Morire di carcere

Per la vostra presenza
Come il garante dei detenuti
Insieme a comitato esistono i diritti ad Antigone la associazioni forensi abbiamo pensato di fare questo questo si tiene presso la maratona oratoria
In non già per denunciare soltanto i suicidi che avvengono in carcere sono tanti siamo cinquantanove riuscì viene i primi sette sì dall'anno ma per parlare di della morte in carcere perché il suicidio diventa un caso
Se ne parla ne parlano il milione parla
La televisione ne parliamo noi le associazioni ma i coloro che muoiono nel silenzio più assoluto
E muoiono
Possiamo dirlo
Senza timore di essere smentiti
Quasi sempre per mancanza di cure
Di cure adeguate
Perché il diritto alla salute che rivendichiamo spesso così come dice la Costituzione per noi per me ai cittadini non viene garantito
Alla detenuto
Allora qualcuno obietta solitamente cittadino
Ma nella semplice dice ma anche io quando devo fare una visita specialistica
Aspetto otto mesi
Aspetto nove mesi aspetto un anno
Però non dice il cittadino
A corto
Che lui e io che voi abbiamo delle opportunità
Io sono quella di rivolgerci alla
Ah convenzionata no convenzionato con e quindi non andare in ospedale perché il detenuto
Può o ricevere C uno specialista o andare in ospedale
Detenuto bisogna la scorta e molto spesso
Gli agenti per un problema di organico mancano
Giusto giusto il giorno in cui ha fatto la prenotazione per l'ospedale
Il detenuto aspetta il mezzo speciale
Che magari non arriva
Quindi diciamo a qualche problema in più del cittadino libero che
Dicevo prima si rivolge a convenzionato
Ho magari a disposizione cinquanta euro in tasca e va a fare da soli graffiano appare una visita specialistica
E quindi queste morti come dicevo
Sono morti
Che non vengono riconosciute sono numeri altissimi parliamo di miliardi personali ultimi dieci anni
Antigono e su questo ha fatto
Appositi studi
E noi oggi ecco questo su questo vogliamo contare poter
Chiederà alla Regione Siciliana chi ne ha competenza piena quindi alla spediva Lerna in particolare un impegno
Un impegno
Su come articolare
L'attività sanitaria in carcere
In verità devo dire che proprie ieri finalmente
Anche in questo marasma poi non si capisce conti devi parlare no chi è il responsabile non si trova mai il responsabile
Dopo i trenta minuti circa di attesa
Al telefono
Ascoltando la registrazione che mi diceva di non chiudere perché altrimenti perdevo la priorità
Per parlare con qualcuno wasp quei finalmente ecco sono riuscito a trovare un interlocutore Morchio uso la conversazione perché mi sono addormentato per la verità dopo trenta minuti non ce l'ho fatta più
Ho chiuso e ho trovato l'interlocutore quindi domani avrà luogo avrò quest'incontro
Per capire dove si può incidere come si può incidere e soprattutto se si può arrivare questo io lo chiedo all'onorevole Valentina Chinnici
Se possiamo pensare a sul istituzione di un dibattimento apposito
Che riguardi la sanità il nelle carceri
Come in alcune regioni d'Italia già avviene anzi al contrario in questo periodo non è che c'è il dipartimento
Ma ogni in ogni finanziaria se serve qualche milioncino lo vanno a prendere proprio i capitoli che riguardano
I detenuti
Rientrarci ecco
Daremo questo microfono ciascuno di voi io vi ringrazio lo so che ognuno di voi a
Un impegno quotidiano in carcere
Ognuno di voi contribuisce siamo in gocce
Da quel mezzo all'osceno però
Diciamo allora io non considera un se no che c'è stata qualche polemica l'altro giorno sulla stampa
Non considero questa attività a perdere qualcuno diceva ma
Alla fine no alla fine io credo che noi
Qualcosa la facciamo
Ma
Ecco io ho parlato del i dal dall'argomento numero uno ma ci sono tutto tutte le altre parti che riguardano attività trattamentale
La mancanza di organici e la polizia penitenziaria la mancanza dei psicologi la mancanza dei medici la mancanza degli infermieri ma la mancanza di degli assistenti sociali
Tutto un sistema che non è un sistema è un sistema che non funziona
Questi pannicelli caldi che ci vengono propinati dai governi
Io non sto parlando di questo governo così mettiamo subito da parte questo
Pure da questa parte che riguarda la politica i governi che si sono succeduti non hanno mass mai messo
Le mani in maniera seria
Nella giustizia
Ciascuno ha messo un pannicello caldo pensando ridare una soluzione al momento al momento anche in questi giorni diciamo Bertusi conosce le vicende del carcere
Uno si fa una risata e può fare direi che si aiuta in questo momento la polizia penitenziaria aumentando mille unità cinquecento unità il prossimo anno nel due mila venticinque cinquecento che dal due mila ventisei è una presa in giro per la stessa polizia
Perché il turnover superiore alle mille unità quindi diciamo nulla di nuovo al all'orizzonte così da tante altri provvedimenti che non arrivano
Noi chiediamo che ci possa essere la possibilità
Che la gente sconti lavori via Bena in maniera alternativa al carcere alternativa al carcere
In carcere si soffoca d'estate eri d'inverno si muore d'autore ed l'altro giorno ho parlato con un magistrato
Che ha dormito per motivi per aver fatto del dei processi appaia nella dormito sia d'estate sia d'inverno a Pagliarelli
E mi diceva assolutamente è una follia stare in questo tipo di carcere così come per come pensato per come è strutturato quindi adesso io vi passo la parola ciascuno
Può dire quello che vuole nel senso che sicuramente ha qualcosa da dire perché
Conosce il carcere qualcuno diceva pure non parlare di cose che non conoscete noi lo conosciamo nel carcere noi ci andiamo tutti i giorni in calce e quindi sappiamo di che cosa parliamo
Grazie
Giorgio Bisagno di Antigone
Allora Giorgio Bisagno Antigone Sicilia
Poco fa
Parlavo con un collega prima di iniziare quest'incontro questa maratona che diceva
Sì
è giusto fare queste cose ma non serve a niente
Io non lo so
Se sia vero che non serve a niente
Però io mi concentrare sulla prima parte della frase è giusto farlo
Fare la cosa giusta è importante nella vita se noi facciamo la cosa giusta
Non è vero che non serve a niente
Fare le cose giuste serve sempre in maniera che Spring in attraverso percorsi che spesso noi non riusciamo neppure poi a prevede ma serve serve essere qua a parlare assieme serve essere Choir ricordare che a oggi ci sono cinquantanove morti suicidi serve dire
Che
L'assistenza sanitaria e psichiatrica in carcere pressoché inesistente serve dirle queste cose dobbiamo dirle non dobbiamo stancarci di dirle e di denunciarle è importante invece perché se noi molliamo
Queste persone saranno abbandonate le mura del carcere non sono solo Mura fisiche sono mura morali etiche sono di chiusura cioè è un mondo che non si vuole che venga conosciuto e che comunque coperto da dall'indifferenza generale ognuno ormai noi viviamo in una società che ragiona in termini compartimentali Zatti e lo sappiamo tutti cioè a questa non è una mia competenza questo non mi riguarda Ema infonde in carcere ci vanno i delinquenti
