"Passaggio a Nord-Est: l'Unione Europea tra geometrie variabili, cerchi concentrici e velocità differenziate" presentazione del libro di Enrico Letta (Il Mulino)

Grazie di essere intervenuti a questo incontro
Organizzato dall'Arel dallo Iaia e dalla rivista Limes
Per presentare questo bel libro di Enrico Letta
Passaggio a Nord Est
L'Unione Europea tra geometrie variabili cerchi concentrici e velocità differenziate un libro edito dal Mulino appena uscito ma che già praticamente in via di esaurimento e questa già è una buona notizia per tutti noi che siamo qui
Questo libro ovviamente farà anche lo spunto per una discussione sull'Europa una discussione che ovviamente avviene in un momento particolarmente critico è significativo
Abbiamo chiamato a discuterne il capogruppo dei popolari alla Camera il professor Nino Andreatta
Già ministro degli Esteri
Il dottor Cesare Merlini presidente dell'Istituto affari internazionali l'ambasciatore Ferdinando San Leo segretario generale del ministero degli Esteri
E il professor Carlo Scognamiglio Presidente del Senato
Ecco questa
Occasione credo che possa essere utile per stimolare anche da noi anche in Italia un dibattito sull'Europa un dibattito che credo molto urgente
Perché il nostro paese ormai da un paio d'anni vive una crisi di introversione
Sembra interessato unicamente alle vicende domestiche voi politiche voi giudici arie ma intanto il mondo intorno a noi è cambiato in maniera vorticosa tutti i paradigmi sono saltati anche purtroppo quelli che tenevano insieme una certa Europa e quindi ritengo quanto mai opportuno avviare anche qui da noi una discussione sull'Europa che vogliamo
Io o semplicemente il compito di coordinare questa discussione
E proporrei immediatamente al professor Andreatta di introdurla grazie
Questo piccolo libro
Esaminare
Diversi aspetti delle problematiche
Recenti della unione europea
Ma è nato attorno
All'analisi delle dei consigli regionali in particolare approfondendo quello del Consiglio nordico che lega
Sarà
Di loro la Danimarca e la Svezia la Finlandia Norvegia
E che dal mille novecentocinquantatré funzione con meccanismi istituzionali molto ben Olea
Durante il governo Ciampi
Novantatré novantaquattro una serie di
Impegni
Relativi all'allargamento della unione europea vennero a maturazione
In parte per le iniziative politiche
In particolare quella belga Billie classe diede a tutta il
Il dossier sull'allargamento verso i quattro Paesi dell'Efta una accelerazione
Benefica e che permise di mantenere improntate molto strette la realizzazione del allargamento nei confronti del direzione nord est della unione
Dall'altra il consiglio europeo di Copenaghen ma apri il discorso la prospettiva della adesione dei Paesi dell'Europa centrale e orientale
Ma in tutti era arrivato il senso di un esaurimento la meccanismo
Degli allargamenti secondo una logica funzionali Istica
E
Nonostante
Le decisioni di Copenaghen quella di accelerare i tempi
Della liberalizzazione dei mercati anche Neil Campo dei prodotti sensibili nei confronti dei Paesi dell'Europa centrale
Il problema politico decapitare i Paesi dell'Europa centrale e il senso di appartenenza a una comunità che facesse politica
E che assicurasse
Una dimensione di sicurezza in un momento in cui
I rapporti tra Stati Uniti
E Russia
Impedivano la estensione della NATO o della NATO tout-court ai Paesi dell'Europa centrale
Questo problema di una dimensione politica dell'Europa fu affrontata di fronte a Paesi che di questa dimensione soprattutto sentivano il bisogno
Come elemento di sicurezza interna e internazionale
Tutti ricordano quale è stata la difficile vita delle democrazie dell'Europa orientare solo la Cecoslovacchia ha mantenuto un regime parlamentare per tutti gli anni venti e trenta
E allora ci fu questa iniziativa italo inglese
Per estendere ai Paesi dell'Europa centrale
Una nuova forma di associazione quella al secondo e terzo pilastro di Maastricht cioè ai problemi della politica interna i problemi della sicurezza i problemi della politica estera
E AS ma in una summit non di particolare successo
Abbiamo avuto il Primo esperienza di dei capi di Stato di questi Paesi che hanno partecipato ad
Un vertice europeo e si è raffinata si è messa a regime la collaborazione dei direttori politici dei ministri degli esteri di questi paesi con i Paesi della comunità
Tutto questo come è noto come una larga pubblicistica ha indicato crea tensioni perché i numeri
E ciascun organismo a
Nei numeri un limite alla sua capacità di funzionamento e di efficienza
I numeri della comunità erano stati pensati per istituzioni comunitarie erano stati pensati per un ristretto numero di paesi invece la prospettiva nei sedici poi dopo il nove norvegese U quindici Paesi ha reso già difficile il funzionamento della comunitari della unione e gli impegni presi portano immaginare una unione a ventotto a trentatré nel primi dieci anni nel prossimo secolo
E allora
La ricerca di formule per organizzare sul piano politico questa straordinaria
Comunità di paesi ha indotto anche a esaminare la possibilità di trasformare quella che viene considerata una regione della economia mondiale in un complesso di Regione
E cioè di immaginare un sistema più strati che vede l'appartenenza di Paesi sia consigli regionali e tramite i Consigli regionali partecipata alle istituzioni europee
Banca mondiale fondo monetario
Riescono a creare organi funzionanti perché hanno un sistema di costituendo Six
Gruppi di Paesi che scelgono nel loro ambito i rappresentanti nei consigli
Ora un artificio che partisse da questi consigli regionali
In cui decentrare i problemi che non sono di competenza comunitaria che riguardano problematiche locali
In cui dare un senso di appartenenza le piccole nazioni che nei grandi consigli di trenta trentacinque Paesi e l'esperienza della CSC Ieo insegna possono sentire la loro voce in qualche misura troppo fieri vuole troppo marginale
Allora una delle tante idee su questa organizzazione dell'Europa era quella di immaginare questi snodi regionali
Che è interessante tocca no Visegrád all'Europa centrale i i Paesi del Baltico i paesi dell'orto riguardano le grandi marche di confine dell'Europa
E quindi un'attenzione a come l'esperienza dei paesi nordici ha funzionato come possibile
Paradigma su cui esaminare una delle possibili uno dei possibili sviluppi organizzativi istituzionali in
Preparazione della conferenza del mille novecentonovantasei
Che a cui è affidato il compito di conciliare le dimensioni il numero dei Paesi con l'efficacia delle istituzioni comunitarie
Naturalmente nell'ambito di questa serie di ragionamenti si è posto anche il problema io lo affrontai
A metà del mandato quello di una centro propulsore della
Vita della comunità un centro che realizzasse
Forme più mature di integrazione e di realizzazione di ideali federalisti dice
Forse la differenza rispetto alle soluzioni che sono emerso che e che queste soluzioni partono
Sull'esistente e hanno meno tensione
Utopica
E
Che non offrono questi snodi locali questi snodi regionali che nello schema che avevamo all'ora esaminato ci sembrava un elemento importante di poteri contrapposti a quelli nella nucleo più avanzato
Questa meditazione si associa ad altri
Meditazioni di cui che vengono richiamate nel libro
Davanti alla prospettiva della conferenza istituzionale del novantasei una conferenza che comporterà scelte importanti nel nostro Paese a cominciare dalla scelta Dello rappresentante italiano
Ancora non sono stati scelti nei vari Paesi rappresentanti c'è una tendenza a mantenere a livello della burocrazia diplomatica o magari
Del degli stessi rappresentanti permanenti a Brix SEL
La gestione della preparazione della conferenza istituzionale credo che il nostro Paese farebbe bene a immaginare una figura
Vi grande esperto di uomo di far al di sopra delle parti
E al di sopra anche delle prudenze della burocrazia per rappresentarlo in questa fase di preparazione
E poi ci sono state le interferenze delle vicende politiche nazionali
Le elezioni tedesche quelle della presidenza francese
La instabilità italiana
Noi abbiamo da tirare le fila della presidenza tedesca francese spagnola e poi dovremmo guidare la conferenza questo richiederebbe stabilita nel nostro Paese non solo nel secondo semestre del novantasei ma anche nella fase di preparazione che tocca il mille novecentonovantacinque e detta in questi giorni questa esigenza europea
Appare assai poco presente alle
Ricerca di gradi di libertà
Della politica italiana per cercare di risolvere i suoi problemi
In quella conferenza certamente un aspetto importante è quello di trovare una struttura burocratica permanente per la politica della difesa per la politica estera
La mia esperienza e che nelle attuali
Strutture istituzionali
Sia molto difficile
Condurre le azioni le cosiddette azioni di politica comune previste dal Trattato di Maastricht
Appena entrato in funzione il trattato nella novembre del mille novecentonovantatré
Sotto la presidenza belga ci fu una attenzione molto ravvicinata
Ai problemi dell'azione sulla ex-Jugoslavia
Ma fu sufficiente la sostituzione di una presidenza greca
Con la mancanza di uno stop servizio diplomatico articolato Complesso della Grecia con la posizione specifica della Grecia nel contesto dei rapporti con la Serbia per determinare una arresto anche della concentrazione di attenzione sui problemi dei rapporti tra la unione e
La crisi nella ex jugoslavi
E quindi la necessità di trovare strutture di segretaria ti permanenti che difficilmente secondo la logica più ortodossa comunitaria possono essere offerti dalla commissione
