I tre referendum sulla Legge Mammi'

Radio radicale siamo in collegamento con telefonico con Stefano Semenzato coordinatore del comitato promotore dei referendum la legge Mammì allora Semenzato vuole illustrare agli ascoltatori il contenuto di questi di questi quesiti e chi sono i promotori ma
I quesiti sono tre andrà a votare quindi su tre schede diverte il primo quesito riguarda la richiesta in sostanza che un singolo soggetto privato possa possedere al massimo una rete televisiva questo è un problema che riguarda la proprietà è un problema che poi riguarda direttamente le proprietà di Berlusconi nel caso specifico ma più in genere alé è una norma antitrust perché noi vogliamo introdurre nell'ordinamento italiano ci sembra che questa norma sia sostanzialmente alla pari con l'universo dalla normativa europea in cui al massimo un singolo proprietario può possedere il quarantanove per cento delle azioni di una singola attestata il secondo quesito riguarda l'interruzione dei film con la pubblicità ripete chiediamo correre per nonché le interruzioni pubblicitarie né i film trasmessi in tv vengono limitate all'inizio alla fine e negli intervalli fra il primo e il secondo tempo il terzo quesito è un
Termini P. antica che noi proponiamo e cioè il fatto che una singola concessione aria di pubblicità sia essa pubblica che privata in questo caso la Publitalia per la finire la fibra per la RAI non possono più raccogliere pubblicità tre reti ma debbano limitarsi a due reti l'obiettivo di questo referendum è impedire una sorta di pacchetto che oggi viene fatto per cui appunto il meccanismo al supermercato paghi tre paghi per due e prendi tre e e in questo modo si costringe una liberazione di pubblicità è un pluralismo nel campo pubblicità
Che noi pensiamo possa giovare alle emittenti più piccole quindi rilanciare anche in questi termini alcune dinamiche di Merate questi sono i tre quesiti nel loro territorio e pensiamo che l'effetto generale di questi quesiti io a dare una forte sollecitazione al la costruzione di una riforma complessiva del sistema radiotelevisivo che quindi comprenda anche la RAI come è noto i nostri quei riti si rivolgono esclusivamente al settore pubblico quando di concepirlo c'erano già altri liti che erano sottoposte all'elettorato italiano che riguardavano la RAI e quindi noi non affrontammo quel tema oggi che avete per condizione quindi credo che necessariamente vi sia un problema
E articolazione tra comitati tra quesiti referendari e un progetto complessivo di riforma che coinvolga anche la RAI ecco a proposito dei promotori e i promotori di queste direi
Sono un gruppo di associazione poi evidentemente di persone che li rappresentano
Ambito inizialmente soprattutto ACLI Arci qualche testata come avvenimenti il manifesto il Gruppo di Fiesole di giornalisti alcune associazioni di di donne come paese delle donne insomma un arco di associazioni che hanno cominciato a pensare a proporre questo referendum una volta che si è costituito il Comitato vi hanno aderito una serie di forze politiche che
Entro in qualche modo uno schieramento ampio che vada Ppf a Rifondazione dai verdi alla Rete al Patto Segni e popolari ultimamente ha che alla lega e quindi è uno schieramento insomma composito di forze politiche che sostengono il comitato referendario
Secondo lei come sarà il prodotto a disposizione dei telespettatori dopo un eventuale esito positivo del referendum ma l'obiettivo dire
Quello di intervenire sul campo della proprietà e non delle delle reti quindi in questo modo abbiamo in quel buio anche una polemica aperta con la Fininvest perché noi crediamo che la sollecitazione che danno direttore comporti evidentemente una diversità diciamo quelli di proprietà tra Canale cinque Retequattro e Italia uno ma comporti insieme una liberazione tiri sono forse che permettono ad altre televisioni di decollare noi crediamo che la sosta mento complessivo del sistema che è quello di avere più televisioni disponibili maggior esce
Ma più indiana
Vale quindi una possibilità di utilità per l'utente oltre a questo vi è evidentemente un'utilità immediata sulla vicenda degli sport dei film che noi crediamo segnali anche lamenti
Dati porre un freno a una forma di invadenza del messaggio pubblicitario nella vita privata dei cittadini l'obiezione di
Che di solito si sente a questa sua ultima affermazione cioè quella della della cassazione della pubblicità del film anche inverta la pubblicità serve proprio a pagarli di cinema e che quindi lunghetto
Questo non c'è dubbio cioè noi non chiediamo assolutamente una televisione senza pubblicità crediamo che sia possibile una diversa dislocazione della pubblicità dal Papa tre me credo che questo sia largamente possibile se si pensa che tranquillamente negli ultimi anni e anche se è nata che ci fossero i referendum sono per effetto di normative europee la pubblicità interna i film mestiere drasticamente ridotta passando diminuendo di tre o quattro spot perché in me negli ultimi quattro anni noi crediamo sia possibile un ulteriore restringimento questo o può essere compensato dal fatto di dislocare la pubblicità in maniera diversa e di elevare il costo della pubblicità crediamo che questo sia un meccanismo di mercato sottolineato anche da molti pubblicitari cioè oggi la troppa pubblicità induce diciamo nel nel in colui che da recepito il messaggio pubblicitario una sorta di costruita per cui si tende molto di più a cambiare canale quando arriva la pubblicità invece una pubbliche ita distribuita meglio caso mai appunto un costo più elevato credo soddisfatti i pubblicitari possa soddisfare i produttori di televisione che quindi hanno comunque un introito e alla fine su dieci di più anche coloro che pagano magari un prezzo più alto per otto però non la sicurezza che loro messaggio arrivi al consumatore
