Sudan. Fermare la catastrofe umanitaria

Nella sala conferenze della Comunità di Sant'Egidio che ha promosso questa conferenza stampa questo punto stampa dal titolo Sudan fermare la catastrofe umanitaria
Siamo qui e come comunità di Sant'Egidio presente in Sudan con lo Bareggio una anche con iniziative umanitarie e tentativi diciamo di dialogo tra le parti assieme
Alle più importanti organizzazioni internazionali che oggi operano in Sudan ringrazio moltissimo sia Medici senza frontiere nel senza frontiere sia Emergency che sono qui al tavolo con lui
E insieme anche missionari quale appunto missioni d'istituto
Delle figlie Maria o situazioni esce le Suore Salesiane c'è qui sulla frutta e con me e collegato comuni on line e cioè il con generale dei missionari comboniani
Che appunto sono nati credo proprio in in Sudan
Molti a non molti anni fa e che operano appunto da da moltissimo tempo in quel Paese perché questa conferenza stampa durante il G7 a Borgo Egnazia
E appunto ci sia prossimi il problema del del Sudan
Ma diciamo avvenuto come dire uno dei temi all'ordine del giorno ma purtroppo la situazione comunitaria ma anche politica e militare nomine non è cambiata affatto
Dal quindici aprile del due mila ventitré cioè dello scorso anno il Sudan è sprofondato nella più grave crisi della sua storia una guerra civile su tutto il suo territorio che vede combattere le forze del presidente Buran Cadeo del Sudan Armed Forces
Essa è e le forze di intervento a rapito avesse dell'ex vicepresidente il generale MT
Si è arrivati a questa guerra dopo un lungo periodo di instabilità e due colpi di Stato il primo dei quali aveva messo fine al regime di Omar el Bashir durato più di venticinque anni è tristemente famoso per le violazioni di diritti umani
Colpo di Stato che aveva suscitato mi sudanesi in tutto il mondo una grande speranza per il futuro dissente dal presidente Burlando e l'allora vicepresidente miti hanno portato una guerra a tutto campo oggi con uso di aviazione militare artiglieria pesante anche nelle maggiori città del paese
Inclusa la capitale Khartoum
Tristemente famosa all'inizio della guerra è stata la tragica storia del più grande orfanotrofio di Khartoum in gomma isolato del Visconti dove almeno cinquanta bambini sono morti di fame
E altri duecentocinquanta sono stati successivamente evacuati dal personale unisce una larga parte della popolazione e dovuta fuggire un vero e proprio esodo le cifre sono impressionanti quasi dieci milioni di sfollati interni su una popolazione di quarantasette milioni
Quasi due milioni di rifugiati nei paesi limitrofi naturalmente in Egitto enunciata
La città che ospita il maggior numero degli sfollati ad avere in Ciad dove recentemente una missione della nostra comunità si è recata per visitare i campi profughi e portare aiuti umanitari ai rifugiati del Darfur che purtroppo dopo vent'anni subiscono della grave crisi del Darfur subiscono nuove violenze
Settecento mila in Sud Sudan e ricordiamo qui gli aiuti dalla comunità la diocesi di Malacca al che si sta adoperando tra tante difficoltà per assistere gli sfollati gli sforzi diplomatici di Arabia Saudita e Stati Uniti per cercare un accordo negoziale mi hanno avuto affetto il trattato di Gedda che avrebbe dovuto garantire un cessate il fuoco è stato già via l'altro all'indomani della sua firma siamo quindi per rilanciare con forza i negoziati di pace siamo qui a Roma anche per chiedere al governo italiano vista la presidenza del G7
Di quest'anno eccesso anche nuovi impegno programmato dal governo eredi un nuovo interesse verso l'Africa attraverso il piano Matei di promuovere a livello internazionale
Alcune ripresa dei negoziati per un cessate il fuoco munita di immediato siamo qui per chiedere alla comunità internazionale che intervenga
Lui aveva presso i belligeranti perché si possono distribuire gli aiuti umanitari senza restrizioni su tutto il territorio nazionale
Siamo qui anche per incentivare la raccolta di fondi per aiuti umanitari
Per appunto alla popolazione sofferente particolarmente perché io oggi soffre per la fame che uno dei più grandi problemi di questa crisi umanitaria
