Passaggio a Sud Est - supplemento del giovedì

Buongiorno da radio radicale Buongiorno da Roberto Spagnoli trovate trovate un nuovo appuntamento con il supplemento settimanale di passaggio assodato sopra mento di giovedì cinque settembre del due mila ventiquattro
Questo è un viaggio dove i confini di Stato non vengono superati ma vissuti nessuno sconfinamento per raggiungere una meta ma al contrario un camminamento lungo delle frontiere vissuto come un'immersione in luoghi che per loro natura sono irrisolti
Lì l'essere umano può interagire con se stesso e mettere in discussione la propria identità in modo da riproporla come fosse un recipiente vuoto da reinterpretare
Inizia così l'articolo di Filippo Berta che trovate sul portale ex si parte appunto con un articolo pubblicato il ventidue agosto nella sezione viaggi e straordinari
La rubrica che racconta dove lì dove gli artisti raccontano esperienze fuori dal comune che li hanno portati a riflettere in modo inedito sul mondo ma anche su se stessi sono una mappatura per vedere con occhi nuovi luoghi ricerche ispirazioni
Filippo Berta parla del progetto One by one vincitore nel due mila e diciannove dell'Italian Council la quinta edizione supportato dalla Galleria d'arte moderna e contemporanea di Bergamo e da no Mask foundation di Roma
Ora scrive scrive Filippo Berta mi sta offrendo la possibilità di raccontare questa forma di viaggio
Rispose
Il top
Roma
Rispetto nei questo ci torna
Ha gli stessi
Sul
Qualcuno
Singole
Per questo ha creato quando invece fuga conserverebbe legna dallo stesso Tarantini
La tua stessa ad andare avanti significa essere sanata di per far sì che si era già Codacons che sarà da Trieste seconda cosa che abbia inizio l'atletica indecente mafiosa di Salemi questo tipo aggressivo insegna considerato il deputato infantile il significa dal tre seguire sceglie la sentenza
Così io stando al resoconto insomma il figlioletto elemosina ecco quello che abbiamo ascoltato
L'inizio di questo della di questa performances video One by one di Filippo Berta tutto inizio scrive sull'ex Bartha nel due mila e quindici quando si innalzava non nuovi muri lungo i confini dell'est Europa
E ciò era al centro dell'attenzione mediatica che aveva puntato la sua lente di ingrandimento verso un flusso migratorio definito incontrollabile o dalle fotografie di quei luoghi austeri percepivo la violenza silenziosa delle spine d'acciaio che ammassate ricoprivano l'intera superficie dei muri
Mentre osservavo quel numero infinito di punte taglienti tra loro aggrovigliate si alimentava in me una suggestione inconsueta che riportava immaginare come fossero degli epicentri in tensione con i quali interagire
A quel punto come un bambino accede con irriverenza al desiderio di toccare ciò che gli è vietato similmente mi sono recato di fronte a quei muri di spine azzerando ogni eventuale mia distanza interpretativa
Ma soprattutto libero da qualsiasi filtro mediatico
Era nell'ottobre del due mila e quindici quando fece quel primo viaggio accompagnato da Davide Gatti regista con il quale con lavoro dal due mila e nove da Enea discepoli fotoreporter che era da poco rientrato dalla Siria devastata da una guerra intestina
Con loro ho potuto raggiungere quei muri di spine da poco costruiti nell'area balcanica lungo il confine serbo ungherese Corato riuscendo ad evitare le aree più controllate dalla polizia di frontiera grazie all'aiuto di attivisti associazioni umanitarie
è come di fronte a quelle barriere invalicabili e finalmente posso adagiare il palmo della mia mano destra sul groviglio di spine per percepire quella tensione che fino a quel momento era stata solo immaginata nel mio studio
Poi una notte siamo riusciti a entrare nella stazione ferroviaria di Zaccagnini
Un piccolo villaggio ungherese di frontiera
