Sono stati discussi i seguenti argomenti: Rassegna Stampa.
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giornalista
Cari amici di Radio radicale benvenuti a stampa e regime la nostra rassegna stampa sono le sette e trentasei di lunedì ventiquattro luglio vi parrà Alessandro Barbano vi terrò compagnia per tutta la settimana compreso sabato vediamo subito il sommario delle notizie di giornata
La linea di Giorgia Meloni sulle mediterranea non la conferenza internazionale convocato dal governo italiano dialogo alla pari con l'Africa ma lotta ai trafficanti la convergenza con bond Ryanair è secondo alcuni resoconti l'irritazione di Francia e Germania per il mancato invito e l'Italia secondo le indiscrezioni presenti sulle pagine dei quotidiani e pronta a dismettere l'accordo con la Cina sulla via della seta grazie all'aiuto degli USA e alla rassicurazione dell'Europa su un patto di non concorrenza e poi il dibattito sul salario minimo domani in Commissione il confronto tra centrodestra e centrosinistra la maggioranza propone un rinvio a settembre
Ma però a Fratelli d'Italia la lega Forza Italia ci sono alcune crepe su questo tema e l'opposizione ovviamente attacca e poi abbiamo un'intervista interessante del ministro dell'ambiente Pichetto Fratin e non una una un'intervista molto molto dura sulla sul contro l'ambientalismo ideologico dei Verdi concessa da Pichetto Fratin al libero e la leggeremo poi
Ancora il grazie al Governo italiano l'abbraccio di Bologna e
L'annuncio di Zanchi mi batterò per i diritti umani l'arrivo in Italia tra un bagno di folla dopo la lunga carcerazione in Egitto
è un impegno ora giustizia dice l'attivista per Giulio rei geni
La Spagna spaccata dalla voto
La rimonta di Sanchez afferma le ambizioni dei popolari e sfuma nelle urne l'ipotesi di un governo di centrodestra e il Paese potrebbe anche ritornare al voto
E i riflessi europei la maggioranza Urso boh Urso la tira un sospiro di sollievo le bombe
Della Russia su Odessa devastata la cattedrale ortodossa consacrata dal patriarca
Kiril ma intanto il porto e ancora per fortuna intatto Zaleski chiede agli alleati europei la copertura totale su Micelli e gli USA frenano
Per il momento sulla concessione dei missili allungo raggio torniamo alla politica interna
C'è un dibattito sulla giustizia e che come sapremo in incardina la ma la riforma del ministro Lord in questa settimana ci sono prese di posizione poi l'ipotesi di un civilista Meloni hanno per il ruolo di garante dei detenuti Nordio
Fa marcia indietro rispetto all'ipotesi che aveva sembra aveva ventilato nelle settimane dei mesi scorsi
Di nominare Rita Bernardini in questo incarico importante e poi secondo le indiscrezioni dei quotidiani la Meloni sarebbe pronta a sostituire il ragioniere dello Stato Mazzotta con Diana Perrotta questi i titoli
Delle principali notizie presenti sui quotidiani vediamo adesso
E il le prime pagine il titolo d'apertura il Corriere della Sera Spagna governo difficile elezioni spagnole al centro dell'offerta del quotidiano di via Solferino lo stesso per la Repubblica
Spagna floppy sopranista il titolo del quotidiano di Maurizio Molinari e la stampa Sanchez ferma la destra poi abbiamo il Messaggero Spagna popolari il primo partito
Il giornale svolta sugli sbarchi argine Italia il vertice della Meloni sul quotidiano di Augusto Minzolini la verità
Filo diretto tra clandestini ONG il grande vertice di Roma dall'avvio al piano Mattei anche Maurizio Belpietro
E così pure Libero titola sul vertice dei migranti l'Italia torna a contare e la sinistra Rosica la conferenza di Roma il fatto quotidiano la sapete l'ultima sul blocco navale
Deve farselo Tunisi il vertice fuffa
She's Meloni dei leader a Roma per il suo mette della FAO
Questo il titolo del quotidiano di Marco Travaglio e poi il tempo ancora sul vertice dei migranti Italia ponte d'Europa così pure il quotidiano
Di Roberto Napoletano brava Meloni la forza della scelta strategica euro-mediterranea costruita alla pari
Poi badiamo il domani cavallo domato dopo due mesi la tele Meloni del duo Rossi Sergio è pronta a partire e da ultimo e il quotidiano Il Sole ventiquattro Ore cambio di vita verde prezzi e servizi premium i centri vicini alle grandi città e un'inchiesta del quotidiano
Di Tamburini e il ci resta ad analizzare il foglio che ha una articolo
Sto molto interessante verità e ballare sul nazismo Ucraino un articolo di Adriano Sofri sul mito di Stefan Bandera
E un editoriale poi di del direttore Claudio Cerasa sul tema
Del concorso esterno della riforma della giustizia che ha tenuto banco in questa settimana questi i titoli dei quotidiani adesso partiamo dalla vertice di Giorgia Meloni nella
Sul tema dei migranti vertice che si è svolto come vi dicevo a Roma
E che ha visto la il non invito di Francia e Germania secondo quanto riferisce Repubblica questa decisione sarà avrebbe suscitato non pochi Rita azioni
Ha soprattutto all'Eliseo la linea di Meloni sul Mediterraneo dialogo tra pari e lotta ai trafficanti è il titolo del Corriere della Sera di Maurizio Caprara che dà un giudizio fifty-fifty sul sull'esito di questo confronto leggiamo nella cappello di questo articolo c'è l'attacco c'è proprio questo giudizio un problema troppo grosso scrive Maurizio Caprarica quello degli spostamenti di migranti e di profughi
E un tempo troppo breve quello di un dibattito durato un pomeriggio questi due aspetti della conferenza internazionale su sviluppo e migrazioni
Tendono a sconsigliare i giudizi immediati Giorgia Meloni la considera un successo ma la lunga ma lunga la strada da percorrere perché la valutazione possa essere unanimemente condivisa
Preceduta al microfono dal ministro degli Esteri Antonio Tajani affiancata nella sala dall'altro vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini
La presidente Meloni ieri alla Farnesina ha continuato a dare una forma più improntata alle sue necessità di governo che alle affermazioni sul fenomeno migratorio sui profughi che pronunciava quando era alla guida dell'opposizione
L'Italia
E l'Europa hanno bisogno di immigrazione ha riconosciuto
La Meloni a differenza di quando chiedeva un blocco navale per fermare gli scafisti con migranti e profughi a bordo di navi malmesse Allo stesso tempo nella sua nuova versione scrive
Caprara la Presidente del Consiglio ha sottolineato
Per questo noi non possiamo continuare a dare il segnale che verrà premiato chi entra illegalmente a discapito di chi vorrebbe farlo legalmente noi
Abbiamo programmato un decreto flussi ha rivendicato la Meloni che consentirà e l'ingresso di una manodopera stimata in
Quattrocentoventicinque mila ingressi di stranieri in Italia tre all'anno in corso il due mila venticinque
Ma gli accordi con i paresi rivieraschi sul contrasto dell'immigrazione illegale spiega
Maurizio Caprara e soprattutto lo scambio con la Tunisia non è non sono certamente un'impresa facile anzi un'impresa titanica scrive
Caprara se si considera che la Tunisia e in grandi difficoltà economiche presieduta da Cai Sayed può essere tentata dall'appoggiarsi ai Brics cioè a Brasile Russia India India e Cina
Sudafrica
E e che è considerato anche che le fa l'Egitto scrive ancora
Caprara soffre di una crisi profonda con un'inflazione che il maggiore arriva dal trentatré per cento e che gli equilibri dell'area nordafricana sono in via di edifici redivivi definizione
E alla conferenza aggiunge Caprara non erano presenti Francia Germania e altri Paesi europei però convergenza c'è stata tra Meloni e la presidente
Della commissione europea bond Lian la quale ha dichiarato che il recente accordo con la Tunisia
è il modello da emulare e ha aggiunto il primo campo potenziale per la cooperazione sono gli investimenti nell'energia pulita quindi diciamo un giudizio bifronte quello che da il Corriere della Sera di questo confronto voluto al governo Meloni e che segnala ovviamente una riposizionamento e politico della premiership su posizioni meno oltranziste di quelle rivendicate quando faceva campagna elettorale poi la Repubblica segnala mi dicevo una certa irritazione da parte della il governo francese per
L'esclusione di questo invito la clamorosa esclusione della seconda potenza europea scrive Anaïs Ginori sulla Repubblica a pagina nove
Assente ieri dal tra gli invitati della conferenza sul processo di Roma non è forse un dispetto ma ci assomiglia molto
