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16 GIU 2023

dibattiti

War Room Books - Berlusconi, Adam Smith e il capitalismo

DIBATTITO | - Youtube - 17:30 Durata: 40 min 56 sec

A cura di Carmine Corvino e Valentina Pietrosanti

Organizzatori:

War Room

00:00

Il pensiero liberale tra storia e politica.

Alessandro Barbano ne discute con Alberto Mingardi (Professore di Storia delle dottrine politiche Università Iulm - Milano, Direttore Istituto Bruno Leoni, autore di *Capitalismo* Il Mulino).

Registrazione video del dibattito dal titolo "War Room Books - Berlusconi, Adam Smith e il capitalismo", registrato a Youtube venerdì 16 giugno 2023 alle ore 17:30.

Dibattito organizzato da War Room.

Sono intervenuti: Alberto Mingardi (professore di Storia delle dottrine politiche all'Università IULM di Milano), Alessandro Barbano (giornalista).

Sono stati … discussi i seguenti argomenti: Berlusconi, Capitalismo, Comunicazione, Cultura, Decessi, Democrazia, Economia, Forza Italia, Imprenditori, Impresa, Liberalismo, Libro, Politica, Smith, Telecomunicazioni, Televisione, Unione Europea, Usa.

La registrazione video di questo dibatto ha una durata di 40 minuti.

Questo contenuto è disponibile anche nella sola versione audio.

