Le riforme necessarie

Possiamo iniziare violento ringrazio voi che siete qui presenti in sala
E ringrazio ovviamente anche tutti coloro che hanno aderito questi iniziativa ce l'avete visto il programma si tratterebbe in quindici studiosi che hanno dato la disponibilità a partecipare a questa mattina quindi dall'unione di grande impegno così comporta anche qualche problema
Guidi tenuta dei tempi insomma il io giudico fin da adesso che ha problemi queste persone la mattinata disponibile a quando un potente Piera accadere una autocontrollo Maria controllarci molto e i tempi per evitare e avere problemi insomma cerchiamo
Cioè possiamo darci bimbi fino all'una e mezza grosso modo ecco dico tanto per dare un'idea di massima
L'oggetto della discussione
Abbiamo tenuto un titolo volutamente amplissimo e nel contempo il mito alle riforme necessarie che vuol dire diciamo in questo modo
Elezioni europee giustamente hanno dato il segno d'un risveglio di cose che si stanno battendo in movimento ma per altro verso gli abbiamo la durezza estrema del modo come si sta muovendo il centrodestra
Riforme veramente inquietanti autonomia differenziata il premierato tutte cose che stanno turbando profondamente lire nostro guardi rischia di alterare il quadro complessivo dello scenario istituzionale e politico del Paese ricco ma c'è davvero bisogno
Che il mondo della cultura faccia la sua parte
Entri in campo dica che cosa si può fare mette in circolazione Idir forti e nuove questo è il senso dell'operazione io non vorrei aggiungere altro poi
Vede io darei la parola Piero Ignazi che gentilmente si è accollato il compito introdurre imposta da corpi evocate la parola Concia
Bene grazie nel tutto un ringraziamento alla casa cultura anche con cui abbiamo deciso di fare questa iniziativa per parlare appunto
Di un tema che specie scivolato via nel dibattito con una serie di corto circuito incomprensioni varie code riforme e qui cerchiamo di emetterlo un po'punto e di soprattutto indicare su tutta una serie di argomenti differenziate questa ragione della quantità
Di colleghi che abbiamo invitato in cui ci siamo trovati organizzare questa cosa tutta una serie di ditemi
Su cui questo tema si può declinare
In realtà la mia introduzione l'introduzione un po'se vogliamo a latere di questo di questo tema perché
Cerco di inquadrare il tutto in un contesto un po'più generale
E visto che siamo appunto in una ristrettezza dei tempi contrariamente a una mia pluridecennale abitudine
Leggerò
E sono cercherò di Del Piero probabilmente non ce la farò anche i nemici completò abitudine di parlare a braccio forse diventerà più più potente di di o di altro
Il
Regola di ogni altra regola partivo da una da una riflessione che veniva dal famoso saggio di esame anche il tam sul caso si legge scialle con dello scontro di dieci dita vicini e in realtà sì c'è uno scontro di civiltà
A mio avviso si sta sviluppando lo scontro di civiltà ma questo non riguarda tanto la dimensione internazionale ma riguarda dimensioni Interna rimessione cioè che va proprio nel cuore dell'Europa
Ed è uno scontro che rimette in gioco un conflitto che risale a duecento anni fa
Che risale sostanzialmente al conflitto che ha opposto via illuminismo dei Lumière alla tradizione
La ragione allieve sanità
è uno scontro che è partito da allora
Che è stato in parte vinto dall'eredità dei Lumière ma in parte invece contenente contrastato da chi invece aveva una visione contraria a quella della ragione e a quella del dialogo
E questa pulsione emersa progressivamente nel cuore dell'Europa sappiamo si è affermata negli anni venti e trenta
Per noi noi italiani siamo stati i primi a riuscire a riportare alla luce
L'irrazionalità l'attivismo la violenza come elementi fondanti di un regime
Anche se gli elementi ideologici erano già presenti altrove erano già presenti soprattutto nella Francia degli anni Ottanta dell'Ottocento ma in realtà le istituzioni repubblicane in quel paese hanno tenuto mentre nostre fragili istituzioni
Dell'Italia liberale non hanno tenuto rispetta questa spinta e noi abbiamo creato quindi il regime fascista che è stato un modello per tutto il mondo e realtà
Studi recenti stanno approfondendo quanto il fascino sì è stato un fenomeno globale
E non soltanto Italia e non soltanto nemmeno soltanto europeo
E
Indubbiamente
Quando si scontra queste due visioni del mondo
Quando l'autorità ma più legittimata dalla tradizione secondo appunto il passato
Il passato reazionario ma invece in Carraro sul consenso dei cittadini
Quando il volere assoluto del sovrano è stupito del diritto e quando la soggezione sudditanza e rimpiazzata dell'autonomia dei pendenza personale allora cioè la vittoria
Di quella tradizione dell'unica
E infatti l'uguaglianza di fronte alla legge democrazia rappresentativa col voto libero quale segreto protezione sociale sono i pilastri della impalcatura politica e per gli occidentali
E questi pilastri dopo appunto l'ondata degli anni Venti e Trenta sono ritornati
Sono ritornati
Ma
è soltanto forse è stato un periodo particolare illusorio
Quello che certamente prende trenta anni odiosi quello che prende il periodo della del primo dopoguerra
In cui l'entusiasmo per la la ritrovata libertà Sicone neanche con la speranza di un diverso
Assetto sociale
Di una maggiore di un maggiore benessere ovviamente di una maggiore affluenza ma anche ovviamente di una maggiore giustizia sociale
Il patto sociale che si è stretto nel dopoguerra proprio questo
Libertà ingiustizia ancora una volta
A un patto implicito ovviamente ma un patto che ha potuto dare legittimità alle istituzioni democratiche post belliche grazie a questa prospettiva
Alla prospettiva che si continuasse ad espandere
I terreni della libertà e con essi insieme la prosperità ci fosse anche la redistribuzione e quindi dà maggiore giustizia sociale
Ora
Di quanto fosse forte questa fusione ne abbiamo un esempio illuminante nella Gran Bretagna dell'immediato dopoguerra nelle lezioni che già si svolgono nel giugno del del quarantacinque immediatamente appena chiusa la guerra quando i laburisti mandano posizioni dicitore morale Seconda guerra mondiale questo Cerci lo mando l'opposizione perché vogliono qualcosa di diverso rispetto a quanto l'establishment élite conservatrice aveva promosso fino a quel momento
Vogliono appunto un cambiamento radicale della società vogliono delle riforme che il modellino quel Paese dalle fondamenta
Con le nazioni esazione cose vizio lasciata asserisco servizio sanitario nazionale con alla costruzione da queste
Cioè basta pensare la potenza la potenza della spinta verso il cambiamento della spinta verso la giustizia sociale
Che nell'immediato dopoguerra a la forza di mandare l'opposizione che aveva consentito moralmente più che militarmente ma moralmente certamente la vittoria contro il nazifascismo
Ora
C'è una difficoltà oggi
Nel poter mandare poter andare avanti su questa strada
Perché siamo entrati secondo me in una fase di grande regressione
Perché quando
Forse era stato pensato come acquisito
Quello che si era profilato dei primi trenta nel dopoguerra
E invece questo ritorna in questione
De Toni questione soprattutto perché c'è come tanti hanno detto e molto bene
Una disgiunzione
Tra lo sviluppo economico lo sviluppo capitalistico e
La democrazia stessa
Ma nell'il controllo sull'economia
Parola che oggi al per alcune ore che sembrerebbe quasi un'eresia
E quindi
Vediamo come
In questa discrasia tutto l'Occidente coinvolto ma Italia e certamente ancora una volta un punto particolarmente sensibile
Perché non solo nella diciamo potenziale conflitto o un mo'attuale conflitto tra democrazia e capitalismo
A noi siamo coinvolti ma soprattutto perché abbiamo al governo un partito che si è retta richiamato esplicitamente al anti Lumière alla a opporsi alla tradizione dell'Illuminismo i pochi che hanno avuto l'opportunità di leggere il manifesto ideologico di predicare nel due mila diciassette non compresso clona ottenuto
In cui hanno fatto propri manifesto ideologico queste tesi di Trieste voi vedrete degli accenti che sembrano veramente quelli della del del del periodo più cupo del estremismo di destra nel senso che il nemico
Viene detto testualmente il nemico l'elusione francese
Il nemico cioè è la triade di Liberté Égalité fratelli il tempo che ancora oggi dovrebbe costituire il punto il punto cardine punto su cui incardinare tutto
Ora di fronte a questa
Situazione questo quadro
è ovvio che
Va invertita la rotta di quanto è stato fatto fin qui
Perché certamente c'è una responsabilità anche di quelle voci anche varie forze progressiste
In questa deriva
Per timidezza
Per forse anche incapacità concettuale e teorica intellettuale di comprendere quando stava cambiando o in questo periodo
E quindi
Il patto sociale del dopoguerra
Può essere ripresi in mano
Se
C'è una capacità di ritornare a progetti riformatori come sono stati anche quelli democristiani del miglior periodo del dopoguerra o certamente quelli del primo centro sinistra il più grande esperimento riformatore
Riuscite fallito allo stesso tempo che noi abbiamo conosciuto
Ora per chiudere separato spesso di una sindrome Monaco mille novecentotrentotto pensando agli eventi della della dimensione internazionale
Ma io credo che se c'è una sindrome Monaco trentotto questa vada ricercato no spazio politico interno non in quel internazionale
Cioè tutti coloro che si ingegna a trovare punti di contatto e sintonie magari implicite con la destra arrembante e potenzialmente antiliberale
Quindi la risposta a tale derivano poche da una rivendicati può venire da una rivendicazione di una stagione riformista
Che arresti il nostro declino il défilé nazionale visibile sotto ogni aspetto e ripropongo nuovo patto sociale per un futuro che rileggi Kimi il sistema Politeia
Di questo abbiamo bisogno
Grazie grazie una sintesi efficace come caccia complimenti vivissimi allora contiamoci procede Jack di ottenere un po'ritmo quindi concezione azione qualche libertà di movimento nel conio cominciare dal fondo Viesti prego
Ieri
Grazie buongiorno il mio tema sono le politiche pubbliche fra Stato e regioni e città
è un tema di cui ha oggi si discute molto perché c'è questo tema dell'autonomia differenziata l'autonomia differenziata è una proposta sciagurata per molti motivi perché rompe le politiche pubbliche
Nazionali in modo del tutto inefficace
Perché rende inefficace la programmazione delle grandi reti dei servizi materiali e immateriali perché da nelle mani dei presidenti delle Regioni un enorme gettito senza che ne abbia una responsabilità perché così priva il tesoro della capacità dell'Italia del debito pubblico perché può accrescere le disparità tra cittadini
Perché rende i cittadini del tutto incapaci di capire chi decide che cosa per loro questa ultima osservazione molto interessante ce l'ha fatta la Commissione europea la settimana scossa
E ma opporsi all'autonomia differenziata come credo vada fatto a tutte le latitudini
Non significa difendere l'esistente
Di che cosa stiamo parlando stiamo parlando di un tema molto complicato tecnicamente ma molto importante Poli
I campani tutte perché perché attiene al chi fa chi è come fa le grandi politiche pubbliche
E quindi anche al al tema del governo del Paese nel settore sanitario nel settore scolastico nel settore dell'welfare e dei trasporti
Attiene a come si sono strutture così strutturato le reti dei servizi sul territorio e quindi sotto il primo profilo attiene al benessere dei cittadini Atene anche la stessa crescita economica se pensate
Al al ruolo dell'istruzione sotto il secondo profilo attira l'uguaglianza
Infine attiene alla capacità di partecipazione di comprensione di giudizio dei cittadini e quindi attiene anche alla democrazia come funziona la democrazia del nostro Paese quindi occuparsi di politiche fra Stato regioni e città significa mettere le mani in una materia tecnicamente complessa ma politicamente molto importante
Opporsi all'autonomia differenziata a mio avviso non può affatto significare difendere l'esistente perché il quadro italiano attuale richiede una ampia dose di riformismo
E di cambiamento a che punto siamo abbiamo avviato trentacinque anni fa un processo di decentramento dei poteri
A mio avviso questo processo è assai opportuno per due grandi motivi il primo motivo che l'Italia è molto diverso sa e quindi non può essere governata allo stesso modo
In tutti i suoi territori è il secondo motivo è che personalmente sono favorevole a un potere molto articolato l'idea che ci sia qualcuno qualcun'altro ma che tutto sa e tutto decide per tutti
Mi sembra profondamente sbagliata un modo infantile di rispondere alle complessità della società e dell'economia contemporanea quindi non è il decentramento in sei problema ma e come è stato fatto e come viene governato un po'l'idea che cambiare la Costituzione cosa che abbiamo fatto nel due mila e uno di per sé porti tutte le conseguenze che lì sono scritte
A mio avviso illusoria perché il cambiamento delle norme richiede a valle un processo di governo politico che sostanzialmente mancato in questi venticinque anni ci sono problemi anche nell'enorme naturalmente la riforma della Costituzione che abbiamo fatto è stata molto affrettata lo sappiamo ci sono problemi nel centodiciassette cioè nell'organizzazione
Delle politiche pubbliche fra Stato e regioni se lo di leggete alla luce dell'Europa di oggi delle guerre della crisi energetica vi rendete conto che è un testo molto datato molto rigido e ci sono problemi col terzo comma dell'articolo centosedici rimando tutti a quello che scriveva leopoldo Elia già all'epoca su questi temi
Ma e il punto non è tanto in quello che c'è scritto nella norma costituzionale ma in quello che non è successo dopo
Che cosa non è successo dopo beh e sul non è successo quello che doveva succedere
Cioè che i partiti il Parlamento avrebbe dovuto fare il proprio dovere di di un governo riformatore è conseguente al le corna Josip qual era questo dolore
In primo luogo fare legali enorme cornice l'Italia non è un Paese federale ma è un Paese decentrato nel quale l'attività di Coppi città e regioni deve venire avvenire nell'ambito di grandi scelte politiche nazionali
E quindi la nostra attuale Costituzione non consegna enormi poteri alle Regioni ma consegnarono la capacità di governo attuativo di grandi scelte nazionali queste grandi scelte nazionali non ci sono state dove diamo da il caso più evidente di tutti che è quello della sanità
Ce ne siamo accorti quando c'è stato il copia Intel sistema lombardo e sistema veneto organizzati in maniera completamente diversa mancanza di una politica nazionale sulla sanità territoriale
Né ce ne siamo e ce ne accorgiamo per il fatto che siamo diventati lasciando le briglie il Paese europeo nel quale la quota di spesa privata sul totale dei consumi sanitari è diventata la più alta
Da che cosa dipende questo dipende dal dal fatto che non si è voluto fare le riforme cioè non si è voluto partendo dalla Costituzione metterla in atto con delle scelte politiche
Anzi è stato fatto proprio in materia sanitaria da da tutti i governi che ci sono stati un patto un po'scellerato con le regioni io ti dò pochi soldi ma ti lascia totalmente mano libera di fare quello può la stessa cosa succede per i sistemi infrastrutturali la stessa cosa succede per i sistemi energetici
Non è un problema di togliere alle Regioni la potestà di dire dove vanno fatte le torri eoliche o i pannelli solari problema è la mancanza di una politica nazionale fortemente incentivante per le rinnovabili
