Sono stati discussi i seguenti argomenti: Agricoltura, Cee.
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15:00
9:30 - Roma
9:00 - Eupilio (CO)
9:30 - Chianciano Terme (SI)
Conferenza stampa questa mattina del ministro dell'Agricoltura Pandolfi dedicata in particolare al vertice c'è di Atene
Anche radio radicale era presente a questa conferenza stampa per rivolgere alcune domande alle ministro dell'agricoltura ma ben amo prima di passare a queste domande il resoconto chi ha fatto Lanza di questa conferenza stampa che si è tenuta presso l'Associazione Stampa agricola qui a Roma
Il fallimento del Consiglio europeo di Atene da attribuire secondo il ministro dell'Agricoltura Filippo Maria Pandolfi alle politiche di bilancio e non all'agricoltura settore nel quale qualche progresso si era invece delineato
Lo scacco sia realizzato sulle questioni generali ha detto Pandolfi nel corso di una conferenza stampa tenuta oggi a Roma all'Associazione Stampa agricola aggiungendo che in Italia nel settore specifico dell'agricoltura ottenuto almeno due risultati positivi
Il primo è che l'hanno ma di riferimento per le quantità garantire del latte fosse le mille novecentottantatré il seconda che la proposta di tagliare gli aiuti per gli altri prodotti sia scesa da seicentocinquanta milioni di ecco unità di cambio europee
A duecento queste posizioni erano contenute nella proposta Papandreou che non è stata discussa ma che resta comunque un punto di riferimento per le politiche comunitarie
Alla base del fallimento ha ribadito Pandolfi c'è una sproporzione già presente nella dichiarazione finale le precedente vertice di Stoccarda tra la volontà di rivedere tutte le politiche comunitarie e l'esiguità delle risorse
I rimborsi pretesi dalla Gran Bretagna che non accetta di essere una contribuente netta della comunità
Come l'Italia è stata fino al mille novecentosettantotto e lecco che questa posizione trova fra i tedeschi i maggiori contributori netti in assoluto
Rischia non solo di impedire lo sviluppo di altre politiche comunitarie nel genetiche ricerche eccetera ma di distruggere l'unica esistente quella agricola
Non si può imputare alla politica agricola la mancanza di altri politiche che incredibilmente non vengono espresse dalla più grande realtà industriale mondiale ha osservato il ministro ed ha aggiunto
La verità e che non trovando il coraggio di varare altre politiche si tende a limitare l'unico l'unica esistente Pandolfi ha ricordato l'esiguità della spesa europea pari a meno dell'uno per cento delle del pile che l'Italia è favorevole all'aumento delle risorse comunitarie destinandola c'è fino al due per cento dell'IVA
Per permettere lo sviluppo delle politiche che non si sono fatte e allentare i limiti della politica agricola altrimenti è illusorio pensare ad altre politiche comunitarie
La comunità deve scegliere se tagliare gli sprechi o tagliare indiscriminatamente ha sostenuto Pandolfi
Il ministro non ha escluso che come misura di carattere transitorio e in caso di assoluta emergenza l'Italia possa chiedere il regime di aiuto nazionale autorizzato per evitare la caduta dei prodotti mediterranei
Il tempo utile per prendere delle decisioni ha osservato Pandolfi è limitato a metà giugno ci saranno le elezioni europee ed una soluzione deve essere trovata dal Consiglio europeo entro marzo Massimo metà aprile
Questo è il resoconto fatto dall'Ansa
Della conferenza stampa delle ministro dell'Agricoltura Filippo Maria Pandolfi ecco dobbiamo dire che da questa conferenza stampa è risultato una difesa strenua delle posizioni del governo italiano alla Comunità europea
Da sottolineare un dato caratteristico la presenza di numerosissimi e rappresentanti di associazioni di categoria nel campo agricolo per loro ci sono state da parte delle ministro molte moltissime promesse
Ma vediamo le domande che abbiamo rivolto come radio radicale erano tre delle leggiamo perché per motivi tecnici non era possibile ascoltare ebbene registrare bene le domande che facevamo una parte del pubblico
