Presentazione del Manifesto nazionale "Dal 7 ottobre alla pace"

Ok allora iniziamo questa seduta e so che diciamo con una breve introduzione di Massimiliano
Vorrei vorrei farla introducendo una un piccolo principio che forse ci aiuta anche nel comprendere il contesto in cui siamo nati possiamo abbiamo ricominciato da
A a lavorare che è un piccolo principio contro nel Talmud che dice gli inizi sono sempre difficili effettivamente questo inizio questo nove inizio di Sinistra per Israele nasce profonde difficoltà di vi sono tutte note ne vorrei elencare
Almeno un paio innanzitutto la guerra questa guerra che scoppiata il sette ottobre ricordiamo sempre per un attacco terroristico di Hamas nel territorio di Israele che in poche ore ha prodotto oltre mille duecento assassini che ha scatenato una guerra che è ancora in corso
Da parte di Israele nei confronti di di Hamas nella nella striscia di Gaza quindi quando c'è una guerra in corso è sempre difficile riuscire a individuare una soluzione che non sia quella quell'armata e questa è la prima difficoltà c'è una seconda difficoltà anche un le affetto che sta producendo questa guerra nelle opinioni pubbliche occidentali compresa quella quella del nostro Paese perché a tutti noto credo come sempre più nelle ultime settimane stia prendendo voce una forma di ostilità nei confronti non solo di Israele ma credo che ormai si possa dire anche nei confronti nei confronti degli ebrei una situazione che effettivamente pochi pensavano di di poter vivere di poter di Torino oggi pure e così assistiamo a manifestazioni sempre più radicali sempre più intolleranti che più che sostenere le proprie presunte ragioni si battono per cercare di impedire agli altri di affermare le loro e una terza difficoltà e che la guerra la guerra a Gaza nasce in un contesto internazionale che nel due mila ventiquattro vedrà momenti importanti le elezioni europee a fine anno le elezioni negli Stati Uniti quindi in un contesto internazionale che produrrà probabilmente nuovi assetti dove cambiamenti quindi forse questa guerra Barletta poi sentiremo i nostri relatori anche in una prospettiva più ampia tuttavia vorrei anche dire che a fronte di difficoltà ci sono anche non so se dire le le speranze dei dei momenti di di elementi di fiducia e credo che non dovremmo mai rinunciare a coltivarli a praticarli perché in fondo forse la politica se è vero che a questo individuare i problemi e provare individuare delle soluzioni per cui dentro l'aveva già accennato un primo aumento di fiducia mi permetto di dire che si sta d'Israele non nasce certo oggi c'è una lunga storia alle proprie Spalletti oggi sentiremo alcune delle persone che hanno contribuito di più in questi anni vedrà Piero Fassino ma vorrei ricordare per esempio oltre allo stesso detto vorrebbe
Fabio Nicolucci pietra tra noi oggi presente ma anche ecco qui Aurelio Mancuso mi scuso per tutti gli altri che sono sicuro
Hanno contribuito in questi anni ad animare sinistra Israele che non che non posso citare oltre agli altri che hanno fatto venire la loro adesione ricordiamo che il manifesto che lanciamo oggi pomeriggio in pochi giorni ha già raggiunto oltre mille duecento adesioni che ancora aperto ad ulteriori altri adesioni quindi questo è un primo elemento di fiducia il secondo elemento mi permetto di dire siamo noi qui oggi cioè riteniamo che ci sia uno spazio per fare valere le ragioni di Israele anche a sinistra si è stato Israele un'associazione che mette insieme dei termini che purtroppo molte volte nel passato si sono dimostrati quasi inconciliabili che qualcuno oggi tuttora vorrebbe dimostra di essere inconciliabili né crediamo che non sia così c'è una lunga storia alle spalle aspettami ovviamente ripercorre Anna adesso ma siamo fermamente convinti che invece la sinistra in particolare la sinistra italiana e le ragioni di Israele possano che debbano debbano convivere quindi il manifesto che presentiamo oggi è un primo passo
Noi qui a Roma siamo partiti alcune settimane fa ospitando Angelica Calò
Abbiamo fatto questa oggi questo incontro in cui lanceremo il manifesto con i nostri relatori sottoscrittori sottoscrittrici faremo già è in programma una nuova iniziativa sempre pubblica nel mese di aprile avremo altre iniziative in in programma che spero di spero che riusciremo a realizzarla secondo secondo le nostre migliori possibilità che insomma e concludo se è vero che iniziano sempre difficili anche vero che come dice un altra adagio del del pensiero ebraico non spetta a noi forse risolvere i problemi del mondo ma non possiamo sottrarci alle nostre responsabilità quindi io ringrazio tutti questa sera per essere qui do la parola addirittura introdurre relatori grazie
Dice diceva a questa
Salve
Ringrazio innanzitutto Sinistra per Israele terrà invitato a discutere questo doloroso argomento ma che esprimiamo si passa a nutrire di di nuova speranza di un futuro
Ma per il momento è
Estremamente estremamente giallorosso
Io mi porto alla testimonianza
Di un docente universitario
Ed è veramente erano spezza il cuore vede come Giovanni
Animati da quella che credo non essere una posizione di verità
Ogni giorno rovesciano
Rovescia non gli argomenti fissi che si dovrebbero usare per capire la situazione israelo palestinese
E appunto non si rendono conto di diventare dei veicoli veri e propri di di antisemitismo non solo di antisionismo
Ma di antisemitismo come io ebbi annotare ben quarantuno anni fa questa cosa mi
Mi fa come dire accapponare la pelle quando ci penso
Il problema è che nei movimenti di estrema sinistra o che si chiamano comunque a quella che allora si chiamava l'ideologia terzomondista no
C'è questa equazione sionista colonialista
C'era appunto già quarantun'anni fa nelle diciamo nelle manifestazioni romane
E e c'è adesso con l'aggravante che questi movimenti
Perché per assolversi non si vede perché si autodefiniscono antisionisti non si vede perché dovrebbero essere sprint visti
Visto che il sionismo fa parte diciamo degli della grande epopea degli delle mani emancipazione nazionale che ha
Come dire passato no
Trionfalmente in in in molti paesi accadde di diciamo le prime formulazioni e le più importanti quelli di di Pinsk ed è diverso
Sono sono nate in una fase declinante diciamo dei dei movimenti di affermazioni nazionale però a dire che si è antisionisti è come dire che se anti Mazzini anche senso
Ciani non ha nessun senso storico è uno rovesciamento ideologico di quella che è stata invece una grande stagione il cui per la prima volta gli ebrei hanno cominciato a pensare a una presenza ebraica nel mondo che avesse anche un po'da figlio di statualità
Come Ben Gurion a ebbe a rimarcare su molte forte
Quindi c'è c'è un dolore molto grande
Per chi è di sinistra ma a a cuore
Il destino del popolo ebraico e la forza della della sua cultura
C'è questa questa scelta puramente ideologica e priva di conoscenza storica questo credo che vivendo in Italia insomma vedendo quello che capita quello che capita trappista quello che capitato a Roma il fatto che il direttore di Repubblica moglie Ilary non abbia avuto la possibilità di parlare all'università
A Federico secondo di Napoli cioè sono fenomeni chiamiamoli col loro nome sono fenomeni Squad ellenistici
E che
In che vengono invece in qualche modo and Lovers diciamo fatti però aprire fatti propri
Da questa cultura giovanile di sinistra
Questo filo lo dico adesso perché non potrò tornarci dopo credo che imponga un dovere il nuovo a noi noi come docenti sicuramente
Ma Cialdini cominciare in modo martellante
A faccia conoscere
Gli eventi storici far conoscere cosa è stata la storia del popolo ebraico e perché nato
Insieme divismo e cosa ha significato
La costruzione dello Stato dello Stato di Israele su tutto questo viene buttato fango
E questa è una è una situazione intollerabile anche perché questi giovani attraversano le strade di Roma
Gridando Fran verrebbe aggiungersi pale Stanley di Funari
Il che vuol dire nella loro mente che Israele essere buttato a Bari
Ecco questo è lei è veramente far propria ideologia dica basta niente a che vedere con la difesa dei diritti del popolo pacifista allestiti ISEE che chi devono che hanno una grande importanza che devono
Essere in primo piano ma
Non diciamo questo diciamo è l'atteggiamento che in assoluto può arrecare più un nocumento sia alla causa israeliana che a quella a quella palestinesi quindi non so come ma credo che bisognerà cominciare a lavorare proprio nelle aule universitarie
Per
Come dire sottolineare quanto di Ravel questa disinformazione e portare un po'di documenti storici
Detto questo che come dire mi sono sentita di dover dire anche Pellini mio ruolo diciamo nella
Appunto il nella vita universitaria io volevo fare i complimenti agli estensori di questo manifesto che veramente ottimo molto essenziale dice tutte le cose importanti da dire
C'è veramente bisogno di di diffonderlo
Non torno non torno adesso sullo orrore del sette ottobre che tutti quanti quindi immagino condividiamo
Credo che per Israele per per lo Stato di Israele segni una un punto di non ritorno
Un dramma assoluto c'è una volontà di sterminio da parte di queste formazioni terroristiche che gli ebrei non conoscevano dai tempi della Shoah
Questo cambia molte cose cambia molti paradigmi e anche su questo bisognerà ma lavorare
Un punto molto importante che il manifesto affronta
Che vengano fuori delle leadership credibili
Questo è vero per per i palestinesi che non possono essere rappresentati da degli assassini
E ugualmente mette in discussione l'attuale politica della dello Stato disse
Quindi come dice il manifesto ci vuole una rinnovata e leadership palestinese dell'Anp
E anche una nuova leadership israeliana
Che creda in una politica non so se immediatamente agibile ma insomma una politica di pace
E di convivenza
La la la vecchia politica la vecchia idea di due popoli due Stati
Credo che sia tramontata per Sempre l'idea che a me è sempre sembrata piuttosto ingenua di mettere in piedi
Sì diciamo due topolini in uno stato vi immaginate cosa sarebbe successo in questa situazione
Ci sarebbero state stragi continua quindi questa era un'ipotesi da sempre non praticabile questo adesso si è visto
In modo molto evidenti e vorrei sottolineare che il Manifesto precedente il il nostro manifesto se posso come dire dirlo
Il comunque il manifesto di tigna
Scritto
Dicevo con alcuni giorni di anticipo qualcosa che è stata sottolineata
Da un personaggio molto importante del Partito Democratico americano
E cioè il il leader del della
Del settore democratico al Senato Chuck Schumer
Suma era detto con assoluta chiarezza
Quello che che già si sostiene cui cioè la necessità di un cambio di leadership
Anche nel governo israeliano che che deve essere affrontata attraverso o nuove elezioni
Poi non posso leggere una piccola parte spesa di non ritardare gli altri indicatori
Scrive show affinché ci sia qualche speranza di pace in futuro
Abbas deve dimettersi essere sostituito da una nuova generazione di leader palestinese che lavoreranno per raggiungere la pace con lo Stato ebraico
Altrimenti la Cisgiordania continuerà a soffrire Hamas continuerà a mantenere un punto d'appoggio a Gaza
L'Autorità palestinese deve intraprendere un processo di riforma