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Cari amici di war room Lux capitalismo è una parola che riceve nella dibattito pubblico italiano declinazioni è giudizi controversi per
Alcuni
è la condizione della libertà dello sviluppo della stessa democrazia però anche il capitalismo è una sinonimo di sfruttamento egli assoggettamento alle ragioni del padrone per così dire e del mercato visto in maniera negativa e ne discutiamo nei giorni in cui un capitalista per antonomasia uno dei capitalisti più importanti del Paese che ha segnato la storia dell'impresa ma anche della politica Silvio Berlusconi
E ci ha lasciato e quindi abbiamo utilizzato questo libro che si intitola proprio capitalismo è stato pubblicato dal mulino in questi giorni per discutere della figura di Silvio Berlusconi è anche di questo pensiero politico su cui si fonda l'architettura dell'economia ma anche delle democrazie occidentali l'ha scritto un
Docente di Storia delle dottrine politiche dell'Università Iulm di Milano ma soprattutto il direttore dell'istituto Bruno Leoni che il think-tank della liberalismo e quindi del pensiero per così dire che a nel capitalismo il suo riferimento
Alberto Meda ma un po'di tantissimi libri tra cui L'intelligenza del denaro la verità vi prego sul neoliberismo
La società chiusa in casa quest'ultimo l'abbiamo già presentato proprio nella rubrica di Borruso e quindi professori Mingardi grazie di aver aderito ancora una volta al nostro invito grazie per questo invito che c'è siete qui
E allora iscrive in questo libro che il capitalismo genera magie e si diverte a tramutare sulle in anticaglie è un po'come la scienza procede per successive falsificazioni
Ovviamente i due fenomeni sono almeno coevi sotto alcuni aspetti e si assomigliano
Nel libro Rossi presente una definizione di capitalismo che queste si dice capitalismo e che è una brutta parola utilizzata tendenzialmente dai nemici dell'economia di mercato proprio per evocare l'accumulazione del fatto che qualcuno ha risorse e ad altri mancano la testa del Lido che invece ce ne vogliamo cercare di dare un senso a questa parola associandola la grande frattura la rivoluzione degli ultimi due secoli
Mi sono stati secoli nei quali l'umanità fatto straordinari passi avanti dal punto di vista delle condizioni del benessere
Come mai nella storia allora è opportuno pensare del capitalismo come quel sistema nel quale le decisioni di produzione sono decentrata
Cioè dove non c'è qualcuno che dice questo si può produrre questo non si può produrre
Le persone non hanno un'autorità alla quale debbono chiedere il permesso per intraprendere un'attività economica ovviamente è chiaro che anche questa forma di libertà libertà di poter decidere che cosa fare della propria vita
Di attore economico
Non si è mai vista come dire al cento per cento dalla storia umana è un processo difficile complicato è una libertà molto complessa
Anche perché tipicamente i detentori del potere politico di solito a questi detentore del potere politico tanto più quanto più sono dieci Portici piace dire alla gente che cosa deve fare che cosa può o non può fare
Ma sicuramente grosso modo dalla rivoluzione industriale ad oggi quello che noi abbiamo osservato prima nei Paesi cosiddetti ricchi occidentali poi per fortuna
Anche altrove nel mondo
E la possibilità da parte delle persone provare a per l'appunto sviluppare magie poi superare le magie di innovare cambiare sempre più provando ad adattarsi con difficoltà con problemi ovviamente
Per tutti coloro che non ce la fanno perfino rimasti indietro che non sono al passo di questa produzione di novità ma in generale ha
A una velocità e con una capacità di di creazione di cose nuove di diffusione di nettezza che mai prima nella storia si era visto
E in questo senso a Berlusconi è stato un capitalista per antonomasia rispetto a quello che lei sta dicendo in quali sono i tratti della sua identità di capitalista da un punto di vista imprenditoriale secondo lei
Nel libro non non si parla del Cavaliere però non c'è dubbio che nella storia nel nostro Paese soprattutto diciamo così nella dagli anni settanta ad oggi no quando l'Italia non era già più il Paese del miracolo economico quegli anni cinquanta nei quali sostanzialmente come dire il governo aveva scelto
Una strategia di dei Nine neglette cioè chiudiamo gli occhi lasciamo fare facciamo in modo che questo Paese si riprenda dalla guerra e si industrializzata pienamente come l'Italia ha fatto tassi di crescita in quegli anni che oggi diremmo cinesi ma dagli anni sessanta e gli anni Settanta nella nostra un'economia molto ingessata
