Capire per conoscere

Abbiamo già in collegamento il professor Mario Baldassarri che saluto buongiorno professore
Luglio allora queste capire per conoscere una rubrica settimanale che approfondisce i temi economici professor Baldassarri presidente del Centro studi economia reale e degli stavo istituto Adriano Olivetti di Ancona professore che puntata è questa che numero
Turca la cinquecentocinque Isma'puntata dunque
Di capire per conoscere gli argomenti sono tanti ovviamente siamo nella sessione di bilancio sono nel momento dell'anno in cui si approva la legge di bilancio non solo in italiano ma anche negli altri paesi europei in Francia in Germania
Grandi difficoltà legate a a questo provvedimento annuale in Francia è caduto il governo Barnier adesso c'è un un nuovo politico di esperienza al governo ed è fa sua verruche cercherà di portare a termine una legge di bilancio mentre in Germania
Probabilmente oggi ci sarà un voto di sfiducia perché la maggioranza della coalizione semaforo si è sfaldata proprio sulla penso proprio sulla sulle linee diciamo di rigore o meno da da seguire sul sul bilancio nel frattempo ci sono
Anche aggiornamenti su quella che l'agenda Draghi perché all'ex presidente del consiglio soprattutto ex presidente la Banca centrale europea è intervenuto ieri al simposio c'è per di di Parigi
Parliamo di il Centre for Economic policy reso eccetera tesi tenuta a Parigi questo simposio
E ha dichiarato che il modello europeo basato sull'export e sui salari bassi non è più sostenibile ha detto diverse cose su cui le chiederò un commentò ma ci sono questi argomenti ma c'è ci sono anche le proposte economiche del presidente argentino mila io presentate ad Atreju la manifestazione di Fratelli d'Italia e poi ci sono le questioni che sono sul tavolo del del Governo come per esempio quelle legate all'automotive fra i piani strategici di Stella anti essere insomma per il futuro dell'industria automobilistica in Europa insomma nel e in Occidente in generale professore da dove vogliamo iniziare
Ma io direi partiamo andrà alla legge di bilancio italiane poi magari da confronteremo con quella negli altri paesi europei
Allora la legge di bilancio italiana non abbiamo detto sin dalla sua presentazione è quantitativamente piccolina nel senso che ormai abbastanza definito per un importo totale di trenta miliardi di euro
Di questi trenta miliardi di euro circa diciotto miliardi servono per rendere strutturale il taglio del cuneo contributivo
Per introdurre sgravi IRPEF nelle fasce medio basse i reddito quindi diciamo di provvedimenti aggiuntivi rispetto a quelli di quest'anno che sono già in vigore e restano dodici miliardi
Questo significa incastona in un abbiamo detto più volte ma vale la pena ripeterlo e cioè in una bilancio dello Stato per il due mila venticinque
E quindi quello che il parlamento approverà
Tra Natale e Capodanno come tradizione non è sulla manovra in quanto tale non sono semplicemente i trenta miliardi di manovra
Ma è il totale del bilancio e quindi il Parlamento approverà mille duecento miliardi di spesa pubblica
E mille e cento miliardi circa di entrate pubbliche cioè di tasse questo è quello che il parlamento approva dentro questi numeri ed è e fantasmagorici a un certo punto di vista la parte di manovra cioè con lo spostamento di risorse e circa trenta miliardi quindi quantitativamente è piccolina equivale la piena chiarire ancora una volta poi che tutti dicono le risorse sono scarse la coperta è corta eccetera certamente le risorse sono modestissime
Se non s'intende toccare nulla dei mille duecento miliardi di spesa e dei mille cento miliardi di entrate
Sapendo che dentro quei mille duecento miliardi di spesa ci sono almeno centocinquanta miliardi di spesa fatta male ma avversata inefficiente e inefficace
E dentro il mille cento miliardi di entrate mancano almeno ottanta novanta miliardi di evasione fiscale quindi che non si toccano questi grandi numeri
Le risorse ci sono oggettivamente molto limitate scarse
La l'aspetto importante però è che a fronte di questa quantità piccolina che io definisco piccolina Chieppa da una qualità
E va apprezzata perché tutta la legge di bilancio è mirata a mantenere gli equilibri dei saldi di bilancio cioè il deficit e il debito anche se con grande trasparenza il Governo ha detto
E scritto che il rapporto debito PIL aumenterà di qualche decimale da qui al due mila ventisei è poi comincerà a scendere
