Assemblea Generale dell'Associazione Industriali bresciani

Allora fino alla nostra Assemblea
Volevo dirvi che come sapete
Scendendo non è mio ma è una felice intuizione
Dieci anni fa proprio in occasione del novantesimo anniversario dall'associazione la presidenza deciso di attribuire un riconoscimento anche formare tutti
Gli imprenditori
Che era più
Anni dando lustro
Alla nostra associazione l'industria bresciana credo rappresenta
Oggi in Libia con questa tradizione festeggiamo tredici colleghi che pur avendo più di settant'anni
Salgono ancora ogni giorno dietro la loro scrivania in Asia da alla guida dell'azienda
Lasciatemi dire che è un esempio sorprendente
Tiro ingerita imprenditoriale e di attaccamento all'azienda
Questi tredici imprenditori sono in fondo anche la spiegazione delle ragioni
Che hanno determinato la crescita nella nostra provincia e della sua intera economia ciò a cui abbiamo voluto con questa semplicissima cerimonia onorarli
Esprimere un segno visibile per la loro tenacia per la loro intelligenza imprenditoriale e per la loro dedizione al lavoro
A questi amici assieme all'attestato dal ricordo che il consiglio loro come presidente dall'associazione
Vanno la riconoscenza e la Mini e l'ammirazione di tutti noi
E siamo ben lieti di festeggiarlo di oggi
Dottor Rasmussen per favore fa microfono a chiamarmi grazie
Sì
Comincia ma la cerimonia dando la precedenza alle signore
La prima premiata e la signora Teresa Soresina l'amministratore unico del carissimo caseifici e il fantino tengono Sagliano
Alla signora edilizie Silvana Titini Bonometti amministratore unico delle Officine meccaniche Rezza che insegna
Non c'è la premiazione Grande Ufficiale Luigi Becchetti procuratore generale nella Becchetti Angela Baldi Lumezzane
Cavalier Giovanni Bucci presidente della Busi Giovanni S.r.l. di Botticino
Mi commendatario Guido evocare amministratore unico della commetterà di Villanova
Il signor Giuseppe Castellini presidente della Castellini Officine meccaniche di Cazzago
Il signor Costanzo combini presidente della commissione di Castel Mella
Monsignor Luigi facenti presidente del calzificio Itala facenti di Bagnolo Mella
Il signor Giuseppe Ghirardelli amministratore unico della Ghirardelli officina meccanica viagra
Signora Angela Montini amministratore unico della forma di Pralboino
Il commendator Giovanni muratori presidente dell'ANC ti Hesperia di Borgosatollo
L'ingegner Giuseppe Pasotti il vicepresidente e consigliere delegato delle industrie passatemi Bressan
Cinema la prima insieme con il signor Bernard Perotti più conosciuta come Dino presidente dell'AOC nega di Sarezzo
Oggi
Autorità signore e signori cari colleghi
Credo sia la prima volta da molti anni a questa parte
Che l'assemblea degli industriali bresciani non vedrà sul palco dalla presidenza
Il Presidente del Consiglio il ministro dell'industria
O comunque un esponente di governo
Questa nostra scelta un preciso significato
Desideriamo infatti mettere al centro dalla nostra attenzione
E delle nostre riflessioni alla vigilia del primo centenario dalla nostra associazione
I nostri problemi i problemi delle nostre aziende
La presenza del nuovo presidente di Confindustria Giorgio Fossa
E dal presidente del primo gruppo industriale italiano Cesare Romiti
Intende rimarcare nelle nostre intenzioni
Proprio questo aspetto
L'importanza dell'impresa di ruolo ineludibile del sistema imprenditoriale
Nel processo di sviluppo dell'economia e la crescita civile e sociale del nostro Paese
All'amico Giorgio Fossa oggi alla sua prima uscita
In un'Assemblea territoriale dopo il suo insediamento ufficiale di quattro giorni fa a Roma
Voglio riso rivolgere anche a nome di tutti gli industriali bresciani
Un sincero ringraziamento ed un vivo curioso
Lo ringrazio metto perché la sua presenza qui testimonia la sua vicinanza agli amici bresciani
Il sentirsi uno di noi
Un imprenditore figlio di una provincia industriale che come la nostra è fatta per oltre il novanta per cento di piccoli e medi imprenditori in perfetta simbiosi con la grande impresa che costituisce in molti casi un volano imprescindibile
Un augurio perché assume la presidenza di Confindustria in una fase di particolare complessità di grandi trasformazioni
O non Curio al quale aggiungo una convinzione l'amico Giorgio riuscirà ebbene a portare la nostra confederazione al traguardo del due mila
Io che lo conosco vi assicuro che ne ha le capacità e lo ha già dimostrato
E non gli mancherà certo il sostegno convinto di tutti noi io l'ho già assicurato
Al presidente Romiti desidero esprimere insieme ad un cordiale saluto di bentornato a Brescia
L'amicizia e la stima degli industriali bresciani per la sua persona
L'apprezzamento più vivo per quanto FIAT Iveco rappresenta per la nostra Provincia
Insieme all'auspicio che il ruolo del nostro più importante gruppo industriale anche qui a Brescia si consolidi e si sviluppi ulteriormente
E a proposito di Telco ringrazio sentitamente anche il dottor Boschetti e che riteniamo ormai un amico consolidato
E anche a noi trasmettiamo la nostra speranza perché il gruppo continui a procedere in termini prospettiva come ha fatto fino ad oggi
Caro dottor Romiti sono doppiamente lieto riaverla qui tra noi oggi
Nei momenti
Che possono sembrare più difficili
Per eventi esterni non governabili
La sua presenza qui oggi rassicuro il segnale più evidente che una sua profonda serenità
Con analoga serenità
A nome mio e a nome dell'imprenditoria bresciana le esprimo la più totale solidarietà
Inoltre Shani
E attendiamo con fiducia
Perché sappiamo che la sua dirittura morale e la sua correttezza nei comportamenti
Verranno riconosciuti nel sedi istituzionali istituzionalmente competenti
Alle quali evidentemente guardiamo con trepidazione ma facendo vi totale affidamento
Brescia doppiamente soddisfatto dalla sua presenza qui e ripeto la nostra più totale solidarietà
Qui con noi non ci sono uomini di governo sul palco dicevo non ci sono politici
Gli esponenti delle istituzioni della politica siedono infatti nostri graditissimi ospiti nelle prime file di questa sala
E comunque la politica non può essere che il lei motiv delle nostre riflessioni
L'interlocutore principale di un'organizzazione imprenditoriale e qual è la nostra il destinatario privilegiato delle stanze e dalle proposte dell'industria
Poco più di un mese fa
Il Paese ha votato
Elezioni anticipate per la terza volta consecutiva
A dimostrazione che il tormentato periodo dalla transizione politica del passaggio cioè dai vecchi assetti politico-istituzionali alla cosiddetta Repubblica non è né facile nel dolore
Ed è tutt'altro che incompiuto perché molto cambino rimane da percorrere per arrivare alla nuova Italia
Con le reazioni politiche del ventuno aprile il Paese ha scelto un Governo stabile per i prossimi cinque anni o almeno così noi ci auguriamo
Un Governo di centro sinistra
Che per la prima volta nei cinquant'anni della storia repubblicana vede presenti esponenti l'ex partito comunista
Così come una forza politica che si richiama ancora esplicitamente all'ideologia marxista
Fa parte dalla maggioranza parlamentare sulla quale il governo poggia per di più con un ruolo determinante uno dei due rami del Parlamento
Certo la squadra che Romano Prodi ha varato è costituita da figure di primo piano di comprovate capacità e competenza nei settori che sono chiamati a guidare
Anche alcuni segnali di razionalizzazione della struttura come l'accorpamento del Tesoro del Bilancio
Sotto la guida di Ciampi vanno nella giusta direzione che è quella come ricorderete che noi avevamo auspicato in passato
Il discorso programmatico di Prodi al Parlamento non sono pochi passaggi che come imprenditori possiamo condividere che ci inducono a nutrire una se pur cauta fiducia
Sulle capacità del nuovo governo di mettere finalmente mano al risanamento del Paese con un punto soprattutto credo debba essere considerato di particolare rilevanza
Quello dove viene prefigurato il rilancio del Patto per il lavoro
Quell'intesa per l'occupazione e lo sviluppo che già aveva preso le mosse dagli accordi triangolari del novantadue novantatré sul costo del lavoro
Un patto
Cari dando priorità al metodo della concertazione
Evidenziato anche dal presidente fosse nel suo discorso di insediamento
Riesca a coniugare la crescita delle imprese lo sviluppo economico la reazione di nuovi posti di lavoro
Ma lo scenario politico in cui dovrà misurarsi Prodi non è privo di ombre
Ce ne rendiamo perfettamente conto
Così come ci rendiamo conto del fatto che non ci si possono aspettare soluzioni miracolistiche
I problemi ereditati sono molti vedo gestionali non sono né moderna né efficienti
Il gusto del buongoverno e da troppo tempo desueto
Gli industriali bresciani tuttavia vogliono guardare con fiducia e speranza al nuovo che si propone per valutarlo e giudicarlo nei fatti e nei comportamenti
E non per i primi cento giorni e per i primi provvedimenti perché non ci interessano gli annunci negli spettacoli
Bensì gli orientamenti materie di politica economica e di politica Industry industriale che l'esecutivo vorrà parare
Come dire se due anni fa subito dopo la costituzione del governo Berlusconi
Confermo oggi anche al governo Prodi
Che ha lasciato il tempo per operare senza indugi ma in maniera ragionata colla composto consapevolezza che i problemi vanno risolti
Senza il parossismo delle apparenze
E del eccitanti e smog ostentato
è un'apertura di credito che non vuole precostituire ovviamente un alibi per nessuno volersi porre le condizioni perché ognuno possa assumersi venti al popolo italiano la piena personale e diretta responsabilità politiche
Sono ancora convinto come allora
Della necessità della ricostruzione morale politica ed economica del nostro Paese
E noi imprenditori vogliamo riproporre questa esigenza che reputiamo ineludibile
Il risultato del ventuno aprile pone quindi non poco interrogativi a cominciare da quelli sulla fragilità dalla coalizione uscita vincitrice dalle urne
Perché non mi pare ci sia una maggioranza solida e che ci sia invece bisogno di una politica di alleanze tra forze eterogenea che al loro interno hanno purtroppo già fatto registrare dissonanze divisioni sia politiche e programmatica
E già queste prime avvisaglie di di museo cernita politica si vanno crescendo
Le preoccupazioni che da tempo andiamo segnalando
Ce la faremo ad entrare in Europa
Riusciremo a restare agganciati al treno delle altre lo dello sviluppo economico internazionale
Potremo finalmente costruire un Paese moderno ed efficiente
L'esperienza del passato anche se recente non ci incoraggia ma è anche vero che negli scenari che ci impongono il cambio del millennio
L'avvento dell'unione economico monetaria e la competizione globale
Non c'è posto per ciò che è stato
Non è con il passato infatti che dobbiamo vogliamo misurarci
Vogliamo guardare avanti alle sfide del futuro
Sembra che come noi imprenditori abbiamo sempre sostenuto si possono vincere sui mercati non solo e non tanto incrementando il tasso di competitività delle singole imprese piccole o grandi che siano la sfida dell'Europa e del due mila ormai alle porte come tutti sappiamo tra sistemi Paese