Nel momento in cui ragioniamo così e sempre più si ragiona in questi termini perché dico non voglio fare in analisi sociologica ma è un dato effettivo che l'
Che l'uomo si è sempre più la atomizzato e pensa al proprio nucleo ristretto stretto
Ma essere comunità essere società significa ricordare che ci sono cioè comunità e società anche nelle carceri il problema è di approccio filosofico è politico a mio avviso filosofico nel senso cosa è per noi il carcere
Cosa significa fare questo tipo di attività è una passerella o è fare la cosa giusta nel perché vanno
Seminate le idee giuste basta finito grazie
Onorevole Valentina Chinnici
Sì sono Valentina Chinnici sono una parlamentare qui all'Ars alla Regione Sicilia allora due cose volevo dire in particolare la scorsa settimana abbiamo fondato in un intergruppo parlamentare sulla salute mentale
Io credo che con l'aiuto di Antigone con l'aiuto di tutti voi
Possiamo fare pressione proprio a livello politico e l'intergruppo parlamentare sulla salute mentale può essere uno strumento utile anche lì può non servire a niente se è una scatola vuota esserci diciamo che l'abbiamo fatto tanto per ma invece o può essere uno strumento utile per fare arrivare determinati temi determinate istanze anche a livello appunto finanziario proprio in questi giorni
Siamo all'ennesima finanziaria che si risolverà in una solito ingolfamento di emendamenti senza una visione ecco noi abbiamo la visione di dare a chi a meno e chi sta in carcere e chi soffre i particolari salute mentale
E stare in carcere sicuramente mette a durissima prova la salute mentale ecco in quel caso veramente lo stigma è doppio perché non solo ce lo stigma della persona detenuta ma c'è lo stigma della persona che sta male mentalmente e allora su questo dobbiamo lavorare
Abbiamo presentato anche un'interrogazione per capire dove vanno i soldi che lo Stato destina alla Rent all'introduzione lavorativa la formazione lavorativa delle persone detenute
Perché è chiaro che la dignità la possibilità anche minima perché sarebbe fondamentale di reinserimento nella società passa passa dal potersi sentire di nuovo utile dalla potere passare dalla mentalità dello scarto come come purtroppo sappiamo perché
Ti faccio facevate cenno prima no una società atomizzata che punta solo al profitto al capitale chiaramente dei carcerati e dei malati
Mentali non sa cosa farsene sono scarto qualche giorno fa c'era quella quell'articolo agghiacciante su Repubblica che parlava di quel bambino di due anni in carcere a Roma Rebibbia
Che a due anni non sa altro che dire apri chiudi che sono le parole che sente quando si apre uno e si chiudono le porte del carcere quando lui può andare al nido grazie a un'associazione che per qualche ora
Lo porta fuori dal carcere a due anni e il bambino ha già dei ritardi cognitivi gravissimi ecco questo è è il segno che la la carcerazione comunque la la malattia mentale tra la possono fare venire o a cui re come nel caso di un bambino
Che speriamo possa avere presso un futuro migliore
E allora io sono a disposizione per qualsiasi iniziativa posso essere utile sia per fare pressione sia per chiedere delle cose concrete
Siamo riusciti a ottenere che le famiglie delle persone con disabilità mentale siedano al tavolo di chi decide le politiche nell'assessorato alla sanità lo stesso dobbiamo fare
Per dando voce alle persone detenute grazie a Pino Apprendi grazie Antigone grazie a tutti voi per aver organizzato dal Comitato esistono i diritti per avere organizzato questa maratona e a chi sta come sempre meritoriamente riprendendo per lasciare traccia il segno di una cosa che non è assolutamente inutile grazie mille
E io sono Franco Chinnici dell'associazione a svuotare noi come associazione operiamo sia Ucciardone che al Pagliarelli e facciamo tante attività da più di venticinque anni
Queste attività sono le più svariate ci gestiamo le biblioteche sia Ucciardone che appaia rally guardaroba facciamo attività teatrale corse di Filosofia in pratica
E tante altre cose però
Voi ci chiediamo queste sono gocce d'acqua
Che risolvono sì perché tante volte abbiamo visto situazione di di persone detenute che poi si sono riavvicinate
E sono usciti hanno hanno cominciato a condurre una vita diversa da quella che era stata la loro vita prima di entrare in carcere servono queste cose però la situazione dell'OCCAR Cerea o collasso
E quando un corpo soffre quando un'auto soffre è tutto il corpo che soffre questa è bene che la cittadinanza lo sappia
In carcere si muore si scoppia noi che siamo dentro vediamo la situazione penosa triste e purtroppo non abbiamo che fare
I stessi
Direttore de de delle carceri sono sono le vittime del sistema anche loro perché quando succede qualche cosa cosa possono fare spostano un detenuto da una cella un'altra ma più di questo
E gli agenti di polizia penitenziaria
A parte i delinquenti che si sono macchiate di crimini orrendi ma spesso fanno fan degli psicologi fanno fanno i sociologi
Intervengono possono possono fare quello che possono fare
Mettere dieci agenti in più
A cosa può servire quando venti altri agenti vanno in pensione cenone questa del il criterio del il ministro della giustizia
Sembra che dorma sembra che noi gli interessi nulla quando lui parla e dice che metterà a disposizione alle le caserme c'è una destra una cosa antichissima che non si è mai realizzata è questo il modo di risolvere il problema
E questo è il modo di di di fare rinascere una situazione siamo veramente in una situazione terribile dentro le carceri è bene che che tutti ne prendiamo coscienza
La cittadinanza deve sapere che in carcere si soffre tantissimo è che non è una cosa ritorna contro di noi quando questa persona usciranno dal carcere
Usciranno
Più delinquenti di come sono entrate nel sistema è veramente al collasso io dico
Se c'è una possibilità che qualcuno prenda coscienza a livello politico dico
è bene che lo faccia perché veramente le cose peggioreranno sempre di più
Grazie
Fratello Loris droghe ecco perché io dico sempre che non andò a soluzione anche dello attacca i piedi le ciabatte
Tu che entra nel giorno in carcere che hai parlato sempre di umanizzazione della pena
Credo credo che oggi ci sia un problema di crisi
Crisi proprio strutturale
Di comprendere
Attiva in carcere il perché che se consideriamo ci sono tanti i poverissimi che si trovano in carcere tanti tossicodipendenti tanti giovani con problemi psichiatrici già c'è un problema strutturale e c'è un problema di riflessione seria che c'è gente malata ecco che non dovrebbe stare quindi
C'è un problema anche legato
A una mancanza di interesse vero
Alla situazione carcere proprio perché ci sono solo i poveri poverissimi
A livello di umanizzazione
Tutti quanti gli attori che lavorano in carcere svolgono i servizi le associazioni gli agenti educatori tutti visti Colucci
Cercano di umanizzare quel tempo di rendere bello sereno per quello che può essere il momento in cui c'è l'attività trattamentale c'è la messa c'è il teatro si vive quasi la normalità
