Tra gli argomenti discussi: Carcere, Costituzione, Diritti Umani, Diritto, Giustizia, Governo, Legge, Meloni, Ministeri, Nordio, Penale, Procedura, Salute.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 41 minuti.
Rubrica
avvocato, autore della trasmissione Radio Carcere
Che adesso
Temo anche insieme all'idea che aumentate aumentate maggiore arrivare qualcosa acquisite come è possibile che potete fare quello che ho fatto
Scusi secondi no secondi in una simpatica superiore
In nome del popolo italiano il tribunale nomine
Poche ore cinque il codice di procedura penale
Nuova del popolo italiano Corte d'appello di Palermo seconda sezione
In data cinque aprile del mille novecento
Buonasera buonasera e ben trovati all'ascolto di radio carcere da parte di Riccardo Arena allora oggi utilizzeremo il tempo a nostra disposizione per leggere le lettere che ci scrivono le persone
Detenuti nelle carceri italiane lettere dalle carceri che raccontano il degrado la disperazione la morte per malattia e la negazione del diritto negazione del diritto che è sempre Sempre negazione della persona
L'ente dalle carceri che raccontano su fogli sgualciti la dimensione eseguite in nuovi osceni sovraffollate insalubri
Ovvero luoghi dello Stato dove a distanza di quasi cinquant'anni
Dell'approvazione della riforma penitenziaria il rispetto della legge resta mera utopia luoghi dello Stato già luoghi dello Stato che era Rover restano magazzini per custodire
Delle cose e non certo luoghi dove seguire il curare accompagnare la persona detenuta la singola persona detenuta domando cosa accade quando lo Stato
Si comporta nello stesso modo per non dire peggio rispetto a quello che ha condannato
Già lettere dalle carceri lettere che racconta una realtà nascosta
Quella del degrado presente nelle capacità egli ad una realtà nascosta che si tiene un po'come la polvere sotto il tappeto realtà nascosta taciuta per non far vedere a nessuno per Pudil sfizi a per carità non fa sapere che succede lì dentro
Ecco questi sono le lettere
Dalle carceri lettere che con coraggio ci scrivono le persone detenute e che ci svelano la polvere sotto il tappeto ci svela una sporcizia e dello Stato ci svelano il degrado dello Stato in nome di una giustizia che appare sempre sempre più smarrita
Questi dunque le lettere scritte delle persone detenute questa è la polvere sotto il tappeto la sporcizia nascosta
Dallo Stato dello stato che nessuno nessuno vuol farvi conoscere
Allora ci scrive Federica donna detenuta nella sezione femminile del carcere di vigevano Federica che afferma cara radio carcere ti scrivo dalla sezione femminile del carcere di vigevano
Dove siamo più di ottanta donne detenute e dove anche se nessuno lo dice viviamo in gravi condizioni di sovraffollamento
Ad esempio siccome qui non c'è posto per tutte noi siamo costretti a vivere in due donne all'interno di celle piccolissime e al massimo potrebbe ospitare una sola detenuta e qui dentro tutto in minuscolo compreso il Che setto che c'è
Nella cella
Pensa che siamo anche le più fortunate infatti nella sezione femminile del carcere di vigevano quando finiscono anche i pochi posti che hanno mettono le donne appena arrestati in infermeria o in altri luoghi che non sono idonei
Inoltre si è ancora Federica
Dal carcere di vigevano inoltre non solo qui dentro abbiamo solo l'acqua fredda e non quella calda ma ultimamente ci hanno anche ridotto le ore che possiamo passare fuori dalle celle aumentando così le sofferenze di una carcerazione che è di per sé crudele
Quanto alla nostra famosa rieducazione ti posso dire che anche qui la maggior parte delle donne detenute
Non può fare nulla per tutto il giorno e siamo abbandonate anche dagli educatori io ad esempio ho chiesto nel mese di gennaio di poter parlare con l'educatrice
E ora che maggio è ormai finito ancora non ho ricevuto risposta nonostante nonostante i numerosi solleciti che ho fatto e credimi il mio non è affatto un caso isolato
Mi dispiace dirlo scrive ancora Federica
Dalla sezione femminile Casini vigevano mi dispiace dirlo ma nella sezione femminile del carcere vigevano le uniche donne colpendolo qualcosa o sono quelle che prendono le gocce la terapia o sono quelle che fanno casino
Mentre le altre che si comportano normalmente vengono lasciati allo sbaraglio
Senza educatore
Senza psicologo e senza aiuto quanto me devi sapere che soffro di diverse patologie come l'enfisema polmonare una cardiopatia è un tumore alla spalla
