi e piccole attività commerciali
Quindi noi cosa chiediamo chiediamo anzitutto un blocco un blocco totale per tre anni di ogni autorizzazione per l'apertura di grandi superfici
Ed identità
Chiediamo inoltre un fondo di sostegno di cinquecento miliardi all'anno per tre anni
Per la difesa dell'occupazione il rilancio produttivo delle piccole e medie imprese commerciali
Chiediamo la repressione delle politiche monopolistiche attuate da grandi catene commerciali come le vendite sottocosto per mettere fuori mercato la concorrenza delle imprese più piccole
Un'altra un'altra impegno viviamo alle forze politiche e l'attuazione di misure che favoriscano l'omogeneità dei termini di pagamento per gli acquisti né di merce tra grande e piccola distribuzione voi sapete che che del settore insomma questi sono problemi concrete reali e allora
Un altro aspetto una un'altra un'altra serie di proposte noi e di impegni le chiediamo per quanto riguarda la tra piccola e media impresa turistiche
Chiediamo la legge la riforma della legge quadro
Sul turismo
Pensate che non è che questa richiesta
Si inserisce diciamo in un con testo di discussione e di analisi
E quindi di superamento dell'attualizzazione che ha portato anche alle quel governo Berlusconi presente ha presentato un disegno di legge di riforme di superamento della legge quadro
Per cui vi è la consapevolezza non solo nelle categorie ma anche diciamo nei settori dello Stato competenti punto in questa materia al superamento dell'attuale legislazione
Chiediamo di Fineschi il rifinanziamento del fonto della riqualificazione l'innovazione delle imprese turistiche
è il finanziamento dell'ENI che per un'adeguata promozione sui mercati esteri
Non dimentichiamo che nel due mila c'è pure il Giubileo quindi anche questo si inserisce in un contesto di promozione no del nostro del nostro prodotto turistico che all'estero
Un'altra cosa secondo RAI qualificante
Per
Perché si faccia una seria politica a sostegno di questo settore delle piccole e medie imprese
è l'altra l'altra cosa dicevo punto e il credito
Non è se stiamo ad un divario molto forte nelle condizioni di credito tra piccole e medie imprese grande distribuzione
Le condizioni di credito onerose
Eccessivamente alcune certe volte anche eccessivamente cariche di e di oneri burocratici
La difficoltà materiale porno per le per le per le quote per le per le richieste a cui a volte impossibile delle banche
Ai piccola le piccole imprese
Ha determinato sono fatti di cronaca abbiamo visto da fatti di cronaca anche nel nel nel nel nell'ultimo nelle ultime settimane ha determinato che molti imprenditori spesso facessero ricorso al mercato creditizio in lega quinti all'usura tant'è che il legislatore anche recentemente con molto senso di responsabilità ha approvato
La legge la legge sull'usura fissando quindi un tetto no un tetto al di là del quale e il il ogni operazione di insieme e da considerare appunto usura reato
Noi partiamo anche dalla considerazione che il il credito agevolato commercio è stato un fallimento
Per le modalità di gestione del credito eccetera e a stanziamo in base a queste considerazioni delle proposte
Chiediamo un finanziamento di mille cinquecento miliardi in tre anni per i Consorzi fidi che in questo periodo stanno dando un ottimo risultato
La una regolamentazione d'intesa con la Banca d'Italia che dovrebbe emanare direttive vincolanti alle aziende dagli istituti di credito al fine di garantire condizioni di parità del credito ordinario a favore delle piccole imprese rispetto alle grandi imprese quinti parità di condizioni
I in relazione diciamo agli scoperte di completarsi eccetera
Una riforma del Poeta giocava commercio e la piena deducibilità fiscale per gli interessi passivi
Poi un altro aspetto rispetto al quale noi siamo stati sempre sensibili è problema che supponiamo di tale primato sopra De Marchi
Della struttura burocratica dello Stato
Noi siamo
Fortemente convinti come Confesercenti
Che bisogna smantellare
La l'apparato burocratici sicuramente burocratico dello Stato che blocca
La un'agile come dire l'autonomia no e la gestione
Della della della piccola impresa noi cosa chiediamo chiediamo l'informatizzazione in Rete unificata di tutti gli uffici pubblici il collegamento in rete con le associazioni di categoria per Rushdie certificati
Questo di fatto è previsto anche nella Lille recente legge di riforma delle camere di commercio
Lo snellimento delle procedure la completa attuazione della legge sulla trasparenza e l'autocertificazione
E concrete misure di lotta alla corruzione amministrativa
Concrete misure di lotta alla corruzione amministrativa
Corruzione corruzione amministrativa
Un altro piccolo capitolo quella duramente dedicato alla criminalità per cui chiediamo la piena attuazione della della legge antiusura
Del del nel nei prossimi mesi il governo dovrà emanare dei regolamenti attuativi sia per il fondo di prevenzione antiracket antiusura appunto sia per il punto di solidarietà
Per cui chiediamo che su questi su questi punti il governo
Mantenga appunto gli impegni gli appuntamenti i termini fissati dalla legge chiediamo naturalmente la lotta una un un impegno decisivo per la lotta condotta lotta contro il racket
è misure innovative per la lotta alla microcriminalità spesso diciamo Gentilini naturalmente nove le forze politiche poi per ogni aspetto daremo anche andiamo andiamo più nel dettaglio
Vi ringrazio naturalmente per la pazienza che avete avuto nell'ascoltare
Le le proposte che la Confesercenti farà appunto a ai due poli
E mi scuso se ho preso sono andata al di là del tempo che mi era stato assegnato e vi ringrazio di nuovo per l'ospitalità
Grazie a lei tocca un manganello adesso la parola a Benedetto Della Vedova parecchie
Grazie
Ma io volevo partire mi piacerebbe partire in realtà dall'ultimo intervento lo abbiamo sentito un elenco di richieste
Ma non ho poi capito cosa offrono in cambio
E partendo a quanto diceva
Professor De Marchi
Un popolo
Scusi
Polizia professor De Marchi io non sono così ottimista come il professor De Marchi pur suffraga andò l'argomentazione con delle valutazioni scientifiche indagini
Indagini svolta in altri Paesi c'è non sono così ottimista sul fatto che in Italia esista una classe una
Una classe di produttori non solo che abbia consapevolezza disse ma che abbia consapevolezza di avere degli obiettivi di riforma dell'assetto sociale ed economico e soprattutto che abbia
Degli obiettivi di riforma in senso liberale in senso liberista
L'economia italiana in tutti i suoi settori è credo quanto di più lontano si possa immaginare da un'economia libera da un'economia fondata sul principio della libertà e della responsabilità
Degli individui e quindi anche degli imprenditori
L'economia italiana è un'economia che si fonda