La prima era questa dopo il fallimento del vertice di Atene molti commentatori hanno parlato di un'Europa di latta ai e di un'Europa dei trovieri
Lei ritiene che il governo possa ritenersi affrancato da questa accusa non si sente anche lei non lei personalmente ma lei come membro del governo un po'droghiere
Non le sembra che il governo italiano sia rimasto ancorato alle questioni dell'Europa verde cioè alle beghe di bottega dell'agricoltura
Che rappresentano una cifra minima del bilancio comunitario e una percentuale infima del prodotto lordo dei Paesi della Comunità
La seconda domanda era questi palla Parlamento europeo c'è il Progetto Spinelli un progetto di nuovo trattato che rafforza i poteri della comunità e quelli del Parlamento
E comprime e quelli del Consiglio dei ministri cioè degli Stati qual è la posizione del governo italiano
La terza ed ultima e il suo collega agli Esteri Andreotti ha dichiarato subito dopo Atene allora è meglio una zona di libero scambio
Spinelli l'ha definita una sciocchezza lei che ne pensa ascoltiamo adesso
Lei risposte che si possono anche chiamare non risposte del ministro per l'agricoltura pandori
O sulla prima questione oggi ha detto comunque
No credo che non siano responsabili negli acari nei i trovieri e se non c'è anche un'Europa dei meccanici o dagli idraulici io e il concetto che dicevo prima e l'Italia si è schierata risolutamente pro per aumentare le risorse proprie
Perché ci possa essere anche la Europa dell'industria della tecnologia dell'innovazione della ricerca e dell'Energia
Progetto Spinelli e questione del nuovo trattato come noto l'Italia e il Paese ittici semente orientato perché entro due anni si arrivi al trattato per l'Unione europea
Noi avremo tanti difetti come paese ma credo che siamo esenti da questi della corta visione comunitaria c'è in fondo
Nella coscienza degli italiani nell'opinione pubblica nelle forze politiche una reale adesione all'Europa c'è stata negli anni Cinquanta è venuta avanti negli anni sessanta settanta al e ancora questa la nostra strada quindi siamo pari trattato per l'Unione europea e anche nelle discussioni che sono in corso a Strasburgo la posizione degli italiani come ho potuto constatare anche in questo
In questa riunione che ho tenuto a nome del Presidente del Ministro degli esteri sabato scorso alla Farnesina con i parlamentari europei
Devo dire che le l'atteggiamento anche dei parlamentari europee tra i più risolutamente favorevoli
Al nuovo trattato cioè al trattato per l'Unione europea che pure dentro una solenne dichiarazione di Stoccarda ma ahimè ecco con una marcata divaricazione tra ambizioni a proposito mulatto e politiche dall'altro
La battuta di Andreotti allora è meglio una zona di libero scambio si è una battuta paradossale
Cioè un'Europa che non sa darsi una politica agricola comune finalmente riconosciuta e non continuamente messe in dubbio o messa sotto accusa che non sa compagna vive altre politiche da Euratom a tutto il resto
Beh allora che cos'è
E allora allora allora tanto vale parlare di un'Europa come zona di libero scambio ma è un paradosso solo questo mi pare c'è una delle qualche volta anche l'astensione paradossale cibo prestare
Ha qualche problema interpretativo credo di no proprio su questo
Ascoltiamo ora la relazione introduttiva delle ministro dell'Agricoltura Filippo Maria Pandolfi che ci consente di avere un quadro completo delle tenore di questa conferenza stampa
Mele rialzi o per essere visibile no no allora
Io ringrazio dell'invito della ospitalità e anche di questo dono che
Mi è particolarmente caro
E ringrazio anche l'ospitalità che ci è data
Dal presidente dal direttore generale dell'Empire
Appunto però adesso parlerò vicino microfono signora
Vorrei solo sapere quale quello sensibile tutto scrive tutti nonché
No però getta problema ventinove va bene
E vorrei esordire dicendo che quest'occasione di incontro
Che io mi auguro possa essere ripetuta perché credo che almeno ogni tre quattro mesi ci sia motivo sufficiente per una