Ecco l'attuale assetto televisivo è caratterizzato come sappiamo da un duopolio mentre questi referendum in particolare i primi due che ha citato sembrava volti a ridimensionare più che altro l'obbligo polista privato ecco come mai quest'la scelta
Se vogliamo di risparmiare la RAI tenendo conto tra l'altro che tra i promotori vi sono anche parecchi dipendenti della RAI insomma no alle
Quest'anno scelta come ho l'inizio c'è un problema di contingenza quando noi abbiamo attuato questi referendum passando alla raccolta di firme erano già depositati tue quei riti di cui uno particolare proposto dalla da Pam la che riguardava appunto un ridimensionamento grafico della della RAI attraverso la cancellazione della pubblicità
E quindi in quel momento c'era già un'ipotesi su cui far pronunciare gli italiani nel merito del della RAI noi peraltro condividevamo quel referendum però crediamo che certamente il problema la RAI si pone cioè le condizioni di mercato in cui deve vivere il prossimo sistema televisivo del riguardare un affare una condizione di parità quindi te IVA a una Rete per ogni privato anche la RAI dovrà avere una sola rete commerciale in cui competere sul mercato discorso diverso e per la parte di servizio pubblico
Gatta dal canone che potrebbe avere un'altra funzione ma dovrebbe essere a nostro giudizio completamente levata dal meccanismo commerciale quale si verifica attualmente al contrario noi od abbiamo una RAI totalmente assorbito nel meccanismo commerciale e questa è un'altra delle anomalie del sistema italiano che bisogna decisamente cambiare noi sappiamo che i referendum non risolvono tutti questi problemi di fatti non abbiamo assolutamente nulla in contrario che che il legislatore intervenga con una legge organica sappiamo però che i referendum
Un avendo dei tempi stabiliti quindici entro il quindici giugno bisogna votarli inducono l'accelerazione dei processi decisionali che altrimenti si prolunga avrebbero all'infinito
Ecco a proposito
Delle varie ipotesi che citava prima di tavoli vari mediazioni secco secondo lei nemici dei referendum sono solo tre i vostri avversari politici
No io credo
Inermi chiedere non so a cosa intenda sugli avversari politici ma credo che i referendum abbiano un contenuto molto trasversale cioè credo che noi andremo a un voto referendario che divide il il secondo la collocazione politica credo che sulla questione delle televisioni ci siano molte aspettative orientamenti diversi che tra
Sono gli schieramenti queste riguarda ogni referendum veramente no ma infatti credo che questo sia una regola generale dei referendum sì ma io mi riferivo ai in
Diciamo agli eventuali sostenitori sulla carta dei referendum che però potrebbero essere degli alvei dei dei nemici del di questa consultazione dato no non mi è chiara ecco io chiedevo se tra coloro che preferirebbero nonché non si svolgano questi referendum bene qualcuno che non è e iscritto nell'Elenco Ufficiale insomma dei dei degli avversari
No io non
Penso questo
E tutti i referendum perso nella storia italiana hanno avuto un duplice compito quello di fissare alcuni elementi di merito molto preciso e quindi indicare una strada da seguire nel nostro caso è una strada di antitrust molto netto arrivando appunto a una rete per soggetto e quello di stimolare una risposta legislativa e quindi un adeguamento del sistema complessivamente credo che su questo ci sia una discussione aperta il comitato ha evidentemente non perché lo pensava perché sono state depositate oltre settecento mila firme in Cassazione a dei vincoli precisi dati dei quesiti le forze politiche poi sono libere di cercare una soluzione legislativa purché questa risponde ai quesiti referendari anche perché se non risponde sui quesiti referendari come è noto i referendum si otterrebbero lo stesso
A proposito della campagna referendaria con con quali metodi di proponente di di promuoverli gravi referendum ma purtroppo devo dire con quali non metodi nel senso che la nostra condizione economica
Rallenta lo zero e quindi noi abbiamo pochi possibilità di comunicare a parte qualche volantino che potremmo fare o qualche manifesto qua non l'abbiamo certamente in mezzo per ad esempio fare una campagna di supporto abbiamo chiesto anche dei preventivi e mettiamo sui cifre iper dopodiché quindi confidiamo e puntiamo decisamente sul fatto che noi crediamo che riapre non essendo di per sé è uno strumento poi ovvero vada mantenuto entro questi limiti altrimenti poi impedisce ai cittadini di organizzarsi di fare attività info
Arie e che quindi devono essere il servizio pubblico delle televisioni pubbliche in anzitutto e poi di quelle private a poter
Fornire ai cittadini elementi sufficienti per mettere in grado di decidere
Bene ringraziamo Stefano Semenzato coordinatore del comitato promotore del referendum sulla legge Mammì grazie a tutti voi assoluto tutti gli ascoltatori ascoltatrice