L'irritazione a Parigi è palpabile anche se non filtra nessuna reazione ufficiale si tenta di salvare le apparenze ma la normalizzazione dei rapporti tra i due leader
Ostentata a giugno si rivela già fragile Macrone Meloni avevano parlato di convergenze sull'accordo da trovare con la Tunisia e sul lavoro di coordinamento per rafforzare i controlli alle frontiere esterne dalla UE l'attivismo di Meloni con Sai e da ha invece
Scavalcato Parigi in uno dei Paesi su cui storicamente la Francia esercita la sua influenza non c'è stato alcun coordinamento lamenta una fonte diplomatica francese così
Anais Ginori le ragioni legate al formato deciso dalla Farnesina ovvero invitare solo Paesi di transito
Sembrano più un pretesto scrive Repubblica perché la Francia e insieme alla Germania uno dei paesi di prima destinazione dei migranti che sbarcano in Italia
Così la Repubblica quanto alla a alla alle alle politiche
Della Farnesina in in Africa l'idea a cui lavora da tempo il ministro degli Esteri Antonio Tajani
E quella di trovare risorse da investire in Africa ma e trattando con gli interlocutori che si incontrano i problemi più rilevanti scrive Tommaso Ciriaco sulla Repubblica a pagina otto
E il presidente tunisino Sayed incontrato da Meloni per la quarta volta in due mesi continua a tirare la corda nega le riforme che servono a sbloccarli prestiti del Fondo monetario internazionale
E dell'Unione Europea giura al pari della delegazione libica che non permetterà corridoio strutture di accoglienza dei migranti in patria
Alza il prezzo e nel frattempo respinge ai confini chi fugge da povertà e conflitti se intendo legare gli aiuti al rispetto dei diritti umani da parte di Tunisi dice Sayed forse una domanda che dovrebbe fare alla UE
Replica la leader visto che un accordo firmato tra UE e Tunisia e comunque
è un Paese in estrema difficoltà e lasciarlo al suo destino dice Giorgia Meloni può avere conseguenze molto gravi così la Repubblica A pagina otto sul vertice dei migranti
Ci sono ovviamente alcune prese di posizione
Ma soprattutto commenti che due in particolare che segnaliamo quello di Alessandro De Angelis sulla stampa
E quello di Roberto Napoletano sul quotidiano del Sud dopo ce n'è anche un terzo di Antonio Polito però non riguarda propriamente i migranti mai più generale sulle difficoltà del governo vediamo intanto il commento di Alessandro De Angelis sulla stampa A pagina venticinque
Dice
Eccolo qui George all'estero col vestito nuovo
La Conferenza per il Mediterraneo a Roma con la presenza dei parenti sepali vertici europei in concomitanza con la prossima visita
Di Giorgia Meloni a Washington segnala una novità per De Angelis e anche un paradosso la Premier gioca meglio all'estero che in Italia la novità nell'ambito dell'accettazione del vincolo esterno
E Chiara premierà ha compreso che c'è un filo rosso tra guerra in Ucraina Africa e Mediterraneo allargato
Riproposto dalla cancellazione da parte di Putin
Dei corridoi per il grano e che l'Italia può esercitare un ruolo europeo in quanto conosce via tra Occidente sud del mondo come ha spiegato i numerosi interviste su questo giornale l'ex ministro dell'Interno
Marco Minniti
Non è la Merkel ce ne vuole di strada dice
Alessandro De Angelis ma sembra aver capito la Meloni che deve fare come la cancelliera
In questa ottica l'appuntamento di Roma suona come il primo atto in controtendenza rispetto all'aggregazione dei Paesi non allineati schierati
Con la Shanghai Cooperation organizza e sono e rispetto anche alla riunione dei Paesi Brics che si svolgerà in Sud Africa a metà agosto con Putin collegato non è banale dice De Angelis
Presentarsi con questo approccio da Baj viene perché come è noto l'interesse strategico degli americani e il Pacifico ma hanno a cuore che qualcuno ovvero l'Europa si occupi del Mediterraneo non lasciandolo nelle mani di cinesi e russi
Anche l'accordo siglato con la Tunisia lodato da Ursula von der Lionel come un modello
E anche dal ministro dell'Interno spagnolo socialista per quanto parziale quest'accordo soprattutto sull'immigrazione
Rappresenta una prima assunzione di responsabilità europea in Africa una parte dei fondi non sono infatti subordinati al negoziato tra la Tunisia e il Fondo monetario le cui condizioni rigide sono osteggiate dai sindacati tunisini
E la stessa Giorgia Meloni che proponeva la separazione dall'Africa indicata come una minaccia con annesso pregiudizio verso i musulmani da realizzare attraverso porti chiusi è un'improbabile blocco navale ve lo ricordate
Insomma ha rinnegato se stessa per fortuna dice
Alessandro De Angelis
E abbracciato un'altra missione quella di Minniti per intenderci non basta ma sembra essersi liberata da un certo background positivo il giudizio di Alessandro De Angelis
E ancor più elogiativo è quello di Roberto Napoletano sul quotidiano del sud
Dove sì fa notare che
Latte le il vertice
Di
Di fibroma
Della Farnesina non è solo un vertice di contrasto alla all'immigrazione ma è soprattutto un vertice che lancia un'idea di cooperazione con l'Africa da cui può dipendere lo sviluppo del paese ed è soprattutto del Mezzogiorno
Il quotidiano di Roberto Napoletano aveva promosso questa prospettiva in un convegno a lanciando l'idea di una carta di Napoli per i mediterranei
Carta di Napoli alla quale sembra aderire la politica di Giorgia Meloni brava Meloni la forza della scelta strategica euromediterranea costruito alla pari così il titolo
Di napoletano naturalmente
I commenti non sono tutti dello stesso segno
I giudizi su questo vertice non sono tutti dello stesso segno e al netto di queste diciamo di queste valutazioni molto positive ci sono anche critiche molto più dure come quella del fatto quotidiano La sapete l'ultima sul blocco navale deve farselo Tunisi il berci e truffa sciò sui migranti blocchi navali li facciano gli altri
E così il l'articolo del del fatto quotidiano A pagina due
Un articolo più complessivo che racconta
In qualche modo una certa difficoltà
Strategica e operativa del governo italiano l'ho lo ha scritto Antonio Polito sul Corriere della Sera questa mattina
E parte con un interrogativo un po'retorico ma come il Governo Meroni non era così forte e coeso da poter realizzare il suo programma senza che niente e nessuno l'ora lenti
Non disponeva di una maggioranza parlamentare tale da poter fare tutto ciò che vuole e invece ci risiamo un po'di competizioni interno agli stop and go sulla giustizia
L'autonomia regionale a rilento qualche tensione sul fisco intendiamoci niente di irreparabile ma secondo Polito
C'è una questione politica culturale non da poco la destra di Giorgia Meloni viene dice l'editorialista del Corriere della Sera da una tradizione che privilegi il potere pubblico sull'autonomia della società civile più autoritaria che liberale e dunque allo stesso tempo più dotata di senso dello Stato ma anche più dipendente dallo statalismo mentre in quel mondo soprattutto settentrionale
In cui è nato il movimento che don mondo Berselli Berselli chiamava del forza leghismo e più centrale individuo insomma queste due anime del centrodestra
Segnalo in qualche un po'd'un punto di frizione nella maggioranza e rendono la
La
Questa coabitazione tra anime che fanno parte di una stessa identità politica ma sono divise da alcuni da alcune idee diverse qua ho qualche problema c'è insomma Giorgia Meloni gode di una serie di fortunate circostanze dice Polito perché
E in realtà neanche Berlusconi ai tempi Doria aveva una situazione di questo tipo infatti non c'è nel Parlamento né sulla maggioranza alternativa possibile al suo Governo dice Polito e ciò nonostante i problemi del governo restano e questo non solo per le tensioni interne che abbiamo descritto ma anche per una
Per curiale forma di divisione dei poteri del nostro sistema politico e qui Polito se ne va in una prospettiva per così dire più istituzioni posti tutti suonare cioè dice
Il Governo è schiacciato dal basso dalle pressioni delle regioni che hanno un potere d'interdizione abbastanza forte
Dall'alto
Dall'Europa che per esempio guarda la riforma dell'abuso d'ufficio interviene ormai anche come legislatore continentale a limitare l'autonomia politica dei governi e poi dal dal Colle dal Quirinale perché attraverso la moral suasion
