Capire per conoscere

Ora è il momento di capire per conoscere è la prima puntata del due mila e ventiquattro e allora salutiamo il professor Mario Baldassarri economista presidente del Centro studi economia reale professore Bonanno ecco circoli giorno dopo giorno tutto io
Allora professore partiamo facciamo così
Oggi il primo di gennaio del due mila ventiquattro ma ieri era al trentuno dicembre del due mila ventitré quindi lo stato dell'arte diciamo della situazione economica
Allora come partiamo in questo due mila venticinque
E poi dopo in un secondo tempo vedremo visto appunto questo sarà un anno guardi si vota in settantasei Paesi quindi poi lo vedremo potrebbe potrebbero esserci dei riflessi sull'economia e mondiale
Ma partiamo dallo stato dell'arte professore
Bene lo stato dell'arte che entriamo nel due mila ventiquattro con un'economia in rallentamento
La crescita l'anno scorso nel due mila ventitré è stata più zero sette per cento nel due mila ventiquattro
Ormai tutti si attestano attorno più zero cinque zero quattro Savona purché telefono zero quattro zero sei
Cioè un'ulteriore frena china rispetto alla frenata forte del due mila ventitré ma il problema vero è che
Sia andiamo oltre proiettiamo negli anni successivi
E non si vede un rimbalzo della crescita anche nel due mila venticinque e ventisei e la crescita rimarranno zero virgola qualche cosa questo è il dato di partenza è ovviamente dall'altro lato invece raccogliamo o i frutti positivi
Del rimbalzo un posto a Hollywood e dell'effetto del due mila ventidue in parte anche nel due mila ventitré in termini di occupazione
Proprio perché come abbiamo detto altre volte
L'occupazione reagisce con ritardo rispetto alla crescita
Prima c'è la crescita e poi dopo c'è una conseguenza che un aumento dei livelli occupazionali che li abbiamo un record nel degli occupati totali e abbiamo anche una ripresa importante del tasso di partecipazione cioè il tasso di attività
Ecco però questi risultati positivi è non ci devono far dimenticare che sul tasso di partecipazione pur con l'aumento che c'è stato siamo ancora il fanalino di coda in Europa siamo più bassi
Addirittura della Romania e della Grecia e questo dato medio nazionale è pesantemente dovuto alla bassa attività delle donne e dei giovani questo è il dato di fatto
Dall'altro lato però era come sappiamo ci sono anche impresa e che cercano cinque seicento mila lavoratori che offrono posti di lavoro e non li trovano quindi non c'è assoluto problema di crescita da sostenere ma anche un problema di qualificazione
Dei giovani delle donne e comunque di chi entra nel mercato del lavoro adeguata a quell'anche Canada manda una richiesta c'era anche la richiesta da parte delle imprese
Allora intanto visto che parla di occupazione volevo citare quel passaggio del discorso del presidente Mattarella in cui parla di lavoro e che dice il lavoro che manca pure in presenza di un significativo aumento dell'occupazione
E poi dice quello sottopagato quello sovente non in linea con le proprie aspettative con gli studi seguiti il lavoro a condizione inique e di scarsa sicurezza
Con tante inammissibili vittime le immani differenze di retribuzione tra pochi super privilegiati
E tanti che vivono nel disagio
Questo è il quadro nel nostro Paese ed è certo perché in queste condizioni crescita rallentata difficoltà all'ingresso nel mercato del lavoro le iniquità aumentano
La distribuzione dei redditi peggiore perché evidentemente è chiara possibilità economiche continua ad andare avanti a progredire chi non le ha rimane sempre un po'più indietro per e ingresso logico tra crescita sostenuta il reddito della produzione e quindi dell'occupazione e e giustizia sociale equità distributiva perché perché con la crescita che aumentano le risorse e si può fare meglio
E giustizia sociale in due modi tra l'altro primo muovere che chi non aveva lavoro trova lavoro e quindi automaticamente rientra nella del riconoscimento sociale oltre che economico in secondo luogo perché se ci sono più risorse dovute alla crescita ci può aiutare meglio chi comunque rimane indietro
