Capire per conoscere

Ora è il momento di capire per conoscere a cura del professor Mario Baldassarri e comune economista presidente dell'Istituto economia e reale e presidente dell'Istituto Adriano Olivetti di Ancona professore buongiorno quel giorno oggi non mi sono scordata niente ha visto allora
Parliamo parliamo parliamo subito l'avevamo un po'sfiorato questo argomento nella puntata dello scorso lunedì dovevamo iniziato un po'a vedere
Gli scenari di questo due mila ventiquattro un anno
Con scadenze elettorali morto importanti
E però avevamo parlato anche di un anno che si era aperto con Dulko R in corso che sono ovviamente la guerra russo ucraina e e la guerra Israele e amazzone
E è indubbiamente voglio dire il ruolo della geopolitica perché oggi se vuole ancor di più con un mondo così globalizzato così interconnesso insomma la geopolitica
Importantissima per tutta una serie di ragioni notoriamente come importante anche sull'impresa insomma sull'economia
E allora incominciamo voglio dire da da questo dall'impatto
Sull'economia
Di questi di questi due conflitti
Sì mi pare di dover sottolineare un aspetto
E cioè il fatto che all'inizio di entrambi i conflitti la situazione è apparsa molto chiaro e le opinioni pubbliche erano molto molto nette nel capire primo
Che la Russia aveva invaso l'Ucraina
E qui si è con sorpresa di Putin determinata una forte reazione americana ed europea a sostegno dell'Ucraina
E stessa cosa
Al momento del sette ottobre quando i terroristi di Hamas hanno assalito i kibbutz in territorio di Israele
Hanno assalito persone che erano lì a sentire un concerto hanno ucciso mille cinquecento persone e hanno preso quasi duecento ostaggi portandoli nei cunicoli di Gaza
Ecco e anche qui l'opinione pubblica abbastanza netta nella valutazione in entrambi i casi c'era un assalitore è un assalito la Russia in base all'Ucraina a Massa attaccato che Israele col passare Debesi quasi due anni nella guerra russo ucraina e dei dei medici delle settimane nell'attacco di Hamas è ricchi nota un certo cambiamento
Nell'opinione pubblica europea e in parte anche italiana eccellente ma tutto sommato la guerra stanca sostanzialmente chi non la fa rischia di stancare di più chi non la fa piuttosto di chi la fa
E quindi certamente con con l'idea di dover promuovere la pace giustamente però cominciano a esserci dubbi sul sostegno all'Ucraina
Sul ruolo di Zaleski e così via e soprattutto il duro la dura risposta israeliana sul Garda
Diffusa in tutto il mondo così stragi morti nella striscia di Gaza e così via
E e rischia di rovesciare
L'opinione pubblica dicendo che a questo punto magari il i calchi belli sono gli ucraini che non vogliono diciamo essere sopraffatti dalla Russia e i cattivoni sono gli italiani che hanno fatto l'atteso attacco aveva
Sulla striscia di Gaza sale su questo però forse una va rimesso un po'in ordine il punto
Perché e soprattutto nel caso di amasse e Gaza e è chiaro che oggi e in molti sottolineano il fatto che ci sono venticinque mila morti a Gaza
Settanta per cento delle cause distrutte trent'oltre trenta ospedali funzionanti e ne funzionano adesso sono due e così via quindi dal punto dell'impatto umanitario è evidente la cosa
Però il punto va rimesso in modo preciso e cioè e se tutti non avesse in via invaso l'Ucraina
Non ci sarebbe stata la guerra russo ucraina se a basso e non avesse attaccato fatto l'attacco terroristico del sette ottobre oggi i trentaquattro ospedali dichiarate funzionerebbero e le case per renderlo tutte in piedi sostanzialmente
Quindi rischiare ben chiaro che le reazioni vanno valutate però non bisogna dimenticare qual è stata l'azione e la responsabilità sconti scatenante e questi conflitti
E quale
E appunto etiope è la Russia di Putin ha invaso l'Ucraina
