Politicizzazione dell'Europa ed europeizzazione della politica in Italia. Attori, culture e politiche nello spazio costituzionale euro-nazionale (1989-1999) (2ª giornata)

Buongiorno fosse cominciamo
Penso che non sia secondo giorno di questo convegno a abbia stamattina sogniamo nostro l'accensione frazione di affari economici ieri questioni economici la prima ai perviene di da Antonio Pastore che ci fa parlare dell'Italia e la fosso adesso alle ore venti minuti
Un po'percorso
Va bene niente tutto oggi ha detto ieri ma lo ripeto
Grazie
Agli organizzatori di questo convegno rende Paola Canfora naturalmente era Andrea Guiso perché come ho detto ieri relazione sono tutto di grande interesse sto imparando sto imparando morto
Secondo
Aspetto devo dire che quando ho visto il programma dove non è servito mi sono molto preoccupato perché naturalmente non sono storico economico
Di economia talmente capisco abbastanza poco quindi sono in compagnie tutta una serie di persone che sicuramente ne sanno più di me son più bravi di me
Terzo elemento veniva ricordato ieri da da Umberto Gentiloni
Lo Stato ci siamo legati rallenta
Ma le fonti la disponibilità delle fonti è vero che per gli anni Ottanta ne abbiamo già disposizione per gli anni novanta devo dire sicuramente qualcosa è presente ma non non così tanto io devo dire per questa relazione ha utilizzato una parte delle carte dell'attivo di Dodi appunto disponibili al Allegri storici dell'Unione Europea ma che cosa le versioni Padoa Schioppa qualche cosina dell'articolo la Presidenza della Repubblica ma devo dire uno così sono
Più dei flash che non una serie di documenti dieci permettono di avere una visione di una visione organica
L'ultimo aspetto visto che non sono uno storico economico diciamo che ho cercato di concentrare l'attenzione su alcuni altri aspetti che mi sembra sia no
Centrali nell'ambito di questo di questo convegno quindi
La cosiddetta europeizzazione della politica italiana o sul fatto che l'Europa diventa poi un mi sa di politica estera e politica e politiche interne
Mio Power Point è molto uso non sono così bravo per otto a spero che sia di una qualche di una qualche utilità
Va bene quali sono diciamo alcuni punti di partenza della mia relazione fra breve tutto che effettivamente l'adozione della moneta unica a mio giudizio forse uno dei più importanti esempi di europeizzazione della politica della politica italiana
Naturalmente questo avviene attraverso un processo che
Io per il quale ho individuato diciamo quattro quattro momenti
Diciamo quegli anni ottanta quindi fondamentalmente l'Europa dei governanti dei federalisti e dei tecnocrati oltre che un ulteriore il perché
Il perito dall'ottantanove novantadue l'Europa non compresa punto anche in questo caso cercò di spiegare quale ragione
Da novantadue novantaquattro un'Europa come una questione minore è invece il periodo merito centrale su cui poi Luca concentrare l'attenzione periodo novantacinque novantanove quindi l'Europa come un mito positivo per tutti per tutti gli italiani
Il primo periodo quindi dalla quello relativo agli anni ottanta beh va be ci sono una serie di cose che sono che sono note e quindi all'arrivo della commissione dello il libro bianco la questione del grande mercato unico e poi si sarebbe sviluppata nella progetto di unione economica e monetaria
E naturalmente come sappiamo che dal punto di vista la commissione dell'Olocausto
L'economia rompono strumento uno strumento in fondo per imporre delle scelte di natura politica
E io sostengo che la fine della cercano cerco di fare ciò che non era riuscito a Walter Hallstein per telefono e trasformare la Commissione alla Commissione europea una sorta di governo di governo europea
Noi sappiamo anche che centrale nella elaborazione la moneta unica fu questo comitato ristretto nel cui ambito naturalmente noi dobbiamo ricordare il ruolo centrale svolto da Tommaso Padoa Schioppa
Naturalmente un uomo vicino a Carlo Azeglio Ciampi con alle spalle l'esperienza della banca dalla Banca d'Italia quindi in apparenza
Diciamo uno dei membri più importante di quello che definiamo ciclopica sia europea della Banca d'Italia otto metri sono le foto di Tommaso Padoa Schioppa e di già dello in realtà qual è la posizione dell'Italia nei confronti nei confronti di tutto questo anche in questo caso diciamo sono eventi abbastanza noti non sappiamo voglio diciamo l'illusione
Dei leader politici italiani quindi di Andreotti e Craxi di imporre una centralità italiana nell'ambito il processo di integrazione europea consiglio europeo di Milano però alla fin dei conti armonico spesso abbiamo concentrato l'attenzione sul Consiglio europeo di Milano ma insomma bisogna ricordare la Conferenza intergovernativa del Lussemburgo perché alla fin dei conti in attivo l'Atto unico europeo
Non prende in considerazione quello che era il vero obiettivo italiano quindi rafforzamento dei poteri del Parlamento in realtà dallo rafforzamento dei poteri della commissione
è vero che a Milano probabilmente forse c'è un momento di attenzione e di una parte dell'opinione pubblica ma io direi soprattutto da parte di un gruppo e in Italia come ricordavo ieri
Andrebbe studiato perché ha avuto una certa influenza che naturalmente il Movimento federalista
Se poi il movimento federalista sia uscito veramente influire sulla posizione del governo italiano è una questione diversa e in realtà la seconda metà degli anni ottanta
Noi notiamo una veramente un divario tra queste aspirazioni di Craxi e di Andreotti o svolge un ruolo centrale della all'interno la comunità europea e poi la realtà della posizione dell'Italia all'interno la comunità europea soprattutto quando ci sono gli si verificano i cambiamenti più importanti dal mio punto di vista nell'ambito dalla storia di integrazione europea quindi le modifiche al bilancio comunitario i fondi strutturali e tutta una serie di iniziative che la commissione prende in vari settori
Per creare diciamo una cittadinanza europea per rafforzare l'idea che la Commissione come una sorta di governo i governi europei va be ne sappiamo che l'Italia la fine anni ottanta il Paese che ha il più alto numero di procedure d'infrazione
Perché dimostra che c'era appunto una divaricazione tra gli obiettivi ambiziosi e la realtà
La mente ci possiamo chiedere se la Comunità europea interessasse veramente agli italiani a mio giudizio non più di tanto non più di tanto perché in fondo diciamoci la verità la comunità europea
Guarda fino a metà degli anni ottanta è qualche cosa che pochi conoscono pochi interessa
Si comincia dalla fine degli anni ottanta per i fondi strutturali il programma Erasmus e così via comincia invece ad incidere sul cuneo spetti di gruppi più ampi e che quindi dimostra che la comunitaria esiste e fa qualche cosa per i cittadini esemplarmente e la foto della avvicinarsi e Margaret Thatcher a Milano è questa questa manifestazione appunto in occasione del vertice Milano
Cento mila federalisti chiedono Unione Europea se fossero cento mila non lo so però certamente è un numero abbastanza abbastanza significativo
Momento di svolta e quindi nuovo periodo ottantanove novantadue RAI utile soffermarsi l'accaduto al collo di Merlino e in questo caso la riscoperta dell'Obiettivo la moneta unica perché a mio giudizio fino al mille centottantanove la moneta unica una specie di Bale
Di bell'obiettivo finale ma diciamo a parte la Commissione europea credo che i governi ci pensassero abbastanza abbastanza poco
In questo ambito per ottantanove novantadue cavia è questa convinzione nuovamente
Della leadership politica italiana Chiara scusanti recarsi ma devo dire Andreotti e De Michelis che l'Italia possa svolgere nuovamente un ruolo un ruolo centrale
E quindi si punta conferenze intergovernative di Roma
Ipotesi deve conferenza sull'arte Consigli europei Consigli europei di Roma l'ipotesi conferenze intergovernative e si cerca nuovamente di giocare la carta
Dei poteri del Parlamento del Parlamento europeo praticamente negoziati come sappiamo sono due e va ricordato che nel mio centonovanta in questa visione ottimistica anche sulla posizione italiana sul piano economico monetaria
L'Italia prende due decisioni abbastanza importante la libera circolazione di capitali e l'inserimento della lira nella banda la banda stretta dello dello sbarco
Naturalmente foto di Andreotti e De Michelis e questo è un titolo della Stampa mia cambi più vigili verrà meno all'interno dello SME
Varrà meno vitello sberle però appunto oggi si annuncia l'ingresso nella banda stretta europea se questa sia stata una scelta positiva ma naturalmente si potrebbe mettere in discussione ma appunto non sono uno storico non solo storico Nicola
Sempre milioni centottantanove mila centonovantadue Bettin negoziato economico avviene in uno dei momenti devo dire negativi per l'economia italiana mio centonovantuno cioè il monito che è un fondo monetario internazionale
Una presa di posizione di della nei confronti del problema dell'espulsione devolvo pubblico e il declassamento di Mutis per la posizione dell'Italia
Quindi in realtà una posizione negoziale molto debole e d'altro canto non sappiamo che dal punto di vista la Germania all'Euro dovesse essere poi fondamentalmente un marco con con un altro nome equa io vorrei ritornare su ciò che è stato detto ieri in un'altra occasione che mi trova d'accordo torna gestita di ripensare l'interpretazione che di solito noi diamo del vincolo del vincolo esterno
Perché c'è una sorta di tendenza in passato a appunto ovvero l'idea di questo del vincolo esterno con una strategia ben precisa
Condotta e sviluppata da questa tecnocrazia
Della Banca d'Italia e così via
Sapeva che esisteva questa strategia così precisa e l'altra cosa
A volte si ha l'impressione che alla fin dei conti o Ciampi De Carli
Escono al negoziato avendo ottenuto l'idea della del vincolo esterno quindi la realizzazione di un loro obiettivo diretta medesima così tecnicamente il vincolo esterno a un diktat degli altri nei confronti di Alitalia punto e basta da condanne talmente e più un prendere o lasciare però se volete il vincolo esterno diventa una sorta di si fa di necessità virtù
Perché visto il tema i cinque parametri son fatti per l'Italia fondamentalmente e quindi quanto alla classe politica beh come sappiamo che a parte qualche eccezione Andreotti Cossiga forse Forlani
All'eventuale fase politica non si rende conto pratiche costati domando soprattutto dal punto di vista l'Unione economica monetaria io vado naturalmente in maniera molto rapida e un po'tranchant eccoli sono sempre più complesse ve ne sono due foto abbastanza simpatica e l'ho trovato
Ciampi un signore allora molto giovane
E naturalmente e naturalmente Draghi qua Draghi sempre giovane in questo periodo con con Carli
Veniamo al periodo novantadue novantaquattro quindi crollo della repubblica dei partiti soprattutto la crisi economica novantadue la lira reduce dallo SME viene svalutata diciamocelo Italia è fuori
Da allora possibilità di far parte della moneta unica perché i parametri va be'non risponde ai cinque parametri ai cinque parametri di Maastricht
E attualmente abbiamo poi i governi Amato e Ciampi chi prendono una serie di di decisioni economiche la rete ci si può chiedere l'obiettivo di Amato e Ciampi era quello di pensare già nella prospettiva che l'Italia dovesse riuscire ad entrare
Nel gruppo dei primi Paesi che avrebbe valutato la moneta unica ogni realtà cercano semplicemente di salvare l'economia italiana
E riuscirà risolve una situazione molto molto grave salto naturalmente la parentesi del bel del governo Berlusconi
Governo Dini a mio giudizio è più interessante perché prende alcune decisioni economiche non secondarie
Devo dire che ci sono questi due titoli che trovo molto molto interessanti Monti basta con i soliti adesso è l'ora dei sacrifici periodiche Montici adesso sa che il rifiuto di credito affida ovvie fin dagli anni Novanta non ce li ha chiesti solo dopo e questo lo devo dire l'ho trovato molto divertente
Il conto in banca non sarà toccato Amato smentisce il prelievo forzoso sappiamo come è andata a finire insomma quindi quattordici perché a volte sarebbe bene non vive mai nulla perché poi dopo le cose restano e vengo invece al periodo che mi interessa che mi interessa di più quindi periodo Milano centonovantacinque fino alla fine degli anni Novanta perché ma perché credo che questo sia veramente il periodo in cui l'Europa attraverso la necessità che l'Italia riesca ad essere al gruppo dei primi Paesi che avrebbero adottato la moneta unica
Diventa non solo una questione che impegna diciamo nobili politici al vertice quindi soprattutto come vedremo al governo Prodi
Non s'
Solo i tecnocrati
Ma anche ma anche gli italiani cioè in effetti a mio giudizio la metà degli anni Novanta solo nel momento in cui noi abbiamo effettivamente questa sorta di europeizzazione cioè l'Europa diventa qualche cosa di comune discusso
Oggi a un ora mi ritrovo importante nel
Creare questa visione questo mito di un'Europa positiva ieri si faceva questo riferimento una sorta di Oropa salvifica no quindi va la partecipazione però duramente la cosa se ci si pensa abbastanza singolare cioè l'Italia un Paese fondatore della Comunità europea quindi in Europa c'era organi da quel dì
Però dobbiamo entrare in Europa appunto chi fosse fuori dal ci fosse proprio all'Europa però questo era uno slogan che ha avuto un grande successo
E credo che sia importante capire alcuni elementi fondamentali perduto la creazione dell'Ulivo
Elezione dell'Ulivo a come diciamo punto di riferimento io direi assenza pose la sua ragione d'essere la scelta europea
La cento europea appunto l'idea di partecipare di riuscire punto partecipare
Al primo gruppo dei paesi che avrebbero adottato brevettato Laura
Devo dire che la documentazione dell'Archivio di Prodi
Ci offre alcuni spunti interessanti non è completa e devo dire molto episodica
Però ci sono alcuni spunti interessanti per la campagna elettorale di Claudio dell'Ulivo e al di là del fatto che una campagna elettorale devo dire capillare fatta siano invece una campagna elettorale fatta molto bene ci sono fondamentalmente
Oltre missioni importanti che profondi fa in questo periodo
A Londra a Francoforte e a Washington
E la documentazione soprattutto in quello di Londra importanti fra Londra viene creato un comitato di italiani di Londra per Prodi e ci sono sono quasi tutti i funzionari di gruppi bancari per finanziare e Prodi si incontra con questi a Londra si incontra con gli stessi gruppi a Francoforte circondano gli stessi gruppi a Washington cosa ha da dire
Beh la documentazione è interessante cioè non non manca
In fondo dà delle garanzie su ciò che il suo governo avrebbe fatta su ciò che Prodi avrebbe fatto se l'Ulivo avesse vinto avesse vinto le elezioni cioè si va a rassicurare
I mercati internazionali sul fatto che l'Italia avrebbe fatto alcune scelte che avrebbe poi consentito di partecipare dal primo gruppo di Paesi crebbero dotato la moneta unica
C'è una mobilitazione dei settori influenti dell'opinione pubblica media accademici
Intellettuali
E più in generale io sottolineerei l'influenza dell'ottimismo legato al nuovo ordine internazionale e all'immagine positiva che negli anni Ottanta l'Unione europea le storie di successo dell'Europa meridionale il mito della Spagna
La prossima ricomposizione dell'Europa sia avverrà fra alcuni anni però certamente avverrà e questi sono alcuni esempi gli era stato già ricordato questo dibattito PT due volumetti che escono per la terza l'uno dice Enrico letta e uno simbolica per Maastricht devo dire già il titolo non è che sia molto
Così accattivante errato e Lucio Caracciolo Palombo morire per Maastricht
Cioè questa mobilitazione il Mulino lanciava un euro il Mulino Europa un quindi una vendita speciale che esce per alcuni anni solo in questo periodo e la Fondazione Gramsci crea il questa rivista che Europa europei
E che questo ci dà il senso in fondo di questa forte mobilitazione nei confronti nei confronti dell'Europa e questo naturalmente siamo uniti nell'Ulivo e va be'i rappresentanti del dell'Ulivo
Veniamo cerco di essere molto molto rapido naturalmente tutto questo a mio giudizio favorisce la vittoria la vittoria dell'Ulivo alle elezioni
E lo slogan che viene lanciato entrare entrare in Europa mi è già successo vetrato spiazza l'opposizione
E come si poteva dire di no che l'Italia non sarebbe entrata dall'Europa che ha un obiettivo patriottico nazionale
E metterei a questo punto da parte del negoziato perché non c'è tempo
Ma meriterebbe naturalmente di essere preso in considerazione va appunto dalle sì e no un paio di minuti non oltre e invece sottolineerei la reazione
Dell'opinione pubblica quando l'Italia riesce ad ottenere l'obiettivo di entrare a far parte della del primo gruppo di Paesi Urbe dotato Leroy
Questo è per il titolo di Repubblica
L'Italia nel uno devo dire non non sono riuscito a leggere il
I due articoli il fondo per otto anche questi molto ottimisti un superstato come l'America Carlo Azeglio il navigatore la borsa senza limiti c'è più entusiasmo di Rosi devo dire ritmo
E queste sono le i risultati o Ciampi e Prodi che fanno una manifestazione in Campidoglio per all'ingresso dell'Italia l'Italia nell'euro e l'ultimo mi dispiace dura cinque minuti ma vi consiglio di guardarlo
Ciampi presenta all'Euro a Domenica in
Il video è molto divertente
Naturalmente ci sono dei noti esperti di economia come Alba Parietti Frizzi Mentana Pazzaglia quello della del due quelli della notte ecco e devo dire Ciampi dice
Queste belle cose che ha tradito e tutto andrà bene siamo bravissimi e mostra naturalmente la prima moneta dell'Europa
Con l'Uomo vitruviano che è il risultato di un sondaggio degli italiani e Ciampi dice questo dimostra come gli italiani hanno risposto positivamente vogliono lei euro sono contenti sono tutti europei
E devo dire che vi consiglierei di vederlo perché in effetti ci dà un po'il senso di questa sorta di apoteosi di no Alitalia entrata nell'euro siamo tutti europei siamo tutti contenti
Ultima questione ma perché alla fin dei conti questo questo grande successo improvviso PC veramente un minuto chiudo
Ma io ho la sensazione mettiamo da parte naturalmente chi ha fatto le scelte Prodi Ciampi gli altri che non dimentichiamoci noi abbiamo un governo in cui Prodi è il capo del governo
Ciampi accorta ministero del Tesoro ministro delle finanze Dini è ministro agli Affari Esteri tra economisti di cui due vengono a Banca d'Italia va be'diciamo che più garanzie di così nei confronti di Bruxelles credo e non si potesse fare
Gli italiani ma io la la sensazione che nel a metà degli anni novanta andiamo di fatto che l'Europa fosse visibile a questo punto soprattutto certi gruppi
Agli intellettuali e ai media agli studenti agli ambienti universitari che in fondo fanno in parte l'opinione o concorrono a fare opinione
Credo che per il resto gli italiani ci fosse un po'una sorta di orgoglio nazionale a questo obiettivo ce l'abbiamo fatta abbiamo pagato quasi volentieri la l'eurotassa
Non tanto volentieri per il tasso si paga mai volentieri però quanto pare tua rapide Goldie progettati parte restituita non tutta ma in parte si è il io credo che ci fosse una questione di è il superamento di Tangentopoli cioè superamento della crisi dell'inizio degli anni Novanta cioè l'Europa una sorta di ma Milito a cui noi ci rifacciamo e tutto ciò di positivo che noi riusciremo a divenire grazie a questa crisi che abbiamo vissuto ma all'ancoraggio all'Europa ci offre la possibilità in qualche modo di essere migliori diventare un po'tedeschi gruppo francesi un po'simili a tutti gli altri
Dopo il trauma dopo il tramonto anche il torneo una sorta di catarsi siamo usciti da questa fase di crisi e l'Europa lo strumento e il fine che ci consente di uscire questa che gli diventare un Paese normale un paese un Paese europeo
Credo che questo sia stato forse la motivazione più forte e tutto questo naturalmente durato qualche anno
Dopo l'adozione del ma poi le cose sono cambiate e anche l'atteggiamento della una parte dell'opinione pubblica è mutato ringrazio per l'attenzione
Bene grazie grazie molto Antonio come sempre non sa Somoza interessante ma passiamo subito al secondo intervento cioè quello di Andrea Guiso sul d Europa ovvero la fine della felicità
Il titolo della relazione con l'aggiunta però di un sostanziale punto di domanda cioè Europa ovvero la fiera da
Richiamava un volume di Giuseppe Guarino niente studioso di diritto costituzionale diritto amministrativo ministro dell'industria novantadue del governo Amato già deputato della DC
Volume pubblicato nel novantasette intitolato per l'appunto Europa ovvero la fine della politica molto più assertivo
In qualità di ministro dell'industria Guarino
Era stato l'ideatore di un progetto detto delle due super-holding che poi non ebbe seguito di ristrutturazione del sistema
Dell'economia mista guida statale
In anni in cui l'Europa per contro cercava proprio di favorire regolamentare una maggiore concorrenza nei mercati nazionali come prorettore requisito del mercato del completamento del perfezionamento del mercato unico
Pubblicata nel pieno della rincorsa del Paese all'Euro ma anche pochi anni dopo il crollo delle due torri gemelle nella Repubblica italiana cioè il sistema dei partiti il sistema della
E quello che le partecipazioni statali con al centro l'IRI la riflessione di Guarino dava forma una visione allora controcorrente oggi diremmo scettica teso a sottolineare i rischi
Di una trasmutazione costituzionale il il libre di taglio giuridico
Quale quella innescata dal combinato disposto dell'Atto unico europeo il trattato i massi che per esentava la peculiarità cito di sottrarre normativamente alla politica un ambito
Esteso e tra i più rilevanti della vita collettiva che abbracciava la massima parte dei rapporti economici
Si trattava in altri termini di una rivoluzione il cui postulato era il progressivo distacco fra istituzione e politica cioè tra l'Europa come espressione potremmo dire eu demoni stecca della tecnica giuridica e la politica come scienza dei fini dello Stato
Nel dibattito pubblico poi anche nella letteratura soprattutto politologi tra il tema dell'Europa come logica disponibili citazione
Funzionale appunto astenere fuori l'economia la sfera economica dal dominio del governo democratico si è spesso sovrapposto a una lettura tra del rapporto tra tecnica e politica presentato prevalentemente in chiave oppositiva tecnici contro i politici un po'quello che dicevamo le diceva prima Antonio versori
Obiettivo dell'intervento del mio intervento quindi a mettere in discussione questa lettura
E ragionare sulla natura questo rapporto assunto in un paese l'Italia anche in trent'anni diciamo grosso modo più poco più di un trentenne ha oscillato tra norma ed eccezione cioè tra i due estremi della politica e della tecnica ossia cicli dove la classe politica è sembrata poter esercitare un più stretto controllo sull'agenda politica
E fasi invece emergenziali guidate da personalità istituzionali ho ricordato appunto
Antonio poco fa
Di estrazione tecnico bancaria essenzialmente finanziario tattico bancaria chiamata ad assolvere appunto il ruolo di garanti del vincolo finanziario con loro
E insomma eloquente la sequenza governo Ciampi il governo Dini governo Montini nella undici infine governo Draghi più o meno il tema è sempre quello il debito pubblico il rischio l'Italia come rischio
Paese per l'euro
Per quanto riguarda le fonti primarie la ricerca e infieri quindi insomma sono qui diciamo delle
Delle riflessioni che iniziali insomma germinali si è concentrata su alcuni fondi conservati presso gli archivi della dell'unione europea di estremo interesse
è il fondo di Tommaso Padoa Schioppa
E anche alcune unità di archivistiche delle delle due principali serie del fondo ieri all'Archivio centrale
Dello stato e queste prime prospezione mi hanno consentito di cominciare a tracciare un po'il il a profilare Comeglio ambienti figure chiave di quello che definirei un corpo tecnico transnazionale
Che negli anni della costruzione del mercato unico e della moneta comunica venne qualche della moneta unica avvenne coagulando sì dentro il perimetro d'azione del triangolo decisionale ma a vasi comunicanti composto da Commissione europea
Serie di intergovernative
E sistema delle banche centrali del Paese punto con H diciamo cominciamo a capo il il comitato dei governatori
E che perseguì appunto l'obiettivo di adeguare la struttura istituzionale della Comunità europea le sfide rappresentate da la libera circolazione dei capitali dalla necessità di istituire forme più strette il coordinamento monetario
Non più perseguibili a livello nazionale e dall'accresciuta competizione con le grandi aree asiatiche nordamericane del capitalismo industriale e finanziario
Le domande intrecciate a cui proverò a rispondere sono tre la prima è quali punti dell'agenda macro economica hanno contribuito a cambiare le gerarchie tra tecnocrazia e politica facendo scivolare la seconda
Su un piano non più paritario ma progressivamente Sempre più subalterno seconda attraverso quali momenti salienti si è prodotta questa dinamica e con quali implicazioni proprio di carattere costituzionale rapporto tra economia e politica tra poteri pubblici
Terzo che natura riveste il potere tecnocratico nell'Italia che compie il suo percorso verso l'Unione economica e monetaria
A quali risorse di legittimazione attingere quali sono i suoi riferimenti culturali tutte finali qual è il suo capitale simbolico per cercare quindi sintetizzare al massimo le risposte farò riferimento a tre fasi distinte
La prima fase quella che dal mille centottantasette al novanta cioè dall'entrata in vigore dell'Atto unico europeo all'avvio della prima delle tre fasi indicate dal rapporto dell'orto per la la realizzazione dell'Unione europea monetaria volta realizzare proprio la libera circolazione dei capitali è un obiettivo questo che determinava un
Un cambiamento sistemico decisivo funzionale a quello che possiamo definire la costruzione di un'Europa misura della globalizzazione che vanno qui anche un po'libro IVA russe
Su questo su questo tema deve appunto questo passaggio decretare la la fine della separazione tra sistema finanziario sistema monetario concepito nel quadro delle regole di Bretton Woods preparando banche centrali
Il sistema del credito agli affetti di una loro ben più stretta integrazione
Effetti che si sarebbero poi riverberato in primis e non solo sul tasso di cambio
Non solo ma in primis ma non solo sul tasso di cambio con un conseguente pesante impatto sulla politica monetaria nazionale
Nella partita eterna tram monete rivisti ed economisti che sarebbe servita a stabilire se
In funzione dell'obiettivo dell'integrazione politica economica la priorità dovesse spettare alla creazione a moneta unica o viceversa la convergenza
Dei sistemi ed ho anche economici nazionali cominciava a delinearsi il percorso
Verso una nuova costituzione economica euro nazionale basata sui criteri di convergenza non c'erano ancora matti come se ci fossero in realtà perché bisognava agire in un certo senso come se la moneta unica già esistesse ma ancora di più come se la stabilità finanziaria ne costituisse il principio normativo e qui le analisi elaborate dal gruppo di lavoro da Banca d'Italia coordinato appunto da tutti Padoa Schioppa sin dal mille novecentottantasette
Sottolineavano proprio come l'apertura il free capital spendesse a svuotare uscito di contenuto
Le contromisure di controllo pubblico prudenziale monetario delle autorità nazionali quali ad esempio il massimale degli impieghi
Il coefficiente di riserva obbligatoria eccetera
La conclusione era che la liberalizzazione completa dei movimenti di capitale ospitata dalla Commissione europea dovesse implicare per coerenza sono appunto
Indicazioni che vengono da queste da da queste documentazioni una gestione federale nella politica monetaria della comunità stante il fatto che qui veniamo a nota dolente la velocità del processo di federalizzazione non teneva il passo fissato dagli obiettivi in termini in tema del mercato unico
Per l'Italia come è noto la prospettiva è stato ricordato prima era aggravata dalla prevista uscita dalla banda larga di oscillazione nel rapporto di cambio
E vi era dunque consapevolezza di entrare a passo veloce in un nuovo regime costituzionale che implicava di fatto un trasferimento di decisionalità verso l'alto e un maggiore coinvolgimento delle tecnostrutture nella governance del sistema economico
Euro nazionale volendo proprio sintetizzare alcuni elementi chiave di questo processone inviterei tre
Primo si cementa in questi anni quel quello corpo tecnico tra stazionarie cui facevo prima riferimento e avviene ciò all'interno del perimetro decisionale commissione
Se intergovernative Sistema delle banche centrali
Potremmo quasi definire una sorta di potere sui Poteri o addirittura forzando un po'una sorta di nucleo embrionale di Stato europeo beneficiario di una consistente cessione di autorità pubblica e di sovranità economica da parte di governi e ministeri economici nazionali
Secondo
La Banca Italia svolge un ruolo assolutamente centrale in questa nuova intelaiatura costituzionale ma il suo ruolo non è puramente tecnico non può essere definito puramente tecnico non è in altri termini un mero conduttore di decisionalità
Esterna come sembra suggerire appunto un uso acritico del termine del del concerto di vincolo esterno ma è un attore politico a tutti gli affetti chiamato proprio la difficile opera di negoziare di mediare
Su questioni rilevantissime di carattere strategico per il governo italiana per il posizionamento dell'Italia nella costituenda unione economica e monetaria
Nella partita tra Paesi del Nord e Paesi del Sud sulla liberalizzazione dei capitali tecnici
In quella fase la tecnocrazia e schierata sulle posizioni della Francia su una linea molto prudenziale
Propone l'interesse politico del proprio governo terzo vi è grande consapevolezza in questo corpo di funzionari che l'unione monetaria sarà inefficacia senza una vera unione politica
E senza cito un rafforzamento delle strutture istituzionali dell'Unione
Qui gli appunti degli incontri
Tra Tommaso Padoa Schioppa con dei loro con altri membri di questo corpo transnazionale restituiscono proprio anche lo spessore di una cultura costituzionale di questi competenti inutilità di corposi riferimenti all'itinerario giuridico del costituzionalismo classico e democratico
Significativi gli scambi di Padoa Schioppa con il fratello Antonio Padoa Schioppa giurista
O le riflessioni del giovane Padoa Schioppa alla fine degli anni sessanta sono degli appunti manoscritti molto interessanti sui rapporti fra democrazia ed economia nel quadro della crisi
Del lo sciocco globale e qui appunto
Temi su questi documenti si rintracciano temi come separazione dei poteri autonomia e non indipendenza delle banche centrali importanza del Parlamento europeo della rappresentatività del sistema
Istituzionale europeo terzino pensate il valore fondante del conflitto politico per una piena espressione della vita democratica durante un confronto con Dell'Orto e Mason Tommaso Padoa Schioppa emblematicamente annota
La comunità diventa unione politica sedi vede se diviene sede di lotta politica
Qui siamo proprio molto vista antichi da una da da un approccio tecnico
Seconda fase Milano centonovantuno novantaquattro cioè a dire gli anni in cui viene innalzato a gran velocità l'imponente edificio della moneta unica ma durante i quali si inizia anche a sperimentarne alcuni serie di limiti strutturali ed è in questa fase che la politica italiana si trova a dover fare i conti di fatto con una nuova regola costituzionale tesa a limitarne fortemente l'autonomia decisionale la questione viene posta brutalmente da Padoa Schioppa in una riunione del direttivo della Banca d'Italia nella primavera del novantadue in vista di un incontro al vertice col governo proprio sulla politica economica cito la riforma istituzionale per la politica economica l'ha fatta il Trattato di Maastricht occorre ora recepirlo
Che non si trattasse appunto di una riflessione come dire estemporanea dettata solo dallo stato di emergenza che si profilava lo si apprende appunto dei dagli appunti manoscritti delle riunioni
Tra i tecnici di via nazionale Andreotti e i suoi ministri economici convocate nel corso del novantuno in vista dell'attuazione del così detto programma di convergenza e in questo preciso istante che inizia a mio avviso a da a delinearsi quell'azione di affiancamento del Governo da parte della tecnostruttura destinata poi a istituzionalizzare assi con i governi Amato e Ciampi in una fase di emergenza fino ASS ad assumere appunto
Un carattere di caratteri di vera e propria supplenza istituzionale
E il novantadue segna infatti su questo non c'è dubbio concordo perfettamente con quello che diceva Antonella Sori un salto di scala né il depotenziamento lilla politica semplicemente inimmaginabile soltanto pochi mesi prima la saldatura tra la crisi valutaria e finanziaria
Innescata dai referendum danese nei Paesi con alto rischio di insolvenza sul debito da un lato il rituale di degradazione della politica messi in atto dalla trasformazione della questione morale in macchina giudiziaria mediatico-giudiziaria dall'altro
Svolse appunto un ruolo decisiva in quella che definirei senza mezzi termini la pena dinamica di spossessamento del capitale politico a beneficio delle strutture tecniche si tratta di una dinamica in cui illa dimensione istituzionale quella simbolica questo benissimo grazie quella simbolica vanno proprio di pari passo contribuendo a rovesciare
Anche il paradigma della legittimazione del potere alcuni indizi appaiono significativi il primo il tema della moralizzazione della vita politica a supporto appunto dell'opera di risanamento finanziario diventa centrale ora anche nella riflessione dei tecnici ma sovrapponendo sia un discorso pubblico prevalentemente giornalistico televisivo ma anche accademico dominato dalla contrapposizione tra stato del malaffare
Mercato come quintessenza della razionalità e dell'efficienza economica secondo qui è rompere la partita delle privatizzazioni che Carli aveva lanciato ma sostanzialmente era un sasso nell'acqua in quel momento
Che diventa veramente come condizionata qui dal caso Efim dalle regole sul divieto degli aiuti di Stato statuiti a livello europeo che diventa appunto la partire privatizzazioni la plastica rappresentazione
Della del del del commissariamento della politica
Prodi ne parlavamo ieri che era stato il fautore del modello sociale renano e dei noccioli duri viene chiamato alla presidenza dell'IRI è la sua seconda presidenza con un tassativo
Vincolo di mandato vendere e farlo inflitta tenore come dire la condizione migliore rischi rende aggiungo che il modello di vendita degli anni di fatto imposto dal governo tecnico Ciampi è contrariamente appunto alle sue intenzioni la public companies e che a presiedere l'intero processo delle dismissioni è una cabina di regia
Affidata a quel signore che abbiamo visto prima giovane Mario Draghi
Al al ministero del tesoro di qui le tensioni crescenti tra il manager e in manager dell'IRI e il governo Ciampi in particolare con Barucci e Savona che arriverà a scrivere una lettera cioè Prodi dubitando della sua libertà del della sua lealtà nella missione affidatagli dal governo e divenne vice
Terra dura privati Landi a caro Prodi spero che in questa battaglia staremo dalla stessa parte
Terzo
Nell'atmosfera Etica nel novantadue novantatré il discorso tecnocratico comincia assumere anche coloriture antipolitica
Un piccolo ma significativo indizio uno scambio di missive tra Padoa Schioppa il suo manesco maestro Franco Modigliani rimproverato
Amichevolmente di cito fare la predica lo scolaro sindacato e non allo scolaro governo che dei due è stato il più svogliato e il più negligenti
Terza fase vado alle conclusioni realtà novantaquattro novantotto ma potremmo estendere la veramente degli anni Duemila
Prescindendo dall'avere breve parentesi del governo Berlusconi è la fase in cui si delinea un singolare paradosso il Paese è chiamato a un'immane sforzo di auto di di di disciplina e di rigore finanziario in vista del grande obiettivo dell'ingresso
Nelle euro ma è anche la fase in cui le europeizzazione mostrerà proprio il volto meno benevolo Dellas politicizzazione cioè il governo burocratico della della politica economica
L'azione di Mario Monti come commissario alla concorrenza in questi anni può contribuire a mettere a mio avviso meglio a fuoco tale paradosso
Nel corso di un'audizione al Parlamento europeo il professore bocconiano non aveva esitato una volta definire il suo ufficio cito il portafoglio delle libertà
Era commissario alla concorrenza visto che spiegava una sola persona si trovava a dover garantire la realizzazione delle quattro libertà di base delle persone dei beni e capitali dei servizi affari fiscali
Osservata quindi retrospettivamente la sua azione però appare più figlia
Che il pessimismo e di una consapevolezza dei limiti e delle incongruenze dell'unione economica e monetaria piuttosto che degli ideali politici che avevano ispirato figure pur dotata di grandissimo pragmatismo come dei loro appunto e Tommaso Padoa Schioppa
La filosofia di fondo apparentemente resta la stilista cioè il completamento del mercato unico come necessario presupposto per la con
Soluzione della moneta e dell'Unione appunto economica e monetaria ma il significato della parola mercato e nel frattempo cambiato radicalmente
Mercato non è più il locus artificiali spie le regole dettate dalla politica sua interagire con la società
Ma è il locus naturalis al cui interno ripristinare condizioni di efficienza e razionalità dell'agire economico attraverso la leva appunto della libera concorrenza e degna di nota nelle memorie
Da poco pubblicata in Monti oltre al ricordo del monito della mamma che diceva chierica alla larga dalla politica
E proprio l'ammissione dei principi guida che ispiravano la sua azione a favore della concorrenza e dell'efficienza dei mercati in Europa in particolare
L'intransigenza così la definisce nel chiedere agli Stati nazionali l'applicazione delle norme a vantaggio della credibilità del mercato unico
Con un approccio che non esiterei a definire in un solo momento da stato di intendenza cioè armato proprio di strumenti coercitivi quali
Son termini che vengono inserite nei documenti
Economico finanziari tabelle di marcia coefficienti di frammentazione indicatori dei deficit di trasposizione a livello nazionale e dei regolamenti europei
Il tutto nel quadro di un approccio come ricorda
Orgogliosamente devo dire lo stesso Monti né in Matteo shame ovvero la lista dei buoni e dei cattivi quindi alla figura del tecnico costruttore si affianca in un certo senso va a sostituirsi in questi anni quella del tecnico
Riparatore colui cioè che isolato dagli umori ed ai condizionamenti del ciclo elettorale e chiamato a disinnescare gli effetti di quella che un altro professore bocconiano
Scrivendo approdi nel novantatré in pieno fermento per le privatizzazioni non esiterà a definire la relazione negativa tra rappresentanza ed efficienza cioè tra democrazia e mercato
Il peso quindi al tecnico riparatore crescerà alle nostre latitudini di questo sono perfettamente consapevole anche in ragione dell'ambiguità che da sempre caratterizza l'atteggiamento di una parte consistente della classe politica italiana nei confronti dell'Europa
Ambiguità che nasce dalla contraddizione tra la vocazione europea esibita sul piano dei discorsi sul piano ideale dei valori
E l'irriducibile propensione a disattendere con forme e modalità d'azione diverso il vincolo costituzionale
Il debito pubblico costituire scolpito nell'Est e dei criteri di convergenza scolpiti nelle tavole della legge sovranazionale non a caso sarà poi Monti nel due mila undici il prescelto per sostituire Berlusconi la con Class la conclusione che sarebbe tuttavia a mio avviso riduttivo
Sulla scorta di questa ovvia sottolineatura derubricare l'idea dell'Europa come fine della politica semplice epitaffio nostalgico del tempo che fu difficile alla luce di quanto accaduto poi negli anni a seguire dalla crisi dell'euro zona fino a oggi non vederla anche come un ragionevole invito a interrogarsi sul senso di una trasmutazione costituzionale che ha contribuito a scavare un abisso tutto nuovo nella storia della democrazia moderna l'abisso di una moneta senza Stato
Scusa se Oria preso qualche minatorie
Molte grazie pure questo qualche minuto di Gropius ricco sempre perdonare
Passiamo subito al senza installazione collettiva verso Francesca un ordine di me di mercato nel mondo costa piccola Roberto