E
Dovrà esserle rivitalizzata in modo in modo che possano effettivamente fungere da base quello Stato palestinese con la fiducia del popolo palestinese uno Stato palestinese non lo stato dei terroristi
E Sciumè rallenta alcuni punti quattro punti su cui lavorare
In il quarto punto che affronta ecco visto il quarto grande ostacolo alla pace è il primo ministro Di Serio israeliano Benjamin Netanyahu che troppo spesso si è piegato alle richieste degli estremisti come il ministro Miss motricità bandiere e dei ed è il movimento dei coloni in Cisgiordania
Credo anche che la maggioranza dell'opinione pubblica israeliana riconoscerà la necessità di un cambiamento
E credo che tenere nuove elezioni una volta che la guerra inizierà a finire darebbe agli israeliani l'opportunità di esprimere la loro visione per il futuro del dopoguerra fine della citazione da Suma
No per commentare questo vorrei citare una frase
Grande partigiano ambito non serve morto trentacinque anni
E che immagino sia caro Piero Fassino in quanto diciamo una delle anime del del liberismo o piemontesi
Il quale con la consueta asciuttezza a sta scritto abbiamo il dovere di difendere lo Stato di Israele
Abbiamo il dovere di combattere il suo governo
E questa è diciamo una visione che ha cominciato ad essere portata avanti da da baite
A mio modo di vedere l'ultimo l'ultimo presidente Roosevelt Tiano che l'America vedrà purtroppo
E se posso dire una cosa che non troverà nessun consenso pedala voglio dire lo stesso test
Perché credo che bisogna guardare in faccia la realtà non cullarsi solo
In un ideale di pace che può anche non non vedere la luce
Credo che vai bene
Dovrebbe prima della fine del suo mandato
Riprende riprende la la posizione degli Stati Uniti verso l'Iran
Perché è evidente a tutti che una volta che l'Irlanda fosse diminuito nel suo potere bellico
E anche forse con delle sanzioni diminuito del del suo potere in genere
Non potrebbe più finanziarie Nina mass media Hezbollah
Questo può portare naturalmente a delle crisi ma credo che non ci sia non ci sia alternativa come nella seconda guerra mondiale le democrazie conosceva hanno la loro forza
E sapevano che la democrazia si combatte anche con gli si si si combatte si difende anche combattendo anche con gli eserciti e questo è vero in questo tristissimo momento che viviamo gravissimo mento che tutti viviamo
Sia permise AN sia per l'Ucraina
Sono due situazioni che non possono in nessun modo nessun modo essere diciamo lasciate a uno svolgimento naturale
Sì
Sì sì sì d'accordo
Ecco detto questo chi ci sono altri punti che che volevo sottolineare ma questo mi sembra politicamente il più il più importante cioè non ci si può rifugiare di bisogna come dire combattere per la pace ma non cullarsi non sogna di pace
E per fare questo bisogna difendere le democrazie l'età è la democrazia americana il lo Stato democratico di Israele come per usare l'espressione di Daniele usata in un altro contesto sua terra ricette x
E su questo su questo insomma si potrebbe aprire una futura una futura discussione perché dico quest'ultima cosa
Credo che la civiltà umana non sono la la storia tibetani Kamala civiltà umana non possa permettersi in nessuna maniera di vedere nell'arco di un secolo
Due tentativi tentativi il primo riuscito di sterminio degli ebrei questo non può più succede cioè se ci fosse un secondo sterminio
Se ci fosse una scacchiera lo Stato di Israele e l'intera civiltà umane che viene messa in discussione questo è una cosa molto forte che dico ma
Forse bisogna cominciare a guardare grazie a tutti
Con un grande ottimismo di fondo
E un ottimismo di cui abbiamo assolutamente bisogno e la ringrazio anche per il FUS per il film aveva detto il nostro manifesto io penso che sia il manifesto di tutti coloro che sono in questa sala o che comunque si riconoscono in esso e adesso do la parola ad Anselmo caro e lo prego di venire qua a parlare
No si spogli assegni sto meglio come preferisce lui B e lui ha ricoperto e ricopre ruoli di responsabilità all'interno della comunità ebraica di Roma e dell'Unione delle comunità e quindi l'invito a presentare la sua relazione
Io scelto di trattare un tema che fino adesso è rimasto un po'in disparte
Tellurico
Senza dover diminuire l'attenzione nei confronti della sofferenza della popolazione di Gaza
Ma credo che sia opportuno anche rendersi conto
Che la sofferenza forte c'è anche nel popolo israeliano
Prima la professoressa Berti aveva fatto riferimento al trauma del sette ottobre
Le trentasei ore successive al massacro la popolazione era attonito
E cercava un segnale che ancora esistesse lo Stato
Questa sensazione di smaltimento totale che gli israeliani hanno vissuto in quel momento
Su questo evidentemente ha fatto leva una decisione che io ritengo sciagurata per l'ingresso a Gaza
Ma chiedo di che gli israeliani così colpiti profondamente avevano bisogno di una risposta per dire lo Stato esiste questa era una condizione che noi dobbiamo rendercene conto
Qualcuno ha fatto cioè è stato già detto che è
Dopo lascio a questo è il più grande massacro di ebrei in un solo giorno
Gli israeliani sono diversi dagli ebrei della diaspora
Israeliani non hanno nella loro memoria forte tutto a quella che è la storia ebraica dei massacri della delle crociate
Della cacciata della Spagna del ghetto dei ghetti in Europa
Forse è un po'più forte la Shoah ma il resto della storia ebraica
Per loro è meno è meno parte della loro memoria mentre invece è molto forte degli ebrei della diaspora
Eppure in quell'occasione quel giorno loro sono stati ricacciati nella stessa condizione degli ebrei della diaspora la sensazione totale di precarietà
Questa sensazione totale di precarietà io la ricordo da bambino nel sessantasette
Avevamo tutti quanti il timore che Israele sarebbe stato distrutto
Gli arabi a quel tempo Nasser a quel tempo che era il presidente egiziano diceva li butteremo gli ebrei a mare
Questo grazie a Dio non è successo ma nel settantatré
Sì è siriani sia gli egiziani
Attaccarono forse di strabiliante e penetrarono abbastanza in profondità nel territorio per fortuna erano i territori occupati del sessantasette distanti dal confine popolato
Il sette ottobre questa profondità non c'era
I massacratori sono entrati direttamente nelle case subito a un chilometro di distanza da dove hanno abbattuto avete le le reti non c'è stata la profondità che nel settantatré ha ha difeso la popolazione israeliana
Per questo il trauma è stato molto forte
Io penso che
Dobbiamo usare la parola barbarie per quello che è successo il sette ottobre perché non è un aggettivo e basta è veramente la differenza che c'è tra la civiltà e quello che c'era prima
Questo secondo me questa questa situazione disperazione degli israeliani noi
La dobbiamo prendere in considerazione
Probabilmente chi attacca Israele pensa che il che tutti gli israeliani sono dei guerrafondai che non vedono l'ora di distruggere i palestinesi non è così la loro sensazione principale è la paura non la non l'esibizione della forza è la paura la paura che lo Stato di Israele crolli
Perché questo è quanto è scritto nello Statuto di sorpasso
Cioè non siamo di fronte a qualcuno che non dice quello che vuole fare al pari di Hitler che aveva scritto nel Main Kampf quello che ha realizzato dopo qui abbiamo Hamas che scrive quello che vuole realizzare
E quindi la sensazione degli israeliani è una sensazione
Che appunto si riporta la memoria della Shoah e terribile
Inoltre
Bisogna ricordare che ancora oggi centocinquanta mila israeliani sono fuori dalle loro case
Sono stati ricollocati al centro di Israele
Dal confine libanese o dal confine di Gaza nonostante Gaza sia ben ormai protetto il confine
Per perché se ci fosse un attacco di Hezbollah la situazione sta diverrebbe esplosiva
Quindi pensate che sembra dice sì d'accordo ASS a Rafah sono stati concentrati un milione di persone io ho tutto tutto l'attenzione possibile verso quella popolazione
Ma nessuno dice che ci sono centocinquanta mila israeliani che sono stati che da sei mesi ormai sono stati spostati dalle loro case e che hanno da
Tali esigenze abitative lavorative
E qui c'è uno Stato che ha pensato a loro
Che non è lo stesso Stato
Di fama
Che c'ha ottocento chilometri di Toon e non ci mette al riparo la sua popolazione ma piuttosto
La mente vicino a dove ci sono depositi di armamenti errante per far appassire i missili
Vorrei che considerassimo momento da da Gaza sono partiti dieci mila ragazzi
Per fortuna sono stati quasi tutti intercettati dal sistema operativo ai condoni
Ma se ognuno di quei razzi avesse fatto un solo morto oggi viaggeremo altri dieci mila morti
E non è che noi adesso diciamo sì la forza militare di Israele la forza di vita registrare una forza molto forte ma la decisione la determinazione di uccidere da parte di Hamas non è minore
Per questo bisogna rendersene conto
Io mio per mi preoccupo anche
Forse una preoccupazione troppo gran grande forse non sarebbe giusto
Ma cinquecento mila giovani israeliani che sono stati impiegati nella guerra per fortuna oggi sono quasi tutti tornati a casa i riservisti proprio praticamente tutti
Ma cinquecento mila essere gli anni giovani al massimo hanno trentanove anni
Che hanno visto la morte in faccia ma non solo anche la sofferenza dalla popolazione palestinese perché i soldati israeliani non sono refrattari alla sofferenza di quello che vedo
Ma dall'altra parte debbono stare attento alla loro incolumità perché da qualsiasi botola Porvenir fuori uno che li ammazza
Sul discorso dei tunnel dico solo due due parole
Sette ottocento chilometri di tunnel non si sa ancora quanti sono
Sono stati costruiti sottraendo alla popolazione di Gaza risorse
Molte risorse forse due miliardi di dollari negli ultimi anni
Anche questo è un crimine
Che fa massa fatto nei confronti del proprio popolo
Io vorrei fare due ultime considerazioni
Il sionismo alla fine del diciannovesimo secolo
è nato come risposta ebraica all'antisemitismo
L'emancipazione ebraica derivante dalla rivoluzione liberale
Non l'aveva eliminato l'antisemitismo e quindi pensatori ebrei della fine del diciannove giugno DC nove si mo'secolo Herzen Pinzger Abba hanno pensato che fosse necessaria
Una auto emancipazione ebraica cioè gli ebrei che emancipata mano se stessi creando uno stato diciamo che siamo nel periodo del disfacimento degli imperi della formazione degli Stati nazionali quindi questa idea dello Stato nazionale non era una cosa così che veniva dalle nuvole era
Della condizione di tutti i cittadini di dell'epoca
Ebbene quindi il sionismo nasce come risposta all'antisemitismo se noi non riusciamo a vivere nella collana ci facciamo uno stato da soli così non ci sarà problema non ci sarà più l'antisemitismo
Ebbene oggi noi vediamo questo rovesciamento di cui parlava anche la professoressa Berti
Per cui il sionismo diventa il l'antisionismo diventa il veicolo dell'antisemitismo
Cioè noi pensavamo che il Consiglio Nismo mettere fine all'antisemitismo e invece attraverso l'antisionismo rinasce l'antisemitismo
Io devo dire che per me ebreo e azionista tutto ciò è scoraggiante
Perché mi porta a una conclusione tragica
Che non c'è fine all'antisemitismo
Un'ultima cosa
Il governo attuale di Israele