Siamo di fronte alle burocrazie più raffinate negli Stati quella degli Interni quella degli Esteri quella della difesa ed è difficile che tali burocrazia e non resistano ad essere inserite a vedere inserito i loro problemi in una burocrazia economico sociale come quella della Commissione
E allora ecco pensabile una struttura che veniva il governo europeo per le questioni economico sociali di bilancio nella Commissione ma per quanto riguarda gli altri cesti gli altri pilastrini mastri che che sono quelli di tipo politico io credo che un rapporto più diretto tra consiglio dei ministri e i centri di elaborazioni
La memoria storica
Di strumenti tecnici
Debba essere realisticamente garantito
Io credo che questo sarà l'altro punto oltre quello di cercare di conciliare numero ed efficienza delle istituzioni l'altro punto sarà quello di immaginare un governo per agenzie separate
Che abbiano rapporti più o meno intensi
Con la Camera alta con il Consiglio dei ministri della comunità e con il parlamento in una tensione come accade sempre in istituzioni che si fanno nella politica
Da ultimo tutto questa costruzione
Difficilmente trarrà l'Europa fuori dalla impressione di una mancanza di senso della direzione
Se
Le promesse storiche sale l'acquisito non verrà tutto realizzato e questo pone il problema della Unione economica e monetarie
Io credo che il nostro paese ad unirli è a interessi su questo punto
Certamente la posizione incertezze italiani
Sono passati ormai due anni e più dalla crisi valutaria del settembre novantatré
Certo la politica è stata complicata gita
Ma in questi due anni quattro mesi
Ci sono stati periodi di grande stabilità
Ebbene sarebbe stato per l'Italia a ritornare
All'interno del sistema monetario europeo
La mancanza di un punto di riferimento anche in presenza di un sistema l'asso un sistema con margini fluttuazioni molto ampia è certamente un elemento che
Lascia senza un riferimento la lira Italia
E contemporaneamente questa mancanza di riferimento della lira italiana si scarica inevitabilmente sulla difficoltà della finanza pubblica italiana
Molto difficile vedere che rapporti ci sono tra lo stock di debito e i tassi di interesse
Tentativi di trovare dei legami
Non hanno portato a risultati univoci
Ma certamente esiste
Una correlazione molto chiara tra
La instabilità del cambio e i tassi di interesse una piccola riprova a livello europeo e l'esperienza del Belgio che con uno stock di debito pubblico delle dimensioni e quello italiano nelle proporzioni dell'economia belga
Presenta tassi di interesse che sono livellati a quelli tedeschi nel breve termine con una differenza di sessanta punti base di sessanta centesimi sulle scadenze più lunghe
Naturalmente questo significherebbe per l'Italia settanta mila miliardi di minori costo della debito pubblico
Quindi la riluttanza italiane definire una strategia rapida su Maastricht e sul al rientro nello SME sui passaggi ulteriori crea una situazione finanziaria Interna che di anno in anno diventa meno trascurabili
Io credo che ci siano ancora tempi per recuperare quella di tempo che abbiamo perduto in passato
Credo che in due anni e mezzo in un mini Budget che in due bilanci sia possibile ridurre il fabbisogno a livelli inferiori ai cento mila miliardi intervenendo sulla entrate spesi
E attraverso la prospettiva la il rientro rapido nell'Osmeni la prospettiva di non
Far saltare la scadenza del novantasette la tendenza dei tassi a
Chiudere lo spread con quelli dei Paesi più forti d'Europa
Dovrebbe essere spinta incoraggia
C'è poi nella trattato una possibilità
La possibilità assicurata dall'articolo sei comma due del protocollo aggiuntivo del Trattato di Maastricht è quello di affidare alla Istituto monetario europeo la gestione delle risse
E allora potrebbe essere anche possibile
Che nell'ambito di una manovra che comporta il cambio della lira da mille a uno secondo vecchie schemi Italia definisse una sua
Io revocabile
Parità con il marco di uno a uno
Affidando all'Istituto monetario europeo la gestione delle Riserve
E legando la creazione o la distruzione di moneta semplicemente alla crescita o alla riduzione di riserva abbandonando cioè non solo il canale tesoro di creazione di moneta ma anche il canale dei rapporti rifinanziamento delle banche un rifinanziamento del mercato finanziario
Ecco credo che non è retorica dire che i nostri problemi si risolvono nella dimensione europea
Credo che affidati a una politica di risanamento che giochi
Sulle entrate e le spese di bilancio senza
Trarne tutti i vantaggi
Di una perdita della nostra soggettività monetario
Dà la possibilità di potere dei tassi di interesse comunità e le Europa difficilmente il nostro Paese potrebbe uscire dalla situazione di permanente difficoltà in cui esso si è collocato nella in una gestione negligente della finanza pubblica dell'ultimo quarto di sì
E e qui concludo
L'Italia potrebbe
Dare un aiuto
Con una scelta chiara di un'area del marco
A evitare una possibile tragedia tedesca che anche una tragedia europea
Governo tedesco ha assunto l'impegno
Di
Chiedere a un referendum l'approvazione del passaggio dell'ultima fase di Maastricht
Molti tra acqua è passata
Sotto i ponti della sprea ma
Io credo che difficilmente nella Germania un referendum che comportasse
L'abbandono del marco per una moneta sintetica
Darebbe un risultato positivo
Allora una scelta italiana il rapporto col Marocco potrebbe permettere questa minore revisione di Maastricht
Scegliendo l'unica strada che credo non ossa
Creare difficoltà politiche probabilmente non solo politiche alla realizzazione degli obiettivi di massa
Mentre rimarrebbe aperta l'approfondimento dei problemi dei raccordi militari e dell'industria militare che è problema eminentemente francese venivo nostro rientro in Europa
Potrebbe aprire queste giocare su questi due contributi un contributo a semplificare la vicenda monetaria è un contributo nell'ambito della pilastro militare alla rafforzamento del agenzia delle commesse degli aspetti di organizzazione militare l'uno e l'altro moneta e difesa
Beni pubblici non affrontabili a livello di uno Stato nazionale di uno Stato nazionale che nona volontà né capacità di fare estrarre risorse sufficienti per affrontare
L'ampiezza impegno dell'uno e dell'altro problema
E quindi l'attenzione un'attenzione più pressante a quello che accade in Europa e anche io credo punto primo di un'agenda di ogni qualsiasi nuovo governo e debba emergere da questa crisi grazie
Grazio il presidente Andreatta per aver introdotto questa nostra discussione mettendo subito piedi nel piatto cioè facendo anche delle proposte
Operative su come l'Italia può rientrare nel gioco nel dialogo europeo
Fra l'altro
Io ricordo che questo libro di Enrico Letta contiene alcuni documenti
E quindi si raccomanda anche per questo tra i documenti senz'altro quello più importante è quello cosiddetto documento scioglierle Lammers realtà più l'Anas Cascioli Bleu della democrazia cristiana tedesca che apre in maniera direi anche originale e aperta appunto la discussione in Europa sulla conferenza del novantasei allora io vorrei chiedere
Al dottor Merlini qui adesso tocca ad intervenire anche un riferimento alla posizione tedesca
E quale può essere il nostro punto di vista rispetto al documento scioglie l'ANAS grazie
Arancione
Vorrei premettere
Sue parole per esprimere il compiacimento dello Iaia essere qui insieme a Lara e lei all'immensa promuovere questa riunione e ringraziare i partecipanti ma in particolare il presidente del Senato che è la prima volta che viene una riunione dello IAI e spero che prima volta sia
E siamo qui a Palazzo Rondini
Se voi andate a vedere leggere la storia di Palazzo rondini mi leggete che il Palazzo alle sue prima struttura risale alla a a mille duecento
E poi intorno al mille seicento un certo Cavalier d'Arpino fabbricò bel palazzo perse e a suoi nella via del Corso alla mamma carta nel mille settecentocinquanta mille settecentosettanta la marchesa Margherita rondini mi costruì su di esso un nuovo palazzo che sostanzialmente quello che vediamo oggi e che in sé andate a guardare nella ben nota stampa del Piranesi di piazza del Popolo si intravede a all'amante dritta in via del Corso nell'Ottocento nel Novecento sono stati fatti
Ampliamenti mutamenti eccetera
Mia figlia che fa si occupa di restauro che ha studiato Palazzo rondini mi mi spiega che ogni una di queste costruzione ha conservato l'impianto architettonico esistente
Perché ricordo questa storia perché secondo me è abbastanza paradigmatica di come funziona la costruzione europea
Una costruzione progressiva
Ricordiamo le Comunità europee poi la comunità europea adesso l'unione europea
Ognuna delle quali è stata fatta costruendo contro mantenendo l'impianto architettonico esistente e questo nello slang comunitario si chiama la chi Comino terra
E
Oggi il Trattato di Maastricht fa parte della Chicco minore
è una costruzione progressiva
E che è destinata a muoversi appassiti successivo
C'è stato chi ha detto che con la fine della guerra fredda la costruzione europea è morta
Chi invece ha detto che nel mondo di oggi gli Stati nazionali sono finiti a mio avviso né l'una né l'altra di queste affermazioni tranchant vera
è vero però che oggi gli Stati nazionali
Sono messi in questione no nella loro esistenza ma nella loro funzione di sede esclusiva
Della legittimità della lealtà dei cittadini e dell'autorità e in particolare dell'uso della forza che è la definizione appunto
Dello Stato nazionale
è stata ed è messo in questione non solo
Dalla costruzione europea ma anche dallo sviluppo delle entità regionali