Non sulla valorizzazione del rischio
Ma si fonda sull'annullamento del rischio
Ma e questa è sicuramente una un vizio di impostazione
Che del resto è insito nella costituzione certa costituzione italiana dice la Repubblica italiana è fondata sul lavoro non è fondata sulla libertà e sulla responsabilità degli individui
E più avanti poi in altri articoli dalla Costituzione si dice che il salario
Non è innanzitutto commisurato alla produttività il salario deve garantire una vita dignitosa eccetera sia per cui quando i sindacati negli anni settanta reclamavano il salario come variabile indipendente tutto sommato qualche qualche ragione ce l'aveva
Quindi nostro sistema economico è un sistema che non è assolutamente liberale l'antitesi proprio
Credo che se mai qualcuno dovesse scrivere un manuale per descrivere una situazione di uno stage sostanzialmente libera ma con un'economia che non è un'economia liberale sicuramente descriverebbe il nostro Paese
Professore prima faceva le ci dava così il dato sulla pressione fiscale che è un elemento fondamentale per determinare quanto l'economia sia libero quanto sia vincolata alle decisioni dello Stato è chiaro che se c'è un sessanta per cento di spesa pubblica
Il margine di autonomia di responsabilità e anche di rischio
è un margine residuale
Pensiamo per esempio al sistema al sistema del credito al sistema bancario noi abbiamo un sistema agricolo
Di erogazione del credito che credo sia che all'ottanta per cento nelle mani in mani pubbliche con varie forme le fondazioni le partecipazioni dell'IVRI eccetera
E abbiamo un sistema economico il cui finanziamento è all'ottanta per cento finanziamento bancario o autofinanziamento finanziamento bancario perché non abbiamo un mercato
Dei valori mobiliari che funzione non abbiamo una borsa che funzione quindi un'altra via attraverso la quale l'economia italiana è pesantemente condizionata vincolata
Alla presenza alla presenza pubblica
E in cui viene annullato completamente il rischio il rischio d'impresa perché tanto poi alla fine
Ci sono i salvataggi quello di oggi sul Banco di Napoli ne è un esempio insomma sicuramente non abbiamo a che fare con un nemico con un'economia liberale in cui ripeto vengano privilegiati libertà e responsabilità di scelta degli imprenditori
Spesa pubblica c'è sin potere dei sindacati soldi tu tutto questo è il quadro che abbiamo di fronte e su questo credo un po'tutti concordiamo
La tesi di De Marchi è che in realtà però esista
Potenzialmente una volontà di rivolta e di riforma e che queste potenzialità siano nei ceti produttori in qualche modo alternativi e ceti burocratici quindi soprattutto quelli
Del lavoro dipendente la pubblica amministrazione
Ecco io continuo a ritenere che la realtà non è così potenzialmente rosea come De Marchi della
Dipinge io credo che anche tra i ceti produttori i riflessi principali insomma le le le l'istinto proprio sia tutto tranne che quello di conquistare il mercato concorrenza
Rischio
Ma sia casomai quello di inserirsi il più possibile in un regime di garanzie pubbliche in un regime di rete pubblica la propria attività che abbia come finalità quella di annullare il rischio di annullare
La competizione di dare un po'a tutti soprattutto ripeto di garantire
Quello che è successo con referendum che noi abbiamo promosso sulla
Libertà nel commercio io credo che sia stata la cartina di tornasole qualcuno dice ecco voi siete andati a stuzzicare proprio dove proprio dove l'interesse dei commercianti era quello più forte la licenza gli orari eccetera eccetera avete sbagliato tutto dovevate partire
Con una cosa più soft ma
Io penso che in una situazione come quella che ho descritto l'unica possibilità è in realtà di incidere di trasformare di riformare sia di riuscire a creare dei momenti di rottura verdi di rottura
Di rottura reale non credo al gradualismo perché credo che in questo Paese gradualismo significhi semplicemente allargare i meccanismi delle garanzie
E quindi per esempio io sono convinto che i commercianti tra i produttori non siano una forza di riforma nella direzione di dare un assetto più liberale o liberista l'economia di questo Paese
L'elencazione che l'esponente la Confesercenti si ha fatto cos'era è una serie di richieste di intervento dello Stato per impedire
Che i meccanismi del mercato e della concorrenza abbiano abbiano
Esplichi non la loro magari magari crudele per certi aspetti però la loro forza per produrre
Un sistema economico più efficiente più produttivo eccetera il blocco degli ipermercati e questo cioè è creare chiedere che lo Stato intervenga
Per
Interrompere un processo economico di concentrazione in questo caso
Di espulsione anche della mano d'opera da un settore che altrimenti a un settore improduttivo che va oltre l'inflazione semplifico so che tra queste sicuramente alla direzione
Ecco i coalizzati cosa chiedono non chiedono allo Stato lasciaci libero di lavorare come vogliamo di farci concorrenza di creare un mercato no chiedono per favore tutela ci noi che già ci siamo da quelli che stanno arrivando
E poi chiedono Investimenti per salvarlo salvaguardare i livelli occupazionali nella piccola impresa se questo Paese avesse maggiore cultura economica
Magari meno però mi stima più cultura economica
Probabilmente qualcuno direbbe è verissimo che un posto nella grande distribuzione espelle due posti o tre posti o quattro posti nella piccola distribuzione ma qualcuno ricorderebbe che e questo non lo dico io lo dicono le statistiche dell'Istat che il costo della vita l'inflazione
Che l'inflazione quindi l'aumento dei prezzi è molto minore nella grande distribuzione che non è la piccola distribuzione questa è l'unica ragione poi per il fatto che la grande distribuzione
Vince sulla piccola distribuzione idrica dei prezzi più bassi degli aumenti di prezzi più contenuti
E che questo è uno degli elementi di ammodernamento del nostro sistema economico complessivo che possono rilanciarlo in termini di
Competitività però il riflesso invece è questo blocchiamo il mercato il mercato si fa paura dobbiamo tutelare chi già lavora
E questo pare un classico della
è un classico della politica economica italiana chi sta fuori se ne frega come la cassa integrazione dobbiamo tutelare quei momenti di disoccupazione di chi già è occupato e poi va a finire che in Italia si spende molto meno per i disoccupati che non negli Stati Uniti
Questa è una valutazione probabilmente che
Sicuramente non non facciamo un di non facciamo un dibattito
Non faccio non non credo che siamo mentre pare dibatte e credo che un piccolo
Tre dottor
Manelli andiamo facciamolo che sei casi per un dibattito sicuramente un piccolo sicuramente un giovane disoccupato vorrebbe poter avere una licenza per rischiare sulla propria pelle anche di fare il commerciante
