Intervista a Davide Assael sull'abbraccio Destra - Ebrei denunciato dal suo articolo pubblicato sul quotidiano Domani

Radio radicale ci occupiamo di un tema importante ed è il posizionamento
Delle forze politiche nel nostro Paese rispetto alla questione mediorientale che dal sette ottobre in poi ha ha visto certe tendenze anche precedenti
A cui si e in particolare si è notato come la destra al Governo
Appoggi i lo Stato la politica dello Stato di Israele
Senza se e senza ma come si userebbe dire e dall'altra parte invece la parte da parte della sinistra
In particolare quella che scende in piazza diciamo così invece c'è l'atteggiamento esattamente opposto
Su questo interviene Davide Hassel filosofo che interviene in quanto ebreo su questa questione con un articolo sulla domani
Che già dal titolo molto esplicito respingono a mano che la destra tende a Israele e noi abbiamo in collegamento telefonico Davide Hassel benvenuto su Radio Radicale
Buongiorno grazie grazie dell'invito allora a Sella la ci io vorrei porre
Organizzare questa di intervista o devo pensare a come vedendo i due latino i due corni del dilemma cioè prima tutto approfondiamo allora
Come lei fa nel per nel testo l'atteggiamento delle forze politiche italiane Rispetto in particolare a Israele no
Ma che direi anzitutto che appunto il posizionamento del quadro politico italiano nei confronti della crisi che ci stabilendo a Gaza quindi nel conflitto che si è scatenata dopo l'attacco di fermarsi del sette ottobre riflette in realtà nei dati culturali più ampie che in fondo si credono anche nella quadro europeo nel suo complesso
Come diceva lei sono dei dati culturali che non sono improvvisati non nascono conto in relazione a questo conflitto semmai si acuiscono delle tendenze che si sono osservate già negli anni precedenti
Dovrebbe individuare così una data simbolo di inizio di questo processo dico elaborazioni di costruzione culturale che si riflette nelle condizioni che oggi vediamo sullo scacchiere politico io indicherei proprio l'undici settembre o il clima che ne è derivato è da questo momento in poi che diciamo una destra europea quindi la terza più tradizionalista
Evidenti d'aria comincia ad avvicinarsi agli ragioni inviterei sia pressione un po'generica
Il modo in cui lo fa è a mio modo di vedere abbastanza sospetto ed il cui anche i temi che io propongo nell'articolo che lei ha richiamato perché questo avvicinamento ad Israele
Sembra tutto giocato in funzione antislamica
Appunto cavalcando quel clima che si è dato andato maturando dopo l'attacco alle Torri Gemelle quel clima che è rappresentato dai toni di scontro di civiltà
Allora in funzione anti islamica è emersa sempre di più e sempre più si è consolidata l'immagine di Israele come avamposto occidentali in Medio Oriente
E quindi come difensore dei valori occidentali nella battaglia contro l'isola
Appunto una cognizione del tutto strumentale che sembra non fare i conti con quelle che sono le contraddizioni interni alla destra
E anche le contraddizioni in relazione alla minoranza ebraica in queste tendenze identitaria
Cosa voglio dire voglio dire che che avvia un processo in cui
Si apre una deriva xenofoba
E quando si apre una deriva xenofoba nello scenario europeo sempre ancora circa dell'ebreo
Abbiamo avuto degli esempi specifici di questo corto circuito in particolare attraverso due canali che sono stati proprio promossi per questa battaglia antislamica
Dalla destra europea che dovrebbe difendere i valori ebraici d'identità ebraica e anche le ragioni appunto di Israele
Questi due canali di cui si è concretizzato questo corto circuito di cui parlavo sono l'attacco alla macellazioni rituali e l'attacco alla circoncisione come sappiamo pratiche islamiche
Ma anche pratiche ebraiche
Ecco i nuovi della battaglia il ramo cupa lì forti tradizionaliste della destra europea anche in Italia abbiamo avuto nel due mila diciotto quando i sondaggi erano tutti dalla sua parte un Salvini che al pratone di Pontida
Di che adesso ci occuperemo anche di chi maltratta gli animali naturalmente il riferimento era la macellazione halal
Senonché ovviamente l'attacco alla pratica islamica diventa il si traduce inevitabilmente in un attacco alla pratica ebraica
E quindi quando la destra si trova di fronte al dilemma se rinunciare a qualche migliaio di voti ebraici per invece cavalcare argomenti come sono quelli appunto di la mobilità e invece oggi portano ancora milioni di voti la sua scelta di chiarire