E purtroppo dominato dalle forze religiose messianico
Due tre ministri detta no il ritmo di quel governo
Netanyahu per salvare la propria personale
Di dar retta e tutti gli altri accoliti del Likud per salvare le loro poltrone da Porretta Netanyahu Makin dà il ritmo questo governo sono i fascisti messianici
Questi dichiarano che tutta Erez Israel tutta tutta quella che è la Palestina storica
Spetta agli ebrei perché gli è stata data direttamente la sede olimpica
Però parallelamente i fratelli musulmani
Il movimento islamico da cui è nato Kamps
Sostiene esattamente la stessa cosa
Sostiene esattamente che il diritto dei musulmani su tutta la Palestina
Quindi noi abbiamo
Due leadership quella del governo israeliano e quella di Thomas
Che io rivendicano quel territorio non per motivi politici ma per motivi religiosi
E la politica morta
La politica non c'è più spazio
Lo stop stop Totti richiedendo
Lo scontro quindi essendo religioso non c'era nessuna possibilità
Di un'intesa politica
Io credo come ha fatto anche appello la professoressa Berti
Che la comunità internazionale deve emarginare dalla guida delle due nazioni le forze dei viziosi che non conoscono la parola le parole della politica
E valorizzare
Quei leader in grado di di aprirsi a un confronto eventualmente immediato da Paesi che dispongono della considerazione di tutte e due le parti
E penso Egitto Stati Uniti Qatar e Francia
Che da mesi si adoperano per la liberazione degli ostaggi il raggiungimento di una tregua grazie
Valentina sono l'assessore alla mobilità elettrica produttive del secondo Municipio
Comunque pianifichiamo vieni tristemente
Pensiamo
Va ad uno sì regista possa
Come
Allora buonasera
Probabilmente sì di circa nel corso del mio intervento sono molto emozionata perché
Bretto questa iniziativa molto importante sono grata Sinistra per Israele di avermi invitato a dire la mia
In questa in questa occasione in cui presentiamo il manifesto
Allora voglio subito dire che aderire sottoscrivere questo manifesto è stato facile
Perché e una
è un manifesto chiaro trasparente e lineare
Che diciamo in poche non tantissime parole mette insieme tutte le questioni e mette in fila tutte le questioni
Che è necessario affrontare
Lo conoscesse
Che ha
Che è necessario affrontare se si vuole comprendere e magari pensare anche ad una soluzione se si vuole comprendere quello che sta
Suscitò succedendo in Israele nella e nella Striscia Dipiazza perché è un firmato questo questo manifesto c'ha ottenuto scritto mille volte a Vittorini o no che non lo trova
Perché volevo uscire davanti a immagini fazioni di tifo quasi
Che si è creato col passare dei giorni ogni volta che a tutti i livelli e parlo dei miei occhi quello di
Un amministratore territoriale no che quello di una militante
Di una persona che da tanti anni è iscritta
Alchimie ma prima al PDS coi
Ai AIDS facendo vita vita politica attiva seppur ad un livello diciamo
Territoriale e questo manifesto aiuta a uscire da questo clima da tifo calcistico lo dice chiaramente ci vuole un ragionamento chiaro progressista
Che tenga insieme le due ragioni no perché giustamente parliamo di due ragioni ma innanzitutto partendo da alcuni punti fermi
Io sono cresciuta facendo politica con l'idea con l'obiettivo dei due popoli due Stati no
Però adesso mi dico mi chiedo come si fa a sostanziare questo concetto
La risposta che innanzitutto Mido e che è necessario il riconoscimento per cui finché non c'è il riconoscimento intendo intendo riconoscimento poi etico dell'esistenza e della necessità dell'esistenza dello Stato di Israele non ci può essere
Diciamo un percorso verso questo verso questo obiettivo
Ragionando su che cosa dire in questa occasione mi sono accorta che diciamo i miei pensieri andavano su due fronti no le parole e le azioni ai fatti
Per quanto riguarda le parole c'è una cosa che mi
Così mi tormenta perché poi le parole non sono meno importanti dei dei fatti e delle azioni perché le parole sono quelle o che CIA anche caratterizzava PC posizionata nel mondo nella
Nella società allora pensavo alla parola genocidio
La parola genocidio una parola terribile
Che scuote le coscienze fare rabbrividire un orrore che non sappiamo forse neanche diciamo non possiamo di scrivere
Ma in queste settimane la parola genocidio è diventata diciamo entrata in uso così
Perché diciamo per usare un femminismo superficiale
è diventata dicevamo nome leggiamo un'intervista lo scrittore israeliano diventata virale
Cessate il fuoco fermate riuscì il il genocidio
Mio ricordo una hanno storia citare dei le definizioni del significato di questa parola date dal tribunale internazionale dalla persona che la diciamo così cognata
Ricorda in un bellissimo libro che si chiama la tentazione dell'oblio Dini Franco Ferrarotti
Quello che Ferrarotti diceva cioè la specificità del genocidio degli ebrei e cioè la organizzazioni scientifica
Dello sterminio di una popolazione dell'annienta e non solo quello all'annientamento
Dei degli usi e dei costumi della cultura
Per questo penso che il l'uso del termine genocidio in queste settimane sia diventato
Sia una cosa che insomma la la mia parte politica non si può permettere a nessun livello
Questo è quello che grazie
E poi pensavo alla parola si innesta ovviamente la professoressa Berti Anselmo Carlo al nostro detto chiaramente molto meglio molto meglio di me ma anche qui
L'antisionismo io non sono antisemita
Non ce l'ho con gli israeliani io sono antisionista non solo giustamente non vuol dire nulla nella sostanza
Ma
E Unali e un alibi per un pezzo della mia parte politica per non dormire altre cose
E quindi anche questa è una parola che non vede appartenere al nostro il linguaggio
Passa ai fatti
L'otto marzo
In occasione dell'otto marzo ci sono state alcune manifestazioni promosse da organizzazioni femminili
In come dire Mod
I dati in maniera sacrosanta
Dalla dalla sensibilizzazione dalla protesta
Dalla rabbia contro la violenza di genere
Il tema però quello che mi ha fatto diciamo così su ferire è il fatto che alla accanto alla rabbia per la violenza di genere è stato accostato il cessate il fuoco stoppa il genocidio le donne palestinesi e io ho pensato
Anche alle donne israeliani a molte donne israeliane alle ragazze uccise il sette ottobre violentate e massacrate allora
Anche lui quel tipo ogni poi dirà anche parte positiva anche eravate così
In tutto quello che sto pensando
Quel femminismo vini non mi rappresenta non ci può rappresentare non ci possono essere due metri di valutazione rispetto alla violenza sulle donne non esiste e non può
Non può essersene
Per questo e mi avvio a concludere per questo quello che stava succedendo
In Israele nella striscia di Gaza non è una questione che attiene soltanto a quei luoghi
A quella storia lì
Quello che sta succedendo lì un problema è una questione anche per noi nelle nostre coscienze e nelle nel nostro linguaggio e nel nostro modo di affrontare
La la questione
Per questo voglio dire che Sinistra per Israele è un'esperienza che fortunatamente rinasce e secondo me deve portare
Le le sue istanze innanzitutto nel più grande partito dell'opposizione in questo momento del partito che governa questa città che il Partito Democratico
E quindi spero che quando ci sarà Lara diciamo l'iniziativa di presentazione ai fini per Roma nelle periferie Israele qui a Roma diciamo siano coinvolte anche le rappresentanze istituzionali e politiche consiglieri assessori sindaco e quant'altro
E poi penso una cosa la notte del sette ottobre sono state uccise tante persone
Che la pensano come tanti di noi cioè il governo Netanyahu è sostanzialmente il governo di un folle un governo Dini fascisti e va e va combattuto
Allora noi io penso che dobbiamo cosa che non forse non abbiamo fatto uno abbiamo fatto a sufficienza finora
Noi dobbiamo sostenere le persone e prima del sette ottobre i cittadini israeliani
E prima del sette ottobre hanno manifestato tutti i giorni contro il governo Netanyahu per richiedere un cambio di passo per chiedere ritornare a elezioni e intraprendere una strada più più progressista più più corretta più democratica
Questo penso che debba essere un impegno lo pensavo quando mi chiedevo che ci faccio io qui non sono parlamentare non sono veneta non lo so
Penso che siamo qui perché è ognuno e perché penso che l'essere qui attenga alla responsabilità di ciascuno
Nell'affrontare nella maniera più corretta possibile più trasparente possibile il drammatico si sta svolgendo non troppo lontano da noi perciò grazie mille
Io
Solo voi conosciate
Espone assai nota del partito democratico quindi diciamo
Oppure mi sono sentita ma soprattutto una cara amica appartenente a quella finita quindi mi sento di appartenere non tutte le sinistre sono uguali
C'è una sinistra che da sempre è schierata con il diritto dovere
Di di dell'esistenza di Israele e quindi non abbiamo niente di cui imbarazzanti e niente da cui diciamo vergognarci e cioè qualcun altro forse si doveva vergognare a sostenere i terroristi
Do la parola Valeria Fedeli
Si era a tutti grazie a un rinvio sì sono sempre stata di sinistra di una sinistra riformista in CGIL prima nelle istituzioni poi
E devo dire che ringrazio tantissimo non è scontata questa cosa ma la la rivitalizzazione purtroppo in un contesto complesso e difficile
La rivitalizzazione di Sinistra per Israele che invece deve stare assolutamente assieme come termine
Permettetemi anche di ringraziare Piero Fassino e tutte le
Diciamo le amiche le compagne del partito democratico che hanno sottoscritto il manifesto che intendono promuoverlo nell'ala conoscenza dei contenuti
E che intendono esattamente così far diventare i contenuti di questo manifesto che stasera presentiamo a Roma
La linea del partito democratico guardate questo è il punto per il quale noi presentiamo anche qui a Roma stasera questo manifesto per questo dico grazie
A Piero Fassino a tutti quelli che ci hanno lavorato mi soffermo anch'io l'ho fatto già benissimo prima
Silvia mi sono tutti gli interventi che mi hanno preceduto io penso che questo manifesto a tre pareggi
Il primo la chiarezza non è un di vago non dice non mette sullo stesso piano
Ciò che diciamo è avvenuto il sette di ottobre con ciò che conseguentemente al sette di ottobre è avvenuto ovviamente che sta avvenendo come reazione dello Stato democratico
Ma è confondere lo Stato democratico col chi governa con lo Stato democratico ovviamente rispetto alla striscia di Gaza secondo me questo è un punto fondamentale
Che nello stesso tempo fa riconoscere perché basta leggere l'incipit di questo documento che
A sicuramente figlio di uno sforzo di politica di cultura politica di conoscenza dei fatti molto serio ed equilibrato ma equilibrato perché non non diciamo così
C'ha un percorso vero politico la seconda osservazione che voglio fare di questo
Documento e che questo documento rimette in fila anche infatti che nella storia recente erano avvenuti
Che avrebbero dovuto determinare ma non hanno determinato la costruzione di due popoli e due Stati
Lo dico perché in questo documento chi vuole approfondire si ritrova esattamente tutto ciò che
Era stato sottoscritto
