IX Festival di Limes - "Inaugurazione di Dis-equilibri, la mostra delle carte di Limes" e "Tutto un altro mondo: dove va l'Italia?"

Siamo arrivati al Festival di rimessa tutto un altro mondo allora Lucio Caracciolo direttore di Limes della scuola di rimesso questo festival iniziato con all'incontro con le scuole tradizioni ormai del festa di Genova parlare no con gli studenti perché prelevamento voi molto importante sentito dalla rivista
Ma è perché noi guardiamo lungo pensiamo di seminare abbiamo anche una certa età ormai l'anno prossimo saranno trent'anni di Limes e quindi puntiamo sui giovani di giovani di trent'anni fa si sono un po'in carne Utility nel frattempo quindi speriamo nelle nuove leve
E l'appuntamento di questa mattina è stato molto incoraggiante
E la sorpresa insomma meno gli anni precedenti hanno anche sorpreso i giovani no per il livello e la qualità delle considerazioni da mentre poi anche alla scuola di Limes vedo che
La qualità la preparazione anche l'entusiasmo dei ragazzi è veramente formidabile e ci insegna molto
Allora dopo l'introduzione con le scuole un altro classico cioè inaugurazione con la mostra cartografica di Laura Canali che quest'anno si chiama disequilibri e che ovviamente collegata a fare sia
Disequilibri perché solamente la carenza di equilibri può partorire un altro mondo
La brutta notizia che siamo all'inizio del Pat avremo ancora un po'di sofferenze però è chiaro che si sta delineando un nuovo equilibrio internazionale di di cui alcune premesse si vedono
Certamente la prima è che l'America non ce la fa a reggere tutto da sola
L'altra è che gli sfidanti non sono certamente all'altezza di subentrare all'America nel governo del mondo uno più uno fa due quindi il mondo sarà più cauti e poi c'è il tuo intervento iniziale
E poi c'è la mia introduzione si che vuole segnalare un po'i termini di questo cambiamento cioè in che senso
Sì si sta producendo un altro mondo si stanno producendo nuove dinamiche e quindi sarà lo sguardo globale sarà un tentativo di dare un'interpretazione complessiva naturalmente con un focus particolare poi finale sull'Europa e sul Dinoi
Perché questa guerra alla fine questo lo possiamo tranquillamente anticipare ci sta fortemente indebolendo
Sia nel contesto europeo sia proprio anche all'interno del nostro Paese
Ovviamente il Fez alle collegato al volume di Limes dallo stesso titolo tutto un altro mondo che trovate in edicola libreria e per gli abbonati anche in digitale sul sito per leggere tutti gli articoli allora passiamo al secondo giorno
Quindi sabato si iniziale vento è il tuo dialogo con George Friedman da confondere con altri fide Manna noti in Italia e all'estero Giorgio ride mano Friedman giorno io dico che è di grande
John politico americano fondatore capo di in giro politico e futures che è un
Sorta di grande al laboratorio di riflessione strategica che di previsione strategica con cui collaboriamo da molto tempo e quindi il film ci farà il piacere e l'onore di essere con noi avremo una conversazione soprattutto centrata sull'America
Perché la tempesta americana è uno dei temi no di questo nemmeno ai fondamentali di questo cambiamento mondiali in questa americana il titolo appunto del libro più recente di Fresno anche
Punto tratta di questa tempeste che lui vede percorrere in maniera molto profonda l'America in questo decennio salvo poi sfociare naturalmente in un successivo
Decennio di tranquillità e poi i miei è inventivo cestini si approfondiscono in particolare il punto di vista in questa guerra ovviamente dei russi agli Ucraina e nello stile di Limes sempre anche con protagonisti di questi Paesi quindi punti di vista anche di Esperti sì anche diciamo di
Personalità dell'establishment
Ucraino russo polacco americano
In tedesco insomma cerchiamo di mettere a confronto varie voci perché la ricchezza di Limes è quella di avere sempre una pluralità di voci anche una pluralità di Paesi di provenienza
In modo da capire l'importanza della cultura di ciascun paese che si riflette nel modo può in cui ciascun paese si atteggia concretamente retaggio politica attuale
E ricordo sabato alle quattordici ricorda di anche dura appuntamento che sarebbero da agonista insieme a Fabrizio amaro onta lavora canali delle risposte perché insomma potrete sul canale fare le domande sui temi ovviamente le FS alle proveremo a dare una risposta
Durante lo speciale mappamondi alle quattordici e per chiudere la giornata se crolla Russia che il titolo
In un volume di Limes
Pubblicato molto prima della guerra è che insomma quindi sì pubblicato nel ventuno titolo fa un po'vagamente iettatore io dal punto di vista russo forse non solo russo
Però è un tema cioè noi stiamo assistendo a una fase in cui letteralmente la Russia rischia di perdendo la guerra ovviamente rischia di disintegrarsi
Quindi su questo sentiremo delle voci che diranno beh tutto sommato meglio così altre le diranno no forse un po'troppo rischioso
E allora buon fine sia mo'Festival a tutti
Buona sera buona sera benvenuti a tutti coloro che sono qui a Palazzo Ducale coloro che ci seguono da remoto oggi inauguriamo la nona edizione del Festival di gioco litica di Limes e come tradizione vuole qui a Palazzo Ducale dove ci sentiamo ormai a caso da un po'questa nostra
Grande kermesse viene inaugurata dalla mostra delle carte di Limes curata da Laura Canali a cui passò il testimone
Grazie direttore buonasera a tutti il grande Mulas murales alle mie spalle apre la mossa di cartografia tutto un altro mondo questo Morales dà anche il nome alla mostra che disequilibri disequilibri nasce dal fatto che questa disegno ha un peso maggiore nel suo centro e a destra del mappamondo adesso faremo una carrellata insieme di tutte quante le mappe geopolitiche esposte in mostra ma in particolare questo murales alle mie spalle vuole rappresentarli due grandi crisi che in questo momento sono presenti e scuotono gli equilibri del PLI del pianeta per cui parti Remo dall'Europa e dalla guerra in Ucraina per andare a vedere il teatro asiatico conta Euan al centro delle tensioni
In questa mostra faremo anche un piccolo passaggio insieme ai miei colleghi che gli analisti che spiegheranno in app approfonditamente alcuni alcune cose della mappa in questione questa prima mappa è dedicata in c'è al problema del gas abbiamo fatto una ricerca abbastanza approfondita per vedere quali possono essere le alternative al gas russo
In questa mappa si vede ora alleggerito moltissimo tutta la ragnatela dei gasdotti che arrivano dalla Federazione russa di epoca sovietica naturalmente le costruzioni tranne alcuni come per esempio il Nord Stream che ormai chiamiamo ex Nord Stream a causa delle esplosioni che sono state che ci sono stati qui che hanno interrotto il flusso del gas questa Rete arriva tutta quanta in Europa adesso in molti tratti interrotta dove abbiamo messo il divieto
Quali alternative o di cui abbiamo bisogno solo Dante abbiamo o colorato Ina la Turchia e l'Italia diverso in arancione perché possono rappresentare in futuro due grandi ab terre il gas appunto per l'Europa con le fra i cioè addurre sono i colori dell'ingresso in Europa e si tratta di queste qui con le linee continue sono flussi esistenti con la rete del gas principale che scorre attraverso l'Italia
Nel futuro bisognerà rafforzare questo corridoio che il Corridoio Sud attualmente noi vediamo che Jacques indennizzo e sono i giacimenti di gas del Mar Caspio che andranno ad alimentarlo
Ma siccome molti dei Paesi balcanici pure avranno bisogno di questo gas naturalmente andrà riempito con altri giacimenti andremo a vedere chieste al nord
Di questa rete naturalmente troviamo la federazione russa la Turchia avrà un ruolo fondamentale come abbatterlo smistamento di questo gas che alla fine arriverà sempre probabilmente dalla Russia
Un'altra fonte importante di approvvigionamento per noi l'Algeria che probabilmente Andrea andremo diciamo ad Acqui siamo già acquistando di più ma andremo ad acquistare ancora più gas ma bisogna tenere presente che i tubi hanno pur una portata specifica
Passa un certo determinato tipo di gas quantità di gas e ciò nasce il incerto il tempo ci vuole quindi non sarà dopo sono essere solo queste le fonti di approvvigionamento
Ci sarà bisogno di nuovi rigassificatori anch'essi saranno diversi a seconda degli importazioni perché il gas non è tutto uguale il gas liquefatto che viene dall'OSCE il Garzo statunitense diverso da quello che viene per esempio dal Golfo Persico e dal Qatar
Per cui ci saranno delle soluzioni tecnologiche diverse
Adesso boh io ho fatto un'ipotesi quindi ragnatela perché se per l'Italia potrebbe essere una grande opportunità quella di a importare molto gas che poi si poi radiare in tutta l'Europa
Staremo a vedere e queste questo potrà cadere volevo invitare il mio padre collega Daniele Santoro per una specifica sulla Turchia che in questo momento è molto rilevante prego
Grazie a Laura sì come diceva appunto lavora canali uno degli aspetti più interessanti di questa carta è la crescente centralità della Turchia sotto il profilo energetico cui vedete rappresentati due principali gasdotti che conducono
Cassa verso la Turchia al Tour Stream che conduce il gas russo e il tappo gasdotto Trans anatolico che conduce invece il gas dalla Zerba già anche nel prossimo futuro l'importanza della Turchia sotto il profilo energetico potrebbe aumentare ulteriormente
Nell'incontro dello scorso mese ad Astana il presidente russo Vladimir Putin ha proposto al suo omologo turco Recep Tayyp Erdogan di creare nella tranche orientali quindi la Turchia europea una piattaforma energetica
Dove la Russia intende appunto far confluire il gas che non riesce più a esportare attraverso il Nord Stream e dalla prospettiva turca l'aspetto interessante che la Turchia acquisterebbe il gas russo e Polo riprenderebbe ai Paesi europei traendone quindi ingenti benefici economici ma anche Jo politici perché in questo modo Ankara
Aumenterebbe esponenzialmente la sua importanza per la sicurezza energetica europea e soprattutto in questa piattaforma energetica che in termini tecnico concettuali verrà definita entro la fine dell'anno potrebbe confluire anche il gas dell'Azerbaijan ma in prospettiva anche il gas del Turkmenistan del Qatar e persino di Israele possiamo a questo punto forse passare la prossima mappa
Grazie Daniele
Quest'altra mappa invece ci vuole raccontare le divisioni interne all'Europa e le faglie divisive che la guerra in Ucraina ha determinato come si può vedere diciamo ne abbiamo fatto una proposta questo questo quadrilatero un posto orto diciamo che sarebbero chiamati diciamo i gli Stati dell'euro quod perché qual è essere un parallelo con il quando invece asiatico dell'Australia che a un'altra sempre un'altra visione diciamo c'è Annika
E quindi qui diciamo sì vividi colori sono tanti in questa mappa perché la situazione è molto complessa
Avrei vorrei invitare il mio collega Federico Petroni che la pensata e che può dire qualcosa di più
Grazie lauro buona sera a tutti la carta illustra le cosiddette fagli europee dunque le divisioni che la guerra d'Ucraina non ha inventato non ha creato c'erano già ma che ha portato prepotentemente alla luce