I terroristi di Hamas hanno attaccato Israele libanese tra cioè non lo possiamo dimenticare e dopodiché è chiaro che le conseguenze della guerra rischiano di diventare incontrollabili perché è evidente che a quel punto e in realtà l'obiettivo vero chiamasse era l'attacco a Israele
Ma con l'obiettivo di scatenare una reazione delle piazze sulla reazione di Israele
E quindi allargare il conflitto ed estendere il conflitto questo il vero obiettivo di amasse perché nello Statuto hanno scritto nel loro devono distruggere e far sparire dalla cartina geografica lo Stato di Israele
Questo è il punto di riferimento
Dopodiché è evidente che nel momento in cui delle si difende li attaccando sulla striscia di Gaza e lo fa come come come si fa con una guerra sostanzialmente con tutte le cautele possibili per i civili ma sappiamo che non è che si possono proteggere i civili in una Cavaria tra l'altro densamente abitata
E con i centri nevralgici di comando di Hamas che come sappiamo
Stavano nei cunicoli di quella che si chiama la metropolitana di Gaza e in molti casi stavano sotto gli ospedali sotto le scuole certo certo certo garanzia variabile uno dei civili palestinesi di Gaza come scudi
Umani sostanzialmente ecco che questo ecco
Molto Ichino Ichino non fa la guerra e non subisce sul piano fisico la guerra tende a stancarsi prima di chi lo sta facendo purtroppo certa accerto e come e siamo su tutto questo c'è una su uno stallo
Politico perché perché a novembre ci sono le elezioni americane a giugno ci sono le elezioni europee
E quindi e quindi purtroppo il rischio è che queste due guerre dureranno per tutto il due mila ventiquattro
Purtroppo purtroppo sì e tra l'altro allora diciamo che sicuramente e da un punto di vista
Geopolitico
Abbiamo
Forse abbiamo avuto più tempo perché purtroppo dura da molto di più segue sono russi ancora in appena credo potuta geopolitico ne emerge un dato di fondo
Che noi nella nostra rubrica sottolineavo da tempo però che questo mi pare il caso in questo anno in questi mesi più evidente l'Europa che non c'è
Cioè l'assenza sul piano geopolitico dell'Europa come istituzione politica in grado di a vedere chi insieme alle altre grandi potenze
Cioè la mancanza di un'Europa politica rischia di far fare questo ruolo di gendarme del mondo solo agli Stati Uniti che da soli tra l'altro non ce la fanno e che peraltro non dimentichiamoci
Tutto questo è un po'scatenato dalla fuga americana dall'Afghanistan che ha dato a questi paesi a queste forze
Più o meno terroriste uno spunto e cioè la vendita degli americani alla fine poi se ne vanno allora appunti ha pensato che poteva riprendersi pezzi importanti dell'Ucraina
E a masse in questa situazione di incertezza ha pensato che un attacco terroristico potesse scatenare l'opinione pubblica internazionale a proprio favore per distruggere Israele
Sesto azionista quindi il tema centrale torna l'Europa che peraltro come ho già detto avendo le elezioni europee a giugno è anch'essa in una situazione di stallo
Eh sì e insomma all'Europa sappiamo tutti che lente la lenta costruzione europea sacrosanta e fondamentale
Di questo secolo sostanzialmente a cavallo tra il ventesimo e ventunesimo secolo e e richiedeva
Parallelamente l'approfondimento e l'allargamento che cosa vuol dire conta l'approfondimento vuol dire integrare in modo politico l'Unione europea
Magari rendendo permanente subito il Next Generation di you che nell'emergenza del College
Ha risposto bene l'Europa ha fatto lei Generation IDV ma una tantum
è invece quello deve diventare un piccolo embrione di un bilancio federale europeo destinato a realizzare le grandi reti infrastrutturali europee la ricerca la tecnologia la difesa comune
E così via
E la procura nell'allargamento perché è evidente N due valenze che sono una verso l'Europa del Sud Est e Balcani
