Laura Bianchini 1903 - 1983 - L'attualità del pensiero e dell'opera di una Madre Costituente

Buongiorno a tutti a nome dell'Associazione dieci giornate vi do il benvenuto a questa mattinata dedicata al ricordo della figura di Laura Bianchini
Un saluto particolare alle autorità presenti a un ringraziamento agli onorevoli che questa mattina sono qui con noi
Permettetemi anche un particolare ringraziamento a coloro che con la nostra associazione hanno lavorato collaborato fortemente voluto questa mattinata
Prendendo un aiuto concreto per l'organizzazione della stessa
Vedo anche un po'di amici in sala qualcuno in realtà è sul taxi ma è come se rivedesse il pericolo ringrazio anche a loro che hanno scelto di essere presenti e non si sono limitati a collegarsi ad un link fa piacere tanto vedere delle dei volti amici
La sosta l'associazione dieci giornate è un'associazione culturale nata nel due mila e quattordici con lo scopo dichiarato di poter creare uno spazio di dibattito e di crescita all'interno del panorama politico bresciano
Rifacendoci alla grinta riconosciuta i nostri antenati durante la prima guerra di indipendenza
Mi piace dire che lo facciamo con la grinta e la concretezza tutta bresciana per intenderci quella che ci ha portato ad essere alla leonessa d'Italia e stamattina possiamo dire di avere superato anche i confini bresciani e siamo arrivati a Roma con lo stesso spirito
Lo facciamo per presentare una bresciana vera una bresciana ricordata per le sue grandissime qualità etiche morali la sua modernità nella missione educativa ma anche il suo carattere forte
Una donna che non è mai scesa a compromessi e che ha sempre cercato di portare fuori il meglio in tutte le situazioni nelle quali si è venuta a trovare
Ora non spetta a me e se Atene assolutamente orgogliosi raccontarvi pensieri o la ricostruzione la vita della vita di Laura Bianchini perché abbiamo con noi dagli esperti in materia
Permettetemi però di lanciare di spezzare una lancia a favore delle associazioni culturali e del loro ruolo di oggi
Quando si parla di un'associazione culturale quando ne nasce una nuova si corre il rischio di re legarla ad una dimensione quasi di nicchia qualcosa di così un po'snobbata una sorta di Cenerentola nel mondo dell'associazionismo nella sua interezza
Eppure quello che noi stiamo vivendo è un periodo complicato nel quale abbiamo invece bisogno di attaccarci forte alle nostre radici per non perdere la memoria condivisa
Abbiamo bisogno di ricordare da dove siamo nati cosa abbiamo fatto e perché lo abbiamo fatto non in maniera individualistica ma abbiamo bisogno di farlo come comunità
Permettetemi non è un pensiero banale perché noi stiamo vivendo un paradosso
Paradossalmente in questa società in cui tutto è comunicazione e nulla viene cancellato formalmente
Noi rischiamo di non avere il tempo di metabolizzare quanto avviene rischiamo di limitarci ad essere magazzini e non laboratori di fatti ed esperienze in altre parole noi smettiamo di imparare e capire
Ma così perdiamo il senso della comunità così non possiamo più sentire le ragioni del nostro impegno
Ecco noi rischiamo di guardare alla storia senza capirla andando così a commettere gli stessi errori
A compiere i medesimi sacrifici di chi li ha vissuti prima Dinoi per consegnarci una vita è una società migliori di quelle che hanno vissuto loro
Io credo che noi abbiamo bisogno di passarci la luce per mantenere brillante la luminosità dei nostri testimoni luminosi e scusate il gioco di parole
Noi abbiamo di ricco bisogno di ricordare non solo per celebrare per carità serve anche quello è
Ma abbiamo bisogno soprattutto di capire ciò che è stato per lavorare nel nostro tempo guardando al futuro e immaginando usando la nostra creatività per costruire un futuro sempre migliore per noi e perché ci sarà dopo di lui
Partiamo quindi da Laura Bianchini perché siamo bresciani vogliamo essere concreti fino in fondo
Per me
Come avrete notato non sono Anna Scanni
Penso che sia chiaro a tutti sono Elena Rinieri ma se non altro la vicepresidente ci raggiungerà più tardi per un impegno personale che deve partecipare ad un funerale insieme all'onorevole Irene Manzi per cui cominciamo la nostra giornata
Annuncio anche che probabilmente l'onorevole Rita Dalla Chiesa non ci sarà ma ci teneva particolarmente a lasciarci comunque il suo contributo per cui in corso della mattinata lo uccideremo
Dicevo siccome siamo concreti siamo bresciani e conosciamo bene i nostri enti locali ci teniamo molto chiamo per il suo saluto a questa giornata il sindaco di Castenedolo
Pierluigi Bianchini
Perché Elena
Perfetto
Grazie all'ENA saluto e ringrazio tutti i presenti
Non vi nascondo una certa emozione perché
Rappresentare in questo momento la comunità di Castenedolo per ricordare e commemorare una nostra illustrissima concittadina
Che non è mai stata valorizzata abbastanza negli anni è veramente una cosa che mi fa molto ma molto piacere
Prima di tutto vorrei ringraziare porgere i miei più sinceri sentiti ringraziamenti
A quanti hanno ideato e organizzato questo pregevole
Convegno al quale sono invitato per portare i saluti dell'intera comunità di Castenedolo
Il paese natale di Laura Bianchini che ho qui l'onore di rappresentare in qualità di sindaco pro-tempore
Grazie di cuore quindi all'associazione dieci giornate
All'Associazione italiani
Volontari della libertà che a me verdi
E a tutte le relatrici relatori che approfitteranno che approfondiranno alla figura e all'opera di questa donna questa nostra concittadina di cui andiamo fieri proprio per il patto di essere stata nella sua lunga vita un'insegnante una partigiana
Una giornalista militante è una delle ventun madri costituenti della nostra Repubblica
Una serie di ruoli e di percorsi nei quali si rispecchia tutto il novizio entro dell'Italia con particolare riguardo al pensiero e all'azione delle donne
Preciso subito che nonostante l'identico cognome io non ho alcun grado di parentela con la nostra madre costituente
Ma per quelle coincidenze del caso che giudico significative
La mia nonna paterna era nata nel suo stesso anno e mail novecentotré
Donne che appartenevano a classi sociali dice esatte
Modo parte
Di un forte carattere
Di un altissimo senso del dovere e di un'innata attitudine attuare
Quella è la generazione che ha dato i natali ai nostri genitori
E lì che di fatto si trovano le nostre radici umane storiche e sociali
In tal senso la biografia di Laura Bianchini appare davvero ammirevole quanto esemplare
Lavoratrice precocissima proseguirà gli studi da autodidatta riuscendo diplomarsi primo come maestra per poi conseguire a laureati in lettere nel mille novecento trentadue
Al De Rita con convinzione alle idee del cristianesimo sociale di stampo Dossetti hanno entrando a far parte della Pucci la Federazione università
Universitaria cattolica italiana
Di cui qualche anno dopo condividerà la presidenza con un altro bresciano Giovanni Battista Montini il futuro papa Paolo sesto
Sarà proprio in questo contesto che il svilupperà progressivamente
Il suo antifascismo che la porta era dopo l'otto settembre del mille novecentoquarantatré all'impegno militante nella lotta di resistenza
Casa sua diverrà la tipografia clandestina dove verrà redatto è stampato il giornale Brescia leader
Segnalata come sospetta sovversiva dalla polizia fascista dovrà lasciare la città di Brescia per rifugiarsi a Milano
Dove entrerà direttamente in contatto con le Fiamme Verdi le formazioni partigiane cattoliche quelle che si vogliono chiamare ribelli per amore
Amore di patria Amour di giustizia amor proprio è per il prossimo
Laura Bianchini ne dirigerà l'ufficio per l'assistenza alle famiglie dei partigiani caduti
Dedicandoci pure al su corso dei perseguitati politici e degli ebrei
Che aiuterà a raggiungere lo Svizzera mettendo spesso a repentaglio la propria vita
Diventerà anche staffetta partigiana
E per tutta e per tutta questa sua attività di collegamento le verrà conferito in grado di maggiore dell'esercito partigiano
Dopo la fine del mille novecento dopo la fine della guerra nel mille novecentoquarantasei se la candidata nelle file della Democrazia Cristiana riuscendo ad essere una delle sole neo delle sole ventun don elette dell'Assemblea costituente della nostra nuova Repubblica
Dove sopra dare all'ennesimo contributo all'interno della Commissione istruzione e belle arti
Per quello che ritengo il lascito più importante secondo della lotta di liberazione la nostra carta costituzionale il testo in cui e ancora iscritto il nostro presente il nostro futuro
Da allora ad oggi di strada le donne ne hanno fatto tanta in tutti i modi e in tutti gli ambiti della nostra vita
Se si guarda i numeri del quel primo Parlamento gli si conferma con quelli attuali la parità di genere pare una fatto acquisito io credo che invece ne resti almeno altrettanta di strada da fare
Ma per quanto lungo e tortuoso possedesse il percorso non si potrà mai arrivare alla meta se no iniziando dal primo passo e quel primo passo sui loro quello di quelle ventun donne tra cui la nostra lauro Bianchini
Per chiunque
Si fosse dimenticato U ignorasse quanto sia stato difficile e sofferto fare quel primo passo faccio rimando allo splendido film di Paola Cortellesi c'è ancora un domani
è vero c'è ancora un domani per ognuno di noi
Ed è proprio sulla scorta di un simile esempio che domani mattina sarò di nuovo in comune a fare il mio dovere che in ultima analisi rimane sempre quello di rendere più viva la nostra Costituzione e più vera la nostra democrazia grazie mila quelle
E per chi lo conosce non può essere sfuggita alle mozione con la quale ha fatto questo saluto grazie Sindaco siamo ora per un saluto la dottoressa Enrica pelli per l'associazione Fiamme Verdi Brescia
Buongiorno alle autorità alle associazioni e a tutti i presenti
Vi porto il saluto del presidente Alvaro peli e di tutto il direttivo delle Fiamme Verdi di Brescia
Associazione fondata nel mille novecentoquarantacinque all'indomani dello scioglimento delle formazioni partigiane cattoliche delle Fiamme Verdi operanti nelle province di Brescia nella provincia di Brescia e nella città di Brescia
Al fine di tener vivo il ricordo dei caduti della libertà
E riaffermare quei valori di libertà giustizia e democrazia che hanno ispirato le Fiamme Verdi durante la Resistenza
Ringrazio i relatori che oggi porteranno il loro contributo
E chi insieme a noi ha collaborato all'organizzazione di questa importante occasione di approfondimento su una figura spesso dimenticata che ha rappresentato per le Fiamme Verdi e non solo
Un punto di riferimento pensante e che ha saputo fare della sua vita una testimonianza
In un momento in cui la lotta sembrava l'unica arma di ribellione Laura Bianchini aveva lo sguardo al dopo sulle pagine del ribelle il giornale clandestino di cui furente attrice e coordinatrice esprimeva la sua convinzione sulla necessità di rifare l'uomo