Quindi il tema della crescita è cruciale
Il punto è che purtroppo l'Italia è ferma da trent'anni in termini di quello che è il pilastro fondante della crescita strutturale cioè la produttività totale dei fattori negli ultimi trent'anni la produttività in Italia è rimasta quasi ferma
E in altri Paesi come la Germania la Francia e altri Paesi europei è aumentata tra il venticinque e il quaranta per cento la conseguenza è che come sappiamo tutti i salari
Che illeciti in Italia sono bassi perché sono agganciati ai piedi e costretti da questa produttività che non cresce da trent'anni negli altri Paesi e i salari sono più alti
E lì è un un circolo vizioso è un cane che si morde la coda
Perché se i salari in termini di potere d'acquisto sono bassi non c'è domanda se non c'è domanda non c'è produzione e quindi ci si avvita verso appunto una crescita asfittica dello zero virgola il tema dell'occupazione dei salari è centrale il problema è come lo si affronta lo si risolve non lo si risolve con i sussidi lo si risolve con un sostegno agli investimenti
E quindi alla ripresa economica ad una crescita che almeno dal due tre per cento come minimo per poter avere effetti strutturali seri sull'occupazione e sulla giustizia sociale
E non lo risolve certamente con i sussidi ma certamente lo si risolve anche non solo con investimenti
Fisici immani infrastrutturali i tecnologici ambientali e così via banche con gli investimenti in capitale umano cioè da troppo tempo ci dimentichiamo nella formazione dell'istruzione
E siamo arrivati a distribuire pezzi di carta
Per via telematica chiamati lauree chiamati master ma francamente nessuno verifica qual è il contenuto vero di formazione il capitale umano contributo in quei titoli che volevano su internet tra l'altro ecco quindi il tema è strutturale e riguarda anche l'intera Europa
Perché questo quel ragionamento fatto figura sull'Italia vale anche per tutta Europa è l'Europa che da vent'anni cresce poco da oltre vent'anni cresce poco cresce la metà degli Stati Uniti
Non confrontiamoci con Cina e India che fanno a cinque sei sette per cento di crescita
E va bene
Ma almeno con gli Stati Uniti negli ultimi vent'anni d'Europa cresciuta la metà degli Stati Uniti d'America
E non è che non manchino i bisogni in Europa i bisogni di investimento cioè un'integrazione reale d'Europa
Delle delle reti infrastrutturali del mercato dell'energia
E in termini di punto di risorse per l'ambiente per la transizione digitale e così via B questa rete è fondamentale per il futuro dell'Europa
Finora abbiamo avuto il Next Generation Jeu
Cioè una tantum settecentocinquanta miliardi per sei anni e quindi va bene però se quello non lo si trasforma
In uno strumento permanente in un embrione di bilancio federale europeo dedicato agli investimenti europei
è magari la prossima volta rendendolo permanente non lo si affida a pezzi rari ai singoli stati nazionali
A noi come Italia c'è andata bene anche stavolta perché quali metallico il fondo come risulta dagli atti ieri è stato dato all'Italia finora e vecchie decisivo
Però ecco due due passaggi deve diventare permanente e deve diventare l'embrione di un bilancio federale europeo nel quale gli investimenti strategici dell'Europa il fa un'entità politica istituzionale europea
Ovviamente con la realizzazione dei vari Stati nazionali ma la decisione strategica vedessero Gerione collettivo al comune l'Europa quindi l'Italia lentamente si allontana dall'Europa
Nella media dei redditi delle condizioni sociali l'Europa lentamente si inizia alle Ricci si allontana dal resto dell'Occidente cioè dagli Stati Uniti un doppio bradisismo che strutturalmente va avanti da oltre venti anni
E allora su questo il per me quali riforme strutturali e quali politiche economiche politiche industriali vanno messe in campo