Sì è un esempio specifico due mila e nove parlamento olandese
Una strana alleanza fra partiti animalisti in movimenti animalisti e il partito Oliviero Diliberto che appunto rappresenta l'ala più estrema destra del parlamento e dello schieramento politico
Con l'ambiente propongono insieme una legge che abolisce la macellazione rituale
Le libertà vissuto in Italia
Si è sempre dichiarato amico di Israele
Ha cavalcato quella forma di retorica che si avvicina a dividere in funzione anti islamica di cui parlavo prima gli è subito stato chiesto nel momento in cui è stata presentata la legge ma scusi ma allora la comunità ebraica che leader in maniera molto sbrigativamente va bene va bene intanto iniziamo a votare ecco mi pare qui un esempio della grande contraddizione
Che sia in queste manovre di avvicinamento fra destra europea più tradizionalista identitaria e le comunità ebraiche una contraddizione sinceramente
Di cui gli uomini sembrano consapevoli anzitutto le comunità ebraiche ecco oggi però appunto clima di guerra
Sembra appunto la destra italiana senza se e senza ma come dicevamo prima pro Israele e in parte cioè in particolare
Possiamo e lei lo fa nell'articolo anche evidenziare le diceva l'inizio di contraddizioni adesso ne evidenziata una però c'è anche appunto la contraddizione per esempio con il passato del partito della Premier o no
Sì appunto riflette questa questa contraddizione più generale
Ripeto sembrano manovre di avvicinamento che sono costruite in maniera del tutto strumentale per cavalcare delle propagande politiche
Per tentare di cavalcare un clima che porta al può essere fruttuoso alle urne come del resto i dimostranti in questi anni che è stato effettivamente sono argomenti che porta dopo
Orsono manovre di avvicinamento che paiono derivare da una elaborazione culturale
E allora noi ci troviamo di fronte a delle contraddizioni che sinceramente sono inaccettabili per conto da una parte abbiamo una ancora una classe dirigente dei partiti di destra e anche di Fratelli d'Italia partito di Giorgia Meloni che sostanzialmente in ostaggi
Abbiamo visto con i busti del duce nelle però applicare bene i propri uffici paludi Romanini vicinanze con personaggi e gruppi politici
Che del tempo avremmo definito impresentabili queste Peppe persone poi marciare anche nei momenti di commemorazione particolare di fianco all'indiano
Oppure a appoggiare come dice lei Israele trentasei per stamane la sua politica in maniera totalmente critica però ripeto si tratta di manovre strumentali che non lasciano sperare che in costruisca una punizione politica
Che possano essere duratura e che non possano e che possano sottrarsi a quelli che sono i venti elettorali di questo periodo poi calcoli elettorali
A mio modo di vedere ripeto è una contraddizione che non può essere rimossa dalle comunità ebraiche che in questo momento
Come è facile capire si sentono abbandonate invece si sentono incompresi dopo l'attacco subito al sette ottobre mille manifestazioni di appoggio alla Palestina che ne sono emerse e e che quindi inevitabilmente si avvicinano alle posizioni che in apparenza sono quelle più vicine alle a proprio a causa
Tradizioni appunto che poi a un certo punto riemergono
Ecco in parte già lei ha cominciato a rispondere alla seconda domanda volevo porre e appunto sul reazioni o delle comunità ebraiche e in parte rimaneva da esplorare ma abbia parte appunto ha già conciato risponda anche su quello del fatto che probabilmente anche l'atteggiamento delle comunità ebraiche ma anche questo da lungo tempo
Rispetto alle posizioni della sinistra di piazza
Solaris quelle posizioni hanno poi spinto forse no le comunità a abbandonare quel campo se ben ricordiamo dopo la guerra le comunità erano punto ovviamente no nella nel panorama antifascista erano diciamo variegate però insomma il rapporto con la sinistra era forte comunque invece lo ricordiamo dal sessantasette in poi da da da quelle da quegli eventi piano piano è cambiato tutto
Allora vogliamo approfondire un momento queste due questioni intrecciate
Cioè lei mi chiede sulla posizione della sinistra diciamo che si è
Sia nelle comunità ebraiche cioè quello che aveva cominciato a dire approfondirlo un pochino di più uno sia del fatto che le comunità ebraiche appunto hanno cambiato però ripeto forze armate ed analizzare chiede da molto tempo è cominciato questo