Tra sistemi integrati nei quali tutti agende private i gruppi pubblici
Banche centri di servizio istituzione pubblica amministrazione management e alta burocrazia lavorano in forte sinergia per un progetto Paese intelligente condiviso
Abbiamo quindi bisogno lo ripeto di quel progetto di ricostruzione che ho citato
Per il quale
Per quello che ci compete vogliamo dare tutta la nostra disponibilità il nostro contributo il nostro impegno
è giunto il momento io credo di lavorare con serietà con serenità ma con determinazione compiendo le scelte necessarie quelle che qualificano in sostanza la classe dirigente
Occorre in altre parole a che il nuovo Parlamento il nuovo governo uscito dalle urne del ventuno aprile scorso
Colgano la doppia occasione favorevole del mandato popolare appena espresso
E di una congiuntura economica che ha fatto registrare positivi risultati
Per sciogliere con rapidità con decisione con fermezza i nodi ancora risolti irrisolti
Affinché alle condizioni che stanno facendo registrare una pesante frenata possano essere positivamente superate ed in tempi brevi
è tempo di scelte nette
Per dare risposte concrete alla domanda di lavoro soprattutto nel Mezzogiorno per risanare i conti dello Stato per rimettere in moto quel processo di sviluppo complessivo del Paese che sembra essersi inceppato
Ma consentitemi la franchezza dell'imprenditore di una provincia del cosiddetto North avanzato
Io sono convinto che
Se non prima
Almeno insieme a questi problemi vada affrontata come molti osservatori hanno evidenziato la questione settentrionale
Io credo che il voto di protesta del Nord Est
Non debba essere considerato un fenomeno da sottovalutare o da esorcizzare
è invece un dato da analizzare un problema da risolvere prima che la situazione diventi più complicata si facciano ancora più profonde le divisioni tra il nord e sud del Paese
Certo
Il linguaggio duro gli slogan eversivi del leader del Carroccio possono sconcertare
Anche a voi non piacciono le minacce secessioniste che nemmeno certe tentazioni velleitaria mente localistiche che frammentano i problemi e lo stacco no la loro soluzione
Anche noi siamo convinti che i problemi non si affrontano e tanto meno si risolvono con le miopie con gli egoismi con gli individualismi esasperati con le partenze parcellizzazioni sociali con le contrapposizioni etniche via si affrontano in DVD individualmente stando fuori dalle associazioni ed alle regole come dimostra in questi giorni la vicenda dei calzaturieri terzisti
I problemi
Il problema del nostro Paese deve essere affrontato con equilibrio con un approccio attento all'aspetto dalla socialità e della solidarietà senza i quali l'uomo viene meno la sua natura più nobile
Occorre che si comprenda che la stragrande maggioranza di coloro che pongono la questione settentrionale non cerca separazione non coltiva volontà di privilegi non vuole attentare all'unità nazionale
Esprime soltanto il desiderio di un governo che governi con equilibrio buonsenso che compia le sue scelte sulla base delle necessità reali e non su quelle naturalistiche
Che Totti le zone industriali delle infrastrutture necessarie a vincere la competizione
Ed a sostenere la bilancia dei pagamenti che dia sicurezza agli imprenditori dei cittadini restituendo le loro città sicure visibili che assicuri lo stato sociale a chi ne ha bisogno
Che dia solidarietà vera a chi versa in situazioni di disagio
Che aiuti chi soffre
Che assicuri l'amministrazione della giustizia che deve essere rapida
Perché dopo anni anche la migliore giustizia e già meno giusta addirittura inutile
Così si innesca la questione settentrionale ed occorre finalmente che venga marcato dalla nuova leadership nazionale il segno di una volontà politica diversa attenta efficiente che vuole incidere sulle situazioni che più da vicino toccano i cittadini
Prodi di fronte a sé ha un compito davvero non facile
Non possiamo infatti nasconderci che la soluzione dei tanti problemi che affliggono l'Italia devono necessariamente passare attraverso un processo di profonda riforma dello Stato di duecento di decentramento democratico del potere diverso da lì di razionale sburocratizzazione di vero ed efficiente federalismo che salvi insieme le due italie
Ora sempre più distante
Che passa attraverso un processo di razionalizzazione e di semplificazione delle norme fiscali abbinato ad una lotta all'evasione che colpisca davvero la realtà le realtà parassitarie del Paese
Cioè devono passare attraverso una rigorosa politica di risanamento dei conti pubblici che al di là dei diciotto mesi di sacrificio
Imposti al Paese caratterizzare il bilancio
Inferta finalmente la tendenza della spesa ed elimini gli sprechi
Un programma organico di difesa di incremento dell'occupazione in particolare di quella giovanile nelle regioni meridionali anche attraverso una politica di rilancio la formazione professionale e di riforma della scuola
Deve passare necessariamente anche attraverso una politica attiva per il rilancio degli investimenti attraverso il sostegno concreto alle piccole e medie imprese
Attraverso una politica forte
Di forte potenziamento dalla ricerca dello sviluppo tecnologico che si inserisca nel più ampio contesto della modernizzazione del Paese
Attraverso il ricorso al fondo ricerca applicata per le piccole e medie imprese ed il contestuale potenziamento dei centri l'innovazione dislocati nel territorio
Finalizzandola gli investimenti di sostegno al trasferimento tecnologico
Deve passare anche attraverso la riforma del sistema contributivo
Per ricondurre entro rapporti più equilibrati il delta tra costo del lavoro
Troppo alto per l'impresa
E la retribuzione netta troppo bassa per i lavoratori
Una diversa politica creditizia
Che prenda finalmente atto dell'esistenza di tutte le condizioni che ci sono per tagliare il tasso ufficiale di sconto in misura consistente che noi indichiamo almeno in due punti percentuale
Ulteriori ritardi nell'adozione di questo provvedimento
Oltre a restare oscuri né alle motivazioni rischio di accollare al sistema delle imprese un pesante fardello
Che ostacolerà in modo altrettanto pesante il consolidamento del positivo biennio scorso come la stessa OCSE appena confermato rivedendo al ribasso le stime l'incremento del prodotto interno lordo
Su questo stesso piano
Inoltre bisognerà cancellare il fenomeno dei due tempi nella variazione dei tassi
Per cui all'aumento del Tours
Le banche fanno seguire un contestuale aumento dei tassi
Dei tassi passivi praticati alla clientela mentre alla diminuzione del flusso non corrisponde analoga e contestuale diminuzione dei tassi
Che avviene sempre in tempi differenti a volte parziale e che a volte manca addirittura del tutto
Chiedo scusa se
In questo frangente mi ripeto e chiedo scusa a chi mi ha sentito più volte intonare questo ritornello ma io credo che occorreva introdurre questo criterio in termini di automatismo equilibrato e trasparente
Caro Giorgio questa è una precisa richiesta che ti affidiamo sulla quale investiamo la tua responsabilità di presidente di Confindustria
Ma al di là dei singoli punti che ho toccato
E certo che un passaggio fondamentale per la ricostruzione del Paese per il suo ingresso a pieno titolo nell'Europa del Duemila
Almeno quanto lo possono essere un buon programma di governo una congiuntura economica internazionale favorevole un ragionevole periodo l'instabilità politica
Può fondarsi soltanto su una collaborazione attiva tra le forze di del Paese
Il governo le imprese e le forze sociali
Occorre un lavoro comune un grande sforzo condiviso per far uscire l'Italia dalle secche in cui si trova e per farne un Paese moderno non voglio insistere più di tanto su questi aspetti perché l'amico Fossa
Spiegherà qual è il volo di Confindustria e quale ruolo intende svolge rispetto al nuovo governo dal Governo e alle sue scelte
Io su questa stessa lunghezza d'onda
Ritengo opportuno fare alcune rapide riflessioni su quella che è stata la nostra esperienza di imprenditori qui a Brescia
Nella provincia in cui
In una qualche misura sia andato prefigurando l'accordo di centro sinistra che ha poi portato a livello nazionale alla nascita e all'affermazione dell'Ulivo
Debbo dire subito che la politica del dialogo del confronto aperta di comune intesa tra il mondo dell'economia e delle istituzioni locali ha sostanzialmente pagato
Tra alti e bassi
Non senza difficoltà e con qualche contrasto certo
Ma posso confermare quanto delineato già nella nostra assemblea dello scorso anno
Il rapporto dialettico ma costruttivo con l'amministrazione comunale con la Provincia e con la Camera di Commercio ha finalmente sostituito una lunga stagione di incomprensioni e di polemiche dire che le migrazioni e di diffidenza
Ora finalmente gli elenchi delle doglianze e ai cataloghi delle cose non fatte
Si sono sostituiti i documenti con le proposte e i progetti di soluzione dei problemi
Ai proclami e alle denunce sia andato sostituendo il confronto continuo pacato concreto sulle cose da fare
Un confronto che si va realizzando nei lavori della Consulta economica Comino comunale ed in quella provinciale
Passi avanti
Hanno così compiuto verso la soluzione alcuni dei problemi che più stavano a cuore al mondo imprenditoriale
Cito per tutti il problema del polo espositivo di Brescia dalla sua localizzazione a Ovest della città nell'ambito del piano regolatore e della sua revisione
Si sta lavorando concretamente positivamente in collaborazione con le Ferrovie dello Stato per il polo logistico integrato integrato per l'interscambio delle merci
E a questo proposito debbo dire che
Finalmente dal tre giugno diventerà operativa a tutti gli effetti
La linea Brescia Roma nel famoso Pendolino
Ringrazio molto il nostro sindaco l'avvocato Martinazzoli dall'interessamento e per l'impegno che ha profuso in questa direzione
E anche le Ferrovie dello Stato per i buoni rapporti che da tempo caratterizzano
Il nostro modo di confrontarci
Su altri temi di rilevante interesse c'è bisogno di lavorare ancora
Ancora non si profila una soluzione per le aree industriali dismesse ma io sono certo che con i rapporti di interscambio di dividendi sedute anche questo io credo che si potrà a trovare un interesse di comune accordo
Così come sono in attesa di un ulteriore definizione in vista del loro della loro attuazione del piano territoriale di coordinamento i progetti relativi alle infrastrutture viarie dalla Provincia
Il progetto della metropolitana di Brescia che proprio in questi giorni dovrebbe registrare un'insperata accelerazione con l'intesa tra Comune servizi municipalizzati Regione Lombardia
Io voglio sperare che questo protocollo che l'assessore regionale nei prossimi giorni da sottoscrivere con istituzioni locali non sia una comodità per dilazionare i tempi e per smussare le polemiche io credo che Brescia in termini lungimiranza non può nel modo più assoluto rinunciare un progetto di questo tipo
E quindi come accennavo non tutto ancora fila liscio non tutto marcia come dovrebbe
Anche perché devo ammettere che non sempre il sistema imprenditoriale bresciano si pone come interlocutore unico e quindi autorevole nei confronti dall'istituzione