La più netta è quella tra un Europa centro orientale che a una concezione completamente diversa degli obiettivi di questa guerra questa guerra deve coincidere con una totale sconfitta strategica della federazione russa possibilmente con una suo indebolimento permanente
E possibilmente anche con una disgregazione della federazione russa perché perché questi Paesi hanno come necessità strategica quella di evitare una un'invasione della Russia o comunque una rafforzamento tale della Russia e da costringerle a avvenire a Termini a patti con con Mosca invece la metà occidentale del continente a molta più cautela nei confronti della federazione russa non a caso Germania e Italia sono i paesi di un certo peso che più dipendono più volentieri si sono allacciati attraverso il gas
Alla Russia
Il Regno Unito in posizione defilata in qualità di avanguardia anzi di tutore delle potenze e dei degli attori del dell'Europa orientale perché il Regno Unito prova a fare il primo della classe nei confronti degli Stati Uniti e dunque si propone come mentore di questi Paesi che devono organizzare un futuro contenimento
Della della Russia aiutati dal dall'ingresso nella nella NATO di Svezia e Finlandia che in maniera decisiva allargano il il fronte del contenimento
Alla Russia verso il il fronte nord
Grazie Federico adesso entriamo nella seconda sala dove ci saranno le prime tre mappe dedicate alla guerra e in Ucraina prego
Allora questa prima mappa riguarda appunto la situazione quando abbiamo fino a qualche giorno fa quando abbiamo chiuso il volume di dinastie perché naturalmente non può essere aggiornata fino all'ultimo secondo per problemi organizzativi e quindi qui in diciamo io posso volevo solamente fare un piccolo punto sui colori che andremo a vedere anche si ripeteranno nelle prossime mappe che è una scelta cromatica per non per riuscire a leggere intanto bene quello che avviene sul territorio quindi questo rosa un po'chiaro con dentro fatto con un po'di nero per non risultare proprio un rosa confetto che ci consente di utilizzare molti colori sopra forti per capire le dinamiche all'interno della mappa
E poi la zona delle Federazione Russa così in arancio più fortemente la parla altro fronte un arancio un po'più chiaro quasi giallo giallo sole
Per non creare una divisione troppo forte che già anche presente come questa è una guerra che attira molto tifo molto pathos siamo in una fase molto complicata per cui da molta agitazione quindi insomma per cercare di leggere queste mappe un po'meglio ho utilizzato dei colori caldi per non spaventare e e non perdere un po'l'orientamento la zona di o la somma le parti di penetrazione militare russa
La Crimea gialla perché anche se fa parte della Federazione russa qui abbiamo le zone queste zone gialli forti che sono importanti per la Russia da connettere quindi la strategia di scendere in questa zona dell'Ucraina
E proprio per connettere questi territori questi sono le due regioni filorusse
Di loro wasp che donna scadde la don bassa appunto la Crimea che è collegata qui dal ponte di Kercher e questa è la Transnistria che ha un territorio che si trova nel della Moldova però e praticamente russi acque ci sono anche dei militari stanziati da tanto tempo è come fare un salto nel passato sembra di stare ancora in Unione Sovietica
Per scendere nel dettaglio di queste tre mappe inviterà il mio collega Mirko Mussi etichette esperto della guerra di Russia e cocaina
Grazie Laura
In questa mappa generale e ben rappresentata tutta tutti i primi mesi di guerra condotti dalla Russia contro l'Ucraina ad esempio sono disegnate le zone dove inizialmente la Russia ha cercato di penetrare
Le l'ex Paese fratello
Notando che una la prima strategia era quella dell'avvolgimento la Russia pensava di riuscire a diciamo occupare gran parte della Ruhr del dell'Ucraina attaccando da nord
Attaccando da est e attaccando da sud
Lo scopo iniziale era quello di spaventare il governo inducendolo a fuggire dalla capitale ecco come ben disegnata la penetrazione russa nei pressi della capitale Kiev tuttavia questa strategia è fallito solo mezzo governo è scappato mentre la metà più importante tra cui il Presidente stesso dell'Ucraina è rimasta nella capitale chiesto
Ecco dunque che fallito il primo tentativo la Russia ha scoperto di aver mobilitato troppi pochi uomini per l'operazione che aveva in mente e quindi ha dovuto riorganizzare e reparti cercando di concentrarsi su ciò che le interessa per davvero
Ovvero il quadrante sud-orientale dell'Ucraina
Ecco che ha cercato di riposizionare le proprie truppe truppe a difesa del fronte sud quello realmente importante non tanto perché abitato
E da persone voi tecnicamente russi o che parlano preponderante mente russo
Ma per il fatto che per la Russia da secoli è importante cercare di controllare e il Mar Nero di Monopoli pensarlo perché beh perché il Mar Nero è il primo punto di accesso in mare caldi anzi e l'unico accesso in mare caldi per la Russia
Passiamo alla seconda carta per favore
In questa carta vediamo una cosa molto molto attuale vediamo il rischio di inondazione della città Dickerson
La città di terzo nel capoluogo della regione immediatamente a nord della penisola di Crimea
Occupata poche ore fa dall'esercito ucraino è stata liberata solo poche ore fa in questa carta mostriamo i rischi connessi alla distruzione di una paratoia
Nella centrale idroelettrica di Novak accorta che potrebbe Caressa causare l'allargamento di basti porzioni di territorio
Nei dintorni della città Dickerson dunque rendendo l'acconto offensivo Krajina un incubo
Perché i mezzi militari ucraini rischierebbero di rimanere impantanati
Inoltre c'è un altro dettaglio non da sottovalutare un'eventuale distruzione delle barriere dell'invaso idrico di Noto H conosca creerebbe due problemi
Il primo è che il canale che porta l'acqua dolce verso la Crimea rischierebbe di prosciugare assi lasciando la penisola di Crimea senz'acqua nuovamente una seconda volta in secondo luogo più a monte
Dove situata la più grande centrale nucleare d'Europa la centrale pizza può Riccio rischierebbe Unia un abbassamento del livello delle acque pericoloso non in grado di raffreddare il reattore
Dunque c'è anche il rischio di incidente nucleare connesso a questa situazione che si sta verificando in queste ore Akerson
Dove comunque gran parte della popolazione già stata evacuata Delio Rossi parliamo di circa centoquindici mila ucraini che sono stati trasferiti verso i territori più Oriente che andiamo a vedere ora
Ok
In questa mappa notiamo la zona realmente occupata dove dove si cerca dove la Russia cerca di controllare
Il rafforzare i propri terreni propri territori controllati occupati
Dove molto prima probabilmente andranno insediarsi le centinaia di migliaia di russi mobilitati attraverso la mobilitazione parziale indetta dal presidente Vladimir Putin
Questi uomini saranno disponibili solo nel due mila e ventitré perché ora sono in fase di addestramento ma perché importanti controllare tutta questa zona per la Russia
Tanto per cominciare per garantire un corridoio terrestre per collegare territori della federazione alla penisola Cremia annessa nel due mila quattordici
Noi sappiamo che per il momento il collegamento e artificiale tramite il ponte di Kercher voluto dal Presidente che Vladimir Putin
E danneggiato da un atto di sabotaggio qualche settimana fa
Perché taglieggiato perché proprio da questo ponte transitano gran parte delle truppe dei mezzi della federazione in direzione dell'Ucraina per l'invasione dell'Ucraina
Perché passano da qua di perché i terribili lì le linee logistiche Esterne al Paese aggredito sono più sicure non rischiano di essere bombardate le colonne di mezzi che si spostano ecco dunque perché l'Ucraina e servizi segreti ucraini hanno cercato di danneggiare questo importantissimo ponte altra cosa molto importante in questa mappa e il canale che porta acqua dolce dalla dall'invaso iter codino tocca cosacca verso la Crimea
Ciò di cui parlavamo prima la criminale non dimentichiamo che privati sorgenti idriche proprie dipende dall'A quattro
Per niente dal dal fiume te ne prego che il più grande di tutta l'Ucraina che taglia in due l'Ucraina da nord a sud pari passo il microfono alla nostra cartografo Laura Canali grazie
Grazie Mirko in questa mappa c'è anche questo corridoio trasparente bianco che passa qui attraverso il Mar d'Azov
L'abbiamo disegnato per far capire quanto importante il collegamento interno quindi abbiamo chiamato Hartland Russo suo cuore della Russia che collega attraverso il Mar d'Azov verso il mar Mediterraneo attraverso il Mar Nero
Questo è un corridoio fondamentale di collegamento
Per la Russia e quindi questo è un mare strategico collegato a una rete che si chiama quella dei cinque Marie in cui centro nevralgico e Mosca
Attraverso Mosca attraverso i fiumi che il Volga naturalmente il donna e qui si vede c'è un canale di collegamento invece tra il donna Volga che collega l'ERSA in Mar Caspio quindi sono cinque Marie collegati attraverso una rete fluviale importantissima commerciale soprattutto commerciale insomma
Quindi questi sono luoghi assolutamente fondamentali per la strategia della federazione russa e verso soprattutto il collegamento dei mari caldi subito dopo il Mar Nero
Si entra nel Mar Mediterraneo dove c'è la Siria docet la grandissima base
Navale russa fondamentale che questo è questo collegamento appunto lo rende indispensabile
Passiamo adesso all'ultima mappa sull'Ucraina chi sono i tesori ucraini
Vediamo quanto è importante questo grande paese nel cuore dell'Europa che ha nel suo territorio veramente dei luoghi molto molto preziosi
Per questa mappa e invece volevo farmi aiutare da Giacomo Mariotto il mio collega che esperto e ha pensato questa mappa Perlita spreco
Grazie mille Laura in questa bella mappa disegnata lavora canali a cartografate da la ricchezza di risorse energetiche minerarie dell'Ucraina
Vorrei partire da una premessa ossia lo scorso ventiquattro febbraio Putin non ordina l'invasione l'Ucraina per impossessarsi delle sue risorse delle sue ricche risorse eppure è una cosa che peraltro abbiamo detto sempre a Limes
La posta in gioco di della della guerra in corso e anche forse soprattutto di carattere immateriale eppure non vale per questo otto magicamente il contrario infatti naturale che nel calcolo russo
Le risorse presenti in Ucraina abbiano un valore seppur parziale da perciò necessario studiarne la collocazione infatti in Ucraina sono presenti Ventimila giacimenti di centodiciassette dei cent'delle centoventi risorse più utilizzate per scopi industriali ed è in particolare la fascia orientale
Quella costiera
A contenere la maggior parte la maggioranza delle Greggio e del gas naturale e la quasi totalità del Carmine del carbone ucraini
Infatti abbiamo voluto anche andare un po'più a fondo e come prossimo deriverebbero cartografato anche il giacimento di giudizio Luigi Tosca
Che si trova nella parte inferiore del bacino di mia di mia per Donazzan e questo bacino e questo giacimento scoperto all'incirca di una decina di anni fa e Brill uso Kier
Di poter rendersi indipendente nel giro di qualche anno dalla totalità dell'importazione di gas dalla Russia infatti sono stimati in questo bacino all'incirca quattro mila miliardi di metri cubi d'idrocarburi