Fino ad arrivare all'Ucraina e l'altra verso sud dal Marocco a alla Turchia e cioè tutta la sponda nord dell'Africa guardando anche oltre un po'più in giù assai all'e quant'altro
Quindi approfondimento e allargamento in Europa devono andare in parallelo il problema è che e non ci si va con un colpo di bacchetta e allora bisogna mettere in campo una strategia che io chiamo a cerchi concentrici
E cioè si formi al centro dell'Europa un'unione federale su quattro cinque argomenti importanti e che chi ci sta ci sta
Ricordo sempre che Francia Germania Spagna e Italia questi quattro Paesi rappresentano il settanta per cento delle nell'Unione Europea come popolazione come il PIL e così via sane dopodiché il processo diventa di successive aggregazioni
In teoria l'ideale riferimento l Europa del del del dell'Euro cioè i venti paesi dell'Ovest le che aderiscono all'Unione monetaria però se non è possibile farlo a venti si cominci con quattro o cinque e poesie e dall'altro lato l'allargamento deve coinvolgere nell'Unione Europea sud-est
Europeo dei Balcani
E poi c'è un terzo cerchio molto importante che quello che io chiamo l'area di libero scambio e cooperazione allo sviluppo Europa Africa che è un terzo anello
Che coinvolga sia secondo quello dell'Unione europea sia il primo il nocciolo duro che quello dell'embrione di un Unione Europea che abbia un suo bilancio autonomo
Dedicato a tutti quegli investimenti e a quei beni pubblici vedi la difesa la sicurezza l'immigrazione che i singoli stati europei non sono più in grado di fornire non sono più in grado di dare ai cittadini i propri quei beni pubblici l'unica possibilità per dare ai cittadini europei quei beni pubblici difesa sicurezza immigrazione
Energia grandi reti innovazione tecnologica fino ad arrivare all'intelligenza artificiale
E quelli quei beni pubblici li può dare soltanto un'unione federale europea poiché sia federale e confederale voglio dire queste sono definizioni la sostanza è
A livello europeo si deve costituire un nocciolo duro che rappresenti l'embrione dei futuri Stati Uniti d'Europa attorno resta il cerchio dell'Unione Europea che si va allargando verso il sud-est
Cioè i Balcani quelli che stanno già rosea sia quelli che hanno fatto la domanda sia quelli in prospettiva come l'Ucraina che tutto sommato
Ha chiesto ha cominciato la procedura per le grandi opere e infine il terzo cerchio ancora più importante
Che è quello dell'area di di cooperazione allo sviluppo libero scambio chiamiamola così tra Europa ed Africa allora presidente del Consiglio che lo aveva chiamato a rendere l'intero piano Mattei Sam sostanzialmente però di questo stiamo parlando
E questi insomma sono sono indubbiamente dei punti poi appunto le ha detto diverse volte insomma ma insomma non
Di dei punti fondamentali e niente altro che è chiaro che l'economia quest'anno è pesantemente condizionato e per tutto un azionario
E non ho speso sulla su questa base i numeretti ci dicono che siamo in un'economia in rallentamento in Europa e in Italia
E quindi che torniamo strutturalmente non solo nel due mila ventiquattro ma anche dei prossimi due tre anni ad una crescita dello zero virgola però questo zero virgola non può essere sostenuto con operazioni congiunturali il sostegno congiunturale perché è evidente che intanto il passaggio dallo zero virgola a due per cento di crescita
Sul sostenuta strutturale permanente e questo lo possono fare le riforme strutturali e permanenti
Sia sul piano istituzionale europeo sia soprattutto sul piano interno italiano cioè le grandi riforme strutturali
Che non facciamo da vent'anni ma che adesso sono edile è evidente a tutti diventano urgentissime non per
Dare un po'sfigato all'economia nel due mila ventiquattro ma per creare una base d'appoggio di un'economia italiana che cresca strutturalmente al di sopra del due per cento all'anno