Per uno scambio di informazioni di opinioni per interrogazioni giornalistiche
Al ministro dell'Agricoltura devo dire questo piacere mi particolarmente gradita perché parlare di agricoltura
Ai giornalisti della stampa specializzata nel settore
Beh è qualche cosa di più che non parlare genericamente di agricoltura su uno scenario più ampio è necessario lo scenario più ampio ma è necessaria anche
La specializzazione che è l'unica che consente poi di
Dire con precisione quello che un settore come quello agricolo merita sia detto
Bene arriviamo al tema
Lo abbiamo fissato prima di Atene
Che
Certo oggi solo sciolti gli enigmi
Ma non sono minimamente risolto i problemi
Quindi il tipo di discorso odierno
Sensibilmente diverso da quello che avremmo tenuto se
L'oggetto fosse stato il commento
Ha dei risultati analiticamente definiti del Consiglio europeo di Atene
Quindi abbiamo un copione un po'diverso da quello che ci si poteva attendere
Anche se io personalmente confesso che la
Alla fine non è una sorpresa
Allora scusate
è
Va bene
No nonché spetta poi grazie
Che alla fine non è una sorpresa verme
L'esito di attiene
Perché a giudicare dalle ultimissime fasi del negoziato
Scarsi erano i segnali di un avvicinamento apposizioni di consenso
Vorrei fare una breve esposizione introduttiva per poi disporre mi ha
Replicare alle domande che mi saranno poste
E vorrei dire due cose sul prima di Atene su Atene e poi adesso sul dopo atti primaria che
La spiegazione di quello che è accaduto ad Atene si rinviene in gran parte
Nella nella dichiarazione finale del Consiglio europeo di Stoccarda
è un concetto che io ho espresso più volte
E non sono certo soddisfatto che lo svolgimento dell'utente di Atene abbia dato ragione a questa interpretazione
Genetica dei quello che stava per accadere prima e poi è accaduto in effetti
La rilettura oggi della dichiarazione finale di Stoccarda ci dice con estrema chiarezza che
Primo
Il la dichiarazione conteneva una fondamentale e non dissolta ambiguità vale a dire il contrasto tra la solenne dichiarazione
Secondo la quale il Consiglio europeo cito testualmente
Ha deciso a Stoccarda di avviare una vasta azione per rilanciare la comunità europea
E
La più minuta puntigliosa elencazione delle economie di bilancio il contrasto è uguale se prendiamo ad esempio le ambizioni collegate allo sviluppo delle nuove politiche mi riferisco le politiche strutturali industriali di innovazione tecnologica di ricerca
E nel settore dell'energia e dall'altra parte di nuovo la
Cautela la esitazione
Sul fronte della aumento delle risorse proprie aggiungo un secondo elemento
Non soltanto c'è questa ambiguità di fondo in Stoccarda ma c'è anche
Una o evidente sproporzione
Tra le ambizioni di questa revisione pressoché generale di tutte le politiche della comunità
A cominciare da quella che ha come dire oggettivamente il peso maggiore la politica agricola comune
A e il vero motivo
Che aveva spinto ad allargare lo sguardo alle politiche generali della comunità che era poi il nocciolo su cui si era inceppato il Consiglio europeo a Stoccarda
Ed è esattamente lo stesso il nodo su cui si è inceppato il Consiglio europeo ad Atene ed è la questione degli squilibri di bilancio
Ed è per essere ancora più precisi la questione inglese con un'appendice della questione tedesca nel momento in cui la Repubblica federale tedesca che come noto è il maggiore contributore netto del bilancio CEE
A a avanzato le sue richieste non ritenendo che la questione della contribuzione netta forse da limitarsi soltanto alla questione inglese
Partendo da queste premesse era molto difficile raggiungere risultati positivi
Intanto perché si trattava di un impegno senza precedenti
Dare visione globale di tutte le politiche comunitarie non è cosa che sia stata tentata precedentemente prima abbiamo avuto delle singole questioni anche di grandissima rilevanza ma mai una ristrutturazione generale
Delle politiche della comunità
Per di più lo stato delle opinioni e delle posizioni delle delegazioni nazionali era tale da non fare a pensare come dire facili avvicinamenti supposizioni di consenso