Abbiamo segnalato anche i giacimenti di litio che è un metà l'ultraleggero essenziale nella produzione di impianti eolici centrali nucleari e anche degli stessi cellulare computer che utilizziamo tutti i giorni
E il litio benché sia segnalato appunto diffuso è interrotto territorio tre Ucraino si trova specialmente qui nello nell'Oblast'Bignasca in particolare nel giacimento dice Genchi rischia
Infine chiudo con una curiosità
Anche se importante sulle sulla produzione di neon in è un è una componente essenziale questa volta la produzione di semiconduttori e l'ex molto difficile a perdere stima accurate però sappiamo che prima della guerra
In particolare in due città ucraine Odessa e Mario Paul
Veniva prodotto tra il cinquanta e il settanta per cento del liceo globale
A Mario polli in particolare questo veniva prodotto nell'impianto si dice siderurgico a Zoff sta al che appunto ha passato storico celebre alle cronache
Per i primi mesi di guerra l'assedio delle forze armate russe la tenace resistenza Ucraina
Grazie
Grazie Giacomo volevo dire che qui presenta c'è questa grande macchia gialla giacimento di gas scisto adesso ne sentiamo tanto parlare soprattutto che viene dagli Stati Uniti in aiuto alle mancanza di export della Russia verso l'Europa a questo che assisto per essere estratto
E si fa un'operazione di trekking si chiama di frantumazione della roccia per quel come cannibalizzare il proprio territorio
Adesso stiamo parlando di una zona che è già altamente industriale quindi diciamo ciò tante miniere perché dà però presente d'America stanno distruggendo i monti Appalachi
E questo sta comportando un grande problema per la popolazione e per il territorio stesso questo è stata scelta la scelta degli Stati Uniti per rendersi più possibile autonomia dalle importazioni del Golfo Persico da dopo l'undici settembre
Ed è questo il gas che stanno esportando non ricerca dei costi molto elevati immaginavamo poiché c'è tutto il viaggio per mare la rigassificazione quindi questi corsi dando alle stelle
Il confronto a un tubo che arriva direttamente già da giacimenti dove si estrae molto più facilmente il gas
Quindi questo tra l'altro i alza moltissimo l'export è il costo del gas interno agli Stati Uniti perché quando una parte viene esportata coi dentro anche se si alzano i costi per cui è tutto un gioco di equilibri non potrà durare a lungo che gli Stati Uniti possano esportare tutto questo gas verso l'Europa
Adesso
Ma cambiamo Porsche in aria entriamo poi nella problematica un po'più ampia diciamo del questo del del mondo intero quindi tira il mio amico il mio collega Fabrizio Marotta che ci racconterà ecco i problemi delle importazioni e le esportazioni dall'Ucraina del del grano ucraino prego
Grazie a Laura
Abbiamo deciso all'immensa di definire questa guerra Ucraina guerra grande e non solo anzi non proprio per furbizia giornalistica ma proprio perché vogliamo dare il senso di quanto questa guerra travalichi nei suoi affetti
I confini del territorio in cui viene combattuta
Uno dei motivi in cui lo fa indiretto ma estremamente di estremo impatto
Sul resto del mondo e in prospettiva quindi anche sulla nostra parte di mondo è la problematica alimentare noi associamo a questa guerra la problematica della inflazione
Nei nostri Paesi infrazione energetica e di tutto ciò che ha bisogno dell'Energia per essere prodotto trasportato consumato quindi praticamente tutto
Ma ciò che noi chiamiamo inflazione che sicuramente è un problema per i nostri Paesi per molti Paesi vuol dire fame
In particolar modo la federazione russa e l'Ucraina
Sono tra i pochi grandi Granai del mondo paesi che hanno raggiunto la sicurezza alimentare da decenni come il nostro fatica a rendersene conto ma sono pochi i posti nel mondo dove si produce grano e cibo in generale con eccedenze rispetto alle necessità del mercato interno sufficienti ad esportare
Nel resto del mondo specialmente in Paesi che a causa anche dei cambiamenti climatici Enti in generale squilibri particolarmente forte tra la demografia locale e le capacità di produzione hanno dei deficit di produzione alimentare cronici
Quindi la Russia l'Ucraina gli Stati Uniti
Il Brasile l'India sono questi grandi produttori di cibo mondiali quando vengono a mancare ed è questo il caso in particolar modo dell'Ucraina ci sono delle ripercussioni piuttosto forti la federazione russa lo vediamo diciamo ha scelto di fare del cibo un'arma al pari del gas scegliendo sì e quanto esportare
L'Ucraina non a questa scelta si dice di solito che le battaglie sono campali perché perché si combattono anche e soprattutto sui campi coltivati è quello che sta succedendo in Ucraina
L'agricoltura ha bisogno di stabilità e di sicurezza come attività per essere praticata per cattività che espone molto
Chiaramente chi la pratica se quella zona rientranza di guerra impossibile oltretutto si combatte su per i porti costieri che sono i porti di esportazione di granaglie soprattutto quindi par parliamo di grano ma anche di mais e di altri prodotti che vanno poi dove e lo vediamo vanno nei paesi della sponda sud del del Mediterraneo Paesi africani vanno in Medioriente vanno in posti come il corno Garda Africa l'Africa subsahariana alcuni di questi Paesi hanno le capacità anche fiscali economiche per pagare di più ciò che importano e magari competere con altri Paesi
Diciamo su esportazioni che vengono da altri Paesi
Alcuni invece di questi Paesi non hanno questo margine e questo chiaramente crea insicurezza alimentare e quindi potenzialmente anche sofferenza e incremento delle spinte migratoria
Grazie Fabrizio adesso questa è l'ultima mappa centrata sull'Ucraina ma l'abbiamo utilizzata per fare il legame con la Cina
Perché qui abbiamo una Cina in Ucraina vediamo tutti gli investimenti che erano stati fatti e che sono in sospeso e ci parlerà di questo Giorgio Cuscito
Esperto e autore dei dati per questa mappa prego Giorgio
Grazie Laura sì in questa carta ci siamo concentrati sulla presenza della Cina in Ucraina e
Tutti gli investimenti che la Repubblica popolare cinese ha compiuto negli ultimi anni in questo Paese
Rappresentano una delle ragioni per cui la Cina soprattutto negli ultimi mesi ha dimostrato di essere complessivamente contraria all'invasione della dell'Ucraina da parte della Russia nonostante Pechino e Mosca gli ultimi anni
Si siano avvicinate molto dal punto di vista militare tecnologico ed economico
La l'invasione dell'Ucraina qui lo scoppio della guerra ha danneggiato fortemente gli interessi cinesi complessivamente interessi all'estero soprattutto qui ci siamo concentrati su un aspetto particolare un vero gli investimenti la Repubblica popolare nei porti dell'Ucraina
La Cina sa perfettamente che l'Ucraina un paese ricco di risorse ricco ricco anche di grano ed è per questo che ha costruito delle strutture ad hoc per espandere le capacità portuali di questo di questo Paese consci anche del fatto che nel lungo periodo la Repubblica Popolare avrà un bisogno crescente di importare risorse alimentari dall'estero e coach anche del fatto che appunto
L'Ucraina rappresenta un vero e proprio granaio e quindi potrebbe rappresentare la la presenza cinese in queste infrastrutture può essere ancora leva negoziale nei confronti di altri paesi che importano il grano ucraino
Tuttavia oggi proprio quei porti in cui la Cina investito fortemente sono sono investita la guerra sono impattati dalla guerra
E insomma ce ne voleva fare dell'Ucraina poco prima dello scoppio del conflitto un punto di passaggio dei propri progetti infrastrutturali nell'ambito delle così dette noi Della Seta cioè il Progetto cinese di lungo periodo per espande le proprie attività all'estero dal punto di vista politico economico militare e così via
Ora tutte queste attività sono di fatto in in stallo ed è questa una delle ragioni come dicevo per cui lo stesso si Jinping pochi mesi poche settimane fa Samarcanda ha mostrato diciamo le sue obiezioni a Vladimir Putin
In un incontro che è stato tutt'altro che positivo come dicevo è una delle ragioni perché un'altra ragione fondamentale che ha ingenerato l'acredine di Pechino nei confronti di Mosca
Il fatto che lo scoppio della guerra in Ucraina attirato l'attenzione dell'Occidente e non solo
Verso le mire cinesi nei confronti di Taiwan che è completamente un altro teatro dal punto di vista geopolitico però al diciamo agli occhi dei paesi occidentali rappresenta un contesto simile perché come propriamente saprete
Pechino da tempo vuole completare il processo di unificazione vorrebbe prende il controllo dell'Isola di Taiwan sebbene oggi questo sia uno stato indipendente de facto
Con questo mi fermo qui lascio la parola Lorenzo di muro per commentare la alla prossima carta che dedicata proprio all'Isola di Taiwan
Grazie Giorgio grazie Laura
Allora passiamo quindi dal teatro europeo di quella che è l'immensa definisce guerra grande ha una un altro teatro di quella che potremmo definire come ha fatto presenti a papa Francesco una guerra mondiale a pezzi
Parliamo dell'indo Pacifico quindi del teatro che vedeva opposte la prima potenza mondiale gli Stati Uniti e il suo principale sfidante la Cina come diceva Giorgio Cuscito questa è una partita che a uno dei suoi punti nevralgici proprio in Taiwan perché perché sostanzialmente Taiwan è la
Diciamo la
Prima linea difensiva degli Stati Uniti una una linea di contenimento che passa poi anche per isole come le Filippine come il Giappone
E soprattutto questa questa carta è dedicata alla quarta crisi dello stretto cioè alla crisi scoppiata lo lo scorso dallo scorso fine luglio e agosto quando si è sparsa la voce
Che la terza carica istituzionale degli Stati Uniti cioè Nancy Pelosi la speaker della camorra dei rappresentanti ci sarebbe recata a Taipei
Questo ovviamente ha scatenato tutta una serie di rimostranze di deviazione di proteste sul piano prima politico e diplomatico da parte cinese
Dopodiché anche sul piano militare come vedete nella mappa sono evidenziate le manovre militari dal punto di vista era dal punto di vista male dal punto di vista missilistico manovre che la Cina ha messo in campo
Proprio per mandare un messaggio sia allora gli Stati Uniti sia a Taipei
Questo perché e qui passerei alla seconda carta anch'essa dedicata al all'indo Pacifico e più in particolare al al cuore dell'Oceano Pacifico all'Oceania proprio una carta in cui
Mostriamo
In particolare il il modo in cui la Cina circa di appunto andare oltre di superare Tai Wan attraverso attraverso appunto il Lori Della Seta quindi attraverso gli accordi economici ma in particolare una caso interessante quello delle delle isole Salomone che nella scorsa primavera hanno scritto hanno stretto un accordo con Pechino che in futuro potrebbe consentire proprio l'Esercito Popolare di Liberazione l'esercito cinese di impiantare un avamposto appunto oltre a quella catena di isole che dicevo serve agli americani Penta per tenere la Cina confinata nei suoi mari per evitarle
Di per impedirle di espandersi e quindi di sfidare la supremazia degli Stati Uniti
B con questo mi fermerei grazie
Grazie Lorenzo si dobbiamo finire ecco possiamo concludere con due mappe stampe che riguardano la Cina e in questo caso si tratta di Africa e quindi qui vediamo sull'Africa l'abbiamo chiamata l'Africa gialle Giorgio si farà ci racconterà di queste due ultime mappe
