Assemblea nazionale dei Quadri e dei Delegati della CGIL

Poi Francesco Grondona dell'Ilva di Genova
Zanardi dice
L'ultima
Non c'è quello di intervenire
Allora
Questo equilibrio
Il rotore
Vere
Appurato che il compagno
Giovanardi
Per estivo del Comune di Piombino
Non c'è chiedo accompagnò
Grondona di dall'Ilva di Genova
Il suocero il primo intervento grazie
Per favore
So che verso il
Quando
Quando i compagni
Nella mia fabbrica
Ha saputo che veniva in questa Assemblea
In molti
Non tutti ma in molti mi hanno detto
Lascia stare lascia perdere
Guarda che
Probabilmente un lavoratore un delegato che non membro della segreteria che non dell'apparato è difficile che lo schiera sentire
Allora io ho fatto una scommessa con questi compagni
Vi chiedo di aiutarmi
E aiutare tutti i compagni che come me sono membri delle RSU ma non fanno parte né di segreterie di apparati di vincere questa scommessa
Per poter dire a quei compagni a quei lavoratori che nella CGIL
Nel nostro sindacato indipendentemente dalle posizioni sindacali nelle quali ognuno si ritrova c'è ancora la possibilità di essere ascoltati e di poter dire la propria
Io come vedete vado a braccio
Vorrei fare a me stesso e a tutti voi alcune domande
Partendo da le cose che il compagno Cofferati diceva
Ieri sera nelle nella relazione introduttiva
Si dice
A proposito del rispetto dell'accordo del ventitré luglio
E del rispetto che questo accordo deve essere fatto dal governo in primo luogo che i sei mila miliardi dati
Ai lavoratori pubblici sono insufficienti
Insufficienti se si tiene anche conto che di questi sei mila miliardi circa mille cinquecento
Non saranno danaro che entra in busta paga ma saranno dato per in base alla riforma delle pensioni
I contributi sono pensionistici
Allora io mi domando vi domando e chiedo i compagni dalla segreteria
Se il Parlamento come
Penso di uno di noi ritenga difficilmente modificherà quella cifra
E se quella cifra resta quella ossia quattro mila cinquecento miliardi tutto compreso che cosa intende fare la CGIL
Perché il governo rispetti quell'accordo
Tenendo anche presente che se il Parlamento blocca quella cifra
Vorrebbe dire aprire delle azioni di lotta se siamo conseguenti
Perché quella cifra venga Maggiora
Seconda domanda
Ma davvero pensiamo che sia possibile
In un'economia di mercato
Nella quale ci viene detto che vi è la globalizzazione
Nella quale i flussi finanziari riguardano giornalmente nella globalizzazione circa un miliardo di dollari
Davvero pensiamo che sia possibile in questo tipo di economia
Fare una politica dei redditi
Ossia a controllare ad esempio qual è il reddito del libero professionista del lavoratore autonomo tenere sotto controllo il reddito della piccola della media della grande borghesia
Quello che fino adesso si è verificato non è una politica dei redditi
Ma è una politica nei confronti il reddito dei lavoratori
Ossia del salario degli stipendi del lavoro dipendente che non solo non hanno tenuto conto del l'inflazione ma sono andati quindi ben al di sotto di questo
La terza domanda
Non pensiamo noi che l'accordo del ventitré luglio con
Il meccanismo contrattuale che introduce far cambiare natura al sindacato
Nel senso che è di fatto compagni
Noi siamo stati non badate bene sono anche di fare una provocazione nel dire questo non tanto della scala mobile quanto del contratto nazionale delle singole categorie
Perché se noi vediamo la cadenza ad esempio dei meccanici con i quali viene elargito
Il rinnovo del contratto nazionale nelle varie trancia ivi compreso l'eventuale parziale recupero noi li vedremo una sorta di indicizzazione
Perché come meccanici abbiamo avuto trenta mila lire parlo per il quinto livello dal primo di settembre
Avremo anche altre trentacinque mila lire parlo sempre per il quinto di ballo dal primo di gennaio poi ci dovrà essere una quota parte x di indicizzazione
Il realtà al differenziale Frola programmata e la reale inflazione nel luglio del novantasei e poi eccetera eccetera e C
Però noi non abbiamo più il contratto nazionale di categoria
Un contratto nazionale che non serviva e non poteva servire
Concettualmente solo ed esclusivamente per tenere conto dell'inflazione ma serviva doveva servire per recuperare la ricchezza sociale che si produce in questo paese perché io faccio un'altra osservazione compagno
Supponiamo che l'accordo del ventitré luglio funzioni
Fino adesso è chiaro come il sole che non sta funzionando supponiamo che funzioni
Noi avremo una una i salari che tengano conto dell'inflazione
Che sono così nel corso del tempo
Ma nel frattempo la ricchezza sociale il prodotto nazionale lordo il prodotto interno lordo cresce cresce del due due e mezzo tre per cento ci dice questa cresce in termini reali perché in termini monetari sarà dell'otto del nove e questa ricchezza sociale prodotta in più
A chi va accompagna non era forse questo anche lo scopo la funzione del contratto nazionale che era quello di contribuire ad una ripartizione della ricchezza sociale si dice che ci saranno gli integrativi aziendali ma l'integrativi aziendali per determinate categorie sarà anche da un punto di vista giuridico difficile aprirli penso al pubblico impiego
E anche laddove ci sono e ci saranno
Ad esempio dei meccanici questi integrativi aziendali avverranno
Su un contratto nazionale firmato nel quale si dice produttività e redditività e la battaglia sarà per fare un pochettino più di produttività e meno di redditività ma sempre e comunque su quel terreno
E quante cose dovremo metterci dall'integrativa aziendali tenendo presente che bisognerà costituire i fondi in pensionistici che solo comunque salario che sono comunque costo
E cosa si potrà fare se noi saremo alla rincorsa spasmodica di quel salario che il contratto nazionale non cinque Giorgi difende più
Quanto si potrà fare sul problema dell'organizzazione del lavoro degli orari della professionalità della sicurezza in fabbrica compare e allora io credo che vada rivisto concettualmente
Il
Meccanismo
Contrattuale che regola l'accordo del ventitré luglio vada rivisto pratiche
Se va avanti questo compagni vuol dire due cose primo un sindacato centralizzato per quanto riguarda la confederazione che anno per anno ricontrattare una sorta di scala mobile anomala
A posteriori insufficiente non automatica
E
Significa anche la discussione del contratto nazionale delle singole categorie quindi il cadere poi in un sindacato aziendalista in un sindacato localista dove purtroppo compagni
I segnali su questo terreno non mancano vedi quello che è stato deciso ad esempio dalle aree Selous vagliando
Della della FIAT di Melfi laddove chi può raspa qualcosa comunque e sarà difficile molto difficile nella pratica compagni combattere su questo terreno e chi non può pazienza
Allora io credo che vada rivisto proprio il meccanismo
Io credo che il movimento sindacale la CGIL come organizzazione dei lavoratori
Debba porsi il problema come organizzazione dei lavoratori tutti laddove il mercato tira e laddove il mercato non tira
Debba porsi il problema di ridistribuire una parte del reddito
E credo che debba essere lo dico con estrema franchezza abbandonata la politica non dei redditi ma la politica nei confronti del reddito dei lavoratori
Che anche da un punto di vista possiamo ancora dirlo compagni capitalistico non sta producendo delle grandi cose
Perché l'inflazione è marchiata quando fu tolta con l'accordo del trentuno luglio la scala mobile ci volevano settecentoquarantacinque lire per comprare un marco
Sulla linea della tenuta del Piave del cambio la scala mobile e dopo l'accordo del ventitré luglio oggi per acquistare un Marco ci vogliono mille centoventi mila centoventicinque chi lo sa
Quando fu data
La scala mobile il tassi di interesse erano intorno all'otto al nove per cento oggi sono ugualmente intorno all'otto al nove per cento il costo del danaro
E l'inflazione è al cinque virgola otto
Gli altri redditi di tutto questo ne hanno beneficiato
Comunque il reddito dei lavoratori dipendenti no
A fronte peraltro di situazioni occupazionali che nemmeno da questo punto di vista hanno portato a qualcosa
Io concludo compagni
Vi ringrazio di essermi Stati assentire
Credo che ci sia nella classe la volontà le possibilità e le energie per riprendere anche un'altra strada compagno tenendo presente lo voglio dire con estrema franchezza una cosa io credo che
Certe impostazioni contrattualistiche siano pericolose vedete
C'è una specie cura sono una specie di pesci tropicali
Che hanno un parassita
Che lì si insinua nel cervello
E questo parassita li porta a snaturare la propria natura ad uscire dal branco
Così affiorano
A pieno d'acqua e cadano facilmente preda
Dei gabbiani
Io credo che dobbiamo stare attenti anche quando parliamo ad esempio di unità sindacale per la quale io vengo dai meccanici da venticinque anni ci battiamo e ci stiamo battendo ha però a tenere sempre presente di non snaturare la nostra natura di CGIL di mantenere salde la difesa non solo e non tanto di determinati interessi
Quanto soprattutto a dinanzi tutto di determinati valori di valori politici culturali di natura e di storia
Perché solo se si salvaguardi allo questi allora poi si possono anche difendere gli interessi dei lavoratori che vogliamo rappresentare vi ringrazio
La parola accompagna Zanardi Paolo ad avere sotto il Comune di Piombino
Macchiato
Diamo la parola accompagna Celina Cesari
E la CGIL regionale pugliese
La voce non avendolo io
Siccome
Grazie siccome compagnia charter dei è arrivato
Ma la farà come ci si prepara poi accompagna appalto fino a e apporre ospiti Messina
Io penso che questa assemblea dei delegati definite in relazione significativa tappa di asse di avvicinamento al congresso
E che comunque si svolge un pochino sotto tono penso che possano ancora rappresentare un momento importante di verifica di quanto il sindacato ma la CGIL in particolare ha finora fatto
Credo anche che questa Assemblea sia una occasione preziosa per visualizzare meglio i problemi che sono di fronte a noi ed anche per ridefinire le linee della nostra iniziativa stiamo discutendo infatti in questa nostra tre giorni di questioni decisive quali l'accordo del ventitré di luglio la sua applicazione la riforma della previdenza alla Finanziaria e quant'altro
Avrei molto da dire su questi temi ovviamente nel mi sfugge il loro intreccio con quanto tiro dopo
Ma per stare nell'economia dell'intervento e nel canto e nel canonico quarto d'ora mi soffermerò in particolare su due questioni che hanno e pugliesi stanno molto a cuore
Il lavoro e i lavori la riconferma del loro valore la necessità di ribadire la centralità per il nostro Paese dei soggetti o meglio delle identità che adesso fanno riferimento e poi il sud Italia
Che è stato qui definito luogo di grandi emergenze civili sociali e produttivi ma che può diciamo noi diventare anche un luogo di grandi potenzialità che già ci sono ed anche di soluzioni originali
La centralità data quest'ultima questione dalla relazione di Cofferati dunque io la condivido
Così come condivido fino in fondo l'idea di usare la ricchezza proveniente dalla ripresa economica per il superamento dei dualismi e per assicurare infine parità di opportunità a tutti
Mi sembra però opportuno sottolineare ancora una volta in quest'occasione che quando si raggiungono nel Mezzogiorno d'Italia livelli di disoccupazione che vanno oltre il venti per cento
Quando il cinquantasei per cento dei giovani non trova lavoro
Quando gli investimenti calano del tre virgola cinque per cento e di lavoro esistente si contrae e spuma intendenza
Il sindacato e date tenuto a dare risposte serie e tenuto ad un'assunzione totale di responsabilità uscendo dalle enunciazioni di principio e costruendo col Governo nazionale vertenze precise
Con confronti che si aprono e poi si chiudono con risultati concreti
L'urgenza della necessità di una nostra iniziativa in tal senso non bastassero le cifre trova ragione anche per il vuoto impressionante di idee e di proposte che noi tutti possiamo osservare
Perché c'è sto non c'è serietà alcuna nell'ipotesi della Confindustria che sollecita da un lato la ripresa di flussi migratori di massa verso il Nord e dall'altra punta di introdurre un inaccettabile differenza salariale
Valida solo per finire di deleghe regolamentare il mercato del lavoro e per fare del ruolo delle organizzazioni sindacali e dello strumento della contrattazione degli inutili ectoplasma
Il gioco dunque e fin troppo scoperto e la risposta ai problemi che affliggono il Meridione non può essere questa
Stupisce poi che la sirena confindustriale abbia finito con l'affascinante non solo Dini ma anche altri un po'più vicino
D'altra parte come a tutti noto il sotto salario dove è ampiamente praticato non ha mai prodotto ricchezza ben altro dunque occorre per il sud e per il lavoro e sono d'accordo con l'ipotesi che fin qui sono state enunciate penso però che tra di noi in quest'occasione occorrono ulteriori elementi di chiarezza soprattutto in riferimento alla vertenza per una politica industriale nei settori strategici
Che assuma come centrale decisiva la questione dello sviluppo e dell'industrializzazione del Mezzogiorno mi riferisco quindi a quel sistema di reti e di infrastrutture su cui non c'è dubbio noi dobbiamo fare chiarezza tra di noi
In particolare la questione delle Ferrovie dello Stato e i contratti di programma in discussione al Parlamento il completamento del piano decennale dell'ANAS la questione della Telecom
Attorno a queste tre questioni c'è un girotondo di cifre e di ipotesi ebbene noi su questo dobbiamo cominciare a scegliere
Intanto va capito
Se nelle scelte prioritarie di investimento c'è o non c'è uno spostamento consente consistente di risorse per dotare il sunto di efficienti e moderne reti e infrastrutturali e però qui anche occorre un ruolo regolatore della Confederazione dei processi per evitare che i più forti rispetto alla questione delle reti infrastrutturali continuino ad essere forti e i più deboli rimangono deboli
Dobbiamo in buona sostanza scegliere
Se questi finanziamenti debbano essere finalizzati a quadri a quadruplicare le linee ferroviarie del Nord o a raddoppiare semplicemente quelle del Sud la Bari Lecce la Bari-Taranto la Termoli San Severo e quant'altro
è una scelta che la Confederazione deve fare e deve fare a nostro parere senza infingimenti
La Puglia la mia regione anche se conserva qualche elemento di differenziazione positiva nell'ambito del Sud e però immersa anch'essa nelle tipiche dinamiche di emarginazione meridionale
Gli effetti della ristrutturazione delle partecipazioni statista statali e dei grandi gruppi privati
La fragilità del sistema delle piccole e medie imprese dell'artigianato la crisi pesantissima delle costruzioni
Difendiamo intendenza uno scenario di crisi occupazionale pesantissima che si aggiunge drammaticamente agli altri ai già pesanti tassi di disoccupazione
Abbiamo poi una serie di situazioni di crisi aziendali
Che vanno dalla calabrese all'Agrigento dalla Belleli all'Italimpianti alla cartiera di Barbetta all'indotto delle comunicazioni e a tante altre
Una situazione che davvero fa sorridere rispetto alla tanto decantata ripresa economica in atto che certamente c'è ma che non sembra sia goduta da tutti
Per quanto ci riguarda come sindacato pugliese la nostra parte vogliamo farla e vogliamo farla fino in fondo con coerenza e determinazione
Stiamo infatti lavorando per una vertenza unitaria che punti a ricostruire relazioni industriali con le associazioni private
Relazioni industriali che valorizzano qui timidi che puntano a volo rizzare i timidi segnali positivi di produttività che vi sono pure nella nostra regione
E che punta alla diffusione della piccola e media
In impresa che impegni in metri una persona gli industriali meridionali e chi regala anche la contrattazione articolata abbiamo poi aperto un confronto con il governo regionale
Per porre l'iniziativa di questo Governo in sintonia con i processi reali che stanno nel territorio
Per rilanciare i patti territoriali per qualificare la progettualità dei soggetti pubblici e privati ed anche per avere una legge regionale che dia continuità e qualificazione ai lavori socialmente
Utili
Abbiamo poi da lanciare e da riprendere una contrattazione territoriale complessiva che aggredisca il degrado dei centri urbani impatti la condizione dei minori
Che e inserisca tutti gli elementi possibili di snellimento di funzionamento delle procedure della pubblica amministrazione
La nostra quindi una vertenza che punta ad uscire dall'inseguimento delle e vertenze tende a qualificarsi con la sua capacità propositiva
Econdo una pluralità come dire di interlocuzione
Ma questa vertenza può respirare può vivere può alimentarsi solo se si inserisce in una più complessiva iniziativa sindacale nazionale che assuma davvero al suo centro il lavoro i lavori e il Mezzogiorno d'Italia
Su questo io credo dobbiamo oggi decidere con chiarezza e senza infingimenti
Grazie anche per la concisione la precisione
La parola alla compagnia piena Pandolfi no
Lo Speedy mossi
Poi il compagno Luciano De Gasperi segretario del Veneto
Compagne compagni sento il bisogno di dare anch'io il mio contributo a questa Assemblea portando la mia personale esperienza
Faccio parte della segreteria comprensoriale dello Spi di missina
E sono la responsabile della lega di Messina città una città del Mezzogiorno della Sicilia un territorio dove la disoccupazione aumenta sempre più
Le poche grandi industrie chiudono perché al capitale non interessa operare da noi non le conviene restare per vari Montelibretti la Pirelli di Villafranca di Ravenna
La disoccupazione giovanile molto forte la Regione Siciliana da sei anni a questa parte ha cercato di dare una valvola di sfogo
Con l'articolo ventitré l'utilizzo dei giovani in progetti di pubblica utilità con i nostri progetti abbiamo voluto dare risposte tramite servizi ai nostri anziani residenti Rocco e occupazione qualificata
Chiedendo la qualità del servizio spesso cioè abbiamo intrecciato spesso dove è stato possibile la risposta al bisogno con l'interesse occupazionale qualificato
Vedi il protocollo d'intesa corruzione e il Comune di Messina per l'assistenza domiciliare integrata noi tutti sappiamo cos'è
L'ospedalizzazione a casa dell'anziano perché convinti come siamo che l'anziano
Nel proprio habitat e tra i rumori quotidiani lanciano vive meglio e più a lungo e nello stesso tempo si risparmia la spesa ospedaliera la prima esperienza si faranno insieme centro
è notizia di questi giorni che l'uso del cinque di Messina fatto richiesta all'Ufficio di Collocamento
Di personale qualificato carente in pianta organica utilizzando la graduatoria della legge cinquantasei questo progetto ha cominciato ad avere risposte legislative
Dopo due quasi tre anni di lavoro nel territorio del coordinamento femminile unitario pensionati di Messina
è stata una richiesta che partirà dal basso
Dopo il progetto obiettivo nazionale e precisamente dal convegno Unità Mario dal sedici due novantatré
Ebbene ci siamo trovati l'anno scorso con un decreto degli enti locali fantasma l'assessore ordine lo aveva dato a tutti perfino a noi ma non fermato ci sono cinque miliardi non spesi su tutto il territorio regionale
Quest'anno un decreto dell'Assessorato regionale alla sanità ma con la suddivisione della spesa per lo per usarle
Che dal momento propositivo a quello attuativo nevose le hanno cambiato personalità giuridica e quindi va ancora riproposto perché le somme non si possono utilizzare
E questo l'ambito politico istituzionale in cui noi operiamo e scusatemi se non parlo più di tanto del governo regionale siciliano
Ci vuole molta tenacia e determinazione e hanno i pensionate sono qualità che non mancano
Certo solo noi non vestiamo serve un progetto di politica assolto socio sanitaria più complessivo da parte della Confederazione
Partendo dalla convinzione che essere anziano è una condizione la nostra contrattazione principalmente con il Comune di Messina
è stata basata sulla valorizzazione della persona nel contesto sociale dove vive vedi l'assistenza domiciliare trasporto che vanno i soggiorni climatici il centro sociale comunale in centro città
Utilizzando locali comunali all'interno della villa Dante in pieno centro cittadino in mezzo al verde
Per la gestione sono stati utilizzati ragazza dell'articolo ventitré fino al venerdì il sabato e la domenica autogestire pensionati e la Federazione unitaria di Messina inoltre nell'ambito della valorizzazione della persona da due anni
Oltre alla normale attività lavorativa degli anziani davanti alle scuole nelle ville facciamo l'esperienza con il Comune il Provveditorato agli Studi di Messina nell'ambito di un progetto più ampio
Ludico educativo contro la dispersione scolastica nei sei quartieri più degradati della città cosiddetti a rischio l'utilizzo degli anziani
Nel tramando delle tradizioni costumi professioni artigianali in via di estinzione
E non vi dico la gratificazione avuta commi sindacato a chiusura di anno scolastico da parte del provveditore nel comunicarci che l'esperimento aveva sortito intanto all'effetto che si erano ridotte le assenze
Ed inoltre gli anziani che avevano svolto il lavoro
Era un entusiastico si sentivano utili ancora alla nostra società ed anche quest'anno c'è richiesta da entrambi i lati sia per i giovani sia dalle scuole e sia vera dagli anziani
Inoltre come sindacato pensionati ci siamo cimentati nella nostra volante contrattazioni con i Comuni
In una materia nuova per alcuni versi non appartenente ai soli pensionati vedi lisci già in tredici comuni della nostra provincia ci sono accordi per una riduzione che va dalle duecento alle trecento mila lire per la prima casa
Devi Regolamento per il pagamento della tassa smaltimento rifiuti ed infine regolamento contributi straordinari alle persone bisognose
Come potete constatare la nostra contrattazione territoriale e presente e cerca di dare risposte non solo agli anziani ma si fa carico anche delle entourage dove questi vivono grazie
Grazie
La parola al compagno Luciano perché apre il segretario generale della CGIL del Veneto si prepari Franca Donaggio del coordinamento boh
Nazione glielo deve avere compagni compagni se riusciamo
Non buttare via questa occasione a fare di questo dibattito un libro dibattito non rituale come mi
Mi corre l'obbligo così di avvertire il pericolo io per fare il questore di dire come affrontare due tre questioni
Però molto esplicitamente molto fuori dai denti come si dice
Sono anch'io convinto come diceva Sergio dalla sua introduzione che in questi ultimi anni
Noi stiamo vivendo una tra le fasi di contrattazione più alte che abbiamo conosciuto
L'accordo del ventitré luglio la positiva conclusione di quasi tutti i contratti l'avvio di una contrattazione di una stagione quotazione articolata la Finanziaria sono tutti appuntamenti sicuramente che hanno dato come dire smalto tomo il sindacato
E pur tuttavia io ho sempre saputo che quando il sindacato contrattati già recuperato un pezzo della sua identità e questo è già qualcosa come si dice
Se però
Noi continuiamo a noi CGIL innanzitutto a vivere a giudicare questi risultati pure importanti
Con gli occhiali deformanti dei nostri equilibri interni
Come mi pare ancora continuiamo a fare
Come ancora continuiamo a fare io credo che ci sia qualcosa che non va credo che ci sia una sorta di di schizofrenia in questa organizzazione
Per ragioni questo paradosso però non va a banalizzato non va banalizzato perché dimostra che neppure la medicina migliore appunto la contrattazione
Può guarire un malato
Come no come no insomma come il sindacato questo mi porta a pensare che forse e qui faccio la la prima nota insomma di di attenzione che vorrei fare a me è esteso a tutti voi
Mi porta a pensare che forse il progetto di autoriforma del sindacato stia diventando davvero una utopia
Perché tutti qui dentro tra i militanti tra i dirigenti anche tra le RSU
In realtà noi stiamo aspettando un evento esterno un terremoto che ci svendita questo torpore
Questa la sensazione che io vivo da dirigente da militante di questa organizzazione
Attenzione attenzione perché questo attendismo può essere appunto fatale
E nel mentre noi ci stimiamo cercare le mediazioni traditori l'arretramento procede e procede inesorabile
Noi su questa involuzione sindacato abbiamo le nostre responsabilità era tutto naturalmente c'era anche la CISL la UIL credo che
Il fatto che ci sono meno abbiamo riscoperto il gusto degli accordi addirittura dei contratti nazionali erano vent'anni trent'anni che lo si faccia un contratto nazionale separato
Come dire addossi sull'idolo delle responsabilità grosse e pur tuttavia credo che sia meglio che guardiamo le nostre responsabilità
Noi nei prossimi mesi ma che oggi abbiamo l'occasione che è quella del congresso la cui discussione è già di fatto partita
Forse da troppo tempo io credo che noi siamo sempre perennemente in Congresso Guinea che qui sorgeva pure che mettiamo un punto alla nostra discussione altrimenti io dico il petto il logoramento va avanti all'infinito
Io credo che noi non dobbiamo sprecare alla allora se non dobbiamo sprecare la innanzitutto diciamo sulla cosa
A me interessa poco credo che interessi poco anche a molti di noi qui dentro e sicuramente a quelli che non stanno qua senza fare demagogia
Quanti saranno i documenti che verranno presentati al dibattito congressuale
Quanti saranno chili Filomena chi di noi sarà da una parte o dall'altra
Anche se è vero che l'attesa avendo la nostra organizzazione su questa questione all'attesa spasmodica
Io credo che invece questa sia una tristezza di questa organizzazione
Altro che democrazia dal basso
Altro che come dire un dibattito di cinque milioni di iscritti ieri
E e di e che dovrebbero essere protagonisti di questa discussione viene condizionata dalla Scelta di venti trenta gruppi dirigenti
Questo è il contrario della democrazia dal basso questo è il massimo del verticismo
E credo che sia giusto che questa storia in qualche modo venga discussa fra di noi anche in occasioni importanti come queste
Quindi il primo tema naturalmente alla contrattazione
Io credo che continui ad essere assente
Anche se ho visto la relazione di Sergio alcuni accenni molto timidi peraltro
Ogni riferimento culturale di Linea d'ispirazione politica a quello che io considero il tema centrale della discussione nel Paese
E che anche un come dire un legame strettissimo con la contrattazione
E cioè il tema dei Jackie che riguarda soprattutto noi che siamo l'organizzazione generale come si dice come diciamo cioè come si tiene unito al mondo del lavoro di fronte alla sua rapidissima articolazione
Noi continuiamo a ragionare partendo da una situazione che non c'è più
E pensiamo che in quel modo noi teniamo unito il Paese
Io credo invece che la vera carta che noi possiamo giocare per tenere unito il Paese il mondo del lavoro sia esattamente quello di un riconoscimento evidente esplicito delle differenze e delle in vendita territoriali
Ed è lì ed è lì che trova risposta anche un problema di riequilibrio lo sviluppo di rapporto tra nord e sud
Perché se noi continuiamo ad affrontare questo tema con politiche centralistica e credo che faremo un errore fatta
Perché perché ormai i concetti di centro di periferia si stanno oggettivamente invertendo
Le due velocità
Questo deve essere chiaro anche alla CGIL anche a un'organizzazione sindacale e le due velocità quella dei processi produttivi economici culturali
E quella dei processi politico amministrativi sono due velocità che stanno andando in rotta di collisione
Che stanno avendo una distonia che sta diventando tragica
Di fatto questo a questa rottura è già avvenuta nel Mezzogiorno sta avvenendo non tanto al piano anche nel Nord
Guardate che quello che sta succedendo dalle mie parti
Il famoso Nord Est la famosa locomotiva
La famosa rivolta dei padroni dei sindaci non vada analizzata compagni e compagne
Non va banalizzata perché intanto è una come dire è un malessere molto diffuso anche all'interno dei lavoratori e degli iscritti alla CGIL
E che ora rischia di trovare delle combinazioni dirette come diceva giustamente relazione ieri
Di individuare gli affidò il rapporto di lavoro diretto tra lavoratore
E azienda e il padrone che non solo mettono fuori gioco il sindacato come già in parte avvenuto in modo consistente ma mettono fuori gioco anche lo stesso concetto di democrazia e di solidarietà questo è il punto
Allora di fronte a questo punto anche le politiche del lavoro
Anche la contrattazione io credo possa essere affrontate unitariamente collettivamente come diciamo solo con un legame forte con le condizioni specifiche che ci sono i vari luoghi di lavoro e dei vari territori altrimenti le nostre politiche contrattuali diventano sovrastruttura non incidono sulla realtà la seguono
La seguono si accomodano alla realtà ma non affrontano non diventano in qualche modo oggetto regolatore e quindi alla fine diventiamo volenti o nolenti subalterni
Ecco questo mi pare che sia il punto sulla contrattazione guardate dalle mie parti e credo che questo sia un problema che riguarda sicuramente il nodo ma anche tante aree del sud
La flessibilità non è più una frontiera non è più un traguardo è una realtà largamente diffusa
è quello di cui oggi si sta parlando non è più non sono più gli scorrimenti sono i rapporti di lavoro a tempo determinato a cicli subalterni senza senza appunto regolazione
Qui non è più quanta flessibilità dobbiamo ancora dare ma come mettiamo delle regole alla flessibilità come in qualche modo la condizioniamo con la contrattazione
Io trovo il dibattito al nostro interno appunto un dibattito che al quale manca questo
Questo orizzonte strategico questo punto di di questo snodo strategico curato io non ho qui bisogno tra di noi insomma e ho polemizzato sui giornali
Personalmente e come organizzazione
Molto pesantemente su questa posizione populistica nuovi padroni che restituiscono le chiavi invece che restituire i soldi degli utili che hanno portato in gran parte dall'estero
Oppure i sindaci che si organizzano
E che fanno opinione
Anche a sinistra compagne e compagni anche a sinistra
Ho polemizzato mettendo la voce della CGIL tra le poche che non si sono accodate a questo movimento diffuso
Non ha quindi bisogno di tornare qui sua sui caratteri su alcuni dei caratteri pericolosi di alcune posizioni autonomistica
Se fanatismo il qualunquismo addirittura riciclaggio di un vecchio ceto politico che dietro il federalismo senza neanche sapere che cos'è si ripropone
Alla direzione di questo Paese ma attenzione però attenzione perché sarebbe un errore altrettanto e forse più grave se il sindacato la CGIL non comprendessero questa questione
E cioè la questione vera
Che propone questo argomento a che ed è ed è quella di prima che l'unità del Paese non si mantiene riproponendo politiche centrali ma che i processi di globalizzazione e non lo dico io
I processi di globalizzazione dell'economia fanno perde di peso i governi locali ed esaltano sempre di più le identità territoriali Anoia organizzazione generale tocca trovare il sistema di tenere unite queste tendenze e novità mancarle purché siano ma se lo facciamo noi la politica oggi non è in grado di farlo e c'è il rischio che ognuno corra dietro ogni volta ad ogni modernismo appunto
Ecco allora che ci sono due punti che bisogna affrontare primo di tutto il territorio le condizioni dello sviluppo e per lo sviluppo in particolare come lo sviluppo diventa davvero
Un miglioramento delle condizioni di vita e non semplicemente un ripiegamento individuale se cioè questo sviluppo crea reddito OCCAR-EA anche benessere miglioramento delle condizioni di vita
Oggi nel nord est ha creato soprattutto reddito e tanto
Ma in barba rendo le condizioni di vita in qualche modo come dire individualizzante lavoratore dentro il posto di lavoro e anche fuori da successa
Quindi andiamo vento scaliamo questi fenomeni scaliamo le condizioni di lavoro che sono oggettivamente peggiorato in questi anni
Sul piano del lavoro sul piano dall'ambiente sul piano degli orari
Solo su viale salario naturalmente lo sono peggiorate ma anche lì c'è un problema di rapporto tra salario nero tra lavoro nero tra doppi lavori che va affrontato noi non possiamo contrattare la superficie
Di questi fenomeni noi dobbiamo trattare il centro di questi fenomeni
E c'è infine un ultimo punto che voglio affrontare e poi chiudere
Io credo compagne e compagni che certo la contrattazione sia importante penso che nostro congresso dovrà trovare una taratura su questo
Però penso che il nostro congresso dovrà essere anche il congresso la prospettiva unitaria del sindacato italiano ho finito
Bene io Angelo Compagnon io credo due minuti dando il su questo poliziesco sul serio
Io trovo inadeguato dibattito entro la nostra organizzazione sulla questione del congresso della dell'unità sindacale anche in vista del congresso
Certo i nodi da risolvere sono tanti sono tanti con CISL e UIL sono tanti anche
Soprattutto sui due argomenti democrazia rappresentatività
Io credo che noi dobbiamo non fare una guerra di religione
Fra noi diciamo che i lavoratori votano sempre e la CISL la UIL che dicono che vota sempre l'organizzazione
Credo che non andiamo da nessuna parte
Ora qui egualmente importanti nella vita degli democratica ricorrendo servono anche dicendo che ci possono essere gli argomenti delle materie dove i lavoratori non voto ove decidano organizzazione
Così come penso che sulla legge a della rappresentatività sia meglio che troviamo noi l'accordo è poi la legge non priva la legge poi d'accordo però noi tra di noi intendo CGIL CISL e UIL no l'accordo dentro la CGIL e sembra essere sempre e comunque la stella polare io qualsiasi ragionamento come se tutto il mondo matasse nostra accordi la realtà è che il mondo va da un'altra parte affinché noi ci stiamo qui a misurare i nostri equilibri interni
Allora se è vero questo io sono convinto posso sbagliare attualmente io credo che lo occasione del progresso sia l'occasione nella quale noi spendiamo la carta l'unità adesso io sento da una valutazione che non condivido cioè che la sparata dell'Unità noi dovremo spendeva in un'altra occasione politica o addirittura non spenda la mai
Guardate noi non abbiamo il problema via D'Antoni e Larizza
D'Antoni mi pare che debba ricostruire questo famoso centro e Larizza sono capito male delle riaggregare i socialisti
Io credo che noi non abbiamo questo problema per fortuna
Non abbiamo questo problema di autonomia
Non abbiamo la pressione dei partiti sul collo come c'era dieci anni fa
Questo ci rende autonomi ma ci rende anche più responsabili affrontare questo problema da alcune perché anche per noi c'è un problema di autonomia
Dal quadro politico ma più ancora il quadro di governo e questo problema che si sente e che va e che va caricato sulle nostre spalle non sulle spalle di qualcuno allora spendiamo la questa carta L'Unità Zare l'appuntamento congressuale adesso senza aspettare ancora senza arretrare ancora discussione spacca la CGIL sono io non vedo possibile nessun altro orizzonte strategico diverso per il sindacato italiano
Cioè gli sbocchi partecipativi la codeterminazione le relazioni industriali più avanzata e tutto quello che volete voi senza un soggetto sindacale unità
Va bene bello questo stallo devono annacquamento vedo la difficoltà che stiamo attraversando una sorta di stallo che aspetta ed enti esterni che potrebbero essere salutare una tensione potranno essere anche molto molto pesante
Grazie Luciano
La parola la compagnia Franca Donaggio
Per il coordinamento nazionale don dopo lo accompagna sui come quelli che sono intervenuti fino adesso non risparmierebbe tempo io
Consigliere al recuperato l'intervento del compagno già tardi no
Che era assente in primo e secondo appello rinvio da lei considerato decaduto però dopo Donaggio parola Zanardi
Ma anche se siamo arrivati a questa Assemblea
Scegliendo di non avere documenti prepara
è ormai nelle cose nel dibattito che ne ha scandito la preparazione la scelta di assumere come argomenti prevalenti quelli che riguardano in genere le politiche di vendicative e gli orientamenti e di comportamento
Ora in questa sede si tratta di prospettare i criteri scegliere le priorità ed individuare i soggetti le forme gli strumenti con i quali queste politiche possono essere rese praticabili ai vari livelli negoziale
I problemi e le difficoltà sono stati tutti evidenziati nella relazione nel dibattito che siti avvenute quindi per non ripetere le cose già dette cercherò di sottolineare alcune cose mi paiono importantissimi delle decisioni nelle quali usciremo da questa Assemblea la prima riguarda come affrontare il legame tra i nostri problemi generali primo fra tutti quello della disoccupazione meglio e l'occupazione le specificità di ogni aziende di ogni settore
Si tratta di saper parlare di lavoro di quello che si trasforma di quello che manca di quello che potenzialmente si potrebbe creare e ridistribuiti e parlare dei soggetti in primo luogo di quello che rappresenta l'esercito più ampio degli esclusi
In particolare i giovani e le donne
Saper guardare a questa priorità e risolta che riguarda il lavoro e l'occupazione in un Paese che ha ormai a disposizione quote di ricchezza consiste in perché molti settori sono in ripresa dove i conti complessivi dell'economia al debito dello Stato la condizione oggettiva di molte attività economiche sono migliorati
E però questa ripresa non è sviluppo non è ancora redistribuzione di occasioni per tutte e per tutti
Sviluppare una politica per l'occupazione significa quindi individuare alcuni obiettivi sta
Nel recente seminario svolto dal coordinamento nazionale donne in vista di questa Assemblea ne abbiamo individuati almeno tre
Il primo riguarda la crescita del tasso di occupazione femminile e di miglioramento della posizione professionale delle donne occupate
Queste scelte di rilevanza fondamentale soprattutto nel contesto economico e sociale attuali caratterizzata da un rilevante disavanzo pubblico da modifiche demografiche irreversibile consistenti
Dei grandi cambiamenti nella composizione strutturale nell'organizzazione familiare
Il secondo si propone di diminuire le differenze medie di reddito tra i sessi ed è complementare al presidente
Esso deve essere assunto non solo con un principio di eguaglianza e di solidarietà
Ma come riconoscimento di una nuova domanda che le donne uno sulla base dei cambiamenti qualitativi e quantitativi di Pugliese sono protagonista nel mondo del lavoro il capitale umano rappresentato dalle lavoratrice diverso dal passato in termini di aspettative di comportamenti nei mercati del lavoro ciò deve essere riconosciuto sia dal sindacato l'impostazione dei riconoscimenti professionali sia dei responsabili dei processi produttivi il terzo interessa la diminuzione delle differenze territoriali che altrimenti accrescerebbero la diseguaglianza anche tra i vari gruppi di donne attuando maggiore equilibrio tra le diverse aree del Paese una politica di pari opportunità occupazionali per i sensi significa quindi sottolineare l'importanza di una crescita economica equilibrata del Paese
Intrecciata con una politica sociale che punti a riequilibrare delle responsabilità familiari tra uomini e donne per iniziare a rimuovere le barriere che ancora esistono nei diversi mercati del lavoro
Si apre quindi a mio avviso una stagione contrattuale il pool permeata da una grande articolazione deve stare all'interno di un quadro di omogeneità
I capitoli prioritari per raggiungere lo scopo di incidere sullo sviluppo dell'occupazione del miglioramento delle condizioni delle prestazioni lavorative riguarda in primo luogo la politica di controllo degli orari nei luoghi di lavoro in relazione all'assetto sociale esperto in relazione all'uso nel carattere dei servizi che consentono di realizzare una scansione degli orari in maniera sopportabile sul piano della fatica e della qualità della
La prima dell'orario valori con gli interventi sia sul piano legislativo per una riduzione consistente durata legale dell'orario sia sul terreno contrattuale per governare controllare l'articolazione e la progressiva riduzione degli orari di fatto individuali e collettivi
Riprendere con forza l'iniziativa sul controllo del tempo lavorato la riduzione degli orari di fatto non sarà né semplice né indolore
Ma è la strada obbligata per rispondere con una capacità progettuale la frantumazione dei trattamenti era domanda di pari dignità sociale tra forti e deboli tra aree di lavoro precario quelle stabilite antitesi
Il tempo di lavoro delle donne per il mercato deve essere affrontato includendovi il tempo dei lavori non remunerati quello chiamato convenzionalmente di cura lo di riproduzione sociale
Qui non si tratta solo di rendere compatibili per le donne il lavoro in case quello remunerato
A questo esercizio le donne sono abituate da sempre
Ma di ripensare in termini nuovo una politica dei tempi che attraverso la definizione di congedi parentali permessi retribuiti e non retribuiti crediti di tempo scorrimento degli orari renda praticabile in primo luogo la redistribuzione delle responsabilità familiari tra i sessi
L'accordo che si sta faticosamente tentando a livello di dialogo sociale europeo non può rimanere l'unico caso isolato di un approccio per via negoziale ad un problema così rilevante sul piano dell'eguaglianza sostanziale nel lavoro
Così come l'espansione del lavoro informale sottopagato saltuario e non tutelato richiede un ripensamento degli strumenti di analisi di un adeguamento delle politiche di riconoscimento sociale affinché sia possibile accettare la sfida della flessibilità negoziata
E se si affronta mio avviso migliorando e modernizzando il quadro di riferimento delle relazioni industriali e sindacali
Assumendola come flessibilità del sistema produttivo che dovrebbe interagire con il bisogno di flessibilità della persona e quale rispondere sul piano contrattuale legislativo dell'organizzazione sociale
Certo la disoccupazione di massa che oggi presenti in Italia in Europa pone in discussione la fiducia nel lavoro
Ma questa constatazione rende ancora più urgente un'analisi delle contraddizioni che prima la crisi e poi la ripresa produttiva hanno prodotto nelle varie aree del paese
Dove abbiamo una produzione ampia mancano quote crescenti di mano d'opera tanto che ormai pensando al Nord Est
Diventa sistematico ricorso i lavoratori dei paesi limitrofi quali l'Est europeo al suo nel contempo ci sono aree in particolare quasi intero Mezzogiorno dove in assenza delle condizioni di base per avviare solitamente un processo di risanamento di sviluppo economico ma anche il lavoro e la disoccupazione raggiunge limiti preoccupanti anche sul piano della convivenza democratica
è da questa situazione che provengono gli attacchi più insistenti ai diritti contrattuali e salariali
Ai quali si è cercato di rispondere con normativa definita nella contrattazione ma che si sono rivelate scarsamente fruibili proprio nelle aree per le quali erano state progettate basti pensare al tentativo messo in atto dei tessili con i contratti di gradualità