Se mi posso permettere una cosa che a me piace molto forse anche per la mia storia ricordare io ricordo sempre anche il novantatré quando è stato riconosciuto da parte dell'allora leader dell'OLP
Lo stato di Israele dentro un percorso che voleva dire due popoli due Stati per dire che c'è stato un momento nel quale
Anche il rappresentante dei palestinesi del popolo palestinese era arrivato diciamo al riconoscimento dello Stato di Israele terzo elemento
E qui diciamo la ragione per la quale io ho sottoscritto
Con molta convinzione l'insieme del documento ma in particolare per questa ragione poi dico anche perché
Oltre alle cose che sono state riprese prima secondo me il punto due delle cose che andrebbero fatte quando si dice le radici di Israele
Affondano in una storia che i progressisti europei quindi della sinistra europea tutta la sinistra europea
Devono saper riconoscere e valorizzare il sionismo è stato illegittimo movimento
Totti liberazione nazionale sociale del popolo ebraico
E in esso sono vissuti e tuttora vivono i valori di uguaglianza giustizia
Liberazione umana della Sinistra democratica e del progressismo veniva detto bene nonché prima in un intervento ma questo è
Un tema decisivo perché dico che un tema decisivo perché su questa partita
Quello che si sta invece verificando nel clima nazionale quel gli episodi che stanno avvenendo esattamente disconoscono tutta questa storia e disconoscono esattamente queste radici
E io di questo credo che si debba assolutamente approfondire e parlare
Noi non possiamo lo dico così ma non possiamo soltanto diciamo così prendere posizione sui sociale
Quando non si può parlare in università penso a Parenzo penso al direttore di Repubblica
Penso ad una cosa di una gravità altrettanto importante e significativa all'attacco che a Liliana Segre è stata data guardate con un'espressione molto pesante e molto profonda perché si arrivi a dire
Basta
Con il vittimismo
Delle previa voi sapete esattamente cosa si sta dicendo c'è una cosa che non può essere nemmeno detta
Allora su questi diciamo terreni che erano solo qui perché ci sono gli episodi che vanno sui media di cui prendiamo consapevolezza e poi ci sono quelli che non vanno sui media ma che ci vengono raccontati da gruppi di studentesse ma anche
Da docenti universitari
In cui le ragazze e i ragazzi ebrei adesso hanno paura di intere nel loro percorso questo è inaccettabile se noi siamo a questo punto
Sì quasi doversi mimetizzare nascondere beh allora noi dobbiamo farci carico non soltanto del tweet
Della presa di posizione dell'illuminare quel fatto ma dobbiamo decidere che forse come diceva la professoressa prima da qualche tempo
Abbiamo smarrito ma noi abbiamo gli strumenti per intervenire e io su questo voglio diciamo dire due cose la prima in Italia non solo c'è un contributo storico della comunità ebraica a tutti i livelli di cultura di partecipazione anche alla nostro ovviamente attiva liberazione e lo sappiamo tutti
Ma noi abbiamo anche una legge
Sulla Giornata della memoria che non diciamo ha visto un percorso anche di linee guida che abbiamo dato nelle scuole
Che vede non soltanto le nostre ragazze i nostri ragazzi accompagnati dalla comunità studentesca dai loro docenti dai loro professori dalle loro dirigenti nei luoghi
In cui è avvenuta ovviamente lo sterminio la Shoah
Ma attenzione
Se quello diventa soltanto il luogo nel quale vai a vedere e a testimoniare ma non hai lo studio della storia dei fatti dove non riesci nemmeno a conoscere e a discutere le risoluzioni dell'ONU
Se non riesce a diciamo nemmeno arrivi al programma per sapere dove come quando nasce lo Stato di Israele come dove e quando si è determinato esattamente la scelta dei due popoli e dei due Stati
è evidente che noi stiamo esattamente no affrontando io penso una responsabilità io la dico così che della Repubblica
Non è solo e soltanto da chi la pensa come noi che siamo in questa sala stasera non è solo di chi ha firmato il manifesto io lo voglio dire questo
Perché diversamente noi siamo quel paese che fa una legge che io considero importante ovviamente no o come quando abbiamo combattuto perché sapete che c'era stata anche un attacco a quella legge in anni recenti che voleva in qualche modo ricordare se se lo ricorda Piero cellule ve lo ricordate anche voi in in qualche modo negare i fatti vi ricordate sì drammaticamente si discuteva anche di quanti numeri di persone ebreo erano state ovviamente
Uccise massacrate Casati e così via per per dirvi che c'era esattamente una contro narrazione storica che stava venendo avanti in questo contesto noi abbiamo bisogno di far tornare le nostre radici
Che sono ben presenti secondo me nella costituzione nella legge però farà tornare a dirigere dentro al percorso formativo io penso che questa sia un'iniziativa che dobbiamo fare questo manifesto deve riaprire questo e allora chiudo con questa proposta
Secondo me molto importante che giovedì
Quando la Presidente che arretri cede l'Università Statale di Milano incontrerà l'attuale ministra
Dell'università e della ricerca non può solo essere che ci si scambi ovviamente le difficoltà la complessità la modalità con la quale bisogna medici anche il presidente Mattarella
Lasciare esercitare il libero confronto dentro l'università io personalmente per tutto quello che qui sappiamo e non diciamo non voglio ulteriormente
Approach
Dire noi abbiamo giurato di dire e di decidere che si torna ad avere nei libri di testo esattamente quella parte della storia a partire esatto
Che diversamente noi abbiamo
Interrotto quel percorso di conoscenza se noi interrompiamo quel percorso di conoscenza noi facciamo fatica esattamente era ad a far discutere anche a confrontarci cioè esattamente dicono gli stereotipi
Israele a invaso Israele diciamo un usurpatore e così via tutto ciò che noi diciamo su questo drammaticamente
Conosciamo ah beh questo però è un impegno importante secondo me e allora diventa molto molto significativo che questo manifesto davvero di venti il manifesto della che propone la sinistra democratica di questo Paese
A paese anche perché per rompere alcuni stereotipi noi dobbiamo far ridere esattamente la cultura progressista di sinistra sui fatti che riguardano la storia il vivere esattamente e il diritto di Israele
Ha disarticolato e questo è decisivo per tutti noi
Per la democrazia non è solo un fatto se mi posso permettere che riguarda solo solo Israele e gli ebrei che vivono in Italia ci riguarda tutti quindi io penso che questo sia un impegno ulteriore che come Sinistra per Israele dobbiamo prenderci grazie
No
No allora premiare successive velature di estrarre i dieci minuti perché abbiamo bisogno anche problemi di tempi di impegno della sala eccetera
Voglio presentare Claudia Mancina come non solo un esponente della sinistra italiana sempre impegnata in politica
Nel Parlamento e via dicendo ma come una delle secondo me una delle più importanti delle attuali che abbiamo e che ha firmato il nostro documento in modo assai convinto come anche pubblicamente ha ricordato il sette marzo dalla piazza dei Santi Apostoli
Ringrazio Aurelio per questa presentazione troppo lusinghiera vorrei dire che condivido completamente quello che ha detto Valeria Fedeli in questo modo forse riesco a stare mediamente nei tempi senza ripetere condivido
Soprattutto condivido tutto ma insomma voglio ribadire questo impegno finale come per cui questo questo documento sia un messaggio che la la la sinistra italiana manda a tutto il Paese vorrei aggiungere un paio di considerazioni brevissime
La prima è che io credo che dobbiamo fare un po'mente locale capire che siamo di fronte a un a una nuova forma di antisemitismo visto che anche Time ha fatto una carta una copertina su new antisemiti
Che senso naturalmente il nucleo fondamentale e quello del vecchio del vecchio antisemitismo quindi le teorie cospirazionista è la lobby ebraica eccetera eccetera però c'è qualcosa di più
C'è qualcosa di più che si manifesta io credo in parte anche nelle in questi movimenti studenteschi italiani ma si manifesta soprattutto con più chiarezza in quelle americane rende particolarmente grave che in un Paese come l'America ci siano queste e nelle migliori università del mondo ci siano questi questi questi tipi queste prese di posizione
Allora io ho l'impressione che naturalmente una cosa su cui dobbiamo riflettere di più tutti però in prima battuta ho l'impressione che qui si all'antisemitismo appunto storico diciamo
Si accompagna l'anti uccide il Paese
Per non a caso questi studenti che che hanno fatto queste manifestazioni chiede come dire intolleranti perché tutto come come è stato anche a Napoli però in America questa cosa molto presente
Questi gli studenti si rifanno in realtà fa nome assai più cioè ai punti di riferimento essenziali dell'anti occidentalis e badate che la cosa e il contraltare di quello che diciamo noi quando diciamo Israele l'unica democrazia
Ed è indenne di Oriente cioè Israele è nel Medioriente un avamposto dell'Occidente intendendo per Occidente i Paesi democratici perché questo questo i paesi in cui esiste un sistema democratico e pluralista
E infatti Israele
No come dice giustamente il documento bisogna distinguere il Paese dal dal dal Governo
Ma in il Israele il Paese in cui anche con questo governo ci sono verifiche delle delle voci no delle notizie che girano ci sono delle verifiche e lo stesso esercito israeliano affatto un'inchiesta sulla sulla questione delle dei morti durante la consegnano alla consegna dei dei degli aiuti coi camion ha fatto un'inchiesta e ha determinato quali erano le le le responsabilità dei soldati e quali non lo è cioè ammesso che c'erano delle responsabilità voglio dire questo può avvenire solo i Paesi democratici non avviene in altri luoghi
E allora come mai c'è questo antioccidentali Isma'nei Paesi democratici purtroppo c'è sempre stato in parte c'è sempre stato naturalmente con frange purtroppo sempre molto intensamente intellettuali
Ma adesso c'è una reminiscenza di questo antioccidentali verismo che ride che pensa che l'Occidente abbia le colpe di tutto quello che avviene nella storia
E quindi coerentemente Israele avrebbe tutte le colpe di quello che avviene nella striscia di Gaza noi sappiamo che non è così però dobbiamo io credo che dobbiamo cogliere questo punto
L'altra questione e e poi chiudo con l'altra questione che vorrei sottolineare questa è un po'più politica la questione dei due Stati
Certo noi dobbiamo sempre ribadire ribadiamo che siamo per i due Stati
Però io credo che cioè che questo è un come dire è un marchio no è il segno di una o di una posizione però io credo che noi dobbiamo anche essere consapevoli che sarà molto difficile costruire lo Stato palestinese
Criteri che dobbiamo pensare che ci sarà che ci debba essere una fase di transizione che si debba pensare oggi si debba immaginare come poco configurarsi una fase di transizione
Credo che gli avvenimenti sì almeno leggo sui giornali tra le righe che gli americani ci stanno pensando qualcuno ci sta pensando purtroppo non ci sta pensando Netanyahu che pensa solo all'occupazione
E però invece bisogna pensare una fase di transizione in cui parallelamente a quello che dobbiamo fare in Italia
Per recuperare la storia io credo che ci sia un problema anche con i giovani palestinesi ci sia un problema di