Senza dover incorre nella impossibilità dati blocchi sostanziali oltre che
Legislativi di aprire però non è di questo che non è di questo che volevo nati proprio per l'Afghanistan io mi ritengo e credevo e credo di averlo argomentato anche attraverso le stanze dei commercianti
Che i ceti cosiddetti produttori abbiano davvero così a cuore la riforma liberista dell'economia
In questo Paese e secondo me i commercianti
Da un c'è un turista giustamente perché credo che ognuno può e alla fine fa cespi propri interessi non saremo liberista se la pensasse diversamente da i commercianti non sono una forza di innovazione non sono la forza di riforma nel campo dell'economia
Nel campo dell'economia di questo Paese
Quando poi noi abbiamo visto per esempio oltre a questi referendum altri parlo di referendum perché quello che noi facciamo altrimenti parlare di cose che non conosco
Abbiamo proposto il referendum per introdurre degli elementi di privatizzazione della sanità ci siamo rivolti come prima cosa
Alle cliniche private alle assicurazioni B noi stiamo facendo questa battaglia abbiamo bisogno di un supporto abbiamo bisogno di soldi
E loro ci hanno risposto di no rinuncia come possibile noi vogliamo un referendum per dare spazi di mercato nella sanità e gli operatori ci rispondono picche poi torna a casa fa due conti ci riflette e capisce che proprio la sanità privata oggi ha tutto l'interesse a mantenere le cose così come sono perché non sono dei soggetti veri di mercato che cercano la concorrenza che cercano il rapporto
Con il cliente con l'utente sulla base
Della concorrenza dalla capacità di offrire un servizio migliore ma sono settori che esso vivono prosperano proprio grazie al monopolio pubblico grazie alle convenzioni bruciano i prezzi fissi che sono i pezzi
Che fissa la USL sulla base dei parametri di scarsa efficienza della sanità pubblica eccetera e su questo può e potrei continuare con molti esempi
Che fare c'è il Consiglio di non essere di non essere troppo lungo
Il primo elemento da recuperare secondo me ed è un elemento
Di impostazione
E che credo possa essere recuperato solo se riusciamo non a inserirci e qui
Politicamente parlo
Come per esempio noi riformatori non è inserire cento meccanismi che ci tutto verrebbero immediatamente perché il professor Buttiglione ha un'impostazione in termini di prospettive dell'economia di questo Paese che è la negazione di una prospettiva liberista vuole tutelare gli uomini da otto sfruttamento vuole porre dei vincoli eccetera eccetera voleva concertazione non io dico la consociazione eccetera è quello di riuscire ad avere dei momenti forti di rottura e io ritengo probabilmente non ci riusciremo ma ritengo che le scelte referendarie in questo senso siano scelte
Sia lo lo strumento referendario su uno strumento adatto
Perché altrimenti se noi di
Pensiamo di passare attraverso la gradualità magari concertata con tutte le categorie che via via alzano la mano e dicono vogliamo partecipare anche noi non si riuscirà a rompere alcun punto di questo equilibrio in cui tutto si tiene
Il primo elemento da recuperare dovrebbe essere quello di distinguere come Einaudi ammoniva a fare rendere due cose completamente separate
Solidarietà e mercato in Italia tutte le scelte invece sono scelte che cercano di mischiare in un'unica decisione la solidarietà e il mercato cioè lo Stato deve intervenire non
In modo Esterno al meccanismo di mercato i meccanismi economici quindi dandole offrendo una rete di protezione
Che noi siamo i primi a volere per chi in qualche modo da questo meccanismo viene o espulso viene penalizzato accenno
Bisogna fare tutto contemporaneamente per cui se c'è un problema in un'acciaieria in una miniera non si dice be anzi chiudiamo la che ci costa meno poi in qualche modo di usciremo
E ci impegniamo a sostenere i redditi di queste persone agisce beh diamo degli incentivi diamo dei finanziamenti compriamo noi Carbone che costa il doppio di quanto potremmo spendere comprando da un'altra parte continuiamo a produrre acciaio che tanto qualcosa nel suo nel fare invece quindi
Separare completamente il mercato
E la solidarietà questo però richiede un momento di rottura che in una situazione di assetto di poteri
Qual è quello attuale nell'economia italiana con il sindacato che entra sempre più e semmai io ritengo l'Ulivo vincerà le prossime elezioni siederà direttamente sul ponte di comando credo che sarà sempre più difficile portare una innovazione di questo tipo
E il secondo elemento da introdurre sicuramente è quello della privatizzazione quando si parla di privatizzazioni
In Italia non si riesce proprio a una questione genetica a non dire amavo le privatizzazioni lo volete selvagge io e capire quali sono le privatizzazioni selvagge e quali no una cosa o è privata quel pubblica non è selvaggia o
Addomesticata
Il riflesso che noi continuiamo a vere è quello che il Welfare State quei beni
Che per un certo periodo storico sono e meritoriamente sono stati o servizi sono stati prodotti dallo Stato necessariamente in eterno debbano essere prodotti dallo Stato credo che sia stato meritorio in questo Paese avere introdotto l'assicurazione
Pensionistica previdenziale obbligatoria
Credo che però si possa ritenere che da un certo punto in poi
Questo sì magari anche gradualmente da una volta sancito il principio dell'obbligatorietà qualcuno faceva riferimento giustamente all'assicurazione
Automobilistica si possa pensare che di quella cosa lì a un certo punto lo Stato non si occupi più e questa è una privatizzazione
Idem sulla sanità idem sui trasporti questo è il modo di tagliare la spesa pubblica cioè espellere dall'ambito non vuol dire che le non occuparsi più di sanità non occuparsi più significa espellere lo Stato dalla gestione di una serie
Di una serie di servizi
Perché in Uefa Stay quando è nato era istruzione e la sanità era trasporto
Un negli anni Trenta queste la produzione di questi servizi rappresentava il venti per cento delle economie di ciascuno di noi deve poi il resto magari era impegnato per con l'ottanta per cento del proprio stipendio si mangiava col venti per cento si occupava di queste tornare a una situazione di quel tipo significa espellere lo Stato dalla gestione di queste cose e lasciare scelte libere responsabili ai cittadini dopodiché il patto sociale rimarrà perché tutti credo
Decideremo che sarà molto utile comunque lasciare una rete di protezione di ultima o penultima istanza nelle mani dello Stato però questi sono i meccanismi attraverso i quali si deve passare per conquistare il liberismo
Temo che se è vero probabilmente che molte energie sono tra chi
Viene individuato da De Marchi come tra coloro che vengono individuati come quelli del popolo dei produttori lì sicuramente ci sono molte energie