Tra maggio ecco
Grazie mille grazie mille Pierce anch'io mi unisco ai ringraziamenti nei confronti degli organizzatori tre organizzatrici di questa ricchissima stimolante conferenza il mio intervento prende in esame le relazioni che si istituirono tra l'Italia e l'OCSE l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico al a cavallo tra la seconda metà degli anni ottanta ottantasei ottantasette l'avvio e l'introduzione dell'Atto unico europeo e i primi anni novanta il tornante novantadue novantatré che vide per l'appunto la firma e la attivazione del trattato di Maastricht
La prospettiva specifica attraverso cui tenterò di sviluppare queste Brady riflessioni insiste
Sulle raccomandazioni e i giudizi che l'organizzazione parigina indirizzo ai vertici a del governo italiano e responsabili della politica
Economica in una fase che per l'appunto è notoriamente caratterizzata a dalla tramonto dell'ordine bipolare e dalla nascita di un incerto contesto post bipolare
L'interesse di uno studio di caso riguardante per l'appunto i rapporti tra Italia e OCSE originata dal mio punto di vista da la possibilità di approfondire esaminare e storicizzare o perlomeno fare un primo tentativo di storicizzazione
Il punto di vista di una credo delle più significative organizzazioni della governance economica globale in quella fase un'organizzazione caratterizzato da una profilo abbastanza specifico il peculiare come sappiamo l'OCSE nasce nel sessantuno sulle ceneri della precedente o esce l'organizzazione europea per la cooperazione economica che tra quarantotto cinquantuno
Aveva contribuito insieme con le autorità statunitensi a gestire i gli aiuti della Piano Marshall in Europa e come gli studi di marchi assumersi hanno messo chiaramente in luce l'OCSE fin dalla sua nascita si caratterizza come un'organizzazione eminentemente occidentale
E deputato a rappresentare non tanto un organo caratterizzato da specifici particolari poteri normativi giuridico normativi quanto piuttosto un forum di riflessione
Dotato però di una funzione altamente legittimante sul piano tanto politico quanto intellettuale in riferimento proprio alla definizione delle priorità di politica macro economica indirizzate per l'appunto i Paesi membri
Che attraverso un processo di produzione di analisi economiche fondate sulla combinazione
Della valutazione delle politiche adottate dai Paesi membri peer review e produzione di dati analisi statistiche l'OCSE ha rappresentato e rappresenta tuttora per certi versi un'autorità e piste amica
Nella definizione di quelle priorità macro economiche dei paesi che un tempo facevano parte del cosiddetto blocco occidentale
E che più recentemente possiamo a scrivere al più composito universo dei paese contesti di orientamento capitalistico
Fatte queste brevi premesse quali furono intorno a quali temi si addensarono le riflessioni dell'OCSE
In riferimento al caso italiano tra la seconda metà degli anni ottanta e primi anni novanta
Gli studi Isar degli Outlook dello si dedicati all'Italia mappa no e discutono abbastanza nello specifico gli sviluppi della politica economica italiana in parallelo per l'appunto alla introduzione dell'atto unico europeo e alla realizzazione delle misure necessarie per il completamento della cosiddetta agenda novantadue
E in questo senso l'OCSE individuano approfondite divaricazione era tanto nella gestione quanto nelle performances diciamo così della politica economica del Paese da un lato di Hu vi è una tendenziale approvazione rispetto ai dati riguardanti l'andamento del PIL
Così come anche riguardo la gestione la politica monetaria allora esercitata dalla Banca d'Italia
Da nel quadro della partecipazione dell'Italia all'interno dello SME e ciò nonostante la parziale introduzione di una serie di vincoli amministrativi al credito precedentemente soppresse ottantatré poi temporaneamente reintrodotti
Pertanto se ottantotto a seguito di una serie di movimenti speculativi nei confronti della lira
Dall'altro lato e qui si situa la divaricazione l OCSE individua critica una serie di nodi costitutivi dell'agenda economica italiana in primo luogo il rapporto tra debito pubblico e PIL
Anche proprio all'indomani del divorzio dell'ottantuno aveva visto crescere una delle sue più significative voci cioè la spesa per interessi
Il costo del lavoro corto anzitutto nella sua dinamica salariale nonostante la parziale abolizione della scala mobile all'indomani e il decreto di San Valentino al fallimento del successivo referendum promosso dalle sinistre e più in generale all'andamento la composizione della spesa pubblica e la determinazione del fabbisogno nazionale rispetto al quale siamo nell'ottantasei le successive elezioni politiche dell'ottantasette venivano percepiti dall'OCSE come una potenziale fonte di pericolo
E sottolineo questo aspetto
E cioè l'impasse sulle ricadute parlamentari ed elettorali
Sulla composizione e determinazione del fabbisogno nazionale perché rappresenta uno dei leit motiv delle riflessioni dell'OCSE
Non in questa fase storica di riferimento per l'appunto al caso italiano in quegli anni la particolare composizione del debito pubblico italiano che per certi versi rappresenta una sorta di anomalia rispetto alla media dei Paesi OCSE in quanto solo una parte
Di quello stesso debito era caratterizzato da buon allunga scadenza punta su interesse fisso determina dell'importanti implicazioni anche soprattutto per la politica monetaria in quanto a data questa struttura e l'ammontare del debito pubblico il Budget di bilancio e più in generale il fabbisogno nazionale risultano vulnerabili
Alle variazioni dei tassi d'interesse a breve termine e di qui indipendenza della politica monetaria della banca centrale in quanto tale rispetto alla politica fiscale risultavano tormenti ridotto comunque potenzialmente compromessa in fatica Banca d'Italia aveva dovuto in quella fase imporre per tre volte di detti è prescritta bancari
E in un contesto a macro economico così definito
Emerge prepotentemente il tema per l'appunto citato poco fa nella relazione di Andrea Curcio delle privatizzazioni
Insomma citarsi già sulla sul una fase finale degli anni ottanta
I primi casi di avvenute dismissioni o tentate dismissioni si cita ad esempio il caso della vent'la fa come nonostante le specificità lì peculiarità di quel caso si invoca l'accelerazione
Il processo di privatizzazione ma soprattutto se ne sottolineano le potenziali contraddizioni
L'OCSE ricordava come il senso delle privatizzazioni delle imprese pubbliche fosse tanto le intenzioni almeno ipotetiche dei governi italiani quanto degli attori internazionali che si rifacevano promotori come lo se stessa
Di duplice natura ridurre il debito pubblico e rafforzare i meccanismi di mercato così facendo prendere ipoteticamente più competitive ed efficienti le imprese italiane
E tuttavia l'organizzazione parigina notava come il processo di internazionalizzazione delle imprese pubblico sei pubbliche italiane si fosse sviluppato con tempistiche tendenzialmente più dilazionati rispetto ad altri casi nazionali esistono quello francese quello statunitense
E la ragione principale individuata per spiegare questo fenomeno veniva ricondotta dall'OCSE alla tradizionale ambiguità che sembrava caratterizzare fin da principio la natura delle imprese pubbliche nel nostro Paese scrive l'OCSE nell'ottantotto in questo senso
In linea di principio le imprese pubbliche servivano a convogliare il capitale verso il sistema produttivo quando mancava il capitale privato
In pratica e si sono state spesso utilizzate per frenare l'impatto delle forze di mercato in funzione dei diversi e spesso contraddittori obiettivi di politica macroeconomica industriale e cioè la salvaguardia dei posti di lavoro la promozione dello sviluppo del Mezzogiorno
Insieme con l'apparente almeno dal punto di vista dell'OCSE ambiguità della natura dell'imprese pubbliche italiane e della loro funzione emergeva inoltre in particolare la attenzione che come citavo prima all'organizzazione riservava
Al momento parlamentare riguardante all'introduzione delle leggi che rendere effettiva inversione effettive di privatizzazioni e che parallelamente consentissero di incorporare l'agenda normativa sancita dall'atto unico europeo in questo senso l'OCSE ad esempio valutava positivamente la recente siamo nell'ottantotto soppressione del voto segreto nella discussione parlamentare della legge di bilancio il bilancio che aggiornava una precedente legge
Del settantotto in quanto ciò avrebbe potuto contenere l'usuale sforamento rispetto alle previsioni di spesa che invece dovevano essere dovevamo procedere la determinazione delle leggi finanziarie in nel rispetto per l'appunto delle tappe di partecipazione italiana alla costruzione dell'Unione economica che monetaria
Sebbene come sappiamo queste forme sforamento sarebbero poi puntualmente rima infestate nel corso degli anni successivi credo sia rilevante riflettere sull'apprezzamento che l'OCSE e l'attenzione che lo si riserva ai meccanismi parlamentare di traduzione delle leggi di rilievo tanto europeo quanto più generale internazionale
E di e per l'appunto dedicati alle forme di autolimitazione della spesa in quanto a mio avviso ciò esprimo maniera abbastanza chiara quel nesso tra nazionale internazionale che tanta parte ebbe nella determinazione delle priorità
Di politica macroeconomica del Paese in quella fase la necessita inoltre di promuovere la politica di bilancio che fosse sempre più coerente con la politica monetaria perseguita dalla Banca d'Italia si affermò in occasione lo abbiamo
Detto prima dell'ingresso della lira nella banda stretta dello SME gennaio del novanta cui segue qualche mese dopo nella primavera dello stesso anno
L'introduzione della direttiva CEE sulla liberalizzazione dei movimenti di capitale un timing che non è sfuggito anche le riflessioni della storiografia
E alla luce di iniziative che l'OCSE come gli organi comunitari salutava come ipotetico impegno del paese e del Governo nei confronti della stabilità del rigore l'organizzazione parigina applaudiva in particolare al restringimento
Delle possibilità di intervento delle autorità monetarie più generale economiche nel determina il valore della lira
E tuttavia in questa fase l'OCSE ospitava costantemente che tu che a tutto ciò si affiancasse un consolidamento fiscale e una politica di bilancio coerente con quella stessa scelta di natura monetaria
Una politica di bilancio che avrebbe dovuto altresì minimizzare in maniera sostanziale i margini di discrezionalità a disposizione delle strutture centrali dello Stato e forse
Soprattutto degli enti locali nell'allocare risorse si auspicava dunque il netto restringimento delle capacità e dell'autonomia visti dispensa di quegli enti di prossimità si sta nel caso delle regioni o le Guen stelle
Le unità sanitarie locali che poi costituirà tra molte contraddizioni e casi lampanti di mala amministrazione il tessuto connettivo tra i cittadini egli articolazioni periferiche può centrali dello Stato quando nel novanta il debito pubblico sfonda quota cento per cento del PIL l OCSE sottolinea con vigore la necessità di dare il pieno corso al processo di prima di privatizzazione che pure stava iniziando a conoscere una prima molto parziale
Formaggi stimati d'azione ricordiamo la legge Amato del novanta che riguardano per l'appunto il settore bancario e la gestione delle cosiddette banche d'interesse nazionale
L'organizzazione parigina prima dunque affinché le privatizzazioni venissero velocizzate abbattendo in questo modo barile tanto di natura politica quanto scrivevano i suoi Outlook
Di natura psicologica
Legate a una ipotetica tradizionale ritrosia della cultura economica e politica del Paese a trasformare in aziende private delle prestigiose per quanto inefficienti e finanziariamente deboli realtà economiche pubbliche
Ed è questa la cornice concettuale all'interno della quale vengono lette le vicende dei circa due terzi del settore bancario italiano i trasporti le telecomunicazioni vengono a analizzate
Le condizioni di ENI ENEL Efim e di tutta la galassia divi di ieri
Nella lettura che l'OCSE da siamo alla agli inizi degli anni novanta per novanta novantuno
Una lettura che l'OCSE da dello stato dell'arte di queste aziende le cui dimensioni erano allora molto considerevoli specie dal punto di vista occupazionale
Emergeva un'importante osservazione molte di queste imprese
Avevano secondo l'OCSE beneficiato di ostacoli alla concorrenza tra cui sussidi e barriere non tariffarie e ciò rendeva difficile giudicare la loro le loro considerevoli dimensioni come l'unico risultato di efficienza economica abbastanza prevedibilmente
Insomma strutture e dimensioni delle imprese controllate dallo Stato riflettevano secondo all'OCSE forse non economiche piuttosto che imporsi di mercato e come invertire la rotta ribaltare questo equilibrio
Esattamente accogliente incorporando tali il quadro legislativo italiano
Le norme comunitarie legati per l'appunto all'atto unico europeo e al completamento delle tappe che avrebbero dovuto condurre alla realizzazione dell'unione economica intracomunitaria
Nonostante Alice trentacinque del novantadue con la quale si consentiva una vasta galassia impressi partecipato dallo Stato o di proprietà dello Stato idee di S. trasformati Nest in S.p.A.
Risultavano ancora evidente agli occhi dell'OCSE i problemi che sembravano frenare una completa disponibilità delle strutture del mercato italiano ad accogliere quella che veniva definita la sferza della concorrenza
Da un lato venivano individuati discussi molti problemi ad esempio il sistema sanitario
Per il quale si auspicava la liberalizzazione delle forniture di prestazioni mediche il privato convenzionato e in buona sostanza si auspicava la definizione dell'UE selle come uno tra i molti possibili erogatori di servizi di natura sanitaria
A tutto ciò tuttavia si opponeva secondo l'OCSE la mancanza di statistiche affidabili prodotti dall'autorità italiane nel campo medico-sanitario
In questo senso senza la possibilità di affidarsi alle variazioni dei prezzi come segnale privilegiato delle pulci nel mercato un vocabolario di orientamento intellettuale abbastanza definito e chiaro sarebbe stato Complesso secondo l'OCSE impostare un processo di liberalizzazione capaci di rendere effettivamente più efficienti il contesto sanitario più generale
Il contesto dell'economia italiana il tutto nella consapevolezza sempre crescente siamo dopo il settembre novantadue dunque dopo l'espulsione della lira dallo SME a seguito della crisi del settembre di quell'anno
Nella consapevolezza dicevo che le privatizzazioni esse sole non avrebbero potuto risolvere la totalità dei problemi italiani
E in ciò sembrava emergere all'interno dell'OCSE una sprovvisti la sfiducia non tanto nei confronti del progetto di privatizzazione in quanto tale quanto piuttosto nelle virtù taumaturgiche diciamo così che essi avrebbero potuto generale in un contesto relativamente problematico come quello dell'economia italiana
Più in generale secondo l'OCSE sembrava mancare la Consulta consapevolezza politica anche nell'opinione pubblica
Della necessità di aprirsi al mercato per non mancare quelli venivano definiti per l'appunto gli abiti di connessi alla partecipazione d'Italia a Maastricht e all'agenda novantadue scrive l'organizzazione su Sardegna il novanta tre cito la chiave per ristabilire la credibilità delle politiche e quindi la fiducia dei mercati risiede in un buon risultato duraturo
Delle politiche di convergenza che a sua volta richiede non solo la determinazione di quelle stesse politiche ma anche l'accettazione da parte dell'opinione pubblica dell'entità e del tipo di sacrifici imporsi nella determinazione dei propri redditi
La posta in gioco per l'Italia e attualmente più alta che in qualsiasi altro momento del dopoguerra la convergenza di bilancio inflazione nei prossimi anni indispensabile perché l'Italia possa godere appieno dei benefici della partecipazione all'Unione economica e monetaria europea
E tuttavia la gestione nazionale delle privatizzazioni o di quello che sembrava essere il processo avrebbe condotto il Paese alle privatizzazioni lasciamo ancora tre questioni inevase uscire poco sulle quali permanevano forti perplessità da parte dell'organizzazione
Uno sembrava ci fosse ancora molto opacità disfunzionalità nel management politico amministrativo di questo processo ben tre ministeri coinvolti nel processo di privatizzazione con ruoli funzioni obiettivi molto spesso in contrasto col sovrapposti
Il timing delle privatizzazioni lascia ancora dei dubbi
Gli erano ancora obiettivi pardon interrogativi interrogativi su cosa privatizzare i prima cosa privatizzare dopo e sull'ipotesi che prima di aprire questa impresa mercato queste stesse imprese dovessero o meno essere risanate
E in questo modo sottolinea l'OCSE sembrava emergere da parte dello Stato italiano una certa riluttanza a come scrive l'organizzazione stessa
Lasciare che il mercato facesse il proprio lavoro e infine lo scopo generale del processo di privatizzazione indicazione specifica i suoi benefici rimanevano non sufficientemente illustrate condivisi anche nei canali del del dibattito pubblico italiano da parte del governo
E tuttavia l'OCSE sembrava ovviamente apprezzare in linea generale lo sforzo o almeno il Progetto di sforzo italiano nei confronti delle privatizzazioni pur sottolineando la necessità di sviluppare sì pardon superare impedimenti che squilibri
Superare questi stessi impedimenti squilibri occorreva secondo l'OCSE stessa comunicare cito la percezione di un'equa ripartizione degli oneri e dei costi la privatizzazione
Insomma occorreva guadagnare alla causa delle privatizzazioni non soltanto l'appoggio degli attori economici quanto soprattutto l'appoggio dell'opinione pubblica
E vado alle mie conclusioni
Le impressioni che l'OCSE indirizzata ai rappresentanti dell'autorità italiane ribadiscono costantemente una riflessione dire duplice natura da un lato apprezzamento
Nei confronti delle politiche monetarie tendenzialmente restrittive
Esercitate dalla Banca d'Italia nel quadro la partecipazione allo smercio i tentativi non sempre riusciti ovviamente di frenare l'inflazione e questo nonostante per l'appunto la crisi del novantadue e i suoi effetti dall'altro lato critiche rispetto alla mancata accelerazione del consolidamento fiscale riduzione del deficit e soprattutto contenimento del debito
In questo contesto in parallelo rispetto alla evidente per certi versi scontata approvazione supporto nei confronti del processo di privatizzazione l'OCSE esprime costantemente delle raccomandazioni e dei timori riguardanti per l'appunto il momento il momento della traduzione legislativa nazionale
Delle norme che avrebbero dovuto consentire l'accelerazione dei profetizza azioni stesse la gestione del fabbisogno nazionale e soprattutto l'incorporazione del quadro giuridico europeo connesso allo sviluppo e al completamento dell'atto unico senza dimenticare per l'appunto la necessità di comunicare all'opinione pubblica quali fossero quali fossero
I benefici e i sacrifici
Connessi per l'appunto alla apertura dimenticati italiani a alla cosiddetta stessa della Conf coppe la concorrenza tutti aspetti rispetto ai quali come si è detto all'inizio
Le capacità di esercitare da parte dell'OCSE un'influenza
Sì collocavano non tanto nella sfera giuridico normativa
Quanto in quella forse meno diretta ma non per questo probabilmente meno efficace della pedagogia politica che l OCSE indirizzava costantemente ai vertici dei suoi Stati membri tra cui per l'appunto l'Italia tra la seconda metà degli anni ottanta i primi anni novanta vi ringrazio
Grazie a Roberto il rispetto del tempo perfetto passiamo subito allora cosa distensione cioè il collo di Daniele Capriglia sul l'origine del PC e l'Istituto monetario europeo
Daniele grazie Presidente colgo anche l'occasione per ringraziare velocemente gli organizzatori che secondo me hanno soprattutto
Il merito di diciamo ancora una volta averci fatto capire quanto sia
Inutile fare riferimento troppo spesso a queste distinzioni dei settori disciplinari quando invece ci si occupa di cose sulle quali è molto importante scambiarsi idee
E punti di vista differenti allora io nella mia relazione ho preso in esame
Diciamo negli anni immediatamente precedenti e successivi alla firma del Trattato di Maastricht
Cercando di capire attraverso un'analisi un po'più utili ampio respiro qual era la posizione
Italiana della Banca d'Italia e di Ciampi in particolare rispetto a questo Progetto di questo Istituto monetario europeo che come sapete avrebbe dovuto supervisionare alla seconda fase di anticipo subito che carriera contrarissimo
All'idea di questo della creazione di questo Istituto monetario europeo ma per delle ragioni ben precise che cercherò di chiarire durante la relazione allora intervenendo
Alla seduta delle commissioni riunite Bilancio e Finanze del venti luglio del novantadue Ciampi rilevava come l'economia italiana si trovasse ad un passaggio tra i più difficili
L'adesione alla banda stretta dello SME nel gennaio del novanta era stata una decisione prese ad interpretata come segno chiaro della volontà di sanare l'economia come tale venne creduta all'estero e dall'interno da quella fiducia prese avvio la riduzione graduale del differenziale dei tassi d'interesse rispetta i paesi più stabili dell'Europa comunitaria
Comportamenti successivi però non erano stati coerenti con quell'impegno soprattutto in termini di superamento dei limiti posti ai disavanzi e di crescente indebitamento dello Stato
Il raggiungimento degli obiettivi tanto a lungo perseguiti dell'adesione della lira la banda stretta dello Spe e del completamento della liberalizzazione valutaria erano stati definiti nelle considerazioni finali relative all'ottantanove
Dei punti di arrivo di un'azione tenace che permettevano di partecipare con pieno diritto alla costruzione europea
Tuttavia direi
Che nello stesso tenimento di quei traguardi si celava un doppio pericolo che negli anni successivi avrebbe messo a dura prova il percorso dell'Italia verso la moneta unica
Sul piano interno l'abbandono delle condizioni di favore rappresentate dalla banda di oscillazione allargata del più sei
Per cento concesse in occasione dei negoziati per la creazione dello SME richiedeva un impegno che non poteva essere mantenuto solo attraverso la leva della politica monetaria
Secondo le parole del governatore per poter stare nella Comunità europea occorreva fare ancora molto recuperare ritardi anche gravi normativi e nell'amministrare
Più in particolare l'esperienza dei paesi in cui si era realizzato ma favorevole combinazione di crescita dell'occupazione di stabilità dei prezzi aveva dimostrato che la politica dei redditi era stata cito decisiva a quel modello concludeva Ciampi l'Italia doveva conformarsi
A dire il vero nella prima fase di partecipazione allo SME
Vale a dire Periodo settantanove ottantasei l'Italia aveva proseguito la sua politica ciclica di svaluta azione inflazione svalutazione utilizzando l'accordo europeo più che come un sistema di cambi fissi per quanto aggiustabili
Come un meccanismo di colori impervia o di parità mobili
In grado di consentire lo slittamento del tasso di cambio vale a dire la progressiva svalutazione della propria moneta per una percentuale complessiva di più del venti per cento nel corso della prima metà degli anni ottanta
Questa politica venne poi abbandonata a partire dall'ottantasette con la partecipazione agli accordi di Basilea Nyborg che rispondeva alla necessità di adeguare gli accordi di cambio dello SME
Nel tentativo di smorzare le tensioni innescate dal perdurante deprezzamento del dollaro con quella intesa le banche centrali ribadisce i partecipanti si impegnavano a un'assistenza reciproca è limitata
Sia pure per periodi di tempo circoscritto al fine di contrastare eventuali attacchi speculativi
In buona sostanza gli accordi rappresentarono l'ultimo tentativo di correggere l'insoddisfacente funzionamento dello SME senza prospettare cambiamenti istituzionali che richiedessero modifiche dei Trattati e dovessero essere quindi sottoposte al vaglio politico
La scelta di aderire pose l'Italia nel novero dei Paesi realistiche accettavano
I seguire fino in fondo le regole dello speck asimmetrico subordinando la loro politica monetaria alla necessità di mantenere fissi cambi nei confronti della moneta che di fatto era diventata il perno del sistema cioè il marco tedesco
A partire da quel momento Italia si incamminò in un percorso di di inflazione di convergenza nei confronti dei paesi centrali dello somme guidati dalla Germania e la lira si apprezzo per un certo periodo sembra quasi che l'appello lanciato da campo da Ciampi nell'ottantuno per l'adozione di una nuova costituzione monetaria fosse sul punto di essere realizzato i tre elementi fondamentali indicati all'epoca per restituire stabilità la lira comprendevano l'esercizio del
Di creare moneta
In piena autonomia dei centri di decisione della spesa la definizione di regole per il bilancio pubblico quali l'obbligo del pareggio fra le entrate e le uscite tali da dare sostanziale attuazione al principio roccia enunciato nell'articolo ottantuno della Costituzione e infine l'individuazione di Protti di procedure atte a stabilire un nesso di compatibilità
Della contrattazione delle retribuzioni e delle condizioni di lavoro con la politica economica seppure con diversi limiti
Sia il divorzio del mille novecento
Tartufo che l'accordo sul costo del lavoro del ventidue gennaio ottantatré noto anche come accordo Scotti sembrarono porsi in quella traiettoria al punto che nelle considerazioni finali del novantuno Ciampi poteva rivendicare l'ha cresciuto autonomia monetaria che si era manifestata nella fermezza del cambio della lira e nella separazione funzionale della politica monetaria da quella di bilancio nello stesso intervento però il governatore ricordava che la comunità europea registrava con crescente preoccupazione il ritardo dell'Italia nel realizzare le condizioni d'adesione all'Unione monetaria erano i primi segnali di una crisi destinata a scuotere le fondamenta di un edificio comunitario in cui sia né da anni dava il secondo pericolo rappresentato dalla costruzione ancora incompleta che finiva per moltiplicare le debolezze dell'Italia
Alla vigilia della tempesta valutaria che avrebbe travolto la lira nel corso di un'audizione presso la Commissione speciale per le politiche comunitarie c'è un Ciampi
Definì lo SME una costruzione intermedia o comunque incompleta per due ordini di ragioni il primo atteneva alla mancanza di una perentoria esclusione del ricorso al riallineamento da ciò conseguirono due affetti
In primo luogo non operavano pienamente gli incentivi ad attuare senza indugio le necessarie politiche di risanamento
Il secondo Effetto riguardava il fatto che il sistema restava esposto senza ad attacchi speculativi che spesso rigida vanno dalla finanza ma provocavano effetti destabilizzanti sull'economia reale
Per contrastare la speculazione infatti diveniva necessario adottare misure
Monetarie restrittive che anche se assunte per limitati periodi di tempo impattavano negativamente sull'economia reale
Il secondo principale ordine di motivi che lo induceva a giudicare incompleto il Sistema monetario europeo consisteva nella mancata soluzione al problema della distribuzione al suo interno del potere monetario
In linea teorica e anche sulla base delle esperienze di quegli anni in presenza di piena libertà di movimento dei beni e dei fattori di produzione
Non era possibile assicurare la stabilità dei tassi di cambio sei Paesi conducevano politiche monetarie indipendenti non coordinata un sistema di cambi fissi richiedeva l'attuazione di una sola politica monetaria nell'intera area fino a quel momento il Sistema monetario europeo si era basato sostanzialmente sulla politica monetaria della Germania
Per certi versi per molti versi argomentava Ciampi l'ancoraggio alla valutate riesca era stata una scelta che aveva concorso a stabilizzare i prezzi nella comunità
La struttura simmetrica del Sistema monetario europeo con la Germania in posizione egemonica non poteva tuttavia costituire un modello duraturo di integrazione per motivi evidenti sia tecnici che politici
E dire che questa era una valutazione che a ben vedere collocava il progetto dell'unione monetaria europea in una prospettiva diversa più lontana rispetto agli ideali europeisti e più vicina alla necessità di evitare una concorrenza fra monete per conquistare l'egemonia del sistema
Per Ciampi infatti cito la moneta comune era l'antidoto alla moneta egemone
Nel senso che il superamento del sistema monetario europeo con l'unione economica e monetarie la sostituzione delle monete nazionali con le cupo divenuto l'Europa
Avrebbe consentito il recupero della sovranità monetaria al solo livello a cui esse ormai esercitano quello della comunità
Quindi prima ancora che un atto di fede europeista quella del governatore suonava con una presa d'atto
La partecipazione alla banda ristretta la progressiva liberalizzazione del mercato dei capitali avviata dalla Commissione europea nell'ottantasei con la presentazione al Consiglio del programma per la liberazione dei movimenti di capitale nella comunità
E la simmetria Germano Centrica dello SME agivano come forze convergenti nello spingere i vertici di via Nazionale ad immaginare la riacquisizione dell'autonomia monetaria non più sul piano nazionale
Ma su quello comunitario di qui il costante sforzo prodotto in direzione di un'accelerazione delle modalità e delle tempistiche con cui giungerà al traguardo della moneta unica
Già nel corso dell'ottantanove la Banca d'Italia avanzo nell'ambito dei lavori del Comitato per lo studio dell'unione economica e monetaria
Un progetto di organizzazione in base al quale l'istituzione monetaria europea avrebbe esercitato il controllo sulla liquidità creata dalle banche centrali nazionali con l'obiettivo di perseguire la stabilità dei prezzi e il mantenimento della parità dei campi
Più in particolare lo schema prevedeva una struttura articolata su tre livelli
Istituzione monetaria centrale al vertice del sistema avrebbe creato Riserve in ECU da utilizzare nelle operazioni con le banche centrali nazionali
Queste ultime avrebbero creato nei rapporti con le banche commerciali moneta di base nazionale in proporzione alle riserve in ECU detenute presso l'istituzione centrale
Il mantenimento di un rapporto di proporzionalità fra la base monetaria nazionale
E le riserve in ECU avrebbe consentito l'istituzione monetaria centrale di orientare la politica monetaria della comunità
Attraverso un processo di questo genere la nuova struttura avrebbe consentito il progressivo trasferimento dei poteri decisionali dalle banche centrali nazionali
All'istituzione centrale fino allo stadio finale in cui la politica monetaria della comunità sarebbe stata impostata in modo unitaria
Nell'ambito di un'organizzazione monetaria federale
Progetto fin troppo ambizioso per la Bundesbank la banca dei Paesi Bassi ma che testimoniava l'impegno di via Nazionale in vista di un'accelerazione della Uem
Si trattava dello stesso spirito che animò le osservazioni fatte pervenire da Ciampi a dei loro a poche settimane dall'ultimi dall'ultimazione del suo famoso rapporto
Per il governatore orientare generano Siegfried col con la coppa hipster la parte relativa allo Stage One mentre quella sullo stage tu era giudicata anything but conflitti mi scuso per la pronuncia
Più specificamente era l'assenza o vale poco a poco offre hanno preso in ostaggio assassini joint mela ci metto pure tale policy in the Community
A preoccuparlo e proprio per questo in aprile Ciampi presentò un documento intitolato hanno Professional framework for niente Guidetti
Monetary policy in Europe che rispondeva allo scopo di irrobustire i meccanismi di coordinamento insegue in campo monetario
Nel corso dei circa due anni che precedettero la firma del Trattato di Maastricht la preoccupazione principale delle autorità monetarie italiane contro continua quindi a ruotare intorno al rafforzamento della coordinazione delle politiche monetarie di quelle di bilancio in un contesto contrassegnato dalla scarsa incisività degli esecutivi nell'azione di risanamento interno e dal crescente attrito con gli orientamenti della Bundesbank
Quella di Ciampi e della Banca d'Italia salto qualche cosa era una spinta costante verso una europeizzazione delle politiche economiche o se vogliamo una richiesta di accentuazione del vincolo esterno
Resa sempre più gente dalla situazione in terra dalla crescente debolezza verso gli sci verso le scelte operate dalla Bundesbank sotto il primo Fruttero filo
Significativo appare l'intervento del governatore alla riunione del comitato dei governatori del dieci luglio novanta
Innanzitutto Ciampi ricordo che grazie al calo dell'inflazione stabilizzata intorno al cinque per cento e alle decisioni di liberalizzare i movimenti di capitale di entrare in una fascia ristretta
La stabilità dei tassi di cambio ispirava una maggiore fiducia come nel passato
Tuttavia tale fiducia poteva essere compromessa qualora il tasso di inflazione non forse non fosse sceso al livello dei Paesi più virtuosi
E per tale ragione la Banca d'Italia aveva chiesto al sesto governo Andreotti una stretta della politica di bilancio di quella dei redditi alla luce di tale situazione Ciampi sollecitò il presidente del comitato che era il tedesco Otto Pohl ad approfittare della riunione dell'Ecofin prevista a settembre per fare una dichiarazione che sottolineasse le preoccupazioni del Comitato
La ricerca di una banda di una sponda esterna così come la battaglia combattuta insieme a la Banque de France per evitare che fosse messo un tetto all'uso degli eppure la concessione dei crediti intracomunitari
Segnalava il tentativo di mettere in sicurezza il Paese
Di fronte ad uno scenario reso sempre più incerto dalla politica di Berlino e dalle sue potenziali ripercussioni
Quanto al secondo aspetto alla riunione del comitato dei governatori del gennaio novantuno i malumori nei confronti del governo col esplosero in maniera aperta
Ad accendere la miccia fu il governatore della Banque de France de Larosière che si lascia andare ad un vero e proprio atto di accusa nei confronti della politica economica della Germania riunificata che presentava all'epoca un deficit del cinque per cento
Le parole di Larosière erano dure deficit di bilancio elevati hanno delle ripercussioni non solo sui Paesi interessati ma anche sulla stabilità del meccanismo di cambio sulla Porsche situazione internazionale
Gli altri Paesi non dovrebbero essere costretti ad alzare i tassi d'interesse in un momento in cui il rallentamento della loro economia
E l'attenuazione delle tensioni inflazionistiche non giustificano l'applicazione di una politica monetaria più restrittiva
Il processo di convergenza virtuosa in corso negli ultimi anni non dovrebbe essere contrastato
Dalle autorità di un Paese la cui moneta gioca un ruolo di ancora
Mettendo in opera una politica di bilancio lassista combinata con una politica monetaria restrittiva suscettibile di essere considerata incompatibile con il dosaggio dei mezzi di azione dei partner del meccanismo di campi
Fitto fine della citazione
Quello della Rossi era un vero e proprio attacco frontale al quale seppure con toni meno aspri si accodo anche Ciampi sostenendo che se la politica comunitaria Ian se la politica comunitaria rimaneva rigorosa in un momento in cui la crescita economica rallentava la situazione economica nella comunità ne avrebbe sofferto sicuramente va bene allora vado molto avanti vi segnalo la replica di Paul
In che diceva la stabilità del marco era allo stesso tempo nell'interesse della Germania in quello dei suoi partner nel meccanismo di cambio pertanto di fronte al rischio di una crescita dell'inflazione stimolata dal deficit di bilancio la Bundesbank avrebbe continuato a perseguire una politica monetaria molto restrittiva anche se ciò era considerato inappropriato da alcuni partente la Germania in euro un muro contro muro
Nel quale dal quale francesi italiani uscirono sostanzialmente sconfitti sia perché non riuscirono a fare inserire nel comunicato finale un accenno alle preoccupazioni del comitato dei governatori nei riguardi del deficit tedesco sia perché nessuno spazio Rush è stato lasciato da Paul
Ha la possibilità di un cambio di rotta
Parimenti perdenti si rivelarono gli sforzi congiunti di Ciampi e di De Larosière per impedire la nascita dell'Istituto monetario europeo nella seconda fase del percorso verso la moneta unica
Una contrarietà dovuta al timore che la Germania in meno e in misura minore l'Olanda utilizzassero la nuova istituzione per procrastinare la creazione della Banca centrale europea
In effetti Paul non si era lasciato sfuggire l'occasione di sostegno di sottolineare che il comunicato emesso al termine del Consiglio europeo di Roma
Non doveva essere considerato come un documento giuridico ma come una dichiarazione di intenti politici di fronte a questa presa di posizione Ciampi replicò che era comunque necessario determinare il contenuto della seconda tappa
Ma non pensava come invece proponeva la nota del segretariato dei governatori avrebbero dovuto discutere la natura e il tipo di istituzione da creare
Al suo avviso la nuova istituzione doveva essere subito la Banca centrale europea tuttavia se sussistevano dei dubbi su questo punto apparteneva all'autorità politica a fornire le interpretazioni del comunicato in uno
Diciamo adesso vado avanti velocemente
La crisi del novantadue
La conoscete tutti diciamo che dopo quella crisi l'Italia cerca sempre di agire verso queste questo doppio livello che è quello interno e quello in cui in europeo ecco magari chiudo con questa parte
Che riguarda gli sforzi in ambito europeo gli sforzi di via Nazionale continuarono a essere frustrati dal crescente scetticismo nei confronti quest'dopo la crisi del settembre novantadue nei confronti delle capacità di ripresa dell'Italia
E dalla scarsa ricettività di Berlino di fronte agli appelli per una maggiore coordinazione tra le banche centrali
In una riunione ristretta del comitato dei governatori svoltasi il nove marzo novantatré non so io questo non lo sapevo Ciampi si sappia sì cercò di enfatizzare i profondi cambiamenti che stavano prendendo piede in Italia nella vita politica e nella società
Sottolineando inoltre come nelle previsioni di bilancio per l'anno in corso fosse annunciato un avanzo primario del tre per cento
Mentre l'andamento dei costi e dei prezzi era giudicato favorevole al punto da poter affermare che dopo la crisi di settembre la fiducia era stata reti gradualmente restaurata
Sulla base di queste premesse il governatore espresse il desiderio delle autorità di rientrare negli accordi di cambio anche per evitare il pericolo di imporre perdite di competitività agli altri Paesi europei attraverso la svalutazione della lira
Una richiesta che però venne di fatto respinta dai partner comunitari disponibili ad offrire solo la partecipazione a una banda più larga in cui la lira si sarebbe potuta apprezzare fu in particolare ancora una volta il tedesco Schlesinger in questo caso che fungeva anche da presidente a chiudere la porta all'Italia dichiarando che era difficile determinare una nuova parità in quelle circostanze e pertanto sarebbe stato saggio posporre
Il rientro negli accordi di cambio fino a quando non si fosse verificato un periodo di fluttuazione stabile senza interventi ma guidata dalla politica monetaria
Poi c'è una nota di Carrizo che saltò perché altrimenti
E vado immediatamente alle conclusioni
Questa nota prevedeva anche qua una maggiore coordinazione tutti argomentazioni respinta ancora una volta direi con una certa asprezza dal capo della Bundesbank il quale chiese polemicamente quali fossero le misure asimmetriche alle quali si riferiva il collega italiano
Per concludere che se la valuta di riferimento doveva essere stabile in termini di crescita della massa monetaria di
Bello dei prezzi allora il paese di riferimento cioè la Germania non avrebbe dovuto abbassare i tassi d'interesse in nome della credibilità degli accordi di cambio europee
Europee
Concludo comunque ancora un minuto e mezzo una intransigenza che se non poteva essere piegata attraverso un'opera di persuasione andava in qualche modo superata con l'accelerazione del progetto della moneta unica
Era questo il senso profondo dell'appoggio della Banca d'Italia la nascita il prima possibile di una banca centrale europea il cui regole così spiegava Ciampi nell'audizione presso
Del dieci settembre presso la Commissione speciale per le politiche comunitarie