Ciò sta a dimostrare che non è di norme flessibili che siamo carenti ma nel caso del Mezzogiorno il ritardo accumulato si chiami infrastrutture e servizi di qualità idoneo a sorreggere ogni tipologia di impresa che decida di iniziare a produrre nell'area meridionale
Questa stagione contrattuale devi note consentirà di aprire sul versante della valorizzazione delle risorse umane la definizione di nuovi diritti legislativi e contrattuali e la formazione professionale né un capitolo fondamentale
L'ultimo rapporto sulla situazione economica in Italia nel novantaquattro recita testualmente tra i principali ostacoli al processo di inserimento si porrebbe la scarsa qualificazione professionale che spiega quindi le maggiori difficoltà della popolazione femminile
Formazione come diritto soggettivo ed universale da incentivare sia mediante la predisposizione di un'adeguata legislazione che innanzi l'obbligo scolastico a sedici anni
Ma intrecciando i Progetti territoriali e aziendali di sviluppo e di riqualificazione produttiva con una visione della formazione non più fine a se stessa e con risvolti sovente assistenziali ma con un processo integrato e la valorizzazione delle risorse umane
Su questo capitolo non si farà mai abbastanza per recuperare lo scarto che c'è tra larga parte dell'offerta di lavoro femminile e la domanda di lavoro qualificato che proviene dal sistema produttivo
Una politica di pari opportunità deve sapersi misurare anche con le risorse economiche che ad essa sono destinate le richieste salariali devono perciò essere finalizzate anche alla destinazione di quote di produttività per la realizzazione di progetti di pari opportunità
Fare affidamento unicamente sulle risorse previste dalla legge centoventicinque significa assumere queste politiche in maniera aggiuntiva e marginale
Del tutto irrilevante l'intreccio tra scelte organizzative obiettivi della produzione e valorizzazione del lavoro femminile in questa stagione contrattuale vanno rese praticabili le parti definita dei contratti collettivi nazionali attraverso veri e propri piani di azione concordati tra le parti sociali e mirati ad una diffusione capillare darti colata dei progetti per l'eguaglianza sostanziale
Il rapporto quindi tra salari e produttività non può continuare a penalizzare la presenza delle donne nei luoghi di lavoro
Il salario legato alla presenza e ci sono fin troppi accordi che lo contengono dove anche la maternità e le assenze per ragioni familiari e di salute sono considerate forme di assenteismo da penalizzare va contrastato proprio sul terreno del riconoscimento dei diritti e delle tutele previsti dalla legislazione sociale e dalla certezza degli stessi diritti contrattuali il disconoscimento dei diritti sociali si riflette anche sulla tendenza la monetizzazione di tutte le attività usuranti vede la salvaguardia della salute
Riappropriarsi della capacità di intervento sulle condizioni di sicurezza e di tutela dell'integrità fisica deve essere una priorità dell'azione sindacale
Si tratta in sostanza di verificare la possibilità di caratterizzare questa stagione della contrattazione decentrata
Come una grande occasione per assumere in maniera innovativa una politica di pari opportunità come scelta pervasiva della contrattazione spessa ed assumere la promozione del lavoro femminile come priorità rispetto alla quale definire l'intreccio tra luoghi di lavoro e territorio
La legge centoventicinque che è bene ricordare non è una delle tante leggi sul mercato del lavoro
Era stata dal sindacato anticipata nei contratti nazionali con la costituzione di una miriade di comitati paritetici e commissioni congiunte
Che dovevano e potevano svolgere un grande ruolo di collegamento sia con le rappresentanze preposta alla contrattazione sia con gli strumenti istituzionali del comitato presso il ministero del lavoro sino alla Rete delle consigliere di parità questa legge attende ancora di essere conosciuta capita è gestita dall'intero sindacato forse era una sfida innovativa troppo impegnativa
Alcuni compagni che l'hanno letta dicono che l'ostilità diffusa sia dovuta proprio al fatto che se ne erano compresi appieno tutte le potenzialità ed i cambiamenti scomodi che si imponevano alle politiche rivendicativa e tradizionali
Per questo i salari scoperte da attualizzata soprattutto nella definizione di una fase di promozione capillare quindi progetti legati alla trasformazioni delle organizzazioni del lavoro da far nascere in ogni azienda ove le discriminazioni sono evidenti e diffusa questa griglia di interventi non è di per se stesse esaustiva di quanto necessario per affermare una nuova capacità di intervento del sindacato ma può rappresentare un'inversione di tendenza efficace rispetto alle spinte di deregolazione dei rapporti di lavoro
Su questo schema va riproposto il rilancio dell'azione confederali unitaria e l'applicazione integrale dell'accordo del ventitré di luglio per allargare ed ampliare gli spazi della contrattazione e la definizione più puntuale di una strategia che assume il lavoro che cambia e si trasforma come la sfida più alta la quale rispondere
L'elezione di migliaia di rappresentanze sindacali unitarie che deve essere completata rappresenta uno straordinario processo di democrazia e di unità
Le donne elette sono molte anche se molte realtà hanno dato segnali contraddittori come dimostra in maniera ancora evidente le difficoltà che ci sono state per far rispettare in molte realtà la
Composizione di questa Assemblea sulla base della norma antidiscriminatoria ad esse bisogna indirizzare un percorso formativo per il proprio per non renderli isolate subalterni all'interno di una rappresentanza ancora molto caratterizzata dal punto di vista maschile sul piano degli interessi e dei bisogni
Concludendo mi auguro che questa Assemblea rappresenti davvero una svolta rispetto riconoscimento dei bisogni e degli interessi differenziati che le donne portano del lavoro e che devono avere pari dignità nell'analisi nelle rivendicazioni e nei risultati
Se saremo in grado di recuperare a tutti i livelli respiro politico di questa diversa impostazione di rimuovere questo limite a partire dai documenti conclusivi di questa Assemblea ne trarremo tutti un grande beneficio
Questo sindacato diventerebbe più grande più rappresentativo e più democratico
Do al parola accompagnato Alberti Paolo vedere su del comune di Piombino
Poi il compagno del Lucca dell'Ufficio handicap Lazio
Grazie per la pazienza ma da buon provinciale mi ero perso per le strade di Roma mi perdonerete se vi dico che inaugurò oggi
La pratica dei permessi sindacali non retribuiti di posto di lavoro nel mio comprensorio come sapete permessi sindacali nel pubblico impiego
Sono stati tagliati sono stati tagliati in modo così pesante da porre a carico dei compagni delle nostre organizzazioni oneri le difficoltà di ogni genere ma non è questa la ragione per cui sono arrivato tardi e me ne scuso di nuovo
Io vorrei intervenire su un versante soltanto la Finanziaria novantasei
E a proposito di questo mi piacerebbe che ci interrogarsi mo'di più e meglio
Su questo famoso supplemento che ci aspettano già spetta a dicembre sulle con i suoi contenuti sulla determinazione del governo adottata su quello che penso a Bankitalia
Ma intanto fra Dinoi mi sembra circoli anche all'interno dalla relazione introduttiva di Cofferati
Un'idea di questo genere questa sì finanziaria di basso profilo però in fin dei conti non è male
Perché in realtà non accelera troppo pesantemente l'attacco allo stato sociale come invece è avvenuto con Berlusconi un anno fa
Vi confesso che se questo è vero e a me sembra che sia così
Io leggo in questo atteggiamento una sorta di subalternità prima culturale che politica
Che segna in questo senso una scarsa autonomia da parte nostra non solo e non tanto nei confronti di un governo di uno schieramento politico parlamentare ma di un'idea
Di governo della situazione di questo Paese
E non a caso
Andiamo a questo confronto senza una piattaforma precisa confronto sulla finanziaria si è sviluppato
Senza una piattaforma precisa da parte delle confederazioni senza un approfondimento e una discussione di questa piattaforma nei luoghi di lavoro che desse forza e respiro a questa stessa alle posizioni del sindacato
Io voglio ho detto soffermarmi su un versante soltanto anche per non rubarvi troppo tempo un versante che secondo me segna con chiarezza questo ordine di subalternità culturale di cui ha parlano
Se si parla di finanziaria si parla sicuramente di fisco e tutti sappiamo come sia nebuloso
Il Progetto Dini sul recupero dell'evasione fiscale e forse non soltanto di recupero di evasione fiscale bisognerebbe parlare
Ma sul versante delle uscite non una parola non certo da parte del governo
Ma neppure da parte nostra non una parola chiara
Sull'aumento vertiginoso delle spese per il Bilancio del MiG Ministero della difesa fra i dipendenti pubblici ci sono anche i dipendenti del ministero della difesa
Ma non è a loro vantaggio perché non ci sono neppure i soldi chiaramente per i nostri contratti
Non è a loro vantaggio che le spese militari le spese il bilancio per il ministero della Difesa raggiunto in questo Paese in questo anno la cifra tonda tonda di ventotto mila cinquecento e passa miliardi è una bella cifra
A me sembra veramente
Indecoroso
Proporre
Il meccanismo
Che viene proposto che si riaffaccia sul il ticket sul pronto soccorso
Nel momento in cui sulla le spese per la difesa le spese militari perché non di difesa si tratta non di spese difensive si tratta non di spese
Correnti che aumentano ma si tratta di acquisto di nuovi sistemi d'arma si tratta di finanziare le spedizioni come la guerra del Golfo e già fu grave allora il nostro silenzio complessivo non quello di tante camere del lavoro
Si tratta di finanziare la partecipazione degli aerei italiani ai bombardamenti della NATO nella ex Jugoslavia
Quando abbiamo portato le bandiere delle camere del lavoro le bandiere della nostra CGIL alla marcia Perugia-Assisi ci siamo posti degli interrogativi ci siamo posti degli obiettivi abbiamo condiviso delle scelte abbiamo condiviso
Con altri soggetti penso a soggetti giovanili in particolare di area cattolica un respiro l'orizzonte al quale non ci possiamo sottrarre poi sul nostro specifico terreno della contrattazione col Governo
Abbiamo l'occasione in queste occasioni di crescere di interrogarci e di lasciarci interrogare
Di dare respiro culturale di dare un orizzonte grande
Non di parte
Ma ho l'orizzonte di civiltà al nostro impegno ebbene ridurre le spese militari a vantaggio di quelle sociali è stato dentro il movimento dell'autunno contro Berlusconi ha saputo mobilitare insieme
Nella mia camera del lavoro non soltanto la Camera del lavoro ma anche altre presenze
Vive della città di una piccola città di provincia come Piombino insieme a Beati costruttori di pace per chiedere meno cannoni e più pensioni è fuori dal mondo
Questo tipo di orizzonte culturale per la CGIL è lontana da noi la cultura delle vignette di scala Rini sull'Avanti degli anni della prima guerra mondiale siamo così poco riformisti da non saper apprezzare questo orizzonte alto
Io me lo domando
E mi domando se le risorse che ci mancano
Intanto per i contratti pubblici che sono i battistrada
Di del secondo biennio economico contrattuale di tutti ma per il lavoro ambientalmente necessaria nel Mezzogiorno di cui qui abbiamo sentito
Richiamare spesso o per l'accoglienza agli immigrati la cooperazione allo sviluppo le risorse che nessuno sa trovare per questo forse non si potrebbero trovare in una riduzione progressiva ragionata
Della delle spese militari
Perché badate compagne e compagni qui non stanno diminuendo stanno crescendo e stanno crescendo in qualità soprattutto l'ho detto prima ma dobbiamo ricordare che soprattutto sono destinate ad alimentare il nuovo modello di difesa che è tutto tranne difensivo
è un modello
Di organizzazione dell'apparato militare di questo Paese che prevede la professionalizzazione ed erano professionali le forze armate cilene di Pino c'è nel mille novecentosettantatré
Furono uno dei punti di forza del golpe fascista contro il Governo di unità popolare
La nostra Costituzione pone a presidio uno dei termini che pone a prestito dalla democrazia è anche la natura di leva non professionale è strettamente difensiva del nostro apparato militare
è in gioco quindi qualcosa di più
Di un rapporto tra entrate e uscite mostra nel bilancio dello Stato è in gioco l'orizzonte di civiltà e di democrazia
Grazie
La parola al compagno De Luca l'ufficio e Nicola Lazio si prepari compagno Mario Agostinelli segretario generale della CGIL Lombardia
L'integrazione del lavoro per la persona disabile era presenza rappresenta senza dubbio un momento
Fondamentale sulla strada di una reale riduzione dell'handicap di fatto alla partecipazione del la sua partecipazione al ciclo produttivo contribuisce non poco al dissolvere la stenotipato associazione disabile malattie trovare un'occupazione e svolge un lavoro produttivo comporta dunque l'attenuarsi dell'atteggiamento riduzioni sta che inchioda il cittadino con handicap una condizione astratta di diverso di malato
Da queste considerazioni generali deriva con tutta evidenza che la persona in situazione di handicap quando lavora acquista non solo una maggiore autostima
Ma anche agli occhi della gente una nuova e diversa considerazione l'essere diventato un produttore gli conferisce una dignità che nessuna monetizzazione del suo handicap per quanto cospicua potrà mai consentire
Ma al di là di ogni retorica alle persone con disabilità che nel nostro Paese cercano lavoro hanno effettivamente la possibilità di soddisfare questo bisogno abbiamo una situazione un sistema normativo idoneo a facilitare la ricerca di un posto di lavoro e soprattutto in che modo si inserisce questa normativa speciale
In un mercato del lavoro che è sempre più utenti all'ampliamento all'ampliamento della flessibilità
Della licenziabilità a riaffacciarsi di ipotesi di gabbie salariali in un contesto peraltro in cui lavoro diventa spesso funzione di un assetto internazionale della produzione
Ma quanto quanti sono disabili che lavorano quanti in cerca di un'occupazione
Quali le patologie e le relative percentuali quali mansioni effettivamente gli occupati svolgono io penso che l'attenzione e la profondità dell'interesse riservato da un paese nei confronti di un determinato problema
Di grande rilevanza sociale ed economica si misura anche con la qualità e la quantità dei dati che su di esso vengono raccolti bene in questo caso spessissimo abbiamo cifre approssimative e di puro riferimento
Mentre la vita a ritmo stesso della quotidianità di una persona situazioni di handicap esattamente improntata ad una logica programmatoria le istituzioni pubbliche
Poco fanno per agevolare e rendere effettiva la possibilità di pianificare di razionalizzare l'accesso al lavoro
Che senso ha parlare di collocamento mirato se non si posseggono a livello centrale e periferico l'elenco delle ditte che sono obbligati ad assumere secondo la quattro otto due
Comunque secondo i dati forniti dal ministero del lavoro
Sono circa trecentocinquantanove mila gli invalidi civili in cerca di un'occupazione
L'ottantacinque per cento delle categorie cosiddette protette ma molti invalidi non si scrivono nemmeno nelle liste e non si presentò in nessuna forma sul mercato del lavoro cesto certi che e come si può dar loro torto
Non trovano non trovavano mai il il lavoro
Bisogna attivare nel Paese per quando possibile
E tenuto conto della complessiva realtà occupazionale in sede locale un insieme di vertenze contro quelle aziende che più macroscopicamente evadono la quattro otto due e che magari fanno largo uso di finanziamenti e agevolazioni pubbliche
A Roma ultimamente grazie al pieno e convinto coinvolgimento dei compagni della Filt CGIL abbiamo tenuto alla tele comma trenta assunzioni di invalidi civili e venti tirocini di lavoro
Finalizzati in due anni dopo che la stessa Telecom era stata multata dall'Ufficio provinciale lavoro per un importo pari a un miliardo e tre
Che io rigidamente doveva essere di cinque miliardi
Penso che al di là del numero ciò che ha ha significato ridare fiducia e disegnare uno scenario di speranza
Per quanti danni aspettano un posto di lavoro ma soprattutto ha reso manifesta l'intenzione della CGIL di spendersi pienamente in favore della integrazione lavorativa dei disabili
E di andare oltre la convegnistica
Bisogna riproporre in sede parlamentare inoltre la norma anche in materia di appalti pubblici vincolava l'acquisizione di pubbliche commesse all'applicazione per le aziende della legge sul collocamento obbligatorio
Semmai lo storico dovesse cimentarsi una ricerca appunto storiografica
Circa in tre che azione dei disabili nel nostro Paese utilizzando esclusivamente come fonte la produzione normativa in tal senso offrirebbe ai suoi lettori
Un quadro del Paese da Paese nordico mentre la realtà ci dice che la situazione come dire più mediterranea leggi spesso disattese la quattro otto due a centoquattro che la legge quadro sull'handicap quindi fonte primaria
Che è piena di possono mentre dovrebbe essere pienissima di debbono la legge tredici ottantanove sull'abbattimento le barriere che tettoniche
Che non è finanziata insomma un insieme di diritti che senza evocare catastrofismi spesso sono di carta
Ecco perché diviene cruciale l'iniziativa della CGIL sulla questione dei falsi invalidi a tale proposito la posizione assunta da Sergio Cofferati e quella che esprime appieno
Anche il parere di moltissimi disabili non bisogna quindi alimentare un clima diffuso da caccia alle streghe nessun cedimento a forzature ma ripeto nel pieno rispetto delle garanzie esistenti bisogna fermare forte e chiaro
Che i falsi invalidi debbono essere licenziati e al loro posto devono essere assunti gli invalidi veri da quando è stata introdotta a della pubblica amministrazione la chiamata numerica che elimina la descrisse la discrezionalità dei potenti di turno nell'assumere gli invalidi a Roma città del pubblico impiego ci sono state trentacinque assunzioni
Ecco come per una singolare destino norme a tutela i determinati soggetti si possono ritorcere contro gli stessi nella nostra città sono circa dieci mila i lavoratori disabili
Iscritti nelle liste speciali la maggior parte di essi sono disoccupati di lungo corso affetti da patologie medio gravi
Tantissimi hanno una età compresa tra i trenta e i quarant'anni ecco questo lo scenario che fa da sfondo alla vicenda dei falsi invalidi e che la rende oltremodo odiosa ma mentre si afferma con chiarezza che i falsi invalidi vanno licenziati nel contempo bisogna perseguire con forza la burocrazia deviata i faccendieri in maniera esemplare quei medici che da interlocutori da depositari di fiducia da parte di persone che comunque soffrono
Costituiscono l'architrave della squallida della squallida vicenda
Sono contrario a soluzioni politiche nessun pentimento dei falsi invalidi può significare il mantenimento del posto di lavoro
Anzi l'inchiesta va estesa anche ad altre amministrazioni pubbliche ma non basta anche il settore delle aziende private va sottoposto a controlli oppure pensiamo che solo il pubblico sia inquinato
E da ricettari inoltre l'ipotesi di sospensione cautelativa di tutti gli invalidi si pensi a alle frustrazione al disagio alla comunicazione di quanti poi sono invalidi veri la vicenda sollecita con urgenza la riforma oltre che del collocamento obbligatorio anche quella dei nuovi criteri per l'accertamento delle invalidità
Che intende definire la capacità residua ci riconsegna la persona disabile
Nella sua entità di soggetto e non quella di un soggetto appunto per centralizzato
Tale riforme cruciale ai fini della fondazione di criteri di omogeneità nella diagnosi della natura e dell'entità delle minorazioni
Ma l'articolo cinque della legge finanziaria presentata dal governo rischia di essere disvelato ore di altre intenzioni che non siano quelle di affermare trasparenza legalità diritto
L'intera campagna sui falsi invalidi può così risolversi da un lato in una surrettizia manovra di licenziamento nella pubblica amministrazione
Dall'altro ingenerando una sorta di diffidenza verso le persone disabili fa da apripista ad iniziative attagli mette ma Goggi ci quanto approssimativi improduttivi l'articolo cinque della Finanziaria novantasei vincola la concessione agli invalidi civili non deambulanti non auto sufficienti
Dell'indennità di accompagnamento al limite di reddito individuale di cinquanta milioni di settanta in caso di commuovere
E il caso di sottolineare che l'indennità è concessa solo titolo della minorazione che essa serve a garantire per quanto possibile autonomia e dell'indipendenza il governo ignora che al cittadino disabile grave non oso Flauto sufficiente le leggi vigenti garantiscono il diritto al ricovero gratuito in istituto e quindi venendo a mancare questo assegno non è improbabile
Ipotizzare il ricorso al ricovero che in base a motivazioni sanitarie ma sociali inoltre tagli invalidi civili percettori di indennità di accompagnamento gli ultrasessantacinquenni sono il sessantotto per cento per anni ci siamo battuti contro la istituzionalizzazione che oltre a sanità rizzare la persona riducendola a puro oggetto di intervento medico riabilitativo costituiva nel contempo anche una grossa spessa per la collettività
Io spero che la manifestazione del diciotto di contro questo articolo della Finanziaria che vede la partecipazione attiva del nostro coordinamento nazionale diventi una manifestazione di tutti
Superando lei fatti magari separatezze che pure ci sono nella nostra organizzazione e specificità tanto improduttive quando culturalmente regressiva
Spero che questa manifestazione serva a restare spingere quanto disposto dall'articolo dieci del decreto legge quattrocentosedici dell'ottobre novantacinque
Che dispone per gli invalidi Periodo di prova di durata maggiore rispetto a quello previsto nella contrattazione collettiva è un articolo che ritengo essere discriminatorio
E che surrettiziamente re introduce l'immagine delle indica Pato improduttivo e che comunque ha bisogno di Circuiti e modalità differenziate dal cosiddetto normodotato
Lo scenario fin qui descritto seppur parziale rivela qualcosa di insensato l'esclusione diventa regola ed è certamente spaventoso per chiunque prendere coscienza che la sua emarginazioni diventi fatto incontrovertibile la CGIL nonostante contro dizione ritardi alla alla sua alla forza e lo spessore culturale per far sì che tutto questo diventi anormale almeno bisogna provarci in maniera convinta affinché non prevalga nessuna forma di resa e di abitudine appunto all'assurdo
La parola Mario Agostinelli si prepara a rete Carla Cantone segretario generale la fille
In alcune delle assemblea dei delegati penso in particolare
A quella della FIOM atto la nostra della Lombardia nella stessa relazione di Sergio Cofferati si è affermato che se i comportamenti annunciati dalle nostre scovano controparti
Sulle scadenze contrattuali
Le crisi industriali si dovessero confermare
Ne nascerebbe un conflitto molto aspro
Io vorrei analizzare qui le condizioni di questo conflitto per togliere innanzitutto la posta che è aperta e poi per avere noi per primi un comportamento così rigoroso e lineare da trarne un vantaggio molto deciso come abbiamo fatto nello scorso autunno per lavoratrici e lavoratori
C'è un attacco molto intenso al Pat al potere contrattuale
Nella nostra regione noi siamo a un sesto
Delle piattaforme presentate nella stagione contrattuale precedente
Eppure la Lombardia e il luogo dove l'intensità delle piattaforme e degli accordi a livello decentrato è la più alta
Questo attacco al potere contrattuale non avviene però in una fase qualunque e questo è il nodo politico da affrontare
Avviene nella fase in cui il sistema produttivo e la riorganizzazione dei servizi assumono un assetto irreversibile
Sotto la spinta della competitività che ormai non è più solo di natura nazionale
Della finanziarizzazione
I poteri che guidava questa ristrutturazione hanno bisogno di una latitanza istituzionale in questo senso ben venga un attacco alla carenza delle politiche industriali
Ne hanno bisogno che siano fuori gioco o comunque deboli soggetti sociali come sindacato questa è la natura dello scontro che abbiamo davanti
Di portata altrettanto rilevante quanto quello dello scorso autunno per la previdenza però e questo è il dato su cui riflettere non siamo preparati come lo eravamo allora
Qui non si tratta di un terreno di natura solo difensiva e quindi immediatamente percepibile
Nemmeno di un terreno facile da comunicare all'insieme della società
Guardate lo vedo da noi una risposta corporativa non è assolutamente automaticamente fuori gioco ci sono accordi brutti
Con quella natura cresce la CISNAL come presenza
Nei luoghi di lavoro anche della Lombardia
L'attacco che viene da destra su la presenza o meno degli elementi inquinanti anche della vita del rapporto tra al sindacato
E il danaro pubblico apre delle brecce molto grande anche tra di noi
Ecco io credo che questo primo dato di partenza di all'idea di tutta la drammaticità del conflitto che si apre della necessità di guidarlo in maniera vincente ma c'è un altro aspetto e forse l'elemento vero
In una relazione che in larga parte condivido però manca
Nell'introduzione fatta qui
E cioè non c'è
Continuità tra la durezza di questa fase l'accelerazione dei processi e nemmeno la fase precedente in cui avevamo concepito i documenti congressuali che a mio giudizio andranno radicalmente riscritti
Ci sono novità che non sono ancora percepite
A livello del nostro quadro attiva quella anche che è qui presente
Lo sviluppo ormai ma guardate non quello al Sud ormai così deteriorato da richiedere un'iniziativa straordinaria partiva quello al Nord ricco
Non coincide più con l'occupazione
è fonte di ingiustizia e di esclusione anche lì
Le manifestazioni contro gli immigrati danno un segno preciso vengono fatte a Torino non a Napoli
La decisione sul tipo di sviluppo non è interno a luoghi o istituzioni dove la politica potrebbe perfino mettere in campo un contesto concertativa con il sindacato che non c'è più
Ma sono assunti direttamente nei sistemi di accumulazione
Gemina Olivetti vanno in questa direzione
Ecco io credo che le contraddizioni che viviamo noi il falco per tutte
Olivetti in Piemonte però ne parleranno i compagni Piemonte il lavoro irregolare che di un'entità mostruosa in Lombardia e che occupa tutti gli interstizi io abito in un posto dove quella notte tornavo a casa tardi dove c'è stata l'alluvione
E le fabbriche erano tutte aperte Spalato ma perché la gente lavora tutta di notte
Informa dei contrattualizzata nella forte lombardi
Credo che
Anche da noi ormai l'assenza di un nesso scuola lavoro rompe in maniera irrimediabile il nostro messaggio con le nuove generazioni quindi o da un quadro molto preoccupato di questa Francia
Non mi sembra che la stanchezza che io ritrovo nell'apparato della CGIL
La perdita di polso dei processi e la mancanza di ricambio generazionale ci stiano aiutando
Allora se si fa un conflitto come quello che abbiamo immaginato che ipotizza tra la Regione occorre dagli gambe
Per don ripete continuamente alle nostre riunioni l'acqua non si incendia
Ma io credo che non sia tanto un problema incendiare l'acqua è un problema di dare di nuovo direzione molto determinata
Ai processi che stiamo affrontando è che sono guardate durissimi per i lavoratori spesso soli le assemblee che si fanno da noi dicono ci sentiamo soli
Ecco io credo allora che occorre una grande essenzialità nelle scelte
Da questo punto di vista un errore grave
Quello dei compagni che anche nel nostro assemblee raccolgono posizioni immutabile mente alternative e che trascuro una necessità dopo due anni in cui le parti rilevanti della quota ventitré luglio sono state incassate altrove vengono invece completamente pesi gite e tradotte
Nella parte che ci spetta quindi riallineamento e quindi le specie alla contrattazione articolata è un punto di norme forza politica di enorme forza politica inquinano in qualche modo è un errore
Ma qui vengo un po'al punto su cui quarantanove concluso il mio intervento
Io devo dire che noi stiamo sottovalutando
Un fatto che è ormai diventato costume della nostra vita intera
La linea del sindacato la fanno molto di più gli accordi che si firma no che no le posizioni che si definiscono e dico di più
A ogni accordo c'è una parte del sindacato che dice che la strategia del sindacato da adesso in avanti è dentro l'orizzonte di quell'accordo e una parte invece che in maniera virtuale lancia delle piattaforme alternative che non saranno mai in campo
Io credo che qui dentro ci sia un aspetto che dobbiamo assolutamente superare dato che io sono tra i compagni che ha ritenuto dall'inizio
L'accordo del ventitré luglio
Foriero di grandi rilevanti novità ma anche di problemi credo che la battaglia sul campo nelle strutture prima ancora che nella maggioranza delle minoranze per verificarne se paga o no
Sia elemento chiave di questa fase del sindacato
E allora io non credo ad esempio che l'accordo del ventitré luglio sia di persone l'orizzonte strategico definitivo e che abbia una forza di auto propulsione che come dire da solo elimina tutti i dubbi che abbiamo anzi
E arrivo alle conclusioni in questo show per questo guardate non è un caso che FIOM Lombardia Funzione pubblica le strutture si sentano in campo e vogliono essere in capo anche al Congresso perché vorrebbero rompere uno schema dentro cui l'unica tenzone che sembra aperta è quella di ridisegnare sulla base di posizioni nazionali la mappa di maggioranza e minoranza di nuovo governo all'interno della CGIL
Abbiamo bisogno di ben altro per la drammaticità della situazione abbiamo davanti
E in questo senso io credo prima
Il livello
Perché non abbiamo con Assolombarda ci viene espressamente detto che la coincidenza salariale
è tale da rendere per loro praticabile un processo di conflitto frontale
E quindi
Che al Nazionale il contratto dei braccianti abbia avuto questo esito
Che io non conosco bene ma le deroghe al sud siano diventate quasi un passaggio obbligato per l'applicazione di alcuni contratti e che riallineamento
Debba essere resi Egitto richiedono un ripensamento confederale e una pressione forte sulle categorie l'altra questione
Quando Fossa dice che si rifanno i contratti soltanto nelle aziende dove ci sono risorse
Dice che in stretti loro stanno scegliendo se faranno solo il contratto nazionale per alcuni e solo il contratto aziendale per altro dobbiamo avere chiaro la partita che ha qui la forza del modello che ne abbiamo conquistato il ventitré
Ma senza fermarci qui
Perché se in una fase di espansione come questa non reggiamo con l'allineamento pieno sono i lavoratori si discostano dal sindacato o che vanno per conto loro dove possono
Se la contrattazione non si estende date non alle aziende inserti per alle prestazioni di lavoro noi facciamo un errore come abbiamo fatto negli anni Cinquanta quando non lanciavamo la contrattazione aziendale
E rimanevamo per questo fuori dai processi in corso
E il dubbio che a me nasce sempre di più sulla inefficacia a livello aziendale dell'accordo del ventitré luglio va superato sul campo
Un legame stretto notarile tra redditività di andare e salario cioè quello che dappertutto con insistenza ci viene posta e talvolta addirittura accettato porta e queste piccole a mettere fuori gioco
La riflessione sul cambiamento è enorme che è avvenuto nella prestazione oraria nella prestazione materiale nelle condizioni di fatica e di salute
Che altrimenti non si contrattano più vengono esclusivamente a consuntivo in qualche modo monetizzate se l'azienda ne ha tratto beneficio da un punto chiave e quindi io sono soddisfatto se questo viene ribadito dalla relazione è ancora più rafforzato ancora più rafforzato chiudo
Sulla questione che riguarda l'orario non abbiamo dedicato moltissimo della nostra conferenza ha un'idea che per carità non voglio che sia definitiva ma che molto chiara nella sua specie
Oggi siamo di fronte a un utilizzo così pieno di tutti gli interstizi di tempi e a una modifica così profonda del rapporto tra tempi sulle mansioni e attenzione da rivolgere al sistema
Che governa la prestazione di lavoro
Da imporre che la crescita di produttività che è conseguente non venga solo redistribuita in salario come prevede l'accordo avvenga redistribuita anche consistentemente in orario
Anche consistentemente nota
Da qui l'idea nostra che venga sostenuta una campagna generalizzata di riduzione a parità di salario se volete lo slogan se lo dovessimo tradurre e che noi dobbiamo essere in grado in una fase di crescita di produttività di aumentare la paga oraria dei lavoratori
Ho finito io sono molto soddisfatto di una parte della relazione che parla di vertenza per lo scoop azione
Credo che questa cosa Marzi anche al di fuori delle difficoltà del sistema concertativo ma la vorrei tradurre su due richieste che però mi sembravano contenute nella relazione che lo voglio solo la forza
La vertenza sullo sviluppo va fatta sul su che sulle politiche industriali scegliendo cinque settori
Qualche territorio
Occorre però che in quella vertenza noi rivendichiamo e otteniamo la legge sulle trentanove ore per l'orario e il fondo per gli incentivi di riduzione se no non si capisce quando le faremo nelle nostre case
E occorre e qui ho un grande apprezzamento che sul mercato del lavoro noi non procediamo emendamenti ma come dice nella sua relazione Sergio Cofferati
Riapriamo un confronto come una piattaforma unitaria riapriamo un confronto topi decreti legge a partire dalle nostre elaborazione
Io concludo con una richiesta che non sta solo in questa conferenza dei delegati nella campagna congressuale che si apre
Per fare questo abbiamo bisogno di una grande autonomia e questa mi sembra la battaglia da capire da aprire subito badate che non è andata ovunque bene anche alle conferenze dei delegati questa richiesta di autonomia
Ci siamo trovati delle richieste che come dire si riconoscevano assai di più anche per i contenuti se volete ma per la un'adesione a una prospettiva con Grasso duale che non per il merito che si stava aprendo su questi fatti
In quanto al pesto io credo che la ricerca di soluzione in piena autonomia abbia e questa è la novità se volete una forte componente locale e settoriale
Cioè io credo che in periferia e ce ne accorgiamo è questa il salto di fase rispetto i documenti che avevamo scritti nascono età sono Processi che non sono in grado di avere immediatamente sintesi nazionale
E quindi il Processo del documento nazionale che esaurisce da adesso in avanti a cascata sulla base magari degli equilibri del direttivo nazionale la partita del congresso
Non mi sembra lo schema più adeguato alla portata dell'analisi che stiamo pensando
Io credo invece che occorra partire da documenti aperti e che le strutture questa è la vera novità è l'esperienza il giochino in campo aperto il loro contributo alla sintesi nazionale che avviene in un congresso vero
Grazie Mario la parola Carla Cantone
Si prepari prova il Paolo Nerozzi segretario generale Funzione pubblica
Ma noi ci troviamo di fronte
Ad negli anni questioni che sono state affrontate dalla relazione di Cofferati
La prima riguarda le caratteristiche dalla condizione economica dagli assetti sociali e dall'occupazione
La seconda l'obbligo di aprire la contrattazione e quindi la stagione rivendicativa in ogni posto di lavoro
Con questi due quest'con queste due questioni che alla nostra attenzione
Noi stiamo verificando che c'è una ripresa ma chi è limitata ad alcuni settori ad alcune aree geografiche in particolare
Nella nord
Mentre invece ci sono aree
Do nella ripresa non esistenti erano da Bolt
Proprio per Puerto non a caso si parla di ripresa e non di sviluppo c'è una crescita che non controlliamo in termini veri sindacali a nord
E c'è un arretramento continuo
Nel Mezzogiorno i dati occupazionali sono molto evidente il divario è enorme ed aumenta ciò significa faccio questa premessa per dire
Che al di là di quello che noi rappresentiamo sì e di categoria che di territorio significa che i bisogni
In questo Paese sono profondamente diversi perché le aspettative sono diverse noi dobbiamo fare i conti con queste diversità di arredi settori e quindi di bisogni
Abbiamo bisogno quindi di mettere in piedi una linea rivendicativa che mette insieme le aspettative e le esigenze diverse che ci sono sapendo sapendo che non è facile troppe anche solo troppo diverse fra di loro
Né si può pensare che ci sono alcuni bisogni e alcuni obiettivi che debbano essere relegate ad un livello di all'organizzazione
E altri per esempio ad altri livelli dall'organizzazione io penso che l'intreccio riguarda tutti invece categorie libelli orizzontali dall'organizzazione confederazione variare queste alla solidarietà
E
Quello che pensiamo noi di un sindacato generale
La questione del lavoro dello sviluppo dalle politiche industriali dalle riforme
Sergio lo ricordava lo sappiamo lo valutiamo ogni giorno non solo all'attenzione dei partiti
Di nessun partito
Non hanno l'attenzione necessaria eppure sono questioni che non possono assolutamente aspettare le elezioni
Ci sono questioni che vanno al di là della finanziaria per questo stabilito il primo giudizio di equità che noi abbiamo abbiamo dato dobbiamo puntare a recuperare già che in finanziaria non c'è
So bene che non è con la finanziaria che si deciderà politica entri industriale e so che la finanziaria non è la sede ma chiedere che vi siano rientra menti e strumenti necessari per far fronte da una parte i processi di crisi che sono riesplosa in alcuni se grandi gruppi industriali significative Strategy c'è un settore profondamente colpiti penso all'edilizia che è quella che conosco molto bene
E dall'altra per portare al centro la necessità di una strategia di sviluppo che qualifichi settori importanti anziché assisterli
Tutta la battaglia che stanno facendo i compagni
Meccanici attorno all'Olivetti a quant'altro negli atti dalla finanziaria dobbiamo pretendere questo sì risorse al per affrontare le questioni di crisi e di sviluppo non si può rispondere solo con il libro bianco per le opere pubbliche che per gli ostacoli che ci sono lì dentro per la lettura che noi vediamo ed è il nostro pane di categorie di ogni giorno sono ben lontani ancora dall'essere realizzate bisogna quindi coniugare la strategia per lo sviluppo e la riqualificazione con le infrastrutture necessarie e non devi troppi anni che non scelgo no mi riferisco al libro bianco ma anche e amari accordi di programma Stato-Regione che abbiamo visto che non scelgono nessuna priorità occorre quindi scegliere le priorità perché le priorità ci sono
Occorre dedicare quindi le risorse al Mezzogiorno e creare le condizioni in grado di favorire Investimenti al Mezzogiorno altro che taglia i salari vuole gabbia salariale per rispondere alla fine dalla fiscalizzazione degli anni degli oneri sociali
Lo sviluppo nel suo si programma sicuramente con la lotta alla prima nel alla criminalità
Con la necessità di trasparenza ma se tutto questo non è accompagnato dalle necessarie infrastrutture presso le grandi reti ai trasporti alle comunicazioni se si vuole favorire che vuol produrre al Sud e poi vendere in Europa o da altre parti
Noi dobbiamo anche favorire queste infrastrutture se l'alta velocità che va fatta si ferma a Napoli dopodiché le reti e l'articolazione dei trasporti la Rete ferroviaria è ridicola
Che senso ha pensare a uno sviluppo se poi non abbiamo le condizioni di infrastruttura per favorire nuovi insediamenti produttivi
Pretendere quindi la programmazione di una strategia mirata allo sviluppo industriale significa lavoro immediato per le costruzioni si aprono i cantieri lavoro ma soprattutto poi se finalizzato a quanto dicevo prima favorisce anche elaborò stabile attuale è il risultato di questa strategia
Ecco perché esempio la nostra categoria
Inutile abbiamo scelto di intrecciare vertenza Rita territoriale
Per favore contrattazione decentrata sul salario certo sulle condizioni di lavoro certo sull'accelerazione dalle opere
Certo sul mercato del lavoro sugli orari ma anche sulla programmazione dell'estesa e solo le priorità attraverso il ragionamento che prima facevo
Rispetto ai bisogni diversi sappia non è semplice so anche che non è semplice qualificare la contrattazione per cogliere le esigenze diverse che ci sono ma io penso che non ci sia altra strada
So bene che ci troviamo di fronte a revocare il mitra
So bene che ci troviamo di fronte a Dante
Una inesistente strategia perde il lavoro e ad un attacco aggressivo è pericoloso ai partiche sono stati sottoscritti sia per il recupero dall'inflazione che rispetto la via dalla contrattazione decentrata
Viene dato il tentativo di scardinare lo fa assistiamo ogni giorno lo diceva Sergio nella relazione di scardinare tutto l'impianto
Di quell'intesa di luglio dai vincoli dalla codeterminazione sul significato che diamo noi alla cui determinazione alla politica di tutti i redditi
è un attacco che diventa pesante guardate lei si è nei settori più deboli e che diventa invece corporativismo nei settori più forte
La redazione come dicono sia Romiti e Confindustria redistribuire parte dei profitti e quindi l'idea di ricapitalizzare sta dentro una magica molto chiara molto lenta lo ricordano impiego spinali prima
Nessuna trattativa ma riconoscimenti perché no e avvengono di già avvenivano anche nel passato DVD raggi forse potrebbe essere più accentuate
Unilaterali di come quando dove e di quale impresa decide una data impresa se passa questa linea guardate che il Nord probabilmente nelle aziende del Nord si prenderà a ciò che sarà concesso oppure anche contrattato perché a Baldassare che diventa appetibile una proposta salariale anche fuori dalle regole che noi pensiamo
E il sud sicuramente arretrerà anche cinque sto sempre di più
Va da sé anche con queste dichiarazioni di guerra e il permanere di queste posizione non può che portarsi allo scontro abitiamo scoperto l'acqua calda voglio alimentare
Il permanere di queste posizioni di Confindustria dalle controparti le dichiarazioni di Romiti non è stato porta gli devo dire quali fra l'altro che noi non abbiamo purtroppo mai smesso considerate ricordava che le prime regole ha consentito il rinnovo di tutti i contratti di lavoro compatta papà conflitto beh noi di fronte a una controparte molto retriva forse peggio la peggiore a parte di Confindustria
Dopo Confagricoltura forse va ci ha portato a quaranta ore di sciopero alla grande manifestazione nazionale a Roma per rinnovare il primo biennio dal contratto nazionale sappiamo che non è finita sappiamo che per quanto riguarda il riallineamento e la contrattazione decentrata dovremo va detto ratificare quel conflitto perché non saranno una passeggiata ne è una cosa semplice amaretto detto qua Heston