In Italia c'è un dibattito sul federalismo interno in Germania abbiamo già una struttura federale in inglese in Inghilterra il Gran Bretagna grande dibattito e quello sulla devolution
In particolare l'all'attivo alla Scozia Galles eccetera
Noi siamo entriamo in una fase in cui quindi la sovranità
E la lealtà dei cittadini non è più concentrata ad un unico livello mai distribuito a più livelli
E io credo che il destino dell'Europa
E io ne individuò quattro livelli praticamente
Quello regionale quello nazionale quello europeo e rendiamoci conto ormai nascente anche un livello sopra europeo che si chiami G7 che si chiama Fondo monetario che si chiami o non ci sono dei livelli di gestione dell'Autorità della al di sopra del livello del livello europea
Gli stati dunque i sono destinati a discutere e quale grado di sovranità e si mantengano e noi assisteremo
A mio avviso a un ridefinizione
Progressiva di la questa distribuzione di sovranità ai diversi ai diversi livelli in questo quadro quindi va vista
La costruzione progressiva la costruzione progressiva dell'unione europea
L'altro fatto
Caratteristico di questa costruzione e la sua originalità io credo che il libro di letta che oggi siamo da colti piega a commentare che
Sì
Così prezioso che la mia copia qui sottolineata nottata mi è sparita durante i pesci de de della cosa e è un libro molto utile proprio perché fa da una caratteristica da una descrizione molto completa documentata
Di quello che è lo stato attuale della problematica europea
E Borrello dare sia l'autore ma vorrebbero dare l'editore che un editore sarà che perché vengo da una famiglia di editori mi fa piacere rinviarlo è venditore che ha dedicato a questa problematica europea è un particolare sforzo la realtà rivista la la casa editrice e quello di Letta si segnala in questo attività della società il Mulino si segnala a mio avviso in particolare per questa sulla capacità di sintesi è un libro estremamente agile e sintetico
Ma nello stesso tempo documentato di dare questa problema e il libro di Letta dice
A un certo punto
Occorre la quel la costruzione un Spoon in sintesi
Delle sistema funzionale ed il sistema funerale un compromesso una sintesi fra questi due sistemi egli sta l'originalità
Le mondo all'altro nel giorno scriveva vanti te rompe venne chissà rivolta a Marshall
No questa questo senso della originalità sembra della della costruzione europea gli schemi i modelli di riferimento di riferimento alla Federazione la Confederazione eccetera
Sono sono utili ma non vanno interpretato come schemi assoluti e e ideologici a mio avviso e più importante definire in questa ricerca della struttura istituzionale i criteri che vanno mantenuti e e in particolare io sottolineo i criceti criteri dell'efficacia della legittimità e della coerenza
A mio avviso la definizione che del questa di unione europea dai primi del primo ministro inglese giammai c'era una definizione che non risponde a questi criteri
Quando parla di una associazione distaccati non risponde al problema oggi qui vengo la sollecitazione che mi ha fatto Lucio Caracciolo perché un'associazione di Stati in Europa non risolve il problema tedesco
L'ho detto qui e in varie occasioni in particolare qui e che la Germania è il sono paese che in realtà a in Europa l'alternativa fra l'integrazione e l'andarsene da solo
Tutti gli altri possono pensare di avere queste rimette nativa anche l'Inghilterra ma in realtà l'alternativa per di andare da soli per anche per l'Inghilterra rappresenta la
La decadenza
Io personalmente sono convinto di fronte ai timori che si svolga o un processo di integrazione dominato dalla Germania sono convinto che l'egemonia tedesca sarà più forte
Se non c'è un processo di integrazione spinto
Che se c'è questo processo di integrazione
E il la cosa interessante è che appunto qui raccolgo la la la lo stimolo di di dettati del moderatore è che il documento Lammers scioglie
Mette il dito su questo problema che dice che la risposta tedesca decidere deve essere
Deve essere una risposta nell'integrazione e lei ho fatto storico si può dire nuovo un Paese che ha l'opzione dell'egemonia sceglie di non
Esercitare almeno per ora sceglie di non esercitare l'egemonia dico almeno per ora questo per significare che non abbiamo tutto il tempo che la Germania non sarà sempre il disponibile ma adesso lo è questo e l'importanza del documento sostanzialmente altrimenti la Germania ritorna nel mezzo intermittente dell'Europa lo dice il documento molto molto chiaramente
Perché la Germania non vuole questa libertà non vuole questa egemoni a mio avviso per quattro voti
Uno perché anche per la forte economia tedesca una gestione egemonica dell'Europa
Ti significa anche l'Europa centrale l'Europa dell'Est è troppo grossa e troppo pesante anche per l'economia tedesca
La seconda che sanno bene che si troveranno di fronte a una coalizione di diffidenze tutti intorno perché la memoria storica
Donne poi così breve ma anche la loro interno a memoria storica non ebrei così breve qui arrivò al terzo motivo perché loro sanno che è una vocazione egemonica tedesca comporta ancora una volta un rischio per le istituzioni tedesche per la democrazia tedesca i tedeschi hanno memoria lunga ricordatevi la loro paura dell'inflazione dice come mai rotta ora cioè Weidmann
Chi è rimasto in testa il problema di Weimar e il rischio dell'inflazione i tedeschi hanno memoria lunga e si ricorderanno per altrettanti anni della crisi della loro democrazia quarto problema quanto motivo per fare perché capiscono che l'influenza mondiale di uno Oropa unità e diversa dall'influenza mondiale de uno Europa degli studi
Cioè per loro l'opzione è essere centrali di un'Europa marginale
Oppure essere integrati in un'Europa più centrale non sarà l'Europa non torna a essere centrale come nel secolo scorso non ormai è finito quel tempo però il problema è tra essere centrali essere marginali
Ci sono delle soluzioni
Internet quindi a me questo è spero di aver risposto quindi alla sollecitazione di Caracciolo
E mi sembra che il problema centrale di fronte a questa cosa di fronte a questo dilemmi a questa situazione
A mio avviso la Francia forze a scelto ha scelto l'integrazione avviene perché dico forse perché secondo me ne abbiamo ancora per qualche mese
Un punto interrogativo pendente che quella delle elezioni presidenziali e noi sappiamo che e chiunque legge i i i reportage o la stampa francese assai il problema europeo e problema centrale della campagna elettorale presidenziale francese e la risposta che francesi daranno sarà una risposta decisiva
La Gran Bretagna invece non lo ha non l'ho ancora capito però a mio avviso il giorno che la Gran Bretagna fosse nell'opzione di rimanere isolata fuori seguirà non prenderà la leadership ma seguirà ecco che allora vengo e cerca di concludere rapidamente alla conferenza del mille novecento novantasei
A mio avviso la conferenza del novantasei non deve pensare di sostituire il Trattato di Maastricht come per Palazzo rondini bisogna mantenere l'impianto architettonico precedente e costruire un passo successivo e a mio avviso questo quel successivo deve verifica deve essere essenzialmente in due direzioni come diceva Andreatta
Nella direzione di confermare la dinamica dell'unione economica e monetaria ma molto importante bilanciare la costruzione verso l'Unione europea
Che è sbilanciata attualmente fra economia e politica deve bilanciare
Diciamo nel palazzo deve costruire deve rafforzare innalzare e decorare la Lalla politica a me secondo me questo è essenziale e secondo me a questo noi saremo anche forzati c'era l'altro giorno un articolo via dedizione sul Financial Times che diceva gli europei che avessero devono essere pronte a pagare il costo della loro sicurezza
Perché gli Stati Uniti non hanno più Foglia e l'attuale maggioranza ancora meglio di prima di sobbarcarsi i costi della sicurezza europea
E si muovono anche con trattorie Cotica ristoratori a mente Parque non entrerò in questo perché noi siamo di fronte ormai al lo spettro dei brani instabilità profonda della Russia
E in terzo luogo perché abbiamo il problema grave del Mediterraneo con tutto quello che è legato a questo problema entreranno in cui per brevità
Non non entrerò
Attenzione il dilemma che noi abbiamo non è se pagare i costi della sicurezza comune o no il dilemma è se pagare i costi della sicurezza in comune o pagarle singolarmente a livello nazionale
La possibilità che direi di milite nere che la la gli Stati Uniti si sobbarca hanno sempre il grosso di questo costo non c'è più gli americani ci chiedano di Shehab Barbera
Fare la nostra parte lasciano a noi decidere come noi vogliamo fa allora in queste condizioni è molto importante che la costruzione politica l'ala politica del Palazzo venga costruita e costruita bene
L'idea del segretariato che ha ripreso Andreatta e ricordato Andreatta e che è la linea che porta governo mi sembra la linea giusta la linea importanti
Noi come IAI stiamo dando il nostro piccolo contributo alla riflessione sta facendo il ministero su questa tematica della politica di e estera e di sicurezza comune
Il punto sul quale noi ci sentiamo di insistere quello legato all'epoca dicevo prima cioè quello della coerenza
E e Giscard d'Estaing a chiamata riunite costituisce un bene secondo me questo è il problema sarà segretariato facciamo una la commissione che ha l'importante
E che si la costruzione abbia una coerenza abbia una sua unità istituzionale
Non è un compito che noi dobbiamo vedere e lui forse questo può non so se stesso non perché interamente d'accordo con Andreatta io non io non vedo la conferenza del mille novecentosessantasei come la conferenza del secolo prossimo