Le cui regole non avrebbero consentito l'egemonia di un Paese rispetto ad un altro in quanto vi sarebbe stata a parità di voti
Nei vari organi previsti
Dallo Statuto considerazioni che il governatore accompagnò al ricordo di un episodio che non certo qual modo rimandava all'idea di una ineluttabile ab di un ineluttabile abbandono della sovranità monetaria nazionale
Una volta ad un illustre ministro delle finanze di un Paese che non era favorevole all'ingresso dello SME in quanto così facendo diceva
Si sarebbe persa la sovranità nazionale risposi che probabilmente in futuro non avrei avuto più il potere come governatore della Banca d'Italia di spingere il bottone che regola i tassi di interesse
Oggi corre il rischio che se un collega di un paese vicino spinge il suo bottone anche il mio automaticamente mi scivola sotto il titolo allora preferisco che vi sia un pulsante comune da potere contribuire a decidere come usarlo
Questo secondo me il principio base per il quale sono euro poi è stata sempre un recupero dunque concludo di sovranità monetaria condivisa non più collocata a livello nazionale ma proiettata in un orizzonte europeo in cui la prospettiva della nascita della BCE più che dell'Istituto monetario europeo
Avrebbe dovuto rappresentare il giusto coronamento grazie
Nel grazie anche per questo adesso prendiamo una pausa caffè e di una diecina di minuti certo tocca
Pene penso che dobbiamo ricominciare dunque
Benvenuto di nuovo alla seconda sessione e cominciamo subito con l'eccellenza di Lucia Coppola proprio sull'Italia e l'Europa e lo sviluppo del Collegio internazionale e parliamo del guaio aspra
Un giorno tutte acquedotti anch'io ringrazio gli organizzatori e le organizzatrici per questo convegno ci stimolante
Mi dice un attimo fatti esterni mi sento un po'straniata Ester quale parlare in italiano quando c'è più essere pigramente parliamo in inglese vero Pierce parla su Buddismo inglese io a Ranco di tale in inglese
Resto che parlava il suo bellissimo italiano glielo fanno sport per bruciare tutte le città per onciale perbene
Allora bando alle ciance e la mia relazione sull'Italia sul commercio internazionale tratta di un tema di cui mi sto occupando per nell'ambito di un progetto sull'Italia
E la globalizzazione negli anni ottanta e novanta la globalizzazione viene spesso hanno spesso considerata come un fenomeno quasi all'improvviso investe e sconvolge le economie nazionali ma in verità non è così perché la globalizzazione il risultato
Di
Di scelte ovvero è risultato di innovazioni tecnologiche che hanno drammaticamente diminuito i tempi e i costi per spostare i fattori produttivi e le informazioni e di scelte politiche che hanno diminuito o smantellate le barriere alla circolazione dei fattori produttivi delle informazioni
Per queste scelte politiche possiamo menzionare la liberalizzazione commerciale avvenuta appunto in ambito del Cat l'Accordo generale sulle tariffe sul commercio del cielo lacrime totale senza aiuto firmato il quarantasette
Ma anche le liberalizzazioni avvenuta a livello regionale promossa appunto dall'atto unico nell'ottantasette o dall'unione economica e monetaria che ha promosso integrazione dell'economia degli Stati membri
Se poi vogliamo allargare lo sguardo oltre l'Europa nei momenti cruciali
Che hanno favorito questa integrazione dell'economia internazionale vale la pena menzionare il cambio di politica economica della Cina
Con la politica della porta aperta del di Deng Xiaoping e paga successiva entrata dello stesso paese all'OMC l'organizzazione mondiale del commercio nel due mila uno
Ora detto Vestone premesse al fine di analizzare il ruolo del Comune del dell'Italia e del commercio internazionale mi concentro sul negoziato commerciale dell'Oglio Duguay round che ebbe luogo a Ginevra sotto l'egida del gatto
Dall'ottantasei al novantaquattro
Fu promosso dall'amministrazione Reagan negoziato dall'amministrazione Bush e poi concluse dall'amministrazione Clinton
L'obiettivo di regna ne era quello di estendere la giurisdizione del gatto oltre commercio dei beni al fine di includere nuovi nuove aree come i servizi da profeta intellettuali Investimenti
E di includere settori che fino a quel momento erano scappati alla disciplina del Gat ovvero il tessile che l'agricoltura
Nella visione americana quindi le economie avanzate avrebbero liberalizzato il settore del tessile e dell'agricoltura
Allo scopo di ottenere in cambio dai Paesi emergenti una liberalizzazione dei servizi una protezione più robusta del dello proprietà intellettuale e degli investimenti
Quindi la proposta una strategia proposta prevedeva una liberalizzazione dei settori a basso valore aggiunto
Ad alta intensità di lavoro
Per ottenere in cambio la liberalizzazione dei servizi e la protezione di investimenti è presa intellettuale aree in cui le economie avanzate avevano un vantaggio comparato visione che venne poi recepita fatta propria al cento per cento dalla comunità europea e infatti il negoziato a Ginevra si concentra proprio su questo aspetto quindi le economie avanzate accettò di liberalizzare
E nel ridurre il protezionismo agricolo per ottenere Inc iniziare a ridurre a per essere precisi protezionismo agricolo per Ettore in cambio proprio maggiore apertura dei mercati dei paesi inviata emergenti
è un negoziato che si svolge con la Cina alle porte perché nell'ottantacinque la Cina chiede di riattivare lo status di parte contraente al gatto
Inizia così un negoziato lungo parallelo a Lodi Uruguay Round che porterà alla Cina diventa membro dello ANC del due mila uno
Ora la proposta americana apre un nuovo negoziato commerciale veniva formulata mente i paesi della scena stavano elaborando un progetto di completamento del mercato unico che l'abbia portato la firma e l'atto unico
Dello nel nell'ottantasei quindi atto unico e Julio guai a uno si basavano sulla stessa logica quindi ridurre gli ostacoli alla lì alla libera circolazione dei beni
Di servizio e di capitali al fine di favorire la crescita economica
I negoziati per l'atto unico a livello regionale e l'Uruguay Round e l'entrata della Cina a livello multilaterale ad Adro favorito l'integrazione dell'economia internazionale e maggiormente esposto le economie nazionali alla concorrenza internazionale
L'Italia partecipa a alla al negoziato
In qualità di membro della Comunità europea e come sappiamo la prima politica comune della scena proprio la polizia commerciale
Quindi già dal cinquantasette la competenza sulla polizia commerciale era sarà trasferita alla scena quindi la europeizzazione delle politiche nazionali fatto di commercio inizia proprio nel cinquantasette al fine di partecipare randa come europea deve trovare un compromesso tra
Posizioni differenti semplificando e andando giù veramente con l'accetta possiamo dire di sei Paesi del Nord più propensi a a liberalizzare sono più liberisti liederistico liberisti traduco frizioni d'Oriente d'quindi non è che sia proprio
Una traduzione
Precisa però Buso questo termine forse in modo sbagliato intendo fece d'Oriente e poi avevamo un blocco della sud Europa Spagna Portogallo e Grecia con economie meno competitive e quindi meno propensi a liberalizzare a livello
Multilaterale via e la Francia poi che il secondo maggior esportatore di servizi quindi è interessato a liberalizzare Airaudo ma comunque molto molto cauto
Sull'economia sulla sulla sull'agricoltura quindi è in questo contesto dell'Italia compartecipare round ed è qui che dobbiamo iniziare a studiare qual è stato il contributo dell'Italia alla formulazione della politica commerciale della scena in sede Gatt
Ora per meglio collocare la posizione dell'Italia può essere utile richiamare due studi a me piace spesso da citare uno studio della banca del ministero del lavoro dell'ottantacinque uno studio della banca centrale italiana quindi già negli anni ottanta il termine globalizzazione non era ancora diffuso cioè non era ancora diventato l'homo o dando la parola va bene su tutto
Però già si riconosceva l'esistenza di cambiamenti significativi
Nell'economia e nelle relazioni internazionali e questo appare appunto evidente in uno studio condotto dal Ministero del lavoro intitolato la politica occupazionale per il prossimo decennio uno schema per l'Europa
Posto troviamo alla Fondazione Craxi dello studio evidenziava come le dinamiche internazionali fossero soggette a un profondo mutamento
Ci stava verificando un passaggio da un contesto in cui la contrapposizione dialettica fra due superpotenze potenze dominava a un nuovo equilibrio basato sull'espansione delle economie dell'Estremo Oriente e dell'area del Pacifico
E lo studio faceva ridotti riferimento a transizioni che stava attraversando i sistemi economici delle economie avanzate che se non governata bene
Avrebbe rischiava di parte di precipitare intere aree economici nel collasso questo studio del ministero del lavoro lo possiamo leggere insieme all'Ostello della banca centrale vitaliano ASP dell'ottantacinque sull'Italia il commercio internazionale in cui si sottolinea una tendenza preoccupante ovvero al dalla metà degli anni Settanta le esportazioni italiane si erano concentrate nei settori maturi
Quelli con contenuto tecnologico basso come testi d'abbigliamento mobili articoli da viaggio
E tale finanziaria precaria rischiosa perché avrebbe portato l'Italia compete direttamente con i paesi in via di sviluppo più avanzati dove i costi di produzione però erano bassi
Inoltre possiamo dire quindi rapporti evidenziamo la consapevolezza del governo italiano circa le profonde trasformazioni in corso nelle relazioni internazionali e nella commercio internazionale e le sfide che le imprese italiane avrebbero dovuto affrontare ora quando io ho iniziato a studiare il ruolo dell'Italia nei negoziati ho avuto conferma di una legge fondamentale la cui valenza è universale ovvero un po'la legge di gravità
Gli storici non devono fare previsioni perché sulla base degli studi precedenti del round
Mi aspettavo una posizione italiana protezionista difensiva cioè posizioni appunto il governo italiano aveva tenuto onerando precedenti gli anni cinquanta sessanta e settanta quindi mi aspettavo che l'Italia sarebbe andata a posizionarsi del fronte del fronte protezionista del sud
Dell'Europa contrariamente invece il governo italiano non assume questa posizione professionista difensiva e al contrario bene nel round o un'opportunità
Per promuovere le esportazioni italiane ora premetto che io non ho avuto accesso di accesso agli archivi italiane purtroppo sono disponibili e quindi ho dovuto ricostruire la mia ricerca sugli archivi tedeschi francesi inglesi tra quello che emerge che una parte del settore industriale del italiano è favorevole a Round quindi meccaniche macchinari s'vede nello nel round una possibilità
Per aumentare le esportazioni sui mercati emergenti del emergenti e Sud-Est asiatico vi sono ovviamente settori che chiedono protezione la chimici al teste la siderurgia
Però quelle portate settoriale che invece c'è una parte importante dell'industria italiana che vede positivamente il ramo altra questione che fa la differenza perché il responsabile del round fino al novantuno Renato Ruggiero qui Renato Ruggiero viene scelto da Craxi ed Andreotti per guidare il per l'Italia il round
Ora la scelta di Ruggero a e implicazioni significative ricadeva l'Internazionale Ruggiero era conosciuta come una specie un esperto di commercio infatti poi dal novantacinque al novantanove sarà segretario dell'OMC
Inoltre era noto per essere un sostenitore del libero scambio non ideologico ove dopo invece lo Straf piuttosto Andreatta dall'ideologia perché comunque disposto a fare compromessi al protezionismo soprattutto quando si parla di FIAT e però quello che è importante è qui che la decisione di Andreotti e Craxi di nominare Ruggero indica l'intenzione del governo di adottare una prospettiva protezione non protezionistica difensiva differenziandosi con quindi dal ruolo aveva avuto l'Italia degli anni precedenti tra l'altro abbiamo un rapporto molto carino al Foreign Office in cui gli inglesi dicono
Ruggero comando perché sanciti esentasse e evidenziano come il Governo con cui sia più sintonia cioè quindi semmai del carcere per il Governo in cui vi è più sintonia proprio quello italiano
Ovviamente Ruggiero era fondamentalmente convinto che questa liberalizzazione multilaterale potesse favorire gli interessi italiani apposta perché proprio perché una parte dell'industria poteva aumentare le proprie esportazioni
Inoltre vedeva questa esposizione dell'economia italiana la competizione internazionale come un potenziale catalizzatore per spingere le imprese a ristrutturarsi adatta ad adattarsi al nuovo contesto economico in evoluzione
Per questo Ettore esposti alla competizione delle importazioni a basso costo la strategia era sì a negoziare quanto ridurre il la protezione del perfezionismo ma anche i tempi cioè quindi negoziare per una graduale eliminazione delle misure protezionistiche quindi questo approccio mi mirava guadagnar tempo
E al fine di garantire all'industria italiana un tempo sufficiente per adattarsi al nuovo contesto competitivo
Quindi è proprio secondo seguendo questi principi e l'altro principio scusate quello di provare a rafforzare le regole LDC che la disciplina dei gatti in materia di strumenti di difesa commerciale quindi anti dumping
E clausole di salvaguardia proprio per mitigare i difetti della concorrenza ai Paesi emergenti
E ed è proprio con questi principi che l'Italia contribuisce a formulare la la la politica europea in questo negoziato ora io nonostante anni dettati perché nei dettagli del negoziato applica i negoziati sono lunghi sono tecnici
E perché non pensa che i negoziati commerciali del gatto sempre soggetto più bello di ricerca nostrani della ricerca cioè me e poi gli altri dieci matti poi possono anche le scale ed estere un po'noiosi però detto questo e
Domando a riassumere
Nel settore del del teste sia a Bruxelles e che a Ginevra
Esisteva veramente un ampio con con un senso sulla necessità di liberalizzare per ottenere in cambio questa liberalizzazione dei servizi quindi alla fine il compromesso elaborato fu proprio quello liberalizzare ma farlo in dieci anni
Quindi la il Loreo Warehouse intendevo del novantaquattro la liberalizzazione del comma del teste che sarebbe avvenuta entro il due mila quattro quindi dieci anni per dare rappresento alle industrie europee molto soprattutto quelle italiane che adattarsi per quanto riguarda i servizi
Quindi erano tre diamo Francia Regno Unito Paesi Bassi e Germania che spingevano per questa liberalizzazione
L'Italia ha una posizione più causa però ossa
Che questi negoziati dei servizi in nel gatto rappresenta un primo passo verso la liberalizzazione perché comunque innanzitutto necessario negoziare per definire cosa si intende servizi quando si parla di commercio internazionale di mancano le statistiche e quindi vi è un problema di scarsità estrema di statistiche su cui iniziare a a a negoziare e quindi quella che fa il gatto con l'adozione del dell'accordo grazie a Genova prima insomma
Cioè i tempi se avessi si merita
è una prima è un primo passo per poi andare con calma verso quella direzione della liberalizzazione
Disservizi per quanto riguarda l'agricoltura ora Andreotti riteneva necessario moderare gli eccessi protezionistici dell'Atac
In quanto comportavano un notevole onere finanziario per il bilancio dell'axé soprattutto a vantaggio di prodotti come la carne il grano di cui l'Italia non era tra i principali produttori sotto la pressione degli Stati Uniti e degli altri grandi esportatori il prodotto su da su cui si sarebbe negoziata RAI tre
Il che vuol dire che erano soprattutto i testi francesi e tedesche a essere coinvolti allargate e non quelli italiani e questo spiega come mai alla fine il governo italiano non si schiera a sostegno degli interessi più protezionistici nel
Ma
All'interno della Comunità europea
E momenti cruciali infatti Andreotti prima e poi gli amatori Andreatta non sostengo le richieste di protezione dei francesi
Altro aspetto interessante quindi Andreotti abbraccia la prospettiva di Ruggiero sulla necessità di rafforzare le istituzioni che governano il commercio governavano il commercio internazionale trasformando il gatto in un'organizzazione internazionale complessa che dotata di un meccanismo obbligatorio e vincolante per la risoluzione delle controversie
Quindi secondo Ruggiero sono la visione di Ruggiero una ma un il maggior grado di liberalizzazione promosso dall'Araldo richiedeva un potenziamento
Delle istituzioni e delle regole che governavano il commercio e in questo senso Ruggero condivide o forse anticipava qui no io nono non ritrovato fonti sul nesso
La formula cara a Pascal Lamy che quel periodo tra l'altro il deficit di dell'over sulla mondializzazione mi crisi questa idea se volete anche forse un po'troppo semplice
Di favorire la globalizzazione perché questa dell'aggregato favorisce la crescita economica e allo stesso tempo controllare
Controllarla al fine che questa possa essere a vantaggio di tutti ed effettivamente all'interno della Comunità europea fu proprio il governo italiano a spingere affinché simili conti negoziati del Gatt non si concentrassero sull'agricoltura su cui l'Europa per l'altra allegorie la cometa all'opera indifesi difettare in difesa
Ma di s'per fare pressione perché anzi edilizia che questi negoziati sulle istituzioni poi il ghiaccio sarà rotto dal Canada che nel novanta formalmente proponi
Di iniziare i negoziati in questo senso però ripeto all'interno da usare appena Futa fu proprio l'Italia a spingere in questa direzione direzione
Allora la fase finale Lando poi supervisionata da a Amato e da Ciampi continuano la politica di Ruggiero però con meno forza meno forza e questo viene usato dall'ambasciata inglese
Britannica romani
Che scrivete che scrive Rita De Ruggiero si sta progressivamente risolvendo il peso dell'Italia in questi negoziati è diminuito costantemente sicuramente presto con minor peso si spiega con
La fine del ruolo di di Ruggero dall'altro lato però io vi la mia è una speculazione ma speculazione perché quel periodo c'ero nel novantadue novantatré la fase finale round c'è un periodo anche complesse per l'Italia come ricordavamo ieri veramente eravamo c'è il telegiornale vediamo oggi si hanno arrestato vediamoci a chi è arrivato un avviso di garanzia
Quindi corteo Periodo in cui il governo italiano si indebolisce a livello europeo poiché la crisi economica novantadue comunque quello che è importante notare che questa alla fine a marzo e Andreatta continuano questa politica di liberalizzazioni di sostegno alle alla liberalizzazione
Ora
In conclusione Loiero quali round rappresentò quindi momento cruciale per il commercio internazionale che il Governo italiano partecipa in modo significativo alla formulazione della polizia commerciale della Comunità europea
Contribuendo quindi a liberalizzare il commercio secondo tre principi quindi promuove l'accesso al mercato internazionale proteggere i settori vulnerabili e rafforzare le regole commerciali e le istituzioni della governance
Multilaterale qui da un lato il Governo italiano ha contribuisce a formulare la ricetta europea per favorire è lo stesso tempo gestire la globalizzazione
Dall'altro lato torna questo tema ce l'abbiamo sempre la spada di Damocle sulla testa ovvero il vincolo esterno il round lascia come uno strumento per fare pressioni sulle imprese italiane
Per ristrutturarsi a rimanere un ritrovare competitività in un nuovo contesto l'ultima cosa e concludo mediamente trenta secondi il ruolo dei nostri nomi storici storici non è quello di fare un'analisi col senno di poi
Però davvero io qui non riesco a resiste la tentazione di notare quanto segue un piroetta cose dentro ed è andato storto perché lo Emishi e le sue regole non hanno saputo contenere l'impatto del boom delle esportazioni cinesi in particolari
E infatti l'amministrazione Obama in sordina Trump poi in modo eclatante e by facendo finta di nulla di fatto hanno svolto il loro sostegno all'OMC ritenuto colpevole di limitare la sua infami rincara
Ma non la capacità della scia di calpestare o eludere le regole no Emishi
Quindi questa quello questi denari questa globalizzazione
Controllata questa mondializzazione McNamee Trise
Sembra essere andata a sbattere contro un muro non vi è più accordi sulle regole l'Unione Europea sembra essere rimasta là col cerino in mano per quanto riguarda invece l'Italia la strategia di guadagnar tempo
E acconsentire alla liberalizzazione ma posticipata a pedali punti appunto tempo alle imprese di ristrutturarsi adattarsi non sembra aver funzionato
Come se vi fosse sempre una scollatura tra dimensione internazionale e la dimensione nazionale questa pena è una cosa che si l'aspetto si trova anche del Trattato di Maastricht
Come se alla fine questo vincolo esterno non funzionasse o comunque non funziona nel senso desiderato e le aspettative poi venissero disattese io seminava e terribile
Veneta grazie noto confesso di essere fra il dieci in atti che c'è una trovano i i gatti interessante ma penso per Petruzzi classe Samsun ingerenze animals incessante passo subito al secondo interamente cioè quello di Emanuele penali
Che cifre palla atti della PAC il nuovo dunque cioè istanza sopra un'anziana solfa nazionali logica nazionali colpiti passione e rappresentanza di interesse nella politica alcuni agricola comune grazie buongiorno a tutti
Allora produce del dell'intervento che avete appena sentito vorrei collocare il mio intervento in una
In un'ottica che coniughi gli aspetti propriamente economici
A quelli più strettamente sindacali e corporative
Del sistema della rappresentanza sindacale del mondo agricolo italiano
Quindi il mio contributo si concentra in particolare sulle tre organizzazioni che ancora oggi rappresenta uno il mondo rurale la Coldiretti in particolare
Ma anche la Confederazione italiana degli agricoltori e la Confagricoltura
Con due diciamo precisazioni diciamo molto coerenti ovviamente con quello che abbiamo già sentito cioè che nel periodo preso in considerazione assistiamo a una fase di transizione di profonde trasformazioni
Appunto qui vongola con la domanda più avanti una no global Rizzo azione commerciale con quali caratteristiche
E contestualmente come sappiamo bene in un contesto che diventa post guerra fredda
Questi piani si intrecciano anche nella storia di queste organizzazioni rispetto alla politica agricola comunitaria
E rispetto alla alla funzione che vanno svolgendo all'interno di quelle dinamiche sia come attori sia attivi diciamo sia come attori passivi cioè subordinati rispetta le dinamiche che abbiamo già sentito
Nel momento in cui ragioniamo su queste organizzazioni inevitabilmente pensiamo alle lobbies né all'interno la comunità europea sappiamo che questi questo termine diciamo troverà una sua un suo riconoscimento diciamo una sua istituzionalizzazione solo col Trattato di Lisbona
Ma esse hanno svolgono nella storia della costruzione della Comunità europea
Una funzione diciamo poco conosciuta di fatto spesso rappresentate come freni come appunto interessi privati consolidati i conservatori ma se ne senta nobile diciamo né all'inizio degli anni Cinquanta parlavo e lobbies come uno strumento per costruire l'Europa cioè come uno strumento per difendersi dai nazionalismi protezionistici addirittura quindi utilizzare gli interessi economici per costruire la la comunità politica europea
E d'altronde esistono delle questioni diciamo sia di significato che la comunità europea è una comunità di interessi economici
In che in che misura appunto li rappresenta interagisce con i gruppi e gli interessi
C'è una tecnicalità l'abbiamo già sentito speravo benissimo
Dall'uscita Coppola oro
E quindi c'è anche la necessità di un'interazione con questi gruppi è una conoscenza lingue riverse contesti Diversi agricoltura diverso e spesso agricolture molto diversificate pensione quella italiana
Al proprio interno quindi c'è la necessità di attivare dei canali di comunicazione di conoscenze e di confronto che diventano sempre più importanti all'interno del funzionamento della Comunità europea
Nel momento in cui
Ovviamente questi gruppi diventa uno multinazionali multinazionali internazionali quindi che hanno multinazionali che che premo non sulla comunità europea chiaramente le basi sociali degli Stati nazionali come già c'erano spiegato Tamil Worth in poi
Storici ne hanno ragionato su questo su questo aspetto le basi nazionali le basi per gli stati nazionali costituite appunto in gran parte sulla salvaguardia proprio del di un'agricoltura nazionale
Vengono messi in discussione
La politica agricola comunitaria è d'altronde una incentrata insomma girava Ski altri studiosi oltre qui presenti
Ce l'hanno spiegato molto bene sull'idea della della famiglia rurale dell'azienda familiare che diciamo vi era un po'utilizzata come un sorta di passepartout per rappresentare spiegare realtà mondi molto diversificati fra di loro dal punto di vista quantitativo e qualitativo organizzativo
Rimane il fatto che ogni modo
Che quello è il il punto di riferimento diciamo così in qualche modo identitaria e culturale dell'Europa che nasce come spesso sottolineo con colleghi e studenti ricordo che la politica agricola comunitaria e diciamo la prima forma economica ad essere immediatamente attuativo cioè quello che si decide
Da parte degli organi Centrale Europea dei diventa legge diventa norma degli Stati nazionali
Da qui il la delicatezza diciamo così di questo settore ma anche la sua importanza in alcune in alcune fasi critiche come quelle che partono durante gli anni Settanta
Nel momento in cui ante avviciniamo uno sguardo a questi organizzazioni ricordo che l'organo di rappresentanza più importante era ed è il Copaco Genga che nasce dal cinquantotto e cinquantanove ma queste organizzazioni apriranno anche delle sedi istituzionali io sono stato una di queste quella scia
Proprio negli anni ottanta
Confindustria l'aveva aperto in realtà c'all'inizio degli anni Cinquanta una propria sede cliente le organizzazioni agricole ci arriviamo trent'anni dopo diciamo così rispetto alla Confederazione degli interessi industriali
Questa appunto sono le sedi
Quelle la CIA tra l'altro è molto molto bella
Allora avete già sentito non mi soffermo su questo che per io negli anni ottanta è un periodo di forti tensioni commerciali io vorrei sottolinea rispetto a quello che abbiamo già sentito
La competizione con l'America c'è un documento una lettera di
Ruggiero che scrive ad Andreotti
E anche un appunto interno la Coldiretti che parla del fatto che gli Stati Uniti andavano assumendo la metà degli anni ottanta ottantaquattro
Saldavano assumendo posizioni commerciali competitive polemiche soprattutto verso i prodotti italiani
Soprattutto l'agroalimentare e quindi questa questa tensione commerciale insomma inevitabilmente si scarica sul sulla sulla rappresentanza e anche sulle relazioni internazionali che queste rappresentanze hanno Coldiretti in particolare ma anche la CIA stanno dentro i network internazionale della guerra fredda e quindi a metà degli anni ottanta e con la fine della guerra fredda vivono questo passaggio come una fase anch'essa di transizione Interna
Nel momento in cui il passaggio tra anni ottanta anni novanta determina come spiega Guido Fabiani una riconfigurazione dell'agricoltura europea all'interno ai cultura globale
Fabiani parlare la chiusura di un ciclo che parte dagli anni venti e trenta questi sistemi
Agri a agro industriali più esattamente come dirò fra breve
Assumono appunto dei connotati inediti qui o insomma ripido Gato alcuni degli aspetti abbiamo già sentito la liberalizzazione ovviamente ma anche il fallimento dell'ipotesi collettivista dei paesi a est
Per esempio ma anche un più complesso rapporto tra Paesi nord e sud del mondo
Quindi si comincia a parlare erano anche forme nuove di questa questione che veniva ovviamente dal periodo precedente
Quello che è certo è che dagli anni settanta in poi il settore l'agroalimentare è diventato molto importante nelle strategie delle multinazionali e delle ed è all'interno nelle relazioni diplomatiche tra Europa è stato lui diretta agli altri Paesi emergenti
Queste sono alcune delle principali società multinazionali nove numeri veramente consistenti
All'epoca c'era l'Unilever che aveva sede Olanda Gran Bretagna hanno alle spalle la Pepsi Cola Kraft raccolgo la sono gruppi che hanno appunto investimenti diversificati
E come sappiamo hanno un potere di pressione crescente sul sul sulla comunità europea e non solo
Nel momento in cui la Coldiretti in particolare si pone il problema di come reagire a questa pressione internazionale una delle ipotesi che vengono formulate è questa viene denominata Progetto Aquila siamo nel mille centottantasei
Lo richiamo perché ha molta attinenza con quello che la Coldiretti sta provando a fare
Adesso ovvero in poche parole semplificando un po'o costruire una filiera italiana dal produttore al consumatore quindi ripensare riformulare il rapporto con l'industriale in particolare con la distribuzione facendo perno sulla Federconsorzi
In sostanza che era una struttura che era stata molto importante all'interno del della costruzione del modello capitalistico Damiano nella seconda metà del Novecento quindi creare un forte sistema di impresa fallimentari che potessero maggiormente controllare il passaggio dalla produzione alla distribuzione al consumo
Altro aspetto interessante quando si entra dentro la storia di questa organizzazione appunto la fine della guerra segreta
Poco studiato alcolisti insomma cominciano a girare degli studi sui partiti contadini nei Paesi dell'Est l'avevamo una volta anche con Sondel cede al Mas con appunto queste organizzazioni restando dentro i network della guerra fredda come dicevo prima hanno delle relazioni strette con i partiti contadini dei Paesi dell'Est e Coldiretti in particolare ce l'ha con Solidarność rurale che è un'organizzazione un movimento che si forma il vino centottantuno
E nel momento in cui cade il muro di Berlino non a caso il presidente della Coldiretti incontra il rappresentante di Solidarność rurale
Questo passaggio del dopo guerra fredda a mio modo di vedere ci è utile anche per provare a periodi Zare da questo punto di vista non un passaggio credo interessante forse importante ovvero che per queste organizzazioni la fine della guerra fredda soprattutto per la Coldiretti
Vuol dire avete una posizione di movimento e di posizionamento inedita rispetto al passato avere una libertà di posizionamento diversa rispetto al passato
E questo lo vedremo rispetto proprio a quelle spinte alla convergenza tecnologica che erano chiamano interessato un'Europa dal Piano Marshall in poi e che investiranno in particolare
Caratterizzeranno in particolare la questione degli OGM su cui degli organismi geneticamente modificati su cui mi soffermerò fra Brera
Con questa premessa Coldiretti nei documenti resi disponibili a Wikileaks diventa un nemico
Se era stata un alleato nella guerra fredda anticomunista in particolare
Dopo l'ottantanove novantuno è il vertice di un fronte no biotech che come viene scritto nel nelle relazioni dell'ambasciata americana a Roma
Ed è considerata non a caso il punto di riferimento di un vasto movimento che mette in che contesta le logiche della guerra fredda le logiche della linea mento tecnologico chiamiamolo così che aveva caratterizzato la seconda fase del Novecento in che senso
Sono due fondamentalmente i termini intorno ai quali possiamo tornare riflette innanzitutto il ritorno già su altri campi
Del concetto di nazione intesa come sovranità alimentare
Il ripristino l'enfasi su un concetto che in realtà è lo troviamo coniugato declinato da via Campesina via Campesina
Nemmeno centonovantatré e che poi diventerà invece il patrimonio diciamo così di questo braccio di ferro
Appunto all'insegna poi di un di una ripresa del concetto del Piano Marshall
Per l'agricoltura europea ma contro gli Stati Uniti contro l'idea degli OGM come scelta tecnologica questo lo farà ad esempio Sarkozy
I concetti sono difesa della varietà culturale paesaggistica
Contro le multinazionali contro quindi in difesa di un mondo contadino in disgregazione
P. difesa del biologico del tradizionale laddove però il concetto di tradizione e modernità a questo punto viene rimesso in discussione altro aspetto su cui ci vorremmo soffermare e avviamenti rischi per l'ambiente e per la salute umana
Preciso questo il quello tra cui assistiamo sì sono praticamente alla conclusioni
Quello a cui assistiamo è un processo
Di rinazionalizzazione
Delle politiche agroalimentari all'interno del contesto europeo
Intorno agli OGM questa è la mia tesi c'è una sorta di riconfigurazione dell'interesse dello spazio pubblico anche la narrazione
Questo fronte non GM si muove la destra sinistra
Consente la Coldiretti di varcare quelle logiche della guerra fredda e di diventare il riferimento di un vasto appunto come agglomerato diciamo di posizioni di interessi diversificati che vanno al WWF alla lega mentale insomma
Alice movimenti ambientalisti fino anche alle destre sono liste ecologici
Nel momento in cui si spezza il collega Vari il con la il collateralismo con la democrazia cristiana finisce la guerra fredda
Queste organizzazioni mantengono però una forte capacità di rappresentanza e quest'altra spento articolare la Coldiretti
è un altro aspetto diciamo interessante
Alla luce però di questa sorta di anomalia perché l'Europa sul piano sanitario continua a sostenere sul piano della salute che non c'è nessuna evidenza scientifica in particolare sugli OGM che dimostrino
Fanno male
Contemporaneamente l'Europa ha lasciato libertà ai paesi partecipanti di regolare questo contesto questa situazione con delle legislazioni nazionali
Quindi c'è una particolarissimo declinazione del diritto europeo della sovranità alimentare
Delle relazioni internazionali
Che caratterizza questa questo specifico settore laddove questo concetto di settore però secondo me andrebbe un attimo ripreso e superato ad ogni modo
Concludo
Credo che tra gli anni ottanta e novanta questa Novari configurazione dello spazio europeo questa anche rivoli di citazione di di alcuni di alcune scelte tecnico tecnologie
Stia abbia contribuito
Arride fino a definire a ridefinire forse per la prima volta degli standard ecologici alimentari
Sanitari diversi da quelli degli Stati Uniti esempio pensiamo la carne agli ormoni è un altro all'altro tema oggetto ancora di controversia commerciale che all'interno del quale configurazione queste queste organizzazioni in particolare la Coldiretti hanno svolto un'importante funzione storica
Grazie
Grazie Alinari Anteo un altro ingerenza molto interessante purtroppo Elisabetta Bini emanata è dunque non può essere con noi neanche neanche sul Sud dunque passiamo su cui c'era nato il quattro interventi sì e non è cioè quello di Michele Colucci l'Italia ed fallisca io aperti migrazione
Ah ok ma grazie era più facile del previsto
Allora io ringrazio molto per l'invito anche per aver raccolto il tema della politica migratoria dentro lo scenario molto complesso e stratificato come emerge di reiterazione di questa mattinata
Degli anni novanta quindi dal processo di europeizzazione
Delle politiche italiane delle culture politiche italiane e
Di tutti gli inciampi di tutte le contraddizioni c'è anche voi delle risultanze di questo processo molto evidenti direi nella fase successiva alla primi trazione su cui lavoriamo questa mattina
Io mi soffermerò essenzialmente su un periodo storico compreso inevitabilmente tra il mille novecentottantacinque che è una data cuce male perché la data
Legata agli accordi di Schengen
E il mille novecentonovantanove il Consiglio europeo di Tampere in cui in qualche modo si conclude il processo avviato alla metà degli anni ottanta che si annuncia o nuova stagione che sarà poi decisiva ai primi anni due mila
Istruirsi storie che si accostano al tema della storia delle politiche migratorie italiane in rapporto con l'Europa non possono non partire da una considerazione
Un grande protagonismo una grande determinazione un grande ruolo portato avanti dai governi italiani
Nella fase fondativa della storia nel processo di integrazione europea quando sostanzialmente l'Italia sì occupava della immigrazione verso l'estero
E quindi un protagonismo su cui esiste una ricchissima storiografia insomma se n'è occupato anche Antonio Marzoli qui presente se n'è occupato moltissimo Federico Romero
è ricchissimo insomma il panorama di studi che ci permette di approfondire questo punto di osservazione e al contrario direi un ruolo di secondo piano marginale di generale sottovalutazione a partire dalla seconda metà degli anni ottanta
Quando l'Italia si confronta a livello europeo con delle sfide dell'immigrazione straniera una grande contraddizione su cui a mio avviso c'è da riflettere anche per il futuro diciamo delle prospettive anche di ricerca su cui magari ci possiamo ritrovare insieme perché è una contraddizione che sicuramente pesa moltissimo anche voi
Nell'evoluzione più recente insomma della lettura di questi fenomeni possiamo dire che quindi mentre sull'emigrazione il processo di europeizzazione ha visto l'Italia pienamente responsabile all'interno
Delle scelte anche delle priorità partire dalle culture politiche che hanno condotto questo percorso rispetto all'immigrazione invece qui nella fase della seconda metà in
Intanto negli anni novanta dobbiamo parlare a mio avviso di una europeizzazione e pubblicata quindi di un fenomeno in cui l'Italia è stata sostanzialmente tirata dentro da alcune emergenze la grande differenza è questa mentre sulla libera circolazione
Pensata fin nelle corti della cieca e poi suggellata dai Trattati di Roma nel cinquantasette
L'Italia in qualche modo ha pianificato in maniera accorta con con le varie sfumature con le inevitabili contraddizioni
Una lettura dell'integrazione europea rispetto all'immigrazione in Italia
Si è trovata di forma di fronte alla necessità di accogliere un profilo di europeizzazione delle politiche
Soltanto perché sono scoppiate alcune emergenze solo in alcuni contesti in alcuni momenti di per iniziazione di congiuntura molto molto critici
Su questo diciamo rimando allo studio di gazzelle di Peter Gabriel l'inquilino dell'Europa una lettura molto ampia nella storia dell'emigrazione in Europa direi dal quarantacinque giorni nostri in cui è molto evidente
Lo spazio dell'Italia e anche diciamo soprattutto rispetto agli anni novanta questo spazio molto tormentato che riguarda incontro con le politiche europea
D'altra parte dal punto di vista anche storiografico direi e qui siamo dentro un treno interessante perché il campo storiografico si sovrappone si intreccia molto anche alle contraddizioni politica le controversie istituzionali il terreno la politica migratoria è stato studiato e continua a essere studiato in uno spazio un po'di mezzo in cui si vanno intrecciando la politica economica sicuramente la politica estera e la politica sociale il che aggiunge sicuramente una complessità e una grande suggestione insomma all'articolazione della materia ma rende anche un po'sfuggente un po'difficile
Tenere spesso il filo di questa articolazione e d'altra parte questo non è solo un problema stenografico è esattamente anche il problema politico anche in termini di rappresentanza che ha avuto l'Italia nelle sedi internazionali una rappresentanza che ha visto una generale sottovalutazione fino ai primi anni novanta della necessità di
Portare in Europa un punto di vista rispetto e tematiche migratori che fosse un punto di vista non frammentato mappali compositivo ecco e quindi diciamo siamo dentro un campo anche molto ricco di stimoli da questo da questo punto di vista
Altri due questioni prima di passare molto velocemente a una proposta di per iniziazione vorrei sottolineare dentro questa generale sottovalutazione
Italiana della necessità di un punto di
Come dire importante di intervento europeo c'è una ulteriore sottovalutazione che è quella rispetto al tema del diritto d'asilo
Cioè nelle complessive ampie politiche migratorie l'Italia sistematicamente
Privilegiato quella che veniva chiamata la cosiddetta emigrazione economica la riflessione sui flussi per lavoro quindi su tutti i temi di tutte le questioni legate a questo tipo di migrazione mettendo in secondo piano sicuramente fino ai primi anni novanta e poi anche
Prima della crisi del due mila otto delle primavere arabe la questione del diritto d'asilo che invece poi come sappiamo che esplosa prepotentemente nell'ultima nell'ultima stagione
