La nota antiproibizionista

Dignità è un Paese dove le carceri non siano sovraffollate assicurino il reinserimento sociale e i detenuti questa è anche la migliore garanzia di sicurezza
Lo ha detto Sergio Mattarella due anni fa il tre febbraio del due mila ventidue nel discorso tenuto davanti al Parlamento in seduta comune il giorno del giuramento per il suo secondo mandato dal Presidente della Repubblica
Accanto alla dimensione sociale per la dignità ammonito Mattarella quel giorno c'è un suo significato etico e culturale che riguarda il valore delle persone e chiama in causa l'intera società
Quel discorso di mantenerla dettava come dire un'agenda che riguardava anche le morti sul lavoro il razzismo e l'antisemitismo la violenza sulle donne il diritto alla vita dei migranti il diritto allo studio la condizione degli anziani le disuguaglianze le povertà
La la libertà dalle Marche dalla criminalità in diretta un'informazione libera e indipendente
In quell'occasione Mattarella ha parlato trentasette minuti ha ricevuto cinquantatré applausi uno ogni quarantadue secondi e ognuno accompagnato da una standing ovation
Anche in occasione Dini passaggi non strettamente politici i parlamentari però sono rimasti i tiepidi alle parole sulle carceri
Quella del presidente materiale è stato un discorso politico è una questo era molto politica è proprio quella della giustizia e delle carceri che invece di assicurare il reinserimento sociale dei detenuti
E attenzione significativo cavata abbia parlato di reinserimento e non di rieducazione impiego no un aggravio di pena a causa delle condizioni inumane e degradanti in cui si trovano i parlamentari però sono rimasti tiepida le parole di Mattarella sulle carcere infatti in questi due anni non hanno fatto nulla
Del resto la politica non ha fatto nulla nemmeno in occasione del messaggio l'unico nel corso del suo mandato che il Presidente Giorgio Napolitano
A norma dell'articolo ottantasette della Costituzione l'otto ottobre del due mila tredici invio al Parlamento sulla questione carceraria
La Politano scrisse della inderogabile necessità di porre fine senza indugio a uno stato di cose
Che ci rende tutti corresponsabili delle violazioni contestate all'Italia della dalla corte di Strasburgo il riferimento era la sentenza Torregiani della Corte europea dei diritti umani
Il seri che rappresentano una inammissibile allontanamento dei principi dell'ordinamento su cui si fonda l'integrazione europea
Tarquini gente necessità di cambiare profondamente la condizione delle carceri italiane giungeva a Napolitano costituisce non solo un imperativo giuridico e politico bensì in pari tempo l'imperativo morale
Poco più di due anni prima nel luglio del due mila undici nel suo intervento al convegno Giustizia e nome della legge del popolo sovrano organizzato al partito radicale
A proposito dei diritti dei dei cittadini è una giustizia giusta e l'effettivo rispetto della loro dignità il Presidente Napolitano aveva denunciato i più clamorosi fenomeni degenerativi che ci sono prodotti in primo luogo quello delle condizioni delle carceri i detenuti
E Napolitano aveva parlato di un'emergenza assillante
Delle evidenti abisso che separa la realtà carceraria dal dettato costituzionale sulla funzione di educatrice della pena e sui diritti della dignità delle persone è una questione di prepotente urgenza sul piano costituzionale e civile la prepotente urgente l'imperativo giuridico politico morale di cui però Napolitano la dignità rappresentata da un Paese dove le carceri non siano sovraffollati assicura il reinserimento sociale detenuti di cui ha parlato Mattarella sono rimasti però lettera morta
La riforma della giustizia è una questione di cui si discute molto e non si discute passati si elude il fatto che non può esistere una vera riforma se non si mette mano alle norme che concorrono al suo malfunzionamento che provocano il sovraffollamento delle carceri e abbiamo detto l'abbiamo ripetuto a allo sfinimento il sovraffollamento delle carceri è causato dalla legge sulle droghe
La parte penale del Testo unico sugli stupefacenti è il principale veicolo di ingresso nel sistema giustizia
Gli ultimi anni segnano un costante aumento dell'ingresso in carcere del numero di tossicodipendenti detenuti dietro le sbarre di narcotrafficanti e ce ne sono pochissimi
E poi c'eri nel nell'inasprimento della repressione dei consumatori si concentra in modo particolare sulla cannabis incarica colpire anche la la cannabis legale o i farmaci cannabinoidi
Le carceri sono piene di piccoli e piccolissimi spacciatori subito rimpiazzate sul mercato illegale di tossicodipendente spezzo affetti anche da altre patologie
Nell'ultimo anno la situazione è peggiorata e nulla indica che i prossimi neri possano invertire la tendenza
I dati di questi trentatré anni e mezzo da quando entrò in vigore il testo unico sugli stupefacenti sono inequivocabili con una diverso normativa sovraffollamento delle carceri non esisterebbe
Il problema non si risolve costruendo nuove carceri o adattando le caserme dismesse i partiti al Governo in quelli all'opposizione devono assumersi le loro responsabilità si parla giustamente di tradizione ecologica di tradizione digitale ma è urgente e necessarie non più rinviabile anche un cambiamento in materia di droghe per una politica efficace e sostenibile e basata sulle evidenze in realtà sono solo parole ma ormai siamo in campagna elettorale e tutto lascia presagire che di parole ne sentiremo ancora da purtroppo solo parole