Rassegna stampa araba

Ben ritrovati a una nuova puntata della rassegna stampa araba di radio radicale la rassegna che segue gli eventi che coinvolgono i Paesi dell'area arabo-islamica dal punto di vista della loro informazioni
Dammi confini altri sedi dal ministero ad essa a Ferrara via lì radio radicale
La Rassegna di oggi prende avvio con il appunto la notizia della della liberazione di alcuni prigionieri palestinesi e di alcuni ostaggi israeliani
In mano Hamas e in particolare vorrei leggere con voi la trascrizione della conferenza stampa della Commissione per gli affari dei prigionieri tigli ex detenuti e Eiar su dati astruso Auster Istra qual mo'Harrier rientra palestinese
Che è una
Un appunto una struttura legata alla all'olfatto dall'Organizzazione per la liberazione della Palestina conferenza stampa perché riguarda appunto gli ultimi sviluppi e riguardanti
La liberazione dei prigionieri
Sia dall'una che dall'altra parte
La trascrizione che ho fatto in traduzione riprende le parole del capo di di questa commissione appunto per gli affari dei prigionieri ex detenuti
Fattura Arca dura fare as il quale
Avrebbe detto pronunciato appunto le seguenti parole ricordo che la la conferenza stampa è del venticinque
Novembre quindi di ieri e
E
Già era stato già erano stati rilasciati i primi prigionieri e si andava
Organizzandola secondo il secondo rilascio e quindi fare essa ha affermato siamo preoccupati e riteniamo l'urto dell'occupazione quindi Israele responsabile della sorte di un numero imprecisato di prigionieri nella striscia di Gaza che siano resistenti
Quindi fa militante militanti miliziani della la resistenza palestinese o civilistico
Israele rifiuta di dare informazioni su di loro quindi numerosi l'identità dove si trovano il loro condizioni come è avvenuto l'arresto di questi
Prigionieri la motivazione dell'arresto eccetera e chiediamo alle Nazioni Unite afferma fare studi intervenire di far pressioni su Israele a questo proposito
Qua fare is fa riferimento a ai detenuti in generale
Mentre poi tratta la questione del della liberazione dei detenuti avvenuta in questi giorni ieri afferma abbiamo ricevuto un primo gruppo di di detenuti e palestinesi il popolo palestinese
Si rallegra afferma di riavere indietro i propri figli e le proprie figlie tuttavia l'operazione
Avviene in un momento in cui la guardava avanti il sangue scorre ancora quindi faccio appello afferma tutti i palestinesi prima durante e dopo il rilascio la liberazione dei detenuti
Affinché esprimano
La loro unità la loro solidarietà la solidarietà reciproca e la loro alleanza quindi fa appello appunto a rimanere uniti
Ai e palestinesi affinché rimangano uniti fino ad oggi afferma sono state stati liberati trentanove prigionieri palestinesi in cambio di dodici prigionieri prigionieri anch'
Israeliani quasi usa sempre la parola prigionieri anche per per quanto riguarda gli ostaggi quando si fa riferimento agli ostaggi israeliani e ricordo che l'attività la la la la conferenza stampa di ieri quindi fino a ieri erano stati liberati appunto
è stato era stato liberato il primo gruppo di di prigionieri tuttavia afferma appunto commentando su questo questa operazione questa prima operazioni di rilascio Israele non ha rispettato gli anni e non rispetta oggi il principio che il Governo e il processo di selezione della
Dei prigionieri da liberare
Ci si era accordati sull'anzianità come criterio di selezione afferma tuttavia Israele non ambiente noto l'impegno e l'operazione del rilascio del primo gruppo e sta disturbando da qui e sto adora il dialogo è ancora aperto la questione ancora sospese c'è un diffuso malcontento tra le file della resistenza palestinese
Oggi quindi ieri venticinque a
Verranno rilasciati altri prigionieri afferma nella lista figurano quattordici di genieri israeliani quarantadue palestinesi
Ci vuole cooperazione dobbiamo essere facilitatori qua si riferisce ancora a ai palestinesi Alfa appunto appello alla alla calma alla fallisce a facilitare con le procedure di rilascio