Ma dobbiamo ora riconoscere che agli imprenditori e le diseconomie che penalizzano le imprese bresciane
Hanno la loro origine più a Roma la Milano che a Brescia
Che pur continua a pagare un alto prezzo a lustrini di precedente non governa
Roma forse non è proprio padrona come sostengono gli slogan di Bossi
Ma è certo che se dovessimo anche noi applicare il criterio di quanto la nostra provincia paga lo Stato imposte tasse e balzelli vari editato in cambio ne riceve in termini servizi di dotazioni infrastrutturali
Constateremo sicuramente che lo squilibrio ha dello scandaloso
Ma Milano per converso non brilla
Brescia spinge con forza
Da molto tempo ormai per la soluzione del problema delle discariche anche nei confronti della presidenza Formigoni ma non c'è traccia di soluzione
Neanche per quelle monouso per le polveri nella siderurgia per le quali si potrebbe agire sulla base della normativa vigente
Siamo rammaricati per questo anche per la scarsa sensibilità politica che questo atteggiamento lascia trasparire
Ed auspichiamo la delega operativa a favore dalla Provincia
Per evitare che Milano dopo Roma diventi a sua volta padrona
Nonostante tutto nell'anno appena trascorso le imprese della nostra provincia hanno vinto ancora la sfida della competizione
Anche novantacinque è stato un anno di ripresa nell'apparato manifatturiero un anno di conferma delle capacità dell'impresa bresciana piccole e media di stare sui mercati di tutto il mondo
Anche se proprio nell'ultima fase
Si sono manifestati pesanti segnali di rallentamento segnali che avevo già a dicembre resi pubblici attraverso la conferenza stampa che hanno purtroppo in questi primi mesi del novantasei ottenuto un'ulteriore conferma dalle cifre
E in effetti
La proiezione su base annua dei principali indicatori economici
Ha potuto rilevare che nel novantacinque la crescita degli ordini della clientela seppure sostenuta risultato inferiore rispetto a quella registrata nell'anno precedente con un più undici virgola tre per cento sia per la domanda esterna che per quella esterna a fronte di un più diciassette per cento e un più ventidue per cento rispettivamente degli anni precedenti
Il livello di utilizzo degli impianti è leggermente aumentato toccando la media del settantanove per cento
Con una punta addirittura all'ottantuno per cento nel trimestre aprile-giugno rispetto a settantasette per cento dal novantaquattro
Così come il portafoglio ordini che ha assicurato cinquantasette giorni produzione
Contro i cinquantacinque giorni del novantaquattro
Un dato particolarmente significativo che conferma quella che è la struttura tradizionalmente export oriented dell'industria bresciana
La quota di produzione destinata ai mercati esteri è stata del trentacinque virgola sette per cento
Sul fronte dall'occupazione i dati pur tra qualche preoccupazione hanno offerto una soddisfacente conferma la buona tenuta del sistema economico bresciano
Già conosciuta nel precedente anno
Si è registrato un saldo positivo di circa nove mila lavoratori nell'industria e nel terziario rispetto agli otto mila cinquecento in più dall'anno precedente
Risultano invece aumentati gli scritti alle liste di collocamento
Quarantatré mila del novantaquattro contro i quarantacinque mila ottocento dal novantacinque cioè dall'anno scorso
è un dato che appare abbastanza paradossale
Lo scorso anno abbiamo infatti registrato a Brescia un vero e proprio crollo dalla cassa integrazione guadagni tant'è vero che l'ordinaria precitata è precipitata ottocentosettantasei mila ore
L'ottanta per cento in meno rispetto all'anno precedente
Mentre la gestione straordinaria pur consistente se fermata al ventitré per cento in meno nel novantaquattro
Come è noto gli interventi hanno riguardato i settori cui permangono alcune difficoltà strutturali come il tessile abbigliamento soprattutto il siderurgico nel quale sono state avviate le procedure lui smantellamento
Ma a parte queste soluzioni specifiche i dati sull'andamento del mercato del lavoro ci confermano quella che è un po'la sensazione diffusa non solo nel sistema delle imprese
Ma anche a livello più generale dell'opinione pubblica e cioè che nella nostra provincia godiamo sostanzialmente di una situazione vicino alla piena occupazione anzi
Le aziende sono state in modo sempre più faticoso la ricerca di mano d'opera specializzata qualificata e a volte persino generica
Ciò nonostante i quarantacinque mila ottocento iscritti alle liste di collocamento cioè dei disoccupati e dei giovani in cerca di prima occupazione sono lì a testimoniare a questo momento di difficoltà certo questi dati a mio avviso stanno a significare che c'è il problema è risolto di un maggior raccordo tra il mondo dalla scuola le imprese
Sono tanti anche a Brescia i giovani laureati e diplomati disoccupati che sono costretti ad accettare lavori precari USA e qualificanti
Dimostrano che c'è bisogno di riqualificare la spesa per la formazione professionale
E di rivedere la scelta della regione Lombardia con l'abbandono della politica la distribuzione a pioggia delle risorse
E il passaggio effettivo dalle deleghe in maniera all'ente territorialmente più vicino all'esigenza di formazione del sistema economico locale cioè alla Provincia
Ma questi dati dimostrano anche che c'è un problema di criteri di rilevazione dei dati occupazionali
Dall'andamento dalla congiuntura nei primi mesi dell'anno abbiamo di fronte alla prospettiva di una fase involutiva dello sviluppo economico
è un fatto che ci preoccupa ed al cui superamento tutti sono chiamati cooperare
Al Governo al Parlamento le istituzioni economiche e monetarie nazionali a partire dalla Banca d'Italia
Quale sarà il messaggio che in tema di politica monetaria conteranno le considerazioni dal governatore Fazio l'assemblea degli azionisti che si svolgerà tra quattro giorni
A Roma
Io credo che anche in questa direzione noi aspettiamo con ansia decisioni che vadano nella direzione giusta
Ma anche dalle organizzazioni sindacali tanto Roma tanto qui da noi a Brescia non ci aspettiamo collaborazione
A Roma perché le organizzazioni sindacali dei metalmeccanici
Chiedono duecentosessantadue mila mensili di aumento per il rinnovo del contratto
La richiesta si è accorta
Determinerebbe un incremento del costo del lavoro pari al dodici virgola sette per cento contro un'inflazione attorno al quattro per cento
Dicono i sindacati che si tratta in parte dal recupero della differenza tra inflazione programmata prevista dai contratti e questo è vero in parte però
Ma non dicono che questa differenza è stata anche recuperata con la contrattazione aziendale in cifra fissa e tra gli stessi contratti prevedono che nel calcolare Recuperi ed incrementi
Si debba tener conto dall'andamento del settore dall'inflazione importata e appunto dagli andamenti delle retribuzioni di fatto
Con il sindacato bresciano registriamo in onda oggi
Alcune situazioni di difficoltà
Continuo a credere che non serva a nessuno
Non serve certamente alle imprese che vivono e prosperano sul lavoro e non sul conflitto
Non serve ai lavoratori che sono alle ricerca di migliori condizioni di lavoro
E di prospettive di più ampio occupazione ed i più alti salari e non di scioperi
Non serve alla comunità bresciana che rischia di perdere occasioni di sviluppo o addirittura di disperdere un patrimonio industriale
Credo che sia necessaria cambiare registro nell'interesse di tutti
Credo che sia necessario fare quanto server per assicurare l'allocazione delle risorse né del nella nostra provincia
Perché soltanto dagli investimenti deriva il consolidamento dell'esistente e l'attivazione del nuovo anche in termini di risultato
Ma ciò non potrà avvenire se non pratica Remo relazioni sindacali equilibrate
Che riescono a conciliare gli interessi di tutti e che considerino prioritaria un fatto
Che lavora a Brescia non può avere regole diverse che a Bergamo o a Verona
Non in Cina o in India
Dobbiamo agitare in sostanza il pericolo del dumping sindacale
Tra i due termini a Brescia maggiori costi e minore flessibilità rispetto al resto del Nord industriale costo del lavoro e flessibilità devono essere fattori omogenei altrimenti gli investimenti si allocheranno sempre più spesso
A parità delle altre condizioni dove la gestibilità delle aziende maggiormente possibile
E da Brescia
Se continueranno a contare gli accordi che si fanno ma dalle fabbriche che si chiudono le parte parcellizzazioni produttive come rifugio tale flessibilità negate
Da dalla rigidità della sindacalizzazione
Noi offriamo e chiediamo al sindacato il rispetto delle regole
Prima di tutto di quelle legali e contrattuali
Si deve fare la contrattazione aziendale
Se si deve fare noi siamo pronti a farla secondo le regole
Se la contrattazione aziendale deve dare un salario variabile come stabiliscono i contratti non è corretto che CGIL a crederlo salario fisso
E non è neanche saggio perché chi c'è già
A produrre sul nostro territorio paga e resta
Ma chi non cioè non viene
E chi c'è già se deve diversificare piuttosto se ne fa
Ho notato da ultimo
Migliore astiosità
Una qualche maggiore ricerca di confronto io ho voluto positivamente ho valutato positivamente queste percezioni
Qualche segnale incoraggiante dire l'avevi intese bilaterali raggiunto nell'ambito delle norme sulla sicurezza del lavoro il noto decreto sulla seicentoventisei
Non è molto tutt'altro ma è moltissimo se il sintomo di qualcosa che può cambiare
E in questa direzione continua a guardare con grande speranza
Non ci muoveremo in questa direzione perché anche insegnare hanno la loro importanza cercheremo in questa fase di valorizzare questi spiragli queste aperture di dialogo
Per incanalare anche i rapporti con le forze sindacali verso un rapporto proficuo e foriero dei risultati positivi
Io voglio augurarmi
Che da questi spiragli di luce
Posso prendere le mosse una nuova fase delle nostre relazioni con il sindacato
Una fase di rinnovato confronto in sintonia con quanto avviene sul versante della politica e dalle istituzioni
Dicevo poc'anzi della necessità di fronte alla sfida dei mercati di un grande impegno collettivo verso il comune obiettivo la ricostruzione dello Stato dalla modernizzazione delle sue articolazioni anche periferiche
Insieme a quello per la creazione delle condizioni per uno sviluppo armonico dalla nostra società economica e civile ma per fare questo
C'è bisogno anche che le imprese si attrezzino
Che il sistema industriale faccia la sua parte
Che la classe dirigente imprenditoriale alza il livello della sua cultura
Epoca con più convinzione il suo ruolo di soggetto sociale
Noi come associazione abbiamo cercato di impegnarci in questa direzione ispirandoci proprio questi criteri
Un impegno che ha privilegiato probabilmente con risultato meno evidenti sul piano dell'immagine per la cosiddetta visibilità
L'attività interna all'organizzazione più programmatica e più attenta alla domanda di servizi dalle imprese soprattutto di quelle piccole
Ma che ha portato avanti anche un'attività esterna di proposta di collaborazione di confronto con istituzioni che ammirato risultati concreti