Ma ci sono anche molti riflessi corporativi e molti riflessi di conservazione delle proprie posizioni a scapito a scapito di altri quindi credo che la lotta sarà
E la battaglia politica sarà ancora lunga
E soprattutto ci sarà bisogno di momenti un po'di rottura in cui magari
Si riesca a far pronunciare i cittadini-consumatori gli utenti direttamente su qualche cosa piuttosto che aspettare di avere il consenso degli operatori o delle corporazioni perché attraverso la via del consenso della concertazione
Le riforme vere quelle un po'rivoluzionarie di cui c'è bisogno in questo momento difficilmente si riuscirà a ottenerne grazie
Grazie Benedetto Della Vedova per averci illustrato le proposte e i progetti di riforma Turia adesso diamo subito la parola a Tina Lagostena Bassi
Io non sono un economista quindi dirò solamente poche cose e eppure per contrastare anche alcune cose che qui sono state dette
Mentre sul resto sono perfettamente d'accordo ecco intanto gli stereotipi destra sinistra ma che significato hanno io credo soltanto un significato chiamiamolo geografico destra sono quelli che siedono nel settore di destra del Parlamento sinistra quelli che siedono nel settore di sinistra
Cosa significa essere conservatori per sedici alla destra conservatrice la sinistra progressista e riformatrice e non è vero
è la sinistra che è conservatrice ed è la destra che invece riformatrice allora tutti questi stereotipi sono superati e noi dobbiamo in qualche modo fare chiarezza di molte cose
Quello che dobbiamo cercare e qui è la difficoltà come dice Della Vedova di arrivare ad un vero liberismo
E che i nostri governanti da cinquant'anni in voi ma da sempre prima ancora perché pensiamo al Periodo
Nel periodo fascista e poi tutto quello che è venuto dopo hanno sempre considerato gli italiani dei sudditi ecco può era più bisognosi di tutela di garanzia e di rete di protezione
E tutti a cercare soltanto le reti di protezione insomma con un bambino che vuole l'aiuto dalla mamma vuole essere protetto esce di casa non si sente sicuro a casa il più tranquillo a tutte le sue garanzie tutte le sue reti di protezione
Ne siamo cresciuti invece bel momento bambino cresce e diventa un uomo o una donna diventa maggiorenne esce
E deve assumersi i suoi dischi le sue responsabilità
Noi siamo cittadini se siamo cittadini abbiamo diritto di pari libere scelte di quello che vogliamo fare
Anche dei nostri soldi è vero che c'è una quota che sono servizi che spettano assolutamente allo Stato perché parliamo di sanità parliamo tanto di privatizzazione della sanità che si dovrebbe tornare ad effettuare o per lo meno a da bere il doppio binario sanità pubblica sanità privata in modo poi cittadino sappia quello che vuole scegliere quale qual è e ci sarebbe anche una concorrenza servizio migliorerebbe per alcune cose però non poche intervenire lo Stato perché la la sanità privata non potrebbe mai fare lavoro di prevenzione questo compito dello Stato
Venti e curare le malattie curare i problemi della sanità curare questo può essere fatto dalla sanità privata quindi alcune cose spettano per porta allo Stato ma alcune mentre invece noi abbiamo questo Stato così invadente che ci tiene al guinzaglio e ci dice quello che dobbiamo fare quello che non potrà voi
Dove lo dobbiamo pare poi serviti che ci vengono dati sono pessimi
Ecco allora questo bisogna arrivare a farlo lo possiamo fare gradualmente ma io non credo perché se facciamo le cose troppo grado alle gradualmente non arriveremo mai ad ottenere nulla
Facciamo l'esempio
è una cosa che ha detto il l'ha presentato alla copertura Confesercenti è verissima ora non può nessuna piccolo imprenditore perché ogni commerciante è un imprenditore di se stesso
Riuscire a lavorare quando c'è un carico una pressione fiscale che supera il sessanta per cento come adesso avviene allora chiaramente non possono essere competitivi nemmeno con la grande distribuzione
Perché il carico che grava fiscale sulla che sulla grande distribuzione finisce per incidere meno che sono sulla piccola distribuzione che però il patrimonio la Rete il tessuto connettivo dell'intera società
Perché i grandi magazzini ne abbiamo uno ogni tanto il piccolo negozio c'è dappertutto
L'abbiamo in tutta propria il tessuto connettivo
Quindi certamente la pressione fiscale deve essere assolutamente ridotta per essere Olmi Di Bello accettabile
Si è parlato non ha voluto dire quante tasse ci sono od altro non abbiamo chiesto al ministero delle Finanze glielo curiosa volevo sapere quante tasse ci sono in Italia
Ci hanno fatto aspettare quindici giorni pareva tra una risposta molto pressappoco sono più di trecento ma non sappiamo bene quante come e più di trecento
Ecco per la stessa cosa chiunque voglia fare una cosa la più banale deve continuare a pagare a pagare dei balzelli in continuazione e in il ma non tutti in una volta per carità uno comincia a pagare a versare la marca da bollo il cordolo tutta la vita sono andata per fare una certificazione
Le autocertificazioni che si fanno i in comune con fatto tutta la lunga coda quando sono arrivata mi han detto Ciamarca da due mila lire due mila
Allora sono uscita sono andato ho fatto un'altra lunga coda e ha preso la marca da due mila lire
Quando sono tornata con la mia marca da due mila lire ancora poi mancava qualche altra cosa insomma è uno una cosa veramente pazzesca pensiamo un attimo settore a sanità il ticket
Si pone la lunga coda per pagare il ticket
Ci sono tutti gli impiegati lì per riscuotere dalle sei mila alle settanta mila lire a seconda di quello che il ticket per la prestazione sanitaria Pavia di fare un'altra coda per andare a fare la prenotazione per la prestazione sanitaria
Beh insomma non ho capito se il ticket è una
Somma fissa per una prestazione il medico che fa la la per la prescrizione gli diceva e dal tabaccaio e metti la marca da sei mila lire da venti mila lire quello che occorre che l'equivalente del ticket che si deve pagare
Recuperiamo quei lavoratori che stanno dietro lo sportello una cosa semplicissima e le prenotazioni genio siamo quasi al Duemila se uno deve prendere un appuntamento lo prende per telefono
Mi pare che si debba fare una coda per aver la prenotazione per la prestazione sanitaria bisogna pazzesco
Allora semplifichiamo tutte queste cose vediamo di non considerare veramente gli italiani come dei sudditi e di andare avanti
La legge contro l'usura a legge contro l'usura l'abbiamo varata in condizioni disperate perché era proprio necessaria ma noi l'avevamo della Camera dei Deputati avevamo trasmessa al Senato un anno e mezzo fa
Lì se la sono tenuti al caldino al calduccio e poi proprio in extremis dopo lo scioglimento delle Camere s'è ritornata alla Camera i deputati l'abbiamo approvato
Perché è successo resta
