31 GEN 2023
dibattiti

Non solo molecole. Droghe e soggettività: storia, storie e culture

DIBATTITO | - Torino - 17:30 Durata: 55 min 59 sec
A cura di Carmine Corvino e Diego Galli
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A partire dal testo "Storia culturale degli stupefacenti" di Paolo Nencini (ed.

Futura, 2022), intervengono Paolo Nencini (autore) ed Enrico Petrilli (Università Bicocca, Milano).

Coordina: Carlotta Del Giudice (Unione culturale).

"Civilizzare" il discorso e le politiche sulle droghe è necessario, urgente e possibile.

I consumi di droghe illegali da 60 anni - da quando sono state varate le Convenzioni internazionali che a tutt'oggi regolano questo fenomeno a livello globale - sono gestiti secondo l’approccio penale e repressivo che conosciamo come "war on drugs", guerra alla droga.

"Gestiti"
però non è la parola giusta.

Perché questa guerra non ha saputo gestire nulla ma ha portato con sé lo sviluppo enorme dei mercati illegali, non ha inciso sul contenimento dei consumi che sono invece aumentati, danni sociali e economici incalcolabili - dall'esponenziale dilatazione del sistema penale-penitenziario alla violenza delle narcomafie - e grandi sofferenze umane indotte non dalle droghe ma dalle politiche: perché, alla fine, si tratta di una guerra a chi le droghe le consuma.

Intanto, in questi 60 anni, la società è andata in direzione contraria: il consumo di droghe è andato normalizzandosi, attorno alle droghe si sono consolidate culture e norme sociali che, come avviene per le sostanze legali, sono la premessa per un governo sociale e culturale di un comportamento socialmente diffuso.

Le etichette di deviante o di malato mostrano la loro totale inadeguatezza a descrivere questa realtà, e sono anzi diventate la fonte di un perverso meccanismo di stigmatizzazione e discriminazione, di una criminalizzazione senza criminali e senza vittime.

"Civilizzare" il discorso sulle droghe, fare emergere un diverso "senso comune", rivelare tutto ciò che il discorso dominante cela è una buona premessa per "civilizzare" anche le politiche e porre fine a questa guerra.

Passa attraverso la conoscenza, le storie e le esperienze, gli sguardi eccentrici rispetto alle formule dominanti, il confronto e la riflessione critica.

Questo ciclo di dialoghi va in questa direzione grazie ai testi e agli "sguardi eccentrici" di chi fa ricerca, attivismo e sa vedere i consumi di droghe oltre ogni ossessione diagnostica o etichettante, alla ricerca di una buona strada alternativa alla guerra.

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