Di cui però lascerei parlare insieme a me a chi ogni giorno opera sul campo come dicevo Sant'Egidio è presente I Know Better con una grande comunità
Che opera per quello che può e poi come aiuti umanitari soprattutto agli sonagli rifugiati nei paesi limitrofi
C'è invece chi sta lavorando ogni giorno diciamo contrastare questa crisi umanitaria direttamente in Sudan
Per questo mi fa molto piacere di dare della parola inizierei da Pietro Perrino direttore del dipartimento Progetti di Emergency prego
Giorno grazie Vittorio grazie per cercare di riportare il Sudan al centro dell'attenzione una disastro ho dimenticato che viviamo tutti i giorni
Emergency entrata sull'onda nel due mila sei
E abbiamo coperto attività Khartoum Kollcaku Chirurgia supporto Mario centri pediatrici Diana Sudan in questo momento è vero alla situazione di Khartoum va quella di una città fantasma una città dove mancava l'elettricità da oltre un anno manca l'elettricità significa che le famiglie non sono in grado di raccogliere acqua che viene quindi raccolta dai pozzi superficiali anche inquinati non c'è accesso a Carlo al cibo fresco per cui c'è solo cibo secco le persone che girano nella città sono tutti nutrite perché semplicemente non c'è modo di accedere al al CIPE possano la settimana scorsa abbiamo dovuto subire voluta mascalzone jeans di bambini donne persone che avevano ho mangiato altre delibere che doveva essere qualcosa di polvere di aranciata ma anche si è rivelata invece un veleno che ha ucciso persone che e questa è la vittoria finale cioè accanto
Arrivare in quella città ripresa ed è sempre stata sin dall'inizio ma perché il problema è che appunto Khartoum controllata dare sesta e quindi portare supply portare rifornimenti Khartoum visto dalla controparte come una rischio una rischio di sopportare le attività militari dello stesso SF quindi sostanzialmente movimento sia di persone ricche di materiali dato sudando verso la città di Khartoum estremamente complicato molto a lungo richiedere lunghe trattative lunghe attese e
Non sempre poi si ha successo farò nel nel portare questo materiale dove abbiamo contenga il foglio su banda quaranta giorni cinquanta giorni abbiamo personale che è stato fermato al Sudan atteso di riuscire a passare per un mese un mese e mezzo
Abbiamo persone nel nostro staff coraggiose che si rendono disponibili a fare un viaggio che non è assolutamente sicuro perché in parte si svolge nelle zone controllate da Saffo parte Sizzo si svolge nelle zone controllate vero SF a una parte centrale in pieno deserto che buona il controllo di nessuno di cui nessuno tutela ogni nessun tipo di sicurezza e quindi quello è un passaggio di Carlo diciamo dove ci si limita a a ricordarci e a continuare a ripeterci che predoni cercano solo soldi e macchine e non la vita o la il sequestro delle persone da questo è quello che ci convince a continuare ad andare avanti e comincerà a persone che si rendono disponibili a fare questo viaggio ad arrivare a Khartoum perché insistiamo andare a Khartoum perché tutto ci vuole la testimonianza poi ci può avere ci vogliono degli ospedali riaperti al cartoon ma non esista assistenza sanitaria esiste un'assistenza sanitaria ai nostri concede hanno tentato di di di tenere anche Roberta comunque difficoltà
Dove abbiamo questa diciamo fortuna che ci siamo conquistati e guadagnati investono in dal due mila sei e quindi di avviare operatori oltre undici mila persone di Chirurgia per la sostituzione di valvole quindi solo che Carducci Lucia e quindi siamo entrati in quel territorio abbastanza profondamente sia quelle persone che abbiamo operato sia come in tutte le relazioni politiche che abbiamo costruito in tutti questi anni relazioni che hanno sempre avuto una una base nella totale trasparenza per quanto ci riguarda la regola e che si ci si confronta ma bionda si fa niente che l'autorità di cui le autorità non sono informate perché dall'esperienza sappiamo che per le autorità vengono informati e loro sono comunque e se si spezza quella con il figlio di di credibilità totale che sia si perde fuori la possibilità di trattare e di essere ascoltati