Condizione necessaria per garantire una pace giusta costruttiva e duratura chi interverrà dopo di me ci racconterà di una Laura Bianchini educatrice ribelle per amore parlamentare e madre costituente
Io vorrei aggiungere vera costruttrice di pace grazie
Grazie vita passo la parola all'onorevole Gianantonio Girelli
Che ci introdurrà in questa giornata
E permettetemi di dire con un forte ringraziamento perché è stato colui che davvero fortemente ci ha aiutato a costruire questa mattinata così importante nonché mio predecessore come presidente di Associazione dieci giornate grazie
Innanzitutto ringrazio tutti voi di essere qui rivolgo ecco ringraziamento anche alla vice presidente Anna Ascani che come è stato detto ci raggiungerà dopo le colleghe
Irene Manzi che anche lei arriverà anche un saluto a Rita Rita Dalla Chiesa che come è stato detto purtroppo è allettata ma chiesto Francesco Francesco Terragno che qui con noi di portare appunto il su contributi o sul saluto
Saluto anche la professoressa Daria Gabusi attrice di una pubblicazione di particolare interesse e valore sulla figura di lauro Bianchini
Il professor Roberto Tagliani presidente nazionale i volontari della libertà il presidente delle Fiamme Verdi di Brescia
Allora ero pelli il presidente le Indini che si è già presentata la conoscete quindi veramente per il lavoro e l'organizzazione
E nonché le colleghe parlamentari e Bordonali Almici prima c'era anche Benzoni e i colleghi Merola e e Fornaro di essere intervenuti e partecipare saluto anche il sindaco del mio paese di origine
Quello di Bari che il sindaco chiaramente di Castellini dire Bianchini
Ma forse il ringraziamento più grande dobbiamo
Farlo Laura Bianchini perché se siamo qui che possiamo parlare di cose importanti e solo grazie grazie a lei
E un grazie che come illustri autorevoli relatori ci aiuteranno appunto a comprendere e per più di un motivo visto la figura di Laura che davvero ha toccato tanti campi come già è stato ricordato
Avremo modo di ricordare la figura dell'educatrice quella della donna partigiana quella della donne impegnate in politica
Ma lasciatemi sottolineare soprattutto quello della donna che in tempi Complessi ha vinto nei campi in cui si è impegnata le sfide che loro in modo pesante ma anche oggi in modo molto difficile ogni donna deve affrontare per affermare la su capacità il suo valore del suo potenzialità
E mi ha colpito davvero approfondendo la figura di Laura la sua modernità se superiamo i fatti alcuni aspetti legati al tempo le condizioni in cui la vita di Laura si è espressa coglieremo quanto il super Ziero parli alloggi
Nel modo di guardare alla scuola alla sua funzione alla sua organizzazione al suo libertà
Nel modo di guardare la partecipazione civile dove la reazione del fascismo il lei è stata prima culturale poi diretto operativa nelle camere di
Mettendo a rischio anche la sua vita come succedeva in quel tempo tanti giovani tanti giovani nel momento in cui dissero no a quello che era l'oppressione fascista
E questo è il suo riff di reazione derivava dal rifiuto di ogni forma di violenza di ogni coercizione di ogni negazione della democrazia
In tutti i suoi scritti per fare questo lo si comprende fino in fondo come in un moto spontaneo dell'animo
Come in una reazione istintiva di chi ha davvero a cuore la libertà
Ma c'ha dimostrato molto anche nel modo di interpretare la politica con il rigore che il perito esigeva ma soprattutto con la capacità di ascolto e di paziente coinvolgimento che la dinamica istituzionale
Forse dovrebbe sempre saper esercitare ma che difficilmente finisce a farlo
E un rigore va ricordato anche questo che forse non le permise di continuare un'attività politica perché dopo una prima legislatura lavora di fatto non fu più candidata in su questo magari un momento di riflessione nella ricostruzione storica degli eventi e delle decisioni non va omesso sarebbe sarebbe irriguardoso verso Laura farlo
Ma ancora di più vorrei ricordare in modo con cui parlava del ruolo della donna e mi rifaccio le sue parole all'indomani della caduta del fascismo Rispetto suffragio universale
Scriveva non si tratta di una concessione di un'elargizione si tratta oltre che di un diritto di principio del riconoscimento del ruolo avuto dalle donne durante la guerra e durante la Resistenza
E suo rendeva impossibile tornare nella democrazia dove non ci fosse il voto femminile
Certo detto adesso sembra un'ovvietà poi magari di Rocchi non lo è detto allora in qualcosa di importante di fondamentale ma la giornata di oggi questa occasione non vuole nemmeno stata pensato così essere solo come un momento di evocazione di celebrazione
Vuole anche rappresentare un momento di vera provocazione quella che probabilmente se l'aura fosse PC porrebbe
Kennedy quelle difficile rivendicazioni di quelle lotte complicate di quelle conquiste sulla carta
E quando dico carta mi riferisco alla Carta costituzionale la nostra Costituzione quanto non è stato realizzato quanto abbiamo dimenticato quanto abbiamo civilmente e politicamente tradito
Per quanto riguarda la scuole i continui tentativi più o meno goffi di riforma per quanto riguarda la politica e l'attuazione davvero della Costituzione in tante sue parti per quanto riguarda la donna
Per le quali non solo non si è riusciti a realizzare una reale parità di genere ma si deve tragicamente misurarsi quasi quotidianamente con il terribile fenomeno del femminicidio
Ecco penso che Laura C mi chiederebbe conto con il rigore che l'ha caratterizzata con la schiettezza con le quali esprimeva il suo pensiero
Viviamo tempi difficili per scenari internazionali tragicamente complicati per situazioni economiche tese generare diseguaglianza per come spesso usciamo conflittuali nel nostro vivere quotidiano
Lava ci può essere di aiuto oggi ascoltiamo nella vita ma poi per fondiamo il piacere
Termino citando un passo di un suo articolo su un ribelle giornale clandestino della resistenza cattolica bresciana uscito con lo pseudonimo Battista
Esprime l'esigenza della situazione del momento in cui è stato steso ma invita ad una consapevolezza che ritengo di una tragica attualità per tutti noi
Scriveva
è possibile che non siamo ancora pronti per essere i costruttori dell'avvenire bisogna di venirlo e subito
Che cosa aspettiamo ancora questo il tempo questo è l'ora anzi l'ultimo tempo L'undicesima ora
E allora partiamo con i quadri abbiamo immaginato questa mattinata fatta a pane si dice ma a noi piace più immaginare quadri
E allora dipingiamo la Laura Bianchini educatrice
Cedo la parola la professoressa Daria Gabusi curatrice del volume Laura Bianchini l'educazione nella resistenze nella Costituzione per parlarci un po'di questa Laura educatrice grazie
Grazie
Desidero prima di tutto salutare la vicepresidente della Camera gli onorevoli deputate che interverranno quelle qui presenti relatrici relatori e tutti voi qui presenti
Ringrazio per l'invito l'associazione dieci giornate le Fiamme Verdi ma in particolare sono molto riconoscente a chi ha ideato questo convegno sull'attualità del pensiero e dell'opera di Laura Bianchini
Grazie quindi alla sensibilità dell'onorevole Girelli oggi la parlamentare bresciana Turnage simbolicamente in Parlamento
Esattamente settant'anni dopo esserne uscita colpita da quella che il senatore democristiano De Zanna definì con acume
La spietata legge che regola la lotta politica quando disincanto nata da norme etiche la ricerca ad ogni costo dello spazio di potere
E per me allora un piacere e un onore naturalmente in questa sede
Condividere qualche riflessione sull'impegno educativo che ha guidato la biografia professionale intellettuale e politica di una donna animato da una profonda spiritualità
Nata all'inizio del Novecento in una famiglia di estrazione popolare che conciliando studio e lavoro riuscì a conseguire due diplomi di laurea in Filosofia in pedagogia all'Università Cattolica di Milano
E che dalla metà degli anni Trenta
Sette accreditarsi in un mondo maschile come quello editoriale
Sì impiego allora Brescia come redattrice traduttrice e consulente editoriale
Acquisendo riconosciute competenze in ambito scolastico educativo e teologico filosofico che l'accompagnarono poi quando divenne professoressa nelle scuole secondarie della città
In quel decennio completò la sua formazione culturale e religiosa nera mi colpì dell'Azione cattolica alla Fucci e del movimento delle laureate
Partecipando attivamente alle iniziative nazionali fu per esempio relatrice proprio qui a Roma a un importante convegno sull'educazione al senso sociale
Ma frequentando anche assiduamente l'oratorio filippino dei padri della pace
Identificato dalla questura come centro propulsore dell'antifascismo bresciano
Laura Bianchini e perciò collocabile all'interno della giovane élite culturale del cattolicesimo militante formatasi tra le due guerre grazie a monsignor Giovan Battista Montini che abbiamo già sentito citare poi divenuto Paolo sesto
Una formazione avvenuta con un fondamentale riferimento a Maritain meniamo niente
Cioè i filosofi che chiamavano a riflettere sulla posizione critica ad assumere di fronte alla crisi di civiltà che stava attraversando l'Europa
Sempre più chiusa nella morsa dei nazionalismi e dei totalitarismi e sempre più vicina a un nuovo conflitto mondiale
E quando nel luglio del quarantatré ottant'anni fa alla vigilia della caduta di Mussolini un gruppo di intellettuali cattolici Esperti in ambito economico sociale ed educativo
Si ritrovò a Camaldoli per tracciare quello che sarebbe divenuto il noto Codice poi alla base di molti articoli della Costituzione Laura Bianchini si trovava tra loro
Si aprì così parla è un periodo intensissimo nel quale l'avvicendarsi degli eventi la porto a sospendere l'insegnamento ma non l'impegno educativo che guidò ossia la sua partecipazione alla Resistenza nelle file delle Fiamme Verdi lombarde di cui ci dirà Roberto Tagliani
Il sì alla sua presenza negli organi della transizione istituzionale alla consulta e alla Costituente
E nel Parlamento della Repubblica dove si battè per il rinnovamento in senso democratico e per lo sviluppo della scuola
Accanto ad altre donne e altri uomini di fede cristiana e dagli ideali personalistiche democratici nel decennio compreso tra il quarantatré e cinquantatré la Bianchini offrì un contributo fondamentale alla ricostruzione del Paese
Nella piena consapevolezza che per riedificare sulle macerie lasciate dall'imponente pervasiva opera diseducativa fascista
Ricordiamo che nei programmi scolastici si leggeva che la scuola era impegnata per formare l'uomo nuovo così come il Duce lo vuole
Era quindi necessario avviare altrettanto profonde articolate iniziative di alfabetizzazione al vivere civile
