L'intervista è stata registrata giovedì 23 marzo 1995 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Amministrative, Centro, Elezioni, Lega Nord, Politica, Regionali 1995, Regioni.
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LEGA NORD
Tentativo di mediazione tra maggioranza e opposizione sulla legge che disciplina la nomina del consiglio di amministrazione della RAI già approvata dal Senato e che riporta in Parlamento la nomina dei consiglieri ieri si è svolto un in entro no nell'ufficio del Presidente del gruppo di Forza Italia Vittorio Dotti assente Alleanza nazionale Annie chiediamo le regioni a a Francesco Storace deputato di AN non la notizia
Ma Dotti dice che anche Alleanza nazionale era stata invitata ad un tavolo che ieri si è riunito io non so se l'alleanza dazio
Era già stata Indira so solo che sono il relatore di questa legge magari potrei spendere qualche parola se richiesto non richiesto dirò in commi ore tutto ed è tanto quello che ho da dire su questa legge ci sono degli aspetti sui quali si boh avviare un dialogo pare al tutto doveva dall'assenza di volontà pure nei confronti di questo consiglio di amministrazione dall'assenza di volontari lottizzata Oria da parte di schieramenti che si lamentano per il comportamento dalla RAI pur avendo solo vantaggi e benefici e facendo pagare costi questo in termini politici ed economici la popolazione si possono trovare delle vie di dialogo ho per alcune questioni che però vanno magari e evidenziate in sedi politiche appropriate ora come ho Ra non avendo avuto ancora proposte di dialogo da parte di chi sul giornale dice di volere il dialogo tra riferisco la sinistra ovviamente
Non mi sembra che ci siano ancora le condizioni perché questo dialogo sia effettivamente avanzato vedremo nei prossimi giorni c'è massima disponibilità finora visto solamente cose
Qui si vuole riportare al Parlamento a nome del consiglio di amministrazione
Non so quanto gli italiani capirebbero questo io sto facendo una ricerca
Succo beh portarla all'attenzione dei commissari su come è nata la legge duecentosei con quali entusiasmi era stata salutata
E adesso signor del Parlamento prova quando si è sbagliato chi
Un atteggiamento poi da colomba quello di Dotti dunque noioso e ho grande rispetto del presidente doti probabilmente c'è stato un equivoco
Io non voglio affatto colonizzare condotte anche perché non è giusto dico semplicemente che chi ha preso l'iniziativa radere al conto che c'è un relatore di questa legge parte donne non ne faccio una questione personale semplicemente la questione istituzionale tutto qui intanto ieri la Commissione affari costituzionali e riconosciuto
La di criteri costituzionali al decreto sulla par condicio di necessità ed urgenza un voto molto contrastata
Né e il voto che sigilla il conflitto di interessi in cui si trova il governo Dini
Questo governo sempre più espressione di una maggioranza politica alternativa a quella sancita dal voto degli elettori ha interesse a tappare la bocca a chi di può ricordare certe cose e tappare la bocca attraverso la par condicio viene al ha una forma di Marx condicio agli oppositori di questo governo far ricadere l'esecutivo nella fattispecie del conflitto in di interesse
Tante volte imputato Silvio Berlusconi
E con ultimo elemento sempre più frequentemente si parla di antitrust
Ma se uno consiglierei i tempi che meriterebbe un argomento di questo genere
Non si comprende come si vede come possa affrontarlo il governo Dini questo Parlamento da quando abbiamo un presidente
Repubblica che esterno a sproposito su queste vicende
Può accadere di tutto noi speriamo io almeno spero replicante daremo BHP Scalia è venuto anche il tempo per tacere come saggiamente diceva anche Presidente Cossiga che Scalfaro mi gridava su queste vicende è il capo dello Stato dovrebbe mantenere un ruolo dichiarante
I diritti costituzionali tra i quali c'è anche la libertà di comunicare e la libertà d'impresa e non altro non non salutare in maniera frettolosa ed entusiasta un decreto illiberale non auspicare l'adozione di provvedimenti per Udine nei confronti di un imprenditore che ha avuto la sua la colpa di essere entrato in
Politica la lega ha deciso di correre da sola in queste elezioni amministrative ed in particolare alle regionali ne parliamo con Simonetta Faveri o deputata dell'la lega nord ecco Falerio è sembrato esservi un po'di incertezza into