E in qualche modo il Quirinale esercita anche una pressione sul governo guardate che cosa ha fatto anche sulla in questi giorni esempio sulle Alpi gli interventi che che che ci sono stati e a e e hanno chiamato in soccorso anche il sottosegretario alla Presidenza mantovano sulle questioni della giustizia dopo le le esternazioni del ministro Nordio il potere che si concentra a palazzo Chigi dice
Dice Polito e e e dunque grande ma non grandissimo in ogni caso non paragonabile a quello che esercita Downing Street o la cancelleria tedesca
E il che da un lato la cancelleria tedesca i che da un lato deve rassicurare tutti coloro che temono o denuncia una svolta autoritaria o addirittura anticostituzionale abbiamo un sistema di pesi e contrappesi
Che la impedirebbe ma dall'altra parte ci deve fare interrogare anche oggi
Anche dopo la vittoria elettorale così netta sull'opportunità di una riforma dei poteri del governo e dunque anche sulla riforma dei poteri del Parlamento
Perché sia presidenzialismo premierato o cancellierato uno passetto richiederebbe in ogni caso un Parlamento
Più forte
Certo
Certo la diciamo rendere i i imporre le proprie decisioni
In un sistema di questo tipo e abbastanza
Compresso perché i contrappesi sono tanti è una sorta di incompiutezza costituzionale sicuramente limita la possibilità del Governo di far valere alcuni punti centrali della sua politica però è anche vero che un Paese dove diciamo manca una cultura delle regole
Che su alcune questioni ma anche una anche una cultura di riconoscimento reciproco del del fra fra opposizione e maggioranza e per esempio guarda che cosa accade con la RAI
Chi governa prende tutto che fosse ieri la sinistra oggi la destra forse questa incompiutezza quasi una forma
Che l'esperienza apposto di contrappeso no al rischio di uno slittamento
Autoritario eccetto siamo una democrazia incompiuta e fintanto che non si riforma il sistema istituzionale andiamo avanti così
E ovviamente pagando un prezzo anche
In termini di efficienza al sistema
E poi vi dicevo
Gli avevo anticipato che l'Italia e pronta a disdettare
Il patto con la Cina sulla via della seta quello che Firm firmò il Movimento cinque Stelle di Maiolo ricordate anche con una certa dose di azzardo e che era stato sempre visto
Con un certo disagio dalla dall'altra parte dell'Atlantico gli Stati Uniti hanno preteso che l'Italia lo mettesse in discussione e Lodi spettasse l'Italia però ha chiesto garanzie tanto in termini dal sostegno alle imprese che ne saranno penalizzate
E quindi agli agli Stati Uniti quanto all'Europa una sorta di di accordo di non concorrenza nel senso che se la Cina dovesse usare ritorsioni nei confronti dell'Italia quello spazio non sarebbe occupato dai partner
Europei e così alla luce di queste garanzie scrive la Repubblica a pagina dieci la scelta dell'Italia ormai addio alla via della seta e e fatta la decisione dice Paolo Mastrolilli a pagina dieci appresa nella sostanza l'Italia non rinnoverà il memorandum che la lega alla nuova via Taha Via della seta cinese
Quando scadrà alla fine dell'anno la presidentessa del Consiglio Giorgia Meloni
Ne discuterà con il Presidente John by del Durante la visita di giovedì alla Casa Bianca e gli addetti ai lavori avvertono che nulla è deciso fino a quando non è deciso così però non fanno altro che confermare come l'uscita sia ormai una strada segnata
La Premier sta già ricevendo importanti garanzie da parte dell'Unione Europea per completare questo percorso
Senza troppi danni per il nostro Paese e dal leader americano cercherà soprattutto di capire quali sono i margini per lavorare alternative oltre naturalmente alla speranza di ricevere qualche forma di supporto
Quali sono le garanzie che l'Europa fornisce all'Italia Sedis detterà l'accordo con la via della Cina
Se la Cina decidesse di punire l'Italia per l'uscita dalla Via della Seta all'intera Unione dovrebbe difenderla con ritorsioni potenzialmente molto pesanti in più Roma avrebbe ottenuto dice Mastrolilli la garanzia che se Pechino cacciasse le nostre imprese gli alleati europei non cercherebbero di rimpiazzarlo e quindi non ci sarebbero concorrenti tedeschi francesi o spagnoli pronti ad approfittare delle nostre disgrazie sulla base di questa rinnovata fiducia
Diciamo l'atteggiamento dell'Italia sarebbe quello di disdettare l'accordo
E questo e quanto scrive la Repubblica A pagina dieci
Un altro tema di politica interna presente sulle pagine dei quotidiani gli avevo detto è
Il tema del salario minimo dove
Come sapete c'è Sensi discuterà in Commissione mercoledì ma ma la porta la la proposta del centrodestra è uno slittamento a settembre il centrosinistra non vuole Chiappa che ha presentato una proposta
Sul salario minimo non vuole questo rinvio e quindi ci saranno un po'di scintille non basta e non convince scrive
Ancora il Corriere della Sera
Claudia Voltattorni
Non convince l'apertura al dialogo della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il salario minimo si appresta a diventare il terreno di un duro scontro tra maggioranza e opposizione che domani si ritroveranno quindi non mercoledì vi ho detto una fesseria
In commissione lavoro alla Camera
Il parliamone offerto dalla Premier alla proposta
Di legge su un tetto minimo di nove euro lordi ai salari presentata dai Cinque Stelle poi firmata da tutte le opposizioni Italia viva esclusa e ancora troppo poco e anzi rischia di arrivare quasi fuori tempo massimo perché domani la commissione si troverà a votare un emendamento soppressivo della proposta presentato dalla maggioranza quindi poi il testo andrà in aula venerdì ventotto ma il presidente della Commissione Walter Rizzetto di Fratelli d'Italia rinnova l'invito alle opposizioni di rinviare tutto a settembre per avere più tempo per discuterne altrimenti dice
Diventa un'occasione sprecata se il tema è così a cuore delle opposizioni entrare più nel merito
Dovrebbe essere interesse di tutti visto che l'entrata in vigore secondo il loro testo quello delle opposizioni dovrebbe essere nel novembre del due mila ventiquattro di tempo ne abbiamo quindi un rinvio però può diventare invece un modo per accantonare la questione temo lo le opposizioni e la leader del PdL i solai in lo ha escluso dicendo sì però pronta da subito a un confronto con la Premier ma segnare il Corriere della Sera nella maggioranza la disponibilità al dialogo sembra tutt'altro che reale il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri ribadisce la posizione contraria del suo partito
Alla sostenendo che la contrattazione con le parti sociali con i sindacati e la via migliore per stabilire il livello del retribuzioni la lega però riconosce la necessità di uno strumento adeguato per dare una risposta a questi lavoratori
Popper i spiega il sottosegretario lavoro Claudio Durigon quindi come vedete ci sono
Ci sono evidentemente posizioni diverse
Su questo tema anche all'interno della maggioranza così il Corriere della Sera c'è l'intervista sempre sul Corriere di del ministro Urso che
Dice la CGIL mi stupisce convoca lo sciopero ma la manovra non c'è riferendosi all'iniziativa di Landini
Di dichiarare lo sciopero contro effettivamente una manovra che ancora in discussione siamo rispettosi del confronto dice Adolfo Urso chiesti sta svolgendo in Parlamento
Delle posizioni di sindacati e rappresentanze
Impresa
Va detto che la direttiva europea mira a garantire la diffusione di salari adeguati garanzie contrattuali cosa che già accade in Italia grazie a un ricorso alla contrattazione collettiva ma non abbiamo alcun pregiudizio di sorta sul tema insomma secondo il centrodestra la maggior parte del centrodestra il problema non esiste però la disponibilità al confronto c'è tuttavia questo confronto viene rinviato a settembre perché siamo ormai alla vigilia delle ferie ferragostana né
E quindi questo confronto può aprire e forse anche all'interno della maggioranza in tempi troppo rapidi qualche contraddizione
Così Urso c'è invece da parte del centrosinistra un'intervista interessante di Gianni Cuperlo
Alla Stampa Gianni Cuperlo non si è offeso per la decisione di Elisa Line di sostituirlo alla guida della Fondazione
E del PD anzi sostiene la politica
Della segretaria e e parla anche di salario minimo penso che chi dirige con riferimento appunto alla sua sostituzione