Aggiungo ancora la ristrettezza del tempo era tale dava porre un ulteriore ostacolo vincolo all'esercizio iniziato a Stoccarda
Quindi per quanto riguarda il prima di attiene
Non carichiamo per carità tutto addosso al Consiglio europeo di Atene
Diciamo pane al pane e vino al vino gran parte delle difficoltà di Atene erano insite già nella dichiarazione finale di Stoccarda
Aggiungo che la presidenza greca ha fatto la sua parte
Mi pare esemplarmente
Esemplarmente
Non è quindi da elevarci una imputazione alla presidenza greca
Voglio anche dire che il negoziato è stato o intenso anche se era difficile trovare un centro di gravità alla a un esercizio così complesso e per certi aspetti disparato
Quindi non abbiamo credo particolari recriminazioni da fare su quello che è accaduto prima di Atene se non ecco ritornare
A questa ambiguità sostanziale contenuta nella mandato esercizio affidato Consiglio europeo a Stoccarda
Attiene
Parecchi di loro erano Atene quindi sono testimoni diretti almeno quanto me
Direi che
Lo svolgimento del consiglio europeo a
Messo in luce le difficoltà a cui ho già accennato
Vorrei aggiungere che lo svolgimento del consiglio
è stato abbastanza
Erratico
Il problema dell'agricoltura ha avuto un peso piuttosto largo
Ma e questo è un punto di capitale importanza il Consiglio
Ha dichiarato forfait non sulla questione agricola
Ma sulla questione delle politiche della politica di bilancio degli squilibri di bilancio
Sullo sfondo della generale questione delle opzioni economico finanziari della comunità
Sulla questione propriamente agricola
Qualche progresso si era realizzato
Segnatamente su due punti che erano molto critici per quanto riguardava
La posizione italiana il primo punto riguarda il settore dell'arte dove la ultimissima proposta di compromesso della mattina di martedì
Presentata dal presidente Papandreou riconosceva per l'Italia il livello di produzione mille novecentottantatré come il livello di riferimento
Per le quantità tanti
E credo che questo risultato possa essere accreditato alla tenacia con cui abbiamo cercato di spiegare in tutte le maniere possibili
Quali erano ossia le condizioni generali del settore lattiero-caseario ossia in maniera specifica
Le condizioni del nostro settore non assumendo come talvolta si tende a a pensare
Il principio della a hutu apro avvicinamento totale come il principio da far valere nelle sedi comunitarie perché come è noto la comunità non implica affatto che ci sia e in un certo senso il pareggio per tutti i Paesi tra da Offerta
è e domanda Interna di prodotti agricoli
Ma assumendo al contrario il fatto che il nostro Paese non era responsabile non è responsabile della formazione di eccedenze e de sulle formazioni di eccedenze che si determinano le conseguenze finanziarie gravi
Abbiamo anche sviluppato la tesi che la stessa azione comunitaria a spinto l'agricoltura italiana nel settore della produzione del latte
Tramite orale la sua produttività
E accrescere nella sua efficienza e sembra abbastanza stravagante adesso per un Paese che ancora in cammino su questa strada dire brutalmente abbiamo commesso un errore ci siamo sbagliati bisogna ritornare
Indietro quindi abbiamo fatto leva sulle peculiarità italiane sul fatto che le azioni più dirette andavano compiute laddove ecco sì era determinato meccanismo produttore di eccedenze che non è il caso italiano
Questo è stato il principio che c'ha portato questo significativo riconoscimento dell'ultimo tratto dell'ultima bozza di una possibile comunicato finale di Atene l'altro punto dove alcuni progressi anche se in una maniera forse meno esplicita sono stati raggiunti
è quello dei cosiddetti altri prodotti intanto perché rispetto a una binaria proposta della commissione di tagli economia risparmi per seicentocinquanta milioni di equity
Si è scesi praticamente al di sotto dei duecento con una formula un po'complicata che non sto qui adesso riprendere ma al di sotto dei duecento e poi perché