No a queste scelte la Libia ha compiuto ma guardi io non credo ci sia incertezza la Lega ha fatto la sua scelta ha deciso di presentarsi da sola a queste elezioni per ricco o casse al centro dalla politica italiana la lega ha il merito storico di avere prima di tutto fatto cadere un regime quello della Prima Repubblica di Tangentopoli al secondo merito fondamentale d'aver portato il federalismo e le riforme istituzionali al centro del dibattito politico ora non può perdere la propria identità perché questi sono i meriti della lega e questi gli italiani devono riconoscere in questo splendido isola isolamento oserei definirlo con questo splendido insomma mentre la lega vuole rivendicare i suoi valori il i suoi ideali i suoi programmi questa è la scelta di adesso poi naturalmente invece nei Comuni nelle Province realtà locale per realtà locale si cercheranno delle alleanze funzionali ad eventuali scelte di governo ma per queste elezioni regionali che assumono un aspetto politico mi pare che sia stata ancora una volta effettuata da parte nostra una certa kora Giosa accerto una scelta che avrà i suoi contro che potrebbe che sicuramente non ci porterà ad amministrare le regioni del nord perché non raccoglieremo i consensi sufficienti per farlo però una scelta che ci distingue dagli altri ecco quindi questa scelta per le regionali e da considerarsi definitiva sì sicuramente sì per le regionali per le politiche il discorso lo faremo quando arriveremo alle politiche comunque ecco ci tengo a precisare che in questa logica di schieramento a tutti costi tra destra e sinistra la Lega non vuole entrare perché ricchi an è che gli italiani come hanno fatto per quarant'anni siano un popolo che ama il centro Ama il moderatismo che non deve disarma are è un po'questo questo nuovo moderatismo che non è quello democristiano e un moderatismo che vuole cambiare e che vuole fare aspettiamo i risultati ecco perché io allora il tentativo nei giorni scorsi di raccordo con
In i Popolari di Gerardo Bianco e con il Patto Segni ma
è stato un tentativo partendo dal nostro progetto dei nostri ideali di unirci a delle forze che si riconoscono comunque in un'area di centro resta il fatto che comunque queste forze hanno deciso di schierarsi con il polo di sinistra e non o i questa scelta non l'abbiamo fatta perché riteniamo che i tempi primo non siano maturi e secondo tutto sommato ci sono dei punti che non ci trovano noi siamo alternativi alla sinistra non siamo consociativi con la sinistra per cui in questo momento
Quest'alternanza non avrebbe potuto realizzarsi concretamente sul piano politico e a questo punto è meglio andare da soli a leggere i resoconti
Ieri il segretario del PDS D'Alema ha tentato più volte di mettersi in contatto con Bossi senza riuscirvi D'Alema appare molto preoccupato dal la mancata intesa con la lega che porterebbe alla sconfitta secondo alcuni sondaggi
Lo schieramento diciamo così di centro sinistra
Sì be'aspettiamo le elezioni in per per per vedere non facciamo preveggenti un aghi e speriamo le reazioni vediamo certo i nostri voti avrebbero contribuito certamente a far vinto il polo progressista contro il Polo della destra però noi abbiamo già dimostrato nel passato ma recente di non di non essere assolutamente attaccati al potere e una vittoria fine a se stessa non ci interessa e non ci interesserà mai oppure anche un uomo
Ho vicinissimo albo
No siccome Formentini astratto critico rispetto questa decisione ma il dibattito interno è sempre utile se serve a far crescere il movimento io comunque personalmente eritemi ritengo soddisfatto di questa scelta e ritengo sia fosse l'un la possibile da fare in questo momento l'avevo del resto anticipato nel mio intervento al Congresso in tempi non sospetti la mia posizione era proprio questa soli per rivendicare i nostri principi nostri valori e poi partendo da questi siamo in comincerà a trattare quando sono chiari anche agli italiani quali sono i nostri desideri quali sono le nostre intenzioni dopo di che si tratta però prima rivendichiamo questa identità che in questi mesi di tatticismi politici si è forse un po'persa
Lorenzo Acquarone popolare giurista vicepresidente della Camera Acquarone la la sentenza che riguarda il simbolo del tipi sembra essere favorevole all'segretario diciamo così Buttiglione ve