E lo stesso per la scuola e l'università quindi quello che è mancato sono le riforme nel senso di indirizzo politico di questi processi e quello che è mancato tutto il meccanismo finanziario
La nostra Costituzione dà un'indicazione molto importante cioè quella di di chiede al Parlamento di scegliere quali sono i livelli dei diritti di tutti i cittadini che ci possiamo per me i cosiddetti lettori di cui adesso si parla questa è una scelta politica è una scelta politica molto importante che non è stata fatta a partire da questa scelta politica
Vengono tutti i meccanismi a valle affinché il decentramento non significhi disparità perché sono due concetti completamente riversi si può essere un Paese fortemente decentrato molto abbastanza uguale come la Germania
E si può essere un Paese molto accentuato come l'Inghilterra ma fortemente diseguale
Pensate semplicemente che oggi in Calabria si spendono trentasette euro per cittadino per le politiche sociali a Bolzano sarà spendono cinquecento novanta due questo non è un effetto del caso questo è l'effetto della mancanza delle riforme infine
è mancata la capacità di fare le riforme nel senso di tradurre questo processo per i cittadini il governo non è una cosa dei chierici e dei tecnici deve essere partecipato deve essere compreso
Deve essere i cittadini devono essere informati devono poter discutere poter decidere resto profondamente convinto che una parte disaffezione alla partecipazione al processo elettorale
Dipende anche dalla circostanza che i cittadini non sanno di chi è la colpa è di chi può fare qualche cosa
Somale o una lista d'attesa lunghissima non so se prendermela con il mio presidi col mio sindaco al mio presidente di Regione col ministro della salute non so bene chi possa fare qualcosa
E non partecipò concludo
Dicendo che non stiamo parlando di questioni astratte ma molto concrete
La segretaria nazionale del partito democratico ha recentemente presentato un disegno di legge
Sulla sanità per molti versi apprezzabile perché la difesa del servizio sanitario pubblico universale a mio avviso rappresenta un caposaldo fondamentale per la nostra del Pup eppure questa proposta di legge ignora totalmente tutti i temi di cui ho parlato fino adesso e come se all'interno del centrosinistra
Non sia penetrata la convinzione
Che il il Processo di allocazione di controllo e di verifica delle politiche a livello nazionale regionale urbano è una grande questione politica nazionale di cui devono occuparsi i partiti nazionali
Li discutendo attraverso un processo riformatore ad esempio il patto con le regioni l'idea ti do pochi soldi fai quello che vuoi mi sembra un'idea profondamente sbagliata bisognerebbe marciare
Cosa complessa ma del tutto possibile verso un meccanismo molto diverso ti chiedo risultati perito i cittadini e ti finanzio adeguatamente tutto quello che devi fare
Ci sono evidenti come in ogni Paese del mondo contrapposizioni territoriali e quando si tratta di ripartire le risorse evidente che ciascuno cerca di ottenere di più ma lo scopo della politica deve essere quella di governarle
E di portare a unità queste discussioni non sulla base di intese tecniche oscure ma sulla base di principi politici di fondo
Da questo punto di vista è un cantiere enorme di grandissima importanza che a mio avviso richiede grande attenzione
Grazie procediamo così forse riusciamo davvero ora come dire accumula curata condurre aveva un fine l'insieme del lavoro nella mattinata decente conoscerti Roberto supera prego
Allora io ho annunciato e mi accingo a fare
Un elogio del conflitto
So che non è ha fatto dei telone estremamente condivisa questa prospettiva no conflitto e ma non da ora non da quando c'è questo governo d'estrema destra
Da da prima considerato
Una sorta di affronto alla democrazia
E
Partiamo da lontano la cercherò di essere breve che cosa è qual è il centro della del far politica e decidere la decisione no
Dal punto di vista etimologico ma non solo decidere significa tagliare
E quello che si taglia nello scontro di potere e quindi in senso lato nella politica sono le feste
Cioè la morte eh l'elemento e lo strumento del del prevalente in politica e quindi del potere
C'è un solo un sistema politico che invece ha escogitato un modo per non
Per non il
Per fare in modo che i singoli non corrono questo rischio perché in fondo il mio collo e quello che mi preme di più se prima ancora della libertà non so se mi spiego no molto non sono libero
E allora l'abbiamo inventato la democrazia e questo seguendo molto molto in maniera molto superficiale è un grande
C'è pagine splendide di ieri escrementi
Però la lasciamo perdere no Rossi ventinove
Aveva ci si escogitato questo sistema invece di tagliare le teste li contiamo
Il che significa non che rinunciamo al al alla contrapposizione nonché rinunciamo a
Prevalere
Anche che invece di prevalere decidiamo di Prix fondere cioè di abbiano più peso
Quindi io non valgo più ditte
Voti un peso poiché ho più voti
No allora il fondamento secondo me della democrazia e questo non ce n'è un altro
Non c'è alcun assoluto alcuna verità per fortuna perché se la democrazia dipendesse dono assoluto la verità avremmo russo
E io ho dei dubbi che uso sia una buona cosa in
Democrazia sabato contro molte opinioni
Dunque la democrazia è la decisione d'accordo continuamente ripetuto e riconfermato di contarci inventi invece di ucciderci
Il che comporta prima di tutto
Che a ognuno venga garantito il diritto e la certezza che potrà diventare maggioranza
Quindi rispetto rispetto della vita ma anche rispetto delle possibilità di diventare maggioranza
E lato a condizione che gli interessi
Continuino a vivere
Che non vengono schiacciati
E come fanno gli interessi a vivere sito a uccidere
Per ovviamente vivono senza uccidere cento essere uccisi attraverso una regolazione
Leggo del dello sconto questa regolazione si chiama conflitto conflitto regolato
Forse sono semplicistico ma se volete le pressioni lunga di questa cosa vi devo quattro e ordinato gli davo quello che deve
Dunque è fondamentale
Che in una realtà democratica che si regge sul consenso continuamente
Rinfocolato è fondamentale che io possa
Opporre il mio interesse all'interesse dell'altro quindi il conflitto è il cuore della democrazia
Mi viene in mente
Che una ministra
Ha chiamato censura il fatto che il venti
Ragazzini abbiano avuto tarchiato un po'
Non mi viene in mente un'altra cosa più grave
Che una parte dell'opposizione non dico sinistro
Perché la sinistra dove è un nome
è un un importante una parte dell'opposizione ha deciso nel senso alcuno
Non nel senso in cui intendo io che di fronte a questa porcheria del premierato
Che è la negazione della democrazia così come l'ho descritta invece di opporsi invece di suscitare conflitto ha deciso che è bene collaborare è un disastro
Ed è un disastro che segua da altri disastri non non è il primo disastro purtroppo il riformismo nome che io ho sempre
Considerato un grande per me riformista era era lombardi non non Tajani e il fondista lombardi
Perciò oggi ci pensi che riformista sia Tajani
Fornito la cosa importante ma come si fa a riformare davvero se tu ti metti d'accordo col tuo avversarie in politica gli avversari ci sono in democrazia ci sono gli avversari non ci sono più i nemici
Però ci sono gli avversari e vede tu dovere mantenere questo questo attenzione
Perché altrimenti la democrazia finisce
Chi pensa che opponendo sì o meglio chi pensa desse l'opposizione andando a mettersi d'accordo con la con la maggioranza assoluta suicidandosi
E sta uccidendo la democrazia
Trovato questo sistema questi quest'idea questa l'immagine questa ideologia perché è un'ideologia che si lega tra l'altro l'ideologia neo liberisti
Veniva da lì cioè l'idea che ci sia un bene di tutti ma non è vero non c'è un bene di tutti
C'è un bene di alcuni e arrivi degli altri quest'idea secondo me produce anche insieme ad altro questo fenomeno preoccupante che l'astensionismo
Se non c'è più l'idea chiara che c'è una opposizione di interessi ora tutto è uguale non a caso le politiche soprattutto quelle economiche sono sempre tutto uguale
Comunque
Di risparmi da persone lunga e mi fermo qui occupa
Continuiamo Emanuele felice però volevo chiedere a noi abbiamo notizie stazionari non alle undici causa con siccome vedo che sono gli unici chiedevo ma originaria ogni attivarci no no no ma se ciò non è non c'è ancora non c'è ancora prego
Quel citano attenti a che cinquecento diamo per scontati questi cardinali che sente qualcuno che arriva da remoto scrive quindi l'immissione stare attenti anche a queste cose insomma quantità allora
Grazie grazie lire allora il tema di cui parlerò nei dieci minuti oggi e in parte è stato toccato anche da altre relazioni in particolare dall'ultima e da quella di Piero e credo che sia e il motivo di fondo che ha causato lo slittamento semantico del termine riformista negli ultimi cinquant'anni che passato da voler dire
Dare diritti dare potere conoscenza a toglierle essenzialmente e il tema è se la sovranità risieda nella politica democratica o nell'economia capitalista di mercato in misura mette
Se l'economica capitalista di mercato
Che manda avanti la storia
Allora la politica manda avanti da sola verso il progresso il benessere dei diritti
Allora la politica quel che deve fare adeguare
Le istituzioni corpo sociali corpi sociali a questioni è questa è l'ideologia neo liberale ed è quello che si è pensato di fare anche in Italia negli ultimi quaranta
Le riforme sono state basta
Questa è una visione che col tempo
è diventata egemone nel centrodestra
Ed è il motivo di fondo per cui il centrodestra è sempre unito
Pur essendo stato molto diviso siano molto divisi in politica estera per esempio
Perché c'ha dietro questa idea
E bisogna lasciar fare il mercato intervenire magari nel proteggere produzioni nazionali quelle che ci sono imitare i migranti però anche Meloni rispetto a Fini ha ereditato l'impostazione berlusconiana in questo quando dice che le tazze decreta se sono qui subissato che la ricchezze prodotte esclusivamente dall'impresa
Ed è stato il giorno neanche nel centrosinistra
Stato ingenuo negli anni novanta e due mila io ricordo il primo manifesto dei valori del PD che diceva compito dello Stato non è interferire nell'attività economiche
Ma a fissare le regole per il buon funzionamento del mercato per mantenere la concorrenza anche con politiche di liberalizzazione e per creare le condizioni di contesse di convenienza utile a promuovere innovazione e qualità
Questa è una sintesi molto efficace del pensiero ordo liberale
Che si differenzia un po'ora quello neo liberale perché sostiene che il mercato non è una condizione naturale ma lo Stato deve servire a mantiene il funzionamento del mercato
Poi abbiamo fatto un nuovo manifesto dei valori cui io Carlo Trigilia abbiamo contribuito che dice cose un po'riverse parla di economia mista ma il Pd essendo un partito fantastico ha deciso di adottare il nuovo ma mantenendo in vigore anche il vecchio mega ora non si capisce
Quale
No per dire questo che invece nel campo delle opposizioni esistono oggi profonde divisioni su questo tema
E ed è il vero motivo
Di fondo per cui non si riesce uno con grande difficoltà si riesce a creare un fronte unitario comparto perché ci si divide su questo tema economico di fondo è la fatica di divisione
Passa anche all'interno del Pd
Le cose ovviamente sono un po'cambiate perché
L'idea neo liberale che il mercato semplifico risolvesse tutti i problemi entrati in crisi a partire dal la crisi del due mila otto
Da quella crisi economica in cui si è visto che i meccanismi del mercato non funzionano perfettamente
Poi c'è stata la crisi democratica
Conseguenti a quelle dovute all'aumento delle disuguaglianze che vi è stato
Mi è stata sempre più evidente la crisi ambienta
Che è un tema enorme
Che probabilmente il più grave fallimenti ideologico dell'impostazione in libera per il capitalismo di mercato lasciata a se stessa porta al collasso dell'ecosistema e di noi stessi
Essa portando al collasso della democrazia dove questa scena a disuguaglianze sempre più gravi
E soprattutto più in generale il nude il tema di fondo
Che si è posto alla coscienza intellettuale almeno dell'Occidente dalla prima guerra mondiale
Cioè il fatto che il progresso economico e tecnologico deve essere governato per indirizzarlo ai diritti Nervo altrimenti può portare a forme di oppressione e di violazione di diritti ancora peggiori
Il governo dell'economia
Verso la giustizia sociale verso la giustizia ambienta
Fa parte probabilmente la parte centrale ma è una parte di questo tema più ampio
E pone fine alle illusioni delle magnifiche sorti e progressive e ti dice dobbiamo governare lo sviluppo tecnologico ed economico per garantire i diritti del mio altrimenti abbiamo Ignazio
Abbiamo forme la tecnologia con liberarci ma col darci forme ancora più precisi
Se non la copertina all'ecologia il cuore incandescente attorno a cuce lo sviluppo nell'economia
Quindi questo è il tema
Di fondo questo tema di fondo richiede una politica che sappia oggi
Riformare l'economia questo è una sfida molto difficile perché l'economia è diventata nel frattempo molto più potente anche di come era prima i partiti sono diventati i più deboli
Quindi una sfida che parla sa anche per il rafforzamento dei partiti cosa di cui parleranno altri
è una sfida che poi gli chiede di agire contemporaneamente a livello nazionale e internazionale se pensiamo alla questione fiscale
Questa è una questione che si affronta in Italia bisogna affrontarla per Italia
Con misure di redistribuzione fiscale ma si affronta anche a livello europeo e globale
E occorre porsi esplicitamente per riuscirci e con forza questo obiettivo un altro aspetto in cui agire era redistribuzione a monte
Riequilibrare per esempio gli stipendi che si sono enormemente
I divari di stipendi sono enormemente ampliati tra i top manager e colletti bianchi blu
E
Dare empowerment
Alla forza lavoro per esempio con esperienze di cogestione delle imprese come avvenuto parti in Germania e in parte nei Paesi scandinavi
O con politiche di intervento pubblico che non siano solamente la regolazione
Ma siano le imprese il pubblico
Per esempio nella questione ambientale
O forme miste tra privati
Pubblici per esempio l'Italia italiana diverse imprese pubbliche attive nell'energia
Ma lei ne all'ENI sono principale la Terna assai per
Di queste in particolare lei mi è ancora molto orientato a politiche fossi
Le altre no ma se messi tutti insieme coordinati dalla politica democratica
Potrebbero svolgere un'azione molto importante nell'avanzamento del nostro Paese su questa frontiera che peraltro è vitale anche per il benessere in Italia perché noi siamo
Italia uno dei paesi al mondo maggiormente colpiti dal cambiamento climatico
Perché siamo densamente abitato abbiamo molte chilometri Micossi abbiamo la pianura padana che anche per ragioni orografiche una delle zone più inquinate al mondo
Nella zona più inquinata al mondo di tutto il mondo avanzato
E siamo soggetti anche a un immigrazione massiccia dall'Africa che avviene molto anche per ragioni ambientali avverrà sempre più per ragioni aiuta
Quindi e dal toccare abbiamo anche grandi opportunità dalle energie rinnovata ma questo richiede una politica che esplicitamente si ponga questo problema
Che poi non sia solo regolazione e perché la sfida fondamentale e coniugare
Le politiche ambientali con il consenso
E per coniugare le politiche ambientali con il consenso del prime ambientali devono andare a favore dei ceti medio-bassi faccio notare che noi finora abbiamo fatto un c Contra