Non dobbiamo però pretendere rispetto dell'intesa
Ma il conflitto l'abbiamo sperimentato ma l'accordo nazionale rispetta le regole contenuti nell'accordo del ventitré di luglio quindi abbiamo vinto questa prima ma battaglia quindi dobbiamo pretendere diceva Rispetto dall'intesa di luglio in tutta la sua temporale sperimentazione per tutti i livelli pone fine si vedrà
Si vedrà finita Cuesta prima fase ma ora io penso che nel momento in cui dobbiamo aprire la contrattazione decentrata per redistribuire salario intervenire sugli orari
Sugli orari di fatto solo le condizioni sulla sicurezza nel momento in cui dobbiamo pretendere riallineamento non possiamo accettare che quell'intesa non venga rispettato
Rispettata
Il risultato sarebbe drammatico non solo avremmo risulta avremo dei risultati negativi sullo sviluppo e sugli investimenti al Sud ma anche da altre parti
Ma guardate che anche chiudendoci dentro le fabbriche che lavorano a chiedere salario saremo perdenti
Perché il salario ove si lavora l'azienda si decide lo sa come distribuire bene o male a chi vuole e come vuole e a dispetto dell'intesa va a farsi friggere al risultato sarebbe la cancellazione di quel modello contro di quel modello contrattuale
Basate su regole su regole che possono garantire tutti parte e deboli e non è un'ovvietà mesta
E neanche possiamo far finta che non esiste questo problema dentro il settore industriale e fra mare settori
Perché aderente a un conto
Era sperimentazioni anch'però è disattendere
Una cosa è rafforzare quel modello però è la cancellazione
Io penso che senza regole e basandoci solo sui rapporti di forza e parla una categoria che ha la sua parte l'ha fatta senza ricorrere a forme di solidarietà altrui
L'ha fatta da sola
Però malgrado queste io penso che basandoci sono su rapporti di forza non saremo più forte saremo più deboli
è ovvio che se il ventitré luglio e le regole saltano Confindustria si assumerà tutte le responsabilità bella generalizzazione del conflitto che si aprirà in ogni categoria chiudo dicendo che io penso
Che oltre
Alla Confindustria dobbiamo chiedere coerenza al Governo per le altre parti che ci riguardano e non c'è solo la questione dal Pubblico impiego che è importantissima per il risvolto che adesso qua ma penso a tutte quelle parti che chiedono vincoli più certi per la politica dei redditi
Atti concreti per attuare gli impegni che escono dalle istituzioni per la politica del lavoro e le politiche attivo dal lavoro faccio un esempio
Molto chiaro lo abbiamo fatto gli incontri la confederazioni in apparire su tutta la questione che riguarda gli investimenti rimasta lettera morta quell'impegno e la risposta il libro bianco non può essere e quando io penso rispetto dal ventitré di luglio
Penso che non abbiamo bisogno di chiedere di far attuare tutte quelle parti che riguardano anche lo sviluppo e non solo i patti che regolano la contrattazione
Dobbiamo quindi chiedere coerente e chiudo davvero
Al governo per quello che gli compete
Confindustriale controparte per quello che gli compete ma dobbiamo essere coerenti e corretti anche noi
Cioè nel momento in cui CGIL CISL UIL chiedono giustamente a questa coerenza di comportamento e di rispetto dei patti sottoscritti che senso ha che significato ha
Fare degli accordi separati
Io non voglio parlare dell'Unità nero entrava in molte cose che hanno detto i compagni ma coerente anche nostra
E allora voglio dire i patti separati che ci sono stati al di là e ci portano allora esperto da parte degli altri di quelle intese e comunque ed è la filosofia che sta alla base di quell'intesa però guardate
Che portano lontano anche l'unità sindacale
Siamo in onda in una fase di arretramento c'è una forte discussione
Io penso che noi dovremo rispondere con degli atti di coerenza e la CGIL deve chieder coerenza a partire dal contratto degli agricoli senza parlare di tutto il resto
Allora io penso chiudo davvero che bisogna smetterla sull'unità sindacale con dalle grida manzoniane sull'Unità ma che invece di gridare ognuno da casa sua come la intendiamo cominciamo a mettere in atto anche facendo un passo indietro quando si riconosce concretamente che si è sbagliato
E in questo modo io penso che noi ricostruiremo le condizioni per riparlare davvero di unità sindacale
Grazie ferma
Una parola Paolo Nerozzi
Capo ne erano assenti
Daremo la parola al nostro ospite nella mia destra
Compagnon avesse segretario generale della UIL dopo la rissa leggo Minarelli grandi
Chi vi accorrono Maniello poi chiuderà Epifani quindi mi affido
Alla sintesi
Ma io ho l'impressione che anche in molti di noi ma sicuramente del quadro politico fra le forze politiche nel nostro Paese
Ma anche fra fra di noi far sentire soprattutto le assemblee come queste
Chi sia l'idea che in qualche modo è passata la nottata e dieci avviamenti profonde che al nostro Paese che hanno investito il nostro Paese in questi anni in qualche modo offriamo passa
Io non sono convinto di questo
Io sono anzi convinto
Che siamo un affare di estrema delicatezza che possiamo tornare indietro in maniera preoccupante
Che l'assenza di contenuti del comune sentire della gente dei valori che sono all'interno della nostra gente dei bisogni
Delle sofferenze che stanno in mezzo a questo nostro Paese Colli variegato siano sempre più distanti da quello che stanno esprimendo le forze politiche
E questa distanza fra quello che pensa la gente in carne e ossa negli uffici nelle fabbriche contro chi non ha lavoro
E il quadro politico rischia di diventare preoccupante e portavoce anche delle sorprese non positive
E credo che quindi
Anche riaprirsi io vedo con grande preoccupazione pietra presi di nuove forme di consociativismo vide aprirsi di una politica che pensavamo chiusa con Andreotti
Di un modello in qualche modo di un clima di Prima Repubblica che ci ha visto invece appassionati delle nostre discussione dei mesi degli anni scorsi beata la formazione dello Stato data la formazione di questa nostra società e all'interno di questo si pone con forza il problema dell'autonomia
Sindacato e anche della CGIL parliamo anche di nuovo e non parliamo sempre degli altri quando trattiamo questo argomento da questo quadro politico che rischia di diventare sempre più lontano dai bisogni e dalle necessità della
E allora sicuramente questa Finanziaria
Certo
Non colpisce come altre il lavoro dipendente e i pensionati
Ma può bastare questo
Può bastare una separazione per cui non si inverte
Non si cambia profondamente queste farfalle non si cambia profondamente il modo di essere prospettive di questo Paese non si manca ampia
Il modo di affrontare questioni come politica industriale l'occupazione il fisco il modello stesso della Finanziaria modello al testo delle nostre discussioni
Presuppongono una contrazione dello Stato una visione dello Stato centralistica
Che non lascia spazio a modifiche profonde su questo terreno
Con questo meccanismi con questo modello di non si cambia
Ma strada che fino adesso pestata traccia
E vedete anche alla questione finanziario la voglia affrontare su due questioni in queste ore ventitré luglio dei contratti pubblici e la questione dei comuni
Guardate solo due punti importanti
Perché non basta dire
Che l'accordo del ventitré luglio si dispera
Oggi questa finanziaria non ci sono le risorse per rispettare questo accorto
Non ci sono
E non solo non servono non solo nella quantità mi pare che non ci siano neanche nella qualità
Quando da parte del governo o di pezzi del governo dell'agenzia si pone la questione di nuovo recuperare completamente il potere d'acquisto
Allora io credo che discussioni anche in terre mostre
Sul valore simbolico dell'accordo del ventitré luglio io non lo capisco o lo si interpreta tutto
Ho il simbolo non so che cosa voglia dire vuole dire all'una e mezzo invece del tre e mezzo beh questo non è il simbolico questo vuol dire non applicare l'accordo di luglio
Io credo che ci sia anche al nostro interno chi pensa che si possano fare su questa questione del riallineamento degli sconti
Io penso che sarebbe una iattura gravissima perché rare buonsenso anche alla nostra gente di fare degli accordi e poi Dino rispetta così come il secondo viverlo di contrattazione sia per il pubblico che è per il privato deve valorizzare fino in fondo la questione del lavoro della sua qualità
E per quello che riguarda il pubblico dal rapporto fa il lavoro pubblico la sua vocazionalità suo il fuori i saperi e il cambiamento della pubblica amministrazione dei servizi per il nostro Paese
E quindi di un lavoro che si rapporta con una diversa domanda dell'utenza e una diversa qualità dei servizi
Io vedo con preoccupazione chi pensa che il livello nazionale non sia quello che debba recuperare il potere d'acquisto e pensa strani meccanismi di recupero Attraverso stracolmo livello di contrazione
Questo è presente nell'ACSM presidente del pubblico impiego è presente in qualche settore nostro
è una questione che va a inficiare la valorizzazione del lavoro e per il pubblico alla valorizzazione dei servizi e della qualità disservizi e guardate io lo dico con molta pacatezza la strada
Aperta
è una strada complicata difficile non credo che noi lotteremo Rispetto del raccordo A ventitré luglio per il pubblico impiego e quindi per l'insieme
Del movimento del movimento dei lavoratori perché se da un lato rischieremmo da noi dubito che lo si applicherà integralmente altre parti
Solo con l'accordo occorre le intese presenti nella finanziaria sarà una questione lunga e che vedrà aprire fra noi e l'agenzia sulla quantità e sulla qualità un livello di conflitto
E dobbiamo anche in questi beni siti in cui la finanziaria e al Parlamento recuperare quelle risorse minime
Cioè mi pare degli ultimi giorni siano si tenda a togliere
Ridimensionare
Voglio dire che riuscire o non riuscire di questa questione del recupero del potere d'acquisto non è una questione della categoria
Se qualcuno pensa di aver scaricato sulla categoria la cosa Edenred versate poi
E occuparsi di altro sbaglia questo problema di tutti noi
E fin quando non avremo ottenuto questo risultato
La questione dell'iniziativa di movimento detti attiva di lotta dell'appesa delle modifiche necessarie è un problema che riguarda noi come l'insieme dalla struttura confederale
E delle altre categorie
Per quello che riguarda appunto
Il valore di quel fatto
La seconda questione che a me pare tonfo viene sottovalutare che per me è un elemento di novità
Di questa vicenda della finanziaria è il movimento che pur con le contraddizioni immerso presenti è stato aperto dal sistema delle autonomie locali ed ai sindaci perché per la prima volta si riapre in questo nostro Paese dopo i decreti Stammati e può può anche alcuni
Il periodo abbastanza infausto il primo periodo di unità di solidarietà nazionale degli anni settanta che può cavato
Il dato di centralizzazione nera
Nella spesa pubblica è rubato di perdita di autonomia del sistema degli enti locali e delle Regioni per la prima volta si apre una dialettica fra poteri che era affranta per un federalismo serio
Che mantenga al suo interno un dato di solidarietà ma che fax emerge per fino in fondo le differenze
Credo che questa iniziativa dei sindaci pur con alcune questioni folcloristiche che pure ci sono state
Anche aveva in cura apparizioni televisive soprattutto
Pone hanno voi un problema di dialettica di poteri di rapporto e di alleanza con questi o un sistema deve autonomia che non pone solo
Una diversa finanziaria Marie pone il problema del controllo sulla spesa pubblica
E guardate che Tangentopoli il sistema degli affari e che non è ancora chiuso nel nostro Paese
Nasce deriva una anche dalle condizioni dalla perdita di potere del sistema dei Comuni delle Regioni
Ed è il sistema di controllo popolare che i Comuni e le Regioni avevano attivato attraverso i loro sistemi di democrazia
E questo è un punto a cui chiave è un punto che soprattutto dei sindaci meridionale nel parco emergere con forza ma è anche presente anche su con sfumature diverse
è l'iniziativa dei sindaci del Nord Est ed iniziativa di altri sindaci del reato in metropolitana
E guardate che la questione del sistema degli affari
Come io sono convinto che non siamo ancora usciti fino in fondo la Tangentopoli
Oggi pare che molto presente
è presente si evincono pone in forme nuove
Soprattutto del settore della salita e nei processi di privatizzazione perché alcune ragioni a stanno avviando in particolare Regione Lombardia ma non solo sul sistema della sanità e il suo rapporto
Pubblico o privato che ripropone
Un sistema degli affari che pensavamo sconfitto
E guardate che anche l'equilibrio del sud e del nord
Proprio sulla questione dello Stato sociale
Si affronta era è un altro battaglia sulla camorra e sulla mafia e il suo rapporto camorra mafia
E stato sociale si supera anche se anche al nord noi saremo attenti a forme di inquinamento e dei primi transazione senza principi soprattutto del settore la salita che è uno dei settori più a rischio
Rispetto non solo alla qualità dei servizi ma anche all'inquinamento carri sicuramente del denaro si
E rispetto a questo io credo che anche sul sindacato e sul primo che dobbiamo affrontare
Una discussione
Vedete
A me pare che negli ultimi anni noi abbiamo fatto sette importanti prima lo diceva la relazione l'uscita dai concorsi dalle Commissioni compie oggi dalle Commissioni dagli enti
Ma questa sera sta se non è la fine del ogni tipo di modello consociativo
E lui provo ed essendo molti si evita di riproporre un nuovo modello consociativo
Non è una società finita per sempre
Io intravedo anche in questa questione degli invalidi
Una questione in cui tutto sommato l'ipotesi riformatrice che era derivata dal congresso di Rimini e dalla Conferenza l'organizzazione avuto anche un mostro nel nostro interno un'altra una fermo una in questione
Non le so io voglio fare domande in Gemma la pubblica amministrazione è una cosa complessa
Siamo usciti davvero da tutti i concorsi da tutti i clienti possiamo sono usciti dagli enti del pubblico impiego derivanti dallo Stato e degli enti locali
Dai comuni delle regioni e non per esempio da tutto il sistema di pubblica amministrazione allargata come sono le aziende altro
Questa è una domanda che
Farei così come per esempio vedo con preoccupazione che è una delle risposte che l'Alitalia aveva dato una forma di compartecipazione dei lavoratori mi pare molto di vecchio
Ma mi pare il lotto molto di vecchio sopravviva e sopravviva anche in altre forme
E allora è importante le cose che ha detto sull'Unità Cofferati che la questione sia delle deleghe cioè della previdenza integrativa ma io credo che dobbiamo andare più a fondo e più a fondo anche in casa nostra
Voglio riproporre questa cosa del Pubblico impiego allargato perché gli statali sono la questione vorrei capire se i postini sono uguale gli statali Old dubbio di no essere aziende municipalizzate sono uguale la salita ogni dubbio di no ma voglio anche capire se per esempio le quote di servizio
Esistono ancora in CEFORMED visto una serie di compromissioni che sono ancora presenti al nostro interno e che se voi non eliminiamo rapidamente rischiano proprio di farsi parte anche noi di quel sistema che in qualche modo è rifiutato da gran parte dei cittadini
E io credo eterne nostro top
Chiedo all'escussione di questo genere con un quadro politico dove sempre Benno prevale gli aspetti di idealità di trasformazione di Progetto
Il problema dell'autonomia si ponga con forza anche incalza mostra
Io vedo riapparire in questi ultimi tempi forme di collateralismo ai partiti vecchi e nuovi preoccupato
Vedo riapparire don più un dibattito che si divide si articola fu gli argomenti sul contenuti e che oggi può essere visto in un modo domani può essere visto con un altro con diversi agenti con diversi con un pannicello caldo e l'opposizione si articolano tra di loro io vedo riapparire la logica dei partiti vedo riapparirà la logica di un collateralismo fra le forme di Silistra venti esterno
Questo è una cosa che ci porta indietro di anni questo può far piacere
Perché in qualche modo una CGIL governata da ticket correnti è molto più facile che governata da tanti fiori che fioriscono che non si devono mettere insieme ma che in qualche modo dialogano fra di loro
Ma questo porta anche ai gruppi dirigenti fatti dalle segreterie dei partiti
Portare questioni che fra di voi qualche volta vediamo una discussione che sembra aver già gli articoli di fondo dei giornali di partito
De anche al cambiando le parole porta una caduta è un ritorno indietro dalle scelte di Rimini senta di fatte da brutale di di scioglimento della componente principale da lì tutte le altre componenti
A me pare che dolori senza accorgersene stiamo ricostruendo
Le vecchie componenti o nuove componenti di questa maturo a me pare che tenere basso il dibattito non aiuti di un processo di discussione aperta fra di voi
è un processo che ricostruttore riporti al nostro interno
Quei versi di sindacato generale della solidarietà dei diritti
Se vi pare avevamo affrontato con coerenza a Rimini che sarà fatto sovente fare scelte coraggiose sulla fuoriuscita dai clienti e Torrenova mento per resa pubblica amministrazione e che se aveva dato Fregoli inclusione ma io credo anche che se continuiamo su questa strada anche la certezza di potere col portare un contributo originale di diversità a un quadro politico sempre più quei atto e preoccupante
Grazie raffredda parola compagnia la rissa segretario generale della UIL poi
Minelli segretario dello spettro
Io vi ringrazio per l'invito e naturalmente come nelle nostre sane abitudini in circostanze di questo genere
Più che pensare di dire le cose che fanno piacere credo che sempre più importante
Dire le cose che essi pensano con estrema sincerità
E credo sia bene comincerà a parlare
Di noi stessi
I rapporti tra le nostre strutture la confederazione
Non attraversano un momento favorevole come ha detto pure la compagnia poco fa
E non è detto che da questa fase tutt'altro che tranquilla non si passi ad una fase anche peggiore
Ormai da tempo un tempo troppo lungo
Non ci stanno soltanto i dissensi tradizionali per intenderci quelle della normale dialettica
Ma siamo tutti in preda ad una specie di cupidigia di esternazione del dissenso
Sta assumendo un carattere che io giudico infantile l'anche petulante
In conclusione con effetti assai dannosi
Questa velocità interventista
Per cui appena uno parlo
C'è subito un altro che replica dicendo quel sindacalista sbaglia
Quel tizio è in errore
C'è poi un percorso ancora più grave non guidato sicuramente non controllato
Che sta creando in molte situazioni più o meno grandi
Una separazione visibile
Tra le scelte della CGIL da una parte e quella da cui il e CISL dall'altro
Ora poiché questo è sicuro
E credo che possiamo essere tutti garante
Siccome non esiste alcun asse privilegiato fra la UIL e la CISL
Né c'è un'intesa preventiva
E non ci stanno sicuramente indi Rizzi confederale precostituiti
Io mi sono chiesto e vi chiedo
Qual è la ragione per cui da alcune fabbriche fino ai contratti nazionale si ripete la stessa scena
CGIL da una parte e CISL e UIL dall'altra
E guardate
Che la lista è lunga io a memoria mi sono citato mi sono elencate una serie di fatti
Ci siamo divisi prima sui referendum ma lo sappiamo perfettamente statali visione pubblica nazionale
Siamo tuttora divisi sulle deleghe
Sulle delle vene settori pubblici e non abbiamo una proposta unitaria parlare Anna
C'è divisione sul delegata alla sicurezza per gli artigiani e la Confapi
E lo stesso succede per gli accordi di rappresentanza sindacale degli enti bilaterali
Abbiamo avuto divisione sulla riforma dell'amministrazione finanziaria
Divisione contratti separati alcune fabbriche tessili
E quello notissimo per il settore agroalimentare
Siamo divisi
Sul contratto integrativo dei meccanici per Melfi
E non pensiamo sicuramente allo stesso modo
Sulle soluzione per definire la questione della rappresentanza
Tutte queste situazioni
Vedono da una parte quelle CISL
E dall'altra parte la CGIL
E allora
Quale può essere la ragione
Che produce il risultato della firma dell'accordo tra UIL e CISL
E del dissenso della CGIL
Ci stanno spiegazione comprensibili io mi auguro di sì una cosa è certa
Non rischiamo di accettare silenziosamente
E credo anzi sono convinto non per scelta
Una frattura nel rapporto vitali
Che poi stenta
Sa poco tra poco si apre la seconda fase quella salariale e quella integrativa
Dalla stagione dei contratti
Con una domanda salariale molto netta e molto motivata da parte dei lavoratori
Ci sono attese molto forte molto semplici
Ma non è detto stando così le cose
Che si riesca a dare sempre una risposta unitaria
Ad esempio rivolgiamo molto sul salario
E francamente non vediamo margini accettabili
Oggi per una vertenza sugli orari
In ogni caso in ogni caso se esistessero le condizioni non ci tireremo indietro
Ma saremmo totalmente contrari
Ad una scelta di politica degli orari che in tutti in parte più o meno grande sia sostitutiva degli incrementi salariali
Siamo ancora in bilico tra una ripresa produttiva che può consolidarsi ed estendersi
Ed una scivolata
Inflazionistico monetaria
Che ci può riportare ai periodi della crisi
C'è una produzione elevata per l'esportazione
Ma le nostre retrovia dei consumi interni
In pratica sono rimasti sino a quelle degli anni novantadue novantatré
Questa è una ragione in più
Per puntare sui salari
Sia nei contratti nazionali
Che hanno una funzione specifica prevista dagli accordi
Sia in quelli integrativi sia nei contratti pubblici
Nei settori pubblici pelli privati
Per il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici
Come era facilmente prevedibile
Si è aperta una discussione sulla congruità dell'impegno di spesa previsto dalla finanziaria
Discussione che a questo punto personalmente considero del tutto sterile
è sempre da usare il linguaggio della franchezza visto che parliamo di fatti passati
Io personalmente non ho esitazione a dire che ero contrario a indicare una cifra nella finanziaria
Preferivo e l'ho detto
Che ci fosse negata una lira accompagnato da due precisi impegni
La garanzia della copertura finanziaria dei contratti stipulati dalle categorie
La decorrenza dal primo gennaio novantasei per il G riallineamento tra inflazione reale inflazione programmata
Indicare una somma come è stato fatto avrebbe sicuramente aperto una discussione come di fatto è avvenuto è stabile Nendo
Tra chi come noi
Considero la cifra il punto di partenza
E chi come il Governo
Ah considera il tetto massimo e parlo di questo governo verso il quale certamente non abbiamo espresso ostilità
Con una prevedibile conclusione
Sarà il Parlamento più che i contratti
A determinare infine la condizione del negoziato
Perché una volta che lo stanziamento per i contratti viene affidata al giudizio e dal voto dal Parlamento
Abbiamo ridotto secondo me drasticamente i margini negoziale delle categorie interessate
Naturalmente può darsi che mi sbagli
Però ha paura che le cose andranno così
Se voi c'è poi il secondo passaggio
La gestione dei contratti con i lavoratori
Qual è il modello che adottiamo
Ci regoliamo caso per caso
Oppure esistono le condizioni per applicare procedure uniformi per tutti
Noi abbiamo due vincoli
Consolidare la natura rappresentativa del sindacato e quindi non indebolire il modello di democrazia delegata
E quello dimettere tutti i lavoratori destinatari del contratto nella condizione di decidere
Sono dipinte due vincoli due condizioni fondamentali
Che non credo possano essere collocati in alternativa tra di loro
Il voto dei soli iscritti
E obiettivamente una una limitazione dei diritti dei lavoratori
Il referendum
Quale strumento unico fondamentale di democrazia e una levitazione altrettanto forte dei diritti che competono ai nostri iscritti
Con un'attenzione in più
Nei luoghi di lavoro stiamo costituendo le RSU
Che oggi sono espressione unitaria dell'insieme dei lavoratori
E del sindacato tramite i propri scritti
Ma secondo qualcuno
Questo non va bene debbono essere solo espressione dei lavoratori
Contemporaneamente sui contratti
Si sostiene alla scelta del referendum per decidere
Sulla proposte sulle conclusioni
E allora sommando
La teoria del referendum quale strumento fondamentale di democrazia e la previsione delle rappresentanze sindacali unitarie
Io mi chiedo
Io mi chiedo
Quale possa essere il ruolo dei nostri iscritti
Salvo quello di essere chiamato ogni quattro anni per partecipare ai congressi
C'è una soluzione capace di comprendere il ruolo degli scritti e quello dei lavoratori
Secondo me la soluzione quella
E non lo dico per citare me stesso
Che la UIL la già indicato da tempo
La Costituzione mediante elezione
Di un organismo rappresentativo delle lavoratrici e dei lavoratori della categoria interessata al contratto
Da quattrocento a seicento
Lavoratrici e lavoratori eletti direttamente
Da tutti i lavoratori
Con candidate dal sindacato e di chi vuole concorrere a questa elezione
Un Ormanni un organismo
Nessun mandato elettivo
Decide poi a maggioranza qualificata sia sulla piattaforma da presentare
Sia per il mandato a concludere
Una formula quindi che mette tutti i lavoratori in condizione del leggere chi li deve rappresentare e se il sindacato avrà i consensi
Avrà anche gli eletti tra i propri iscritti
Un organismo deve a leggere per ogni contratto
Questa e la proposta che abbiamo avanzato da tempo e che oggi riteniamo di dover riconfermati
Non va bene ci sono altre proposte benissimo
Discutiamone
Ma se non ce ne sono
Io non credo
Che non dobbiamo cadere nel radicalismo delle due dizione che io considero tutte e due sbagliata
Di fronte a noi c'è sempre l'emergenza occupazione del Mezzogiorno
Che sono come sappiamo due facce della stessa medaglia
Noi siamo del parere che bisogna stipulare un patto un contratto a tempo definito due o tre anni
Tra governo sindacati e imprese
Mettendo sul tavolo quello di cui ciascuno dispone
Questa proposta non è alternativa alla lotta
Per il lavoro e per il Mezzogiorno
A meno che per lotta non si intenda quello che solitamente facciamo cioè gli scioperi si può lottare in tanti modi anche costruendo una condizione per realizzare l'obiettivo
Quindi
Un contratto un patto definito in cui i mezzi finanziari ma soprattutto la certezza della spessa
Nell'arco dell'anno in quelle somme vengono stanziate cosa che ora regolarmente non avviene
La flessibilità temporanea e contrattata caso per caso
Per coloro che investono e creano sviluppo e lavoro aggiuntivo
Una politica di Indirizzo per le nuove localizzazioni produttive nel Mezzogiorno
Queste secondo noi sono impegni
Che ciascuna delle parti
Può assumere e garantire
Un contratto per lo sviluppo che può essere sperimentata in alcune aree del Mezzogiorno
Andando sul posto
Per discutere con gli amministratori locali
Un mese fa a Bari abbiamo proposto di cominciare la Napoli pensando all'aria di Bagnoli
Per primo proseguire poi in altre regioni
Che hanno problemi analoghi ma anche delle buone opportunità
Si può fare
Cioè tra di noi lo scoglio
Non superabile
Politico o di varia natura sulle flessibilità
Io personalmente non lo vedo
Perché di fronte alle possibilità concrete e verificabili di sviluppo e lavoro
Io mi rifiuto di credere che il sindacato resti paralizzato
Dalle proprie pregiudiziali
Non non introduciamo né introdurremo gabbie salariali
Non pregiudichi amo alteriamo i diritti
Dobbiamo solo favorite anche con la flessibilità lat flessibilità transitoria
Nuovi insediamenti e lavora aggiuntivo
In ogni caso ripeto senza bloccarci sui no che possono avere qua sul sapore pregiudiziale
Ripeto riformulo la proposta
Vogliamo organizzare anche solo per capire di che cosa parliamo
Un incontro a Napoli con gli imprenditori la Confindustria chi vuole partecipare
E il sindaco della città di Napoli
Oppure
Anche una riunione del genere
Diventa quasi socialmente pericolosa
E lo dico perché dobbiamo stare attenti perché mentre noi pensiamo che le nostre raffinatezze sociali
Si collocano al centro del mondo
Possiamo scoprire che il bisogno la disperazione per il lavoro
Si può esprimere cercando la propria strada
Cavatina vuol dire fare tranquillamente a meno
Di un sindacato troppo vincolato a volte dalle proprie teorie in alcune circostanze addirittura
Che alcune circostanze possono sconfinare nei Binge bizantinismi
Sempre con la solita franchezza vorrei parlare anche delle polemiche di questi giorni
Mi riferisco alla questione del rapporto fra sindacati e sistema politico
Ricordando che è pervenuta la UIL quest'argomento è stata al centro del nostro congresso di maggio del mille novecentonovantatré
Dai giudizi che sistematicamente si esprimono
Io credo che si accredita l'immagine un sindacato diviso sul punto più delicato
Quello su cui si incentrano le maggiori critiche anche all'esterno del sindacato
E l'anno scorso ne abbiamo avuto una grande riprova e non solo l'anno scorso
Parlo
Della questione dell'autonomia dai partiti e dal governo
Autonomia di cui siamo tutti convintissimi anche se forse poi non diciamo non usiamo le stesse parole
Anche su questo punto
La CGIL ha fatto marcare la sua differenza
Accusando la UIL e la CISL
De volesse impegnare in politica
Sono cose di questi giorni che conosciamo tutti
Poi per quanto riguarda le mie idee sul rapporto fra sindacati e sistema politico
Non solo sono stato accusato di puntare alla stanza dei bottoni e questo è un tipo di fabbrica che frequento poco ma immediatamente arrivato l'anatema l'anatema
Del problema dell'autonomia che secondo me c'entra come i cavoli a merenda
E faccio degli esempi
Se passando dal sistema proporzionale al sistema uninominale maggioritario
Solleva ad esempio il problema della rivisitazione unitaria delle incompatibilità
Io credo che mi si può rispondere criticare in tanti Bondi ma che c'entra l'autonomia
Considerare ogni atto e ogni scelta connessa la politica
Come una lesione dell'autonomia
Secondo me alla fine genere diffonde la convinzione che il mondo del lavoro
E tanto più sicure tanto meglio garantito
Alto più sta lontano dalla politica
Noi esistiamo in quanto chiamato ad esercitare un mandato diretto conferito dai nostri iscritti
Ma chi stabilisce i limiti nell'esercizio di questo mandato
Quali sono e chi le indica
Le soglie insuperabili nella difesa dei diritti dei lavoratori e dei pensionati
Cosa significa
L'autonomia in senso intesa nel senso peggiore
Qual è appunto quella sottinteso
Di stare tra virgolette lontani dalla politica
Io ho sempre pensato che l'autonomia fosse un problema no sempre pensata lo penso
E l'autonomia fosse un problema di sostanza e non di forma
E anche una scelta definita delle proprie funzioni
Non la protezione dell'immagine delle persone delle organizzazione
Sostanza e forma
C'è realtà e ipocrisia
Vi ricordate quando si evitava di farsi riprendere dalla televisione durante le riunioni di partito ce lo ricordiamo tutti
Si partecipava alle riunioni
E sì salvaguardava l'autonomia non facendosi riprendere dalla televisione
Oggi su cambia tante cose anche gli attori
Non vorrei che fossimo in presenza delle stesse scene
E poi di quale autonomia parliamo
No la mia esperienza lo posso dire a voce alta e credo che non sia soltanto la mia
Io non conosco un solo esempio vissuto raccontato
Di una lesione dell'autonomia del sindacato rispetto al partito
Mentre conosco centinaia di esempi dieci segno esattamente opposto
Se io dovessi parlare di autonomia rispetto ai partiti
Dire che c'è un problema di partiti non del sindacato per come l'esperienza l'abbiamo tutti quanti vissuta
E poi nel mondo in Europa
Vi sono diversi esempi di grande progresso sociale di fortissimo ruolo del sindacato
E si realizza con la partecipazione la codecisione
è senz'
Incompatibilità
Eppure nessuno di noi
E questi sindacati loro vigente conosciamo perfettamente
Se macerie deve dire che quei sindacalisti non sono capaci o non fanno gli interessi dei lavoratori
O sono a sovranità limitata
O sono autonomi o non sono autonomi
E allora se c'è rispetto reciproco bisogna criticare con argomenti concreti obiezioni di merito
Credo che rispondere con le scomuniche
Non produce alcun effetto
Soprattutto poi per chi ha il vizio di essere un laico impenitenti
Ci poteva essere un'obiezione di merito
Un'obiezione seria condivisibile
Ma non è stata fatta
L'obiezione è quella relativa al rapporto fra impegno politico e lo sviluppo dell'unità sindacale
Queste robe Esione molto forte oltre che molto seria
E allora parliamo finalmente di questo punto specifico che argomento del convegno naturalmente anche questa volta esprimendo
In assoluta libertà e sinceri dal mio punto di vista
Cioè parliamo di questo traguardo
Sempre presente nelle scorse sempre lontano i fatti
Che l'unità sindacale
Comincio con una domanda cosa si aspettano da noi lavoratori pensionati
Secondo me
Vogliono una garanzia molto precisa
Cioè non dividerci non rompere i nostri rapporti
Continuare nell'azione unitaria
L'unità sindacale
Dovrebbe essere la conseguenza
Ma dipende più da noi
Che dai lavoratori
Dipende da noi per la semplice ragione che non parliamo di un processo organizzativo
Ma ci riferiamo ad un disegno politico
E sociale
Che ha due punti di passaggio obbligati
La natura del sindacato che si vuole costruire
Le regole di democrazia
Capaci di realizzare la gestione unitaria ed il rispetto del pluralismo politico e culturale
Di tutti gli aderenti
Io spero di non urtare nessuno suscettibilità e soprattutto per sicuro che non sto cercando di fare propaganda
Se ricordo che la UIL
C'è l'organizzazione
Quasi quotidianamente accusata di frenare sull'Unità è stata l'unica ripeto l'unica a presentare proposte di merito per tentare di costruire l'unità
Da L'Unità
L'Unità il tema obbligando Johnny assemblee di ogni conferenza
è una specie di atto di fede
Rivolto a tutti i giorni ai devoti
Che naturalmente come ovvia consenta
Nella realtà in tutta onestà
Mi sembra una delle questioni
Su cui si lavora di meno nel sindacato
Nella normalità dei casi
Non c'è ma il passaggio visibile
Dalla predica alla pratica
Nei casi particolari
Quando si cominciano a intravedere i rispettivi progetti per l'unità si capisce subito
Che l'ho supplicato unitario
Dovrebbe essere la sommatoria da almeno due sindacati diversi
Nel Baglio
è saggio
Sa spero queste diversità progettuale
Va bene
Può darsi
Però è una cosa è certa
Che prima o poi su un tavolo
Oltre a parlare dall'Unità
Ci dovranno essere i progetti per realizzarla
Lei ride del nuovo sindacato da costruire
Allora a quel punto
In concreto
Sapremo se veramente esistono
Le condizioni
Per costruire un sindacato che sta bene a tutti
Personalmente stando così le cose lo dico con franchezza
Cerco di parlare il meno possibile dell'unità
Anzi direi che mi interessa e mi impegno a di assai di più
Finché posso
E finché le conosco
Cercare di impedire le rotture
Poi in questo momento particolare dalla vita del nostro Paese
Forse dobbiamo cominciare a preoccuparci delle condizioni di salute del sindacato
Nel sindacato unitario neanche dei rischi che si intravede
Sappiamo che ogni tanto ci accusano
Di essere l'ultimo fortino
Rimasto illeso dal territorio
Dal terremoto della Prima Repubblica
E sembra ci siano persone che si chiedono come sia stato possibile restarne fuori
Come sia stato possibile
Non essere travolti e nemmeno coinvolti
Nel clima dilagante di resa di conto del nostro Paese
Allora ecco un bel giorno
Che la promozione all'INPS
Di alcuni dirigenti dicono iscritte al sindacato
Quattro persone credo
Produce un titolo sul giornale sindacato Poli
Sindacato polli
Poi secolo sede si prosegue con i tanti o poli
Che cerca ogni volta chiamarci in causa
Per ultimo
Siamo arrivati alle liste di proscrizione dei cittadini
Donne e uomini
Che hanno avuto il torto di scegliere in tempi lontani
La vita del sindacato o del partito anziché quello d'un impiego normale
La responsabilità non è più personale
Si compiono gli elenchi
Che dentata una specie di colonna infame dove tutti appaiono colpevoli fino a prova contraria
Una prova anticostituzionale e soprattutto inutile perché quello che conta non è l'innocenza o la colpevolezza l'elenco e l'inclusione nell'elenco
Non c'è dubbio che i colpevoli o coloro che sono indiziati di reati
è giusto che vengano
Puniti
Ed è giusto che vengono indicati all'opinione pubblica
Ma qua cari compagni
E care compagne siamo molto oltre molto oltre
Il sistema l'informazione e di tutela della legalità
Oggi sembra che le ipotesi di reato si misura la Bocchi
è così blocchi grandi blocchi
Vengono presenta dall'opinione pubblica
E noi che cosa facciamo
Io avvolto l'impressione in tutta onestà
Che ciascuno di noi preferisca il silenzio
Sperando che la propria organizzazione non venga toccata
Ho coinvolto
Eppure siamo esattamente gli stessi soggetti ripetutamente protagonisti di grande battaglia a difesa la democrazia di grande battaglia di civiltà sui diritti e di grande battaglia nella difesa della legalità
Qua
Ci sono circostanze in cui della legalità non c'è traccia
E noi stiamo zitti
Ma forse oggi siamo le stesse persone
Ma forse non siamo più le stesse organizzazioni
Probabilmente non sentiamo più gli stessi impulsi
E forse siamo intimiditi dalla stessa difesa dalla nostra storia
Parla di uno sfatto uno sfogo finale anche questo cercato inserirlo in un'analisi logica
Concludendo questo così stanno le cose e questo non va bene
E soprattutto non è giusto però lavoratori
E in maniera speciale non è giusto
Per i cittadini un milione di persone donne e uomini
Che hanno liberamente scelto di aderire a queste tre confederazione non è giusto per loro essere stare zitti
Non è giusto per loro fare finta che sia tutto normale tutto legale
Il quello che sta avvenendo
E soprattutto non è giusto
Perché con questo metodo
Poi siamo destinatari dell'offesa finale proprio perché in Paniate in battaglia di legalità
Non è giusto perché con questo metodo
Oltre a indicare colpevoli
Che forse non esistono si impedisce alla legalità
Di esprimere la verità dei fatti vi ringrazio
Graziano il compagno Larizza
Per il suo contributo
Estremamente chiaro
Allora i compagni della Camera del lavoro di Palermo e quelli della Camera il lavoro di fare sono attesi qui fuori per saldare il conto alla Berna in Torre
No sì un certo ritmo squilibri Palermo e fare allora diamo la parola
Compagno Raffaele Minelli segretario generale l'ospite si prepari Alfiero Grandi segretario confederale
Tutti
Il compagno Saleri è
Alla presidenza
Compagni e compagne
Vorrei partire
Da una considerazione
Che nella relazione introduttiva svolta dal compagno Cofferati
C'è certamente una
Più che una carenza un quadro di riferimento che si dà per scontato
O almeno io così ho letto ho ascoltato la relazione di Cofferati
Nel senso che certamente nella sua relazione si dà per conosciuta acquisita
L'analisi che la nostra organizzazione ha svolto in relazione ai processi in atto a livello internazionale e nazionale
Per quello che riguarda i moduli produttivi per quello che riguarda i cambiamenti in atto
Da questa derivanti nella società
Si dà per scontata l'analisi svolta nelle due conferenze programmatiche
E in particolare quell'ultima che abbiamo svolto a Roma in tempi non lontani
Credo che questo sia un elemento di riferimento per lui fondamentale
E a questo che va fatto appunto ricorso per stabilire oggi
Sei ancora ragione di essere un sindacato generale
Se queste o se il sindacato generale non un sindacato settoriale corporativo un sindacato che rafforza soltanto il suo potere contrattuale in azienda
Fino magari all'identificazione con il marchio dell'azienda ecco se appunto il sindacato generale quello in grado meglio di altri di affrontare le sfide che tutti noi conosciamo e che per esempio in modo emblematico visto nella conferenza che hanno svolto i compagni in Piemonte
è stata data come dire per acquisita consegnando questo famoso libretto di Dahrendorf
C'era ieri una nella in un'intervista svolta dal compagno del Piemonte che diceva giustamente noi abbiamo consegnato questo quadrare il cerchio questo libricino perché credo questo era il senso
Lì dentro c'è una
Una sintesi dei processi in atto una valutazione di questo processo di globalizzazione delle conseguenze che questo deve aver può a vere
A livello delle economie chi è punto di riferimento indispensabile appunto per stabilire le caratteristiche le modalità adatte
A sostenere quei processi nell'interesse del mondo del lavoro
Noi nella nostra Assemblea come pensionati appunto siamo partiti dalla condivisione di quell'orizzonte
E quindi dal rifiuto di uno dei modelli con i quali si deve competere e che appunto quello che li viene ricordato come il modello asiatico
Un modello basato sull'esclusione poca libertà competizione basata appunto essenzialmente sullo schermo autoritario del rapporto politico interno
Così come credo che partiamo da un rifiuto di quel modello di relazione e quel modello economico che in America sta portando oggi all'esasperazione
Di quel discorso di separazione che vede appunto nella giornata di ieri un milione di Negri sensibili sensibili a parole che certamente non potrò più all'integrazione ma invece a processi di separazione per altri versi
E quindi noi condividiamo il rafforzamento di un modello e quindi ancora oggi pensiamo che sia il sindacato generale quello più adatto a stabilire le con le condizioni di contorno sociale
Indispensabile per accettare la sfida e per vincerla
Le condizioni con tono indispensabili anche per l'impresa innovativa cioè noi quello che di cui siamo convinti è che l'impresa innovativa che appunto sposa i principi della flessibilità d'impresa organica e quant'altro in questi tempi abbiamo visto operare anche in termini di trasformazione profonda dei moduli produttivi
Una flessibilità peraltro che l'ho detta che venga assunta soltanto da una conglomerata ma anche spesso da situazioni territoriali in cui effettive diamo operare la flessibilità
E quindi operare la visione del sì della struttura organica dell'azienda o di più aziende ecco noi siamo convinti che quell'impresa a meno che alle spalle non abbia una classe imprenditoriale
Che in pratica scommette sulla prevalenza sulla vittoria del modello asiatico ha bisogno di un coltello di un condono sociale di alto livello qualitativo
Ed è per questo appunto secondo noi che è stata giusta corretta l'analisi che nelle due conferenze programmatiche abbiamo fatto
Che riportano la CGIL come dire all'altezza dei suoi tempi migliori valutazione attenta dei processi in atto
Da quello per indicare lei modalità di intervento le capacità in grado di sostenere una visione generale
E quindi appunto ristabilire di nuovo per l'ennesima volta quali sono le condizioni minime indispensabili perché il sindacato generale posso vincere
Da questo punto di vista
Io credo appunto che noi oggi abbiamo davanti a noi l'esigenza di rilanciare la coscienza della gente questo discorso non è vero che oggi è prevalente