Ecco invece così sappiamo appunto che come abbiamo detto più volte poco fa che la crescita appunto sopra la media europea il PIL medio dell'Unione dato all'una virgola tre e noi dovremmo salire se tutto va bene dello zero virgola sei e si inizia a parlare di una ipotetica manovra correttiva
Che il governo Melloni che presidente del Consiglio in conferenza stampa
A al momento escluso del tutto bisognerà vedere tassi tutta una serie di cose perché avevamo parlato anche no la volta scorsa si ricorda dei tassi ed eccidi cessioni delle banche della banca centrale europea no soprattutto per quanto ci riguarda
Però appunto potrebbe essere secondo lei
Ma guardi qui se guardiamo i numeretti dell'economia è chiaro che tutta la legge di bilancio due mila ventiquattro impostata dal governo e varata prima di Capodanno
è balzata sugli previsioni di crescita quest'anno dell'uno virgola due per cento
Ora siccome tutti oggi dicono che faremo forse lo zero sei
Quindi metà di quello che era previsto la conseguenza è che forse da questo punto di vista il profilo del deficit con meno crescita potrebbe essere più alto di quello che è stato previsto e però francamente questi sono giochetti aritmetici perché in realtà il problema ripeto
Non è quello di eventualmente fare una manovrina tampone per dei numeretti di quest'anno
Ma è quello di varare le grandi riforme strutturali per sistemare i numeri della finanza pubblica
Nel medio termine a tre anni a quattro anni e in modo strutturale e permanente cioè una ripresa forte della crescita che passa attraverso le grandi riforme strutturali
Quindi come l'Italia fisco giustizia pubblica amministrazione concorrenza
Certo
Che ieri ha fatto elencare anche la volta scorsa esattamente sanatorie ma di dire ma quando saremo al maggio giugno forse mancheranno dieci miliardi sul debito allora bisognerà fare la manovrina di correzione non serve a nulla
Il problema non è la manovrina di correzione ammesso che ci sia bisogno di fare una è che dall'altro lato però attenzione che entrerà in vigore entrato in vigore il nuovo Patto di stabilità
Che ci dà certamente tempi più lunghi per l'aggiustamento della finanza pubblica ma questi tempi più lunghi servono a raggiungere un obiettivo comune già detto mille volte che è sbagliato
E cioè il rientro sotto il tre per cento del rapporto deficit PIL a casa distinguere
Per la spesa corrente Investimenti
Perché è un conto che il tre per cento di deficit lo faccio tutto sulla spesa corrente commisero gli esperimenti è un conto è che faccio zero deficit corrente e il tre per cento sono investimenti pubblici è evidente che nei due casi e le prospettive di crescita vedevo prima sono estremamente diverse
E il sostegno alla crescita è il vero strumento per far ridurre il rapporto debito PIL
Tornando un attimo all'Europa lei prima quando ci siamo sentiti ha detto un muscolo neanche una cosa significativa che
Guardando quest'anno le elezioni americane sono o comunque non ho trattato è di gran lunga
Vengono considerate molto più importanti di quelle europee e questo da il significato poi no della percepito del poco peso che ha poi Leland no all'Europa
Beh sì ma nel novembre mille euro all'Europa
Noi europei dobbiamo dirlo con franchezza per cinquant'anni
Ci siamo dimenticati del problema della difesa e della sicurezza
Perché a quel problema pensavano gli Stati Uniti e la NATO e quindi far di fatto gli Stati Uniti hanno pagato la difesa e la sicurezza europea e per cinquant'anni
Ora da circa vent'anni almeno si capisce che l'Europa lascia la difesa e la sicurezza se la deve pagare in proprio
Ma se la può pagare in proprio solo se è un'Europa unita non è che i singoli Stati nazionali
Voglio dire ventisette lerci diretti sia etero nautiche e quarantadue servizi segreti e così via compensano una una Unione Europea vera e propria