Ripeto cartoon ma vogliamo essere a cartoon perché vogliamo essere se vogliamo essere lì per riuscire a garantire un'assistenza sanitaria che manca abbiamo mesi fra a ormai sette otto mesi fa
Costruito riadattato alcune difficili c'erano messo guest house eccetera in sala operatoria e così via per dare una risposta anche al necessità trauma tenete presente che appunto c'è una guerra da oltre diciotto mesi in un posto dove ci sono ospedali che hanno pochissima capacità di operare spesso anche a pagamento di fronte a una popolazione di milioni di persone che vive dentro la guerra significa avviene dentro la guerra attiva Bondi per lucro una guerra che da altre parti a Khartoum si sente tutti i giorni il suono del campione le Katiuscia dal degli artigiani voglio bombe eccetera per cui una popolazione che da oltre un anno e mezzo viene giornalmente colpita da bombardamenti che la mancanza di cibo e la mancanza di accesso all'acqua non esiste il gas
Non esiste più niente anche perché appunto multietnici rifornimenti i pochissimi rifornimenti che arrivano arrivano attraverso il deserto perché appunto la politica anche del del governativa è quella di controllare impedire ogni tipo di accesso diciamo di di materiali nelle zone controllate dall'assenza perché dando per scontato che con materiali finiscono immediatamente in mano ai militari e quindi diciamo danno una spinta alla attivazione militare dei loro due persone con il quali stanno combattendo e quindi estremamente difficile
Trattare terrà portare dentro materiali certi materiali è impossibile sono impossibile portare dentro tutto generatori è assolutamente vietato quindi abbiamo avuto problemi cogeneratore dello Spedale tenete presente che questi giocatori sono stati aperti per duelli si in continuazione siamo arrivati a dover pagare arrivati ha espresso a sborsare centinaia di migliaia di euro per il gasolio per riuscire a garantire una continuità
Ultimo
A rimangono a Khartoum perché ci siamo presi la responsabilità appunto di operare oltre undici mila persone di cui cinque mila lire una cartuccia siamo rimasti e queste persone hanno bisogno di un'assistenza perché hanno valvole cardiache ci hanno bisogno di farmaci che impediscono che si formino dei coaguli che incidono
E e quindi hanno bisogno di una medicina lei che deve essere preso costantemente con attenzione e e quindi abbiamo tenuto a Tito delle cliniche sia dentro cartoon perché all'esterno per cercare di continuare a dare un supporto a tutti i pazienti ci abbiamo lavorato in questi anni e che senza la vostra presenza ma morirebbe e questa è una responsabilità che ci sentiamo che ci sta continuando a spingere se il presente in quel Paese
Grazie prossimamente se ci sono domande alle più profonda integrale
Dicevo cara in gradi di
Signora suo figlio ma Vittorio Colizzi che l'ologramma leggerli medici senza frontiere
Chi è bastato in Svizzera appunto che ora ci dà invece la sua la sua lettura la sua visione dell'aggressione grazie tante
Grazie grazie innanzitutto dell'invito infatti la lettura ventotto drammatica tanto quella che abbiamo appena sentito dai dai colleghi di Emergency
Tre anni e innanzitutto punto grazie dell'invito perché è importante portare la crisi in Sudan al centro dell'attenzione è un conflitto che dura da più di quattordici mesi un conflitto al punto che è stato molto violento sin dall'inizio la guerra accanto il Sudan è stato proprio parecchi anni un Paese che ha visto diverse zone
Sotto conflitto non mai nella capitale il conflitto associato alla periferia di bocciatura salvaguardia che è scoppiata a Khartoum Ventura sul fatto sulla popolazione civile si stimava sette milioni di persone
Abitasse la cattura invece come abbiamo sentito adesso è una città fantasma
Confluito sotto il conflitto appunto molto dinamico quindi con l'aiuto del fronte che si sono spostati continuamente e questo ha avuto un impatto drammatico sulla popolazione sulle infrastrutture civili compresi l'infrastruttura sanitario di almeno
Questo questa insicurezza
è uno dei problemi principali che limita l'intervento umanitario