E siccome qui possono fare ben poco per me ho chiesto un differimento della pena o gli arresti domiciliari
Per riuscire a essere curata ma è stato inutile è stato inutile perché secondo loro io posso essere curate in carcere sta di fatto che io così passo le mie giornate stando in cella sdraiata sulla mia branda
E non passa giorno non passa ora che io non speri che arrivi qualcuno che mi possa finalmente aiutare
E va be roba da pazzi considera infine scrive ancora Federica donna detenuta malata nessun affollato carcere di vigevano
Così infine che siccome io sono di Roma io tutta la mia famiglia che vive lì ho chiesto di essere trasferita in un carcere vicino alla capitale ma solo per far partire da qui la mia istanza non dico per riuscire a ottenere una risposta
Solo per farla partire ho impiegato ben quattro mesi
Ti rendi conto massa dei fulmini
A vigevano e
Ti saluto con stima la lettera appunto è firmato da Federica donna detenuta nella sezione femminile
De carcere di vigevano grazie Federica per questa tua lettera anche perché dal carcere di vigevano arrivano poche lettere di voi donne detenute ne sappiamo poco di quella sezione
Femminile carcere di vigevano dove ci sono ristrette come dici te so in sovraffollamento bene ottanta quattro donne
Detenute da quel poco che sappiamo risulta di pochissimi di questi ottantaquattro donne detenute nel carcere di vigevano posso fare un lavoro che sia che possedesse di finto
Tale e chiaramente questo aggrava la situazione di sovraffollamento presente il carcere di vigevano dove la maggior parte donne detenute
Appunto passa nell'ozio gran parte delle proprie giornate penso a Federica in più anche il problema della salute è anche il problema del stare in un carcere lontano dalla città di residenza della propria famiglia Grassi Federica per la tua lettera mi raccomando anche insieme due compagnie detenute
Scriveteci ancora fate sentire la vostra voce poi al nostro indirizzo di posta elettronica radio carcere chiocciola radio radicale punti ti ci scrive Franco che è persona detenuta la sezione di alta sicurezza del carcere di Torino
Tra di voi ci racconta una vicenda carceraria anomala non solo la carcerazione fatta
Fine a se stessa ma anche
L'impossibilità di potersi riposare direttore all'impossibilità difficoltà nel riuscire a dormire
Sentite quello che ci scrive Franco
Dal calcio di Torino carissima rinati Scrivo per dirti che qui dentro non so viviamo in condizioni di poco precarie ma ci ha impedito anche il dormire o di bassa e nostre giornate in modo tranquillo e ti dico questo perché per mesi e mesi
Abbiamo vissuto con il rumore dei martelli pneumatici in quanto stavano ristrutturando la settima sezione dei casi Torino
Settima edizione che al piano di sopra rispetto alla sezione dove sono io e dove stanno anche i miei compagni una confusione insopportabile scrive Franco l'HC Torino che è durata per più di un anno
E che ci impediva non solo di riposare
Ma anche di studiare
Poi finito l'incubo dei lavori recarci Torino ne è arrivato un altro infatti in quella sezione che era stato appena ristrutturata
Hanno pensato bene dimetterci detenuti che sono affetti da una malattia psichiatrica
Detenuti malati
Che sia durante il giorno che durante la notte fanno un gran rumore sbattendo tutto quello che possono prendere in mano compresi i letti oppure urlando a squarciagola
Detenuti che senza colpa non smettono mai di far casino e che soprattutto durante la notte ci impediscono anche di dormire
Ora scrive ancora Franco dalla sezione di alta sicurezza il carcere Torino ora capisco che dobbiamo stare in carcere perché siamo stati condannati ma domando è giusto condannarci anche alla privazione
Del sonno è giusto condannarci anche
A questa strana forma di tortura considera che su questa circostanza ho anche presentato un esposto e spero presto che la direzione del carcere sappia accorre ai ripari infine scrive ancora Franco da calci Torino infine una buona notizia
Devi sapere infatti che da tempo deciso di rendere utile il tempo della mia pena e mi sono iscritto da privatista
A un corso di scuola in amministrazione finanza e marketing
E tra poco spero di
Diploma armi morale dopo l'ingiusta condanna con subito e la crudele carcerazione che soccombe subendo ho deciso di riprendermi la vita in mano e soprattutto grazie allo studio ho riscoperto il mio diritto
Di scegliere
Ti invio un abbraccio fraterno la lettera appunto
Firmato da Franco persona detenuta grazie ciechi alta sicurezza dedicarci Torino innanzitutto Franco bravo bravo bravo riprendersi il diritto alla scelta lo dico al tema tutti compagni detenuti