Ma sono pochi spazi
Mancano gli strumenti mancano tanti strumenti per l'amministrazione
Quando si parla di strumenti possiamo parlare dal personale anche a potenziare tutte le attività trattamentali
Potenziare la possibilità di Ea accedere alle pene alternative
L'ha travolto la donna ha fatto la richiesta per la centonovantanove entrata con un definitivo di dieci mesi
Che ha tre mesi che aspetto e quindi probabilmente finirà la pena piccola centonovantanove che con Paci Rita si dovrebbe uscire
Dico ci sono tanti tanti punti fermi
Che non funzionano bene ecco a livello strutturale credo che il governo debba non essere miope guardare con interesse
La situazione delle carceri c'è tanta gente che muore
I suicidi sono tantissimi
Quelli evitati sono ancora di più
E questo lo è un crescendo che avviene perché la società i giovani sono più vulnerabili avendo problemi psichiatrici è chiaro che c'è una vulnerabilità in più a togliersi la vita perché si perde in un attimo si parte senso il senso della vita di tutto
Bisogna veramente
Riflettere seriamente sul carcere sulle persone che vi abitano ci sono sensi più di sessanta mila persone detenute più tutte le persone che ci lavorano
E c'è una crisi generale che va approntata quando si parla di crisi si parla di riflettere seriamente e mettere in campo per le norme delle circolari delle disposizioni del del dei decreti legge che aiutino la persona a chi ha sbagliato a vivere
In modo dignitoso la propria pena
è poter avere una riflessione anche di reinserimento serio
Ecco la povertà anche cede fuori
In carcere c'è ancora più povertà se noi andiamo a girare i quartieri popolari di Palermo siamo a Palermo
E così vede tantissima povertà sentiranno in carcere ce la miseria che si perdono tutti tutti i criteri per l'umanizzazione a volte non che si perdono perché vengono trattati mani ma perché la persona
Si smarrisce totalmente a volte grazie all'intervento sanitario zoppo monco per come salvano tante vite di persone con verso con
Dipendenze di crac di droghe il Crati per esempio sta uccidendo mi migliaia e migliaia di giovani ancora non si fa nulla per contrastare questa piaga
Il crack era la peggiore droga che attualmente circola Palermo
E ancora non si fa nulla ecco credo che se non ci sono gli strumenti le forze dell'ordine e gli strumenti per contrastare il crimine ne possiamo parlare tanto ma credo che i governi tentano
Dare risposte risposte chiare
A quello che sta succedendo
Essendo che sono i palazzi a volte vedono poco comprendono poco
Quello che succede nella realtà dovrebbero fare un giro a piedi da soli magari nei quartieri e comprendere avere la paura che vive la gente quando passeggia per comprendere tutto quello che si vive
Ecco non so non mi non parlerò di carcere interno inteso come attività da religiose perché di facciamo ci siamo diamo la piccola risposta a quello che possiamo fare con i volontari
Grazie appieno che Pino sta diventando come un faro che illumina
Quelle situazioni dove c'è l'oscurità ecco non è una denuncia che Pino fa io la leggo in questo modo sa illuminando
Se lo minando alcuni aspetti che non funzionano e quindi credo che appresa in considerazione questa questo campanellino d'allarme per cercare di risolverlo il problema perché siamo qua per questo non per crearne ma per focalizzare attacca illuminare i problemi e dare delle risposte
Grazie
Grazie
Va be'Loris oltre che essere cappellano
Ha creato una comunità
Non convenzionata
Ospita delle donne che hanno bisogno di un alloggio che non hanno dove andare
Che abbia bisogno di fare domiciliare in qualche posto non hanno un riferimento che escono dal carcere non hanno una casa perché nessuno affittava a casa a chi esce dal carcere
Ed è proprio nella chiesa della Gancia
Una situazione veramente diciamo che sembra fuori dal mondo perché le donne all'inizio organizzato da sole non c'è nessuno di le bacchette gli dice quello che devono fare
L'abbiamo già visitata è una una bellissima realtà quando gli chiedo ma come fai a tirare avanti la spesa lui diceva provvidenze e c'è la Provvidenza
Ieri sono stato al carcere minorile ho incontrato un ragazzo che come a problemi alla bocca da oltre un mese non dormiva
Ma non era soltanto il mal di denti era un ragazzo che aveva avuto un tumore
Cinque anni fa e aveva bisogno da visita specialistica
Ma nell'incontrarlo era la prima volta che lo incontravo ringrazio chimera
Segnalata questa cosa
Io ho raccontato la mia vita ha detto guardate che io guarda che io sì vengo da una famiglia vuole io sono figlio di operaio eravamo noi fratelli
Qualche volta mangiavamo la Camera domenica e io dei campavo nelle ore libere la scuola per la strada
Quando si usava la Petrobras garbo non so se comprende del meccanicamente la parola abrogata era che ci si metta buon gruppo de qua un gruppo di là e ci si dava le pietre
è però poi ce l'abbiamo fatta quasi tutti quei ragazzi che vivevamo per strada perché ci vennero a prendere delle assistenti sociali ci chiesero di andare in un luogo al centro sociale di via Malaspina ce l'abbiamo fatta
E lui
Poi raccontava e faceva il pompiere insomma entrati proprio rapporto la Custom devo dirle
Bellissimo
So che questa parola non è accettata per molti perché lui si trova al carcere ma è un ragazzo
Che mi ha dato tanto ieri e lui m'ha detto alla fine di questa mia presentazione perché io volevo fare capire che ero non capiva che cos'era villa questa figura che io rappresento
Ha detto sì però voi lei è stato
Fortunato che quando lei era piccolo
A Palermo girava la cocaina
Che costava cinquanta mila lire sessanta mila lire al grammo e la usava nei ricchi ora se lei c'era un bambino o un nipote ha un figlio che gira in città esce alla scuola si deve preoccupare perché il regalo nel crac
Si ricordi ebbene l'UE ha detto a me se ricordo bene
Che c'è questo pericolo
Le cacche your regala una sono il voto Sophia io regalo per farlo
Abituale a questa maledetta droga Luís ha detto che è maledetta droga
E m'ha detto pure che gli sta facendo bene qual
Questo questo stare in carcere perché Ruvolo uscire bene
Per salvare i suoi due fratellini piccoli
Per me è stata una grande lezione
è stata una cosa devo dirti che devo dirvi che mi hanno lamenta molto molto riempito
Bene io passerei al microfono a chi vuole intervenire Piera
Assistente sociale bella no per la Buccella dodici dici cosa fare allora
Allora intanto grazie Pinault grazie Antigone per questo lavoro incessante io sono fiera Buccellato sono una pedagogista una criminologa sono anche un mediatore penale
E mi occupo con il centro diaconale lavoro per il centro diaconale di un servizio che appunto accoglie persone detenute in misura alternativa
Questa è una sfida del centro in via Ponale diciamo ha lanciato già dal due mila e quindici da noi appunto vengono inserite quelle persone che hanno la possibilità di scontare una misura una pena alternativa che cosa significa questo che cosa significa diceva Pino poc'anzi la morte in carcere
