La nota antiproibizionista

Perché diamo conto che la maggioranza dei detenuti nelle nostre carceri di origine straniera se risolvessimo con un venti per cento in meno di detenuti stranieri che potessero scontare la bene nel loro Paese il problema del sovraffollamento carcerario
Sarebbe eliminato
Lo ha detto il ministro Carlo Nordio mercoledì scorso alla Camera dei deputati nel corso delle comunicazioni sull'amministrazione la giustizia come riportato dal resoconto stenografico della seduta
Che avete potuto seguire in diretta da Radio Radicale che potete ascoltare sul nostro sito ma le cose stanno veramente così purtroppo no vediamo perché
Punto primo i detenuti di origine straniera sono la maggioranza no
Secondo i dati pubblicati nella sezione statistiche delfini investito delle ministero della giustizia i detenuti presenti nelle nostre carceri al trentuno dicembre due mila ventitré erano sessanta mila centosessantasei alla stessa data ai detenuti stranieri che erano diciotto mila ottocentonovantaquattro se i detenuti stranieri forse la maggioranza come ha detto il ministro Nordio dovrebbero essere almeno trenta mila ottantaquattro vero il degli anni cinquanta per cento più uno
Invece sono diciotto mila ottocentonovantaquattro ovvero il trentuno virgola quattro per cento cioè poco meno di un terzo
Punto secondo se il venti per cento dei detenuti stranieri fossero mandati a scontare la pena nel loro Paese il problema del sovraffollamento carcerario sarebbe eliminato
No nemmeno questo
I detenuti presenti nelle carceri a trentuno diceva di avere tre abbiamo detto erano sessanta mila centosessantasei maestro Conte di una capienza regolamentare di cinquantuno mila centosettantanove la differente di otto mila novecentottantasette il venti per cento di diciotto mila ottocentonovantaquattro cioè i detenuti stranieri è di tre mila settecentosettantanove otto mila novecentottantasette meno tre mila trecentosettantanove fa cinque mila duecentootto
Dunque contrariamente a quanto afferma ministro sovraffollamento non sarebbe eliminato ma non basta i posti disponibili in realtà sono circa tre mila in meno
In quegli ufficiali quindi torniamo a più di otto mila e sovraffollamento resterebbe pressoché invariato a ciò si aggiunga che il due mila e ventitré ha registrato un tasso di crescita del numero di detenuti estremamente allarmante e in continuo aumento di trimestre in trimestre
Corrieri portuale tra un anno saremo oltre ai sessantasette mila presenze cioè come ai tempi della condanna la Corte europea dei diritti dell'uomo e un'inversione di tendenza non è probabile
L'iter Arte repressiva del governo che in poco più di un anno ha introdotto nell'ordinamento quindici nuovi reati
Terzo punto l'idea di mandare i detenuti stranieri a scontare la pena nel loro Paese non è così facile perché la realtà è molto più complessa di quella che è stata più volte raccontata per esempio dalla lega
La questione è disciplinato dalla convenzione di Strasburgo del mille novecentottantatré che l'Italia ha ratificato inserito nell'ordinamento del mille novecentottantanove per poter eseguire il trasferimento occorre però soddisfare alcune precise condizioni tra le quali che la sentenza sia definitiva che lo stato di condanna e lo stato d'esecuzione siano d'accordo e che la persona condannata non si opponga
Il rimpatrio forzato non è possibile tanto meno la deportazione di massa
Insomma non si può prescindere da una procedura individuale caso per caso parla spesso si sono problemi anche per identificare gli stranieri
Inoltre se anche se esiste un accordo non è detto che nell'ordinamento dello Stato di destinazione ci sia un corrispettivo della sentenza italiana senza contare il caso in cui il condannato rischi violazioni di diritti umani maltrattamenti o torture
Per procedere con i trasferimenti di Torino poi considerare anche le situazioni in cui si trovano gli stati destinatari come come guerre conflitti interni come mancanza di garanzia democratica
Anche sul versante economico i benefici sono del tutto ipotetici
Le lire appunto nell'ipotesi in cui riuscissimo a trasferire nei loro Paesi tutti i detenuti stranieri
Che come abbiamo visto sono circa il trentun per cento del totale della popolazione ristretta i costi del sistema penitenziario non si ridurrebbero automaticamente il trentuno per cento e che le spese di gestione quelli strutturali per il personale non si possono tagliare in proporzione
Insomma danni andiamo ripetendo tra questi microfoni che la principale causa il sovraffollamento delle nostre carceri e una sola la legge sulle droghe
Un terzo dei detenuti e in carcere a causa di questa una percentuale quasi doppia rispetto alla media dell'Unione europea è molto superiore a quella mondiale oltre un quarto dei detenuti entra in carcere per detenzione di sostanze vietate
Per il quaranta per cento di chi entra in carcere usa droghe una cifra record i detenuti che vengono certificati come tossicodipendenti sono circa il trenta per cento del totale e questo è un altro record
Il sovraffollamento carcerario ha cominciato nel mille novecentonovanta e più di trentatré anni fa con la legge Jervolino Vassalli Paesi che dentata il testo unico poi ci fu anche la legge chili Giovanardi insomma basta andare a leggere i dati del ministero per la giustizia
Alternative non ce ne sono o si cambia questa normativa e si affronta la questione in maniera pragmatica ed efficace decidendo una volta per tutte di finirla con la guerra le droghe e a chi le usa una situazione continuerà a peggiorare
è certamente vero come ha detto il ministro Nordio nelle sue comunicazioni al Parlamento del sovraffollamento delle carceri è un fardello di dolore che grava su tutti i Paesi e che l'Italia non è tra i peggiori
Tuttavia signor ministro converrà anche lei che si tratta di una magra consolazione c'è sempre qualcuno che sta peggio di noi ma al peggio non c'è mai fine