OpenPolis: numeri alla mano. Intervista a Luca Giunti

Buongiorno agli ascoltatori ecco c'è anche oggi all'appuntamento con la trasmissione di Hopa Empoli sopra in Police numeri alla mano questa mattina torniamo in compagnia di Luca aggiunti che innanzitutto salutiamo e ringraziamo Bongiorno Luca
Quel giorno ideale buongiorno agli ascoltatori
Allora Luca torniamo su un tema che abbiamo seguito tante volte con Ramponi se in particolare contempo arriviamo di scuola di povertà educativa parliamo in realtà della condizione della nostra società del nostro Paese anche della prospettiva
Del dell'Italia il grande potenziale dell'investimento in istruzione questo il titolo della schiera di cui ci dirà ai qualcosa oggi qual è il primo dato
Il quattro virgola sei per cento delle
Famiglie sono in povertà assoluta quando la persona di riferimento diplomate e questo è il primo dato da cui partiamo
C'è un dato che fa effetto se si confronta con il dodici virgola tre per cento di famiglie che si trovano in povertà assoluta quando la persona di riferimento alla licenza media e questo sono dati provenienti da
La più recente indagine sulla povertà in Italia pubblicata da Istat nell'ottobre scorso che ha confermato chiaramente la tendenza che vediamo da diversi anni per cui al diminuire del titolo di studio
Aumenta l'incidenza della povertà assoluta il rischio di esclusione sociale
E si tratta di un circolo vizioso perché
Spesso rischia anche di diventare ereditario di solito sono soprattutto sono sempre i dati a dirci che sono soprattutto i figli dei laureati ad andare avanti negli studi e quindi questa condizione coi per forza di cose tende ad perpetuarsi a diventare nel ereditaria l'unico modo per rompere diciamo questo questo meccanismo è un investimenti in istruzione ed è proprio quello su cui si concentra approfondimento di questa settimana
Ecco questi dati sulla povertà assoluta abbiamo commentati diverse volte Luca ogni volta
Davvero sono sono numeri che colpiscono perché non sono numeri bassi per quello che riguarda un paese europeo ma andiamo avanti ecco cioè spiegato che il tema è quello della spesa in istruzione come come siamo messi in Italia da questo punto di vista
L'Italia spende il quattro virgola uno per cento in un'istruzione rapporto al PIL
E tra i ventisette Paesi dell'Unione europea che considerandoli appena medio del quattro virgola sette per cento rientra tra i dieci Stati che si attesta al di sotto di questa soglia
E diciamo che il dato italiano supera nel contrasto sempre UE solo quelli di Bulgari chiavi Rational Romania Irlanda mentre invece ci sono in altri Paesi
Né superata la quota del sei per cento parliamo nello specifico di Svezia e Belgio
E poco sotto questa soglia si attestano anche storia Slovenia Finlandia ma il dato effettivamente rilevante quando andiamo a fare un confronto soprattutto con i maggiori Paesi dell'Unione europea quindi Francia e Germania e che dal due mila dieci l'Italia è diventata da questi tre e il Paese che spende meno in istruzione perché nel due mila dieci anche a seguito della crisi economica e finanziaria
Di quegli anni la grande recessioni da grande cessione c'è stata per un'inversione tra il dato della Germania che fino ad allora era vicina ma leggermente sotto rispetto al dato nazionale
Da quegli anni si inverte quindi Francia e Germania stabilmente al di sopra come quota di spesa Pubblica istruzione mentre invece l'Italia al di sotto oggi nel confronto con i due maggiori partner europei
L'Italia si colloca zero virgola quattro punti percentuali dalla Germania che attestava il quattro virgola cinque per cento e a più di un punto percentuale dalla Francia e al cinque virgola due per cento
Questi dati che sicuramente ci parlano
Più di un aspetto quantitativo che non di un aspetto qualitativo però non vanno sottovalutati perché si possono mettere relazione anche con gli esiti ed è stato fatto anche dalla letteratura internazionale
Di riferimento degli con gli esiti degli apprendimenti che vengono rilevati per esempio a livello mondiale da nelle rilevazioni Roxxi Pisa tra le tante e il nelle ultime rilevazioni appunto se Pisa il punteggio medio dell'Italia è stato di quattrocento settantuno che è inferiore rispetto ad altri Paesi
Ci sono significa significativamente anche quelli che spendono di più istruzione
Per esempio per fare per avere un riferimento al paese europeo che in questi cresta avuto il punteggio più alto che all'Estonia con cinquecentodieci punti anche il terzo Paese dell'Unione Europea per spese educazione sul PIL
E sempre tra gli Stati europei i risultati migliori si registrano in Paesi come i Paesi Bassi l'Irlanda il Belgio Danimarca Polonia con tutti con un un livello di apprendimento poco inferiore a cinquecento e che in molti casi superano anche questi cinque per cento dei delli di Lippi speso in istruzione l'eccezione sono la Polonia che si può si attesta comunque al quattro virgola tre per cento e l'Irlanda al due virgola sette per cento però sui dati del PIL dell'Irlanda cessante un riferimento particolare al fatto che comunque sede di multinazionali quindi come sappiamo i i dati sul PIL vanno sempre presi un po'coniugato al quale ispiratrice
Il dato successivo Luca riguarda invece la situazione del nostro Paese anche da questo punto di vista anche sui temi di cui parliamo oggi gli ultimi che hai accennato cioè relativi alle competenze che come se ho capito bene sono connesse naturalmente all'impegno che c'è nella comunità per la società di investire di offrire strutture a agli studenti per realizzare i loro obiettivi la situazione come sempre nel nostro Paese e diseguali ci sono degli squilibri che rinveniamo in qualsiasi rilevazione il proponente
Sì e infatti diciamo che il miglioramento anche in ambito in internazionale del del livello medio degli studenti nel caso italiano passa sicuramente anche dalla capacità di ridurli questi divari territoriali
Sempre restando nei test di matematica però stavolta Invalsi gli studenti in tre capoluoghi su quattro del Sud continentale oltre la metà degli studenti di seconda superiore per
Ha competenze adeguate in matematica per dare un riferimento
Sono il settantasette per cento appunto le città del Sud continentale il cui oltre la metà competenze adeguate nelle isole addirittura si sale a cento per cento quindi la totalità del dei capoluoghi di provincia
Mentre invece per avere un riferimento questo succede nel quattro per cento delle città del Nord Ovest nel trentasei per cento di quelle del centro
Chiaramente l'incidenza è ancora ancora inferiore nel nord est dove in nessun capoluogo la quota di studenti con risultati inadeguati in matematica supera la metà del totale sempre inferiore alla metà come appunto ci si ci si dovrebbe aspettare e chiaramente migliorare la posizione internazionale del Paese significa anche investire su questo tipo di di vari
E allora questi sono solo alcuni dei dati che potete ritrovare nella scheda di cui vi abbiamo detto qualcosa l'uno e tutti gli ha detto qualcosa questa mattina il titolo lo ricordiamo in chiusura il grande potenziale dell'investimento in istruzione tra l'altro abbiamo visto anche come questo non sia un problema degli ultimi due o tre anni ma è un problema che affonda le radici negli anni recenti della vicenda politico istituzionale del nostro Paese ma naturalmente trovate molti molti altri dati sulla scheda nel settore dedicato alla povertà educativa che c'è sul sito di open pollice noi abbiamo finito anche oggi il tempo a nostra disposizione come sempre ringraziamo moltissimo
Gli analisti di un po'di sé che vi presento per il loro lavoro e questa mattina siamo particolarmente grati a Lucca giunti che è stato con noi grazie Luca
Grazie a voi