In quelle ore sono stato testimone di una vera e propria deportazione in cui con gran spiegamento di forze armate ungheresi caricavano sui vagoni di un treno lunghe carovane di migranti per spedirle come merce in Europa centrale
La luce tagliente dei lampioni disegnava sagome umane oscure e si muovevano con mesto e silenzioso ordine verso i vagoni del treno
Immerso in questo lento flusso di persone rassegnate a seguire una direzione sconosciuta ho sentito il dovere di riprendere ciò che stava accadendo
Rientrato in Italia riguarda in studio le riprese e mantenendo una certa distanza emotiva mi mise al lavoro per RAI realizzare il video One Way
Ma mentre procedevo con il montaggio del video mi convincevo sempre più che un One by one fosse una performance corale da realizzare a qualsiasi costo lungo i confini di Stato
Sebbene fossero delle aree militarizzata e difficili da raggiungere
Il rovinavo inamovibile su questa mia scelta poiché durante il primo viaggio nei Balcani ho percepito quei confini definita muri di spine invalicabili come fossero delle ferite aperte
Dove immergersi e respirare una condizione di sospensione sono all'interno di quelle strisce di terra card caratterizzate da una costante instabilità identitaria potevo coinvolgere i locali
Per offrire al loro un'esperienza introspettiva basata semplicemente sull'atto di toccare con l'indice ogni singola Spina in modo da percepire a livello epidermico la violenza insita in essa il semplice gesto veniva ripetuto sistematicamente del fallimentare tentativo di interagire con tutte le spine contando le una ad una ad alta voce nella propria lingua
Castel Sant'Cutter sale eventi Caccia al fast car
E attestarsi
Che sarà che sussiste tra iscritti Ska Shoes ho visto sul sia costituisca stesso luogo tutti sottoscritto questi scritti certe scelte di venerdì scorso dicembre verso i centristi cioè duecentosedici per i social viste da un'accelerazione cose lo so capito Sergio Presidente del Collegio visto solo Andria trecentocinquanta i ciclisti e se Andreotti è stato diverso stratosferico centocinquanta Cesare ti senti nel tuo zio Aldo Serena Williams Dario sì ma non sempre lo sguardo vagamente della SIAM Society consonanze dell'azienda USA
Andrea subentrasse al ministero sociale questo doveva essere quando e quanto concluso qua nel due mila e ventuno come una performances in video mi sentivo invece lontano dall'idea di una performances live per
Recitata all'interno di un luogo espositivo osservato da un pubblico preparato dove un muro spinato fittizio sarebbe servito solo come elemento coreografico
Di conseguenza ho intrapreso una serie di viaggi per raggiungere i muri realizzati lungo i confini dei seguenti stati in Slovenia Croazia Ungheria Serbia Grecia Macedonia del Nord
Unitaria e poi ancora Turchia e Stati Uniti Messico e Corea del Sud ma il vero viaggio straordinario è stato perdersi nelle pieghe della vita di ciascuna persona coinvolta
Le quali si sono donati al Progetto e relazionate con me demolendo ogni forma di confine mentale pregiudizi inutili così facendo e si hanno reso possibile la realizzazione di un'opera che era al di fuori della mia portata
Quindi Armando
Ritenuto gravi per loro mandarini clienti alle
Alle
Va benissimo domani neanche sul ambienti tutti maggioranza
Ecco questo è quando hai One questo questa performance video la trovate raccontata su ex riparte appunto comma in questo articolo pubblicato il ventidue agosto scorso
Filippo Berta ai confini di Stato dei Balcani nella rubrica viaggi straordinari e li trovate oltre a molte foto di questo di questo progetto trovate anche il video performance punto Juanes Beigua Anna
Abbiamo iniziato questa questa puntata questo supplemento settimanale di passaggio a sud est parlando di di arte parlando della questione delle migrazioni dei migranti di quello che avviene ai confini lungo la rotta balcanica ma non solo perché Filippo Berté si è recato appunto anche in Turchia ma è stato anche in Corea del sud è stato in negli Stati Uniti