Le banche sono sostanzialmente nella disponibilità dello Stato fino all'inizio degli anni Novanta
L'industria pubblica cresce di dimensione un po'per disegno un po'perché come dire alcuni degli strumenti che il governo dell'economia disposizione sono dei Lazzaretti dei convalescenza diari dove si parcheggiano in prese che hanno difficoltà in qualche modo l'economia si indigesta
E lo stesso settore privato in buona sostanza convive il in aree protette sotto l'ombrello per esempio di Mediobanca oppure felice di essere fornitore della grande imprese o in questo contesto Silvio Berlusconi un fulmine a cielo nuvoloso e qualcuno che cambia veramente per la prima volta fosse presente anche al grande pubblico
Un'alternativa dimenticata
L'uomo è uno dei pochissimi self-made man autentici di cui si abbia memoria nella storia del nostro Paese ragazzo come dire la piccola borghesia figlio di un impiegato di banca non il discendente di un'importante
Dinastia imprenditoriale o comunque il figlio
Di un importante imprenditore come sono gli altri grandi nomi del capitalismo italiano dell'epoca quelli che ricordiamo ancora oggi comincia
Con l'edilizia
E poi a un certo punto ha un'idea straordinaria idea straordinaria e fare la guerra al monopolio pubblico della televisione
Però voglio dire questa guerra voglio fare l'avvocato del diavolo al netto delle capacità imprenditoriali di Berlusconi come appunto imprenditore edile e poi si realizza attraverso un accordo con la politica che senza quel monopolio ma ne costruisce un altro ceppo strisce un duopolio
E pattizio tra un imprenditore e lo stato non è quello diciamo il libero nell'approdo del libero mercato concorrenziale dove e la concorrenza la competitività porta qualità ma è è una sorta di accordo fra due poteri in una logica che poi risulterà pattizia
E questo è un limite di questa condizione che si determina o piuttosto è il passaggio inevitabile da un'economia chiusa come ha detto lei bloccata a un'economia di mercato
Stiamo un po'alla storia
A un certo punto comincia ad aprirsi il mercato televisivo e in molti provano in Italia con dei limiti cioè impossibile trasmettere a livello nazionale
A come dire mettersi in quello che sembra tanti nomi importanti anche nell'editoria del capitalismo in generale come dire una situazione promette falliscono tutti
Arriva Berlusconi e Berlusconi mette sul piatto quella che autenticamente un'idea geniale cioè riunire una serie di broadcaster di televisioni locali
Per dare a ciascuna di esse su una cosa che i più giovani dei nostri ascoltatori non sanno neanche più cosa sia cioè su una video cassetta sostanzialmente in palinsesto giornaliero
Trasmettendo Coppi in contemporanea e creando così un network nazionale anche se eletto nazionale in in teoria ieri in gol di norme non poteva esistere con tutta una serie di problemi è una delle ragioni per cui per esempio sul quelle che adesso chiamiamo le reti Mediaset
La televisione scura che l'informazione arriva molto tardi l'informazione non si può fare ha in quel modo
E questo provoca una reazione violentissima della politica e anche provoca la nascita in realtà di una televisione autenticamente commerciale nella quale Berlusconi sostanzialmente non ha mai avuto poi chiaro c'era qualcuno può dire abbiamo programmi pieni di tette alcuni come scritti vanno verso invece tutt'oggi e cioè tra Berlusconi non ha un approccio pedagogico ma per la prima volta approva andare al telespettatore italiano non quello che pensa
O che il suo Dante causa del partito politico che l'ha messo lì a fare il direttore di rete crede
Che gli italiani debbano vedere ma quello che lui immagina che il consumatore italiano possa apprezzare dai cartoni animati di Bim Bum Bam quali siamo cresciuti alle serie americane dell'epoca
A i telequiz e quant'altro
Poi a un certo punto ovviamente si arriva a una tensione importantissima con la politica Berlusconi viene tutelato in qualche modo da da una persona che era indubbiamente non solo un alleato ma anche un suo amico cioè da Bettino Craxi però questa crisi con la politica e con la magistratura subentra quando la creatura imprenditoriale di Berlusconi in qualche modo e troppo grande per essere
Ignorata parleremo del Berlusconi politico fermiamoci ancora però questa dimensione quella imprenditoriale che differenza c'è tra il grande imprenditore che appunto si afferma e mette in crisi il sistema pubblico e l'oligarca che benefici anche di condizioni di favore dal sistema pubblico perché questa è una delle contraddizioni io ho delle accuse che vengono rivolte a Berlusconi nel rapporto con la politica di quegli anni