Per questo vi ho parlato di una costruzione progressiva
Io ritengo che la costruenda con la la Conferenza intergovernativa del mille novecentosessantasei dentro o del novantasei deve organizzare bene il funzionamento dell'Europa a quindici che è quella che noi abbiamo adesso questa che si è sparsa come dice il libro un po'al Nord Est
L'Europa quindici è diversa dall'Europa dodici già all'Europa dodici era un po'intenzione va fatta funzionare bene uno Europa quindici e forse ci ritroveremo nel due mila uno e a quel punto parleremo dell'Europa centrale
Ah bisogna far funzionare bene l'Europa a quindici e secondo me i problemi importanti che sono legati all'Europa a quindici sono e proprio tanto io non lo vedo grande rarissimo problema dalla commissione una commissione a venti può funzionare
Ma lo vedo grave problema delle presidenze
Troppo lungo ormai il turno delle presidenze e lì il discorso dei gruppi regionali può essere fatto io vedo l'idea delle cosiddette team presidenziale delle presidenze a gruppo di Paesi un gruppo di Paesi ma con una rotazione più veloce non so se ho tempo un tempo più lungo
E ci stiamo lavorando su questi l'altro punto quello delle regole di botto
Concludo ricontare o unendomi alla indicazione che credo che ci trovi tutti unanimi che trovi anche questo gruppo unanime come questo governo sulla necessità che l'Italia rientri sappia rientrare nel gioco abbiamo delle responsabilità molto grosse nelle ore nel nel nel nel medio termine del quelli di essere avere la presidenza dalla comunità proprio al momento dalla Conferenza intergovernativa circa un anno fa proprio da questa sala noi lanciamo l'idea dell'in della coordinamento delle quattro presidenze e il Governo Rosanna l'ha realizzato lo sta conducendo fra un mese per iniziativa di Gianni Bonvicini faremo opaco a Roma un convegno proprio sulla quattro sulle quattro presidenze
E già allora io dicevo fate attenzione che il laico presidenza tedesca sarà anche incappata delle elezioni tedesche ed è quello che è successo la presidenza francese sarà handicappata dall'elezione presidenziale ed è quello che sta succedendo quindi nei non possiamo corriamo il rischio che a un certo punto Francia e Germania supera per loro scadenza bene ci dicono fatevi da parte o facciamo noi bisogna che noi siamo parte del gioco dell'organizzare però questo significa che va organizzate va realizzata la credibilità politica interna del Paese e che quindi il il Governo sembra essere un governo nuovo che ci sarà abbia una strategia europea come punto dominante del suo programma e come tutti sappiamo la strategia europea significa anche la politica economica
Grazie Manca Cesare Merlini che si è soffermato molto sulla Germania anche rispondendo ad una mia sollecitazione ma io credo che quando si parla di passaggio a Nord Est e di allargamento dell'Europa
Si finisce spesso per dimenticare o per passare quasi sotto silenzio
Un fattore essenziale di questo allargamento e cioè che noi grazie adesso abbiamo acquisito notarlo d Europa un confine di mille trecento chilometri con la Russia
E quindi abbiamo imbarcato in Europa tutta una serie di questioni purtroppo non semplici e non sempre di pacifica soluzione che riguardano l'Europa del centro est e la Russia stessa
Quindi dando la parola all'ambasciatore San Leo lo pregherei anche di parlare di questo problema
Beh indubbiamente il titolo di questo libro un bel libro libero
Non solo pieno di ottima documentazione ma anche argomentato bene articolato bene nelle sue parti io partirei proprio dal titolo il passaggio al Nordest
E
Vorrei ringraziare anzitutto Enrico Letta per averci ricordato
Una bella citazione dei gangster
Quando dice non ho mai considerato realistico il modello dei cerchi concentrici così come non considero realistica le due velocità
Si può essere solo uno Stato membro dell'Unione con tutti i diritti e i doveri o non essere uno stato membro senza tutti i diritti e doveri nel mezzo non c'è nulla
Questa citazione che non è recente
E che oggi le contestata intellettualmente
Proprio da moltissimi
Tentativi di immaginare
Tutte le possibili strutture appunto che contrariamente al pensiero di Cancer
Ripropongano formula in cui tutti non siano parte
Assolutamente integrante
Io credo che senza considerarla un assioma perché nulla del resto in politica dove la Bibbia dice che immutabili sono solo le leggi dei medi e dei persiani
Dobbiamo però tenerla presente proprio nel guardare
A questa Regione grandissima
Difficilissima da affrontare è molto diversificata
Che pare se dalle frontiere tedesche e arriva alle frontiere russe oltre fino al Pacifico chissà
L'Europa geografica sappiamo dove si ferma che senso ha considerare oggi le frontiere geografiche in senso giuridico parliamo di questa grande area che sta a Oriente di quella parte del mondo in cui viviamo
E che
Richiamando proprio una abilissimo spot televisivo
Che vediamo tutti i giorni per propagandare un atlante è talmente cambiata da essere diventata ormai irriconoscibile
A chi soltanto abbia fatto i propri studi qualche anno fa
Passaggio a Nord Est importante per noi
Come europei e addirittura se possibile persino più importante per noi come italiani
Perché inevitabilmente le nostre aree di elezione quelle cioè in cui possiamo cercare efficacemente di far valere quello che sappiamo fare sono l'Europa centro-orientale e il Mediterraneo
Due aree con non pochi problemi
Tra l'Europa centro orientale come si trova oggi
E percorsa da un sentimento di instabilità piuttosto che da una crisi di stabilità
Sentimento di stabilità quindi in stabilità deriva dal fatto che una straordinaria intrapresa è cominciata
Quella cioè di trasformare radicalmente un modello di società
Di istituzioni
Di vita sociale ed economica
Talmente radicale a volte che non ci rendiamo conto che alcuni progressi enormi a noi sembrano in realtà piccoli allo sono insufficienti e forse lo sono ma certamente destinati ancora una volta a produrre quel senso di incertezza che le grandi trasformazioni sociali non mancano mai di dare
Questa area
E indubbiamente portatrice di una forte domanda di Europa
In varia misura con ecco intensità diverse con una capacità di diventare Europa nel senso proprio della società in cui viviamo e delle istituzioni comuni o assimilabili che ci siamo dati
E accanto a questa domanda di Europa non meno presente
E il senso incombente del grande vicino Est
Perché la Russia io ne sono convinto e Europa ma non di meno ha un passato un passato anche recente ma non solo quello recente è un passato anche storicamente molto consolidato
Di presenza nell'Europa centro-orientale che non ne fa certamente il vicino più comodo ed auspicabile
Il problema dell'Europa centro orientale ricondotto ad una dimensione se vogliamo estremamente semplificata e quello di stabilizzare un'area che non deve diventare
Potenziale centro
Di conflitti di crisi prima di conflitti poi una maxi Bosnia sarebbe una tragedia senza limiti sarebbe veramente la fine dell'Europa anche della nostra Europa
Però il problema di stabilizzare queste aree si è posto
E inevitabilmente su due versanti un versante dell'Unione Europea
E un versante chiamiamola della sicurezza atlantica continentale
Dalla
Differenza tra i due delle due impostazioni
Non dovrebbe nascere una contrapposizione ferma e un problema di metodo
Si sostiene dall'una parte
Favoriamo l'ingresso nell'Europa dell'Unione europea dei paesi dell'Europa centro orientale
Perché così avranno maggiore prosperità
Dove si crea prosperità si prevengono le crisi
Le crisi sociali che a loro volta diventano poi l'innesco dei conflitti che possono essere etnici che possono essere rivendicati ivi di territori in tempi lontani
Posseduti e via discorrendo questo che un approccio
Che trova però un limite abbastanza importante
L'ingresso dei Paesi dell'Europa centro orientale in Europa
Non è cosa facile soprattutto perché la trasformazione che attualmente in corso
E complessa direi anche concettualmente più ancora operativamente richiede dei tempi abbastanza lunghi
E richiede anche degli adattamenti questo un argomento che toccherò dopo degli adattamenti importanti all'Unione Europea
L'altro approccio e quello di dire il presupposto perché le trasformazioni possano avvenire e la sicurezza
Il senso di sentirsi sicuri nella propria casa e la conclusione che se ne trae indubbiamente e quella di allargare l'alleanza atlantica a alcuni tutti quali dei paesi dell'Europa
La domanda alcuni tutti i quali e poi la domanda che tocca anche l'unione non due di quei paesi sono simili come compatibilità obiettiva
All'Unione Europea
L'iniziativa a cui accennava l'onorevole Andreatta l'iniziativa italo britannica che porta tra l'altro il suo nome insieme con quello del ministero inglese
Era intesa proprio a trovare
Una formula che consentisse ai Paesi dell'Europa centrorientale nella specie ai sei ma qui venne indirizzato proprio la completa membership
Due parti essenziali
Della costruzione di Maastricht che sono quella politica di sicurezza e quella dell'ordine interno e della giustizia ha fatto dei passi avanti
Si procede su quello nel frattempo è arrivata la proposta americana di allargamento dell'alleanza atlantica
Proposta e che ha suscitato non poca diffidenza per esempio nella Federazione russa
Ora dobbiamo avere presente che iniziative di questo genere devono essere affrontate con la più grande prudenza
La prudenza dai burocrati diploma
Perché purtroppo il il risuscitare
Nella grande federazione
Di complessi ancestrali
Dell'accerchiamento e dell'esclusione