Dopo nel due mila ventisei questo è il quadro ora questo tipo di legge di bilancio ha un po'sorpreso non solo in Italia ma anche nel resto d'Europa perché è una legge molto prudente che salvaguarda i saldi finanziari e quindi da questo punto di vista è stata una sorpresa in positivo
Cioè l'Italia presenta dei conti relativamente sotto controllo
Era proprio a fronte di questo che invece è emersa la difficoltà di quei paesi che per tradizione erano molto più forti molto più stabili dell'Italia cioè Francia e Germania
L'ha già detto lei la Francia e da ieri l'altro ieri a un tentativo di nuovo governo ma non si sa se avrà una maggioranza la Germania a un Governo in crisi tanto che andranno a votare a febbraio
E quindi questa volta il rischio di una una specie di esercizio provvisorio
Lo corrono Francia e Germania e non l'Italia che ripeto come sorpresa negativa dal punto di vista degli equilibri finanziari
E abbastanza sotto controllo
Se a ciò si aggiunge la stabilità politica del governo italiano rispetto alla pavese instabilità politica
Del governo precedente riesco beh sia il risultato di quello che abbiamo visto in tutti i commenti in giro per l'Europa e anche in giro per il mondo
E cioè l'Italia può essere un punto di riferimento credibile stabile
Certo possiamo dire che l'Italia ha affrontato il giorno di strutturali questo no però almeno dal punto di vista dell'equilibrio finanziario ha ottenuto un risultato relativamente positivo
Da questo punto di vista sì però quello che le chiedo e di aiutarci a capire cosa cambia diciamo dal punto di vista anche economico tra una manovra piccolina come diceva lei e l'esercizio provvisorio
Beh no la manovra anche se piccoli dal salvaguarda i saldi finanziari e quindi da questo aspetto di solidità finanziaria è l'esercizio provvisorio significherebbe implicitamente confermare i dati del bilancio del due mila ventiquattro proiettati nel due mila venticinque senza manovra senza nessuna correzione
Ora da questo punto di vista significherebbe cominciare l'anno
Senza che ci sia una legge di bilancio per il due mila venticinque ora l'Italia c'era una approvata dal Parlamento tra Natale e Capodanno
Anche Francia e Germania ce l'avranno ma sarà una legge di bilancio in Francia in Germania molto vicina a quello che può essere un esercizio provvisorio che ha un senso sostanzialmente perché perché con la crisi politica sia in Francia che in Germania e il Parlamento non ha la maggioranza
Forte e stabile tale da poter approvare una vera legge di bilancio anzi i due governi francese o tedesco sono entrati in crisi proprio sulla base della proposta
Che in i rispettivi governi hanno fatto al Parlamento di legge di bilancio e su quel che è caduto il governo bambini ed è su quella sostanzialmente che trova enormi difficoltà a Schulz in Germania tanto da dover andare a nuove elezioni politiche a febbraio
Professore questa situazione critica in cui sono sia Francia che Germania per ragioni in parte diverse in parte analoghe
Può oltre diciamo a destare preoccupazione evidentemente anche essere diciamo motivo di una svolta europea perché il presidente la Bundesbank recentemente ha invitato il futuro governo di Berlino ad allentare le sue severe regole sul deficit sembra quasi insomma che ci sia un po'di apertura di ripensamento su quello che abbiamo visto fino a oggi
Beh intanto chiariamo un punto se Francia e soprattutto per noi Germania sono in crisi economico finanziaria non è un mal comune mezzo gaudio
è uguale per tutti
E anche dell'Italia perché tutti conoscono quale diciamo l'interrelazione
Tra l'economia italiana e l'economia tedesca ma anche quella francese per cui se Francia e Germania sono in crisi questo ha un effetto di freno enorme sull'economia italiana
Italia risponde nonostante questo freno che ci proviene dalla crisi particolarmente forte in Germania
è e ce la caviamo da questo punto di vista quindi l'integrazione europea ormai è un livello tale per cui come si diceva una volta se fa uno starnuto in Germania
Può rischiare una polmonite l'Italia e a questo punto è un po'rovesciato è un po'di polmonite ce l'hanno in Germania che molto più di uno sperduto
Ora paradossalmente questa condizione di difficoltà in Francia e in Germania