Tralasciando in parte la linea dalla pur legittima denuncia o della protesta tale inadempienza dei poteri pubblici ho citato come dicevo i rapporti con il Comune con la Provincia la Camera di Commercio
Sulla stessa linea di condotta
Abbiamo intessuto con impegno rapporti intensi ed un ampio spettro col mio far l'Università Statale di Brescia comunità cattolica così come con l'intero mondo dalla scuola e per la formazione
Cito in proposito le numerose occasioni di confronto con il rettore
Con i presidi delle facoltà di economia di ingegneria Universität statale
Con il preside di matematica dalla Cattolica
Le decine di iniziative di orientamento di avvicinamento al mondo delle imprese promosse assieme al provveditore ai presidi d'intesa col Comitato Scola industria con il gruppo giovani imprenditori
L'avvio del programma arsenale per lo scambio di specie internazionali la messa a punto di un centro internazionale di informazione e orientamento che fornirà un importante supporto informatico a scuole e alle imprese bresciane
Per non parlare dell'attività diretta di formazione del primo livello svolta dal nostro ente di formazione e infatti e soprattutto dell'intenso lavoro di formazione continua a livello manageriale ha compiuto dall'Isfol due mila proprio i suoi due mila in stretto con raccordo con le università bresciane dovrà costituire il perno gestionale e organizzativo né quel progetto per un polo integrato la formazione che ha avanzato una l'assemblea dello scorso anno
E sulle linee del quale stiamo attivamente lavorando per prepararle la fase operativa
Lo stesso impegno valide intende mantenere e sviluppare nell'altra direzione forte
Nella quale ha profuso energie e risorse rilevanti
Quello dall'ambiente e dalla sicurezza con iniziative e gli interventi realizzati dai con avanzata
E su quale e questo è questo versante sul quale l'associazione molto impegnata
Convinti come siamo che la sicurezza sul lavoro è un lavoro e primario che non si persegue certamente invocando manette e processi sommari Dessì perseguendo conoscenze e diffusione di cultura a valle del decreto seicentoventisei sulla sicurezza
Hai lì ha constatato che la legge lasciava le aziende nel deserto e nella solitudine imponendo loro di fare una valutazione del rischio ma senza nulla dire sul come
Abbiamo ideato un progetto
Che ha realizzato valutazioni pilota per le tipologie produttive tipiche dalla Provincia
Abbiamo dato la generalità delle imprese la possibilità di disporre criteri comportamentali univoci e seri
L'Unione Europea apprezzato il progetto lo ha fatto suoi ce lo ha finanziato
Oggi è qui con noi il dottor Andrea la mente
Della direzione quinta della CEE
Quella che sovrintende i programmi relativi all'igiene e la sicurezza sui luoghi di lavoro
A testimoniare con la sua presenza l'apprezzamento dalla Commissione per i risultati ottenuti ed è questo anche in un altro ringrazio molto
Ma è qui per definire anche una nuova iniziativa che realizzeremo il ventiquattro e il venticinque giugno prossimo
è la prima conferenza internazionale sui rischi nelle piccole e medie imprese
Alla quale parteciperanno qualificati rappresentanti delle istituzioni dei dodici Paesi dell'Unione
Sarà un'occasione preziosa di confronto a livello internazionale
Sulle esperienze maturate nel resto dell'Europa con l'obiettivo di contribuire a dare soluzione ai molti problemi ancora aperti e sui quali bresciana maturato concreta e positiva esperienza
Sarà un contributo importante altamente qualificato di grande rigore scientifico Caridi offrirà a tutti gli operatori pubblici e privati non solo della nostra provincia ma di tutto il paese di tutta Europa
Nello stesso spirito
Di concreto e positivo sviluppo con lo stesso intento di contribuire alla crescita la nostra provincia EB ha deciso una nuova iniziativa
Intesa a conoscere e a qualificare le infrastrutture del territorio
Come iniziativa che abbiamo chiamato Progetto delle valli bresciane
Si tratta di un progetto aperto ai contributi se delle varie realtà e organizzazioni private sia dagli enti locali come i Comuni le comunità montane
Che vuole perseguire l'importante è duplice obiettivo di monitorare il Toritto via delle Tre Valli della Provincia sotto il profilo delle infrastrutture e dei servizi del sistema di impresa dall'evoluzione occupazionale
E di dire individuare con tempestività ed efficacia le necessarie strategie di intervento
è un progetto ambizioso di ampio respiro che a medio termine potrà dare risultati positivi risultati positivi a vantaggio delle nostre imprese ma che potrà fornire anche una spinta rilevante
In favore dello sviluppo economico delle zone interessate
Non poteva ivi a mio avviso rendere restare indifferente
Rispetto a fenomeni di rarefazione del tessuto industriale in significativi territori della Provincia
Così come non poteva ulteriormente tollerare le manifestazioni di indifferenza o peggio la restituzione degli enti sovraprovinciali rispetto ad una situazione infrastrutturale ampiamente deteriorata
Le valli bresciane non sono solo una ricchezza per Brescia
Lo sono per l'intero Paese per il loro contributo alla costruzione prodotto interno lordo per la capacità della loro gente di costituire esempio anche al di là dei confini nazionali e extra nazionale
Per questo motivo metterle al centro della nostra attenzione abbiamo ritenuto un preciso dovere abbiamo già avuto per questo nostro intendimento la piena condivisione la Camera di Commercio il sostegno all'amministrazione provinciale del collegio dei costruttori ringrazio fin d'ora
Ma sono certo che potremo contare anche sul sostegno sulla collaborazione di tutte le altre forze produttive che contiamo quanto prima mi coinvolge
La stessa certezza
Che da parte nostra assicuriamo
Al sostegno dal mettimi il mercato mobiliare locale propugnato da Franco Bettoni al quale abbiamo guardato sin dall'inizio continuiamo a guardare con molto interesse
Siamo convinti infatti che specie in presenza di un sistema finanziario che non dà sufficiente garanzie a sostegno delle imprese
Come abbiamo visto peraltro gli strumenti alternativi di finanziamento debbano costituire oggetto dalla nostra più attenta
Che vede approfondite riflessioni sull'importanza che possono assumere i fondi pensione
Ed al possibile ruolo di eventuali fondi pensione territoriali
Cari amici
Queste sono le iniziative più significative che abbiamo in corso di attuazione
Questa l'attività futura della IP questa la linea d'azione tra la nostra organizzazione sieda
è una linea che alla mia presidenza interne perseguire anche per il futuro fino alla conclusione del mio mandato
è un impegno che ne sono certo
Porterà a risultati positivi l'interesse rilevante sia per il mondo delle imprese che per l'intera comunità dalla nostra Provincia
Ma prima di concludere consentitemi prego
Rivolge al mio ciascuno di voi pare soltanto in due direzioni
La prima è quella di essere attenti ai bisogni generali del nostro Paese nella nostra provincia
Il mondo non comincia e non finisce ai cancelli delle nostre fabbriche
E gli imprenditori bresciani possono e devono fare molto per il progresso complessivo del sistema
Nella conto consapevolezza che dal sistema nessuno può prescindere neanche l'azienda di ciascuno di noi
Se non si fa il proprio contributo se non ci si sente parte integrante se ci si chiudono il proprio orizzonte grande che sia ma sempre modesto
Si rischia di avere per cessioni parziali e carenza di sinergia la seconda considerazione è quella di non indulgere al pessimismo
Ridare anche come cittadini esempio di positività non ce ne manca il coraggio e la determinazione
Brescia rischia di essere crepuscolare
Perché così viene percepito da molti
O perché così se preferisse rappresentarla
Non so bene il motivo
Ma la precisa sensazione che si tenda a raffigurare Brescia come ricca decadente e ne piegata su se stessa
Non è così lo sappiamo lo sappiamo bene tutti e ci ha impiegato opereremo perché questo non offre ma dovremo modificare i comportamenti riservando la critica anche severa ciò che non va e sottolineando la Positano Islas positività dall'azione anche amministrativa e politica quando ne ricorrano i presupposti
Ed io credo che oggi depositati le positività ci siano vadano evidenziate e vadano canalizzate verso i più proficui sviluppi
Oggi
Il compito che la classe dirigente a Brescia di instaurare quel circolo virtuoso tra istituzioni imprese e mondo dalla Soro
Che solo può mettere in grado di vincere la sfida dalla globalizzazione e può farci guardare con più fiducia al futuro
Un futuro migliore per tutti noi
Un futuro per il quale noi imprenditori
Se vogliamo affermare il nostro ruolo centrale nella società
Dobbiamo lavorare a fondo e con convinzione e oltretutto tutte insieme grazie
Ringrazio molto
Prima di dare la parola all'amico Giorgio Fossa
Anche a testimonianza de come stanno cambiando le cose bene come si dialoga in termini di rapporto con le nostre istituzioni locali io do la parola al sindaco la nostra città avvocato Martinazzoli che ci porterà un saluto grazie
Sono particolarmente grato al presidente Polverini
Che mi offre l'opportunità deve volgere
Un saluto della civica amministrazione che cordiale convinto interessato
Questa Assemblea così significative così rilevante non solo per l'economia nella nostra città dalla nostra provincia per del suo sviluppo complessivo
Credo di poter approfittare di questa circostanza
Per un anche il mio augurio
La stagioni è che il presidente fosse alla guida della Confindustria
Certi come siamo anche qui a Brescia
Che la sua giovinezza le sue energie e il suo entusiasmo
Garantire una guida autorevole attento e moderna
A questo punto l'associazione
Che tanti dovere e nei confronti della comunità
Intanto l'esigenza giustamente indica nei confronti delle istituzioni volevo ringraziare particolarmente Bodini le parole
Le valutazioni positive che ha voluto esprimere
Nei confronti dei rapporti con le istituzioni locali
Non Ferretto ricrea
Per un dovere di buona educazione dico a mia volta
Che
Non sono molto attento verificare questa attenzione questa mancanza dei pregiudizi questa voglia di costruire insieme
In un passaggio che è rilevante per la comunità nazionale ma anche per la comunità locale le condizioni della ulteriori tutta della qualità bresciani per questo punto mettiamo le carte in tavola abbiamo detto all'idea della Consulta che non è appunto un tavolo delle occasioni mancate o degli scorci sul passato ma la capacità di provocazioni dicendo per mettere assieme le energie che ci sono che sono appunto in questa città
A livello istituzionale questa la nostra qualità nel nostro studio
Abbiamo ritenuto e riteniamo che occorre anzitutto garantire ai diversi livelli istituzionali Provincia Comune Camera di Commercio una grande capacità di sinergia
Consapevoli come siamo che alcune cose si risolvono nella dimensione locale
Altre nella dimensione provinciale altre ancora sono più grande
Non son una interpretazione di questa
Di questo il municipalismo cooperativa direi ma possiamo utilizzare anche al trentanove
Ammetto peraltro Presidente forse adesso che è tra i pochissimi italiani che lo dico con vergogna