In carcere c'è la morte dei diritti
Le persone che abitano il carcere ne stanno in carcere appunto non hanno diritti no questa è una condizione che più volte abbiamo appunto sentito anche dalle parole delle persone che sono qui oggi in questi momenti che sono momenti preziosi di incontro e di scambio di reciprocità di quelle che sono nippo in qualche modo no le visioni che ognuno di noi porta nel proprio lavoro
Allora noi di che cosa ci occupiamo ci occupiamo del reinserimento parola bellissima contenuta appunto all'articolo ventisette della nostra Costituzione e che ha a che fare con la possibilità che le penne
Possano servire appunto affinché le persone possano riflettere sul proprio reato se ci pensiamo il reato è un po'uno s'
Partiamo qua no Pino tra un prima e un dopo cioè rappresenta un po'una rottura di quelli che sono i sentimenti sociali o comunque un patto il patto il nostro patto di cittadinanza
Il reato in qualche misura rompa
Questo pacchetto e se non c'è nessuno che accompagna in questi percorsi di reinserimento la possibilità che la persona possa riflettere su queste conseguenze negative
E possa in qualche modo attraverso un'attività che l'attività della giustizia riparativa no oggi è leggero sappiamo con la riforma Cartabia oggi abbiamo una legge no che è quella della giustizia riparativa e quindi ogni persona ogni persona detenuta diritto dovere di essere informato su quelli che sono i programmi
Della giustizia riparativa anche appunto della mediazione cioè dell'incontro con l'altra parte con la vittima
In carcere la vittima non c'è non ci può essere perché le persone che sono all'interno del carcere non sono accompagnate in questo percorso che è un percorso di riflessione critica rispetto perché non vogliamo essere hanno giustificazionista ticket buonisti rispetto alla persona che commette un reato
Ma quella persona deve essere portata a capire a comprendere quelle che sono state le conseguenze negative a comprendere a fare una riflessione rispetto anche al alla propria condotta al proprio comportamento
E se di questo non ci facciamo carico noi come comunità anche in termini di giustizia diciamo di comunità
E la pena diventa un'occasione perduta un qualcosa che diciamo arriva nell'esperienza delle persone ma che non lascia un segno ecco quello che ne facciamo all'interno di casa vale la pena e proprio qua e sto in questo accompagnamento che ha a che fare con la possibilità di per esempio trovare un lavoro di anche come dire recuperare quella dimensione relazionale
Che è venuta meno con la propria famiglia perché è farsi carico della persona che commette un reato quindi dalla persona detenuta significa farsi carico della famiglia dei bambini e delle bambine
Che hanno un genitore per esempio in carcere
E che hanno una storia no di separazione con quel genitore ecco avere anche all'interno di casa vale la pena uno spazio dedicato alla ricongiungimento familiare a che fare secondo noi appunto al percorso a che fare proprio con questo con la possibilità che le persone possano rivedere e riconoscersi rispetta una identità che ha un'identità destrutturata per la propria condizione quindi che ben vengano momenti come questi grazie sempre pieno
Ne siamo qui ci siamo come centro diagonale perché appunto vogliamo rispondere a questo bisogno che ha il bisogno di tante persone uomini e donne che vogliono voltare pagina vere anche a un riscatto rispetto alla propria esperienza di vita Grazia
Grazie grazie vera progetto forense volete intervenire
Presidente
Intanto sentiamo e cappellano del dell'istituto minorile
Grazie Pinault buongiorno io sono don Carlo Censabella sono il cappellano del carcere minorile Malaspina di Palermo
Semplicemente voglio dire che la realtà carceraria italiana nel suo complesso
è semplicemente ridicola
Così ridicola e meschina chi è bassa fonda il suo punto di forza sul nascondimento
Che ben venga che ben vengano associazioni come Antigone che permettono in qualche modo all'opinione pubblica di entrare all'interno delle carceri
Dare uno sguardo ma molto superficiale perché il punto di forza del sistema meschino carcerario è quello di nascondersi di non permettere a nessuno di entrare e di conoscere a fondo le logiche che esista ora no all'interno del del carcere
E questa è una cosa molto grave ora io penso che l'opinione pubblica non debba porsi il problema del sovraffollamento il sovraffollamento di per sé
Non and negativo è molto relativo come componente
Facciamo un esempio abbia appena festeggiato il festino
Trecento mila persone sul Cassaro
Non credo che qualcuno si sia posto il problema del sovraffollamento come dimensione disumani Zanta ma al contrario aggregative motivo di Fest
Il sovraffollamento diventa disse umanizzante
Perché soggiace la mancanza di diritti
Ora per esempio
Se noi entriamo nelle carceri e ci chiediamo se vengono rispettati i metri quadri non tanto perché
Al carcerato vengono meno degli sui diritti anche
Ma visto e considerato che entriamo in un sistema di giudizio che giudica le azioni commesse di chi entra ed è giusto che sia così
Credo che sia anche giusto che qualcuno giudichi l'operato di chi giudica
Il sistema carcerario non può essere non può vivere di un delirio di onnipotenza
E questo è grave
Questo non ce lo possiamo permettere
Il delirio di onnipotenza credo che debba essere un po'ridimensionato
Se per esempio guardiamo all'aspetto sanitario
è impensabile
Che la legge non permetta ad un detenuto di uscire dal carcere con tutto di scorta tutto quello che vogliamo
Terre delle cure mediche
Legittimissima
Se non in punto di morte o in situazioni gravi ma questo è impensabile
Se a questo aggiungiamo pure che per una visita specialistica all'interno delle carceri
Bisogna aspettare mesi e mesi e mesi e ci si nasconde dietro una burocrazia che lente tutto questo è allora continuiamo a ragionare in maniera impersonale
Dando la colpa chi a nessuno
Questo non è possibile dal momento in cui il reato è giudicato da qualcuno e personalmente il sistema giudiziario non può permettersi di nascondersi dietro l'impersonali ISMU grazie
Grazie grazie presidente del progetto Forenza grazie
Capirai l'opportunità di esprimere il pensiero condiviso di tutti coloro che in primis si fanno parte della mia associazione noi riteniamo queste ecco io oggi sono portavoce
Della mia associazione pensiamo che nell'ambito carcerario ci sia una fortissima confliggente sa tra l'ideale e il reale si parla di casa circondariale evocando il concetto di accoglienza di protezione perché la casa che cosa il luogo dove si cresce bene dove si è sicuri e dove
Si sta esista bene dove si dove ci sono delle persone che
Pensano al tuo bene il tuo bene si concede si concilierà ebbene con il concetto di free educazione il carcere dovrebbe lui educare allora si presuppone che che ha commesso un reato probabilmente ha fatto un errore educativo occhi lo ha educato è stato assente allora
Quel che queste nel carcere quello che si dovrebbe realmente fare inulina ambiente