E che in realtà questa è e lo dico in tutta coscienza una brutta legge
è una bruttissima leggi
Perché ecco tutti lo sappiamo ma soprattutto per che cosa perché manca qualsiasi intervento sulla trasparenza del credito
Sulla verifica delle gli istituti di credito se non applichiamo quello la legge sull'usura sarà sempre una pessima legge e non se ne parla mai H
Allora queste sono le cose però al Senato l'hanno tenuta perché giustamente
Le grandi lobby economiche le grandi banche non volevano nessun controllo nessuna verifica su quello che è la trasparenza
Del che del grande credito e quindi l'usura sarà sempre più difficile da sconfiggere proprio perché manca questa parte di regolamentazione abbiamo coraggio di fare di intervenire di pretendere trasparenza non ne verremo mai
Io
Credo che come tutti i riformatori o chiunque ci stia a sentire la grossa battaglia una battaglia la battaglia liberale e liberista è una battaglia di libertà
è una battaglia per toglierci il gioco i sudditi e diventare cittadini cittadini veri liberi di fare quello che vogliamo i veri di utilizzare il nostro denaro alle moto che crediamo più opportuno una volta stabilito il principio che effettivamente come si dice l'assicurazione
Per responsabilità civile per la circolazione delle auto è obbligatorio farlo non facciamo con chi vogliamo è obbligatorio avere una copertura sanitaria benissimo siamo lì per ognuno di noi di scegliere in che modo ce la vogliamo dare
Grazie ci auguriamo che continui ad essere presenti in Parlamento affinché possa appunto continuare le battaglie per i diritti civili adesso la parola Piercarlo Rampini consigliere comunale della Lista Pannella
Ringrazio siamo è un'ora tarda quindi Dieter Roth poco anche se voglio dare una piccola anticipazione io non sono molto ottimista soluzione dello stato delle cose anche se oggi c'è stato un segnale di casualità che mi fa ben sperare Lista Pannella e allora il partito radicale aveva lottato negli anni scorsi per un aspetto molto marginale della burocrazia elettorale e cioè sulla posizione
Del simbolo elettorale nella scheda vi ricordate che storicamente c'era questa lotta per arrivare primi e per arrivare ultimi per cui avvenivano epiche battaglie sull'occupazione degli uffici delle prove della corte di appello e poi quella lotta all'ultimo secondo per entrare per ultimi e mettere il simbolo in alto a sinistra il Partito Comunista in basso a destra la Democrazia Cristiana
Bene una delle battaglie fu quella del sorteggio
La giustizia divina o come la vogliamo chiamare
Negli ultimi due volte nel Lazio si fa se dopo aver vinto questa battaglia ci fa sempre capitare in alto a sinistra e la notizia di oggi che nell'azione saremo in alto a sinistra allora se questo è un segnale positivo sotto il profilo della giustizia perché in realtà poi era semplicemente una questione una di quelle questioni Cariello seri principio al quale i radicali però sono molto affezionati io sono abbastanza
Diciamo pessimista su alcuni aspetti dell'evoluzione soprattutto della burocrazia nel nostro Paese perché l'avvocato Lagostena lavori guardava poco fanno e abbiamo mille segnali negativi nella procedure quotidiane della nostra vita ma a volte le sopportiamo in maniera diciamo così indolente le le le rendiamo partecipi della vita quotidiana e molto spesso non ci rendiamo conto di come in realtà queste difficoltà
Burocratiche siano un costo un costo terribile per le nostre tasche e cioè ci sono degli esempi chiari per per dire questo perché il mondo della burocrazia non fa il conto economico e invece il mondo dell'imprenditoria del mondo
Diciamo della libera iniziativa lo mette nel conto e io parlo proprio di un aspetto del mercato che è quello del mercato della casa
Il prezzo finale della casa sul mercato è fatto di mille voci pene il boss la voce burocrazia che non appare perché evidentemente un venditore parlo delle case nuove costruite un venditore non mette
Burocrazia né il costo finale
Il costo della burocrazia è un costo enorme perché un un'area edificabile sul mercato nazionale sia essa al sud come al Nord in un'amministrazione posso dirlo di destra o di sinistra conservatrice opposto o progressista
Il costo della burocrazia appunto il micidiale un costo iniziale di un'area di un'area edificabile di un'area buona senza vincoli senza problemi e spesso lo possiamo fare pari accento un costo iniziale
A mano a mano che va avanti l'iter amministrativo il costo di quest'area
Dalla sua trasformazione iniziale ad un documento comunale amministrativo che prevede un grande un un piano complessivo
Già è raddoppiato
Da questo alla azione finale cioè alla casa costruita quindi da un terreno che si può costruire ma ancora deve avere il permesso finale alla costruzione finale abbiamo un altro incremento del cento per cento per cui alla fine chi va a vendere si fa i suoi conti e inserisce del costo finale che viene nelle tasche di ognuno di noi di tutti quelli che vanno acquistare una casa
è incrementato in massimo misura significativa per quella voce del trecento per cento
Allora questa è un aspetto che
Mi rende però estremamente pessimista sull'evoluzione del nostro Paese perché questo conto non viene fatto questo contro viene fatto ahimè neppure da chi va a muoversi sul mercato e e dall'altra parte c'è una estrema riottosità
E quindi voglio fare riformatore c'è una estrema riottosità tanto da destra quanto da sinistra a correte il rischio dei alcune liberalizzazioni perché perché la burocrazia è vista come un luogo di tutela come se all'interno degli uffici pubblici ci fosse un nostro fratello buono che tutela tutti gli altri dalle malversazioni della libera economia
Purtroppo purtroppo il problema è esattamente il contrario cioè a mano a mano che la involuzioni amministrativa si arricchisce
E si allargano gli spazi le maglie per chi vuole taglie Giare l'imprenditoria questo vale in tutte in tutti i settori ora io non voglio con questo dire che pubblica amministrazione deve essere automaticamente sinonimo di corruzione per carità perché sarebbe anche una cattiveria nei confronti dei molti che operano correttamente nell'amministrazione
Ma non c'è dubbio che correre il rischio
Di diminuire la pressione della burocrazia
è comunque uno strumento di tutela anche e di salvaguardia dalla correttezza amministrativa
Purtroppo questo problema questa possibile innovazione Cozza poi con un altro aspetto che è quello della giustizia giusta anche qui un
Vecchio tema
Chi sente radio radicale sente alcune cose ripetute degli anni ottanta sente ancora parlare di uno del del problema della giustizia giusta
E cioè quello della velocità della giustizia amministrativa della giustizia civile e della giustizia penale e cioè molto spesso chi aggirare procedure amministrative o con la liberalizza