Tra i nostri iscritti tra i lavoratori tra i pensionati la visione del sindacato generale come quello in grado meglio di altri meglio di altre strutture di rispondere a questa spinta questa va fatta vivere intervenendo anche nei rapporti che andiamo definendo e quindi giustamente l'azione del compagno Cofferati si diceva bisogna vedere come arricchiamo con andiamo avanti rispetto allo stesso accordo di luglio
L'accordo di luglio stabilisce finalmente l'architettura istituzionale di riferimento per la contrattazione di settore che ne ha chiesto l'onda mentali che giustamente va difesa
E che naturalmente oggi abbiamo visto è stata come dire completata dalle regole indispensabile sul piano della rappresentanza
Per cui è stata accompagnata e questa ha dato forza questa intuizione dalla definizione delle nuove regole che hanno consentito l'elezione delle rappresentanze sindacali unitarie
Ma naturalmente ripeto va completato
Perché lì dentro viene definita una politica dei redditi facendo ancora riferimento a livello nazionale nel momento stesso in cui questo livello viene spinto da due su due versanti completamente opposti
Da un lato appunto sappiamo che per vincere questa sfida di carattere internazionale
Il contorno nazionale non è più sufficiente è del tutto inadeguata comprendere i fenomeni c'è bisogno quindi di un livello sovranazionale e da questo punto di vista vado naturalmente per schemi
C'è bisogno di una costruzione di un livello europeo che non può essere semplicemente quello disegnato a Maastricht con le come dire con le conseguenti necessità di corrispondere essenzialmente alle logiche principalmente del marco delle ma della banca centrale di Germania bensì appunto la definizione di un livello di governo minimo indispensabile per consentire quell'alto livello del contorno sociale
E dall'altra parte certamente l'altra spinta l'avverso ma in direzione di un rafforzamento del livello sottostante
Penso quindi la concretizzazione di quel federalismo sociale che peraltro oggi viene assunto anche a partire magari dovrà revisione dei contenuti
Di una riforma fiscale dalle stesse Regioni più in questi giorni due giorni scorsi qui vicino Roma Caprarola si sono riunite che hanno trovato in cui in questo elemento uno dei punti di aggancio per avviare concretamente a partire dall'altro dalla traduzione dell'articolo centodiciassette della Costituzione un rafforzamento del ruolo delle regioni
Per il governo dei processi in atto e che quindi metà veramente al centro i problemi di sviluppo dei servizi all'impresa dei servizi alla persona
Con una grandissima attenzione a quello sviluppo delle economie sociali che è fondamentale di una fase come questa per una grande parte del nostro territorio
E quindi e io sono convinto che va fatto un ulteriore
Ma fa
Va fatto un ulteriore sforzo
Nessuno di noi naturalmente sottovaluta il percorso la la il fatto che finalmente in questa intrusione compagno Cofferati capisce comprende mette al centro la nostra attenzione
Il sindacato genera il completamento dell'architettura presente l'accordo di luglio con una che nuova attenzione alla contrattazione territoriale ma non basta metterlo all'attenzione e non basta neanche fa riferimento soltanto come dirà nostra sperimentazione
Esiste una vasta sperimentazione vero che stiamo facendo abbiamo fatto come sindacato dei pensionati ma è una parzialità
C'è bisogno di una nuova attenzione la come dire il contorno sociale se deve puntare economie sociali nuova occupazione servizi all'impresa grandi strutture
Se deve rispondere a una visione di servizi del territorio al funzionamento devi assolutamente vedere al centro di una nostra riflessione procedure modalità riforme istituzionali conseguenti anche i nuovi meccanismi elettorali che invece sono del tutto assenti la nostra riflessione
Per rilanciare la contrattazione del territorio
Oggi la contrattazione Tentorio non è presente la nostra riflessione viene aggiunta è complementare del tutto secondaria rispetto alla contrattazione settore fondamentale rispetto alla quale abbiamo definito ormai con attenzione e priorità
Caratteristiche elementi fino ad arrivare appunto a definire il livello di democrazia sindacale le caratteristiche per renderla viva eppure manca su quest'altro versante un livello adeguato di flessione
Ecco perché noi pensiamo e vado sul serio verso la conclusione che sia necessario su questo allargare gli spazi di riflessione
Cioè deve essere al nostro e la nostra attenzione focalizzato sul nuovo ruolo delle Camere del lavoro sul nuovo delle reti e dei delle dei regionali
Appunto che definisca procedure e modalità in cui la politica dei redditi viene decentrata a livello territoriale perché si efficacemente seguita incontrollata
In una situazione in cui già giustamente dobbiamo stare molto attenti a rafforzare le strutture associative
Tenendo presente che oggi sono in atto processi di maturazione dice ecco basta vedere gli atti di questo forme che hanno fatto le regioni più a Caprarola c'è molta attenzione e addirittura molte strutture del sud sono interessate oggi anche in questi attori finora autoreferente i come le le usa delle vecchie USL a rivedere le modalità di funzionamento e come dire rispondendo alla crisi del sistema sociale basato sul fordismo
Fa accettando la sfida dell'impresa organiche di quanto da questo delinquente necessità di trasformare le politiche sociali e di trasformazione del modo stesso di operare l'altro giorno in Puglia azionari ci sono delle USA in Puglia i colori Mario Somma come dire non è che ci sia lo fa sempre più avanzati di riflessione sul funzionamento della macchina pubblica eppure ci sono strutture che stanno approfondendo questa tematica
Una visione completamente però basata sul distretto sociale sull'esigenza di una studi una stato sociale basato sulla domanda quindi in grado di rispondere con la flessibilità alla flessibilità richiesta delle trasformazioni in atto che veramente fa capire che c'è molta maturazione in campo nel livello delle Autonomie locali a livello delle regioni dobbiamo essere il punto di riferimento di questo che sta appunto nascendo nel territorio
E nei livelli amministrativi
Naturalmente per il
Sì l'ultima cosa Larizza l'ho sentito sembrava alle alla fine purtroppo un de profundis voglio soltanto dire una questione insomma il sindacato generale che noi dobbiamo rilanciare perché l'unico in grado di sostenere questa sfida con il modello asiatico
E chiedeva vere alle spalle riflessione autonoma capacità di progettazione che quella che ci ha fatto vincere nell'ultimo anno sfide incredibili ebbene questo sindacato generale naturalmente non può esistere sette Rino
Tre sindacati generali non hanno senso far ridere tre sindacati generali esistono soltanto se corrispondono a tre progetti politici diversi
E se quindi solo subalterni al quadro politico
Se invece all'interno nostro rispetto agli interessi e bisogni che rappresentiamo che noi individuiamo Corano detta l'ultimo con congresso il nostro programma e con questo ci confrontiamo io credo che siano in grado di superare anche gli evidenti
Limiti che oggi sta subendo il processo di unità
Grazie Raffaele la parola grande si prepari Chiriaco
La relazione Sergio Cofferati
Offerto un quadro che io sono dell'opinione va preso molto sul serio
Questa Assemblea deve arrivare a delle conclusioni di iniziativa e di proposta molto precise
La ripresa economica in Italia c'è non è ed è molto forte
E poiché l'aumento della produzione avviene senza un aumento significativo degli occupati oggi è ovvio che la produttività è aumentata enormemente
Questo fa la differenza rispetto a dodici mesi fa e anche rispetto al ventitré luglio del novantatré questa ripresa fondate essenzialmente sulle esportazioni paradossalmente allargato ulteriormente la forbice tra nord e sud
Al sud la disoccupazione resta tale senza prospettive
Al nord l'altra faccia della medaglia e la ripresa dell'immigrazione la congestione nelle strutture sociali e ne trasporta una rigida in fondo sono due facce della stessa ripresa squilibrata
Non possiamo accettare che le occasione insieme le gravi contraddizioni della ripresa vengono gettate
Per questo non possiamo condividere i giudizi del sottosegretario Giarda che spesso rappresenta l'opinione del presidente del Consiglio che l'accumulazione creata dalla ripresa debba andare solo al risanamento del deficit pubblico
E che addirittura solo il governo Fortunato che ci sarà a partire dal novantotto potrà fare una vera politiche economiche in Italia
Tutti credo desideriamo e le ho detto Sergio nell'introduzione un quadro politico accerto stabile con un'ampia base di consenso parlamentare popolare
E ci auguriamo che non sia in futuro un nuovo governo della destra
Tuttavia non possiamo ridurci ad aspettare quell'opportunità
Se mai vi sarà ed è per questo che da questo governo dobbiamo pretendere l'impegno a governare le contraddizioni e i processi che oggi non sono governati il sindacato non può ripiegarsi nello spazio angusto di un quadro politico difficile ma che ha in ogni caso il bisogno di un sindacato autonomo con una propria identità capace di raccogliere spinte esigenze le speranze del mondo del lavoro come è stato nell'autunno del novantaquattro e questa in fondo la linea di ricerca che cerchiamo di portare avanti lo dico soprattutto al compagno la rissa
Come spiegazione anche del dibattito a cui partecipiamo
Se alla fine sorgerà qualche problema per l'iniziativa e l'autonomia del sindacato vorrà dire ancora di più che l'iniziativa del sindacato era proprio necessaria le misure fino ad ora previste nella Finanziaria sia la riattivazione dei progetti che lo meritano contenuti nel famoso libro bianco
Sia gli investimenti infrastrutturali delle grandi aziende pubbliche che quel
Vorrei dislocare nel Mezzogiorno il di più produttivo che il Nord può soddisfare solo apprezzo della congestione o non può soddisfare affatto come dichiarano gli industriali dell'Emilia ma anche di vicenza
Questa è un'operazione da attivare ora che c'è la ripresa altrimenti quando potremmo prendere un'iniziativa di questo respiro
Oggi c'è bisogno di una diversa tasche forse da quella che abbiamo conosciuto c'è bisogno di un'iniziativa politica che non guarda le crisi mal dirottamento di commesse e di investimenti nel Mezzogiorno
La flessibilità certo è un problema da cui non ci sottraiamo ma è la flessibilità prevista dai contratti nazionali di lavoro
Quella che a fronte di investimenti di rinnovamenti produttivi può consentire nell'arco di un unico diritto per tutti i lavoratori italiani di rispondere alle esigenze reali
E poi non possiamo dimenticare che dal seno del dottor Romiti è sfuggito un grido molto forte
E non riguardava la flessibilità del lavoro i livelli salariali ma riguardava semmai la denuncia della situazione di criminalità come oppressione delle stesse possibilità di sviluppo nelle aree del Mezzogiorno
A pensarci bene questa politica tesa a riequilibrare ad incentivare lo sviluppo e la stessa di cui c'è bisogno
Per dare un futuro alla produzione informatiche in Italia come condizione per una risposta ai problemi dell'Olivetti e dell'Italtel
Oppure a delineare una prospettiva moderna per il settore agricolo e la trasformazione dei suoi prodotti l'assenza della quale oggi condiziona pesantemente le condizioni dei lavoratori del settore agricolo
L'accordo separato dei braccianti è in fondo una risposta inaccettabile anzitutto perché fa pagare i lavoratori gran parte delle contraddizioni del settore
L'elenco che ha fatto il compagno la rissa poco fa contiene sicuramente molti casi veri di preoccupazione e di problemi nei rapporti tra di noi
Ma c'è una cosa che va sottolineato in nessuna di queste occasioni c'è la firma della CGIL sotto un accordo separato
Il governo
Deve darsi una politica industriale e di sviluppo
Anche dando gradualmente nuovo fiato alla domanda interna del Paese
Il mondo imprenditoriale non può pensare seriamente che accetteremo questi ritmi di produttività l'assenza di nuovo occupazione
Ed un livello di profitti tali da far dire alla Banca d'Italia che in Italia c'è un'inflazione da profitti non eravamo ancora abituati a tanto
In verità non si tratta solo di respingere le affermazioni di Romiti che la festa sta per finire festa a cui noi non siamo stati ancora invitati ma si tratta del futuro di questo apparato produttivo
Che ci sia ripresa lo abbiamo capito anche dalle grandi manovre per concentrare Poteri e capitali in Italia
La Consob avrebbe fatto bene a controllare di più l'operazione Super Gemina difendendo i piccoli azionisti senza lasciare al giudice la Guardia di Finanza il controllo sul reale valore delle azioni
E chi cerca di imporre un rapporto tra bilancio aziendale e salari ricordi questi episodi per evitare sorprese in futuro
Anche il Governo non può chiamarsi fuori da questi processi
Ne possiamo assistere alla privatizzazione di settori vitali dell'economia nazionale come l'energia l'informatica senza porre con decisione il problema di chi controllerà questi grandi gruppi
Non è accettabile che un Paese già sotto capitalizzato è sottodimensionato in tanti settori decisivi che ha bisogno di integrazioni internazionali accetti di distruggere i gruppi che hanno già dimensione internazionale
Ma nemmeno è accettabile che il futuro si stemperi nelle nebbie di un capitale azionario nel quale rischiano di emergere di nuovo le solite note famiglie attraverso Mediobanca
Per questo lo Stato dovrebbe dichiarare da subito che il nocciolo duro delle future privatizzazioni sarà formato anzitutto da una parte consistente anche se minoritaria di capitale pubblico a garanzia ulteriore degli interessi nazionali
Se non vogliamo accettare un arretramento dell'apparato produttivo dei servizi avanzati occorre quindi una politica dalla ricerca la sua applicazione al sostegno gli investimenti agli assetti proprietari questa oggi non c'è non si tratta certo di sottovalutare le diversità che ci sono nella Finanziaria novantasei che risente diversamente dal passato dell'influenza del sindacato
è un fatto ad esempio che l'inizio e soldi previsti nella Finanziaria per il rinnovo dei contratti pubblici erano meno di quelli che ci sono oggi ma resta il fatto che la Finanziaria novantasei pur con le diversità apprezzabili così come non va bene e dei cambiamenti significativi sono necessari
Purtroppo il confronto con il Governo è avvenuto fino ad oggi senza piattaforma all'oscuro di aspetti importanti previsti poi nella Finanziaria stessa e nemmeno sempre negativi con un metodo di confronto troppo centralizzato
è la prima volta badate che segretari generali si incontrano con il Governo da soli e senza il conforto di una piattaforma unitaria discussa almeno con le strutture
Ma nemmeno ora c'è una piattaforma unitaria per le modifiche alla Finanziaria
Avrei preferito che i sindaci e le regioni che hanno molti e fondati motivi di protesta avessero avuto nella loro iniziative il sostegno del sindacato
Almeno sul tema dei contratti pubblici dove il governo dichiara l'ha speso occorrente ma la finanzia a meno del cinquanta per cento
Così ci sono altre modifiche importanti che vanno individuate nella Finanziaria novantasei
Per i contratti pubblici e lo ricordo solo perché il compagno da rissa ne ha parlato poco fa
Con i soldi oggi previsti essendo cambiati i criteri di calcolo tra l'avvio della discussione la fine non bastano a recuperare il potere di acquisto e insieme a fare i contratti di lavoro novantasei novantasette non si può insistere a parlare di futuri conguaglio è un errore dire che bastava una lira previste nella Finanziaria
Non si tiene conto che nel pubblico impiego si possono fare i contratti solo nell'ambito della Spesal prevista in anticipo e questo per ragione di legge
Del resto la rissa non può dimenticare che facemmo insieme a Sergio Cofferati a Sergio D'Antoni
Un incontro con Dini quand'era ministro del Tesoro del governo Berlusconi per conquistare allora il minimo indispensabile per rinnovare i contratti novantaquattro novantacinque peraltro quel poco che oggi viene caricato due volte sul novantaquattro novantacinque e come trascinamento del novantasei ma nella Finanziaria novantasei ci sono altre cose che debbono cambiare a partire da quella norma sui lavoratori agricoli che così come deve sparire occorre evitare che ci siano risparmi della scuola pubblica che possono essere trasferiti a quella privata
Ho la facoltà al governo di essere delegato a cambiare riforme di cui è stato protagonista il sindacato come quella sullo sciopero la centoquarantasei o la riforma del rapporto di lavoro pubblico confesso poi di non avere ancora capito perché il drenaggio fiscale sia stato abbandonato per il novantasei anche se a favore del coniuge a carico il nome di una presunta modesta quantità
Ricordo che il secondo anno consecutivo che il drenaggio fiscale non viene restituito
Forse in questa fase ha pesato negativamente la coppia guerra o pace copia che ricorda sicuramente un romanzo di Tolstoj molto bello ma che c'entra poco con il quadro di oggi
Noi non possiamo accettare la coppia pro Dini contro Dini
Per noi il merito deve essere il punto di vista fondamentale
Il sindacato deve mantenere un punto di vista autonomo e le nostre proposte devono essere il punto di prova della nostra autonomia e le conseguenti iniziative di lotta non sono cosa fuori da questa epoca
Non capisco perché la parola conflitto dovrebbe diventare per il sindacato un problema il conflitto è un mezzo per raggiungere obiettivi
E quando gli obiettivi non sono realizzati anche il conflitto è un percorso necessario e possibile ci sono poi altri aspetti come quello della sanità su cui i pensionati hanno bene individuato l'esigenza di non rispondere soltanto chiedendo anche noi che non ci sia il ticket sul pronto soccorso
Ma rivoltando la questione in termini di riordino generale della sanità e del suo sistema di finanziamento
Non voleva bene al sindacato chi ha presentato questa come la finanziaria dei sindacati
Questa come qualunque altra non può essere ovviamente la finanziaria dei sindacati
Ma qualche segnale che è venuto dal mondo sindacale come la richiesta del voto di fiducia su di essa non accerto aiutato a comprendere meglio la situazione
Cosa avrebbero detto i braccianti se il voto di fiducia fosse stato effettivamente messo e non invece un percorso parlamentare più complesso
In realtà le vicende della finanziaria su cui occorre recuperare al più presto una posizione possibilmente unitaria
Confermo no che sotto la pelle di questo sindacato vive una posizione che fa correre seri rischi alla sua autonomia
Perché alla fine più o meno consapevolmente
Il presente il rischio di una subalternità alla vicende politiche di cui si vorrebbe in vario modo entrare a far parte con collegamenti o nuove forme di rapporto del resto questo problema non è un problema soltanto di oggi
è presente ben prima del ventitré luglio ed è presente anche all'interno della trattativa del ventitré luglio lo scambio tra centralizzazione ruolo riconosciuto è una delle interpretazioni politiche di questa fase
Certo oggi dobbiamo pretendere sono molto d'accordo con le affermazioni di Cofferati il pieno rispetto dell'accordo del ventitré luglio novantatré sia quando si tratta del pubblico impiego che dei braccianti
Sarebbe ben strano non pretendere il rispetto del ventitré luglio proprio quando dobbiamo temere la differenza per compensare il potere d'acquisto perduto con la politica di moderazione salariale
Semmai sono strani alcuni contratti di cui parliamo troppo poco che si accontentano di meno o altri che pare pensino di devolvere il recupero a previdenza integrativa
Ma pretendere il rispetto del ventitré luglio sul potere d'acquisto
Come sull'esercizio del secondo livello contrattuale nel modo più ampio possibile che sicuramente il punto più significativo di conquista del ventitré luglio
Non ci può impedire di riflettere sul fatto che quella moderazione salariale e figlia di un'altra epoca che l'attuale ripresa inevitabilmente mette in discussione
Che il congelamento del tempo del al solo potere d'acquisto inevitabilmente ingessa il ruolo dei contratti nazionali perfino per potere rifare i parametri salariali
Ho visto del resto che anche nella CISL un dibattito di questo tipo è in realtà per se è vero che l'amico Forlani non nega che il problema di una politica rivendicativa che faccia i conti senza veli con i problemi dell'inflazione è un problema aperto
Così il recupero del potere d'acquisto a posteriori sta creando un problema di dimensione rovesciati ma pari a quello della scala mobile
Visto che la differenza tra inflazione programmata e quella reale e oggi eccessiva e malgrado questa moderazione salariale l'inflazione è fuori controllo
Inoltre il reddito da lavoro e controllato ex-ante mentre sugli altri redditi il controllo dovrebbe avvenire ex post ma malgrado questo come sappiamo oltre al perdurare di una disuguaglianza sociale insopportabile a causa dell'evasione fiscale e contributiva tra parentesi
Evasione che peraltro sembra avere il diritto di chiedere lo sconto al Parlamento senza che vi sia una legittima rivolta morale e politica questo controllo effettivo sui redditi oggi non c'è non si tratta quindi di ragionare del ventitré luglio come se fossimo al ventiquattro
Ma due anni di distanza dobbiamo ridare fiato a ruolo contrattuale delle categorie delle strutture territoriali
Che debbono rivendicare potere come ha fatto anche il compagno De Gasperi da questa tribune ma anzitutto affermandolo con una diffusa vertenze alita settoriale e territoriale
Sul sviluppo servizi sociali come suggerisce anche il sindacato dei pensionati ma anche immigrati loro integrazione e politica del mercato del lavoro
In particolare le strutture che penso no che occuparsi delle piccole aziende o del terziario sì un compito residuale sbagliano
Perché debbono ricordare che quello è il più grande gruppo industriale d'Italia perché lì c'è la maggioranza dei lavoratori e anche la spiegazione di perché
Continuiamo a perdere iscritti tra gli attivi
Se non vogliamo che la distanza tra sindacato legale e quello reale diventi incolmabile dobbiamo ridare fiato a tutta la tastiera dei ruoli contrattuali e la direzione politica deve cambiare da governo centralizzato a dura battaglia politica per dirigere i processi reali a partire dai luoghi di lavoro
Tanto a questo non possiamo sottrarci se vogliamo evitare che troppi aumenti salariali come già ora viene siano in realtà legati ai bilanci o alla redditività di impresa malgrado i nostri giusti discorsi sul loro rapporto con la produttività avviare nei fatti quindi il superamento della centralizzazione e insieme una politica rivendicativa che avvisi superamento di compatibilità senso unico verso il lavoro dipendente
L'articolazione richiede una forte direzione politica di merito per evitare la disarticolazione e la deriva neo corporativa che sono pericoli ben presenti in questa situazione
I redditi devono muoversi più liberamente alla pari e alla pari se mai verranno penalizzati con criteri di equità se i governi ne saranno capaci
Temo
Che se non avvieremo nei fatti una ridefinizione dei nostri orizzonti contrattuali ancora una volta la realtà rischierà di andare da un'altra parte del resto è quello che sta accadendo alle tesi per il congresso sulla riduzione dell'orario di lavoro che pure abbiamo votato tutti insieme
Non basta da ripetere tra noi giuramenti sulla validità strategica della riduzione d'orario di lavoro
So bene che la caduta di potere d'acquisto ha spinto parte del mondo del lavoro ad accettare straordinarie doppio lavoro
Tuttavia spartiti sono anche ora se ne siamo convinti e alcune esperienze lo confermo le dobbiamo valorizzarla di più
L'utilizzo degli impianti oggi spinto al massimo e non solo quando ci sono più di quindici turni settimanali consente di realizzare in tante situazioni riduzioni di orario e anche incrementi salariali
Se la riduzione di orario è una linea veramente credibile in una discussione unitaria certe non confronto anche con i compagni della UILM
Oggi questa passa per i luoghi di lavoro come contropartita per la flessibilità nell'uso degli impianti
I contratti di lavoro nazionali verranno dopo ma non potranno fare miracoli né è pensabile che risolviamo il problema con un'unica avvertenza generale
Semmai unica e la politica rivendicativa generale per la riduzione di orario
Ed unica deve essere la politica di sostegno ad essa che passa ora in questo momento dall'integrazione della norma già prevista nella Finanziaria che finalmente penalizza lo straordinario oltre l'orario contrattuale
Con la definizione insieme dell'orario legale
Per evitare la spinta dei padroni a rialzare l'orario nei contratti e nello stesso tempo con penalizzazioni che siano indicate in un fondo per sostenere la riduzione d'orario di lavoro non solo nei casi di crisi aziendali
Questo è un modo per costruire qui ed ora una linea credibile alla Confindustria va dato un messaggio chiaro in questa direzione da questa Assemblea
Così come va dato un messaggio netto al governo
Che non può pensare seriamente di sgravare oggi i contributi della contrattazione di secondo livello quando la riforma delle pensioni attribuito il futuro pensionistico esattamente ai versamenti di contributi
Dobbiamo quindici darci un orientamento chiaro per il secondo biennio contrattuale e per il secondo livello contrattuale
Il punto unificante deve essere un punto di vista autonomo non subalterno del movimento sindacale
Per farlo occorre rilanciare una capacità di proposta di Progetto di scommessa sul futuro che parta dalla condizione peggiorata nei luoghi di lavoro
La forza per questa svolta contrattuale può venire dal consenso che può venire solo dai lavoratori e sulla base di regole certe di rappresentanza
Oggi c'è un vuoto legislativo e se ne sta accorgendo anche chi ha dichiarato in passato che leggi e norme non servono malgrado gli esiti referendari
Più che mai occorre la riforma per legge della rappresentanza e non guasterebbe anche una normativa sulla delega permettere anche la delega sindacale al riparo degli umori delle controparti
La rissa mi pare ha rilanciato qui l'idea di una proposta di merito se capisco bene la pregiudiziale nei confronti di una legge dovrebbe essere caduta
Discutiamo disponibili tutti a fare gli avanzamenti necessari rispetto al periodo pre referendum Ario ma ricordando che dobbiamo risolvere i problemi e non semplicemente passarvi sopra
Nell'attuale situazione non potremo restare a lungo e rischio concreto è che in assenza di regole certe attecchisca la mala pianta degli accordi separati come lei braccianti per la pressione delle controparti che le debolezze interne al sindacato
E che dalla richiesta di regole trasparenti si faccia interprete la destra ricordate le affermazioni di Berlusconi di qualche giorno fa cogliendo la debolezza oggettiva della situazione attuale
Anche noi dobbiamo prendere seriamente la situazione attuando il rinnovo delle deleghe proposto da Cofferati in ogni caso proponendo a CISL e UIL oggi anche un patto minimo di questo io sento un bisogno fondamentale
Se dobbiamo creare le condizioni per evitare lo scasso delle relazioni unitarie e cercare di costruire le condizioni per una ripresa del cammino unitario oggi un patto minimo tra di noi è necessario occorre anzitutto che non ci siano né piattaforme né accordi separati nei che ci possono essere comprati senza verifiche democratiche preventivamente decise per evitare la ripetizione di esperienze come quella dei braccianti operai verso i diversi quella della scuola
A questo proposito ricordo che tra pochi giorni i nostri iscritti della scuola saranno chiamati a votare il loro consenso al contratto
E le strutture confederali sono chiamate a sostenere la categoria in questa difficile prova in cui questo gruppo dirigente ha scommesso tutto se stesso
Due parole ancora sulle pensioni lo scritto in un articolo su rassegna un pensiero un po'più meditato qui rilevo solo che quell'esperienza straordinaria che ha coinvolto nella consultazione quattro milioni e mezzo di lavoratori non può essere archiviata dobbiamo far non bilancio compiuto io ho fatto assemblee chiedendo il consenso la corda e ne resto convinto ma questo non mi ha impedito di mantenere valutazioni critiche e di parlare in particolare di un sacrificio pesante pagato dai lavoratori per quella riforma
Voglio ricordare a chi dice che questa Finanziaria non a sacrifici per i lavoratori che i primi quattro mila miliardi di risparmio vengono dalla finanziaria dalle pensioni
Ora è importante che i sacrifici malesseri dissensi trovino nel sindacato e nella CGIL la sede in cui esprimersi e non solo in sedi esterne
I loro problemi devono essere tenuti in conto in sede di attuazione attuazione molto impegnativa e che può cambiare il giudizio finale
E che ne traiamo altre conseguenze prima tra tutte la riforma contributiva che può essere tra l'altro una risposta importante all'attacco di Confindustria che volo tenere in realtà le gabbie salariali nel Mezzogiorno
Questa Assemblea compagni e compagne deve decidere delle scelte al congresso penseremo a partire dal venticinque perché i compiti che abbiamo di fronte oggi richiedono che la CGIL stia in campo con grande autonomia
Scrive Tabucchi nel suo bel libro sostiene Pereira
Che Pereyra firmava in quel momento il suo articolo dicendo Perera perché tutti lo conoscevano
Così la CGIL il sindacato debbono firmare le loro posizioni e semplicemente CGIL e sindacato in piena autonomia
Prima comunicazione alle ore quattordici e trenta la commissione che no non abbiamo finito Carlo se tutti seduti seduto
La commissione deve che deve redigere il testo finale convocata qui alle quattordici e trenta
Io avrei due interventi
Due interventi più la l'intervento conclusivo del compagno Epifani vedo
Allora diamo la parola la alla compagno
Chi eri ecco segretario generale dell'attrice
E poi Romaniello che farà che è un delegato della Sata di Melfi neo eletto
E quindi dovremmo stare a sentire anche voi
Prego che via
Ma sarebbe stato preferibile se avessimo potuto svolgere questa nostra Assemblea trovandoci
All'alba di un grande mutamento del quadro politico e sociale del Paese silenzi o no
è il passato
Uscire per sempre da un sistema partitocratico da un modello consociativo entrare in un sistema di vera alternanza politica
Ci dicono invece che abbiamo bisogno di altri tempi di rodaggio una sorta di limbo che ruota verso un centro impalpabile e continuare a vivere tutta questa fase politica con composta sofferenza ma se è giustificato un tale comportamento in politica non lo è certamente nella nostra attività sindacale
Sempre piena di se e di ma dei va bene ma però
Io preferisco continuare a desiderare un sistema politico basato sull'alternanza e quindi di conseguenza disegnare un ruolo centrale
Così come è stato fatto ieri nella relazione al sindacato confederale nella costruzione di una vera democrazia né tutta consociativa né tutta antagonista
Ma per raggiungere tale obiettivo è fondamentale la costruzione di un nuovo sindacato unitario
In una prospettiva di mancato unità è il patronato a trarne vantaggio
Ed è bene ricordarlo che in un sistema che in un sistema di alternanza politica ed è bene ricordarlo compagno Larizza e obbligatoria la scelta di un sindacato unitario
Se non costruiamo nuovo sindacato non avremo una vera svolta democratica nel processo unitario nel nostro Paese
Ma la possibile nascita di un sindacato moderato e poco democratico e di centro e di un autonomo corporativo ed egoista segnali negativi c'è nessuna panchina abbondanza e non aiutiamoli come è stato fatto prima
Con dichiarazioni che sono state rappresentate anche dal segretario generale della UIL
Però qui salta agli occhi nel nostro dibattito più che la più che la nostra difficoltà al cambiamento la nostra resistenza raggiungerlo
è sufficiente constatare come la discussione su compete partecipazione stia dividendo gli interventi io ritengo questa divisione artificiosa da ricomporre in frenata normalmente e può essere anche interessante prendere a mo'd'esempio l'impresa
Sta crescendo al nostro interno una concezione di imprese uguale a quella che ha il capitalismo
Un soggetto onnicomprensivo immobile inespugnabile mezzo ecco a fronte di questa concezione d'impresa l'unica strategia conseguente che si poco proporre e l'antagonismo oppure senza reagire in posizione subalterna all'impresa oppure io ritengo si può cercare di espugnarla entrando con la conoscenza del sapere combattendo con le armi della codeterminazione
Il compito di per sé non c'entra è sempre lì per fortuna vivo e vegeto
In questi ultimi tre anni nelle nostre aziende chimiche i lavoratori hanno subito forme pesantissimi di ristrutturazione hanno rispedito disposto per praticato il conflitto ma forse non è questo il punto il conflitto la nostra difesa immunitaria ma purtroppo non ci risolve tutti i problemi
Cominciamo e mettiamo al centro del dibattito congressuale a ragionare su una impresa che non sia solo prodotto e profitto
Ma anche capitale lavoro e che questi tre elementi insieme la possano rendere permeabile ad inserimenti contrattati dei lavoratori nei meccanismi di controllo questo è il punto
Noi siamo profondamente convinti che restituendo la parola e le decisioni alle lavoratrici e ai lavoratori sul fine sui mezzi
Della ricchezza che si produce pratiche Remo l'ultima rivoluzione possibile della classe operaia e faremo dell'economia industriale un processo concertato e contrattato
Un operaio un giovane oggi si iscrive al sindacato e alla CGIL non per cambiarle le regole del mondo
Ma più modestamente per difendere i propri diritti che poi sono quelli della persona
E da questa esigenza che noi dobbiamo dare una risposta
Oggi le forme di codeterminazione sono lontane dai lavoratori in quanto troppo mediate da un sindacato che per primo ci crede poco
L'accordo del ventitré luglio rompe con questo passato e ci indica una nuova strada per recuperare negoziando le Di Nardo e dinamiche di politica economica occupazionale industriale del Paese
Noi come lavoratori chimici della CGIL nella nostra Assemblea non abbiano espresso grandi giudizi su questo modello negoziale
Lo valuteremo quando concluderemo tutta la fase contrattuale con le associazioni e con le imprese
Non si vede siano sino ad oggi i segnali negativi abbiamo rinnovati in questi due anni e nove contratti nazionali
E quella comma passi che in fase di rinnovo siamo in piena fase di contrattazione articolata a livello di stabilimento
Ma l'accordo del ventitré luglio come veniva detto ieri relazione è stato stipulato in una fase di stagnazione economica e cuore rilanciarli non con una seconda fase di confronto negoziale con un patto per lo sviluppo e per l'occupazione
Ultimo tema la contrattazione
Ma se è vero come è vero che la contrattazione articolata deve ancora partire in alcuni settori
E che deve come giustamente è stato sottolineato rafforzarsi nella piccola e media impresa nel vertice NATO è anche vero che alcuni settori e altre categorie la contrattazione articolata non solo è partita ma è anche arrivata
Occorre tener conto nell'analisi e in particolare nei resoconti che gli organi di informazione dedicano a questo tema che centinaia di migliaia di lavoratori ne sono stati già coinvolti dai testi che alimentaristi dal commercio alla coma plastica la chimica
Risultati sono mediamente soddisfacenti bene sul salario meno su orari e condizioni di lavoro
L'accordo del ventitré luglio sul serraglio far superare l'antico meccanismo dell'erogazione quasi sempre legato all'andamento economico dell'impresa
Oggi l'accordo interconfederale ci consente di ottenere un salario aziendale legato principalmente agli indici di produttività
La quanto è accaduto nei nostri settori quelli chimici con procedure di forte sperimentazione dove nessun accordo sottolineo nessuno lei che il salario la sola redditività di impresa
Meno dicevo abbiamo tenuto nel sistema degli orari della commissione del lavoro
Oggi le imprese tendono a rendere congiunturale le sostanziali modifiche d'abitazione del lavoro
Che derivano proprio da questa nuova ripresa produttiva e quindi straordinari vittime maggiorati l'orario a scorrimento queste la soluzione peggiore per le RSU e per i lavoratori
Eppure noi in un eccesso di conservazione molte volte preferiamo questa soluzione tutta padronale
Ad un sistema di negoziazione di controllo dell'utilizzo degli impianti e degli orari di lavoro
Occorre infine raggiungere nei contratti nazionali e sottolineo nei contratti nazionali
Normative più vincolanti sul controllo degli orari di fatto e raggiungere sempre nei contratti nazionali una riduzione differenziata per prestazione lavorativa dell'orario di lavoro partendo dei lavori usuranti e da quelli dei lavoratori dei lavori turnisti ed è quello che tenteremo di fare nel rinnovo del contratto della gomma plastica
L'ultimo punto è quello della condizione di lavoro eccome in questa fase sia eticamente modificato il modo di lavorare per le lavoratrici e dei lavoratori e in breve è l'impresa che crea le condizioni di lavoro
Sul primo e secondo biennio dato che sono stato richiamato non dico nulla noi credo che ci riusciremo abbiamo già inserito nel nel contratto nazionale di lavoro quanto vale un punto di inflazione programmata del secondo biennio non sarà difficile moltiplicarlo
Per infrazione programmata novantasei novantasette ecco io concludo dicendo
E da tutto questo si delinea una visione della CGIL che non deve mettersi in cammino verso il congresso ricercando la sua identità perduta e magari ricercarla con documenti alternativi a quello nazionale confederale
Le linee di politica contrattuale industriale ci sono ma c'è bisogno di una maggiore l'attenzione da parte delle compagnie dei compagni che hanno le responsabilità dei dipartimenti confederali
Abbandonando tutte le posizioni ideologiche di schieramento che bloccano spesso il dispiegarsi della competere il tema
Penso che quando affronteremo al prossimo congresso della CGIL il tema della rappresentanza spero che non perderemo di vista il soggetto unico della nostra iniziativa che è il mondo del lavoro che produce le nostre delegate i nostri delegati
Se Franco la parola al compagno Romaniello
Legato dove su graziosa Lattanzio diversi
Chiedo attenzione
L'Assemblea di oggi dei quadri e delegati compagne Cofferati ha opposto al centro delle questioni la contrattazione
Decentrata materia che ci sta interessando in questi giorni con serietà e fermezza accogliate mediazioni sindacale
Abbiamo diversità di posizione impatti noi nella sala di Melfi ci sono due piattaforme presentata una nostra Fillon all'altra alla presa dalla FIM UILM Fismic insieme
Siccome la totalità dei lavoratori siamo giovani non abbiamo nessuna esperienza sindacale in questo contesto tra molte difficoltà ad entrare nel merito delle questioni
Ma i fio ma non abbiamo nessuna posizione previdenziale
Odio logico vogliamo i o confrontarci sulle questioni reali a partire dalla salvaguardia dei diritti dei lavoratori senza però sottovalutare il salario affronti una produttività tra le più alte
Devono qualche deve essere per liste pulite nell'ambito della contrattazione decentrata per recuperare quando previsto dall'accordo iniziale della FIAT che ci assegnava soltanto il sessanta per cento del dichiarativo degli altri stabilimenti del gruppo FIAT
Io credo che da questa vicenda una riflessione vada fatta sulla sfida produttiva che la FIAT ha fatto nel Mezzogiorno e in particolare a me ci siamo resi conto che la qualità totale la fabbrica integrata il nuovo modello delle relazioni industriali basato sulla partecipazione per quanto ci riguarda non trova riscontro nella vita dell'azienda
La stessa ricerca dell'IRES non dei gelida per non digerita dall'azienda tramite Magnabosco dimostra che la conoscenza e la partecipazione ancora estraneo alla coltura produttivo della FIAT
Lei nella Santa o o ti mangi lampo la minestra di magico la minestra non c'è nessuna nessuna via di scampo non partecipazione non ci sta
Noi crediamo o fermamente al modello partecipativo ma se veramente è una realtà deve severamente modello partecipativo
Non ci interessano o scorciatoie opportunismo
Per non essere cattivi connessioni pure presenti in azienda con altre sigle sindacali
Noi riconfermiamo la scelta fatta nel novantuno riconfermiamo in pieno il ruolo della RSU
Quale come unico soggetto contrattuale nella contrattazione decentrata mentre altre organizzazioni all'interno della stagione contrattuale tendano di bypassare il ruolo delle RSU attraverso le commissioni interne attribuendo competenze scelte anche a maggioranza non di loro competenza quindi questo è il vero problema è qui che ne abbiamo lo scontro che c'è lo scontro all'interno
La stessa quiete che doveva contribuire e offrire un'opportunità è una speranza alla grande platea disoccupati
Ha fatto poco anche se con poco va accettato registrato positivamente
Di fronte ad ad uno dei tassi più alti disoccupazione Mezzogiorno della Basilicata gli ultimi dati sono del ventiquattro e quattro per cento disoccupati con bond fino arrivare al cinquanta per cento infatti nell'ad lagonegrese abbiamo due giovani o su due giovani uno e disoccupato
Con queste cifre ci si può mettere a rischio la stessa convivenza civile della regione
Il sindacato Logan non questa settimana attraversa una serie di iniziative definite definite simbolicamente marcia verso il lavoro sta incontrando tutti i soggetti politici economici imprenditoriali ed istituzionale dalla Regione per costruire opportunità di sviluppo
Attraverso il l'individuazione di risorse certe che diano dispetto alle debolezze gli alimenti che hanno frenato da sempre da sembra hanno frenato il decollo della regione
Primo fra tutto il deficit infrastrutturale ci mandano strade ferrovie tre coniugazioni c'è gente che per lavorare a San Nicola di Melfi asilo si deve alzare le tre tre mezza
C'è gente che per fare cinquanta chilometri ci impiega più di due ore e mezzo tre ore
Ci sono se noi per fare sette ore un quarto otto ore di lavoro ci si può inventare altre sei ore non vedo non vedo infatti questo fatta anche se che anche essendo una delle regione con il più alto tasso di disoccupati
Stessi questi lavoratori ci sono o abbiamo quasi cinque seicento dimissionari preferisco le mani nel proprio paese a far niente pur di andare a lavorare ma non perché per una loro operano la scelta perché perché comporta tra le stesse va si va a rimettere
Il sindacato lo guai per Sanremo perché in ufficio
Se non ci sono stati
Non sono alla giocando dimestichezza con il microfono sono da poco eletto RS o non sono non sono
Va strutturale
Allora quindi bisogna costruire queste reti ferrovie strade tre convocazioni se non si mette nella stessa condizione l'apparato produttivo del Mezzogiorno rispetto alle imprese del Nord non si potrà mai reso opere della la grande questione del Mezzogiorno
Non siamo d'accordo con Cofferati rigettiamo con fermezza l'ipotesi di differenziare il salario fare forti e aree deboli come strumento per il mangiare gli investimenti del Mezzogiorno