Di formazione al senso sociale alla solidarietà educazione alla pace e la democrazia attraverso i partiti la scuola l'università l'editoria l'associazionismo lo storico Fulvio De Giorgi pure evidenziato la dicitura riletto in maniera unitaria e con taglio storiografico innovativo quel passaggio storico riconducendo dalla cifra interpretativa della moralità nella ricostruzione
La partecipazione di Laura Bianchini alla resistenza non si fermò alle rischiose mansioni di soccorso di assistenza e di raccordo in sintonia con tante altre donne laiche ma anche consacrate
Ma son seppure il profilo di un impegno educativo e culturale
Diventando davvero per lei una grande esperienza di educazione civile
Sul giornale clandestino il ribelle ideato da crisi Olivelli e da Carlo Bianchi proprio con una esplicita vocazione educativa la Bianchini firmò con diversi pseudonimi una dozzina di articoli che si presentarono come un appello cito ad essere presenti consapevoli e attivi nella gestione del mondo richiamando la presa di coscienza sempre con sensibilità educativa
Una presa di coscienza delle dure lezioni della storia ad un'astensione di responsabilità di fronte al magistero dei fatti tragici sono parole che suonano ancora straordinariamente attuali per tutti ma soprattutto per chi opera nella scuola nella politica nella società
E cito ancora è indispensabile essere del proprio tempo comprendere il proprio tempo vivere col proprio tempo operare nel proprio tempo se si vuole renderlo migliore
Impegno formativo sul ribelle si declina attraverso molteplici interventi
Nella definizione della natura dello stato totalitario che rappresenta cito una violazione della dignità della persona umana che rende il cittadino un minor Ratto passivo inerte e il responsabile
Nella ridefinizione dei concetti di libertà e democrazia caduti in disuso durante il ventennio
Ma soprattutto si radicò nella presa di coscienza che nessuna ricostruzione sarebbe stata possibile nessuna pace duratura senza un rinnovamento personale
Se non si educa Ava a una nuova moralità fondata sulla giustizia e sulla solidarietà se non si formava il senso critico e alla partecipazione sociale nulla sarebbe cambiato e cito a che servirebbero le nuove istituzioni le nuove forme di governo i nuovi congegni di diritto internazionale se gli uomini e aggiungiamo noi oggi le donne anche non
Fossero essi stessi animati da uno spirito nuovo
Non si riforma nei costumi se non si riformano le coscienze e non si riforma dei popoli se non si riformano le persone
Solo un programma educativo rivoluzionario fondato sulla smilitarizzazione interiore di ciascuno
Avrebbe potuto secondo la Bianchini e cito ancora neutralizzare gli effetti di una ventennale educazione all'odio alla violenza al disprezzo della vita umana al culto della forza a un esasperato nazionalismo imperialista
Per instaurare a base della vita personale nazionale e internazionale la reciproca comprensione il rispetto del diritto l'esercizio della solidarietà
Infine non perdono aderenza con la nostra contemporaneità il richiamo al ruolo civile degli intellettuali responsabili di avere per vent'anni tradito la parola e guidato l'opinione pubblica fuori dalla strada maestra della verità
La riflessione sul capitalismo come un elemento che nell'allontanare la giustizia sociale turba la pace
E sul rischio che passa ripresentarsi la mentalità fascista definita dalla Bianchini una mentalità sbrigativa
Che pretende di risolvere le difficoltà intervenendo con la violenza e di sostituire la forza alla leale e discussione
Dunque per eradicare il fascismo che era la preoccupazione di queste donne di questi uomini e per gettare le basi più solide e durature della pace
Serviva un'opera ancora cito formativa
Di una coscienza personale e politica in tutti gli strati sociali e sta resta il fondamentale grande impegno di chi vuole veramente ricostruire quanto è stato abbattuto calpestato annientato
Coinvolta fin dal periodo resistenziale nella nascente democrazia cristiana la Bianchini divenne responsabile per la stampa del movimento femminile del nuovo partito dei cattolici
Che la nomino alla Consulta Nazionale dove intervenne per difendere il funzionamento delle scuole materne per migliorare il trattamento economico degli insegnanti altra questione ancora di grande attualità e per risolvere la posizione degli studenti reduci
Il partito poi la Candido alla costituente al Parlamento e varco accusi assieme ad altre donne i confini da sempre maschili della politica entrata nel gruppo democratico sociale gravitante attorno a Giuseppe Dossetti con il quale peraltro condivise il domicilio romano in via della Chiesa Nuova dalle sorelle portoghesi
Assieme a Giorgio la Pira Amintore Fanfani Giuseppe Lazzati
La Bianchini aderì a tutte le loro iniziative politiche e culturali
In piena sintonia con quel gruppo intervenne all'assemblea costituente il ventuno aprile del quarantasette
Con un lungo e molto applaudito discorso nell'acceso dibattito che accompagnò la discussione degli articoli sulla scuola
E che vide contrapporsi le sinistre laiche e i cattolici richiamando proprio l'Assemblea alla serenità e la cordialità dei rapporti fu un intervento concluso con due emendamenti sull'educazione della prima infanzia e sull'istruzione professionale che si mosse in difesa della libertà della scuola
Nel quale la Bianchini sviluppo con grande competenza dal punto di vista pedagogico storico educativo le medesime argomentazioni che Dossetti e Moro stavano svolgendo dal punto di vista giuridico
Da quegli interventi emersi e la capacità di trovare un non facile equilibrio tra fedeltà ai valori cristiani
Pressioni della gerarchia
Indicazioni dell'associazionismo cattolico costruendo una significativa mediazione politica che promosse la reciprocamente integrazione tra statale e non statale in nome del pluralismo e del rispetto dei diritti della persona
Per quel gruppo di costituenti cattolici la stesura della Costituzione rappresentato da una parte l'orizzonte programmatico e giuridico in senso democratico necessario a dare una nuova forma
Alle strutture alle istituzioni comprese quelle scolastiche ed educative
Che proprio in nome della Costituzione furono gradualmente riformate
Basti ricordare la legge del trentun dicembre del mille novecentosessantadue firmata dal ministro cui che sancì la nascita della scuola media unica in attuazione dell'articolo trentaquattro della Costituzione
Per la cui attuazione anche la Bianchini si battente in più occasioni
Ma la Costituzione rappresentò il genero anche un più ampio orizzonte formativo valoriale e pedagogico per la vita democratica
In particolare quello che Moro in quegli stessi giorni definì nucleo personalistico della Costituzione libertà e giustizia sociale rappresenta l'asse portante dell'immane compito di rieducazione alla vita democratica
Che attendeva la classe dirigente post bellica
è ora Bianchini come già abbia sentito fu poi candidata ed eletta il diciotto aprile del quarantotto nel primo Parlamento repubblicano
Dove divenne membro della commissione istruzione della Camera della commissione nazionali d'inchiesta per la riforma della scuola promossa dal ministro della Pubblica istruzione Gonella
Della commissione sulla miseria e dei modi per combatterla
Continuando ad occuparsi in linea con quanto aveva già espresso alla Costituente dell'estensione del diritto all'istruzione dell'educazione della prima infanzia della formazione degli adulti
E dell'istruzione professionale intesa come formazione tecnica da una parte e come educazione sociale dall'altra
Venne poi nel mille novecento cinquantatré come anticipato in apertura la conclusione della sua esperienza politica nel partito
Collegata solo in parte alla fine del Dossetti Isma'politico e alla riduzione della rappresentanza femminile che come sappiamo in quell'anno fondato generale e progressivo
Molto amareggiata anche per i pettegolezzi che si erano diffusi ma senza per questo perdere fiducia nella provvidenza divina come ebbe a scrivere ad un'amica bresciana
Abbia infine intorno così all'insegnamento
Non più a Brescia ma a Roma al Liceo classico Virgilio
Formando in un ventennio generazioni di studenti e di studentesse ai valori cristiani edifico civili che avevano guidato la sua esistenza e donando loro la pienezza del suo tempo
Concludo infine richiamando gli appassionati ritratti che ne tracciarono due suoi allievi del Virgilio
Paolo Giuntella fondatore disponente poi dell'associazione rosa bianca italiana ha scritto
Da lei ho appreso una lezione fondamentale per la mia vita un cristiano non può non essere anticlericale diceva Laura Bianchini
La professoressa di Filosofia laureata all'Università Cattolica studentessa lavoratrice in parte autodidatta
E lo diceva battendo il pugno sul tavolo
Altre volte dimenticando di aver sì già sottoposto questo qui sa
Ci chiedeva qual è il libro più anticlericale della storia
Qualcuno ingenuamente rispondeva alle Candid di Volterra o si avventurava in altre ipotesi e lei quasi sdegnata da autentica cristiana integrale
è libera integerrima fedelissima in Cristo anche alla sua chiesa rispondeva immancabilmente il Vangelo di Gesù Cristo
Infine Alessandro Dal Brollo divenuto poi docente di filosofia del diritto così l'ha descritta e con quest'ultima citazione chiudo
La sua apertura ed il suo amore senza Riserve o ipocrisie per gli altri e di specie per i giovani svelavano una personalità attenta all'essenziale delle cose e alle cose essenziali
Aliena da mediocrità e conformismi
Da superficialità un massificazione semplice ed umile incapace di servire le eterne e potenti sirene della vere del potere del successo
Dell'edonismo egoistico della dimenticanza dei poveri
Profonda e problematica ma nello stesso tempo capace di ironia e di autoironia
Pessimista ma insieme sostenuta dà una speranza più forte cui nonostante tutto la sua ragione e certo la sua fede la conduceva no Grazia
Come dicevamo sicuramente una donna dal carattere fortissimo ma come abbiamo sentito una donna la cui dimensione di educatrice non può essere distaccata dall'esperienza nella Resistenza
Cedo la parola quindi al professor Roberto Tagliani presidente nazionale dei volontari della libertà
Che ci accompagnerà in questo viaggio della Laura resistente
Molte grazie unisco anche i miei saluti e ringraziamenti agli intervenuti agli onorevoli alle onorevoli presenti e soprattutto un ringraziamento per averci consentito di ricordare
Una donna che non non ha mai goduto diciamo dei favori della stampa
E soprattutto una donna che era scomodo perché ci scomoda
E aveva imparato lo allo scomodo are dalla sua esperienza che cercherò con grande imbarazzo di fronte a
La collega e amica Daria Gabusi che della vita del pensiero di Laura Bianchini è sicuramente la più documentata conoscitrice e la più autentica interprete servendomi sulla falsa traccia di questo bel libro che Consiglio a tutti di leggere perché è un libro che presenta il cui titolo ripeto è già stato citato ma l'educazione nella Resistenza nella Costituzione che presento un profilo molto documentato e ampio