Per dare un salto in alto alla crescita non una ripresa effimera ma un salto che possa portare la crescita potenziale ben oltre il due per cento all'anno è mentre come abbiamo detto all'inizio
Qui stiamo discutendo se quest'anno faremo zero virgola quattro zero virgola sei di crescita e soprattutto negli anni successivi non vediamo questo rimbalzo verso il due per cento
Allora restando in attimo in Europa e diciamo e di riflesso in Italia
Una
Delle delle cose che ha detto il ministro dell'economia Giorgetti l'ultima intervista che ha fatto la fine
Il trentuno
Ha detto che si aspetta che la politica monetaria cambi presto disse il mio dopo che l'inflazione è precipitata per effetto del crollo dei prezzi dell'energia più che per le scelte di Francoforte
E sia spetta dal due mila ventiquattro un avvio rapido di un percorso di discesa dei tassi che ci offrirebbe margini non indifferenti allora cosa potrà cosa accadrebbe se ci fosse questa
Riduzione dei tassi
Ma intanto va notato che la Banca centrale europea per un anno intero ci aveva raccontato che l'inflazione era transitoria che quindi non occorreva intervenire
Quando si è accorta con un anno di ritardo che l'inflazione era alta e permanente
E allora è andato giù botte con aumenti dei tassi d'interesse molto forti e molto rapidi ora che l'inflazione è scesa
E chi aspetta che l'amicizia avevi la politica
Monetaria riducendo i tassi di interesse nel corso almeno di questo due mila ventiquattro peri così l'effetto credo che ha avuto sulla crescita
In termini di scrittura monetaria e creditizia questo credo avvierà un po'allentato e forse la ripresa può essere un po'più solida di quello zero virgola di cui parlavamo prima
Credo che sia un atto doveroso da parte della banca centrale magari lo potrà fare con prudenza
Per evitare che che e che la sconfitta dell'introduzione in realtà è un po'come il cuoco più bugie sotto la cenere e poi riprendano a fiammate inflazionistiche
Potrà farlo con prudenza ma l'ha fatto con determinazione cioè il picco dei tassi di interesse è quello che abbiamo già raggiunto nel due mila ventitré da lì non si può che scendere
Certo
Adesso
Professore le chiedo ecco qui non si tratta di avere ovviamente una palla di vetro ma prendere in considerazione tutta una serie di elementi che potrebbero poi forse in qualche modo modificare le dinamiche geopolitiche intanto abbiamo chiuso l'anno ed abbiamo iniziato con due guerre in corso perché
Cioè sempre il conflitto in in Ucraina
Russia Ucraina e poi tra Israele e Tamas
Ma questo il due mila ventiquattro sarà un anno in cui e la metà della popolazione mondiale andrà a votare
Pensi che sono settanta Satta nel settantasei Paesi in cui si andrà al voto oltre alle elezioni europee
Ovviamente insomma
Per la loro importanza si vota però anche in Paesi molto popolosi Bangladesh il Brasile l'India l'Indonesia il Messico Russia Stati Uniti in diciotto Paesi dell'Africa
L'Europa devo sì sì relazionerò appello citate per prime
Protetto a parte le elezioni europee no che quelle poi vanno sicuramente nel così diciamo prime per privarla Brentwood
Anche per il Parlamento europeo tra l'altro si vota anche poi in un sacco di di di paesi europei però abbiamo diciamo Länder forse per la prima tensione Taiwan no ecco il tredici gennaio lì si vota per le elezioni presidenziali il cambio del Parlamento
Un vuoto che potrebbe segnare il futuro delle sue relazioni con la Cina
E poi i sicuramente a novembre ecco gli
Stati Uniti allora diciamo che tra le elezioni europee insomma è un anno
No acconto e certamente un anno importante però ogni anno nel mondo ci sono almeno settanta principio tutto no
Il problema è che quest'anno votano paesi determinanti da tutti Sastre o politico ed economico grandi Paesi e quindi questo può cambiare molto lo scenario
Però non dimentichiamo un fatto forse ce lo siamo dimenticati