Resta fermo in questo senso la validità del contratto nazionale dei lavoratori quale strumento di solidarietà e di unità
In Basilicata come in tutto il Sud del problema di un federalismo forte si pone e ci trova d'accordo a condizione che non sino con no che non siano con con cercano di siano contrattualmente trasferite
In altri sedici le decisioni e di definizione Discetti strategiche per le ferrovie dello Stato credito ed altre cioè vicende decisionale deve rimanere nella regione e non debbono a trasferirsi in altre grazie
Grazie Romaniello
Allora la seduta è riconvocata
Alle ore quindici
La quindici quindici va concede
La commissione comprese compagna Damiano
Giusto
Alle due e mezza qui
La discussione
L'ipotesi è quella di lavorare fino alle diciannove e trenta
Sono previsti per oggi
Pomeriggio diciotto interventi quindi io richiamerò ovviamente tutti i compagni lo accompagna a rispetto rigido dei tempi
E segnalerei anche ai compagni e le compagne
Che ascoltano la necessità appunto di aiutare gli interventi non tanto quelli che stanno seduti perché poi diciamo di presidente se la pigliano con quei pochi che ascoltano ma soprattutto quelli che
Ah non eccesso di deambulazione all'interno della sala
Il primo intervento è quello del compagno Domenico Chiarini
Che se leggo bene del è un delegato della Bonfiglioli di Bologna ed è iscritto alla FIOM
E poi dovrebbe parlare Marzia tamarri della finitela di Bologna
L'ordine non è dei migliori ma
Presidente non porta nessuna responsabilità diamo un eccesso di centro Italia
Domenico Chiarini cioè
Marzia tamarri cent'ecco benissimo
Questa è una pessima abitudine cominciare le le riunioni
In questo modo ma insomma facciamo il possibile
Dopo Marzia sperando di poter recuperare Domenico Chiarini si prepara Emanuele Barbieri
Per la CGIL Scuola nazionale
Sono le delegata e quindi insomma faccia un po'del mio meglio
Sono venuta qui a Roma a questa Assemblea
Con l'obiettivo di portare la voce dei lavoratori
Che io rappresento che io rappresento
Lavoratrici e lavoratori che siano sempre più spaesati come dice Di Pietro
E infatti se vediamo l'informazione che ogni giorno ci viene data lei vari telegiornali
Ed incredibile confusione
Ogni giorno sentiamo vediamo il balletto della data delle elezioni
Attacchi personali e liti continue fra i partiti
Insulti e botte in Parlamento
Attacchi quotidiani alla magistratura
A tutti quelli che circolano anche a rischio della loro vita di fare pulizia
E fanno il loro lavoro con cosciente e onesta e ogni giorno sono attaccati
E quindi in questo quadro politico
E mentre vediamo tutto questo e facile
Essere spaesati
E qui si aggiungono Boy i grandi problemi o complesse occupazionali che abbiamo nelle aziende
In questi anni che sono stati segnati da crisi un po'in tutti i settori
Gli imprenditori hanno sempre cercato di risolverla espellendo manodopera infatti la prima parola che ci viene la predetta quando veniamo informati della situazione
E sempre solo quella esuberi è una parola maledetta
Che noi dobbiamo cancellare
Noi dobbiamo portare gli imprenditori
Su di un altro terreni no
Io mi chiedo come sia possibile che i tedeschi siano riusciti a fare la così vaghe
Un accordo che certo non sto qui a spiegare che voi lo conoscete benissimo
E tutti quanti apprezza non per la grande innovazione che porta a ripensare allora di lavoro in modo completamente diverso da quanto non si è fatto in passato
E come è possibile invece che gli imprenditori italiani
Siano chiusi chiusi
A ogni sperimentazione
Certo è molto più facile espellere manodopera
O chiedere allo stato sostegni finanziari di accettare di fare con il sindacato un accordo così impegnativo
E c'è poi l'esigenza nelle aziende a Malpensa un po'dappertutto
Per i lavoratori di a vere un adeguamento dei salari
Rispetto all'inflazione
Anche perché parliamoci chiaro
Questo grandissimo mento questo massiccio ma un mente dello straordinario
Ha diverse motivazioni serto
Ma di sicuro una di queste è il bisogno di più salario
Che dopo l'accordo del ventitré luglio gli aumenti sono stati molto moderati
Non è una
E continueremo in questa strada di moderazione ma recupero dell'inflazione lo vogliamo
E ogni giorno quando vediamo appunto la televisione veramente stride agli occhi anche dei lavoratori
Quelle forme di lotta profondamente corporative ne dobbiamo stare moderati loro invece bloccano tutto e mi riferisco controllori di volo
Il governo poi si trova a concedere molto più di quanto non sia doveroso fare e quindi da una parte i lavoratori riteniamo moderati fermi con gli aumenti salariali dall'altra poi si hanno notizie di tutti i giorni appunto che alcune categorie che hanno un potere contrattuale molto alto
Fanno di queste cose
La Confindustria fuori ha criticato molto il governo perché ha rispettato l'accordo del ventitré luglio inserendo in finanziaria lo Stato lo stanziamento per il pubblico impiego
Ma è molto difficile pensare che i salari in cui valore reale è fortemente diminuito in questi anni non debbono aumentare non so come faccia la Confindustria sostenere no
E trovo comunque anche aberrante
La proposta delle gabbie salariali e meglio definita come la flessibilità salariale che CISL e UIL vedono come la possibilità di risolvere il problema occupazione nel Sud io credo che se il compito del sindacato sia quello di andare avanti e non indietro questa piano che le differenze esistono
Non vogliamo certo aumentare le o comunque avverrà avallare le di fatto
E ieri ho ascoltato molto attenta mentre gli incontri che si sono succeduti in questa Assemblea
E ho ascoltato con particolare attenzione l'intervento sul problema dei gli extracomunitari
E molto importante che anche il sindacato si impegnò a fondo perché queste persone possano essere posso niente integrarsi nella nostra società
E siano tutelati come tutti i lavoratori perché sono lavoratori come noi
E questo forse può servire anche a spegnere quella violenza gratuita dimmi cominciamo anzi non ne è già da tempo ma comunque che ogni giorno abbiamo notizia in diverse regioni d'Italia
E mi avvio lo conclusioni anche toccando un altro punto
L'unità sindacale
Certo io credo anch'io che come già diceva molto bene qualcuno prima di me
Ieri ho stamattina non sia più possibile spostare in avanti questo problema anche se devo dire per le esperienze dirette piovuti in azienda
Mentre contatti con trattavamo la ristrutturazione molto importante in Terna
Devo dire che il comportamento di CISL e UIL non ha aiutato il confronto anzi la spaccatura che c'è stata e ci ha messo in difficoltà anche di fronte agli stessi lavoratori che non riuscivano a capire come di fronte al problema della perdita di posti di lavoro per tante persone un po'oltretutto ma comunque se anche si fosse trattata di uno solo
Noi stavamo di fatto a litigare su quando fare lo sciopero per contrastare l'azienda se prima o dopo l'incontro con l'azienda e pensate che addirittura prima
No avevamo concordato insieme che quello sia prassi dell'affare poi certo punto c'hanno ribaltato la frittata
Quindi ogni concerto un punto sì ne faremo la nostra parte come CGIL io spero che appunto Cenzato la faremo però anche loro dovranno fare la loro perché non è possibile fare unità sindacale pretendere che ne facciamo solamente quello che vogliono loro
E poi voglio aggiungere anche che non mi è piaciuto affatto intervento di Larissa stamattina
L'ho trovato molto difensivo
E spiegava un somma non mi è piaciuto per niente
E quando si chiedeva perché dove sono stati fatti accordi separati lui si ritrovasse a firmare mi insieme al silenzio
Beh francamente questo non mi ha mai stupito
Perché per esperienza diretta e non è poco che sono nelle fabbrica
Ho visto fare a queste confederazioni una politica filo aziendale
Che ci ha posto non pochi problemi di fronte agli stessi lavoratori
E quando ancora dice che non è ancora tempo per affrontare il problema della riduzione d'orario sappia che si dovrà confrontare con molti lavoratori che invece la pensano in modo opposto
Quindi voglio dire unità sindacale mi va bene mi va benissimo ci va bene a tutti noi lavoratori perché poi di fronte problema indipendentemente dalle tessere che da anni in tasca vogliamo risolvere quei problemi
Però un certo punto unità sindacale vuol dire tenere conto di tutte le voci che sono all'interno dei lavoratori Vittorio possedessero all'interno delle varie componenti sindacale
E quindi ci dobbiamo venire incontro momentino tutti non pretendere che gli altri facciano sempre quello che tu vuoi
La compagnia tramare parlato solo dieci minuti quindi
Ha dato un ottimo esempio di quelli dovranno parlare dopo di lei
Sono sempre preda del giallo Domenico Chiarini Emanuele Barbieri se non c'è Domenico Chiarini questa è l'ultima chiamata dalla parole Monari Barbieri
Cioè sei cioè c'è un c'è si cancella ecco grazie mi era venuto il dubbio allora Emanuela barbiere Paci prepara Giorgio Cremaschi dalla FIOM Piemonte sì io credo che non vedevo non mi posso sottrarre ad alcune riflessioni sulla più volte citata a vicenda del contratto della scuola
Ma lo vorrei fare non tanto per parlare dei problemi
Specifici quanto per cercare di trarre da questa vicenda alcune considerazioni alcune riflessioni che possono avere una valenza di interesse di carattere generale sicuramente la vicenda in sé è stata affrontata e gestita confermo forte senso confà grande contrariamente probabilmente ad altre vicente e anche con un forte sostegno non forte impegno della Confederazione
E però credo che questa vicenda
Abbia fatto emergere una serie di questioni che vanno affrontate sia sul piano teorico sia sul piano dei comportamenti
Un primo problema che è emerso con forza e su cui più volte abbiamo riflettuto è uno scarto per certi versi potremmo quasi ipotizzare o ritenere che ci possa essere una sorta di incompatibilità
Tra contenuti a forte connotato confederale e le regole che la nostra confederazione si è data in termini di democrazia sindacale e di rapporto con l'insieme dei lavoratori
Le scelte fatte erano perfettamente coerente con alcune grandi scelte di fondo non di piccolo cabotaggio della confederazione la riforma del rapporto di lavoro del pubblico impiego i servizi minimi l'accordo del ventitré luglio
Di specie di più di specifico di caratteristica c'erano alcune scelte che cercavano in qualche modo di intervenire
Cioè i fattori della professionalità e dell'organizzazione del lavoro strumenti disponibili temi disponibile la contrattazione per cercare di migliorare la qualità del servizio e quindi di essere coerenti con un interesse generale che è sicuramente quello di avere una scuola più efficaci
Beh moltissimi di questi contenuti di fatto si sono rilevati
Forse lo saranno ancora per un po'di tempo
Incompatibili con o in contrasto con la storia la tradizione le forme di rappresentanza sindacale la cultura di questa categoria
E quindi hanno posto un problema di come adattare regole generali ad una situazione specifica e credo che questo problema non possa essere relegato soltanto alla scuola credo che riguardi anche altre categorie scarsamente sindacalizzata in termini confederali penso ai medici penso all'università penso ai settori dei trasporti
Alle alte professionalità in genere
Cioè a settori
Dove le forme di rappresentanza non solo prevalentemente quelle confederali ma quelle confederali convivono con forme di rappresentanza
Di vecchia impostazione autonoma anche con nuove forme di rappresentanza di tipo professionale
Io ritengo che se vogliamo
Consentire anche agli scritti alle organizzazioni confederali di questi settori diritto di cittadinanza nella grande CGIL
Dobbiamo capire cioè le regole vanno gestite adattate adeguate
Senza modificarne i connotati caratteri di fondo alle singole realtà in cui si opera
Questo credo che l'abbiamo fatto con
Un forte convincimento una forte coerenza di tutto il gruppo dirigente con il sostegno della Confederazione la scelta che per certi versi può sembrare anomala di consultare gli scritti alla nostra organizzazione
A me sembra quasi ovvio ma forse non lo è per molte delle compagnie dei compagni presenti
Ritenere che una consultazione di tipo tradizionale era addirittura improponibile perché non ci saremmo trovati di fronte ad una unica richiesta posta ai lavoratori
Ma ci dovrà ci troveremmo di fronte ci saremmo trovati ci troviamo di fronte ad una pluralità di richiesta diversa secondo del proponente c'è chi richiede di non
Rappresentare attraverso la categoria la contrattazione queste categorie lo scambio diretto con l'esecutivo è tutto sommato la proposta che sta ponendo lo SNALS in questo momento alla categoria attraverso una forma di referendum postale con abbinamento di sponsor
C'è chi ritiene che non solo non sia rappresentabile dal punto di vista sindacale questa categoria ma che una rappresentanza di tipo professionale dovrebbe essere disarticolata secondo le varie componenti professionali del comparto
E qui e i nostri parte CISL e UIL sono dell'idea di non procedere la consultazione quindi ci saremmo trovati di fronte ad una pluralità di domande di comportamenti che avrebbero Trust trasformato una consultazione non nella valutazione del merito da parte dei lavoratori ma in una sorta di referendum di pronunciamento politico si diversi schieramenti esattamente l'opposto di quello che intendiamo fare come sindacato quando chiediamo un giudizio sul merito piuttosto che sulle l'appartenenza
Ma non mi voglio soffermare più di tanto su questo se non per dire che l'impegno all'esito di questa consultazione condizioneranno non solo come diceva grandi fattorie
Di qui il giudizio sui gruppi dirigenti che si sono spesi su queste ma credo che complessivamente porranno un problema di ha ragione di essere in un sindacato confederale in queste in questa categoria
Ma la cosa su cui vorrei ragionare
è il malessere profondo che è emerso in una consultazione che comunque sta coinvolgendo migliaia e migliaia di lavoratori e ha consentito ad avere un rapporto con tutti i nostri iscritti ad avere momenti di approfondimento quello che è emerso e lo dico perché questo è un problema di carattere generale è il profondo malessere la profonda perdita di senso di chi opera in questi settori
è per certi versi un problema che si rifà ad una questione che assieme no a Cofferati nella sua introduzione quando diceva dell'interesse della CGIL ad un processo di risanamento economiche finanziarie del Paese ma un risanamento che in qualche modo fosse orientato da un modello di di sviluppo da un modello di siccità
Ecco questa l'esigenza di riferimento e di senso credo che attraversi oggi tutto il mondo della scuola non solo di chi vi opera ma anche di chi la frequenta come studenti o di chi è in qualche modo interessato in qualche genitori in quanto genitore
La perdita di la mancanza di una idea complessiva di società
E di sviluppo si riflette sulla scuola sia per motivi di carattere generale ma anche per motivi di carattere immediato lo sviluppo a cui stiamo assistendo è uno sviluppo che dovrebbe essere la compagna che è intervenuta se è chiesta come mai non è possibile fare in Italia quello che si fa in Germania c'è un dato di fondo la Germania investe moltissimo in formazione quindi risorse umane risorse professionali
Il capitale fondamentale che non può mandare disperso il settantotto per cento della popolazione attiva è in possesso di un titolo di studio di carattere superiore o universitario nei siamo al ventisei per cento abbiamo due modelli di società diverse che danno anche luogo a due modelli di produzione di sviluppo diverso lo sviluppo a cui stiamo assistendo è caratterizzato dal rapporto tra svaluta azione compressione salariale ma è uno sviluppo che brucia risorse umane perché la ripresa del nord comporta cosa penso di unica che errare nei Paesi occidentali sviluppati un aumento dei tassi di evasione e di abbandono scolastico precoce si va a lavorare a quattordici quindici anni si ritorna a lavorare a quindici anni
E questo può oppure si attinge a manodopera proveniente dai Paesi vicini in particolare dalla ex Jugoslavia questo tipo di ripresa alla prima crisi alla prima difficoltà determinerà dei problemi di carattere sociale ed economico drammatico drammatici perché questa forza lavoro non è facilmente
Riconvertibile ricordo cabine
Ricollocati via
La conferenza del Piemonte ha messo in evidenza dei dati
Che sono veramente drammatici il sessantasei per cento in possesso del titolo solo della licenza media dei lavoratori attivi il venticinque per cento
Solo della licenza elementare siamo al novantuno per cento di forza lavoro prima di un titolo di scuola secondaria superiore prima di una formazione poste obbligo che con
Pratica determina quelle possibilità di riconversione
Legate
Ai processi di modifica del modello di produzione o del prodotto
è una sviluppo senza qualità al nord senza guida nel rapporto nord-sud
E qui vorrei soffermarmi su alcune questioni che attengono già la contrattazione io credo che sia utile discutere tra il ruolo dalla contrattazione nazionale quella della contrattazione decentrata
Ma se non rimettiamo in campo una capacità di contrattazione sul territorio questi temi noi saremmo incapaci di aggredirli
Il problema di un rilancio del Meridione senza aprire una grande vertenza sul versante della formazione non si affronta e non è un problema di garantire l'accesso alla scuola secondaria superiore del sud che è grosso modo equivalente a quello che succede nel Nord
Ma è una scuola secondaria superiore priva di qualità e infine e essenzialmente privati finalizzata al terziario se non si rimette
Insieme il rapporto tra formazione per la cittadinanza formazione per la vita e formazione per il lavoro io credo che vivremo
In termini di antagonismo qualsiasi ragionamento che facciamo su questi su questi temi per chi a chi tra chi pensa ad una formazione essenzialmente finalizzate all'esigenza del mondo della produzione e chi pensa ad una formazione
Essenzialmente estranee avulso da questo tipo di problemi
Io ritengo che questi siano problemi da affrontare anche nel momento in cui riflettiamo su una nuova stagione di contrattazione ma c'è un problema che sta
Venendo con all'attenzione con in maniera drammatica in questi giorni il problema del rapporto tra i processi di immigrazione e i fenomeni di xenofobia di razzismo
Che non si possono affrontare soltanto in termini di misure di emergenza che richiedono un intervento in due direzioni che ancora li chiama in campo la formazione perché il primo anno di antidoto contro la xenofobia il razzismo postare si misura di carattere di contenimento di razionalità dell'intervento ma il vero antidoto sta nella cultura
O si riesce a comprendere e a fare delle diversità un elemento di valore di confronto e quindi a non aver paura oppure i momenti di immigrazione corrisponderanno a momenti di paura di preoccupazione che
Si radica era hanno in maniera forte e prevalente nei settori del lavoro che noi rappresentiamo
Non è nel nel mondo della cultura on neppure nel mondo della borghesia riparo da questo tipo di dai problemi e dai riflessi che questi fenomeni hanno che si annidano
Questo tipo di comportamenti ma sono proprio nelle zone popolari le zone operaie dovere dovremo far fronte a questo tipo di risposte assolutamente inaccettabile allora bisogna investire in formazione dei cittadini
Dei cittadini italiani e dei cittadini immigrati e l'investimento nella formazione degli immigrati non è un investimento per l'integrazione intesa in termini di omologazione
Ma un investimento per fare della cittadinanza una ragione diversa da quella a cui siamo abituati a pensare derivanti dal diritto di nascita ma la cittadinanza in termini di fruibilità di esigibilità di diritti e nello stesso tempo di dispetto delle proprie dalla propria storia della proprietà mia della propria cultura ma non esattamente Gino un minuto
Anche se questo tema interessante stringo dicendo che questi temi si possano affrontare sul versante della contrattazione della contrattazione
Territoriale ma credo che ci sia un problema un'ulteriore riflessione un minuto lo dedico al problema della contrattazione
Nei settori pubblici
Io devo dire che non sono convinto nel modo con cui è stato affrontato questo problema ne valorizzano e neppure la Grancia
A mio avviso non è soltanto una questione di quantità di risorse predefinite da destinava contrattazione in questa maniera possiamo semplicemente stabilire che possiamo avere anziché il sei il sette l'otto per cento ma se la riforma del rapporto di lavoro del pubblico impiego
L'abbiamo voluta ciò battuti per averla perché pensavamo di farne uno strumento per ridare efficienza ed efficacia i pubblici servizi ci dobbiamo ricordare di questa scelta e questa scelta si pratica non attraverso la contrattazione degli incrementi retributivi aggiuntivi
E quindi sempre predefiniti è sempre l'aumento di spesa ma contrattando l'intero ammontare delle risorse disponibili pere il personale nei diversi settori e quindi attraverso una riclassificazione del bilancio dello Stato io
Credo che uno dei limiti nella passata tornata contrattuale sia derivato dal fatto che quel sei per cento c'era verrà predeterminata e una volta che sarà predeterminata sarà predeterminata anche la ripartizione saranno predeterminata anche le decorrenze tra i vari settori
Io vorrei contrattare l'intero ammontare dei quarantotto mila miliardi destinato al personale del del settore che rappresento
E lì dentro discutere di quali sono gli interventi da fare se io voglio ridare efficacia dello stesso tempo difendere gli interessi fare sì del conflitto la molla per ridare efficace per regolare interessi diversi
Questo con l'impostazione che ci stiamo dando non sarà
Non sarà possibile e non cinque
Costringe neppure a misurarci con un problema di riforma dello stato di una ridefinizione dei bilanci non ci sarà sicuramente spazio per la contrattazione decentrata ma di più noi subiremo a monte della contrattazione i processi di ristrutturazione sentenze intervenire
Ricorda la grande trasferimento di risorse dalla i risparmi della scuola la scuola privata
Sì c'è un c'è questo tipo di problema che di per sé deve provocare una risposta di vigna azione perché attraverso la soppressione dei plessi delle succursali
O facendo le pluriclassi una scuola media si davano risorse per trasferire alle scuole private il rapporto tra pubblico e privato sicuramente non si affronta in questo modo e sicuramente provocherà una reazione la chiusura a riccio rispetto a questo problema ma di più io mi vedo una previsione di risparmio per effetti di processi di ristrutturazione corrispondente a venticinque mila unità di personale a mille duecento miliardi di bilancio annuo
Lo Stato mi fa un calcolo per cui quando calcola il risparmio meno calcola al lordo quando lo rimetta a disposizione perimetri smentì sulla scuola lo calcola al netto dicendo che non arretra tenute il perfetto
Ho una una rallentata previdenziale Padova ragionamenti sui contratti per ragionamento il posto
Ma al di là di questo si determina al di fuori e prima di qualsiasi intervento negoziale
Quanto si deve risparmiare sul personale e nello stesso tempo si determina quanto bisognerà dare al personale che rimane questa non è contrattazione questa sì semplicemente redistribuzione siamo automatica di quantità predefinite al di fuori di qualsiasi logica contrattuale
Grazie Manuela la parola Giorgio Cremaschi si prepara Antonio Morano per la RSU dell'Omega di Reggio Calabria
L'amministratore delegato della FIAT Romiti due o tre giorni fa
Ha sostanzialmente
Ha sostanzialmente
Liquidato un ipotesi di politica industriale del Mezzogiorno con poche battute
Sulla criminalità
Ricevendone a mio parere non adeguate risposte
Ha detto però e ha lasciato capire come gran parte del mondo industriale resto fa
Che la fase migliore della ripresa dell'espansione si avvia a conclusione
Saremmo quindi una situazione paradossale
Abbiamo avuto due anni nel nostro Paese
Di ripresa industriale dei profitti
Unica io credo nel mondo occidentale
Superiore sicuramente a quella del Giappone che è bassa ma anche a quella molto vicina a quella della Korea e dei paesi del dell'est asiatico
Entreremmo a questo punto in una nuova fase non credo di recessione ma di rallentamento produttivo
Avendo di fronte a noi questa prospettiva da un lato una perdita salariale che agli occhi di tutti e di cui il dibattito da continuamente conto ma dall'altro lo voglio sottolineare entreremmo in una fase nuovamente di difficoltà o di rallentamento produttivo con un tasso di disoccupazione più alto di quello con cui siamo entrati in quella precedente
Cioè due anni e mezzo di ripresa vorticosa non hanno sostanzialmente recuperato un solo posto di lavoro
Al massimo hanno contenuto la disoccupazione o hanno permesso il diluvio di straordinari che si ci che si sta realizzando in alcune realtà industriali del Nord
Allora
In questo contesto
Noi ci troviamo di fronte al fatto
Che se usciamo per un momento e come sindacato siamo costretti continuamente costretti a farlo
Se usciamo per un momento dal teatrino della politica che coinvolge troppa gente
Ci rendiamo conto che le alternative che abbiamo di fronte che misuriamo tutti Ivo giorni sul piano dalla nostra quotidiana esperienza
Sono alternative di grande portata strategica
Per quel che ci riguarda noi non abbiamo dubbi
Che in quello che sta succedendo in alcune grandi vertenze metalmeccaniche sull'occupazione
Parlo di Alenia di Olivetti
Ma anche in quello che sta avvenendo sul piano delle relazioni sindacali nel più grande gruppo industriale italiano forse dell'ultima industria italiana grande che è rimasta la FIAT non si decide non si discute solamente del nostro potere contrattuale del ruolo del sindacato di vertenze pure importanti
Che riguardano quei lavoratori
Se lo posso dire con una battuta questo assieme ad altri grandi scelte decide e deciderà nei prossimi mesi non nei prossimi anni nei prossimi mesi nei prossimi tre o quattro mesi quale sarà la strada imboccata dal modello di sviluppo del nostro Paese
Io non credo che debba essere
Purtroppo la politica italiana è così parla d'altro tutta
Non verrebbe essere solo dare Doors credo a ricordarci
Che ormai c'è proprio una divisione netta nei paesi industriali più avanzati tra due modelli di sviluppo
Da un lato c'è il modello tedesco giapponese che ovviamente a
Delle diversità enormi sia sul piano della democrazia su sul piano dei contenuti sociali ma che ha un contenuto comune
L'idea di una forte capacità di intervento dello Stato nelle grandi scelte dell'economia
E l'idea di un'alta qualificazione nella produzione e nel lavoro
E il modello invece americano inglese nel quale
Perché dirla ancora con Dahrendorf
Gli operai poveri sono la risorsa principale del sistema
E la povertà degli operai la riduzione del costo del lavoro il taglio dello Stato sociale la distruzione di diritti contrattuali continui è l'unica valvola della competitività in mezzo non si sta tra questi sui sistemi e io trovo un po'penose e patetiche i tentativi in queste alternative di ricostruire in Italia una sorta di cultura neo centrista che vorrebbe scegliere il meglio di tutti facendo semplicemente l'ennesima figura di non scegliere nulla
Io penso che noi siamo di fronte a grandi alternative
Ma queste alternative come sempre richiedono scelte politiche scelte di politiche industriali scelte di politica e contrattuali
Richiedono da parte nostra una misura dei tempi della nostra iniziativa
Sia la legna o all'Olivetti
Noi abbiamo detto di non fare più tagli
Abbiamo detto e lo sappiamo bene una cosa diversa dalle cose dette nel passato
Perché è vero che abbiamo detto una cosa diversa perché veri queste aziende tutte le a volte nel passato abbiamo contrattato anche Italia
Non possiamo dire che c'è continuità in queste scelte non c'è continuità le aziende se ne sono accorte se n'è accorta le nostre controparti pubbliche se n'è accorto ovviamente i lavoratori
Perché diciamo che ci vuole un cambiamento su questo terreno
Perché ci rendiamo conto che un ulteriore taglio occupazionale in queste aziende vorrebbe dire non è un da un lato la liquidazione del nostro patrimonio di credibilità contrattuale
Ma vorrebbe anche dire che tra questi due modelli
Tra quello fondato sui settori più qualificati che poi vuol dire la scuola le cose che diceva anche il compagno che mi ha preceduto e l'altro cioè l'inseguimento della Corea e della Spagna e della Corea del Sud sul suo il taglio ai diritti contrattuali sociali scendiamo il secondo
Qui si decide allora degli alternativi in campo
E quando in FIAT noi diciamo no alla gratifica di bilancio che non vuol dire che chiederemo la luna nel pozzo ma diciamo però con precisione che non siamo disposti e poi a fare una cosa finta
In cui l'insieme della discussione della FIAT parte da grandi discussioni di massimi sistemi
Su quelle che sono le mega strategia industriale poi si chiude come nell'ottantotto con una mancia per i lavoratori flessibile variabile totalmente legate ai bilanci senza discutere di nient'altro della condizione di lavoro
Quando diciamo questo e per questo diciamo no alla trattativa separata Melzi perché la trattativa separata Melfi non giriamoci intorno porta all'accordo separato
E porta quel modello e porta due cose contemporaneamente la rottura nella FIAT ma certo anche un primo passo verso la distruzione di un modello contrattuale unitario nel nostro Paese
Per cui al nord come al sud si ancora gli stessi diritti contrattuali quando diciamo di no a questo certa abbiamo un punto che riguarda lo specifico della vertenza ma abbiamo anche una questione di strategia generale
E quando diciamo per capirci che su questo punto così come sulle questioni salariali così come sulle questioni della condizione di lavoro non abbiamo altro terreno alle spalle dove ritirarci
Non possiamo più governare una ritirata tranquille concertata perché l'esercito si frantuma diciamo che è necessario un cambiamento di marcia nell'intero movimento sindacale
Ed è per questo che se io trovo molto giuste alcune delle proposte della relazione
Trovo però che nella relazione lo dico con assoluta non volontà di polemica ma come una constatazione di un problema che noi dobbiamo avere la necessità di questa rottura di continuità con nostro modo normale di operare ancora non c'è e questo dalla sensazione a una parte consistente del corpo della nostra organizzazione che si può andare avanti alla vecchia maniera
Badate compagne e compagni noi abbiamo avuto un grande movimento nell'autunno
Io non voglio qui discutere riproporre i problemi che abbiamo avuto in particolare no i metalmeccanici sulla penalizzazione che riteniamo di avere avuto in particolare e non non non secondo noi non sufficientemente accettabile sulla questione delle pensioni di anzianità non voglio riproporre questo voglio dire un'altra cosa
Voglio dire che quel movimento di autunno chiedeva qualche cosa di più di una vertenza o di un accordo sulle pensioni
Chiedeva una controffensiva del sindacato su grandi questioni sociali sul fisco sul lavoro sulla scuola sulla sanità
Chiedeva una nostra piattaforma delle nostre piattaforme su cui mobilitarci anche delle nostre piattaforme innovative anche delle rinunce se necessario ma delle nostre piattaforme
Noi abbiamo dato la sensazione invece dopo il movimento dell'autunno di aver pensato di poter tornare alla situazione precedente
Cioè la situazione nella quale si può scopo sconfitta la destra più estrema si può tornare a quel modello di concertazione degli anni Ottanta degli anni novanta
Bene io credo che quel modello lì è un modello per noi concluso ed è concluso non perché lo vogliamo
Opere scelte ideologiche io non non sono d'accordo di fare una discussione tra di noi se la trincea del ventitré luglio è l'unica trincea possibile però non l'abbiamo difesa a sufficienza oppure essere trincea del ventitré luglio non poteva essere difesa perché era già dall'inizio indifendibile il punto è
Che questa trincea come tutte le trincee che ci siamo costruiti sono tutte radicalmente in discussione
Perché dietro la questione delle gabbie salariali che qui io credo dovremmo dare una risposta forte domani o chiede una risposta forte domani e anche oggi a tutto sulla più forte ancora
Di quella che pure abbiamo dato perché dobbiamo dire con chiarezza con più chiarezza che dietro la questione delle gabbie salariali non c'è la questione del salario del Mezzogiorno certo c'è anche questo
C'è la distruzione dell'unità contrattuale nel nostro Paese
E la Confindustria lo dice con chiarezza che quando ci sarà la flessibilità questa non sarà al sud come al sarà anche a Ivrea
Se vinco con la vertenza con l'Olivetti magari Rea sarà uno dei primi Paesi dove si sperimenta il nuovo modello di flessibilità verso il basso dei salari
E allora io ritengo che giunti a questo punto abbiamo bisogno appunto di una svolta
Di una svolta che trovi dei punti fondamentali di unità pur partendo dalle diverse valutazioni ma che trovi soprattutto l'unità nella nostra organizzazione poi costruisco un confronto con le altre organizzazioni partendo
Da una convenzione comune sulla drammaticità da un convenire comune sulla drammaticità del passaggio in cui viviamo
Se non diamo questo senso io credo che anche i lavoratori e le lavoratrici che stanno prendendo bene alcune delle nostre posizioni non avranno la forza poi il coraggio di reggere tutti i passaggi difficili che abbiamo di fronte
Quindi c'è bisogno di un programma di politica economica c'è bisogno ovviamente
Delle proposte che qui sono state fatte le relazioni ma c'è bisogno delle gambe per farle camminare della mobilitazione necessaria e c'è bisogno di quelle scelte di impianto di valore senza le quali la nostra organizzazione non cammina
Qui concludo ma vorrei fare un passaggio su questo punto
Mi rendo conto che le difficoltà non sono dovute tutte noi
Quando ti tolgono l'aria l'aria che abbiamo intorno uno dice ce l'ho l'aria e difficile che pensi che cioè solo quando manca come diceva certi della democrazia ti accorgi quanto era importante
Io vedo che noi anche beh voglio vedere anche in positivo queste tendenze che qui diversi interventi denunciavano alla ricostruzione di forme di rapporto con i partiti di certezze eccetera perché non c'è dubbio che noi non abbiamo più il retroterra culturale politico le sane retrovie culturali e politiche della sinistra
Verso le quali diciamo così trovare alimento nei momenti di difficoltà come abbiamo avuto tante volte nel passato e questo badate si sente si sente perché quando a Torino succede quello che succede dove i giovani disoccupati che non entro la FIAT vogliono picchiare di piccola piccola delinquenza meridionale e su questo lasciatemelo dire io chiedo che la CGIL prenda posizione
Io chiedo che la CGIL dica che non è accettabile
Che questo Paese discuta del fatto che da Andreotti e Berlusconi non sono colpevoli fino a prova avvenuta mentre l'immigrato dopo tre giorni
Alla presunta colpevolezza io trovo che questa è una questione morale da porre sulla quale anche a costruire la nostra capacità di iniziativa
Ma lo dico mi rendo conto che quando il terreno culturale che diamo il c.t. intorno è così
Disfatto la ricostruzione di una nostra identità richiede risorse che vengono da noi in gran parte
Però io dico che ne abbiamo bisogno perché senza la ricostruzione di una forte identità sindacale di una forte centralità del lavoro non ce la faccia
Io vedo in questo il congresso
Io francamente sono convinto che alla fine al di là di tutto il congresso dovrà occuparsi di questo altrimenti è inutile farlo
O il Congresso serve a parlare a i lavoratori e le lavoratrici che vogliamo rappresentare dei loro problemi a rimetterli al centro e su questo anche a dividerci se congresso deve essere una pura riproposizione sub specie di correnti più o meno vicine ai partiti della discussione della sinistro dell'altro non è un congresso sbagliato congressi inutile di cui non gliene può fregare niente e nessuno
Io credo che abbiamo un passaggio delicatissimo abbiamo bisogno di una forte tenuta però abbiamo bisogno ancora di una scelta purtroppo il congresso e chiudo ce l'abbiamo tra quattro cinque mesi
Alcuni dei passaggi che abbiamo alla legge alla FIAT all'Olivetti sul ventitré luglio le verifiche che dobbiamo avere che abbiamo a settimana
E allora c'è bisogno di uno scatto della nostra organizzazione che vada oltre ripeto i termini della nostra discussione attuale
Questo se ovviamente siamo convinti che siamo a un passaggio drammatico delle nostre esperienze se pensiamo invece che voglio dire un difficile duro continuismo è l'unica soluzione che possiamo avere ma allora discutiamo di questo
Allora adesso la parola Antonio Morano della RSU della Mega di Reggio Calabria e poi si prepara Oliviero Melissa della Filcams di Milano
Nei dieci minuti che mi sono stati concessi di parlare a questa Assemblea
Dopo preferito affrontare un solo argomento
Quindi non par vero di finanziaria né di contrattazione aziendale
Nel né del prossimo congresso che la CGIL dovrà tenere
Problemi importanti questi ma io ho deciso di utilizzare questo breve tempo parlando di un argomento che ritengo altrettanto importante cioè il lavoro
E a mio avviso affrontare in maniera seria il problema del lavoro
Significa affrontare concretamente
Il problema del Mezzogiorno
Oggi più che mai la questione meridionale
E una questione nazionale
Infatti tutti gli indicatori economici e sociali
Segnalano ormai uno scarto abissale
Fra il nord e il sud del Paese
Tanto che ormai e lo vediamo viviamo in due italie profondamente diverse una dall'altra
Un tempo si diceva
Che una volta avviata la locomotiva della ripresa nel nord questa avrebbe finito per trascinarsi dietro le carrozze del Mezzogiorno
Oggi l'impressione netta e che invece c'è chi lavora al contrario per allontanare quelle carrozze e abbandonarle al proprio destino
Non comprendendo che abbandonare il Mezzogiorno all'emarginazione significa impedire che il Paese esita da questa crisi
Parlare del mezzogiorno oggi significa proporre una qualità nuova dello sviluppo
Che non è e non può essere l'assistenzialismo e il clientelismo del vecchio quadro politico panni Penta partitico
Parlare del mezzogiorno oggi significa porre la questione di un nuovo sviluppo industriale che tenga conto dei problemi della salvaguardia ambientale
La mia preoccupazione e che queste cose io ho sentite dire sia dalla classe politica
Quanto dal sindacato
E sono preoccupato
In quanto tutto questo a mio avviso non trova d'altra parte riscontro nell'attuale politica economica di questo Governo come non lo è stato di quelli precedenti
Così come sono del tutto inadeguate le proposte contenute nella Finanziaria
Ne sono valide le ricette che propone la Confindustria
Per bocca del dottor Romiti
Ne ritengo che vi sia abbastanza coscienza della gravità della crisi se non solo a parole
Neppure la dove dovrebbe esserci e precisamente nella sinistra politica e sindacale
Cosa fare dunque
Bisogna innanzitutto ripartire dal Mezzogiorno
Chiediamo cinque
Si può difendere e allargare il tessuto produttivo
Presente oggi nel mezzogiorno e in particolare in una regione come la Calabria
Io credo che si possa e si debba fare
A tale proposito vorrei brevemente parlarvi della mia personale esperienza
Trentennale di operaio in una delle poche realtà industriali e produttrici della mia regione
Io sono un operaio della Breda
Omega di Reggio Calabria
Domenica
Fa parte appunto del gruppo Breda Costruzioni ferroviarie
E dal mille novecentosessantaquattro produce materiale rotabile di ogni tipologia
In questo stabilimento a Reggio Calabria
Assistiamo ad uno dei famosi paradossi del caso italiano
Da un lato abbiamo un insediamento come l'omerica produttivo
Greca rosse per l'attraversamento del Canale della Manica
Le carrozze che produce l'Omega si vedono in America a Washington
Lo produce locomotori diesel
E in ultimo il Pendolino e l'ETR cinquecento che sono treni ad alta velocità
Cioè produce il meglio della produzione nel settore dei trasporti
Con bassissimi costi di produzione che lo rendono competitivo sul mercato europeo e internazionali
Contemporaneamente ecco il paradosso italiano
Dal mille novecentottantasei questo stabilimento
Che fa parte di questo gruppo Breda dove ci sono altre cinque consorelle
E la cui capogruppo Pistoia
Rispetto a Pistoia cioè dove ieri nel nostro stabilimento si produce al costo di trasformazione più basso e con alta professionalità
A Reggio Calabria dal mille novecentottantasei misteri della natura non si sa perché
Questo stabilimento vive un continuo periodo di crisi
Attraverso ricorsi ma massicci alla cassa integrazione straordinaria
Che ne hanno decimato l'organico portandolo in tre anni da ottocentotredici a quattrocentoventuno
E adesso ne mettono anche in discussione perfino la sopravvivenza
Questo
è solo un esempio e tanti altri se ne potrebbero fare
Dalle vicende dell'industria chimica di Crotone a voi nota
A quella ormai storica di Gioia Tauro
E evidente quindi che vi è una grande miopia nei nella classifica dei dirigenti di questo Paese
E questa miopia si accentua per il modo come essi hanno affrontato la questione del lavoro
In Calabria
C'è nella mia terra
Dove il tasso di disoccupazione ha raggiunto la media del trentotto per cento
A Reggio Calabria
Il tasso di disoccupazione giovanile e del cinquantasei per cento io lo so da questo podio noi diciamo numeri vediamo chi ne ha di più
Ma io sono venuto per parlare della mia della situazione del della mia regione che è veramente drammatica come lo sono l'altro ma credo che in questo momento lo sia di più rispetto agli altri
E ce sta a Reggio e in Calabria
Ti Just già sta preparando le valigie per emigrare come si faceva negli anni mille novecentosessanta eccome il sottoscritto ha fatto proprio nel cinquantanove andando a lavorare in Germania
Altro che il salario ridotto
Altro che gabbie salariali da proporre al sud
Queste sono cose che non hanno mai risolto un problema se non quel di arricchire ulteriormente i padroni
Ecco perché io dico bisogna partire dal Mezzogiorno
Ma nell'interesse di tutti anche nell'interesse del Nord
E trovare risposte a questi e ad altri gravissimi problemi che pesano sui lavoratori
E che peseranno maggiormente sulle generazioni future
è un modo non solo giusto ma è indispensabile per affrontare i nodi veri della crisi che ci attanaglia
Tutto ciò non è interesse esclusivo dei lavoratori e della gente del sud
E invece soprattutto un modo per concorrere alla risoluzione dei problemi di questo Paese grazie
Grazie Antonio è stato nei dieci minuti
Adesso la parola Oliviero Melissa della Filcams di Milano e poi la parola Filippo Panarello della CGIL Sitchin
Quindi è Melissa Oliviero a letto qua scusa no indispensabile ministero che mise in voce maschile
Scusate prego
Io
Prendo spunto dalle ultime parole della relazione del compagno Cofferati
Per dire che sì noi ci stiamo avvicinando al prossimo congresso
Ma a me sembrano ancora di estrema attualità i temi che sono stati al centro dell'ultimo i diritti e la solidarietà e dico questo perché per i lavoratori del mio settore il turismo