Inevitabilmente a mio avviso porterebbero ha delle reazioni
Interne esattamente nel senso che vogliamo evitare questo non implica che occorra rifiutare l'argomento dell'allargamento dell'alleanza
Corre che se ne convinca
Dell'utilità e soprattutto dalla non l'ostilità la stessa Federazione russa che in qualche modo e forse in un ambito più largo deve venire associata ad un concetto di architettura di sicurezza in Europa di cui essa si senta a pieno titolo parte
I nostri interlocutori sovente il ritorno sulla espressione dell'architettura di sicurezza in Europa sembra un gioco di parole europeo estremamente abile il risultato di una cultura nominalistica ha in realtà proprio di questo si tratta del soprattutto nel campo della difesa e della sicurezza la immagini di una architettura e forse la più vicina
Torniamo alla
Europa all'EUR l'Unione europea e al suo allargamento a est
Dice giustamente Letta che il patto non scritto
Che ha governato l'evoluzione dell'Europa
Consisteva nel fare una fase di allargamento e una fase di approfondimento
Alternando le e saldando le insieme quasi sinallagmatica mente
Abbiamo dimenticato tutto questo cedendo come del resto lui argutamente mette in risalto alle pressioni congiunte britanniche tedesche e abbiamo fatto un allargamento a nord
Senza provvedere
A un paracadute istituzionale con il risultato che ci troviamo adesso sulle braccia
Forse come dei gemellini non insieme ma ci troviamo sulle braccia due problemi invece di uno l'allargamento ad Est
Il consolidamento istituzionale o per lo meno il ripensamento di una di nuovo architettura istituzionale che era stata fondamentalmente creata per un altro tipo di organismo
E molto ed è troppo per la Conferenza intergovernativa che tra l'altro non è nemmeno chiamata a risolvere questi due problemi la Conferenza intergovernativa avrà un mandato relativamente Modesto che quello poi statutario articolo
N del trattato
Però il problema fondamentale dall'allargamento a Est che oggi e oggetto di forte pressione politica idee oggetto anche di una nostra importante presa di coscienza
Ci sta addosso tanto che credo che sia saggio pensare tutti i possibili adeguamenti istituzionali nell'ambito proprio e alla luce dell'allargamento a Est che io personalmente considerano il solo inevitabile ma auspicabile però pensate soltanto a quello che può accadere
Alla politica agricola comune dall'ingresso nell'Unione di due grandi potenze agricola
Polonia Ungheria
Pensiamo voi domani all'Ucraina questo è un punto successivo
Diventeremo più protezionisti perché si salveranno gli agricoltori dell'Est con i francesi
Oppure
Dovremmo smantellare la PAC perché non potremo più per mettercela
Non parliamo poi dei fondi strutturali e di una serie di altri
E altre azioni proprie
Dell'unione che vanno profondamente rivisti ma il punto centrale e su questo desidero veramente essere molto chiaro il punto centrale è quello di ripensare le istituzioni
Perché così come già a dodici idee non funzionava a quindici avrà difficoltà insormontabili e via via si dimostrerà che lo slittamento verso quella virtù tutti neghiamo di volere e di fatto almeno in Italia non vogliamo e cioè una zona di libero scambio potrebbe rivelarsi irreversibile grazie
Grazie anche all'ambasciatore San Leo per questo suo contributo dote esso la parola al presidente del Senato professor Carlo Scognamiglio
Io credo che l'interprete che mi hanno preceduto abbiano fatto una quattro di estrema chiarezza sia sui punti critici che caratterizzano la costruzione europea sia esso il punti problematici che ne caratterizzano invece lo sviluppo è stato detto con molta chiarezza che di fatto l'Unione Europea sia realizzata
Essenzialmente sulla linea della costruzione economica e ben poco è stato fatto sul piano della sicurezza comune che e quindi ovviamente della politica estera è stato detto anche che malgrado siano evidenti difficoltà dell'Europa di Maastricht un'Europa prevalentemente economica
Si pone contemporaneamente il problema dell'allargamento dell'area complessiva con l'ingresso dei Paesi tennero teste Europa
Mio penso che il mio compito possa essere quello di fare un po'il ponte fra una affermazione iniziale
Del professor Andreatta e una serie di considerazioni conclusive fatte dall'assessore Sandri io
Ha detto varata all'inizio i numeri sono un limite all'efficienza in congedo che è stato ripreso anche ambasciatore se lei o il timore è che la crescita dei numeri facendo decrescere l'efficienza dell'Unione Europea apporti allatta sua trasformazione in una semplice zona di libero scambio
Per dare una risposta a questo punto una risposta costruttiva che peraltro colto in alcuni passaggi dei relatori che mi hanno preceduto
Penso fu più opportuno fare una Breve passo indietro e cercare di ricostruire il perché noi europei ci siamo venuti a trovare in questa situazione
Cercherò di essere più breve
Possibile
Partendo però dall'inizio e cioè dal fatto che i padri fondatori Schuman Adenauer
Degasperi propriamente e così via
Diffidenza non è ben chiaro sostanza se nella progetti idee ideato da da messo a fuoco dei padri fondatori
L'aspetto economico fosse dominante sull'aspetto politico perché come tutti ricorderemo l'Europa nacque come un accordo per mettere in comune delle risorse la cui scarsità era stata all'origine dell'esplodere i conflitti politici nacque con il con con la comunità del carbone e dell'acciaio cioè del mettere in comune le risorse energetiche del passato e con l'Euratom cioè rebus energetico del futuro
Dunque nacque con obiettivi strettamente economici anche se poi destinati ad avere conseguenze politiche il fatto che poi in realtà lo sviluppo economico dell'Europa si sia realizzato con una fonte energetica che noi anzi Carbone nei prevalentemente il fa il l'Energia
Atomica ha fatto sì che in realtà questa forte for partenza fosse una fase partenza ma contemporaneamente o quasi simultaneamente alla stipulazione dei trattati sulle comunità del capo dell'acciaio che lavorando ma
Sì feci il tentativo della partenza politica dell'Europa tentativo da senza politica d'Europa lo ricorderete anche lì fu dovuto a un fatto il quattro accidentale il gli americani chiedevano di alleggerire il loro impegno militare in Germania
In Europa in particolare richiamando la Germania i ricordi della fede della guerra erano troppo vicini per avere un esercito tedesco tout-court riarmato si decise di per tentare l'esperimento della comunità europea di difesa
E cioè di un comune esercito chi ha come presupposto una comune politica estera e che avrebbe dato una risposta a tutti i togati cui ci troviamo di fronte
Il caso della storia volle che fu l'Assemblea fossero che l'Assemblea nazionale di Francia il Paese che aveva proposto la comunità europea di difesa a bocciare questo progetto e e ciò indusse i padri fondatori a ripiegare su una strategia di aggiramento attraverso la creazione di interessi comuni economici
Il raggiungimento dell'obiettivo della unità politica politica d'Europa è così che nasce il Trattato di Roma
Quale trattato
A quel trattato certamente si fa torto quando la si chiama una semplice unione doganale perché in realtà il trattato conteneva molto di più più di una semplice dovrà ma di fatto fino all'arrivo dite loro fino all'IPO piantò fino alla single Marte ex
Di fatto fu sostanzialmente dei poco ben poco più che un'unione doganale
E fu proprio questo è bene ricordarlo in questi giorni l'impulso che dello diete alla costruzione dell'Europa e economica attraverso di copiare Persico ma e tante mille ottanta ottantacinque ottantasette e che portò a cambiare completamente l'atteggiamento degli europei nei confronti dell'Europa si passo come ricorderete tutti dai dalle definizioni di euroscetticismo alle definizioni euro ottimismo
Senonché la si vede chiaramente ripetendo il film come sempre accade con il senno di poi si vede chiaramente che nell'impostazione che diede dello e il suo libro bianco della libera circolazione delle merci dei capitali delle persone delle imprese
Vi era un elemento un forte elemento di contraddizione che Padoa Schioppa colse con un'esplosione molto felici l'inglese suona inconsistente Porto trenta Liam si può tradurre il quartetto incompatibile
Osservava affiora Maso dallo Schioppa
Che sei sono contemporaneamente presenti la libertà di circolazione delle merci
Libertà di circolazione dei capitali la fissità dei cambi perché ormai lo era entrato in un regime sostanzialmente di campi fissi anche se non io irrevocabilmente fissi e l'autonomia
Nel campo della la politica monetaria uno di questi quattro elementi o tutti e quattro sono destinati a cedere
E che quindi il tentativo di Maastricht fu concepito per rimediare a questa inconsistenza dei quattro elementi che rappresentavano il quale proprio dirlo
Così in sostanza nasce Maastricht
E e
Che avesse ragione il la definizione dell'inconsistente vuote lo dimostra il fatto che anche in parte per la macchinosità del clausole previste dal trattato il non essere riusciti tempestivamente a far venir meno il quarto elemento la piena autonomia nel campo delle politiche monetarie e per questo mi associo alla proposta del collega Andrea Tafi che riguarda
La ricerca di soluzioni le più gravi che possibile di integrazione di integrazione dal punto di vista della attenuazione delle sovranità nazionali monetaria capo monetario
Ezio poteva
Lentezza nel raggiungere questo obiettivo fece sì che cade il
Il il la condizione dei cambi fissi con la crisi del novantadue tra l'altro dal Trattato di Maastricht si dava l'indicazione sulla tempistica della crisi quando si diceva che i riallineamenti erano possibili fino a in qualche modo fu lo stesso trattato a metterne in crisi il sistema dei cambi fissi