Che in gran parte non totalmente ma in gran parte quello che è successo negli ultimi due o tre anni con praticamente l'anno scorso con le due guerre russe darci l'invasione russa dell'Ucraina
E l'attacco di Hamas del sette ottobre che ha scatenato poi la reazione israeliana
Beh e in parte originali dalla disastrosa uscita americana per l'Afghanistan
Cioè voglio dire è un segnale che da pochi effetti di medio termine di quel tipo chiude consegnare geostrategico
L'uscita un film come abbiamo visto in tutte le televisioni frettolosa che ha ricordato molti della mia generazione all'uscita americana dal Vietnam
Di di tanti decenni fa ecco quello in un certo senso ha cambiato il quadro geopolitico
E quindi qualcuno ha appeso la palla al balzo vedi la Russia dire va bene adesso noi Ciriani mettiamo l'Ucraina certo senso
Pezzi importanti dell'Ucraina e da quel punto di vista anche è l'attacco di Hamas
è forse frutto di un Occidente poco compatto e molto distratto su alcuni scenari e teatri geopolitici
E quindi le elezioni certamente poco innanzitutto mettiamo quelle europee
Perché quelle europee di giugno buttando il nuovo Parlamento una nuova commissione eccetera
E possono cambiare all'interno dell'Europa scherzo polizza e quindi anche la visione della stessa Europa
Io spero comunque che la visione che emerga è quella della necessità di un'Europa federale con un bilancio federale che affronti i temi europeista tredici che ho detto prima
E sullo sfondo
Lasciamo perdere le elezioni in Russia
Nel senso che sappiamo quelle elezioni con andranno diciamo due come come andranno a finire
Ecco e diventa il più determinante invece non sappiamo come vanno a finire per esempio l'elezione negli Stati Uniti d'America è appena cominciata un po'la la la la campagna per le primarie dei vari Stati c'è la questione Trump sancito un partito repubblicano e c'è la questione di non si sa chi dentro il partito democratico
Perché evidentemente il ruolo di Bailén appare piuttosto sfuocato da questo punto di vista in prospettiva senza pensa nazionale
Ecco e questo certamente cambia radicalmente il quadro del genero geopolitico
Però secondo me occorre tenere la barra dritta
L'Europa deve essere una protagonista politico-istituzionale sullo scenario internazionale ancora una salda alleanza
Con gli Stati Uniti per avere una posizione dell'Occidente e quindi democrazie occidentali che in qualche modo sia credibile e quindi possono essere anche da polo di attrazione e altrimenti succede quello che abbiamo visto negli ultimi anni e cioè che tutti i Paesi emergenti gran parte dei Paesi emergenti sono Paesi a controllo quali dittatoriale o comunque ecco una democrazia molto fragile e molto diciamo lontana dai nostri criteri democrazia e libertà né in questo è un valore
Che è in gioco
E l'Europa e l'Occidente devono attrezzarsi per questo
Ovviamente anche contemporaneamente rafforzando le loro economie
Perché se l'economia cresce poco e gli altri crescono molto evidentemente gli altri hanno molte più risorse noi ne abbiamo di meno e quindi anche peso politico
è minore perché perché nonostante che ci hanno le aree più avanzate del mondo con il reddito pro capite più elevato del mondo
E però alla fine tra noi e gli Stati Uniti parliamo di settecento settecentocinquanta milioni di persone contro sette miliardi
Certo
E lo vediamo anche interventi Nazioni Unite dell'ONU è chiaramente e l'Assemblea dell'ONU oggi attivamente a una maggioranza che è fatta da non democrazia
E la cosa buffa è che all'ONU si esercita una democrazia
Con i voti le risoluzioni e quant'altro quando la maggioranza di quei Paesi nel proprio Paese non esercita la democrazia tradizione è evidente
Non ho questo salto senz'altro infatti voglio dire Silvana
Veramente a votare lo loro lo scriveva proprio anche l'Economist
Che sussista settantun paesi solo quarantatré avranno delle missioni finalmente libere e democratiche c'è forse anche un tema di democrazia in pericolo
In alcuni Paesi una falsata
Del sovrani disco l'abbiamo visto anche nelle ultime elezioni etici sono state in Europa