Ancora qualche circospezione rimangiare la promessa realismo perché almeno a me nessuno ha ancora spiegato di che si tratta e vorrei
Che ci intendessimo molto perché il mio timore
E che ci riesca di utilizzare parole magiche che per la fine deludono
Credo che oggi c'è un problema di linguaggio da utilizzare con probità conferita perché altrimenti credo che rischiamo di replicare gli aspetti più deteriori del nostro passato
Lo dico guardando all'amico riunite se posso dire così di tanto in tanto anche nei suoi dintorni sento parlare di questo timore
Dei poteri forti
Continua presumere che i poteri forti
Deve uno dei categorie forti ma che tutto sommato sono meno pericolosi dei cervelli deboli abbia bisogno
Mette all'incanto intelligenza sufficiente ed adeguato
Altrimenti questo rimbalzare di responsabilità di sospetti rischia di diventare un alibi di un in mobilità
Uno che gli italiani se ne intendeva
Riuscito a scrivere una volta che ci sono tanti modi di a ritenere che il più facile quello di non partire invece noi dobbiamo partire ripeto a Brescia lo stiamo facendo
Alcuni problemi rievocava Borghini
Come quelli appunto che riguardano il centro espositivo
La garanzia che io voglio dare anche qui che il nuovo piano regolatore
Secondo i calendari che abbiamo previsto dalla una risposta sul riutilizzo delle aree dismesse grande patrimonio presieduto dalla città
La Metropolitan
Chiedo ai denti o non con un dato estetico come una originalità Brescia siano convinti dei grandi problemi del traffico dalla mobilità saranno sempre di più i problemi del domani
E in questo senso e per questa ragione
Il Comune di Brescia dentro non da ieri
Al gruppo di pressione chiamiamolo così al comitato per l'alta velocità convinti come siamo
Che dobbiamo partecipare anche noi a questa grande impresa e contemporaneamente essere capaci di creare i sottosistemi del traffico e della mobilità che si colleghino ai cinque mila giuramenti dell'Europa ancora il tema dell'università
Credo di non essere discreto se dico qui
Che mi auguro che sia prossima possibilità dalla partenza presso l'Università Cattolica di una nuova facoltà anche con l'aiuto delle istituzioni locali
Della facoltà di significa
Tanto più per la ragione che avrà soprattutto delle specificazioni che riguardano da un lato le produzioni bresciano e dall'altro il team ambientata nella provincia di Brescia
E allo stesso modo sono molto d'accordo con Bordini
Quando vedo che il tema della scuola di una preparazione professionale
Come il tema decisivo del futuro anche per Brescia
Se una competizione come tutti dicono sarà una competizione dei saperi non vi è dubbio che su questo terreno dobbiamo attrezzarsi mani c'erano qui
Perché non voglio togliere specie nel discorso che tutti noi siamo più
Curiosi attenti volonterosi di ascoltare si potrà mi permetto in una sola tutto omissione nei discorsi più grande che non riguardano non modesti del mio ruolo prenderei chiede l'amici industriali
Che ho ragione potente anche se ritengo che un poco di autocritica presidente siete stati un poco decadente anche voi in questo recente passaggio
Qualche volta mi è capitato con l'amicizia che ci lega dichiara di un tocco disamine nel dire che hanno a torso nudo hanno fatto solo nelle occasioni non colte vengano sono sbocciate
Io credo che oggi bisogna guardare al futuro
Sappiamo che tante cose sono così nuove che il passato non ci serve per interpretare ma sappiamo però che il passato o meglio la nostra memoria
E pure un valore pure una bussola che dobbiamo superare se vogliamo cercare approdi rassicurante il passato di questa città di questa nazione non netto sia quello che viene descritto da critici troppo disinvolto
Nel passato per esempio alla circostanza che dormendo in questa città celebreremo il ventiduesimo anniversario di una strage che ha deturpato e lacerato una piazza nel cuore la storia di questa città questo è anche il passato e per dire che davvero si è trattato di un cammino tutt'altro che facile questo cammino se vogliamo correggerlo rendono più persuasivo più convincente dobbiamo guardare non per Fabio Carlo ma in qualche modo appunto per superarla per oltrepassare
Nel passato da milizie finisco davvero sono le donne e gli uomini che giustamente avete premiato qui
All'inizio di questo mostro così importante incontro e credo che s'interroga letto mi diranno appunto delle loro fatiche vengono impegna dalla loro generosa accettazione del rischio credo che loro possono insegnarci
Quello che mi è capitato di leggere nella dedica ne ha un suo racconto
Da parte di un grande scrittore sudamericano Mormino essa il quale dedicando questo racconto vero o supposto antenato
Scrive dai duri che come tutti gli uomini aveva vissuto trent'i tempi sono sempre terribile non contano i giorni contano le opere
E debbo dire e questo mi fa molto piacere questo sono grato che nella relazione del presidente Putin Pignoletto certamente non tra l'orgoglio e il coraggio delle opere
Ora allora presidente della FIAT dottor Rumi
Presidente Bodini presidente Fossa
Autorità soprattutto voi amici e colleghi imprenditori come re deposto presidente siccome io ho il piacere proprio di di confermarmi io vengo sempre volentieri a Brescia anche se a dir la verità non tanto quanto vorrei
Questa è una città in cui il mio gruppo ha una consistenza presenza industriale che oramai data da decenni ma soprattutto quello che mi attira e qui tra voi in questa città
Che c'è qui una comunità economica con la quale abbiamo avuto sempre dei rapporti molto stretti
E che è senza dubbio non è che voglia farvi dei complimenti ma che è senza dubbio una delle più importanti qui in Italia ed è per questo grosse occultato
Con interesse ma anche con una qualche meraviglia il vostro presidente poc'anzi quando a parlare ha parlato di una apparente cita Brescia città crepuscolare
Io credo che voi essa chiediate nella umiltà o nel denigrare mi io personalmente non ho mai avuto un'impressione di Brescia come città crepuscolare e credo che come me ce l'abbiano tantissimi qua in Italia la maggior parte vede invece in questa città una vivacità di iniziative un laboratorio anche di nuovi esperimenti tali che tutto si possa dire meno che questa sia una città crepuscolare quindi rassicurare il vostro presidente
Che effettivamente a ho calcato a mio parere in senso negativo un po'troppo la mano nei confronti vostri
L'invito che mi avete rivolto qui a partecipare alla vostra assemblea mi è particolarmente gradito perché tra le cose che ho detto io qui anche tanti amici personali
E vorrei ricordarne soltanto due a titolo emblematico uno e il vostro Sindaco che poc'anzi ci ha rivolto delle parole bellissime così come lui sa fare
è un uomo che ha una lunga militanza politica e che io ho sempre guardato con tanto rispetto anche nei momenti in cui c'era in Italia un certo tipo di orientamento e di apprezzamento
Non ricordo in particolare nella sua opposizione di Ministro di Grazia e Giustizia svolse quel compito con una equilibrio con una serie mezza
Tale e quale difficilmente nella storia di questo Paese abbiamo poi avuto occasione di vedere alla fine della guerra oggi oggi svolge il compito di sindaco di questa città e lo svolge ho sentito con grande vostra soddisfazione e quindi la cosa mi ha riempito ancora più di di di di di piacere
Io che ho una istintivo sentimento di amicizia che mi auguro possa essere ricambiato anche dall'avvocato Martinazzoli ecco sono proprio contento di averlo qui oggi e di averlo ascoltato
L'altro amico emblematica quindi rivolgo è un vostro ex presidente un l'ex presidente anche di tutti noi cioè Luigi Lucchini e mi rivolgo a Lucchini perché tanti anni di amicizia ed comunanza di intese ci hanno visto insieme
Ma lo ricordo in particolare perché in un momento difficilissimo per me
Nel mille novecentottanta l'anno in cui
La FIAT che
E beh quella vertenza che dura trentacinque giorni e che si risolse nella cosiddetta marcia dei quaranta mila
Bene nei momenti più bui più duri di quel periodo uno dei pochissimi che mi fu vicino quella parola con l'incoraggiamento con l'adesione fu Luigi Lucchini
Sono episodi che nella vita non si dimenticano e quindi per i quali ancora ringrazio Luigi Lucchini qui presente
Penso poi
Che il confronto e il dialogo tra imprenditori per sua natura sia sempre proficuo perché si misura come siamo abituati a fare sui problemi reali e sulle loro possibili soluzioni
E ciò è particolarmente vero per questa realtà industriale come la vostra così forte così vivace
Da qui da voi spesso emergono opinioni che poi pensano nel Paese e che diventano opinioni che assi trasformano infatti in avvenimenti
In secondo luogo il fatto di partecipare oggi a questa Assemblea
Mi consente mi dà l'opportunità di puntualizzare certe affermazioni che ho fatto qualche giorno fa a proposito della competitività dell'industria italiana e dell'andamento del cambio della nostra moneta
Le cose che ho detto come sempre capita quando si improvvisano diva davanti ad alcuni giornalisti
Ma le cose che ho detto sono state anche in qualche caso interpretati in maniera un po'strumentale o quanto meno con una scarsa attenzione
Alle relazioni fra le grandezze economiche e alla loro implicazioni sulle scelte che abbiamo da fare per l'avvenire del nostro Paese
Allora vorrei riprendere qui in questa Assemblea davanti a voi che capite bene il mio linguaggio perché il vostro linguaggio vorrei riprendere il filo di quel discorso
Ecco io penso che il punto di partenza di ogni nostro ragionamento deve essere in questo momento particolare il problema dell'occupazione
Che è un problema che viene e io lo vado ripetendo oramai
Da alcuni anni Linda per lo meno da due o tre anni che il vero primo grande problema di questo paese è vero che è anche un problema europeo Murdoch per diamolo all'interno delle nostre frontiere
è il vero grande problema che ci assilla
Un problema che dobbiamo in qualunque maniera fare da fare per poterlo mettere al primo posto dei nostri problemi
Si dice spesso che il primo problema italiano è il problema dell'economia pubblica del grande debito pubblico certo e anche quello è un grande problema
Ma prima di quello viene il problema dell'occupazione perché se questo Paese non troverà non comincerà a trovare di risultati al problema dell'occupazione anche il problema dell'indebitamento pubblico e della finanza pubblica non troverà una sua soluzione
Questo problema non è che si possa risolvere per decreto con ricette più o meno fantasiose ed economicamente non compatibili
Non c'è alternativa
Perché le aree più posti di lavoro occorre rafforzare la competitività del sistema
E in particolare di quel segmento trainante dell'intera economia che continua a essere volenti o nolenti che continua ad essere l'industria
Oggi però si tende un po'a trascurare questa esigenza di maggiore competitività di sempre maggiore competitività dell'industria data che si è consolidata una scelta convinzione specialmente né i politici né i sindacalisti di vantaggi di cui avrebbe goduto l'industria italiana negli ultimi anni
Vantaggi che l'avrebbero messa al riparo da difficoltà e problemi
Invece non è così