Ultima cornice di questo veramente ringrazio perché ho messo a punto un sommo anche grazie la preparazione di questa relazione questo ulteriore tassello nelle scelte di strategia
Politica all'ingresso delle trattative europee
Direi che per molto tempo la scelta dei governi italiani è stata ancora alla fine degli anni ottanta e ancora per molto tempo in novanta quella di accettare sostanzialmente il quadro
Fornito
Dai paesi soprattutto Francia e Germania che dettavano sostanzialmente la linea sulle politiche migratorie accettare quindi le condizioni date
Per poter poi mantenere
Una maggiore autonomia e di margini di manovra su altri campi soprattutto su un grande terreno poi che sarà diciamo decisivo lo sforamento del rapporto fra debito
E Pina l'Italia si impegnerà molto su altri versanti insomma costruendo spesso anche momenti critici insomma rispetto
Agli attori comunitari
Mettendo quindi in secondo piano il tema delle politiche migratorie allora cominciamo con negli anni compresi tra il mille centottantacinque meno centottantanove perché Schengen
Rappresenta una periodizzazione fondamentale sicuramente perché è Schengen perché comunque rappresenta
Un momento cruciale di accordo tra
I Paesi che aveva sottoscritto di cartelli Roma che perché Italia come sappiamo non partecipa a questo processo è l'unico dei sei Paesi
Diretta ai Roma nel cinquantasette a non sottoscrivere immediatamente gli accordi discende ma su questo già esisteva una struttura FIAT molto interessante
Gli studiosi sono abbastanza concordi nell'individuare due ragioni
A questa decisione di non partecipazione italiana una sostanzialmente si rifà al tema del vincolo esterno quindi interno del rigore nella mattinata l'altra invece si fa a quello che potremmo definire vincolo interno
Per il tema il vincolo esterno rimando gli studi Simone Paolillo studioso che più di tutti insomma ammesso appunto questa
Interpretazione ovvero sono stati sostanzialmente i Paesi che hanno sottoscritto gli accordi di Schengen sotto Francia e Germania
A voler in questa prima fase tener fuori Italia perché Italia e l'ottantacinque un paese in cui ancora non esiste una legge sull'immigrazione nonostante l'immigrazione sia già
La stanza sviluppata partite nei primi anni Settanta
Perché l'Italia è consigliato ancora un partner molto debole rispetto al tema
Migratorio
E quindi si preferisce in questa prima fase tenere fuori diciamo la partecipazione italiana
Altri studiosi come esempio donatori Sanzo vanno invece sottolineato un po'diciamo la riluttanza delle culture politiche italiane un ampio spettro di culture politiche rappresentative a partecipare al processo di Schengen
Perché esistevano
Limiti
Dettati dalla politica estera mediterranea dalla necessità di ovviamente ripensare anche i rapporti diciamo virtuosi con i paesi arabi
Ecco la sponda sud del Mediterraneo che inevitabilmente con le scelte rispetto ai visti e rispetto alla chiusura delle frontiere fatte da scende a me sarebbero entrate in crisi soprattutto
Diciamo il mondo comunque delle culture politiche che possiamo far risalire al al
Diciamo a tutti gli interventi plurali di politica estera mediterranea è un mondo sia tra i socialisti sette democristiani incline a prendere un po'con le molle lati sud delle frontiere quindi quindi diciamo no a stagione anche con
La sponda sud del Mediterraneo e c'è poi anche da parte del mondo Sifar comunista
La tendenza a non voler costruire iniziative politiche molto rigide rispetto alla chiusura del misura le Francia ecco diciamo che già questo cita il segno
Di quanto questa situazione sia già alla metà Elena tanta ostinazione evidentemente complessa l'Italia partecipa comunque voi
Nella seconda medaglia tanta alle tappe e diciamo che aggiornando il quadro dell'ottantasei si dalla prima legge sull'immigrazione che non riguarda però il diritto d'asilo ma riguarda solo il lavoro la legge Foschi e né niente a cento
Ottantanove comunque si impegna
Nella
Diciamo trattativa avrei documento di Palma di Maiorca il comunque sulla libera circolazione è già un punto interessante si chiude questa prima stagione venne novecentottantanove si chiude
Con due eventi deflagranti fino fino all'ottantanove l'immigrazione sei Italia
è un tema diciamo poco presente nel dibattito pubblico esplode letteralmente con l'omicidio di Geri massimo delle campagne di villa Literno nell'agosto degne novecento ottantanove
A seguito del quale c'è un grande dibattito nazionale
Che esplode sull'immigrazione e quindi siamo già in una nuova stagione che direi riguarda il novanta e il novantuno e il novantadue
L'ottantanove è anche l'anno della caduta del muro di Berlino e di uno stravolgimento negli orizzonti migratori perché si avvia
La migrazione da Est a Ovest che naturalmente la storia europea rappresenta terreno discontinuità straordinario per tutto quello che
Sappiamo che anche qui ormai ricca astruse FIAT ci ha raccontato e anche perché si avvia
Nei primi anni Novanta il processo di allargamento a est
Dell'unione europea
Che culminerà poi nel due mila quattro con ingresso di alcuni Paesi soprattutto per quello che riguarda l'Italia della Polonia
Che era stato uno dei primi Paesi dell'est a inviare immigrati in in Italia quindi questa stagione si chiude contro l'ottantanove se ne apre un'altra in cui improvvisamente l'immigrazione è un grande tema al centro la discussione nazionale
Dopo tutte le proteste legate all'omicidio di Geri Vaslui viene approvata una legge Martelli e legge Martelli dei Milano centonovanta che per la prima volta riconosce il diritto d'asilo
In maniera universale indipendentemente dalla provenienza dei richiedenti fino al novanta l Italia aveva riconosciuto
Il diritto d'asilo sottoscrivendo la convenzione di Ginevra con una grande limitazione la limitazione geografica cioè potevano dia il diritto d'asilo sostanze in mente coloro che arrivavano dall'Europa dell'Est nello specifico dentro lettura naturalmente
Legata al posizionamento Atlantico dall'Italia con pochissime con pochissime eccezioni quindi ecco comincia a cambiare il quadro e questa sicuramente è una tappa importantissima di armonizzazione insomma
All'interno del contesto del contesto europeo
Gli anni compresi tra il novanta e il novantadue passano gli anni
In cui non solo molto velocemente dopo l'operazione la Martelli l'Italia entra nel sistema di Schengen ma l'Italia sottoscrive anche la convenzione di Dublino di cui si è parlato coi moltissimo negli ultimi anni che rientra poi operativa nel novantasette
E che come sapete riguarda proprio le modalità con cui coloro che arrivano in Europa possono chiedere lo status di rifugiato che i paesi di frontiera
In cui in questo processo questo processo avviene dal novanta in poi lo scenario cambia completamente non solo a livello europeo ma anche a livello italiano l'immigrazione
Riempì le pagine dei giornali praticamente ogni giorno soprattutto nel mille novecentonovantuno con la questione degli albanesi
E con gli arrivi degli albanesi quindi ecco diciamo lo scenario muta molto velocemente l'Italia un po'in fretta e furia dopo l'operazione la Martelli entra
Dentro il percorso di scendere abbiamo poi un quadro
Molto molto diversificato a livello europeo abbiamo anche qui il tema del diritto d'asilo ritorna abbiamo dal novantadue al novantacinque l'esplosione delle guerre in Jugoslavia e quindi il movimento molto composito molto Complesso è anche contraddittorio di risposta europea
Con i primi piani comuni sull'asilo che arrivano proprio dall'esigenza di dare una accoglienza a coloro derivano da lei così larga sostanzialmente l'Italia
Risponde in maniera molto debole a questa richiesta europea i pesi diciamo
Che organizziamo un sistema più sviluppato e la Germania
Non abbiamo tempo di andare oltre io mi soffermo soltanto sur le ultime due stagioni per flash in quella fra il novantatré e il novantotto
E quella che culmina nel novantotto novantanove con l'approvazione della legge Turco-Napolitano e poi con la partecipazione stavolta in maniera più sostanziosa dell'Italia al Consiglio europeo di Tampere fra in Finlandia
Nella seconda metà degli anni novanta abbiamo quindi un avvicinamento progressivo dell'Italia all'Europa rispetto rispetto all'immigrazione che culmina nel diciamo nel processo di discussione poi di approvazione dell'Egitto scopriranno per la prima volta nel dibattito pubblico italiano viene tirata in ballo l'immigrazione
E la legislazione sull'immigrazione come tappa inevitabile per
Partecipare pienamente a processo di integrazione europea e tutto il dibattito anche parlamentare
Alla vigilia la Turco-Napolitano è molto accompagnato da questo investimento soprattutto da parte delle forze politiche del centrosinistra ma direi che comunque su questo c'è una convergenza anche di altre culture politiche appartenenti più
Al fronte al fronte conservatore oltre al profilo comunitario l'Italia in questa seconda medaglia i novanta
In realtà si tiene anche i margini per interventi che sono interventi di stampo bilaterale anche qui
Diciamo c'è si apre un fronte che sarà poi molto importante nel periodo successivo pensiamo presento gli accordi con la Libia che avverranno a partire dal due mila otto nel secondo me che negli anni novanta l'approccio bilaterale riguarda prevalentemente l'Albania
E quindi il tentativo di governare diciamo i flussi che arrivano
L'Albania che essi diciamo concretizza tra il novantasette e il novantotto in un complesso intervento di politica estera e anche di contrasto all'immigrazione
Che sfocia poi primi anni due mila con una normalizzazione in fondo il flusso migratorio con l'Albania che sembrava ai primi anni novanta
Impensabile e che invece poi viene in qualche modo Sokurov binario ecco questo probabilmente è un punto interessante discussione perché qui effettivamente c'è una strada italiana diciamo a livello bilaterale
Che successivamente poi verrà seguita ma verrà seguita con criteri completamente differenti concludo col novantanove conta per quando i paesi europei decidono che la cooperazione migratoria non riguarda più soltanto la politica di libera circolazione all'interno delle frontiere
Invece di progressiva militarizzazione diciamo delle frontiere esterne
Ma riguarda quarto punti quattro punti che saranno poi costantemente richiamati in tutte le politiche successive fino ai giorni nostri che sono il piano comune sull'asilo
Gli accordi con i Paesi di origine e qui diciamo c'è
Il grande tema della esternalizzazione della politica migratorie europea estremizzazione che fino agli anni Ottanta riguardava soltanto diciamo le frontiere meridionali tra cui l'Italia
E la Grecia e riguarderà poiché invece uno scenario molto più ampio
L'equo trattamento dei cittadini di paesi terzi questo pilastro diciamo delle politiche comunitarie che per molto tempo era in testa alle preoccupazioni del percorso interazione operaia che poi invece successivamente
Diventerà un po'più sfumato nelle priorità e infine la gestione coordinata dei flussi possiamo dire che tutto il peso di queste questioni tutto anche il rapporto tormentato incidentato dell'Italia sia con la storia dell'integrazione europea appunto essere politiche migratorie sia con le sue scelte
Rispetto all'immigrazione rispetto il diritto d'asilo resteranno ancora importanti nei primi anni due mila diventeranno deflagranti
Quando Risi economica mondiale nel due mila otto si intreccerà la stagione delle primavere arabe rendendo il quadro estremamente critico con tutti i risultati che conosciamo
Se anche tra un esperto molto preciso del tempo passiamo subito passiamo adesso anti scasso anziché straniera Ferlisi
Va reagiva tutti tutto questo Pietruccio che abbiamo ascoltato stamattina
Non avevo pigiato con sufficiente energia allora
Buongiorno a tutti a tutti anche a me toccano i ringraziamenti nonostante l'oneroso compito di commentare i saggi iscritta perché questo invito degli organizzatori mi ha portato ad ascoltare con grande attenzione tutta una serie di
Diciamo interventi molto interessanti devo dire tutti molto interessanti tra i quali insomma che mi hanno suscitato interrogativi reazioni dai quali ho imparato ho imparato
Non potrò ovviamente commentarli singolarmente ma mi pare che l'input che mi è stato dato a quello di cercare una lettura diciamo trasversale
Una lettura trasversale che diciamo suggerita anche dal fatto mi è parso ascoltando che ci sia un filo rosso che lega tanti di questi interventi
Diciamo non e e che sia così legato alla
Antinomia o alla pretesa antinomia tra la sfera della politica e quella economica o meglio economico tecnica se vogliamo
Diciamo una antinomia che è stata soprattutto proiettata sulla dimensione europea in taluni casi anche sulla dimensione internazionale pensando anche aveva agli altri ad altri organismi internazionali che sono stati qui menzionati e su cui tornerò
Mi convince molto da questo punto di vista l'obiettivo dichiarato
D'Andrea Guiso di rimettere in discussione quest'idea dell'Europa come sede di Spolli indicizzazione quindi di prevalenza di quella dimensione economico tecnica rispetto alla dimensione politica
Una prevalenza è una proiezione che è stata fatta sull'Europa
Ne sono state ricercate le radici molto giustamente negli anni ottanta e novanta sia ad Antonio versori che Andrea Guiso che da altri perché in qualche modo è un rifugiarsi rispetto alla corruzione della politica al degrado della politica rivelata poi da Tangentopoli
Rifugiarsi nella pretesa razionalità del mercato quindi una pretesa neutralità in qualche modo diventa la tecnica diventa un grimaldello uno strumento di moralizzazione ha detto Andrea
E quindi l'Europa si pone in quella stagione non tanto come diciamo il la nota definizione di Carli di Europa vincolo esterno ma come giustamente dice Antonio Bassolino come un ancora io direi ancora di più un vero e proprio giubbotto di salvataggio in qualche modo in un momento in cui l'Italia stava o si sentiva affogare in qualche modo Pierluigi Ciocca scritto del novantadue di un'Italia sull'orlo dell'abisso luglio diceva
Mettendo in fila tutta una serie di indicatori quantitativi ma questo secondo vale assolutamente anche per quanto che riguarda una dimensione politica sociale di psicologia collettiva in qualche modo malgrado poi il far west dei processi mediatici di Tangentopoli facessero un po'così battere il cuore a questo Paese ha fu che stava affogando ma di fatto las la situazione era molto veramente difficile quindi l'Europa in quel momento
Non solo vincolo esterno ma proprio aggrappiamoci all'Europa perché dall'Europa può venire in qualche modo anche un riscatto per un Paese umiliato
E quindi con l'Europa che in quel momento è stato detto
Presente diciamo si presenta come un attore internazionale importante perché ha delle potenzialità nel nuovo ordine internazionale
Posto ottantanove perché alcune success story da Soria ha citato la Spagna che diciamo in quell'esempio che io faccio sempre ai miei studenti con e perché anche ha avuto la capacità sia pure con tutte le ambiguità ambiguità di questa cosa la capacità di crearsi una nuovo assetto istituzionale o parzialmente nuovo passando da comunità Unione quindi fondando un nuovo oggi parzialmente nuovo
Progettò di integrazione anche beh e e ponendo sì anche in come l'obiettivo piano piano della mega allargamento dell'allargamento del mega allargamento quindi l'Europa in quel momento è anche qualcosa a cui
Così diciamo è facile
Aggrapparsi in quel momento ancorarsi e questo ha favorito questo proiettare sulla dimensione europea
Questa antinomia
Politica il conto politica economia
Peraltro poi forse bisognerebbe anche e parecchi di questi interventi la loro lo suggeriscono
Aprire una riflessione sulle classi dirigenti italiane quindi su quali sono lo qual era stata quali sono lì l'identità del cast degenti
E le sedi della sua formazione perché non è un caso che più volte abbiamo richiamato qui in tanti interventi la Banca d'Italia non solo perché la Banca d'Italia
In diciamo in qualche modo qui gestisce la politica monetaria ma perché molti degli uomini provenienti dalla Banca d'Italia hanno poi avuto un ruolo che è stato ben al di là di quello semplicemente tecnico un ruolo profondamente politico
Mentre Antonio parlava pastori parlava io mi sono ricordata di una cosa che ho letto quest'inverno per un'altra
I ossia che nelle considerazioni finali di Ciampi
Già diciamo prima del Milano centonovantadue era già contenuto la necessità il per l'Europa di rimanere per l'Italia di rimanere ancorata ai Paesi europei
Simili all'Italia per la storia civilizzazione proprio come una scelta dici e non scivolare impara diciamo in esperienze di iperinflazione che evoca l'UE non lo dice mai ma che evocano situazioni sudamericane quindi dire ma di rimanere ancorati all'Europa come scelta di civiltà proprio usa questo termine
Sì e quindi diciamo una scelta e altrettanto politica è mi pare la posizione di Padoa Schioppa qualcuno ha ricordato diciamo l'Europa come un luogo della lotta politica e non semplicemente della composizione tecnicamente cono con diciamo dei Problemi fatta dai tecnocrati e d'altra parte la stagione in cui Padoa-Schioppa dice queste cose è una stagione eminentemente politica ispirata da quel straordinario politico che è stato già dello in qualche modo
Quindi oppure anche pensando a scelte successive quella scelta diciamo della di cui ha parlato Daniele Caviglia
Di non passare dai diciamo bypassare l'ipotesi di Istituto monetario europeo ma di andare stretta verso la banca centrale questo diciamo rendiconti in sintonia con i francesi
è una scelta eminentemente politica perché si vuole arrivare da una monetina anziché avere una moneta egemone per una moneta unica e avere una sovranità monetaria condivisa e il termine il concetto stesso di sovranità
Ecco alla sfera del politico in qualche modo non è più una scelta semplicemente tecnica di funzionamento gestione dei mercati monetari delle dimensioni monetaria quindi diciamo che le gli esempi di
Importanza della politica in scelte che apparentemente sembrano tutte tecniche sono più d'una e ne ha parlato anche
Lucia quando Lucia parla della
Introduce la globalizzazione molto sinteticamente Monte efficacemente e poi dice la globalizzazione è il risultato di dell'impatto di alcune tecnologie che riducono i costi di trasporto di comunicazione e di scelte politiche
Tese alla liberalizzazione commerciale ovviamente queste la liberalizzazione commerciale e gli appigli un gli accordi del round
Hanno anche degli aspetti tecnici passano per gli aspetti tecnici quali settori integrare tutte le procedure sulle dispute commerciali affinate il discorso del dei Patterns dei copywriter che vengono integrati quindi ci sono moltissimi aspetti tecnici ma sono supportati
Nascente eminentemente politiche che sono scelte se vogliamo visto anche il ruolo svolto da Clinton rispetto all'ingresso della Cina
Legate a quella grande diciamo non sorprende pure come definirlo se non un grande abbaglio comunque una grande idea condivisa del Washington Consensus
Che vedeva strettamente legata la diffusione dell'economia di mercato con in una sorta di equazione con la diffusione della democrazia
Qualcosa che diciamo è stata coltivata moltissimo nel discorso pubblico statunitense ma anche da diciamo diversi intellettuali basta ricordarsi il lo sciagurato libro di Fukuyama perché dicevo
Perché non voleva vedere in qualche modo che c'era già stato a piazza Tienanmen ma che diceva che alla quarta modernizzazione rispetto alla richiesta della quinta modernizzazione
Il governo cinese avrebbe detto aveva già detto no e molto di Orgon molto violentemente
Quindi in qualche modo ci sono delle scelte politiche importantissime
A volte implicite avvolta in qualche in qualche modo ammantate o anche a integrate con aspetti tecnici ma che restano comunque eminentemente politiche
In una Europa che è stato detto a più voci in qualche modo si propone anche come
Sede di governo della globalizzazione
La famosa globalizzazione Crise André Sapir dice
La nuova narrativa europea e quella della globalizzazione e questo poi spiega anche ma adesso qui non non possiamo entrarci tutto un discorso relativo per esempio alla politica della concorrenza quello che è stato detto
Che è stato detto di Mario Monti che comunque è sempre meglio della Pestagalli in qualche modo e che è legato però anche lì non solo a un modo europeo di intendere la concorrenza di tentare di mettere elementi forti di concorrenzialità in quello che è il grande il progetto del grande mercato unico prima e poi nel mercato unico Ash de come si diceva dal novanta
Due in poi e di come questo è stato trasmesso alle privatizzazioni italiane cioè qual è stato poi l'input rispetto alle privatizzazioni italiane ma anche lì c'è una dimensione fortemente politica persino una dimensione Paul politica all'interno delle istituzioni europee
Perché è la prevalenza della DG conclude il del della DG Klump che in qualche modo
Così
Consente una forza diciamo di queste politiche
Anche a scapito di altre politiche come le politiche industriali o altri tipi di misure quindi anche lì all'interno delle istituzioni europee c'è un braccio di ferro politico tra organismi diversi
Dunque diciamo mi sembra che la sfera del politico riesce da tutte le parti rispetto e Seat diciamo l'Europa l'Italia la proietta sull'Europa e poi l'Europa in qualche modo per i condizionali Italia su diversi
Su diversi aspetti
La diciamo una cosa importante che è venuto fuori è anche quella importante anche a livello europeo il discorso della rappresentanza degli interessi
Ne parlava
Emanuele a proposito diciamo della della Coldiretti e comunque allargando lo sguardo alle alla politica agricola comune per moltissimo tempo la politica considerata più importante senz'altro la più finanziata per la per decenni nel da parte dell'Unione europea quindi con un grande peso
E anche lì lì forse sì
Introduce anche un altro si introduce anche un altro discorso che fa parte di questo così gioco di specchi e di costruzione del discorso pubblico il discorso dei diversi livelli di governo delle politiche le
Quand'è che inizia diciamo dopo la scoperta delle regioni in qualche modo no dopo la crisi degli anni settanta il rilancio dei fondi strutturali la scoperta
In qualche modo del di una dimensione diciamo locale o quanto meno non più la dimensione dello Stato nazionale
E quindi a e a proposito degli interni diciamo di degli interessi che sono stati chiamati in campo io una domanda per Michele perché quando tu hai detto giustamente hai ricordato il forte ruolo dell'Italia negli stadi iniziali della
Diciamo costituzione degli organismi europei tutti si ricordano la battaglia per la tutela della migrazione italiana durante la risulta nell'ambito della società hanno in qualche modo quindi cinque tanto che siamo stati noi
Paese di emigrazione abbiamo saputo rappresentare diciamo con forza quelli che non erano solo interessi nazionali ma che erano diciamo in qualche modo si estendevano a un trattamento dei migranti particolarmente importante
E invece poi in una stagione successiva abbiamo assunto un ruolo diciamo più marginale in qualche modo ecco io mi sono chiesta se
Abbiamo sul diciamo la voce dell'Italia sia diventata meno
Meno ascoltata forse anche meno interessante da ascoltare sulle politiche migratorie perché non avevamo una proposta intorno a cui intentare una battaglia a me non convince moltissimo quello che tu hai detto del bar Vienna tra noi siamo buoni lasciamo correre sulle politiche migratorie purché di voi chiudete un occhio sul nostro disastrato rapporto debito PIL forse sono altri anche i settori in cui abbiamo
Fatto questo scambio
Però mi chiedo invece se e il discorso politiche migratorie perché noi non avevamo una proposta forte da portare in Europa
E
Perché questa proposta non esistevano interessi che potevano rappresentare con forza quella politica
Diciamo quali sono gli interessi che sono dietro alla forza delle politiche migratorie
E quindi questa diciamo una domanda ma possiamo mi poi rispondere anche dopo nella diciamo mi ha suscitato un l'ho trovata molto interessante ovviamente il discorso di cosa possiamo fare tra l'altro di un'attualità
Bruciante in qualche modo perché né ora nel giusto ora ci sono queste nuove
Prese di posizione relativamente al discorso della Siria quindi proprio attualissimo
Io non so quanto tempo preso ma mi sa che il tempo a mia disposizione esaurito però avrei domande per ciascuno di voi il poi quelle farò magari nel
E grazie ancora perché davvero tutti interventi interessanti dei quali si impara molto grazie
Abbiamo un po'di tempo perché il pranzo è previsto soltanto nei una e mezza dunque spese che c'era un questione diretto per Michele dunque fosse meglio se risponde ad esse
Cioè bisogna spingere con con determinazione avrò fa un po'timido evidentemente
Allora il discorso si complica molto e però insomma dobbiamo secondo me riuscire a a accettare un po'questa sfida e la domanda sicuramente molto
Utile anche per restituire la congiuntura di quella stagione
E qui inevitabilmente dobbiamo aggravare un po'la discussione anche su tanti altri fattori che stanno dentro la diciamo la realtà soprattutto direi della crisi dell'ottantanove degli anni seguenti
I portatori di interessi di portatori di interessi rispetto
Alla cornice che riguarda immigrazioni
Sono portatore di interessi in quegli anni conoscono una crisi
C'è una stagione di progressivo ridimensionamento fortissima degli attori sociali che invece fino a poco tempo prima su quei terreni
Riuscivano a costruire letture forti penso per esempio che i sindacati
Ma penso in qualche modo anche al mondo cattolico che aveva sempre comunque costruito sui temi migratori una interpretazione forte direi nelle gerarchia insomma anche di priorità sicuramente ai vertici insomma le preoccupazioni ecco tutti questi mondi e direi in generale le culture universalista insomma anche comunque fino al mille novecentottantanove
Riuscivano a garantire una voce convergente non non unica ovviamente con tante sfumature ma convergente entrano in crisi
Entrano in crisi e quindi forse loro avrebbero potuto rappresentare in cui i tavoli internazionali
Punto forte di ricomposizione di questi ovviamente sono interessi un po'più complicati no da da rappresentare
E questo quindi sta dentro una questione molto più generale che è come dire riconducibile alla grande domanda sono poi gli attori che costruiscono una politica migratoria
In questo senso poiché tale ha avuto in quel periodo sicuramente delle punte anche interessanti la presenza di un movimento antirazzista comunque molto determinato perché ha compensato anche voi l'emergere di parole d'ordine molto più come dire xenofobe anche dei che giravano in quegli anni e però penso che una prima risposta possa essere questa cioè la mancanza di una voce che fino a poco tempo prima probabilmente era la voce
In qualche modo il mondo del lavoro possiamo dire ma forse una diciamo categoria un po'riduttiva una voce unica effettivamente che che poi viene che poi viene meno poi nel corso del tempo talmente il tema migratorio si carica di tanti altri significati
E
Entra in gioco chiaramente anche impreparazione qui io sono abbastanza sempre curioso degli studi di Emanuele Bernardi Gina laschi che hanno studiato chi sono i funzionari italiani che vanno in Europa presento discutere di agricoltura il perché
Portano soltanto alcuni punti di osservazione segnò vedere i soggetti che hanno portato il tema migrazioni in Europa il quadro ancora più diciamo sconfortante perché mancava una preparazione
Delle classi dirigenti a investire su questo fenomeno e quindi questa è l'altra gamba diciamo di la risposta cioè un mancato investimento culturale politico di elaborazione da parte le classi dirigenti che inevitabilmente poi si è trasformato in una rincorsa all'emergenza questa diciamo poi una dinamica palese in quello che succede nel mille novecentonovantuno non a caso diciamo il disastro dell'accoglienza degli albanesi è pesantemente criticato dalle istituzioni europee è un momento di grande di grande attrito in quel momento quindi ecco
Sono diciamo prive approssimazioni magari continuiamo la discussione
Cominciamo
Come
è un è un problema diciamo non non ci sono i coltivatori dietro no che spingono quindi se non c'è una a diciamo una Act tornasse forte di qualcuno
Come si fa poi a rappresentare con una certa energia con competenza come giustamente dici tu perché questo discorso rimanda poi anche di nuovo al tema delle classi dirigenti d'Italia di quelle che sono andate in Europa dei cugini
Prima ovviamente che l'immigrazione diventasse una grande priorità nazionale fa nel momento in cui diventa pena nazionale è chiaro che il quadro cambia anche dei portatori di interessi rincorreva in qualche modo
Grazie
Bene dunque a propongo che ha più apriamo adesso questioni già dalla sala c'è un un microfono o pensiero
Questo corso se
Dichiarazione girovaghi novantuno novantadue approfitta per allora no in realtà la questione che volevo chiedere approfitto subito di di Michele perché se il ragionamento se ho capito bene
Se noi prendiamo ad esempio il la questione albanese negli anni novanta come questione centrale qualche maniera esemplificativa di come si gestisce la questione
Delle diciamo così dei flussi migratori Italia mi viene da dire che esattamente il contrario dell'europeizzazione perché accordi bilaterali danno esattamente la direzione opposta cioè l'idea di invece mantenere una sovranità nazionale su questo terreno
E quindi avrebbe c'è un discorso c'è il tema la solarità è il tema cioè che aveva la si è astenuto il convegno faccio presto a dirlo perché avendo l'organizzazione André Caravita domanda fondamentale sulla sovranità allora la la mia questione un po'a tutti diciamo così anche rispetto a quello che stavo dicendo prima Daniela sintetizzando molto bene un po'tutto il dibattito quando parla dei suoi di sovranità condivisa è per esempio lì c'è un problema cioè la intanto la sovranità si condivide
Perché è uno dei temi del dibattito tedesco per esempio il tema della sanità faccio riferimento Dieter Grimm che parte proprio dall'i pronunciamenti della Corte costituzionale tedesca ma la sovranità è una è uno e indivisibile
I diritti di sovranità invece sono un'altra cosa possono essere forse condivisi possano essere dati Nagare appunto allora alla l'Unione europea o viceversa alle Regioni nel caso in cui appunto si parli di tipo di devolution insomma il tema un po'questo
E un'ulteriore questione legata a questo problema della costituzionalizzazione che si ripropone ancora qui la Germania la Francia ma non l'Italia uno dei temi ieri appunto nella relazione
Tra le tante cose uno deve cancellare nel momento in cui deve sintetizzare col tempo a disposizione di ciò che scrive nel momento cui prepara la relazione c'era una delle dette nel dibattito che ricordava anche oggi i Antonio su Caracciolo Letta insomma quel dibattito di di cui due pamphlet morirono morire per Maastricht una delle cose che dice letta
Noi dobbiamo costituzionalizzare cioè l'articolo undici non non basta più
Non possiamo affrontare il il tre il tema diciamo così di un passaggio così decisivo come l'Unione Europea rimaste ancora affidandoci soltanto l'articolo generico come con l'articolo undici problema di costituzionalizzare un passo di sovranità che in qualche maniera decisivo
Stop però so se non so se vogliamo raccogliere prima qualche
C'è qualcuno vuole
Grazie per le relazioni tra parti trattate intellettualmente estremamente stimolanti io lo dopo aver realtà ritenuta ascoltando tutte le relazioni in particolare fosse quello di Andrea Guiso
Europa come fine o come mezzo nel dibattito soprattutto dal punto di vista delle personalità che tu hai nominato nella tua relazione ovvero è una fine anche come diciamo strumento di politica nazionale
Oppure c'è una prospettiva del lungo periodo federalista o di che com'è visibile in alcune delle personalità che tu hai nominato come può essere Padoa Schioppa
Oppure
è appunto strumento anche nazionale in un periodo come veniva anche sottolinea durante la discussione di recupero di una situazione nazionale estremamente debole estremamente complicata perché anche un altro protagonista è stato evocato Ciampi solo diverse funzioni di fa in Banca d'Italia poi successivamente presidenza
Della della Repubblica e una personalità appunto che appartiene a questa che tu hai mi sembra di avere domina
O come élite tra traslazionale
Chi che invece topos soprattutto negli anni presenterà Repubblica sarà un protagonista della riscoperta anche timido internazionale valori patriottici
Eccetera quindi era mi domando perché assunta Europa fine Oropa mezzo grazie
A Andrea vorrei rispondere subito se fosse meglio
No per grazie Benedetto per la la domandarono non vogliono adesso diciamo fa prelazione bis questo però penso entrambe le cose ovviamente la questione trovare il la miscela fra le due né i tecnici diciamo ormai usiamo questo tempo
Si trovano entrambe per esempi Carli vedo una propensione più ortopediche pedagogica che vedo meno inciampi
O almeno in certi per esempio su alcune volevo ricordare che Daniele
Sì lo ricorda anche Daniela o dignitoso ma sulle politiche industriali sulla modernizzazione delle impresa è chiaramente la posizione banche in Italia è quella di usare l'Europa per modernizzare
L'impresa italiana i suoi ritardi strutturali le sue peculiarità eccetera quindi questo in Montini vedo tecnico che ha una formazione diversa richiamato queste dei bocconiani era appunto Monti l'altro di cui non ci non era Guido Tabellini
Che con Domenico Siniscalco appunto in via Prodi questo documento di si dice bene attenzione adesso dobbiamo ecco riportare la democrazia sotto controllo ecc il Licci ha abbiamo l'intento quasi più
Non voglio usare la parola antipolitico ma chiaramente cioè c'è uno ma salta il liberalismo autoritario no per riprendere un tema di mai Wilkinson studioso punto ha studiato lordo liberismo anomala come base della costituzione economica europea
Tema controverso vivamente mai
Quindi ci sono entrambe entrambe qui queste cose bisogna capire qual è il punto di caduta quali sono i momenti in cui questo passaggio dalla per l'Europa come fine alle opaco e mezzo quando si usa più l'Europa come uno strumento per indurre determinare è una questione di storicizzazione torniamo un po'le cose che dicevamo ieri appunto è che no
Il nostro lavoro è questo bene bene e dunque altre domande
Tutti hanno fame Enzo non significa personale Franzo
No
Qualsiasi
Va bene in quello canadese diamo per accende una dove attese
Ecco il riferimento alla relazione appunto di Bernardino
La riflessione sugli a GM
Mi veniva un attimo da così da riflettere sul principio di precauzione perché il principio di precauzione in realtà poi ha avuto tutto una sua interpretazione specifica e riversa no in ambito comunitario sia dell'Unione Europea rispetto diciamo al principio arriva l'Internazionale ecco
E eventualmente quali sono così una uno spunto anche l'armamento
Il riferimento anche ai ai gruppi di interesse non soltanto diciamo
Agricoli ma anche ambientali no diciamo come se sono state in qualche modo sviluppate dell'alleanze o contrapposizioni
Visto che poi ci sono state diverse fasi no rispetto soprattutto alla alla discussione sulle Gmp prima le moratorie poi le autorizzazioni parziali adesso tutto un insieme di di procedure ecco perché anche questo comunque una è interessante come esempio del rapporto anche qui da un lato tra diritto
Scienza e politica no e può essere così una anche un un ambito un settore che ci può portare a delle riflessioni ecco sulla stesso su questo su questi aspetti
Grazie per la domanda modo sintetico mai verrebbe da dire questo partirei da un ma piccola esperienza personale perché qualche tempo fa un l'alto dirigente di Legambiente dovrà trovare all'università chiedendovi professore guardi noi non capiamo più cosa sta facendo la Coldiretti
Ecco partirei da quattro
Sì nel senso che chiedevano alla storia come dire qualche orientamento perché erano figli di quell'alleanza da cui ha fatto riferimento lì quell'incontro
Di quella battaglia chiamiamola come vogliamo
E quindi si ritrovavano in questa fase politica anche schiacciati anche su un discorso pubblico diverso dal passato
Ritornando anche no dinamiche di sinistra e destra quindi appuntano Novari declinazione del concetto di sovranità alimentare perché praticamente per chi non lo sapesse recentemente il ministero dei cultura e te la solita alimentare
Sta aprendo a nuove forme di OCM sostanzialmente ma Diversi tecnologicamente a quelli del passato e quindi tutte queste organizzazioni che in precedenza avevano combattuto insieme alla Coldiretti contro quel tipo di tecnologie oggi si trovano spiazzate
Di fronte a questo riposizionamento
Quindi ecco certamente è un nodo delicato cruciale mi sembrava interessante da vari punti di vista che può essere tematizzato e quindi grazie per la domanda magari ne parliamo ancora
Grazie
Io avevo un un una domanda per Michele ha
Sulle cifre italiane sulla migrazione
Sono sono anch'sono buone precisi io ho opachi perché vengo da da un Paese l'Inghilterra dove le cifre su quante gente vive nel Paese sono
C'è quindi non si sa a me e tutto il dibattito sull'erba migrazione di Orfeo
In due mila sedici è stato influenzato dal fatto che il governo inglese nuova reca aveva qualsiasi di dirigenti quantico Bonesi quanti rumeni eccesso cc sedici si trovano nel Paese in quella situazione italiana simile o molto diverso
è stato Belushi fino allora
Nel periodo storico in cui ci stiamo muovendo oggi quindi la fine degli anni ottanta e gli anni novanta la situazione cambia molto
Fino ai primi anni novanta in Italia non esiste un sistema pubblico di rilevazione statistica della presenza straniera
Non esiste
Infatti lo strumento che viene utilizzato abitualmente dei primi anni amante anche successivamente è uno strumento da brodo dalla Caritas investire statistico sull'immigrazione
E questo la dice lunga naturalmente anche sulla come dire consapevolezza del sistema pubblico istituzionale no rispetto all'importanza del fenomeno successivamente lamentele i novanta c'è un forte investimento
Quando appunto la questione diventa una grande questione nazionale
E anche l'Istat cominciano a occuparsi molto l'Istat dell'istituzione italiana che ha il compito la commessa pubblica per fare le statistiche
Comincia a occuparsi dell'immigrazione e devo dire allestisce un sistema di rilevazione statistico che è un sistema oggi molto all'avanguardia ecco noi oggi sui numeri dell'immigrazione in Italia
Effettivamente abbiamo una una certa contezza
Problema l'Italia è cosa c'è dietro i numeri perché l'evoluzione delle politiche migratorie ha generato
Un continuo scivolamento di tante persone tra regolarità e irregolarità e quindi dentro e fuori la statistica ufficiale
E quindi questo ovviamente è un tema nel rendere il discorso molto più complesso direi però che anche la storia della statistica sull'immigrazione sarebbe una storia anche agganciata all'Europa molto interessante descrivere perché su questo l'Italia costruisce anche una relazione con Eurostat che dà poi dei risultati molto interessanti anche di scambi di funzionari ecco l'Istat
Presidente lo dico ai colleghi e le colleghe
A molte inchieste molto monografia presi in più sui giovani di provenienza straniera sulle seconde generazioni la cittadinanza negli ultimi anni molto interessanti anche notiziare
Come fonte qui direi che la situazione all'inizio nella situazione disastrosa che rifletteva proprio l'impreparazione la difficoltà e anche la delega
Alle organizzazioni sociali per l'immigrazione perché poi c'è stato anche questo in Italia una supplenza continua da parte del mondo l'associazionismo del mondo è un puntello addirittura sulla statistica insomma
Che poi in parte è stata compensata da interventi uccisi quindi direi che
Effettivamente oggi abbiamo un quadro più più più chiaro insomma ecco
Grazie
Altri a sei là in fondo
Il mito
Va be'
Faccio il Balli
Sì volevo chiedere a chi purtroppo non ho potuto ascoltare gli interventi su due euro e BCE a chi ha fatto questi interventi se
Insomma mentre da sul piano militare a sappiamo insomma scorso ricamato
Le politiche agricole come dicevo prima da chi è chi è intervenuto su quel tema abbiamo una visione chiara di quali sono state le pressioni da parte di Washington
Sul sull'Europa o no per quanto riguarda la nascita dell'euro e della BCE
Volevo chiedere quali si e quali pressioni ci sono state da parte di Washington della Fed sulla nascita del Progetto euro della BCE e in quale direzione
è o è un domanda Peck quale idea Entente chiede a chi può rispondere afferma
Da
Allora ci provo io rispondo hanno non l'ho fatto delle ricerche specifiche su questo la mia impressione