Allora stiamo sempre su quello che avviene in quegli anni è chiaro che a un certo punto lastre attese dalla politica e sancire la condizione di fatto no e non in qualche modo cercare di stimolare un mercato una concorrenza ulteriore qui il problema grosso non è tanto sulla dimensione dei sei sette canali della televisione nazionale
Ma è legato al fatto che la tv via cavo in Italia purtroppo è sempre stata sostanzialmente impossibile da realizzarsi
Che è una cosa che abbiamo pagato poi in anni recenti rispetto all'infrastrutturazione alla banda larga
Ora questo è stato indubbiamente un duopolio senz'altro è una posizione come dire nella quale l'imprenditore privato sia comoda con piacere perché tutti preferiamo che la concorrenza sia qualcosa che riguardi gli altri quel tenero dei professori universitari dei tassisti del piccolo commercio così come dei grandi imprenditori tutti procediamo stare tranquilli senza eccessive pressioni concorrenziali
è anche vero che il secondo attore del duopolio l'attore molto particolare cioè e impresa pubblica che in Italia per ragioni ovvie perché il grande amico del consenso a
è più interessante per i partiti politici e a maggior potere di condizionamento sui partiti politici quindi poi tutta la storia successiva che è fatta di regolazione di attività dell'Autorità di tetti pubblicitari non è semplicemente la manutenzione
Di una situazione di fatto ma una lunga guerra a di posizione contro un avversario molto particolare a un certo punto quello che avviene anche in quest'ambito è quello che succede
Appunto quando il capitalismo crea delle magie le rende obsolete cioè il fatto che noi adesso stiamo dialogando su una cosa che ha reso per carità non completamente obsoleta ma creato molte difficoltà la televisione generalista come prima era stato il caso
Del satellite e via dicendo è chiaro che esistono siccome il motivo del guadagno siccome la foglia di arricchirsi e e di tutti gli esseri umani in qualsiasi contesto il contesto istituzionale determina il modo in cui io la posso manifestare
E tanto più è come dire presente l'intermediazione pubblica tanto maggiore sarà la tentazione tra gli imprenditori privati di suonare il campanello del potente e cercare in qualche modo di farsi garantire la propria posizione purtroppo questa non è una cosa del passato e non
Non è una cosa che riguarda solamente diciamo così gli oligarchi in paesi che sono delle democrazie due o non delle liberal democrazie come la nostra
Noi viviamo in un continente dove oggi sono partiti strali della Commissione europea nei confronti di impresa e come lui alle quali sarà limitato l'accesso al cinque GG questa cosa è una giusta e comprensibile
Preoccupazioni di carattere geopolitico o è semplicemente l'esito della pressione dei competitori di uovo
Tutti i giorni noi sentiamo degli strali contro Tito
è una giusta preoccupazione di carattere geopolitico per il controllo dei nostri dati o è semplicemente il fatto che questa a compagnia
In cui alcuni dei capitali su cinesi ma altri no almeno no eccetera
Questa compagnia sostanzialmente crescita grossi problemi a
Sì commenta e Instagram acque io a questo intervento retorico rispondiamo più in là perché la corte
Posso anche sull'intelligenza artificiale sul regolamento di recente ha approvato dall'Unione Europea e su questo tipo di concorrenza però stiamo ancora
Sulla tema su quella quella stagione questi favolosi anni Ottanta stamattina Giuseppe Orsina
Sul Giovanni Orsina chiedo scusa bravissimo storico della Luiss sul sulla stampa ha scritto un'analisi molto interessante su rapporto che esiste tra la televisione di Berlusconi e la politica i canali Mediaset dice Orsina si sono contrapposti frontalmente alla RAI da un punto di vista filosofico prima ancora che aziendale
Quanto questa erano terreno di caccia della politica e dei partiti
Tanto quelli arrivano a esprimere la vitalità della società civile dice Orsina i sogni dell'italianità come essi erano davvero non per come le élite politiche intellettuali avrebbero voluto
Molto è stato detto di negativo Q continua sugli anni Ottanta sull'individualismo sul predominio del mercato sull'appassite della politica dell'impegno della dimensione pubblica tutto vero ma non possiamo dimenticare l'impulso fortissima sovvertire le gerarchie tradizionali egli ma ed emancipare i desideri soggettivi
Che quell'individualismo possiede portava con sé dice Orsina la la somma la la sfida che Berlusconi libertaria Serra al sistema