Di casa
Riportare allarmi alla educazione cioè portare disse l'oggetto che vive nella condizione
Di limitazione rispetto alle relazioni con il mondo dovrebbe essere in quel momento
Del carcere in quel momento in cui vive quella dimensione carceraria arrivi portato
Alla a ad essere in sintonia con quelli che sono i valori della socialità cioè voglio dire e io adesso questo lo lo dico proprio da mamma no
Se tu un bambino lo lo punisce i Sempre e soltanto non lo educa era in mano ai mai non riuscirai mai ad educarlo potrai far nascere dei sentimenti ritorsivo i potrai e alimentare la boia di vendicarsi contro qualcuno contro l'istituzione che è il genitore in quel caso allora se il carcere
è un luogo finalizzato a punire perché hai sbagliato ma se sbagliato significa che mai
Fatto pugni con quell'educazione che non ti è stata data il cittadino
Per essere educati educato dallo Stato cioè dall'istituzione devono essere le istituzioni a trovare le modalità le strategie adeguata insomma a scuola si parla di personalizzazione dell'educazione personalizzazione delle cosa significa significa che a seconda del luogo dove tutti trovi devi trovare le strategie adeguata e corretta e personalizzate
Terra trarre per riuscire a prendere il meglio perché si trova in quella condizione
E allora se per un bambino
L'istituzione
La famiglia il genitore
Per un cittadino l'istituzione e lo stato e chi rappresenta lo Stato in questo caso il carcere che non deve essere carcerano deve stare a casa
Ti ringrazio
In rappresentanza viaggio osserva Marco Marchese
Un giorno tutte buongiorno a tutti io sono l'avvocato Marco Pasquale Marchese segretario di aggiustare abbiamo accolto parla a nome della situazione invito a partecipare delle garante dei detenuti Pino Apprendi come Sempre perché iniziative sono veramente meritevoli ho la fortuna di intervenire alla coda di tanti interventi e quindi prendo spunto da un po'da tutti quelli che ho ascoltato oggi
Ma interventi assolutamente centrati sul sul punto
Però Pino forse voi aggiungere qualcosa di più una sorta di provocazione se me lo consenti nel senso che evidentemente prendiamo atto che qualcosa nel sistema delle carceri non va ce lo dicono i tanti suicidi ce lo dicono le condizioni che quotidianamente tu come garante ma anche associazioni come Antigone Nessuno tocchi Caino le tante situazioni che operano sul territorio
Ci riporta le che denunciano qualcosa non vada la è probabilmente fa comodo così
Nel senso che l'impressione è che evidentemente che l'idea che ai detenuti gli ultimi vengono abbandonati
Forse forse fa comodo perché forse quest'idea di abbandonare i detenuti di abbandonare gli ultimi
è come se in un certo senso soddisfa asse una voglia di vendetta nei confronti di qualcuno a è questa e quello che non dobbiamo permettere questo e quello contro cui dobbiamo combattere ogni giorno perché vedete il quello che è emerso dagli interventi di tutti è che è un'idea di carcere diversa si lega ad unire ai Società diverso
Ha noi abbiamo un faro diceva poco fa fra del fra Loris parlava di faro che illumina nostro faro come cittadini deve essere evita abilmente la Costituzione
è la Costituzione ci dice che l'impegno deve essere volto alla risocializzazione del o che non è l'educazione ma è qualcosa di ancora più profondo
Significa quindi che la pena non ha un fine punitivo non ha un fine vendicativo al fine di recuperare un cittadino un nostro stesso concittadino che evidentemente ha sbagliato evidentemente si è perso evidentemente a è uscito diciamo dalla dalla corretta strada
Nel fine deve essere quello di recuperarlo
Quindi quando noi ripensiamo all'idea di carceri pensiamo ad un'idea di società
Ed è per questo che il problema ci tocca tutti è per questo che accolgo accogliamo sempre con favore l'iniziativa e di Pino perché uniscono veramente tante realtà gli avvocati i magistrati il mondo religioso il mondo da situazioni perché è un problema che evidentemente ci riguarda tutti è un problema che non dobbiamo dimenticare perché non dobbiamo in generale dimenticarci
All'interno la società della nostra società quelli che occupano gli ultimi posti il posto degli ultimi e quindi io ringrazio tutti per essere intervenuti ringrazio su tutto pieno per il sesso impegno grazie
Grazie a Marco
Marola può intervenire
No albanese rappresenta la ci chiama aria Balestra
Maria San Filippo era CTA
Noi come operatori della salute mentale non solo ci troviamo sempre contaminati da la giurisprudenza dalle situazioni che sono sempre in bilico tra la legalità e la follia
Là dove penso che siamo tutti in bilico tra legalità alla follia io per prima non ho più cose si fanno più siamo
In qualche modo tutti più simili ma io sono anche in coda sale con Pino con Anna volente
Con l'Alessandria Ensi ci siamo auto definiti un gruppo che si compatta in difesa dei diritti e secondo me quello che state stiamo facendo è importante andrebbe fatto continuamente perché nessuno neanche la persona più arida può rimanere indenne da quando si confronta con una realtà che è quella delle carceri
Io ho la l'opportunità di seguire degli studi sociologici sul carcere sul quarantuno bis sono totalmente d'accordo
Nella definizione del professore Charlie parlavo che dice che lega il carcere è
Con l'accento tortura
Non è potenzialmente opportuna non è rieducativo nona nessuna speranza di essere funzionale il carcere andrebbe distrutto perché l'istituzione è un buco nero così è quello che reale quello che viene fuori dall'est di questi giovani perché in carcere come dice sempre Pino ci vanno i poveri le persone sole i migranti
I fragili
Qua e questo Giacinto altererebbe a riflettere su come nessuno dovrebbe vivere con estro nessuno come diceva il cappellano può sentire l'onnipotenza di fare della vita dell'altro seppur peccatore
Ciò che un essere umano decide questo non è umano non è giusto in termini biblici è in termini laici per cui certe dove si parla di diritti io a un certo punto anche se a volte un po'in ritardo arrivo
Se posso contribuire lo faccio
Credo che chi è dentro chi è dentro delle categorie quindi avvocati magistrati giuristi
Come si dice condannati
Tutti dovremmo contaminare circoncisi non lo è cioè io per esempio mi sento sempre in avanti
Con le bandiere dell'Agedo dei diritti delle persone omosessuali transessuali eccetera ma io non sono omosessuale questo vuol dire che secondo me dobbiamo difendere
Il nostro prossimo più che noi stessi perché noi siamo anche il nostro prossimo e non c'è
Chi più delle persone condannate che merita di essere davvero difesa dei propri diritti
Grazie Pinault
Grazie ma non la do il benvenuto al presidente Morosini presidente prego
A la allora chiamò da Toni
Tale aiuto tagliamo perché al giornalista autore greco
Roberto Perego
E confondono che dal RIS Campora molto brava covata
Mi chiamo Roberto Greco sono un giornalista mi sono occupato abbastanza spesso dei problemi del carcere
Intanto volevo raccontarvi una difficoltà io due settimane fa ho consegnato quindi non domenica questa passata da un paio di giorni ma quella precedente