E soprattutto
Vuol dire
Consigliere che non sono ancora fermate pensiamoci bene perché il il il proseguire e di nuovo mi ricollego uno spunto che è stato fatto
Questa mattina Pippo seguire di un regimi di cambio variabili
Con forte instabilità eccetera
Può portare a alla conclusione che un'altra delle
Condizioni del Quartetto così sopra definito possa venire catena cioè la libera circolazione delle merci e dei capitali ed è una forse una prospettive quale bisogna ben guardarsi perché non è così così distante come
Poteva sembrare qualche anno fa
Dicevo dicevo ma
Ci sono tutti i problemi che sono sorti con l'Europa di Maastricht fondamentalmente due tutti sono molto evidenti
Uno è infarto qui è costituito dal fatto che il Trattato di Maastricht è stato pensato in un contesto estremamente logico per superare un problema della costruzione europea
Ma è stato pensato in una logica puramente morte monetarista e che in definitiva tutta la costruzione europea è una costruzione basata sul concetto monetarista e vuol dire togliete i vincoli togliete barriere lasciate fare lasciate passare tutto funziona bene
Questa era una concezione che poteva funzionare molto bene in un momento di forte espansione dell'economia europea e che non funziona bene ha fatto in una fase di recessione qual è quella che abbiamo attraversato
In questi anni l'altro punto era che il concetto dell'Europa monetaria era un concetto da non mettere in discussione al momento in cui l'Europa ero in Europa di ricchi il resto era un oltre cortina ma al momento in cui cade in questo un muro il trattato di marchi Europa di Maastricht diviene i club dei ricchi perché quando mai la Bulgaria potrà associarsi all'Europa di Maastricht tra vent'anni forse tra cinquanta forse ma non io spero ecco possiamo farlo anche prima ma comunque in questo momento e viene quindi concepito sotto due aspetti in modo negativo il primo è un trattato che presenta dei costi per le europee per raggiungere un obiettivo dell'unificazione monetaria che solo indirettamente poteva ha un obiettivo politico quello della costruzione dell'Europa federale è un costo perché impone ai tedeschi il finanziamento del fondo del fondo di solidarietà e un costo perché impone agli italiani una disciplina in materia economica
Di finanziaria Scotto di finanze pubbliche che si benvenuta da noi economisti che lei ha dei costi come abbiamo visto in questi mesi sul piano degli delle tensioni sul piano sociale
D'altra parte e una costruzione
Mal vista in quanto rappresenta appunto una modalità di esclusione non di aggregazione di Paesi che nel frattempo hanno superato gli esami di ammissione alla
Qualità alla qualifica di pesca
Allora le terapie essendo due problemi non possono che essere più di una all'interno io credo che il
L'eredità che dello ci consegni a con il suo libro bianco sul sullo facendo lo sviluppo e in particolare quella riflessione sull'opportunità di usare la federazione europea in chiave
Di politica economica keynesiana cioè di sostegno all'altare la domanda aggregata
Sia una riflessione si fa approfondita
Faccio presente che per la prima volta compare nella storia della costruzione europea un'idea che non è un'idea monetarista via fondamentalmente keynesiana
Questo farebbe sì che l'Europa potrebbe essere vista dagli europei non come un costo da sostenere per il raggiungimento di un nobile obiettivo politico ma come uno strumento per risolvere i problemi dei paesi interni dunque un completo cambiamento della test atteggiamento vero dei noi europei consapevole
E d'altra parte prendere atto di quello che qui è stato più volte accennato e cioè di etiche del fatto che la costruzione europea è una costruzione prevalentemente economiche ci sono altri spazi dimensionale
Diceva Andreatta ha riempito all'insù o all'inizio del suo intervento i numeri sono un limite all'efficienza
Certo sono un limite all'efficienza se questa è la costruzione costituzionale dell'Europa ma sappiamo tutti gli Stati Uniti d'America sono fatti da cinquanta Stati quali in comune non hanno più neanche quasi da lingua perché ce ne sono alcuni che parlano prevalentemente tra lingua spagnola che puro funzionano in modo eccellente dal punto di vista costituzionale
Bisogna quindi prendere atto del fatto che l'avere costruito in Europa con una commissione che di fatto è diventata un ministro un superministero dell'Economia del tutto insufficiente dal punto di vista del funzionamento dell'Europa e sviluppare le idee che sono in parte in contenute nel lì poco che oggi abbiamo presentato e soprattutto sostanze contenute delle esposizioni che abbiamo ascoltato di affiancare alla Commissione altri strumenti di governo
Dell'economia che dipenderanno dalla Camera federale costituita dal Consiglio d'Europa od altro in modo tale che
Sia dal punto di vista dei difetti intrinseci che deve Trattato di Maastricht
Sia dal punto di vista delle sue debolezze politiche queste difficoltà siano superate e il passaggio a nord-ovest sia diversamente quanto viene descritto in letteratura finalmente trovato grazie
Lazio ringrazio veramente di cuore presidente Scognamiglio per questo suo intervento prima di chiedere relatori se vogliono replicare in maniera ovviamente molto sintetica
Vorrei profittare della presenza di un pubblico così qualificato per domandare se ne diciamo dando un massimo di dieci minuti complessivi di tempo se ci sono un paio di interventi o questioni che vogliono essere poste e poi comunque vorrei sentire anche la parola dell'autore che è qui presente anche se si nasconde di Enrico Letta
Al quale ovviamente poi cedere la parola ma c'è un intervento prego
Proprio una voce
A meglio libro sette a cominciare dal titolo
Il passaggio al nord
Il quale naturalmente mia richiamato subito l'immagine ricordo del passaggio a Nord Ovest
C'è
Con le preoccupazioni questo mi ha fatto sorgere passaggi Nord Ovest ma costa otto rischi pericoli costi fattibile
Per voi scoprire che era praticamente impraticabile era praticabile soltanto con stampigliati stampigliate Collina
Qual è il rompighiaccio col quale andiamo a passare al nord est
Mi pare che
La
Relazione l'intervento del
Dottor Forleo ce lo ha detto molto chiaramente
E
La Conferenza intergovernativa del novantasei cioè il consolidamento
Della delle istituzioni comunitarie senza questo rompighiaccio il passaggio a nord est sarà quali uguale al passaggio a nord-ovest
E non vi è la impraticabile
Però Forleo chiari San Leo già ricordava giustamente la conferenza novantasei articolo N paragrafo due dice che ci sono dei limiti precisi si deve occupare delle disposizioni per cui e prevista la revisione a rigore quindi Cassino ad essere formalisti di tutta la questione del passaggio a Nord Est cioè dell'allargamento a est
La conferenza non si dovrebbe a rigore si deve occupare dal consolidamento danni della creazione del del rompighiaccio cioè del consolidamento bella comunità europea
Quello che ha detto Andreatta quello che tutti tutti voi Cedroni dalla convenzione che questo consolidamento comunitario sovranazionale
In campo di politica estera e non solo per le resistenze della burocrazia prudente eccetera per tanti altri motivi campo di politica interna e Gigi di giustizia questo consolidamento sarà fatto ma in misura estremamente modesta e non arriverà certamente ai livelli comunitari rimane ai livelli almeno per ora intergovernativa
Viceversa
Quello in cui tra l'altro per cui è prevista la riforma del novantasette circondare Moldovan cantine
Il consolidamento del perfezionamento la creazione pelle istituzioni comunitarie per realizzare l'unione economica e monetaria
Per realizzare nell'Unione economica e monetaria noi siamo abituati a pensare che
Le questioni politiche siano soltanto la politica estera e la politica di della giustizia ci siamo politiche interne
E non è vero
Non è vero perché anche la unione economica e monetaria ha bisogno di un salto di qualità politico
Giustamente letta ricorda
Il
Coltello
Della banca dove sta della banca
Non lo trovo il nome della banca dell'onorevole
Richiamo sempre fatto d'appello fino a a Tietmeyer a recentissimamente che se non c'è un'unione politica non funziona l'unione economica e monetaria non mentre la
Banca centrale europea
Ho finito
Quindi io credo che lo sforzo che dovremmo fare abbattuto che dovrà fare l'Italia che il re che governarla la la la conferenza intorno al Ghione da sei proprio quello
Realizzare la unione economica e monetaria sulla base di una consolidamento dell'unione politica
Unione politica vuol dire istituzioni sovranazionali che siano capaci di costituire la base imponibile è indispensabile senza della quale unione monetaria e Banca centrale non non non per niente l'Inghilterra che non vuole l'unione politica si è tenuta fuori dall'unione economica reparti non per niente i gli epigoni italiani dell'Inghilterra signor presidente del Senato andarlo a spiegare alla quale Ministro degli esteri cioè non vogliono l'unione economica e monetaria che non vogliono l'unione politica vanno a sollevare difficoltà sulle questioni monetarie sulla questione della banca centrale
Ringrazio c'è tempo ancora per un brevissimo intervento pregherei il Pubblico dislocato nei vari cerchi concentrici del palazzo di essere un pochino più tranquillo
C'è un altro intervento oppure a questo punto pregherei i relatori di concentrarsi in cinque minuti di risponde eventualmente l'uno all'altro si è poi darei la parola
Enrico Letta magari
Per chiudere
Che carico