Abbiamo fatto con i superbonus che cinque Sky ancora in questa logica di bonus non della programmazione ciò che vogliamo fare una programmazione pubblica per efficientare gli edifici partirà quelli pubblici o da quelli in condizioni peggiori
Con programmazione con il degrado fatti superbonus in cui abbiamo finanziato perlopiù gli edifici di più il con soldi pubblici
In stragrande maggioranza avevo fatto l'esatto opposto
Noi invece per coniugare la transizione energetica con la democrazia
Per questa deve avere il consenso dei cittadini consentita che si fa con politiche rivolti a loro che compensino i perdenti che fu che finanzino innanzitutto loro
I ceti medio bassi e questo si fa con la leva della redistribuzione fiscale e con la leva del debito
Che assume significato fare debito
Perché debito vuol dire lasciare alle generazioni che verranno ovviamente un debito ma si fa in cambio di lasciare loro un pianeta paese vivibile sul piano ambientale questo va posto questo problema
Quindi un nuovo che inizi ISMU ambientale
Io mi fermo qua perché sono arrivati i miei dieci minuti i salmoni appunto che queste soppressioni cruciali fondamentale per una politica riformista e anche come ha ricordato Piero
Contro il declino dell'Italia
Grazie
Abbiamo stazza allora Sassari però qui c'è bisogno di da non non lo trasmetti qui non
Ah ecco un attimo solo eh per marcare che ecco qua abbiamo la possibilità di vederlo
Bene possiamo allora andare Sarzanini mi senti ci senti venne sospeso tentando la parola Yari Miele
Grazie anche per la pazienza di collegarmi purtroppo Stroppa in una sanno sul su schemi di affinché politica internazionale prendo colgo questo come l'occasione brevissimo
Contributo che parte intorno al tema della democratizzazione dedica e lo stile che impone su quello internazionale
Proprio a partire da dal quadrante diciamo che il Sud del mondo gestite che arrivano nella ricomposizione di un di un quadro di intenti intorno ad oggi dal terrorismo
Che abbiamo visto crescere perfetto della del propagarsi distinta centrifughe che hanno messo in crisi la democrazia sia nelle sue dimensioni diciamo
Più più tradizionali la contestazione dei risultati elettorali è andata crescendo su scala globale la dimensione internazionale che all'epoca si acquisito soprattutto a partire dagli anni novanta sono ricordiamo quando la presidenza Clinton
Incorporò la la promozione della democrazia su scala internazionale tanti interessi nazionali della la superpotenza degli per potenza americana
E e ma anche su dimensioni che riguardano da un lato più diciamo che la separazione dei poteri proprio una dottrina liberale con l'unico dato forse incoraggiante
Che riguarda il tema della partecipazione dell'aspirazione democratica cosa che continua a essere alta si astiene in paesi del del sud del mondo sia nel quadrante del mondo OCSE dei paesi a capitalismo avanzato
Il mio contributo vuole mettere a fuoco questo elemento cioè se proveniente è presto per parlare
La struttura multilaterale del sistema internazionale tuttavia sono evidenti a tutti le tensioni sulle linee di faglia e le sfide che questo questo comporta per sistemi democratici a diverse a diverse latitudini
E in particolare questo è evidente anche nei rapporti tra superò del mondo l'imbarazzo nella conduzione della politica estera e pensiamo Alitalia che si astiene quasi sempre ormai nel consesso internazionale o sulla linea diciamo pensiamo quello che accade nel vicino sapere dove ormai quella che il presidente il segretario dell'artrite reumatoide mia colpi di Stato militari agisce indisturbata con la Russia che penetra ed è presente ieri le truppe russe sono arrivato all'accaduto
Burkina Faso assieme alle truppe maliana Emma
Abbiamo un saldo che dà segnali di voler passare sul versante del dialogo con Mosca disegnando sullo spazio di prossimità europeo in cui la competizione geostrategica tra quello che voi chiamate all'imbocco del del collettivo resta una parte e dall'altra parte le forze alleate grosso modo con Mosca ci mettiamo in qualche misura forte tensione perché parliamo di parlo di un alleato della Cina parliamo delle mani libere qui medie potenze come la la Turchia ormai si muovono ebbene tutto questo
Sta in qualche modo disarticolato la trama del multilateralismo su cui la democrazia
Avanzata in quella che avevo conosciuto tranne durante i primi anni due mila la quarta ondata di democratizzazione e se è presto per dire e siamo un ritorno giudici militari due conclamati ancora si scorgono
Suffragi in qualche misura piuttosto chiaro a tutti che forme autoritarie origini dritti in cui l'elemento galattico pensiamo alle stalle transizione nell'Est Europa cigno in particolare questo il tema della oligarchia di ritorno mio padre moralismo anche in Paesi con cui stiamo aprendo un percorso accelerato di avvicinamento se non di accesso alle europee fece la Moldavia Ucraina e allora Georgia il ruolo degli oligarchi nel disegnare forme ibride Pd governance a tutto questo anche fare un passo alcuna difficoltà
Dicono immagini sempre meno esigenti di democrazia Mouississa vicino le nostre politiche estere ormai a livello internazionale si parla di ruspe IST interna sciolto il sistema basato sulle regole degli anni novanta parlava ordine liberaldemocratico quindi anche nella nelle scelte lessicali
Il concerto è stato in qualche modo declassato e questo credo che questo abbia ritengo molto importante anche sull'agenda delle riforme in casa perché è una un'immagine opaca consegnata all'astensionismo
Legata a considerazioni di geopolitica ritagliate su un'agenda diciamo più ottocentesca che forniti credo ci sono segni una una immagine poco esigente del nostro paese dei nostri Paesi del mondo e abbiano spento nel tempo anche l'idea che per esempio la partecipazione all'Unione Europea fosse nel nome di un lo standard di civiltà che milioni correva nel classico doppi tripli standard in cui le politiche estere ispirate Emmanuel geopolitica
Sono finite per cadere questa questa era spirata la migliore vedono idea di Europa e e la partecipazione a questa Europa cioè ha un'idea
Diciamo brillante invoca di una possibilità di potenza civile questo dibattito completamente recessione diciamo che è praticamente scomparso tra gli accademici ma anche tra i politici
Volevo segnalare questo per dire che in un mondo che tendenze centrifughe e che si sta qui con con immagini contrastanti qualcuno parla di multiplex di parlare l'immagine multipolare ma insomma ancora dal punto di vista militare abbiamo fortemente la presenza americana in un'Europa che si vota al riarmo quando questa è nata un'ipotesi di pace
Credo che sulla democrazia attendano si muovono parecchie nuvole
E credo sia necessario che l'agenda di riforme abbia a che fare con questo dibattito anche su il modo il tipo di sistema di difesa si va discutendo nel momento in cui si spende di più per il riarmo e spendere almeno verosimilmente per l'agenda verde
Vi ringrazio spero di una delle cinque
Grazie grazie cacciare cassette siamo riusciti per questo problema
Bene però Nadia Urbinati vice non riuscirà a collegarsi bloccata da saranno riesce sarà l'aereo che con bloccata dal pianto quindi continuiamo nazionale Pier Vigilio schizzata Edvige D'Astoli prego
Grazie questo invito a riflettere visto che il tema quello delle riforme
Credo che varrebbe la pena innanzitutto di fare una riflessione su quello che si sta facendo per le controriforme
Che sono in qualche modo l'altra faccia della medaglia
E se voi leggete i programmi e le idee che circolano negli ambienti della destra sembra destra o anche di quella che molti ormai hanno definito come diventate operista Giorgia Meloni presa le controriforme sono cento in qualche modo di questi programmi il governo italiano non soltanto il governo italiano a livello europeo
Negli ultimi mesi dell'utile questo scorso li legislatura che è quasi finita anche prenderà il diciotto di luglio
Sono state fatte una serie di controlli forme gravi penso per esempio a quelle delle politiche migratorie ma non soltanto in quelli migratori i compromessi sono stati fatti sul patto verde
Io alcuni aspetti che riguardano la dimensione sociale insomma ci troviamo di fronte a una tendenza che in qualche modo sottolinea come l'Unione Europea su queste cose ma anche su altre ha perso la sua Capri da leadership in cui sono stati fatti sostanziali passi indietro
In cui il governo italiano ha dato un suo ampio contributo insomma l'ultimo caso è quello della direttiva sulla restaurazione della natura col governo italiano votano contro la lettera dei quindici ministri canotta diano gli amori polizia
Il ministro degli interni che tradendo in qualche modo un sciagurata accordato sulla revisione del retto di Dublino hanno chiesto al governo belga il Falerio gli oratori passi indietro
Con questo con il Paris
La seconda cosa che noi possiamo in qualche modo ritenerci tranquillizzati
Per il fatto che nel Parlamento europeo l'amo cosiddetta maggioranza europeista è stata confermata dalle urne
Ciò non è vero come dicono i giornali
Per un europea avviato alla testa o all'estrema destra e che voi se voi guardate il peso delle destre del Parlamento per un aumentato in maniera sostanziale e quindi possiamo ritenerci soddisfatti da questo fatto e tranquillizzati
E però non è così non è così perché
Le destre come sapete si divideranno in forse in quattro gruppi
Nel Parlamento ci sono duecentocinquanta partiti di cui alcuni sono rappresentati a uno o due deputati sorride di origine questi partiti in molti casi sono esponenti di destra o di estrema destra o di cultura
Fondamentalmente fascista
E
Giorgia Meloni il suo portavoce Böcklin il quale ieri con molta gentilezza ha detto che sciolse malconcio due morti che camminano
Orvieto Bocchino ha detto in questa di avvistare ieri che ruolo Giorgio Monaci accusa quello di unificare
Tutta ed estere
E non peraltro Giorgio Meroni quando qualcuno ha detto che non è stata rispettata quando andata macina ricavi di stato di governo il diciassette di giugno a Bruxelles annunciato prima di prendere l'aereo per andare a Bruxelles che i suoi primi due interlocutori serbo stadio van e Bauer Ski
E quindi ribasso anzi evidente che poi
Nel Consiglio per i capi di stato di governo dei partiti che per ora rappresentano la maggioranza hanno ritenuto che fosse loro dovere loro diritti in qualche modo riunirsi per discutere insieme del il modo in cui deve essere organizzata la governance a livello europeo
Dico questo perché questi quattro gruppi che saranno condivise e che sono molto di divisi su tante cose
Bleus annunciato Giorgia Meloni con quella sua franchezza qualche modo che ne conosciamo che ed estrae il Parlamento volevo in qualche modo utilizzeranno questo loro propagano europeo
Per in qualche modo fa una sorta di guerriglia parlamentare
E il fatto che ci siano questi quattro gruppi che insieme rappresentano più di duecento parlamentari ci deve in qualche modo preoccupare rispetta questa possibilità che ci sia questa guerriglia
Generale Anna centodue andrà a Bruxelles per fare un'azione di sabotatori
Certamente ci sarà questa azione e il primo di di luglio
Sembra lo proprio di sabotaggio comincerà perché il primo di luglio nonostante tutto Victor Vanna andrà a sedersi sulla poltrona il Presidente del Consiglio vero e per i sei mesi la presidenza
E poi una presidenza diciamo così limitata perché c'è invece il mese di agosto
La presidenza Obama fa di tutto per sabotare il funzionamento dell'istituzione non semestre importante perché in questo due mila tre discuteremo di alcune cose importanti a cominciare progetto dal bilancio del dente cinque
Questo è un po'il quadro quali sono le riforme restare nei dieci minuti ciò quattro cose di cui si discuterà nelle prossime settimane di cui se le sinistre così con un'espressione un po'vaga che ci chiamano di sinistra anti vere
Adesso voi se volete delle dichiarazioni del ministro degli esteri Escobar bocca diciamo definirlo di sinistra
Molto forzato in qualche modo però se le sinistre e forse diciamo così e ove esiste o che vogliono la sovranità europea
Intendono rispondere a questa controriforme la tendenza non deve essere quella di mettere acqua il nostro vino o di ammorbidire la nostra posizione racconto guardavo un esempio la trasmissione digitale la transizione ecologica produzione energetica progetto voi sapete bene che il Governo italiano sta molto lavorando per cancellare tutto quello che ha a che fare con le energie rinnovabile alternative puntare molto sui fossi ma questa tendenza anche di altre forze di estrema destra di destra in tutta Europa allora dicevo che ci sono quattro temi sui quali bisogna impegnarsi in questa legislatura
Urla questo è lo stato di diritto che strettamente collegato al calo della democrazia cioè il fatto che Obama il primo luglio noi abbiamo cercato in tutti i modi di convincere i governi di rinunciare e di togliere la poltrona
Da sotto la andò banda perché non era immaginabile che precedesse
Già questo in qualche modo una violazione dei principi dello Stato di diritto il secondo tema e quello della sono delle competitività sgusciare rapporto gravi e sulla sta solarità economica il terzo tema che sarà poi dico una parola su questo sarà il tema fondamentale di questa legge dovrà che il Bilancio europeo dal due mila ventotto in poi sarà uno dei temi centrali sui cugini giunga in qualche modo il futuro dell'Europa e quattro della quello Drago al nazismo bruciare
Cioè il modo in cui deve funzionare l'Europa
Ora minore concentrare un tempo amoroso questo il bilancio il Parlamento però non è che non ha poteri alcuni poteri importanti
E il potere che è un pesce principale che il Parlamento quello ha utilizzato in cui tutte queste legislatura è stato quello del bilancio
Ora nel due mila venticinque Concilio vero dà incarico alla Commissione nel Consiglio venerdì prossimo di tra un rapporto lo Stato di diritto sovranità economica e bilancio e e competitività il la Commissione europea all'inizio del prossimo anno presenterà il Progetto del Bilancio pluriannuale dove dal ventotto in poi cioè il tema centrale per una garanzia di beni pubblici e delle risorse proprie anche ora il Parlamento voce ha un potere quello in qualche modo di lottare perché emerga un bilancio che sia capace di dare risposte ai bisogni dell'Unione e che sia un bilancio di riforme e non di controriforme
Sarà il tema centrale su cui si deve concentrare il pagamento con su cui coperto Escobar apparato di conflitto io penso che noi dobbiamo lavorare la cultura purtroppo europea
Sulla questione se n'è occupata poco non ci sono viste persino molto anzi ciò curdi ben altre cose però voglio dire che
Su questo tema dobbiamo lanciare l'idea di una insurrezione istituzionale all'interno del Parlamento Parlamento mai acquistato dei poteri quando ha lottato su questioni di bilancio
Cominciato quando era ancora eletto in cui altre quando ha deciso l'ammontare del fondo regionale contro la posizione dei governi quando ha respinto il bilancio del Parlamento
Nel mille novecentosettantanove Gwyneth Igeria di Spinelli Roma dei trattati Roma io mi sono convinto che in questa legislatura
La lotta fondamentale da fare e quella relativa al bilancio abbia oggi riguarda le stesse e che riguarda le entrate e su questo in qualche modo di bisognerà organizzarsi
Perché nella prossima legislatura ci sarà un conflitto fra il cuore i Consiglieri Parlamento