Nel primo pomeriggio un pezzo che sarebbe stato in uscita martedì mattina
Un pezzo che ho chiuso alle due del pomeriggio di domenica io la sera ho dovuto mandare un messaggio al mio caporedattore dicendo guarda non sono più cinquantaquattro ma sono cinquantacinque
La mattina dopo il lunedì alle dieci ho dovuto mandare un altro messaggio guarda non ci sono più cinquantacinque ma sono cinquantasei
E sto parlando dei Suicidi
Un'amara considerazione
Quando si varcano
Le soglie delle case circondariali
In realtà si viene spogliati completamente di qualsiasi diritto umano e costituzionale
Non c'è niente da fare
Non c'è niente da fare perché la gestione delle carceri e lo dico purtroppo a mente per usare una una una una battuta alla albanese ma l'ho fatto di proposito
Lo specchio di questa società siamo una società di forcaioli
Buttate la chiave
Tanto è un delinquente il sentire comune con cui ci scontriamo anche quando cerchiamo un approccio più umano
è questo
E da questo punto di vista diventa una lotta impari perché vale la considerazione ha sbagliato deve pagare deve pagare
Come se dovesse pagare un debito economico nei confronti della società per avere sbagliato quando sappiamo che non è assolutamente così
Forse è proprio vero lo diceva Manola
Bisognerebbe investire denaro in Caterpillar per radere al suolo completamente le carceri per eliminare quello che rischia di diventare il portatore dei problemi
Io non posso dovrei delinquere per farlo entrare in carcere perché comunque ai giornalisti non è consentito l'accesso all'interno della struttura carceraria poi e questa è una cosa di cui magari un giorno mi piacerebbe parlare
Col presidente Morosini perché non ho ancora capito
Veramente qua quale sia quale sia il motivo
Però mi piacerebbe delinquere per poter rivivere quell'esperienza
No me mi spiego boh vuole essere una provocazione
Ci sono delle cose che ho le vidi dall'interno con le dinamiche che si sviluppano all'interno e questo nemmeno gli operatori che hanno accesso alla struttura probabilmente possono viverlo
Vivere quel difficile equilibrio che c'è
Tra il davanti e il dietro le sbarre
E mi metto anche nei panni
Del del personale di polizia penitenziaria perché anche questo
Le cronache ci raccontano che anche loro vivono un disagio che in alcuni casi addirittura portato al suicidio e anche qui drammaticamente ce lo ricordano le cronache
Sei appartenenti al corpo di polizia sette sono diventate ecco cioè
Sì siamo sembra di essere tornato agli anni ottanta con la pagina dell'ora che tutti i giorni il numero cresceva quindi ero rimasto a sei vi chiedo scusa sono già diventati sette
Qualche alla fine del mese di giugno una ragazzo molto giovane della casa circondariale di Favignana tra l'altro quindi un qualcosa
Dopodiché non voglio ammorba arbitri ma vi voglio turbare con delle parole che non sono mie
Non perdiamo tempo in chiacchiere inutili facciamo qualcosa mentre l'occasione si presenta non succede tutti i giorni che qualcuno abbia bisogno di noi
A dire il vero non è che abbia bisogno precisamente di noi chiunque altro andrebbe bene per lui se non meglio
L'imbroglio invocazione che abbiamo sentita è rivolta piuttosto all'intera umanità ma qui in questo momento l'umanità siamo noi si piazza o non ci piaccia
Approfittiamone prima che sia troppo tardi questo ha scritto Samuel Becket suo aspettando Godot grazie
Grazie a Roberto
Presidente
No scusate io sono potuto scendere solo ora non so quanti fossero i presenti quando è iniziato questo incontro
La cosa che voglio dire è questa cioè qua in questo momento oggettivamente non siamo in tanti
E questo anche deve essere un motivo di riflessione ma
Anche se non siamo in tanti
Non dobbiamo abbatterci rispetto al messaggio che questa iniziativa vuole inviare rispetto a quell'opera di sensibilizzazione per la tutela dei diritti umani nei nostri istituti penitenziari che questa iniziativa persegue
Non dobbiamo abbatterci non solo per il numero ma per quelle che sono per quelli che sono i sentimenti in questo momento maggioritaria la nostra società
Veniva detto veniva ricordato anche poco fa
E insomma è diffuso il sentimento un sentimento che si muove in direzione ostinata e contraria
Rispetto a quello che vogliamo testimoniare qua oggi
Cioè il fatto che il carcere venga considerato solo come un luogo di neutralizzazione di persone pericolose
è un qualcosa che e avvertito nella nostra nelle nostre società anche nelle nostre democrazie occidentali
Da tanto tempo
E almeno un trentennio che c'è questo tipo di percezione quindi c'è ovviamente una una una battaglia anche sul piano delle idee sul piano culturale
E queste iniziative penso che siano importanti anche da questo punto di vista ma ripeto
Sono iniziative che nonostante il numero delle presenze vanno portate avanti questa fiammella deve rimanere accesa
Perché
Io questo lo dico da del da semplice magistrato
Che si è occupato di di della materia penalistica e che ancora si occupa peraltro dalla materia penalistica
E e ovviamente come tutti qua come tutti i magistrati che hanno operato qua
Mi sono misurato ovviamente con persone che si sono macchiate dei più diversi delitti
Dai semplici ladruncolo del supermercato al alla persona magari che ha stuprato una ragazzina di dodici anni
Dal funzionario corrotto al rapinatore
Dal narcotrafficante al
Al boss mafioso che praticava le estorsioni in interi quartieri cittadini
Ha avuto un senso
Infliggere
Una sanzione ha avuto un senso
Sì per neutralizzare persone pericolose anche per dare una risposta di giustizia alle vittime di questi reati
Per lanciare anche in fondo indirettamente messaggio della società che delinquere non paga
Però guardate di una cosa sono sempre stato perfettamente consapevole che se il fatto di mandare in carcere una persona si traduce nella situazione che questo viene trattato come non come un uomo ma come una bestia questa la cosa intollerabile
E soprattutto è intollerabile che non gli si riconoscono dei diritti minimi anche all'interno della struttura carceraria e soprattutto non gli si offra neppure una possibilità
Di rimontare rispetto
Al ritardo nei confronti della comunità in cui lui ha vissuto prima di entrare in carcere
E queste sono cose sono cose che nella nostra società fino qualche tempo fino a qualche decennio fa erano largamente condivise e oggi non lo sono più
E questo è un grosso problema perché questo si riflette ad esempio sulla sensibilità di coloro che devono investire delle somme
Nel circuito penitenziario per dotarlo ad esempio di un numero di medici adeguati che possano seguire le condizioni di salute di quelli che sono dentro
O di tutte le persone che collaborano per rendere effettiva la possibilità di percorsi di di trattamento che siano davvero adeguati
Sono sono questioni che
Richiamano la responsabilità di diversi protagonisti del circuito istituzionale