Generale che gli Stati Uniti dopo la famosa decisione del quindici agosto del settantuno parlo poco
Parlo un po'per conto loro quindi la loro politica monetaria a maggior ragione la loro politica economica sono decise sulla base della soprattutto delle necessità nazionali e c'è
Minore una minore disponibilità al coordinamento ecco quello che forse emerge a partire direi più o meno dall'inizio degli anni ottanta e che da parte di Washington c'è un'attenzione sempre maggiore al rapporto con la Bundesbank quindi e lì si pone un problema anche in ambito europeo cioè gli altri partner
Soprattutto quando parte dello smercio non molto sospettosi di questi rapporti bilaterali stretti tra la Bundesbank e la fede questo non significa che ci sia da parte di Washington il desiderio di influenzare il Progetto poi successivo di un di un euro
C'è semplicemente da parte di Washington dire la consapevolezza di avere comunque la forza economica maggiore quindi Progetto dell'euro
Non lo so ma a mio avviso non non li preoccupa più di tanto secondo me sono più preoccupati dalle questioni di carattere commerciale che da quelle di carattere monetario sanno benissimo
Che in fondo uno dei problemi dell'Europa resterà assertore quello di fare una politica comune nei confronti del dollaro è questo manca
E continua a mancare fino a quando non c'è l'Europa dall'euro e poi un'altra storia però su questo non posso dirle
Ma insomma poi sulle teorie c'era e poi a che complottiste io sono molto
Molto negativo e grazie cinque per cento va eliminate alla base e cinque per cento al cinque per cento forse si può dedicare qualche minuto visto
Bene grazie penso che fosse andiamo ad essa a pranzo
Cioè
Bene
Grazie
Assolutamente singolare
No
Dunque alle cioè
Ricominciamo
Disse
Allora buon pomeriggio a tutti ricominciamo i nostri lavori con questa sessione pomeridiana dedicata agli italiani al Parlamento europeo do subito la parola Sandro guerrieri della Sapienza Università di Roma che ci parla del Parlamento europeo le tue convinzioni della UE e l'europeizzazione della politica italiana mille novecentottantanove due mila e tre grazie
Notizia
Grazie dell'invito allora la
Il ciclo di riforma dei Trattati che si apre a partire dall'atto unico del mille novecentottantasei che prosegue con i Trattati di Maastricht Amsterdam si traduce in un progressivo rafforzamento del sistema istituzionale europeo
A beneficiarne è l'insieme delle istituzioni
Della comunità e poi dell'unione
La commissione presieduta dall'ottantacinque ragione de Lorraine ritrova al dinamismo che aveva saputo esprimere nella prima fase
Dell'attuazione dei trattati di Roma l'epoca di Walter abbastanza il Consiglio dei ministri scopre i vantaggi del possibile ricorso al voto a maggioranza
Voto a maggioranza che era stato impedito fino a quel momento dal compromesso di Lussemburgo il Consiglio europeo si afferma come vertice politico incaricato di definire gli orientamenti di fondo del processo di integrazione la corte di giustizia esalta ancora di più i principi sovranazionali del diritto europeo tanto che dall'ottantasei parla dei trattati come di una sorta di costituzione europea
E per lo stesso Parlamento europeo si aprono nuovi scenari di intervento
In ambito legislativo le sue prerogative vengono estese con l'introduzione della procedura di cooperazione con l'atto unico e soprattutto con la procedura della codecisione a partire da Maastricht
Nell'esercizio delle sue funzioni di controllo e di indirizzo è chiamato a esprimersi sulla nomina del presidente della Commissione e ad approvare poi il collegio dei commissari nel suo complesso
Inoltre è richiesto anche il suo parere conforme sui futuri ingressi di altri paesi e sugli accordi di associazione nel processo di formazione del sistema costituzionale Euro nazionale per riprendere il titolo del nostro convegno il Parlamento europeo acquisisce pertanto un rilievo crescente gli europarlamentari devono misurarsi con le potenzialità e i concreti sviluppi di un'integrazione europea che procede a un ritmo accelerato
In un quadro globale contrassegnato dalla dissoluzione del blocco sovietico e la fine della guerra fredda
Il Parlamento di Strasburgo diventa così un punto di riferimento importante nel processo di europeizzazione che investe la classe politica dei diversi Paesi
All'ordine del giorno di sono l'attuazione delle quattro libertà del mercato unico la realizzazione dell'unione economica e monetaria
I tentativi di dar vita a una politica estera comune e le aspirazioni a una più solida unione politica
Ora
La particolarità dell'Italia e che questo processo di europeizzazione avviene nel corso della inaspettata transizione dalla Prima alla seconda fase della Repubblica o se vogliamo
Dalla prima alla seconda Repubblica
La presenza a Strasburgo a Bruxelles e si intreccia inevitabilmente con dinamiche interne che condizionano l'operato del Parlamento perché il Parlamento poi si trova si troverà a dover riflettere queste modifiche politiche che intervengono in Italia che da questo operato escono a loro volta influenzati e quindi abbiamo una ripercussione dei fenomeni di trasformazione in Italia sul Parlamento europeo ma
Ciò che avviene nel Parlamento europeo come vedremo a sua volta interagisce con quello con ciò che
Accade in Italia cominciamo appunto
Dalla terza legislatura del Parlamento europeo che si apre nel mille novecento ottantanove
Perché dal confronto tra queste alla legislatura successiva si può vedere la portata del cambiamento che investe la delegazione italiana a Strasburgo allora nell'ottantanove
Abbiamo per la classe politica italiana il momento di più esteso consenso nei confronti della prospettiva dell'approfondimento della costruzione europea
Un tema su cui c'è ormai una convergenza di quasi tutte le forze politiche italiane
Ciò lo si constata in maniera evidente anche dal fatto che quando si svolgono le elezioni europee nel giugno del mille novecentottantanove
Accanto alle elezioni abbiamo viene indetto un referendum di indirizzo con il quale si chiede al Parlamento europeo di redigere un progetto di Costituzione europea
Vi è quindi la volontà è stato necessario per attivare
Per indire questo referendum l'approvazione di una legge costituzionale che quindi la volontà di riprendere la battaglia federalista condotta da Altiero Spinelli che aveva portato nell'ottantaquattro il Parlamento europeo ad approvare il progetto di Unione europea
Ora
Il risultato di questo referendum visto con gli occhi di chissà cosa e poi sarebbe avvenuto dopo è veramente eclatante perché Bell ottantotto per cento di coloro che si esprimono vota a favore dell'attribuzione al parlamento europeo di questo mandato costituente
Il tutto con un tasso di partecipazione al voto che è pari all'ottantuno per cento quindi un'altra epoca
Geologica rispetto alla situazione odierna
Questo avviene nell'ambito di questo clima di Euro ottimismo che caratterizza la fine degli anni ottanta con il la prospettiva del mercato unico che diventa una obiettivo che riesce a interessare molto di più di quanto non avvenisse in passato i cittadini europei
Quindi abbiamo questo risultato così significativo che testimonia questo livello di consenso verso un approfondimento di tipo politico istituzionale
Nella costruzione europea che riguarda tanto la classe politica quanto l'opinione pubblica
Europeismo sincero
Europeismo però che potremmo anche definire abbastanza superficiale
In quanto vi è un consenso su questo obiettivo di fondo
Mentre non c'è una piena consapevolezza di tutti i passaggi e di tutte le problematiche che l'approfondimento dell'integrazione in corso a cominciare dall'atto unico può tre vedere per un Paese come l'Italia
Infatti poi vedremo anche nel dibattito parlamentare su Maastricht ci sarà uno scarso approfondimento ed in Italia
Le dibattito parlamentare in Italia su Maastricht ci sarà uno scarso approfondimento di quelli che saranno i nodi principali relativi al passaggio l'unione monetaria
Ma vediamo cosa avviene appunto al Parlamento europeo
Quindi i parlamentari italiani hanno ricevuto questo mandato dall'elettorato
Di procedere per la diciamo riattivazione di questa impresa costituente che aveva caratterizzato il Parlamento europeo nella prima legislatura con Altiero Spinelli
E i rappresentanti italiani si impegnano effettivamente dar corso a questa
A questa aspirazione Emilio Colombo presenta due relazioni nel novanta che assumono come base di partenza proprio progetto Spinelli dell'ottantaquattro
Nel dibattito sulla ratifica del Trattato di Maastricht e Maria Luisa cassa Magnago fa approvare un emendamento in cui si chiede di perseguire l'obiettivo di un'Unione europea su base federale fondata su una Costituzione
L'impegno italiano non se non fu sufficiente per condurre il Parlamento europeo a riprendere con decisione il disegno federalista di Spinelli
Ma è indicativo di questa aspirazione nazionale che alla fine della cosiddetta Prima Repubblica piuttosto condivisa del resto anche per questa ragione per questa propensione verso l'unione politica il partito comunista subito dopo le elezioni dell'ottantanove aveva operato una rottura definitiva con il Partito comunista francese dando vita con i comunisti spagnoli gli euro comunisti greci ad un nuovo gruppo parlamentare il gruppo per la Sinistra unitaria europea
Per poi appunto entrare nel gruppo del partito socialista una volta avvenuta la trasformazione viene Partito democratico della sinistra ma le difficoltà del processo di ratifica del Trattato di Maastricht evidenziano anche le prime
Problematiche nel rapporto con l'opinione pubblica questa avviene in vari Paesi e comincia ad Avvenire anche nel nostro
Questo europeismo diciamo consensuale comincia a mostrare alcune crepe si parla anche con maggiore insistenza dell'Europa come vincolo IST esterno che vede
Obbligare ad assumere decisioni che hanno anche dei costi dei costi sociali
Ed è questo lo scenario che vede una prima attenuazione di questo orientamento così favorevole alla costruzione europea
Uno scenario che poi si complica ulteriormente quando dalla crisi multiforme del sistema politico italiano si arriva al cambiamento di prospettiva politica con la vittoria elettorale del centrodestra alle elezioni del marzo mille novecentonovantaquattro la vittoria della coalizione guidata da Berlusconi una coalizione composita come sappiamo con
Alleanza nazionale al Sud e la lega nord al nord
Conduce
La classe politica europea interrogarsi su quali saranno le nuove coordinate dell'azione europea dell'Italia
Allora le preoccupazioni cioè investono in particolar modo la presenza di un partito come Alleanza nazionale
Che viene visto come una forza politica che è ancora troppo legata alla storia pregressa del movimento sociale italiano che peraltro sino al novantacinque prima ne ancora formalmente invita
E la alle prese di posizione del Gianfranco Fini di Intini di questo periodo con l'esaltazione delle qualità di uomo di Stato di Mussolini
E la sottolineatura delle cose non del tutto negative che il fascismo ha fatto fino alle leggi razziali non aiutano gli europei ad assicurarsi su quali saranno le nuove coordinate politiche appunto del governo
Infatti anche nel parlamento europeo c'è una reazione immediata nei confronti di questo evento di questa vittoria elettorale appunto che del centro destra in Italia
Due episodi significativi che intervengono in due gruppi politici nel gruppo Arcobaleno sono presenti dui due parlamentari della lega Nord è che dopo le elezioni in Italia vengono espulsi dal gruppo in quanto appunto si ritiene che
Abbiano una prospettiva incompatibile con quella che era la l'identità di questo movimento che riuniva le forze autonomiste
Nel gruppo Verde
è presente Marco Taradash che viene formalmente invitato a cercare un'altra soluzione in quanto viene in virtù del doppio mandato è anche parlamentare italiano
Viene eletto vice presidente del gruppo parlamentare di Forza Italia e quindi viene esortato a rinunciare volontariamente ufficialmente alla sua appartenenza al Gruppo Verde
Ma l'evento più significativo è la risoluzione approvata dal Parlamento europeo invisi il quattro maggio del novantaquattro in vista della riunione del Consiglio europeo di Corfù
I socialisti ottengono che in questa risoluzione venga inserito al primo punto che si chieda al Presidente della Repubblica Italiana di garantire che il nuovo governo sia fedele ai valori fondamentali che ispirano la Fondazione ispirato la Fondazione della Comunità europea
Questo monito inserito nella risoluzione viene approvato con un solo voto di scarto su proposta in particolare del gruppo socialista e questo monito suscita una reazione piuttosto veemente in Italia dalle più alte cariche istituzionali tanto che intervengono al presidente del Senato Scognamiglio la Presidente della Camera Irene Pivetti e soprattutto al Presidente della Repubblica Scalfaro
Il quale afferma che la fedeltà dell'Italia ai principi dell'europeismo e scontata e l'Italia non ha bisogno di richiami né di mai visti
Ma interessante notare che dopo questa rassicurazione fornita dal Presidente della Repubblica e questa reazione anche irritata nei confronti di quello che viene vista come un'ingerenza sulla sovranità italiana
Lo stesso presidente della Repubblica qualche giorno dopo il dieci maggio del novantaquattro mentre si sta per avviare alla formazione del governo Berlusconi invia
Un a Berlusconi una lettera e in cui
Pone alcune condizioni tra cui la piena fedeltà alle alleanze alla politica dell'unità europea alla politica di pace quindi da un lato si respinge questo che viene visto come un'ingerenza ma dall'altro si assume poi questa funzione di garanzia di un impegno europeo dell'Italia tanto che possiamo dire che da questo momento la funzione di garanzia che la Costituzione attribuisce al Presidente della Repubblica asso
Ma è anche un altra dimensione cioè che la garanzia proprio dell'impegno europeo dell'Italia
Che viene visto come un valore non negoziabile negoziabile della Repubblica questo caratterizzerà la presidenza Scalfaro ma ancor più la presidenza
Ciampi
Napolitano fino ad arrivare alla presidenza Mattarella nella nuova legislatura europea che si apre dopo le elezioni del giugno del novantaquattro abbiamo una paga delegazione italiana molto diversa dalla passato le elezioni europee comporta segnano il trionfo di Forza Italia che ottiene il trenta virgola sei per cento
E per le forze politiche della nuova maggioranza di governo in Italia si apre un ma ricerca difficile di una legittimazione a livello europeo il percorso più semplice sembra essere quello che si prospetta per la lega nord che espulsa dalla dal Gruppo Arcobaleno nella legislatura precedente trova però ospitalità nel gruppo liberaldemocratico gruppo liberaldemocratico che nella sua storia aveva del resto già ospitato forze politiche non del tutto a Fini ricordo solamente che quando nel cinquantotto entrarono gli esponenti del Movimento Sociale Italiano entrarono proprio nel gruppo liberale e vi rimasero fino al mille novecento settantadue ecco viene dal gruppo liberaldemocratico quindi accoglie la lega nord che sottoscrive una dichiarazione in cui afferma
Che condanna ogni forma di xenofobia o razzismo quindi sembra che la lega nord sia beneficiaria di un processo di europeizzazione che la porta subito a trovare degli interlocutori nel Parlamento europeo
Poi accade esattamente l'inverso cioè questa europeizzazione non solo non va avanti Massiah una reazione che porta invece la lega Nord supposizioni euroscettiche che all'inizio non coltivava infatti nel febbraio del novantasette in considerazione del percorso che assume la lega nord in Italia
Chi diventa un percorso secessionista un percorso che punta a questo punto non più son semplice federalismo ma una vera e propria secessione con la dichiarazione di indipendenza
De la Padania che Bossi legge davanti ai militanti leghisti ispirandosi a alla Dichiarazione d'indipendenza americana ebbene la lega nord e a questo punto decide di uscire nel febbraio del novantasette dal gruppo liberale per conservare Pera assumere una maggiore autonomia
Punterà poi sul fatto che l'Italia non riesca a entrare nell'euro e quando questo obiettivo sarà invece raggiunto
La lega nord che avrebbe sperato in una secessione che avrebbe forze condotto la Padania
Ad entrare nell'euro lasciando fuori il resto dell'Italia a quel punto la lega nord assumerà una posizione fortemente euroscettiche quindi questo caso l'europeizzazione non solo si interrompe ma pezzi diventa invece passi sia un passaggio un vero e proprio Euro scetticismo per quanto riguarda le anse nazionale
Una forza politica che conferma come aveva fatto nella precendente legislatura di non volersi più associare al connazionali già diciamo Marie le Pen con cui si era associata invece nell'ottantaquattro ma suscita la sua collocazione politica ancora molte resistenze e quindi rimane in treno iscritti
Mentre naturalmente procedo velocemente ed è vero che il tempo è tiranno
Mentre mi si apre un percorso complesso per la forza principale di questa maggioranza cioè Forza Italia si apre subito un dialogo per il suo ingresso nel gruppo del Partito Popolare Europeo
Che orfano della Democrazia Cristiana che già si muove secondo equilibri diversi infatti sono entrati due anni prima i conservatori inglesi quindi il Partito popolare europeo sta assumendo una connotazione che non è più quella del partito espressione quasi esclusivamente delle grandi democrazie cristiane
Dei vari pare paesi europei
Ma ci sono forti resistenze e Forza Italia decide così sfruttando Regolamento europeo di allora di creare un gruppo mono nazionale formato solo da italiani che si chiama forza Europa però Forza Italia e forse proprio in questo caso si inserisce nel gioco politico europeo il ventidue luglio del novantaquattro approva la nomina a presidente della Commissione di Jacques Santer che una nomina molto contestata gran parte del gruppo socialista vota contro per ragioni che adesso non c'è modo di ricordare e un anno dopo Forza Italia
Formerà un gruppo con i gollisti dell'Unione per l'Europa
Quindi Forza Italia esce a questo punto dall'isolamento alleandosi ad una forza politica importante come quella gollista che appena riconquistata in Francia la presidenza della Repubblica
Ma non solo ma questo processo poi di creazione di alleanze per Forza Italia va avanti tanto che nel mille novecentonovantotto entra nel Partito Popolare Europeo
Per quanto riguarda la il centro sinistra ovviamente al Parlamento europeo si guarda con molto attenzione al percorso che a partire dal novantasei segue il il governo del dell'Ulivo guidato da Romano Prodi per arrivare a ottenere all'ingresso dell'Italia nel plotone di testa dei paesi aderenti all'euro
In questo caso i vari ai partiti che fanno riferimento alla collezione dell'Ulivo cercano di interloquire con i propri omologhi all'interno del Parlamento europeo per cercare di fare in modo che si superino le resistenze che invece sono ben presenti riguardo ad un ingresso del dell'Italia nell'Euro basti pensare i socialisti olandesi che sono molto critici nei confronti de la possibilità l'ingresso dell'Italia e quindi naturalmente le varie forze politiche del centrosinistra al Parlamento europeo avviano un dialogo che punti invece a valorizzare le potenzialità dell'Italia
Questo vado veramente molto veloce
Un processo porta poi al voto sulla Commissione Prodi che si può anzi sulla nuovo presidente Romano Prodi della commissione il cinque maggio mille novecentottantanove cosa che segna ovviamente un riconoscimento e quindi vede l'adesione entusiasta dei gruppi che sostengono la maggioranza in Italia al Parlamento europeo
Mentre cosa fa l'opposizione beh a questo punto ritiene che ormai l'obiettivo sia stato raggiunto che non si può allora assumere nei confronti di Prodi del Prodi europeo un'opposizione radicale e quindi nel voto del cinque maggio sulla presidenza sul subito Prodi come presidente
Nella delegazione italiana di saranno solo quattro voti contrari e un astenuto tuttavia su ottantasette membri della delegazione vi saranno ben quaranta assenti quindi diciamo è una volontà si esprime la volontà di non manifestare una vera e propria posizione ma certamente neanche una condivisione di quello che è stato un percorso portato avanti dalla maggioranza di governo
Chiudo con l'ultima fase diciamo importante rispetto a questo processo di europeizzazione nelle istituzioni rappresentative europee che l'esperienza delle due convenzioni del mille novecentonovantanove due mila sulla Carta dei diritti fondamentali e del del due mila due due mila tre sulla redazione del progetto di Trattato costituzionale
Nel primo caso abbiamo siamo ancora nel pieno della esperienza di governo del centrosinistra nella redazione della Carta dei diritti fondamentali abbiamo un ruolo molto attivo
Soprattutto delle figure che si richiamano al mondo politico del centrosinistra in particolare
Stefano Rodotà
Andrea Manzella Elena Paciotti firmano insieme molti emendamenti molte proposte che orientano in maniera significativa il lavoro di redazione della carta quindi l'Italia grazie al loro assume un ruolo significativo all'interno
Di questa convenzione
Nella successiva convenzione
Siamo in una fase in cui siamo tornati ovviamente alla maggioranza di governo di centrodestra con un Berlusconi che suscita nuovamente nonostante l'ingresso di Forza Italia nel Partito Popolare Europeo
Diverse apprensioni basti ricordare famoso incidente al Parlamento europeo quando apostrofò
Il socialdemocratico tedesco Schultze con l'epiteto di capo
Ma all'interno della convenzione e alla fine cioè gli italiani anche quelli del centrodestra che partivano da posizioni piuttosto euroscettiche
Vengono un po'influenzati da questo clima deliberativo e abbiamo in questa fase un livello di europeizzazione che coinvolge diversi protagonisti di questa esperienza a cominciare da Gianfranco Fini
Per il quale Giuliano Amato vicepresidente della Convenzione esprimerà parole di elogio affermando che l'esperienza della convenzione è stata importante nel suo percorso perché lo ha condotto ad una visione europea più in sintonia con i tradizionali postulati della politica europea dell'Italia
Chiudo con Berlusconi Berlusconi che sarà poi il presidente della del consiglio europeo e quindi presidente anche della Conferenza intergovernativa che dovrà concludere il lavoro di redazione del Trattato costituzionale un Berlusconi che però nonostante questo processo di localizzazione di una parte della sua maggioranza non riuscirà a concludere positivamente questa conferenza nel dicembre del due mila
Tre per una serie di ragioni ma anche per una mancanza un po'di autorevolezza nel porsi come leader europeo mancanza di autorevolezza che poi si rivelerà in maniera ancora più evidente e dirompente
Qualche anno dopo nel due mila undici di fronte alla crisi dei debiti sovrani quando ancora una volta sarà richiamato il Presidente della Repubblica Italiana come garante della scelta europea dell'Italia
Molte grazie per questa relazione ricchissima sul Parlamento europeo come luogo importante di europeizzazione della classe
Dirigente italiana con processi di osmosi importanti fratture dei livelli passo la parola Michele Di Donato università
Degli studi di Roma tre che ci parla di una nuova sinistra per la nuova Europa il PDS e il Partito del socialismo europeo
Sì molte grazie agli organizzatori per l'invito
Dunque
Nell'intervento vorrei provare a dare conto di alcuni aspetti del rapporto tra il PDS Partito Democratico della Sinistra
E la cooperazione europea partire dalle categorie che sono state proposte come centro dell'analisi da sviluppare in questo convegno politicizzazione dell'Europa
E l'utilizzazione della politica e per farlo esaminerò brevemente tre dinamiche
Tra loro correlate
In primo luogo l'importanza che il riferimento europeo assunse nella transizione che portò alla fine del Partito Comunista Italiano e alla nascita del nuovo PDS
Un riferimento centrale tanto dal punto di vista della costruzione identitaria del partito
Quanto dal punto di vista delle strategie di legittimazione nazionale e internazionale
Secondo aspetto il posizionamento del PDS Rispetto ad alcune specifiche questioni della politica europea del Periodo in questione e da ultimo
La partecipazione del PDS all'attività degli ero partiti e dei gruppi parlamentari europei che il modo in cui questi ultimi furono coinvolti nelle vicende politiche italiane negli anni di cui si occupa la relazione
Quali anni quelli dal mille novecentonovantuno al mille novecento novantaquattro mi novecentonovantuno naturalmente l'anno della fondazione del PDS mille novecentonovantaquattro è un anno spartiacque per la coincidenza fra le elezioni politiche italiane di marzo che in un certo senso chiudono sembrano chiudere una prima fase della transizione post guerra fredda e le elezioni europee che hanno luogo pochi mesi più tagliati
Ma soprattutto la periodizzazione è legata alla base documentaria sulla quale si fonda la relazione
Nel senso che
Quella di cui darò conto è una prima esplorazione negli archivi del PDS
Che al momento sono disponibili caso abbastanza raro in Italia di rispetto delle regole di trent'anni fino al mila centonovantaquattro
Quali carte ho guardato però le carte esteri del partito e soprattutto quelle relative a Europa parametro per gruppo socialista Partito socialista europeo Internazionale Socialista ed alcuni Paesi europei
Questo impone un piccolo avvertimento nel senso che quello che emerge da questo tipo di carte è un punto di vista specifico un punto di vista diciamo così esecutivo
Del gruppo o legata al segretario del partito Achille Occhetto responsabile degli esteri Piero Fassino eccetera
Per una visione più completa e più complessa del dibattito interno al partito degli orientamenti strategici eccetera
Occorrerà innanzitutto allargare la ricerca sulle carte della direzione carte che al momento sono disponibili ma non sono inventariato per cui la consultazione possibile ma è piuttosto laboriosa
Non tanto per i ricercatori il personale dell'articolo per cui in questo momento no lasciata da parte
Detto questo comincio
Con la prima questione quella del riferimento europeo nella transizione postcomunista italiana e nella costruzione identitaria del PDS
E come punto di partenza vorrei prendere un documento chiave di questo percorso
Cioè la lettera lettera manifesto lettera documento inviata da Occhetto a vibrante il ventisette maggio del mille centonovantuno per chiedere l'adesione del PDS all'internazionale socialista
Nella lettera diciamo l'orientamento è chiaro Occhetto insiste sull'idea che i compiti della sinistra vadano ormai cito assolti in Europa nel quadro di un processo di integrazione sovranazionale sempre più stretta nel contesto di un mondo sempre più interdipendente
La rete afferma insiste sulla discontinuità rappresentata dal PDS ma al tempo stesso
Ricostruisce la storia della trance della trasformazione del PC e individua cito di nuovo un chiaro segno della nuova collocazione nella sinistra europea nella decisione che riportava già Sandro guerrieri nel suo intervento dopo le elezioni europee del Milano centottantanove di non dare più vita a un gruppo comunista al Parlamento europeo bensì a un gruppo denominato Sinistra unitaria europea che con il gruppo socialista stabili un rapporto di collaborazione privilegiato
Quindi Europa come riferimento fondamentale innanzitutto per motivi politico programmatici
Perché il PDS che in questo era fedele a un'impostazione seguita dal pc già direi dalla fine degli anni settanta riteneva che l'interdipendenza globale ponesse problemi nuovi imponeva nostro menti che non potevano più essere quelli e della gestione politica nazionale
Che riteneva che in Europa la forma specifica
Che la politica si era data per provare a governare questi processi fosse quella della cooperazione continentale su questo si dovesse insiste
Al tempo stesso c'era dell'altro nel senso che già per il PC inodore di transizione della fine degli anni ottanta e ancor più per il PDS
Le istituzioni europee rappresentavano uno spazio di esplorazione di nuove appartenenze e di nuove identità di nuovo certamente per una oggettiva convergenza programmatica con attori della sinistra non comunista
D'altra parte si potrebbe osservare con un po'di malizia che analoghe sperimentazioni di transizioni identitarie dal svolgersi nell'agone politico nazionale
Avrebbero posto in modo un po'troppo diretto il problema di Racco dei rapporti con il PSI
Nel senso che per i comunisti e per i postcomunisti era più semplice confrontarsi con l'astratto
Socialismo europeo rappresentato da una figura tutelare autorevole che benevola come quella di filtrante piuttosto che con il socialismo italiano e con Bettino Craxi
Tra l'altro come è noto questo è uno dei vari motivi per cui al momento della fondazione del PSI
Fu lasciata la libertà ai agli aderenti al nuovo partito di riferirsi a questo partito con nome diverso per cui in Italia il PS noto come partito del socialismo europeo
Altrove come Partito dei socialisti europei dei socialdemocratici europei o in Portogallo solo il Portogallo partito del socialismo europeo
Partito Socialista Europeo scusate insomma degli italiani erano tranquilli che ponevano il problema e da questo punto di vista
Va ricordato però che in Europa e sull'Europa si trovavano terreni d'incontro anche con italiani nel senso che nel luglio del mila centonovantadue gli europarlamentari del PDS del PSI cominciarono a riunirsi periodicamente
Con qualche esito rilevante una dichiarazione comune sulla ratifica dei trattati di Maastricht firmata in settembre un documento sugli obiettivi di indirizzo politico che i due gruppi
Avrebbero perseguito al Parlamento europeo cerca
L'adesione del PDS alla unione o Confederazione dei partiti socialisti della Comunità europea l'antenata del PSI e al gruppo socialista al Parlamento europeo arrivarono in modo sostanzialmente consensuale
All'ingresso del partito nell'Internazionale socialista nell'autunno del mille novecentonovantadue
E l'associazione partito socialista europeo come membro fondatore
Arrivò come una specie di conseguenza automatica di questi processi nel senso che al momento non ho trovato né in archivio Nenni la letteratura riferimenti di una qualche rilevanza all'azione o una qualche azione
Della dirigenza del PDS
Al momento della fondazione del PSI nel novembre del novantadue e faccio un piccolo esempio una cosa che insomma
Dall'idea quando si tratta di decidere il simbolo del PSI
Fassino responsabile esteri PDS insiste perché il simbolo del PD del PSI sia il simbolo dell'Internazionale socialista senza complicare troppo le cose perché in fondo sono la stessa cosa
Ultimo aspetto che vorrei mettere in evidenza è come in occasione dell'ingresso il PDS nel gruppo socialista al paramento europeo cominciasse a prendere forma una specie di invenzione della tradizione destinata poi a proliferare nella memorialistica degli ex comunisti ossia la esaltazione la esagerazione
Della importanza del dialogo di Enrico Berlinguer con alcuni dirigenti del socialismo europeo alla quale si attribuiva un valore di superamento delle distinzioni fra le diverse tradizioni della sinistra europea che certamente non era nelle intenzioni del segretario comunista né tantomeno in quelle dei suoi interlocutori cito un messaggio di Occhetto in occasione dell'ingresso del PDS nel gruppo socialista al Parlamento europeo
Mi è chiaro ricordo ricordare oggi gli incontri che ricoveri in guerra ebbe con lo spalma imbrocca iscritti vibrante
In quegli incontri in tutte le iniziative comuni per nostro partito le forze del socialismo europeo che ne scaturirono si realizza un fecondo originali incontro tra esperienze e culture essenziali per il superamento di vecchie contrapposizioni ideologici ideologiche
E la costruzione di una nuova nuove e più alta unità della sinistra europea
Ora io credo che Berlinguer non si sia mai incontrato con lo Stal me nei con Bucarest
Si è incontrato due o forse tre volte con vibrante
Non sono seguite da questi incontri iniziative comuni di alcun genere perché per la Spd farsi vedere in pubblico con i comunisti occidentali era sconveniente per cui insomma è una intenzione della tradizione
Passo agli altri due aspetti ai quali avevo accennato quindi innanzitutto i posizionamenti del PDS rispetto alle scelte fondamentali della politica europea di quegli anni
PDS fu da subito decisamente favorevole ai trattati di Maastricht
Per l'argomento generale della necessità di condividere la sovranità nell'epoca della globalizzazione
E per una serie di ragioni più specifiche ve ne cito un elenco fatto da Occhetto al segretario del Pearce francese Laurent Fabius
Il PDS Cito ha condiviso il sì a Maastricht che ritiene il processo di non europea ineluttabile primo perché corrisponde a una crescente interdipendenza economica
E allargamento su scala sovranazionale del mercato sempre meno governabile Consoli strumenti di programmazione nazionale
Secondo perché dopo il crollo del muro di Berlino la crisi dell'URSS vi è il rischio dell'unico realismo Stati Uniti
E l'Europa è chiamato ad assumere un ruolo attivo che la facesse il soggetto di un nuovo ordine mondiale sia in termini politici sia dotandosi di un proprio autonomo sistema di sicurezza Ugo Colonna l'Unione Europea Occidentale
Terzo perché all'emergere di fenomeni di disgregazione nazionalismo separatismo neanche xenofobia intolleranza si deve rispondere accrescendo gli elementi di integrazione fine della citazione
Ovviamente questo si accompagnava ai consueti obiettivi della sinistra europea
Colmare il gatto democratico delle istituzioni europee consolidare la dimensione sociale della integrazione
E Occhetto per esempio offrì un sostegno molto deciso non troppo meditato al programma per l'occupazione e sviluppato dal Partito socialista europeo nel così detto rapporto Larson del mille nove centonovantatré non troppo meditato nel senso che rapporto Larsson rappresentava uno scarto abbastanza netto rispetto ai vecchi programmi del PSE cosa della quale non mi pare
La dirigenza del PDS si sia Maria Teresa culto interessata più di tanto
Un aspetto più distintivo era invece l'appoggio offerto alla prospettiva dell'allargamento graduale dell'unione agli altri stati
Agli Stati scusate dell'Est europeo
Piero Fassino in particolare diventò uno dei due coordinatori di quella che si chiama o iniziativa del PSI
Per la democrazia e il progresso dell'Europa centrorientale aveva nel frattempo assunto un ruolo analogo anche per conto dell'Internazionale socialista
Poi il PDS si distingueva per una posizione più esplicita il più radicale sul tema della condivisioni di sovranità
Nel febbraio del novantaquattro il partito assunse una posizione diversa dal resto del gruppo socialista al Parlamento europeo
Votando a favore di una risoluzione sulla costruzione dell'Unione Europea
Decisione motivata dal capo delegazione Luigi Colajanni da una parte con il riferimento all'eredità politica di Spinelli
Rivendicato ovviamente
Dall'altro con argomentazioni che insistevano sulla necessità di dotare gli europei di strumenti in grado di fornire cito chiude mo'Grazia
E più trasparenza alle istituzioni comunitarie rispondendo così a una situazione nella quale la l'Europa appariva minacciata da ultra nazionalismi estremismi reazionari e regressioni cultura
E in effetti a partire dal novantatré novantaquattro si comincia ad avvertire un piccolo scarto
Per esempio cito un documento del PDS in preparazione dell'incontro di di un incontro tra i leader del PSI che si tenne a Copenaghen nel nel luglio del novantatré nel quale si discuteva anche della preparazione della campagna elettorale per le elezioni europee dell'anno successivo che cito il documento sarà una campagna molto diverso da quella dell'ottantanove nell'ottantanove tutti erano per l'Europa nel novantaquattro invece non sarà così
Disoccupazione immigrazione insicurezza individuali e collettive spingono alla paura e alla ricerca di protezione
Per questo la destra attenderà probabilmente all'Europa minima necessaria
La sinistra deve invece essere capace di dimostrare che solo con più Europa si potrà dare soluzione a quelle contraddizioni quindi che il problema è individuato la risposta è comunque più Europa in termini abbastanza generici ancora
Ultimo aspetto con questo riferimento alle tornate elettorali del mille novecentonovantaquattro politiche italiane in marzo europee elezioni europee in giugno
Arrivo alla questione dell'influenza degli euro partiti sulla politica italiana comunque della interdipendenza tra i due elementi e mi limito ad accenni brevissimi allora innanzitutto in vista delle Politiche italiani del novantaquattro il PSI dichiarò il suo sostegno all'alleanza dei progressisti
L'alleanza elettorale della quale faceva parte anche il PDS naturalmente fornendo così un elemento di legittimazione non del tutto scontato a un cartello elettorale che dopotutto coinvolgeva anche il partito
Della rifondazione comunista
Al tempo stesso i laburisti britannici si impegnarono per contestare la presenza nelle organizzazioni socialiste internazionali di rappresentanti di quello che restava del partito socialdemocratico italiano
Per via della loro associazione con il polo delle libertà e quindi con Alleanza Nazionale
Considerata acuta un voto un partito fascista senza ulteriori precisazioni e diciamo origine e di una questione che è stata trattata in modo più organico nell'intervento di Sandro Guerrieri e sulla quale non tornerò
Dopo le elezioni italiane degli marzo dopo il successo del Polo idee se arrivo ad approvare una sua risoluzione prima dell'iniziativa
Alla quale si faceva riferimento in precedenza nella quale veniva espressa viva preoccupazione cito
Di fronte ai recenti sviluppi della situazione politica in Italia si parlava di problemi di incompatibilità politica e morale che porrebbe la presenza di ministri neofascisti
All'interno delle istituzioni dell'Unione europea fondata sui valori della democrazia della libertà e della giustizia sociale
Inoltre il PSI si preoccupava di vedere elevarsi delle voci così inquietanti che indicano un possibile indebolimento del tradizionale impegno dell'Italia per la costruzione di un'Europa democratica
E che arrivano persino a mettere in causa i rapporti di buon vicinato con gli Stati sovrani emersi dall'ex in così larga nel senso che una certa retorica viene Presa sul serio
E con preoccupazione
Cercando di sanità enti passo alle conclusioni prima che ne arrivi il foglietto minaccioso
Dei tre minuti che mancano conclusioni del tutto preliminari perché si tratta veramente di una ricerca in corso che come si è visto nella esposizione non ho dato conto degli elementi di contesto
Chi invece qui sono importanti ma comunque quale rapporto mi sembra emergere con i processi di politicizzazione che coinvolgono l'Europa
Cinque elementi il primo Europa come spazio di esplorazione della transizione identitaria dei comunisti e dei post comunisti
Italiani un aspetto sul quale secondo me si può provare a riflettere che non ho sviluppato nella relazione che curiosamente curiosamente per come funziona il Parlamento europeo
Aia agli italiani riesce più facile proiettare sull'Europa categorie che invece vengono trattate con molta cautela in Italia a cominciare dalla categoria di destra e di sinistra
Per cui l'Europa si parla di la sinistra di qua la destra di là
In Italia almeno fino a al novantaquattro o forse sono un pochino prima frammenti nasce il PDS con il riferimento a sinistra il suo nome ma c'è un po'più di fatica a fare questa distinzione tra blocchi di forza
Secondo punto l'Europa come riferimento internazionale e come riferimento internazionalista decisivo nel senso che l'Europa è per il PDS un sostituto d'identità politica
è caricata di aspettative che fortissime è individuata come la soluzione indispensabile a più o meno tutti i problemi
Della politica
E è considerata un attore una dimensione della politica caricata di accezioni invariabilmente positive
Per cui nei documenti del partito ricorrono espressioni come mettere l'Italia all'altezza dell'Europa a portare l'Italia in Europa lo ricordava stamattina Antonio Vavassori eccetera eccetera
Terzo elemento ristretta con le connessione con il precedente si viene a creare un legame molto stretto tra la nuova sinistra italiana e il Progetto europeo cosa che diventerà del tutto evidente con la nascita dell'alleanza dell'Ulivo
E entro certi limiti possiamo dire abusando un po'del senno del poi