Perché il il Consiglio per lo stabile è vero che c'è una tendenza rivela deve che si viene a destra devo guardare il panorama politico del Consiglio il consiglio politico
Europeo sta avviando a destra giusto ci mette il Parlamento però ha mantenuto seppure con
I rischi e gli ho detto una posizione sostanzialmente che l'amore centrosinistra
Io sono convinto che in questa legislatura ci sarà un aumento considerevole dal confronto e da voi al consiglio del Parlamento greco e lo dobbiamo in qualche modo lavorare debba revocare questa conflittualità su questo tema centrale e quello relativa alle riforme che sono collegate
Al bilancio
Questo il tema sul quale vale la pena di concentrarsi sapendo qui concludo che per una buona metà della legislatura i trattati non saranno musicati
Un paletto all'opinione eolici federalisti continua a chiedere che siccome una convenzione è un ginepraio un arabo o una dentro cui bene Buxton bisognerebbe stare evitare restarci vento
Io dicevo che per due terzi agli ad una
E ora lavorata Attalo costante poi più ci avvicineremo alla prospettiva allargamento più sarà evidente con questo trattato non si può aprire la porta
Ai nuovi Paesi candidati e quindi il nell'ultima parte della legislatura
Bisogna mettere mano alla riforma dei trattati
Tenuto conto dell'immobilismo dei governi e qui in qualche modo il Parlamento vero un'insurrezione di questi cioè l'ha cercato di giocare un ruolo diciamo così costituente ispirandosi Altiero Spinelli questo a mio avviso sono i temi della legislatura di mettere insieme le controriforme
Su cui lavorano molto le destre c'è un forte rischio che fino al consiglio cioè di sabotaggio usciranno a raggiungere questo risultato
E le riforme di cui abbiamo bisogno il cui dal punto di vista politico essenziale non è uno strumento tecnico il bilancio europeo sarà uno dei temi centrali
Visione abbatte il sindaco la sua legislatura grazie grazie
Elena Helen agraria
è rese
Allora grazie io ritorno fu una questione legata anche all'ultimo intervento che sicuramente a che fare con entrate quindi con imposte
è un rene nei dieci minuti portare l'attenzione sull'importanza della lato imposte come questione centrale per la vita democratica soprattutto per lo stato sociale
Perché pagare le imposte forse non è bello come ci è stato detto in passato ma se noi pensiamo tutto quello che crediamo essere alla base del le cose più importanti per la vita i tutti inoltre a creare quell'infrastruttura
Sociale che la base poi per perseguire le nostre vite personali ecco quelli sono sostanzialmente beni comuni
E hanno che fare con servizi canocchie sanitari in servizi per la cura non autosufficienza contesto territoriale istruzione
E tutte queste cose qua noi non le possiamo venire se no abbiamo una fisco che li finanzia ma questa non è l'unica ragione ce n'è anche un'altra che è importante e le imposte
Che sono sempre state visto un po'come una a uno strumento redistributivo in realtà le imposte se prendiamo la discussione su redistribuzione verso redistribuzione le imposte hanno anche un importante ruolo fra virgolette pre distributivo cioè a dire distribuiscono in un modo più conforme ai principi di giustizia quello che è il mercato ore il capitalismo non è in grado di distribuire in tale direzione
Interessante a questo riguardo ricordare Taste inizio degli anni nove Channel novecento negli Stati Uniti
è un punto importante che lo feci allora e che se che mi sembra assolutamente importante anche oggetti e che la legislazione antimonopolistica è importantissima non soltanto per ragioni di benessere economico Matter diffusione del potere quindi contro la concentrazione del potere
Ma non può servire a fare tutto
Deve essere integrata dalla tassazione e quindi la tassazione perché va a colpire le rendite
Anche anche in un capitalismo ben regolato si genereranno sempre la tassazione deve essere intesa come uno strumento integrativo potente della distribuzione di marca
E questo è un punto che va ricordato by ben peraltro anche oggi l'ha un po'ripreso anche se poi non è riuscito a realizzarlo quando difendeva un'imposta graduato un'imposta societaria graduata e comunque anche noi ne abbiamo parlato imposte sui sopra profitti e così via e poi evidentemente in l'importanza della imposizione per quanto riguarda l'uguaglianza di opportunità
E quindi imposta di successione così figlia
Per rimettere in gioco le ricchezze a tutto questo sembra banale sano e torniamo ai tempi a cui faceva riferimento Piero all'inizio cioè quella subito dopo guerra
La vediamo che tutte queste cose c'erano nella posizione rotelle posizioni progressiste
Pensiamo che sia in Gran Bretagna si è negli Stati Uniti le aliquote marginali accettate sia sull'imposta di successione sia sull'imposta personale si aggiravano all'ottanta per cento quindi era così
E così sono rimaste alte fino agli anni settanta più o meno
E quindi allora era così però neoliberismo cambiato questo
Disuguaglianze di mercato di ricchezza di parte diciamo e di reddito sono state sempre più giustificate in più nel nostro Paese
Questo trasformazione che si è avuto in tutti gli altri Paesi si unisce ad alcune altre tendenze molto negative da un lato la presenza di una cultura di destra pensiamo cioè dotato ricordato la Meloni ma soltanto recentemente ancora detto che sarebbe molto meglio avere tutto finanziato con la beneficenza cosa patto Valditara
A Milano esattamente qualche giorno fa ho fatto una grande l'operazione dove la scuola pubblica obbligatoria viene finanziata con i soldi delle fondazioni private
E questo è esattamente la direzione Meloni che va molto meglio la benevolenza e la filantropia piuttosto che le imposte che sono di tutti ma quelle imprese private c'abbiamo dentro anche la Fondazione Leonardo sono per fare un esempio sono al sicuramente avranno una qualche a come dire influenza su dove la scuola protratta
E poi in Italia non sappiamo cento miliardi di tax Gatto più o meno ci sono
Sappiamo e abbiamo in Italia il primato delle agevolazioni fiscali
Come ha dimostrato la commissione di Ceriani tanto tempo fa abbiamo più io ottocento agevolazioni allora alcune sono giustificate sicuramente sulla base di principi equitativi diciamo così ma tante sono pura spesa pubblica sono semplicemente riduzioni di gettito
Perché vanno a come dire a finanziare un welfare privato e tutta una serie di altre spese interamente private
E quindi siamo in un paese in cui come dice la Vanoni già nel cinquantaquattro un'agevolazione non si nega a nessuno ed abbiamo continuato a seguire questa strada per tanto tempo
Allora rilanciare lì come dire la voluta necessità di un sistema che per generi un gettito sufficiente a fare le cose fondamentali per la vita quotidiana finanziare le infrastrutture fondamentali a rivedere le disuguaglianze di mercato
E a garantire uguaglianza di opportunità intergenerazionale e fondamentali mi avvio a concludere con due punti
Non basta ragionare soltanto per un succo diciamo sui grandi principi per quanto importanti e si siano e per quanto necessità noi abbiamo di ragionare anche sui principi fondamentali
Ma dobbiamo cercare di coniugare questa riflessione con un disegno istituzionale appropriato e allora in questa direzione penso che in Italia da un lato dobbiamo porti sicuramente il problema classico che la sinistra si pone sempre dell'equità verticale
E quindi della intesa relativa diciamo nella declinazione della progressività
Sì ben sapendo che non abbiamo ottanta progressività nella parte bassa della distribuzione e poca progressività nella parte alta cosa che come dire sembra vagamente incoerente ma in Italia abbiamo un problema gigantesco che il problema dell'equità orizzontale
Allora abbiamo Soggetti con la stessa capacità contributiva che pagano in maniera assolutamente diversa
Se tu sei un lavoratore autonomo come sappiamo poi un'aliquota marginale massimo del quindici per cento o piccolo imprenditore
Altrimenti del quarantatré per cento nel primo caso neppure paghi l'Iva e neppure paghi le addizionali IRPEF se se è un agricoltore ai tassazione pari a zero
E non importa se sei Cois sei povero ok ma se sei un agricoltore ricco non si capisce perché a parità di capacità contributiva
Prendendo gli stessi servizi Tupac in questo modo e altri parlano in un altro mondo
Se affitti lettura letture case ai una diciamo un'aliquota secca del venti per cento
E ricordiamoci che quella misura lì perché anche qua c'è da criticare il trick da una quella misura lì non ha portato più getti Tanzi ne ha portato meno
Perché ne ha portato meno perché chiama vera continuava ad evadere chi invece non era vera anziché pagare magari il quarantatré per cento di marginale ha pagato il venti per cento quindi c'è stata una diminuzione di gettito per le casse dello Stato potrà ancora fare molti esempi però se noi non mettiamo mano
A a questo progetto di equità diciamo questa modifica
Allora che vada nella direzione di più equità orizzontale e difficile costruire anche adesione alla necessario finanziamento fiscale della spesa sociale perché siamo gli uni contro gli altri per quale motivo a parità tu paghi il doppio di quello che pago io quando ricevi esattamente gli stessi servizi esattamente contro idee basilari di giustizia sociale e quindi bisogna unire questo diciamo che cosa fare quindi dal punto finisco da cui cosa fare dal punto di vista di un disegno tributario più appropriato
Le indicazioni sono molteplici e quindi semplicemente si tratta condire con un po'di forza di seguirla sapendo che se non le si esegue rinunciamo sì alla vita democratica sia alla il nostro Stato sociale questa discussione questo riflessione l'ho fatta sul fisco potevo farla ugualmente sui contributi sociali noi ogni anno da dieci anni e spendiamo venti miliardi più o meno ogni anno
Per finanziare una defiscalizzazione dei contributi sociali e quindi in qualche modo diciamo che il nostro sistema economico non è in grado di pagare le pensioni perché non ce la fa a pagare questi contributi e il re oppure che le pensioni somma
Devono essere finanziati in altro modo
A e e continuano a fare così buttando via soldi senza effetti positivi come dimostrano i tanti lavori che sono stati fatti sul tema in termini di crescita dell'occupazione e quindi diciamo pensare a come seriamente riformare nostro paese richiede di prendere diciamo con forza anche di petto la questione delle imposte grazie
Carlo Trigilia finito
Mi scuso per non aver saputo seguire intervento iniziale ma insomma immagino avendo letto anche le cose che ha scritto Piero che cosa abbia potuto Parma
Come è stato credo detto e ricordato quest'incontro nasce
Dalla necessità di parlare delle riforme necessarie
Che cosa vuol dire questo vuol dire che vorremmo sollecitare le forze politiche della sinistra in particolare il PD
Ad aprire con urgenza una discussione
Sui contenuti concreti di una nuova visione politica ed un nuovo progetto
Nel senso che riteniamo che la carenza di una strategia complessiva
A medio lungo termine una strategia che sia credibile ed efficace non riguarda soltanto la situazione italiana ma caratterizza più in generale la sinistra in questo momento
In quest'ultimo ventennio soprattutto mai particolarmente evidente nel caso italiano
Per c'è da sperare lungo
Ci pensavo stamattina mentre guardava i risultati elettorali i recenti risultati elettorali accelerino la consapevolezza di avviare questo processo eterno da ritardi non risolte secondo me e anche questo per
Quindi le riforme necessarie ma attenzione le riforme necessarie non sono in larga parte sostenute oggi in Italia da coloro che si finiscono riformisti
è
Queste riforme dei riformisti hanno improntato soprattutto la cultura politica del Pd siano alla sua formazione
Sia dal punto di vista economico sociale che dal punto di vista
Delle riforme istituzionali
Questo orientamento complessivo si può sintetizzare con una formula scusate bisogna essere schematici perché i tempi che ci siamo dati sono se letti una formula che si potrebbe essere la seguente
Deregolazione più spazio al mercato
Più democrazia maggioritaria più un partito leggero
Vediamo di schematicamente
Per ciascuno di questi punti
Sul piano economico sociale si è optato per politiche intendevano lasciare più spazio al mercato
E alla deregolazione soprattutto del mercato del lavoro per ascoltare i problemi dell'occupazione ma in tal modo si è di fatto estesa l'area
Del lavoro precario
Si è creato un forte dualismo sociale tra garantiti e non garantiti
Si è anche creato e alimentato ulteriormente un dualismo territoriale
Tra aree più ricche aree più povere teste pensiamo al Mezzogiorno
Inoltre a fronte dei crescenti problemi di finanza pubblica
Cose alle quali accennava Maione granaglie
A fronte dei crescenti problemi di finanza pubblica il Pd negli anni passati non ha contrastato di fatto il ridimensionamento del welfare
è
Invece di promuovere la ricalibratura complessiva come è avvenuto in altri sistemi
In particolare nelle sul fondo nel socialdemocrazie nordiche
Alle quali accelerò tra un momento
A sostegno sostanzialmente contribuito comunque accettato una ridimensionamento del sistema di welfare
Che è ha comportato dei costi anche politici elettorali molto elevati nel senso che ha contribuito al distacco di una parte
Consistente dei gruppi sociali più deboli
Distacco dal dal dal dal partito senza nello stesso tempo non ha sostenuto di fatto e questo è il tema Vienna granaglie apriva una riforma complessiva incisiva del sistema fiscale
Improntata a criteri di progressività e di contrasto all'evasione fiscale
Ciò che avrebbe potuto rendere la redistribuzione più sostenibile
Se andate
E quindi in una direzione ben diversa da quella delle socialdemocrazie consolidati
Che hanno invece disegnato perseguito proprio una redistribuzione sostenibile capace di non frenare Manzi di sostenere l'economia di mercato
E insieme di contrastare le disuguaglianze sociali
Un anello fondamentale di questo
Imperativo per larga parte secondo me
Fu effetti efficace
Che è stato condotto dalle socialdemocrazie
Un anello importante sono state le politiche dell'innovazione ora si dice spesso che l'esperienza delle socialdemocrazie consolidate sono limitate
Perché tutte giocate sulla redistribuzione non sulle modalità di produzione del reddito eccetera ma su questo io
Tastiera e l'attenzione sul fatto che c'è un collegamento molto forte
In queste esperienze
Quindi vicino democrazie consolidate tra la redistribuzione sostenibile
è le politiche dell'innovazione
Credo riparlerà Francesco Ramella
Che cosa voglio dire voglio dire che
Non si interviene solamente sulla redistribuzione del reddito non con le politiche dell'innovazione si interviene anche sulla un modello di sviluppo economico
In che modo si interviene si interviene cercando di spingere le imprese
Verso la via alta nella competizione non legata al costo del lavoro all'economia sommersa i bassi salari la invece una posizionamento delle imprese che trova un elemento di stimolo verso la crescita e l'innovazione soprattutto il
Politica che forniscono servizi
Servizi esternalità per le imprese e li spingono attraverso per esempio
Ciò che viene fatto nel in termini di ricerca su innovazione e sviluppo
In quello che viene fatto in termini di infrastrutture materiali e immateriali di comunicazione
Tutto questo serve a compensare per così dire i costi maggiori che le imprese devono sopportare in termini di maggiore regolazione e contrasto al precariato nel mercato del lavoro e maggiore tassazione
Che permette di finanziare in modo sostenibile