Poi introdurre le classi dirigenti e le classi politiche a ragionare un po'meglio su quelli che sono quegli stupidi i parametri i vincoli di bilancio che ci trasciniamo dietro il dramma scritta oggi e cioè sulla necessità da parte della dell'Europa tutta non solo dell'Italia ma di tutta Europa
Nei ragionare e in termini di diciamo correttezza di teoria economica e cioè almeno distinguere
Nei giudizi
La parte di spesa pubblica che spesa corrente dalla parte di spesa pubblica che Investimenti non si possono mettere insieme in un unico calderone imponendo un vincolo sul deficit totale
Occorrerebbe mettere un vincolo
Severo e rigoroso sul deficit di parte corrente
E lasciare spazio invece agli investimenti pubblici e quindi nemico a un ragionamento che è stato fatto proprio ieri credo
Al presidente Draghi
E cioè ha ribadito ancora una volta che il modello europeo degli ultimi decenni balzato su contenimento di costi del lavoro
Volto a favorire le esportazioni no sarà più impieghi era insostenibile quando avevamo l'energia a basso prezzo dalla Russia
Ormai e la difesa pagata dagli americani e un enorme mercato di sbocco per le esportazioni che l'aria con in testa la Cina ora questi tre pilastri non ci sono più
A questo aggiungerei oltre al ragionamento di Draghi in positivo e il fatto che chiunque può constatare che l'Europa ha un enorme bisogno di investimenti strutturali europei le grandi reti infrastrutturali l'energia
Che e il grande la la e la distribuzione e la logistica importi aeroporti e così via
Questo è un bisogno all'interno dell'Europa che però è fondamentale per competere con il resto del mondo
Quindi l'Europa non può più pensare ad essere trascinata nella crescita solo dalle esportazioni
Deve impostare un programma Progetto integrato europeo che spinge la crescita sulla domanda interna
Qualificando la domanda interna verso gli investimenti di grandi reti infrastrutturali per questo ci si aggiunge
Il problema della difesa europea il problema della politica estera il problema del controllo dei flussi migratori eccetera sia di fatto un pacchetto di quello che dovrebbe essere un bilancio federale europeo con un'integrazione politica europea da questo punto di vista
Vedremo quello che emergerà dall'ultimo Consiglio europeo dell'anno quello insomma con la nuova Commissione fondarla Aniene insomma
Di però purtroppo i tutto quello che ci siamo detti Vacca vere sull'assetto istituzionale europeo in cui ancora l'Unione europea ventisette Paesi
Sì maggio
Diritto divieto e cioè le decisioni o sono prese all'unanimità o non vengono prese ecco questo è un modo strutturale istituzionale europeo che andrebbe affrontato al più presto possibile
Chiaro professore le volevo chiedere anche un commento sulla politiche che ha portato in Italia nella sua visita non solo a Roma ma anche
Nella manifestazione Atreju che si è appena conclusa la venticinquesima edizione di questa manifestazione di Fratelli d'Italia il presidente argentino avviene mi lei che viene scritto sempre come un ultrà
E liberista con la armato di motosega pronto insomma a fare delle riforme radicali e quanto è insomma è compatibile è una ricetta come quella di Miley con le politiche europee in particolare l'Italia
No diciamo subito con chiarezza che nel caso Argentina chiamo dall'altra parte del mondo ogni confronto fra l'Argentina e l'Europa e qualunque paese europeo eh fuori luogo
L'Argentina da cinquant'anni ha avuto una politica di fatto protezionistica che ha degradato la capacità produttiva della stessa argentina
Ha un enorme disponibilità di risorse dall'agricoltura all'Energia a queste risorse non sono state utilizzate per lo sviluppo dell'Argentina
Ogni tanto arriva in Argentina un grande liberista che promette di sciogliere tutti i nodi idea penalizzare tutto però anche lì è una condizione assolutamente diversa quindi no l'Europa non può comprendere diciamo a a confronto il caso Argentina l'Europa deve guardare se stessi e cioè deve capire che se vuole restare
O diventare una grande protagonista nella globalizzazione di questo ventunesimo secolo ha bisogno di fare un salto qualitativo in termini istituzionali cioè un'integrazione federale europea
E su quella avere un bilancio europeo che rilanci l'economia da domanda interna mirata tutta sugli investimenti integrati dell'unione europea
Quindi