Abbia diritto di scegliere le persone da impegnare in ruoli funzioni diverse risponde Gianni Cuperlo a a Carlo Bertini che lo intervista per la stampa a pagina tredici
Quando gli si chiede come abbia reagito alla decisioni dell'isola indi sostituirlo la presidenza della Fondazione del PD con Nicola Zingaretti fin qui la questione personale sul tema invece del salario minimo
Dice dice Cuperlo se guardo alla battaglia sul salario finimmo alla difesa della sanità pubblica rispondo che siamo sul sentiero giusto
Poi so che non basta perché un'alternativa e vincente se ritenuta credibile per l'esserlo deve essere accompagnata da forti battaglie sociali e da una riscossa etica un'immagine coinvolgente del paese che si ha in mente al fondo l'Ulivo fu questo e non è un caso che vinse e torna sulla prospettiva delle Mulder l'Ulivo
Con riferimento anche al discorso di Prodi
Visto che si parla di correnti la nuova energia popolare di Bonaccini può essere un buon viatico per l'unità invocata da Prodi gli chiede
Bertini e Cuperlo risponde Prodi ha tenuto una lex illuminante per tutti detto ciò penso che negli ultimi anni abbiamo scambiato l'unità formale per una sintesi vera
Sento ripetere che non siamo una corrente ma poi quelle non correnti decidono ruoli posti candidature a Stefano detto che le correnti ci sono e vanno pesate nel consenso che hanno soprattutto servono se partoriscono idee eresie provocazioni
L'unità è sempre un valori in un partito dove la libertà del pensiero deve trovare uno slancio e una solidarietà comuni
L'alternativa sono i partiti personali che nascono e muoiono con loro leader
E poi c'è un giudizio positivo nei confronti di agli Sly indice
Senza dubbio ha portato una ventata di speranza e lo si vede da una generazione più giovane nelle piazze nelle nostre feste ha ricucito dice Cuperlo con alcuni ambienti a curiosità e ambizione per governare
Il pluralismo del Pd col massimo dell'ascolto e naturalmente col diritto a compiere scelte che da quell'ascolto derivano così Gianni Cuperlo Suelli strano in e le battaglie della sinistra
Questo tema del salario minimo sostanzialmente si esaurisce qui ma ci sono invece due interviste del centrodestra che vi voglio
Vi voglio segnalare ce n'è una interessante di del ministro Pichetto Fratin
Alla a Libero e poi un'altra alla verità di Guido Crosetto tutte e due si muovono con la stessa prospettiva rispetto agli impegni assunti
Dall'Italia sulla transizione ecologica rivendicando una linea non ideologica e e criticando duramente l'approccio dei Verdi e in Europa la porta approccio di Tim Henman s'il caldo di questi giorni dice
Pichetto Fratin a Ohara Borselli che lo intervista la realtà posto coprì d'e la spinta politica da parte dell'Unione Europea hanno accentuato
L'attenzione sull'emergenza climatica e dei innegabile che di colpo il tema dominante diventato l'ambiente il problema dice
Il ministro c'è e sicuramente va affrontato ma attenzione a non cadere in esagerazioni ideologizzati che rischiano di produrre più danni che benefici
Rispetteremo questo l'impegno programmatico di Pichetto Fratin
Gli obiettivi di decarbonizzazione ma la tabella di marcia sulle cosiddette case Green la vogliamo stabilire noi nell'interesse esclusivo delle famiglie italiane ai cittadini bisogna sempre raccontare la verità dice
Pichetto Fratin e con equilibrio senza accedere anche in questo caso né al catastrofismo né al negazionismo
Quello che noi diciamo all'Europa sto su tutte già hanno questa lunga intervista ma questi sono i concetti chiave
è semplice dice Pichetto Fratin confermiamo il nostro impegno e la nostra determinazione a ridurre del cinquantacinque per cento l'emissione di gas hai stretto se erra entro il due mila trenta
E di raggiungere la neutralità climatica entro il due mila cinquanta ma sulle nostre modalità non possono essere le nostre modalità le stesse che per la Finlandia
Perché a cosa servirebbe dice se tutti gli italiani domani avessero come per magia un'auto elettrica se ancora oggi solo un terzo della nostra elettricità viene da fonti rinnovabili bisogna essere realisti e non far pesare sulle nostre famiglie imprese le battaglie ideologiche di un fanatismo ambientalista
Portiamo avanti per esempio la nostra battaglia sul biofuel
Perché siamo leader mondiali sulla produzione di questo biocarburante il comparto manifatturiero più importante che abbiamo e l'Automotive verbale il venti per cento del nostro PIL fermo restando che il futuro è l'elettrico non possiamo chiuderà la ricerca e la sperimentazione di soluzioni alternative che contribuiscono allo stesso modo al processo di decarbonizzazione che resta l'obiettivo finale
Il problema sono le emissioni non il motori che le genera e noi riteniamo di poter dimostrare che nel suo ciclo vitale il biofuel e neutro perché la fase finale dell'emissione compensata da quella iniziale della capostazione noi produciamo
Le auto per i tedeschi non dimentichiamolo insomma la rivendicazione di una strada
Terza per così dire e e italiana alla transizione ecologica nell'intervista di Pichetto Fratin e anche in quella di Guido Crosetto che ci va duro contro gli ambientalisti in maniera confrontarle
Ministro della Difesa
Si occupa anche di questo
Quelli come Tim Herman Hesse e Bonelli dice Crosetto intervistato da Federico novella pagina quattro sulla verità si pongono l'obiettivo giusto ma con metodi irragionevoli
Pensare che attività industriali profondamente diverse dai produttori di angurie alle acciaierie possano raggiungere tutti insieme l'impatto ambientale zero e pura anche se lucida follia
Caricando questa discussioni di ideologia dice ancora a Crosetto
Per paradosso questi personaggi stanno Fal te facendo soltanto del male al nostro pianeta una volta che avremo distrutto un quarto dell'industria europea per regalarlo alla Cina come pensate reagirà alla gente
Qualcuno si sta forse chiedendo quale la catena di materie prime necessarie per realizzare la filosofia green qualcuno e consapevole che il settanta per cento di quelle materie prime in mano alla Cina è questo
Il le posizioni di
Di Crosetto te poi parla anche di salario minimo dice
E dice
I con la CISL e dice che con una norma generale sul salario minimo c'è il rischio di moltiplicare il sommerso
Sì questo rischio c'è per questo occorrerà rifletterci bene sopra è un tema importante ma che compete al Parlamento sono convinto che dopo l'estate si tornerà una sintesi alle Camere
è una questione obiettivamente complessa quella del salario minimo perché l'idea di un salario uguale e e e e vincolante per tutto il Paese
Dove esistono evidentemente condizioni di prezzi molto diversi e di costo del del lavoro molto diverso rischia di essere uno strumento formale a cui poi una parte del Paese soprattutto il Mezzogiorno risponde collo una fuga nel lavoro nero questa è una preoccupazione che il centrodestra avverte
Ed è una preoccupazione non solo del centrodestra
Evidentemente ma anche di molti economisti diciamo di di di matrice culturale diversa ma che però sanno che le gabbie
Sono tutte hanno tutte un rischio quel tentativo di ingabbiare il mercato del lavoro spesso produce effetti paradosso contrari a quelli voluti
Il decreto dignità ve lo ricordate
Per esempio è uno è uno specchio di questa situazione
Produsse una fuga dal lavoro delle donne giovani che voleva pure tutelare quindi ci sono Effetti collaterali non voluti di queste misure per così dire dirigista e che bisogna tenere in considerazione
Crosetto liberale e quindi li prende in considerazione poi parla anche della giustizia
E dice su questo tema mi hanno sconvolto i libri di Matteo Renzi e Luca Palamara il mostro e il sistema due titoli che dicono già moltissimo invito tutti a leggerli
I contenuti clamorosi di questi due libri non sono stati smentiti da nessuno semplicemente e calato il silenzio in realtà insomma il silenzio non è calato perché la riforma della giustizia e al centro del dibattito pubblico ma se ne parla spesso
Sulla superficie delle cose è rinunciando ad approfondimenti che pure sarebbero necessari per evitare di cadere poi in contrapposizioni meramente ideologica
A questo sforzo si dedica il bell'editoriale di Claudio Cerasa sul foglio di oggi il quale Cerasa dice e stiamo attenti perché il le la la sortita di Nordio