Perché in questo supplemento di questa settimana lo vogliamo dedicare insomma usciamo un po'dal dal consueto continuiamo ovviamente a parlare di politica della realtà politica dell'Europa sudorientale ma lo facciamo attraverso libri o altro insomma forme di di cultura abbiamo iniziato appunto con l'arte con con questa performances video di di Filippo Berta
E a proposito di confini proseguiamo adesso con un libro un libro in cui i Balcani sono raccontati da Diana bosniaco Monai
Un libro che si intitola senza lasciapassare trent'anni lungo i confini orientali pubblicato da Infinito Edizioni
Profuga delle guerre balcaniche nel due mila Diana a Boston Monai approda a Trieste dopo aver vissuto in Croazia Slovenia e in questo libro
In questo libro una pubblicato punto da Infinito Edizioni racconta chi vive lungo quel confine simbolico immobile
Perché più volte spostato nel corso dello svolgersi della storia umana una frontiera il cui significato cambia
A seconda di dove si diano le spalle perché spostandosi al di là di questa linea immaginaria e politica come d'incanto il confine orientale diventa occidentale ecco appunto noi in Italia si parla spesso del confine orientale no nelle zone del dell'Italia del nord est che stanno al confine con un quello che al di là insomma con il l'Europa centro centro orientale sudore sudorientale
Quello che però noi per noi al confine orientale peraltro il confine occidentale e quel confine nel corso dei decenni dei dei dei secoli sia spostato varie varie volte generando appunto queste zone di di confine
Definiti che si raccontano anche appunto in questo in questo in questo libro di Diana borsa Monai
Il ventunesimo secolo leggiamo sempre dalla presentazione del libro ha visto superare le fratture generate nel ventesimo da guerre sia combattute che sarebbe lungo il cosiddetto confine orientale
Un luogo dove per decenni le condizioni di vita sono state tra le più complicate d'Europa ecco così che Gorizia e Nova Gorica proclamate capitale europea della cultura a simboleggiare un nuovo muro che cade
Il volume contiene testi di Sergio Money Vittorio Comisso e illustrazioni in bianco e nero questo volume senza lasciapassare trent'anni lungo i confini orientali di Diana vostra monete pubblicato da Infinito Edizioni
Lei tra l'altro anche scritto poi da Saraya altri volumi da Sarajevo con amore diario dell'assedio
A te che hai guardato muta e poi Dio è uno solo Sarajevo re qui hammam
Questo discorso qua e allora abbiamo parlato dei confini del confine orientale i valichi amore dico quello che per noi il confine orientale andiamo nei nei Balcani
Nei Balcani la loro realtà e la loro scomparso la scomparsa dei Balcani è il titolo di un libro che è uscito l'anno scorso
Una per Rubbettino
Il l'autore Francesco Ronchi ne ha scritto il nove aprile scorso fili Vittorio Filippi sui giornali punto net
E scrive appunto vittorie Philip euro a proposito di questo libro di Francesco Ronchi la scomparsa dei Balcani
C'erano una volta i Balcani c'erano soprattutto negli anni novanta quando l'esplosione della Jugoslavia titolista il collasso dell'Albania socialista attirarono l'attenzione di più a matita mediatica financo militare del mondo
Fu anche il tempo in cui si scoprirono la loro storia e la loro cultura attraverso i film di Kusturica i racconti di chi scenica dare i romanzi della pure Circe
La musica di Bregovic dopodiché il silenzio certo la Slovenia nel due mila e quattro la Croazia nove anni dopo sono entrate nell'Unione Europea ma per il resto si è esteso un sostanziale oblio
Francesco Ronchi
Docente di politica europea a New York a Parigi ci ricorda in questo suo lavoro almeno quattro cose la prima è che effettivamente per molti versi i Balcani sono scomparsi