Adesso non non non possiamo come dicevo all'inizio avere la palla di vetro in Omero qui dobbiamo prendere atto che nei Paesi europei diciamo democratici
Prevale una posizione populista e nazionalista eccetera
Che non è soltanto il merito di quei populisti nel raccogliere il consenso per loro ma anche demerito di quei democratici che non hanno saputo dare risposte alla propria gente alla propria popolazione
Alla fine la popolazione da ricevere in Italia tutto sommato è è è sottovalutato un messaggio chiaro
Dei cittadini italiani
Che costante negli ultimi dieci anni
Cioè
La riduzione della partecipazione al voto
Ma è solo un problema di a chi va al voto no no e poi per il rimessaggio degli elettori
Anche in termini di riduzione della partecipazione sono sempre meno quelli che vanno al voto si rischia di avere come partito di maggioranza di larga maggioranza relativa quelli che non vanno a votare
E ok quindi voglio dire sicuramente ruba sempre così le omettere la responsabilità certe forze politiche nei confronti delle risposte da dare ai cittadini
Esatto e questa è sicuramente una
Componenti il gruppo misto peccato che può fare la democrazia è quella di apparire come un teatrino arrivare i messaggi che agivano in palcoscenico e la platea degli elettori che si stufa di quel di quel teatrino
E quindi la Micra chi è ben altro invece deve avere radici molto più profondo e di partecipazione magari anche di di confronto scontro ma su teme che siano interessanti per per la gente per la popolazione
è certo che se c'è un tema di fondo è cambiare lo statuto di un partito per inserire la possibilità che ci sia nello Statuto la parola segretaria invece del segretario
Per carità ci sarà anche un tema rilevante ma non credo che alla gente comune in questo momento in Italia interessi molto questo
Interessa molto di più quello che ci siamo detti all'inizio l'occupazione la scuola la sua vita cioè i grandi servizi dai quali il cittadino significhi scrittore pretende e si aspetta delle risposte
Se vediamo anche suo mala sanità ecco sicuramente problema
Sono risposte che ancora non arrivano
Ma se noi dovessimo vedere dicono no siamo purtroppo aiutare le risposte così come abbiamo accumulato ritardi negli ultimi vent'anni
Adesso non è che il sei mesi ciascuno arriva c'ha la bacchetta magica purtroppo credo che la stabilità politica di governo sia un fatto importante
Se la la maggioranza di turno approfitta di questa condizione per fare le riforme strutturali e quindi in un arco di tre cinque sei anni
Migliorare nettamente la condizione a quel punto i cittadini elettori percepiscono il miglioramento e magari possono premiare o meno chi ha realizzato quel miglioramento
Ecco lei mi faccia un elenco di riforme strutturali
Ma guardi ce lo stiamo facendo come fossero l'infermiera altre dieci o quindici anni allora
Prima riforma strutturale a mio parere è quella del fisco
Ora questo governo il governo Meloni avviato una strada che io ritengo corretta ma piccolina cioè la riforma per esempio dell'IRPEF che accorpa tre aliquote e va benissimo
Cioè è fatta adesso su tre aliquote
Il problema è acqua gli scaglioni di reddito si applicano quelle aliquote perché il mio viatico ulteriori molto stretti molto bassi
Ovvio infetto sui redditi medio bassi
Modesto però l'effetto positivo cielo ma in realtà per dare una frustata all'economia occorre una riforma dell'IRPEF perché sgravi di quaranta miliardi no quattro miliardi e il tema torna come trovo le risorse sancendo il vero tema
E io ripeto ripeto all'Italia
E che e e quello che è stato approvato poco prima di Capodanno cioè e tutti hanno detto giornali televisioni approvata la manovra
E non è vero non è che è stata approvata la manovra i ventiquattro miliardi di cui tutti sappiamo i contenuti no è stato approvato il bilancio dello Stato italiano per il due mila ventiquattro