Sul concorso esterno smentito poi dal prima dal sottosegretario Mantovano e poi dal premier Meloni che hanno detto è inutile che parla di cose che non sono nel programma di governo tuttavia col Ieva quella sortita di Nordio un tema centrale che il tema della tassatività delle fattispecie che vuol dire vuol dire che nel nostro Paese ci sono delle figure di reato che sono un po'come degli elastici
Sì tiranno alla bisogna e si fa entrare di tutto con il rischio poi però evidentemente di portare il diritto penale su una
Verso la direzione della morale o addirittura del pregiudizio no il riferimento fatto da Nordio dice Claudio Cerasa alla questione del concorso esterno non è fuffa ma è un dato reale anni fa proprio su questo giornale il professor Giovanni Fiandaca spiegò quanto potesse essere pericoloso avere in un ordinamento giuridico come il nostro una tipologia di reato così vaga così poco perimetrata e così soggetta a interpretazioni
Discrezionali il principio di legalità e in maniera penale scriveva Fiandaca esige non solo che i reati
Siano definiti dal legislatore il principio cosiddetto di riserva di legge
Ma che il legislatore li definisca nella maniera più precisa possibile principio cosiddetto di sufficiente determinatezza o precisione
Onde evitare che sia il giudice a stabilire di volta in volta a sua discrezione i fatti punibili così Fiandaca sul foglio peccato che sia andata in questi giorni purtroppo ha detto il contrario dicendo che il reato di concorso esterno così come non si tocca
In realtà il reato di concorso esterno come sapete è un reato di formazione giurisprudenziale che nasce già all'epoca del maxiprocesso quando quando Buscetta spiega che cosa spiega a a Falcone come si diventa mafiosi e si diventa bandi o si attraverso un un patto di affiliazione
E allora in quel momento subentra nella magistratura italiana e la giurisprudenza italiana una concezione cosiddetta organizzatorio della mafia per cui è mafioso chi chi partecipa diciamo a a una filiazione formale
E si pone ovviamente per contrasto la necessità di e poi colpire coloro che non sono affiliati e tuttavia forniscono alla mafia un coro un contributo Esterno soprattutto in quegli anni in cui la mafia era un poter anti statuale piantato nel cuore di intere regioni capace di contendere la sovranità allo Stato il dotato anche di in qualche modo di una certa dose di consenso da parte di quella borghesia mafiosa che probabilmente in quegli anni
Quarant'anni fa c'era
E e quindi aveva una serie di complicità che andavano evidentemente colpite così nasce il concorso esterno dopodiché voglio ricordarlo ci sono due sentenze sto storiche della Cassazione quella
La così detta Macrì del novantaquattro e la sentenza Mannino del due mila e cinque che si preoccupano di tipizzare questo reato che nella Codice Penale non cela non fu l'hanno forgiato i giudici cioè la giurisprudenza
E che cosa dice la Cassazione dice che è concorrente esterno colui che pur non essendo mafioso
Da un contributo esterno in che modo aiuta la mafia risolvere un problema di fronte una fibrillazione questo il termine usato c'è un problema che si presenta alla mafia il concorrente esterno glielo risolve
E la rafforza e questo rafforzamento dice
La Cassazione dev'essere anche dolosamente voluto cioè il concorrente esterno oltre ad aiutare la mafia non lo deve fare casualmente deve farlo perché ha un interesse specifico il volontario a rafforzare l'organizzazione in quanto tale che riconosce questa tipizzazione
Non è bastata a far sì che diciamo nelle sentenze di primo e secondo grado e nel indagini preliminari i magistrati che indagavano giudicavano tenessero conto di questi elementi di determinazione
Per cui il concorso esterno è diventato un palloncino che si gonfiava alla bisogna
Del PM di turno coinvolgendo invece comportamenti di mera Colussi vita in botta al volto involontaria o cocco con comportamenti legati all'ambiente al contesto che nulla avevano di tipizzato
E quindi portando le persone in carcere facendo cadere le giunte
Chiudendo le aziende del stufa sciando le famiglie creando una grandissima turbativa sociale salvo poi arrivare dopo otto dieci anni in Cassazione per sentirsi dire che è quella reato non c'era e che il concorso esterno non esisteva i casi sono
Decine non ve li racconto ma li conoscete Marco Sorbara ad Aosta
Carolina Girasole a Isola Capo Rizzuto Rocco Femia ancora in Calabria decine di sindaci di giunte cadute ma anche
Esponenti di governo di governo regionale insomma e e poi moltissimi imprenditori moltissimi cittadini comuni tutto questo
Si è prodotto in questi anni oggi la necessità di rivendicare una riserva di legge c'è un diritto dovere del legislatore che il Parlamento a tipizzare questo strumento non è un'eresia Nordio c'ha provato a dirlo probabilmente ha sbagliato il il modo i tempi perché e dire una cosa e poi aggiungere che non è nel programma di governo e allora che la DC a fare non si è un intellettuale sei un ministro e quindi si è beccato sonore smentite del suo Governo e le critiche
Della di una parte della magistratura antimafia per la quale
Il concorso esterno è un totem perché è un totem perché una fattispecie di reato non tipizzata è uno strumento che esalta la discrezionalità dell'inquirente consentendogli un potere immane di controllo
Sulla vita pubblica soprattutto quando si tratta di reati così pesanti e questo dice Cerasa quando richiama la necessità di tipizzare una quantità di figure di reato che non hanno quella determinatezza richiesta
Da un un diritto penale liberale il quale giudica le persone non per quello che sono ma per quello che fanno e quindi impone di tracciare una linea netta tra ciò che è illecito e ciò che è reato questi reati che Cerasa cita nel suo bell'editoriale sono tanti
Dalle responsabilità colposi in disastri naturali o gravi incidenti come abbiamo visto ci sono state sentenze veramente a aberranti in questi anni su questo tema all'abuso d'ufficio con le cinque mila inchieste le otto condanne un un un uno squilibrio assurdo
Il traffico di influenze un reato assolutamente non tipizzato insomma questo diritto penale onnivoro di cui parlava in una meraviglioso pamphlet Leo il giurista Filippo Sgubbi il diritto penale totale era questo libro che può essere letto da chiunque perché a agire un libro molto breve Filippo Scrooge mobile ha scritto un po'di anni fa è stato un fenomeno questo libro poi purtroppo questo giurista ci ha lasciato ma resta questo contributo e gli altri della sua esperienza che ci ricordano che un diritto penale non tipizzato è uno strumento di regimi e non delle democrazia e quindi Nordio tatticamente forse è stato incauto ma il problema che apposto è un problema di cui dovremmo tutti farci carico soprattutto chi si professa garantista perché essere garantisti significa riconoscersi in una codice penale fatto di reati ben tipizzati dove non è possibile
Discrezionalmente stabilire chi sono i colpevoli e gli innocenti ma la colpevolezza è ancorata alla commissione di condotte specifiche i rapporti Cossali fra le condotte e i gli eventi
è di un elemento psicologico che il richiamo alla responsabilità del dolo piuttosto che della colpa così Claudio Cerasa sul foglio bravo Cerasa
E e poi
Perché giusto riportare questi dibattiti anche alla alla sostanza di contenuti altrimenti ci si confronta come spesso accade nel dibattito pubblico sulla superficie delle cose e si perdono le cose che stanno dietro che sono più importanti
Sempre sul tema della giustizia vi segnalo il la nomina del Garante dei detenuti dove Nordio fa un po'ha fatto un po'una specie di di di di di retromarcia dopo aver lasciato intendere e
Che si muoveva nella direzione di nominare Rita Bernardini oggi invece sembra orientato secondo quello che scrive Liliana Milella pagina quattordici a alla scelta di un giurista di area Fratelli d'Italia
Un civilista Meloni hanno garante dei detenuti chi è
E detto ore
E tutti tutti uomini innanzitutto Spinelli alla Minella per Nordio le donne non esistono e non le prevede neppure nel futuro vertice dell'ufficio del garante delle persone private della libertà dove sono tuttora nella misura di due su tre posti Emiliano sì e Daniela de Robert ma come scompariranno nonostante le precise indicazione dell'ONU che considera tassativa la parità di genere
Ignorando anche la candidatura di Rita Bernardini che certo di carceri ampia esperienza