Questa Enti per De interdipendenze così forte che sino stavolta simul cadent cioè quando comincia a declinare la popolarità di questa Europa soluzioni di tutti i mali e nel la percezione di molti l'Europa diventa invece un fattore che i mali dell'Italia li complica ogni causa e le forze politiche che si sono affidate così tanto
A questa dimensione inevitabilmente ne soffrono
Quarto o aspetto il PDS è a un livello devo dire che mi ha sorpreso ancora una hanno un'exit finché nel socialismo europeo
Eh costantemente compreso in questo suo sforzo di inserimento di legittimazione di adattamento
E fa molta fatica a incidere che a far sentire il proprio peso che pure consistente è partito della sinistra Italia ma conta molto poco nel PSE del nuovo arrivato entro certi limiti si può dire anche il PDS e deve fare il suo ingresso euro in Europa
Si sente in condizioni di dover essere all'altezza dell'Europa eccetera eccetera
Quinto elemento le preoccupazioni europee rispetto all'evoluzione politica dell'Italia
Storia la quale accedono molto brevemente ma anche ovviamente avrà sviluppi importanti nei decenni successivi grazie
Grazie grazie mille Michele per questa relazione così così interessante in quei ripreso sotto una luce nuova mi sembra il tema dell'ancora in questo caso tra diciamo travagli identitarie quasi sostitutivi
Massimo appunto in una luce diversa che guarda la cultura politica del partito ma riprende i discorsi fatti questi giorni passo subito la parola al Lucia con Fresi
Università degli Studi Roma Tre che ci parla di repubblicani e radicali al Parlamento europeo pochi e dispersi all'inizio del suo titolo
Grazie a Laura grazie agli organizzatori che che mi hanno invitato e
Che mi hanno assegnato un compito facile e non facile no però che ringrazio appunto per lo stimolo a questa riflessione facce non facile perché si potrebbe dire che insomma rispetto ai ai grandi gruppi
Del del Parlamento europeo il gruppo del del Partito popolare al gruppo dei socialisti la mia relazione invece riguarda un'assenza o forse un somma una scarsità no
Scarsità di bibliografia e di studi vitali politologi quel taglio storico
Sul gruppo dei liberali democratici riformatori sul gruppo dell'alleanza radicali europea che sono i due gruppi di cui tratto nella in questa relazione e sulle forze che vi apparteneva ai nostri insomma si potrebbe dire che in diversi studi questi partiti questi gruppi del Parlamento europeo fanno la figura di parenti poveri
Poi
Assenza scarsità di archivi per quanto riguarda una parte di queste forze
Il gruppo dei liberali democratici e riformatori ha raccolto i propri fondi che somma è noto sono disponibili presso gli archivi storici della dell'unione europea
Ma che sono aperti solo fino al mille novecentonovantaquattro
L'Alianza di Calle ottenne il secondo gruppo appunto invece non ha depositato i fondi presso alcuni istituzione ho anche contattato l'ex presidente la francese Capri Lavinia
Che però mi ha fatto rispondere di non avere alcun documento e infine esiguità delle forze liberali e repubblicane e radicali italiane nel Parlamento europeo e il frazionamento di queste forze in diversi gruppi cioè ovviamente i risultati di queste forze al Parlamento europeo
Riflettevano il dato italiano cioè il partito liberale
Il Partito repubblicano il partito radicale erano tra i partiti minori del sistema politico italiano e negli anni ottanta inviavano ognuno circa due e tre parlamentari però questa presenza si assottiglia ulteriormente nel decennio successivo
Che peraltro è stato una un decennio no lo abbiamo detto lo avete detto che estremamente denso di trasformazioni di problemi appunto sia sul lato italiano sia
Su quello europeo
E infine a a queste difficoltà insomma nello studio della del contributo dei laici italiani al Parlamento europeo negli anni novanta
Bisognerebbe poi aggiungere un'ulteriore elemento di complessità cioè l'evoluzione dei due gruppi del del gruppo dei liberali democratici e riformatori e del dell'alleanza radicali europea
Per l'Alleanza Radicale copia disegnata transitori circa vera e propria perché in realtà è un gruppo che esiste solo nella novantaquattro nella quarta legislatura tra il novantaquattro e il novantanove i radicali di sinistra ieratico de gauche francesi che con tredici deputati ne costituivano la la spina dorsale
Guardavano ai socialisti francesi e nel novantanove si ripete si presentano sulla lista del delle Partito Socialista francese
A sua volta anche il gruppo dei liberaldemocratici riformatori
Cioè investito da una trasformazione della propria composizione interno
Cioè nel senso che le componenti nazionali cambiano e con esse cambiano le sensibilità politiche realtà alt al all'interno di questo gruppo si passa da un gruppo dominato dalla componente francese negli anni ottanta
Che però si assottiglia anche per spinta di una parte dei liberali francesi della dello stesso Valéry Giscard d'Estaing che nel novantuno esce dal gruppo fa al nel gruppo dei popolari si passa appunto da una dominanza francese negli anni ottanta a un gruppo dove invece prevalgono le formazioni degli olandesi dei belgi
Della dei danesi negli anni novanta per poi arrivare nel novantanove invece ad un gruppo in cui sono arrivati i liberaldemocratici britannici che diventano appunto poi negli anni due mila il gruppo preponderante no e che sono più spostati a sinistra sicuramente di quanto non fosse invece la la componente francese
Allora
Questo è il quadro generale nell'ottantanove vengono eletti quattro deputati italiani nelle liste del Partito Liberale Partito
Repubblicano federalisti Somalia scabroso Ski Giorgio la Malfa Bruno Visentini tre repubblicani e Marco Pannella
I primi tre aderiscono al gruppo dei liberali democratici e riformatori peraltro appunto i repubblicani avevano già fatto parte
Pannella invece aderì al gruppo dei non iscritti
Non ci sono eletti del Partito liberale la cui rappresentanza appunto in seno al Parlamento europeo era già andato assottigliandosi
Nella seconda legislatura della del Parlamento europeo
A questi quattro bisognerebbe poi aggiungere
Due radicali eletti
Con altre liste Adelaide Aglietta eletta con la lista dei Verdi Arcobaleno per l'Europa e Taradash appunto nella lista antiproibizionista che però aderisco cioè non aderiscono nel al gruppo dei Verdi
Nella quarta legislatura quella del novantaquattro la consistenza del nucleo di repubblicani ed i radicali si assottiglia ulteriormente nel gruppo A e le diarree era rimasto un solo italiano Giorgio la Malfa i radicali entrarono con due letti con la Lista Pannella Riformatori Gianfranco Dell'Alba e lo stesso Pannella
Sembra che appunto sia stato il comune impegno per nella ex-Jugoslavia che era un tema centrale per i radicali tra la fine degli anni ottanta e la prima metà degli anni novanta a portare a convergere a trovare un terreno comune
Tra i radicali italiani era di cute Bush
Che appunto nel novantaquattro si erano presentati con nella lista energie radicale guidata dalla Bernard Tapie e che come dicevo con tredici parlamentari erano il gruppo la componente di gran lunga più importante del gruppo Alianza radicale ottenne
A questo quadro bisognerebbe poi com'è stato ricordato da Sandro Guerrieri aggiungere in realtà i deputati della lega che entrarono nel gruppo dei liberali
Democratici e riformatori che entrano appunto nel luglio del del mille novecentonovantaquattro sembra mi sembra che emerga dai documenti che sia stato lo stesso la Malfa che abbia facilitato
La loro entrata in realtà già in ottobre cominciano ad esserci delle
Come dire dei dissapori tra il gruppo e alcuni di questi deputati leghisti e appunto come come ricordava guerrieri dopo due anni in cui si erano manifestati diversi malumori
Diverso un certo malessere insomma all'interno del gruppo per al diverse dichiarazioni dei dei lumbard all'inizio del novantasette il capogruppo dei tristi appunto
Chiede le dimissioni di Bossi dopo le sue dichiarazioni sulla razza pura ed eletta della della Padania e i leghisti lasciano lasciano il gruppo
Allora sostanzialmente come si posizionavano appunto questi repubblicani questi radicali all'interno in seno ai gruppi parlamentari di cui facevano parte allora per per i repubblicani si trattava di scelte che risalivano già al al settantanove no cioè le prime elezioni
Del parlamento europeo le prime elezioni dirette del Parlamento europeo rappresentarono PRI i repubblicani un momento di ridefinizione della propria collocazione politica in Europa
Diciamo nell'ottobre del settantasei pochi giorni prima del congresso fondativo della Federazione liberale e democratica
Convinto appunto che le elezioni del Parlamento europeo tre anni dopo avrebbero modificato in modo rilevante la lotta politica sul piano nazionale su quello comunitario Ugo la Malfa
Scelse di agganciare quello che lui definiva il partito più europeista
D Europa al gruppo liberale democratico
Come è stato notato questa torsione questa decisione scusate impresse una torsione alla cultura politica repubblicana e e però il figlio di la Malfa Giorgio appunto che divenne segretario nell'ottantasette aderì convinta convintamente alla collocazione europea del
Del partito repubblicano
Del partito repubblicano
Fin dal settantasei la federazione e poi il gruppo che era adesso ad essa collegato essi non è infatti detti favorevoli a un approfondimento dell'integrazione europea se andiamo a guardare il Manifesto per Edizioni
Opere destinata per il mille novecentottantanove stilato appunto alla alla fine dell'ottantotto
La Federazione presentava come primo obiettivo di queste forze un'Europa federale e decentralizzata non si trattava di andare oltre la realizzazione dell'atto unico
Il completamento del mercato interno che pure erano stati obiettivi importanti per le componenti liberali della federazione
E si trattava di conferire capacità di rappresentanza alle istituzioni europee in particolare ampliando i poteri del Parlamento europeo tra le posizioni dei leader però del congresso della fine dell'ottantotto che approvo il Manifesto vi erano però delle delle dissonanze la componente francese come dicevo la più importante negli anni ottanta era molto prudente sulle istanze federaliste
Alla fine del novanta C scarpe presentò anche una relazione in cui si chiedeva di sancire il principio della sussidiarietà nel futuro trattato
Mentre nel suo intervento al Congresso appunto per la definizione del manifesto dell'ottantanove La Malfa era meno timido
Riteneva che la completa integrazione del mercato interno opponesse delle esigenze di riforma in particolare la progressiva creazione di una moneta europea
Complimento indispensabile alla completa apertura del mercato del mercato interno ma poneva anche la necessità
Di dotare le istituzioni comunitarie dei poteri e delle strutture necessarie per gestire in maniera democratica efficiente tempestiva sono sue parole le nuove competenze ad essa attribuite
Ecco eppure nelle nelle due legislature successive negli anni Novanta insomma almeno dall'analisi dei documenti che che ho potuto vedere al all'Istituto universitario europeo
I il contributo dei tre repubblicani italiani alla definizione della linea politica del gruppo dei liberali democratici e riformatori non fu particolarmente rilevante no
Partecipavano raramente agli riunioni
Figurano in poche attività del gruppo
Nei resoconti sulla definizione la strategia del gruppo
Pannunzio Max non non emergono loro interventi no
E insomma cercando di fare un bilancio che ovviamente veramente a volo d'uccello su questo su questo decennio peraltro appunto estremamente denso
Mi sembra che le posizioni di questi repubblicani in particolare di la Malfa
Comincia se lo ha presentare appunto delle delle discrepanze che andarono accentuando sì con con il tempo allora sicuramente la Malfa era d'accordo con il suo gruppo per quanto riguardava il necessario legame atlantico dell'Europa no e quindi per lo sviluppo di una politica di difesa però la linea del gruppo è lady era quella di sviluppare una politica di difesa che non doveva portare l'Europa a diventare un'altra potenza mentre mi sembra che la Malfa proponesse tutto sommato un orizzonte un po'più autonomo per per l'Unione Europea prevedendo per esempio un seggio permanente presso il Consiglio di sicurezza dell'ONU da attribuire all'Unione europea stessa
Soprattutto la Malfa nella nella quarta legislatura del del Parlamento europeo accentuò le sue posizioni di critica nei confronti della della realizzazione
Ed è la progressiva realizzazione dell'unione monetaria europea e puri della banca centrale europea adesso vado vado raramente veloce
Ma il repubblicano appunto sottolineo come il ruolo dell'Unione non fosse solo assicurare lo sviluppo economico no ma anche adoperarsi affinché le politiche economiche nazionali potessero essere coerenti ed efficaci nella ricerca della crescita
E nella lotta contro la disoccupazione contro l'esclusione sociale
Invece mi sembra la i documenti del del gruppo mi sembra che emerga come invece il gol le preoccupazioni per l'occupazione nei Paesi dell'area euro in costruzione e più in generale la sensibilità sociale no
Del del gruppo ndr fossero stati messi in ombra di fronte alla volontà di perseguire l'unione monetaria il rafforzamento delle istituzioni e soprattutto mi sembra che la questione delle disoccupazione della disoccupazione le questioni sociali venivano affrontate principalmente attraverso le lenti dei benefici che sarebbero derivati ai cittadini europei dalle liberalizzazioni dalle privatizzazioni dalla protezione dei consumatori
Questa critica però alle alla all'Unione monetaria europea da parte di la Malfa
Si sarebbe Puy accentuata progressivamente tanto che insomma pochi mesi dopo la fine del suo mandato da europarlamentare La Malfa avrebbe pubblicato a un volume L'Europa legata ai rischi dell'Euro
In cui si diceva fortemente critico della del prevalere di fatto di una concezione lo cito piuttosto ristretta dei problemi della politiche economiche in Europa no un'impostazione limitativa dei compiti dell'unione monetaria e della BCE
Insomma secondo la Malfa la politica economica dell'euro avrebbe dovuto stabilire come suo obiettivo fondamentale
Non la lotta all'inflazione ma la ripresa dello sviluppo economico e quindi in realtà bisognava apportare delle modifiche profonde
All'unione monetaria europea
Anche da un altro orizzonte i radicali si dimostrarono molto critici di come l'Europa si stava evolvendo negli anni novanta
Furono molto critici nei confronti di Maastricht e di Amsterdam allora anche anche del per i radicali le lezioni del settantanove erano stati un momento di ripensamento della propria collocazione a livello internazionale
Ma i radicali avevano cercato insomma di di un dialogo con i partiti verdi nel settantanove ma poi di fatto negli anni Ottanta somma nelle prime due legislature del del Parlamento europeo ai Radicali erano mancati i referenti europei e Marco Pannella ed Emma Bonino i due parlamentari
Entrarono nel gruppo di coordinamento tecnico e di difesa dei gruppi e dei deputati indipendenti no
Negli anni ottanta i radicali in particolare Pannella che era diventato una sostenitore un collaboratore di Spinelli diventano dei convintamente federalisti no cioè appoggiano il tentativo di di spinelli di portare avanti il progetto di Trattato per l'Unione europea
E quindi appunto sviluppano una la visione dell'Europa in cui è indispensabile costruire un'unione istituzionale gli Stati Uniti d Europa e uno Stato di diritto
Non solo la costruzione europea viene sempre più alla fine degli anni Ottanta concepita dai radicali come un'ancora giuridica e istituzionale per la transizione il consolidamento alla liberaldemocrazia
Questo era per esempio molto esplicito già nell'ottantotto quando chiesero quando il partito radicale chiese di accogliere la Jugoslavia nella Comunità europea
L'ha costruito insomma in modo da fornire no uno uno sbocco democratico ai segni ormai di di ormai palesi di scricchiolio della della compagine federale jugoslava
Quindi la costruzione europea non avrebbe dovuto limitarsi a
Alle democrazie già consolidate dell'Europa occidentale ma invece avrebbe dovuto favorire le transizioni alla democrazia cogliendo quindi l'occasione di quanto stava succedendo nell'Europa dell'Est
E negli anni novanta Pannella Gianfranco Dell'Alba appunto i due parlamentari radicali si concentrarono proprio su questi due temi questioni Lycos l'aria jugoslava e federalismo europeo
A cui aggiunsero un terzo filone d'azione cioè il coinvolgimento il tentativo di coinvolgere l'Unione europea in una politica dei diritti umani che peraltro e all'azione portata avanti principalmente da Emma Bonino che era stata scelta nel mille centonovantaquattro come commissario europeo perché appunto
Sì impegno nettamente in questa in questa direzione bisogna dire che il gruppo altre il gruppo dell'Alleanza Radicale europea sostenne l'azione umanitaria dei radicali italiani no
Ma sul versante delle istituzioni come dicevo i radicali si mostravano estremamente critici degli sviluppi del di quel decennio
Sì sì mostrarono critici per esempio verso Maastricht Pannella disse somalo votò sostanzialmente dichiarando che lo puntava solo perché in Iraq il male nel tuo minore
Con un discorso peraltro molto critico nei confronti del Parlamento stesso del Parlamento europeo stesso che sostanzialmente aveva abdicato al a al a quello che era stato fatto
Negli atti negli anni ottanta con Spinelli e che ormai si comportava cito Pannella come una camera di registrazione delle deficienze della storia
Ma anche ma semper bucati dell'alba i radicali italiani e la stesso il loro stesso gruppo votarono contro la commissione stante perché il suo programma secondo Dell'Alba era un mero catalogo contemplativo dell'esistente senza un'idea forte senza un progetto politico
E quindi realtà anche per tutti gli anni seguenti i radicali italiani continuarono a denunciare il deficit democratico istituzionale
Li cito di un'Europa che non riusciva a essere né diritto nei diritti none Stati Uniti d Europa non diritti dei cittadini non Stato di diritto
Quindi
Arrivando alle conclusioni i radicali italiani condivisero un terreno comune con il Cantico dei Bush francesi notturna il gruppo principale del dell'alleanza radicale europea diritti civili campagna per l'istituzione della Corte penale internazionale campagna per la moratoria sulla pena di morte
Dell'alba due lui che era succeduto a Pannella ma anche appunto i colleghi francesi furono attivi su temi come il costo volersi pose l'aria l'Albania sui programmi di democratizzazione
Peraltro somma su su su alcuni di questi temi in particolare
Sulla ex Jugoslavia si incontrarono sul magro di punti di contatto anche con la Malfa con i liberaldemocratici riformatori Congress delle differenze però insomma ci fu una certa collaborazione
Però ecco concludo nella quarta legislatura tra il novantaquattro e il novantanove
Mi sembra che i due radicali italiani fecero a loro volta esperienza di una certa divaricazione rispetto alle posizioni invece del del loro gruppo e dei ieratico de gauche francese no
Cioè io la dico de gauche e quindi
Il gruppo metteva in risalto soprattutto la mancanza di volontà politica dei governi dei Paesi europei e delle istituzioni europee per il rilancio di una crescita forte e duratura no
Per le mancate proposte su come risolvere il tema l'acquisto e la disoccupazione
E e d'altronde i fatico de gauche nel novantasette erano entrati nella maggioranza della gauche plurielle di Lio nel Jospin che nuovo primo ministro aveva posto come condizione alla realizzazione della moneta unica la costituzione di un governo economico dell'Europa responsabile di crescita e di occupazione
I due italiani invece continuavano a puntare il dito contro la mancanza di democraticità delle istituzioni europee contro la mancanza di una struttura federale e alle elezioni europee del mille centonovantanove i radicali si presentarono appunto con un programma per gli Stati Uniti d Europa e la rivoluzione liberale
Paradossalmente proprio quando nel novantanove i radicali italiani che appunto ed è un vero e proprio exploit con la Lista Bonino che ottenne più dell'otto per cento di voti e sette seggi
Non entrarono nella nel gruppo dei liberali democratici e riformatori confluiranno invece nel gruppo tecnico dei deputati indipendenti
Paradossalmente invece insieme appunto la lega nord e al all'MSI che erano probabilmente le due forze politiche che lo spettro italiano più lontane dalle loro progetto politico di federalismo per l'Europa grazie
Grazie Milan Cantù sia che nonostante appunto avesse premesso giustamente di Asstra l'impresa con un quadro difficile frammentare restituito a sua volta un padre interessantissimo quindi transizioni
E divaricazione dire difficili collocazioni per cultura che pure culture politiche un ruolo importante nella storia
Dell'europeismo a questo punto ne sono stati super puntuali e quindi forse possiamo anticipare un pochino al la nostra pausa alle adesso subito alle sedici e quindici e poi riprende alle sedici e trenta così ci avvantaggia mo'un po'sul pomeriggio allora ci prendiamo il quarto d'ora di pausa e torniamo qui per le sedici e trenta
Benissimo allora abbiamo sistemato anche il Power Point quindi cominciamo subito con questa seconda parte viltà sessione pomeridiana con Andrea mammone
Sapienza Università di Roma che ci parla dell'Europa e la destra italiana
Sarebbero prevale qualche adesso grazie ordinante anche io mi accodo ringraziamenti
Per questo convegno i due organizzatori Andrea e Paolo
Tra l'altro vi ringrazio anche perché mi fate parlare viene un fascismo nei giorni di Atreju
Quindi non rompa anche abbastanza bella
Visto insomma l'aria politica di riferimento del dell'attuale diciamo presidente del consiglio
E la questione europea è una questione che appare e riappare nell'universo della destra estrema italiana
Allora ovviamente c'è molta misconoscere Enza se non disinformazione soprattutto tra i media
Si è parlato molto di l'Internazionale nera roba simili robe simili soprattutto nel due mila quattordici quando Santini dalle pene d'altri si riunirono prima facevo delle dichiarazione con l'intento di creare un gruppo in realtà la questione molto più complessa e io definirei il rapporto della destra non solo italiana ma europea quantomeno europea occidentale
Con l'Europa un rapporto controverso Complesso a volte anche confusionario direi
Allora l'idea se guardiamo ad oggi lo leggiamo molti dei media e che la destra si è sempre stata euroscettica cioè sia sempre stata contro l'Europa
Non molti però si pongono la alla questione centrale a mio avviso che anche o sarebbe che tipo di Europa di che Europa stiamo parlando cioè le visioni d'Europa non è una sola ma ci possono essere più visioni di Europa di confederazione di unione europea e così via
Ora è necessario un preambolo
A mio avviso perché la storia non inizia negli anni ottanta neanche negli anni novanta
Anni ottanta anni novanta sono importanti per una serie di motivi che spiegano ma un pensiero di destra un pensiero diciamo europeista di un'Europa comunque
Ultranazionalista si sviluppa già dopo il mille novecentoquarantacinque nelle correnti di destra perché come dicevo questo è una storia della destra italiana ma è anche una storia dalla destra europea c'è una storia dove la destra italiana intellettuali e politici italiani si incontrò con alcuni stranieri ed elaborano una visione d Europa
E uno dei primi Mosley che è l'unico capo fascista diciamo di un certo rilievo che dopo la guerra riesce dopo è stato liberato dai campi
Riesce a formare un partito emozioni capisce subito che deve riconsiderare la questione del nazionalismo guardando a una dimensione europea
Mosley non è l'unico perché ci sono altri all'interno della destra di quegli anni
Come Frances parcheggio che che un americano la figura stranissima che si dicesse parlasse con vari servizi che finisce poi in prigione negli Stati Uniti che si trasferisce in Islanda che scrive questo libro Imperium
Che è oggi anche oggi è molto letto all'interno delle frange più radicali della destra in Europa e negli Stati Uniti perché l'altra e simili
In questo libro Imperium lui è uno di quelli che dice che bisogna creare un continente europeo unificato che comprenda anche la Russia cioè non lo sia comunista a suo avviso perché era molto più interessanti includere la Russia
E in quanto nazionalista e antisemita al contrario della sua natia neri casta pianeti che erano troppo liberale avevano troppo l'idea di mercato
Ci sono altri che negli anni portano avanti questa idea di uno uno volare reale Europa
Unite sotto il segno della destra
Che spesso in Europa quindi faccio riferimento a ragione vuoto che un movimento transnazionale creato da da un belga chantilly arte che crea questo movimento che ha poi varie diramazioni e soprattutto mi scrive moltissimo
Parlando di terza via ancora una volta di Europa che deve essere qualcosa di indipendente contro i due blocchi che sono il blocco comunista sovietico è quello americano
Quindi l'idea di mercato di americanizzazione della società
Scrive appunto vari libri che vengono tradotti in vari libri in varie in varie lingue per poi arrivare fino ad Alain de Benoist
Alla all'ONU perché quattro anch'esse coatto di quelli che vasi sdoganare alcuni temi di estrema destra ma anche lui parla di un continente europeo antiamericano essenzialmente molto antiamericano
E da quell'incontro anche con l'idea di Eurasia
In questo contesto con una dubbi ideologo che ormai conosciamo tutti per una serie di motivi
E anche qui c'è un incontro ma si parla anche spesso di Europa è una sia qualcosa che includa anche l'aria diciamo ex sovietica
Questo che arde scritto fino adesso diciamo un'aria che sta dentro o fuori i partiti ed è un'aria che si spinge molto proprio per con un'idea di vera Europa unica unità in qualche maniera dagli anni Cinquanta poi ci sono riviste più o meno vicino vicine ai partiti o comunque la bora a Torino di quello che saranno alcuni partiti e movimenti
In vari Paesi europei per l'Italia è importante anche se dura molto poco Europa nazione che una rivista diretta da Filippo Anfuso un ex ambasciatore fascista perché diventa un uno dei diciamo dei collaboratori di punto uno dei giuristi punta e del Secolo d'Italia è un grande interesse verso questa dimensione europea paneuropea della destra
Per nulla un un altro luogo di elaborazione di questo pensiero
E De Fanis dello pseudo anch'che una rivista neofascista guidata da un da uno scrittore che si autodefinisce fascista come non risparmia esce è in questa Rivista c'è appunto un'idea di elaborare una una unificazione Unione Europea un'Unione europea che in questi anni deve andare a contrastare l'Unione europea la costruzione europea mentre Stream perché parliamo appunto della cieca e poi della Comunità economica
Alcuni di questi temi resistono quantomeno almeno fino agli anni Ottanta questo un un libriccino un pamphlet pubblicato dal Movimento sociale italiano si chiama alternativo al movimento dove ci sono insomma moltissime cose sull'evoluzione del partito che facevano che hanno fatto cenno anche delle interviste o comunque dei contributi Esterne
Il contributo esterno dove si parla di MSI ed Europa è scritto proprio da Bard esce
Questo attivismo porta alla creazione della Prima Internazionale di destra che il movimento sociale europeo che nasce negli anni Cinquanta
Avrà una vita Breve c'è una frattura soprattutto con quelli che si sentono più a destra e più razzisti essenzialmente che vanno a creare il nuovo ordine europeo tuttora esistente consente a Losanna
Nonostante appunto il tentativo fallito è interessante notare come la destra risponde immediatamente ad uno stimolo internazionale che appunto la costruzione mainstream dell'Europa il loro propongono tentano di proporre una visione alternativa che un'Europa di destra
Poi ci sono altri tentativi di partite eccetera eccetera per poi arrivare diciamo focus più di questo intervento che va su gli anni Ottanta e Novanta diciamo
Come sappiamo prima elezione al Parlamento europeo la destra si presenta e la messa si presenta con il Movimento Sociale Italiano che crea questa idea formazione di euro destra che in parte si va anche a contrapporre all'euro comunismo che dall'altra parte
E e chi sono gli altri partiti sono impartite forcing bella che un partito francese di estrema destra
Forza Nueva che un partito franchista che fine fondato da un franchista di Pignatelli un certo livello
Le penna che era l'Unione nazionalista greca una roba del genere che invece era stata poi data da Papadopoulos quindi con un chiaro legame con la Grecia dei colonnelli diciamo questi sono i loro legami internazionali forti di quel momento vorrei ricordare a questo punto che fino alla metà degli anni ottanta il Movimento Sociale Italiano te il partito di riferimento dello fascismi in Europa occidentale il partito più forte il partito al quale si ispirano la maggior parte degli altri movimenti
Guardano tutti al Movimento sociale italiano è quello che fa il movimento sociale italiano riformasse dal francese che nasce settantadue è fortemente ispirato anche da un punto di vista di simboli
Al Movimento Sociale italiano scesi scrive nelle riviste francesi neofascista di quegli anni noi dobbiamo fare come fanno gli italiani
Negli anni ottanta Suban Santo sì proprio su questa idea che veniva questo questo immaginario europeo loro promuovono questa idea di Europa nazione che ovviamente abbastanza confusa e confusionaria perché non si capisce a volte che cos'è
Però c'è rimane forte all'interno del partito quest'idea di contribuire alla al processo di integrazione europea
Cioè loro non si dichiarano contrari non si dichiarano contro sono per le ratifiche dei maggiori tracciati dei maggiori atti
Europei e mostra un certo attivismo
Anche al di fuori dei contesti classici dalla politica come interventi televisivi il mito dell'Europa e così via
Quindi come Europa nazione qua sul fatto cosa sia l'Europa nazione molto più complesso e lo andremo a vedere perché per per alcuni avrà un significato rispetto diverso rispetto ad altri questi sono dieci punti credo negli anni ottanta
Pubblicano
Per l'unità europea è uno dei punti interessanti a mio avviso il punto due dove si dice che loro non è che si rifanno soltanto dei gol e la sua idea di Europa delle patrie non lo dicono qua attesa adattati perché noi per primi abbiamo detto e abbiamo portato avanti l'idea delle patrie
Grazia a chi a Philip confuso della sede di Europa nazione loro parlano di europee d'Europa di padri e non ti Europa degli Stati
Cioè non una corsia una una classica contro Confederazione europea questa mi ha visto si lega molto al tema del loro nazionalismo che resta estremamente patriottico non lo potevano chiamare in altra maniera cioè fascista o neofascista
E a questo aggiungono l'Europa dei dei popoli cioè loro si fanno quasi auto rappresentanti questo soprattutto negli anni novanta dell'uomo della strada
Cioè loro vogliono costruire un'Europa che sia giusta un'Europa che sia veramente unita approvando anche al le tesi di Spinelli essenzialmente e quindi si portano avanti a portare avanti questa idea Radio Europa che un aiuto Europa comunque nazionalista infatti se davvero il primo punto loro cosa dicono ne sia con l'azione allestita Viani e quindi siamo anche nazionalistica europee
Perché appunto tra l'Italia e l'Europa non ci può essere una grande differenza e quindi il nazionalismo italiano
Deve ricostruirsi guardando anche all'Europa questa mi avesse uno dei temi classici che escono dopo il mille novecento quarantacinque cioè negli anni Cinquanta anche da un punto di vista strategico perché loro erano fondamentalmente quelli che avevano la colpa della guerra davano la colpa sentivano avevano questo senso di essere gli sconfitti essere quelli che comunque erano emarginati erano erano in oggetto politico culturale anche tutta questa della Shoah eccetera eccetera per cui capiscono alcuni di loro che bisogna e riscrivere quest'idea di nazionalismo presentando in maniera diversa è una delle cose migliori era quella di presentare un nazionalismo non aggressivo quindi non nazionale non militare ma che anzi guardasse all'Europa e abbracciasse gli stessi altri stati europei anche in funzione anticomunista ovviamente
Questa Europa come abbiamo sentito anche per altre forze europee oggi in realtà da a è anche un termometro per provare a capire quali sono gli interessi del partito neofascista italiano maglietta sociale italiano
E allora ad esempio qui vediamo c'è l'interesse sull'idea sulla questione che la Spagna e il Portogallo entrano in Europa e c'è un apprezzamento che si evince molti articoli sul ruolo della Thatcher che porta avanti una politica abbastanza dura
Nei confronti dell'Europa e loro insomma sono abbastanza interessate a questo approccio della Thatcher a mio avviso soprattutto che
Che era un approccio di destra era la donna forte e aveva un approccio fortemente anti sindacati quindi anti sinistra anti labor
è il Bari editoriali scritti negli anni Ottanta negli anni novanta appunto appare anche questa questione di si si parla di Europa propone la fine
Con loro eventualmente di destra dove ci sono altre forze che non si vergogna ad essere considerate di destra ma comunque con un ritorno in Italia stasera alle forze di governo
Vengono sconfitte ebbe devono fare i conti con una sconfitta che hanno avuto in una lezione europea
Al tempo stesso c'è confusione perché sono tutti quelli che criticano l'Europa le foto fanno schifo perché le ho fatte io ovviamente
Che criticano che criticano l'Europa come la cioè penalizza la nostra agricoltura e poi si trova dopo qualche numero che l'Europa può fare molto per il Mezzogiorno d'Italia situazione del Mezzogiorno d'Italia aveva una forte diciamo dimensione agricola nelle cose sono in contraddizione però questa fa parte della contraddizione a mio avviso di questo universo
E ed è una contraddizione che si porta avanti la destra che si porta avanti a mio avviso fino ai giorni nostri c'è questa capacità di adattarsi ai vari contesti e con una grande fare ciò facilità
Cambiando appunto le carte in tavola cambiando appunto il
La retorica
Quindi ritornando insomma agli anni che stiamo considerando
Sappiamo che verso la fine degli anni ottanta ci sono dei cambiamenti nel partito
è vero centottantasette Fini diventa Fini che era il delfino
Di Almirante che era stato scelto e imposto dal mirante alla guida dei giovani missini contro Marco Tarchi futuro politologo duplicità di Firenze proprio perché era quello più vicino agli ideali del neofascismo più vicino agli ideali della Fiamma
Poi Fini sappiamo che viene sostituito brevemente per un anno da Rauti e poi ritorna Fini e delfini diciamo per gli anni Novanta
Quindi comunque
è un'Europa che per loro e comunque come c'è scritto in questo il titolo di uno degli articoli protagonista protagonista perché loro qualche da lì a poco vincerà contro il mostro sovietico contenuto nemico comunista
Lì si apre una nuova fase si apre una fase che è diversa ben più complessa
Il partito si prepara alle elezioni sempre dando grande visibilità al loro programma un programma che è anche focalizzato sull'Italia ad esempio due dei temi che l'ottantasette loro e poi lo ripetono e porterà avanti quali sono quello di fondamentalmente andare oltre gli alta e inoltre bisognava dare la possibilità all'Italia e la Germania di produrre nucleare cioè di avere il nucleare anche eventualmente per fini militari
Quindi e grazie all'Europa l'Italia doveva andare oltre quel modello di Yalta che per loro stava a fallendo era fallito addirittura
E ancora una volta appunto c'è questa questione si arriva parla questo e del mila centottantasette
E nel mille centottantanove appunto di nuovo abbiamo
Un voto per l'Europa delle patrie di nuovo si parla di Europa delle patrie c'è Europa nazione ma per la nazione patria e non stato in sei quindi angolo nuovo legame con il nazionalismo due sono le figure importanti del partito in questo periodo
Fini e Pino Rauti ovviamente Pino Rauti era già stato insomma non neofascista di grande livello Cellini era la figura indiscussa
Rauti prende se non sbaglio trenta mila volte qualcosa del genere Fini
Novanta mila euro non non ricordo precisamente più Italia in Europa ancora quest'idea che l'Italia può cambiare l'Europa una retorica che viene ripetuta come sappiamo più volte sull'Italia
Protagonista in realtà l'Italia il neofascismo italiano già a partire da metà degli anni Ottanta perde la sua egemonia a livello europeo non è più il partito di riferimento perché il partito di riferimento diventa un altro diventa offrono assieme al francese questo è un articoli del mio centottantaquattro quando letterina ha un grosso risultato elettorale è un le Pen
Che immette nel discorso pubblico anche europeo il tema forte dell'immigrazione
Perché erano riusciti a conquistare alcune circoscrizione di Parigi poi anche le elezioni francese Pound cambiando di cambiando totalmente la retorica parla cambia da poco completamente la propaganda cioè loro si rifacevano essenzialmente età immigrazione difesa dei confini nazionali e così via
Il
Movimento Sociale non segue quella linea subito dopo prova a seguirla cioè dall'ottantanove in poi soprattutto ottantasette ottantanove in poi ci sono degli articoli sul Secolo che parlo di immigrazione musulmane
Ma il fatto che l'Italia non è il il luogo non c'è non è la Francia non è un Paese ex coloniale solitaria arriva dopo l'emigrazione come sappiamo che sono altre le forze politiche che in realtà spingono forte contro l'immigrazione vedi la lega nord per cui le messi il ritardo non riesce ad avere più quella quella quella forza propulsiva anche a livello di immagine all'estero
Per cui dal mille novecento diciamo novantacinque
Novantaquattro in poi qui si apre una fase che è una fase di transizione a meno denso perché abbiamo la creazione sì abbiamo la creazione di di Alleanza Nazionale
Fini Harrow ti vengono eletti al Parlamento europeo
Il partito non è iscritto a nessun gruppo politico quindi perde una sorta di visibilità
Poi c'è la lo spostamento poi c'è Alleanza Nazionale con Alleanza nazionale c'è un tentativo è stato detto anche più volte oggi ieri di legittimazione di figli e di Alleanza Nazionale gli occhi europei
C'è una confusione nel partito Sucre modello economico adottare cioè quello di un mercato liberista spinto guardando un po'la Thatcher e a Reagan oppure ad altro
E c'è comunque ancora la la Lo Forte l'idea che Alleanza Nazionale sia un erede del fascismo ricorderà nel novecentonovantaquattro Pinuccio Tatarella
Incontra in un lì non vertice europeo il primo ministro mi pare con il vice primo ministro belga che si rifiuta di dargli una mano
Al tempo stesso c'è tutta la questione di Rauti che invece rimane su posizioni che sono di estrema destra ma non si rifà alle questioni dell'immigrazione perché Rauti aveva un approccio particolare
Eccetera eccetera che era diverso rispetto ad altre Borse europee per cui in questo momento che abbiamo Alleanza nazionale che prova discostarsi da questo universo di destra ma prova a legittimarsi con grande difficoltà
E dall'altro lato non c'era nessuna forza all'epoca che riuscisse a attrarre quei volti che invece il from Nationale francese era riuscito a ad avere e quell'immagine di un'Europa che stava cambiando per cui si prova ad andare a a anche a guardare alla questione della nazionalità perché si capisce che è un'Europa che sta cambiando c'è una demografia dell'Europa che sta cambiando
E l'idea di un'Europa cosmopolita parzialmente atti gravi questi diciamo di estrema destra che cominciano per la prima volta discostarsi in particolare Rauti
Dalla questione di essere qui completamente europeisti
Infatti Rauti stesso che era stato a favore dell'allargamento Adeste comincia a porsi dei dubbi e comincia a dire però in questa maniera si perderà alla coerenza e alla coesione
E quindi non sarà più la stessa un Unione europea ma se Comunità europea ma sarà ben altro grazie
Grazie mille a Andrea per questo quadro no affatto diminuiti molte complessità anche di lungo periodo Jonathan Galassi è transnazionale
Che neppure rimanda a quel quadro di incertezza di valenza di elaborazione politica che oggi altri hanno richiamato rispetto all'Europa
Passiamo subito intanto alla relazione liquido lei di dell'Università di Genova che ci parla della parabola della lega tra Europa e anzi Europa grazie
Viene grazie presidente ringrazio anch'io inizio dai ringraziamenti aspramente ringrazio in particolare Paolo a causa ora Andrea Guiso per questo gradito invito invito ancora più gradito perché effettivamente in questi due giorni ho avuto occasione di sentire davvero delle spese interrelazioni opere un sacco di appunti quindi è stato per me davvero un'esperienza davvero molto molto interessante il tema che vado a trattare è un tema come si può dire apparentemente un tema diciamo conosciuto non nel senso che facendo anche una brevissima ricerca