Percorso e diciamo i loro referenti politici e dall'altra parte della responsabilità appunto della sinistra in questo
Sì penso che ci sia anche anche tutto da da fare una distinzione quando si parla di comunità ebraiche RAI Lehner che ci comunitari quindi i rappresentanti istituzionali e la parte cioè gli iscritti alla comunità umbra per quanto riguarda i vertici istituzionali io credo che le comunità ebraiche della diaspora
Abbiano dimostrato ancora anche dopo il sette ottobre ma comunque anche in questi anni
Di mantenere una vicinanza con quello che lo spirito di una minoranza all'interno di una nazione quindi illegali con l'antica il primo inganni Conella salvaguardia dell'identità particolari
E e quindi chi mantengano diciamo all'interno di una cornice Emo praticare illiberale
E non abbia non c'è dubbio in generale ai richiami di questa destra identitaria anche xenofoba si deve dire
E per quanto riguarda invece il clima che si respira fra gli iscritti quindi nella Baia delle comunità né credo che quanto lei descrive finale abbastanza appropriato nel senso che riflette effettivamente uno spostamento che come dicevo non inizia il sette ottobre se mai sia a cui esce ma che ha un percorso lungo alle proprie spalle e che in fine quadrato
Nella cornice direi anche geopolitica che si è venuta a creare in questi primi due tre decenni del del nuovo millennio e quindi in questo scontro di clima vivi in questo scontro in questo clima di scontro di civiltà in cui Israele si è trovato la così al bar Elena rappresentazioni collettiva dello schieramento anti islamico
Le responsabilità della invece tra in questo diciamo lo spostamento culturale delle dei veri cristiani comunitari bene anche possiamo dire indio
Grave all'ebraismo europeo
Ed è incerto c'è una responsabilità nel senso che ciò che abbiamo visto dopo il sette ottobre
Dirige l'organo che viviamo recitati in nelle manifestazioni glielo avranno anche radicali ripropongono quello che nello schema
Di lettura post settantasette per cui ancora una volta immagini Israele come potenza agli imperiali un imperialista che Syme pone sul popolo palestinese sottraendoli Lamberto
Allora sono toni che si scrivono esplicitamente nell'ideologia e anti sioniste
E che cosa dimostra che vengano ripresentati oggi nel due mila e i ventiquattro anni in un quadro mediorientali totalmente cambiato che non può più essere interpretata attraverso quelle categorie dimostrano che la sinistra non ha fatto i conti con quella che si è sempre definita come la questione Barak cioè c'è ancora una volta nella il mitra ed erede dei grandi guardi universalistici europee la riproposizione del sospetto
Nei confronti dell'idea stabilità del branco che a sua volta il riflesso di un pregiudizio secolare
Che guarda con diffidenza
Questa identità che quella ebraica che resiste ai meccanismi di assimilazione e che vuole mantenere dei propri elementi specifici
Unificare arriverà al mondo ebraico
Il diritto ad uno stato significa riproporre l'antico pregiudizio antigiudaico
Per cui gli ebrei dovrebbero liberarsi dei propri elementi identitari in nome di un astratto ideale di una fratellanza universale che in termini politici
Per quanto riguarda
Il e l'eterno problema
A israeliano israelo palestinese significa cavalcare gli dica di uno Stato binazionale di una federazione insomma tutto purché non uno stato tra con allora è chiaro che siamo di fronte ad una mancanza di elaborazione culturale
Che ritroviamo oggi anche nelle manifestazioni a cui stiamo assistendo
La sinistra dei fare i conti con la questione ebraica deve riflettere anche sul suo approccio universalistico e sapevo declinare in maniera da poter riconciliare
Con quelli che sono le specificità culturali
In tema che tra l'altro si impone nell'oggi e che non riguarda solo i rapporti con l'ebraismo
Ecco vorrei giungere a conclusione di questa nostra conversazione con un tema che riguarda un po'la comunicazione
Un tema che riguarda molti argomenti ma anche cui esso perché per esempio abbiamo detto insomma la posizione che si può o leggere ascoltare
Nei media delle comunità ebraiche quell'appunto che lei ha descritto prima cioè tendenzialmente di avere come referenti politici l'attuale destra e quindi in a ricalcando il titolo che lei ha dato al suo articolo accettare la a mano che la destra tende e però o in realtà forse il mondo ebraico lei ha fatto la distinzione tra vertici e iscritti delle comunità però anche a livello di espressione di media ebraici per esempio