Democraticamente e cioè umanamente si stima che a metà secolo la boschi avrà perduto quasi un terzo della sua popolazione dell'ottantanove la Serbia come la Croazia quasi un quarto l'Albania il diciotto per cento il Kosovo
L'undici un misto perverso di denatalità e di emigrazione soprattutto verso la Germania
In cui si è trasferito un quinto dei medici bosniaci con connesso indebolimento economico
In secondo luogo la regione balcanica fragile quanto geopoliticamente strategica è contesa da almeno tre competitor di peso si tratta della Russia putiniana della Cina della Turchia
Il conflitto in Ucraina ricorda che i Balcani
Sono ancor più vulnerabili all'influenza russa il mondo serbo specie la Repubblica Sarca di Bosnia nel canale da sempre più sensibile nonostante gli equilibrismi di Belgrado
La Cina punta massicciamente quanto felpata mente sugli investimenti finanziamenti e cultura Istituti Confucio
A cui si aggiungono le ambizioni turche su Kosovo Bosnia Albania con espliciti richiami né ottomani
Terzo punto dei quattro elencati da Vittorio Filippi parlando di questo libro di Francesco Ronchi la scomparsa dei Balcani terzo punto i nodi irrisolti rimangono irrisolti e si incancrenirsi cono
Ad esempio le terre incognite nel nord del Kosovo
Terre dalla sovranità incerta fonte di perenne attriti tra Belgrado e Pristina e fabbrica di cripto palude e di riciclaggio o la Bosnia una e Bina unico Stato europeo ad essere governato da un trattato internazionale quello di detto nel mille novecentonovantacinque
Che ha generato unico
Bravo istituzionale labirintico sono centoquaranta i ministeri se ne calcoliamo il Governo centrale le due le due entità Repubblica Sarca punto a maggioranza serba e la federazione di Bosa secoli anche quella che era che raccoglie curati e bosgnacchi centoquaranta ministeri
Insomma e poi però si ci se anche ci son tutte anche le annidi le diverse organizzazioni nelle due entità anche poi del potere locale comunque
Un ircocervo istituzionale labirintico ricorda Vittorio Filippi che sembra copiare la complessità della ultima Costituzione io col jugoslava del mio novecentosettantaquattro molti confini rimangono contestati tra Serbia e Kosovo ma anche tra Serbia Croazia tra Serbia Bosnia tra Albania e Grecia a cui vanno aggiunti i narco poteri e le organizzazioni criminali le uniche strutture davvero internazionali della Regione
Così scrive tra l'altro Francesco Ronchi nel suo libro
Infine il quarto punto tra quelli elencati da Vittorio Filippi l'Europa che rischia di perdere i Balcani pur dopo gli esiti positivi nelle relazioni tra Grecia e Macedonia del Nord
E che però sembrano essere siano rimessi in discussione secondo le sue quanto meno insomma essere quanto meno riconsiderate insomma diciamo visto nessuno correndo nuova maggioranza conservatrice macedone del nord ma insomma
Gli esiti positivi delle nelle relazioni tra greci e macedoni del Nord il discorso non è solo quello di allargamento per quanto riguarda l'Europa che Langue ma deve essere più profondo avverte l'autore perché e qui Filippi cita appunto l'autore Francesco Ronchi
Se i Balcani sono in parte scomparsi dalla nostra prospettiva se per certi versi si è accertato che parti della loro società fossero lasciate al nazionalismo e alla corruzione
Se le forze del cambiamento si sono sentite abbandonate e anche perché abbiamo rinunciato a conoscerli
Per cui conclude Vittorio Filippi non è in gioco solo la stabilità europea ma lo spirito stesso dell'Europa quello del mille novecentottantanove perfino del mille settecentottantanove dimenticando i Balcani conclude Ronchi abbandoneremo anche noi stessi
La scomparsa dei Balcani questo è il libro di Francesco Ronchi
Diritti verbo il sottotitolo è la il richiamo del nazionalismo le democrazie fragili il peso del passato libro pubblicato da Rubbettino l'anno scorso