Che ora sono l'ascolto la scelta è tutto nella vita
è tutto nella vita riprendersi il diritto alla scelta
Precetto
Al di là del disturbo averi lavori in corso in carcere nel piano di sopra
E poi dopo c'è anche un discorso di opportunità ma hanno ristrutturato la sezione
Permettere delle persone detenute che sono affette da una patologia psichiatrica e che magari poi distruggono quella sezione
E poi fermo restando che ovviamente anche le persone detenute maturato Doge psichiatrica devono vivere un ambiente
Salubre insomma che non sia indecente non c'era un'alternativa per sistemare queste persone detenute affette da da una patologia psichiatrica è ristretto nel carcere
Di Torino perderemo vedremo la direzione la nuova via cerca c Torino quali provvedimenti
Assumerà certo questo e concedesse un grandissimo problema all'interno delle carceri ma adesso ce ne andiamo in Sicilia vera profonda Sicilia perché si scrive un gruppo di persone detenute che ristretto nel vecchio carcere
Di Termini Imerese un carcere datato mille novecentoquattordici siamo
Negli anni
Dell'inizio della prima guerra mondiale e quello quel cachet ancora ancora in funzione non solo e pure abbandonato
Diciamo diciamoci la verità ci sia questo gruppo di persone detenute nel vecchio calci Termini Imerese caro Riccardo ti seguiamo sempre
E ci siamo decisi a scriverti per farti sentire anche la nostra voce e per far sapere a tutti le vesti le pessime condizioni di vita in cui siamo costretti a vivere
Pensa che tutti noi novantasette detenuti siamo costretti a vivere un cachet vecchio realizzato nel lontano mille novecento quattordici un carcere che di conseguenza
Non è adatto oggi a essere destinato a istituto di pena non fosse altro perché non rispetta i parametri delle leggi che sono state approvate
Dopo la sua costruzione questo mi sembra interrompo scusate
Questo mi sembra elementare non lo capirebbe anche un bambino un carcere del mille novecentoquattordici come fare rispettare una legge del mille novecento settantacinque o del Duemila no lo capirebbe anche un bambino però
Non lo capiscono intelligente ogni del via di via di via aree nulla comunque proseguono queste persone detenute ristrette
Nel vecchio calci Termini Imerese
Quindi pratica cui in pratica ci sono tre sezioni principali che hanno dei nomi molto belli come sole l'una e cielo
Anche se all'interno la situazione non è come quella non è bella come quella che si può immaginare
Dal loro nome ad esempio qui dentro dividiamo in celle sovraffollate invase da topi e scarafaggi
C'era e che sono gelidi d'inverno perché non c'è riscaldamento
E che d'estate vessati diventano bollenti tanto che non si riesce a respirare
Inoltre qui ci viene razionata non soltanto la dignità ma anche l'acqua che possiamo usare solo per poche ore al giorno
Considera schiva ancora questo gruppo di persone detenute recarci Termini Imerese se ancora possiamo chiamarlo carcere considera e non è cosa da poco che noi detenuti restiamo chiusi in queste celle
Per quasi tutta la giornata e quando ci fanno uscire per fare l'ora d'aria ci porta in un cortile piccolissimo è sovraffollato dove è difficile anche riuscirà a fare
Due passi
Inutile dirti scriverò ancora queste persone
Detenute calci Termini Imerese inutile diritti che qui dentro RAI educazione è una parola vuota senza senso e di fatto tutti noi
Siamo abbandonati e poi
E poi ora che il Covent e non c'è più anche avere dei contatti con le nostre famiglie è diventato difficile questo perché se prima ci facevano fare delle videochiamate ora ci consentono di fare
Una sola telefonata settimana
Di solito
Dieci minuti
Ecco scrive ancora questo gruppo di persone detenute nel caso di Termini Imerese nella vecchia galera di Termini Imerese ecco in tutto questo panorama desolante non riusciamo neanche ad avere il sostegno del magistrato di sorveglianza
Magistrato che spesso rigetta le richieste per i misure alternative che gli proponiamo che impiega mesi e mesi per darci una risposta
Insomma insomma qui tutti noi siamo disperati perché non riusciamo a migliorare le nostre condizioni di vita
Tanto che qualche mese fa uno di noi non ce l'ha fatta a resistere e si è suicidato
Ora ci salutiamo sapendo che almeno tu ci ascolterà ai e saprai
Darci voce premettere appunto firmato da un gruppo di persone detenute nel calci termini Imerese vi rendete conto come delle persone come lo Stato detiene delle persone