E da questo punto di vista l'Europa deve avere la consapevolezza della responsabilità
Di provvedere a quei beni pubblici di cui parlavamo prima
C'ha detto è una scelta politica di fondo strutturale è da lì quello che lei dice e cioè che apparentemente e ci sono le elezioni in Europa a giugno importanti benissimo però sembrano più importanti le elezioni americane a novembre ma in quella vecchia logica perché almeno qualcuno provveda alla nostra difesa
Certo certo
Sanno sono ripeto non vuol dire soltanto la difesa dei confini europei la nostra difesa nei conflitti che stanno appena fuori porta dell'Europa e torniamo allora all'invasione russa dell'Ucraina e all'attacco di Hamas Israele queste sono guerre perché nel mondo ci sono tante guerre anche oggi
Non sono solo queste le due guerre purtroppo che ci sono c'è tra queste due sono entro porta è fuori portata dal punto di vista europeo
E soprattutto quella tra Hamas e Israele è nel pieno del Mediterraneo cioè il Mare Nostrum
Che non è l'antico motto dell'Impero romano ma Mare Nostrum nel senso che il Mediterraneo è Europa e l'altra sponda del Mediterraneo il Nordafrica fino arrivare un'altra è il è il vicino dell'Europa da tutti i punti di vista anche strategici in termini per esempio di energia in termini di controllo dei flussi di immigrazione in termini di interscambio e cooperazione allo sviluppo perché la perché è un paese è un continente ricco stimatissimo esprima è qualcuno diceva tempo fa Alice ma l'Europa si è abituato ad avere la difesa pagata dagli Stati Uniti
Energia importato dalla Russia a prezzi bassi e il mercato dalla Cina che entrava nella globalizzazione ecco questi tre elementi non ci sono più
Da tempo allora noi europei come il definiamo una strategia in assenza di questi tre elementi quali sono le alternative questi tre elementi la prima e chiaramente difesa europea che vuol dire piccolo embrione di unione federale europea la seconda
E se l'energia non vede più dall'Est e la possiamo far venire solo da sud
Cioè al Nord Africa ciascuno esagerazione quella del mercato da non sottovalutare è che un progetto di cooperazione e sviluppo Europa Africa apre un'enormità il mercato perché tutto sommato oltre che controllare le migrazioni attraverso lo sviluppo dei Paesi africani e finanche delle sinergie di sviluppo perché perché ci sono potenzialità enormi in una cooperazione tra Europa Nordafrica riempio senza sax
Sono argomenti molto interessanti tenendo come ben sappiamo conto
Poi delle difficoltà insomma che che che sia in ventisette
Economicamente con i liberali mietono insomma icona della rivolta sono che in generale la politica non solo in Italia ma un po'in Europa e nel mondo a degli orizzonti temporali vivo più
Brevi
Lei ha ragione a sei mesi a un anno caso punto elezioni europee di giugno l'edizione americana novembre
Mentre in queste tematiche hanno bisogno di una politica che abbiano ridotto il temporale di quattro o cinque non dico dieci anni ma insomma che ci sia una visione strategica
Ben poco nome in economia in questo momento nel due mila l'articolato non avremmo bisogno dura Manola tampone
Il sostegno o di correzione dei conti pubblici abbiamo bisogno di manovre strutturali che risolvano i problemi a tre cinque anni non altre cinque mesi c'è basta sarà
Che vorrebbe dire anche governi stabili ecco no pena stabilita per cento mentale che altrimenti del bombardamento di capire o di interventi è chiaro che le decisioni sono consueto i fermenti
Per questo strappo insomma uno dei nostri problemi e principali
Va be'il professore grazie
Grazie a voi
La prossima settimana grazie come sempre al professor Mario Baldassarri che noi salutiamo lo ricordiamo economista e presidente del Centro studi economia reale presidente dell'Istituto Degano
Olivetti di Ancona buon lavoro professore avori Bongiorno