Che ha fatto da mille ottanta miliardi di spesa e mille miliardi di entrate dentro questi due numeri c'è la manovra da ventiquattro miliardi cioè spostiamo risorse per ventiquattro miliardi
Quindici però sono finanziate con più deficit quindi restano nove sostanzialmente quindi quello che il parlamento ha approvato è una manovra che sposta nove miliardi dentro confermando Ricciotti
Chiaro mille ottanta miliardi di totale di spesa pubblica e mille miliardi di totale di entrate pubbliche
Domanda ma dentro cui due numero orribile Moloch
Non c'è niente da spostare ecco che allora spostando le risorse posso trovare i quaranta miliardi per finanziare completamente coperta una riforma dell'IRPEF da quaranta miliardi
Se avesse la Fisast e dopodiché
La riforma della giustizia civile soprattutto ma anche prevale la riforma della pubblica amministrazione è in testa a tutti mentre lei la riforma del mercato e della concorrenza
Bora
Molti anche giustamente discutono sempre della questione dei balneari e dei terzisti benissimo benissimo attenzione però che come abbiamo detto più volte in questa nostra rubrica la bolla inflazionistica di questi tre anni
Che è partita sul gas di Ttf di Amsterdam è una bolla
Speculativa finanziaria che solo per un abuso di potere di mercato delle compagnie energetiche è andata a finire dentro le bollette della gente
Abigail prese e poi ha dato adito ovviamente alle ondate successive di frazione perché l'energia entra Traverso tutti i settori ma l'origine è il fatto che le bollette sono indicizzate al Ppf di Amsterdam che è un mercato inesistente speculativo finanziario dove non si scambiano quantità
Mentre dovevano essere correttamente agganciate al prezzo all'importazione del gas che risulta alle dogane quello l'aumento credo di costo che hanno avuto le compagnie energetiche
Ed è l'aumento di costo che legittimamente avrebbero potuto trasferire sulle bollette
Ma quel costo è aumentato dell'ottanta per cento non del quattrocento per cento adesso che sia adesso che questi ETF di Amsterdam è tornato più violentemente
E quindi siamo attorno ai trenta euro a megawattora
Ecco ai giudici per allora di tutte l'inflazione non c'è più perché PPR di Amsterdam è sceso no e che l'inflazione c'è stata perché ci siamo agganciati al DPEF di Ahmet io ho detto più volte è come si aggancia al singolo euro
Al ai piccoli in anche Vittorio vanno su e giù in modo violento ma nessuno lo pensa di andare a fare la spesa normalmente con i Bitcoin
Ormai tutti hanno capito che è uno strumento speculativo un gioco d'azzardo e in cui chi vuole prova guadagnare tanto e spesso perde tantissimo
Ecco questa cosa va tenuta fuori dalla dall'economia reale produttiva cioè il gioco d'azzardo restare fuori dall'economia reale produttiva ecco per dire di riforme strutturali sulla concorrenza ma noi in Europa abbiamo mercati energetici nazionali ancora frammentati non c'è un mercato europeo dell'Energia
Quindi c'è c'è la questione balneari perseguiti eccetera ma francamente
è un po'come come dire
Tempo fa una persona eh tu guardi la pagliuzza nell'occhio dell'avversario non guardi trave che acceca il tuo occhio
Perché su questo tema su questo tema c'è stato un silenzio assordante di tutte le agenzie antitrust in Italia e in tutta Europa
Sono consumo
Professore
Allora io la ringrazio per però le volevo chiedere perché non glielo ha chiesto in apertura il numero di Oggi della rubrica oggetto quattrocentocinquantacinque cominciamo al due mila ventiquattro
L'anno numero quattrocentocinquantacinque che cade proprio il primo di gennaio e quindi a Capodanno
Grazie grazie come sempre a Manarola Lucas fare dei Varano volano a lei professore lo ricordiamo economista presidente del centro studi economia residui Claudio ancora a lei va bene
Il istruttoria Olivetti di ascoltare va bene va bene me la del museo non avevano simbolo antico e prestigioso istituto tutto qua tant'
è vero me lo scordo ascolta ha ragione
Ok grazie grazie alle europee autori
E oggi grazie professore Mario Baldassarri si