Ma in via Arenula le contestano delle vecchie condanne penali che voglio ricordarlo sono condanne di disobbedienza civile non sono certo condanne per reati compiuti diciamo erano condanne che avevano un contenuto politico discutibile quanto si vuole ma non possono essere considerate delle macchie
Sulla diciamo sulla presenta abilità del candidato questo è il mio punto di vista naturalmente
Nelle mani del Capo dello Stato che ha ha visto a metà settimana il Guardasigilli ha messo tre nomi al maschile che porterà al Consiglio dei ministri mentre all'attuale garante Mauro Palma che per sette anni è sempre stato la dove l'emergenza ne richiedeva la presenza invitato ha inviato ha inviato lo sfratto attraverso il suo capo di gabinetto Alberto Rizzo
E non di persona troppa indipendenza
E visibilità che si è conquistato Palma questi motivi insomma il favorito dovrebbe essere felice Maurizio De Ettore ex deputato forzista passato per coraggio Italia approdato in corner a Fratelli d'Italia giusto prima delle politiche
Ordinario di Diritto privato a Firenze
A compulsare gli archivi non pare dice sia un appassionato del dibattito sulle parti patrie galere
In alternativa ci sarebbe il civilista palermitano Mario Serio professore di diritto privato comparato ex laico del CSM per Forza Italia
E poi ancora Carmine Antonio Esposito ex presidente del tribunale di sorveglianza di Perugia e poi di Napoli dove lo troviamo come consigliere comunale a Brusciano nelle file di meno Meloni anni però a ottant'anni
Questo non vuol dire per per carità
Però questi sono i tre nomi di Nordio c'è un'intervista di Rita Bernardini che diciamo forse
Si si occupa meno delle
Del del
Delle delle delle nomine e dei
E degli incarichi perché non rinuncia anche senza nomine senza incarichi a condurre la sua battaglia per la civiltà delle carceri una battaglia straordinaria che in una tregua e che non conosce ferie non conosce Natale non conosce Ferragosto e per fortuna e di questo non possiamo che ringraziarla
Rita Bernardini ci ricorda che in questo momento nelle carceri italiane cosa che scrive solamente per fortuna lo scrive il quotidiano nazionale ci sono ancora una volta cinquantasette mila cinquantasette mila detenuti
E sono molti di più di quelli che
Potrebbe
Detiene potrebbero essere la capienza regolamentare in buona sostanza
Cinquanta mila ottocentocinquantatré
Quindi
Ci sono molti più detenuti di quelli che potrebbero stare nelle carceri in alcuni di questi carceri la detenzione è un inferno
La Fornace San Vittore celle sovraffollate calde quattro telefonate al mese anche su questo c'è stata una stretta incomprensibile
Quattro telefonate al mese pensate l'estate un martirio
Il settanta ottanta per cento dei detenuti nel carcere milanese sono stranieri spesso irregolari quasi la metà degli ospiti ha problemi di droga o dipendenza da al collo
Questo ci fa capire se abbiamo voglia di calarci in questa realtà che il carcere è l'aria di esclusione che non vogliamo che le vedere e Di Maggio mille d'azione sociale
Che purtroppo viene
Gestita con la logica Concetta azionaria
Rita e già garante dei detenuti diamole investa duro ufficiale scrive
Scrive L'Unità con un appello per Rita Bernardini
Uscito sabato scorso e di cui questa rassegna stampa vi ha dato conto un appello che riceve moltissime firme da parte di giuristi uomini impegnati nel sociale che hanno dimostrato sensibilità su questo tema e Rita Bernardini si fa intervistare oggi dalla
Dal quotidiano nazionale
Lì dentro non si migliora le misure alternative solo unica detenzione sono l'unica soluzione scusate non solo alternative alla detenzione ma un investimento sull'inserimento sociale in modo che le persone non tornino a delinquere
Per la presidente di Nessuno tocchi Caino Rita Bernardini sono queste le due linee di intervento per affrontare il tema carceri
Per perennemente in orbita da un istituto all'altro al momento sta visitando le carceri venete l'ex segretario radicale una delle candidate al rinnovo del Garante nazionale dei detenuti
Se non ripartiamo dal presupposto che il carcere deve essere l'estrema ratio e non il luogo dove riversiamo i problemi che ci sono fuori non andiamo da nessuna parte dice la Bernardini
L'ha detto a Firenze favola Masi Margherita Cassano prima presidente della Corte di Cassazione ricorda Rita Bernardini il carcere deve essere l'estrema razione dare diritto alla speranza quindi in primo luogo bisogna praticare le misure alternative
In Italia al trenta giugno dice la Bernardini c'erano in Init carcere cinquantasette mila cinquecento trenta detenuti
Per quarantasette mila posti quindi non cinquanta mila posti quarantasette mila posti a parte il dato di suicidi che sconvolgente da giugno due mila ventidue la popolazione è aumentata di due mila ottocento unità l'emergenza è uguale
In tutto il territorio quel che dovrebbe Mary miglia meravigliare che si spende solo lo zero virgola sei per cento del bilancio dello Stato per amministrare tutta la giustizia così Rita Bernardini
Le misure alternative ci sono già applicarle sarebbe meglio il problema è che dice Rita Bernardini magistrati di sorveglianza sono anche molto resti ci sono aree
Dove danno spesso i permessi premio e altre dove
Sconti fino e altre dove sconti fino all'ultimo giorno se fossero l'affusto rafforzati gli uffici per l'esecuzione penale esterna anche i magistrati si sentirebbero più tranquilli nel disporre
Le misure alternative è chiaro che mancando un anche qui l'indipendenza del magistrato in quella che è una valutazione però discrezionale dove evidente che si fonda sulla fiducia
Rispetto al comportamento del carcerare lecca il detenuto terrà fuori dal carcere e anche sul livello di risocializzazione conseguita
è evidente che i criteri interpretazione lasciati alla discrezionalità poi fanno sì che magistrato che ti trovi destino che hai purtroppo le diseguaglianze ci sono anche su questo tema e così Rita Bernardini intervistata dal quotidiano nazionale su un tema purtroppo lontano dal dibattito pubblico e che però su radio radicale ci piace attenere accesso bene
Poi vi segnalo ritorno di Patrick Zacchi in Italia il grazie al governo l'abbraccio di Bologna è l'annuncio che si batterà per i diritti umani anche l'accenno fatto
A
Sul destino di Giulio nei geni una dichiarazione importante quella di Patrick Zanchi a Bologna dove è stato accolto da un bagno di folla così come racconta Giusi Fasano sul Corriere della Sera
C'è un'intervista interessante su questo tema
Ed è un'intervista che fa Antonio Padellaro storico diciamo
Direttore del settantasette anni oggi in pensione direttore del del fatto quotidiano
Dove dice Zanchi ha ringraziato anche il governo italiano e sono contento che finalmente lo abbia fatto in maniera decisa ora vorrei che lo seguissero chi dovrebbe seguirlo gli chiede
Alessandra Arachi le opposizioni dice Padellaro
In questi giorni ho assistito dei contorcimenti assurdi pur di non riconosce il merito della liberazione di Zanchi al Governo di Giorgia Meloni come se non ricorre se riconosce ma forse un cedimento venir meno l'opposizione dura e pura
Il PD si sente depositario di tutto quello che riguarda i diritti umani questa volta non SARS non sono stati loro a tutelarli ecco l'imbarazzo io comunque dice sono diventato intollerante alla faziosità e questo ci può far piacere soprattutto
Che viene da un giornalista che ha rappresentato un giornale diciamo spesso assunto e continua ad assumere posizioni di aperta faziosità come il fatto Quotidiano soprattutto sui temi della giustizia evidentemente
Però meglio tardi che mai Padellaro
Dice una cosa molto giusta intelligente smascherando una serie di contraddizioni nel dibattito pubblico in cui in questo Paese si con una cosa l'ha fatta l'altro bisogna criticarlo anche quando ha fatto bene
E questo è il ritorno di Zaki poi vi ho detto che
Ci sono
C'è un ma ancora sul sul sul tema del
Del
Dell'azione di governo c'è un retroscena della repubblica che segnale il governo pronto a sostituire il ragioniere dello Stato
Mazzotta con Daria Perrotta lo scrive la Repubblica a pagina quindici
Una manovra senza veti Meloni pensa sostituire chi la genero dello Stato il retroscena di Valentina Conte