Ci metto la tuta in mente per prima di tutti i magistrati perché non mi piace puntare il dito contro gli alti gli altri organi istituzionali
è chiaro che
Forse c'è da interrogarsi se
Il clima del Paese quello intima nel Paese
E in nell'aria di settori della legislazione penale
E quello della carcere concepito come un mero luogo di neutralizzazione
Questo probabilmente incide sugli orientamenti giurisprudenziali a livello di trattamento sanzionatorio
E allora lui dobbiamo fare uno sforzo da questo punto di vista per cercare quelle soluzioni interpretative compatibili con la legge con la Costituzione
Per utilizzare ad esempio sul piano cautelare davvero il carcere come estrema ratio
Non dimentichiamoci che noi veniamo da una legislazione che si è sviluppata nell'arco di oltre venticinque anni quindi a partire dal novantadue dove il carcere obbligatorio come misura cautelare è stato un viaggio è partito per i reati Dimas
Che ha ed è stato via via esteso a tante diverse tipologie di reati
Carcere quando ci sono gravi indizi di colpevolezza esigenze cautelari in automatico carcere in sede cautelare
Questa è la cosa che è andata avanti per anni a legislazione e questa lasciato dei segni naturalmente nell'approccio anche
Alla materia noi abbiamo il compito di
Invertire una tendenza un approccio
Ragionando con le norme che sono a nostra disposizione con le leggi che sono a vostra disposizione
Poi poi naturalmente ci sono altre postazioni istituzionali che devono fare la loro parte
Ma guardate la loro parte soprattutto con gli investimenti
Perché noi lo sappiamo me lo diceva il garante dei detenuti proprio ieri abbiamo
Negli istituti uno squilibrio nel rapporto tra numero di detenuti
E numero di persone di di agenti che si occupano dei detenuti nella stessa postazione
Che talvolta fa davvero rabbrividire
Abbiamo delle dei presìdi sanitari incerte postazioni che talvolta sono carenti e sono magari
Quelle postazioni dove da cui può partire
Medico che in una situazione di precarietà può trovare una soluzione per quello che se viene invece lasciato solo e destinato
A morire
Per le sue condizioni di salute e così immagino anche rispetto al fenomeno dei suicidi che sicuramente dipende moltissimo
Dalle condizioni ad esempio anche igienico sanitarie del luogo in cui si svolgeva detenzione penso alle temperature di questi giorni
Ma dipende probabilmente anche molto dalla
Presenza o dalla mancanza di un'assistenza
Psicologica dalla possibilità di vedere dei familiari e quindi dalla collocazione in un luogo vicino
A quello dove
Abitano i familiari che magari non possono permettersi di viaggi Lundy per andare ad incontrare il loro assistito
Sono sono tante sono tante le questioni sul piano istituzionale che vanno sicuramente monitorate e su cui bisogna prendere posizione
Mi rendo conto queste possono sembrare solo delle delle parole sono delle considerazioni
E credo che l'importanza di questa iniziativa sia quella come dicevo prima di mantenere una fiammella accesa rispetto a queste persone che vivono in questa condizione
E che sono appunto donne e uomini
Con dei diritti con dei diritti fondamentali
Che ognuno di noi ha il dovere di difendere e quindi io vi ringrazio per l'organizzazione di questa iniziativa
E don dobbiamo abbatterci secondo me anche se in questo momento non c'è una folla
Non c'è una presenza basta di persone nonostante i temi che stiamo affrontando
Che richiederebbero insomma
Una ben altra condivisione
Grazie presidente mi piace sottolineare il suo intervento
Mi permetta di sottolinearlo
Perché anche io avevo detto all'inizio
Non mi sento un buonista come lei non è un buonista
E nemmeno siamo francescani abbiamo una bella rappresentanza qui di preti
Che fanno il lavoro che è giusto per cui sono chiamati no
Io devo dire tra ex uomo dello stato sullo stato pubblico dipendente per parecchi anni leda da rappresentanze dello Stato di una istituzione estremamente importante
A difesa della Costituzione
Che il faro come è stato detto prima che deve deve portarci avanti
E quindi lo diceva bene anche manovale albanese diceva io
Difende i diritti dei transessuali omosessuale di San ma non sono un transessuale un omosessuale ecco difende i diritti degli altri
Ha una forza maggiore perché nessuno ti può dire addusse facendo questa cosa perché se difendendo una tua condizione no questa questo io per me molto molto molto forte ecco il suo intervento
Un intervento molto forte e l'ho voluto sottolineare perché poi può sembrare
Un intervento da pannicello caldo ma conoscendo la sua storia storia del presidente che
Come si dice in Inghilterra una giudice Musso
Non so se arreca conosce questa va uno e due ci mostra senza che
Non la conosce
Nel senso che ha ha fatto il magistrato e l'ha fatto in una certa maniera e
Che è una cosa molto molto importante siccome nel frattempo è arrivata di gente c'era stata presidente degli andato ebbero o dal adesso è arrivato anche a Donatella Corleo che rappresenta Nessuno tocchi Caino io dare la parola a lei
Sì lo Antella
Avuto
Grazie Pinault sono faccio parte del direttivo Nessuno tocchi Caino e so considera già il partito radicale nonché non che tenga a sottolineare questi incarichi che nonno lascia il tempo che trovano sulla militante dei diritti umani fondamentali per le carceri e sulle carceri
Come tutto il partito radicale Nessuno tocchi Caino si è sempre speso non da oggi ma da ieri ringrazio pieno per aver organizzato questo appuntamento
Mi spiace essere arrivata diciamo tardi rispetto all'arrivo previsto
Quindi non so Kimi anticipato cosa ha detto sicuramente meglio di me
Ho capito che si è parlato dal presenta Morosini e del suicidio della carenza del personale insomma aspetti che conosciamo chi le carceri di visita molto bene
Per quanto mi riguarda io solleciterei una presenza più attiva dei magistrati di sorveglianza anche che ci sono quelli che operano però bene sono oberati da carte incartamenti procedura elevati però una presenza più costante e più produttiva e fattiva per il benessere e dei detenuti di chi ci lavora nel nelle carceri perché suicidi come sappiamo purtroppo non riguardano soltanto i ristretti ma anche chi ci lavora nelle carceri
S e dati
Pensavo questo dei suicidi anche quelli degli agenti di polizia penitenziaria
E sono i dati ufficiali che abbiamo ma non sappiamo effettivamente quante persone
Muovevano
Perché si suicidano in carcere quelli sono i dati che abbiamo e alcuni alti dirittura casi due
Si sta studiando per vedere un po'se sono suicidi conclamati oppure morti naturali
Per esempio studia il caso mi ricordo a un non caso Abram non so se a Verona
La mattina da tenuta morto perché non c'è suicidato
Sieste ha fatto col gas serra Beppe ne tiene astinenza e tutto il resto e quindi ma e perché non è una forma di suicidio quindi che cosa scriveranno un caso di questo genere io non lo so non lo so attenzione fermo restando che
Se facciamo anche una riflessione chi sono le più esposte sui siti in carcere i giovani
Ma anche perché di recente successo anche ad Agrigento in Alta sicurezza