Scritto da Dario Gabusi e una serie di testi e di documenti prodotti da Laura Bianchini che ne testimoniano la memoria e anche la la straordinaria attualità
Cercherò quindi di occupare nel breve spazio di tempo che mi ha concesso
Per fare un quadro dei fatti e dei pensieri perché i due elementi non possono essere separati nella vicenda umana e intellettuale di lavori Bianchini
Che sono stati vissuti e generati nel periodo della sua partecipazione attiva alla resistente
Quando il venticinque luglio quarantacinque in piena seconda guerra mondiale cadde il fascismo Laura Bianchini era una donna di quasi quarant'anni
Laureata attivamente coinvolta nel movimento laureati dell'Azione cattolica nella Fuci
Con alle spalle una discreta esperienza di insegnante una promettente carriera di collaboratrice intellettuale ed editoriale
Delle due principali case editrici cattoliche della città di Brescia e potremmo dire del panorama culturale cattolico italiano cioè l'editrice Morcelliana Editrice la Scuola
Era da poco entrata stabilmente nella redazione della rivista Scuola italiana moderna organo della pedagogia della didattica cristianamente ispirate
Guidata da un gruppo di intellettuali profondamente antifascisti come Vittorino Chizzolini e don Giuseppe Tedeschi
Che in alcuni casi avrebbero anche preso in quel biennio tremendo la via della lotta partigiana sui monti come i giovanissimi Emiliano Rinaldini Aldo Lucchese
Ho vissuto sulla propria pelle la prigionia in Germania come internati militari
Nel caso di lino Monchieri
Accanto all'impegno editoriale Bianchini è intimamente legata con quella straordinaria fucina di antifascisti cattolici che fu l'oratorio dei padri Filippini della Pace di Brescia
Presso il quale l'assiduo confronto con padre Paolo Caresana direttore spirituale Della Bianchini
Ma anche con i padri Giulio Bevilacqua e Carlo Manziana l'avevano aiutata a maturare spiritato mente prima ancora che intellettualmente e poi politicamente una radicale e mille tanta avversione al fascismo
Non stupisce quindi che all'indomani dell'otto settembre quaranta cinquantatré
Trovandosi a Ponte di legno in Alta Valle Camonica venne subito in contatto con le primissime forme di autonomo e spontaneo raccogliersi degli antifascisti
Che non ancora pienamente consapevoli di quel che sarebbe stato prendevano radunarsi nei centri nevralgici della montagna e davano vita ai primi gruppi partigiani
Tornata ben presto a Brescia ospitò in casa sua in centro alla città di agenzia Calini
I primi incontri tra gli antifascisti bresciani e accorse e conservo il ciclostile che fungeva da stamperia del foglio clandestino Brescia libera
Che peraltro ho contribuito a far nascere poco dopo nel gennaio mille novecentoquarantaquattro
I nazifascisti scatenarono un'ondata di rastrellamenti sulla città che quasi decapitarlo il neonato movimento resistenziale che si era raccolto intorno alle Fiamme Verdi fondate a Brescia nel novembre del quarantatré in casa dell'ingegner Mario Piotti
E alle quali Bianchini aveva fin da subito aderito
Le fucilazioni dei capi militari Astolfo Lunardi Ermanno Margheriti e Peppino Pelosi
Gli arresti di Mario quindici olio di don Giacomo vende e le deportazioni eccellenti di padre Carlo Manziana di Andreatta dell'avvocato Andrea Trebeschi
La costrinsero a lasciare fortunosamente la città e a trovare rifugio a Milano presso l'istituto Luigi Palazzolo delle suore povera e il dove offrì soccorsi assistenza ai Breillat perseguitati politici
Proprio a Milano ripresi collegamenti con i partigiani bresciani fuoriusciti scampati ai rastrellamenti Claudio Sartori lo stesso don Giuseppe Tedeschi Enzo Rolando Petrini
Insieme ad altri esponenti dell'antifascismo cattolico milanese lombardo sopra tutti Teresio Olivelli Carlo Bianchi Laura Bianchini partecipo a una delle più straordinarie imprese educative politico-culturali della resistente
Tali Anna la fondazione redazione e diffusione del foglio clandestino il ribelle organo di controinformazione e di formazione delle Fiamme Verdi
Che aveva preso il posto del defunto Brescia libera chiuso dopo i rastrellamenti da gennaio quarantaquattro
Un vero e proprio giornale stampato in tipografia prima stampato a Milano e poi a lecco
Che fin dai suoi esordi aveva una tiratura prodigiosa per il tempo per la diffusione clandestina oltre quindici mila copie che spesso veniva anche riprese ristampate localmente
Fu proprio il comando generale delle Fiamme Verdi a incaricare Bianchini forte dell'esperienza editoriale maturata la Morcelliana la Scuola Editrice di occuparsi in prima persona dei temi della stampa e dell'assistenza
In questa veste oltre a scrivere per il ribelle Laura organizzò i soccorsi ai detenuti politici di San Vittore e si dedicò ad aiutare ebrei ricercati politici a sfuggire alla cattura dei nazifascisti
Questa attività la mise più di una volta in pericolo di vita come quando nel luglio del quarantaquattro i nazisti irruppero su delazione
Presso l'Istituto Palazzolo e Bianchini riuscì fortunosamente a salvarsi nascondendo sì insieme a un gruppo gli anziani ebrei nella parte ormai macerie dell'edificio colpite dai bombardamenti sulla città gruppo di Bray che stavano breath rinforzando le proprie energie per poi provare ad espatriare a piedi in Svizzera
Frattanto nella primavera del quarantaquattro Bianchini era stata nominata nel comitato esecutivo ristretto della Democrazia Cristiana per l'Italia occupata
Ed era entrata nel comitato nazionale di liberazione dell'Alta Italia con il mandato e di organizzare i primi gruppi femminili a nome della DC
In quanto rappresentante di quel partito dei Gruppi di Difesa della Donna che poi diventerà l'Unione donne italiane
In questa duplice veste collaborò a lungo con Sartori che era il delegato al CLN Alta Italia dalle Fiamme Verdi con Guido Gonella che era anche il suo grande amico e con Enrico Mattei di cui ebbe una grandissima ammirazione
Come quello di molte donne e uomini del mondo della scuola di estrazione cattolica o laica il paradigma dell'impegno partigiano di Laura Bianchini non si limitò alle azioni di materna c'è di coordinamento con altri esponenti del mondo partigiano nel quadro del CLN lombardo
Ma si caratterizzò come un impegno culturale educativo e pedagogico ce lo ha già parte ricordato Dario agli abusi volto a Lecco alla ricostruzione sociale alla riedificazione politico istituzionale sulle macerie morali ereditate dal fascismo
Fu per lei come per altri partigiani una grande esperienza di educazione civile nata come conseguenza più naturale della scelta partigiana
Proprio il tema della scelta è un tema centrale per l'interpretazione della sua figura
In questo quadro di idealità la ribellione al nazifascismo si radicò e lei con una manifestazione concreta dell'entusiasmo di poter finalmente contribuire era una donna adulta non dimentichiamolo a una riforma morale
E di agire per poter finalmente cambiare in meglio la società per dirlo con le parole di Claudio Pavone che sono citate da dare Busi nella sua introduzione
A Libero una rivolta contro il potere su dell'uomo sull'uomo una riaffermazione dell'antico principio che il potere non deve averla vinta sulla virtù
La tipologia ma sarei forse tentato più di dire la categoria morale di resistente alla quale Laura Bianchini è appartenuta si declina in effetti in un perfetto connubio tra gli ideali patriottici di libertà e giustizia
Che giustificavano e anti moralmente imponevano la resistenza al tiranno e all'oppressore e la condanna umana e cristiana della guerra
E l'idea che la resistenza costituisca sotto il profilo ideale una doverosa rivolta morale contro l'ingiustizia allo stesso tempo l'insieme degli atti concreti da realizzare di una guerra contro la guerra
La combinazione di queste sensibilità e ciò che rende efficace e non un semplice slogan l'espressione ribelli per amore
Coniata da Teresio Olivelli e ben presto adottata come la più efficace sintesi dell'esperienza della Resistenza cristianamente ispirata già prima della stagione della lotta partigiana la scelta antifascista Della Bianchini affondava le sue radici nell'educazione religiosa che aveva fatto crescere maturare la sua spiritualità cristiana
Per stessa ammissione della Bianchini la dottrina del fascismo era da considerarsi una dottrina anti anticristiana qui c'è la lezione soprattutto il padre Manziana
Chi voleva gli uomini obbedienti essenza coscienza individuale un'esperienza che non poteva certo attirarla
Per questo il suo segno il segno più eloquente del suo impegno della sua adesione alla resistenza fu un segno morale
Perché in quella
Forza combattere per concorrere a costruire un'Italia migliore
E fu rappresentata incarnata dalla dottrina di editoriali che ha già ricordato in parte dagli abusi pubblicati su ribelle tra il giugno quarantaquattro e febbraio quarantacinque
Si tratta di scritti di tema filosofico politico e pedagogico informa che all'idea di persone di Stato emergente dal personalismo cristiano
Io rientrati molto concretamente ai temi nevralgici che avrebbero aspettato i ribelli al termine della guerra
Per una vera costruzione di un domani migliore
Dico costruzione e non ricostruzione
Perché nuovo doveva essere il paradigma morale su cui agire dopo l'annientamento della persona consumato dal ventennio di dittatura e dalla violenza tragica della guerra
Proprio con sorprendente lucidità sul web sul ribelle del quattro novembre quarantaquattro immersa nel più bruciante fuoco della controversia espressione che era cara Mino Martinazzoli
Laura Bianchini invitava all'impegno consapevole che doveva nascere dall'osservazione dal protagonismo dentro la realtà è una frase che ha già citato d'aria ma che voglio ripetere
è indispensabile essere del proprio tempo comprendere il proprio tempo vivere col proprio tempo operare nel proprio tempo se si vuole renderlo migliore
L'esperienza che abbiamo vissuto e tuttora viviamo dice ancora Bianchini ci ha ribadito addosso la certezza pesante il senso vivo che ci trasciniamo dietro ovunque di un opprimente responsabilità ecco la parola chiave la liberazione secondo la Bianchini passa attraverso la responsabilità sono parole che mi sembra si possa dire anticipino quelle che oltre trent'anni dopo
Troviamo pronunciate da Aldo Moro nel suo ultimo discorso prima del rapimento del ventotto febbraio mille novecentosettantotto
Che sono da più parti è considerato il suo profetico testamento politico
Diceva Aldo Moro se fosse possibile dire saltiamo questo tempo e andiamo direttamente a questo domani credo che tutti accetteremmo di farlo
Ma non è possibile oggi dobbiamo vivere oggi è la nostra responsabilità si tratta di essere coraggiosi fiduciosi allo stesso tempo si tratta di vivere il tempo che ci è stato dato con tutte le sue difficoltà
Così forte di quella responsabilità Laura Bianchini ha lasciato pagine memorabili dedicate alla definizione del concetto di libertà