Lo segnalo perché riguarda uno dei gangli dell'amministrazione statale il governo Meloni vuole sostituire Mazzotta viaggio nominato nel due mila diciannove dal governo Conte uno e poi confermato tutti gli esercizi l'esecutività eccessivi
Dal conte due da Draghi e da Melloni il diciannove gennaio scorso non viene più considerato funzionale alla politica economica di questo governo uno dei tanti burocratica Paci solo di dire no secondo la definizione data in un'intervista dal ministro Guido Crosetto
Subito dopo Natale a ridosso del caso parlamentare sulla prima manovra destinatarie di quarantaquattro correzioni
Della ragioneria Mazzotta verrebbe sostituito da Daria Perrotta primadonna ragioniera d'Italia apprezzatissima dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti attuale capo
Del messo così l'indiscrezione
Della Repubblica
E e poi vi segnalo ci spostiamo
Verso un altro tema finché interessante della nostra rassegna stampa che ci porta lontano dall'Italia e cioè il tema della voto in Spagna un tema che ha però riflessi anche sulla politica nazionale
Perché perché il laboratorio spagnolo era un po'il in qualche modo un poteva rappresentare una spinta verso l'idea di un ribaltamento delle maggioranze anche a livello europeo
Attraverso un governo di centrodestra che vedeva nell'alleanza fra i popolari il partito box di estrema destra un po'di ispirazione in qualche modo vicina alla pensiero di Meloni hanno una un'alleanza diciamo che poteva creare un ribaltoni Spagna aprendo inaugurando una reazione domino a catena che sarebbe poi nelle intenzioni di questo fronte dovuta arrivare anche alle elezioni europee
Invece questo risultato non c'è stato perché perché la Spagna è uscita spaccata
Ma soprattutto la rimonta del presidente del Consiglio Sanchez uscente affermato le ambizioni dei popolari e soprattutto là c'è un un arretramento sostanziale di Vox che per vent'un terzo dei suoi deputati passando mi pare da cinquantatré a trentatré che uno smacco abbastanza clamoroso
Se la Spagna scrive Aldo Cazzullo a pagina due tre inviato del Corriere della Sera
Doveva essere il laboratorio dal nuova alleanza tra Popolare conservatori per governare l'Europa non è andata benissimo la diga socialista tiene il centrodestra è lontano dalla maggioranza assoluta
è stata una sorpresa dice Cazzullo erano sbagliati i sondaggi erano sbagliati gli exit poll il premier socialista Pedro Sanchez rimonta ai popolari crescono si affermano come primo partito ma non sfondano
Vox perde diciannove seggi la Spagna profonda detto no all'accordo tra popolari e conservatori scrive Cazzullo
I socialisti hanno mobilitato i loro territori tradizionali Siviglia un tempo roccaforte rossa ora governato dalla destra si è mossa a favore di Sanchez
Lo stesso è accaduto in Catalogna dove la sinistra indipendentista di esche erra repubblicana Corolla
E
Anche i separatisti di centrodestra cedono voti al Partito Socialista Barcellona non vuole la destra al governo di Madrid sembra un remake di quello che accadde nel due mila
E quattro ve lo ricordate c'era allora c'era il premier Aznar che fu sconfitto c'era stata la
Le
La la bomba alla stazione di Atocha attribuita ai baschi dell'ETA quando invece ormai era chiaro che responsabili erano i terroristi islamici lì ci fu un errore anche di comunicazione clamoroso
Del premier sa del treno a Zara che gli costò la sconfitta
Oggi diciamo si è replicato quello schema il la la Spagna esce spaccata dalle urne i risultati sono sostanzialmente quelli che Cazzullo via assunte già noto
In nel suo nella sua analisi ma in termini numerici il Partito popolare accento trenta sei seggi
E cioè il trentatré per cento il Partito socialista anni accento ventidue
E cioè il trentuno per cento al sette per cento il distacco in termini di voti e addirittura inferiore a causa del complesso sistema orde di ripartizione
Ci praticamente i due partiti sono separati da quattordici seggi ora qual è il punto la la la grande svolta politica non è più alle porte perché perché l'alleato
Di dir del Partito popolare nella prospettiva di un governo di centrodestra c'è box è sceso da cinquantadue a trentatré seggi e e quindi permette alla al Partito popolare di conquistare la maggioranza assoluta di cento settantasei seggi per insediarsi alla Moncloa il pane il Palazzo del Governo
Non permette non permette perché centosettantasei seggi non sono sufficienti al centrodestra a sorpresa invece tiene la coalizione a guida socialisti che il Governo dal due mila diciannove
Ecco ovviamente neanche i socialisti stanno diciamo hanno avuto un un un rafforzamento diciamo in termini di stabilizzazione politica hanno però fermato l'avanzata del centrodestra o la patata bollente spiega al Corriere la se la passa nelle mani
Di il tre Filippo
Sesto che aprirà le consultazioni e quindi indicherà il nome del politico incaricato di formare il governo nei due campi partiranno subito trattative ma in questo scenario Sanchez è favorito rispetto a fascio
E il leader popolare che sulla carta un unico alleato possibile cioè box
Ieri leader Santiago Abascal attaccato duramente Sanchez che pur avendo perso può ottenere la nomina del re con l'appoggio del comunismo del separatismo golpista del terrorismo va be i prossimi saranno giorni difficili per la democrazia spagnola
Scrive il Corriere della Sera
E non si può escludere che prima o poi si torni al voto questo è il il tema
Ma l'interlocutore naturale di fregio
E cioè del partito popolare
Scrive Aldo Cazzullo guardando i riflessi europei di questo voto non è Orban non è marito del pennellone Alternative für Deutschland
E Ursula mondano dai la Spagna in questi anni è cresciuta anche grazie all'Europa il governo socialista avuto settantasette miliardi di euro dal pm RR
E chiaro che l'Europa preferirebbe un accordo tra popolari e socialisti e che tuttavia non fa parte della cultura politica spagnola che
E divisa fra queste due identità
E questo bipolarismo ha funzionato fino a quando i partiti satelliti erano partiti satelliti oggi che la frantumazione
E accentuata con il sistema proporzionale e queste due
Identità non godono della maggioranza e quindi c'è un problema di di stabilità politica che forse dovrebbe indurre gli spagnoli anche a riconfigurare il proprio sistema elettorale istituzionale
Box esce malconcia dal voto va bene e fin qui ci siamo detti tutto questo questa divaricazione
Che è un po'se vogliamo
Non è molto diversa da quella fra la destra e la sinistra italiana no l'estrema sinistra e anzi sono state al al Governo in questo Paese con i governi tecnici ma l'idea di un'alleanza tra il PD
E Forza Italia anche
Negli anni precedenti alla alla alla all'arrivo dei populisti a palazzo come sappiamo si infranta sul patto del Nazareno ma che peraltro non era un patto di governo ma solo un patto di riforme costituzionali è durato pochi mesi
Bene questa frattura è un tratto dell'identità spagnola culturale spagnola
Ne parla lo scrittore
Manuel Vilas su la Repubblica intervistato da Laura Lucchini ci sono due modelli di paese contrastanti dice
E non c'è possibilità di con Sesto consenso tra questi due blocchi la Spagna della transizione democratica era sempre stato un Paese dove si trova un consenso su temi importanti ora non più
C'è un'ostilità che va al di là della politica e a carattere quasi primitivo la polarizzazione del dibattito pubblico evidentemente si riflette anche sul piano politico
Pedro Sanchez si richiede
Laura Lucchini aveva
Un asso nella manica nella più di uno risponde Vilas l'aumento del salario minimo è stato importantissimo è un successo memorabile che va attribuito al suo governo la nuova legge del lavoro e gli accordi tra sindacati imprese questi sono altri meriti inconfutabili
Assange si deve riconoscere inoltre di aver cicatrizzato la ferita caro catalana assetato lo scontro tra gli insuccessi bisogna senza dubbio ricordare la legge del sì è sì cioè la legge sul consenso sessuale ci sono voluti mesi per correggere questo passo falso
La legge dell'indulto è stata inoltre molto criticata e anche la diminuzione delle pene per il reato di appropriazione indebita ma Sanchez sette uno che riesce a sopravvivere ha rappresentato un'identità riformista
Di una sinistra liberale riformista
E attenuto diciamo manovra stravinto in un clima di polarizzazione