Di acculturazione e di educazione nel senso che
Noi
Noi possiamo come dire
Israele può fu può se ci riuscirà sradicare Hamas dai dai suoi tunnel
Quello che però sarà molto difficile fare per tutti in questo contesto che mondiale
E sradicare Hamas dalla testa dei giovani palestinesi
E credo che a questo qualcuno si dovrà dedicare se non lo facesse meglio il suo mestiere l'ONU potrebbe occuparsi di questo ma purtroppo sappiamo che le posizioni attuali almeno dell'ONU non vanno in questa direzione
Ecco io
Volevo dire solo queste due cose
Tale del problema ed è proprio quella che permette di dare spazio a frange estremiste e non estremiste anche nella sinistra diciamo e che non riescono accogliere la portata reale del problema e beh vi era il problema della realtà dei fatti
Adesso quindi ringraziando l'onorevole cade ma in Cina io do la parola a Gennaro Migliore anche lui ex deputato all'Italia di al sottosegretario ex sottosegretario alla giustizia e lo invito a venire qui avanti per parlare
Se vuole
Sono molto contento di
Non solo aveva sottoscritto questo importante Manifesto e ringrazio Piero Fassino Victor Magiar anche per l'invito che mi hanno fatto ma sono contento di ritrovare una comunità che si riconosce
In valori comuni che mette insieme
Le parole Sinistra per Israele senza alcun timore di essere contraddetto
Io ho cambiato molti partiti molti di voi magari lo sanno alcuni non lo sanno però ritengo che ci sia stata una questione non mi piace quasi mai parlare di questione autobiografica Hermann c'è una questione che è questa
Sia la questione ebraica sia il conflitto israelo palestinese
Che mi ha letteralmente cambiato la vita e non me
Mai stata diversa da come ve la racconto adesso
E non è un caso che voglio ricordare un evento il primo evento a cui ho partecipato come Sinistra per Israele
Che organizzai
Alle un cavallo quindi un centro sociale nel due mila sette quando ero capogruppo di Rifondazione comunista in un dialogo con Nedo Fiano
E fu un atto diciamo che nella mia
Precedente formazione politica creò qualche
Discussione
E credo che diciamo di aver avuto nel corso di questi anni io continua a lavorare
Fianco a fianco con israeliani palestinesi sono stato a Gerusalemme al Parlamento alla Knesset a Ramallah il venticinque settembre scorso due settimane prima
Del massacro
Del sette ottobre
Rappresenta per me il filo conduttore di tutta la mia attività politica quindi mi sento anche personalmente molto coinvolto
E credo che sia importante
Riconoscere innanzitutto qual è il nostro ruolo quali sono le funzioni che possiamo avere nel corso di questi prossimi giorni anche
Con la sottoscrizione del manifesto con le proposte che sono venute qui
Che hanno a che vedere molto con innanzitutto una necessità di riconfigurare
La conoscenza rispetto alle questioni vedete io mi occupo da molti anni di terrorismo
E di contrasto al terrorismo è la mia diciamo attività in questo momento principale dal punto di vista anche delle delle mie del mio impegno professionale
E penso che
è giusto quando si riconosce in Hamas un disegno molto più ampio
Che ha rappresentato nella Fratellanza musulmana
E nel rapporto con la parte scita
Guidata non solo ideologicamente ma anche materialmente dall'Iran
Un pericolo per tutto il mondo non solo per l'Occidente perché quello che vorrei qui dire e che certamente c'è sicuramente in alcuni ambienti basta pensare alle università americane
O anche a quello che è accaduto delle università italiane un atteggiamento anti occidentale ma c'è una guerra profonda anche all'interno del mondo musulmani
Per il controllo per l'egemonia
E Israele
In qualche modo il simbolo da abbattere
Per conquistare da parte di costoro fossero dare esce piuttosto che Hezbollah piuttosto che duty piuttosto che a Massa appunto
Una egemonia all'interno di quel mondo con il quale noi dobbiamo necessariamente dialogare
Io voglio essere molto chiaro sono diciamo abituato ad essere
Preciso Juan per quanto possibile nelle nelle opinioni che esprimo io considero
L'organizzazione di Hamas un'organizzazione criminale con metodologie mafiose di controllo del territorio saccheggio
Di quelle che sono state le risorse che anche colpevolmente
Sono state
In qualche modo gestite e comunque
Sotto gli occhi delle organizzazioni internazionali sottratte alla popolazione di piazza penso che dal due mila sette hanno costruito
Dei fortini dei tunnel per lanciare questi attacchi penso che come si diceva in uno dei primi interventi sia necessario inasprire con sanzioni anche secondarie che come sapete sono più pesanti delle sanzioni primarie
L'attività nei confronti dell'Iran
Perché nel corso di questi anni il dispiegamento della di instabilità è stato la professione di azione politica di questo paese e penso anche che bisogna nella sinistra avere anche il coraggio di dire che era giusto ed era importante costruire gli accordi di Ambra
Perché questa è stata per molto tempo una azione fuorviante
Da parte siccome le aveva proposto di Taranto ma diciamo anche un orologio fermo puffi sognare l'ora esatta una volta ogni tanto
Perché noi abbiamo bisogno innanzitutto della pace
In quella
E il sette ottobre è nato anche per impedire che vi fosse l'accordo con l'Arabia Saudita come tutti sanno
E questo è un elemento rispetto al quale diciamo la consapevolezza di chi sta da quest'altra parte del mare deve essere secondo me molto
Molto seria anche perché io ho sentito qui parole che condivido da parte di cavolo da parte di molti sulla critica feroce e spietata nei confronti del governo di la prima critica che ho sentito anche dai miei amici israeliani è stata quella di non essere stati protetti il sette otto
Di avere avuto la maggior parte dell'AIDS dell'esercito in Cisgiordania piuttosto che al confine con Gaza
Che è ben viva da sosteneva che si potesse realizzare delle truppe di autodifesa
Piuttosto che rivolgersi all'esercito israeliano che come sappiamo l'esercito democratico che ha una forte radicamento all'interno della società
E non è l'espressione di una parte ma è trasversale
Io sono andato diciamo politicamente a questo
Principio queste considerazioni
Intorno agli accordi di Oslo
E quando ci fu l'assassinio
Di un sionista laburista comincia Rabin
Il mondo mise Bleus che ci crollasse addosso ma non abbiamo smesso però di credere nella pace perché difficile come dice Claudia Mancina
Pensare ancora che si possa costruire una
Condivisione di un territorio così conteso
Ma io penso che l'opzione due popoli per due Stati
Non può essere considerata semplicemente una
Mostrina un adesivo da mettere sui nostri discorsi noi abbiamo la necessità di costruirlo pezzo per pezzo ciascuno per la sua parte
E l'altra cosa che volevo dire abbiamo bisogno di parlare con le con i giovani con le nuove generazioni
Perché io non mi accontento di condanna cosa che ho fatto
E che ciascuno di noi giustamente fa noi ci dobbiamo parlare questi ragazzi perché
Non capisco dove certe volte non riesco a darmi pace rispetto alla mia generazione su come è potuto accadere che vi fosse un tale travisamento della storia
E questa è una responsabilità che ci dobbiamo assumere tutti quanti
Io non capisco come è possibile che anche in una scuola di di Partinico ci sia un referendum contro Peppino Impastato per parlare di un'altra questione diciamo che mi ha ferito molto
Perché in questo momento rappresenta anche una distorsione completa di quella che la storia anche più drammatica della nostra della nostra Italia e quindi vi chiedo questo di farci tutti noi promotori di quest'appello aderenti firmatari partiti
Che si faccia chiarezza su questo punto
è una cosa politica solo la voglio dire
Non si può stare con chi è favorevole o è sostanzialmente
Come dire silente
Nei confronti di Putin nei confronti di quelli che stanno ammazzando
Gli ebrei come a Massa perché si si rifugia in unire Eniko pacifismo
Non è una questione secondaria
è una questione dirimente
Per me i valori sui quali abbiamo costruito la nostra civiltà e la nostra democrazia vengono prima di qualsiasi altra convenienza politica e come tale secondo me dobbiamo avere la forza e il coraggio di metterla in campo noi
Dobbiamo farlo io parlo ovviamente per me perché si sono iscritto e tale arriva ma non sono un dirigente vitale arriva però penso che queste parole possono essere largamente condivise abbiamo però bisogno di forze politiche che su questi punti dicano
Parole più chiare e abbiano la forza di parlare con quelle generazioni che in questo momento mancano totalmente di punti di riferimento grazie
Pronti
E adesso do la parola ad Andrea Romano anche lui ex deputato
Voi mi avete invitato grazie a chi ha sottoscritto questo manifesto grazie a tutti voi e anche per avere partecipato oggi firmerà proporrei occupare la vostra pazienza soltanto per pochi minuti intanto dicendo che a me pare che quello che è in ballo adesso nel nostro atteggiamento verso Israele non è soltanto Israele in quanto tale che pure la principale questione ma anche la nostra civiltà e uso un termine volutamente roboante ma perché ci credo credo per la civiltà europea l'Unione europea le nostre democrazie così come le conosciamo siano nate sulla base la consapevolezza di quella che era stata la Shoah
La generazione no del del nelle reggente il mai più non era un mai più generico mai più la guerra mai più la violenza l'aveva mai più
Auschwitz mai più la Shoah e ed è su quella base che è nata l'Unione europea né i fatti e quindi se noi ma ridiamo la nostra bussola nei confronti delle ragioni di Israele
Il diritto di Israele ad esistere a difendersi non smarrire amo le nostre stesse ragioni come civiltà europea comune europea come comunità civile non occidentale ma democratiche poi verrò all'Occidente
E questo smarrire il senso di quello che noi siamo naturalmente un pericolo di smarrire quello che ne siamo c'è anche uno smarrimento rispetto alle parole che usiamo uno ha detto se non sbaglio Valentina prima di me e altri l'hanno detto bene
C'è una specie di neo lingua nella quale ora noi siamo prigionieri no l'uso della parola sionista come un insulto
Che noi di sinistra fa particolarmente male perché sappiamo che è stato il sionismo ma è un insulto anche perché lo hanno detto altri prima di me nasconde realtà una falsità nasconde
L'antisemitismo che c'è dietro e ricorda mi a me personalmente ha ricordato nutrizionista come offesa l'uso che la parola della prova naziste da parte di tutti noi
Putin svolge un'operazione nazifascista tecnicamente nazi-fascista una guerra aggressiva contro lo Stato sovrano e
Sì trincera dietro l'antinazismo in questa neo lingua c'è una perdita di senso di quello che noi siamo di quelli che sono le basi della nostra civiltà
Però la sinistra pervenire a noi pervenire a un tema che politico che il tema poi che ispira questo documento la sinistra non è un club di storici è un club di cultori del linguaggio non è una forza politica una comunità politica una cultura politica
E io credo che per questo questo manifesto sia fondamentale perché nel manifesto c'è tra le tante cose giuste un invito ad avere una risposta finisce razionale progressista no io mi soffermo sul nazionale perché l'approccio razionale quello che serve oggi soprattutto a noi