Infine a una domanda di un giornalista di Al Jazeera che appunto riportata nei video pubblicato ricordo dalla radio Voce della Palestina
Si parlava del fatto che la richiesta della resistenza palestinese che la liberazione degli ostaggi avvenga solo sulla condizione che vengano liberati tutti i prigionieri palestinesi e qui il capo appunto della Commissione per gli affari dei prigionieri dei detenuti
Afferma pur dicendo di non essere appunto con Luís a a a gestire
La richiesta e gli ostaggi israeliani afferma che si
La la che la posizione di della resistenza palestinese stia interisti Nese che punto se Israele vuole la liberazione dei prigionieri israeliani il prezzo e la liberazione di tutti i prigionieri palestinesi non importa quale sia il numero e infine nel video si
Sia si può
Ascoltare che tre mila duecento nuovi prigionieri
O vi sono tre mila duecento nuovi prigionieri nelle carceri dell'occupazione dall'inizio dell'aggressione di ottobre contro il nostro popolo palestinese e questo era la la conferenza stampa dell'autorità degli affari una parte ecco della conferenza stato dell'autorità degli affari dei prigionieri e degli ex detenuti
Palestinesi pubblicata dalla radio Voce della Palestina Ida assoluta alfisti
Andiamo ora leggere un articolo attinidi opinione dal Giornale saudita propone archivia
O a casa articolo pubblicato il ventitré novembre di Mohammad Sayed
Che si intitola manda Bud tuffare all'Axa cosa accadrà dopo l'alluvione di alla San
E qua Mohammad Sayed afferma Kjaer Mahmoud Zahar uno dei leader di spicco di Hamas avrebbe detto
Ha affermato che la Palestina non è altro chi è un tassello di poco valore
Di fronte al più ampio Progetto Translohr vale di governare il mondo islamico attraverso amasse attraverso l'organizzazione internazionale dei Fratelli musulmani
Questa non è un'affermazione casuale scrive il giornalista Duke casa ma piuttosto una convinzione profonda diffusa tra i leader e i quadri dell'organizzazione in tutto il mondo dell'organizzazione dei Fratelli musulmani
Nei confronti della quale questi si impegna no e che anzi auspicano noncuranti della perdita di vite o della distruzione che la appunto la
Questa questo auspicio porterebbero
Molti osservatori vedono Zafar Mahmoud Zahar come la guida del ramo dei Fratelli Musulmani in Palestina che conosce la complessa struttura della Fratellanza si scrive
Sembra che esiste una gerarchia di partito più alta più grande di quella politica
La quindi nazionale dei singoli Stati
E da Zaccaria per che impartisce gli ordini e le istruzioni che vengono poi seguiti da falliti mi sa al è da Ismahil ANIA appunto due leader di Hamas
L'alluvione di al-Aqsa quest'operazione di Hamas lo scorso ottobre ha fatto gli interessi americani italiani musulmani qua intendendo la Fratellanza musulmana
Secondo il giornalista
Che poi spiega perché in primo luogo scrive ha confermato questa questa appunto operazioni ha confermato la leadership americana nel mondo nella regione lasciando trapelare
Il messaggio secondo il quale qualsiasi azione contraria alla volontà americana porterebbe alla rianimazione delle organizzazioni terroristiche
In secondo luogo è servita a creare uno shock e a terrorizzare la società israeliana per confermare che senza il sostegno dell'America e dell'Occidente
Israele sarebbe un bersaglio facile in terzo luogo prodotto un avvicinamento delle comunità arabe attorno ad amasse alle organizzazioni islamiche
In quarto luogo l'operazione serve all'Iran per ostacolare i progetti sauditi
E creare una spaccatura tra i sauditi e il resto dell'ambiente arabo ma anche dalla leadership saudita e la sua base popolare anche se scrive il giornalista in questo ultimo punto la l'operazione non è riuscita
Quindi c'è ancora fiducia secondo il giornalista tra la leadership saudita e la base popolare