E questo l'esito il dato del del di diritti civili Spagna importanti nelle urne spagnole dimostra che la propaganda per così dire tradizionalista che box affatto di arretramento sui diritti civili non paga in un Paese secolarizzato dove
Su questo tema c'è molta coscienza
Così il risultato delle elezioni europee il cui riflesso come dicevo si proietta delle azioni spagnole si proietta sul sull'Europa l'articolo di Claudio Tito
Ci dice come viene vissuta in Europa
Questo voto un sospiro di sollievo scrive Tito da una parte una grande delusione dall'altra nelle istituzioni europee il voto in Spagna divide buona parte della commissione a cominciare da Ursula von der l'Allende
Si gode una sorta di scampato pericolo i suoi avversari in particolare quella parte di partito popolare
Europeo che più ha seguito il suo presidente Manfred Weber ne escono ammaccati
Quella dei popolari viene considerata una vittoria di Pirro alla stregua di un pareggio ma soprattutto la débâcle politica ed elettorale della destra di boxe conforta ai i piani alti di Bruxelles il partito di Santiago a Pascal non solo arretra nei consensi ma soprattutto non sarà determinante per la formazione di un nuovo governo guidato dei popolari un esecutivo di destra insomma non potrà nascere il segno che l'onda nera non è inarrestabile in Europa la scommessa compiuta
Dal tedesco Webber e dagli italiani di centrodestra e quindi persa e inevitabilmente avrà delle conseguenze in primo luogo perché il presidente del Pepe subisce il secondo pesantissimo smacco nel giro di dieci giorni
Il primo lo ha subito al Parlamento europeo che ha fatto cadere la presunta alleanza con i conservatori nel voto sul green deal e ora le urne iberiche scrive Tito
Anche perché molti esponenti dei popolari soprattutto nel Nord Europa
Avevano accettato molto malvolentieri lo slittamento a destra gli scandiva nevi irlandesi polacchi avevano già avanzato le loro rimostranze ora lo fanno ancora di più elezioni Spagna avvengono dunque giudicate nelle prime riflessioni riservate la prova che il patto con la destra conservatrice Meloni Anna non è vincente
E il modo particolare in modo particolare perché non può modificare gli equilibri su cui poggiano le istituzioni
Europee
E poi dice ricorda
Tito che ci sono altre due scadenze elettorali importanti nei prossimi mesi la prima si terrà in Polonia dove c'è anche qui un un confronto tutto interno alla Partito popolare
Diciamo al centro al centrodestra perché i polacchi del Partito popolare
Non ne vogliono sapere della destra populista dimora Viesti
E si battono affinché il potere non perda la sua bussola originaria che lo manteneva costantemente al centro e vedremo come finirà il voto in Polonia e poi in Olanda c'è una partita analoga dove il il tema però il confronto non è non vede al centro i popolari ma i Verdi e socialisti da una parte
Guidati da France Tim Henman e dall'altra
I populisti del Partito dei contadini pronti a costruire una coalizione con l'estrema destra come vedremo qui
Ci saranno due altri segnali in questo cammino di avvicinamento alle elezioni europee
Del due mila ventiquattro
E l'ultima notizia che vi voglio dare in chiusura di questa rassegna stampa ci riporta alla guerra in Ucraina che continua a combattersi a dispetto del fatto che l'assuefazione a dispetto alle notizie poi porta a una specie di amnesia ma lì si combatte e si muore ancora
E ce lo ricordano le bombe russe che cadono sulla cattedrale ortodossa di Odessa peraltro consacrata dal patriarca Kirill e quindi facendosi come dire un certo danno
Infliggendo su un certo danno a uno dei delle dei simboli della della cultura ortodossa devastata la cattedrale
Le immagini che pubblica il Corriere della Sera pagina quattro sono di una tristezza inaudita i russi devastano col un missile la cattedrale ortodossa
Legata al Patriarcato di Mosca e non riescono nel loro intento di distruggere il porto commerciale dove gli ucraini vorrebbero continuare a esportare il grano
Sono due gli strani e contraddittori aspetti di questo cinquant'cinquecento ventiduesimo giorno
Di guerra che da lunedì scorso vede la perla del Mar Nero al centro del braccio di ferro tra Mosca e chi ebbe dopo che i droni Ucraini
Erano riusciti a colpire il ponte di Kirk e la Russia aveva risposto ponendo fine all'accordo sull'export del grano
Però il porto è ancora intatto
Scrive il Corriere della Sera e questo da qualche speranza nel frattempo zero i rischi e imbocca la copertura totale dei cieli chiedendo aiuto agli alleati
Ma in negli Stati Uniti il dibattito sulla fornitura dei cosiddetti missili a lungo raggio che possono
Colpire a trecento chilometri di distanza vede una frenata secondo quello che raccontano Andrea Marinelli e Guido Olimpio sul Corriere della Sera la Casa Bianca indecisa scrivono
Sull'invio dei razzi a lungo raggio l'Ucraina quando invece sembrava la luce verde dovesse accendersi
E la notizia la dai la Washington post
E c'è stato un ripensamento scrive il che non esclude in futuro una un'altra piroetta se nella capitale dovesse rendersi conto che sono davvero indispensabili
Chi è l'aveva sollecitato la fornitura di armi in grado di colpire a trecento chilometri di distanza e gli americani erano lasciano trasparire il possibile sì
Un modo per aiutare l'esercito a sfondare le robuste postazioni degli occupanti però poi Baglione sembra aver fatto marce indietro e poi
Da sull'altro fronte Luca Sheng Co incontra ancora Putin mio ora la Wagner dice Mira la Polonia il leader russo la controffensiva è fallita
Così
L'articolo di Marco Imarisio sulla
Sul Corriere della Sera
La la la l'attacco alla cattedrale a un varchiamo è un valore simbolico religioso importantissimo ovviamente è un colpo un altro colpo al cuore di quella cristianità ortodossa che divisa come sappiamo perché le la spaccatura aperta dal Patriarcato di Mosca
Segna ancora un punto irrisolto ancorché mimesi nelle settimane scorse qualche tentativo anche con la mediazione
Del vaticano di riavvicinare queste chiese di riavvicinare attraverso il dialogo delle Johnson le le ragioni della pace sono state percorse dai dall'inviato di papa Francesco
C'è un'intervista sulla Stampa al missionario don Stefano Caprio che spiega dice hanno colpito uno dei simboli dell'unità religiosa della Cina e la città in cui convivono diverse etnie in cui si gioca il futuro dei popoli è evidente che si trattasse non di un errore di un eccesso che i russi non sanno giustificare l'impressione che le milizie del Cremlino siano vicino all'ultimo stadio che non sappiano più che cos'altro fare
Perché perché dice pensa questo gli chiede
Domenico Agasso che lo intervista Città del Vaticano
La cattedrale dice
Don Stefano Caprio ex missionario docente di storia russa e una delle bandiere della presenza russa in Ucraina non ha senso che i russi si mettono a colpire i suoni
I loro emblemi pur con tutti i conflitti in corso in ambito ecclesiale il metropolita i preti della cattedrale sono molto legati a Kiev e sono contrari alla guerra ma non l'hanno compiuto il passaggio alla Chiesa autocefala
Ucraina Mosca vuole tenere Odessa sotto scacco per evitare che parte il grano e che la Russia perda anche l'arma di annullare l'accordo ma questo conferma la sensazione che Putin non abbia più altre strategie da realizzare insomma
Ovviamente die sotto le bombe si coglie anche la profonda spaccatura dalla tra la Chiesa russa e la chiesa ucraina che viene accusata da da killer di aver diciamo
Costruito una identità autonoma
A agganciandosi al patriarcato di Costantinopoli e quindi
Rinunciando all'egemonia e alla sudditanza
Alla alla al pari alla alla Russia ebbe vorrei vedere dopo invece la perché la la la lo stesso patriarca Kirill a di chi ha ha dichiarato il sostegno assolutamente
A critico alle ragioni di un'aggressione terribile feroce praticata dal autocratica di Mosca
è chiaro che queste distanze già c'erano si sono a cui che e ogni sforzo di Rippo di colmare di accorciare queste distanze della diplomazia anche di quella vaticana
Poi viene
In qualche modo scoraggiato dalle bombe viene disinnescato dalle bombe bene
Abbiamo concluso la nostra rassegna stampa sono le otto e cinquantasette di lunedì ventiquattro luglio vi ha parlato le Sandor Barbano di tornare a parlare
Domani mattina alle sette e trentacinque per un'altra puntata di stampa RG Samp regime per intanto una buona giornata a tutti
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