Da un detenuto insomma aspetta è strutturato quindi è evidente che c'è chiamiamolo Fagone femminismo
Un malessere della comunità penitenziaria che non può essere sotto valutato e trascurato da chi ci governa da chi fa le leggi ora vediamo un po'oggi si discuterà in aula della proposta di legge Giachetti Rita Bernardini sulla liberazione anticipata straordinaria
Che probabilmente non passerà ci sono una serie di emendamenti alla proposta di Nordio come del del deputato di Forza Italia dalle tinte vediamo un poco cosa esce il probabilmente usciva a ben poco Petite ma non lo dico con Manhattan come al ministro Nordio o al governo lo dico semplicemente perché
La situazione difficilissima chi ci sta ha delle responsabilità però Ca'sfiderà accollare al non si può sottacere su queste carenze delle carceri strutturali
Di personale quindi professionali mancano lo dicevate
Gli agenti mancavano educatori in mancano manca manca tutto nelle carceri
E non si può sopperire a queste mancanze costruendo o ristrutturando li ristrutturabile mi riferisco per esempio all'Ucciardone che insomma inutile ed è strutturato un pezzo di qua la nona sezione al suo successore cosa che sono concesse Pino
E che dovrà essere consegnata errori ma ti parlo di cinque sei anni fa non è stata consegnata un disastro problema per esempio del Duce atona come di molte altre carceri
è che vanno chiuse perché ci sono le Pen alternativa vanno applicate queste pene alternative che ci sono per questo dico magistrati sorvegliata che diano questa le pene alternative laddove sono Bobo con Conte concesse tra virgolette
è perché non è il problema non si risolve costruendo nel carcere oppure al adoperando lei delle caserme dismesse perché mancherà il personale e per che cosa significa cane
Cioè voglio dire
Bei tempi amo perché ne riempiamo Pagliarelli fu inaugurato ci ricordiamo tutti perché perché l'Ucciardone doveva essere chiuso
Stato emergenziale con la all'emergenza finita ma non è finita o sia in uno stato di perenne emergenza per cui queste carceri che sono strapiene diciamocelo pure scusate il termine dispiegati di sfigati
Quarto dà maggior parte delle carceri italiane Capano commozione di causa piena di sfigati di gente che proprio veramente
A volte non
Per non pagare gli errori giudiziari che è un altro capitolo cioè è complessissima mi rendo conto Presidente Morosini rivolgo a tutti i magistrati che è la situazione è difficilissima da gestire
Ma non è riempiendo le carceri di di tutto di più
Che si risolve che cosa ordine e sicurezza non mi pare non mi pare proprio ordine sicurezza ma educando
Termina bruttissima sensibilizzando abituando le generazioni nuove anche quelle adulte a dispetto del prossimo al rispetto delle regole che se ci sono vanno rispettate Cassano hanno non stanno bene
Attraverso processi e di riforme certo sarebbe opportuno difficilissimo un procedimento di
Indulto appalesavamo un'amnistia
Non per tutti per alcuni reati
Questo questo una riforma strutturale del sistema giustizia perché il sistema che è un colabrodo inutile che ci nascondiamo dietro un dito e che ci riempiamo tutti quantificare la bocca per colmare dei sensi di responsabilità che pur non essendo le figure istituzionali avendo d'poteri di agire però come persone che viviamo in questo mondo li abbiamo tutti nessuno escluso grazie più
Grazie Donatella così
Perché l'ho degli USA
Ricordando che a proposito dei suicidi per esempio di io prova impiccarsi
E si salva e viene portata in ospedale se morirò spera e morì non sta non verrà considerato suicidio per esempio sono dei casi un sistema tu dicevi follia circola una follia una follia
Che tornando alla alle problematiche del io organici Little avevo riferito proprio dire al Presidente che domenica non io sono andato
A Pagliarelli insieme all'onorevole faraone che ci siamo fatti dare i numeretti del degli agenti del Centre domenica mattina c'erano mille quattrocento detenuti circa quindi oltre il quindici per cento nella capienza
Duecento cinquanta duecentosessanta agenti presenti su cinquecentottanta in forse nel pomeriggio
Diventavano & di turno sessanta sempre per mille quattrocento falso e la notte trentacinque la notte trentacinque sempre con mille quattrocento detenuto con la voi pensate che ci può essere un equilibrio anche di rapporti
Fra la gente che ovviamente impazzisce perché quello grida quello che fa Malatesta quello non dorme quello sente caldo
In quell'immenso spazio che non finisce mai Liepaja del questo anello e fragile
Perché tutto voi tutta la tutto tutta la discussione che ne abbiamo fatto della sistema giustizia
Ma
A ritrovarsi in questo conflitto fra persone tra persone che vivono la propria vita sia l'agente del sì al detenuto alla gente che ha il problema pagare molotov chi guadagna mille quattrocento mille cinquecento euro
è il detenuto che non vede la famiglia che ha sede che non ha i soldi per comprarsi le sigarette e assente a caldo che non riesce a comparse con non a trenta euro per comprarsi il ventilatore cioè sono persone
Ed è normale che poi c'è l'incidente senza voler giustificare niente assolutamente siamo vicini solidale alla rappresentante della polizia che poi alla fine escono anche con le ossa rotte
Quindi ecco è il sistema che va riformato bar rivisto totalmente anche con solo soluzioni radicali questo questo ce lo dobbiamo dire sì noi auspichiamo che qualcosa migliori io spero anche nei prossimi giorni con attraverso alcuni incontri che faremo che di poter migliorare soprattutto la situazione dei rapporti fra aspra
E carcere
Perché è fondamentale io l'altro giorno ho visto un detenuto ha fatto vedere le carte dovesse che il detenuto era radicato in incapace di intendere e di volere dichiaratamente la scritta no ma che cessato che cosa sa fare la è chiaro che è un po'un altro punto debole di questa catena diceva l'onorevole
Valentina Chinnici che hanno fatto questo intergruppo per la salute mentale speriamo che anche loro possano darci un aiuto in questa direzione
Che dire alla prossima che per poter avere per poter dire qualcosa di no ma per ma voglio darvi qualche notizia buona cura che sono
Siamo riusciti a fare un protocollo d'intesa siamo riusciti siamo
Un protocollo d'intesa fra il Conservatorio di Palermo Elettra il carcere
Per portare la musica
Però la musica non soltanto come ascolto ma come come percorso come studiosi conservatore di Palermo almeno la maestro Mauro Visconti che è stato sensibilissima e credo che questo cominceremo già ad ottobre da ottobre a giugno si para un calendario di incontri nel carcere era un'altra cosa
Che stiamo portando avanti un protocollo d'intesa con la fa Mottola
Per le cure palliative che non ci sono in questo momento è in carcere Emma e ci sono tanti detenuti che soffrono con con patologie gravi di tumore e non hanno e non hanno assistenza giusta come la polvere uno di noi fuori dal carcere quindi
Ecco cerchiamo di mettere qualche punto positivo nella disperazione grazie grazie a tutti grazie presidente