Che è prima di tutto una libertà intima personale fondata sull'essenza della persona umana senza la quale non esiste alcuna responsabilità morale
Ma che poi diventa libertà sociale
La quale implica il riconoscimento della dignità della persona e impone il rispetto di sé e degli altri
Per poi divenire libertà politica
Quella che è negata dei regimi autoritari che fanno del cittadino minorata o privato della possibilità contribuire al bene comune influendo sull'andamento della vita democratica con il suo lavoro con il suo pensiero con il suo sistema di lavori
E infine una libertà che non può essere anestetizzata perché nemica di ogni assolutismo
Che implica la capacità di distinguere il giusto dallo sbagliato
Che si coniuga e vive congiunta alla legge morale
Per essere davvero efficace nella ricostruzione anzi nella costruzione come dicevo prima dell'Italia postfascista l'esercizio completo di tutte queste libertà
Passano attraverso l'esercizio della libertà coniugata con la responsabilità
Per poterlo fare in maniera efficace era però necessario che vi fosse il disarmo degli spiriti
Espressione che diventa proverbiale
Perché un suo scritto pubblicato il venticinque luglio quarantaquattro proprio con questo titolo venticinque luglio che è il primo anniversario della caduta del fascismo non dimentichiamolo lo sottolinea molto bene Dario ed abusi
Nel suo nel suo in saggi introduttivo
E che rappresenta insieme al primo articolo di Teresio Olivelli con firma cursore sul ribelle dal titolo ribelli una sorta di contro manifesto o di secondo manifesto del ribellismo per amore
Per poter far risorgere dalle macerie l'Italia e l'Europa dall'esperienza delle dittature dalla guerra
In forma migliore di quanto non fossero prima della loro caduta era necessaria la pacificazione dello spirito interiore di ogni italiano di ogni europeo di ogni italiano e di ogni europea
Solo così sarebbe stato possibile raggiungere l'obiettivo di rieducare la Società italiana a un progetto di convivenza universale che sarebbe poi potuto esportare e idealmente abbracciare l'intera umanità
Si tratta di un passaggio cruciale del pensiero di Bianchini
E che nella contingenza del venticinque luglio quarantaquattro a un altro grande tema con cui si deve confrontare siamo ancora nel pieno della guerra anzi siamo nel pieno dalla guerra partigiana
Si sta avvicinando il più duro inverno di guerra quello del quarantaquattro quarantacinque
E il tema che domina l'attualità e il tema della violenza
Dice Bianchini a proposito del tema della violenza sembra a molti che lo stato di guerra giustifichi tuttora l'appello all'odio e alla violenza al disprezzo della vita
Non è vero
Che cosa chiediamo alla lotta che sosteniamo alla guerra che combattiamo
Forse distruzioni rovine uccisioni lacrime e sangue
Purtroppo questo è l'inevitabile corteo di mali che accompagna ogni guerra
Ma noi alla nostra guerra chiediamo dei beni la libertà per tutti sotto la tutela di giuste leggi
Per questo solo possiamo combattere e morire uccidere farci uccidere senza odio e senza violenza ma solo per un indomito i salti i santi ficcante amore
Perché se l'odio distrugge l'amore edifica
Ed è per questo amore che vogliamo si ritorni al culto delle più elementari umane e quotidiane virtù sociali
La veri la vera città la bontà la lealtà il rispetto la generosità il riconoscimento dei reciproci meriti
Si chiede poi Bianchini giungeremo mai alla vittoria di questo amore sull'odio
Siria miglioreremo ancora pensare che i rapporti tra gli uomini non devono essere Dominita dominati dalla legge della giungla ma dalla giustizia e dalla solidarietà
Torneremo a considerare sacra la vita nella convinzione che nessuno ha il diritto di uccidere se non per difendersi usciremo ancora distinguere l'atto criminale del brigante
Da quello eroico del soldato la prepotenza del tiranno dalla rete l'indicazione dell'insorto la violenza dell'aggressore dalla difesa dall'aggredito
Perché tutti costoro usano le armi
Gli USA no i soldati così come di usano i briganti i tiranni così come gli insorti la violenza dell'aggressore e va difeso dalle credito tutti esercitano la violenza e tutti per farlo usano le armi
Tutti in un modo o in un altro dice la Bianchini ancora uccidono maglioni ripongono il loro diritto nella forza e gli altri si servono della forza in difesa del diritto
Prima che direi e di grandissima attualità anche nella riflessione odierna
In altri termini la guerra combattuta da Laura Bianchini ed ai suoi partigiani aveva un obiettivo più profondo di quelle immediate necessario della liberazione dal giogo nazifascista
E guardava un orizzonte più ampio che coinvolgesse l'intera umanità
Era una guerra di civiltà ma anche una guerra alla guerra che si poneva l'obiettivo ultimo di porre le basi per costruire una civiltà rifondata sulla giustizia sulla libertà e sulla solidarietà sociale
Ecco perché era necessario disarmare gli spiriti
Perché quando la lotta fosse completata occorreva ritornare all'esercizio del diritto
Che era la vera forma della normalità
L'unico antidoto al ritorno sempre possibile di nuove forme magari diversamente declinate di fascismo i mascherate o riciclate gli assetti modificati era la responsabilità e la legalità
E questo poteva avvenire soltanto esercitando l'azione educativa
Continua pervicace martellante sulle coscienze che avrebbe da sola garantito la sconfitta definitiva di ogni fascismo anche quello inconsapevole connaturato all'esperienza dell'egoismo
Ponendo le basi più solide e durature per una pace mondiale
Perché dice ancora Bianchini un'opera formativa di una coscienza personale e politica in tutti gli strati sociali resta il fondamentale grande impegno di chi vuol veramente ricostruire quanto è stato abbattuto calpestato e annientato
La stagione gli eventi che si sono squadernati dopo queste lucide riflessioni giunti fino a giungere alla liberazione ci sono ben note
All'ultimo durissimo inverno di guerra quello del quarantaquattro quarantacinque
Eseguita la prima vera della liberazione prestata del referendum istituzionale l'elezione dell'Assemblea costituente l'inizio della vita repubblicana la scrittura della Costituzione entrata in vigore settantacinque anni orsono
Se le parole che ho letto
Ovviamente di Laura Bianchini fossero rimaste senz'
Cemento e le aspirazioni o peggio ancora alle pie intenzioni di una pensa attrice cattolica impegnata nella lotta di resistenza pur apprezzando le nella loro schiettezza e nella loro esortazione al bene oggi le rubriche Remo tra le molte e il realizzate utopie
Invece leggiamo e riconosciamo in queste parole
Il lucido progetto che si è voluto proporre alle italiane e agli italiani con la Costituzione repubblicana alla quale come sentiremo dagli interventi che mi seguiranno Bianchini contribuì come deputato all'Assemblea Costituente e poi come parlamentare
Un Progetto immaginato e costruito con lo spirito di consapevolezza del proprio tempo coniugato con una dimensione di profezia e di attesa concreta nel non facile sforzo di costruirlo insieme
Andando oltre gli interessi di parte e le convenzioni che avevano spinto la lotta
Quando sentiamo usare l'espressione invero un po'trita e forse un po'retorica una Costituzione nata dalla Resistenza
Ci sembra che sia una bella frase fatta da spendere magari in un discorso celebrativo per un qualche anniversario della Liberazione
Invece non è così la Costituzione e nata dalla Resistenza non tanto e non solo per il suo impianto antifascista
Ma perché si struttura come il Progetto di risposta alle domande sollecitata dalla tragedia della dittatura della guerra
A cui Laura Bianchini aveva cominciato apporre la sua attenzione e a proporre le sue risposte già nel pieno infuriare dalla battaglia quando ancora l'esito non era certo
Anche per questa capacità di analisi la vita e l'impegno di Laura Bianchini ci dimostrano che quei caratteri tipografici che hanno impresso la Carta costituzionale
E che hanno dei principi e dei valori maturati nei venti mesi di lotta resistenziale la loro essenza solo sì stati fusi con il piombo
Il piombo di una lotta che è metafora dei combattimenti
Ma anche il piombo che rappresenta con il suo peso atomico la gravità s'il peso morale di Napoli inamovibile dello spirito educativo alla democrazia e alla pace
Che ha ispirato l'impegno di quanti come Laura Bianchini hanno deciso di non stare a guardare e di impegnarsi in prima persona perché ciascuno potesse comprendere di avere la possibilità di partecipare a scrivere una pagina una riga o anche solo una parola della storia straordinaria di questa nazione
Ci sembra quasi di essere
Cinque ci sembra quasi di aver l'acqua e quindi conoscere Laura Bianchini grazie davvero alla professoressa Barreto Busi al professor Roberto Tagliani e permettetemi di salutare nel frattempo c'hanno raggiunto l'onorevole Sara Ferrari Antonella Forattini Valentina anch'io e anche l'onorevole Matteo Mauri che ci hanno raggiunto in sale ci fa piacere vederli
Madame bresciana permettetemi anche di salutare non l'abbiamo fatto prima la direttrice del Giornale di Brescia Nunzia Vallini ci fa piacere la copertura
Lascia
Ci fa piacere ricevere questa copertura perché credo che siamo arrivati a Roma ma anche a Brescia forse è il caso di ricordare un po'la figura
Edy Laura Bianchini
Ora come avete capito sto gestendo coordinando questi tempi per con la faccia tosta di poter dire che nel bello della diretta la vicepresidente non è ancora arrivata
E mi permetto di invitare quindi se lo vedo ancora bravissimo Francesco Terragno
Che porta a noi il contributo dell'onorevole Rita Dalla Chiesa che ci teneva tantissimo ma un problema di salute la bloccata a letto mannaggia alla stagione ma mi fa particolarmente piacere sapere che ha comunque inviato Francesco per questo contributo perché la sua non era una presenza scontato diritto ma voleva essere davvero una presenza di contenuto state Francesco per fare Rita Dalla Chiesa
Grazie a voi grazie a voi vi porto soltanto appunto questo messaggio del dell'onorevole Dalla Chiesa che purtroppo è è costretta a casa e ne do lettura una una riflessione che mi ha inviato quando era chiaro che non non ce l'avrebbe fatta
Buongiorno a tutti
Ringrazio anzitutto i miei colleghi che hanno organizzato questa iniziativa e in particolar modo l'onorevole Girelli
Li ringrazio anche dell'invito per aver pensato a me è stato un'occasione preziosa per conoscere di più meglio una storia molto potente è una donna di enorme statura Laura Bianchini
La professoressa Gabusi il professor Tagliani ci hanno parlato di Laura Bianchini educatrice partigiana
L'educazione un patrimonio collettivo appartiene a tutti e anche questo rende la scuola tanto speciale ma anche la resistenza secondo me lo è patrimonio di tutti e penso che la storia di Laura Bianchini ce lo ricordi