La redistribuzione e anche Vieri dunque
La necessità attraverso in più forte sviluppo
Infine ed è un aspetto spesso trascurato e quello delle relazioni industriali
Le relazioni industriali in questi contesti aiutano a sostenere alti salari come attraverso un incremento della produttività a livello delle imprese
Ebbene il coinvolgimento attivo delle organizzazioni sindacali
Quindi
Bene a c'è una maggiore partecipazione diciamo un tema che da noi è rimasto sempre piuttosto ostico anche alla CGIL
Una esperienza importante di partecipazione alla gestione delle aziende naturalmente soprattutto quelle più grandi
Che
Aumenta la produttività Belvedere un impegno a favore della produttività è un altro elemento e collega il modello di sviluppo alla redistribuzione
Infine non dimentichiamoci che c'è un'estesa e incisiva concertazione tra governi
E i grandi interessi organizzati siamo cioè in un contesto di democrazia negoziale chiamiamolo così età più rappresentanza agli interessi dei gruppi più bello
No no invece sul piano dell'assetto politico istituzionale e vengo al l'ultimo punto che volevo trattare
Sul piano dell'assetto politico istituzionale il PD ha puntato sin dalla sua origine tutte le carte sulla democrazia maggioritaria ovvero sulla verticalizzazione del potere la personalizzazione politica comprese le primarie con mostra anche la scelta a favore dei sistemi elettorali di tipo maggioritario
Un governo ricordo che un governo a guida Pd
Ha promosso la disintermediazione della decisione politica
Tali rapporti e dalla contrattazione con le organizzazioni sindacali
L'idea di fondo qual era si collega al alle scelte economico sociali che dicevo prima basate sulla deregolazione
E su livelli bassi lasciare spazio al mandato per risolvere il problema dello più spazio al mercato per risolvere il problema dell'occupazione
Perché perché l'idea di fondo è quella che attraverso le riforme istituzionali nella direzione di una democrazia maggioritaria si debbano togliere dei vincoli
Alla politica e consentano ai decisori quella liberalizzazione
Del mercato che l'obiettivo principale considerato lo strumento per una riduzione delle disuguaglianze sociali Infanta è accaduto il contrario
Si tratta di un assetto istituzionale che specie per effetto dei sistemi elettorali maggioritari ha portato a un maggior indebolimento dei partiti
E in particolare di per per quelli di sinistra portato a una forte perdita della capacità di rappresentanza dei gruppi sociali più deboli
Perché adesso senza entrare nell'Est technicalities degli studi sui sistemi elettorali però una corrente importante di questi studi mostra che è un attento del importante della democrazia maggioritaria in particolare dei sistemi elettorali maggioritari e quello di spostare il baricentro della rappresentanza perso i ceti medi e verso gli interessi più forti
E in questo modo si indebolisce la capacità in partito di sinistra di rappresentare gli interessi più deboli
Capacità che è invece più forte nei sistemi di tipo proporzionale non è un caso tutte le socialdemocrazie
Più consolidate dove le disuguaglianze sociali sono sensibilmente più ridotte dei sistemi maggioritari in questi sistemi delle depose lo Scià democrazie consolidate
Noi abbiamo sempre dei sistemi elettorali proporzionali
E abbiamo anche la concertazione di cui parlavo prima con i grandi gruppi di interesse organizzato ora queste tendenze sono bisogna riconoscere che sono in evidente contrasto con quelle
Appunto delle socialdemocrazie scusate del del della democrazia maggioritaria che sono state e sono tuttora sostenute
Nella cultura politica del Pd per questo è un punto fondamentale è è la resistenza di questi interessi
Diciamo legati a una certa idea del riformismo
E molto forte ed è stata forte anche nel tentativo fatto dall'ETA di riforma dello Statuto si è evidenziato come ci sia
Una cultura politica nel partito del PD è ancora fortemente legata all'idea di una democrazia maggioritaria perché non prende in considerazione
Possibilità diverse anzi parafrasando una formula della
E il diritto canonico della Chiesa cattolica questi riformisti ritengono che extra ecclesiam nulla status se non vogliono neanche discutere
Dini alternative al sistema della democrazia maggioritaria che e in contrasto con gli interessi della sinistra
La sua ragione sociale fondamentale di contribuire a ridurre le disuguaglianze sociali
Naturalmente conclude questo non significa che la socialdemocrazia e consolidate non abbiano oggi i loro problemi sarebbe ingenuo nasconderselo abbiamo visto anche i risultati elettorali Dezza in Germania
Eccetera però il punto è che a mio avviso c'è stata storicamente una sottovalutazione
Da parte della cultura politica dei partiti del PPI in particolare la prima ancora per partito comunista del della stessa corrente del cattolicesimo democratico c'è stata una sottovalutazione
Dell'esperienza che l'esordio socialdemocrazia hanno rappresentato come punto
Calmo di maggiore successo raggiunto dal tentativo di
Instaurare difendere un capitalismo democratico
Quindi diciamo da queste esperienze
Evitando ingenue spinte a trapianti istituzionali che sono sempre delle cose complicate e non funzionino anche non sottovalutando
I limiti di queste stesse esperienze però io credo che da qui si voglia si debba partire per disegnare un sistema integrato
Di riforme necessarie ma che sono anche possibili
Mario Ricciardi
Buongiorno il mio intervento che sarà brevissimo si integra con alcune delle cose che sono state già dette in particolar modo e l'intervento di Elena granaglie il tema è la crisi del liberalismo che sembra un po'un titolo da relazione accademica in realtà non è una relazione accademica
Perché non non discuterò come dire del questioni pur interessanti che animano il dibattito accademico sul liberalismo ma discuterò invece del modo in cui un certo modo di intendere il liberalismo
è stato recepito dalla cultura della sinistra riformista punto tra virgolette
E in un certo senso ha contribuito in maniera molto importante poi a portare fuori strada questa questa sinistra riformista come abbiamo visto perché il modo in cui il liberalismo è stato recepito si è rivelato in qualche modo controproducente rispetto agli scopi che delle forze progressiste e fondamentalmente egualitarie dovrebbero portare avanti
Il tema di fondo qui e ripeto è un tema
Che andrebbe sviluppato con una ricostruzione storica che non c'è il tempo da di di presentare nel modo più ampio eh
Il tema
Dell'ascesa del paradigma neo liberale
Che non coincide con quello che in Italia noi continuiamo a chiamare riprendendo una vecchia distinzione
Liberismo e io non sono neanche particolarmente felice dell'uso del termine neoliberismo il liberismo è un tipo di metto liberalismo quello che a suo tempo veniva chiamato liberismo nella polemica conosce
La polemica Croce e Gentile ebbero il neo liberalismo non coincide con quelle politiche che normalmente classifichiamo come lei domestiche
Perché il paradigma hanno è meno liberale non è semplicemente basato sulla idea di lasciar fare i mercati di
Promuovere per quanto possibile l'iniziativa privata
Ma è legato anche a un progetto di lungo periodo che riguarda il modo di intendere la democrazia
E riguarda in particolar modo il timore che certi autori hanno di quello che può accadere all'interno di un regime democratico se la maggioranza
Che ha interessi di tipo redistributivo prende il controllo della politica nazionale
Da qui lo sviluppo di una concezione che mette in primo piano non tanto principi liberali
Del tipo che voi trovate in Authority poca ante o di recente in Rawls ma piuttosto un disegno istituzionale un disegno istituzionale che mira da un lato a restringere moltissimo gli spazi di decisione politica
E ammettere quanto più possibile sotto controllo
La rappresentanza popolare vs diciamo invece le le forme del Governo esecutivo
E
Tende in questo modo a evitare che istanze che mettano in pericolo gli interessi
Della proprietà essenzialmente verso quelli del lavoro possano diventare Engine Monique come sono stati Jen Moni in un periodo molto felice della storia occidentale recente
Che è quello appunto del delle stagioni in parte del new deal
Negli Stati Uniti e poi del cosiddetto consenso socialdemocratico negli anni del secondo dopoguerra
Tra l'altro l'ascesa del neo liberalismo
Ha una storia
In parte oscura che quei leader di Sinistra europea che a un certo punto hanno sposato questo modo di intendere il liberalismo probabilmente non non conosceva o comunque non avevano guardato con una certa attenzione ed è una storia che si lega ha una frattura Interna alla politica statunitense
Una frattura che si manifesta diversi storici hanno scritto su questo sostanzialmente tra l'inizio degli anni sessanta e l'inizio degli anni settanta
In corrispondenza di una fase di straordinaria conflittualità interno al sistema politico americano
Conflittualità anche violenta non è il caso che questo è un periodo nel quale c'è una sequenza di omicidi politici molto importanti
E e Kennedy Martin Luther King e Malcolm X e così via
E in corrispondenza anche di una reazione molto forte
Anni misure di eguaglianza che non erano semplicemente di eguaglianza economico sociale
Ma erano anche di eguaglianza che riguardavano la questione della piena cittadinanza dei neri
Tenete conto che stiamo parlando appunto dei primi anni sessanta e stiamo parlando di un periodo nel quale prima che MD e poi Johnson per via della morte di Candy smantella nel sistema delle leggi Jim Crow
E questo è esattamente anche il periodo storico nel quale all'interno del partito repubblicano grazie
A
Un consistente sostegno finanziario comincia a nascere una reazione nei confronti di quello che all'epoca chiamavano liberalismo che era una roba di sinistra negli Stati Uniti
Per presentare mi muovo
Liberalismo che era molto più accettabile
Diciamo dagli ambienti di destra negli Stati Uniti perché proponeva un modo di intendere la democrazia che sostanzialmente ridava potere agli Stati rispetto alla dimensione federale
Prospettava una strada che poi è stata in larga misura percorsa per frenare la spinta riformatrice della Corte Suprema
E riportava in primo piano diciamo una concezione che veniva vista come una concezione di Siria riallacciava ha una tradizione storica della degli Stati Uniti
Che era appunto fatta di individualismo vorrei Lian sulle capacità dell'individuo e così via dove il sottotesto è certe parti della popolazione che non hanno le qualità per esercitare queste virtù
è meglio che decidano il meno possibile e questo è un grande tema che voi trovate tra le righe anche di autori che poi noi vent'anni dopo abbiamo celebrato faccio un esempio James Buchanan
J. giocare e molto dentro questo paradigma non a caso
Allora la sinistra europea
In crisi di identità
Perché sta perdendo il suo riferimento sociale principale era il famoso saggio di Yokohama del del settanta dal sette credo che siano quello sulla la marcia in avanti del lavoro che si è arrestata
è alla ricerca di un punto di riferimento e lo trova in quella che ingenuamente
Prendendo rompo in blocco individua con una cultura liberale ce lo ricordiamo tutti sono gli anni in cui anche in Italia scopriamo in blocco questa letteratura noi vengono pubblicati più o meno contemporaneamente Ross Buchanan Nozzi che così via
Di fatto però la parte
Russi Anna di questo discorso non è mai stata ma diciamo
Egemone dal punto di vista politico avete aveva già cessato di esserlo
Quando rosse scrive pubblicate dalla giustizia al settantadue oggi c'è tutta una letteratura che legge storicamente rosse dice Rawls non è un programma per il futuro
è la nottola di Minerva che si alza sul far della sera cioè è uno che guarda all'indietro
E cerca un po'hegeliana mente di dare una giustificazione morale
Di un patto sociale che strangolando in crisi in realtà no allora lei tutto questo non l'abbiamo visto abbiamo preso il pacco senza fare differenze
Ci siamo entusiasmati nel posto ottantanove che questa era la direzione della storia si poteva governare si poteva vincere le elezioni e così via sulla base di questo paradigma ideologico
Poi le cose hanno cominciato ad andare male perché hanno cominciato ad andare male per le ragioni che sono già state dette che non ripeto molto bene le le ha illustrate Carlo Trigilia adesso perché Cuesta o tipo di liberalismo soprattutto in condizioni di economia recessiva
Produce Effetti di alienazione di una parte
Della della cittadinanza perché fa costantemente gli interessi soltanto di certi settori no il discorso molto importante della previsti riduzione che faceva Elena prima che un discorso tipicamente russi hanno no quando le leggiamo ogni giorno di fronte a una qualunque proposta redistributiva il solito editoriale liberale tra virgolette levigato vogliamo questo no in realtà non toglie niente lavori sulle regole
No sulle regole che Tuturano
Le interazioni di una società incluse le interazioni di mercato perché i mercati al di là dei quello che molti editorialisti dico non esistono in natura i mercati sono insiemi di regole e il modo in cui tre disegni le regole condiziona
In maniera molto significativa i risultati che si possono ottenere
Allora
C'è una battaglia culturale da fare è una battaglia che nel mio piccolo sto cercando di fare in questi anni ma come dire
In dialogo con tante altre persone molte delle quali sono qui oggi
Ed è anche una battaglia che riguarda non solo l'anima della sinistra ma e e e questo ci tengo perché io considero continua consegnargli un liberale l'anima del liberalismo
In difesa di un liberalismo kantiano indifese se volete di un liberalismo prussiano mi rendo conto che una grande slogan non lo useremo per le manifestazioni però diciamo qui alla Casa della cultura ci capiamo quando c'è una cosa del genere
In difesa di un liberalismo prussiano
Che la traccia su cui si si può lavorare a mio avviso l'unica
Traccia perché ci dà
Una cornice che secondo me non è presente in una serie di discorsi critici molto importanti che sono emersi in questi anni CEO c'è una straordinaria vivacità della sinistra cosiddetta radicale in questo momento
Però non c'è ancora una sintesi e non so se ci sarà non si vede un marziano orizzonte sicuramente non è picchetti con tutto il rispetto per i picchetti
C'è però un'idea di cosa vuol dire vivere in una società è qua è un'idea alla quale ci siamo avvicinati in alcune stagioni della nostra storia recente
è un'idea dalla quale ci siamo volontariamente allontanati e quando dico ci non dico cittadini in generale dico la sinistra
E su questo cioè secondo me una battaglia da fare Pirlo firma qui perché insomma cosa abbiamo già detto molte volte
Spero però qui nel ci sia un percorso anche culturale da fare insieme su questo che stiamo già facendo Georgia facendo grazie bene bene grazie Mario e Giorgia Serughetti
Diciamolo dico che a guidare riusciamo così meravigliosamente a stare nei tempi e fa parte tutti assolutamente quale incredibile Hulk lavoro in saggi prima
Esatto prova a non tradire anzi inviterei mente rinunzia estensore duecentododici certe strade
Allora grazie Silvio più che diciamo parla visto il titolo non si può bene come contribuire
Torna
Prova contribuire non sul piano della introduzione di un nuovo tema diciamo di di riforma non un ambito di di politiche politica
Quando appunto la necessità di un approccio no nella necessità di recuperare da ridare il senso all'approccio femminista alla politica