Condannati per carità nel nostro Paese prendete ad esempio il carcere di Termini Imerese prendente lo come esempio
è veramente veramente uno scempio ragazzi grazie per questa vostra lettera
Qua quando Bocconi voi esce dal calci Termini Imerese chiamate qui a radio radicale a Radio Carcere lasciata la possessivo Ignazio raccontate come l'essere costretti a vivere perché io son convinto
Che li oltre a quelle queste situazioni drammatiche ci avete raccontato ne accadono anche ne accadono anche di peggio comunque sia voi potrà altro fate riferimento a una persona detenuta vi si è suicidata lì
Nei casi di Termini Imerese dite nessuno ne ha parlato ora dove abbiamo dato notizia tempo fa
Era otto ottobre del due mila e ventidue
Di una persona detenuta italiana di quarantacinque anni
Che si è uccisa lì nel carcere di Termini Imerese ecco ci dite se vi riferite a questo episodio ci fate sapere il nome e cognome come
Si è ucciso mi raccomando fatecelo sapere OPA sentire questa gabella si fa un gran parlare di misure alternative alla detenzione di della necessità di migliorare la rieducazione nelle carceri dare lavoro alle persone detenute
Ebbene si fa tutto questo parlare no
Ebbene poi succede che dei cittadini
Privati senza titolo senza uno titoli pubblici si organizzano creano associazione seconda chance
Per offrire lavoro vorrebbe sei sedute far luce dal carcere e fare lavorare durante il giorno magari per per farle rientrare la sera
Questa iniziativa da ottimi risultati queste persone tra cui trave Filippi trova lavoro a queste persone una persona Rebibbia trova lavoro in Vaticano addirittura nella fabbrica di San Pietro come elettricista
Tutto va bene e invece no poi tutto si blocca tutto si blocca perché sai sai no non puoi andare non puoi rifarti una vita caro con Luca lontano e poi fai la vita
Perché onesta perché prima non ha avuto un permesso qui prima di fare l'istanza per il permesso e poi dopo avrai l'articolo ventuno per andare a lavorare vi rendete conto vi rendete conto
Che abisso che baratro che esiste tra ciò che viene detto e ciò che viene fatto
Ci scrive appunto non seguissi posso Elettronica radio carcere chiocciola radio radicale punti di ci scrive proprio Luca dal carcere
Rebibbia di Roma che afferma cara radio carcere qualche settimana fa ho ascoltato da voi Flavia Filippi dell'associazione seconda chance e a questo proposito voglio testimoniare che è grazie a lei
Che ho potuto incontrare i responsabili della Fabbrica di San Pietro in Vaticano per l'eventuale assunzione come elettricista
Elettricista che è il mio lavoro era il mio lavoro prima e durante la detenzione
Fortunatamente sia ancora Luca dal carcere vide fortunatamente i colloqui andato bene e loro hanno presentato alla direzione del carcere una richieste per potermi fare accedere al lavoro all'esterno previsto l'articolo ventuno dell'utente utilizziate
Ma è così mi Luca ma ecco che capita l'imprevisto infatti siccome la magistratura di sorveglianza di Roma
Non concede l'articolo ventuno se un detenuto non ha mai ottenuto un permesso premio non si sa bene perché
La direzione del carcere a invitare inviato altri questo devianza una richiesta di permesso per attività lavorativa
Ora scrive ancora Luca dal carcere bipedi Roma ora premesso che non sta scritto da nessuna parte che prima di andare a articolo ventuno un detenuto deve aver avuto un permesso c'ha perfettamente ragione Luca io vivo nel terrore scrive Luca
Di perdere quest'occasione lavorativa quest'occasione lavorativa che per me e importantissima per rifarmi una vita onesta
Di recente scrive ancora Luca carcere vide di Roma
Di recente l'area educativa del carcere di Rebibbia mi ha detto di aspettare ancora da vedere gli ultimi quattro semestri di liberazione anticipata ma di fatto qui i mesi passano e non si muove nulla
Pensa che anche il mio avvocato ha chiesto un sollecito al tribuni sorveglianza ma la risposta è sempre la stessa abbiamo troppo arretrato provvederemo quando sarà possibile
Caro Riccardo scrive ancora Luca dal carcere di Rebibbia di Roma
Caro Riccardo credimi non so più cosa fare e non so più a chi rivolgermi
Chiedo solo di rifarmi una vita onesta e di mettere una pietra sopra al mio passato ma sembra una battaglia contro i mulini a vento in tutto questo chiedevo precisare che l'educatrice del casi di Rebibbia
Che mi ha seguito mi ha seguito molto bene ma davanti all'ostacolo della magistratura di sorveglianza anche il loro lavoro va in fumo