Si è affermata la subordinazione dei tagli
Alla verifica che gli aiuti non fossero una compensazione almeno parziale alla erosione di preferenza comunitaria determinata in base ad accordi bilaterali o multilaterali di da o un cucù come dire cooperazione commerciale con altri paesi
Questo è un risultato fondamentale perché soltanto tenendo presente questo punto è possibile vedere nella giusta luce anche finanziaria
Il problema degli aiuti ai prodotti mediterranei su questi due punti credo
Progressi significativi sono stati compiuti però naturalmente noi non abbiamo espresso assenso di sorta perché non abbiamo avuto nemmeno la possibilità poi di cominciare la discussione sulla ultima proposta
Del presidente Papandreou e quindi questo la posizione negoziale interessante per noi perché non non abbiamo detto formalmente di Sinatra principio delle quote o ad altro
Per noi era pregiudiziale sapere qual era la quantità garantita di riferimento
E e la nostra posizione ultima e irrinunciabile che abbiamo giocato con assoluta fermezza era quella del mille novecentottantatré con pari fermezza ci siamo mossi anche l'altro settore però ho citato i due punti dove c'era stato un maggiore movimento
A Tine tuttavia lo ripeto ha finito per vedere lo scacco ecco realizzarsi di nuovo sulle questioni più generali
Alle quali faccio nessun riferimento molto breve per venire poi al dopo attive
Ciao
Questione delle risorse proprie
è qui
Il principio politico della opzione europea a il suo teste più significativo
Si tratta di scegliere
Tra una comunità con tutte le sue ambizioni
Che diventano anche ora ora mai delle
Obbligazioni collettive
Che discendono direttamente dal Trattato di Roma
Che discendono dalla ispirazione dei padri fondatori dell'Europa ricordiamo il messaggio del nove maggio mille novecentocinquanta di Robert Schuman
Dove si affermava che una Europa comunitaria si sarebbe dovuto affondare sul principio delle solidarietà
Crescenti
Quindi si tratta di scegliere tra una visione tutta incentrata sulla opzione comunitaria ed allora il problema delle risorse proprie può trovare direi secondo me facilmente la sua soluzione o dall'altra parte
Di ripiegare su una mediocre concezione comunitaria che no esalta i limiti di bilancio a e non scioglie il nodo del rapporto tra al obiettivi e strumenti in questo caso strumenti finanziari io ho ricordato più volte che una comunità che ha un PIL è piuttosto notevole come è facile immaginare tante che abbiamo persino delle difficoltà ad esprimerlo in lire italiane
Perché nel mille novecentottantadue il prodotto interno lordo della comunità è stato esattamente
Di
Due mila quattrocentodue miliardi dieci
In lire italiane la cifra è difficile da esprimersi perché sono tre milioni e duecento ventidue mila miliardi
Di lire tre milioni duecentoventidue mila miliardi di lire bene nell'ottantadue le spese comunitarie sono state ventuno virgola novantotto miliardi di più
Il rapporto è di zero virgola novantadue
Meno dell'un per cento non tanto per la situazione migliora leggermente si vada zero novantanove siamo ancora sotto l'uno
Per cento
Ho citato un'altra un altro dato lo ripeto qui la spesa comunitaria
L'anno venturo
E quindi una spesa superiore a quella di quest'anno sarà poco più della metà di quello che l'Italia il tesoro Italia spende
Per gli interessi sul debito pubblico ed essere Botto e CCT e altri titoli BTP e assimilati
E qui diceva domandarsi
Se questa sia una comunità che può assumere su di sé gli obiettivi ambiziosi di accompagnare la politica agricola comune pur sempre acquisizione fondamentale da difendere
Nuove politiche nel settore dell'innovazione dalla ricerca regia
E della politica industriale
Sì e scegliamo questa mediocre strada della Vallesina del limitazioni allo sviluppo delle risorse proprie possiamo dichiarare fin da adesso
Che gli obiettivi di Stoccarda sono irraggiungibili
Irraggiungibili ed è sul tema delle risorse proprie che si sono manifestate appunto le prime gravi difficoltà la commissione ha fatto da ultimo una proposta