Non si assume anche il diritto di fare cose per le quali non poteva operare purtroppo in questo momento nel nostro paese non è in condizioni di essere impedito dal suo dalla sua malversazione e questo è certamente una motivazione forte nelle mani di chi vuole ancora dare forza alla burocrazia quindi in conclusione perché appunto l'ora è tarda
Dobbiamo avere la forza di semplificare semplificare decisamente in tutti i settori perché il rischio che noi abbiamo nel tutelare questo stato e oltretutto queste persone che svolgono dei ruoli assolutamente improduttivi è un rischio estremamente superiore a quello che potremmo correre con la semplificazione amministrativa e certo che dall'altra parte dobbiamo essere in condizione di fermare e ovviamente allontanare dal vulnus dello stato e dell'amministrazione coloro i quali operano in modo assolutamente illegittimo ma purtroppo siamo in pochi a dire queste cose grazie
La parola adesso al professor Cosmo Sallustio Salvemini
In Italia
Di progressivo c'è soltanto la paralisi
Questa frase
Pronunciata
Circa ottant'anni fa nei confronti dei sedicenti progressisti dell'epoca
E più attuale che mai
Sapete tutti sappiamo tutti che fu pronunciata iscritta la che Carlo Salvemini
Il quale se fosse vivo oggi
Direbbe la stessa cosa
A coloro che si autoqualificano progressisti
E
Le lucide analisi
Fatte fino ad ora da quella dell'amico Demarchi
Diamanti tutti l'onorevole Lagostena Bassi hanno confermato
La attualità di questa
Frase sintetica Salvemini aveva l'abitudine di
Tagliare rassomigliare gli avversari con tre quattro parole al massimo che o si sprecava molto e allora
Oggi ci troviamo
Di fronte a uno schieramento che si autoproclama progressista
Che ritiene di promuovere esso solo le riforme
E che invece
è il più conservatore di tutti
Mentre parlavano gli oratori che mi hanno proceduto ho annotato alcune cose che ritengo meritevoli di esame
Ad esempio
Si è parlato di
Lotta di classe
Si è parlato della dottrina marxista
De Marchi poi è stato ed è uno dei principali
Sostenitori
Del fallimento di questa teoria perfino nella copertina notato la copertina dell'ultimo libro magnifico libro che mi ha dato
Pochi giorni fa di manifesto liberisti a significativamente messo Kafka come rovescio di Marx
E leggendo questo libro inutilmente quello che
Tanti anni fa Vilfredo Pareto scrisse con una profonde intuizioni
La famosa teoria sociologica che fu ripresa dal Moscato Handicap Salvemini spesso
Cosa disse il Pareto
Che in realtà la dottrina marxista della lotta di classe cioè la contrapposizione tra borghesia e proletariato
Era la costante era il motore della storia umana come se l'intera umanità si potesse tagliare con l'accetta da un lato i borghesi da un lato i proletari
Ebbene
Le analisi
Degli sociologico studiosi
E De Marchi un maestro in questo
Hanno dimostrato che
Non è affatto vero che la storia umana si e Volpe attraverso la lotta tra queste due classi sociali perché le classi sono tante non sono due non c'è soltanto borghesia io non sono condivise non posseggo la FIAT non posseggo appena vendute non sono neanche proletario che qualche casetta qualche piccola proprietà la posseggo quindi chi sono io chi siamo noi noi siamo il ceto medio noi siamo
Anche ceto produttivo in senso lato non produttori non posseggo aziende non sono un produttore cinematografico e tessile e metalmeccanico ma sono un
Una elemento
Del ceto produttivo perché bene o male qualcosa la produciamo tutti quanti noi allora nell'analisi che sono emerse questa sera cosa emerge che la spina dorsale della Società e il ceto medio
Diamanti mi pare parlava dei numeri ha dato i numeri precisi quindi il numero di coloro che si trovano in questa fascia è cresciuto cinque sei milioni addirittura in Italia questo sta a dimostrare che l'analisi marxista è un fallimento mentre le teorie dei sociologi moderni dal paletto al De Marchi stanno a dimostrare quanto Silvia vera l'intuizione secondo cui il regime fischi cale e siamo al punto italiano quindi tutto il gettito tributario sia le imposte dirette l'IRPEF soprattutto sia le imposte indirette l'IVA non sono altro che
Una massa di denaro che viene rapinata a tutti i ceti sociali soprattutto il ceto medio no intanto terra finanziare i servizi sociali terra finanzia le opere pubbliche strade autostrade palazzi scuole ospedali no affatto il gettito tributario è servito e serve tuttora per alligna in tagliare una classe politica parassitaria terre mantenere in piedi certi privilegi soprattutto per foraggiare coloro che hanno fatto ma bassa
Del delle casse dello Stato negli ultimi cinquant'anni
E allora
A questo punto
Il tema di questa sera
Mette in evidenza un fenomeno sociale molto grave la rivolta la rivolta dei produttori
Perché questa rivolta le cause sono tante non si possono neanche le in care ma per brevità ho cercato di sintetizzarlo innanzitutto
Ho fatto una promessa
Perché quando si parla di fiscalità so parlare anche di economia in genere sono collegati tra l'economia la finanza
Devono essere messi in stretta correlazione
E sotto c'è da dire che il l'intervento dello Stato nell'economia si potrebbe giustificare soltanto nei casi in cui l'azione del Governo
Ossa risultare
Più efficace in qualche modo a libero mercato mai lo Stato deve soppiantare l'iniziativa economica privata di chi parla anche la Costituzione italiana principio sancito dalla Carta costituzionale è invece negli ultimi decenni
E avvenuto il contrario anzi si è voluto mortificare la libera iniziativa economica privata
Si è voluta criminalizzare addirittura quella spinta a produrre a creare
Sia negli imprenditori sia negli artisti soprattutto in i liberi professionisti cioè tutti coloro che hanno usato l'intelligenza terra produrre per creare sono stati bersagliati sono stati perseguitati dal regime fiscale oppressivo
E allora cari amici
Sbagliano
I politici
Quando tante dono di spiegare questo corso naturale delle vicende umane cioè la libera iniziativa
Ai loro schemi preconfezionati ai loro disegni politici passiamo le piegare le volontà umane a quello che loro ritengono che si Chiatti il bene sociale generale
E invece e qui mi viene in mente un altro grande studioso di economia Adamo Smith ormai sono due sei coliche Smith ci ha insegnato che l'economia si sviluppa e si deve sviluppare liberamente perché esiste una mano invisibile che tutto mette in equilibrio tutto aggiusta che punisce il ladro e disonesto che premia il lavoratore che con scrupolo con coscienza produce
E allora cosa va detto accerti politici che vorrebbero ingabbiare stata rizzare collettivi Bizarre tutt'pianificare tutto le famose pianificazioni di stampo sovietico che sono negazione non solo da libertà ma della dignità umana
Ebbene ogni produttore