Alla politica dei partiti in particolare alla politica dei partiti che sono in cerca di un'identità di sinistra e che io credo per recuperare questa identità hanno la necessità di rimettere al centro le ragioni dell'uguaglianza o di ridare il senso a quella sintesi inondata dalle parole ricordava già in principio
Ignazi della della Rivoluzione francese non c'è questa necessità
Di ridare edili così un'identità sinistra e in questo riconsideri identità io penso sia necessario ripensare il ruolo e il significato del femminismo perché in particolare in questo tempo per alcune ragioni
Una delle quali il fenomeno piuttosto paradossale se non si trovano delle chiavi di interpretazione adeguata che la il protagonismo delle donne
Nel campo diciamo avversario no nel campo delle destre in particolare delle destre populiste e radicali che non solo sono donne
E e diciamo a differenza di altri profili di donne l'iter emersi a destra una tra tutte Margaret Thatcher
Politici usano in maniera chiara loro essere donne ce fanno della loro identità sessuale un aspetto importante
Nel loro profilo politico ma fanno anche un'operazione più insidiosa che quella di appropriare selettivamente e spesso snaturare deformare alcuni temi e motivi che sono stati caratteristici del del femminismo in varie forme
Primo tra tutti sicuramente
L'emancipazione Nismo cioè l'idea della della diciamo il potere delle donne come appunto la conquista di spazi all'interno di un mondo maschile tema molto ricorrente nei discorsi di una
Le Pen come di una Meloni come di altre
La rottura del soffitto di cristallo il tema tipicamente del insomma emerso all'interno delle politiche di promozione della presenza vedono in politica che oggi in qualche modo rivendicata come insuccesso
Da destra no ma anche la valorizzazione della differenza materna all'interno di un discorso che gioca con significanti che sono stati parte di una diciamo di un patrimonio
Teorico e politico del femminismo in particolare pesante femminismo italiano della differenza volti però in una chiave di materna lirismo identitario giocato quasi sempre contro qualcuno in particolare contro le famiglie
E leggi vittima poi diventare anche un tema da giocare in una chiave nazionalista no contro altre popolazioni che diciamo minacciano di sostituire unicamente la discendenza pura belli della della della della stirpe no
E ancora la difesa della dignità dell'identità delle donne contro presunti attacchino l'attacco alla dal il la la paura fantasma della dottrina Gender utilizzate in chiave di discesa
Nel ruolo dell'identità delle donne sono tutti e se ne potrebbero elencare molti altri arrivando fino alla porta alla riproduzione
Sono tutti fenomenico ma senza se facciamo tratti avanza tipici di una retorica di queste persone di cariche mettono fortemente in difficoltà oggi
Anche il campo progressista nel giocare su questo terreno non sul tema
Sul terreno dei diritti delle donne alcuni contrapposizione sono semplici e chiare da una parte chi difende la porta dall'altra grattata benissimo poi però insignificanti ci fanno più confusi su molti altri aspetti e in questa confusione si è prodotto anche l'equivoco per cui il femminismo tutto sommato può essere diverso di sinistra cioè non fa differenza è un insieme di temi che non a casa politica no in una un orientamento politico di carattere speciale quasi fosse veramente un ambito di riflessione separata
Dal conflitto contraddizioni politiche che si svolge invece all'interno appunto di quella sera che chiamiamo comunica politica e e questi su questi equivoco a me è venuta voglia di riflettere recentemente e di provare a fare un po'un'operazione di chiarificazione concettuale per farlo
Sono riandata a a Bobbio diciamo alla alla alla grande dicotomia carri Errico recuperata ridisegnata attraverso la stella polare dell'uguaglianza e questo
Certi versi compenso che sia un esercizio è necessario in generale per ritornare a pensare cosa significa sinistra no e cosa significa destra
Per vedere con chiarezza quella chiarezza che appunto trent'anni fa Giabobi ci consegna vendesse a sinistra con chiarezza il terreno su cui si incontrano la destra che chiamiamo radicale populista che possiamo però anche definire con lui faceva
Gerarchica autoritaria con invece la destra diciamo privi dei listelli neo liberale
Che e in questo terreno di incontro era già molto evidente a Luís oggi diciamo ci governa dunque ci rimane cc risulta particolarmente evidente ed erede della difesa e diseguaglianze
Seguendo una parte ci diceva Bobbio
Di finire quello che chiamiamo sinistra la visione artificiali i sta per cui le diseguaglianze possano essere e devono essere combattute eliminati perché sono frutto della storia della società dall'altra parte appunto abbiamo una visione che e infine che considera le diseguaglianze To sommato un prodotto della natura o di quella seconda natura che la consuetudine la tradizione e la forza del passato no allora
Queste
Queste destre si incontrano su questo terreno dall'altra parte dovremmo avere diciamo quel campo che invece mette al centro e dall'articolo ovviamente con le nozze in libertà e quindici libertari si rivelerà però la nozione
Di uguaglianza confacente al femminismo centra perché
Servello poter dire dunque e questo lo diceva Bobbio il femminismo
Louis diceva proprio è stato movimento egualitario no perché combatteva le diseguaglianze tra combattive combatte le diseguaglianze
Tra uomo e donna solo che sul tema uguaglianza di differenza in verità nell'ambito dell'attività femminista si è dibattuto
Enormemente
Anche la critica dell'uguaglianza è stato un grande tema femminista allora anche qui fare un pochino di chiarezza cioè provare a comprendere che cosa significasse cosa significhi anche oggi la critica dell'uguaglianza in campo
Femminista mi pare importante perché altrimenti appunto si crea questa falsa separazione tra le ragioni dell'uguaglianza e quelle in qualche modo della della differenza in realtà il femminismo non è mai in nessuna sua
Declinazione è stata
Un movimento anti egualitario
Il punto che è stato di alcune parte il femminismo ma una parte importante ma almeno in Italia stato femminismo della differenza
Era il la critica di un apparati comma dell'uguaglianza che era modellato sono unico soggetto cioè ex un soggetto dominante della storia politica e anche filosofica diciamo
Quindi del pensiero occidentale e cioè esse oggetto maschio bianco quindi razionale indipendente in quanto anche appunto
Messa diciamo il concepito come io relato no ad altre dimensioni di dipendenza Karan quelle della della delle relazioni che si svolgono in famiglia nel privato dove invece si trovano le donne
Dunque se l'uguaglianza la modellata sull'uguaglianza tra cittadini liberi uguali maschi allora il femminismo quello che ha portato come elemento di critica è stato questo Baganza non ci interessa questo Poli anzi obbliga all'omologazione no è e non ci tre
Va bene questo per dire che oggi quando da destra si gioca sul discorso della differenza fra dire anche il femminismo hai citato no quella quella rimozione della differenza eccetera e quindi sia ci si appropria da destra di un discorso che esalta le differenze però mi donne lo si fa però in una chiave che sarebbe stato inaccettabile
In qualunque declinazione femminista storica perché quel femminismo criticava metterà il nostro obiettivo un paradigma dell'uguaglianza ma per portarlo ad un altro livello il discorso di contrasta le diseguaglianze mentre oggi si fa un gioco al ribasso cioè quelle di quelle dis di share Renzo trasformati e difesa in quanto diseguaglianza
Diseguaglianze naturali o diseguaglianze culturale tradizionali in ogni caso appunto quella seconda natura
Che diceva Bobbio quindi siamo di fronte a sé attivamente a un momento
Finito l'Islam come sua comunque la la la il femminismo diciamo è un po'un campo di battaglia ed è un campo di battaglia perché in realtà un
Movimento che coglie alcuni dei temi centrale di questo tempo no in particolare il conflitto intorno alla riproduzione della vita che sicuramente sì cioè e diciamo è cruciale per società come quelle occidentali delle delle delle democrazie avanzate dove la natalità in declino dove esistono una serie di temi che chi come dire sollecitano no è anche animano
La discussione pubblica ma la riproduzione della vita è centrale anche per tante ragioni che sicuramente includono
Il la lotta al cambiamento climatico e la transizione ecologica la protezione e del pianeta dunque il femminismo è un campo di battaglia su cui si stanno giocando questi tentativi di appropriazione da destra e il bisogno secondo me
Di rifare un operazioni invece
Di ricomposizione del rapporto partiti movimenti a sinistra anche per rafforzare che il movimento in sesta mostrando no la manifestazione del venticinque novembre del nord del del ventitré
A Roma ancora sia per Circo Massimo io non so se sia vero ma qualcuno ha detto che è stata la più grande manifestazione
Di piazza e forse anche perché la il luogo era lo stesso dopo quella convocata da Cofferati contro la la cancellazione abolizione dell'articolo diciotto
Quindi
Dal in larga primo quindi non la più grande manifestazione femminista dell'ultimo ventennio malati grande manifestazione tout-court in termini numerici se questo è vero e io penso che sia possibile
Siamo di fronte a un soggetto politico del del tutto disorganizzato dal punto di vista della struttura
Che dopo un paio di decenni di difficoltà di esercitare il conflitto di cui parlava Roberto sto barche no questa
Questa diciamo anche neutralizzazione
Nella capacità di scontri tra eserciti collettivi torna esercitare il conflitto in con un anche portata numerica importante nelle piazze e lo fa punto perché pone al centro alcuni temi e riesce a fare a far convergere nella stessa piattaforma alcuni temi fondamentali che per esempio di non riguardano tutte le diverse crisi che prima entrano nell'infelice no quella climatica
Quella della cura crisi economica la crisi democratica
Tutte queste crisi con cui si trovano diciamo tra di loro unite e composte all'interno di queste nuove manifestazioni femministe ora qual è il problema e chiudo che naturalmente queste piazze hanno l'ambizione non hanno diciamo non domandano rappresentanza
No ambiscono ad auto rappresentare le proprie istanze cioè si è interrotto interamente la capacità
Di di dialogo e costruzione di anche agenda politica tra movimenti come quelli femministi dal balzo e i partiti anche nel campo progressista cioè i tentativi esistono ma i risultati sono molto scarsi no in termini in termini di incontro
E questo sollecita qualche riflessione secondo me è necessario che più che sui temi anche se naturalmente diciamo la questione dell'agenda e molto importante cioè il fatto che questi temi entrino potentemente nell'agenda di partiti della sinistra e centrosinistra mi pare un'esigenza
Innegabile diciamo e quanto più du urgente lacerante proprio la necessità
Di pensare anche attraverso la centralità di questo sguardo femminista il problema del rapporto tra sfera politica e corpo sociale
E il problema della forma partito perché una delle questioni mai risolte
No nel rapporto tra movimenti dal basso in generale ma movimento femminista in particolare e partiti anche al netto di tutte le tantissime esperienze doppia militanza delle donne
Nel movimento ed i partiti sono questo nodo irrisolto della della forma partito che sembra essere inadeguata a contenere la forza
Di di ciò che emerge dal basso mi pare che sia del tutto irrisolto è ancora diciamo invece da da mettere al centro quindi non solo i contenuti ma appunto anche le forme del far politica
Grazie
E allora
Francesco Ramella
Prego così sconvolgenti dice Bergamo procede allora io parto
Dal primo punto alle politiche l'innovazione come strumento non solo per garantire la crescita
Ma anche per un possibile diciamo sul approccio all'inclusione alla trasformazione sociale
Io credo che il caso italiano sia emblematico perché ci dimostra di quanto possono essere potenti le politiche dell'innovazione per tenere insieme questo binomio
Parte da un articolo scritto dall'economista che a me all'epoca fece molta impressione siamo nell'ottobre venti venti piena pandemia l'economista pubblica un articolo sull'Italia economisti come mai stato naturalmente molto tempo nel tenero nei confronti dell'Italia
Ma quell'articolo fa impressione cioè racconta un Paese in declino economico sociale civile e morale
E quell'articolo naturalmente aveva molte buone ragioni e aveva per fortuna anche una parte di storia molte buone ragioni a partire dalla crisi e dal declino economico italiano
Forse non ce ne rendiamo mai fino in fondo conto di quanto negli ultimi venticinque anni il paese si è andato declinando perdendo il passo degli altri Paesi europei
Nel novantacinque il reddito pro capite di un italiano era pari al centoventisei per cento di un cittadino europeo eravamo sopra la media europea dei ventisei punti per cento
Nel venti venti quando l'Economist scrive quell'articolo siamo al novantaquattro abbiamo perso trenta due punti percentuali nel venticinque
E e perché diciamo è successo questo non può essere stata la crisi del due mila otto due mila tredici perché la il declino inizia prima perché come come diciamo
Molti studiano studiosi hanno sottolineato il Paese entra in una via Bassan lo sviluppo non punta più sulla qualità sull'innovazione sugli investimenti
C'è un indicatore che ha a che fare con le politiche per l'innovazione che è sintetico l'Unione europea pubblica ogni anno una valutazione la qualità dei sistemi di innovazione nazionale nel due mila otto quando in noi entriamo nella grande recessione
Il nostro Paese nel ranking europeo è collocato al diciottesimo posto siamo l'ultimo Paese tra in modo evitino veto Orsa che sono quelli che stanno già sotto la media europea
Riceviamo di pochissimo ai Paesi dell'Est perché abbiamo un sistema di innovazione particolarmente fragile
Pochi investimenti nella formazione avanzata debole ricerche sviluppo sia privata che pubblica
E soprattutto una debolezza nei beni collettivi per l'innovazione quel sistema di innovazione particolarmente attratta quindi l'economista aveva ragione siamo un Paese in declino economicamente
Perché aveva parzialmente porto perché in quell'articolo viene fatto quasi un epitaffio dell'Italia industriale
E questo stona invece con quanto molti altri dati ci fanno vedere
A partire da quello che ha sottolineato proprio recentemente uno due settimane fa Mattarella Mattarella il dodici giugno dice guardate ha sorpreso che l'Italia sia uscita dalla crisi corrida
In maniera quasi brillante dinamica il tasso di crescita del nostro Paese è stato tra i migliori in Europa e si viene subito dopo gli Stati Uniti e Canada
è vero abbiamo recuperato cinque punti di PIL rispetto alla media europea in pochissimi anni
Ma perché è successo questa è semplicemente la reazione congiunturale a che cosa era successo durante il copia d'oppure l'Effetto in qualche misura anche perverso delle politiche anticongiunturale un superbollo servizi spesa un po'allegra e tutto il resto
No c'è stato un riaggiustamento io direi strutturale del sistema economico italiano dopo la Grande recessione grande recessione contento così traumatico
Soprattutto per la manifattura italiana che costringe gli ordini imprenditore a cambiare il freno interpretativo
Se prima si è puntato solo alla liberalizzazione del mercato del lavoro solo alla compressione dei costi si capisce che in questo clima non si sopravvive e si perde un terzo delle imprese italiane in quella grande recessione