Quello della competitività è un problema di grande molto serio un problema che non vorrei fosse sua sottovalutato né dall'opinione pubblica militari nuovi responsabili politici
Allora occupazione
Competitività e livello del cambio sono voci strettamente interdipendenti
Non si può assolvere un qualche cosa perché io ho detto quella frase perché un giornalista euro in un convegno
Mi è venuto incontro in via Dezza re sentito quello che ha detto Modigliani questa mattina e cioè che oramai bisognerebbe chiamare la lira fare la lira dell'Ulivo
Portare il cambio col marco a mille lire e trasformare la lira da modalità attuale all'ira forte cioè trasformare la lira secondo quel programma che era già stato studiato anni addietro e mi è venuto spontaneo di dire subito questi qua sono teoremi di economisti che spesso non tengono conto delle realtà anni qua nelle quali viviamo
Il portare di botto la lira al mille nel cambio col marco significa diminuire
Parecchio la competitività del nostro Paese quello che credo sia urgente e necessario invece e di riagganciare la lira al Sistema monetario europeo cioè rientrare nello SME
Fissare una parità di cambio che sia difendibile e che quindi non ci porti degli squilibri a distanza di qualche mese o di qualche anno ma tale da conservare la competitività del sistema italiano
Io vi ricordo che tra la fine degli anni ottanta e i primi anni novanta la Banca d'Italia dotto un cosiddetto cambio forte libro lo ricordate che furono anni difficilissimi per la nostra industria si commenta la Banca d'Italia ha un suo compito che è quello di difesa della moneta
Adottando il cambio forte pensava con quello di potere mantenere e abbassare il tasso di inflazione
Quegli anni furono difficilissimi l'industria italiana perse di gran lunga la competitività e a un comincio allora questo processo di disoccupazione che si è poi generato successivamente
E l'industria riprese a respirare quando ci fu purtroppo improvvisa
Certamente eccessiva la svalutazione del mille novecentonovantadue seguita da quella degli anni seguenti
Dopo la fine del novantadue la lira tornò su i valori più realistici
L'industria ripreso a girare ripresa esportare ripresa investire a riassorbire i cassintegrati guardatevi i numeri dei cassintegrati di prima e quelli di dopo la svalutazione
E laddove era ed è solita e diffusa l'industria ricomincio anche ad assumere
Il problema è che il livello di cambio deve rispettare la posizione reale della competitività di un Paese e lui va artificialmente spinto né troppo al rialzo né troppo al ribasso
E l'industriale non è vero che si lamentano sempre come qualcuno dice superficialmente e vena dibattute di fronte a problemi seri come sono quelli appunto del cambio della competitività gli industriali segnalano per tempo gli inconvenienti
Gravi seri che possono derivare tanto da una lire eccessivamente svalutata come è stato agli inizi del novantacinque perché questa far rincarare le materie prime poi farà crescere infrazioni importando la dall'esterno
Quanto da tassi di interesse reali che siano eccessivi come purtroppo sono eccessivi quelli attuali
Che spingono troppo in alto il valore della lira tenendo conto della dinamica dei nostri costi e delle inferenziale d'inflazione
Avete visto i dati dell'Istat
Nel mese scorso il surplus dei pagamenti del della bilancia dei pagamenti è stato notevolmente favorevole per il nostro Paese
Ma si trattava di movimenti finanziari cioè capitali stranieri che trovavano conveniente investire in Italia per gli alti tassi di interesse che il nostro Paese offre rispetto a quello degli altri
E questo anche se da un profilo puramente della bilancia dei pagamenti può essere un dato positivo è certamente un sintomo che sta a significare elevatezza di tassi e cambio non adeguato alla competitività del Paese
Abbiamo quindi quando la lira recuperata abbiamo guardato con soddisfazione al recupero della moneta rispetto ai livelli troppo bassi che aveva raggiunto all'inizio dello scorso anno
Ma ora dobbiamo mettere in evidenza che la stabilizzazione del nostro sistema
Non può basarsi solamente sulla politica monetaria
Non può essere solo la Banca d'Italia che si occupa del sistema economico italiano c'è bisogno di una politica che deve fare il Governo certamente in collaborazione con la Banca d'Italia
La competitività delle dell'economia italiana deve essere costruita su una serie di interventi strutturali che il vostro presidente ha in parte ha enunciato
Che migliorino l'efficienza dell'industria e sia quella più in generale del sistema esterno nel quale le nostre industrie sono immerse le industrie non vogliono certo fondare il proprio sviluppo di lungo periodo su una debolezza del cambio così non è stato in passato e così non è oggi e così sarà anche in futuro
D'altra parte
Proprio per dimostrare come stanno le cose
I prezzi alla produzione delle imprese industriali si mantengono in questi ultimi mesi al di sotto del tasso di inflazione e negli ultimi sei mesi i pezzi industriali sono rimasti praticamente fermi
Non è stato così invece per i prezzi di tutto l'ampio scenario del settore dei servizi pubblici e privati che invece continuano a dare un sostanziale contributo al mantenimento di un elevato di zoccolo duro dell'inflazione italiana
E questo del costo di questi servizi comporta costi maggiori per le imprese costi che come più volte denunciato partono già da livelli più elevati rispetto a quelli della concorrenza internazionale
Allora si tratta di costi generati dalle inefficienze della burocrazia
Di costi generati dalla inefficienza dei trasporti di costi generati dalla inefficienza del settore energetico del sistema finanziario che mantiene elevato il costo di intermediazione del danaro
Di un mercato del lavoro troppo rigido scendendo via Emilia fino alle inefficienze del sistema formativo e della ricerca
Ecco se sapremo tutto questo abbiamo un quadro molto chiaro dei punti da aggredire che il governo deve aggredire per migliorare la nostra competitività parlo della competitività delle nostre aziende che sopportano i pesi di tutte queste inefficienze
Di cui qualche volta si è tentato una quantificazione ma che certamente rappresenta cifre che ammontano a decine e decine di miliardi migliaia di miliardi l'anno
Anche il costo del lavoro poi dopo un periodo di crescita contenuta rischia ora di ripartire a tassi troppo elevati rispetto a quelli necessari per ricondurre la nostra inflazione sui livelli europei
Si parla di un rilancio della politica della concertazione
è un tema che va affrontato con urgenza ma credo che il nostro presidente Fossa lo abbia già in agenda tra le sue priorità
Certo si tratta di un insieme di problemi la cui soluzione richiede una grande fermezza una grande determinazione
Ma questo è l'unico modo realmente efficace per ridurre l'inflazione senza puntare il suo voto su alti tassi di interesse ente interesse che penalizza la come purtroppo abbiamo già sperimentato
Le imprese che competono sul mercato e quindi bloccano lo sviluppo dell'intero Paese non avvengano il problema principale che è quello dell'occupazione anzi creano disoccupazione
C'è poi da procedere sulla strada della liberalizzazione e della privatizzazione di larghi settori dell'economia
La liberalizzazione in quanto indispensabile per spronare ad una maggiore concorrenza il qualità la privatizzazione in quanto condizione nell'ambito di un sistema di mercato di gestioni che siano più efficienti
E proprio l'allargamento dell'area di mercato il modo corretto per dare più forza al nostro sistema capitalistico
Credo a questo proposito che siano del tutto ingiusto e io le ho chiamate una frase poco felice
Le solite critiche ai cosiddetti poteri forti di cui anche l'avvocato Martinazzoli poc'anzi accennato o alla chiusura oligarchica del nostro sistema industriale e finanziaria
Io credo che in realtà
E proprio in quel passato che va corretto quella parte del passato che fa che ho letto e cioè l'Abbé norme presenza dello Stato che ha ristretto l'area del libero mercato
Malgrado questo non lo dico perché voglio farmene un vanto eccessivo
Molte aziende a cominciare dalla nostra hanno difeso la loro presenza sul mercato azionario anche in tempi difficili e ne abbiamo passati tanti
La FIAT è a decine di migliaia di azionisti e alloro non al principe non Allo stato ha richiesto i mezzi per finanziare il proprio sviluppo ora se questo è avvenuto ed è avvenuto per le aziende private in generale
Il fatto che non si procedesse con la DC Sario decisione verso una più ampia opera di privatizzazione del sistema stesso ha contribuito a farsi che di grandi aziende in Italia ce ne fossero troppo poche si dice sono troppo poche e quindi il problema è di limare queste grandi aziende di cercare di contenerle
Il problema non è questo come ci diceva come si insegnava in auge esce in tempi non è il fatto di abbattere i ricchi ma di creare più ricchi non è il fatto di ridurre le grandi imprese ma di crearne delle altre
Pensate se alcune privatizzazioni fossero già avvenuta alcuni anni
Quante aziende importanti della stessa dimensione della figlia di maggiore dimensioni della FIAT sarebbero oggi sul mercato a contribuire allo sviluppo dell'economia del nostro Paese
Le grandi imprese come dicevo
Sono pochi in Italia
E questo è dovuto appunto all'invadenza anche sul tappeto permettetemi di dirvelo alla velocità a voracità di uno Stato
Sempre alla ricerca di danaro e spesso di potere che hanno poche hanno ostacoli che hanno posto alla potenzialità di crescita di tante medie imprese italiane
Quindi non andiamo alla ricerca di alibi le nostre grandi imprese avrebbero potuto essere più forti e più numerose
Sì non ci sente e non ci fosse stata per tutti ma una politica che è invece costantemente contrastato il loro sviluppo allora liberalizzazioni e privatizzazioni ma non solo questo
E quando parla di privatizzazioni
Mi viene in mente il settore del credito che in Italia praticamente ancora sotto la mano pubblica e che invece bisognerebbe al più presto cercare di privatizzare e mettono in condizioni di concorrenza vera
Che significherebbe anche in rafforzare il sistema bancario in Italia e forse un miglioramento delle condizioni che il sistema bancario offre alle imprese industriali
Occorre mettere mano a una strategia complessiva del miglioramento del funzionamento dello Stato di tutto il settore pubblico questo è fondamentale per le imprese ma è anche ciò che richiedono a gran voce tutti i cittadini
Si parla anche molto di decentramento di federalismo ne siamo tutti lì ad ascoltare ascoltiamo con pazienza non capiamo che cosa esattamente vogliamo dire
Ma
Ascoltiamo con pazienza ma adesso ci sta venendo anche annoia perché vorremmo veramente che si si spiegasse bene
Che cosa si intende
Per federalismo e non le varie opinioni con le varie opzioni e soprattutto che tutto questo gran parlare
Senza far seguito alla chiarezza dei termini e alla costruzione di qualcosa che veramente possono servire a questo Paese
Non solo
Potrà non contribuisce al miglioramento del paese stesso ma in generale noia diffidenza e aumenta