Spero presso di darti buone notizie e grazie per quello che fai la lettera appunto e firmato da Luca persona detenuta nel carcere Rebibbia di Roma alla Luca innanzitutto ho parlato anche conto moglie che mi ha telefonato le ho detto forse lo saprai già che Flavia Filippi sa facendo
I salti mortali per poterti aiutare per superare questo stallo incredibile che una una logica che è ingiusto
è chiaro in tutto questo
Che abbiamo a che fare con un ritardo gravissimo e con un approccio da parte della magistratura gli anziani di Roma che non tiene conto delle tue esige esigenze legittime e come se vivessero in un altro
Pianeta
Domando in conclusione intanto saluto Luca col pensiero e con il cuore domando ma se una persona detenuta alla possibilità di rifarsi una vita
Di rifarsi una vita attraverso un lavoro onesto
Cosa fa lo Stato per aiutarlo oppure cosa fa lo Stato per impedì di rifarsi una vita onesta qui si tratta di questo è lo Stato che impedisce a una persona di rifarsi una vita
Onesta questo è quanto e comunque adesso ce ne andiamo invece giù nella bella Sicilia perché si scrive Giuseppe
Dal carcere di Caltanissetta un vecchio sono affollato carcere
Della Sicilia una struttura che è stata presa dopo realizzata agli inizi del Novecento afferma Giuseppe
Nella sua lettera Giuseppe che appunto detenuto in quella vecchia era era
Carissimo Arena mi trovo detenuto perché sono stato sottoposto a misura cautelare e mentre prima ero detenuto nel carcere Piazza Lanza di Catania ora mi hanno portato qui
Il vecchio carcere di Caltanissetta che è una delle carceri più schifose della Sicilia infatti scrive ancora Giuseppe Percassi Caltanissetta infatti e per prima cosa si tratta di un carcere molto vecchio che è stato realizzato nei primi anni del Novecento è che molto molto rovinato qui ad esempio non solo non abbiamo l'acqua calda e siamo invasi dagli insetti in se ti di ogni tipo ma le celle anni morì sudici e sporchi e tutto ciò che qui dentro è patto di ferro è tuttora congenito come fosse una vecchia casa abbandonata e così sono arrugginiti letti i termosifoni le finestre e persino i cancelli blindati che chiudono le nostre celle
Pensa scrive ancora Giuseppe da casi di Caltanissetta pensa che qui anche andare a fare il colloquio con i nostri familiari diventa un incubo e questo perché non ce li fanno fare in una stanza normale come uno potrebbe immaginare ma ce li fanno fare all'interno di un container fichi contender da camion container
Che veramente non è adatto per incontrare serenamente le nostre famiglie dove soffriamo tutti noi sia i detenuti che i nostri cari visto che anche il bollente d'estate e il freddo d'inverno e dove ci piove anche dentro
Quanti invece allora sta rieducazione scusate io rido ma voi vi immaginate nel due mila e ventitré delle persone detenute che fa del colloquio non in una stanza normale come dovrebbe essere civile puritano
Ma in un container ovvero in quei contenitori che i camion usano per portare le merci ecco vi rendete conto questo forse è la cartina di tornasole della realtà
Presente carceri
Di Caltanissetta comunque continua Giuseppe nella sua lettera quanto invece la nostra educazione ti faccio presente che qui la maggior parte dei detenuti non può fare nulla per tutto il giorno e solo ultimamente
Hanno consentito dodici Dinoi dodici di fare un corso per l'operaio edile ma domando ma chi pensa ai rissanti duecento denti detenuti che stanno nella vende vecchia galera di Caltanissetta vecchia
La verità è stima quel Giuseppe Racca si Caltanissetta e la verità è che annoi non pensa proprio nessuno e questo perché c'è praticamente impossibile riuscire a parlare col direttore poco comandante come si è praticamente impossibile
Riuscire a parlare con il magistrato di sorveglianza magistrato che qui dentro non vediamo mai magistrato che dovrebbe essere il primo tutore dei nostri
Diritti
Ma c'è un aspetto c'è un aspetto in cui qui sono molto molto attivi scrive ancora Giuseppe Decca ci Caltanissetta e questo aspetto è rappresentato dei rapporti disciplinari rapporti in cui nel carcere Caltanissetta sono attivissimi tanto che qui le celle di isolamento vengono applicate
A volontà
E non solo ora ci hanno anche dimezzato la fornitura come saponi e detersivi perché dicono che non hanno fondi non hanno soldi sufficienti e di conseguenza se ci serve qualcosa come appunto saponi e detersivi
Sì dobbiamo comprare di tasca nostra ma allora ma allora perché dopo la detenzione ci chiedono di pagare le spese