E in qualche modo una sorta di Inc in continuità con le le aspirazioni rivoluzionarie sessantottina addirittura negli anni settanta le Siri riconosce questa si riconosce in questa lettura
Come spesso mi capita tendere ad avere ragione al Sina in qualche modo ne potremmo dire che la cosa che Berlusconi ha promesso da un uomo politico di un uomo politico non ha mai fatto cioè la rivoluzione liberale lo aveva già fatta prima l'aveva fatta come imprenditore e come imprenditore della televisione commerciali
Ovviamente e questo porta con sé dei problemi come ogni volta che un nuovo mezzo di comunicazione entra in gioco e in qualche modo Ripa condizionare anche i meccanismi del consenso a politico ci sono dei propri Cambiano i linguaggi cambia il modo di discutere si rompono barriera la partecipazione difficile anche mettere ordine nel mondo nuovo si va determinando
Però è stato sicuramente un momento di straordinaria emancipazione è stato l'arrivo del colore sostanzialmente in un modo che prima era molto più grigio e e questo penso che nessuno Possa toglierlo a quegli anni a quella storia e forse qualche cosa sulla quale non abbiamo riflettuto molto poco da questo punto di vista ovviamente
Nell'ultimo Berlusconi e il Berlusconi invecchiato forse non sempre bene di cui gli ultimi strascichi vi ricordo politico Alfano che stare con vicende diciamo così più più personali che altro
L'ultimo Berlusconi in qualche modo autorizzava a mettere in burla Luís e la sua storia
Adesso che non c'è più questo diventa molto più difficile forse bisogna prendere il toro per le corna e e fare una riflessione un po'diverso ci ciò che effettivamente questo personaggio straordinario
Ha rappresentato aggiungo una cosa che proprio nella stessa direzione
In questa cerimonia funebre opulenta in grandiosa che abbiamo visto distanza guastatori eccetera
La cosa che ha veramente colpiva e ovviamente il fatto che c'erano cinque rappresentanti di tutti i mondi in cui questa persona è stato qualcuno la politica l'impresa lo spettacolo lo sport ambiti dove ci sono tante celebrità tante persone molto rilevanti ma è raro che uno sia centrale in tutti qua
E poi fuori c'era il popolo
La curva del Milan e questo in un Paese come il nostro nel quale di solito
Come dire tra è lite popolo c'è un fossato profondissimo invalicabile
Ecco Berlusconi era una cosa totalmente diversa difficile da capire incomprensibile fuori dall'Italia proprio per questo fatto
E questo è l'unico Coolmore che forse risponde anche alle polemiche sulla opportunità del del lutto nazionale nel senso che al netto dei titoli delle dei ruoli istituzionali quello che lei sta raccontando rappresenta una magia avuto un sortilegio
Affettivo prima ancora che e politico che esisteva fra questo leader è il popolo al di là del popolo che lodava ecco perché la l'area di influenza di questa personalità nella nel destino del Paese è andata ben oltre il perimetro dei consensi elettorali maturati soprattutto negli ultimi anni e o i si è visto in questa circostanza questo grande tributo di popolo però io voglio tornare ancora al Berlusconi politico perché si intreccia la sua vicenda con il racconto che lei fa della diciamo della storia economica
Delle democrazie è un racconto originale perché lei stesso lo dice normalmente si parla di quel periodo come di trent'anni gloriosi cioè nel periodo che va dalla fine della seconda guerra mondiale fino agli anni Settanta
Un periodo caratterizzata dal cosiddetto welfare State dove un elevato tasso di inflazione lei scriverà considerato le necessarie contropartita di un'economia piena occupazione
Poi succede
Una stagione inaugurata dal avvento di Thatcher Reagan
In Gran Bretagna negli Stati Uniti lei era cosiddetta del neoliberismo questo schema coincide
Con la fine
Della del del della guerra fredda la caduta del muro di Berlino l'idea nella stagione in cui fu cui Anna diceva e la democrazia avvinto diventa un valore universale
Poi arriva la crisi dalla globalizzazione di cui già si colgono i segni
Dal dalle torri gemelle in poi ma il due mila sette due mila otto segnano una stagione nuova che forse quella chi abbiamo chiuso o o forse hanno con la pandemia e la guerra in Ucraina ecco dentro queste queste tre fasi si colloca nella seconda e nella terza soprattutto l'esperienza politica di Berlusconi
è dice Orsina sempre
E arrivati un po'tardi da questo punto di vista perché la rivoluzione liberale che lui voleva fare la voleva fare voi negli anni due mila quando ho avuto