Sui siti non non penso soprattutto al sistema bibliotecario nazionale dicendo
Titoli di libri sulla lega ve ne sono tantissimi anche una digitando lega lega nord sul sul Marino opache vengono fuori centoquarantasette titoli quindi un numero spaventoso nappe nere effettivamente la lega è stato come un movimento partito molto molto studiato ma se andiamo a vedere invece le posizioni diciamo relativa all'Europa è quindi dal diciamo navale le posizioni di politica estera le posizioni sull'Europa della lega ecco il tema scopriamo che invece come si può dire meno studiato e ci sono anche secondo me alcune cose che sarebbe interessante approfondire
Dico sarebbe perché ho sentito relazioni molto belle e molto strutturate in questi giorni
Il mio ombre più lavoro Work in progress io mi sono occupato negli ultimi anni io sono principalmente uno storico dell'integrazione europea che negli ultimi anni ha studiato in particolare il tema degli euroscettici ismi
E quindi ho studiato la lega mostriamo trolley che negli ultimi anni la lega di di Salvini tanto per per capirci e quindi negli anni novanta quelli del convegno in qualche modo dovuto andare a riprendere e diciamo che ho scoperto una cosa interessante no cioè si parte si parte normalmente da un un luogo comune alla considerazione condivisa no che è quella di una lega che oggi a un partito euroscettico anzi fortemente euroscettico
Mentre la lega nord degli anni novanta e un partito europeista molto pista in certi casi anche federalista bene andando a vedere a fa vedere un po'più a fondo questa queste EDP programmi politici azione della lega che novanta le cose diciamo che non stanno proprio proprio così
Partiamo inattivo dal comunque dalla lega di di oggi Berlusconi si sente ok senza la Lega io oggi è il seguente il partito più sopranista più
Euroscettico tra le formazioni diciamo politiche in importanti presente nel nel parlamento italiano ed europeo non a caso in Europa fa parte del gruppo dei patrioti per l'Europa quindi una una formazione
Diciamo strettamente sopranista di cui fanno parte rassemblement Nacional Vox di Santiago Pascal Fides di di Orban è e via dicendo
Sull'Europa che posizioni a questo questo gruppo di patrioti per sostanzialmente una avversione totale accessioni ulteriori di sovranità da parte degli stati nazionali
Verso l'Unione europea e non solo ma sostanzialmente c'è anche l'idea
Non semplice di provare a recuperare degli spazi di sovranità perduti
Quindi sostanzialmente il modello rimane il modello di un Europa
Confederale poi è chiaro che io uso quando uso la parola euroscetticismo
So che un termine occupandomi di euroscetticismo senso stretto sotto un termine ambiguo nome si svolge a capire cosa cosa intende per lo scetticismo già diciamo che nessuno di questi partiti vuole l'uscita
Degli Stati dall'Unione Europea ma complessivamente se sta bene una Unione Europea che ha come si può dire un grande mercato
Ha un'importanza al punto di vista economico sostanzialmente però le l'idea di una prospettiva di unificazione politica e ancor più l'idea di unificazione federalisti federale diventa uno uno un obiettivo assolutamente da dando a combattere stesso discorso può fare tenere invece il partito europeo che discende da questo gruppo che si chiama patrioti punto eu
Per completare il discorso sugli euroscettici dal Parlamento europeo possiamo dire che c'è almeno una seconda un secondo gruppo fortemente euro cerchio che quello dell'Europa del nazioni sovrane
Quello di cui fa parte Alternative für Deutschland che talmente a destra che e comunque come si può dire con dei legami di alcuni di loro Nocco né i parvenu rettilineo nazismo tedesco che neppure i patrioti hanno hanno voluto così come si potrebbe ricordare che Vanna c'è stato rifiutato nota
Dalla dal dalla vicepresidenza del del gruppo
Va bene quindi questo è il partito di la la lega di di Salvini e il programma elettorale con cui la lega si è presentata nel due mila ventiquattro elezioni un programma del tutto coerente con questa impostazione quindi difesa appunto della sovranità nazionale
Difesa del vuoto alla unanimi
Da in Consiglio quindi il pericolo che si vada a votare a maggioranza difesa dei valori storici culturali dei partiti orpelli del minacciata da culture extraeuropee
E critica radicale del Green di il visto come un problema sostanzialmente per l'area per l'economia e la competitività europea e in qualche modo la politica economica non di austerity senza però andare a verificare dove possono essere prese queste queste risorse bene questo è il Papa il in qualche modo il programma della della lega di Salvini
E diciamo che dal due mila diciassette quando la lega nord si è trasformata in lega queste sono le sue idee non sono sull'Italia e sul sull'Europa
Possiamo però dire che in effetti questa linea
Appartiene alla lega già dal due mila tredici ben due mila tredici che è l'anno in cui Salvini diventa segretario quindi la Lega si chiama ancora
E a nord ma diventa a tutti gli effetti un partito nazionale nazionalista e ed euroscettico
Però la cosa interessante e ora lascio perdere la parte appunto sui nostri giorni torniamo un attimo indietro andiamo a vedere invece coerentemente con il con il programma del convegno le posizioni della lega degli anni novanta con io inizio lavoro con gli anni ottanta e sono andata a vedere la lega voi sapete nasce la lega nord nasce nel mille novecentonovantuno e è una fusione di varie leghe nasce prima la lega Long e vede la Liga Veneta poi la lega lombarda faccia una sono leghe
In Piemonte Liguria somma in altre regioni del Nord
Lega che hanno poco da spartire coi partiti storici tradizionale autonomisti tipo non so l'unione Poldo tende o i sudtirolesi io o il Partito Sardo d'Azione e via dicendo bene la le la Lega Lombarda guidata già all'epoca la Bossi nell'ottantanove si presenta alle elezioni con una coalizione appunto di di leghe
E qui viene fatto un esplicito riferimento all'Europa si presenta come forza europeista cosa cosa c'è scritto nei programmi elettorali legge scritto che è uno degli slogan più lontani da Roma più vicini all'Europa e quindi cioè chiaramente una volontà appunto di di avvicinarsi all'Europa somma un un un europeismo un europeismo che in questa fase è possiamo dire ancora piuttosto generico
Ma che prenderà presto una provavano custodire un corpo più preciso
Nel momento in cui la Lega Nord si la Lega Lombarda che sta per diventare poi lega nord si avvicina alla all'al gruppo dell'Ale cioè la nell'alleanza di per europea
Che nessun in qualche modo che è la pelle gruppo somma non ancora partito e europeo che raccoglie le formazioni regionalista EPO
I nazionalismi i i gruppi nazionali privi però di Stato Brescia rende nelle nazioni senza Stato
E lì impostazione è chiaramente un'impostazione europeista
Ma un europeismo particolare perché che tipo di europeismo si propugna non l'europeismo tradizionale cioè l'europeismo
Degli Stati nazionali presenti in Europa che stanno appunto progressivamente cedendo spazi sovranità all'Unione Europea
Ma viceversa un programma di Europa delle Regioni quindi in qualche modo decostruire l'Europa fondato dagli Stati nazionali e rifondato una su basi di regioni o di macro di macroregione
E nel mille nove cioè nel novanta
Bossi appunto chiede scudi subito dopo le le elezioni europee da ottantanove elezioni che vedono un risultato bimbe complessivamente abbastanza modesto della lega ottiene l'uno virgola ottantatré per cento
Ma permette alla lega di mandare due rappresentanti nel Parlamento europeo che saranno e gli eurodeputati Luigi Moretti e Francesco Speroni
Faccia Speroni personaggio punto sicuramente importante pensate presente in ben quattro legislature e per un certo periodo fu anche ministro delle riforme del primo governo nel primo governo Berlusconi
Quindi comunque la lega riesce a mandare dei dei parlamentari nel nel Parlamento europeo
Fa richiesta Bossi di entrare nella nell'alleanza
Libero europea e e riesce a entrare effettivamente riesce entrare
Ma con qualche perplessità da parte degli altri partiti e perché in realtà l'alleanza di Ibra europea rappresentava sì gli interessi delle come si può dire dei dei dei dei gruppi regionalisti
E dei gruppi autonomisti però aveva un programma complessivamente
Ci possiamo dire progressista e cioè lì lì dentro non c'è soltanto l'idea di trasformare l'Europa degli Stati nazionali nell'Europa delle Regioni delle macroregioni ma c'erano anche temi sociali ad esempio si diceva si lamentava il fatto che a fronte di una unificazione economica mancava musica un invece mancava un'Europa sociale si criticava il nucleare si criticava l'industria degli armamenti quindi si parlava i temi pacifisti quindi diciamo che l'alleanza libero europea raccoglie partiti regionalisti ma di che hanno indubbiamente un'impostazione progressista
E la lega sia la lega lombarda ma poi anche la la lega nord
Ha un'impostazione fin dall'inizio molto differente no in che senso difende sicuramente gli interessi
Del nord Italia pone il problema se se questo è problema vogliamo dire della della questione settentrionale nonché ma nuovo che sta imponendo se l'agenda politica
Ma spesso lo pone in maniera come si può dire molto polemica molto critica nei confronti ad esempio di altre regioni italiane non nel nel nel criticare
Lo Stato italiano qui nel criticare il welfare italiano
Critica l'assistenzialismo rivolto verso le regioni del Sud presentate come Regioni non soltanto come si può dire
Meno produttive ma anche come si può dire con un nulla ora attitudine al lavoro questo ovviamente nella posizione leghista problemini di MiTo
A riferire la posizione quindi un atteggiamento che indubbiamente si può definire sostanzialmente molto vicino al razzismo no facciamo un quindi un idea di un Nord laborioso ed in uso di un Sud invece che semplicemente un peso ecco quindi questo è un modo di porre la questione settentrionale molto differente rispetto a come venivano poste le questioni regionali dagli altri partiti membri dell'alleanza vive la propria
Vorrei però soffermarmi anche su un secondo punto la lega sposa l'idea in questo periodo di trasformare provare a trasformare l'Italia in uno Stato federale quindi spose del federalismo e di trasformare l'Europa in un'Europa come Federazione delle regioni
Questo programma che la lega sposa è un programma che deriva direttamente dai partiti che fanno parte dell'Alleanza Libera europea
E sostanzialmente guardando però questi programmi sono programmi estremamente generici non cioè se tu vuoi in qualche modo destrutturare l'Europa e ricostruì la maniera completamente nuova devi non solo indicare un un un modo preciso un un obiettivo preciso ma deve indicare un percorso non tutto questo manca completamente è vero che la la lega dal dai primi anni Novanta trova un intellettuale di riferimento che è un intellettuale sicuramente importante l'intellettuale
Conosciuto che è Gianfranco Miglio e cioè la lega in un primo tempo viene vista come un partito come si può dire che non non ha nessun appoggio nessun punto di riferimento nei grandi intellettuali di quell'epoca non c'ha falsamente viene visto come un partito veramente ve estraneo al mondo accademico al mondo intellettuale Gianfranco Miglio che tutti noi conosciamo quindi politologo molto importante ex preside di Scienze politiche della Cattolica figura importante anche del del mondo della democrazia cristiana si avvicina e effetti federalista fin dagli anni quaranta si avvicina invece alla lega
E propone in qualche modo la sua idea dell'Europa delle Regioni cosa dice ebbe dice sostanzialmente ragionamento è questo
Gli Stati nazionali ormai sono in crisi è una crisi ormai definitiva sono in crisi soprattutto perché le multinazionali hanno messo in discussione appunto
La il loro potere economico quindi la loro funzione sotto questo aspetto
De di conseguenza l'Europa
Costruita sulla base degli stati nazionali in ormai ieri in improponibile bisogna ricostruire l'Europa sulla base di macroregioni che sono definite sulla base di interessi economici soprattutto questo il punto importante
Da le le macroregioni non stanno insieme tra loro sulla base di un non danno vita a un'unità è una comunità danno vita a un sito semplicemente a una sorta di confidenza convivenza
E il rapporto tra le macroregioni per dar vita appunto alla all'Europa
è un rapporto che vi ha stabilito attraverso dei contratti dei patti c'è un sistema di contratti patti e i contratti i patti ovviamente hanno normalmente anche una scadenza o comunque possono essere messi in discussione quindi
è un legame estremamente debole legame debole ecco mi sembra che questa visione questa revisione di Miglio non ho trovato da da una ricerca così fatta voglio dire non in maniera partendo profondità delle interpretazioni migliori di questa idea dell'Europa delle delle regioni e credo che tutto sommato anche a livello europeo ci fosse un po'di de di vaghezza procediamo velocemente una volta accettato in questo in questa in questa alleanza
In qualche modo non vi sono problemi per i due rappresentanti leghisti fino al mille novecentonovantaquattro per novantaquattro che c'è nascono i problemi per quale motivo
Nel novantaquattro la lega come è stato ricordato in altri interventi sì ci sono le elezioni politiche italiane novantaquattro un anno di Disco Risorgimento nella vita politica e partitica italiana si presenta ad elezioni
Con due alleanze che sono tutte e due è sicuramente un po'scomodi a particolari una e l'allora l'alleanza con Silvio Berlusconi
E l'altra è l'alleanza con il movimento sociale italiano che sta diventando sarebbe diventato poi Alleanza nazionale quindi Berlusconi e Gianfranco Fini con una strana alleanza che porta alla costruzione noti due di due raggruppamenti no al nord si presenta come Polo delle Libertà quindi alleanza Berlusconi Bossi al sud si presenta invece come Poldo buongoverno alleato dell'MSI
è chiaro che per due ragioni differenti Bull in un caso perché Berlusconi comunque l'idea nuova di Berlusconi quindi il tycoon che fonda un partito utilizza le sue reti televisive per fare propaganda è qualcosa che indubbiamente non piace agli ambienti democratici che europei
E ancora peggio è l'alleanza col Movimento Sociale Italiano partito decisamente nazionalista quindi quanto di più estraneo ci possa essere appunto alla visione alla visione leghista questo porta in un primo tempo alla sospensione e alla sospensione del del del loro rapporto con l'Ale e poi una volta che svolte le elezioni vinte le elezioni da destra e una volta che la lega sarebbe entrata all'interno del primo governo Berlusconi a quel punto via addirittura l'espulsione dal dall'Ale
Un segue appunto o successivamente l'ingresso averne nel novantaquattro poi abbiamo nuove elezioni europee quindi a pochi mesi di distanza dare lezioni italiane vi sono le elezioni europee
Elezioni europee che vedono invece un ridimensionamento della lega lega che nel frattempo appunto sarebbe poi progressivamente avvicinato appunto al gruppo al al gruppo liberale
E in questa fase la lega vede sostanzialmente in Berlusconi come si può dire un un rivale no perché si sta sottraendo in qualche modo una parte l'elettorato beh questo è uno dei è uno dei dei problemi e in in mesi di di convivenza di questo governo del Berlusconi uno sono mesi molto complesse sono tutti voi riconoscete non è il caso di di soffermarsi il governo Berlusconi uno nel giro di pochi mesi cade
Nasce il Governo nasce il governo Dini
E nel governo Dini la lega è ancora e ancora rappresentata ecco fino a questo momento fino comunque al governo Dini fino a questo momento la lega continua a essere un partito diciamo sicuramente europeista si dichiara anche federalista e porta avanti l'idea di trasformare l'Italia in una in una federazione con l'uscita con la fine del governo Dini e la nascita del due del governo Prodi quindi nel frattempo abbiamo naturalmente nuove nuove elezioni
Ecco che la lega cambia radicalmente la sua impostazione sia nei confronti delle dell'Italia che nei confronti del dell'Europa cioè passa da partito europeista che federalista a partito sostanzialmente indipendentista quindi si parla di secessione della Padania
E a livello europeo viene sostanzialmente e abbandonato questo questo progetto
I passaggi
Sono mille novecentonovantasei abbiamo la dichiarazione di di indipendenza e sovranità della Padania
Mentre nel maggio del mille novecento novantasette abbiamo un referendum che si svolge al di fuori diciamo dei canali istituzionali un referendum che riesce per l'indipendenza dal dalla Padania che ottiene comunque
Il voto di cinque milioni di di cittadini quindi dal punto di vista della lega fu obiettivamente un grande un grande successo in quel momento la lega ottiene però un sì un uno smacco quando sostanzialmente sostanzialmente la lega pensa per Terminter un periodo pensa che sostanzialmente l'Italia non riesca a ad entrare nell'Unione economica e monetaria perché i parametri di Maastricht non avrebbero permesso all'Italia di entrare ne è convinta
In realtà poi si scopre che l'Italia riesce a ad entrare anche in virtù appunto delle delle misure economiche messe in atto al governo Prodi
E lì comincia una frizione con l'Europa la Lega porta avanti contemporaneamente il progetto secessionista prende contatto con le istituzioni europee l'istruzione europee dicono che se la lega avesse continuato sulla strada dell'indipendenza non sarebbe stato riconosciuta comunque dal dall'Unione Europea e da quel momento in avanti quindi siamo diciamo nella seconda metà degli anni novanta ma stanza mentre tra il novantasette novantotto
La lega a tutti gli effetti diventa un partito euroscettico un partito che per per dare l'idea di Coppo qualche punto programmatico
Vede nell'Europa soprattutto un problema
Contesta la centralizzazione dell'Europa contesta l'allargamento ad est che sarebbe venuto più avanti ma naturalmente il presupposto in questi anni
Contesta la possibile adesione della Turchia che metterebbe in discussione l'identità europea contesta la stessa moneta comune
Che in un primo tempo invece aveva aveva sostenuto per chiudere per chiudere appunto ricordo che resto citato prima Marco Tarchi e Tarchi da suo Italia populista legge la lega di questi anni come un classico esempio a lui dice addirittura un Ideal tipo del di partito nazional populista quindi contemporaneamente recupera nazionalismo e recupera il il populismo quindi come vedete gli anni Novanta sono davvero molto complessa della lega no quindi si passa da partito
Regionalista partito nazionalista
Autonomista poi diventa appunto un partito secessionista quindi davvero ci sono una serie di di di di di di fu una varietà di posizioni
Che in qualche modo si possono in qualche modo ricondurre ha un filo logico soltanto se prendiamo come come definizione dell'idea di nazione quella di Benedict Anderson che parla di nazione come comunità politica immaginata e effettivamente possiamo dire che all'immaginazione non c'è fine grazie
Grazie mille anche a Guido lei per questa relazione che pure ci ha riportato a temi di cui abbiamo già parlato in questi giorni diciamo tra altre idee d'Europa
E le radici dell'euroscetticismo quindi quella necessità di storicizzare di cui abbiamo abbiamo già parlato del della sua importanza
Finiamo quindi questo nostro Pannella con Giorgio Grimaldi Lines campus che invece ci parla dei piatti italiani al Parlamento europeo
Grazie a tutti grazie organizzatori per questo magnifico convegno e mi sentite sente bene ok
Ecco io parlerò di una nuova famiglia politica in realtà dei verdi i Verdi italiani al Parlamento europeo cercando in sintesi di ricostruire su in tre livelli sostanzialmente questo questo rapporto
Collegandolo anche la politicizzazione dell'Europa e la valorizzazione della politica in Italia
Proprio perché da un lato il contributo italiano leader degli italiani nella nel gruppo al Parlamento europeo
Nella terza e quarta legislatura è stato comunque incisivo e importante soprattutto per la trasformazione del dei verdi della europeizzazione
Del non solo il gruppo Verdi ma anche poi per la crescita successiva della Federazione dei partiti verdi e poi del Partito verde europeo
Ma anche perché bisogna guardare anzi al contesto locale e nazionale per comprendere come si sono sviluppati verdi da movimento a partito
E e anche perché è stato un lungo processo intende intenso un pongo in tutti i vari paesi dell'Europa occidentale
Se diciamo coinvolti nella nascita di movimenti partiti verdi ma soprattutto in Italia ha trovato diversi ostacoli sia di carattere sistemico del sistema politico sia a livello proprio di
Cercare nel tentativo di amalgamare delle diversità
Molto molto marcate e insomma non soltanto in riferimento proprio a altre tradizioni politiche no ma anche in riferimento proprio delle storie personali
Per cui necessariamente dolorosa soffermarmi su alcuni protagonisti no su alcuni eurodeputati e sul loro vicende per tracciare rapidissimamente una cronologia dei veri italiani tenendo conto anche delle fonti che utilizzato che essenzialmente sono sia le pubblicazioni dei Verdi notiziari bollettini sia dei fondi né privati quindi anche scritti nonché dibattiti al Parlamento europeo dibattiti al Parlamento italiano in particolare al punto da chi viene punito Rope differenze ma anche la Fondazione Langer di bordo di Alexander dedicata Alexander Langer di Bolzano
La Fondazione Alexander Langer Stiftung che contiene diciamo oltre ho oltre che le carte di Alexander Langer e sulla sua attività politica sociale anche quella legati i Verdi europei ecco partendo ecco da queste basi da diversi anni mi occupo punto
Dei Verdi italiani del Duero pay e sicuramente per tracciare un po'la cronologia la storia dei Verdi bisogna iniziare essenzialmente dallo sviluppo del movimento i movimenti del movimento antinucleare in particolare momento
Antinucleare ed eco pacifista
Che incomincia a coagularsi a livello transnazionale già alla fine degli anni Settanta
E e in Italia in particolare attraverso alcune battaglie importanti svolte contro le centrali nucleari no a partire dal proprio dal mille novecentosettantasei settantasette partendo anche già
Da una base da una matrice di associazioni ambientaliste di comitati locali
Da alcune associazioni già storiche l'ambientalismo ma anche da da nuovi soggetti politici in parte anche
In buona parte anche provenienti da esperienze quali sessantotto il i movimenti del settantasette e quindi buona parte anche di esperienze passate
Sia nella sinistra che in altri in altri movimenti a cui verdi diventano
Non un partito ambientalista progressivamente opulento padre ma bensì voto tentano
Se a livello nazionale che a livello europeo di diventare espressione dell'ecologia politica
Quindi dell'ecologismo ecologismo con una nuova visione proprio della politica in quanto questo viene ribadito più volte
Non si tratta di esseri difensori dell'ambiente della tutela dell'ambiente
E o o diciamo relegati a a questo aspetto ma in qualche modo la visione si apre
Ha un'interdipendenza no degli esseri umani e quindi per garantire una convivenza di pace tra gli essere umani e dall'altra parte per garantire la sopravvivenza degli ecosistemi
Venendo agli sviluppi la ritroviamo una prima fase in cui questi movimenti il Movimento Verde
I si coagula attraverso diverse lotte locali trasse comitati locali e tra il mille novecentosettantasette l'ottantuno troviamo alcune già prima alcune pionieristiche esperienze e di liste no politiche o dei o di campagne in particolare la più significativa è l'iniziale è la noia Linke la nuova sinistra
Che si presenta in Alto Adige come una nuova lista India multietnica no per la convivenza e per la pace per la tutela dell'ambiente guidata da Alexander Langer che alla Xander Langer
è un insegnante giornalista è un attivista del legge che proviene già dal dal dal dal mondo cattolico del dissenso che ha vissuto a Firenze a Roma oltre che essere sia del punto di madre lingua tedesca ma anche di di madre italiana e che è un ponte tra la cultura italiana e la cultura
E la cultura tedesca
E nell'osso tempo impegnato su sul sulle tematiche della pace e della convivenza però il tema della convivenza e centrale
E soprattutto il modo di trasformare i conflitti in maniera non non violenta esperienza di noi e Linke appoggiata anche dal Partito Radicale
No proprio era può esser considerata il primo esempio di una lista che si richiama anche in parte ai movimenti che stanno nascendo proprio in Germania che sono ai intorno alle iniziative civiche i vari comitati ambientalisti
Antinuclearisti che si stanno organizzando in quello che sarà in Germania può il movimento dei Grünen anche nascerà proprio tra mille novecentosettantanove mille novecentottanta seconda fase quella delle liste verdi tra mille novecentottantatré e il il mille Novecento ottanta ottantaquattro in cui Nicastro da tre li in diverse elezioni amministrative si presentano già delle liste verdi un po'in tutta Italia
Con un consenso ancora modesto ma la svolta viene tra mille novecentottantaquattro minori settantasei quando dall'arcobaleno
Dal movimento al come da dall'arcobaleno verde che nasce già nel l'ottantuno per coordinare una rete di iniziative di movimenti di comitati
No quindi diciamo dal da da questo scusate Marco Marin arcipelago verde dall'arcipelago verde
Attraverso le liste Verdi incomincia un percorso di unificazione federativo a livello nazionale
Nel mille novecentottantaquattro e proprio in occasione del delle elezioni europee sin Comité de de minacciato da quando si comincia a discutere se creare un partito o delle liste verdi per le elezioni europee del mille novecentoquattro
In quell'occasione però non non se ne farà nulla successivamente abbiamo al momento
Di di sviluppo dal mille novecentottantaquattro a meno centonovantasei l'Assemblea delle liste verdi un percorso di fondazione che di quello che non vuole essere un partito ora essere una federazione di liste di liste locali e regionali
E che nasce poi a Finale Ligure in Liguria nel mille novecentottantasei
Nel frattempo però sono venuti alcuni avvenimenti eclatanti e mille novecentottantacinque le elezioni amministrative portano per la prima volta i Verdi anche nei consigli regionali
No e in alcune amministrazioni un po'in tutta Italia poi vi è l'effetto di Chernobyl il e quindi successivamente
I Verdi
Se promuovono assieme ad altre forze politiche anche i referendum sul nucleare ma si presentano poi convintamente all'elezioni nazionali per il rinnovo del Parlamento italiano e mi novecentottantasette fanno ingresso in Parlamento e formeranno anche un gruppo parlamentare verde alla Camera oltre che ad avere alcuni eletti anche al Senato
Il periodo d'oro e proprio dal mille novecentottantasette mille novecentottantanove ed eleganti in Italia perché vi subito dopo l'elezione
Paramenti italiano via la vittoria del referendum nucleare no punto nel nel novembre del mille novecentottantasette e e poi successivamente il il diciamo un'apertura verso sistema sovranazionale
E si incomincia a discutere anche di Europa in vista delle elezioni europee
Successivamente dagli anni novanta in poi però ritarda tutte la convergenza
Tra i Verdi Sole che ride i Verdi Arcobaleno no quindi è dalle liste verdi che si erano riuniti nella Federazione dei Verdi del Sole che ride che avevano come simbolo il Sole che ride del movimento antinucleare danese portato dal Partito Radicale in Italia
Ecco tra le dopo avrà diciamo tra l'ottantasette e l'ottantanove nasce invece è un altro movimento quello dei Verdi Arcobaleno formato essenzialmente da esponenti radicali e della delle democrazie proletaria che intendono allargare e unire diciamo tentare una convergenza con gli altri ecologisti per dar vita a una nuova forza politica in Italia del sette per cento no e su questo abbiamo poi un tra proprio nel mille novecento ottantanove
Tra la Sea nell'ottantotto ottantanove un appello chiamato anche la appello Sciascia
Firmato da Leonardo Sciascia da molti radicali è un proletario ecologisti che punta a far convergere queste queste due anime l'associazione Verdi Arcobaleno questa associazione politica
Con i Verdi Sole che ride le liste della Federazione dei Verdi
E che però fallisce questa confluenza fallisce prima delle elezioni europee quindi i Verdi arriveranno con due liste alle elezioni europee del mille novecentottantanove ecco io penso che questa sia l'occasione perduta del movimento ecologista italiano perché poi l'unificazione in realtà verrà nel mille novecentonovanta quindi
Dopo o poco più di un anno ma
L'onda l'onda verde diciamo è anche il consenso elettorale incomincerà poi a scemare soprattutto per la litigiosità
Delle liste e e e anche di molti personaggi all'interno di questo arcipelago di questo movimento ecco questo per dare alcuni elementi cronologici dopodiché e il dibattito fondamentale su l'essere o movimento partito e questo di lamiera per molti anni i Verdi italiani mentre cercheranno di elaborare comunque una proposta politica non avendo neanche una leadership perché saranno guidati da un coro di mine da un coordinamento
Diciamo molto esteso e arriveranno quindi esausti poi a delle prove successive anche nera nazionale entrano nel governo nazionale dell'Ulivo a
No dal mille novecentonovantasei novantotto e avranno un'esperienza significativa in Europa che però pochi ricordano è che adesso vuole cercare sommariamente di costruire il primo passaggio importante e quello del dopo dibattito l'ottantaquattro che vedi verdi cioè un bel movimento verde quindi l'arcipelago verde con Langer e soprattutto si scontrando posizione quella di Alexander Langer e di un dirigente della Legambiente che la nuova associazione ambientalista che nasce dall'Arci quindi da da da dal contesto dell'associazionismo di sinistra e che poi diventerà una delle principale eccezionalmente italiane
Leader Enrico Testa Chicco Testa che la Legambiente frenerà lo sviluppo del Movimento Verde perché effettivamente Nina mi sento da quattro
Avrà la meglio se la posizione di Legambiente che di altri comitati e di altre associazioni che si rifiuteranno di presentare una lista una lista per l'elezione del mille novecentottantaquattro mentre Langhe reale anche sulla base della propria esperienza e anche altri
Ambientalisti puntavano invece già a proporre sul modello tedesco ma comunque anche un dibattito per una presenza congiunta si giunge quindi ha solo sottoscrive una piattaforma comune presentata da Legambiente
E si presentano tanti candidati ecologisti in diverse liste nel PC nel PSI l'unico eletto proprio nel PSI che si richiama questa piattaforma è il sacerdote e Gianni Baget Bozzo no che diciamo viene eletto al Parlamento europeo
Altri anche invece sia di di di provenienza radicale che repubblicana che comunista non vengono eletti ecco momento però significativo dopo facendo un salto in avanti in cui si comincia a discutere ed Europa è dopo la fondazione la Federazione viste verdi e nel momento in cui si dibatte
Cioè tra Verdi Sole che ride verdi arcobaleno la possibilità di confluire in una lista comune
Viene organizzata viene organizzato un evento importante Convenzione verde Europa
Perché i Verdi vogliono unirsi a degli ecologisti di tutto il mondo sostanzialmente su un solo tema sono invitati anche diciamo rappresentanti de de de di associazioni ecologiste
Appunto europee
E internazionali
E proprio a Firenze presentano questo volto della nuova Europa che simboleggiato dalla Primavera del Botticelli no
Il riferimento è alle mezzobusto dalla flora l'immagine ufficiale di verde Oropa che vuole essere sostanzialmente un riferimento a quello che vuole che simbolicamente vuole essere l'Europa per i Verdi d'Europa cosciente di essere parte del globo
Aliena devo a da euro centrismo tentazioni autarchiche o da terza potenza che si interrogherà sulla speranza verde sulla Nostalgia di un futuro su quali strade gambe per camminare verso concrete necessario utopie in un mondo che non dimentichiamolo mai e qui riferimento al nucleare all'atomo ha generato i Lager
Io Oshima lo schiavismo e Chernobyl
Queste aree sostanzialmente il comunicato stampa Nicomede di questa convenzione per droga che si svolge a Firenze tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre del mille centottantotto e che presenta per la prima volta alla stampa italiana il rapporto dello Worldwatch Institut no in anteprima sul cambiamento climatico
Di cui ancora non si parlava praticamente fino agli anni Ottanta siam mille novecentottantotto
E da Firenze Volvo partire un messaggio per creare un'ora del dice per per fare in modo di creare non solo una forza verde sovranazionale
E ma l'obiettivo è quello di dar vita a un gruppo verde ambientalista estraneo ad altre storie famiglie politiche
Tutte figlie dello sviluppo illimitato quindi riferimento a un'ecologia che vuol portare avanti una visione di sviluppo nei limiti entro i limiti no quelli evocate anche dal rapporto Mido possono del mille novecentosettantadue
Ne e quindi che estraneo sia le famiglie marxiste che a quelle liberali cioè tutte figlie dello sviluppo illimitato
Ci presentiamo al europea individuando nella c'è uno strumento per il rilancio della prospettiva federalista e cui fa riferimento il termine federale de nel continente impegnandoci in primo luogo per la nascita di un Parlamento europeo con sovranità reale
A fronte di emergenze e problemi reali quindi il riferimento generico è a una nove Europa federalista no ma il dibattito poi si aprirà tra chi vuole riformare l'Europa e chi invece punta un'OPA completamente diversa
è interessante che all'assemblea federale di Maiori del mi novecentottantotto delle dei Verdi Sole che ride emerge il tema federalista
Partendo dalla convenzione per d'Europa si vuole dare concretezza a la creazione di un avvio regione mediterranea quindi di un'Europa che si apre verso l'esterno approfondendo tutte le diverse tematiche internazionali l'obiettivo è quello di aprirsi anche a destra
E siamo prima del muro di Berlino l'obiettivo di fare un'altra convenzione verde Europa a Budapest che poi non si farà perché nel frattempo poi sarà messo mi jazz sarà in corso diciamo
La caduta dei comunismi dei paesi dell'Est
Non riesce l'unificazione per elezione dell'ottantanove
E si presentano quindi due liste salto rapidamente in tutti e due i programmi però vi è un riferimento alla Federazione europea con la differenza che i Verdi Arcobaleno e aderiscono anche sottoscrivono il referendum per consultivo
Per dare potere costituente al Parlamento europeo mentre amici Verdi Sole che ride righe si richiamano una visione federalista europea però basato sullo di regioni e anche su un federalismo interno su base territoriale
Quindi l'Europa che deve Inter trasferire cioè scusate il tre per cento in più dei poteri da venire dal livello nazionale sia verso un'Europa sovranazionale sia verso sostanzialmente un maggiore autonomia per le regioni e per gli enti locali
è un processo che come poi vira langue anche successivamente un processo che deve avvenire di condivisione della sovranità due livelli dalla parte creando un'Europa federale capace quindi di affrontare le sfide globali anche quella pace quelle che poi emergeranno Parlamento europeo
E poi però anche quella che dà valore alle comunità locale democrazia che viene dal basso
Ecco chiaramente visto che tempo è ancora poco ma forse o no comunque
Ecco sì
Ecco volevo dire questo il declino a livello nazionale iniziale subito dopo perché i Verdi perdono il referente del secondo referendum su cui puntavano molto dal punto vista anche simbolico quello sulla caccia e pesticidi dimmi novecentonovanta
Nel senso che viene raccolto un forte consenso ma non viene raggiunto il quorum e iniziano a dire anni arsi dopo anche le elezioni europee
Sul l'unificazione
Ecco a cosa ha portato però intanto l'elezione dall'ottantanove be'acqua portata la lezione di cinque eurodeputati
La i Verdi Sole che ride col tre virgola otto per cento reggono Gianfranco Amendola che è stato magistrati al pretore e poi magistrato ed è il primo autore di manuali di diritto per l'ambiente in Italia no
Enrico Falqui che è un paesaggista Consonni restare paesaggista e Alexander Langer che è un po'stanziamenti considerato il punto di riferimento anche a livello europeo diciamo de de de dei Verdi dei dei Verdi italiani
E i Verdi Arcobaleno è reggono invece Adelaide Aglietta che radicale è stata la prima donna segretario di un partito in Italia come radicale e e e poi eleggono anche Virginio Bettini che è un ecologista storico che veniva dal dal PSIUP e poi anche al partito radicale ma comunque un punto di riferimento uno dell'ambiente dell'ambientalismo scientifico e quindi cinque personalità
In qualche modo significative di un mondo ecologista del mondo ecologista italiano ad essi si aggiungono però due indipendenti Taradash di cui si è già parlato prima dalla lista antiproibizionista
Eletto con la lista del del di Democrazia proletaria il sacerdote missionario sahariano Eugenio Melandri che diciamo è un è un punto di riferimento soprattutto per la cooperazione allo sviluppo e esoterica legami anche internazionali
Quindi questi questa delegazione entra nel primo gruppo Verde al Parlamento europeo che si costituisce grazie all'ingresso dei Verdi italiani dei verdi francesi il gruppo Verdi al Parlamento europeo diverso da tutti gli altri perché prima di tutto a una copresidente saggistica da un uomo una donna e il primo copresidente sarà Alexander Langer
E assieme a Maria Santos del Portogallo seconde a metà mandato secondo i copresidenti saranno Adelaide Aglietta quindi un altro italiano e poll annua appunto poi successivamente
Ecco quello che è importante dire che il gruppo Verdi un po'diverso da tutti gli altri però rispetto a un gruppo alternativo che è un sottogruppo alternativo del grave nel che era già presente con alcuni ecologisti soprattutto tedeschi e belgi
Nel gruppo Arcobaleno dal mille novecentottantaquattro almeno centottantanove e meno alternativo e più intenzionato ad avere un atteggiamento pragmatico a tessere alleanze con altri gruppi per portare avanti una prospettiva federale
I Grünen che erano stati fortemente anti europeisti
No e lo sono ancora che a metà degli anni novanta in realtà perdono peso all'interno del gruppo Verdi al Parlamento europeo
Addirittura nel primo bollettino dei Verdi vi è la posizione contrapposta tra i portavoce dell'alla alla portavoce all'epoca nel gruppo Verdi al Parlamento europeo Claudia Roth
Che e contro l'Europa capitalista la Super Power Europe contro quello che era stato progetto Spinelli e quello che si tenta di fare
Poi col progetto Herman successivamente quindi con la posizione contraria all'attuale Comunità economica europea
Molto dura e dall'altra parte invece Alex andarla angherie come Prosecco come copresidente dice che i verdi devono assolutamente essere un movimento sovranazionale lottare per un federalismo paneuropeo quindi per una federazione europea a tutti di a tutti gli effetti quindi subito emerge questa dicotomia ma i Verdi italiani francesi sostanzialmente neri nell'arco di qualche anno anche perché Lang fa parte della commissione istituzioni
All'anche una Adelaide Aglietta cioè dalla Commissione affari esteri Adelaide Aglietta la commissione istituzioni e vi sono tutto un insieme di di iniziative messe in campo anche con altri gruppi ecco che riesce a prevalere una posizione sempre più ero federalista quindi verde cambiano posizione nell'arco di sei sette anni
E partendo da una posizione molto critica successivamente pur votando contro l'aria e la riforma cioè contro il progetto il Trattato di Maastricht quello di Amsterdam però presenteranno delle proposte
In senso e di rafforzamento del Parlamento europeo e ma anche delle istituzioni
E del coinvolgimento dei cittadini fino ad arrivare una posizione o federalista che sarà poi anche quella dei Verdi tedeschi guidati poi dagli Oscar Fischer no
A livello a livello nazionale e poi anche nel governo tedesco dal mille novecentonovantotto al due mila e cinque non è un caso che poi soprattutto con il discorso di Fischer del due mila a quel a tutti i livelli ormai la maggior parte dei Verdi europei sarà posizionato sono posizione favorevole alla Federazione europea
E ecco per quanto riguarda il secondo periodo dal novantaquattro al al novantanove
Troviamo che vengono riletti sia Adelaide Aglietta che Alexander Langer questa volta i Verdi sono unificati nella Federazione liste quella che era la Federazione dei Verdi