Spesso queste due parole diritti e solidarietà sono ruote
Infatti da noi diffusa l'evasione contrattuale che sottrae a migliaia di lavoratori la copertura del contratto collettivo nazionale
Dato che sono numerosi i lavoratori occasionali o come si usa chiamarle extra il cui rapporto di lavoro dura una sola giornata per intendersi lavoratori a giornata
E che vengono reclutati da un caporale telefonico
Sono molti anche i lavoratori stagionali il part-time per i quali questo tipo di rapporto di lavoro non è una scelta ma è una strada obbligata l'unica per avere un posto di lavoro
E diffuso e anche il fenomeno degli appalti e manodopera
Che lasciano molti lavoratore il precariato
Ad esempio è molto alla moda tra gli albergatori di Milano licenziare le camere dei piani che poi vengono assunte
Dalla medesima impresa di pulizia cui si affida si appalta il servizio di rifacimento delle camere operazione di questo genere
Frazionava il fronte dei lavoratori
Indebolendo la forza sindacale all'interno di un'azienda
E inoltre spesso sono appalti affidati ad aziende spesso cooperative sorte ad hoc che il più delle volte evadono gli obblighi contrattuali e quelli previdenziali
Bene a questi lavoratori che badate comunque sono milioni spesso i diritti sono negati e sconosciuti
Per rendervi l'idea non più tardi di una settimana fa
Un gruppo di cameriera ai piani extra
A queste cameriere è stato chiesto da altre camere resiste in sciopero io ne entrare a lavorare per non sostituirle
Queste lavoratrici extra hanno risposto va bene non entriamo se questo può esservi utile anche se sappiamo che questo significa che la prossima volta l'azienda non si chiamerà più quello che vi chiediamo per favore voi che potete farlo perché avete il diritto di superare
Ed è quello di fare qualcosa anche per noi
Cari compagni ma secondo voi per queste lavoratrici la parola diritti ha qualche significato
E almeno
Nessuno
è per questo che penso che se la CGIL vuole essere sindacato dei diritti deve praticare con più forza la solidarietà e deve farlo sicuramente con una strategia confederale
Che si faccia carico di questi problemi ad esempio con l'introduzione dell'Arbia omnes anche qui il turismo avuto una dimostrazione di questo problema
Poco tempo fa qualche mese fa con la nascita in riviera romagnola di un'organizzazione padronale tale cucite la quale pratica i lavoratori delle aziende le affiliate degli sconti salariali non irrilevanti a fronte di un orario di lavoro settimanale ben più alto
Ma io penso che comunque la solidarietà vada praticata anche attraverso la contrattazione articolata governando la flessibilità e governato il mercato del lavoro perché punti pur concordando con quanto affrontato nella relazione
Ritengo sia necessario mettere questi temi al centro delle nostre piattaforme ad esempio la questione degli orari di lavoro
La cui flessibilità da noi raramente negoziata e anzi è utilizzata dalle aziende come strumento di rappresaglia contro quei lavoratori che non vogliono cedere a ricatti padronali
Mi sembra la strada banale ma per noi è un utopia sapere
Quando lavoriamo quali giornate lavoriamo e quali giornate stiamo a casa la settimana prossima
Questo dimostra a mio avviso la sterilità della questione se il Governo dalla flessibilità sede estro di sinistra non lo so quello che è certo è che la flessibilità esistente
E troppo spesso troppo spesso non è negoziata ma imposta
Come Governo della flessibilità ha voluto dire anche l'accordo jolly
Con la Jolly Hotel di Milano abbiamo firmato un accordo con il quale a fronte della rinuncia aziendale al licenziamento delle cameriere ai piani per dare il servizio di pulizia in appalto
è stata introdotta una flessibilità di mobilità sui diversi alberghi jolly di Milano flessibilità concordata di volta in volta col sindacato
E per questo che dico che solo governando ma solo governando la flessibilità si restituiscono i lavoratori i loro diritti il diritto di sapere quando si lavora il diritto di avere un posto di lavoro dignitoso un posto di lavoro accerto
E non solo si restituiscono dei diritti ma si pratica anche solidarietà perché compagna me così strano
Non sembra lo scambio di flessibilità
Con nuovo occupazione
Perché io penso che pur restando ci da poco in questo sindacato ma arroccarsi su posizioni di breve respiro che negano ogni risposta i cambiamenti in corso metà sindacato fuorigioco perché è come difendere un fortino
Che di giorno in giorno diventa sempre più piccolo
Infatti ma lasciare i lavoratori in balia della flessibilità imposto dal padrone gli allontana dal sindacato e trasforma i diritti in privilegi perché quante volte la flessibilità è stata pagata da giovani neo assunti
Il secondo voi per questi giovani che cosa significa solidarietà
Io non lo so
Ma sono convinta che comunque sia questo uno dei motivi che tiene i giovani lontano dal sindacato insieme al fatto di per sé è ovvio
Che l'esigenza di questi giovani sono mutate e anche che l'azione sindacale fatica a prenderne atto
E non vi è certo come sento dire troppo spesso da alcuni dirigenti sindacali
Che esiste una patologica e presunta indifferenza dei giovani
Concludendo io penso che
Non possono essere solo le piattaforme di una singola categoria ad affrontare temi così complessi ma deve essere una strategia generale
Che renda prassi quotidiana la difesa di diritti e la pratica della solidarietà
A questo proposito io propongo magari un approccio diverso alla questione
Diciamo che vogliamo essere il sindacato dei diritti e della solidarietà
E poi diamo poniamo di non esserlo e bene la domanda che forse ci dobbiamo fare e come facciamo a diventare veramente sindacato e dei diritti e della solidarietà
In modo da riempire di contenuti quelle che ha troppi lavoratori per lo più giovani e donne sono parole vuote
Perché sono convinta che sia questa la strada giusta per riavvicinare o avvicinare per la prima volta migliaia di lavoratori al sindacato
Grazie Melissa o una comunicazione
Qualcuno di noi immagino ha lasciato aperti a una Ford scorta chi ha un finestrino aperto
Targata Novara sessantadue sessantaquattro ottantaquattro ora ci sono dei vigili che insospettiti da questo fatto sono intenzionati a portare la macchina al deposito allora i Co chi se fosse nostra sarebbe bene appunto che ecco abbiamo trovato real deposita una cosa complicata
All'euro adesso Filippo Panarello della CGIL Sicilia e poi Claudio Sabattini segretario della FIOM nazionale
No devo dire scusare Filippo che io mi complimento con l'uditorio che è di una disciplina encomiabile l'unica osservazione che farai sono mi pare di capire i compagni e le compagne che
Stanno vicino al palco i quali mi pare disturbino gli oratori quindi sarebbe utile che almeno quella zona fosse un pochino più sgombra è un pochino più lasciata in tranquillità allora Filippo e poi Claudio
A metà novembre in Sicilia
Sia ci sarà lo sciopero generale
Sarà l'epilogo questo
Con la manifestazione di Palermo di una di una serie di iniziative categoriali e territoriali che avranno il momento più significativo nello sciopero
Provinciale che il ventisette prossimo si terrà a Catania con la presenza del compagno Sergio Cofferati assieme a CISL e UIL
E mi pare significativo con i tempi che corrono sul versante dei rapporti unitari mi pare significativa una convergenza sul piano della della mobilitazione
Con le altre organizzazioni sindacali assieme a CISL e UIL abbiamo ritenuto giusto promuovere un'iniziativa che rendesse esplicitarla dramma ci la drammaticità della situazione siciliana
Che con le sue aspre contraddizioni i guasti profondi della dipendenza ma anche enormi potenzialità trascurate rappresento un punto esemplare e particolarmente esposto della più ampia crisi del Mezzogiorno
Pensiamo con lo sciopero gli offrì un riferimento di indicare uno sbocco democratico e costruttivo al disagio sociale diffusissimo soprattutto tra le giovani generazioni
Un disagio alimentato soprattutto da livelli insopportabili di disoccupazione siamo ormai giunti ad un tasso stabilizzato si intorno al ventiquattro per cento che in una grande regione italiana come la Sicilia
Significano centinaia di migliaia di persone fronteggiare questa situazione invertire la tendenza dal punto di vista economico e sociale nella realtà siciliana si carica peraltro di significati particolari
Ci sono segnali inquietanti che dimostrano come la mancanza di lavoro possa essere provocò provocatoriamente utilizzata dalla mafia per far diminuire il consenso popolare
Indispensabile per vincere la battaglia per la legalità
Il tema che mette ma al centro della manifestazione per l'anniversario della strage di Capaci di tenere assieme la battaglia per il lavoro e quella per la legalità
E diventato largo comune sentire nella nostra terra
Non a caso su questa parola d'ordine il ventotto ottobre a Palermo si terrà una manifestazione nazionale promossa da numerose organizzazioni giovanili e studenteschi ma soprattutto questa parola d'ordine questi concetti sono condivisi da tutti coloro che sono impegnati su sul fronte della battaglia contro la mafia ed in particolare dalla persona più a sposta in questo momento
Per ragioni che tutti quanti conosciamo e cioè dal procuratore della Repubblica di Palermo Giancarlo Caselli
Questa connotazione
Per così dire democratica della battaglia per il lavoro particolarmente mette in Sicilia
E comune però a tante altre realtà del Mezzogiorno
E credo che debba essere chiara è presente ad una grande organizzazione come la CGIL
E l'obbliga a Trento tutti tutti noi a considerare la questione del lavoro e dello sviluppo del Mezzogiorno come un punto dirimente per il futuro dell'Italia
Affermare questo per noi non significa ovviamente sottovalutare il ruolo e le responsabilità di chi opera e vive nel Mezzogiorno
Anche per questo la nostra iniziativa in Sicilia
E volta a suscitare un impegno costruttivo da parte delle nuove amministrazioni locali
Elette con il nuovo sistema elettorale a sollecitare un'attenzione e un impegno da parte delle espressioni migliori della società civile a sollecitare un impegno adeguato dalle forze sa dalle stesse forze sane dell'imprenditoria
E RAI incalza in particolare la Regione Siciliana perché lì si determini
Per più giù si determini una svolta sul terreno del Governo
Risposte coerenti quindi da parte del governo e dell'Assemblea regionale con l'obiettivo di creare nuova occupazione produttiva utilizzando a questo fine le risorse le prerogative che discendono dall'autonomia speciale
Evitando che la fine ormai prossima di questa pessima legislatura dia luogo a provvedimenti clientelari e dispersivi delle finanze regionale
Essenziali anche a questo fine
Per far pesare le nostre rivendicazioni corsa mobilità rifinanziamenti sistemi esistenti in edilizie su su un terreno di di grande trasparenza
A riformare la pubblica amministrazione ancora in Sicilia deve essere recepito il DL ventinove a riqualificare settori della formazione della forestazione a definire interventi incisivi nel campo della tutela dell'ambiente e del territorio
Nella nella fruizione dei beni culturali nel recupero dei centri storici nello sviluppo del turismo sono obiettivi non facili da perseguire non solo perché si scontrano con interessi consolidati di segno opposto
Ma anche perché devono fare i conti con i riflessi politici legislativi operativi della crisi profonda in cui versa l'istituzione regionale
Sono troppo note credo per doverle richiamare le ragioni di ordine morale e politico che hanno determinato questo stato di cose vale la pena invece di segnalare che a pochi mesi dalla conclusione della legislatura
Non c'è una nuova legge elettorale e che in questa in queste ore
Dopo l'arresto del la di dell'ennesimo assessore regionale si potrebbe aprire l'ennesima crisi di cui di crisi di governo in Sicilia
Anche per questa ragione per queste ragioni oltre che per l'altro per la natura di una parte delle nostre rivendicazioni consideriamo essenziale attivare un tavolo negoziale presso la Presidenza del Consiglio
Per acquisire risposte se il tempestivo e sui numerosi punti di crisi industriale
Sui progetti di reindustrializzazione di rete di serie di risanamento ambientale delle aree chimiche e per impedire con il supporto del governo nazionale
Che l'evanescenza e la paralisi del governo regionale determini il blocco di ogni forma di intervento proprio nel momento in cui è indispensabile
Invece produrre uno sforzo straordinario per fronteggiare l'emergenza economica e sociale che c'è in Sicilia
Sviluppare una forte mobilitazione credo che sia peraltro il modo migliore per sostenere il confronto né negoziale con il governo nazionale che Cofferati proponeva nella sua relazione a proposito delle questioni del lavoro e del Mezzogiorno
In per modificare intanto la finanziaria rispetto ai limiti che mostra su questo versante come abbiamo più volte denunciato sono insufficienze tutti le risorse destinate al Mezzogiorno
La loro modulazione e la loro finalizzazione voglio fare a questo proposito un esempio
Per il rilievo che noi abbiamo dato al tema delle infrastrutture essenziali per la modernizzazione e lo sviluppo del Mezzogiorno sarebbe importante penso sollecitare
Il reperimento delle risorse necessarie per dare concretezza all'orientamento assunto dalla Commissione trasporti della Camera
Che ha finalmente modificato il piano delle ferrovie ripristinando gli interventi necessari per volta velocizzare il tracciato in Calabria ed in Sicilia
Ma il confronto e la verifica periodica andrebbero secondo me affermati come metodo costante rispetto al complesso degli interventi indirizzati verso il Mezzogiorno e non solo
Praticati in situazioni particolari come quella siciliana
Proprio perché pensiamo puntiamo sul funzionamento dell'ordinario
Occorre prestare particolare attenzione rispetto ai singoli settori e dalla singole regioni ai tempi di realizzazione degli interventi individuando rimuovendo eventuali ostacoli e superando i ritardi
Facendo vivere in definitiva il principio della corresponsabilizzazione di tutti i soggetti a partire di da quelli locali
Dimostrando che è possibile coniugare trasparenza ed efficienza ribaltando in sostanza la filosofia e quindi le degenerazioni cui ha dato luogo l'intervento straordinario
Rendere visibile l'impegno della CGIL
Di tutto il nostro sindacato per lo sviluppo del Mezzogiorno essenziale per dare credibilità all'affermazione opportunamente sottolineata e con forza da Cofferati che la priorità nella nostra strategia e il lavoro
Ribadire questo concetto del resto
Ci mette in sintonia con le convinzioni sentimenti di strati
Diffusi tra strati molto ampi della Società italiana e non solo meridionale ci obbliga credo però nel contempo ad un surplus di coerenza nelle scelte e nella pratica rivendicativa
Solo così possiamo impedire che vengano introdotti nel mondo del lavoro ulteriori elementi di divisione
Solo così possiamo dare respiro e capacità di attrazione alla nostra iniziativa ed ottenere risultati positivi dalla stagione rivendicativa che abbiamo davanti
L'offensiva propagandistica sull'abbattimento generalizzato del salario per i nuovi assunti nel Mezzogiorno va contrastata per queste ragioni adesso sembra essersi molto attenuata e i io credo non tanto per la scarsa consistenza delle argomentazioni che la sostenevano che pure era perché che pure un dato un dato che non come dire che va sottolineato ma piuttosto perché chi l'ha lanciata non aveva molte carte in mano da giocare certo ha inciso pure il nostro atteggiamento è stato giusto da parte nostra confutare con fermezza l'idea che per creare nuovo lavoro oggi nel Mezzogiorno domani chissà dove
Sia necessario destrutturare il mercato del lavoro e abbattere i minimi contrattuali in una parola limitare i diritti oggi dei lavoratori nel Mezzogiorno domani di tutti i lavoratori del nostro Paese
La nostra impostazione è stata efficace perché la CGIL il suo segretario generale hanno accompagnato ai al no alla violazione dei diritti la massima disponibilità a a forme contrattate di flessibilità e soprattutto perché hanno ribadito l'urgenza di un impegno per superare gli ostacoli veri che impediscono lo sviluppo del Mezzogiorno
Dobbiamo però sapere compagne e compagni che se il problema si dovesse riproporre in termini concreti
Perdurando l'attuale stato di cose non sarebbe un fatto semplicissimo fronteggiare in una realtà dove i livelli di disoccupazione sono intorno intollerabile mente elevati dove il lavoro nero ed il sottostava Ario sono pratiche molto diffuse
In un Paese peraltro emotivamente coinvolto sul tema dell'occupazione tanto da lasciarsi impressionare dalla promessa elettorale che tutti quanti ricordiamo di un milione di posti di lavoro credo che si comprenda benissimo
La forza di suggestione che può esercitare in assenza di alternative visibili una proposta
Di abbattimento se la reale di gabbie salariali di salario d'ingresso come come che dire che dir si voglia perciò noi che comprendiamo che siamo consapevoli dei dei dei riflessi pericolosi che potrebbe determinare sul versante dei diritti e della coesione del mondo del lavoro
Le cose che denunciava
Poco fa Cremaschi proprio perché noi siamo consapevoli di questo abbiamo il dovere di batterci per un'altra ipotesi anche perché e certamente più efficaci ai fini del raggiungimento dell'obiettivo di dare lavoro e sviluppo al Mezzogiorno
Dare continuità quindi alla nostra azione per determinare lavoro e sviluppo nel Mezzogiorno
Sostenere con convinzioni le proposte che abbiamo elaborato e che sono state oggetto di una risoluzione morta articolare argomentata del direttivo nazionale la CGIL
E fanno un punto centrale della nostra iniziativa non solo ai in ambito locale ma anche a livello nazionale risse reazionarie in rapporto a questa priorità le politiche rivendicativa e non solo della confederazione ma anche delle grandi categorie nazionali
Assumere quindi per parte nostra
E sollecitare il sistema dell'impresa il governo nazionale ad affrontare ad incidere sul paradosso di un Paese che non riesce a fare incontrare domanda e offerta di lavoro in conclusione credo che noi abbiamo il dovere di guardare a questo tema non solo e non tanto sul versante dei diritti e della solidarietà non ma considerarlo invece un aspetto fondamentale della strategia di un sindacato che vuole essere generale
Che vuole mantenere una funzione nazionale e battersi perché da questa fase difficile di transizione del nostro Paese emerga un'Italia più avanzata cioè più unite e
E equilibrata e giusta
Allora adesso la parola Claudio Sabattini segretario della FIOM nazionale dopo di lui Giuseppe Casadio della CISL segretario CGIL Emilia Romagna
Direi in un certo senso in questa conferenza assemblea nazionale della CGIL
Che affronta come del resto ha fatto la relazione positivamente le questioni centrali che oggi noi abbiamo di fronte
Direi che viene
In qualche modo un orientamento da prendere
In qualche modo una valutazione generale che investe l'insieme della politica e della strategia sindacale in Italia
Noi per esempio siamo di fronte a un rompicapo importante
Da un lato
Abbiamo avuto prima le dichiarazioni fatte
Daniele questo ossessivamente quelle di Romiti che in qualche modo
Si distinguevano Daniele anzi le confutavano
Rimane comunque il fatto essenziale nuovo almeno per le valutazioni che noi facciamo
Il fatto essenziale e quello che
Paradossalmente nel momento in cui si arriva alla contrattazione di secondo livello cioè quella gendarme
Le proposte avanzate comunque il confronto fino adesso ha svolto coi padroni a partire dalla FIAT è il fatto
Che non esiste una contrattazione aziendale per noi che si confronti
Con le questioni del lavoro nell'impresa
Siamo cioè di fronte ha una forte richiesta salariale da parte dei lavoratori e delle lavoratrici siamo contemporaneamente di fronte al fatto
Che questa richiesta è stata che salariale viene piegata esclusivamente totalmente ai livelli di redditività dell'impresa
Non importa quindi la qualità
Il tempo della loro ciò che importa
E la redditività dell'impresa e solo dentro la redditività dell'impresa può essere considerata può essere considerato il lavoro e la sua possibile valorizzazione
Voi capite che questo tutto sommato questa logica
Che impone quindi a noi
A tutti noi
Gridò vere specifica Asimo a questa posizione di dovere considerare il lavoro come è un fatto subalterno del resto l'avevamo detto residuale rispettare impresa in questo caso la sua redditività
Significa semplicemente
Limitare il lavoro come forza centrale nell'impresa e nella società
E quindi da questo punto di vista l'intervento che viene fatto le pressioni che noi subiamo
L'impostazione data dalla Federmeccanica dalla Confindustria su questi problemi che in tutti i casi se i soldi ci sono servano per la capitalizzazione delle imprese
Tutto ciò significa ancora una volta in modo molto preciso
E deciso
Che lavoro scompare che ciò che conta nell'impresa e la sua struttura manageriale la sua struttura organizzativa le sue procedure quello che succede poi viene misurato esclusivamente sulla redditività di impresa
Dall'altro lato
Per ciò che riguarda le politiche industriali
E i problemi posti dalle politiche industriali
Non siamo di fronte a un inedito processo di ristrutturazione che interviene nei punti nodali dell'industria italiana quella più avanzata
Che punta apertamente ad un suo ridimensionamento dall'Olivetti fino alla legna
E che punta decisamente attraverso il proprio regno del ridimensionamento ad essere poste sul mercato dei capitali sul mercato finanziario
Come un fatto che per essere risolto
E per essere affrontato l'ha bisogno di un'iniziativa va anche in questo caso di Mediobanca che coordina queste iniziativa per l'Olivetti quindi da questo punto di vista il capitale finanziario diventa dominante per qualsiasi operazione industria
Non c'è cioè più la logica
Della produzione come elemento chiave
Dello sviluppo o dei servizi
No l'elemento chiave la finanza che decide se questo può essere salvato se quest'altro no
E quindi interviene dentro l'impresa dentro il sistema industriale lo taglia lo riduce e comunque lo offre in una pura condizione di finanziarizzazione
Siamo cioè la verifica totale
Del dominio del grande che capitale finanziario che peraltro non necessariamente si concentra come sta facendo
Che si per fare in qualche modo a competere sul mercato europeo mondiale ma anche sul mercato europeo si propone di competere accettando fin da adesso il capitale finanziario italiano alla sua subalternità
A quello tedesco quell'America
Ora di fronte a questi fatti che io così in modo elementare elencato
Di fronte c'è una situazione che in definitiva porterebbe il sindacato ad una collocazione
Del tutto marginale così come marginale considerati lavoro e quindi in definitiva lasciare che ciò avvenga come condizione necessaria di un processo inevitabile dell'Europa
E internazionale
Io credo che di fronte a questi fatti
Noi dobbiamo avere la forza di re interpretare la fase che stiamo attraversando
E guardate non tanto e non solo
Perché questa fase aperta moltissime insidie e difficoltà
Non tanto e non solo perché il governo centrale in Italia oggi
Non ha la forza o non vuole o è d'accordo chi questi processi avvenga non solo e non tanto perché siamo in una situazione per così dire anche eccezionali da un punto di vista politico avendo un governo dei tecnici che però interviene sull'economia reale in modo pesantissimo
Non solo e non tanto perché siamo di fronte a fatti che riguardano i poteri istituzionale dello Stato
Ma siamo di fronte soprattutto è un'esigenza essenziale
Presenziale quella di dire
Che noi dobbiamo diventare a questo punto
Proposta cioè dobbiamo rovesciare il quadro che fino adesso ci è stato presentato rovesciare il quattro
Rovesciare riguarda in questa situazione vuol dire che noi non possiamo essere condotti socialmente
Anno per anno nella discussione di questa o di quella finanziaria
Non possiamo essere condotti anno per anno alla discussione di questo o di quel problema politico sociale che propone il Governo non possiamo S tutti gli anni considerati di fronte ai processi di ristrutturazione che queste imprese questa tavola frontale non possiamo essere cioè sempre e comunque
Soggetti di un confronto che altri propongo
Questo è il nodo dalla questione che altri propongono oggi il Governo domani i gruppi industriali delle telecomunicazioni domani l'altro
Domani in alto la fiato domani dato i grandi gruppi finanziari no questo andando avanti in questo modo in questa logica dovendo quindi essere sempre nella condizione di chi deve essere in grado di rispondere
Io credo che diventerà molto difficile
Dare forza combattività e coesione
Al movimento sindacale italiano
E quindi in virtù di questo fatto e per queste ragioni
Che è un evento sindacare deve a questo punto esso
Porre i problemi che riguardano lo sviluppo
Di questa società
Essere cioè il movimento sindacale apporre a fare le proposte necessarie
Per affrontare i nobili sostanziali facendo per esempio un esempio è impensabile che di fronte a una crisi industriale come noi stiamo vivendo in termini di ristrutturazione che spazia fino in fondo
E comunque che colpisce direttamente quelle poche strutture industriali che esistono nel Mezzogiorno
E che quindi in qualche modo rivale tagliare rivale segmentare offrire sul mercato
Noi di fronte a questo fatto sette benissimo alla tentazione di seguire una logica di restrizione come quotidianamente ci viene chiesto
Non liquideremo ciò che rimane dell'apparato industriale del Mezzogiorno sapendo e ciò che rimane dell'apparato industriale del Mezzogiorno
Sono le forze più qualificate sul piano del lavoro esecutivo sul piano del lavoro professionale sul piano delle ricerche lo sviluppo tecnici sono ancora il cuore che rimane dell'industria nel Mezzogiorno
Ridimensionare liquidare vuol dire in questo modo distruggere esperienze che hanno la loro forza e che affrontavamo la loro forza nella storia industriale del nostro Paese è per questo che noi abbiamo detto
Abbiamo detto non accettiamo alcun licenziamento
A fronte delle proposte di licenziamento perché di questo si tratta
Noi abbiamo detto rivoluzionato l'orario di lavoro anche alle condizioni doverli affrontare le questioni salariale
Ma forte riduzione dell'orario di lavoro manteniamo questa forza e attraverso questa forza attendiamo
A imporre una nuova politica industriale nuovi progetti industriali ma appunto ma il Mezzogiorno che il punto essenziale anche per noi della nostra valutazione dato che anche noi pensiamo e per questo facciamo la Conferenza nazionale sul Mezzogiorno nei prossimi mesi anche noi pensiamo ad essere uno dei centri per la situazione italiana una strategia una strategia
Che voglia puntare seriamente come ha detto giustamente relazione sulle questioni occupazionale
Come fa farlo se non diventa una proposta sociale generale che affronta Sud e nord e quindi da questo punto di vista diventa il punto di riferimento di aggregazione di tutte le esperienze iniziative
E confronti che avvengono nel nostro paese sulla centralità della questione occupazionale
Nostra deve essere la proposta nostre devono essere valutazione nostro il confronto alla ricerca delle controparti private dello stato in grado di promuovere questa iniziativa
Ora per arrivare alle conclusioni che interessano quindi
E quindi per la costruzione di una piattaforma complessiva del movimento sindacale quindi delle confederazioni che affronti questi problemi
Noi ci troviamo di fronte a delle difficoltà evidenti
Nel quadro unitari
E come risponde
Come risponde
Ma la proposta unitaria davvero
Può fondarsi
Sulle politiche che in questo
In questi ultimi dieci anni abbiamo seguito nel bene e nel male
Come continuità di questa politica
Per cui per il segretario generale della Cisal tutto sommato la fine della Prima Repubblica il passaggio dalla seconda sembra essere paradossalmente quello di accertarsi rapidamente di far parte del ceto politico che guiderà la Seconda Repubblica
E far seguire a questa operazione il sindacato stesso come uno dei tanti contenitori del ceto politico per assecondare comunque
O come segretario della guida che ci dice che rincorre le sue possibilità
E scoprendo che la politica diventerà una cosa molto importante si candida a questa politica in Parlamento pensando da lì da quella tribuna
Di esercitare le proprie funzioni
Le proprie funzione sociale ma guardate io credo che la cosa centrale oggi che di più a il movimento sindacale quello di rafforzare in modo in modo determinato la propria autonomia rispetto a qualsiasi parte del sistema politico
Come condizione per la costruzione di una piattaforma in grado di confrontarsi liberamente coerentemente con tutte le parti del sistema politico così come tutte le parti del sistema imprenditoriale ma allora se è così
L'unità sindacale diventa come diceva Cofferati molto bene nella sua relazione diventa un nuovo soggetto sindacale unitaria
Supera quindi da questo punto di vista la storia fin qui condotta
Della CGIL CISL UIL e così come dei metalmeccanici ricostruisse sulla base di un rapporto nuovo diverso
Di potere DiVersi che nascono dei lavoratori e delle lavoratrici ricostruisce la sua fisionomia come sindacato dei lavoratori e delle lavoratrici
Di cui la dimensione democratiche l'elemento coesivo che tiene insieme i lavoratori e lavoratrici quindi punta a diventare un nuovo sindacato unitario il problema non è come si separano CGIL CISL UIL come si uniscono le proprie burocrazie il problema e come si costruisce un sindacato unitario nuovo pluralista questa è la nostra sfida penso che questa sia la sfida della CGIL
Parola Giuseppe Casati segretario ci sia l'Emilia e poi si prepara Guglielmo Epifani vicesegretario generale della CGIL confederale c'era un rischio
Che questo i nostri lavori
Fossero un poco risucchiati c'è seriamente risucchiati
Dall'annuncio del congresso a breve termine
E ci fumassero in una discussione troppo generale
E anche vacante
Fatto bene il segretario mi pare anche gran parte della discussione fin qui svolte invece
Accentrare l'attenzione
Sull'eredità
Che gli anni che abbiamo alle spalle ci consegnano e quindi su questioni più specifiche urgenti non meno importante più specifiche
Il lavoro e la distribuzione del lavoro
Le condizioni della prestazione
Gli strumenti fondamentali di democrazia e di unità
Per la contrattazione
Per dirla in uno slogan il nostro mestiere primordiale
Dire che per fare questo vengono necessariamente in campo questioni generali di grandissimo peso
Aggiornamento d'analisi nuova capacità di Progetto
Dire questo è ovviamente vero
è un po'banale se non andiamo al merito
Il nostro mestiere quello che è chiamato il nostro mestiere
Non è attività riduttiva
E cosa molto seria
Anche se non sempre in grado per le modalità con cui ne discutiamo per la profondità delle questioni
Di riscuotere Tito dei eclatanti sui giornali
Dobbiamo discutere dobbiamo fare di questo stiamo facendo di questi tre giorni un'occasione di linea
Sul nostro mestiere
Certo la situazione di quadro non ci aiuta per le ragioni già più volte detto il dibattito politico è lontano quasi estranea
La finanziaria
Non aiuta finanziaria a cui la critica più forte e più sostanziale che dobbiamo muovere e che non esce dalla logica di cortissimo respiro
Non a caso qualche autorevole commentatore
Chi è attento ai fatti economici nella politica economica scritto nei giorni scorsi
Si potrà fare politica industriale politica economica in questo Paese fra tre o quattro anni non prima in ogni caso prima cioè il completamento del risanamento
Ma anche su questo anche sulle almeno su alcune delle condizioni di quadro
Dicevo questa è un'occasione per noi
Di puntualizzazione di linea sulle cose di questa fase
Anche sulle condizioni di quadro
Molto dipende da noi
Io insisto su questo concetto lo riprenderò anche più avanti parlando gli altri temi
Molto dipende da noi
Perché
Sì mi perdonate credo di poter dire che non va una in una parte almeno di questa discussione o almeno in quella che ho ascoltato prima di questa occasione nei lavori svolti nelle camere del lavoro nella mia regione
Non sempre chiaro questo
Non sempre c'è questo spirito nell'affrontare la discussione anche inusitata di analisi e di linea
Dicevo molto dipende da noi anche sulle questioni di quattro
Sarà banale
Però io credo che trattenni almeno da questo punto di vista di quelli che anche la relazione di Sergio ha ripreso
Devono essere per noi oggetto a questo punto di azione sindacale specifica definita anche nelle sue forme
Dico la questione fiscale
La questione della riforma della di quella l'esigenza di riforme della spesa sanitaria
Le questioni di riordino generale del mercato del lavoro
Ciascuna delle quali pesa enormemente anche sulla contrattazione nella contrattazione possibile
Queste questioni
Devono essere oggetto di vertenza interconfederale
Credo che dobbiamo proporre in questi termini le questioni non solo come esigenze generali da tempo vere ma non adeguatamente o non con adeguate incisività affrontate fin qui proporre CISL UIL assumere questa determinazione in esplicito anche da questa conferenza
Ma per passare all'altro capitolo quello delle politiche industriali di sviluppo rapidi cenni
Anche su questo
Pur nella novità per molti aspetti
Nella portati inusitata delle questioni della riorganizzazione finanziaria capitalistiche produttiva
Io ricorrere a questo ragionamenti
Possiamo incidere
Molto dipende anche qui da noi
Occorre accerto
è stato ripetuto da ultimo con grande lucidità da Claudio una giornata
Capacità di lettura dei grandi processi riorganizzativi
Unico ordinate assolutamente nitide fra di noi
Occorre che perfezioniamo questo lavoro
Ma non basta
C'è un passo della relazione
Di Sergio che io ritengo importante
Quelle in cui si allude quanto meno si apre questo scenario
Anche dal punto di vista delle politiche di sviluppo e quindi delle politiche industriali alla dimensione territoriale della nostra iniziativa
Sì
L'Italia non è divisa in due soltanto nord-sud
Anche dal punto di vista dello stato delle prospettive dello sviluppo è più complessa la questione
Certo queste la prima più evidente contraddizione
E più differenziate
è diversa la fase proprio dal punto di vista di cosa succede nell'economia reale nelle prospettive possibili per esempio tra la mia regione e il Piemonte evidente che è diverso
Non perché da una parte ci siano problemi a legno rivetti FIAT dall'altra non ce ne siano ce ne sono diversi
Politica industriale confederali ITA
Confederali TAR Progetto
Progetto è in questa Italia delle differenze
Certo coordinate generali di interpretazione a livello macro ma territorio
Unificazione partendo dal reale
Federalismo
Quindi contrattazione territoriale anche sulle politiche di sviluppo certo su una linea
Oltre che sul grande campo della riorganizzazione dei servizi che anche esso evoca la contrattazione di secondo livello poi per tutte le questioni degli orari tempio la salute la sanità al territorio ambiente così
La contrattazione territoriale anche per questa dimensione delle questioni
Questo Paese questo società se non è come può essere riunificato da quale politica industriale se non è innanzitutto politica territoriale che porti con sé peraltro anche una nostra idea di Stato per questo messo
Questo elenco di slogan mi scuso per la somma di età anche il termine federalismo
Che c'entra evidentemente
Secondo capitolo di merito di contenuti le condizioni della prestazione secondo biennio secondo livello
Perfezionare pieno rigoroso rispetto del ventitré luglio che bene tutte le cose dette
Non ce l'ho con nessuno capo è capitato a me nei miei lavori di queste settimane l'incontrario situazioni che adesso dico lo dico qui perché è un modo le matite indiretto per indicare un problema
Ma contrattare criticare
Il nostro sistema
Contrattuale attuale il ventitré luglio
Individuarne i punti deboli con eccessiva severità
E contemporaneamente contrattare
Comunque sia qualunque cosa
Se c'è qualcosa
E mistificazione
Io credo che anche sull'assetto del ventitré luglio ci siano siano alcuni comincino ad essere evidenti questioni Dario ordinario e la perfezione
Una più chiara definizione di materie tra la competenza contrattuale confederale quella di categoria
Il tema della contrattazione territoriale per le piccole imprese purché non sia solo Gato dalla contrattazione aziendale
Alcune questioni sollevate da più compagni Paolo Nerozzi Barbieri sulla contrattazione per i pubblici probabilmente Da Rin ripensare
Ma insisto
Molto si può fare adesso più che contemplare i problemi
Sull'arco di temi che vada all'orario individuale di lavoro dalla sua riduzione massiccia l'utilizzo degli impianti all'occupazione
Si può contrattare cose importanti
Riduzioni
In qualche caso non voglio dire che non ci siano problemi diversi in qualche caso succede
Riduzioni individuali a trenta ore inserimento di nuove squadre diversi cicli diversi nastri orari
E questo peraltro è questione che obbliga la ricontrattazione dell'organizzazione del lavoro
Mi è sembrato molto fosco il quadro che ha fatto da questo punto di vista della situazione Mario costine di questa mattina
Ma anche sulla questione dei premi delle politiche salariali
Si può contattare i premi con parametri misti
Premi consolidati
Senza aberrazioni come la presenza si può succede
Facendo battaglia politica anche
Intervenendo anche
Qualcuno mi intende anche bloccando intesa predisposte se contenevano degli degli errori di linea di questo tipo
Il conflitto ragione Alfiero
Ricordiamo vengono a galla
Le questioni
Che erano già nella trattativa del prevendite luglio
Quella idea ci scontriamo da con quella idea
Di struttura contrattuale che vuole imporre Confindustria
Quindi in qualche modo certo dobbiamo attrezzarci in in questo lavoro non è affatto facile
Ci scontriamo con questioni prevedibili rese più acute dalla fase di riorganizzazione
Finanziarie produttive che abbiamo di fronte
Ecco perché questa conferenza importante nel suo sviluppo intero parlo non solo di questi tre giorni ha rimesso in qualche modo in tiro parlo per esperienza che ne ho io l'organizzazione su queste questioni
Poi ci sono altri temi fisco subito
Importanti compiti
Che stiamo affrontando con contraddizioni lo sei due sei contraddizioni anche derivati da accordi nazionali la dico così forse inevitabili ma sbagliati
Il tema della previdenza complementare attenzione molta attenzione credo che non ci siano dovrà fare una discussione qui è una scelta molto meditate e come dire negli organismi a brevissimo termine
Sul mercato del lavoro detto una vertenza interconfederale
Strumenti modalità mi scusi su questo RSU per generalizzare
Legge per la rappresentanza delle da rilanciare
Rinnovo delle deleghe lo spirito
Unitario ma di prospettiva
Con cui proponeva
Queste scelte il segretario nella relazione credo che anche su questi tre punti deliberati di questa Conferenza devono essere del tutto espliciti ricordo
Uno strumento fra altri abbiamo ci è capitato nella nostra regione di verificare anche con un ampio sondaggio d'opinione condotto da un'agenzia specializzata fra i lavoratori fra il lavoro dipendente sui temi dell'unità delle sue condizioni alcune opinioni fondamentale
Badate in in Emilia Romagna fra i lavoratori dipendenti
Mille cinquecento intervista
Di cui la stragrande maggioranza iscritto al sindacato
E comunque non un popolo ostile al sindacato non i macellai di bottega che ci hanno votato contro referendum
Fra questi
Tra questi
La grande maggioranza ha chiesto
Il rinnovo periodico delle deleghe
In una regione nella quale unica in Italia referendum quando la cosa si è caricata di battaglia politica generale uniche in Italia la richiesta di
Il il a quelle ferendo Marrazzo il no eppure fra la nostra gente in una serie invece di confronto di merito con noi la grande maggioranza di quelli non ostili al sindacato cadetto verifica periodica
è la soluzione più giusta
Credo che dobbiamo tenerne conto credo che noi dobbiamo fare con questo spirito ma senza incertezze le nostre scelte anche su questi ultimi punti e oggi qui domani codificato nei nostri deliberati
La parola Guglielmo Epifani e poi si prepara Paolo Brutti
La nostra discussione
Entrata nel vivo
Direi con una franchezza
E con una profondità di analisi e di proposte
Che credo farà lezione che il senso di questa nostra Assemblea
E soprattutto del lavoro che abbiamo di fronte al nord
E come se la nostra organizzazione al movimento sindacale italiano avesse vissuto un anno per molti versi straordinario
Irripetibile ma anche un posso speso sopra la realtà e sopra processi
Le pensioni la lotta
La straordinaria mobilitazione l'attenzione dei nostri quadri dei nostri militanti
Sottoposti nell'anno che abbiamo alle spalle ha un lavoro di grandissima difficoltà e di grandissima generosità
Ci consegnano un risultato importante ma soprattutto l'esigenza di guardare avanti
Questa nostra Assemblea sta quindi tra questo anno
Questi risultati e i problemi che abbiamo di fronte al nord sui quali per quanto ci riguarda sarà poi il congresso la sede a definire compiutamente
Che le scelte e i percorsi
E però un appuntamento importante quello di oggi anche per il modo con il quale è stato preparato
Per essere riusciti a coinvolgere centinaia di quadri di delegati
Attorno ai nostri obiettivi al senso della politica rivendicativa delle sue difficoltà del suo futuro
La relazione risponde
La relazione di Sergio a un problema che avevamo aperto
E che non avevamo risolto
Qual era l'asse qual era la scelta quale la strategia
In grado di collegare
L'azione sul risanamento dei conti pubblici e la politica rivendicativa
Quale scelte in grado di collocare collegare la difesa e la riforma dello Stato sociale
E la prospettiva del paese
Sergio ha parlato del lavoro dello sviluppo dell'occupazione dei diritti del mondo del lavoro della formazione del mondo del lavoro
Come obiettivo strategico di fondo non transitorio e non temporanea
Ha parlato se non ricordo male di un confronto che abbia le caratteristiche di una vertenza
Anch'io credo e condivido che dobbiamo ripartire da qui
Ripartire da qui vuol dire non solo misurarsi con un progetto che metta assieme
Tutti quegli elementi di strategia che abbiamo composto in questi anni di lavoro
Ma soprattutto fare i conti con la realtà con le sue contraddizioni e con le sue difficoltà
Girando nelle assemblee la prima di queste difficoltà appare agli occhi
E ne abbiamo parlato poco anche tra di noi
Noi corriamo un grave rischio
Il rischio che l'oggettività dei processi duali istrici di trasformazione produttiva e di crisi di intere aree ci consegnino linguaggi sensibilità culture diverse tra le diverse realtà del Paese e tra le diverse persone del nostro mondo
Le stesse parole non significano lo stesso concetto in una zona depressa magari del Mezzogiorno in un'area sviluppata del nord non è vero che lavoro qualità del lavoro lavoro i diritti hanno oggi la stessa percezione o possono essere percepiti esattamente allo stesso modo