E la possibilità di governare ma il tempo era già cambiato lei condivide che c'è stata una sfasatura e un ritardo nella in questo progetto rispetto all'epoca storie in cui si collocava in Italia e può essere questa una delle ragioni per cui il progetto politico di Berlusconi e spero che su questo converrà resta un'incompiuta
Guardi lo sfasamento non è di Berlusconi e del Paese
Quello che avviene più o meno in tutto il mondo come lei ha ricordato prima
Che i bilanci pubblici crescono molto nei trenta gloriose soprattutto negli anni settanta
Sì ampliare il perimetro dello stato sciolto negli anni settanta a un certo punto per una serie di motivi l'inflazione da mettere sotto controllo primo all'inizio degli anni ottanta c'è una correzione di rotta
Questa correzione di rotta avviene in Inghilterra e negli Stati Uniti diciamo così essendo annunciata
Essendo venduta agli elettori essendo compra soprattutto dagli elettori stessi ma avviene un po'anche in altri Paesi viene persino in Francia dove un presidente sicuramente come dire
Non passibile di essere etichettato come liberista paleoalveo la François Mitterand cambia velocemente la sua direzione rispetto ai temi della gestione dell'economia non è che diventi thatcheriano ma subisce influenza dicono che a casa
In Italia questo non avviene perché quelli sono anni nei quali dove abbiamo altri problemi uscire dal terrorismo cercare di ristrutturare lo scontro all'interno della democrazia italiana perché siamo una democrazia bloccata un sacco di di altre cose
Però questo non succede la mostra correzione tutto sommato arriva in realtà negli anni novanta soprattutto sulla spinta dell'INPS prima di una crisi finanziaria quella si trova a gestire Giuliano Amato
Nel mille novecentonovantadue novantatré poi la spinta nella necessità di restare aggrappati no
All'Europa quindi entrare entrare nelle io credo che il problema di berlusconiano sono da questo punto di vista meno incline di Giovanni Orsina pensare che che la storia vada per terzi le cose capitano mondo e
Quintano perché capitano non perché seguano un proprio ritmo
Penso che il problema fondamentale forse forse che il Cavaliere era uno straordinario venditore ed è stato nel settore privato che è stato una campagna elettive le campagne elettorali sociali credo che non ci sia stato nessuno nella storia delle democrazie capaci di fare campagna elettorale
Come Berlusconi che si divertiva che la pensava che la viveva come l'ha vissuta non come rispondeva lui
Però penso anche che queste sue qualità fossero diciamo così singolarmente inadeguate per un uomo politico che doveva avere piglio rivoluzionario in un Paese ingessato come l'Italia
Ma cioè che quella capacità di vivere Dino quella capacità di dire non me ne frega niente di quello che succede delle vostre relazioni questa è la cura per la nostra malattia dobbiamo prenderla
Caratteristiche che noi associamo senza grosse difficoltà per esempio la signora Thatcher in Inghilterra ecco pensionato dal punto di vista caratteriale umano fossero totalmente aliene
A Berlusconi inoltre
O forse no apposta una lieve alla leadership di questo alle leadership di quello che è emerso in questo Paese con forse alcuni alcune
Meno di altri ecco
Figure un po'estemporanea la politica italiana e comunque alle zone quindi mentre si cerca però i tecnici no possiamo anche il consenso elettorale
Quindi al Mar Nero fosse il premier più tignoso che abbiamo avuto è stato Romano Prodi in qualche modo si è visto anche nei lei risultati che piaccia o meno
La sua visione del mondo è riuscito
Riuscito ad avere poi c'è anche un altro fatto che nessuno governa da solo
Quindi avere a disposizione un ceto politico ma anche degli aiutanti degli esperti persona che in qualche maniera condividono la stessa visione del mondo come dire e imprescindibile
Soprattutto se uno vuole fare riforme della portata di quelle che potrebbero andare ipoteticamente a descrivere la costellazione di una rivoluzione liberale
Cito ancora nel suo bel libro descrive non è azzardato immaginare che Adam Smith non avrebbe molta simpatia
Per i titolari di concessioni balneari o per tutti gli ostacoli che le professioni ordinistiche si divertono a inventare per i neolaureati
Beh anche in questo la rivoluzione liberale di Berlusconi è andata a impattare comunque la dimensione corporativa dello stato che una volta ricordo Galli della Loggia identificò come una immarcescibile eredità
Dello Stato corporativo fascista
C'è questa
Ancora questa rigidità
Dentro la democrazia italiana come portato del Novecento
Sì cioè e non solo nella democrazia