E su quella base un grande continente come l'Europa deve trovare la forza di crescere al proprio interno per realizzare lei coprire tappare le grandi carenze anche infrastrutturali che ha e allievi il suo percorso di crescita è a confronto con gli altri paesi del mondo con le altre grandi aree del mondo vede queste l'Europa un grande continente è oggettivo che ha bisogno di grandi investimenti dai chi l'ha detto in modo molto chiaro ha parlato di ottocento miliardi all'anno per dieci anni
Ecco allora qui la cosa più piccola più modesta che si dovrebbe fare con grande urgenza
è quella di dire abbiamo fatto il bestione decisivo a fronte del Codino
Bene almeno diciamo che quel bestione decidere io non è una tantum ma ma diventa uno strumento permanente dell'unione europea
Sarebbe un piccolo segno perché parliamo di centocinquanta miliardi all'anno quando Draghi ha indicato ottocento miliardi all'anno come minimo però sarebbe un primo piccolo segno che la classe politica la classe dirigente europea ha capito la lezione
E quindi i primi segnali e che vengono anche dalla Germania
Cioè quelli dire ma valutiamo attentamente e se non è il caso di dare un giudizio diverso per le spese di investimento rispetto alle spese correnti ecco questi primi spiragli si stanno aprendo
Il problema è il tempo e cioè l'Europa a tempo magari altri vent'anni per fare il suo lentissimo processo di integrazione io dico di no Europa deve fare un salto di discontinuità verso la unione federale e faccio un esempio che credo sia abbastanza significativo
Una parte importante della crisi europea in particolare della Germania e della frenata in Italia è la crisi dell'automotive
Che ormai tutti han capito è una crisi dell'Automotive che avviene alcunché per aver fissato dei parametri in termini di salvaguardia ambientale
Nel tempo fissi la famosa scadenza del due mila trentacinque per la le auto elettriche
Senza aver supportato questo obiettivo con Ron piano industriale europeo e allora anche qui il problema non si risolve facendo qualche accordo a livello nazionale
Tra un i governi e le singole grandi case automobilistiche
Per dirla esplicitamente il problema non è quello di dare un contentino Stellan Trenitalia perché mantenga un po'di produzioni in Italia sarebbe pura follia
A parte che i soldi al gruppo Stellan Trichet
Prima la FIAT e poi le Pecchia chi entra lo stato italiano nell'aria a valanga tanto da aver comprato due o tre volte
La FIAT in in termini di valore in Borsa dello stesso gruppo il problema è l'Europa sono darci un piano industriale nel settore dell'automobile
Che sia compatibile con le scadenze che riguardano gli obiettivi della salvaguardia ambientale questo è il grande tema della nuova Commissione europea
Chiarissimo Professore un'ultima domanda vorrei farla sul via libera leggo no no agenzia che via de proprio di questi minuti del Consiglio Affari esteri al quindicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia
Appropriata tre io è intervenuto il presidente del Movimento cinque Stelle Giuseppe Conte ha detto che il sostegno all'Ucraina e anche evidentemente questo tipo di sanzioni sono contrarie all'interesse e nazionale dell'Italia così secondo lei
Ma io dai economista o dai grandi maestri economisti che ho avuto ho capito una cosa che le sanzioni
Danneggiano chi le riceve e chieda
Cioè sono un gioco a somma negativa detto questo è ovvio che di fronte all'invasione Russia russa della dell'Ucraina l'Europa ha imposto sanzioni
E qui stiamo attenti perché qualcuno dice queste sanzioni non hanno avuto un grande effetto in Russia
Beh non è affatto vero perché la Russia l'economia russa si Tabarca menando in quanto economia di guerra perché produce carri armati cannoni missili e quant'altro dal punto di vista dell'economia civile
La Russia al di là della propaganda è in profonda crisi ma ad ogni buon conto il problema non sono le sanzioni no la soluzione
Della guerra che la Russia ha scatenato sull'Ucraina e da questo punto di vista è chiaro che non è certo questo il momento di far venir meno il sostegno convinto forte all'Ucraina perché altrimenti senza questo sostegno la Russia non si sia della baia al tavolo di una trattativa fino a che e vede la possibilità di vincere la guerra sul campo
Chiaro professore ma evidentemente non abbastanza allora ci fermiamo qua con questa cinque centocinquesimo appuntata di capire per conoscere ci ritroviamo prossimamente la prossima settimana forse una lezione lo spinga grazie al professor Mario Lord assuma un ruolo in giornata e buon lavoro