Emergency e Medici senza frontiere e altre organizzazioni sono abituate a lavorare in zone di conflitto ma questo ci porta ad adattare continuamente il tipo di risposta
Perché ovviamente la priorità resta alla sicurezza dal personale sanitario e dei pazienti
E questo non è stato facile continuano Nestor
Dall'altro lato una delle altre sfide che abbiamo avuto solo le limitazioni di accesso simile appunto cosa cosa ci diceva il Di Pietro di negligenza
Le parti in conflitto hanno di fatto manipolato l'accesso e continuano a manipolare l'accesso umanitario e questa è una violazione del diritto umanitario internazionale dopo di che non è la prima volta che questo succede noi siamo abituati a negoziare l'accesso giorno dopo giorno in tutti i Paesi in cui lavoriamo con me compreso il Sudan dall'altro lato appunto la l'insicurezza se invece di accesso ha fatto sì che Medici senza frontiere ha dovuto per esempio adesso cartoon sospendere l'attività in uno degli ospedali continuano a supporto ad altri ospedali a Khartoum in generale Medici senza frontiere lavora elaborato in questi quattordici mesi più di dieci Stati del paese la risposta è stata di diverso tipo una focus sulla chirurgia di guerra avviamento dove questo è stato possibile e quando è stato possibile
Seguendo le diverse fasi del conflitto cartoon mi purtroppo è rimasta coinvolta dal primo giorno quindi sono appunto più di quattordici mesi dove ci sono classi bisogni sanitari in generale compresa quelli di chirurgia di cui alla recentemente abbiamo visto in ordine dal fuori dal fascio dove appunto è rimasto perché lì un conflitto molto violento
E dove abbiamo dovuto adattare anche lì la nostra risposta questo vuol dire chiudo purtroppo in ospedale quando di fatto è diventato un tratto del conflitto l'ospedale stesso
E quindi spostarci al supporto di altri centri inoltre Fox della nostra della nostra attività al momento la malnutrizione quindi stiamo aumentando proprio per la situazione di sicurezza alimentare che vediamo peggioramento abbiamo aumentato il numero e la capacità dei centri nutrizionali che abbiamo in diversi Paesi
I tassi di penetrazione questo sono spaventosi quello che vediamo che apre un centro nutrizionale come per esempio la Banca Antonveneta pochi giorni fa in zone rurali e del verso Darfur
E il giorno dopo il pieno e quindi adesso dobbiamo aumentare il numero di il numero della biglietti disponibili e questa è la situazione che vediamo in diversi in in diversi stati del del Darfur
Dopodiché un anno di conflitto ragionando senza vaccinazione fra i bambini e quindi il rischio delle epidemie resta resta molto alto siamo riusciti a intervenire la diversi forse ma anche e soprattutto nei paesi limitrofi perché abbiamo visto che nel solo la crisi ha generato milioni di sfollati interni al Paese più ma anche come appunto ci ricordava Marco diverso fu di mezzo milione diciamo di rifugiati sia entrato sia in Sud Sudan e abbiamo ovviamente risposto in in maniera adeguata in entrambi i Paesi Paesi che già vedere Medici senza frontiere e tanti altri organizzazioni umanitarie portarono supporta la popolazione stessa quindi possiamo immaginare la stima che rappresenta accogliere più di mezzo milione di persone in giunta
Tutte le cose che che che volevo sottolineare è un fatto il punto che Medici senza frontiere Emergency l'altro organizzazioni pro futuro e continuano a lavorare in Sudan però appunto come dicevamo all'inizio una crisi dimenticate abbiamo visto a Parigi con l'anniversario di un anno del conflitto c'è stata una Conferenza ci sono stati impegni presi dal punto di vista di finanziamenti umanitario quello che non vediamo la traduzione di questo impegno in azioni concrete perché Medici senza frontiere l'altro autorizzazioni possono aumentare la risposta ammanettarla ma credo conflitto c'erano molte più organizzazione e non li vediamo