è stato recensito da Vittorio Filippi sui giornali punto net lo scorso aprile è un libro che sicuramente da leggere è successo sono successe poi altre cose nel frattempo perché
Che insomma in cui in qualche modo la l'Europa sembra per esempio a vedere rinnovato una certa attenzione sui Balcani e l'intenzione insomma di non di non perder di vista anche la situazione geopolitica complessiva però i i i punti sono che sono quelli poiché riassume Vittorio Filippi toccati nel libro di Francesco Ronchi restano tutti
Restano tutti sul fondo lavoro della Cina la Turchia la Russia la Russia putiniana i nodi irrisolti che stanno all'interno della Regione e poi l'Europa appunto che non deve dimenticare i Balcani perché come conclude Ronchi
These dimentichiamo i Balcani abbandoniamo anche noi stessi noi stessi e in qualche modo insomma
Se mi permettete questo parallelo
è un po'il concetto che sta alla base delle non di questa nostra rubrica che va avanti dal due mila e cinque passaggio a sud est e l'abbiamo chiamata così perché il il futuro dei dell'Europa sudorientale passa per l'Europa ma anche il futuro dell'Europa passa per l'Europa
Sudorientale
I Balcani che sono una condizione dell'anima
Questo è parliamo di un altro libro lo facciamo attraverso una recensione pubblicata lo scorso venti agosto
Sul manifesto Francesca Schillaci parla di Haendel libro breve storia sentimentale dei Balcani di Angelo Flora amo e pubblicato da bottega errante edizioni innamorarsi dei Balcani scrive Francesca Schillaci è una prerogativa di chi nasce diverso straniero o apolide
Attraversarle nell'arco di una vita e la scelte inevitabili chi Balcani deve assorbire fino in fondo alle ossa nasce da questa consapevolezza punto Breve storia sentimentale dei Balcani di Angelo
Flora amo una raccolta di frammenti e memorie che stilano in chi legge il desiderio di andare a scoprire quelle stesse
Quelle terre scusate quelle andare a scoprire quelle terre scomposte spesso contraddittorie e i per molti anni dimenticate dall'Europa
Non c'è nessuna pretesa di creare un trattato storico soltanto il desiderio dell'autore che il libro conservi in parte la magia di quei fantasmi sgranati che con il tempo hanno preso ad assomigliargli o io a loro piuttosto sempre più barbuto malinconico sanguigno e vagabondo sempre più balcanico ecco quello che sono diventato in tanti anni
Francesca Schillaci cita appunto una frase del libro di Angelo Flora amo
Mostrarsi insomma scriverti lacci e come i Balcani in tutta la loro complessità possano diventare una condizione dell'anima suddivisi in tre grandi capitoli libro parte con la narrazione di storie legate ai miti slavi che spaziano dalle tradizioni bulgare
Fino al cuore dell'Istria con le sue cerimoniale Sato dove la Morte danza con la vita
Dracula ci viene finalmente svelato nelle sue sembianze più oneste sviscerando gli stereotipi che l'hanno reso inaccessibile proprio come quei Balcani visti dagli occhi degli occidentali
Medea il mito degli Argonauti raccontano l'origine di quei paesi perché il viaggio verso il Vello d'Oro segna le stesse geografie che oggi chiamiamo rotta balcanica
Il cuore dell'opera poi ci porta dentro alla storia che ha definito quelle terre rivelate da personaggi dei luoghi tutti alla fine donano all'autore nei suoi ripetuti viaggi pezzi autentici di vita accompagnando il ritmo del racconto con il ritmo dell'accoglienza
Bach clava era Kia sono alcuni degli assaggi dei profumi che
Flora amore riesce a farci sentire grazie all'eleganza della sua penna
L'ultimo capitolo è una riflessione sulla nostra contemporaneità
Con uno sguardo brutale al secolo breve nelle guerre nel sangue della violenza di genere nella privazione delle proprie radici da Srebrenica alla prima lotta partigiana della Storia che appartiene alle donne slovene capaci di difendere la loro lingua a costo della morte