Grazie sì senza dubbio vanno trattate insieme perché ci raccontano qualcosa di molto importante naturalmente ovvero che l'Africa come sapete è un continente
Ricco di risorse genitivo minerari energetiche c'entra in questa prima carta dedicato se dedicata alla presenza del loro
In Africa e ai flussi diciamo irregolari leciti
Che questo oro qui percorsi irregolari leciti che costoro segue in giro per il mondo coinvolgendo peraltro la Cina non è un caso perché la Cina è uno dei Paesi se non il Paese che investe maggiori risorse maggiore denaro in in questo continente in in una maniera che potremmo definire poliedrica nel senso che investì in infrastrutture esporta merci in grandissima quantità indenne i mercati cinesi che sono ambiente tutte pardon i mercati africani che sono mercati emergenti con grandissime potenzialità
Cerca anche di esportare la propria cultura tramite degli istituti di lingue di cultura per
Appunto consentire agli africani e le popolazioni africane di entrare in contatto con con la cultura cinese con identità cinese
Ma soprattutto il la Cina un progetto ben chiaro per l'Africa
Ovvero quello di usarla come una sorta di piattaforma di punto di accesso o quanto meno di monitoraggio verso il mar Mediterraneo verso quindi l'Europa cioè la parte di la di poter morire la sfera di influenza americana in Eurasia
Quindi è un modo questo investire in Africa serve alla Cina per osservare quello che fanno gli americani nel Vecchio Continente
E
Il perno di questa strategia Gibuti dove c'è l'unica base navale
Cinese ufficiale all'estero aperta nel due mila diciassette quindi è piuttosto
Piuttosto recente come apertura da qui si irradiano i progetti infrastrutturali cinesi diretti sì verso sud verso il Sudafrica in particolare ma soprattutto verso Ovest cioè il proposito di lungo periodo
Raggiungere con delle infrastrutture che possono essere ferrovie strade eccetera raggiungere la costa Ovest dell'Africa
In particolare la Nigeria che è l'altro perno delle attività cinesi in questo continente perché poi i questo con poco consentire alla Cina un giorno di costruire probabilmente una base militare anche sulla costa ovest
Utile ad acquisire familiarità con nell'Oceano Atlantico che è uno c'erano vicine si conoscono poco ma anche per controllare monitorare quello che fanno che fa la NATO a cavallo
Dello stretto di Gibilterra e con un occhio anche nel lungo periodo magari guardando verso chi c'è dall'altra parte dell'Atlantico ovvero gli Stati Uniti
Su questa questa carta invece appunto come dicevo è dedicata l'espansione del alla presenza del loro in Africa
Ma
Lo spostare
E dedicata come dicevo alla presenza del loro del loro in Africa e ai flussi regolari che che caratterizzano questa a questa risorsa
La cosa che salta agli occhi ovviamente che la destinazione principale e la Svizzera
Il che qui Citto ma ci fa capire anche qui il ruolo che a questo Paese
Sebbene ai nostri occhi solitamente apparentemente neutro apparentemente imparziale c'era invece un attore che è un attore geopolitico vero e proprio che ha coinvolto anche la gestione di importanti risorse minerarie che sono geograficamente lontane
Dai suoi confini
Grazie Giorgio sì purtroppo non solo per i flussi legali ma anche illegali Dell'Oro questo giro di frecce rappresenta anche diciamo spostamento del loro dal punto di vista illegale poiché i più gravi due grandi mercati di destinazione sono gli Emirati Arabi Uniti e l'India come vedete anche dalle cifre
E poi soprattutto salta agli occhi quanti giovane aurifere ci sono in tutta la parte del deserto del Sahara queste la fascia sei Diana del selle e questo tutto obliquo tutto quanto è indicato il deserto del Sahara
E quindi insomma una zona estremamente importante sia dal non c'è solo loro ci sono tante altre risorse ma comunque è un territorio questo questo punto praticamente transfrontaliero cioè le frontiere qui questo è il tutto a una zona di attraversata tranquillamente dalle popolazioni nomadi anche i Tōbu questi Libyan insomma e sono traffici di ogni tipo
Qui possiamo concludere vi ringrazio dell'ascolto e possiamo passare la linea alla sala del Gran Consiglio grazie
Buona sera
Grazie di essere intervenuti in un numero così importante
Che merita uno dei momenti più importanti della vita di questo palazzo che come sapete aperto trecentosessantacinque giorni all'anno ma quando c'è festiva di lì messe è un sono i tre giorni quasi più importanti dell'anno quindi inizio coi ringraziamenti a Lucio Caracciolo tutta la sua ottima équipe abbia sentito la descrizione anche delle delle cartine meravigliosamente descritta e della divertirmi solennemente
Disegnate che ci spiegano il momento in cui viviamo in questo momento
E questo quindi i piazzamenti vietano perché in questo momento Genova è sicuramente uno dei punti più importanti del te la geopolitica italiana
In questi quei giorni e mezzo sono affrontati una serie di argomenti che fanno sì che tutti sappiano non solo dov'è l'Ucraina ma specialmente dove chiedo va e quanto importante Cedola quindi i ragazzi aumenta la collaborazione ormai da nove anni con Lucio Caracciolo per noi a Palazzo Ducale un momento importate fondamentale della nostra programmazione proprio perché tocca anche argomenti di geopolitica che sono fondamentali nota anche per la vita quotidiana di tutti in giorni che quindi ancorché sembrano Paesi leggermente distanti come l'Ucraina può in effetti non lo è
Però essa nell'analisi globale fatta ci porta a vedere come si muove tutto il mondo intorno a noi quindi
è una collaborazione che contiamo di portare avanti ancora per tanti anni e e quindi ringrazio Lucio Caracciolo di aver localizzato
Buonasera a tutti porto i saluti del sindaco di Genova siamo onorati di poter ospitare in città eventi di questo tipo che concentra l'attenzione su quello che ci sta intorno che non è un mondo altro ma è un altro mondo o non è un mondo che non c'entra nulla
Con con noi che abitiamo a Genova mo'al mondo nel quale siamo immersi quando mi chiedono cosa c'entriamo noi con la geopolitica invito sempre i miei amici interlocutori a guardarsi addossare aprirà le etichette dei vestiti girare i telefonini per vedere da dove arrivano
I capi di abbigliamento e gli oggetti dai computer ai telefonini ai tablet e a quant'altro di cui si correda anche la loro opera professionale ecco io penso che questa attenzione alla geopolitica sia importante perché ci aiuta a capire delle dinamiche che comunque condizionano la nostra vita quotidiana non vediamo anche con le famoso caro bollette che purtroppo ci attanaglia in questo periodo e ci desta anche più di una preoccupazione
Ma evidentemente ci dà anche la possibilità di tra guardare in prospettiva una politica che sia di più largo respiro diversamente da quella che cui eravamo forse abituate fino a qualche anno fa ed evidentemente Genova da questo punto di vista come diceva poc'anzi Beppe Costa si candida a diventare una capitale della geopolitica io ricordo sempre in questi giorni che Genova sta diventando a livello di digitale e di dati
Una capitale a livello mondiale perché a Genova sono approdati cavi di Things parco che ci connettere le ab
Di cavi di teen star col che approda a piazzale Kennedy si connette con l'India passando per l'Oman all'Arabia Saudita Israele
Cercavo di Africa due che approdato a Sturla Quarto Sturla che evidentemente ci collega
E circumnavigare l'Africa ci collega all'Inghilterra ce n'è un terzo di Uni data che ci collega Mazara del Vallo passando per Fiumicino insomma la grande sfida di Genova e ho concluso è proprio anche quella della geopolitica dei dati è su questo siamo e vedere effettivamente all'avanguardia ci candidiamo a svolgendo un ruolo primario quindi ben vengano queste queste queste manifestazioni questi approfondimenti di studio
Professionalizzato perché effettivamente anche Genova è sul pezzo grazie buona serata a tutti
Bene la prima volta che iniziamo in anticipo un festival di Limes
Il che eh già è un'ottima notizia
Mi fa molto piacere salutare tutti coloro che sono presenti e coloro che vorranno seguirci da lontano saluto molto speciale
Ai ragazzi di ogni età ragazze di ogni età che frequentano la scuola di Limes da un paio d'anni e agli amici che stanno per sfondare il limes Club Genova che sono sicuro diventerà uno dei pilastri del nostro gruppo
Il titolo dice già quasi tutto tutto un altro mondo dove va l'Italia
Una cosa credo che debba essere chiara fin d'ora
Siamo in una fase di accelerata dinamica geopolitica i parametri più politici del mondo stanno mutando molto più velocemente di quanto ne possiamo seguirli ma noi ci proviamo
E questo significa che o noi parlo di noi italiani ci rendiamo conto di quello che accade attorno dentro noi oppure semplicemente diventiamo un oggetto di decisioni di scelte di fenomeni che non governiamo o che sono governati contro di noi perché in una fase in cui tutto cambia se tu non cambia e perso in partenza
Ci sono tre fenomeni contemporaneamente attivi che disegnano questo cambiamento
Del primo parlerò domani diffusamente con l'amico George Friedman
Il presidente di geopolitica al futures ma soprattutto i più grande geopolitico americano e forse non solo che ci fa l'onore di partecipare a questo incontro per discutere della tempesta americana ecco il primo fattore decisivo senza del quale non si capisce proprio nulla
E che l'America vive una delle sue crisi vedremo quanto strutturale crisi di identità
Crisi che fa parlare a qualcuno in America di stati disuniti di nuova guerra civile
Sono probabilmente delle esagerazioni ma rendono l'idea di che cosa sta cambiando nel Paese finora numero uno del mondo e che tale immagina di restare ancora molto a lungo
E poi due fenomeni che noi conosciamo invece molto da vicino
L'effetto del virus che è stato purtroppo un effetto fisico
Per molte persone che non sono con noi ma è stato anche e soprattutto per chi è qui un effetto psicologico un effetto mentale quello che a Limes abbiamo chiamato l'altro virus che ha cambiato le nostre abitudini di vita temo per un lungo periodo
Ci ha reso tutti un po'più emotivi e a sociali è un po'più chiusi su noi stessi
E ha cambiato anche il modo di guardarci intorno nel mondo
E l'altro che viviamo in maniera meno diretta ma partecipata è quella che noi a Limes abbiamo chiamato la guerra grande
E cioè lo scontro che avviene contemporaneamente fra le tre principali potenze gli Stati Uniti la Cina e la Russia con un epicentro armato quello dell'Ucraina su cui Giachini era collegato prima
Ha visto le carte molto dettagliate che produciamo su questa guerra
E poi lo scontro maggiore che si profila invece nell'Oriente del pianeta ma che ci interessa tutti da vicino che quello fra Stati Uniti e Cina
Questa è una carta che conoscete molto bene perché ci introduce alla quarta e molto negletta dimensione di questo scontro che noi vediamo sempre un po'come parte di una vicenda quasi di casa americani russi
Ci conosciamo ma questa di idea del mondo
Ci fa capire come i cambiamenti siano di carattere globale e che noi siamo solamente una piccola parte noi italiani e noi europei questa carta come abbiamo visto varie volte bipartisan il mondo fra un'area più ordinata e tranquilla un'aria molto caotica dove si concentrano i conflitti una cosa che noi non dobbiamo fare e guardare a questo mondo diviso