Serve a noi nel dover distinguere
Le parole il senso politico e anche le comunità politiche le culture politiche che si contrappongono intendono intorno a quello che sta avvenendo
Presente l'antisemitismo la dobbiamo sapere lo sappiamo che c'è un antisemitismo a sinistra
E non è che nasce adesso data anche una storia l'antisemitismo di sinistra una storia che addirittura risale alle propaggini dell'Illuminismo non voglio fare il professore ma e quella la storia da cui proviene quel certo antisemitismo di sinistra no
Che oggi è molto diverso da quello che abbiamo di fronte a noi anche a sinistra l'idea che in fondo ci fosse una sola comunità di cittadini e quindici
Voleva conservare anche una identità religiosa e culturale come è sempre stata una caratteristica delle comunità ebraiche in fondo si poneva fuori da questa comunità universale di cittadine doveva essere combattuto ma oggi razzi intimiste tu pericoloso di quello perché l'antisemitismo di sinistra con cui noi ci dobbiamo confrontare un Atzeni chi sono certamente antioccidentale ma aggiungo che ce l'ha con Israele perché come ha detto Fabio Nicolucci in un bel libro Israele all'Occidente dell'Occidente
E non è soltanto da difende perché è una democrazia perché lo Stato
Del popolo ebraico ma perché l'Occidente dell'Occidente che sta lì perché all'Occidente dell'Occidente in questa antisemitismo di sinistra che certe forte diceva bene Claudia soprattutto negli Stati Uniti però il forte ormai anche da noi e non dobbiamo nascondercelo
Non sono solo imitatori un po'patetici della cultura
Estremista americana quelli che appunto purtroppo ci confronti con cui ci confrontiamo le università nelle strade
Ma sono in realtà
Coloro che vorrebbero ripetere quello che fece il nazismo quello che provo a fare il nazismo cioè espungere dalla civiltà europea una parte fondamentale della civiltà europea che all'ebraismo questo loro vorrebbero fare lo vorrebbero fare niente di meno grave di questo e noi dobbiamo saper le combatterlo maggiormente a casa nostra perché questa è casa nostra
E noi dobbiamo sapere che c'è un antisemitismo di sinistra che per noi almeno per quanto mi riguarda vale il doppio il triplo perché quelli pretendono di usare le stesse parole d'ordine che caratterizzano la mia identità politica e l'identità politica della mia comunità politica
Infine
Mia di alla conclusione dobbiamo sapere a proposito di razza approccio nazionale che c'è uno scontro politico fortissimo in Israele che non tutto è uguale non soltanto perché quelle una democrazia come ma perché c'è uno scontro Poli perché Netanyahu non è la sinistra israeliana che Netanyahu non è la società civile italiana che Pato si è rivelata ribellata lo sappiamo
Duramente contro Netanyahu che c'è un'alleanza che è sempre stata un'alleanza tra Netanyahu e il sovra Nismo internazionale
Dalla quale deriva una destinazione su primatista Israel ma sempre una una dichiarazione
Ecco non razziale Pistarelli che è del tutto opposta
Alla tradizione democratica progressista e di sinistra della della della cultura politica israeliana e noi dobbiamo nel nostro piccolo io credo avere bene chiara in mente questa differenziazione
E non è tutto uguale non è tutto uguale Netanyahu non è la sinistra israeliana
Trampolino Guala by viene qui mi associo alle parole di Gennaro Migliore come si fa non voglio parlare di elezioni regionali sarebbe anche troppo facile però come si fa aggiungo il mio piccolo
A fare una politica di sinistra senza avere almeno un accordo su quelle che sono le cose più drammatiche del nostro tempo la guerra contro l'Ucraina la questione israelo palestinese come si fa a dire che è tutto uguale che tratta e voilà by benché in fondo il sovra Nismo è uguale a un approccio democratico non possiamo accettare che sia tutto identico nel nome di una Alleanza politici Istica questo io credo che danneggino anzitutto
Le ragioni della sinistra
Infine
Infine dobbiamo anche avere chiaro secondo me che
La battaglia contro l'antisemitismo contro l'antisionismo e anche una battaglia nel mi permetto di dirlo da non ebree
E anche una battaglia per l'identità ebraica che troppo spesso viene accettata soltanto quando si identifica con le dita di una vittima anche nelle battute non le battute i felicissima che ti ho sentito in questi giorni
Voglio citarlo perché non voglio fare polemiche però forse ti do un po'la politico
Dire beh ma in fondo ci trattano riferita alla alla suo partito come hanno trattato gli ebrei che c'era in questo una cosa terribile non soltanto uno schiaffo alla Shoah ma c'è la riproposizione di identità ebraica soltanto accettabile soltanto quando l'identità di una vittima già l'ebreo buono e solleverà morto ed è una cosa incredibile veramente incredibile che tra l'altro non è nuova è sempre diciamo accompagnato al secondo dopoguerra ma è quella contro cui noi dobbiamo combattere per questo questo manifesto è sacrosanto e per questo manifesto manifesti permette di dire deve diventare uno strumento atti di battaglia politica dentro la sinistra che va fatta ora come io credo stiamo cominciando a fare e come deve essere proseguita grazie
Ho
Partecipanti passano da qui chi ci segue on line su Facebook pure litigasse persone molte persone volevo ringraziare relatori che hanno fatto tutti degli interventi assolutamente qualificati e significativi lo spenderò altre parole da e naturalmente ringraziamo la provincia di romanzi nella città metropolitana di Roma che ci ha dato questa prestigiosa sede nel centro della città e ringraziamo per la collaborazione che hanno saputo prestare e l'
L'unica cosa che mi permetto di dire voi tanto Piero concluderà che questo manifesto che abbiamo scritto
Tutti noi ognuno di noi lo devi di formiche correre
Lo deve distribuire e deve trovare nuovi come dire adepti nuovi nuovi sottoscrittori perché questo sul manifesto non è solo una presi sulla posizione politica ma è uno strumento è uno strumento importante per ridefinire una linea politica sulle vicende del Medioriente chi
Come molti di noi come il sottoscritto
Si batte per la pace da decenni iniziata da da bambino praticamente sa che non si può scherzare questo argomento questo argomento molto serie per le implicazioni le cose appena dette proprio riferimenti culturali lessicali sono di portata veramente gigantesca hanno che fare con la nostra civiltà che hanno che fare il proprio destino anche mi popoli perché magistrato ben Anselmo prima
E come cambiano vedendo le immagini da Gaza ci sono almeno due popoli penso molti altri popoli del Medioriente che soffrono perché non si trovano delle soluzioni razionali pragmatiche
Volte diciamo anche realizzare la convivenza io la finisco qui e do la parola Piero
Va bene la ringrazio anch'io
Dalla sezione romana Sinistra per Israele che ha organizzato questo incontro
Ringrazio aveva rilevato come disse una volta al compagno Giorgio Amendola chiesi diceva a voce invece orecchio
Adesso arriva la mia voce allora
Ringrazio naturalmente tutti coloro che sono venuti che questa signora venire che questa signora è già un atto politico perché questa manifestazione non era scontata sappiamo bene che c'era chi voleva impedirle noi invece l'abbiamo fatta già questo mi pare sia un dato politico rilevato
Ringrazio chi vuole ringrazio coloro che hanno parlato preme rimettendo
Detto molte cose che io condivido e che quindi non ripeterò
Ringrazio anche Stefano Parisi promotore dell'associazione sette ottobre che è qui con noi e loro lo saluto tralasciare ricco
Intanto io vorrei partire da Sinistra per Israele perché
Noi corriamo abbiamo corso e continuiamo a correre un rischio
Dobbiamo dare un'occhiata
Che se non si conosce da dove viene e se ne è stato che cosa
E la si come dire essendo
Essendo in una fase particolarmente complessa critica data dal conflitto
E da
Diciamo le emozioni le attenzioni
I posizionamenti dei politici e culturali questo conflitto pone qualcuno può pensare che Sinistra per Israele vuol dire una sinistra che condivido e qualsiasi cosa avvenga faccia Israele
E quindi come dire un'interpretazione che ha una torsione
Se ne sta per Israele non nasce in questi giorni
Sinistra per Israele nasce nel mille novecentosessantotto
All'indomani della guerra dei sei giorni
Che fu una guerra drammatica nelle sue conseguenze per la lacerazione che si produsse fra la sinistra il mondo ebraico
Io ricordo Torino
Umberto Terracini
Che venne a parlare davanti alla comunità ebraica torinese per scongiurare che molti ebrei di sinistra non lasciassero il partito
Per difendere la loro identità ebraica
E questa lacerazione si ripete nel settantatré
E dopo la guerra dei sei giorni un gruppo di personalità politiche della sinistra insieme a esponenti del mondo ebraico progressisti decisero che bisognava non accettare lì era inizialmente quella rottura quella lacerazione perché la storia della sinistra e la storia dell'ebraismo erano profondamente intrecciate
Lungo più di un secolo
La prima tessera
Del movimento sionista fondato da Teodoro Harris
è un burrone che trascina un aratro in un campo di grano alcuni orizzonte Cervus ove
C'è un simbolo socialista
E il movimento sionista nasce insieme ai movimenti socialisti di fine Ottocento
In una diciamo
In un intreccio molto fortissimo proprio anche nelle persone dei militanti e dei dirigenti del movimento
Nei movimenti socialisti e dei movimenti sionisti
E lungo tutto un secolo la storia della sinistra la storia del
Del popolo ebraico e sul sono come dire costantemente incontra altre in esperienze in storie comuni
Nel comune lotta contro il nazifascismo
La comune lotta contro le persecuzioni razziali e poi contro il dramma del e la tragedia enorme dell'Olocausto
La comune lotta per dare una patria al popolo ebraico con la costituzione dello Stato di Israele
Votato dalle Nazioni Unite in primo luogo dalle potenze vincitrici della seconda guerra mondiale
E il sostegno che la sinistra diede a quella scelta
Io nella archivio della federazione torinese del partito comunista italiano
Ho ritrovato una locandina
In cui con Stiles danubiano del tempo era disegnato un piroscafo ed era una locandina che lanciava una sottoscrizione di fondi per pagare il biglietto sul piroscafo agli ebrei che dovevano andare in in Israele in Palestina in quel tempo
C'era ancora lo stato di salute
E diciamo
Una storia comune che non è mai stata una storia semplice perché in questa storia comune ci sono anche
Le persecuzioni stalinista e nei confronti delle date degli ebrei ci sono i poveri c'è il complotto dei comitati camici bianchi no una storia complicata
Una storia complicata che però è una storia
Che ci ha visto
Vivere tutti i passaggi nel Novecento insieme se ne sta integralismo ed è per questo che quando nel sessantasette prima nel settantatré poi si produce quella lacerazione drammatica
Ci si preoccupa di non accettarla il re nettamente ma di cercare di superare nasce così sinistre previsione
Nasce per fare in modo che si
Ricomponga un legame tra sinistra ed ebraismo che quei due passaggi le due guerre in un'epoca bipolare
In cui il mondo era drammaticamente contrapposte due fronti aveva la cera
E in tutto questo periodo poi con fasi alterne se ne è stata resa ha lavorato per queste terra far riconoscere la società israeliana e lo Stato di Israele come