E italiano vivamente e un po'al discorso che facevamo prima chiunque il desiderio di migliorare la nostra condizione per per tornare all'arciprete
Che ai il grande motore insomma senti gli uomini si manifesta come può manifestarsi se una persona si trova innanzi delle condizioni che ne consentano di trasformare questa voglia di stare meglio in uno sforzo di carattere imprenditoriale nella costruzione di qualcosa nel mettersi al servizio del suo prossimo
Prenderà quella strada
Ma è chiaro che se invece le condizioni sono tali per cui questa voglia di migliorare le proprie condizioni può trovare altre vie
Anche le persone più di imprenditoriali tra virgolette tenderanno a passare dove l'acqua dove l'acqua è più bassa noi proteggiamo in teoria questa la parola che si usa tanti ambiti della nostra economia
Qui la parola protezione da questo punto di vista veramente beffarda
Per il proprio nel faccia a voler proteggere bah è scendere e creare difficoltà ai consumatori che è un'altra cosa
Senta la fase che attraversiamo oggi sempre faccio riferimento a questo articolo quindi Giovanni Orsina è una fase di Da Rin politicizzazione così la racconta lui
Successiva evidentemente alla frattura prodotta dalla pandemia alla crisi anche
Della guerre in Ucraina che cosa vuol dire secondo lei ripuliti citazione in che modo questa
Pendenza questa tentazione va declinata come un ritorno della centralità dello Stato nelle politiche pubbliche correggere
E gli eccessi della globalizzazione per ammortizzare l'effetto delle transizioni per scongiurare e gli impatti collaterali appunto del per esempio dell'intelligenza artificiale sulla vita
Delle democrazie oppure ancora un un vecchio vizio di usare l'emergenza e la necessità di cambiamento per rimetterla in mano pubblica al centro del sistema
Io penso che la i i veri fattori che dovevano questo a far siano due primo una cosa che succede
Alle civiltà società c'è una grande confusione qui la sovrapposizione di ambiti totalmente diverso
Buona parte della colpa di questa confusione e anche di noi che proviamo a raccontarla la società l'economia molto spesso i semplifichiamo
In raccontiamo tutto come fosse un libro giallo un romanzo di cappa e spada mentre invece abbiamo per fortuna a che fare con una grandissima complessità questa complessità poggia sostanzialmente sull'identificazione delle proprie convenienze da parte di un numero straordinariamente vasto di persone
In quella
E la prima cosa e in secondo luogo penso che noi abbiamo a che fare con interessi molto ramificati molto importanti i quali utilizzano strumentalmente
Le paure delle persone
Per proteggere se stessi non per proteggere la società è chiaro che il cambiamento ha sempre paura tutti non solo ma agli interessi che ne vengono colpiti però da questo punto di vista severamente una saldatura perversa da una parte ci sono coloro che resistono al cambiamento e quindi inventa sostanzialmente dei romanzi però tassarlo
E dall'altra c'è una classe politica che anziché fare non sono intatte
Anziché fare ciò che sarebbe anche pedagogicamente auspicabile cioè accompagnare persone verso il cambiamento agendo sulle giuste ragioni d'ansia ma senza soffiare sull'occupazione
Invece soffia sulle preoccupazioni si inventa costantemente nemici e spauracchi l'ultimo e l'intelligenza artificiale e su questo prova a costruire consenso da questo punto di vista diciamo così questo inizio d'anno in Italia dove noi siamo passati dal dire no alla carne artificiale esattamente come l'abbiamo detto allergie
No
All'intelligenza artificiale cioè no a tutto quello che sembra nuovo sostanzialmente non è certo di buon augurio per il futuro del Paese pentito e credo che tradisca di più che la sua demografia tradisce anche un'idea della classe politica che le paure le preoccupazioni la Nostalgia delle persone sono come dire i pilastri del mercato del consenso
C'è un un luddismo lei lo vede dentro questo atteggiamento per così dire techno fonico che è segna appunto questi allarmi anche alcune decisioni e e secondo le quali da dove viene da quali ambienti culturali
Viene questa questa paura utilizzate in chiave ideologica ecco e come voi impattare sulle due transizioni che ci aspettano quella digitale e quella ecologica
E poi forse ce n'è anche una terza che quella demografica che però non è un processo attivato dall'uomo ma è un processo determinato appunto dal fatto che soprattutto in Paesi come l'Italia l'invecchiamento dalla popolazione
E e la riduzione proprio della popolazione
E determinate le condizioni diverso della Società italiana ecco chi è che soffia e può frenare questi cambiamenti e secondo lei e come un come vanno governati da un punto di vista politico