è animato e spinto dà una mano invisibile a rottura fare sempre meglio a migliorare la qualità e la quantità del prodotto
A moderare i prezzi per evitare la concorrenza quindi per rispettare quelle regole elementari della competizione insomma nel mercato esista è un ordine naturale delle cose che va rispettato e il sistema fiscale
Non può non tener conto di questo dato di fatto di questa promessa non può forzare la mano non può creare una assurda paradossale rincorsa della spesa pubblica per
Pareggiare ecco le entrate sempre insufficienti la spesa pubblica che cresce in continuazione e c'è questa affannosa ricerca di questa questo apparecchio torchiato fino all'inverosimile coloro che producono
O coloro che posseggono una casa o un'automobile o qualunque altra azienda soprattutto piccola media artigianale che fa mille sacrifici per per sopravvivere aperta lavoro disoccupati
Di allora porre conclude subito il regime fiscale italiano
Da molti anni non da ieri da molti anni a questa parte
Cioè è uscito fuori da questo schema armonico tipi parlavate amo Smith è uscito fuori da ogni logica elementare
Da ogni criterio
Che dovrebbe essere conosciuto da tutti anche nel profani dell'economia
Perché questo
Perché è un regime tributario che
Ha perseguitato e perseguita tuttora il popolo dei produttori nel libro di dell'amico dei marchi mi ha colpito una frase non citarla
Bellissima perché ecco come Giovenale ridendo castigata Moraes ente marchi dice ma guardate avete mai riflettuto che la parte la tassa sulla partita Iva
è una tassa che i produttori incredulità caro cadere quella grande privilegio tra virgolette di pagare un'altra tassa che sarebbe lesiva quindi c'è una specie di doppia presa per i fondelli
Si comprende penso penso che in in altri paesi democratici liberali
Del mondo non esista questo balzello che mi sembra proprio di marca d'inciampo medievale mi sembra qualcosa che abbia a che fare con i miei
Di di don Rodrigo dell'Innominato insomma le imposizioni sopraffazioni su coloro che cercano soltanto di produrre e di dar lavoro ai disoccupati
Ebbene dai ceti medi
Chiamiamoli meglio dai ceti produttivi Jerome produttori soltanto pronti tutti producono il produttore può essere imprenditori titolari di azienda ma il ceto al ceto produttivo parti anche un pittore uno scrittore un musicista cieco o che non hanno un'azienda ma che producono quindi in senso più ampio ai ceti produttivi cosa sta emergendo negli ultimi tempi soprattutto oggi alla vigilia di queste elezioni generali
Beh sta emergendo un invito un pressante invito a quello che sarà il futuro governo quello che sarà formato dopo il ventuno aprile a che cosa un invito apprendere le forbici e a tagliare le spese pubbliche suppone fu due inutili e sono tante tantissime e al bilancio dello Stato se ne contano tante dispense improduttive quelle che ricordi mi chiamo spese non qualificate perché non sono e non saranno mai in grado di creare nuovi posti di lavoro
E allora questa rivolta dei ceti produttivi non deve restare a livello verbale retorico dei tre trasformarsi in una ai scossa
Contro una burocrazia che
Ed il poco parassitaria contro un un gruppo di burocrati che
Percepisce stipendi faraonici trattabili che servono soltanto ad alimentare certe clientele che fanno comodo a certi personaggi della classe politica
Una classe politica che non solo è statalista
Ma anche liberticida perché non si accorge che la propria cecità intellettuale che colpendo le piccole e medie imprese colpisce la spina dorsale dell'economia di ogni Paese e allora questa Class
Se politica di cui parliamo abbiamo capito tutti a quale abbiamo una classe che per quarant'anni ha gestito l'ho toccato con vista diciamo chiaramente che ha gestito la cosa pubblica in Italia questa classe politica deve essere denunciata chiaramente apertis verbis senza bizantinismi senza giri di parole
Perché a
Si governato il Paese da cinquant'anni a questa parte si oggi ci troviamo in una situazione così drammatica dobbiamo dobbiamo anche a questi signori è bene e ora di dire
Basta alle rapine fiscali che sono fatte non soltanto sul profitti degli imprenditori ma anche soprattutto sui salari sulle buste paga però preoccuparci anche di quello soprattutto di quello che noi manteniamo sempre la nostra fede verso ideali che sono sacri a Salvemini ma saranno sacri sempre a tutti i democratici liberali della storia d'Italia lo possiamo mai trascurare gli interessi del contadina ma del Sud o degli operai del Nord è una buona volta speriamo che questi interessi coincidano anziché diverge
Ebbene
Non è giusto
Far vivere in una situazione di angoscia angoscia costante
Milioni di produttori assillati da uno stress psicofisico causato da un regime fiscale che bisogna definire medievale
In conclusione il movimento Gaetano Salvemini che ho l'onore qui di rappresentare porge un affettuoso saluto ai club Pannella Riformatori a Mariano Giustino al Mico Luigi De Marchi a tutti coloro che credono ancora nonostante la triste situazione in cui diamo credono ancora nella nel sveglio nella nella rinascita
Di questo paese speriamo che
I produttori in genere
Soprattutto i piccoli e medi produttori non si arrendano che si richiamino al motto Non mollare che fu sacro a Salvemini non arrendersi mai di fare
Dialetto ai provocatori di fronte i persecutori di ogni tipo da destra e da sinistra che sappiano continuare a produrre nella fiducia nella speranza possiamo dire
Che io direi invece nella certezza dipende tutto dalle nostre nel destino dipenda nostre mani ecco un'altra frase di Salvemini il destino non è già scritto da nessuno veda paterni nei dati altri l'idolo del destino e formato da pagine bianche what il riempire queste pagine dipende esclusivamente da noi dalla nostra forza di volontà ecco con questa formazione e concludo invitando tutti a sperare bene
Nonostante nonostante questo Paese sia rimasto ancora quell'Italia scombinata di cui Salvemini parlava oltre settanta anni fa perito
E io vorrei dare brevissimamente per un un paio di minuti la parola al la coloro che volessero
Replicare per la parola rigide a proseguire marchi
Non è quattro
Dunque anzitutto brevissimamente volevo sottolineare che essi dobbiamo sottrarci agli stereotipi di destra o di sinistra o di centro ma resta secondo me immortale e per fortuna
La eterna l'antitesi classica tra conservazione e innovazione che io non intendo demonizzare la conservazione che ha spesso una sua funzione c'era un bellissimo titolo di uno scrittore italiano hanno che andò in Russia Point trovato dallo stalinismo riuscì a vedere quello che si facevano vedere era Carlo levi però riuscì a intitolare questo libro in modo magistrale perché lui si era goduto la Russia antica che scrisse il titolo fu il futuro ha un cuore antico e patetico che identificasse il futuro nello stalinismo