Portare il punto percentuale Iva attualmente destinato le risorse proprie ad uno virgola otto la tesi italiana di portarlo a due
Per il decennio andando in Parlamento dei parlamenti nazionali una volta sola secondo articolo duecentouno del trattato
è inutile andare una volta due volte quindi fissiamo addirittura una cifra più consistente e poi la mutuiamo
C'era un'interessante proposta della commissione che però gli altri Stati non hanno accettato appunto per rendere più semplice la procedura di modulazione una volta fissato il traguardo
Di due punti di IVA ma alla Commissione ha proposto uno e otto nessuna decisione naturalmente pesa su questo punto
Ma il tema delle risorse proprie porta con sé il tema degli squilibri di bilancio esistenti
Ed è il nodo britannico
Quando nel mille novecentottanta si è cominciato a discutere
E poi a decidere su una compensazione ritenuta allora transitoria eccezionale una tantum come diciamo noi alla Gran Bretagna diventata appunto contributi scenetta osservo marginalmente che l'Italia è stata contributi cenetta fino al mille novecentosettantotto incluso non ha mai sollevato questioni simili poi siamo diventati prenditori netti quando gli aiuti che ci hanno accordato nel settore agricolo a fronte dell'erosione della preferenza comunitaria hanno modificato l'evidenza finanziaria ma non certamente quella economica bene
Quando nel mille novecentottanta si decise di dare una soluzione annuale al problema britannico non ci si rese conto ecco che si cominciava ad affermare un principio
Che adesso si porrebbe far diventare un principio permanente l'opposizione nostra al principio dei saldi netti zero
è totale
è la negazione del principio comunitario siamo disposti pragmaticamente a vedere soprattutto migliorando la situazione dal lato della spesa
A vedere come si possono evitare degli squilibri Forti
Ma questa è l'altra cosa dal introdurre il principio dei saldi netti tendenzialmente zero
E siamo altrettanto contraria frettolosi metodi di calcolo che non tengono conto che l'evidenza finanziaria
A e maschera una differente situazione economica è il caso dicevo appunto di aiuti dati a compensazione di ed allora accade che ciò che è stato compensato non appare
Mente appare soltanto l'evidenza finanziaria dell'aiuto dato a compensazioni dicevo dalla perdita di preferenza comunitaria
E poi ci sono tante altre distorsioni
Nel settore agricolo ad esempio la Francia esporta molto verso i Paesi terzi a restituzioni le restituzioni entro il Bilancio
La Germania esporta prevalentemente prodotti agricoli verso altri Paesi della Comunità prendiamo il latte verso di noi
E qui non c'è evidenza di bilancio e quindi una situazione economica simile dal luogo a diverse
Cifre di bilancio ecco perché occorre un'estrema cautela nella
Assumere le cifre di bilancio come
Rivelatrici di sottostanti realtà economiche il passaggio non è così netto e così semplici anzi spesso col tradisce una realtà profondamente diverso
La questione rischia di bilancio si tira dietro poi la questione della disciplina di bilancio
Dove noi siamo contrarie delle proposte che modifichino il trattato come la proposta francese che praticamente modificava l'articolo duecentotré del trattato
Su queste questioni è saltata Atene ecco su queste questioni
E questo credo vada letto
Per evitare una blocco approssimativa rozza e ingiusta accusa all'agricoltura europea quindi indirettamente anche l'agricoltura italiana di essere la responsabilità utilmente la Comunità
Non è vero stando ai fatti storici di atti
Perché io sono convinto che se ci fosse stato ad esempio un intero Consiglio europeo dedicato le questioni agricole
Forse un qualche risultato si poteva raggiungere eventualmente fissando alcuni punti acquisiti e lasciando aperti altri punti non acquisiti
Ma non si sarebbe concluso con una soluzione come dire in bianco accorciato vero come è accaduto invece sugli altri punti molto più rilevante e poi bisogna dire con grandissima franchezza io sarò lieto se
Nel caso voi concordate con questo opinione riecheggia aste questo pensiero