Una grande realtà democratica
Gli occidentali
Sì dentale perché fondata sui valori liberali della cultura democratica e occidentale
Ha lavorato sinistra Israele per affermare una cosa che oggi torna a essere necessario affermare e cioè che se in quella terra
Non esiste un torto l'esistenza di Israele e un diritto il diritto dei palestinesi è una pazzia ma esistono due diritti
Il diritto di Israele a vivere nella sicurezza e riconosciuto dei suoi vicini il diritto del popolo palestinese ad avere una parte ed è questa riconoscimento della esistenza della coesistenza di due diritti su cui
Se il fondo prema la conferenza della pace animati del novantuno e poi gli accordi di Oslo e di Washington
Che nel momento in cui prefigurano una soluzione due popoli due Stati riconoscono la coesistenza di due diritti di due ragioni che si è mostrato un testimone Carlo
Si sta presa è stato questo
Ed è stato come dire
Uno strumento di relazione con la sinistra israeliana uno strumento di dialogo di fare di di promozione di un dialogo tra israeliani e palestinesi
Uno strumento di lotta contro
Ogni forma di criminalizzazione di Israele
Che facilmente come abbiamo visto anche in questi mesi declina deriva in crema minimizzazione
Delibera
E quindi declina facilmente in antisemitismo
Si sapeva è stato questo e nel momento in cui
Sono ricomparse
Dentro la crisi di questi mezzi
Le rappresentazioni criminalizza anche demonizza ante d'Israele noi abbiamo sentito la esigenza
Di
Tornare a ribadire
E se si vuole la pace vuole la sicurezza e vuole la stabilità
Bisogna riconoscere due diritti perché chi per esempio oggi nega
Il diritto di Israele a esistere è il peggior nemico della creazione dello Stato palestinese perché se esistono due diritti e due ragione soltanto se riconosce due chili tendono a giorni che avrà possibilità allo Stato palestinese di crearsi
Sì neghi il diritto di Israele a esistere
Non lavori per
Creare uno Stato palestinese
Sinistra per Israele questi
E Sinistra per Israele
A un punto di vista molto preciso sulla vicenda di questi mesi
Intanto
Per noi non è possibile smarrire il fatto che questa crisi nasce con il massacro del sette ottobre
E che quel massacro
Non può essere equiparato in modo equivalente ad altro e soprattutto ciò che è successo dopo
Che uno dei mutui
In questi mesi e va be Hamas
Sono dei terroristi è fatto Massa e però anche la reazione israeliana e quindi tutto sommato l'uno vale l'altro no
Vedete quando alla fine della seconda guerra mondiale
Le potenze alleate decisero di
Radere al suolo le città tedesche
La guerra la Germania l'aveva già persa
Perché quando vengono quei bombardamenti è già avvenuto lo sbarco in Normandia e già avvenuto lo sbarco ad Anzio le truppe russe sono già entrate in Romania in Polonia
Per usare il linguaggio di oggi forse potremmo dire che quei bombardamenti erano sproporzionati rispetto al fatto che la guerra era già persa per il ma nessuno
Ha mai sostenuto che quei bombardamenti che hanno raso al fu al suolo l'intera città tedesca dove sta c'è un solo edificio Brema solo edifici ai piedi di quel tempo
Era in qualche modo equiparabile alle Camere di stermini dalle camere a gas ai campi di sterminio di Auschwitz
Nessuno ha stabilito e rimane
Nessuno credo possa quindi stabilire oggi un equivalenza tra il massacro che ha fatto a Massa
E le conseguenze che questo prodotto
Con la reazione israeliana e tutto ciò che è accaduto in questi mesi e che ha inflitto alle popolazioni palestinesi sofferenze enormi
E io credo che non non ho nessuna difficoltà a ritenere che nella reazione israeliana ci sono state anche
Negli atteggiamenti degli orientamenti dei modi di condurre quella quella reazione che possono essere criticate discussi
Ma non faccio un'equiparazione tra quello che è accaduto il sette ottobre quello che è avvenuto dopo perché se no io
E quel parola crescione dà credito
E quel Paro chi ha innescato la crisi a chi l'ha subito
E io credo che tutto questo debba essere molto chiaro dopodiché
Sinistra per Israele a un giudizio molto netto anche su Netanyahu Netanyahu una un'enorme responsabilità non solo per quello che è accaduto adesso quando è morto Rabin Netanyahu dichiarò con grande è morta posto e va bene sta Netanyahu è stato drammaticamente coerente
Ha rafforzato l'occupazione della Cisgiordania
Ha incoraggiato il conto i continenti l'espansione continua degli insediamenti dei coloni in Cisgiordania e non ci sono settecento mila e questo è uno dei problemi
Per la terza per la soluzione due popoli due Stati ha dichiarato capitale Gerusalemme capitale unica e indivisibile quando gli accordi di Oslo nuoce intoneranno i ipotizzavano Gerusalemme capitale di due Stati
Ha perfino avvocato a Netanyahu ve lo ricordate l'annessione della Valle del Giordano poi bloccata
Dalla reazione internazionale
E ha impedito in ogni modo in tutto il periodo in cui ha avuto responsabilità di governo che è stata lunga
Qualsiasi possibilità di dare corso un negoziato che consentisse
E dare corso agli accordi di Oslo di voce
Quindi la responsabilità in Italia sono gigantesche
E noi dobbiamo sapere con grande nettezza che se si vuole costruire una
Ispettiva di pace non con Netanyahu che la si costruisce per questo credo che dobbiamo batterci e sostenere con chi si batte visione della necessità di una nuova leadership che creda nella faccia
Ma tutto questo che noi diciamo in modo netto nel Manifesto è scritto in modo chiaro
Molti di quelli che ci criticano non l'hanno neanche letto
Si sono fermati a Sinistra per Israele l'hanno tradotto sinistra per Netanyahu non è così
Non è così
Ma tutto questo non può portare non può autorizzare un trasferimento di un giudizio critico nei confronti del governo Netanyahu e della destra israeliana e della organizzazioni integraliste religiose israeliane in cui
Parlano Carlo in una demonizzazione di Israele in una sua tremendi all'inflazione e in una contestazione del diritto all'esistenza di Israele
E questo il transfer che noi non possiamo accettare che quello che fanno appunto i gruppi estremisti come quelli che volevano
Che noi non facessimo la nostra manifestazione oggi
Quelli che dicono fretta resta in sono il propagatore della tesi di Hamas e la tesi di Hamas è un'unica Palestina dal Giordano al mare
Che faccia sparire lo Stato di Israele e di più come scrivono nei loro documenti che faccia sparire ogni presenza ebraica in quella terra
Che ancora di più
E negare lo Stato d'Israele allora io credo che noi dobbiamo avere appunto chiaro queste
Giudizio nostro non può che essere non può che partire dal giudizio netto sulla responsabilità di Hamas di quel massacro e per tutto quello che Hamas rappresenta perché Hamas rappresenta la negazione di un accordo di pace
Fondata sulla convivenza la negazione della soluzione due popoli due Stati
E abnegazione e quindi dei delitti del del popolo ebraico a
Esistere su quella terra e riconosciuto nella propria statualità
Nel dire questo non ci fa velo anche che
Anche sul fronte della leadership palestinese ci sono problemi non risolti
Che
Non ci sono c'è bisogno di una nuova leadership israeliana perché sono nuova leadership Liliana può essere un credibile interlocutore di un processo di pace ma c'è anche la necessità
Di un forte rinnovamento della leadership palestinese perché non sono mancate in questi anni gli elementi di ambiguità di reticenza che hanno concorso al logoramento del processo del processo del processo di
Chiediamo al cessate il fuoco c'è
Chiediamo al cessate il fuoco perché primo far tacere le armi a con effetto immediato
Si fermano le sofferenze si fermano le morti ci servono le distruzioni
Cessate il fuoco per ottenere la liberazione degli ostaggi di tutti gli ostaggi
E come è sempre stato un punto
Degli israeliani restituzione degli ostaggi e anche dei corpi di quelli che sono deceduti
E la e la cessate il fuoco per consentire l'inoltro degli aiuti compiere gradualmente restituire alla popolazione pastine palestinese la popolazione la possibilità di vivere in una condizione
Che superi la condizione
Di enorme sofferenza di precarietà di questi di questi mesi
Non ci deve far velo che ovviamente questo conflitto conflitto ormai come tanti nel mondo
Anche per procura
Perché dietro
ANAS succede invece l'Iran
Accanto ad armarsi sono cioè gli uffici e gli Hezbollah
C'è il Fronte popolare di liberazione della Palestina come delle fazioni estremiste che del mondo palestinese
C'era una casa si sono riuniti qualche giorno fa con una dichiarazione comune
Che dice unica terra Giordano ma
Non dobbiamo dimenticare che è appunto
La crisi è stata innescata per sbarrare la strada agli accordi di Abramo nelle loro sviluppo in particolare al rapporto tra Israele e Arabia Saudita che avrebbe determinato una svolta ancora più grande del rapporto tra Israele gli Emirati al Marocco
Che aveva determinato gli accordi di avrà
Cioè con cui quindi ancora una volta
Un un una vicenda che
Diciamo colloca al conflitto israelo-palestinese dentro lo scenario più largo e più grande
E questo spiega anche la determinazione fortissima con cui gli americani
Fin dal primo giorno sono intervenuti
Spesso in altre crisi penso all'Afghanistan
Abbiamo non abbiamo come dire celato le nostre critiche
Alle scelte America ma in questo caso io credo che gli americani sono gli unici che hanno cercato in ogni modo stanno cercando il modo di superare la criticità in cui
Fresi fino a determinare una tensione cosa che
Guardando ai rapporti tra Stati Uniti e Israele che era impensabile tra il Governo
Israeliano e la presidenza by
Con atti di vera sfidano perché quando americani decidono di costruire un porto d'emergenza sul sulla spiaggia di Gaza questo è chiaramente è un atteggiamento di sfida
A a Netanyahu e al blocco che Netanyahu imposto nel nell'ingresso degli aiuti Carafa
Quindi io penso che dobbiamo avere presente anche queste anche per questo abbiamo bisogno di sostenere coloro che in Israele si battono
E sono tanti per la soluzione per una soluzione di convivenza di pace che tuttavia come è stato detto qui
Dopo questa vicenda
è più complicata da costruire
Non c'è un'altra prospettiva
La prospettiva evocata talora da qualcuno di un unico Stato che tenga insieme ai palestinesi ma dopo tutte queste vicende
Come dire dimostra che e illusoria velleitaria
Che si determinerebbe ogni giorno dopo che si facesse lo Stato si determinerebbe immediatamente una conflittualità interna in cui la parola sarà palestinese rilancia avrebbe in un altro contesto la battaglia per la propria sovranità dalla forte indipendenza
Parola conflitto attenti punta ancora più acuta e realistico quel disegno no
Però due popoli due Stati dopo quello che è successo
Richiede una costruzione perché riannodare
Fili di
Di dialogo di confronto e di fiducia complessa
Le Paci richiedono sempre
Un minimo di fiducia
Senza un minimo di fiducia tu una pace nulla
Sottoscrivo io ricordo quando nel due mila quattro
Dai
In uno dei tanti viaggi sei Sensini
In Israele e in Palestina
E c'erano in corso la prima grande intifada
E incontra inabissata pensate è stato il negoziatore palestinese degli accordi di Oslo
E il due mila quattro era già dieci undici anni dopo