In cui invito luogo l'operazione l'alluvione di al-Aqsa è servita a trasformare i sentimenti puri del mondo arabo verso Gaza in un'ondata di rabbia contro i propri governi
Cioè contro i governi delle varie dei le varie popolazioni arabi ed arabe e sesto punto è servito ad indurre le comunità arabe ad incolpare i governi arabi e per la loro incapacità di salvare Gaza Settimo fomenta di conseguenza le volontà di un rovesciamento dei governi attualmente esistenti nel mondo arabo
Tutto ciò costringe i governi a mettere in atto operazioni militari contro Israele
A causa delle pressioni popolari secondo il giornalista e questo nonostante la l'impreparazione dei Paesi arabi a livello militare ed economico
Hamas non ha consultato nessuno quando ha preso la decisione sulla guerra e di conseguenza uno scenario del genere creerebbe creerà un'ampia Anarchia nella regione che potrebbe rovesciare o cambiare il profilo degli Stati
E questo era il l'articolo di ammazza ente per o casa quotidiano ricordo
Saudita propone sia che ci parla un po'ecco del degli scenari probabili nella regione
E della della questione interessante del della spaccatura tra la la il la base popolare dei Paesi arabi e i rispettivi rispettive autorità
Politiche
Passiamo ora a un altro aspetto della della guerra in corso tra Israele e Hamas e che appunto è
Guerra che essi
Riverbera in in tutta in tutto il mondo armi tutta la regione e cioè le campagne di boicottaggio che molti Paesi arabi le popolazioni dei Paesi arabi hanno intrapreso per l'appunto
Scoraggiare
Disincentivare ecco la l'appoggio a Israele quindi questi campagne di boicottaggio e dei prodotti
Degli alleati in Israele di Israele sono molto diffuse in in vari paesi arabi
Il canale televisivo i siti di informazione Panarea può al maglia DNA che che ha sede in Libano e ha considerato filo Hezbollah
Assillo
Siriano
Ha ha dedicato un articolo alla alla questione del boicottaggio in particolare del boicottaggi in Egitto che mi sembra interessante leggere insieme l'articolo e del ventiquattro novembre e si intitola
Intenda già ammalata dettata lasciarli al mistery e io agli duro ATAR Ruff alla Zaratti con il successo delle campagne di boicottaggio l'Egitto si riprende
Si legge che in un Paese gravato dal debito e debole nel campo del commercio estero come l'Egitto il vantaggio principali quella diffusa cultura del boicottaggio di prodotti occidentali è quello di dare maggiori opportunità di consumo e prodotti locali
Le campagne di boicottaggio dei marchi che sostengono l'occupazione israeliana si legge hanno avuto un successo senza precedenti che non sono accusato un duro colpo economico i principali investitori occidentali
Ma ha anche dato ai cittadini arabi soprattutto in Egitto il Paesi duo arabo più popoloso una grande fiducia in se stessi avendo scoperto di avere una capacità di influenza e di poter fare la differenza
Le forze politiche nazionaliste quelli di sinistra e quelle islamiche da sempre chiedono di non acquistare i prodotti i cui profitti o parti di essi vanno al capitalismo occidentale
Che appoggia l'occupazione israeliana sia gestendo filiali di produzioni all'interno dei territori occupati
E servendo i coloni pagando loro le tasse
E sia sostenendo direttamente della diretta
Il popolo egiziano ha talvolta risposto a questi appelli a questi appelli ma in misura limitata
E l'impatto finora è stato debole questa volta invece si scrive è diverso milioni di egiziani si sono astenuti dalla a bere qualsiasi a fare con parti commerciali o industriali Chianti hanno dimostrato di avere legami con l'occupazione e quindi con Israele
Dall'inizio dell'aggressione israeliana la striscia di Gaza dopo l'attacco dell'operazione l'alluvione di al-Aqsa
Secondo le agenzie di stampa internazionali si legge dipendenti di McDonald
Confermano che le vendite della catena in Egitto sono diminuite di almeno il settanta per cento nelle ultime sette settimane rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso
Mentre altri investitori rivelano che c'è un calo un rallentamento del circa cinquanta per cento della domanda nei caffè di nei caffè Starbucks
Il che ha spinto nei giorni scorsi Starbucks a licenziare alcuni dipendenti nelle sue filiali
Egiziane
L'ondata di boicottaggio che ha travolto tutti i paesi arabi continuerà a far avanzare la consapevolezza araba
Si si scrive soprattutto perché questo percorso quindi il boicottaggio coincide con un maggiore coinvolgimento dei paesi arabi nell'organizzazione dei Brics
Che a sua volta lotta per ridurre il predominio delle o con la mia occidentali a livello globale e fare spazio all'emergere di un mondo multipolare ed equilibrato
è da notare che gli attivisti che hanno condotto le campagne di boicottaggio e che hanno invitato all'acquisto di prodotti locali come alternativa ai prodotti occidentali
Avevano esplorato un'alternativa cinesi o russa nel caso in cui il prodotto locale non fosse stato in grado di soddisfare le esigenze dei consumatori il che rive l'ha rivelato l'interconnessione tra le manovre a sostegno della causa palestinese e le manovre internazionali più ampie volte a cambiare l'ordine mondiale esistente e a crearne e a creare un nuovo ordine
La lotta per la liberazione della Palestina si inserisce dunque in un più ampio processo che ha come obiettivo la liberazione dalla spoliazione nelle forze occidentali economica politica e militare
E questa la posizione dell'articolo
Che prosegue
Parlando dei
I degli effetti del positivi del boicottaggio sull'economia nazionali egiziana si definisce il boicottaggio o un'opportunità per di sostegno dell'economia nazionale per limitare il flusso di profitti
All'estero
Ma si legge che i produttori gli investitori Gizzi anni soffrono a causa della loro incapacità di competere con i grandi marchi
E questo non a causa delle differenze a livello di qualità dei prodotti quando a causa delle condizioni di marketing e di produzione di promozione dei prodotti laddove le grandi aziende occidentali
Donnina hanno il mercato provocando la graduale sparizione dei prodotti locali
Le campagne di boicottaggio hanno permesso ai prodotti internazionali di tornare di nuovo in campo sulla scia del desiderio dei consumatori di acquistare alternative ai prodotti stranieri
Non c'è dubbio che ciò che sta accadendo oggi rappresenti un'opportunità periodi imprenditori egiziani di sviluppare i propri prodotti e costruire le strutture necessarie per l'emergere di marchi nazionali al posto dei
Degli omologhi occidentali
In Egitto dove non c'è la possibilità di organizzare proteste di piazza causa di restrizioni politiche
Difficoltà a livello di sicurezza si crede che il boicottaggio sia il modo migliore per esprimere la rabbia degli egiziani per l'aggressione israeliana la striscia di Gaza
Le ragioni che hanno spinto gli egiziani a ad adottare appunto medio del boicottaggio e quindi rispondere
Ampiamente alle campagne di boicottaggio possono essere riassunti nei seguenti punti un punti
Si legge appunto dell'articolo
E cioè in primo luogo la portata delle pratici di ritorsioni israeliane contro la popolazione di Gaza non ha precedenti e quindi anche le razzie nelle reazioni del popolo egiziano e arabo in generale sono senza precedenti
In secondo luogo il popolo egiziano desidera di nuovo esprimersi politicamente unirsi a una causa collettiva e ha trovato nelle campagne di boicottaggio in opportunità per questo
In terzo luogo la recente aggressione israeliana minaccia direttamente la sicurezza nazionale egiziana considerando che vari leader dell'occupazione chiedono lo sfollamento della popolazione di Gaza nel Sinai
In quarto luogo il potere d'acquisto degli egiziani in Generali e diminuito a causa dell'aumento dei prezzi del calo del tasso di cambio della sterlina rispetto alle valute estere
Che hanno portato l'incapacità di un ampio segmento di egiziani di consumare