In cui la minoranza voglio ricordarlo siamo noi perché su questo pianeta siamo come adesso illustrerò
Ormai otto miliardi che il resto del mondo così detto cioè quello di caos Nadia sono più o meno sette miliardi dicevo quello che noi non dobbiamo fare e guardare questo mondo come fa un signore che si chiama Giosetta Borrell che di mestiere fa il l'Alto rappresentante della politica estera europea cioè di qualcosa che non esiste e ciò lo rende quello che potremmo chiamare un disoccupato organizzato
Dice Borrello sì l'Europa è un giardino abbiamo costruito un giardino tutto funzionerà e la migliore combinazione di politica libera di prosperità economica e di coesione sociale che l'umanità abbia mai creato le tutte le cose insieme
Il resto del mondo la parola resto dice già tutto
Non è esattamente un giardino la gran parte del resto del mondo è una giungla
E la giungla può invadere il giardino ecco se cominciamo così andiamo decisamente a sbattere con meglio la giungla ci viene addosso e si producono le condizioni per il tutt'altro mondo che sta nascendo mentre noi parliamo discutiamo
Quello disegnato dalla guerra grande vedete il collegamento che si è creato non esattamente sin patetico tra Stati Uniti Russia e Cina
Con i due grandi teatri di guerra quello centrato sull'Ucraina e quell'altro che per fortuna è ancora virtuale ma potenzialmente molto più importante in Estremo Oriente nei mari cinesi
E con una buona parte del mondo appunto il cosiddetto Resto del mondo che subisce le conseguenze di questa guerra grande così come le subiamo noi
Questo per ricordare a noi stessi quanti siamo
E soprattutto come siamo evoluti nel tempo
Ecco noi siamo come potete notare quella parte più bassa estremamente ridotta di queste fasce che ci danno le proporzioni demografiche del pianeta per continente
A partire dalla metà del secolo scorso fino alla fine di questo noi notiamo come vi sia una tendenza forte alla crescita in quello che il nostro amico Borrelli chiama
Il al resto del mondo la giungla con un'Africa che sta raddoppiando in questi anni la popolazione che aveva dieci anni fa
Con l'Asia che raggiungerà un picco verso la metà del secolo e comincerà poi forse a decrescere
Non assisterò questo fenomeno ma ve lo annuncio e poi noi diciamo nella fascia un pochino meno demograficamente rilevante insieme al Nord America
A costruire quella che effettivamente la parte che è possibile definire Resto del mondo queste sono le tabelle perché meglio sempre osservare i numeri di che cosa stiamo parlando oggi parliamo di un mondo di otto miliardi
Nel due mila cinquanta cioè a metà di questo secolo saranno già quasi dieci e vedete che nell'Africa aumenterà di un altro miliardo noi europei perdiamo continuamente popolazione
E forse a questo proposito è bene ricordare che l'Italia per la prima volta nella sua storia dal mille ottocentosessantuno dal due mila quindici perde abitanti
E secondo le proiezioni Istat intorno alla metà di questo secolo scenderemo sotto i cinquanta milioni adesso siamo cinquantanove
In più l'età mediana in Italia e più o meno nel resto d'Europa e di quarantacinque anni ma è destinata a salire verso metà del secolo intorno ai cinquanta l'età mediana africana e sui diciannove venti
Questo per ricordare a noi stessi la perfetta simmetria per usare un termine gentile tra il giardino e il resto del mondo
E questo qualche riflesso anche politico geopolitico
Questo è il voto Espresso alle Nazioni Unite
Contro l'invasione russa dell'Ucraina come vedete una grande maggioranza di stati centoquarantuno ha votato una mozione di condanna dell'invasione russa
Però ci sono stati trentacinque astenuti undici assenti e cinque contrari se noi guardiamo la popolazione che rappresentano i Paesi che hanno votato all'Assemblea generale delle Nazioni Unite vediamo molto chiaramente
Che c'è una maggioranza di popolazione più o meno legittimamente rappresentato all'ONU che nona condannato l'invasione russa
E questo perché perché agli occhi di molti in Africa in Asia e America latina cioè di pari archi parti del mondo aree del mondo che sono state storicamente colonizzate dagli europei
Beh e questa guerra sembra una cosa assolutamente folle lontana
Di cui non si riesce bene a capire il senso ma che soprattutto è combattuta tra potenze direttamente o indirettamente tra potenze che sono potenze coloniali che l'idea che il giardino abbia qualche responsabilità nella giungla pare che sia abbastanza diffusa nella giungla che poi può essere anche un modo per sorvolare sulle proprie colpe e sui propri peccati ma è un dato di fatto e questo dobbiamo tenerlo presente
Perché per quanto noi si partecipi di un mondo quello del miliardo e oltre di occidentali
Molto privilegiato naturalmente molto più potente dal punto di vista anche militare oltre che economico insomma non possiamo scherzare e immaginare di essere immuni
Da quella che Borrelli chiama la giungla e che più semplicemente alla gran parte tutti questa nostra umanità
Questo sfondo ci aiuta a capire
Quello che abbiamo cercato di far vedere in questa carta e che adesso voglio provare ad approfondire in particolare per quanto riguarda intanto i teatri di questa guerra grande e poi anche sui rimbalzi purtroppo non positivi che la guerra grande a su di noi quindi cominciamo a esplorare quella specie di circuito ovale che va dalla
Sostanzialmente parte asiatica della Russia fin giù verso l'Oceania e che ha il suo epicentro nella Cina lo scontro per ora freddo e speriamo che resti tale tra Stati Uniti e Cina
Allora questo però sta andando prima sulla Russia
Eccoci qua
Questo è il teatro indo Pacifico l'indo Pacifico è semplicemente la somma ovviamente dell'Oceano Pacifico di quello indiano che è diventato un unico teatro di confronto fra Cina e Stati Uniti
Qual è la partita molto semplicemente la Cina è una potenza che si suppone in ascesa
è una potenza che ha una forte ricordo corse anche piuttosto esagerato di quando era il numero uno al mondo almeno dal punto di vista economico cioè fino agli anni quaranta dell'ottocento
Ed è un Paese che si rappresenta per usare i termini di CCP in in recupero in ringiovanimento
E che ha fissato a se stessa un appuntamento non lontanissimo il due mila quarantanove appuntamento entro il quale deve fra l'altro vorrei cooperare come dicono i cinesi Taiwan alla patria
Nota a piè di pagina Taiwan e non è mai appartenuta alla Repubblica popolare cinese e appartenuta in maniera peraltro piuttosto lasca
Alla fase finale dell'intero cinese alla dinastia Ching e comunque non ha molta voglia di andare o rientrare sotto Pechino
In questo teatro sono coinvolte tutte le maggiori potenze del mondo
Beh cominciamo intanto a nord vedete la Russia la Russia fino a ieri possiamo dire era considerata dai cinesi un partner molto utile
Per contrastare l'America cinesi e russi lo sappiamo non si amano non si ameranno mai non si sono mai amati ma in questo momento si manipolano reciprocamente perché hanno entrambi lo stesso obiettivo rovesciare l'ordine basato sull'egemonia americana
Che cosa possa succedere all'ordine basato sull'egemonia americana una volta finita l'egemonia americana
è meglio non pensarlo perché considerando il carattere
E la potenza degli sfidanti è molto probabile che più che un cambio di egemonia ci sia un puro avanzamento della giungla di Borrelli cioè un aumento del caos non essendoci una forza a livello globale ma forse anche a livello regionale capace di avere una funzione ordine attiva
Scendendo incontriamo il protagonista dal punto di vista proprio di questa sfida che è la Cina a quale Cina si immagina alla conquista di un proprio spazio di una propria sfera di influenza questo spazio secondo i cinesi deve andare dall'isola di Guam che vedete disegnata come perno americane una grande base americana nell'Oceano Pacifico sino al Kazakistan cioè fino all'Asia centrale passando per tutto l'Estremo Oriente questo è la modesta
Proposta che hanno fatto negoziatori cinesi agli americani quando gli americani gli hanno chiesto va be'd'accordo ma voi che cosa volete detto non ci accontentiamo diciotto eccetera Guam e Kazakhstan evidentemente questo non va non solo gli americani Massimo nemmeno i russi che Casazza come sapete un ex Repubblica sovietica in Asia centrale mantengono un piede
E ce la vogliono mantenere anche perché presente in Kazakhstan c'è una fortissima minoranza russa Capital nord del Paese così come molti russi abitano le repubbliche posso Vietti
E poi ci sono i Paesi che abbiamo disegnato in blu dall'India al Giappone scendendo giù verso l'Australia che sono i Paesi che l'America ha convocato per bloccare il disegno cinese
Ci servite mettetevi con noi che vi proteggiamo vi garantiamo dobbiamo contenere insieme la pressione cinese
Va be'con gli indiani è un discorso facile hanno già combattuto varie guerre in altura sull'Himalaya
Contro i cinesi e quando c'è da incrociare le spade contro i cinesi gli indiani sono sempre disponibili tanto è vero che ancora recentemente ci sono state delle scaramucce al confine fra India e Cina
L'Australia è un po'una base arretrata e fa parte di un sistema di cui adesso non ho tempo di parlare ma che potremmo magari approfondire ulteriormente che si chiama Angelo sfera cioè che cosa è la prospera e o sistema centrato su cinque Paesi
L'Inghilterra ovviamente Regno Unito gli Stati Uniti d'America il Canada l'Australia e la Nuova Zelanda
Sono i cinque Paesi
Che hanno formato il sistema fai Weiss cinque occhi non so perché sia presentano orbite quindi dovrebbero essere dieci ma hanno rinunciato cinque e questi cinque occhi
Sono gli occhi dell'Intelligence quelli che cercano di capire come va il mondo e di intervenire di a protezione di interessi che considerano comuni
Questa anglo sfera che è una sorta di Rete informale molto potente impegnata in prima linea nel contenimento della Cina
E poi c'è un paese il Giappone di cui sentiremo parlare
Sempre di più nella Carta disegnata da Laura Canali murale che vedete potrete rivedere uscendo sulla destra abbiamo indicato tre paesi da tenere d'occhio in questa fase di cambiamento
Uno e la Polonia non tanto lontano da noi e mi ci soffermerò il secondo e la Turchia anch'esso non proprio lontano anzi ce l'abbiamo davanti allo Stretto di Sicilia perché ormai tutti sono a Tripoli
E il terzo è il Giappone
Il Giappone il Paese che ha avuto il nefasto privilegio di essere l'unico paese a essere il bombardato con le armi atomiche nel mille novecentoquarantacinque
Da allora è stato pacificato e introdotto con le buone o con le cattive nella sfera d'influenza americana nella quale ha fatto una meravigliosa vita di crescita economica industriale
Addirittura intorno agli anni ottanta del secolo scorso c'era chi immaginava che il Giappone dovesse superare l'America
Ma soprattutto il Giappone molto preoccupato della crescita della Cina uso neo femminismo perché c'è la accanto e perché il Giappone non ha mai completamente rinunciato alla sua idea di essere una potenza imperiale da estendere sul continente asiatico nel suo complesso
La posta in gioco tra i Paesi che contengono nel senso di contenere reprimere l'espansione cinese della Cina la posta in gioco immediata più evidente soprattutto dichiarata è Tai Wan