Ci sono queste difficoltà al piano di sopra ce ne sono molte meno proprio in chador penso introdotto fucilati però anche lui non vediamo una risposta adeguata quindi conclude chiedeva conto due cose mi onora le parti del conflitto il punto d'incontro di rispettare la popolazione civile prima di tutto tutte le infrastrutture civili e garantire l'accesso ma aiutarli a tutte le zone del Paese va be'la traccia anche all'organizzazione delle Nazioni Unite altre organizzazioni umanitarie appunto di aumentare la risposte perché quello che fa sì quello che fa questa sua molto importante
Versare una goccia nell'oceano se non c'è un aumento importanti risposta immunitaria
Grazie molto Vittorio Brizzi grazie moltissimo agli operatori che sono sul campo così come gli operatori di vennero censiti e ora la parola ai missionari diciamo ecco innanzitutto sono contento di presentarlo soprattutto del Pilar della Vicaria delle Suore Salesiane che hanno una missione molto importante proprio perché è un prego avevano
Grazie di questa
Ennesimo presente con il due gennaio sia inizia in Sudan da quarant'anni avrà sul
Diversi modi migranti cinesi
Grado di conflitti interni
Certamente quest'ultima che si tratta Barack
A
Con fra
Cinque sfere
Quattro connazionali cambia polacca e sacerdote salesiano anch'
Io tante iniziative conflitto le comunità religiose come si sono parlate tra voi per che hanno deciso di lasciare il cartone virgola perché la situazione si prevede una guerra santa contro può essere tra il destino prima la prescrizione va bene lo stress dei marines a comunità deciso diversamente la posizione della nostra come da minoranza che si chiama certe che verso la periferia
Più per sanzioni anche molto complessa tra le diverse parti del quanto il conflitto siano rimaste di tra il più in fretta di fare
Quello che abbiamo fatto finora perlopiù affrancare la popolazione attraverso una presenza la cattiva perché vengano ascoltate tornando dovrebbe frequentata primario del conflitto del primo settecento bambini sparse anche molte piccole superati i tratti e quindi questa come da rimasta sola praticamente cento diverse persone la nostra struttura la sua storia è stata colpita da due bombe questo per dire che è una situazione da chi non si sono ridotti penso veramente sparsi in una rete grazie per una popolazione grossi gran perché in abbia soprattutto bambini in però
Se qualche insegnante che è rimasto
Sia difficoltà queste comunità come potete immaginare sono soprattutto di sopravvivenza
Avevo il CIPE per una corretta così grande sesso insieme di quasi impossibile trattativa e tradizionali anche se non anche Pietro ci sono sempre delle persone coraggiose che cercano di andare oltre a
Cercare qualche strana per rinforzare che qualche aiuto alla collettività siamo rimasti senza granché
Per dal professor Crucitti avere per i danni riscontrati per portare l'acqua anch'esse Satana una benedizione per tutti addirittura nella quale gran la possibilità possibilità limitatissima di comunicare con il in quanto riusciamo a comunicare raccontano soprattutto il desiderio di avere al più presto concreti interessi fra perché lo sta veramente ritornare venissero grande farsi perché che sono veramente molto stanchi sono quattordici messi in questa situazione è praticamente concreto isolamento avevo ricevette soprattutto insostenibile certamente della chiesa attraverso anche la complessa rete di Klecha sostenute tampinava ed io siamo molto molto grati a questa a questo il sostegno veramente speriamo che la comunità internazionale sacrario proiettarsi dall'unione Dini stipulando convenzioni grazie prima
Durature soltanto un'altra realtà che si colpisce come conseguenza il queste comprendano anche l'amministratore della popolazione degli sfratti nel sud del Sudan vergogna codificate tra
Quattro punti per la parità sussurra margine bianco
Comunica praticamente al rango Giorgi avrebbe io stresso la bellezza di che anche loro per soprattutto per quanto è nelle sue mani
Abbinata anche anche del bambino cioè prima
Ricercati anche di una possibilità attraverso il diagramma anche e soprattutto di Cipro
Perché anche la sicurezza alimentare continua a colpire fortemente il sussidio afflusso dei proprietari attualmente assessore dove si sono recati anche arrivi io non l'ho visto con i propri occhi cancro che cercato anche loro due attivare si sostenere chi quotidianamente occuperà Anna avrebbe questa relazioni invece liberamente chiediamo