La Resistenza è stato un movimento di popolo che ha coinvolto cittadini di ogni estrazione
Della sinistra estrema manca dei socialisti dei liberali dei cattolici ma ancora oltre è stata dei carabinieri degli scout dei preti di campagna dei docenti
Appartiene agli italiani anche se ancora alcuni faticano a familiarizzare con questo concetto di unità nella diversità in nome della libertà
Mi è stata chiesta comunque una breve riflessione sull'impegno per la Costituzione e cioè di parlare della madre costituente dopo aver sentito delle duca trincee e della partigiana
E quindi agevole condurvi in un breve viaggio attraverso la vita straordinaria di Laura Bianchini una donna che ha segnato la storia del nostro Paese attraverso il suo impegno profondo per la Costituzione
Il libro Bianchini l'educazione alla resistenza nella Costituzione ci parla anche della saggezza e della determinazione di questa grande donna che ha incarnato l'essenza stessa dei valori della Repubblica che in quegli anni stava nascendo
Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione andate nelle montagne dove caddero i partigiani nelle carceri dove furono imprigionati nei campi dove furono impiccati disse Piero Calamandrei e giovani il ventisei gennaio del cinquantacinque
L'anima della Repubblica nasce lì e lì noi troviamo Laura Bianchini impegnatissimo a e coraggiosa contro l'occupazione nazista da alla fine della seconda guerra mondiale ha dimostrato che la libertà e la giustizia non sono valori negoziabili
La sua esperienza nella Resistenza non è stata soltanto un atto di ribellione contro l'oppressione Esterna ma anche un contributo significativo alla costruzione di un'Italia migliore basata sui principi democratici
Dopo la guerra
La sua lotta per la libertà si è trasformata in un impegno per la costruzione di un ordinamento che garantisse diritti e doveri per tutti i cittadini
La Costituzione per lei non era solo un insieme di leggi su carta ma una guida per la costruzione di una società più giusta ed è qua
Il suo lavoro nella promozione dell'educazione civica è stato fondamentale per trasmettere i valori della costituzione alle generazioni future
Laura Bianchini ha compreso che la difesa dei principi democratici richiede una cittadinanza consapevole e informata
Anticipato di decenni tempi intuendo che non era sufficiente scrivere una buona carta costituzionale ho buone leggi ma che tutto si sarebbe giocato sulla nostra capacità di attuarla di attuarle e soprattutto di trasmetterle
Attraverso la sua attività di insegnamento divulgazione ha contribuito così a formare cittadini che condividono l'importanza di partecipare attivamente alla vita democratica del Paese
In un'epoca come la nostra
In cui i principi democratici possono sembrare messi alla prova in cui molti nostri giovani hanno attimi di smarrimento rispetto alle speranze per il futuro la figura di Laura Bianchini ci ispira difendere i valori fondamentali della Costituzione
Consiglio davvero ai più giovani di approfondire questa figura perché troviamo una passione uno slancio che solo i grandi maestri sono in grado di coltivare leggendo Bianchini torna la voglia di provarci la voglia di costruire una comunità giusta la voglia di futuro
Il suo impegno per la libertà la giustizia e la democrazia rimane un faro che ci guida nel cammino verso un'Italia migliore il sogno di Bianchini ovviamente non è del tutto compiuto ma quello che davvero impressiona
è proprio l'attualità di quel pensiero a ben vedere quasi tutti oggi indicano nella capacità di tramandare un antidoto indicano nella capacità di tramandare un antidoto ai problemi delle società contemporanee
E lei ne sottolineava l'importanza decenni fa in un momento caratterizzato anche attratti da grande coesione sociale e quindi in un momento in cui l'utilità dell'approccio formativo era ben meno chiara rispetto ad oggi
In conclusione Laura Bianchini è stato una manna straordinaria in cui impegno per la Costituzione italiana è un esempio tangibile di come l'individualità Possa talvolta plasmare la storia di un determinato momento di una nazione
Di come a volte le singole persone riescano a fare la differenza e lasciare un indelebile traccia del proprio pensiero
La sua eredità ci invita a riflettere su come possiamo a nostra volta contribuire alla difesa e la promozione dei valori fondamentali che ci uniscono come cittadini di una democrazia ancora grazie colleghi per averci dato l'occasione di approfondire la storia di questa grande donna Rita Dalla Chiesa
Grazie Francesco avevamo ci fa piacere aver avuto il contributo dell'onorevole Dalla Chiesa
Siamo in atti Isacco meglio dovrebbero essere a qui a minuti sia l'onorevole Irene ma anziché la vicepresidente onorevole Anna Ascani
Chiederei però perché da bresciana mi sentirei poco ospitale un saluto all'onorevole Bordonali visto che è qui e tra l'altro mi dicono dalla regia particolarmente affezionata alla figura
Della Laura Bianchini per cui le chiedo in maniera assolutamente informale grazie anche dalla disponibili in tanta Tarquinio aspetterà nella tavernetta
Grazie io voglio ringraziare veramente molto Antonio Girelli ideatore di questa giornata io ovviamente tutti coloro che l'anno resa possibile sono intervenuti oggi
Interventi sicuramente preziosi interessanti è stato detto più volte il pensiero di Laura Bianchini è assolutamente attuale
Soprattutto anche nelle parole che sono state citate nell'ultimo intervento del professore riguardo alla violenza
Le parole riguardo l'educazione la necessità dell'educazione e quindi rappresentano un faro
E per noi politici noi deputati che attualmente occupiamo quei banchi dove essere stata seduta Laura Bianchini noi che proveniamo dalla sua terra è stato detto all'inizio una terra di lavoratori una verrà di persone concrete attive che guardano all'Obiettivo ecco queste parole
Devono rappresentare veramente un'illuminazione rispetto al percorso che dobbiamo attuare
E quindi io vi ringrazio anche perché
Posso raccontarla né Dotto quando Girelli mi disse che organizzava quest'incontro di risposi interessantissimo perché Laura Bianchini
Bisogna riscoprirla ancora di più perché non è sufficientemente conosciuta sul nostro territorio bresciano e Lia Rumma rimase sorpreso perché non si aspettava che io la conoscessi
E questo la dice lunga la dice lunga sul fatto che una una per un personaggio così importante per la politica e la cultura bresciana
Non è ancora veramente sufficientemente conosciuto invece devo dire che da sempre forse iniziata a far politica molto giovane male la conoscenza di Laura Bianchini da tempo
E ho letto molto di lei anche perché io penso che noi politici bresciani indipendentemente dal fatto che siamo uomini o donne dobbiamo conoscerla riscoprirla
Divulgare il suo pensiero prenderci anche questo impegno e per quello che ti ringrazio ma soprattutto seguire il suo insegnamento che rimane penso per tutti i politici però se non lo facciamo né i bresciani dando il buon esempio non lo fa nessuno quindi grazie ancora e grazie per avermi dato questo momento d'intervento grazie
Ma io perdonatemi se rubo faccio una parentesi guardavo le espressioni di alcune facce conosciute in questa platea e in particolar modo mi sono ritrovata guardare spesso il presidente dell'associazione Fiamme Verdi Brescia al varo Pili
Perché a
Ha guardato tutti i nostri relatori ascoltandoli con attenzione ma con gli occhi brillanti in questo momento anche un po'di commozione vedo che sta arrivando anche a me ma adesso indire io mi riprendo tu Alvaro puoi fare quello che vuoi perché sei nelle retrovie
E la dice lunga su quanti invece avessimo desiderato trovare questo spazio
Perché
Non si tratta ripeto l'ho l'abbiamo già detto all'inizio di una banale celebrazione la celebrazione comodo per tutti
Per carità ci lascia anche con dei diritti fors'anche più semplici dove ci si deve preparare un po'di meno
Il ricordo per capire qual è invece la sua modernità implica un impegno una preparazione una necessità e mi sento di poter dire anche un'intima conoscenza di quanto avveniva
Qualcosa che supera la diversità di pensiero di chi siede in questa sala perché bella colorata
Di esperienza e di posizioni perché non non nascondiamoci dietro un dito e credo che sia davvero qualcosa che
Solamente una figura schietta che non ha mai guardato in faccia nessuno quando doveva intervenire come Laura Bianchini poteva portarci ad avere in questa in questa unione non è banale
Io stavo per passare al tarocche vi ringrazio la presenza allora abbinando grazie alle cure
Grazie
Allora
Premesso che ne dovete ringraziare perché le mie capacità col caro che vi avrebbero reso meno poetica la giornata quindi andate andate via tranquilli
Completiamo il Q Ambrosu Laura Bianchini e l'impegno per la Costituzione
Le lasciamo un attimo prendere fiato noto troppo drastico con l'onorevole Irene Manzi abbiamo sentito un contributo di Rita Dalla Chiesa realtà per interposta persona perché inastate impossibilità la impossibilitata a partecipare
Dicevo che per completare la figura di Laura Bianchini Laura ed educatrice Laura la partigiana resistente la fiamma verde la ribelle Paramore per dirla veramente fino in fondo
Non possiamo non considerare quanto questo si sia tramutato poi nell'asta nello scrive nella scrittura della Costituzione
Quindi cedo la parola all'onorevole Irene Mandelli che traccerà questa parte finale nei poi ci sentiamo per le conclusioni
Sono io che ringrazio voi anche per la pazienza oltre il collega Gianni Girelli per per avermi coinvolta e avermi dato l'opportunità tra l'altro di di approfondire la le vicende la storia anche attraverso la lettura di questo bel libro dedicato a lei
E di di Laura Bianchini in in questo caso che è stata definita e devo dire che leggendo quella che è la sua esperienza un aggettivo che fu usato una personalità intensa fu definita da da uno dei suoi colleghi nell'esperienza appunto parlamentare costituente
E devo dire che le la lettura di di quella che è stata la sua storia suoi discorsi la sua esperienza anche importante
Sia prima ma nelle nelle tante modalità con cui l'impegno politico secondo me può esprimersi quindi sia nella militanza giornalistica nel lavoro di educatrice perché effettivamente questa personalità così intensa nell'educazione avuto un tratto distintivo sia prima ovviamente nella per farsi nel nel nel crescere da autodidatta anche quindi nell'acquisire poi anche i titoli per diventare docente certamente appunto il ruolo di di educatrice nella militanza anche partigiana avuto poiché la sua concretizzazione più forte e più importante anche in cui il contributo che ha prodotto alla nel lavoro prima nella nella Consulta in questo caso quindi nella nell'Assemblea non elettiva che era stata appunto costituita subito dopo la con la nascita del una fase non vera e propria nascita ma di costituzione del nuovo Stato che sarebbe stato repubblicano in quel momento ancora appunto non non è una non era non ce l'ha avuto