Taiwan e l'isola dove i nazionalisti di Chiang Kai Shek dopo essere stati sconfitti dai comunisti di Mao si ritirarono nel mille novecentoquarantanove
Che trasportarono in quest'isola la Repubblica di Cina
Cioè la Repubblica nata nel mille novecentoundici che successe all'impero cinese che fu la prima repubblica cinese
E che poi appunto è stata sconfitta dalla Repubblica Popolare di di Mao Tze Tung nel quarantanove
In realtà Taiwan è un'isola ma è anche un arcipelago perché fanno parte del territorio di Taiwan
Anche quei quelle isole quegli isolotti e quei piccoli arcipelaghi che vedete segnati con i numeri due tre quattro e cinque a ridosso della costa cinese
Insomma praticamente tra che Moira e la Cina c'è veramente un tiro di fionda in senso stretto quindi è pensabile per esempio che un i cinesi possano a un certo punto iniziare una invasione della Repubblica di Cina di Taiwan anche attraverso questi isolotti ma quello che ci interessa di più rispetto a quello che dicevo prima e che più vicino a Taiwan non è la Cina ma il Giappone
Il Giappone che attraverso le sue isole meridionali quasi tocca Taiwan di cui ebbe il controllo per metà del secolo scorso dal punto di vista giapponese tregua nel giapponese tanto per essere chiari
La partita di Taiwan un una partita che a mio avviso non può essere risolta militarmente se non con la distruzione totale di Taiwan
Cioè i cinesi non sono in grado di organizzare un'operazione di sbarco a Taiwan come gli americani in Normandia
Perché verrebbero vetrificati prima di avvicinare la costa ma possono senz'altro distruggere Taiwan si per qualche motivo decidessero che se non è mia non deve essere nemmeno americana
Che cosa vuol dire non essere davvero americana vuol dire che gli americani stanno militarizzando Taiwan per proteggerla dai cinesi con il consenso della gran parte anche se non tutta la popolazione taiwanese
E quindi l'idea che età iguane possa diventare per capirci dal punto di vista americano una sorta di Cuba a ridosso non della Florida ma della Cina è qualcosa che i cinesi difficilmente possono digerire ma qui siamo nell'ambito lontano ma che ci interessa da molto vicino se non altro per le dimensioni economiche commerciali della Cina e anche di tregua nella famosa patria dei semiconduttori quindi qualcosa rappresenta molto anche rappresenta anche per noi
E questa invece l'Area della guerra guerreggiata
Quella tra Russia e Ucraina o mai figlio per essere più precisi tra Russia America e i suoi alleati europei della NATO
Come sappiamo Putin pensava di risolvere la partita in qualche giorno marciando trionfalmente per i viali di chi è far colto da fiori un po'quello che Rumsfeld immaginava batte da da quando gli americani invasero l'Iraq non ha detto molto bene agli americani ha detto malissimo fin da subito i russi
Piano diciamo oggi piano B costruiamo una Russia la nuova Russia che è un termine realtà precedente ma insomma per capirci una un'appendice della Russia
Che chiuda l'Ucraina al mare e questa una rappresentazione che fino a qualche mese fa i russi potevano coltivare magari step by step passo dopo passo
Tenendo sì ovviamente la Crimea e Sebastopoli chiudere l'Ucraina al mare arrivare quasi alle fonti alle furto nelle fonti alle foci del Danubio e controllare quindi tutto il Mar Nero settentrionale
Quest'operazione non funziona oggi russi sono sulla difensiva come gli è stato spiegato anche dalle carte da quello che ci è stato detto da Mirko Musetti prima la Russia oggi in una condizione molto difficile tanto che i russi stanno cominciando a costruire una specie di linea Maginot russa che sappiamo che la linea Maginot è una linea diciamo perdente
Non sappiamo se accadrà anche stavolta ma certamente non sono più in grado di avanzare nemmeno i confini dei territori che i russi si sono ammessi sono considerati sicuri tanto è vero che questo vallo
O queste difese sono apportate spente entro i territori che teoricamente sono russi e quindi lasciano fuori un pezzo di Russia questo per dirvi come la resistenza Ucraina la controffensiva Ucraina supportata dalle armi dai consiglieri dagli addestratori e quant'altro occidentali anche italiani
Abbia funzionato e abbia respinto quello che fino a ieri era gloriosamente definito il secondo più potente esercito del mondo attenzione non è che la Russia abbia schierato quindi fior fiore delle sue armi
Ha schierato soprattutto ceceni la mitica Wagner che un club privato che però sta diventando sempre più importanti russa di combattenti non gratuiti per la causa russa
Delle truppe russe molte venivano dall'Estremo Oriente ma questa è una caratteristica che i russi si possono permettere grazie alla loro profondità strategica
Ma insomma non è questo il punto il punto è che la Russia sei mila bombe atomiche
E quindi c'è sempre questo incubo questo ricatto che un Paese così vasto dotato di risorse ma soprattutto dotato di sei mila bombe atomiche può esercitare sul resto del mondo Stati Uniti compresi
Ma quello che
Mi preme ricordare e che noi siamo toccati
Da questa guerra sì certamente per il fatto che stiamo mandando armi e qui vi rimando al incontro che avremo domenica pomeriggio
Con il capo delle nostre forze armate con l'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone
Che ci darà una sua visione naturalmente molto più competente della mia della guerra e di quello che stiamo facendo voglio però ricordare a noi stessi visto che facciamo sempre dei dibattiti spesso molto teorici
Che noi stiamo inviando un bel po'di armi ai nostri amici Ucraini
E però siamo anche l'unico paese al mondo che fornisce l'Ucraina Dida di armi senza dire quali sono e questo ci dà un'idea di come quanto meno la classe politica il governo rappresenta il popolo a cui si rivolge cioè gente a cui non si può raccontare le cose come stanno
Perché se noi sapessimo che cosa stiamo mandando ben prima di tutto cadrebbe il governo e in secondo luogo ci sarebbe qualche problema probabilmente di ordine pubblico tensione non stiamo mandando armi atomiche questo lo posso garantire
Però c'è un effetto immediato che noi stiamo soffrendo di questa guerra e che sono le sanzioni le famose sanzioni
Che cosa sono le sanzioni sono delle misure di carattere economico finanziario deputate a fare cambiare idea e atteggiamento al nemico parola nemico già ci fa rabbrividire diciamo a alla Russia che ci considera ostile
Il problema delle sanzioni e che normalmente nella storia umana non funzionano o meglio se mai funzionano a favore dei sanzionati e contro i sanzionatori
Temo sottolineo temo perché non è affatto la certezza che questo caso non farà eccezione e comunque non sta facendo eccezione
Questa questo grafico l'ho ripreso da fonte direi abbastanza sicura dal punto di vista del rapporto alla guerra cioè New York Times
Cinese da un'idea di come è cambiato dopo le sanzioni e delle contro sanzioni russe il volume degli scambi commerciali tra la Russia e alcuni paesi piuttosto importanti
E vedete che la Russia riuscirei in una maniera che molti dei sanzionatori non si attendevano addirittura alcuni Paesi anche Paesi che sono contro la Russia che hanno partecipato del sistema Dinacci e di sanzioni hanno guadagnato nel volume degli scambi con la Russia poi ci sono quelli un po'più immediatamente i interessati come l'India che addirittura triplicato la Turchia che si sta muovendo con straordinaria abilità fra due sedie riuscendo a non cadere in mezzo la Cina che per quanto sia rimasta quanto meno diciamo interdetta uso un termine gentile dalla prestazione russa in Ucraina
Evidentemente non può permettersi che la Russia salti per aria Rocca astiosi discreti anche di questo parleremo stavolta domani pomeriggio ma Berneschi come protezione rispetto al sistema di cintura marittima costruito dagli americani
Intorno alla Cina
Il Giappone spesso ma il Brasile era la grande quello di Bolzonaro figuriamoci quello di Lula che se fosse per lui voterebbe a favore dell'invasione russa e quindi insomma questo è ma quello che è più interessante ancora
Le importazioni non ci dicono molto ma soprattutto le esportazioni
Cioè la Russia si conferma un Paese che non tanto per merito proprio se non quello di una sua geografia fisica
è dotato di risorse di materie prime energetiche non solo essenziali per il resto del mondo e che non possono essere sostituiti dalla mattina alla sera e forse nemmeno dalla mattina a qualche decennio dopo
E questo lo si vede molto bene dall'aumento delle esportazioni russe verso Paesi della NATO la Turchia beh insomma definirla Paesi della NATO e quasi farle offesa
La Spagna la Germania la Germania
L'Olanda
Il Belgio e così via Po e naturalmente India Cina Brasile Giappone gli unici che sono diciamo con il segno meno sono intanto i due grandi Paesi dell'anglo sfera ci mancherebbe pure
L'Inghilterra e il Regno Unito e poi la Svezia Paese neutrale che sta per entrare però nel nella NATO e quindi nel nostro dei super potenti
Insomma il problema è che un paradigma energetico non si cambia dalla mattina alla sera dicevo che siccome il nostro paradigma energetico parlo dell'Europa ma parlo specificamente anche dell'Italia è basato sul gas e sul gas russo
Siamo passati in maniera abbastanza ripida dalle chiacchiere sulla transizione strategica verso le rinnovabili a un tentativo di transizione dal gas indovinate a cosa al gas
Dal gas russo ad altro gas solo che non è semplice sostituire un sistema strutturato che funziona ormai da più di cinquant'anni tra l'ex Unione Sovietica oggi Federazione Russa Ucraina Bielorussia ed Europa Italia compresa
Con qualcos'altro cos'altro può venire solo o da altri tubi già esistenti in particolare
Nella parte meridionale della zona euro mediterranea
In particolare io segnalo l'importanza crescente della Turchia
Perché potrebbe anche mescolando vari gas ma soprattutto quello russo diventare di nuovo un fornitore per l'Italia e per l'Europa di primo livello
E poi diamo scommesso molto sul caso algerino forse se la Libia si dà una calmata potremmo anche
Puntare di più su quello libico ma certamente siamo molto lontani dalla possibilità di pareggiare le perdite che subiamo sul fronte dei tubi prima di tutto dei tubi provenienti dalla Russia
Prima di tutto perché c'è una questione di prezzo cioè il gas che abbiamo importato dall'Unione Sovietica prime e dalla Russia poi aveva un certo grado di prezzo che per il momento ce lo possiamo dimenticare sì certamente sta leggermente diminuendo il prezzo del gas ma soprattutto per il fatto che ne consumiamo di meno quindi per il più banale legge della domanda e dell'offerta questa diminuzione di prezzo comprensibile ma il il gas che dovrebbe arrivarci da questi Paesi o addirittura come preferiscono gli americani attraverso il sistema del rigassificazione del gas liquido portato per nave apprezzi di ben altro livello ma quello che ci interessa di più il carattere strategico di
Questa partita
Perché se c'è un obiettivo che gli americani hanno posto a se stessi in questo scontro indiretto ma non troppo con la Russia
E quello di staccare gli europei dai russi così come i russi da quando esistono cercano di strappargli staccare gli europei dagli americani e come stacchi gli europei e russi beh togliendo
Il tubo di connessione che ci permette finora di potere di siccome ci permetteva finora di godere di una certa sicurezza energetica il gas via tubo dalla Russia