Molti dei prodotti e qui erano abituati per cui al prodotti appunto che erano che sono tuttora nelle liste di boicottaggio
In quinto luogo gli egiziani ritengono che l'economia nazionale abbia un disperato bisogno di sostegno e che sia meglio consumare prodotti fabbricati in Egitto e infine
Lui è il crescente sentimento di ostilità nei confronti dell'egemonia economica occidentale
In generale in vari paesi del terzo mondo ai questo era l'articolo di al maglia di in giornale pane arabo libanese nonché si parla delle campagne di boicottaggio come appunto strategie per non solo per fare pressioni su su Israele ma anche appunto come
Ed è un po'come
Strategia per trovare un'alternativa all'egemonia occidentale percepita anche sul piano economico
Un ultimo articolo
Che leggiamo insieme nella rassegna di oggi
Della agenzia di stampa saudita pubblicato lo scorso diciannove
Novembre un articolo che in realtà più una rotta informativa si informa di un'iniziativa che si terrà
Sì si dovrebbe tenere Dominica appunto oggi domenica ventisei
A a progettando in Arabia Saudita all'iniziativa interessante che ci seguiremo l'articolo si intitola marmellata
No tradito molto montata da Olivia linguaggio a buccia appalti lire il qua agli usi tutti già fatti
A di artisti mia accanto al mobile il regno ospiterà un forum internazionale per affrontare il Nord l'ondata di disinformazione e i pregiudizi nei confronti della questione palestinese
E si legge che domenica a prossima il il ventisei il regno ospiterà i lavori del Forum internazionale hanno
Intitolato in media il ro loro ruolo nell'alimentare l'odio e la violenza i pericoli della disinformazione dei pregiudizi
Alle all'anno e Dore gufi e Tajiri generale del Catania
è uguale no un moi Father Moffa termostati ieri tattili e il quarta Alius e questo nel governatorato di Gerda grazie a una collaborazione tra la lega musulmana mondiale
E l'unione delle agenzie di stampa dell'organizzazione dei Paesi della cooperazione islamica la lega musulmana mondiale è è una organizzazione non governativa di cultura islamica
Che
Assedi e alla nella Mecca
Quanto nata con
Sull'iniziativa del Giro del principe saudita
E che ha come scopo quello di organizzare di promuovere a cui il panslavismo
Mentre l'Unione delle agenzie di stampa dell'organizzazioni dei paesi della cooperazione islamica e un'agenzia di stampa
è un organo appunto che fa capo all'Organizzazione della cooperazione islamica un organismo internazionale che rappresenta il i Paesi islamici
Si legge siccome continuando appunto a leggere l'articolo che il Forum prende avvio sulla base dell'inquietudine
Diffusa nei confronti dei crimini contro simboli e luoghi sacri religiosi
Che sono commessi giustificati dal pretesto della libertà di espressione e
Sulla base di una politica crudele di pregiudizi e disinformazione adottata si legge da alcuni media internazionali
Il faro ma si terrà con la partecipazione delle principali agenzie di stampa islamici internazionali di importanti leader religiosi intellettuali esperti di diritto di diritti umani
E leader di organizzazioni internazionali Durante il fondo verranno discussi vari argomenti tra cui il tema di estrema il tema pregiudizio disinformazione dei media internazionali il caso della questione palestinese
L'obiettivo è quello di identificare criticità nel modo in cui i media si occupano di questioni internazionali e in particolare di questioni religiose
E di monitorare l'impatto negativo dell'incitamento all'odio e dei pregiudizi diffusi attraverso il discorso mediatico
L'auspicio
è quello di costituire una coalizione internazionale che lavori per consiste per contrastare i pericoli che disinformazione pregiudizi diffusione dell'odio incitamento all'odio costituiscono nell'ambito del discorso mediatico
Seguiremo
Questa iniziativa
Nei prossimi giorni nelle prossime rassegna per però oggi la rassegna stampa araba termina qui io vi ringrazio come sempre per l'ascolto e vi do appuntamento alla prossima settimana