Io ringrazio voglio semplicemente fare due piccole post scriptum legati alle vicende successive al periodo in cui si è chiuso tecnicamente in tipografia il libro cioè sostanzialmente al vertice
DSM e in particolare su due aspetti il primo post scriptum è legato alla Coop di approfondimento allargamento per dire come il vertice di esserne sulla vicenda dell'allargamento
Credo che abbia rappresentato un piccolo passo indietro lo dico provocatoriamente nel senso che è vero che hanno partecipato i rappresentanti dei paesi dell'Est però è anche vero che sostanzialmente la chiusura
Del vertice nelle parole del presidente di turno
Sono state quelle di dire che bisognerà valutare paese per paese
Sui futuri ingressi dei paesi dell'Est io credo che questo sia uno dei punti centrali della vicenda o esistite
Uno schema per il quale prima dell'ingresso ci sono delle formule
Di stretta integrazione di questi Paesi tra di loro oppure sarà secondo me almeno molto difficile che singolarmente si possa cercare di attrarli o di integrarli nel complesso delle istituzioni europee
Ecco perché si cerca sono si è cercato di
Ragionare su questo gruppo di Visegrad che però ha tante difficoltà
Non marcia in modo molto molto forte
Però questo credo che sia uno dei punti centrali o questi Paesi imparano la convivenza dell'integrazione già tra di loro pure sarà molto difficile che anche in un futuro lontano possano essere integrati sarà anche difficile
Credo che se anche negativo da lì quest'idea di chi è più bravo entra chi è più vicino al marco entra e cose di questo genere credo che e sia necessario quindi queste un impegno che forse dovremo prenderci anche noi come Governo italiano e quello di stimolare degli ingressi che siano innanzitutto preceduti da integrazioni stabiliti tipo regionale
Sulla approfondimento
Che il ragionamento già già fatto è la questione del come dire con con Maastricht si è visto con le turbolenze del dopo Maastricht si è arrivati a un punto in cui c'è bisogno della volontà politica non basta più
Il trascinamento la volontà politica dei singoli Stati si è toccato ormai moneta unica esercito cose fatti costitutivi di uno Stato nazionale dalla su questo io ricordo sempre a una cosa che secondo me è abbastanza incredibile il modo con cui l'Italia ha ratificato il Trattato di Maastricht in una seduta parlamentare in cui se c'erano dieci parlamentari presenti credo che fosse molto in aula nella indifferenza generale totale si è parlato di Maastricht in Italia solamente quando c'è stato il referendum francese
Nel dibattito della pubblica opinione non parla c'è stata la ratifica italiana credo questo è un problema anche da noi ci sono ci sono a porre il problema della volontà e politica quindi anche della volontà dei corpi sociali dei cittadini dei partiti
E che esso credo che questo sia molto importante il secondo brevissimo post scriptum riguarda le due velocità
E si è voluto rilanciare qui il documento della se devo legandolo al documento precedente documento dell'anno prima che altrettanto importante anche se è scomparso nell'opinione pubblica forse perché non parlava dell'Italia e quindi il documento dell'anno prima del novantatré che è diciamo il predecessore logico anche del secondo documento dell'anno scorso del novantaquattro è rimasto un po'inosservato credo che sia molto importante anche quello ma il problema delle due velocità
Secondo me va posto innanzitutto vi è un problema terminologico un un tabù da sfatare le due velocità esistono già l'unione europea è nata con le due velocità perché c'era la famosa clausola Benelux che ancora scritta sui trattati
Quindi sul trattati delle comunità europee che disse chiaramente che si fa l'integrazione europea ma questi integrazione europea non va a scapito di quei Paesi Benelux
Che hanno forme di integrazione tra di loro più accentuate rispetto alle forme dell'integrazione di quel tempo c'è un articolo dei trattati dice questo quindi l'Unione europea era nata
Già con l'idea della flessibilità delle due velocità quindi da questo punto di vista io non ci vedo questo tabù
Incredibili il problema semmai è politico il documento dalla sede UE importante ed è stato qui citato perché perché la grande potenza tedesca in quel documento
Si cerca da parte di chi governa la Germania di incanalare Anna incarichi in calarla in binari positivi costruttivi si capisce la potenzialità anche distruttrice di questa egemonia e si cerca quindi di incanalato il evidentemente il problema e molto semplice nel novantasei quando si faranno le riforme colpi ci sarà ancora
Dopo col non ci sarà più questo è il problema crede di fondo e dopo col non sapremmo cosa succederà in Germania quindi credo ecco anche l'importanza del novantasei nel novantasei giorni annui abbisogneranno risolve tante cose perché nel novantasei ci sarà ancora col perché nel novantasei la Germania sarà ancora guidata in un certo modo dopo
Non si sa sarà bene costruire allora una sì importante incavatura per evitare poi brutte sorprese dopo
Grazie anche Enrico letta io adesso vorrei chiedere ai relatori se credono di impiegare questi ultimi quarto d'ora venti minuti con delle brevi repliche chiederei quindi alla professore Andreatta se se vuole prendere la parola
Dopo allora professor Merlini
Prego
Allora visto che seguo subito letta volevo dire che quello che lui diceva adesso sulla imprevedibilità del futuro in Germania con poco
A mio avviso alla va sottolineato esemplificato colonne dicevo io prima non c'è non abbiamo tempo a volontà per qualcosa in cui si per diffido tutte le volte che uno buono sono una soluzione poco coraggio se è prematuro perché questo prematuro significa che uno sconta che in un futuro più lontano sarà più maturo non è vero
Noi abbiamo un tempo limitato per fare un certo numero di cosa
E quando si perdono gli autobus o storici sono pezzi
Presidente Scognamiglio ricordava rifiuto francese della CEE
Rifiuto faceva il sette è stato il per il dal primo vagone di un treno che la Francia ha perso che finito l'ultimo dono andato che nell'ottantanove
De da da da da cinquantaquattro l'ottantanove i francesi hanno avuto la possibilità di realizzare un Comunità europea
Semi federale con quel gran cosa farò con una sostanza ho riconosciuto un ruolo dominante francese
Hanno perso il treno storico seconda osservazione lo faremo
Il problema che ha sollevato San Leo e il l'inquadramento di sicurezza dei paesi dell'Est e teniamo conto che adesso si sta inserendo in questo dibattito urna nuova variabile
Che quello dell'eventuale allargamento della NATO
Se si procede a un allargamento della NATO cosa che io riterrei ritengo sbagliato
Ai Paesi dell'Europa centrale a mio avviso la pressione sul uniti all'Unione Europea ad allargarsi a questa Paesi diminuirà e contemporaneamente aumenterà la diffidenza russa
Io personalmente ritengo che questo sia sbagliato procederà questo allargamento bisogna che la NATO favorisca la realizzazione di quello che sta alle o chiamava una struttura di sicurezza europea di cui la la Russia si sente parte integrante e non si e non deve essere sfidata
Terza ed ultima considerazione la questione delle tue per la velocità a mio avviso a mio avviso
La questione della unità istituzionale su cui Enzo insistito precedentemente importante proprio perché all'interno il un quadro istituzionale unico è possibile come avvenuto e Letta lo spiega in varie circostanze né del del del suo libro è possibile concepire
Velocità diverse passi diverse compiuti da le membri dell'oggetto l'Unione europea
Quindi L'Unità istituzionale consente la flessibilità che la flessibilità significa possibilità di opting auto ma anche possibilità se vogliamo utilizzare l'inglese ancora opti informa no cioè fare dei passi avanti prima di altri Paesi la e unità istituzionale e de de a mio avviso è tale che non questo
O questa flessibilità non è tale da mettere i a rischio
La e efficacia delle istituzioni purché come dicevo siano concepite in maniera unitario
Qualcosa
Così io sarò brevissimo sul punto della unione politica desidero dire con la necessaria e doverosa chiarezza che il Governo italiano è fermamente impegnato nella direzione dell'unione politica dell'Europa che anzi stiamo riflettendo proprio in vista e della nostra presidenza che della conferenza intergovernativa proprio sugli aspetti istituzionali perché riteniamo che la domanda di unione politica sia veramente primaria è molto forte sia nel campo della politica estera della sicurezza sia e desidero sottolinearlo perché e un campo che molto meno noto ma che molto però do perché non è stato elaborato macchie molto profondamente sentito che quella dello nel dell'unità
Nelle istituzioni interni
Dell'ordine pubblico e della giustizia queste soprattutto sono quelle che dovrebbero dovranno direi darci veramente un'Europa dei cittadini che un'Europa dei diritti e uno a Oropa della protezione dei medesimi diritti dell'accesso
Corti comune una parola sul
Che su cui letta è tornato ma procedura allargamento
Bisogna fare degli esami ai Paesi controllarne uno per uno la conformità e poi eventualmente prima uno poi l'altro in un sistema di promozione o se viceversa come noi auspichiamo invece di individuare dei meccanismi che tra loro li unisca no li rendano omogenei e poi ingoiare il boccone più gran
Non sono molto convinto di di questo approccio sia perché mi sembra sommamente il cinema le differenze tra quei Paesi sono grandissime
Sia perché poi finirebbe col porre l'accento proprio sui loro problemi locali
Che possono e a nostro avviso devono essere risolti in un contesto europeo maggiore basti pensare alle divergenze che ci sono tra i paesi di riciclaggio proprio in materia di gli elettori di di minerali