Segnalo anche perché poi bisogna anche togliersi il cappello non solo davanti alla Resistenza ucraina ma anche davanti all'abilità strategica e tattica ucraina che l'Ucraina continua a importare gas russo
E quindi questo vi dà l'idea di come sia una da anzitutto una risorsa strategica e una risorsa che può essere utilizzata come mezzo di pressione o di non pressione in questa guerra ma la cosa più importante soprattutto la fine dell'interdipendenza tra Europa e Russia e tre Europa e Germania
Che
Ha permesso alla all'America di ottenere un primo risultato
In Italia si parla sempre di Europa
Magnifico questa però è una rappresentazione credo non troppo lontana dalla realtà di che cosa si intenda per Europa
E cioè uno spazio che formalmente ormai per tiene quasi interamente all'Alleanza atlantica
Ma che in realtà vede al suo interno soggetti molto diversi in competizione fra loro e ricordiamoci di questo lo vediamo purtroppo anche dalla cronaca in questa fase
Ognuno gioca per sé
E il gioco di ognuno è quello di scaricare sugli altri suoi problemi e di care caricare su di sé tutto quello che è disponibile quindi non aspettiamoci gentilezze cortesie
Purtroppo quando le che il gioco si fa duro quando si arriva a una guerra vicina con effetti indiretti su di noi quel minimo di solidarietà che ci permetteva di affrontare per esempio
L'emergenza del virus attraverso una forma di compartecipazione a un fondo comune e quindi anche di garanzia del debito italiano be'questa diventa molto ma molto più difficile e infatti i prossimi mesi ce ne accorgeremo stiamo litigando con i francesi sui migranti ma sappiate che già fra un mese o due comincerà a uno scontro infuocato con la Germania
Sulle politiche fiscali cioè sui margini che i vari Paesi possono avere per spendere per tenere in piedi le loro economie per costruire infrastrutture per mandare avanti le fabbriche
Un paese come il nostro indebitato fino al collo evidentemente ha dei margini di manovra più ristretti e non sempre si può contare certamente non in questa fase in un occhio di riguardo da parte dei nostri partner cosiddetti rigorosi
Un'occhiata rapida alle faglie europee
Cominciando da est da parte ovviamente lo scontro che vede di fatto allineate la federazione russa era Bielorussia contro praticamente il resto dell'Europa è in prima linea l'Ucraina
Quello che colpisce la fascia arancione che scende dalla Scandinavia baltico giù
Facendo perno sulla Polonia fino al Mar Nero Romania Bulgaria
Questa la fascia che abbiamo chiamato avanguardia antirussa cioè sono i Paesi che hanno una provato marchio
Anti russo nel senso che considerano la Russia una minaccia storica permanente quasi i barbari alle porte togliere il quasi e che a una sua cogenza storica perché per esempio prendiamo la Svezia o la Polonia
Sono paesi che hanno invaso la Russia ne sono stati respinti a loro volta invasi la Polonia più che altro e che evidentemente nella loro memoria storica vedono la Russia come qualcosa di molto simile al demonio
è molto importante chi legge rimesso lo sa che quasi una nostra fissazione comunque una mia fissazione non capiamo molto di quello che accade oggi seno collocandolo nella profondità storica
Che non è un dato di fatto non è oggettiva e quello che noi pensiamo sia accaduto
E siccome questi Paesi
Che ho messo lì allineati sono paesi che hanno costruito una memoria storica antirussa si è determinata una sorta di identità comune
Che vede dal punto di vista strategico nella Russia il grande nemico e nell'America inevitabilmente il grande amico visto che degli altri europei c'è veramente poco da fidarsi
E qui c'è un punto abbastanza centrale in questa dinamica geopolitica in cambiamento stiamo vivendo una fase in cui i grandi racconti del Novecento le grandi ideologie universalistiche il comunismo la liberaldemocrazia e le Variazioni su questi temi sono scadute o sono in scadenza
E questo significa che per identificarsi per legittimarsi per muoversi per riconoscersi abbiamo bisogno di qualcosa di più profondo e di più insediato dentro di noi l'identità e la differenza fondamentale tra una identità identitaria scusate la ripetizione e una identità basata su una visione ideologica
Che per l'identità si è disposti a morire come per una guerra di religione perché l'identità la fine è un credo mentre sull'ideologia si possono fare delle transazioni mettiamola così
E quindi oggi gli scontri sono molto più aspri ci si raccontano le peggiori cattiverie reciproche ci si maledice con una facilità
Ecco anche con una forse in coscienza perché quando si ci si abitua a usare dei termini assoluti bianconero e quant'altro si rischia di non governare più i processi in corso
Andando più verso il centro e l'Occidente troviamo il grande perdente finora di questa partita a parte l'Ucraina ovviamente i russi che sono morti in Ucraina quelli che perdono in questo momento sono i tedeschi
Perché perdono i tedeschi
Beh innanzitutto perché hanno perso l'Inter dipendenza energetica cioè il gas russo stanno perdendo rischiano di perdere importanti quote di mercato con la Cina perché nella cosiddetta guerra grande
Lo scontro fra Cina e Stati Uniti implica per i Paesi europei di essere sorvegliati speciali ne sapremo qualcosa anche noi
Rispetto ai rapporti economici e commerciali con la Cina e perché poi la Cina sta anche vivendo una fase critica dal punto di vista economico quindi diciamo la risorsa fondamentale l'Energia e il mercato fondamentale più degli mercati europei ormai per le esportazioni cinesi che valgono il cinquanta per cento del PIL
Della Germania cioè la Germania produce cento e cinquanta lo manda all'estero quindi voi capite la dipendenza di questo Paese
Dall'estero sia per importare risorse che garantiscono questa produzione sicuramente di qualità sia per avere dei mercati disponibile a comprare made in Germany
E poi terzo mica da poco e la Germania ma questo vale un po'per tutti gli europei non è più tanto sicura che gli americani siano disposti a proteggerla anzi gli americani non appena dato qualche seria bastonata
Come per esempio quella di avere lavorato per la attraverso le sanzioni lasciamo stare il sabotaggio del gasdotto su cui lascio la parola i complottisti ma le sanzioni erano soprattutto mirate
A interrompere le comunicazioni o quanto meno limitare le comunicazioni euro russe ma più specificamente Germano russe
Perché dobbiamo mai dimenticare che dei tre i precetti dell'alleanza atlantica cioè americani dentro russi fuori terzo sotto quello che oggi forse più evidente e quello dei tedeschi sotto
Gli americani non si fidano dei tedeschi peraltro non sono i soli al mondo a non fidarsi e questo implica che la Germania sia in questo momento sotto tiro contemporaneamente su più fronti
E purtroppo quando la Germania è sotto tiro su più fronti in genere non ha una capacità di
Analisi e risposta immediata
E va un po'a tentoni però fra questi tentoni segnalo il fatto che tre giorni dopo l'invasione russa il cancelliere Scholes non decisamente un Bismarck si presenta in Parlamento e dichiara che la Germania sta Maria Armando con un fondo di cento miliardi per poi aggiungere noi siamo la prima potenza economica d'Europa è logico che lo si sia anche dal punto di vista militare non fa una grinza
Altro punto importante tutti li armano intorno a noi
Perché questa guerra dimostrato primo che c'è un pericolo russo vedremo poi quanto consistente per il momento hanno beccato tante di quelle mazzate che non penso abbiano molte voglia e capacità di andare oltre ma è da considerare e poi anche abbiamo visto che gli americani non vogliono impegnarsi direttamente sul territorio europeo anche se l'Ucraina di fatto è un Paese armato
Sostenuto finanziato soprattutto dall'America dall'Inghilterra ma anche da altri Paesi occidentali quindi di fatto è già più che dentro la NATO è molto più atlantico della gran parte dei paesi atlantici
E però sappiamo che gli americani non hanno nessuna intenzione di scendere in campo in Europa e non siamo nemmeno sicuri che la famosa garanzia dell'articolo cinque dell'alleanza atlantica
Che come tutti gli articoli di tutti i trattati può essere interpretato in modi perfettamente opposti e dove l'abbiamo interpretato come se ci attacca qualcuno l'America ci protegge ecco questa scontata idea che abbiamo pigramente coltivato perché io spero sia vera ma mi permetto di dubitarne così come ne dubitano molti ecco questa idea è entrata in crisi e quindi dobbiamo difenderci da soli ecco questa guerra ha dimostrato che gli eserciti europei praticamente non dico non esistono ma quasi
Intanto abbiamo devoluto una parte non modesta dei nostri arsenali
Alla Ucraina che oggi è probabilmente un paese che è il più militarmente efficiente
Nel nostro continente
E poi perché i nostri eserciti erano stati costruiti per fare le famose missioni di pace ci appaiono spesso delle piccole guerre che non implicavano degli impegni di lungo periodo quindi tanto per farla breve semplicemente non abbiamo munizioni
Si parla tanto di sistemi d'arma Bazzi ma poiché ci metti dentro sistemi d'arma se non c'è niente questo vale per l'Italia ma vale anche per una grande potenza relativamente grande potenza militare
In Europa che la Francia della Germania non parliamo però ci rassicurano gli amici tedeschi calma che diventeremo una potenza militare
E qui intorno già prima di tornare sulla Polonia un'ultima considerazione
Il quadrilatero che in maniera un momento di ottimismo folle abbiamo disegnato tra Roma Berlino o Parigi e Madrid
Voi sapete che Italia Francia per la prima volta nella storia hanno firmato un accordo bilaterale
Che si chiama trattato del Quirinale che è stato festeggiato con frecce tricolori sul cielo di Roma un anno fa e che in queste ore sta producendo costa contemplando uno scontro all'arma bianca tra il governo di Roma quello di Parigi però esiste come fra pochi giorni faremo un trattato analogo con la Germania e così come c'è un trattato in corso tra Spagna e Francia oltre che quello storico tra Parigi e Berlino
Però come coloro che frequentano la scuola di Limes sanno molto bene una cosa sono i trattati è un'altra cosa è la realtà
Pacta non sunt servanda nella gran parte degli eventi storici questa realtà dobbiamo tenerla presente ma malgrado questo
Credo giustificato scetticismo questi Paesi quale più quale meno convergono in una visione che molto diversa da quella dei Paesi arancione
E cioè comunque finisca questa guerra con i russi avremo ancora a che fare Ende meglio avere dei rapporti che coinvolgono la Russia piuttosto che dei rapporti che escludono la Russia i tedeschi e forse anche qualche italiano
Aggiungono in una fumetto che non si può leggere loro cervelletto be'poi tanto quando finisce la guerra ricominciamo a commerciare a importare gas russo insomma sono dei paesi che a differenza di molti di quei Paesi in arancione
Non mirano a distruggere la Russia o addirittura a disintegrare la bar mirano a trovare un nuovo equilibrio in cui la Russia venga punita
Per l'invasione dell'Ucraina ma non per questo esclusa dalla carta geografica
Dicevo che uno dei paesi di cui ci occuperemo dovremo occuparci piaccia o meno nel prossimo futuro
La Polonia e in particolare la Polonia in quanto potenza del Baltico