Il referendum del del due giugno e poi appunto nell'assemblea costituente nelle Commissioni nel lavoro intorno a quegli articoli che riguardano proprio distruzione pochi giorni fa tra l'altro mi è capitato ma quasi per caso di passare nella sala delle donne alla Camera dei deputati la sala accompagnando delle persone che erano in visita la alla sala appunto che è stata inaugurata nel due mila sedici e che dedicata a tutte le prime volte se vogliamo delle donne e alle figure e soprattutto che queste prime volte hanno rappresentato nelle nelle istituzioni le primedonne sindaca
Le ventuno costituenti madri costituenti in cui appunto c'è l'immagine è una bella foto sono andata bolla volontariamente in questo caso la a cercarla tra alle ventuno costituenti e poi c'è l'immagine da primadonna ministra ovvero Tina Anselmi e non è un caso che io insomma dalla lettura di questo libro mi ha fatto sarà perché da da poco tempo mi è capitato anche di partecipare a un'iniziativa proprio dedicata a Tina Anselmi ci sono tanti
Punti di contatto devo dire Thrale tra le due punti Tina Anselmi ha vissuto un'esperienza partigiana ma ha visto un impegno ovviamente anche per una questione anagrafica parlamentare molto insomma successivo rispetto a a quello della della Bianchini ma ci sono dei tratti devo dire che le che li accomunano e che secondo me emergono in in modo molto molto intenso l'impegno per le donne innanzitutto che si è tradotto si nel caso di Laura Bianchini
Nel nell'impegno per l'istruzione per l'educazione per il valore anche importante che in quegli articoli della Costituzione penso al trentatré trentaquattro ovviamente il pensiero
Corre automaticamente a quelli hanno hanno avuto ma l'impegno per esempio che allegato entrambi alla figura della della senatrice Merlin e al quindi alla fase anche parlamentare non solo costituente della vita
Di di Laura Bianchini legame appunto per l'emancipazione delle donne e per l'affiancamento soprattutto alle a quelle donne che la legge Merlin le le donne che punto prostitute che erano state finalmente liberate da quella prostituzione di Stato fino a quel momento veniva veniva tollerata ma poi un altro aspetto che secondo me molto significativo
E importante il senso di laicità profonda che entrambe hanno saputo rappresentare sembra sembra strano è divertente libro riporta una delle frasi di un allievo di di Laura Bianchini che poi tocca Paolo la
Compianto Paolo Giuntella che
Torno punto conclusa l'esperienza parlamentare ad insegnare e a dare a tante generazioni di studenti qui a Roma devo dire un mio contributo importante Paolo Giuntella la storica anche Fiorenza Taricone
In in questo caso e
Appunto non un la frase secondo cui un vero cattolico in realtà dovrebbe essere anticlericale in questo caso e non è una contraddizione in termini perché entrambi sono sia Tina Anselmi che Laura Bianchini sono accompagni sono accomunate
Da un profondo cattolicesimo ma anche da una profonda profondo senso di laicità delle istituzioni
E di capacità davvero di vivere le istituzioni da donne delle istituzioni secondo quel principio che proprio l'esperienza di Laura Bianchini della pluralità degli ordinamenti giuridici che
Veniva ricordi lei ricordava tra l'altro spesso nei suoi discorsi che fonte tra l'altro penso al Santi Romano in in questo caso nel nell'esperienza
Giuridica il fatto appunto che tutte le esperienze a cominciare proprio dall'ambito educativo in in questo caso dovevano essere rappresentate dovevano essere riconosciute all'interno dello Stato perché quello uno dei principi appunto che poi si è tradotto anche nel nell'articolo trentatré della della Costituzione in uno dei dei principi appunto fondamentali che loro che lo richiamano ma quel senso appunto di indipendenza e di autonomia e di riconoscimento quindi anche dell'esperienza ovviamente delle delle scuole cattoliche in in questo caso
Ma nella
Autonomia reciproca in questo caso nel fatto che le stesse non dovessero essere per questo è un principio che lei e non era insomma ne ne discusse all'interno della dell'Assemblea costituente non dovessero essere poste a carico dello dello Stato
Ed è un senso vero e profondo di laicità in in questo senso la stessa Tina Anselmi ecco perché me lo fa accomunare da cattolica ovviamente praticante
Da amministra
Della della sanità si trovò a controfirmare la legge centonovantaquattro
Nel pieno rispetto della autonomia e della laicità delle istituzioni anche di alcune riflessioni intorno al pubblico le modalità con cui spesso ci si cerca si cerca di accattivarsi in realtà quello che è il mondo cattolico c'è una riflessione di Tina Anselmi molto attuale letta in un libro appunto di Anna vinci del a lei dedicato
E la trovo ben rappresentata appunto proprio anche da Laura Bianchini la capacità di vivere le istituzioni appunto come autonomi come indipendenti come fondate su quelle che sono i principi più importanti della Costituzione
E questa attenzione educativa devo dire oltre che nel contributo poiché lei ha dato all'articolo la costruzione di quell'articolo trentatré
E la Costituzione sia in tanti interventi poi che la caratterizzarono penso all'intervento importante a favore della scuola dell'infanzia
E quelle frasi appunto la scuola dell'infanzia ormai è sono altamente radicata e insomma diffusa all'interno del del nostro paese ma mi sembra quasi di doverlo applicare a un altro tema molto attuale che il tema invece degli asili nido
In questo caso e quello che lei evidenziava contestualizziamo lo anche al periodo storico in cui noi lo ricordava ai vent'anni tra l'altro che il Paese aveva alle spalle il fatto che quei luoghi le scuole appunto dell'infanzia non erano dei meri contenitori assistenziali
In cui appunto
Lasciare i bambini non c'era all'epoca tra l'altro l'attenzione anche a far sì che questo fosse un fattore di emancipazione al femminile per consentire ovviamente riconciliazione della genitorialità in una in questo o in questo caso no non c'era quello ma ovviamente era vuole scardinare anche una visione profondamente moderna che andava a scardinare quelli che erano vent'anni tra l'altro divisioni insomma della della donna o delle istituzioni educative appunto come luoghi dove custodire i bambini ma non invece come luoghi educativi e in questo è la l'elemento più fondi più importante più significativo per la formazione e per la crescita delle generazioni più giovani delle generazioni più giovani come anche per le generazioni adulte perché soprattutto tenendo conto anche dei dei ragazzi che avevano vissuto e degli uomini già più adulti che avevano vissuto l'esperienza del fronte della guerra che quindi avevano interrotto anche repentinamente quelle che erano per l'esperienze formative o lavorative
Rientra molto spesso appunto questa necessità questa richiamo utile importante all'educazione permanente anche degli adulti che è un tema molto attuale tra l'altro è profondamente moderno anche per quel da per consentire ovviamente anche a quelle generazioni di poter rientrare modo migliore e più aderente anche a quelle che erano le loro capacità la loro formazione nel mondo professionale e nel mondo lavorativo
Tutto questo elemento e appunto non non voglio poi essere troppo lunga nel nel riportarlo ma tutti questi elementi in realtà si ricollegano ha un'idea generale che Laura Bianchini aveva frutto dell'aver vissuto anche quell'esperienza del totalitarismo quell'esperienza partigiana importante tra l'altro nel nel gruppo nella di riconduco partigiano appunto vicino ad atipico Mattei
Il ruolo dell'educazione come strumento fondamentale non solo di crescita e di emancipazione ma di contrasto nei confronti dei totalitarismi perché devo dire che ricorre spesso il secondo me è stata anche alla base della sua esperienza poi successiva anche di educatrice di di ritorno al ruolo di di educatrice in in questo caso anche negli anni complessa e molto vitali della contestazione studentesca in cui suoi studenti dissero Samperi anche con quel modo di fare burbero
Che raccontano di averla sentita sempre vicina partecipe in una realtà delle loro ragioni quindi nel confronto anche costante intensissima la cosa più importante che da un educatore ci si aspetta ma questa paura che i totalitarismi potessero ritornare in qualche modo perché forte
Insomma aveva ben presente la modalità tra l'altro in cui questi l'esperienza che è stato il fascismo si era affermata nel nostro paese anche il richiamo che lei fa più volte al alla classe intellettuale o anche comma alla al modo in cui si era arresa se vogliamo all'ascesa di di quel regime senza mettere in campo degli anticorpi importanti una controcultura
Rispetto a quella che era la cultura fascista che andava affermandosi come come regime ecco questo penso che sia veramente il trait d'union è e il filo conduttore tutta la sua storia personale politica poi devo dire che in questo anche in queste accomunate da Tina Anselmi per le modalità con cui poi le quelle esperienze politiche purtroppo
Questa è una responsabilità di dei piccoli partiti all'dei partiti che che di cui facevano parte all'epoca si conclusero nonostante così repentinamente così ingiustamente in in realtà soprattutto per il contributo che entrambe
E insomma è interessante leggere anche i resoconti della della fase convulsa di composizione dopo l'ex parlamentare tra l'altro nella prima legislatura poi repubblicana ma non fu ricandidata in maniera davvero ingiustificata
Da parte del della Democrazia cristiana ed è molto interessante bello leggere a testimonianza fortemente del di quanto lei aveva seminato incauta e di quanto era stato in grado di mettere in campo vera e propria
Movimento il movimento delle delle donne appunto della delle delle province di di Brescia e di Bergamo che si mobilitarono attivamente contro appunto l'idea Della sua nonna ricandidatura purtroppo non non ottenendo poi un un cambio in questo caso delle delle decisioni assunte
Ma con un principio forte significativo e est e consigli e consistente di reale solidarietà al femminile in questo caso che veniva messa atterra e penso che questo messaggio appunto del ruolo dell'educazione come strumento di scuola mi capita di occuparmi molte volte durante la la mia giornata durante la la mia settimana ma
Il ruolo dell'educazione come strumento fondamentale di rafforzamento delle Simoni democratiche penso che sia il grande messaggio
In tutto la la grande attività e la grande partecipazione davvero a quel per Chiasso parlamentare costituente che ha dato vita alla nostra Costituzione questo l'insegnamento più forte più attuale devo dire che che tutti noi sentiamo io particolari più più vicino in questo caso che penso valga la pena davvero ricordare di quella personalità intensa e l'aggettivo penso che più la rappresenti davvero perché vuol vuol dire tanto è un aggettivo vibrante in in questo caso la mi piace ricordarlo grazie