In quest'opera conclude Francesca Schillaci i Balcani diventano una confessione esistenziale nella quale ancora oggi l'Autore non trova risposte ma continue domande
Ce lo conferma uno dei passaggi finali con una riflessione sulla condizione della permanenza così irraggiungibile dalla storia tanto quanto dalle anime sradicate che appartengono a quelle terre
Dopotutto siamo solo vento e voce che canta malinconia che cerca l'ebrezza siamo ammalati di Nostalgia senza speranza di guarigione partiamo in continuazione allontanandoci da tutto ciò che amiamo davvero chissà poi perché
Abbiamo bisogno di percepire sempre una fitta di dolore
Ecco con questa citazione si chiude
Questa recessioni Francesca Schillaci del libro breve storia sentimentale dei Balcani di Angelo Flora amo pubblicato da a Botteghe errante edizioni
Recensione pubblicata lo scorso ventinove agosto su il manifesto
Cambiamo adesso completamente registro andiamo sulla la verità che diventa materia per un romanzo un caso che diventa appunto una narrazione
La verità è un romanzo così Telekom Serbia diventa una narrazione per la penna di Zanda e questo è il titolo dell'articolo pubblicato sul fatto quotidiano lo scorso diciannove agosto da Massimo Novelli per la rubrica fuori ordinanza
Novelli che inizia non è un caso che lo scrittore Diego Zander classe mille novecentoquarantotto figlio di esuli fiumani abbia firmato lei introduzioni a due raccolte di romanzi di Eric Ambler
Maestro della crème storiche della spy story
Zanda il autore di romanzi spesso con ambientazioni alla Ambler dalla Grecia all'Europa dell'est ai Balcani
Racconta sempre ispirandosi alla storia e alla cronaca dal terrorismo in Italia la guerra nell'ex Jugoslavia ne è un esempio un affare balcanico edito da Voland
L'ultima sua fatica ovvero una crime story incentrata sull'acquisto nell'aprile mille novecentonovantasette
Di quote di proprietà di Telekom Serbia da parte di Telecom Italia con il pagamento di almeno ottocentonovantatré milioni di marchi tedeschi
In contanti ed entro diciotto sacchi di iuta delle Poste serve al presidente Milos cervice una vicenda
Una sporca sporca storia per dirla all'hangar su cui nessuno nella magistratura nella politica ha voluto fare chiarezza
C'è qualcuno che ci ha provato a farla sono stati radicali ma poi la l'articolo l'articolo li cita dico di Novelli
Che prossimo certo punto in una recente intervista a Rosanna tour Cino vice giudici in pubblicata sulla voce del popolo quotidiano italiana dell'Istria e del Quarnero
Ricorda che l'idea del libro gli avvenuta parlamenti Rizzante le ricorda che l'idea del libro gli è venuta quando fu scelto come responsabile dell'ufficio stampa aziendale di Telecom Italia a Roma
Zanda il venne così a conoscenza del pagamento degli ottocentonovantatré milioni di marchi tedeschi in contanti del ruolo dei mediatori nell'affare i cosiddetti facilitatori a cui spettava il tre per cento della somma pattuita
Dalla conoscenza personale di alcuni protagonisti dell'affare perciò è seguito il resto e cioè le città sempre Zander il fatto che tutto fosse passato sotto silenzio della stampa e dei politici del tempo a esclusione dei radicali peraltro inascoltati
Compreso il richiamo dei miei colleghi dirigenti a Belgrado in seguito ai bombardamenti NATO del mio nome centonovantanove e alcune loro testimonianze tipo
Trovarsi una cimice per intercettare le conversazioni nell'auto quindi queste sono sempre tutte citazioni del di Zanda del
Anche l'intervista
A Rosato Cino vice giudici Inter la voce del popolo quindi scrive dice Zander la svendita delle quote Telecom Italia dopo un esborso simile e il tardivo clamore correlativa campagna di stampa che tutto ciò ha suscitato ne è nato scrive a questo punto non Massimo Novelli nato un libro avvincente un romanzo d'azione che cattura il lettore ed è nello stesso tempo la denuncia di una vicenda dove spariscono i confini che ci dovrebbero essere tra politica e malaffare e di cui conosciamo poco o niente insomma uno dei misteri d Italia