Il fatto che non abbiano conseguito tra loro dei progressi sin
Punto io credo che vada guardato e quello di evitare che l'area centroeuropea
Sia oggetto di quella che i all'epoca del trattativa per l'unificazione tedesca si chiamava della singola Rizzo azione cioè di immaginare che l'area tedesca occidentale e orientale fosse oggetto di uno Stato diverso di una sorta di sovranità affidata ad altri anche questa fu la grande battaglia che viene scelto combatte
Se si vuole contro le quattro potenze occupanti ma fosse ecco decidente del proprio destino allo stesso titolo degli altri questo è un punto secondo me
Da ultimo sì la volontà politica oggi sarebbe dovrà essere la cosa più importante
La cosa di cui abbiamo maggior bisogno di leadership e di volontà politica per procedere oltre in Europa
Grazie ambasciatore se mi permette purtroppo su questo su questo piano siamo messi abbastanza Market da lei adesso la parola al professor Andrea
Accanto
Ai pericoli
Dell'antica storia europea mio perire nel nostro futuro non troppo lontano ci sono altri pericoli e sono quelle che attraversano tutte le società industriali di fronte alla globalizzazione dell'economia mondiale
Queste società si sono abituati a un certo grado di sicurezza
è stato particolarmente elevato nei tre primi decenni del dopoguerra ma non hanno più il monopolio in numerosi settori dell'industria e delle produzioni intellettuali l'economia mondiale sia per quanto riguarda il momento di capitali sia per quanto riguarda la integrazione commerciale ha fatto grandi passi negli ultimi anni
è chiaro che
L'entrata di nuovi partecipanti al gioco determinerà
Bisogna continui di ristrutturazione delle economie dei Paesi
Che hanno sfruttato
Il precedente grande ciclo di sviluppo
E quello che è accaduto Inghilterra a cavallo del secolo
Tassi elevati perché i capitali inglesi venivano proiettati
A sviluppare
Gli Stati Uniti il Canova il sudafricano stragi accetta
La globalizzazione dell'economia significherà tassi d'interesse più alti di quelli che si sarebbero determinati significherà maggiori sicurezze industriale
Di qui una domanda di sicurezza
Politico economica un ritorno in qualche modo dal concetto di economia mondiale al concetto di economie nazionali una domanda di nazionalsocialismo che emergerà
Che abbiamo già visto negli atteggiamenti dei sindacati americani del partito democratico americano ma in Europa a tutto questo si collega ai veleni della politica europea alle intolleranze della politica europea alla formazione
I nuovi soggetti politici in Europa uno degli aspetti più
Importanti nello scenario non sono tanto e vediamo quanto sono importanti le personalità
Piccolo
Il giallo oro eccetera ma sono il cambiamento di soggetti da soggetti che si sono formati negli anni Cinquanta quando allo stato nascente l'Europa aveva una grande attrazione della formazione culturale morale delle élite politiche europee a una fase in cui invece i nuovi soggetti politici nascono nella risposta di società ricche ma più insicure
E poiché sarà diverso il grado di reazione dei vari Paesi europei ci sono Paesi
Più in
Sacchi all'apertura altri con maggiori propensioni alla chiusura nella loro storia nel loro posizioni attuali
Questo potrà diventare un forte elemento di tensione in Europa
Ecco la ragione per cui il tempo questo è un normale diciamo l'esortazione un poco da oratoria clericale
Abbiamo davanti delle scadenze dobbiamo questo attrezzarci all'azione però credo che al di là dei problemi delle personalità i problemi per della storia europea ci sono queste difficoltà che nascono dal successo
Che nascono dalla globalizzazione dell'economia e che si scaricheranno sui Paesi maturi in maggior con maggiore forza
Poi dare però perché mi pare la meriti per la sua passione per le cose che ha detto una rapida risposta Barbie io credo che i limiti della operazione novantasei sono iscritti credo che guardando i dossier delle varie cancelleria oggi sono ulteriormente limita e però non vorrei guardare con massimalismo quello che può essere fa
Certo occorre coerenza istituzionale occorre come diceva GISCAR che le novità facciano parte di un disegno anche di un disegno di questa specie di mostro giuridico che l'Europa come su una volta lo si diceva del sacco ma l'impero che è un mostro giuridico
E quindi è necessario una coerenza e però vi assicuro che
Senza una struttura burocratica non si fa nessuna delle politiche non si fa la euro polizia
Con i cinquanta funzionari in trasferta all'Aia non si fa l'euro polizia di fronte alla saldatura della criminalità dell'est e nel sud
Non si fa politica estera dovendo basarsi sulle diplomazie dei paesi più piccoli d'Europa
Nella rotazione delle presidenze e quindi la necessità di creare questi segretaria queste figure come il segretario della
Nato l'esempio che tutti abbiamo a quello del segretario era nato forti che rappresentino le esigenze della polizia della giustizia della della politica estera e della politica di sicurezza
Se questo poggia racchiuso in Consiglio dei ministri rispetto all'equilibrio
Della Commissione e dei suoi rapporti col Parlamento gesso e sarà più espressione dalla Camera Alta europea cioè della camera dell'istanza questo lo si può sarà uno di quelli con aspetti di contraddizioni non antagoniste che potranno poi via via essere risolto
Però credo che se non si fa questo passo organizzativo difficilmente queste politiche
Saranno più che le occasioni di conferenze dei ministri e quindi non vorrei che per un certo massimalismo federalista butta Silvia delle occasioni realizzi dare coerenza
Alle azioni europei
La ultimo politica della agricola sarà certamente come è stata che questi
Quattro tre Paesi il punto più difficile delle trattative
Vorrei ricordare che per questi Paesi è stato imposto che dal primo gennaio novantacinque i prezzi si adeguino che vuol dire per alcuni Paesi il cinquanta sessanta per cento di riduzione dei prezzi agricoli da il trentun dicembre dell'anno scorso al primo gennaio di quest'anno
Quindi ci sono stati dove ha funzionato più facilmente questo processo e nel caso della Svezia che aveva nei gli anni passati adeguato progressivamente le sue i suoi livelli di prezzi
Allora bisogna edito trattati di associazione non siano solo trattati del ministro del Commercio con l'ex quindi Leon Brittan come ministro del Commercio con l'esclusione pensati i nostri fruttati di associazione colma Grey perché hanno permesso
La sussistenza per tutti questi anni di un socialismo arabo distruttivo delle prospettive economiche e di sviluppo del Maghreb questo significa che i nostri fatta non hanno non colgono i meccanismi di integrazione
E anche i trattati di associazione se risaniamo attentamente e con i Paesi dell'est non hanno queste caratteristiche
Essendo trattati come Charlie è ovvio che l'interesse sia di sfruttare il grande mercato della dei trecentocinquanta milioni dell'Europa occidentale e quindi la corsa di ciascuno
Ascoli allargare al massimo questo fattore di sviluppo che l'accesso al mercato ricco dell'Occidente
Probabilmente una diversa costruzione di questi trattati di associazione più vincolante per i comportamenti interni più vincolante per le tappe istituzionali che chiediamo a questi Paesi potrebbero più facilmente
Giocare sull'elemento di integrazione regionale quindi rispetto di quelle di quei consigli perché oggi sono quasi una nel caso di Visegrad sono quasi un inutile occasione d'incontro diploma
Trasformare quelli
Nel sull'esperienza del nord che mi pare questo sia un poco la lezione della rete delle informazioni che libro cita mi sembra importante però l'euro proporrò care si diventa più esigente più attenta e il tipo di trattati di associazione che conclude con questi nuovi paesi grazie
Adesso la parola al presidente simpatie in considerazione a margine delle notazioni gracile Andreatta circa i timori che l'ingresso di un mercato comune
Di produttori oltre che di consumatori di paesi che hanno costi del lavoro e poté livelli di protezione sociale infinitamente più bassi di quelli a cui le nostre popolazioni europee occidentali sono abituate possono provocare
Sì certo questo è un aspetto che può generare qualche reazione sul piano del protezionismo del nazione del nazionalismo sociale dei sostanza
Però questo va anche visto appunto nella prospettiva da competizione globale come una compensazione è una situazione di fatto che gli altri due poli del competizione cioè il Giappone e gli Stati Uniti hanno cioè Giappone Stati Uniti hanno già
Aree in cui è possibile fare svolge le parti dei cicli di lavorazione a costi estremamente bassi
E questo è un elemento di competitività che l'Europa non ha e che può trovare nell'Europa dell'Est
E quindi per un certo periodo finché dura esattamente accompagna si è così questo eque sarà conclusa la quale volevo arrivare
Per un certo periodo potrà essere però è rappresentare anche un'opportunità questa situazione cioè di poter fare svolge parti dei cicli di produzione in in nella Repubblica Ceca o in Polonia Gerola in Ungheria potrà essere un fattore di di competitività sulla
Durerà certamente molto perché se l'integrazione avrà successo ovviamente i livelli di produttività
Tenderanno a essere omologhi omogenei in tutta Europa con le piccole differenze che sono ammessi sull'ambito delusa e allora in questo caso dobbiamo guardare alla soluzione che è una soluzione che punta al nord non nord est ma a sud est che potrebbe essere il tema del prossimo arrivo del dottor letta
Che i nostri gentili ospiti spero che questo sia solo l'inizio di un dibattito grazie