E i dati sono lì a farci vedere che questo riaggiustamento questo cambio di prospettiva c'è stato guardate veneti cito solo alcuni più come dire eclatanti nel nel due mila sei prima della grande recessione le imprese innovative censite dalla community Innovation Sarpi una grande Sarmi fatta
Periodicamente dall'Unione Europea erano solo il trentacinque per cento di tale eravamo sotto la media europea
Nel due mila venti sono passate al sessantatré per cento siamo più almeno allineati con la Germania in termini percentuali di imprese innovative
Nel censimento del due mila diciannove censisce che due terzi delle imprese italiane nei tre anni precedenti avevano condotto innovazioni alberi e cioè
Lo
Un'idea una un ranking che fa il Financial Times non dei più rigorose ogni anno pubblica la classifica delle mille impresa che hanno le performances migliori dal punto di vista economico
Negli ultimi cinque anni l'Italia in testa in questo ranking
Il numero più elevato di imprese che hanno questa capacità di per formare sono italiane cinque anni di seguito
Guardate c'è un indicatore che essa sancì misura diciamo la competitività dei per Paesi manifatturieri e dei settori manifatturieri il cioè il per formarsi Index
L'Italia è il secondo Paese più competitivo nella manifattura al mondo dopo la Germania siamo primi in due settori per tre in tre settori siamo in seconda posizione
In terza posizione in quattro settori
Quindi una reazione del sistema manifatturiero della struttura produttiva italiana c'è stato perché ci ha insegnato Schumpeter le crisi insegna nel maniere più gravi più pesanti più dolorose possibile ma insegna l'imprenditore
Giocare un altro ruolo
Ma è tutta farina di mercato questa è tutta farina imprenditoriale no negli anni precedenti negli anni dopo la crisi ci sono una serie di politiche pubbliche
Ci aiutano questo riaggiustamento industriale e anche questo è testimoniata in maniera plastica da una scalata di posizioni che noi facciamo nel ranking europeo della qualità dei sistemi innovazione
Passiamo nel giro di pochi anni nel due mila venti siamo passati al alla dodicesima posizione siamo in più o in meno della media europea
Quindi un riaggiustamento delle politiche ha pensato in USA quattro punto zero il credito di imposta e via dicendo
Questo ci dimostra plasticamente che le due cose possono andare insieme a recuperare sul fronte della competitività e della capacità di creare crescita economica però richiede uno sforzo pubblico uno forte sforzo pubblico
è bastato tutto questo no Italia come dire a
Solo nel venti ventitré l'anno scorso giunto ai livelli del PIL che avevamo prima della grande recessione
I grandi partner europei Francia Germania nello stesso periodo sono andati avanti del quindici sedici per cento anche la Spagna ha visto un incremento del PIL in termini reali nello stesso periodo
Quindi quello che è successo non è insufficiente per riportare il Paese
In carreggiata e soprattutto c'è una grande lezione di un economista dello sviluppo americano Danny Rose che che ha fatto una bella ricerca sui fenomeni di accelerazione lo sviluppo in giro per il mondo del secondo dopoguerra
E c'è una chiara distinzione tra questi fenomeni congiunturale in cui un Paese riprende l'abbrivio ha dei piedi di crescita e quello che noi chiamiamo invece lo sviluppo a medio lungo periodo questi fenomeni crescita possono implodere
Possono retrocedere se non c'è un consolidamento e questo richiede una strategia di istituisce un billing addio politiche orientate a questo medio lungo periodo
Allora arrivo a conclusione arriva a conclusione
L'Italia in particolare la sinistra in particolare ha bisogno di ripensare le politiche per l'innovazione perché c'è una possibilità attraverso una nuova stagione di politiche per l'innovazione
Per affrontare le dure grandi sfide anche in termini generazionali che le società e il capitalismo avanzato si trova davanti la sfida della sostenibilità ambientale
Ma anche sociale e la capacità di tenere insieme anche a un livello di creazione di benessere individuale e collettivo che sia diciamo sostenibile allora che cosa in che cosa si sostanzia questo nuovo approccio alle politiche per l'innovazione che io trovo in parte ma solo in parte riflesso anche nella nuova agenda europea per l'innovazione
è stata varata nel venti ventidue
Dall'unione europea qual è la il libretto a lei diciamo la fattispecie qual è il l'elemento caratterizzante di questa nuova stagione di politiche per l'innovazione
Beh devono essere trasformati e della società e dell'economia e allo stesso tempo inclusive come si fa l'approccio sperimentale da un lato il decentramento coordinato un punto molto importante ma c'è anche una forte necessità di investimenti in queste innovazioni di frontiera Antip cioè che vengono chiamate
Che hanno la capacità di unire la ricerca alla frontiera all'intelligenza artificiale le biotecnologie altri sì altre cose finisco in un attimo se riesco a spendere
Che riescono a diciamo attenere insieme la ricerca più avanzata insieme alla capacità di affrontare grandi sfide
Per la contemporaneità e per le società contemporanei che cos'hanno questo nuovo paradigma di diverso dai precedenti
Un elemento che è in contrasto con le politiche neoliberismo al non con le politiche l'innovazione e la centralità dell'attore pubblico non solo come Stato imprenditore alla Mazzocca
Ma anche come soggetto broker che mette insieme gli attori che risolve quelli che lo studioso chiamiamo il punti di network sei vorrà
Il secondo elemento è proprio questo l'approccio collaborativo oggi non si riesce a fare innovazione se le imprese non collaborano tra loro non collaborò con gli attori pubblici senatore pubblico non mette insieme il meglio del risorse sociali
C'è però un terzo elemento qualificante ed è questo elemento che a noi uomini voglia un po'di pensare uno sterzo e delle politiche si sta deve stare particolarmente a cuore
Non è necessariamente solo Technology doveva in questa politica per l'innovazione e questo è un elemento essenziale c'è una rivoluzione tecnologica in corso che va saputa col catturare ecco
Ma questo Technology dovrei vendere Oriente essere orientato anche all'innovazione sociale deve rispondere a bisogni non solo di competitività economica
Ma anche di inclusione sociale le grandi sfide societari a partire dalla sfida per l'ambiente soprattutto le grandi sfide anche intergenerazionali siamo di fronte soprattutto in Italia nuove generazioni
Che tenga insieme due elementi che prima veniva un tenuti separati abbiamo bisogno diciamo di un modello di sviluppo che dia tutela alle nuove generazioni tutele materiali alle nuove generazioni
Ma che state risponda anche ai loro valori post materialisti perché l'ambiente è una un assetto importantissimo giudice
Questo tipo di di politica può essere fatto attraverso l'innovazione a livello europeo a livello territoriale a livello nazionale
Chiudo davvero ci sottrae Problemi in Italia sono contrari a questo paradigma dell'innovazione illusione tecnologica lo sviluppo è vero abbiamo fatto tanti processi di aggiustamento le imprese l'hanno fatto
Ma il fattore capitale umano il fattore lavoro è stato drammaticamente trascurato
Ed è una sette cruciale lo vediamo anche nelle politiche per l'Europa dove abbiamo il più basso investimento nella formazione nel trading delle imprese a livello europeo quindi a un fattore innovazione che viene straordinariamente trascurato nella politiche
Per l'innovazione secondo i servizi avanzati la manifattura oggi esservi tipizzazione un brutto termine riesca dall'idea che manifattura e servizi sono strettamente intrecciati nostro Paese drammaticamente indietro lui
Terzo un problema di duelli d'azione inclusività il mercato crea Khālid Agis
Ci riesce tra l'impresa afferrare nuove tecnologie va per forma molto bene ma è nei territori vediamo tante piccole e medie imprese non riescono da solo ad afferrare queste tradito il nostro Paese a tranne anticamente molto differenza con la Germania nel settore delle piccole e medie imprese
Ed è per questo che politiche per l'innovazione
Che sono anche territorialmente articolate che sono dense anche di attori istituzionali sono un'esigenza cruciale per rimettere in carreggiata il nostro modello di sviluppo
Verso quella di alta di cui ci parlava Carlo Trigilia prima che tiene insieme creazione di benessere anche materiale ma soprattutto anche benessere collettivo benessere sociale grazie a me grazie alla media jazz modern jazz prego
Grazie
Temo
Che la stanchezza inizia a farsi sentire però cercherò in questi dieci minuti dei sollevare alcune questioni il titolo la relazione architetture multilaterali internazionali per fermare preservare vorrei però anche porre le mie tesi di fondo
E vi ringrazio per questa iniziativa perché alcuni sanno io da vent'anni che sono stata all'estero e quindi questo aspetto internazionale e dell'internazionalismo inizio già usare questo termine per provocare un po'per me sono fondamentali
Il primo è che non possiamo non dirci internazionalista
La prima tesi che intenti di rigurgiti nazionaliste
Il ritornare un pensiero internazionalista è fondamentale
La seconda attese che il riformismo applicato un'architettura internazionale deve essere assai cauto
In una lucina logica multilaterale
Dobbiamo cercare di preservare oggi multilateralismo sotto spinte nazionalistiche Elbing dalle e di bilateralismo e cercare di avere questa come faro riformista
Allora quando io parlo di chiaramente l'internazionalismo intendo anche l'internazionalismo quello storico che è già stato menzionato
Professor Ignazi all'inizio parlava del pensiero anti Lumière dicendo l'odio verso la rivoluzione francese
Internazionalismo nasce anche da lì e le tradizioni che che che che grandi traduzioni liberale e socialista sono fondamentali per questo pensiero
Quindi oggi c'è una retorica nazionalista costante mentre italica ritenga Reina
Mac Ivass prete gay dove ovviamente diventa paradossale che se tutti diventano forti e grandi di nuovo nessuno in verità può rimanere forte dal fronte ad esempio alla Cina all'India e altri
Cioè questo sopra Nismo nazionalista e autarchico è storicamente morto ma tuttavia è politicamente vivissimo
Questo è il paradosso che stiamo affrontando politicamente che qualcosa che non ha più senso storico è usato come retorica politica
Quindi in questa battaglia il il il declinare un pensiero riformista progressista minimo un'arena solo strettamente nazionale
Un tentativo per vent'quindi io cercherò di sottolineare alcune questioni e ovviamente si son già state dette le cause del perché oggi c'è un ritorno del nazionalismo del in procedure di bilateralità Isma'
Nazionalismo anche reazionario e dove mi e questo è anche il frutto
Di dinamiche internazionali una proposizione di internazionalizzazione del capitale del commercio ma anche della democrazia
Ha portato a uno sbilanciamento del così chiamato triangolo kantiano dove in parte la globalizzazione il commercio è stato molto più forte di una capacità di sviluppo democratico in Terna
E anche di una capacità di riforma di istituzioni internazionali
Quindi questo internazionalismo che colpisca uso in parte può essere chiamato interventismo storico ha perso probabilmente la propulsione storica e quindi politica
E non mi dilungo anche se alcuni appunti non tirati fuori e sono stati ripresi sul concetto di delocalizzazione il problema di asimmetrie distribuzione e il problema di tassazione illusioni internazionale questi sono aspetti fondamentali
E dunque io vorrei cercare di ragionare brevemente se possiamo rideterminare l'internazionalismo
Che sia capace delle sfide odierne devo dirvi che ritornato dopo vent'anni in Italia e guardando i nostri studenti e le studentesse credo che loro ci stiano mettendo sulla via giusta
Con i loro errori organizzativi anche di linguaggio ma ad esempio l'aspetto climatico
Di migrazione internazionale e di conflitti sono tre aspetti che non possono essere gestiti a livello nazionale
Quindi loro hanno delle antenne vivaci attente quasi naturali politicamente che però noi dobbiamo cercare di ripensare riorganizzato
Una critica che posso fare che una logica che sovente si nuove giustamente la mobilitazione è una logica anche individuale anziché di interessi collettivi
Quindi l'internazionalismo idea di solidarietà deve essere riorganizzata per ripensare queste sfide enormi il cambiamento climatico
I flussi migratori globali che sono beni pubblici globali ovvero come dicono economista e queste sono cose che senza azione collettiva non si possono descrive
E sono questioni di lungo periodo dove la generazione di oggi deve forse
Pagare un po'di più alle generazioni di domani quindi la fotografia sbiadita dell'architettura del multilateralismo internazionale ovviamente è un problema cioè quello che noi guardiamo e oggi discutiamo
L'incapacità del consiglio della sicurezza
Io Jan Security Council le Nazioni Unite è il frutto della seconda guerra mondiale e oggi stiamo discutendo se possiamo riformarlo o meno e io credo che sia una questione fondamentale però stiamo attentissimi
Perché le riforme
Così complicate e così difficili in momenti di crisi e di rigurgiti nazionalisti possono svilupparsi non come riforme ma come distruzione di un assetto multilaterale voglio brevemente darvi alcuni esempi
I conflitti conflitti armati hanno raggiunto oggi negli ultimi dati il picco dal mille novecentoquarantasei
Abbiamo raggiunto il numero di morti più alto in termini di battaglie di soldati nel ventidue ma anche le ventitré siamo stati a livelli molto alti più alti dall'ottantanove
Il numero di civili uccisi nel ventitré erano dieci mila eccola questioni di Gaza quest'anno avremo ulteriori dati sconvolgenti
Tuttavia le Nazioni Unite età sono è dal due mila quattordici che non fanno una nuova operazione di pace
Tuttavia nella democrazia e nella Repubblica evocare
Congo l'operazione più grande se ne andrà a breve
C'è un'incapacità di riorganizzarsi di intervenire in questo multilateralismo
Vi faccio notare che l'operazione delle Nazioni Unite costano mediamente all'anno
Se non mi sbaglio sui sette miliardi di dollari
Quanto costano invece l'armamenti mondiale
Due mila quattrocentoquaranta trentatré miliardi di dollari
E questa cifra aumentata nei precedenti nove anni costantemente quindi noi abbiamo in parte una spesa minima e anche una spesa minima negli aiuti umanitari perché un altro fenomeno fondamentale è che noi abbiamo al momento centoventidue milioni di rifugiati nel mondo
Per ogni sessantacinque essere umani nel mondo uno è un rifugiato
E quanto spendiamo dieci miliardi all'anno alle Nazioni Unite
Di fronte a ottocentoquaranta miliardi all'anno in armamenti degli Stati Uniti e l'Italia trentacinque mila
Quindi se vogliamo veramente a ritornare a ragionare di un internazionalismo dobbiamo stare molto attenti perché anche in casa nostra
La logica nazionale e bilaterale sta vincendo e menziono il caso del piano materie Piano materiche un progetto di sviluppo in Africa del governo Meloni
Dove si va oltre ogni forma di possibilità di comparazione con europea non si parla più di multilateralismo anche la se si applica Unione Africana ha detto che non è stata consultata e dove le cifre sono irrisorie
Perché si sta parlando di cinque miliardi in totale di cui tre erano già per il fondo sul cambiamento climatico
A fronte di ad esempio il mio europea che nei prossimi anni spenderà diciassette miliardi di aiuti umanitari