Novantatré
Secondo secondo insomma
Incontro Nabil Shaat è un vecchio amico io Nabil Shaat ci siamo conosciuti nel mille novecentosettantotto nel primo colloquio
Fatto in Europa tra israeliani e palestinesi promosso
Da un certo numero di personalità tra cui il sottoscritto e David sul Skin che allora era il presidente delle Comunità ebraiche europea
E vi siano adesione ma che succede
La risposta fu
Chiaro
Succede che noi abbiamo creduto nel processo di Oslo i nostri figli non ci credono più
Chiaro perché in undici anni quel processo aveva già conosciuta un grande logoramento
E le generazioni nuove
Che erano nate dopo quella firma
Via via
E non ho visto che quel quegli accordi non si presenta e dunque tutto questo mi spingeva verso una radicalizzazione
Però ricostruire un clima di fiducia di relazione di rapporto per
Riprendere un cammino per arrivare a una soluzione di convivenza dopo quello che è accaduto in questi mesi non è facile perché
Quello che ho detto Calò è assolutamente quello che
E cioè
Il sette ottobre ha prodotto uno shock terribile una società israeliana che ha alimentato una paura che corre sotto la pelle dalla società israeliana e coinvolge
Ogni cittadino israeliano
E scorse settimane io tanti colloqui che ho avuto con amici e compagni israeliani
Il punto uno non è l'unico illuminante perché ha detto
Stavo discutendo sì ma soluzione come si lavora per riprendere il filo
Di un cammino che ci porterà fermare armi riprendere un percorso politico e il mio interlocutore che era un che una persona che si è battuto per tutta la vita
Per due popoli due Stati per una convivenza
Ha detto sì sì
Va tutto bene ma se poi quando creiamo uno Stato palestinese lo dirige Massimo in che condizioni ci troviamo
La pura settanta la paura è tanta
E così tanta
Che io ho apprezzato
L'intervista di di show presidente del gruppo dei Democratici americani
Cioè che ha dichiarato è stata richiamata in questi giorni poi l'avete vista probabilmente
Sumer letizia alle elezioni
Non c'è dubbio guardate che il giorno in cui la guerra si ferma si infervora certo Sarah Netanyahu a chiedere l'esenzione
Riteniamo va via
Senza passare per l'elezione
E se il clima nella società italiana e di paura
Occhio che l'esito non è scontato
Bisogna averlo presente questi
Perché quello che si è prodotto prodotto uno shock terribile anche in chi sta sul fronte progressista sta nel Fronte democratico vuole che Netanyahu se ne vada via
Sono averlo presente questo non ce l'ho presente tutti molti di quelli che parlano presente che cosa ha rappresentato
Il sette ottobre
Ecco perché non lo si può equiparare ad altre cose
Perché le conseguenze che ha prodotto la lacerazione che ha prodotto lo sciocco ha prodotto
E terribile e può avere delle conseguenze di lunghissimo periodo
E allora qui c'è la necessità di un impegno forte della comunità internazionale perché a riportare le parti dopo tutto quello che è successo a un tavolo di negoziato
Richiede
Uno può richiede una presenza richiede un accompagnamento perché se lasci quelle due parti da solo e con quello che è successo è molto difficile che trovino un'intesa
La trovano forse se mette in campo no un'iniziativa politica internazionale che li assiste li accompagna li aiuta a trovare i punti di intesa garantisce che quello che si
Concorda poi avviene davvero
è questo il punto perché
Due popoli due Stati era già stato deciso nel novantatré
Quindi
Chi firma nuovamente un accordo e quel tipo si chiedeva sì ma non è che capita a quello che è capitato allora quali sono le garanzie garanzie
Devono dare prima di tutto il contrario poi va costruito come dire no
Un percorso di accompagnamento di presenza che garantisca che
Poi realizzare una soluzione che oggi appare molto molto complicata molto difficile qui c'è anche il tema guardate non voglio eluderlo dell'Europa
Perché io sento dire spesso si dall'Europa
Io penso che ci sia un problema per l'epoca adesso cercherò di spiegare
Se tu vuoi essere mediatore
Specialmente in un conflitto così acuto
Devi essere soggetto terzo
Devi essere riconosciuto da entrambi come un soggetto infanzia
L'Europa che è
Principale partner economico di sono
Che il principale finanziatore dell'Autorità nazionale palestinese
Non è percepito in Israele come un soggetto terzo
E così
E non è percepito come soggetto terzo perché spesso in Europa sono sono assunte posizioni che
Non hanno fatto il conte non fanno i fronti adesso vi farò un esempio concreto
Con il vissuto del popolo ebraico
Allora l'esempio e questo vedo la Giorgio gioco
Che era con me
Una sera di molti anni fa
Nella casa di Claudio Selous
Il giorno in cui ci fu l'attentato di Netanya
Tentato Netanya fu due kamikaze cioè si fecero esplodere in un matrimonio ebraico dove morirono decine di persone
C'era grande emozione quella sera
Eravamo con gli amici del Martin Buber
Perché
Ciascuno aveva amici parenti accettare naturalmente
Viveva a quell'attentato fiammate come qualcosa che lo colpiva
Tra gli astanti c'era una compagna Lia Corinaldi qualcuno di voi ha conosciuto
Consigliera comunale del PC di Roma
Unica sopravvissuta di una famiglia sterminata nelle
Camere a gas
Appartenente alla comunità ebraica
Che era lì con
E il mentre tutti dicevano letta c'è
Certo punto di audizione vorrei dire una cosa
Faccio potevamo un rispetto reverenziale per l'Iraq cosa rappresentava il
Sì ma vendette il problema
E che l'Europa ci ha lasciati soli
Poi si ferma che dice
Come cinquanta anni fa
Come cinquanta quel come cinquanta anni fa
Dice più di ogni altra cosa
Del sentimento
Del rapporto complicato che gli ebrei hanno con l'Europa perché l'Europa è il luogo della nascita perché la civiltà ebraica
Parte essenziale della civiltà europea cultura ebraica è una delle radici della cultura europea
Ma l'Europa è anche il luogo della morte perché il luogo dell'Olocausto
E tutte le volte che
L'Europa assume degli atteggiamenti che in qualche modo non riconoscono questo vissuto
Scatta un
Una un relais
Che riconduce alla quelle che propongono il PDS che propongono l'interruzione dei rapporti tra le università e israeliane è università europeo americane quelli che propongono le sanzioni a Israele
Non capiscono che ogni volta che propongono quella cosa in un cittadino ebreo in un ebreo
Venne in mente la notte dei cristalli
è chiaro
L'Europa spesso non capisce questo ragione verso Israele con le categorie cartesiana della razionalità cartesiana non sono sufficienti quelle categorie
Bisogna anche fare i conti con il vissuto di un popolo
E quindi costruire la relazione tenga conto sul collo
Che non significa fare sconti ai governi sei anni quando sbaglia sia ben chiaro ma che devi sapere come ti riferisci a quella società con quali strumenti con che linguaggio come
E questa è una difficoltà
Chiunque di noi molti di voi hanno parenti Israele
Non dico una cosa che
Tu vai in Israele pare dell'Europa che mediamente l'atteggiamento di diffidenza
No
Per questo questo un tema
Allora l'Europa se vuole giocare un ruolo e lo deve giocare
E lo deve giocare però bisogna che capisca
Che deve assumere una posizione non
Reticente nono
Attiva
A me non piace l'equidistanza io uso la categoria delle quindici innanzi anche meglio dell'equidistanza
Vicino a tutti e due non distante da tutti e due ma vicino a tutti e due con un atteggiamento che sia capace di comprendere come per il costo della relazione
Con i due soggetti è così svolgerà un ruolo anche vengo le ultime due considerazioni chiedo scusa
Noi siamo di fronte anche al
Manifestarsi drammatico
Di fenomeni di antisemitismo
E come è stato giustamente detto
L'antisionismo è una forma di antisemitismo e l'antisemitismo e una forza di anti occidentali e
C'è
Minimo dubbio
E io penso che noi non possiamo accettare questo ovviamente
Il riprodursi di queste di questi fenomeni che però attenzione sono come un fiume carsico ricorrenti
E allora il problema ecco omessi costruisce una
Attività
Culturale pedagogica formativo alle cose che diceva
Valerio
E che
Come dire costruisca gli antidoti
Costruisca gli antidoti
E certo noi abbiamo un problema serissimo con le giovani generazioni perché lì sono esitazioni tutta la storia che questa sera stiamo raccontando non la
Conoscono quello sanno quello che è avvenuto negli ultimi cinque anni
E giudicano sulla base di quello che è avvenuto negli ultimi cinque mesi ma se non sai quello che c'è prima di questi cinque mesi
E certo che sei portato poi a esprimere giudizi che
Ci vediamo
E che sono giudizi come dire manichei
No
Quando la vicenda mediorientale tutto può essere può essere narrata a meno che con categorie ma che perché c'è una complessità gigantesca quindi io penso di Sinistra per Israele nel suo piccolo perché bisogna nessuna presunzione di titanismo naturalmente però debba sapere che c'è un lavoro di formazione c'è un fra loro pedagogico c'è un lavoro di trasmissione di conoscenze
E quindi come è stato detto il Manifesto è uno strumento
Manifesto e facilmente reperibile c'è sul sito di Sinistra per Israele
Ed è ed è uno strumento semplice anche nella sua
Formulazione della sua narrazione abbiamo bisogno di mettere in campo un lavoro
Naturalmente quello che colpisce non può non colpire
Che mentre io
Se incontro giovane liceale temi dice
Se negli anni o no uno dei barbari sono degli assassini eccetera ovviamente non condivido quello che dice ma posso capire come perché dice quelle cose cerco di ragionare con lui e di parlare di discutere quello che mi colpisce tre posizioni di questa natura vengono assunte anche da docenti universitari
O dal senato accademico di questo quella Università come quella di Torino che ha deciso di sospendere oggi l'accordo di collaborazione con l'Università di Svezia
Purtroppo insensato tutto loro irresponsabile lo trovo soprattutto una scienza
Approvato provo una scelta di radicalizzazione che è esattamente il contrario della costruzione di un processo
Di pace che porti alla creazione dello Stato palestinese oltre che al riconoscimento del diritto dello Israele esiste però così quindi abbiamo bisogno di mettere in campo un'azione culturale un'azione politica un'azione pedagogica formativa chiamando tutti alle loro responsabilità noi la nostra responsabilità ce la siamo su un caccia dal Sunia
In nome
In nome della convivenza in nome della riconoscimento di due diritti in nome della affermare i diritti di diritti del popolo palestinese quindi noi combattiamo contro ogni forma
Di radicalizzazione ogni forma di Mani carisma una forma di lacerazione
La differenza tra noi e quelli che questa sera non volevano che non ci riunisce costa in due cose
Che non ci battiamo per due popoli due Stati loro si battono per uno solo
Che non ci battiamo perché ciascuno abbia diritto di parlare che non si battono per negare il diritto di parola tra la differenza
Questa è la differenza
Io penso che noi dobbiamo continuare con determinazione questo nostro impegno grazie a tutti
Allora
No ritorno a questo pomeriggio vi ricordiamo che Sinistra per Israele nelle prossime settimane organizzava altri eventi che è possibile aderire a Sinistra per Israele
Utilizzate la nostra e-mail e usate i nostri sociale per mettersi in contatto con noi grazie a tutti a tutti per questa già