Bisogna far capire alla nostra opinione pubblica che se la comunità
Manca di altre politiche e quindi se la politica maggiore la politica agricola comune la colpa non è della politica esistente la colpa è della riluttanza ad intraprendere le operazioni necessarie per sviluppare le altre politiche
E guardando indietro
Almeno un paio di grandi occasioni opportunità storiche sono state perse malamente una con l'Euratom
Vi era un campo nuovo
Non c'è non è anche le difficoltà storiche che si ricongiungono magari è ah segmentazioni nazionali del passato si è persa l'occasione
E dell'energia nucleare
Secondo si è persa l'occasione della crisi energetica del mille novecentosettantatré dove la risposta è stata anche qui frammentata nazionale discontinua ematica praticamente inconsistente
A parziale consolazione dobbiamo dire che gli anni settanta hanno registrato sul finire l'acquisizione dello SME
Ma lo SME
Ha funzionato soltanto nella sua prima tappa quella di Galli discipline ricambio non ancora su quella più ambiziose risolutiva
Pure decisa a Brussel e che si sarebbe dovuta attuale dopo due anni dalla fine della settantotto dal Niger settantanove e cioè la messa in comune dei di metà dei loro delle riserve valutarie
Il valore pieno del lei più
Come strumento di riserva per i paesi europei e puttini simili a quelli di una banca centrale dati alle autorità voglio monetari della comunità quindi lo SME è un'acquisizione a metà
Quindi non si può imputare la politica agricola
Della responsabilità dell'assenza di altre politico
Ed il nodo vero che rimane adesso sul dopo Atene sciogliere prima questa questione di quadro poi affrontare i problemi
Della politica agricola comune altri all'interno evidentemente di questo opzioni più generale dopo Atene
Oggi io affermo una mia personale convinzione che spero possa essere presto anche una convinzione comune
Del governo italiano
Credo che a questo punto è importante che l'Italia esca con una sua proposta
Che Totti non soltanto le questioni agricole
Ma tocchi anche
Il cuore dei grandi problemi della comunità
Lo dico come membro del governo
Ma parlando qui un po'in famiglia lo dico anche come ministro dell'agricoltura
Perché diventa impossibile una soluzione razionale
Di questo tema revisione della politica agricola comune se all'esterno
Sono messi tanti impropri vincoli sì ad esempio l'unica razionalizzazione deve essere compiuta dentro la politica agricola comune e non accompagnata da una razionalizzazione
Del resto delle politiche comunitarie insomma io ho bisogno che il discorso si allarghi per evitare il proprie costrizioni Veggia alcune pensiamo di averne rimosse negozialmente ma la partita è tutta aperta e quindi non possiamo ritenerci paghi nemmeno dei successi negoziali avuti parzialmente fino ad Atene
Perché il discorso è tutto di nuovo aperto quindi credo che il nostro Paese devo uscire con la proposta alzando il tiro
Esaltando
I caratteri politici istituzionali ed economici della o Simone comunitaria
E credo anche rivendicando al nostro Paese
Il diritto ad una piena iniziativa io fui negoziatore per l'Italia dello SME nel mille novecentosettantotto fu un momento di fortissime iniziativa diplomatica dell'Italia
E dobbiamo riprendere un po'questa stessa iniziativa
Allora come è noto lo SME era nato sulla presupposto dell'asse carolingio centrato idealmente ad Aquisgrana
Era l'asse cimiteri Giscard d'Estaing bene fu anche l'azione del governo italiano che e Diego una piattaforma più larga e più comunitaria alla intuizione dice mite e dice Scarpa
Per questa sensazione la si ebbe nettissime il primo novembre del settantotto dell'incontro di Siena anti ottici mite quando tra l'altro otto come informare
I due capi di governo della delle misure che in quel giorno furono prese a livello delle banche centrali
Per il sostegno al dollaro e allora si vedeva come una unità monetaria europea poteva fare da contrappeso
All'area
Del dollaro
Noi fummo estremamente attivi in quella fase abbiamo bisogno di tornare ad essere estremamente attiva