Quel distacco che invece dovrebbe essere colmato fra le comunità del paese stesso e le istituzioni che ci governa
Quello che è importante è capire che la nostra amministrazione pubblica non può più essere un ostacolo al normale operare delle imprese né una specie di tiranno per le persone fisiche ma deve fornire efficiente supporto allo sviluppo della collettività
Solo aggredendo questi noti diventerà più logiche agevole affrontare con serenità anche alcuni indispensabili riforme dello Stato sociale
In modo non da abbatterlo come si dice perché lo stato sociale in un paese moderno in una democrazia moderna non può essere abbattuto ma di renderlo più equo eliminando i privilegi vi ricordo le cosiddette pensioni di giovinezza e più in linea con le esigenze di una società evoluta e profondamente cambiata nelle sue dinamiche demografiche
Resta il fatto comunque che anche le imprese devono darsi molto da fare che nuovi dobbiamo darci molto da fare
Negli ultimi anni il recupero di redditività è stato utilizzato per fare investimenti importanti in tutti i campi
Nessuna zio industriale ha limitato gli investimenti in Italia ma certamente c'è da continuare a porre grandissima attenzione all'innovazione che cambia di giorno in giorno che produce novità di giorno in giorno all'innalzamento della qualità
Alla ricerca di una sempre maggiore efficienza al rafforzamento della nostra presenza internazionale
Non c'è dubbio ciascuno di noi è chiamata a sostenere una sfida molto impegnativa col resto del mondo verso il quale non esistono più frontiere da che possano difenderci
E c'era significa saper affrontare alti gradi di rischio maggiori di quelli ai quali siamo sempre stati abituati negli anni passati
Ma d'altra parte questo è ciò che un Paese legittimamente si aspetta dagli imprenditori che facciano sempre meglio il loro mestiere
Io so di poter dire anche a nome vostro che nessuno di noi intende sottrarsi a queste attese
Cioè da cui aspiriamo è un ambiente esterno che non solo ci Speroni ma che ci mette nelle condizioni migliori per esprimersi al meglio
Questo sarà compito principale del governo che si è appena formato un governo che ha di fronte a sé una grande occasione per lavorare al risanamento strutturale del nostro sistema
Certo eredità ha problemi di dimensioni di complessità rilevanti
Un'eredità anche un Paese che si è profondamente rinnovato
Rinnovato nelle sue imperiese rinnovato nella mentalità e nel costume di quella larga parte degli italiani che hanno dimostrato di accettare le regole di un sistema politico nuovo
Si fanno avanti i giovani noi abbiamo eletto come il nostro presidente
Il presidente degli industriali
Uno fra i più giovani Giorgio Fossa e non abbiamo avuto paura anzi abbiamo ritenuto che proprio per i tempi che ci aspettano ci volesse un giovane uno che anche che proveniendo da una piccola azienda sapesse portare l'entusiasmo il vigore che si possono avere a quarant'anni come Louis fortunatamente nega
Le cose da fare c'hanno certamente impegnative
Ma avendo di fronte una prospettiva di durate di stabilità maggiore che in passato si possono compiere quelle modifiche di fondo che hanno bisogno di un certo tempo per far sentire appieno i loro effetti positivi
Naturalmente il presupposto di qualsiasi azione dovrà essere un'analisi seria dei problemi venendo a vedere sul campo specie nella realtà industriali più importanti e rappresentative qual è appunto quella di Brescia
Quali sono gli ostacoli i lacci e lacciuoli che un vostro illustre concittadino diceva
Che in tacciano l'attività produttiva
Come imprenditori vi vogliamo guardare con ottimismo alle portati in salita del nostro Paese possiamo raggiungere l'Europa e partecipare a testa alta alla creazione della moneta unica
Ma c'è la necessità che tutti a cominciare dalle forze politiche abbiano forte determinazione
Abbiano grande coraggio perché bisogna cominciare a risolvere i problemi su cui ormai da tanto tempo si discute e su cui a parole oramai c'è anche un vasto consenso
Quel che è in gioco non è solo lo sviluppo economico ma è il recupero di quella coesione sociale
Di quella coesione nazionale che il valore forte su cui sono si può costruire il futuro di un grande Paese come il nostro grazie
Ritrarre parola
All'amico Giorgio Fossa non lettura del risultato delle elezioni di venti metri più giù in ordine alfabetico risultano eletti Abbado Ignazi Armando esperto di Sandro Bettinelli vivo Capra Renzo Corioni Luigi Corna Pellegrini Piero appunto Franceschetti Giacomo ignoti Damiano
Io ti Giacomo
Gussalli Beretta Ugo
Le ali Pierluigi Lombardi Marco Lucchini Giuseppe
Ma le urine Francesca Gianfranco Moretti Mauro Nikolic il resto Perotti Bernardo Rizzotti Giovanni Streparava Pierluigi e tu la Giampietro
Cedo la parola al nuovo presidente di contributi Confindustria Giorgio Fossa avvocato
Autorità
Colleghi amici
Io devo ringraziare particolarmente l'amico Bodini
è il quale ci conosciamo da anni per avermi invitato oggi più a Brescia perché Brescia rimane una territoriale fra le più importanti per Confindustria e perché questa ragione voi quando dice che la mia prima uscita ufficiale
Tant'è vero questa mattina sono stato Varese bavarese giocava in casa e a Varese tutto mi si perdona qui sarà la mia vera prima uscita
La realtà produttiva e associativa tra Provincia di Brescia e di assoluta avanguardia una punta avanzata dello sviluppo industriale del Paese che trova conferma appunto in un'associazione tra le più rappresentative del nostro sistema
Brescia Espresso due presidenti confindustriali Guido Carli e
Luigi Lucchini due persone illustri di cui nel loro di essere successo
E perciò con particolare piacere che sono qui con voi imprenditori bresciani
Molti di voi conosco la mia relazione all'assemblea di Confindustria o perché sono stati presenti o perché mi hanno appreso i passi salienti dalla stampa
Nel secondo caso
E non certo per demerito dei giornalisti avete avuto un'informazione parziale che spero di completare con la mia relazione di oggi si è parlato ossidato enfasi
Da parte soprattutto del sindacato e di alcuni politici del problema relativo alle riforme delle pensioni
Questo problema ha scaturito una polemica perlomeno sorprendenti sorprendente perché come me conosce la posizione sui Confindustria che è sempre la stessa
Noi dobbiamo ricordarlo a qualche ex sindacalista oggi politico tipo dobbiamo Del Turco
Che per fare certe affermazioni bisogna conoscere bene le carte
Noi non abbiamo mai firmato un anno fa la riforma delle pensioni avvenuto sotto il governo Dini per cui non abbiamo tolto la nostra firma da nessun documento l'avevamo una posizione critica allora diamo un'esposizione critica oggi ma soprattutto quello che ci preoccupa
E che mi ha fatto fare riflessione e il fatto che non si deve dire un domani
Che il problema è risorto soprattutto in un momento in cui altri Paesi importanti della Comunità europea sembra voler prendere in mano il problema e noi non possiamo assolutamente andare su una strada diversa di quella che stanno segnando i paesi più importanti appunto della comunità
L'altro punto riguardava e discorso di proteggere la competizione
Qualcuno ha cercato di cogliere una contraddizione in questi termini
Proteggere la competitività invece non è una contraddizione tutto il Paese ha il dovere di impegnarsi per tutelare i grandi risultati di competitività di questi ultimi anni
E c'è da dire si rivaluta in modo elevato
In termini rapidissimi e dovere di tutti soprattutto del governo per la Banca d'Italia del sistema creditizio fare il possibile per portare i tassi di interesse italiano ai livelli medi europei
Altrimenti lira forte e tassi elevati o più elevati di quelli dei nostri concorrenti possono seriamente minacciare la nostra competitività con tutte quelle problematiche
Che il dottor Romiti sarà così chiaramente illustrato prima
Con la prima e comunque l'intervento di oggi pomeriggio
Con anticipandoli subito il suo messaggio forti l'Italia deve avere una sola bussola e questa bussola guarda unicamente all'Europa e ora di prevedere e gestire i grandi cambiamenti
Ove necessario che l'intero Paese sappia reagire come globalmente e rapidamente e si adegui allo scenario futuro
Certo fino ad oggi questo non è accaduto
A fronte del dinamismo dell'industria italiana della sua capacità di rinnovarsi e di innovarsi abbiamo sempre fatto i conti con i ritardi del Paese
Occorre liberare le imprese dalle barriere e dei recinti con cui si dichiara di voler correggere i cosiddetti eccessi di mercato
Industrie paese vinceranno assieme oppure perderanno assieme
Le nostre aziende siano esse di grande di medio di piccole dimensioni hanno comunque buone carte da giocare
All'estero si guarda con interesse al modello italiano delle filiere e dei distretti industriali
E a questi stemma di piccole e medie aziende che è riuscito a fare network nonostante di infiniti intralci burocratici
Le nostre grandi aziende hanno organizzato un'offerta più completa per aree di business legando in molti casi assieme i gruppi di imprese più piccole
Il problema per l'Italia non è dunque scegliere su quale modello puntare sulla piccola piuttosto che sulla grande impresa
Non c'è vivo sviluppo stabile e duraturo che possa fare a meno dell'una piuttosto che della
Piccoli e grandi siamo accomunati dall'esigenza di affrontare la sfida competitiva globale
Fino ad oggi dei nostri prese hanno saputo vincere da solo sui mercati mondiali
Benché largamente sfavoriti dal contesto interno
Occorre cambiare rotta
Le condizioni competitive dell'intero sistema italiano saranno determinanti per la sconfitta con l'affermazione delle singole imprese
Dobbiamo liberarci dalla cultura dell'assistenzialismo
E dei loro interpreti palesi e occulti e una cultura questa che ci portiamo dietro da troppo tempo
Alla dilatazione dello stato sociale degli anni settanta all'iper garantismo del mercato del lavoro sono i grandi tasselli del patto sociale in proprio che ha avviato il Paese in una spirale di debiti
Si è pagato il consenso politico con i soldi dello Stato portandolo sull'orlo di una crisi finanziaria
E ciò a detrimento di azioni fondamentali su terreni delicatissimi dell'ordine pubblico della giustizia e della formazione
Il risultato di tali scelte è un debito pubblico di oltre due milioni di miliardi che ha superato da tempo il prodotto interno lordo e pesa come un macigno sui conti dell'azienda Italia con il suo carico di interessi
Per di più questo debito ha seminato il germe della protezione e dell'appartenenza corporativa accentuando le divisioni fra giovani e anziani fra aree forti aree deboli
Esso rallenta inevitabilmente i temi di maturazione di un'autentica cultura del mercato non a caso in Italia la flessibilità è stata per lungo tempo
Non è infatti icona ancora ad affermarsi insomma il debito pubblico italiano non è solo un fatto contabile e lo specchio dei problemi del Paese oggi per fortuna i falò e della cultura imprenditoriale e del mercato cominciano ad essere apprezzati anche dalle forze politiche non dà tutte però Alfio