Resta ancora tra si trovi una soluzione
Ne è piena anche alla collettività soprattutto ad avere accesso alle persone dipendono essenzialmente continuare a cui dovrebbe rassicurare grazie
Grazie tante grazie per quello che fate per la vostra presenza avrebbe assenza di queste suore così coraggioso generose
Siamo ogni giorno
Bene quella è collegato con noi credo padre Angelo Giorgetti che l'economo generale dei missionari comboniani
Vediamo se
Sì sì così mi sentirei ci sentiamo cornuti vediamo ancora
Risiede lo arresta l'ascesa
Ecco vediamo un po'di ecco così meglio purtroppo troppa aria in testa ecco che sia perfetto
Bene buongiorno benvenuto con zero buongiorno a tutti
Sì io sono padre Angelo ho vissuto sedici anni Sudan e quindi diciamo conosco abbastanza bene tutte le questioni della realtà
Anche se che avete già descritto nel quei precedenti interventi
Come missionari comboniani siamo presenti in Sudan a diciamo dal nido al centro praticamente ininterrottamente
Quindi abbiamo passato varie esperienze anche molto molto drammatiche
Ma abbiamo avuto un po'questa continuità di presenza anche magari in alcuni momenti con pochissime persone
E quindi diciamo ci troviamo un'altra volta davanti a una una situazione veramente complicata
Abbiamo le nostre dalla comunità di Khartoum sono state dette trentaquattrenne quanto le nostre comunità erano in in posizioni molto centrali
E che sono stati fin dall'inizio quattro terreno di combattimento diretto carpooling anche tutta la popolazione è fuggita da quelle zone
E e così anche ne siamo dovuti andare via
Però abbiamo mantenuto altre tre comunità in Sudan
Sono presenti a Port Sudan e
Siamo presenti allo based di accorsi la nostra presenza negli anni insieme sviluppata molto soprattutto ovviamente con l'assistenza alla comunità cristiana però anche soprattutto nel campo dell'educazione
Che è stato ed è un campo dove abbiamo grande possibilità di dialogo con la popolazione locale mussulmana
Quindi nelle nostre scuole soprattutto
Un buon i collegi è una scuola fondata nel mille novecento diciamo al decennio degli anni Venti
Quindi a quasi cento anni ormai che è stata veramente un'esperienza molto importante per noi il dialogo il rapporto con con territorio con
Le persone anche col Dell'Anna la fede musulmana ed è stata sicuramente un'esperienza molto ricca molto molto intensa in questo momento tutti i corsi c'erano anche quelli universitari che avevamo sono stati ovviamente abbandonati ma abbiamo cercato di mantenere alcuni alcuni corsi
Soprattutto infermieristica
E cure palliative cioè nel settore del della salute
Attraverso la presenza dei nostri confratelli a con il Sudan neanche
Quelli che lavoravano con buoni college si sono sposati e con il Sudan da lì hanno cercato di riorganizzare chiede di in quasi che gli studenti potessero continuare quelli che che erano riusciti a scappare
Anche a volte con degli on line e lavora con una funtori organizzando un buon lavoro a a favore del Sudan che devo dire che forse un aspetto che sfugge abbiamo parlato molto della Della crisi sicuramente per la salute devi tutto quello che che riguarda analogamente l'impatto della guerra ma anche nel punto del dal punto di vista dell'educazione
Devo pensare a al fatto che quasi tutte le scuole sono state bloccate quindi abbiamo una generazione di giovani bambini Dudù riconoscenti
Che si trovano ormai da più di un anno
Così a al di fuori del di milioni che così di scuola questo è certamente avrà un altro impatto ecco sul futuro anche della della della popolazione
Il Sudan era ancora un Paese dove si era sviluppato molto la scuola l'educazione le università
E anche la popolazione aveva avuto modo di rimane fatica di crescere in questo senso allora questo è certamente un aspetto una stretto dove c'era il grande
Grande preoccupazione
Abbiamo la presenza a accorsi costi si trova sulla strada verso il Sud Sudan ed è stata una una missione dove abbiamo molte molte
Presenze di soprattutto sud sudanesi che hanno cercato di passaggio ritornare verso il Sud Sudan in questi ultimi giorni