Così Massimo Massimo Novelli questa recensione in questo romanzo di Diego Zander la una fare balcanico che trasforma il romanzo una storia vera che romanzesca in affetti l'affare Telekom Serbia e siccome Zander opportunamente ricorda che tutto fosse passato quasi sotto praticamente sotto silenzio della stampa e dei poeti del tempo esclusione dei radicali peraltro inascoltati la stampa se ne occupò un po'a bisogna dire ci furono anche delle campagne e delle campagne di stampa e io personalmente
Segui la missione a Belgrado della commissione parlamentare che indagava punto sulla fare Telekom Serbia
La la sala stampa se ne occupò e diciamo intorno a quell'affare ne nacque anche una battaglia politica ma che non contribuì poi a fare chiarezza sulla vicenda ma appunto siccome Zan della ricorda che inibire a di cani furono tra i porti o gli unici a occuparsene dorme davvero peraltro inascoltati ricordiamo anche visto che abbiamo parlato di di libri accanto al libro di di Zanda era un affare balcanico edito da Voland Lido appunto di Dego Zhang ricordiamo
Il libro Telekom Serbia Presidente Ciampi nulla da dichiarare di Giulio Manfredi che
Pubblicato per Stampa Alternativa ed ebbe due edizioni una primissima un primo instant book che raccoglieva un po'tutto il materiale ma poi ne uscì una successiva
Sempre prestato alternativa un diario ragionato e tutto il caso dal mille novecentottantaquattro al due mila e tre con la prefazione di Marco Pannella ecco se
Probabilmente lo lo trovate se di Telekom Serbia insomma non non parla più nessuno non se ne parla più ma se mi procurate questo libro che dovrebbe essere Forna insomma reperibile ecco magari potrebbe racconta teste aprire un'altra luce s'interessano i Balcani anche su un alto una storia balcanica che ha a che fare anche con l'ex Jugoslavia con Miloshi col suo regime e anche con possiamo dire la parola con gli intrallazzi che furono tenuti anche col nostro Paese
Diciamo così sotto lo sguardo distratto non di non diciamo di più diciamo distratto o diciamo così proprio scossone su uno sguardo della politica italiana e di chi avrebbe avuto avrebbe dovuto avere responsabilità politiche
Siamo coglie riavviamo così al termine di questa osso implemento settimane di passaggio su desse del cinque settembre del due mila e ventiquattro nel quale abbiamo voluto come sempre occuparci della realtà politica dell'Europa sudorientale perché questo fa passaggio a sud-est
Dalla dal due mila e cinque ma l'abbiamo voluto fare in questo primo supplemento di settembre sono cosa un supplemento mai di ultimi scorci delle state parlando di di libri partendo però da una performance artistica non video performer che riguarda i confini ma insomma come vedete poi attraverso l'arte attraverso anche i romanzi o attraverso le memorie che abbiamo accettato anche libri somma che abbiamo ha citato in questo supplemento però continuiamo a parlare della realtà politica per una cosa elementare ma lo facciamo proponendogli anche delle altre chiavi di lettura non solo quelle diciamo così giornalistiche che vi proponiamo di settimana in settimana
Ci fermiamo qui lei vi ricordo che tutte le puntate di passaggio a sud-est tutti i supplementi settimanali ma anche tutti gli speciali sonori ascoltabili su radio radicale punto Itinera sezione delle rubriche li trovate passaggio sulle aste basta cliccare ci sopra
In onda i mitici risentiamo domenica sera domenica otto settembre come sempre alle ventuno per una nuova puntata grazie per averci seguito un saluto da Roberto Spagnoli e una buona giornata all'ascolto di radio radicale