Guardi io non so se ci sia un neologismo perché non mi sembra che in realtà le critiche e gli atteggiamenti più ostili vengano da qualcuno che sente a rischio il proprio posti di lavoro oggi
Nel senso un un artigiano un operaio tessile che se la prende
Con la macchina
Credo che ci siano atteggiamenti culturali che in qualche modo legittimamente se la protezione di ambiti di settori semmai di grandi impresa che vogliono tutelare la posizione e che hanno raggiunto e che in qualche modo riescono a ad accarezzare qualcosa che tutti abbiamo sulla tutti noi siamo naturalmente conservatori tutti non abbiamo Nostalgia dei nostri vent'anni
Tutti noi tendiamo associare il ricordo personale del passato nel momento nel quale noi stavamo bene a ricordo politico del passato con momento nel quale tutto il mondo stava meglio a che ora
Da questo punto di vista
Diciamo così io non voglio fare necessariamente la parte del berlusconiano che non sono travolto mai stato neanche dal punto di vista proprio del del voto sullo schermo
Però è molto importante avere delle classi politiche che facciano una cosa che Berlusconi oggettivamente ha sempre fatto cioè l'appello all'ottimismo
L'idea che si possano stare meglio e non invece rigiocare sulla paura
Questo non è così facile perché noi sappiamo che gli esseri umani adorava avere paura noi sappiamo che noi siamo tutti tendenzialmente portati a vedere le brutte notizie non le buone e quindi qualcuno che riesca a costruire consenso sull'ottimismo non è necessariamente diciamo così
La figura politicamente più facile da trovare
Ma e il il Regolamento approvato sulla sull'intelligenza artificiale da parte del Parlamento rispetto all'auspicio che lei pone è l'espressione di un ottimismo
La che fa i conti anche con i problemi è i contraccolpi di una tecnologia così audace oppure è proprio espressione di quella paura che rischia di condannare l'Europa ha un ritardo anche su questa frontiera
Le mie conoscenze in merito sono a conoscenza di seconda mano quindi non mi sento di risponderle nel merito
Mi sembra però da una parte sicuramente lodevole che si vogliono dare delle condizioni di contesto delle
Delle regole allo sviluppo di una nuova ora tecnologia per assicurare un terreno di gioco livellato nello stesso tempo visto che in molti dicono siamo arrivati tardi ma siamo arrivati tardi insomma e all'inizio di quest'epoca ed è abbastanza normale fosse acché saggio
Che regolamenta attore aspetti di vedere come si struttura una tecnologia e un settore imprenditoriale prima di entrarvi a gamba tesa
Però però l'esperienza diciamo di internet LA monopoli che poi si sono costruiti anche approfittando di una leva finanziaria che in alcuni casi e mancata cinse Ignaz qualcosa e in qualche modo ci induce a a regolamentare questo settore oppure oppure no
Non credo che ci induca ad avere grandi preoccupazioni di carattere regolatorie vedremo tra qualche tempo in che misura effettivamente l'intelligenza artificiale cambia tutto il gioco
La storia non è tanto una cabina armadio di lezioni da andare a prendere non è questo ciò a cui serve e e e e domani può sempre essere diverso da oggi se c'è un ipotesi che possiamo sposare diciamo così sulla base dell'esperienza degli ultimi secoli è che quando delle tecnologie nuove arrivano aumentano straordinariamente la produttività e glielo ci sono dei perdenti
Nel breve periodo ma altrettanto vero che liberano risorse che coi costruiscono altri settori altre tecnologie altri impieghi possibile lavoro e risorse né al meglio
Il piacere di confrontarmi con lei su temi così attuali ne ha indotto a sorvolare su alcuni assistenti della del suo libro che sono originalissimi anche perché riscrivono alcune categorie del pensiero economico
E anche sfata un alcuni luoghi comuni per esempio lei
Da una lettura del keynesismo che è un po'diversa e in controtendenza rispetto a una modalità molto comune di raccontarlo di applicarlo tutte le epoche a tutte le stagioni quindi
Cari amici di Woods io vi segnalo il capitalismo questo libro
Breve agile ma molto denso come Sam anche scritto che rosso e perché ha problemi eh sì ma della moglie molto didascalico molto capace di portare il lettore nella comprensione di questioni così complesse anche con una Lessico chiaro con delle metafore molto originali grazie Alberto Mingardi grazie a voi col nostro invito cari amici noleggi rivediamo venerdì prossimo per un'altra proposta buon weekend a tutti

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