Era il sette ha fatto degli attacchi anche inizialmente era scesa all'hotel mediani nello stato della gelosia poiché ora attaccato seminare sincera
Quindi c'è stato un nuovo flusso di di persone che si sono scappate
Soprattutto da si ingegna sono andate verso la destra
Quindi verso l'azione dell'Etiopia ma anche alcuni sono sono scappati ovviamente verso ovest verso costi allora Corsini dicevano
Questa mattina paracolpi provinciale mi diceva che e sta crescendo la tensione
Non si riesce più a trovare carburante
Il coprifuoco che prima iniziato alle otto di sera ora inizia alle sei di sera quindi ci sono dei segnali crescente tensione
Ora terza missione che abbiamo e e vedrete
Dove anche Iaquinta di Sant'Egidio ha una presenza
Ecco lo vede un'altra città e ci desta molta preoccupazione perché è una città che possiamo dire in un certo senso quasi circondata da RSA francese sotto il controllo della del dei soldati in del Governo
Però non è una città dove
Con tutti questi che sente chiudono allungamenti di fronte ai veneti che descrivevo prima anche Sennar sin già
Diventa sempre più difficile fare fare arrivare cibo e fare arrivare diciamo tutte le
I parigini
Definire tutto quello necessario alla vita
Ecco servono tante cose da dire ma direi mi fermo qui poi se se volete c'era le domande grazie Angelo Grasso ed antica
Ringrazio ad Angelo Giorgetti anche per averci ricordato il tema della scuola lo diceva che da un anno e mezzo praticamente le scuole sono chiuse ecco questo d'impatto anche sulla vita diciamo delle giovani generazioni vuole aggiungere che l'agricoltura completamente devastata i dati ci dicono che ci sono diciotto milioni circa di persone a rischio serio alimentare chiede cinque milioni al rischio di una fame molto grave diciamo
Non si contano può purtroppo le violenze sessuali le torture
Esecuzioni sommarie ecco sono dati allarmanti non so se ci sono domande da parte dei giornalisti già un pochino prima hanno intervistato quella però se ci sono
Questioni
Anche on line forse non so
Lavorano
Fosse qualcuno di loro del giudice qualsiasi mezzo sarà possibile prevede vari aspetti
Come l'elemento importante
Torna sulle scuole le scuole sono chiuse da un anno e mezzo sicuramente ci sarà un grossissimo problema riguardo all'educazione dei ragazzi ma bisogna tener presente quali sono gli effetti di una guerra quindi possiamo raccontare perché appunto di gestendo l'ospedale chiare da centinaia di persone che lavoravano
Centinaia di persone formate in in anni
Queste centinaia di persone nel giro di pochi mesi hanno trovato un lavoro sono scappate dal paese hanno trovato lavoro in paesi vicini più o meno vicini cosa significa il primo effetto di una guerra del genere la scomparsa di tutta la competenza di tutta la professionalità perché chiunque può riprendere la propria forse professionalità scappa dal paese rapporto dall'altra parte noi abbiamo tutte le persone gli anestesisti chirurghi che infermieri laboratori istituti e le persone che portano avanti con il centro e che sullo stato formati in anni che nel giro di poche settimane pochi mesi ci chiamavano dall'Arabia Saudita dall'Egitto alla Giordania dal Ciad da dal dunque questo significa una perdita di professionalità di competenze che ci vogliono decine di anni a a riproporre all'interno di un Paese
Insieme alla distruzione delle infrastrutture
Sì dare un orizzonte di ripresa del Paese che nell'arco di amici decine d'anni le guerre non possono essere fatte continuare da quelle che continuano creando un disastro che entrando nel profondo di una società che che ci si mette decine e decine d'anni quelle che sono fortunati altre non rivedremo più una luce
Come Società strutturate come in precedenza perché le armi si distribuiscono ciascuno al suo Carasi comfort ciascuno si aspetta un riconoscimento del suo ruolo durante la guerra ciascuno
Cercherà di proteggere quello che è riuscito a proteggere durante la guerra quindi
Siamo un Paese pieno d'armi in un paese dove tutti tutti non nessuno accetta di parlare con nessun altro ma tutti sono cercano di proteggersi questo è somme effetti una lunga guerra