Grazie davvero onorevole per la passione che ha messo in questo ritratto ci fa a ci fa sentire effettivamente l'espressione intensa e vibrante e oggi delle orazioni così me ne abbiamo avute diversa
Infatti le cordone eremo che ha ricordato le donne di Bergamo noi bresciani siamo Sassolungo ad esempio però a Bergamo Brescia capitale della con ora siamo ancora nell'ambito la la direttrice la direttrice ne ha dato un'occhiata faccio per cui e questo è un problema comune scusate la battuta però potete capire che anche per me è un po'la tensione si va perso possiamo andare avanti le sei ore per no scherzo parecchi esperti e ci fermiamo qui
Allora io per le conclusioni doveva essere un saluto istituzionale ma saranno le conclusioni invito a venire la l'onorevole la l'onorevole vicepresidente della Camera a Maccanico
Grazie grazie avvelenare Indini grazie a tutti voi particolare fatemi ringraziare mio collega e amico
Gian Antonio Girelli per aver voluto questa iniziativa per averla costruita di fatto tanto tempo fa c'eravamo visti nel mio ufficio dicendo nel settantacinquesimo anniversario della nostra Costituzione dobbiamo assolutamente trovare uno spazio per questo ricordo per ricordare questa straordinaria madre costituente ne ha parlato benissimo Irene adesso
E credo che la chiave che avete trovato sia quella giusta mi dispiace molto dover trarre conclusioni di un'iniziativa nella quale purtroppo per un impegno imprevisto
Non sono riuscita ad ascoltare le relazioni che immagino siano state molto profonde perché appunto l'idea di tracciare un profilo completo dalla Bianchini educatrice e quindi la sua vocazione in qualche modo no
Il suo essere nel mondo nella Società come persona che sceglie di educare e sempre di più uno I con Irene tante volte l'abbiamo detto con Irene abbiamo condiviso e condividiamo una passione per la scuola che viene da lontano perché entrambe alla diciassettesima legislatura abbiamo iniziato la nostra esperienza
Nella settima Commissione della Camera che di questo si occupa poi ho avuto la fortuna e l'onore di sedere al ministero dell'Istruzione anche lì abbiamo continuato a lavorare insieme oggi Irene capogruppo in quella Commissione tante volte abbiamo cercato di
Capire come tornare a parlare di scuola in modo meno burocratico parlarne non come luogo nel quale appunto si va per dovere
Ma come luogo nel quale si cresce cittadini e cittadine e a me pare di poter dire che questa idea di educazione fosse ben presente alla mente e al cuore alla passione
Della nostra madre costituente e oggi fa un po'più fatica ad emergere oggi abbiamo un'idea di scuola molto più appunto burocratica
Un luogo nel quale si va per
Ottenere un pezzo di carta alla fine di un percorso che spesso non lascia i ragazzi alle ragazze
L'idea di di di di una crescita personale e di un futuro da costruire non abbiamo insistito tanto per introdurre lì l'educazione alla cittadinanza abbiamo insistito per fare in modo che la scuola ospitasse al suo interno
La società e chi la società fosse a sua volta aperta ad accogliere le istanze della scuola abbiamo parlato di patti di comunità tutto questo è un modo per riallacciare i fili con l'esperienza di educatori ed educatrici come
La Bianchini che questo suo avevano ben presente molto più di quanto non sia presente oggi allora iniziare da qui secondo me è stata
L'idea migliore che si potesse avere per tracciare un profilo di una persona che naturalmente può ha lasciato moltissimo alla società al nostro Paese e quindi non si poteva non parlare
Della Bianchini partigiana di quella scelta difficile non scontata non così comune in quel periodo storico di
Farsi parte perché in fondo quando noi evochiamo i partigiani evochiamo qualcuno che in un momento nel quale era forse più facile nascondersi aspettare appena vivere e vedere invece sceglieva di essere parte di non rimuovere la coscienza anzi di spendere appieno la propria passione politica per la libertà e sicuramente il suo essere
Cristiana poi il personalismo a cui doveva moltissimo avranno animato quelle scelte però
Io credo che
Ricordare quella scelta sia un modo anche per spiegare quello che lei ha fatto dopo perché in fondo quello che adesso Irene ci ha raccontato
Il suo impegno di costituente non è stato altro che l'unione di queste due storie la storia appunto l'educatrice che sceglieva di essere al servizio della sua comunità e di passare il testimone dei valori
E dell'essere cittadini e cittadine
E la storia di una donna che aveva scelto di farsi parte in quel momento così difficile della storia del nostro Paese e quindi quell'impegno nell'articolo trentatré quell'impegno
A scrivere una Costituzione
Che fosse attenta alle istanze della scuola si spiega mettendo insieme tutto questo e questo spiega anche quello che è venuto dopo adesso Herrera
Ne ha fatto cenno alla scelta di tornare ad essere educatrice dopo aver lasciato quell'impronta tanto forte però di quell'impronta dico qualcosa anch'io proprio perché
Noi che ci siamo occupati di scuola che ci occupiamo di scuola dobbiamo tanto a chi ha avuto l'intuito di scrivere così la nostra Costituzione anche per quello che riguarda la scuola la scuola non era una priorità per i costituenti hanno diciamo sullo chiaramente non era una priorità
Per nessuno dei partiti politici che in quel momento scrivevano la nostra Costituzione per fortuna però all'interno di quei partiti politici c'era qualcuno
Che aveva capito quanto importante fosse scrivere bene quell'articolo trentatré articolo trentaquattro che ancora oggi sono i pilastri su cui si regge l'istruzione del nostro Paese e tra questi c'era a Bianchini
L'idea che lo zero sei non fosse semplicemente oggi diremmo in modo un po'volgare
Un parcheggio a luogo nel quale collocare i più piccoli per consentire ai genitori oggi così se ne parla molto spesso sbagliando
Di diciamo poter lavorare
Ma fosse invece il primo step del percorso educativo quanto quanta capacità di reggere il futuro doveva vere allora
Per dire cose che sono attualissima addirittura rivoluzionarie oggi perché oggi si fa una fatica terribile a far capire che lo zero sei è fondamentale per i bambini e le bambine
Anche se oggi abbiamo le statistiche che dimostrano che chi frequenta il nido
L'infanzia chiamiamoli così che sono le parole che conosciamo meglio a migliori risultati nella vita nel lavoro riesce a realizzarsi al meglio oggi le statistiche ce lo dicono allora questi strumenti non c'erano eppure lei lo sapeva
Così tanto da fare una battaglia per questo
E poi l'istruzione professionale anche qua quanta fatica facciamo a spiegare l'importanza dell'istruzione professionale che non esistono scuole di serie A e di serie B che quell'elemento esperienziale è fondamentale nella crescita dei ragazzi
Ecco
Quanto doveva essere avanti una donna di allora
Per quando davvero c'era una separazione nettissima tra il liceo e tutto il resto perché diciamo gentile era ancora lì è ancora qui figuriamoci se non era ancora lì no
C'era la tensione a superare il totalitarismo pedagogico certo però le basi che dividevano chi ce la poteva fare quindi accedeva all'istruzione di serie A da tutti gli altri che erano invece destinati a professioni meno ambiziose
Era
Tanto condivisa non era semplicemente qualcosa che era proprio di chi aveva sostenuto la riforma Gentile
E invece lì c'era la consapevolezza che non era così e quindi quanta capacità
Di vedere da avanti di leggere il futuro c'era in una donna che ha scritto materialmente la nostra Costituzione quanto le dobbiamo ancora oggi quanto abbiamo da imparare da quel lavoro faticoso che lei ha fatto
Ecco io credo che aver tracciato questo profilo nel settantacinquesimo anniversario della nostra Costituzione
Sia stato importantissima voglio davvero ringraziare Gianni per avere insistito su questo
Perché noi abbiamo tenuto seminari qua vicolo Valdina su tanti elementi trasversali della nostra Costituzione il rapporto con l'Europa le basi il lavoro
Però
Abbiamo bisogno di ricordare anche gli uomini e le donne
Che sono stati protagonisti diretti di quel pezzo di storia perché la Costituzione non s'è scritta da sola non è qualcosa che a un certo punto
è emanato dal nulla e c'è arrivato in mano come già scritto la Costituzione fatta di Carme
Di spirito di coscienza e di persone che avevano vissuto la guerra si erano fatte parti e parte giusta
Nella fase più difficile della storia del nostro Paese e con questo zaino da esperienza sulle spalle avevano scritto per noi quella che definiamo la Costituzione più bella del mondo dal mio punto di vista lo è molla per questo
Perché pezzo di umanità vissuta e allora ricordare la storia di una donna che ha vissuto la nostra Costituzione la scritta
E poi è tornato ad applicarle e gli elementi base facendo appunto quella che era la sua vocazione mettendo in pratica quella vocazione di educatrice la cui impronta rimasta indelebile nel nostro dettato costituzionale
E fatemi chiudere così
Abbiamo il dovere di difenderlo quel dettato costituzionale anche da chi oggi della scuola vorrebbe fare invece un elemento divisivo che torna a dividere tra chi ce la fa e chi non ce la fa
Che torna a premiare soltanto che i mezzi e gli strumenti per farcela
E per citare don Milani rischia di diventare davvero un grande ospedale che cura i sani e dimentica i malati di questa squadra non abbiamo bisogno non era certo la scuola di Laura Bianchini non è la scuola che vogliamo noi grazie grazie mille euro è stato
Io vorrei che l'ultima parola
C'è la dicesse il nostro Presidente Associazione Fiamme Verdi Brescia Alvaro
Che è la vera anima giovane del gruppo io ve lo dico
Perché come ci si richiama Luís
Allora viene nessuno mai
Grazie
Sono anche emozionato perché
Quando mi è stato affidato da un nostro carissimo sacerdote il compito di far crescere questa associazione che viene da molto lontano io da piccolo ragazzino vissuto queste esperienze della liberazione
Mi sono a corto dal peso morale che poteva significare
Il questo sacerdote che salti dato questo compito
Soprattutto a a Gianni a Roberto e al sottoscritto ancora oggi mini bimbetto in condizione di di di difficoltà perché effettivamente essere riusciti a fare emergere queste persone e grazia
All'intervento di Roberto e Gianni non solo Laura Bianchini ma tante altre io ritrovarmi qui oggi a Roma a ricordare una fiamma verde scusate per me che è una grande emozione grazie
Vorrei consegnare la copia anastatica del ribelle dove la Laura Bianchini
Ha avuto la possibilità di aprire da dall'inizio darà da Brescia Livera a chi ci ha ospitato mai abbiamo altre copie le daremo affidate innanzitutto allegra
Io vi ringrazio davvero tutti e per l'attenta partecipazione i contributi che avete portato non mi rimane altro che dirli grazie ci si viene per la prossima volta perché ormai ci abbiamo preso gusto siamo proprio Luigi grazie