Non è così uniforme nella stessa Israele
Un giornale cito un giornale per tutti Areas è un giornale che dall'inizio insomma da dopo il sette ottobre dall'inizio dell'operazione su Gaza ha avuto parole molto critiche
Ospita firme da sempre che sono critiche rispetto all'occupazione dei territori da parte di Israele eccetera parte in Italia per esempio cito la rivista storica del centro di studi ebraici di Torino a che la che anche lì si possono trovare appunto posizioni non così allineate che così diciamo a critiche solo difensiva insomma no solo reattive rispetta quello che sta avvenendo perché queste posizioni
Non hanno mi viene da dire un diritto di tribuna cioè non emergono proprio sembra che il mondo ebraico è uniforme nella sua nel suo appoggio qui di nuovo senza se e senza ma a a cui alla reazione a quello che è successo il sette ottobre
Ma devo dire che insomma sono d'accordo in parte con quanto lei sostiene perché noi vediamo anche oggi belle protette partecipa insieme anima il fine
Nei confronti del governo Netanyahu anche in Israele dove settimana dopo settimana stanno ricostituendo in fondo mi scusi se la interrompo ma non volevo dire che non ci sono no appunto io dicevo ci sono
Queste posizioni ma non vengono riportate non non hanno una una rilevanza nel dibattito pubblico sembra che la posizione unica in realtà sia quell'appunto di cui che lei critica poi in realtà
Ma avrà forse questa è la rappresentazione che ne offrono i media italiani perché i media inedia
Israeliani non certo solare non fanno altro che uno informare riguardo alle manifestazioni che ci sono pieno di articoli critici sul modo in cui condotta la guerra sugli obiettivi che si vogliono raggiungere anche sulle responsabilità
Per dell'attuale governo dell'Intelligence degli apparati israeliani
E nelle infatti trovare così scoperti rispetto all'attacco del sette ottobre per cui insomma il dibattito è acceso e mi pare che la stampa italiana l'intellettualità israeliana
Insomma parli liberamente ecco però appunto la questione dei media italiani invece c'è ben chiaro oggi appare il suo articolo sul domani però sono sembrano capito proprio dei delle eccezioni che confermano la regola
No allora io direi che c'è anche qui un dato culturale ancor prima che politico cioè c'è un deficit di consapevolezza mio modo di vedere da parte della opinione pubblica ebraica Usigrai questa espressione
Rispetto a quali processi si mettono in moto a accettando un po'questa mano tesa da parte delle realtà politiche più identitari più tradizionaliste che abbiamo in Europa
Ingaggi superficialmente ripeto sciocchezze senz'altro è un sentimento comune tra leader sale al mondo ebraico si reitera il reato e della diaspora
Questa pensa idonei di abbandono
E di solitudine che chi vive dopo il sette ottobre Torre l'attacco si dice è stato immediatamente dimenticato
Fino all'otto ottobre sono emersi in termini genocidio ancor prima che dovesse iniziare la reazione israeliana sono sono riemersi coi toni antisionisti
Di cui parlavamo prima
Allora questo sentimento di solitudine spinge inevitabilmente ad avvicinarsi verso quelle posizioni che almeno in apparenza almeno sui classici almeno senta nozze più vicine alla propria sensibilità più vicino alla propria causa
Secondo me è una mia opinione da un punto di vista culturale perché ci si ferma la superficie ma non si guarda come dicevo prima ai progetti che rimettono in moto
Cioè non ci guarda all'apertura di una deriva xenofoba ai Europa in cui però
Già ho detto inizialmente nella nostra conversazione attraverso degli esempi concreti indicando dei canali concreti in cui questi processi politici avvengono anche FIAT proprio vedeva troppo ora euro in Europa o in Occidente inevitabilmente cieca dell'ebreo quest'anno Pedroni ovvia culturale ripeto ancor prima che una posizione politica
Capisco benissimo nei partecipo anch'io in prima persona questo sentimento di abbandono
Questa sensazioni di solitudine di incomprensione però come si suol dire non arrivo a buttarmi lanciata sui piedi cioè in un arrivo a alimentari dei processi politici che poi si ritorcono contro una minoranza ebraica
Bene allora io ringrazio molto veramente David Hassel per dato la sua disponibilità questa intervista qui su radio radicale a partire dal suo articolo sulla domani respingo la mano che la destra tende a Israele grazie professore buona giornata grazie