Perché credo che soluzioni parziali basate su assi o su triangoli
Sarebbero negative rispetto alla alla opzione europea che presuppone la integralità dello sforzo comunitario
Quindi abbiamo davanti una fase negoziale severa
E impegnativa che cosa accadrà per l'agricoltura
Il problema si sdoppia
Permangono intatti i problemi
Non risolti adatti
E su questi poi potremo adesso discorrere cercano di rispondere a tutte le domande che mi si faranno su questo tema sono però i temi che che
Sono rimasti aperti
E quindi tutti i settori dalla politica dei pezzi alle soglie di garanzia latte in particolare cereali
Politica esterna che vuol dire sostituti liceali tassa sulla materie grasse
Da montanti compensativi
Altri prodotti e quindi la questione dei prodotti mediterranei quindi l'intero spettro di Atene ha aperto
Ma poi ci sono dei premi di emergenza ecco perché non avere risolto questi temi le tele porrà fatalmente dei problemi di transizione
Dei problemi di aggiustamento transitorio
Adesso mi viene in mente che sarebbe stato più saggio avere moderazione e prudenza non porre degli obiettivi troppo ambiziosi
E raggiunge intanto il risultato che sarebbe già stato fondamentale di aggiustare le cose per il mille novecentottantaquattro
Pronti gli Stati a fare anche lo sforzo con contribuzioni nazionali straordinarie previste dal Trattato per pareggiare i conti del bilancio ottantaquattro
E quanto meno evitando nel settore agricolo il degrado finanziario che deriva ad esempio dal continuare sulla stessa strada per esempio per le eccedenze lattiero-caseari
Si potevano mettere alcuni limiti in una forma molto più empirica se volete ma all'una si sarebbe almeno raggiunto un risultato neppure questo è stato raggiunto
Credo che in qualche misura
Di carattere transitorio dovesse introdotto credo che ne parleremo lunedì in una colazione in una cena di lavoro che ha indetto il presidente del Consiglio ricottura Simitis l'ultimo suo atto l'ultimo atto della presidenza greca per quanto riguarda l'agricoltura ci scambieremo opinioni non sono in grado esattamente di fare loro un quadro delle misure di emergenza che dovessero essere prese
Posto però dico una cosa
Il dopo Atene presuppone uno spazio temporalmente molto limitato per prendere delle decisioni anche sulla questione maggiore anche sulle politiche di quadro
E c'è una ragione specifica ed è che incalza la scadenza della metà giugno mille novecentottantaquattro quando avremo le elezioni europee
E sarebbe veramente temerario aprire una campagna elettorale per le elezioni europee la seconda con l'elezione a suffragio universale diretto da in condizioni di assoluta inaffidabilità delle politiche comunitarie per esempio ancora con una situazione di stallo per quanto riguarda i maggiori problemi
Teniamo presente che sullo sfondo poi ci sono i poemi istituzionali poteri ulteriori del Parlamento il il trattato per l'Unione europea ci sono anche queste questioni che e colpiscono più direttamente anche sul piano politico la opinione pubblica europea
Quindi se posso azzardare una previsione bisognerà che le decisioni vengono prese da un Consiglio europeo
Entro marzo
Massimo entro metà lapide insomma siamo lì
In modo da avere poi almeno due mesi di tempo ecco prima dello svolgimento vero e proprio delle elezioni europee
E questo evoca subito un altro problema ed è che noi avremmo appunto alla fine di marzo la questione prezzi per quanto riguarda la politica agricola comune quindi si presenta un periodo direi travagliato difficile intensissimo credo però che l'unica maniera per uscirne alzare molto il tiro
Scegliere a livello di opzione europea generale allora probabilmente avremo un meno convulsioni assilli
Sulla revisione della politica agricola comune su qualche problema che riguarda altre politiche
E da loro
Unendo altezza divisioni e saggezza pratica
Riusciremo a dare a questo dopo Atene Honda corso
Non diciamo soltanto meno negativo ma finalmente positivo
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