Da chi vive realtà così diverse per cui può misurarsi in un punto con il problema della qualità del suo lavoro e in un altro punto come ci ricordava giustamente più di un intervento corriamo il rischio che si possa accettare anche un lavoro senza diritto
Un lavoro senza un salario equo pur di affermare un principio fondamentale di bisogno e di individuazione
Corriamo cioè per questa strada
Il rischio di a vere
La frantumazione Ila corporativi d'azione estrema per un sindacato quella che mette in discussione idea e la nozione elementare del lavoro e dei suoi diritti e dunque un grido di allarme queste ma anche un'esigenza di recuperare di ripartire di ricominciare
Ricominciare recuperare facendo i conti con la vischiosità di queste sensibilità di queste situazioni e di questi processi
Per questo io penso che dobbiamo mettere a fondo la nostra idea di vertenza sul lavoro e sull'occupazione sullo sviluppo e sulla formazione sui diritti negati e sui diritti da riaffermare
E non dobbiamo farlo in maniera transitoria
Perché dobbiamo ricostruire un progetto che valga con questo governo e con quello che verrà
Che valga con questo presidente della Confindustria e con quello che verrà
Che valga con questi amministratori locali e con quelli che verranno che sia in grado cioè di segnare una stagione non effimera del nostro lavoro e del nostro impegno
Non a caso ho parlato di governo di enti locali di sistema dell'impresa perché non ci può essere vertenza o confronto che assuma uno di questi interlocutori e scarichi gli altri
Non vi può essere la solita rincorsa al centro di un governo chiamato quale che esso sia risolvere a farsi carico delle intere contraddizioni degli altri
Non possono esserci amministratori specie regionali che fuggono dalle proprie responsabilità specie in molte regioni del Mezzogiorno
E non vi può essere da parte del sistema delle imprese
Per conto nostro una fuga e uno confronto sulla cultura della trasformazione e della politica economica
Non partiamo però da zero
Abbiamo in corso previste manifestazioni e scioperi nel Mezzogiorno
A partire dall'area di Caserta una delle più toccate dalla crisi
Da Catania dove si son persi trenta mila posti di lavoro in quattro anni
Lo sciopero generale della Sicilia
Se è un primo senso alla proposta della relazione
E che non possiamo lasciare isolati queste strutture e questi compagni
Perché attorno a questi progetti di iniziativa si gioca la possibilità di unificare il fronte e di dare gambe alla nostra strategia
Un progetto che definisca quello che si può far subito con il governo
Dove abbiamo dei tavoli aperti e dei confronti che aspettano
Penso all'accelerazione delle procedure distesa gli impegni del ministro del Bilancio penso su un altro versante a stringere alla presidenza del Consiglio le responsabilità
Dei grandi enti in grado di operare estese volume d'investimento in tutte le reti e infrastrutture a partire dall'Opera da fare nelle aree depresse del Mezzogiorno
Per arrivare alla verifica degli accordi di programma dei patti territoriali che se non vengono rispettati non consentono alle nostre strutture e ai lavoratori di quelle aree
Di poter vedere realizzato il rapporto tra la propria condizione di crisi di disoccupazione o di mobilità e la prospettiva di un lavoro e di una attività
Progetto che sia sia autonomo come molti compagni da tempo chiedono che segni cioè l'autonomia progettuale della nostra organizzazione e del movimento sindacale
Chiedo soltanto che questa autonomia non sia anche un'autonomia dalla realtà
Chiedo che questo progetto faccia i conti con la complessità dei processi
Non fugga o insegue delle scorciatoie alla durezza della strada del risanamento finanziario del Paese e del bisogno di tenere assieme la strada del risanamento e la strada dello sviluppo
Possiamo anche farlo
Possiamo anche metterci alle spalle l'esigenza di contemperare questi due bisogni fondamentali di fronte al Paese
Ma a quel punto dobbiamo sapere
Che è quello che teniamo fuori dalla porta ci rientra dalla finestra e che se non siamo in grado d'ogni coniugare una risposta i due problemi allora tra i più dure risposte e altri più dure repliche verranno
Scadranno a partire dal novantasei
Una serie di agevolazioni sul costo del lavoro del Mezzogiorno
Noi dobbiamo essere in grado ora subito
Di dare una risposta di aprire un fronte di chiedere a Parlamento e governo di affrontare per tempo questo problema
Perché come noto questo problema può avere due soluzioni una quella che dice la Confindustria costo del lavoro aumenta riduciamo i salari e per questa strada il costo del lavoro
L'altra soluzione operare per tempo a partire dal Mezzogiorno dalla rete presse
Quel lavoro di fiscalizzazione degli oneri impropri che gravano sul costo del lavoro e consentire per questa strada un mantenimento inalterato dei rapporti di costo rispetto alla situazione di oggi
Se alle difficoltà di mancanza di infrastrutturazione
Di situazione difficile delle aree del Mezzogiorno aggiungiamo gli incrementi di costo dobbiamo sapere che non soltanto sarà più difficile investire
Ma diventerà anche il più difficile mantenere qualificare il sviluppare quelle poche aziende produttive in grado di resistere in questa difficile situazione di mercato
La seconda condizione perché questo progetto viva e che viva nella contrattazione
Non ci può essere scissione tra gli obiettivi di politica economica e quello che rivendichiamo
Non ci può essere in coerenza
Non vi può essere una scelta rivendicativa tutta su altre questioni è una battaglia generale per il lavoro che come abbiamo corso il rischio di fare molte volte a quel punto finisce per essere sterile
Solo una sede di confronto senza gambe
Ed è per questo allora
Che fermo restando l'attuazione puntuale di tutti gli impegni del ventitré luglio io credo che sia fondamentale la sfida che si gioca a livello di contrattazione aziendale e territoriale
Qui hanno già detto in molti molti compagni segnalando i pericoli di un modello di subordinazione di contrattazione aziendale
Verso
La redditività di impresa
E viceversa dell'esigenza di mettere in campo un governo dei processi di contrattazione che parta dalle condizioni dall'organizzazione del lavoro dal regime sistema e modulazione degli orari fino arrivare le questioni della sicurezza e dei diritti
Io prego solo coi compagni
Che giustamente ci ricordano
Del fatto che se dovessimo perdere questa battaglia nei luoghi di lavoro verrebbe messa in discussione la forza del sindacato
La sua democrazia e dico io anche la difesa dei due livelli di contrattazione che si gioca e si vince in azienda
Nella qualità del lavoro che facciamo
Di non dare per scontato
Che questa è una battaglia persa
Perché nelle esperienze fatte in quelle che si profilano convivono è vero assieme i due modelli
Dove subiamo dove perdiamo dove si scambia più salario anche molto in cambio di flessibilità sugli orari e sulla prestazione talvolta senza e contro il sindacato
Ma abbiamo per fortuna anche settori anche are
In cui viceversa riusciamo a temere riusciamo a passare riusciamo a riprendere i fili di una contrattazione che faccia dell'intervento sull'organizzazione del lavoro e sulla prestazione il fulcro la forza
Della nostra azione e della nostra politica rivendicativa
E d'altra parte abbiamo alle spalle sei anni duri
La più grave crisi industriale che ha costretto nei posti di lavoro difensiva che ci ha costretto a difendere organici a non contrattare
Il blocco di un periodo di contrattazione aziendale
In molte aziende da cinque sei anni non si esprimeva non si esprime un potere rivendicativo per questo io dico che dobbiamo misurare con grande attenzione i risultati perché partiamo da una situazione difficile alle spalle
E per questo dico che dovremmo misurare risultati sapendo che stiamo ripartendo che stiamo riconquistando dei poteri degli spazi
Per questo necessario
Non pensare
Che se di fronte a noi vi sono altri disegni degli altri disegni vi sono questi sono necessariamente portati avvince
Noi abbiamo e vero
Ha avuto e abbiamo con la Confindustria problemi di grandissima difficoltà e di grandissimo spessore
La Confindustria ha rotto con noi col sindacato tre volte negli ultimi quattro mesi sulle pensioni in maniera plateale
Dopo avere prima ha detto che la difesa dei trentacinque anni era un problema importante per le aziende
Per l'uscita contemporaneamente a giudicare questa riforma così poco incisiva e così poco capace di risanare i conti delle pensioni pubbliche che non valeva la pena di farlo
Ha rotto con noi sulla proposta delle gabbie salariali
Dichiaro che questa la rottura più difficile più dura
Perché ha rotto con noi su una idea e sulla cultura di sviluppo
Che è esattamente il contrario di quello assieme che convenimmo nell'accordo del ventitré luglio e ha rotto con nomi sulla Finanziaria
Quando come ci ha spiegato Agnelli
Una finanziaria per essere equa deve scontentare tutti e siccome questa scontenta di più gli industriali non equa e non va bene
Dimenticandosi quanto il sindacato ha fatto
Sia con la manovra di marzo che ha finito per penalizzare i consumi
Sia con la riforma delle pensioni per dare il suo contributo alla strada del risanamento e il suo contributo alla strada della possibilità di mantenere assieme via di risanamento e obiettivi di occupazione
C'è dentro la Confindustria in molte aziende in molti settori
Un'idea della corporativi già azioni della confuta erano in relazioni sindacali non inteso neanche nel senso nobile corporativi d'azione come senso di appartenenza al settore o all'azienda
Marcora pura tipizzazione come ricerca individuale come adattamento individuale alla soluzione dei propri bisogni dei propri diritti e dei propri interessa
E poi
Dobbiamo sapere
Cioè per fortuna anche qui quella che può apparire una scelta di campo come è stata definita negli interventi epocale definitiva può non essere così
Perché le contraddizioni non operano solo al nostro segno le contraddizione operano anche sul versante dell'impresa e del rapporto tra impresa e mercato e nel rapporto tra mercato e funzioni pubbliche è stato o sovranazionali che siano prendiamo Super Gemina
Prendiamo questa questione
Che cos'è
Se non la contraddizione che scoppia
Tra un'esigenza di a vere un sistema finanziario più forte
Se non l'esigenza di venir incontro al problema storico cronico delle nostre imprese la sottocapitalizzazione finanziaria e una risposta che invece è vecchia
Perché il vecchio il rapporto di intreccio che vive fra problemi finanziari le grandi famiglie nella soluzione dei problemi industriali
Oggi super Gemma scoppia e dimostra le sue contraddizioni
E questo la dice lunga sul fatto che da solo il nostro sistema di capitalismo industriale di capitalismo finanziario
Può tranquillamente non risolvere i suoi problemi
Quando inizia
La crisi di Super Gemina e la crisi della Rizzoli che trascina la Gemina e il progetto di fusione
Se non quando la figlia intervenendo in Gemina intervenendo con Rizzoli scarica sulla Rizzoli delle partecipazioni editoriali che perdevano
Manda via il vecchio management
Carlo Callieri l'attuale vicepresidente di Confindustria e sceglie un management di più basso profilo
La Rizzoli che era risanata perde otto cento miliardi in cinque anni e questo trascina la finanziaria
Ecco perché dico che anche su questo versante non dobbiamo pensare o dare per scontato
Che le scelte le convenienze il sistema della logica dei conglomerati ed era grande impresa italiana può risolvere i suoi problemi al di fuori di un'azione regolatrice del ruolo pubblico
è stata
Penso per ultimo
Che noi possiamo reggere questo progetto la sua autonomia
Possiamo in qualche misura esprimere una capacità di resistere di offendere di fronte di sogni che ci vogliono mettere all'angolo
Se li facciamo i conti e affrontiamo il problema dell'unità
Io non riesco a capire
Come questa riflessione che mi angustia che mi angoscia
Di come possiamo tenere questo profilo alto sul lavoro sull'occupazione
Come possiamo evitare di giocare di rimessa nei confronti dell'azione della Confindustria come possiamo pensare di vincere a livello aziendale a livello di rinnovo del contratto biennale via sul riallineamento del biennio passate contemporaneamente
Scontare di fronte a noi una difficoltà forte
Da parte della CISL o della UIL come facciamo oggi oggi i conti con questa situazione
Come mettiamo insieme la costruzione di questo progetto qui e subito domani se vogliamo aprire col con con il governo questo confronto e contemporaneamente scontare su questo su quel punto importante o con la CISL o con lui lo con tutte e due
Una messa in discussione di principi e di scelte che sembravano esserci comuni anch'io penso
Che per quello che ci riguarda noi dobbiamo tenere il profilo alto dalle nostre scelte delle nostre convinzioni
Penso che davvero abbiamo ragione penso che davvero referendum il suo esito è stato netto dalla CISL e dalla UIL male e hanno sbagliato prima durante hanno sbagliato dopo
Che non possiamo difenderci dobbiamo mettere in campo un'idea un progetto di rinnovamento
E non riesco a capire perché se sulle tele che proponiamo a chi gli altri
Un cammino graduale di percorso comune ci viene detto Dino e se poi lo facciamo ci viene detto che allora anche loro saranno costretti a farlo e farlo contro di noi non riesco a capirla questa logica perché non cioè così come non riesco su un altro versante a capire perché
Se noi diciamo che la legge Smuraglia per essere precisi possiamo metterla da parte anche se era in gran parte frutto di un nostro consenso per mettersi a disposizione di un'iniziativa unitaria
Che recuperi il bisogno di una legge una certezza fondamentale
Entro la quale esprime esercitare l'azione di democrazia sindacale anche questo non viene giudicato positivo e non riesco a capire perché se chiediamo agli altri se c'è una vertenza che ci vede divisi fermiamo la subito non dopo
Quando i problemi son più difficili da recuperare
Anche su questo ci viene detto Dino
E come può oggi Larizza dirci
Io ho fatto una proposta sull'incompatibilità
Che ha una sola grande obiezione quella che attraverso quella strada si contraddice l'unità sindacale
Ma è evidente che è così
Se ogni confederazione sindacale insegue il proprio progetto politico attorno al proprio progetto politico non si costruisce nell'unità di CGIL CISL UIL ne è un sindacato unitario rinnovato e democratico
Ma se questa è la situazione
Se queste sono le caratteristiche le difficoltà del percorso non va bene un patto mi
Perché impatto minimo esattamente quello che ci voleva proporre Larizza sei mesi fa ed esattamente quello che non ha funzionato fino a oggi
Col patto minimo non temiamo nulla
Ne è un'unità d'azione mia unità rivendicativa e insieme abdichiamo al Progetto abdichiamo all'esigenza di tenerlo alto questo progetto e questa bandiera del rinnovamento democratico e unitario del sindacalismo italiano
La CGIL lo deve far proprio non possiamo più avere tentennamenti di fronte alle difficoltà questo deve essere il nostro impegno la nostra funzione
Come l'autonomia
L'unità non si conquista e non si perde mai definitivamente ce lo ricordavano i nostri grandi padri
Va riconquistato ogni volta va incalzata ogni volta e solo in questo modo tenendo in piedi l'unità e la sua prospettiva possiamo anche valorizzare le nostre storie le nostre culture i nostri pluralista
Chiusi noi stessi chiusi negli stessi perderemmo quanto di meglio e quanto di più prezioso ci ha consentito fino a oggi di svolge la nostra funzione il nostro lavoro
Allora adesso la parola Paolo Brutti io vi leggerei l'elenco che mi residua dei compagni era compagni che sono iscritti in modo tale che tutti vi siate informati non ci sia questo
Spiacevole per me e pellegrinaggi alla presidenza perché i margini che io sono pari a zero
Paolo Brutti dopo Paolo Brutti Francesco Pio dopo Bruno Trentin
Dopo Stefano Mele dopo Cinzia Carotti poi Agostino Megale poi Domenico Chiarini poi Gianfranco Benzi Paolo Cagna
Gianni Nieddu Maurizio Poletto e Patrizia Pierattini questo è l'elenco che io ho per quanto riguarda la sessione che dobbiamo svolgere questa sera ovviamente il tempo sarà un po'deciso anche dalla durata degli interventi vi dico anche che chi ha lasciato la Polo targata romana cinquantanove ottanta novelle la Lancia Thema targata Cosenza cinquantadue quarantotto anta sette
E la Golf targata Benevento ventisei ventuno trentacinque o la spostavo gliela spostano col carro attrezzi che è molto peggio
La parola Paolo Brutti
Sì ok compagne e compagni non
Non riesco non voglio
In questo intervento alla conferenza
Separarmi
Dalla realtà che vivo quotidianamente
E dai problemi molto acuti e difficili
Complesse
Che dobbiamo affrontare in quel territorio che sembra sia stato abbandonato dalla ragione dalla legge
Che è costituito dal mondo dal mondo dei nostri dei nostri trasporti
Forse l'angolo visuale dal quale intervengo sarà limitato per questo forse le conclusioni a cui arrivo
Generali
Per alcuni compagni alcune compagne non potranno essere considerate condivisibili
Però credetemi queste alla esperienza che compio
E credo che ciascuno di noi abbia bisogno in questi appuntamenti collettivi
Di avere risposte per il proprio lavoro
Allora
Vivo una crisi nel settore trasporti tremenda
Crisi della finanza pubblica crisi dei monopoli dei trasporti
Ma per noi che lavoriamo lire per i lavoratori dei trasporti questa crisi
è crisi di occupazione
E crisi di reddito
è crisi dell'idea della lotta e crisi della possibilità di scioperare in modo ordinato
Si affermano azioni di vero e proprio cannibalismo sociale
Quando quelli che restano occupati
Si nutrono dei risultati contrattuali a spese di quelli che perdono l'occupazione
Quando in molti comparti
Contro il salario cibi ci viene richiesto di rimettere in discussione i diritti
Contro l'occupazione
Ci viene richiesto di mettere in discussione i diritti
Né gli autoferrotranvieri
Nelle grandi città del Nord
Ci si presentano prospettive nelle quali ci si dice
I lavoratori sono i due categorie
I lavoratori che hanno già un'occupazione e un reddito i cosiddetti lavoratori della Prima Repubblica esile mantengono
Quelli che ci servono quelli che servono per lo sviluppo dei servizi essi dovranno rinunciare
Per entrare nel circuito dell'occupazione
Ha gli stessi diritti ai stessi agli stessi trattamenti economici
Che hanno gli altri lavoratori due regimi contrattuale ci viene detto due condizioni retributive due condizioni normative
E questo ci viene ripetuto nel Mezzogiorno
Di fronte alle prospettive di ampliamento dell'occupazione in alcune aree del Sud anche molto importanti
Ovunque in sostanza sentiamo un attacco che è un attacco alle condizioni dell'occupazione alle condizioni del reddito alle condizioni dei diritti è difficile
è difficile in questa situazione
Promuovere le idee del sindacato dei diritti e della solidarietà
Quello che ci colpisce però
Che colpisce i lavoratori di questi comparti
E che questa crisi dell'occupazione dei redditi pensate che nel solo settore dei trasporti l'anno scorso
Abbiamo perduto venticinque mila occupati
Centocinquanta mila occupati in un quadriennio sono a rischio trenta mila posti di lavoro nel mille novecentonovantasei
Queste sono le condizioni entro le quali poi si subisce quell'attacco al reddito che l'attacco ai diritti di cui ho parlato
Bene i lavoratori di questi comparti sanno
Chi è in atto
Un processo di ristrutturazione grida guidato dalle grandi in prese
Che avrà ulteriori effetti distruttivi sull'occupazione sul reddito se non si afferma una politica economica complessiva volta Allo sviluppo
E quando allora cerchiamo nella legge finanziaria
Presentato dal governo Dini
Le condizione di questa prospettiva di sviluppo
Quando ricerchiamo nelle misure di politica economica qualche cosa che possa far guardare al futuro
Senza i rischi tremendi per i diritti la occupazione e il reddito
Senza le rivolte dei lavoratori contro i lavoratori e dei lavoratori contro i cittadini noi non troviamo traccia di questa impostazione
E il nostro giudizio
Per questa via di ragionamento
Osservando le condizioni concrete nelle quali vivono e la e lavorano
Gli uomini e le donne dei trasporti il nostro giudizio su questa legge finanziaria e su questa politica economica non può essere un giudizio né positivo Nenè un Thrale
Non possiamo cioè affermare che c'è qualche cosa di positivo e c'è qualche cosa di negativo luci e ombre
Io capisco
Perché tanta cautela
Mi rendo conto che abbiamo subito una dura lezione
Mi rendo conto che è difficile oggi valutare un Governo se non guardando ai tentativi di colpire da parte del governo delle sue politiche direttamente
Il reddito i servizi lo stato sociale
Ma io sono di un'altra scuola
Resto dell'idea che le politiche dei governi si debbano misurare anche per gli effetti di politica economica complessiva
Sulle condizioni generali dello sviluppo dell'occupazione del reddito di un Paese
Certo
Concordo con quello che dice Sergio nella sua relazione
Questo governo sul terreno di un colpo diretto
Agli interessi materiali dei lavoratori gli alle condizioni e lo stato sociale è più moderato del suo predecessore
Ma la sua scelta di politica economica resta una scelta tutta volta ad assecondare i processi di ristrutturazione spontanei in atto
Resta una scelta al termine della quale gli è soltanto un obiettivo di stabilizzazione finanziaria
E gli stessi strumenti
Con cui questo governo persegue gli obiettivi di stabilizzazione finanziaria
Non possono essere considerati né un modello di efficacia né un modello di equità basta a vere attenzione per le politiche fiscali che sono messe in campo e pure una volta non molto tempo fa
Agivamo con altra determinazione
Di fronte alle politiche economiche e alle leggi finanziarie che avevano la tendenza a lasciare correre l'ordine naturale delle cose
Aveva un'altra idea
Del nostro intervento sui grandi processi di politica economica avevamo un'altra idea di come il movimento dei lavoratori potesse contribuire a far procedere una riforma della politica economica volta a realizzare obiettivi di occupazione e di reddito complessivo
Oggi mi sembra che non ci siamo su questo punto
Che siamo scesi in basso da quella da quegli obiettivi principali
Io non incolpò di questo i nuovi strumenti la concertazione
Gli atteggiamenti di dialogo che abbiamo assunto verso i governi e verso questo governo in particolare
Sento però che anche questi metodi che non sempre mi convincono perché voi sapete nel nostro mondo anche il metodo anche il modo è sostanza
Questi metodi talvolta nascondono una debolezza della nostra proposta una debolezza del nostro obiettivo troppo spesso non si capisce che cosa realmente noi vogliamo strappare in una vertenza con il governo
Sergio nella sua relazione usa questa parola è arrivato il momento
Per le questioni dell'occupazione per le questioni del Mezzogiorno per le questioni dei diritti di aprire una vertenza sulla politica economica del governo io così voglio leggere la sua relazione
Una indicazione che è un'indicazione di obiettivi di modifica delle proposte di politica economica e anche perché no
Perché no anche una proposta per scendere sul terreno degli atti e delle iniziativa del sindacato
Ma dal mio punto di vista e concludo vedo anche un'altra cosa
Vedo che dietro quei fatti di cui ho parlato
Quelle cose a volte drammatica nel rapporto tra noi i cittadini lavoratori
Nell'emergere di potenti
Conflitti per la rappresentanza
Nell'emergere di potenti spinte corporative
Nel gioco e nella seconda mento che anche questo governo ha fatto delle formazioni sindacali portatrici di queste impostazioni corporative penso al rapporto con i piloti
Penso al rapporto con i controllori del volo
Tutto mediato in un rapporto quasi clandestino con il governo fino all'esplosione che conosciamo
Bene
Dietro questi processi
Dietro l'emergere di queste spinte di queste difficoltà
C'è Sempre agitato agitata la presenza delle confederazioni
Noi non siamo
Fo
I gruppi più riottosi e più corporativi
Sindacati residui di un periodo politico nei quali facce nel quale facevano tutt'uno con le aziende
Figli
Dell'epoca del consociativismo nei grandi monopoli pubblici essi non abbandonano questa posizione di forza di privilegio
Essi non scendono da quelle condizioni di commistione con le grandi imprese pubbliche dentro le quali hanno fatto le loro fortune e la loro organizzazione
Non hanno la forza di trarre le conclusioni
Del nuovo corso delle relazioni sindacali e delle nuove impostazioni
Proclamano il ventitré di luglio
E poi costruiscono piattaforme estinguono accordi separati
Come quello dei controllori del volo che danno nel biennio novantaquattro novantacinque a questi pubblici dipendenti un incremento globale di retribuzioni pari al diciannove per cento
E poi agiscono con lo sciopero bianco quando il governo riduce l'incremento biennale dal diciannove per cento al nove e ottengono stamattina
Una cresceva le loro retribuzioni pari al quattordici per cento
E corteggiano i piloti
Mai non firmiamo questa corda
A differenza di quello che sta scritto è non lo firmiamo neanche nello spirito
Ma lo chiamiamo nella sostanza è non lo firmiamo neanche la lo spirito come dice un'agenzia restiamo fermamente contraria a questa impostazione
Ma allora
Vedendo le cose da questo punto di vista vedendo il suo il soffiare sul fuoco sul corporativismo il farà brandelli delle linee sindacali
Lo scegliere sembra è la parte dell'azienda l'essere tutt'uno con la controparte la perdita di autonomia verticale io osservo le ferrovie in Alitalia
A mia domanda a domanda che rivolgo ai compagni e le compagne
E quanta strada
Possiamo fare insieme
E in ogni caso
Di quanta lotta e di quanta decisione
E di quanta solidarietà dell'intera Confederazione dobbiamo essere circondati per compiere questo percorso
Ma voglio però anche da questo mio punto di vista parziale
Arrivare o tentare di arrivare ad una conclusione più generale
Io ho la sensazione
Che al centro della questione unitaria di questa stagione
Vi sia il problema
Di dotare il sindacato italiano o in tutte le sue connotazioni sindacato confederale non confederale
Dotarlo di uno strumento attraverso il quale esso riesca a diventare il protagonista della contrattazione contro la rottura delle relazioni sindacali la frantumazione dei rapporti la individualizzazione delle dei rapporti di lavoro
Questo io ritengo dobbiamo mettere al centro la nascita di un nuovo strumento unitario della contrattazione che sia il soggetto unificante della contrattazione e dentro il quale noi possiamo fare la nostra parte
Vincere se possiamo essere sconfitti quando è necessario possibile mai in democrazia
Lasciando la parola
Al giudizio dei lavoratori al suffragio
Oggi non è così
Oggi non è così e concludo
Oggi la situazione è che ciascuno si fa la legge perse e se tu sei d'accordo bene
Oppure presento la mia piattaforma mi faccio la mia contrattazione faccio il mio accordo separato e questo vale per i compagni della UIL degli amici della CISL ma vale anche per i sindacati dei piloti vale per i sindacati dei macchinisti vale per i sindacati autonomi che nascono qua e là
Nel mondo dei trasporti
E allora avanzo qui la proposta
Di riflettere
Sulla necessità di creare in un grande sforzo unitario e progettuale dei sindacati confederali il nuovo strumento unitario della contrattazione uno strumento che si fondi sulle rappresentanze sindacali unitarie certamente che le difenda LA estenda macché sappiamo uscire dai luoghi di lavoro
Portare la democrazia sindacale e il sindacato fondato sul suffragio un passo fuori dai luoghi di lavoro certo non potremo fare questo
Abbandonandolo al suo destino naturale nei luoghi di lavoro per questo intransigente deve essere a nostra difesa dell'esperienza delle rappresentanze sindacali unitarie
Ma là dove senza
E concludo
Ci pongono il problema di conoscersi
Di confrontarsi
Dico ordinare anzi di partecipare insieme a noi e alle vertenze di più grande livello
Di uscire dal singolo luogo di lavoro e di imprimere un segno alla contrattazione complessiva
Noi dobbiamo aprirci a questa prospettiva se no sereno costringiamo questi nuovi soggetti ad un ruolo di supplenza
In un ghetto nel quale essi asfissie Aranno mentre altrimenti noi daremo il via all'apertura di un processo di rinnovamento anche dei quadri e dei gruppi dirigenti
E così facendo è mia opinione che porteremo un contributo fondamentale alla costruzione di un nuovo soggetto sindacale unitaria
Grazie Paolo la fa ora a Francesco Pio segretario dello Spina azionare le e dopo Bruno Trentin
Cari compagni parlando e decidendo di contrattazione in questa Assemblea
Io credo che tutto possiamo fare tranne che assumere decisioni che siano scollegate da un'analisi finalmente stabile finalmente impegnativa sullo scenario di crisi economica e sociale che attraversa il paese
Io non farò discorsi sulla questione sulla crisi del fordismo la relazione ne ha fatto implicitamente
Cenno e ampio è stato il vero e diffuso il ricorso a questa questione del dibattito
Penso insomma che la materia sia metabolizzata dal complesso all'organizzazione
Vorrei tuttavia attirare l'attenzione dell'Assemblea
Sul fatto che il decorso della crisi fordista da quando ne parlammo nella Conferenza di programma a Chianciano
Si muove in concomitanza interferenza con una profonda crisi sociale su cui dobbiamo io credo ragionare
La caratteristica della crisi sociale che attraversiamo è riassumibile con qualche schematismo in una parola
Corporativi Zazie ore
Ovvero Provenzano reazione irrobustimento dei sistemi di rappresentanza chiusi chiusi a riccio sulla difesa di interessi varate compagni non si tratta dei soliti avallamenti di fattori solo solidaristici
Quegli avvallamenti che si registrano sempre nei club nei cicli di crisi si tratta piuttosto di configurazioni e di comportamenti patologici
Per lo meno per chi come noi persi persegue fini di democrazia solidale di unità sindacale
Guardate compagni non sottovalutate gli atteggiamenti di rivolta fiscale che ci vengono da alcuni settori degli autonomi
E non non sottovalutati alcuni fenomeni di ribellismo di carattere sindacale come quelli che c'ha appena illustrato Paolo Brutti
Io son convinto che siano in campo due fattori ben chiari ben identificabili che irrigidiscono questo schema il primo è questo
La crisi fiscale e finanziaria dello Stato è arrivata all'ottava ormai a un punto di non ritorno
Ci sono soggetti all'interno di questo Paese soggetti rappresentativi che capiscono che alle viste un salto di fase sono dominati dall'incertezza dello scenario che verrà uno scenario che in definitiva potrebbe o mettere a repentaglio degli interessi enormi e stratificato
Per esempio non sanno costoro
Chi è come e in qual modo il vecchio il tacito compromesso fiscale
Che aveva già garantito ogni anno flussi di evasione di centinaia di migliaia mi di migliaia di miliardi all'anno non sanno se questo tacito accordò se questo tacito compromesso
Potrà proseguire trasformarsi perché noi in un patto saldato da una collezione magari di carattere elettorale
Oppure se nel salto dissonanze tutto ciò sarà destinato a estinguersi mettendo in crisi un modello di sviluppo che sin qui ha incorporato Processi enormi di economie regolare
E penso all'evasione o penso fenomeni mafiosi e criminale
Ma al di là dell'evasione
E della crisi del sistema fiscale e finanziario il secondo punto del distorsione riguarda la crisi del ruolo del sistema politico
Certi la politica dovrebbe
Sa per generare progetti
La politica avrebbe l'incarico di generare veri e più e propri piani regolatori per la società che auspica che propone all'elettorato
Progetti capaci di incanalare il consenso che mettano in condizione il cittadino di fare scelte di prospettiva
Strappandolo alla ossessione dalla difesa egoistiche oppure alla prospettiva di una fuga disperata dalla realtà
Ma così non è cari compagni l'ambito politico non sembra lo stato delle cose per le difficoltà che tutti conosciamo
Di progettare alto nel risultato e che le corporazioni e gli interessi si confrontano in un arena selvaggia
Si innescano senza alcuna mediazione possibile nel sistema decisionale nel ruolo dalla politica
E sugli spalti sta bivaccando una platea di cittadinanza dominata dall'incertezza quando non colpita dalla povertà o della marginazione
Questa platea deprivata di un progetto nel quale potesse riconoscere oggi vive nell'incertezza e non disdegna neanche l'idea di investire l'ultimo dei diritti che avesse rimasto e cioè il diritto di voto all'insegna di un Progetto di elemosine e di un'offerta di elemosine di assistenza che viene dalla destra
Quindi cari compagni sulla partita economica e su quella delle riforme sociali e il sindacato della società leader della solidarietà e dei diritti non può parere nostro mancare
è bagarre e badate non si tratta di un'assurda pretesa di supplenza
Al ruolo dalla politica si tratta dalla necessità di un contributo ineliminabili a difesa dei diritti del lavoro in primo luogo perché allo stato delle cose un sindacato debole nella società
E destinato alla alla debolezza nella stanza rappresentanza degli interessi che sorgono dal mondo del lavoro
E mi spiego
Vedete il fordismo declina tra strappi e intermittenze ma il fordismo che se ne va ci lascia un'eredità
Ci lascia uno schema di protezione sociale debole inadeguato fuori dall'attualità fuori dalla realtà dei nuovi bisogni sociali
è stato così per la previdenza e ce ne siamo resi conto tardi
è stato così per la previdenza che è uno degli strumenti fordista disegnato per il lavoro fisso permanente segmentato come per il lavoro fisso permanente finanziato nel presupposto di un lavoro si sua permanente un'ipotesi di un'ipotesi di piena occupazione che non si è mai realizzato
Una struttura che ingestibile nel nuovo quadro che era ingestibile giustamente abbiamo cantato riformarla
L'abbiamo riformata per una condizione nella quale un giovane che entra nel mondo del lavoro è sottoposto a una previsione di forte mobilità ed intermittenza
Ma così qui ed oggi cari compagni di questo vi preghiamo di prendere atto e per gli altri pezzi dello Stato sociale
La cui riforma non può più essere differita della quale non possiamo più continuare a parlare basta
E ancora fordista il sistema formativo compagni pochi ebrei per formazione funzionale alla sua alla alla alla prospettiva di scaraventare al più presto lo scolaro nel mondo del lavoro
E fordista alla non politica dalla famiglia che c'è in questo Paese che poteva reggere la previsione di donne assorbita nel sistema del lavoro
Pensate che sulla famiglia investiamo lo zero virgola otto del prodotto interno lordo o lordo contro il due virgola due dalla Francia il due virgola sei per l'Inghilterra il due per la Germania
E fordista alla mancanza di tutela economica per i disoccupati e viceversa la più forte tutela per il sistema dirle per la cassa integrazione
Fordista la mancanza di una linea di difesa reddituale di cittadinanza che oggi esiste in tutti i Paesi dell'Europa occidentale
E che segnala una sorta di impossibilità da parte di questo paese di pensare i diritti di cittadinanza escluse dal dal concetto del lavoro ed è fordista cari compagni il sistema di finanziamento della sanità un sistema che carica sul costo del lavoro e dunque sul lavoro di cui c'è urgenza ed è in crisi
Il lavoro dipendente carica l'ottantatré per cento del peso contributivo mentre la massa salariale riscontrabile
Del del lavoro se la massa salariale rappresenta poco più del trentatré per cento del prodotto interno lordo
E quindi la valutazione che facciamo lo spieghi che siamo seduti su una bomba a tempo non la vediamo
Noi
Abbiamo una situazione in cui gli strumenti disponiamo di strumenti di protezione se sociale per uno scenario che è già finito
E questo io credo che per un'organizzazione sindacale sia il massimo delle incaute questo discorso in questo sistema cari compagni non va difeso e puntellato
E dobbiamo pensare di cambiarlo radicalmente
Tre compagni noi dello SDI abbiamo capito da tempo
Che la difesa del livello delle pensioni un punto assolutamente necessaria
Siamo abbastanza conosciuti dentro il comitato direttivo dello sprint della CGIL o nelle piazze di quel di questo paese per il fatto che siamo piuttosto efficaci nel difendere le pensioni a livello delle pensioni
Taluni c'hanno anche critica
Ma vedete che anche quando riuscivamo non solo a difendere ma addirittura incrementare la quantità
E a strappare aumenti di pensione abbiamo dovuto prendere atto di una realtà drammatica che è la seguente
Che mentre noi mantenevamo difendeva amo incrementando il intervento davamo il livello all'aria dalla povertà cresceva si estendeva a quella delle indigenza si drammatizzano nei rapporti di vita e di relazione degli anziani nei contesti urbani
Danni le nostre indagini ci dicono che tra le maglie sempre più Svindal latte di questo sistema di protezione sociale
Filtravano infiltrano situazione di non tutela di emarginazione di gente in carne e ossa che non incontra il supporto di strumenti che sono ormai e che sono ormai assolutamente
Inadeguato
Il punto è questo
Abbiamo scoperto che nel salto di sistema la difesa interna la difesa di categoria la difesa dei diritti economici è necessaria
Perché da lì proviene la forza la rappresentanza di organizzazione tuttavia non è sufficiente
Perché le contraddizioni sociali maturano rapidamente fuori dalle mura di cinta delle fabbriche
E dei contesti di categoria maturano esplodano sono alimentate dall'inclinazione della politica economica sociale
Ed è questo io credo il terreno delle nuove sfide che non potremo più trascurare o più rinviare almeno di volerci rendere conto di una cosa fa di una chiusura corporativa dell'intero sistema sociale
Ma se è vero il ragionamento che facciamo sui pensionati i compagni siamo sicuri che lo stesso ragionamento non vada fatto anche nei confronti dei lavoratori
Mi spiego
Siamo certi che lavoro che lavoratore sia solo o prevalentemente salario e tempi di lavoro
Siamo sicuri che le cose le smagliature di questo sistema non agiscano anche drammaticamente nei suoi confronti
Quali prospettive avrà un lavoratore coinvolto in forme di lavoro discontinue intermittenti
Come farà ad avere le varie abilità professionali le variazioni professionali che gli richiede il mercato del lavoro
Come riuscirà a investire il tempo liberato intendo avere il tempo di non lavoro
Quale sistema di protezione sociale
Questo sistema di protezione sociale non gli offrirà nessuna occasione di recupero professionale di aggiornamento di sostegno economico sarà abbandonato la famiglia
Che non è integrata nella Senna Lara nella rete dei servizi non sostenuta da nessuna manovra da nessuno strumento di sostegno economico
E quindi
La tutela che magari potrà ottenere magari efficace dentro il posto di lavoro resterà danno resterà drammaticamente sposta il suo diritto di persona il suo diritto di cittadini e dunque questo il punto
Dobbiamo prendere atto del fatto
Che non solo sta sprofondando il fordismo ma che la sua crisi sta trascinando a fondo tutto il sistema di stato sociale che dal formiche del fordismo era la propaggine all'altra faccia dalla stessa medaglia e dunque se questo scenario è vero l'esigenza che si impone non è quella di tamponare uno Stato sociale così che così com'è che non corrisponde mai più e non corrisponderà mai più
Alla nuova gamma dei bisogni sociali e che sarà facilmente annualmente eroso dall'inclinazione delle politiche economiche di medio termine e dall'intervento delle leggi finanziarie Orsini
L'esigenza io credo anzi l'imperativo categorico è che la tutela degli interessi di categoria
In categoria sia come dire accompagnata proprio prosegua all'interno di una tutela che deve essere espressa in un progetto alto di stato sociale
Vedete questa prospettiva può rispondere molto più fa molto più efficacemente di quanto non si immagina il problema dell'occupazione
De Lorraine Ruffolo ci dicono che il fenomeno del Duemila sarà proprio questa singolare situazione in cui si trovano i paesi una grande offertagli lavorò in una grande sogno domanda sociale inevasa
Per quanto è ora per quanto ci riguarda è ora di lanciare ora che la CGIL dei diritti e della sotto le della solidarietà
Lanci un altopiano progettuale
è la contrattazione della quale voglio parlare chiudendo compagni deve rispondere a questo schema tra le risposte
Ha ragione Cremaschi
La gestione del ventitré luglio non può considerarsi conclusa non può considerarsi conclusa in modo sottile saccente come dire da una funzione di verifica notarile
E quindi difensiva noi proponiamo come dire una verifica di carico dinamico proponiamo cioè che il ventitré luglio sia un luogo di generazione di progetti riformatori alti sul lavoro
Sulle strategie di politiche economiche sulle riforme radicale dello stato sociale che resta lo spartiacque che separa comunque una politica di conservazione da una politica di progresso
E dunque
Questa è la situazione che noi proponiamo
è il conflitto che non è una categoria immorale o esclusa da questo ragionamento dal ragionamento della concertazione deve essere un conflitto super oggetti
Su progetti sociali su progetti sociali che faccia da contrappeso nella società ha un'inclinazione che tende a far dettare dai mercati
E dalle regole e dalle ferite dalla finanza le ragioni e le regole i confini dei diritti sociali
Era ancora la contrattazione del territorio in questo quadro
Deve intervenire
Assume una nuova centralità perché quella è la sede nella quale si spezza non l'identità del cittadino
Nel quale il crollo del sistema produce emarginazione competizioni imbarbarimento della società civile
Eppure la questa qua dimensione cari compagni siamo tanti assenti che nel territorio non esistono neanche regole unitarie sulla rappresentanza e sui diritti di contrattazione eppure lì che la società è spezzata
E subisce
E i soggetti rappresentativi sopravvivono male
Alla crisi del sistema consociativo senza dialogare senza collegamenti esposti a rapporti di sudditanza con il suo stemma politico
Ed è lì che è nostro compito di candidarci
A rappresentare la domanda sociale e promuovere rapporti di comunità sostenuti da un esteso dialogo sociale sono questi banchi di prova che a parer nostro devono essere bisogna utilizzare come sindacato dei diritti e Doris e della solidarietà come sindacato generale che serve davvero in questo Paese
Rete lo speaker prende alla lettera questo livello di identità chiede a tutte le strutture confederali a ogni livello a tutte le categorie
Viene comporre su questi temi
Un'attenta opera di sinergie di Progetto per processi per prospettive di città sociali in un Paese che sia finalmente sociale l'inverso cari compagni sarebbe l'implosione sarebbe il ritorno a dimensioni settoriali
La subordinazione per volontà o per istinto di sopravvivenza poco importa ad uno schema corporativo che non vedremmo che non vorremmo mai perdere assecondato dal sindacato confederale