D'altra parte i Verdi Arcobaleno Chelsea alla mitigazione nel nella Federazione dei Verdi quindi viene mantenuto il simbolo della Federazione dei Verdi quindi Igli arcobaleno confluiscono e il alla fine
Langer presenta un rapporto che di pace
Un duplice rapporto sulla sua attività come parlamentare e dà vita attraverso un fondo Nordeste che la situazione dov'era stato eletto al da data vita a diverse iniziative internazionale la campagna nord-sud per con diciamo per estinguere il debito ecologico no c'è il debito dei Paesi in via di sviluppo dà vita al Forum di Verona
Interetnico per diciamo pacificare le popolazioni dell'ex Jugoslavia no soprattutto è molto impegnato nel conflitto cioè per prevenire prima e poi per cercare di sopire il conflitto diciamo in Bosnia e la cantonali trazione dalla Bosnia e sicuramente quindi vi è una una proiezione significativa e Langer Aglietta vengono vengono rieletti anche perché assieme abbia soprattutto a Virginio Bettini sono quelli che hanno un record di presenza al Parlamento europeo tra i parlamentari italiani raccordo che poi manterranno anche altri depura eurodeputata successivamente
Dal novantaquattro novantanove però viene eletto anche assieme ad Aglietta e a Langer Carlo Ripa di Meana che uscito dal partito socialista
Già commissario per l'ambiente la sicurezza ma nucleare e diventato prima portavoce dei Verdi italiani
E poi e diventa anche parlamentare europeo via però una rottura interna agli italiani al nelle al gruppo Verdi perché il dilemma adesso nel secondo mandato non tra novantaquattro novantanove sono diciamo la riforma del di Maastricht no la preparazione per la Conferenza intergovernativa ma anche l'adesione all'Euro
No e su questo si dividono i Verdi
Nel frattempo danno nel nel nuovo nel secondo gruppo Verde al Parlamento europeo sono entrati gli svedesi gli irlandesi e gli inglesi che di fatto sono euroscettici anzi i Verdi svedesi hanno d'un otterranno ottengono in quegli anni diversi voti perché sono il partito del dell'uscita della Svezia dopo novantacinque dalla dall'unione europea dovrà penetrata no
E quindi si ha di nuovo una tensione interna
Al parlamento alla al Parlamento europeo ecco detto questo Ripa di Meana si di fatto voterà contro l'Euro e uscirà dal dal gruppo Verdi nella seduta del due maggio del mille centonovantotto dicendo che l'euro di fatto rappresentante rione
Fu del capitalismo
In qualche modo droga archi e dell'oligarchia capitalista a livello europeo e prenderà una posizione fortemente antagonista entrando poi nel gruppo diciamo della sinistra verde nordica sinistra unità verdi
Progressivamente poi questa esperienza dei Verdi però rimarrà federalista perché nel mille novecentonovantanove viene letta la prima donna eletta al disco al Parlamento europeo italiana al di fuori dell'Italia Monica Frassoni
Nel momento della ristoro per già collaboratrice della dagli e perché ne venderà sia copresidente del gruppo senese assieme a Daniel Cohn Bendit sia pure la presidente del Partito verde europeo
E quindi la posizione cioè il ruolo del giudice italiano è stato significativo per far attuare questa svolta euro federalista al gruppo verdi al Parlamento europeo
Grazie grazie mille abbiamo chiuso con questa relazione che pure ci ha portato e quattro appunto un bel diciamo percorso di difficoltà di complessità organizzativa e che però sembrano trovare in Europa per alcuni aspetti in modo forse speculare a quello che ci raccontava prima
Pensiamo con fischi in alcuni casi in alcuni momenti almeno un paio di realizzazioni più felice molto importante particolarmente significative
Anche quella qui riflessioni sul tema della sovranità Squee oggi anche già avevamo fatto alcune riflessioni allora io questo punto pazzo la parola alla nostra di scarsa ante che io Anna sonde eccetera in massa della Sapienza Università di Roma qui appunto
A te le diamo il compito di tirare le fila grazie lei Anna
Grazie né innanzitutto vorrei ringraziare agli organizzatori a farmi affittato a questo ruolo ti di scarsa anzi per l'ultima se sia una un ruolo certamente non facile distacca in qualche modo devono
Illustrare trarre qualche conclusione ovviamente muoversi in questo Panorama eterogeneo dei partiti politici italiani del Toro rapporto con l'Europa ma una certa fax
Dunque sicuramente io vorrei magari e condividere con voi alcun riflessioni e dopo
Lasciare spazio alla discussione perché sicuramente ci saranno
Domandare
Vorrei lasciare appunto il e tempo né anche ai relatori Pasteur risponde
Dunque parlando
Tientela europeizzazione della politica italiana in questo decennio mille novecentottantanove mille novecentonovanta novantotto novantanove
Sicuramente quello che abbiamo visto che è stato più volte sottolineato sia tra Sandro Guerrieri dalla Antonio Pastori che è un periodo sicuramente positiva re per quanto riguarda il processo d'integrazione europea
Per come sappiamo
Integrazione europea ha avuto quei momenti di alti di bassi e è sicuramente questa o periodo che iniziano a seconda metà degli anni ottanta con l'Atto unico europeo
è dura
Sicuramente io direi fino allora due mila cinque la infatti la bocciatura del referendum sulla Costituzione europea
Da parte dei francesi dai Paesi Bassi è un momento critico che apra una nuova fase per quanto riguarda i processi dell'integrazione europea storia dell'integrazione europea
Ovviamente ci sono dei momenti di difficili per quanto riguarda comunque il decennio ottantanove e novantanove
Avere trattativa durante il Trattato di Maastricht trattato di Amsterdam quindi ci sono in momenti in cui e certe difficoltà per quanto riguarda il progetto federalista e l'integrazione europea e vengono fuori
Però come è stato infatti evidenziato più volte nell'ottantanove è il momento in cui
La visione dell'Europa unita
Ottiene pieno appoggio sia dei partiti politici italiani nel carattere dell'opinione pubblica dall'altra parte
Un momento quando
La politica italiana comincia ad avere certi problemi attraversare il periodo utili trasformazione almeno all'inizio degli anni novanta novantadue novantaquattro al passaggio dalla prima alla seconda Repubblica prima con la crisi di Tangentopoli la crisi economica dopo anche
Difficoltà Mele rientrare nei parametri di climax
Comunque come ha osservato Antonio persona questa mattina l'Europa costituisce una specie di ancora per la politica italiano sicuramente
E per quanto riguarda invece questo panorama molto e Caroli cioè almeno veri partiti politici italiani ovviamente non è facile seguire tutta la valutazione
Soprattutto per quanto riguarda certi partiti che hanno cambiato completamente sulla sua posizione per quanto riguarda
E l'Europa con Randy come abbiamo visto la lega nord che passa dalla delle posizioni filo europeista
E scrive a
Euroscettiche cioè anche se io prima difende definirei antieuropeiste precaria se ricordo bene il termine euroscetticismo entra in vigore solo nel novantacinque adesso dobbiamo infatti partiti euroscettici ma
Ancora negli anni novanta si usava più Mina antieuropeisti quindi nella lega Nord tra dall'altra parte Iberia di
Tra il partito
Critico nei confronti del federalismo tra dell'Europa unita cambiano diventando
Chi lo federalisti
E anche se anche qua vediamo il modello federalista sia nel caso della prima lettera dei Verdi federalismo tutto tutto loro cioè o federalismo a conversare solo l'Europa delle Regioni nel caso della Leica
Era anche quello del Progetto ottanta euro per Roma afflusso un po'al di fuori da issati nazionale
Ne infatti
Sicuramente il Trattato di Maastricht al primo banco di prova per
Per vedere le posizioni dei diversi partitino italiani
E e qua abbiamo visto da una parte apertura per esempio dal partito esseri
Ed era sempre Tei postcomunisti quindi e cioè in questo momento un po'difficile Charcot ma
Europeismo
Modello più Europa effettuare io sarei curiosa magari di chiedere perché mi è venuta in mente mentre ascoltavo la relazione filmica Lentini intonato qual era la posizione della rifondazione comunista nei confronti del Trattato di Maastricht perché sappiamo che comunisti francesi non l'hanno appoggiata
Lei
Me i DS si
E in qualche modo con la contratto PGT più a Oropa tre comunque
Appoggia il Trattato di Maastricht che in braccio alla rifondazione comunista quale i quarti suo
La sua posizione
Anche il
Anche che i repubblicani radicali e quindi e qua i radicali se ricordo bene anche loro cerco ma il mare male minore quindi in qualche modo apporto maltratta tutti etilismo sta
E in pace per quanto riguarda Movimento Sociale italiani attacca Andrea tu hai parlato infatti terrà il concerto di Eurobest cade programmati Almirante io se poi aggiungerei anche Pirelli ispiratori ma per ridere programma di Almirante
Adriano Romualdi per forza in qualche modo in questo suo programmarsi ispirato testi identikit Romualdi essere pulite Bena anche
Almirante riuscita a creare un gruppo per la destra al Parlamento europeo fare mille novecentottantaquattro amianto per centottantasette mila a ora io lo gruppo della destra europea insieme a Marco nazionale intrecci agli spagnoli
Ettaro ormai infatti è un'altra cosa che mi è venuta in mente ascoltando la tua relazione
Questo lusso forse strumentale del concerto per l'Europa dall'apatia
Sì titanico io l'aumento più nel caso Thief Fini Martini quando cerca una legittimazione dopo il novantaquattro però nel caso degli anni ottanta
Secondo me nel gruppo anti di euro destra c'era più questo concetto della terza strada tra euro comunisti da una parte contro l'Europa dei litorali non so approfondite molte chiede appena
Natalizie dunque quindi secondo me la
Anche se
Questo periodo
Che abbiamo appena è studiato negli anni ottantanove novantanove
Sono ogni anni particolarmente forse impegnativi ma vista anche questa evoluzioni
Dei diversi partiti nei confronti e dedite ad euro a
All'ultima riflessione che mi viene in mente
Quando parlavamo di di cui lei parla Totti lega nord che infatti è stata definita da Marco Tarchi il Partito nazional populista
E infatti secondo me adesso lo vediamo bene che c'è questa divisi o metterà i partiti nazional populisti da una parte e quindi è la lega nord fra nazionale
E dall'altra parte quegli arresti Conservatorio sopra misti la Lina gettito attorno alla ogni sono due visioni dell'Europa sempre delle destre ma molto diverse tra di loro
Io mi fermo qui mentre lascia
All'età di procurarsi di raccordo di di accogliere un un giro di domande se segnali che insomma dalla dalla dalla sala da da parte Costa e poi diamo spazio ai relatori anche naturalmente si vogliano tornare qui quelli dell'avanzo manchi prima del break
E per rispondere anche alle sollecitazioni di Dio Anna o anche aggiungere qualcosa domande tra voi e quant'altro insomma quindi se qualcuno vuole intanto fare un attimo ecco eccoli qua
Tra l'altro
A a
Allora sintesi anch'io vorrei fare una domanda metri donato prima citate ovviamente sapendo che la ricerca in fieri per cui non è detto che le carte siano già stati visionati e quelli che risponderebbero a mia domanda
Dunque nel novantaquattro e il PS
Appunto sostiene alza i progressisti dove traccia anche preso socialista di Ottaviano Del Turco
E che si presenta anche alle elezioni europee
Poi si presentano anche i socialdemocratici anche se poi non so se aderiscono che sei bambini pare di no e poi c'è la diaspora che è andata in Forza Italia eccolo sapere se da queste carte e sappiamo che che se io faceva qualche pressione perché ovviamente il campo si semplificasse no però lo sapesse in questa logica delle reciproche influenze fra contesto nazionali europeo emerge qualcosa di interessante il nuovo nel dibattito interno al PDS sulla prospettiva di una di una possibile fusione con i socialisti in un comparto socialista che ormai aveva perso una parte notevole noto e la sua componente craxiana chi erano altrove grazie
La
è questo io una domanda Landriano curiosità settore già gestito particolarmente sulla continuità fino all'oggi diciamo ritorno una lunghissima diciamo
Agli anni cinquanta
Mi chiedevo da osservatori quindi non non ho studiato il centrodestra italiano Brommy Sam
E dal novantaquattro è emerso tra l'altro anche in questi due giorni sviluppi particolare appaiono Forza Italia naturalmente un'idea di comunità atlantica come dire
Che in parte riprendeva in parte solo diciamo un certo modello anche elaborato per la dalla DC ma solo in parte quel modello vilipesa viene sviluppato cioè di un modello di Occidente di comunità atlantica
Ecco mi si era cacche pezzi Alleanza nazionale abbiano da un certo punto in poi di preso quel modello che però agli antipodi rispetto a quello che è diciamo da da questo modello di destra radicale sostanzialmente che che emerso quinti chiedevo
Ora è una mia percezione ricordo anche diciamo come dire
Sbagliato oppure insomma era era era giusto invece una domanda a cui si fanno ma proprio senso ce lo chiedevamo durante il tuo intervento abbiamo visto nel primo governo Berlusconi
Il ministro e lo lo leggo perché do lo conosco peraltro all'epoca per il coordinamento delle politiche europee a era un leghista
Tale Domenico Comino mi perdonerete ma non so chi sia già confesso il che però e la domanda è questa nel senso
E interessante che diciamo Ministro degli cosiddetti affari lo vedi quello che sarebbe diventato dopo invisa farebbe del primo governo Berlusconi che ciò abbiamo capito da varie relazioni ai ha problemi di diciamo legittimazione in ambito europeo fosse affidato leghista e non di primo piano di sentire di dire poi non conosco la sua carica abbiamo tanto da ma insomma quindi era questa cosa vero non lo sapevo ma stabilire chi è primo ministro diciamo del Governo
Cesare
Paolo
Sì io scusami sulla domanda che fatta da Andrea una cabina di acceso una lampadina che io ti dico che era articolare anche la
La certo a a seconda organizzatore che sarà dovrebbe guidare come cita cita
No Scherzi a parte una cosa interessante che non ho fatto in tempo dico diciamo così nella relazione di ieri appunto che nel mille novecentonovantaquattro la posizione di Forza Italia
Sulla politica estera la prima cosa che si dice nella programma di lettura l'avevo così si dice
La fine dalla guerra fredda citerà ci libera dal blocco occidentale ci libera da oggi tre blocchi il che ci consente di fare una politica estera finalmente Houghton
Potessimo lascia proprio rispetto all'idea che quel tipo di partito con quel tipo di elettorato eredità in qualche maniera quasi naturalmente una questione politica estera non è così scontato
Qualsiasi banale
Va be'insomma era solo per
Solo per rendere più difficile la vita dall'ad Andrea
Il la avremo una domanda per il professor mammone i
Nella definizione di leader Europa nazione tra anni ottanta e novanta in che misura l'Africa il discorso sull'Africa e ancora per il movimento sociale italiano
Ma più in generale per il neo fascismo italiano un elemento funzionale alla creazione di una nessun Scud europea perché mi è sembrato almeno dalle slide intravedere una linea evolutiva che dall'Africa impero per l'Europa di Mosley che faceva eco una peculiare declinazione dell'EUR africani smog coloniale
Essi si arrivi sostanzialmente alla creazione di un euro Africa che tra quei cinque dieci punti cito alla sua memoria dovrà sostituire le fragili speculazioni terzomondista e e quindi a un Mediterraneo in questo contesto che d'esser concepito quale lago euro africano diventa uno spazio in cui ritirarsi dall'Africa
Uno spazio in cui difendere la scelta europea cioè in altre parole nel chiedere in che modo l'Africa risultasse ancora essere un fattore di nation sud
Mi chiedevo se ci fosse stato nell'MSI un dibattito ad esempio sulla riforma delle convenzioni di Lomé tra ottantanove novanta
O se in che modo il tema dei diritti umani vincolante poi lo me
Venisse affrontato fosse l'Africa tornasse essenzialmente i di nuovo sulla quale elemento della costruzione europea per via della sua presupposta complementarietà economica
Ossia per il fatto di fornire all'Europa di materie prime utili alla sicurezza energetica e al corretto mantenimento la società industriale fondamentali
Grazie
Accanto
Grazie no colgo anch'io l'occasione di fare una osservazione tra l'altro un aspetto che non ho potuto menzionare nel mio intervento perché son dovuta andare un po'di fretta
Riguardo alla politica estera di Forza Italia non so forse se ne è parlato ieri
Ma uno degli elementi che suscita particolare apprensione all'inizio nel novantaquattro
E la scelta del ministro degli Esteri perché Antonio Martino era un è stato un membro del gruppo di Brugherio gruppo di Brusca era un finte anche che si ispirava alla politica di Margaret Thatcher quindi era una politica che voleva diciamo ridimensionare l'intervento europeo le politiche europee
E questo crea una sorta di grande apprensione infatti l'intervento di Scalfaro che prima ho citato e da vedere non solo in funzione
Di contenere Alleanza nazionale ma anche delle indirizzi che possono essere portati avanti da una figura come Antonio Martino
La seconda considerazione riguarda sul rapporto piuttosto complesso
Tra alleanza nazionale o nazionale perché nell'ottantaquattro formano il gruppo insieme al Parlamento europeo ma poi si dividono
E le strade assumono percorsi veramente assumono una differenziazione quasi un totale che si manifesta in maniera del tutto evidente proprio la luce dell'esperienza della Convenzione europea perché Fini
Gianfranco Fini come ho cercato di dire diventa uno dei protagonisti dell'elaborazione del Progetto di Costituzione europea e quindi sarebbe a favore ovviamente della sua ratifica mentre le penne al Parlamento europeo nel gennaio due mila cinque farà un discorso in cui lancerà una maledizione su tutti i costituenti che avevano redatto il progetto di Costituzione europea e a questo punto per estensione la maledizione avrebbe riguardato anche Gianfranco Fini
Forte approfitto io invece della del del microfono per una domanda soprattutto rivolta a sia Giorgio Grimaldi ma anche a Santo guida in realtà tutti coloro che magari vogliono aggiungere un elemento su su questo però l'atto di citazione partiva dalle vostre considerazioni su le assenze dei repubblicani o dei dei radicali al Parlamento europeo al Nicola diciamo la un record di presenze un po'un po'esigui invece il record positivo di presenze di di Verdi quindi la domanda è
Relativa c'è ma quanto queste forze siero pizzino anche nel senso come dire di dare una una preminenza loro presenza in Europa quanto questa loro presenza rimanga legata alla carriera politica nazionale a momenti di passaggio per rilancio di carriere personali
Ho diventino veramente parte della classe dirigente europea che su alcuni punti su alcuni punti qualificanti o alcuni alcuni dossier sia appunto europei Lizza e si in qualche maniera si renda autonoma dalle preoccupazioni nazionali
Anche se certo le vostre pro le vostre relazioni hanno tutte messo in luce appunto un'osmosi importante anche tra fatture travagli no di queste forze politico sul piano nazionale poi
Il tentativo di collocarsi d'Europa di muoversi in Europa
Allora dopo la parola a questo punto nell'ordine che preferite se volete are quello delle delle relazioni se volete risalire qui
Va bene rispondo io ho subito
Ok
Allora sì
Quanto riguarda i repubblicani mi sembra più negli anni Novanta pure realtà chiama cioè una cosa diversa quello tale poche presenze degli anni due mila ma mi sembra effettivamente un fenomeno un fenomeno di quotano cioè del di ciò che resta di una classe politica che in realtà era soprattutto impegnata sul versante italiano poi Visentini credo che muoia nella nel novantacinque somma
La Malfa poi torna
Deputato italiano dopo negli anni due mila se non erro anche ministro
A brevi esperienze ecco
Per quanto riguarda i radicali il discorso un po'diverso perché invece Pannella si investe nel Pannella dalla novantaquattro in poi non è più
Dal novantasei scusami non è più deputato italiano non solo lui lascia nella nel novantasei lascia il proprio seggio a Olivier Dupuis che era invece il segretario del Consiglio federale del partito radicale transnazionale molto impegnato invece su temi europei e dell'Alpe Dupuis appunto nella seconda decise l'altura sono invece molto presenti molto impegnativi alla nel Parlamento europeo
Il loro invece secondo me fanno parte di un trend e di europeizzazione della classe politica italiana come fenomeno nel quale tu facevi riferimento ecco ci sono differenze sicuramente questi due radicali che infatti sono molto meno conosciuti in Italia mentre lo sono tanto nel mondo radicale
Dell'Alterio qui invece rappresentano appunto il lato europeo di di questa classe politica che si è in parte europei Satta
Grazie grazie per domande mi alzo significa che dunque parto dalla dalla seconda domanda semplicemente detto
Poco di più da dire e qualche traccia in archivio o c'è meno no non l'ho potuta trovare nel senso che curiosamente o forse no il PSI si spende molto per Giorgio Benvenuto per il tentativo di benvenuto
Addirittura il presidente del del PSI eviti Kler's scrivo una lettera personale benvenuto per cui quando qui Progetto viene sua conclusione rimane una certa insoddisfazione e ci sono pressioni nei confronti della dirigenza del PSI per una scelta di campo netta
Contro ogni opzione diciamo terza forzista polli laico liberali ecologisti per quindi qualcosina in questo senso i sembrerebbe trovare l'altro versante della della questione ovviamente è il tentativo del PDS costante di accreditarsi come la forza di sinistra il rappresentante
Del socialismo europeo in Italia questo passa attraverso tutte le occasioni pubbliche
Diciamo incontri vertici del socialismo europeo nei quali il PDS ha una posizione risolto veramente più preminente rispetto al PSI post crisi questo è costantemente rimarcato dalla stampa di partito con articoli abbastanza maliziosi su la frustrazione di Del Turco
Vertice le estati generale del socialismo francese parla solo Occhetto Del Turco si infuria insomma ci parecchio di tubi di di questo e meno da dire su Rifondazione nel senso che non me ne sono occupato la mia impressione è che naturalmente ci sia un atteggiamento più prudente più o a attento ai limiti
Di un Progetto ha ovviamente caratteri liberali che non non collimano con veri violentemente il partito
Guardando anche l'evoluzione di Rifondazione Comunista e gli anni successivi mi sembra che questo però nun porti mai alla soluzione imposizioni schiettamente
Non volevo
Semplificare c'è sempre l'idea dell'altra Europa l'Europa dei popoli c'è un'idea di
Una costruzione alternativa possibile Pogliani della segreteria Bertinotti si insiste molto su su questo elemento
No molto brevemente riguardo alla all'impegno europeo degli europarlamentari impegno effettivo
Ma ciò che avviene nella cosiddetta Seconda Repubblica è un po'ciò che avveniva anche nella prima se ci sono varie tipologie di parlamentari europei abbiamo i grandi leader che spesso si presentano ma poi vengono raramente al Parlamento europeo anche se ad esempio Spinelli nel suo diario elogio a più riprese Rico Berlinguer lo definisce uno dei pochi leader di partito che invece è presente in alcuni momenti essenziali
Abbiamo persone che per le quali il Parlamento europeo la conclusione di una carriera abbiamo giovani che invece si fanno le ossa al Parlamento europeo
E poi avranno una loro carriera politica in caso ad esempio quello di Rosi Bindi che nell'ottanta e comincia la sua carriera politica come parlamentare europea quadrato i ruoli molto importante nella politica nazionale
Abbiamo figure che si diventa noi invece si specializzano nella
Lavoro al Parlamento europeo e avranno poi otterranno degli incarichi molto importanti nell'ambito del centrodestra il caso di italiani ad esempio no che poi diventerà anni dopo anche presidente del Parlamento europeo
O anche si può dire anch'tempi ovviamente successivi lo stesso caso di Sassoli
Ecco quindi sono tipologie molto varie nell'ambito di un ricambio
O o dei parlamentari che molto consistente tra una legislatura e l'altra
E tenendo i tenendo anche conto che fino alle due mila quattro è prevista anche la possibilità del doppio mandato cioè possibile essere parlamentari in Italia parlamentari in Europa all'inizio il doppio mandato una e molto molto ampio cioè c'è una categoria che nelle prime elezioni è pari alla un terzo di parlamentari italiani che sono anche parlamentari nazionali poi questa percentuale scende
Ma comunque rimane sempre
In un quinto della del degli europarlamentari quindi ecco ci sono varie tipologie ma certamente ci sono personalità che lavorano seriamente anche magari quando la loro presenza dura solo una legislatura fanno un lavoro consistente che viene che si può constatare soprattutto da quello il metro principale per valutare l'effettivo ruolo svolto al Parlamento europeo che l'incarico di relatore ecco se andiamo a vedere chi ha svolto l'incarico di relatore allora ci rendiamo conto di chi effettivamente non solo ha lavorato Martino anche ad acquisire un consenso all'interno della propria commissione faccio un esempio
Un intellettuale molto importante l'intellettuale molto noto eletto nel mille novecentottantanove nella PC poi PDS Biagio De Giovanni
Dato Degiovanni che poi nella novantatré e presenta un'importante relazione
Che ha come tema la riforma del Consiglio dei ministri in quello che era diventato ormai l'Unione quindi ecco un tema anche piuttosto tecnico che viene affrontato con molta serietà da un intellettuale che si impegna molto nel proprio nell'esercizio del proprio mandato
Siamo
Allora però corrispondere alle varie domande sollecitazione
Parto da te per quello che hai detto Adriano Romualdi che era il figlio di Pino Romualdi grande figura diciamo figura storica del partito che more giovane
Veniva intellettualmente molto preparato era l'unico che probabilmente è volata considerava il suo vero discepolo
Ed è vero che secondo me lui contribuisce a questa visione
Più che paneuropea sicuramente palliazione alle del delle o fascismo c'è un nazionalismo italiano di destra che doveva guardare anche ad altri esempi in particolare la Germania perché lui parlava tedesco perfettamente
Quindi il suo contributo è sicuramente all'interno del di questo di questa dialettica che c'è nel partito
La questione di Europa delle patrie è vero che Fini ed altri la utilizzano Fini soprattutto inizialmente però io tutti quei titoli la del di giornale la maggior parte ho trovati anche negli anni ottanta quindici al loro anche negli anni Ottanta continuano a parlare di Europa delle patrie mai di Europa delle nazioni Europa nazione ma un'Europa delle patrie
Che potrebbe essere contraddittorio però lascio a loro la scelta semantica
I la questione che tu
Citava c'è una questione di atlantica di posizionamento anche internazionale e similitudini con oggi dopo spiegare meglio alcuni passaggi cioè non sono sicuramente uguale a quelli degli anni Cinquanta né a quelli degli anni ottanta
Io quello che io noto nella londinese diciamo è una grande capacità di adattamento
Molto più che altre famiglie forse politica
Riescono a muoversi da una parte all'altra non dico facilmente però la un conto è l'ideologia e un'altra è la Realpolitik
Per cui sicuramente loro appoggiano l'atlantismo c'è accettano il male americano che inizialmente era gli americani erano i nemici perché erano quelli che avevano sconfitto il fascismo cioè punto per cui non bisogna stare con loro
Alla Cetra soprattutto in funzione anticomunista perché si rendono conto che il maggior pericolo appunto un altro è diventato un altro
E quindi accettano l'atlantismo
Fini continua su quella linea anche perché
Si deve legittimare a livello internazionale
La figura di Fini a mio avviso è estremamente interessante andrebbe studiata col nel tempo perché negli anni di Alleanza Nazionale erano tutti sulla stessa barca cioè tutti con una o più o meno quasi tutti i confini
Oggi
Parlando con vari militanti anche di alto livello tutti odiano fine
Come il traditore di un'esperienza l'unica che era quella del movimento sociale italiano che poi era svenduto Silvio Berlusconi entrando in quella
Che nel Popolo della Libertà
E tutti che invece oggi in Fratelli d'Italia vogliono ritornare erosi legittimare l'esperienza del Movimento Sociale Italiano venire indagando una parentesi che però è stato importante per la legittimazione e l'americanismo e tuttora esistente io sono convinto di questo ma sono estremamente pragmatici cioè il rapporto con gli Stati Uniti migliora ogni volta che c'è un leader di destra negli Stati Uniti un leader che loro considerano in qualche maniera amico altrimenti si guarda anche una figura diversa come Putin che fino all'altro giorno è stato punto di riferimento da un punto di vista diciamo simbolico perché difensore del nazionalismo difensore dei lavori tradizionale come Putin
Oggi invece Putin nemico bisogna avere comunque l'appoggio all'Ucraina e basta quindi il rapporto con gli Stati Uniti occidentale sono sicuramente una forza che si pone in quel contesto occidentale ma pur sempre nazionalista c'erano lì e non escono al di fuori di questo canto il nazionalismo infatti quello che scrivevano alcuni di loro durante la presidenza Obama era abbastanza cioè critica per tutta una serie di di di motivi
Questo approccio diciamo della Realpolitik mi lego alla questione dell'Africa
Il neofascismo italiano rappresentato in particolare dal dal momento socialità erano poi Alleanza nazionale oggi a mio avviso almeno da Fratelli d'Italia
A non è non è monolitico c'è all'interno del partito le posizioni di Rauti
Poi di Alemanno ad esempio anche sull'Africa sul terzomondismo sull'Europa terza via contro il modello americano sono molto forti
Quindi alcuni di questi effettivamente non vogliono lo sfruttamento dell'Africa visto come un'importazione di un modello coloniale americano eccetera eccetera
Però
Ci sono anche delle questioni nostalgica che a volte in quest'aria sono molto forti
Sì allora fondamentalmente odiano le colonie dagli altri perché le colonne sono state tolte all'Italia cioè fondamentalmente il fascismo via l Italia zero colonia per cui durante la decolonizzazione algerina e inizialmente c'erano alcuni che appoggiavano appoggiavano gli algerini
Perché dicevano nel partito nelle messe perché dicevano
Beh noi che eravamo gli unici a portare avanti una colonizzazione diverso sa che era quella che era vicina agli interessi della gente del luogo noi siano stati fatti fuori adesso anche loro devono perdere le colonie perché è giusto poi invece alcuni dopo un po'il partito si rendono conto che quelle sembra un po'troppo marxisti
E dicono be'difendiamo i valori della cultura europea con il rischio che se no arrivano musulmane il Europa eccetera eccetera eccetera
Quindi la questione realtà a mio avviso non è stata mai completamente pienamente dibattuta c'erano posizioni interne
Che variavano ricordiamo dove per un periodo Rauti
Diventa il leader del partito per cui per quell'annetto lei più o meno le posizioni sono abbastanza da terza via se vogliamo utilizzare questo termine
Poi la questione di dei rapporti AN
Lapenna è vero che quando fine c'è il primo punto è che Fini porta avanti una politica di legittimazione dal viaggio in Israele impone se andiamo a vedere mi viene a mente il mille novecentonovantotto
Il settimanale settimanale pensò che fosse
Charta minuta che era guidata da da Adolfo Urso
Tutto vicino legata al partito parlano solo di Aznar
Perché diventa il leader conservatore non lo so si sentivano volevano essere conservatori contro la leadership per cui uno per intero dedicato ad azionare il modello Aznar Fini che parla di azionare quindi ovviamente
Il legame con diciamo a chi le tende in quel momento non viene visto bene ma ma a livello di legami che esistono cioè a livello di militanti quelli continuano cioè non spariscono quasi mai
Non ci sono questi grandi legami a livello europeo ma gli scambi tra personale di partito giovani eccetera eccetera quelli continuano ovviamente
Le frange di destra diciamo più destra quelle invece continuano apertamente di avere rapporti con le tende mi riferisco alla destra di Storace a Forza Nuova a Fiamma Tricolore loro continuano con questa vicinanza a Jean-Marie le Pen però poi non dimentichiamo che quando Marine le Pen
Viene letta
Nuovo leader del partito il primo viaggio internazionale che fa e in Italia incontrando l'idea di destra tra virgolette moderata di destra più estrema ma il primo viaggio che fa per rinsaldare
Una recinzione legame che esisteva da molto tempo
Basta
Allora molto molto brevemente sì ho usato il termine euroscettico maniera così risposi Pomponio generica
Del resto lo stesso problema si pone quando usiamo la parola europeismo rock Cerved quando parliamo di organismi a chiarire
Che tipo di di idee di Europa diamo quando parliamo di euroscetticismo stessa cosa che poi ho cercato però poi di di dice ho provato solo a chiarire
Il tipo di di idea di Europa che c'era nella lega degli anni degli anni novanta quindi questa idea dell'Europa delle Regioni secondo me appunto comuni un'idea molto vaga e generica
Del resto già all'epoca venne avvertita come te Thaler ricordo presente una un articolo I diamanti nove sociologo che appunto già all'epoca metteva in evidenza la vaghezza di questa di questo proposta politica
Sul tema invece del del populismo del nazional populismo sono totalmente penso sia un termina solette che vado utilizzato
Nella nella retorica della lega quindi non parliamo degli anni novanta parliamo invece di tempi molto più molto più recenti c'è proprio l'idea della contrapposizione noto alle ditte europea
E il popolo e anche il popolo dei territori che sono vessati dalle ditte no quindi c'è proprio credo che sia proprio veramente un un termine che poco sia veramente molto
Molto preciso
Sull'ultima domanda invece quella su comminò ho difficoltà risponde però azzardo posso azzardare no Comino non non non non so esattamente dopo cos'abbia fatto il governo Berlusconi uno si sa che è durato pochissimo
Il tema era molto importante perché all'epoca strada trattava appunto di fare in modo che l'Italia nel rispetto dei parametri di Maastricht riuscisse entrarne unione economica e monetaria quindi il tema Roper fondamentale
è anche vero che nell'immagine pubblica la la politica estera ed europea era quella di Martino come giustamente è stato ricordato prima non c'è la la posizione del governo è quella di Martino sicuramente euroscettica voglio dire
Il nostro Comino non non lo so so tra
No sarà sarà mia premura se facciamo gli atti andare a vedere esattamente cosa ha fatto in quei pochi mesi di di governo ecco credo così come come l'impressione che tra tra lega Movimento Sociale Forza Italia fosse per l'Europa può sommato rassicurante che ci fosse un leghista in quel in quel ruolo più che non voglio dire un esponente delle altre due
Forze politiche della della maggioranza ecco potrebbe essere questa spiegazione
Il fatto che sia venga messo una figura di secondo piano
Uno dire che evidentemente l'Europa però non è che portasse moltissimo no quella credo che sia tra queste son tutte come si può dire son tutte deduzioni
Che non fondate su nessun tipo di documento proprio così sono costellazione un po'da pub bar è conveniente entrante
Ah ecco che rispetto alla presenza assidua dei dei parlamentari allora di riferimento alla tipologia presentata da da guerriglieri si può dire che sicuramente tra tra i Verdi non c'erano e politici già nazionali di lungo corso non c'erano neanche punto coste con esperienze pregresse nazionali né all'interno del partito né però ecco abbiamo soprattutto in prospettiva alcuni giovani che poi diventeranno eurodeputati quesito Monica Frassoni che lavora già gruppo Verde addirittura sin dall'inizio e poi diventerà verrà eletta in Belgio eurodeputata
E e successivamente di nuovo in Italia e poi diventerà diciamo a lungo lontana sempre per la battaglia federale
Abbiamo anche alcuni esponenti nazionali come Paolo Bergamaschi che lavorava come advisor nel gruppo Verde per venticinque anni specializzandosi soprattutto sulla politica
Estere di sicurezza la politica di vicinato rapporti dell'Est e quindi inizierà a svilupparsi un gruppo di persone che si specializza era hanno alcuni sono già specialis
Sì presidente Virginio Bettini per quanto riguarda l'energia nucleare ed energie rinnovabili
Per quanto riguarda la pianificazione ambientale Gianfranca Amendola in quanto già tre pretore magistrato come dicevo prima però ecco Amendola confesserà nel rapporto che poi fa la fine
L'Europa verde mettendo tutta la documentazione sia delle risoluzioni che dell'iniziativa portata avanti dai Verdi
Rispetto e trasporti rispetto al benessere animale rispetto a tutelare l'ambiente dirama io di Europa conoscevo molto poco prima sono arrivato al Parlamento europeo che non conoscevo e e un obiettivo che lui sì prefisse fu quello di creare uno sportello per d'Europa con due o tre centri in sparsi per l'Italia per offrire consulenze informazioni sia le associazioni ambientaliste sia i cittadini su cosa faceva l'Europa in campo ambientale sullo sviluppo dalla politica ambientale questa ad esempio l'iniziativa locale
E un altro aspetto è che sia Amendola che Bettini che che Bettini che fa qui poi si staccano dai Verdi
Bettini andrà in Rifondazione Comunista Amendola ritornerà a fare il magistrato ma avrà un atteggiamento critico nei confronti dei a dei quindi si tratta anche di ecologisti che temporaneamente in qualche modo si impegna a non è venerdì ma poi l'obiettivo principale non è quello di avere un'azione all'interno proprio di un partito verde a livello europeo
E i due più assidui effettivi che puntano tutto sulla punto sulla propria attività in Europa e addirittura non accettano incarichi nazionali detto Adelaide Aglietta
Nel momento in cui diventa eurodeputata si dimette da
Del diciamo da appunto da incarichi nazionali perché appunto dalla parlamentare registrate letta prima dei consigli comunali eccetera e poi c'è c'era la possibilità
E quindi decidano proprio di specie di dedicarsi alla campagna sovranazionale perché vedono proprio che la battaglia ecologista deve deve avere quel carattere di no quindi non soltanto in l'agire localmente pensare globalmente deve essere un agire a livello europeo per costruire proprio una
Un'Europa ecologista
Io la sera a questo punto la parete organizzatori vale andrà se volete concludere insomma per un saluto
Allora due parole per conclude
Che non saranno conclusi naturalmente semplicemente un ringraziamento
Convegno che a noi almeno è piaciuto moltissimo abbiamo trovato
Davvero molto molto interessanti tutte le sessioni relazione vero
Diciamo così il linea con le nostre aspettative che erano alterazione ambiziose quindi intanto grazie infinite a tutti lo dicano partecipato anche con una mettendoci intelligenza fatica c'è un così lo sforzo della ricerca ecco e le riflessioni complessive diciamo così siamo molto contenti
Ulteriori ingressi mento e chiudo ovviamente a chi ci aiuta ad organizzare questa cosa quindi voglio veramente ringraziare tantissimo Margherita capannoni
Marco Cerase Mattia Bruni
Perché ci hanno dato veramente una grandissima mano insomma nell'organizzare la cosa
Poi noi di vedremo domani all'opera in un'altra veste ma insomma veramente grazie mille il niente vi ricordo per far chiudo con i relatori che vengono da fuori mi raccomando mandano di tutto
Per i rimborsi banale amministrativa come
Gli quindi ma c'è spaventarli subito perché va be'sì possiamo spaventa ridotta
Ci saranno ovviamente ci saranno ovviamente ma questo lo sapete tutti perché ve lo aspettate perché in qualche maniera nei corridoi abbiamo già parlato che prevediamo ovviamente di arrivare con tempistiche che adesso non non non vi possiamo dire naturalmente ma insomma
Anche alla pubblicazione lei
Non degli atti perché gli atti non si pubblica una somma di saggi che nascono da questa riflessione insomma ci ragioneremo assieme
Ahi voi in tempi brevi gira gireremo assieme poiché ovviamente vedremo le disponibilità di ciascuno senza spaventare veramente grazie grazie infinite e niente
Per chi vuole domani per l'appunto abbiamo un seminario che in qualche maniera continua questo tipo di riflessioni
Con quelli che vengono generalmente chiamato io virus chance siamo molto contenti diciamo così di continuare a riflettere su questi temi si si terrà il seminario giustamente si terrà nella cittadella universitaria facoltà di lettere
Laura non me la ricordo ma la troviamo sicuramente all'archeologia brevissimo e nonostante l'abbia prenotato io dovrei proprio fantastico all'archeologia che per l'appunto vicinissima allenterà insomma
Ci fa piacere ovviamente se siete cioè della possibilità di grazie mille e a prestissimo