Ma è molto poetico che sapesse cogliere questa qualità Barletta del passato per alimentare un futuro creativo quindi non li non demonizza la conservazione ma resta questa antitesi centrale innovazione e conservazione e se noi guardiamo qualunque Paese qualunque situazione politica
Compresa la nostra sono convinto che vediamo che ci sono forze conservatrici che possono sempre di sinistra anche se a volte si dichiarano di destra quindi che questa grande spartiacque e trasversale alle forze politiche esistenti ma va rispettata e e diciamo e sempre lucidamente individuale secondo punto schiere si è parlato di stereotipi che io attribuire a al ha il ceto dei produttori diceva Della Vedova io sono molto meno ottimista di De Marchi sullo spirito liberale dei produttori ebbene io invece insisto nel mio ottimismo ma non per un una scelta diciamo preconcetta o perché ho bisogno di innamorarmi di qualche cento ma perché credo di avere in questo libro portato le prove sì statistiche attraverso i sondaggi demoscopici che gli elettori dei partiti conservatori non sono conservatori e sono invece proprio questi ceti che operano nel privato e che vogliono difendere i loro interessi ma non si arrendono alle ideologia conservatrice non sono quindi teoriche mie personali voglio anche dire che questa mia ipotesi anzi Teoria io la conforto con la mia formazione professionale che come SAP cioè quella di psicologo clinico ma anche sociale ebbene se noi ci domandiamo un attimo perché il eccetto produttivo e tendenzialmente liberale non progressista chiamatelo come vuole innovatore secondo me ci sono delle precise ragioni di Psicologia vocazionale e cioè chi affronta la libera iniziativa la l'intrapresa è una persona intrinsecamente portata all'indipendenza intellettuale ha fiducia nelle proprie forze non teme il confronto con la realtà e per lei è favorevole alla creatività perché se in perché è lì che può esprimersi nel libero mercato e quindi direi che anche per ragioni ambientali proprio quelle del libero mercato è portato all'innovazione per e se non è capace di innovazioni se non è aperto alla modernizzazione va fuori mercato esattamente opposta la condizione del burocrate che tende a cercare la sicurezza l'autorità delegata dall'alto
Eccetera eccetera
Quindi non sono secondo me ottimistiche visioni sono ipotesi scientificamente fondate in parte fa limitate sono ben felice se ne troveremo anche in Italia la conferma uno dei miei sforzi e di promuovere ricerche in questo campo
Dove invece sono apertamente critico con le posizioni di Benedetto Della Vedova e quanto
Sempre in un'ottica che io considero un po'illuministica ma caratteristica della movimento dei riformatori Lulli mentre fondo credo che condivida il mio desiderio di trovare un'alleanza con i ceti produttivi però al tempo stesso come cerca questa alleanza bastonare Antony anzi secondo me è una contraddizione profondamente priva di realismo politico io condivido il tuo obiettivo della vedova di arrivare a una società liberista in modo per integrale e radicale
Ma non possiamo fare un referendum che bastona i ceti produttivi di cui stiamo dicendo che stanno a stento sopravvivendo in questo Paese
Bisogna prima a fondare questa alleanza e poi certo portare questi ceti produttivi che si avranno dei segnali di libertà dall'apparato dello star top potranno tirare il fiato ma come si fa a pretendere che delle persone che rischiano a pranzo e a cena il fallimento diciannove venne Siviglia apriamo la strada ai nuovi arrivati
Che come diceva il presidente Mao che cento che cento fiori Fiorini Scano e cento scuole contengano liberamente amici miei questa accerto che è l'obiettivo ma non possiamo pretenderlo oggi in questo modo traumatico da una categoria che rasenta ripeto l'asfissia quindi questa è una dissenso che io e Della Vedova abbiamo ma grati al mondo è bello perché è vario per carità
Sono voglio chiarire che a mio parere movimento riformatore deve aprirsi ha una visione più realistica di questa alleanza con i ceti produttivi ma chiaramente condivido con lui che l'obiettivo deve restare quello ultima cosa e poi chiudo se no facciamo un secondo intervento è proprio questo termine produttori
Per me è una cifra chiamateli come volete io per produttori intento certi oggetti creativi e produttivi
Però per parlare della rivolta di qualcuno avevo bisogno di una parola sbrigativa e ho parlato di Rivolta d'i produttori vi voglio ricordare che del resto il termine produttore e produttivo è riferito anche al mondo
Della cultura al mondo della creatività da un grande sociologo e psicologo che fu Erich Fromm che parla apertamente appunto di personalità produttivo colpi occhio ciò vi ringrazio eroiche circa
Tornare anche l'Olivetti
Sì brevemente perché alla fine spento io volevo semplicemente ricordare una cosa no e non non è non voglio assolutamente che passi Lille l'idea che la Confesercenti insomma sia un'organizzazione assistenzialisti da o o che miri voglio dire alla protezione e alla tutela dello Stato voglio semplicemente ricordare che noi nell'ultima finanziaria abbiamo proposto al governo l'eliminazione della delega contenuta nella legge di accompagnarmi nella finanza e che prevede il famoso provvedimento di prepensionamento dei commercianti un provvedimento avversi quale siamo stati critici siamo tuttora critici quindi questo è voglio ancora ricordare che in tema ecco di liberalizzazione e di mercato noi siamo stati per esempio favorevoli a dico detti provvedimenti Cassese sul silenzio assenso sulla denuncia di inizio attività che consentivano ecco questo Mary con questo mi ricollego a quello che diceva in maniera molto molto lucida il professor De Marchi che davano all'operatore dei margini di libertà davo consentivano all'operatore di muoversi liberamente mercato mantenendo però un numero un un un quelle regole sufficienti ha a che il mercato non si trasformasse che non in un in un mercato senza regole selvaggi in una giungla non siamo
Guardi io le faccio guardi io le faccio l'esempio a Fiumicino a firma le faccio un esempio raro un attimo facciamo concludendo allora Maranghi nell'o no no io io no avvio chiuso voglio voglio semplice non le faccio un esempio concreto a Fiumicino stanno realizzando un centro commerciale di cinquantasette mila metri quadrati io nell'invito a riflettere che significa questa costruzione in termini di impatto ambientale che significa questa Rizzo azione in termini di che diciamo di depauperamento delle se è di quella comunità e il nel nelle stiamo stiamo calcolando siamo facendo gli studi dei stiamo riportando studio di carattere nazionale li stiamo riporta andò su quella su quella comunità noi prevediamo che nel giro di pochi anni nel giro di pochi anni
Acustici va bene va be'grazie
Ringraziamo tutti arrivederci
No