Qui non stiamo anche vedendo sull'al supporto sulla nostra nave che fa
Soccorsi un Mediterraneo negli ultimi mesi il numero dei sudanesi presenti sulle barche è aumentato notevolmente non c'è speranza non c'è futuro per nessuno di queste persone da nessuna parte
E quindi chiaramente come ripetiamo da tantissimi anni
Il farla continuare le guerre cioè non cerca di fermarlo immediatamente Mara accettare che vadano avanti per decine d'anni provoca appunto delle conseguenze che si vedranno per decine d'anni
E questo è un aspetto da prendere in considerazione
Non è che il Sudan sia la guerra dimenticata nessuno deve dimenticare ad alcuni ma è una guerra molta attenzione anche ad altri soprattutto da tutte le potenze perché ci diciamo della della della zona di influenza ai sudanesi non sentono più quasi di avere in mano una guerra ma è una guerra che ormai viene gestita dirette ai comandata da altri e questi sono tutti aspetti che la comunità internazionale deve tenere ben presente perché sudario in paese norme un paese che inizialmente pancia dal Sudan collegava nord dall'Africa con il sud dell'Africa Charming realtà dentro a un Paese più che esprime tutta la realtà africane è un Paese che andrebbe conservato perché
Racconta di un'africana che che vide insieme in uno stesso Paese perché c'è il Nordafrica che c'è il Centrafrica c'è il sud dell'Africa che quel Paese di ragionava a tutti
E penso che sia a appunto assolutamente necessario fermare questa guerra il più velocemente possibile perché gli effetti della guerra dureranno decine d'anni grazie grazie
Voglio aggiungere qualcosa prego sì
Insomma
E ci sono londinese avviso
Se ci sono responsabilità
In modo offre adesso simile conviene
Ci sono potenze regionali ci sono gli Emirati la Rhapsody in Italia Olanda ci sono potenze essere ci sono la Russia Francia ci sono tante tante potenza che girano intorno al Sudan e perché ripeto il sudario lo stato estremamente ricco è uno Stato che ha una potenzialità di Nicola spaventosa lasciarla dappertutto non gela mai
Vi raccontava il ministro dell'Agricoltura per quella capacità di produzione sono enormi quindi è un Paese che sicuramente di grande interesse e di conseguenza come tutti i paesi dove hanno risorse interessanti sono paesi che riescono a decidere il loro futuro autonomo mentre
Bene la ringrazio tutti coloro che hanno partecipato a questa conferenza stampa ripeto ribadisco ciò che è stato detto diciamo come possibili proposte naturalmente quella di rispettare la popolazione civile strutture civili innanzitutto rispettare la vita delle persone e poi che ci sia appunto un accesso umanitario libero non più manipolato garantito tutte le organizzazioni internazionali che senza restrizioni vorrebbero operare diciamo su tutto il territorio nazionale per dare le risposte punto alla grave che nessuno in Italia e poi naturalmente la ripresa dei negoziati per un cessate il fuoco umanitari immediato dell'appello che viene oggi qui da Roma alla comunità internazionale a tutte le istanze diciamo delle Nazioni Unite anche al nostro Paese all'Italia che presiede il il G7 che tutti tutte il degli stati diciamo che sentono di avere una responsabilità verso questo Paese naturalmente all'Unione africana in primis
In cui appunto che il il Sudan è membro abbiamo voluto parlarvi di questo può riaccendere i riflettori su una situazione appunto dimenticata dei più concerto per chi è interessato diciamo in maniera non proprio positiva al Sudan abbiamo parlato di Khartoum la capitale di questo Paese come una città fantasma
Abbiamo parlato di manutenzione
Di rischio fanno due milioni di persone di rifugiati oggi sfollati interni insomma abbiamo detto tante cose e ci auguriamo che qualcuno ci ascolti per ascoltare soprattutto il popolo sudanese
Grazie per l'attenzione grazie a tutti coloro che sono collegati dovesse assumo Tundo che via Facebook e che stanno spremendo gli
Siamo le loro opinioni e su questa situazione e ringraziamento per essere stati avvisati di questa grave crisi umanitaria
Buona giornata a tutti arrivederci