Per il mantenimento carcerario domanda ancora giustamente Giuseppe
Del carcere di Caltanissetta considera continua Giuseppe considera anche che di recente abbiamo anche fatto uno sciopero della fame per protestare contro il caroprezzi dei beni che possiamo acquistare in carcere
Beni che secondo la legge in carcere dovrebbero possedimenti ed invece costano molto molto di più ma purtroppo nel caso di Caltanissetta anche riuscire a conquistare questo banali diritto sembra una missione impossibile figurati
Figurati il resto in conclusione ti prego di leggere anche questa lettera perché siete gli unici che ci date voce e fatto ascoltare a chi non lo sa il modo vergognoso in cui siamo costretti a vivere
Ti mando un grande abbraccio la lettera punto è firmato da Giuseppe persona detenuta
Nella vecchia galera di Caltanissetta perché così va chiamata no in carcere nel mille e novecento dove chiaramente per questioni strutturali non può essere applicata la regina ordinamento evidenziare il settantacinque o con quello con regolamento del Duemila chiaramente non è un carcere un è un istituto penitenziario è una galera è un magazzino di carne umana
Quanto ai colloqui che i libri fanno fare li fanno fare ai detenuti non in una stanza ma in un container da camion faccio soltanto presente che la legge non radio carcere non Giuseppe
La legge l'articolo diciotto dell'ordinamento penitenziario
Stabilisce particolare favore particolare il favore viene accordato ai colloqui tra detenuti e familiari particolare favore
Nei container il collo nel contempo il particolare favore
Va bene Giuseppe grazie e scriveteci ancora calci Caltanissetta raccontate ci raccontate ci tutto
Poi ci scrive un gruppo di persone detenute nel carcere di Sulmona tristemente noto calci su monaca cioè difficili Sulmona per carità
Scrive questo per gruppo di persone detenute caro Riccardo ti scriviamo per informarti che abbiamo iniziato una lotta non violenta che consiste nel fare la battitura delle sbarre
A orari prestabiliti una non l'otto non violenta per protestare contro la decisione della direzione del carcere che ha deciso di diminuire l'ICI il numero delle telefonate che possiamo fare ai nostri cari
E infatti scrive questo gruppo di persone detenute nel carcere di Sulmona infatti se durante la pandemia ci veniva concesso di telefonare
Più spesso alle nostre famiglie ora cessata l'emergenza Cofide
Si è tornati al triste passato ovvero possiamo telefonare ai nostri mogli o i nostri figli solo per due volte al mese e solo per dieci minuti
Ora stiano a cuore questo gruppo di persone detenute Mecacci Sulmona ora noi siamo consapevoli che qui molti di noi detenuti sono in Alta sicurezza e molti devono scontare lunghe condanne ma riteniamo ingiusta questa decisione
Non solo perché il clima qui dentro era migliore quando potevamo fare più telefonate ai nostri cari ma anche perché invece di fare dei passi in avanti si fanno dei passi indietro
Tra l'altro scrive ancora questo gruppo di persone detenute
Nei casi di Sulmona tra l'altro questa decisione che forse arriva da Roma e antirazionale questo perché tranne casi eccezionali
Non capiamo cosa possa cambiare se ci concedono più telefonate e non capiamo quale obiettivo vogliono raggiungere con una decisione che è del tutto punitiva oltre che illogica
Ti preghiamo anche di considerare scrive ancora questo gruppo di persone detenute Mecacci Sulmona che sta portando avanti questa lotta non violenta ti preghiamo anche di considerare che visto che questo è da sempre un carcere particolare
Dire qui dentro non è stato e non è tutto ora facile e di conseguenza darci la possibilità di mantenere contatti più frequenti con i nostri familiari che spesso vivono in città lontane
è per noi di grandissimo supporto e ci fa sentire meno isolati e meno abbandonati ci fa sentire più persone e non oggetti da tenere chiusi
Ora scrive ancora questo gruppo di persone detenute nei casi Sulmona ora e anche se nella vita abbiamo sbagliato questa volta non crediamo proprio di avere torto
E ci teniamo di informarti che continueremo la nostra lotta non violenta fino a quando non
Remo dalla direzione del carcere risposte concrete e soddisfacenti ti salutiamo con rinnovata stima la lettera punto è firmato da un gruppo di persone detenute nel carcere di Sulmona
Ebbe questa decisione
Di tornare al triste passato ovvero di ridurre
All'improvviso le telefonate di persone detenute purtroppo non riguarda soltanto il carcere Sulmona ma anche tante altre carceri