Quindi per concludere
Non possiamo non dirci internazionalisti
In tempi di rigurgiti nazionalisti
E anche non esiste un interesse nazionale
Interessi nazionali esistono il conflitto è fondamentale per quindi dire quali sono gli interessi più importante
Dobbiamo se no evitare quel fallaccio che Albert Hirsch mal d'definiva le fallacie del progressismo uno illusione della sinergia che tutte le nostre politiche che abbiamo discusso oggi possono andare d'accordo ahimè scatta Schneider disse il conflitto più importante il conflitto sui conflitti
Come ci condividiamo le cose
La seconda è che
Credere che la storia e dalla nostra parte
Ahimè sovente la storia non è dalla nostra parte concludo quindi il dilemma del Riformista internazionalista e riformare le procedure per governare i conflitti internazionali
Senza delegittimare e danneggiare le istituzioni internazionali e la logica del multilateralismo questa è la nostra sfida credo una sfida anche strettamente italiana
Dopo
Non so se è stata una scelta voluta dalla presidenza o una felice coincidenza da riformare Eric perché in questo modo intervento quando a parlare della riforma delle riforme quella dei partiti perché i perché molte delle interventi che ci sono state presuppongono un qualche soggetto politico organizzato che faccia le cose che sono state dette
Molto semplicemente
Allora io scusate lo forse segue una traccia scritta questa rendendo così meglio
Inverso interne Torre toccare alcuni punti che riguardano la cosiddetta crisi dei partiti la cosiddetta perché lì credo sia giunto il momento di rimettere in discussione alcuni luoghi comuni il primo passo è questo occorre sottrarre discorso sui partiti ad un approccio viziato da varie forme
Di determinismo sociale o tecnologico uso il termine determinino sociale in difesa dalla buona Sociologia perché spesso si dice determinismo sociologico
Detto in cattivo determinismo sociale o tecnologico poi l'argomento è molto familiare
Pressappoco suona così
è cambiata la società siamo entrati nella lei era delle nuove tecnologie i vecchi partiti sono oramai Zenith che non c'è più verso di farle rivivere parlarne ancora solo nostalgica parlarne ancora sul ora questo argomento presuppone dal punto di vista teorico uno slittamento che è molto frequente tra i politologi dal piano empirico analitico a quello normativo
Dalla constatazione della crisi dei partiti
In effetti di alcuni partiti che poi andrebbe chiarito che non tutti sono in crisi non ovunque sono in crisi e non tutti sono indiviso per le stesse ragioni e nella stessa misura al chiuso valenze sexy
Dalla constatazione della crisi dei partiti dà questo giudizio si scivola facilmente dall'Elea
Che i partiti non possono che essere quelli che solo e men che meno ovviamente si può pensare che possono essere riformati
Ora di fronte a questo
Che alla forza di un luogo comune molto radicato
Non basta richiamare il ruolo insostituibile dei partiti in una democrazia
Occorre cercare di mostrare che un'altra idea di partito è possibile e anche praticabile
Ma prima ancora credo che si sia una battaglia politica e culturale da condurre che che io definirei puramente e semplicemente una battaglia per la riabilitazione dell'idea di partito
Da questo punto di vista ma qui non posso trattare il tema occorre studiare anche la storia dei modelli di partito
Quelli teorizzati ma anche quelli praticati storicamente chiedersi se la cattiva fama
Dei partiti di cui più di cui sono sempre stati circondati partiti sia una cattiva fama meritata per così dire o non sia stata piuttosto costruita alimentata artificiosamente a partire anche da alcuni autori infatti un solo nome citatissimo Michaels
La cui ferrea legge cosiddetta ferrea legge dell'ordine perché viene citata a criticamente senza cogliere sempre le radici
Lui che aveva nella scuole liti istigati deposte Pareto o addirittura della Psicologia delle masse di les Bonnes c'era invece faccio un solo novanta tanto per ravvivare in finale la cosa è polemizzare un libro di Marco Revelli è persona abilissima squisita del due mila dodici che s'intitola
Finale di partito
La citazione di Mika si ripresa pari pari come un dato acquisito della ricerca sociologica e politica ripartiti ma se uno guarda tutte le più lontane e recenti acquisizioni della storia della storiografia sulla socialdemocrazia tedesca castiga
Si rende conto che
Luce non guardava tantissime altre cose non le vedeva e meno è la stessa cosa si può dire per altre due padri nobili della ricerca teorica sui partiti che sono gemme sembra essere vostro Gorki che studiarono i partiti americani
Non capendo nulla dei partiti americane ed aperto con purtroppo influenzata anche Webber perché riduce tutto a Bossi e machine quando i partiti americani furono i primi grandi veri partiti di massa Piero Ignazi
Ricorda nel suo libro un personaggio poco noto ma importantissima cui mi sto dedicando per leggendo alcune cose Martin Van Buren Presidente degli Stati Uniti dal mille ottocentotrentasette
Al mille novecentoquarantadue vero Momo macchina del nuovo dell'inventore del nuovo partito democratico americano grande
Vice presidente con Jackson grande ma con grande personaggio che uso che organizzò e la democrazia di massa negli Stati Uniti negli anni Trenta dell'ottocento ecco allora
Credo che
è una cosa completamente diversa dibattito di massa americane dell'Ottocento non erano quelli che poi studiare vada fino all'Ottocento questi signori aristocratici che arrivarono in Europa in America per mettere in guardia l'Europa
Dalle dai pericoli della degenerazione della politica di massa demoni della democrazia di massa ma chiusa la parentesi storica la storia dei partiti ci offre molti elementi una sorta di repertorio di soluzioni
Dite in modo non storici scettico in modo creativo possono essere ripresi deve adattarsi anche per i problemi del nostro tempo
Quindi un approccio radicalmente anti deterministico non vorrei usare il termine volontari sta perché nasce da una definizione di partito su cui bisognerebbe essere messi d'accordo messo mettersi d'accordo
Un partito nasce i partiti sono imprese collettive che sono sempre nate da una consapevole scelta strategica da parte di gruppi dirigenti che ambiscono a definirsi o a realizzarsi come tali
Che si muovono sulla base di quello che un filosofo politico britannico Microsoft Word ha definito come rappresentino rappresentativo e Crema la pretesa di rappresentanza l'ambizione di costruire e affermare una propria rappresentatività
E sono imprese collettive
Che nascono tra dalle idee dalla cultura politica
Che ispira l'azione di questi gruppi dirigenti
I partiti si fondano su premesse sociale culturale economica dal basso ma nascono dall'alto
E quindi dal lato opposto possono e debbono essere potrebbero provare a riformarsi
Lei lei è contrario lei lei di partito contano perché diventano poi cultura politica diventano prassi e linguaggio della politica quotidiana
E se non si combatte anche sul piano del discorso pubblico che la convenzione che oramai i partiti sono quelli che sono anche i fatti prenderanno la direzione piuttosto che un'altra così come peraltro è avvenuto finora
Soprattutto a sinistra in Italia come dimostra la parabola del partito democratico su cui tornerò alla fine
Ecco
Su che cosa intervenire allora io penso che è sempre gol rifacendosi a quello che appare la struttura fondamentale di
Dentro in dimensione fondamentale che costruiscono un partito lo tengono insieme correggono
Che sono tre livelli mafioso quella possiamo definire la Filosofia pubblico una visione del futuro la Regione dello sviluppo nazionale transnazionale
Secondo livello i programmi e le grandi aree parco programmabili paradigmi programmatici un'idea del lavoro un'idea del welfare e così via il terzo punto le policy sulle singole politiche allora è chiaro
Che è un partito reggersi regge se riesce ad alimentare questi tre livelli a integrarli fortemente e questo limite che accostati amo quotidianamente anche quando ci sono possiamo valutare le migliori intenzione ad esempio della della nuova segreteria del Pd non basta mettere assieme a singole
Campagne programmatiche
Se non ma se poi non c'era Consiglio riesce a costruire
E una visione un quadro strategico d'assieme e questo è un punto fondamentale ma da dove
Nasce questo deficit è solo un problema di delitti soggettivo dei gruppi dirigenti o della serietà e nella fattispecie no
E proprio la struttura il modello di partito con cui il Pd si è costruito in tutti questi anni che ha bloccato blocca queste questa vicenda cioè che non lo fa diventare non l'ha fatto diventare un soggetto di elaborazione collettiva
Che che lavori a all'integrazione tra questi tre livelli visione programmi politica
Perché questo è l'elemento chiave allora
Che poi e corrispettivo questa tripartizione è un altro attribuisce Momo del livello di cioè il fatto che un partito serve essenzialmente questa la riforma cui punti
A cui devo puntare una riforma a me a connettere
Il livello della ricerca teorica intellettuale anche esterna di Massud è il più alto livello la cultura politica diffuso di gruppi dirigenti e militanti che diventa poi prassi quotidiana e il senso comune
Dei semplici militanti elettori che il luogo poi in cui si forma e si combatte per l'egemonia culturale
Il nella sfera pubblica questi tre elementi che li fatti riconnette se non c'è un partito quelli che li mette assieme questo il punto fondamentale io
Quindi
Mi avvio alla conclusione perché ho parlato
Ecco questa questa idea del
Che col mettere assieme provvisione programmi e politiche fondamentale perché qui si misura anche il senso con cui ha veramente poco senso parlare di
Riformismo uno in modo generico così come se ne è fatto accaduto in Italia o addirittura coniando mi permetterete questa polemica uno strano neologismo qualche mese fa problemi ISMU
è chiaro che occorre connettere i fini e mezzi e che bisogna saper valutare
Ma qui questi fini vanno comunque
Costruiti c'è una dimensione etico politica
Che che va comunque costruita ed ecco su questo che si mette assieme la la la un popolo che si tiene assieme un partito
Faccio un esempio visto che nel se n'è parlato anche a a partire da Holbrooke si è parlato molto della riforma istituzionale in corso da quella l'autonomia differenziata da quella
Costituzionale io quindi in parte dissenso dalle voglio dissenso vorrei fare una precisazione su quello che ha detto Carlo tequila alla fine del suo intervento
Perché è vero sicuramente che l'imprinting originario del PD con quello di una cultura del maggioritario
Oggi
Vi posso raccontare un piccolo aneddoto perché il torto cercando di seguire il dibattito parlamentare sulla riforma costituzionale per capire cosa sta succedendo
Beh qualche mese fa tutte le opposizioni grossomodo alzato stato un fatto positivo hanno presentato un insieme di emendamenti che si ispirano alla forma di governo di tipo tedesco
Un gol fiducia costruttiva poteri del cancelliere e così via
Mancava un anello la riforma elettorale
Io chiedo qualcuno chissà per come sono andate le cose mesi risponde sì c'è una denuncia
Missione in corso ma non sappiamo
C'è chi non vuole che frena sull'idea perché è chiaro che se si adotta un modello istituzionale di tipo tedesco c'è un necessario inevitabile complemento che è un sistema proporzionale con una soglia ragionevole di accesso
No gli emendamenti già pronti ma hanno detto
Sul sistema elettorale connesse agli altri del settimo ecco sono state fermate perché nel partito non c'era ancora accordo
Il problema non è di per sé scandalizzarsi perché non c'era la coda il problema è che mancano in questo partito e questo sarà il punto della riforma possibile e necessaria
Del Pd nei prossimi mesi manca un circuito procedurale di connessione tra partecipazione discussione pubblica decisione
Io non so come la pensano veramente iscritti e dirigenti che cosa pensa che invece che attinga modo Bonaccini quand'era ancora presidente disponibile a Lomagna diede quella mezza adesione chi ne discusse nuove per la mezza Desio dal principe l'autonomia differenziata per esempio
Ma nulla di male ma il caso più clamoroso riguarda e giovarsi del caso del lavoro io l'ho scritto nel mio libro sul clima quando Provenzano fu nominato su AN membro della segreteria di Zingaretti nella sua prima intervista dice bisogna rivedere col riconoscere è stato un errore aveva abolito l'articolo diciotto milioni vedere
Il giovato
In quel momento l'atto allora capogruppo del Pd al Senato Marcucci che ora è uscito dal Pd non sei non proprio con Renzo e nemmeno un calendario un libro battitore disse a che non si informino se non Provenzano Palermo segretario
Mi pare che l'UE abbia sbagliato partito qual è la linea il problema non è capire se aveva ragione l'uno o l'altro perché mancano nel modo in cui è strutturato in poi il PD regole di procedura di formulazione di elaborazione dei permettono di capire
Chi decide e qual è la linea da seguire
Allora questo è un punto credo cruciale che perché su tutte le altre elaborazioni cibo ci sono c'è un mare biblioteche ormai abbiamo di programmi politiche elaborazioni critiche cioè manca il soggetto che le faccia
Camminare è qui ripeto se non si interviene su questa innovazione procedurali e partecipative non non se ne esce non è questione di avere nostalgia del vecchio anche se talvolta non c'è nulla di male ad averla grazie
Grazie abbiamo incredibilmente finito con mezz'ora d'anticipo Census Bureau come dopo a cercarla Mariotti se arrivate si è arrivati ad un pochettino dopo via Cisterna sin qui vediamo che c'è spazio per il figlio uno vuole qualche domanda
No do io non non lo facciamo io lo faccio sempre questo concordata con la con Piero neri diciamo cinge questa
Se non c'è nessuno però io Pirlo parola perire gli addetti a un punto semplici Sorgo voglia portare pre Ferrero ricchissima interessantissima questo è il punto che aleggia la domanda che un po'perché l'abbiamo e credo che la risolviamo detta su aleggia nostra Lester proprio portiamo questa interessantissima discussione a te la parola bene lasciatemi dire solo questo
La in poco tempo abbiamo fatto tantissimo abbiamo detto moltissime cose a mio avviso di grande interesse
Quindi mio ringraziamento a tutti quelli che sono intervenuti e che hanno concentrato in poco tempo tante cose
Credo che questo sia una delle cose più importanti che si possono fare rispetto all'Hezbollah donate a cui siamo costretti ad assistere spesso in convegni per non dire in incontri con esponenti politici la cosa più importante parlarsi addosso
Siamo stati sintetici abbiamo affrontato una vasta serie di problemi credo sarebbe molto bello continuare su questo terreno rivederci in una prossima occasione e pensare andare concretezza
Diciamo nello spazio pubblico non usiamo altre espressione concretezza dello spazio pubblico a quanto abbiamo incominciato a pensare perché sulle variare sulle varie competenze sulle varie
Interessi però credo che
Un ivi il filo comune che abbiamo toccato è quello del del cambiamento cioè le riforme sono un cambiamento
E di un cambiamento in una direzione molto chiara che quella che riprende o con la grande Tria vedere rivoluzione francese o l'ispirazione rosse Eliana e Giustizia e Libertà che sono i due grandi elementi informatori
Sì che Guiderocchi dovrebbero guidare oggi a forza di sinistra
E quindi su questo credo che sarà opportuno rivederci riparlarne e discutere anche come concretizzare tutto questo grazie veramente un autista
Bene allora adesso una cosa importa naturale