La parola adesso a Bruno trentenne dopo Stefano Mele
Ricordo ovviamente che noi siamo tenuti a continuare questi lavori
Dopo l'intervento del Gay come vedete ci sono ancora dirigenti sindacali e compagni e compagne delle rappresentanze sindacali unitarie quindi siccome noi abbiamo bisogno come il pane di questo dialogo a tutti i livelli dentro organizzazione evidente che continuando i lavori per non perdere il suo contributo
Sarà anche importante che questi lavori continuino con una partecipazione da parte di tutti noi quindi
Lo sottolineo perché il lavoro che dobbiamo fare questa sera anch'ancora un pezzo di strada che dobbiamo cercare di fare tutto insieme
Prima di dare la parola a Bruno vorrei anche ricordarvi se l'ha fatto già qualche altro presidente prima di me
Ad abundantiam che nello Stand che del piazzale qui fuori esposta questa mostra con antirazzista
Che mette a confronto le esperienze degli immigrati italiani con quelle degli immigrati in Italia di ore
Questa mostra che intitolata ma Caronia vu'cumprà e anche collegato a una rivista una rivista curata da Emilio Franzina curata dalla Società Umanitaria di Milano
E quindi abbinare la mostra con questa rivista è uno dei dei piccoli importanti segnali che possiamo dare per quella battaglia di integrazione di civiltà di cui abbiamo parlato tutti quanti a cominciare dalla relazione introduttiva
Del segretario generale che sicuramente Bruno Trentin competerà come uno dei punti forti del suo intervento
Non si può parlare di tutto presidente anche se la mia adesione totale
Io condivido la relazione di Sergio Cofferati
A partire dalle sue valutazioni
Sulla proposta di legge finanziaria che oggi è sottoposto all'approvazione del Parlamento
A partire dalle sue valutazioni sugli aspetti relativamente positivi di quella proposta
Infatti su alcune questioni essenziali per la tutela dei diritti dei Rete dei lavoratori ci siamo difesi e con qualche successo
Ma dobbiamo avere presente che anche su queste questioni la partita non è chiusa
La Finanziaria vera
Quella che risulterà nella prima parte del mille novecentonovantasei alla dura prova dei fatti e delle cifre
Potrebbe riservare qualche amara sorpresa
E costringerci ancora a sostenere aspri confronti
Condivido anche le osservazioni che Sergio faceva sui limiti
Sui limiti anche gravi che permangono nell'impianto di questa legge finanziaria
Questi limiti dovevano essere contrastati superati non aspettando una nuova finanziaria
Con una forte iniziativa del sindacato proposto dalla relazione
Con un'avvertenza generale incentrata sulla grande questione del lavoro della quantità e della qualità dell'occupazione a partire dal Mezzogiorno
Sulla conquista di un'autentica politica industriale
Sulla difesa dello stato sociale contro i pericoli striscianti di erosione di alcune conquiste fondamentale di alcuni diritti fondamentali dei lavoratori
Nell'assistenza sanitaria nel sistema previdenziale come nel governo nel mercato del lavoro
Non so se questi limiti della legge finanziaria
Oggettivi e soggettivi come ricordava Sergio siano tutti imputabili alla situazione politica contingente al carattere tecnico di questo governo ignara palese latitanza di una sua vocazione riformatrice
Fatti questi certamente presente
Penso che una parte di questi limiti
Siano anche il risultato di quella preoccupante distrazione delle forze di sinistra e delle forze di progresso
Nei confronti dei temi più brucianti della situazione sociale e delle condizioni di occupazione e di lavoro così come rilevava la relazione stessa
Ma penso
Che una parte di questi limiti siano anche importato e su questo dobbiamo riflettere
Perché è una questione che ci coinvolge tutti
Il portato di un approccio a mio giudizio ancora prevalentemente difensivo dei sindacati
Alle grandi questioni dell'occupazione dello stato sociale della politica fiscale contributiva
Senza riuscire cioè a coinvolgere grandi masse di lavoratori e di lavoratrici e quindi le forze politiche lo stesso governo nel sostegno di una forte proposta riformatrice capace di aggredire alla radice non gli affetti ma le cause più profonde le culture politiche che concorrono ad alimentare questa vera e propria offensiva contro il lavoro salariato
Alla quale stiamo assistendo
Per questo è necessario accompagnare la vertenza per il lavoro per la difesa dei con cui sociale dei lavoratori più minacciate con un impegno senza precedenti volto a definire anche nel dibattito congressuale della CGIL con il concorso dei nostri militanti e dei lavoratori un vero e proprio progetto di società
Fondato sulle ragioni le volontà riformatrici di tutto il mondo del lavoro
Un progetto di società che ripropone in termini nuovi l'obiettivo del pieno impiego della trasformazione delle condizioni di lavoro dei regimi di orari
L'obiettivo di una politica industriale capace di fare uscire l'economia e la società italiana da una condizione di marginalità rispetto all'Europa
In campi decisivi strategici come la ricerca la formazione l'innovazione soprattutto nei settori ad alta tecnologia
Un progetto di società
Che riproponga in termini nuovi l'obiettivo di una riforma complessiva dello Stato sociale del suo finanziamento
In tutti i suoi servizi sempre più interdipendenti dalla previdenza l'assistenza sanitaria la scuola la formazione alla necessaria nuova regolamentazione del mercato del lavoro
Una riforma complessiva capaci di esaltare tutte le forme di autogoverno di decentramento delle gestioni di controllo trasparente dell'utenza
Un progetto di società
Capace di rendere visibili le ragioni e gli obiettivi anche più lontani della nostra iniziativa immediata
Per andare oltre le decisioni prese con la legge finanziaria
E capace di rendere esplicite la prospettiva politica per la quale ci battiamo
Con la nostra autonomia culturale propositiva
Non solo una nuova legge elettorale e nemmeno soltanto una riforma istituzionale negli apparati statali
Ma una riforma della società civile fondata sull'effettiva promozione di nuovi diritti civili e sociali dei lavoratrici e dei lavoratori
Su una valorizzazione del ruolo delle associazioni volontarie in primo luogo dei sindacati
Attraverso un ruolo più forte garantita democrazia interna in una loro rappresentatività certa che deve essere regolamentate in modo trasparente
Sergio sottolineato che siamo da oltre un anno
In una fase nella quale sembra tramontare la logica del negoziato tripartito
Una logica tanto care alla Confindustria e ad alcuni nostri amici del movimento sindacale
Francamente non credo sia un male
Una volta fissate le regole della concertazione le parole non mi fanno paura
E le regole della contrazione collettiva e inevitabile che sulle questioni di merito più rilevanti come le scelte politiche da compiere per combattere l'inflazione e ridurre il debito pubblico o per riformare non liquidare lo Stato sociale
O per regolare attraverso nuovi diritti attraverso la contrazione collettiva un mercato del lavoro abbandonato alla logica della discrezionalità e dell'arbitro dell'imprenditore e inevitabili che su queste questioni
Le posizioni di partenza dei sindacati e delle associazioni padronali risultino fortemente divaricato
E che ritorni quindi una prassi che vede prevalere i negoziati bilaterali e che vede riemerge la responsabilità del governo del potere esecutivo di fronte al Parlamento
Scongiurando così
Il formarsi di un centro corporativo di decisione
Che costituirebbe a mio parere un grave pericolo non solo per l'autonomia del sindacato ma per le stesse regole sostanziali di una democrazia parlamentare del resto il fatto
Che la strada dell'intesa che come sindacato diamo sempre ricercare passi necessariamente sulle questioni di maggiore portata attraverso il conflitto
Trova una cruda conferma dalle posizioni di confronto
In confronto sul tema centrale in questa Assemblea nella contrazione collettiva
La partita che si gioca oggi e che si giocherà nei prossimi mesi
Vedrà infatti da un lato la volontà di quanti nei sindacati sapranno difendere un sistema contrattuale a due livelli
Il diritto a recuperare il potere d'acquisto delle retribuzioni
E dall'altro lato una linea confindustriale
Che l'accordo del ventitré luglio mille novecentonovantatré ha respinto ma non sconfitto definitivamente
Volta restaurare un sistema centralizzato di negoziazione
E folta respingere ogni forma di seria contrazione decentrata sulle condizioni di lavoro
Per salvaguardare il Governo unilaterali le trasformazioni in atto nell'impresa e nel mercato del lavoro offrendo magari in cambio alle confederazioni sindacali
La media avvelenata che qualcuno sembra gradire
In un riconoscimento formale del loro monopolio nella rappresentanza dei lavoratori
Anche
Non dobbiamo sottovalutare
La gravità dei problemi che si determinino per la contrazione nazionale del pubblico impiego e per la contrazione del secondo biennio il settore privato
Dopo il grave precedente
Rappresentato dal tentativo di dissolvere il contratto nazionale dei braccianti e il palesi tentativi che si profilo per restaurare un governo fortemente centralizzato
Delle contrattazioni nazionale di categoria
Ma per le ragioni che ho ricordato
Ritengo che il fronte principale
La nostra iniziativa contrattuale
Se vogliamo tenere fermi gli obiettivi guida che Cofferati ha richiamato la sua relazione
Sia nel momento presente
Quello della contro azione collettiva nei luoghi di lavoro
Sulla questione sulle questioni decisive delle condizioni di occupazione di lavoro dell'organizzazione del lavoro dei regimi di orario
Non è e non sarà una battaglia Facci quella volta costruire almeno in alcune esperienze pilota una politica rivendicativa coerente e anche tecnicamente credibili
Con una forte partecipazione dei delegati dei lavoratori alla sua elaborazione
Un obiettivo di questo genere
Comporta una vera e propria battaglia politica volta ricostruire una fiducia che spesso è latitante fra i lavoratori
Una battaglia volta socializzare un'analisi comune sulle situazione concrete di reparto di stabilimento di azienda
E a rianimare un confronto di idee di proposte anche con l'esplicitazione di ipotesi di vendicative fra loro alternative
Alternativo perché si ispira una strategia opposti fra di loro
O perché in ragione dei loro costi rispettivi e di questi il sindacato un sindacato serio si deve sempre fare cari
L'una di fatto sostituirebbe l'altro
Al momento dell'intesa
E perché non possiamo adagiarci più sulla sommatoria di rivendicazioni fra loro incompatibili che sono sempre che è una pratica sempre risultate ingannevole e perdente
In questo impegno non possiamo fermarci alla mera contrapposizione
Che può apparire teorica a molti lavoratori fra il collegamento del salario da reti vitale o al fatturato dell'impresa
E il collegamento del salario come noi lo sosteniamo la produttività e alla qualità del lavoro effettivamente prestato
Anche se lo devo dire ribadire qui io non ho alcun dubbio
Che si tratti di una scelta decisiva per la stessa autonomia dell'azione rivendicativa e contrattuali di un sindacato degno di questo nome
Infatti oltre a trovare soluzione salariale per remunerare i risultati concretamente raggiunti dalla cresciuto rendimento del lavoro nel mille novecentonovantacinque
Si tratta a mio avviso e soprattutto
Di definire in questa fase della contrazione decentrata
Gli obiettivi e i criteri di riferimento per dei progetti code Cisi destinati a raggiungere risultati più avanzati nel mille novecentonovantasei
Risultati più avanzati in termini di produttività
Ma anche in termini di qualità del lavoro e del prodotto
Progetti codecisione a livello di reparto di stabilimento che dovranno necessariamente misurarsi con i temi dell'organizzazione del lavoro e della mobilità professionale dei lavoratori
E le cui ricadute non potranno essere soltanto salariali
Ma dovranno anche determinare miglioramenti concreti per quanto graduali
Nelle condizioni di lavoro nella riduzione delle causali gravosità o di nocività del lavoro come dovranno prevede la sperimentazione di forme nuove per quanto embrionali di organizzazione del lavoro incoraggiando il lavoro di gruppo e la codeterminazione di gruppo
Non solo come avviene
E lo stabilimento Melfi del gruppo FIAT
A favore delle gerarchie medio basse
Del gruppo manageriale figlia
E si tratta di progetti
Che dovranno ricominciare a coniugare
Dopo una lunga latitanza del sindacato la contrattazione di programmi di formazione di riqualificazione del lavoro con una regolamentazione della mobilità professionale e degli inquadramenti professionali dei lavoratori
Come dovranno definire almeno le regole
Di un nuovo regimi di orario di fronte all'aumento dei turni di lavoro all'eventualità di nuovi tentativi di ridurre gli organici
Ha la necessità di stabilire forme certe di rivalutazione salariale degli straordinari e soprattutto di recupero cioè delle ore straordinarie prestate
Al di là di un livello fisiologico
Per l'orario dei fatti e non faccio che ripeterlo che hanno detto qui alcuni compagni come Alfiero Grandi
Soprattutto in questa fase dobbiamo riuscire a sperimentare muovere voli contrattare contrattuali per il futuro se non ora quando mai avremo un'occasione uguale
Questa battaglia
Per costruire progetti credibili di promozione del lavoro della sua qualità nei luoghi di lavoro
Per ricostruire unità trasparente fra i sindacati suo obiettivi costruiti insieme al di fuori delle vecchie contese ideologiche trova trovare necessariamente un importante elemento di sostegno
Nell'iniziativa nazionale della CGIL
Cito un tema fra i tanti il regime previdenziale dei miglioramenti aziendali
Non solo quelli strettamente salariali
Anche l'orario di lavoro alberi caduti e dell'implicazione interministeriale del costo di lavoro
C'è a mio parere il pericolo
C'è un pericolo serio nelle misure che il ministro Treu sta affrontando sotto la pressione della Confindustria
Dobbiamo dirlo chiaramente
Se si tratta di dare il l'arrivo ad una vera fiscalizzazione dei contributi
Intesa premiare il conseguimento
Di accordi collegate ad una crescita della produttività della qualità del lavoro
è una soluzione accettabile
Ma se si trattasse
Di misure di esenzione contributiva al quale corrisponde
Una decurtazione delle future prestazione sociale dei lavoratori non credo che sia una stazione accettabili la dobbiamo respinge e respinge le se occorre anche con l'iniziativa sindacale
Mi auguro e su questo tema e su altri si trovi l'intesa con gli altri sindacati
Così come io spero
Che
Larizza riesca trovare il tempo per medita sulle dichiarazioni
Molto lineare
Che recentemente il presidente della Confederazione nazionale del il padronato francese ha rilasciato in ordine alle forme di salario flessibile di salario d'ingresso anche come nel caso francese
Quando queste forme in realtà consistono in una fiscalizzazione dei contributi sociali e non toccano i minimi contrattuali il presidente dà contrazione frange del padronato
Ha affermato con candore che forse in alcuni casi questo può facilitare l'aumento di una occupazione
Relativamente precaria naturalmente in sostituzione di un'occupazione fissa
Nessuna riduzione del salario per i nuovi assunti potrà mai creare non solo posto un solo posto di lavoro
Se noi riusciamo a costruire una forte iniziativa dal basso
Magari proiettato nella definizione dei risultati da conseguire nel mille novecentonovantasei
Allora e solo allora la diatriba sul salario collegato alle attività o al fatturato al bilancio uscirà dalle nebbie e dalle filosofie
A parte il fatto di non poco conto
Carole natalizie che è difficile interrogarsi sulle cause che hanno portato CISL e UIL a concludere degli accordi separati
Chiedendo addirittura noi
Un concorso in questa riflessione
Se non ci si dà ragione prima di tutto del loro rifiuto di accertare la regola che la CGIL ha fatto proprie e alla quale tiene fede in ogni circostanza non concludere mai accordi separati consultare sempre i lavoratori rispettare
Voglio dire che
Procedendo in questo modo apparirà chiara a tutti
Che l'alternativa apposta i lavoratori non è soltanto quella fra aumenti salariali consolidati dalla busta paga ed elargizioni una tantum di fatto decisi unilateralmente
Almeno fino a quando il sindacato non controllerà il collegio dei sindaci
Additato a sua volta controllare i bilanci a sanzionare i più rilevanti errori di politica finanziaria gli amministratori dell'impresa
Ma diventa anche l'alternativa
Fra la contrattazione la prestazione di lavoro e delle ed era corretta remunerazione di un suo incremento in quantità qualità e capacità di intervento responsabili
E la sostituzione di una parte della retribuzione la prestazione di lavoro effettivamente data con il portato di una decisione unilaterale di un no Shonan dell'impresa
Una decisione unilaterale che sostituisce una parte del salario contrattato con una mancia almeno per chi accetta di lasciare le condizioni di lavoro
Alle decisioni discrezionali delle gerarchie aziendali
Non mi domando concludendo il domando a voi tutti se una linea di questo impegno e se la nostra e almeno a parole sembra che lo sia
Può essere affidata ad un'elaborazione improvvisa
Ho alla capacità dei soli gruppi dirigenti locali un azionario UA il coordinamento dei grandi gruppi
E quindi per la miriade di piccole e medie imprese
Analogico del caso per caso
Se possiamo cioè pensare di ripetere quel tanto deprecato processo di centralizzazione la contrazione aziendale di cui abbiamo sofferto negli anni trascorsi
Io non lo credo
Certo è necessario un coordinamento a livello di gruppo delle vertenze della contrazione
Nei luoghi di lavoro
Come è necessario un accordo di gruppo che fissi le linee guide i criteri da seguire nella negoziazioni stabilimento di reparto
Ma questi ultime resto no insostituibili
Una strategia rivendicativa come quella che ci siamo dati
E che Sergio Cofferati ha ribadito nella sua relazione
Senza questa negoziazione nei luoghi di lavoro e senza le elaborazioni piattaforma rivendicativa e decentrate a livello di reparto di stabilimento la strategia che ci siamo dati non passa
E rischia la sconfitta in primo luogo fra i lavoratori
Diventa infatti difficile sostenere in modo vincente anche fra i lavoratori una linea che pure riteniamo profondamente giusta
Di fronte a una resistenza del padronato che almeno in certi casi sarà di rilevante importanza
E si pronuncerà molto dura e di fronte alla vecchia tattica
Alla quale certamente si farà ricorso
Di contrapporre una manciata di soldi
Alla prospettiva di un conflitto aspro e non Breve
Diventa molto difficile se non si è conquistato la maggioranza dei lavoratori
Se non si ha ottenuto il loro concorso alla costruzione di questa linea rivendicativa in primo luogo là dove sorgono i problemi moderni della condizione di lavoro e laddove si possono essere risolti se non si è riconquistati così la loro fiducia
Nella validità nella credibilità nella realizzabilità di una politica rivendicativa diverso
Mi sa guardare al futuro
Per questa ragione
Se vogliamo davvero uscire dal circolo vizioso che vede alternarsi proclami alla frustrazione gli impegni assunti in comuni e i risultati ai risultati divarica anti
Che rischiano di incrinare non solo la solidarietà fra i lavoratori ma qualche volta l'unità sostanziale della CGIL
Occorre decidere insieme
Prima di tutto gli obiettivi prioritari della contrazione decentrata
Mi auguro
In vista del congresso anche le regole
Che garantiscono un rispetto sostanziale delle decisioni prese in comune e una coerenza di comportamento capace di conferire credibilità e affidabilità
A nostro sindacato
Dobbiamo ancora decidere insieme sulle modalità di svolgimento della contrazione decentrata
E sulle modalità di costruzione di verifica democratica sia delle piattaforme che degli accordi da concludere non limitandoci all'uso meccanico dei referendum e dobbiamo soprattutto decidere sulle modalità di preparazione di elaborazione di piattaforme per renderle aderente alle concrete realtà dei singoli luoghi di lavoro e alle nuove soggettività che si esprimono nel nostro mondo nel mondo del lavoro salariato
Per dare visibilità visibilità e concretezza i nostri obiettivi
A quelli di oggi e a quelli di domani
Una nuova fase della vita democratica del sindacato
I nuovi contenuti della nostra strategia rivendicativa unitarie non sono mai stati come vuole così intrecciati inseparabili
La nostra capacità di costruire l'insieme nei luoghi di lavoro è una questione di Fitto o di morte
Per queste strategie rivendicativa
Per tenere aperta la prospettiva unitaria per dare un futuro al sindacato dei diritti della solidarietà
Questa nuova stagione di democrazia all'interno della CGIL nel dibatto unitaria per farlo uscire dalle contese ripetitive fra Stati maggiori
Devi investire del resto tutti gli aspetti della nostra strategia
La nostra strategia riformatrici
E la questione cruciale della costruzione di nuovi rapporti fra sindacati iscritti e della costruzione di nuove regole di rappresentanza deve animare tutto il nostro dibattito della nostra ricerca
Abbiamo bisogno
Come del pane di un grande ricco confronto di idee e anche di una forte dialettica politica composizione proposte anche alternative che ci consenta di far fronte con un autentico rinnovamento del nostro modo di fare sindacato
Con una vera autonomia culturale e politica alle sfide che ci vengono da una stazione sociale e politica in continua e non sempre positive evoluzione
Un sindacato che essa decide attraverso questo processo di elaborazione democratico anche vivace non può che cresce
E non solo in termini di adesione
Se prevalesse invece anche in una parte sola della CGIL
In una situazione così grave
Che non perdona né ritardi nero che non concede sconti se prevalesse l'ottusa ripetizione delle divisione spesso ideologiche del passato
L'incapacità di cambiare di fronte ai nuovi problemi alle nuove sfide che dobbiamo affrontare
Se ritornassimo alla stanca polemica ripetitiva per dimostrare a tutti i costi chi aveva ragione e chi aveva torto quattro due anni fa
Allora compagne e compagni noi ci chiameremmo fuori
Dalle scelte impellenti che la realtà di oggi ci impone e così rischierei anche per il permanere di una vecchia logica di sopravvivenza difetti patriottismo mi di ideologia o di corrente in una parte anche minoritaria del sindacato
Di mettere in questione non tanto l'unità della CGIL quanto la sua autonomia politica e culturale
Che deve poter vivere che non è soltanto un patrimonio imbalsamato
La sua capacità di rinnovamento
E così anche il suo prestigio e la sua credibilità
La CGIL non merita davvero un destino del genere
E sono sicuro e saprà ritrovare la sua capacità di promuovere un grande dibattito democratico fra i suoi iscritti come di far fronte unitariamente con decisioni impegnative alle sfide di oggi
Riaprendo la speranza laddove c'era rassegnazione il disamore
Ridando senso dignità alle grandi battaglie riformatrici del sindacato
Ridando alla militanza sindacale il senso di una scelta che val la pena di fare per tutta una vita
L'intervento di Bruno è stato importante noi continuiamo però i lavori quindi chiederei ai compagni di non considerare
Questo è un punto di arrivo della discussione di oggi dare la parola Stefano Mele del coordinamento artigiani e piccole imprese e poi a Cinzia Carotti dalla Rsu Merloni del mare
Care compagne e cari compagni la compagna responsabile nazionale del coordinamento ambita per della CGIL mi ha chiesto di fargli una cortesia
Di occupare un minuto del mio intervento
Per segnalare il fatto che lei domani è impegnata oggi non è riuscito a intervenire lei impegnata domani insieme a decine di migliaia di veri invalidi
Che scenderanno in piazza domani a Roma per combattere contro diciamo misure inique presenti nella finanziaria predisposto dal governo Dini
Quindi questi sono invalidi quelli veri che scendono in piazza e che sono colpiti anche un po'a sicuramente sull'onda del giusta diciamo iniziativa di colpire i cosiddetti falsi invalidi o comunque mi appello alla presidenza perché domani la compagna ritornando dalla manifestazione
Possa comunque avere il diritto di intervenire e di portare il suo contributo a questa Assemblea
Vengo un po'alle poche cose che voglio dire in linguaggio le parole che usiamo in queste occasioni
Sono indicativi dei pregi e dei difetti delle nostre scelte delle nostre iniziative sindacali
Olivetti FIAT e Confindustria Pubblico impiego Melfi eccetera queste sono le parole molto più sentite
E su questo si spendono molte energie molte risorse della nostra organizzazione
Ci sono ci sono molte cose giuste
Sacrosante come si fa a dire ai compagni della Olivetti a non porre al centro dell'attenzione nostra i problemi drammatici che ho loro hanno di fronte sul terreno dell'occupazione dell'orario di lavoro
O quelli della contrattazione della figlia
Morto poco purtroppo a livello nazionale
Discutiamo li approfondiamo le questioni che riguardano secondo me la stragrande maggioranza dei lavoratori italiani
Perché oramai lo sappiamo e ce lo ripetiamo la stragrande maggioranza dei lavoratori italiani stanno nelle piccole imprese e nell'artigianato
E badate compagne e compagni
Sì che noi discuteremo e ci divideremo magari anche su come affrontare le questioni della Olivetti o della FIAT del Pubblico impiego dei trasporti
Quella nostra divisione quei nostre di quelle nostre difficoltà morto dipendono anche dal fatto che oramai la stragrande maggioranza del mondo del lavoro italiano
Vive in una condizione di negazione quasi assoluta di diritti e di dignità nel lavoro
Nella relazione nell'intervento di grande in modo particolare un minimo di richiamo in questo senso è stato fatto
Ma io qui lo voglio riproporre con forza la necessità che a partire da questa Assemblea per arrivare al congresso questo pezzo di ragionamento il mondo del lavoro della piccola impresa dell'artigianato ha da abbia ad avere non solo nelle discussioni della nostra organizzazione ma anche nelle decisioni il giusto peso è giusto rilievo richiamando ognuno di noi
Ha un impegno diverso e superiore rispetto a quello che fino ad oggi non siamo riusciti certamente a mettere in campo
E quindi a determinare davvero in questo senso una svolta una svolta di fondo
Non c'è quindi la questione solo dell'integrativi aziendali della stazione da con della stagione la contrattazione integrativa aziendali o di alcuni contratti nazionali importanti da rinnovare
Nel nostro Paese negli ultimi anni abbiamo tentato in pochi per la verità quasi a livello di missionari isolati di un gruppo dirigente molto ristretto di portare avanti un certo tipo di politiche dei risultati li abbiamo acquisiti e io mi chiedo se un impegno diverso maggiore della nostra organizzazione
Non avesse potuto determinare risultati molto più qualificati né quelle che non siamo ancora riusciti ad ottenere
Ebbene dicevo da un anno e mezzo in Italia sono aperti integrativi regionali di categoria per quasi tutte le categorie nel comparto dell'artigianato
E siamo in grave difficoltà
Poche sono le regioni in cui qualche piccolo contratto integrativo si è realizzato però è del tutto evidente che
Se noi riusciamo a sfiorare il problema del secondo livello di contrattazione del comparto dell'artigianato sicuramente probabilmente non è solo al colpa delle resistenze delle associazioni artigiane che non tengono fede all'impegno che hanno sottoscritto di fare la contrattazione integrativa probabilmente anche difetto l'altra che non riusciamo a mettere in campo quell'iniziativa quell'azione adeguata che sfiorò di questo tipo di situazioni ecco quindi un terreno d'impegno straordinari importante che riguarda un'enormità di lavoratori se nella sola Lombardia
Sono interessati al secondo livello di contrattazione centottanta mila lavoratori del comparto artigianale badate
Quando si parla di questione salariale
Ebbene come è possibile pensare di difendere e tutelare un mondo del lavoro su salario quello dell'industria per esempio quando quegli altri lavoratori in Lombardia per esempio
Hanno un salario ufficiale registrato perché stiamo compiendo delle ricerche l'abbiamo già concluse
Attraverso le dichiarazione ufficiale dei redditi ogni singolo lavoratore presso l'INPS un lavoratore artigiano guadagna in media il venti per cento in meno del lavoratore dell'industria
Questo è diciamo una palla al piede che tiene che certi rischi di tirare ancora più in basso anche il mondo dell'industria e quindi su questo terreno il sindacato evidentemente si deve spendere
Così come si deve spendere su tutte le altre questioni io qui ho sentito questa mattina accompagnò la rissa ricordare che sul delegato alla sicurezza nelle imprese artigiane e siamo anche lì divisi ma compagno la rissa
Non siamo divisi su quella questione vi perché CISL e UIL avevano accettato la nostra idea perché se compagna Larizza probabilmente non so se non è informato ma sicuramente non abbiamo posto un problema
Dire leggere i delegati alla rappresentanza per la sicurezza territoriale nelle imprese artigiane perché abbiamo chiesto di a leggerli per evitare possibilmente
Di passare da Tangentopoli ad Affittopoli magari anche a rappresentativo Poli e cioè quello di dire se ci sono delle risorse per la rappresentanza dei lavoratori per la sicurezza
Queste risorse non possono andare a un sindacalista un dirigente sindacale individuato dalle organizzazioni sindacali a prescindere dalla rappresentanza reale dei lavoratori abbia posto un problema
Di leggere questi rappresentanti e c'era sembrato che CISL e UIL si fossero d'accordo su questo tipo di iniziativa
Noi speriamo che CISL e UIL da questo punto di vista confermino questa aspettative cioè di andare alle elezioni della rappresentanza per la sicurezza e di procedere anche all'elezione della rappresentanza sindacale dei lavoratori dell'artigianato portando avanti gli obiettivi che erano presenti
Nella contrattazione interconfederale che aveva registrato un punto di avanzamento importante nell'iniziativa sindacale nella piccola impresa nell'artigianato in modo particolare quadrata del nostro Paese negli ultimi mesi gli ultimi anni
Sono nati strumenti nuovi di tutela e difesa dei lavoratori artigiani
è nato il sistema bilaterale agli enti bilaterali che cercano di individuare gli strumenti comuni la tutela di interessi dei lavoratori ci sono gli enti bilaterali che oramai ci sono decine di migliaia di imprese associate
E migliaia e migliaia di lavoratori che usufruiscono di diritti minimi ma importanti per l'esercizio dell'azione del sindacato
Ed è questo un terreno straordinario di reinsediamento e di sindacalizzazione in Lombardia diamo esempi di categorie ne faccio una per tutte Mantova
Dove la figlia telai tessili aumentano gli iscritti grazie all'azione di proselitismo che viene fatta proprio nelle imprese artigiane dove non ci sono lavoratori diciamo esauriti
Faticosamente dopo tanti anni di lavoro ci sono giovani lavoratori che non ne sanno di che cos'è l'autonomia del sindacato o meno dell'inflazione o meno di tante altre cose ma che però possono entrare in contatto con l'organizzazione sindacale
Che ripropone un terreno nuovo di azione sindacare e di tutela
C'è un terreno straordinario che dobbiamo portare avanti e nella discussione che spera faremo nel congresso in maniera aperta sia una discussione in cui arrivi un contributo per portare avanti questo processo
Né per arrestarlo e né per arretrare io credo che sarebbe davvero un terribile errore se questo sindacato non desse importanza e peso a queste tematiche
E sarebbe davvero un lasciare definitivamente
Un mondo del lavoro che ci troveremo tutto contro insieme magari ai lavoratori autonomi ai loro padroncini Airola padroncini che siederanno insieme e metteranno in difficoltà questo sindacato territoriale
E non illudiamoci compagni di parlare di contrattazione territoriale
Nelle piccole imprese perché noi stiamo facendo quelle l'artigianato ma badate che fare la contrattazione territoriale
Nelle imprese sopra i quindici dipendenti perché la contrattazione aziendale molto limitate investe una minoranza dei lavoratori dell'industria
Non la si fa con questo sindacato dovremo cambiare moltissimo
Già il fatto di dire che facciano questa contrattazione molto importante
Ma con questo sindacato non ce la facciamo perché dovremmo porci il problema della rappresentanza di reggere rappresentante ecco nessi praticare e decidere piattaforme e rivendicativa e portare a casa dei risultati
è un sindacato che si chiude nella roccaforte della i media grande impresa
è un sindacato che se non sa aprirsi e a questo nuovo e rischiato destinato addirittura ad esaurire la sua funzione alla quale per la quale era nato e per la quale
Aveva rivendicato e rivendica ancora se appunto il sindacato dei diritti e della solidarietà ma se non facciamo questo passo negherebbe in radice l'essenza fondamentale di questo iniziativa dell'organizzazione che la CGIL
Grazie allora la parola la compagnia Carotti alle diciannove e trenta anno chiudiamo i lavori e alle diciannove e trenta è convocata la commissione per il documento finale quindi i compagni e le compagne che ne fanno parte sono avvisati Cinzia
Questa conferenza nazionale dei delegati delle delegate Cgil si tiene papà va bene così infatti è particolarmente delicate e complesse della vita politica economica e sociale del Paese
Tutte movimenti trasformazioni la politica i rapporti sociali il sistema internazionale l'economia e persino gli assetti industriali e finanziari nazionali
I dibattiti in questi giorni si sta procedendo sulla finanziaria è un po'la cartina di tornasole di questo processo di trasformazione che presenta non pochi ambiguità dello spot il politico in atto va dato atto al governo Dini e con lo stanziamento dei quattro mila cinquecento miliardi anche se prima erano sei mila
Che per il recupero salariale dei pubblici dipendenti internamente favorisce anche le trattative che si che sul analoga tensione si deve aprire nei settori privati
Come metalmeccanica sia tende sono tre siamo tra i primi a verificare i diessini infatti nostro contatto per quanto concerne il salario scade a giugno novantasei
E quindi già dei primi mesi del prossimo anno
E occorre dar libere il confronto con la Federmeccanica sarà un tonfo un confronto aspro perché sia Federmeccanica che Confindustria dei fatti ha già deciso di non rispettare l'accordo del luglio novantatré
Sia per ciò che sia per ciò che si attiene che copre azionario dell'inflazione sia su Albert sul versante la contrattazione integrativa di secondo livello
Ritengo tuttavia che la Finanziaria sia gravemente carente di due questioni di estrema importanza la riforma fiscale in interventi sull'occupazione per un nuovo sviluppo il sistema industriale l'esigenza di un radicale radicale riforma triste ma fiscale nel nostro Paese in senso a testa e contemporaneamente riducendo la pressione fiscale sull'amore sulla produzione
E necessaria non meno importante ed attuale come lo Stato la riforma delle pensioni
Questo obiettivo quindi deve torbido e tornare ed essere un punto centrale dell'azione del sindacato nei confronti di questo governo e anche del di quello futuro l'occupa
Zone o meglio la disoccupazione Enna l'altro problema importante del nostro Paese non potrà essere sviluppo sociale ed economico non potrà esserci ospita giustizia sociale non potrà esserci
E voi evoluzione democratica di un Paese se questo Paese non si dota di una politica industriale credibile e di un
Nuovo piano di lavoro e di e di nuova Corte occupazione occupazioni per settori privati come per quelli
Pubblici
Questo è l'altro grande tema al quale noi come sindacato siamo chiamati ad affrontare parlare di lavoro di nuova occupazione
Di quale politica industriale di quali infrastrutture delle vie di comunicazioni reti telematiche significa determinare lo sviluppo futuro del Paese
Probabilmente sarebbe ingeneroso e non esatto pensare che tutto ciò possa essere fatto da una legge finanziaria certe però che in questa finanziaria questi problemi non vengono minimamente affrontati
Se così è è dobbiamo allora direi con franchezza che il Paesi ha bisogno di un governo che sia l'espressione di una maggioranza politica legittimato dal voto popolare di questo abbiamo bisogno del del più breve tempo possibile
A noi come sindacato nel frattempo compete però il compito di realizzare anche e soprattutto
Soprattutto su questi temi la nostra progettualità chi vi parla è un'operaia della Merloni elettrodomestici che ha la fortuna tra virgolette di vivere in un territorio e una regione le Marche dove nonostante tutto il tasse su cooperazione regionale è più bassa di oltre sei punti rispetto a quello nazionale e la mia azienda come negli atti stabilmente del gruppo Merloni in questi ultimi anni sono state fatte centinaia di assunzioni anche femminili ma il territorio di Fabiano e anche di più le Marche
I ma Loretta di frontiera fatta di piccole imprese di artigianato impossibilitato a competere con i grandi insediamenti del nord e al tempo stesso non hanno la forza di stendersi al Sud
Un
Un sistema industriale quindi che fino ad oggi è retto proprio su queste peculiarità ma proprio per questa peculiarità l'evidenza i limiti di prospettiva
I problemi delle Marche derivano anche dagli scarsi interventi tecnologici nazionali basta pensare che in nessuna città della regioni neanche Ancona
Che ne è il capoluogo è previsto il cablaggio telematico entro i limiti del biennio novantacinque vanta sei
Ecco perché noi siamo come il territorio e regioni non meno interessati delle altre realtà geografiche
De presi a una politica per l'occupazione di di internamento e di sviluppo industriale sociale
Su questo punto le possiamo su questo punto le possiamo e dobbiamo costruirono hanno una nuova unità del del mondo del lavoro tra pubblico e privato tra detti alla produzione interdette servizi il metalmeccanico con la statale
In altre parole occorrente di unificare il mondo del lavoro nell'ambito del quale realizzare nuove solidarietà e e nuovi e più avanzati obiettivi
Credo che questo sia uno dei punti centrali e questa conferenza Assemblea deve porsi ed è dovremo tentare di costruire a partire dalla prossima stagione congressuale
Care compagne e cari compagni bambina secondo che infatti che la situazione è pesante e difficile
C'è un profondo malcontento in mezzo alle lavoratrici e lavoratori la vicenda delle pensione non ancora sopita
Ogni giorno le aziende sì e ci chiedono maggiori costi e prestazioni modifiche degli orari aumento dello Stradivari peggioramento delle condizioni ambientali mentre la perdita del potere d'acquisto di salari e pesanti negli ultimi anni
Molti hanno pensato che lavoro manuale Staro
Era ormai un fatto quasi marginali non è così io credo che dobbiamo invece di conquistare una cultura del lavoro e di maggiore riconoscimento salariale a partire da quello manuale
Per questo sono convinta che difendere la contrattazione nei duelli venti quella nazionali di categoria e quell'agenda alle è la promessa fonda mentale senza la quale diventerebbe impossibile tutti e dare e migliorare le condizioni sta nel diario di milioni di lavoratori lavoratrici
Anche su questo per punto però i rischi di ritorno al passato sono tanti
Il tentativo insistente da parte da più parti di questi di ripristino delle gambe sanarla salariali non sono rappresenterebbe un'iniquità per noi in accetta ma questo prospetto spetta prospettiva porta con sé un cose un inconfessato l'obiettivo
Quello che di legittimare il ruolo dei contatti nazionale
Lasciando quindi la contrattazione solo vicendevolmente a impresa Perrini imprese impresa asseconda la loro forza se ciò accadesse sarebbe la fine del sindacato confederale
Poiché l'orario voglio allora rinforzare come metalmeccanica uno dei punti di forza sul sui quali la settimana scorsa abbiamo tenuta a Maratea la nostra Assemblea nazionale
La necessità dei due livelli contrattuali
E l'ex
E ne sporge disse delega dispiegarsi di
Affidati alla voce primo intervento
La necessità di due livelli contrattuali e il dispiegarsi di una forte contrattazione articolate chili affermi anche il ruolo del contratto nazionale
Devi essere per noi per tutto il sindacato l'asse centrale su cui fare avanzare tutta la nostra strategia
Come ho già detto lavoro alla Merloni di Fabriano in un'azienda in un territorio dove la questione dell'evidente stile sindacali CGIL CISL e UIL ha permesso un tasso di Cindy Calitz azioni molto molto basso
Pensa allora che abbiamo ormai se pensa allora che siano ormai maturi i tempi per un sindacato unitario
Forse se ci si si se forse ci separano meno per i problema e di quanto immaginiamo voglio dire quindi non vedo come le aree su che abbiamo dello rieletto in tutte le aziende dove siamo presenti possono avere un futuro se non si consolida
Allestendo rapporto unitario tra le delegazioni sindacali
Quindi ritengo se già non accade quindi ritengo che se ciò non accade queste no queste nuove strutture unitario saranno destinate ora guardate e drammatico decreti ed eredi mento
Vorrei Leonardo vorrei allora concludo il mio intervento dicendo che da parte dei lavoratori e delle lavoratrici c'è una grande voglia di unità sindacale
C'è voglia e bisogno del sindacato autonomo libero da condite da condizionamenti politici un sindacato nuovo che faccia proprio l'autonomia contrattuale politica la sua forza più grandi
Io penso che il sindacato dei lavoratori dipendenti non possa e non debba rappresentare tutta la società
Deve essere deve saper rappresentare una parte di essa cioè i lavoratori dipendenti e deve saper tutto e dare interessa di questa classe sociale se necessario in contrapposizione con l'interesse di altre classi
Pensa allora a un nuovo sindacato unitario che non abbandoni conflitto ma che consideri invece il conflitto in una società democratica uno strumento della democrazia
Ritengo inoltre che nuove regole debbano essere scritte nuove regole che definiscono i meccanismi democratici che devono dare vita stessa al sindacato
Dagli scritti non iscritti dà certezza per gli scritti di poter controlla contare e decidere strategie sindacali
La certezza per tutti i lavoratori di poter liberamente esprimere consenso e il dissenso sugli su gli accordi e intese e su tutte le attività e le materie contrattuali che li riguardano
Consenso e dissenso che deve essere per tutti vincolanti
Questo è il sindacato nuovo che spera di poter contribuire a costruire su questi obiettivi spero che la Conferenza nazionale della CGIL e il congresso che a breve tempo dovremo temere
Ora poté dà dei risultati e degli avanzamenti di significativi
Grazie alla compagna carote che ha fatto un intervento interessante in una situazione non certo facile
E proprio perché mi pare che la situazione nonostante i doverosi giusti appelli della presidenza sia di questo tipo mi porta a dichiarare chiuso i lavori di questa sera di questa sessione per cui i lavori continuano solo per quanto riguarda la commissione politica che si riunisce qui presso la presidenza grazie a tutti arrivederci domani alle ore nove