Italiane è un ritorno al passato triste questo anche perché come giustamente notano queste persone detenute casi Sulmona durante la pandemia
Queste telefonate più frequenti che si possono fare i familiari
Crea un clima più sereno per quanto possibile in carcere ora si torna all'improvviso indietro invece due paia di fare dei passi in avanti si fanno dei passi
Indietro ora tornando a Sulmona sono abbastanza sicuro che il direttore del carcere di Sulmona Stefano liberatore
Avrà ricevuto disposizioni dirette dal dal DAP di Roma resta il fatto che obiettivamente questa sembra una decisione punitiva irrazionale
Cosa cambia se si concede qualche telefonata in più va be'dicono che a Sulmona ci sono alcuni detenuti pericolosi bene si applicano a si applicano acquisito qui a queste persone
Dei limiti nel particolari oppure se non si possono applicare di limiti particolari se un ente Nicolosi intercettato lo no intercettato aveva degli elementi di prova ma perché fare di tutt'erba un fascio perché fare dei passi indietro
E non dei passi avanti quando tra l'altro quei passi indietro questi passi indietro non sono così strettamente necessari siamo sulla carta ma non sulla realtà ecco
Questo fatto delle telefonate ci insegna forse ci fa pensare a un a un elemento ovvero che nelle carceri
Sì viva chi governa le carceri viva non tanto facendo i conti con la realtà che cambia ma facendo i conti con la circolari in la la disposizione in Cina lari Coluccia
Non mi sembra questo il modo adeguato per trattare con delle persone detenute ragazzi ragazzi di detenuti via Sulmona grazie per questa vostra lettera mi raccomando mantenete la lotta nell'ambito della
Non violenza perché la non violenza serve a con vincere con
Vincere circa una giusta argomentazione questo sarà un problema quello della diminuzione improvvise delle telefonate chiaramente a Radio Carcere continueremo ad affrontare voi da Sulmona se avete novità
Scrivete scrivete qui a Radio Carcere
Ma poi ci andiamo dalla bella Sardegna perché si scrive Antonio che persona detenuta nel carcere Massa ma di Oristano Antonio che a firma cara radio carcere mi trovo detenuto da circa dieci anni dieci anni
Per scontare una lunga pena e mentre prima era un ristretto nel carcere di Siracusa da un po'di tempo mi hanno portato nel carcere massimo di Oristano e in poche parole sono finito dalla padella alla brace
E ti dico questo perché se già durante il corride perno i detenuti la detenzione qui dentro è stata terribile
Ora che è finita l'emergenza le cose invece di migliorare peggiorano infatti scrive Antonio dal carcere Massa Melissano infatti
Hanno diminuito drasticamente le telefonate che possiamo fare nostre famiglie e siamo passati all'improvviso dai dieci telefonate mensili alle due a telefonate attuali
Al mese
Una decisione assurda scrive ancora Antonio dal carcere
Di Oristano una decisione assurda visto che qui la maggior parte di noi alle famiglie che vivono nelle continente famiglie che non si possono permettere di raggiungere la Sardegna per fare il colloquio con noi con l'ampio che implica non so alle spese per il viaggio ma anche le spese per i mantelli pernottamento a causa del fatto che ad Oristano non è più attivo Lario porto
Per il resto scrive ancora Antonio e Casini Oristano per il resto sappi che i problemi dei casi di Oristano restano sempre gli stessi infatti anche se questo è un carcere
Di recente costruzione e che è costato centinaia di milioni di euro quindi diamo tra infiltrazioni d'acqua e crepe sui muri e anche se ci sarebbero gli spazi adeguati
Di fatto non ci sono per noi detenuti nei corsi formativi né possibilità di svolgere un lavoro qualificato insomma insomma scrive ancora Antonio Percassi di Oristano insomma
Qui non abbiamo nulla e non possiamo fare nulla sì non passare qualche ora in cortile un cortile che anche infestato dalle rondini che ci bombardano con i loro escrementi
Ora mi piacerebbe che qualcuno mi rispondesse ma come fa un detenuto a reinserirsi
Se
Detenuto appunto in un carcere fatto come il carcere di Oristano ti invio una forte stretta di mano la lettera punto è firmato da Antonio persona detenuta nel carcere Massa ma di Oristano e già
E già ha ragione Antonio come fa una persona detenuta condannata a reinserirsi nella società
Se passa dieci quindici anni Dental anni della sua vita in un carcere
Come quello di Oristano che non è l'unico in Italia ma come fare inserirsi come fa a uscire migliore e non peggiore Rispetto a quando è entrato