Vorrei dare troppi giudizi per una ragione che è buona regola deontologica non commentare ma mai le pronunce in ordine alle quali si è svolto un qualche minimo di attività professionale che io ho svolto nel caso di specie quindi direi scopre vale la deontologia e dall'avvocato nomi mostri sempre come in tale ritengo che la sua tesi
C'ho sbagliato perché mi pare che la motivazione sia molto chiara e dice che l'unico organo legittimato esprimere la linea politica il partito il consiglio nazionale mi pare estremamente chiara quando dichiara Bari delle riunioni del Consiglio nazionale io non sono l'avvocato di Rocco Buttiglione non gli consiglierei di usare il simbolo perché potrebbe essere questa volta non un giudice civile monzese Che penale a doversi pronunciare sulla vicenda ma non non parole dico così considero molto estemporanee questa dichiarazione
Marco Taradash deputato riformatore Marco questa mattina molti giornali Titano con evidenza sulle difficoltà che incontra il tentativo del governo di arrivare rapidamente ad una riforma delle pensioni lievi sono state dichiarazioni di segno opposto ma ugualmente critiche del segretario della CGIL Cofferati e del presidente la Confindustria Abete il quale ha annunciato che la Confindustria non parteciperà ad ulteriori incontri con il governo
Sì critiche molto diverso perché avete protesta contro il fatto che il governo agisce praticamente sotto dettatura dei sindacati della triplice e questo è il dato di fatto il Governo ha scelto la strada della cosiddetta concertazione voleva dire del consociativismo con il sindacato che una le strutture porta anti del partito unico della spesa pubblica vale a dire il sistema partitocratico e come volevasi dimostrare non riesce a concludere un bel nulla noi come deputato riformatore va ho presentato un emendamento fatto proprio da tutto il Polo per fissare la data un che va oltre la quale la riforma le pensioni dove esser fatta per decreto per De lega o comunque il governo doveva dimettersi ho indicato una data realistica quella il dieci aprile Dini ci ha risposto no e non è possibile trattative coi sindacati vanno molto bene né fissare una data limite avrebbe creato spaesamento false a conflittualità e così via invece avevamo ragione noi il governo incappa asce di produrre una riforma delle pensioni adeguata al ma il rischio del baratro finanziario economico che ancora oggi giustamente Modigliani denuncia e ci troviamo di fronte a un vento del sindacato che impedisce di andare avanti quindi mi auguro che la Confindustria parte soprattutto i sindacati autonomi la Cisal la Confartigianato la fa Conf com'faccio la piccola e media impresa sappiamo dire basta e e e porre fine la situazione di trattative che stanno girando a vuoto e al tempo stesso mi auguro che il Parlamento possa essere sottratto a questa condizione di Aventino coatto e umilia ante per cui il potere legislativo è trasferito alle corporazioni sindacali
Cofferati chiede l'armonizzazione del
Il sistema previdenziale che quindi non investa soltanto la ristrutturazione dell'INPS
Anche le casse private dei degli autonomi no
Quel sei per strada esattamente opposta a quella giusta non dobbiamo statali d'aree anche le casse private dobbiamo invece procede in direzione opposta ai privatizzare tutto quello che privatizzabile naturali ente senza che la privatizzazione sia falsa e parastatale quindi non si può riunificare tutto nel calderone del vinse dobbiamo al contrario per consentire agli individui e e ai lavoratori organizzati di sceglierei modo migliore per loro e per la società di realizzare il sistema previdenziale un'ultima osservazione di carattere diciamo tecnico-politico
Sì alla Camera che il Senato hanno deciso una ampia pausa linee coincidenza con le elezioni amministrative ecco questo non è un
Motivo in più per creare difficoltà l'approvazione della riforma
Anche qui l'avevamo ben previsto e tradizione e comunque costrizione che dura ante uno una campagna elettorale le Camere non lavorino quindi era evidente che la data di fine aprile indicata da Dini come il termine realistico per la realizzazione la riforma erano una dato la puramente fantastica o fantasiose c'è realizzata a maggio giugno settembre ottobre o quando sarà probabilmente mai se la situazione politica di questo Paese non cambierà
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