Le ali estreme dello schieramento politico sia a destra come a sinistra prese di posizione che appartengono ad altre Totti sentiamo agitare la mente lo spettro della scala mobile giudice giustificare il protezionismo di interi settori economici sostenere il peggiore assistenzialismo mascherato da nazionalismo contro tali atteggiamenti pronunciamo no forte e chiaro sono metodi di pensare questi che rischio di ritarda
Aree la soluzione dei problemi storici del nostro Paese
Gli ambiti su cui interno per modernizzare il Paese sono emersi fin troppo noti non si tratta di individuare nuovi temi ma di adottare nuovi metodi basati sulla concertazione fra tutte le forze interessate allo sviluppo e alla modernizzazione del Paese a mio avviso cinque sono le grandi sfide da affrontare nei prossimi due anni l'amabilità competitività del sistema Paese risanamento finanziario internazionalizzazione ora al primo punto c'è la governabilità
Un'Italia politica stabilmente instabile non serve nera meritiamo per noi imprenditori con amabilità vuol dire in primo lo può aumentare il potere di scelta di controllo dei cittadini sulle di lui decisioni pubbliche più rilevanti obiettivo questo che non riusciremo a cogliere senza una riforma dello Stato anche in senso federalista che dia risposta alle istanze di autonomia
Anche funzionale dei soggetti locali serve
Forte decentramento amministrativo e soprattutto fiscale secondo il principio di sussidiarietà non si facciano ma ciò che si può fare meglio a Udine piuttosto che a Catania con due importanti cautele però federalismo non deve significare né secessione neo l'aumento della pressione fiscale complessiva non non vogliamo che nuove imposte locali si aggiungano a quelle centrali in secondo l'il Parlamento deve portare a compimento le riforme istituzionali rimaste a metà del guado
Confindustria auspica
La del maggioritario si arrese alla più completa possibile
Quella che meglio consente il bilanciamento dei poteri il controllo delle responsabilità e la stabilità dei governi
Comunque no in cinquanta non si può continuare il gol durare di più perlomeno perché non di ore la possibilità della precarietà
Grandi un sistema politico più efficiente aiuterà a ridurre il peso dello Stato nell'economia
Ma l'espressione con vita significa per noi industriali anche una terza cosa vuol dire fissare un quadro di regole certe per l'attività economica non c'è possibilità di crescita economica se non c'è certezza del diritto oggi per i comparti produttivi sono completamente bloccati inattesa che nuove regole vengano fissate in modo definitivo dal Parlamento occorre che ciò avvenga subito in sostanza per me l'amabilità significa operare in una democrazia adulta alle stesse condizioni in cui operano i nostri concorre la governabilità prima ancora che un colore politico è un po'economico la competitività
Del sistema Paese la seconda grande sfida che si collega direttamente alla prima vogliamo un contesto il più possibile omogeneo rispetto a quello gli altri Paesi europei per arrivarci occorre uno sforzo congiunto di tutti innanzitutto di chi assume le massime responsabilità politica del Paese il governo dare azioni precise di impatto immediato e misurati prima della pausa estiva
Amo di ricevere segnali concreti sulle devi importanti che condizionano la competitività riforma della funzione della pubblica amministrazione completamento delle privatizzazioni sviluppo del sistema di relazioni industriali e nel novantatré miglioramento del sistema scolastico e formativo rilanci le attività di ricerca e sviluppo realizzazione di infrastrutture di supporto alle attività produttive ad
E dell'ambiente la pubblica amministrazione innanzitutto l'impresa dice basta alla tirannia dei signori delle circolari non è accettabile che si debba dedicare più tempo interpretarono ormai piuttosto che l'attività produttive
Ed è
Una novità di metodo alla pubblica amministrazione
Danza per la modernizzazione su progetti mirati attraverso la creazione in lavoro misti questo perché il settore pubblico faccia propri i meccanismi dell'efficienza di servizio di ascolto tipici della cultura imprenditoriale anche sulle privatizzazioni ci vuole molta franchezza siamo stati chi di sorbire sermoni sull'eccesso di mercato le privatizzazioni diciamolo con chiarezza hanno subito un rallentamento per l'opposizione più o meno occulta di diversi gruppi di pressione
Allora ribadire che le privatizzazioni rispondono a un d'un fondamentale
Interesse del Paese
Ma non si può parlare di privatizzazioni se non c'è una contestuale liberalizzazione del mercato liberalizzare l'economia
Il valore di S che ampia libertà fondamentali di tutti coloro che agiscono sul mercato
Il processo di privatizzazione e riguardare soprattutto due settori quello del credito e quello dei servizi dei servizi di pubblica utilità detti Poretti
Se c'è bisogno di privatizzazioni vere bisogna cominciare dal credito uno dei pochi settori che si sono sottratti finora Houghton effettiva opera di rinnovamento la privatizzazione delle banche il requisito essenziale per consentire una vera privatizzazione
Ed altre aziende pubbliche una maggiore efficienza del sistema creditizio e la condizione necessaria vi
Era un avvicinamento del costo del denaro
Di europea
Anche i servizi di pubblica utilità
Ivano essere al centro del processo di privatizzazione
Su come privatizzare occorre intenderci ci può accettare che le reti restino in mano pubblica là dove non è possibile fare
Ma il servizio deve essere collocato sul mercato e gestito in concorrenza fra più operatori sottolinea in concorrenza questa condizione
Rinunciabile per qualsiasi fornitore di servizi ma non è l'unica occorre anche che l'autorità di vigilanza Riccardo
Per la tecnico adottato in Europa e non finiscono per essere una diretta dipendenza dei ministeri
Competitività implica anche
Concezione più moderna delle relazioni industriali
Do interconfederali
Dimostra come attraverso la negoziazione responsabile sia possibile recuperare competitività
Intesa della
Toh efficaci meccanismi di politica dei redditi e di controllo dell'inflazione
Do non ci sono stati dei vincitori e vinti ma guadagnato l'Italia nel suo complesso sia passato dalla contrattazione alla concertazione e non voi dire consociativismo versi il suo esatto contrario autonomia nella difesa degli interessi disponibilità a collaborare sui principi la strada è segnata e avere il coraggio di percorra fino in fondo le parti sociali devono confermare l'atteggiamento di responsabilità finora tenuto
Una maggiore liberalizzazione dell'
è il tema di fondo su cui ci confronteremo con il sindacato le imprese devono assumere tori con più facilità ed al devono essere incoraggiati a una maggiore in anche territoriale dobbiamo trovare soluzioni efficaci a questi problemi se vogliamo dare risposta alla domanda di lavoro sempre in una prospettiva di sviluppo della competitività va intesa la politica ambientale la difesa dell'ambiente va perseguita con determinazione senza però aver la un vincolo irrazionale tra le imprese soprattutto se tale vincolo non concorre a ristabilire un ambiente più sano ma solo a penalizzare lo sviluppo la terza grande sfida e quell'
Il risanamento finanziario dello Stato con un debito pubblico superiore due mila e
Gli altri l'Italia non ha le carte in regola per affrontare il nuovo contesto competitivo il debito significa interessi da pagare ed interessi rappresentano risorse sottratte agli investimenti e alla crescita economica il debito dello Stato
è un'ipoteca sul futuro dell'impresa e di tutti i cittadini italiani nessuno si illude che sia semplice fa sparire o
Milioni di miliardi di debito pubblico nel giro di qualche anno ma lascerà strada e come obbligata dobbiamo mi morale i conti pubblici da un lato e riformare pesantemente il sistema fiscale dall'altro le due cose costituiscono anzi le facce di un'unica medaglia
E nostro centro studi ha recentemente valutato in sessanta mila miliardi l'ammontare delle spese pubbliche che possono essere taglia
A te senza ripercussioni sociali quindi meno spese per meno tasse se non si taglia la spesa
Anche il decentramento fiscale rischia di restare un'utopia i segnali di questi ultimi giorni non responsabilizzare anche di più il governo perché affronti una volta per tutte la questione fiscale ci aspettiamo segnali gli atti di razionalizzazione e drastica semplificazione sappiamo bene che non è possibile in questo momento
Tre le aliquote ma uno Stato più leggero dure le sue uscite e cercare i margini di mano ma in funzione e creare il margine di manovra in funzione anticongiunturali vengo alla quarta sfida l'internazionalizzazione senza uno Stato che faccia sentire il proprio peso le imprese sono costrette a me ove non sia all'estero in totale solitudine fino a da oggi abbiamo fatto tutto da soli e lo abbiamo fatto bene come dimostrano i dati relativi alla bilancia commerciale italiana ma occorre fare di più le strutture di sostegno all'export non voleva essere solo un costo ma un servizio reale per le imprese si è parlato tu di riforma dei licei di consolidamento delle operazioni commerciali presso le ambasciate di sportello unico per l'export se parla ma quasi nulla si è fatto
Se non con fino all'internazionalizzazione l'economia Paese il rischio di andare incontro ad un processo di vera e propria regressione perché lo sblocco dei nostri prodotti sarà sempre di più
Capi di Stato di nazioni e ora e Asiatic lei non si fanno scrupolo ritratta tanti questioni commerciali questa cultura che unisce le imprese alla diplomazia consolida Paolo internazionale dei singoli Paesi e consente una crescita economica equilibrata purtroppo da noi questa culto manca bisogna costruirla da zero cosa me competitività risanamento finanziario internazionalizzazione sono quattro sfide che hanno come
Per la sfida delle sfide da vincere in due anni non offre non credo che Frattini che la Toro Polonio Italia possa essere in l'atto
L'industria e già nell'
A pieno titolo in Europa non possiamo permetterci il lusso di diventare paese di frontiera abbiamo bisogno di ancoraggi forti al nocciolo duro del vecchio continente non ci sono vie d'uscita l'Italia
Delle Nazioni che contano Confindustria giudicherà
Lorenza di ogni azione di politica economica con questo metro e soprattutto sull'Europa che metteremo alla prova il nuovo no il metro di giudizio sarà costituito da i parametri di convergenza fissati a Maastricht tali parametri solo indispensabile per misurare la competitività del sistema Paese anche indipendentemente dalle decisioni in
L'Italia
Così hanno Carlo chiediamo che cosa è stato fatto per portare il rapporto tra disavanzo e
Bello del tre per cento i parametri di Maastricht sono chiari si esprimono
Tre per cento significa null'altro che tre per cento per noi per i sindacati per rigore
Con il sostegno convinto di tutti gli imprenditori bresciani che tuo ingegno
Ti sei impegnato a garantirmi certamente Confindustria continuerà ad essere protagonista nella difesa degli interessi degli associati per essere il protagonista del miglioramento del paese ognuno deve tornare a fare più fatti e meno
Ringraziamento al dottor Romiti rilevato tonfo soffre lo interrompe ringrazio tutti per essere intervenuti auguro buona serata