Per quanto riguarda i fascicoli stando sì costato centinaia di CD I milioni di euro è stato costruito evidentemente male quando piove Oristano l'acqua Intra
Nel soffitto si infiltra nelle nelle nelle nel soffitto e entra poi nelle Celli ora speriamo la vie pare che la direzione si sia organizzando
Per rendere impermeabile finalmente quel soffitto rese il fatto che quando si parla di nuove carceri non soltanto bisogna aspettare anni per vederle realizzate
Ma poi bisogna vedere come vengono realizzati scrisse insomma in maniera un po'un po'discutibile Antonio Ghirelli porta al tema che hanno sollevato i ragazzi detenuti a Sulmona delle telefonate anche a Oristano
Abbattimento improvviso delle telefonate da dieci al mese a due telefonate
Al mese e la Sardegna
E lontanissima per alcune persone familiari chi sono poveri devono prendere il traghetto devono arrivare fino stanno li devono pernottare perché Massa Massa
In in periferia di Orissa un Edipo sunto di prendere il traghetto dopo il fatto il colloquio un abbattimento ripeto delle telefonate improvviso che arriva conformi a ciel sereno nelle carceri che appare veramente punitivo nella misura in cui non è giustificato dalla realtà durante la pandemia quando questi pressione di tute potevano fare di più telefonate
Il clima delle carcere migliore e non è successo niente e niente niente non un fatto criminoso niente videochiamate fatte
Ai propri familiari Vito chiamare così di una persona di due di entrare dentro casa non è successo niente nessun allarme alla perché tornati indietro perché invece di
Da aver verificato punto che quelle telefonate in più si possono concedere perché non fate passi avanti perché questa questa
La domanda e infine saluto Marina e illumina che dei ragazzi di Torino oggi finalmente libere che hanno promosso una raccolta firme sul centro il punto Orobie
Dal titolo perché di carcere non si muoia più ripeto perché di carcere non si muoia più una raccolta firme in cui chiedono che venga discussa la proposta di legge Giachetti sull'innalzamento della liberazione
Anticipata quindi andare su Chen jet
Punto Olmert cercate perché di carcere non si muoia
Più e firmate firmate
Questa importante raccolta firme perché il carcere di venti un luogo più giusto grazie a Marina e a tutte le ragazze di Torino a chi si sa chi si sta mobilitando pere raggiungere
Questo obiettivo
E allora come al solito di ricordi non si è recato Igino Deroma come entrano in contatto con noi di radio carcere prima di tutto il numero di telefono di qui di radio radicale con cui appunto entrare in contatto con noi radio carcere ovvero zero sei
Quattro otto otto sette otto uno ripeto zero sei
Quattro otto otto sette otto uno chiamate ci si si è da poco uscito dal carcere per raccontare la vostra esperienza detentiva chiamate crisi sei stati vittima di un errore
Giudiziario vi ricordo anche il nostro indirizzo di posta elettronica ovvero radio carcere chiocciola
Radio radicale punto i t ripeto radio carcere chiocciola
Radio radicale punto ITT vi ricordo che siamo presenti sia su Twitter sia su Facebook perché su Instagram e soprattutto le persone detenute
Ricordo l'indirizzo dove inviare le vostre lettere dalle carceri lettere che per me sono così importanti
E che leggiamo ogni giovedì alle ore ventuno lettere dalle carceri che tra l'altro sono delle fonti di informazioni uniche perché voi ci potete raccontare
Ciò che avviene nelle carceri ciò che nessun lo sa quindi scrivete scrivete scrivendo dalle carceri questo è l'indirizzo
Radio radicale rubrica radio carcere
Via principe Amedeo due zero zero uno otto cinque Roma ripeto radio radicale rubrica radio carcere
Via principe Amedeo due zero zero uno otto cinque Roma come dico sempre scrivete scrivete scrivete
Dalle carceri a Radio Carcere perché le ingiustizie che subite tutt'tele ingiustizie che subite
Non rimangano nascoste protette dal silenzio e da quelle quattro sporche Mura bene io ringrazio per l'assistenza in regia e grazie grazie di vero cuore
A tutti voi che anche questa sera
Da una casa da una macchina da un camion
E da una cella sull'affollata vederci sulla radio per ascoltare una piccola voce la voce di Radio Carcere l'informazione sul processo penale e la distinzione a tutti voi davvero a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
Avere un popolo italiano il tribunale
Cinque codice di procedura penale
Italia l'appello di Palermo seconda sezione
Cinque aprile del mille novecento
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