Questa carta illustra uno degli assi e avvenimenti più importanti del il mondo che sta cambiando
E cioè che si è creata intorno a alla Russia San Pietroburgo una morsa nel Mar Baltico perché Svezia Finlandia stanno per entrare nella NATO tutti i Paesi baltici oltre ovviamente alla Polonia sono presenti e armati in quest'area e questa è vista dall'America la NATO che conta
La NATO che di fatto blocca di russi davanti a San Pietroburgo città natale di Putin oltre che capitale degli zar
Per cui chiunque oggi si affacci da Pietroburgo a guardare il mare
Deve considerare che quel mare Mare Baltico uno dei mari più sporchi del mondo nel senso dell'inquinamento un mare Atlantico cioè del nemico
E questo diciamo sicuramente non contribuisce a calmare le Paure russe mentre cita molto l'idea di questi Paesi che la Russia posso uscire non solamente sconfitta ma magari
Distrutta da questa guerra il Paese centrale di questo schieramento e la Polonia
Che la Polonia è un Paese
Che improvvisamente a rispolverato la seconda guerra mondiale
Il quattordici settembre sei in me la la Camera bassa polacca approvato alla quasi unanimità
Una risoluzione che pretende dalla Germania riparazioni per il disastro che i nazisti hanno provocato invadendo la Polonia nel trentanove
Alla fine della guerra ci saranno più di sei milioni di polacchi uccisi di cui tre milioni ebrei
Distruzioni enormi e la Polonia pretende esattamente mille trecento miliardi di euro dalla Germania a titolo di riparazione di questo evento che è avvenuto più di ottanta anni fa
Questo primo ci riporta a quello che dicevo prima la storia è attuale in quei Paesi il passato e contemporaneo specialmente quello che serve a legittimare le proprie rivendicazioni
E gli orrori nazisti oggi vengono riscoperti
Da un governo quello di Kaczynski che il capo del partito di destra radicale oggi al potere avversaria
Da un governo che contemporaneamente critico per usare un elzeviro adesso la Russia ma anche verso la Germania perché la Polonia nella sua lunga storia
Intervallata da decenni e decenni di scomparsa si è sempre trovata in questa morsa micidiale
E poi non dimentichiamo questa Polonia e molto diversa di da quella che il esisteva fra le due guerre mondiali
Perché alla fine della guerra ieri russi o meglio i sovietici si sono presi un bel pezzo nella Polonia orientale che con la collaborazione degli occidentali hanno spostato la Polonia per un pezzo in Germania
In questo sul modo Stalin l'Unione Sovietica si sono garantiti il fatto che i tedeschi e polacchi fossero in permanente contrasto e che spettasse ai russi mediare
Anche se a essere onesti certo riderà di Stalin
Ma paradossalmente l'uomo che nella conferenza di Teheran
Esattamente il primo dicembre mille novecentoquarantatré il primo incontro dei tre grandi della seconda guerra mondiale stare imploso Walter appunto Churchill Churchill cioè il garante della Polonia prima del trentanove colui che è intervenuto nella seconda guerra mondiale
Giustificando questa scelta proprio con il fatto che la Polonia è stata invasa dai nazisti e quello che decise in maniera molto rapida il destino della Polonia in questa conferenza cui fumava il sigaro o meglio durante la conferenza molto spesso per rispetto di Stalin e dirò subalterno masticava
Prese tre fiammiferi galline o sul tavolo disse ragazzi è molto semplice la Polonia la la risolviamo così l'Unione Sovietica diritto di di avere garantito la sua frontiera occidentale quindi un pezzo di Polonia su c'era già preso l'Unione Sovietica ma insomma
Se lo prende l'Unione Sovietica e poi esposto questo fiammifero da sinistra cioè dalla frontiera sovietica
Da destra a sinistra cioè in Germania e quello diventa Polonia una volta i conflitti territoriali si risolvevano così per fortuna adesso ci sono modi più eleganti speriamo per risolverli ma questa questo spostamento questa violazione diciamo del proprio corpo è sempre stata rimane ben presente in Polonia così come rimane ben presente
L'Unione di Lublino che cos'è l'unione di Topolino e la nascita di un impero cosiddetto Commonwealth polacco lituano aggiungerei Rutelli no
Che era sostanzialmente un intero centrato di polacchi dicono sola Poloni rituali sulla Lituania ma insomma inutile approfondire che andava dal mare al mare dal Baltico al nero
Quando noi producemmo numero di Limes sulla Polonia nel due mila quattordici posso annunciare in prima mondiale che ne produrremo un altro all'inizio dell'anno prossimo proprio perché la palla diventa sempre più importante
Bene quando lo producemmo organizzammo una presentazione a Roma e venne a trovarci un mio amico che all'epoca faceva l'ambasciatore polacco in Russia ed era considerato grande
Amico della Russia che in Polonia e già qualcosa di sulfureo
Il quale sfogliando la rivista arriva questa carta e dice ecco questa è la Polonia
Perché perché dal punto di vista polacco almeno dal punto di vista di da parte dei polacchi che hanno ancora in mente questa visione imperiale la Polonia appunto è è un impero che deve collegare il Mar Baltico al Mar Nero
E questa idea è stata ripresa la parte che era un'idea ripresa anche dal maresciallo Pilsudski che era il capo diciamo ex socialista Point imperialista un po'come il nostro Duce
Che guidava la Polonia fra le due guerre è stata ripresa molto recentemente da polacchi e americani
E a questa forma il cosiddetto Three Mario Umma
Il Trimarchi o ma è un progetto che ha ormai più di cinque anni elaborato da un consigliere del presidente polacco Duda d'intesa con un se impotente americano con l'Atlantic Council
Che mira a strutturare in funzione evidentemente di contenimento della Russia lo spazio tra il Baltico e in nero tra la Scandinavia e la Turchia
E naturalmente perché sono tre i mari anche verso il nostro mare figuriamoci l'Adriatico
Questo progetto è centrato sulla Polonia e la Polonia infatti negli ultimi anni ma aggiungerei negli ultimi mesi
è un Paese che sta aria Armando alla grande ancora più velocemente della Germania
E soprattutto Stari Armando nelle teste perché perché a differenza della Germania dei tedeschi che in questi decenni posta Seconda guerra mondiale ma soprattutto degli ultimi anni hanno goduto di un formidabile benessere
Sono anche stati vista con una crescente simpatia nel mondo in Europa e quindi sono vissuti in quella che loro stessi definiscono una sorta di grande Svizzera
Che non è l'orologio a cucù ma insomma un po'ci assomiglia ecco i polacchi hanno mantenuto una memoria piuttosto corposa dal punto di vista delle loro capacità e delle loro ambizioni militari
Oggi nelle scuole polacche per esempio si fanno esercitazioni
Militari vengono distribuite pillole in Polonia per in qualche modo difendersi da possibili attacchi nucleari russi e così via quindi la Polonia è attrezzata culturalmente molto più della Germania e Stari Armando in vista della costruzione
Di questa che ne abbiamo chiamato in qualche modo l'antemurale anti russo la cortina di acciaio di acciaio perché probabilmente se le cose non dovessero comporsi in maniera pacifica ma non mi pare per domani questa frontiera d'Europa diventerà una frontiera sempre più chiusa impenetrabile tanto è vero che siccome si parla anche di architettura i polacchi stanno costruendo barriere fisiche che separano la Polonia dal territorio di Kaliningrad che è quello che vedete tra Polonia e Lituania in Belgio Lino
Così come lungo il confine con la Bielorussia presunte fortificazioni o diciamo filo spinato anti migranti ma in realtà anti russi e bielorussi
E siccome la moda dei muri si sta diffondendo credo che sarà utile lo dico al reparto cartografico nei prossimi numeri allestire una carta dei muri effettivi o curvo in costruzione in Europa il famoso mercato unico nel quale viviamo allegramente
La cosa interessante di questo team Marion ma che insomma i Paesi teoricamente dominanti in queste tre aree cioè Germania subartico Turchia sul nero
Il udite udite Italia sull'Adriatico non sono i paesi di riferimento dell'America che invece ha scelto la Polonia per il Baltico la Romania per in nero e la Croazia addirittura la Croazia per l'Adriatico
Beh allora diciamola tutta questo più che un primario ma è un primario ma mascherato
Però è una maschera interessante perché interessa l'Adriatico ai polacchi e agli americani e intanto perché non dimentichiamo che una parte della Polonia era dentro l'impero asburgico e ha tuttora una memoria asburgica
Per esempio papà voi Tiguan apparteneva a quella Polonia tanto è vero che quando lo andò a trovare la figlia dell'ultimo imperatore di di Carlo d'Asburgo la signora Zita
Con un gesto che mai nessun Papa aveva fatto l'accompagnò all'ascensore e quando dritta
Chiede ma
Santo Padre ma sono confusa ma perché lo ha fatto
Perché mio padre risponde voi Killua asservito suo padre come ufficiale dell'esercito asburgico quindi c'è una memoria adesso ho preso un aneddoto ma per spiegare c'è una memoria asburgica forte e il porto degli Asburgo indubbiamente era a Trieste e ancora oggi a Trieste ne sappiamo qualcosa noi che ogni anno organizziamo la le giornate del mare Trieste a questa fortissima memoria asburgica
Anche perché diciamo la verità degli italiani l'abbiamo conquistata liberata scegliete voi la pace siamo dimenticato
Chiunque di noi voglia andare dal resto d'Italia verso Trieste deve in qualche modo attrezzarsi per qualche settimana perché è un paese è una sorta di paese Esterno anche se formalmente italiano però Trieste ha un'altra caratteristica
è il porto delle basi militari americane in
Veneto nel Triveneto
Particolare di vicenza basi americane che gli americani stanno rafforzando
Che non dobbiamo mai dimenticare che noi siamo un Paese interno alla sfera di influenza americana
Con delle basi americani molto importanti con un più di tredici quattordici mila americani con una quantità di bombe atomiche nei depositi e quindi non è che è indifferente l'Adriatico e Trieste per gli americani
Che cosa si sono inventati i russi quando hanno scoperta o che la NATO si stava praticamente svolgendo come tappeto blu fin verso lo spazio canonico russo fino ad arrivare tre quattrocento chilometri dalle mura del Cremlino
Si sono inventati che portò altro colpo di memoria noi una volta eravamo dentro l'Unione Sovietica e che cosa faceva l'Unione Sovietica era il campione fra le altre cose del terzo mondo e qui torniamo alla giungla
Oggi la Russia ottiene quelle astensioni o quei voti favorevoli o coloro che hanno gli scappa la pipì e non votano anche per la memoria di quello che l'Unione Sovietica finisce in funzione anticoloniale
Quindi una delle prime cose che hanno fatto i russi quando hanno capito che le cose si riscaldava no quindi dopo il due mila quattordici quindi dopo avere perso TF
Chi è fin teso come non Russia ma come governata da un uomo dei russi o presunto tale signor Yanukovich quando nel due mila quattordici Putin si è
Fatto fregare in maniera dal punto di vista russo probabilmente imperdonabile chi F
La città madre della Russia ha reagito come poteva in quel momento scippando la Crimea Sebastopoli ma soprattutto cercando di avviare una sorta di aggiramento della NATO da sud
Intervenendo in Siria in maniera molto brillante da un punto di vista militare rovesciando le sorti della guerra civile siriana a favore del regime Galasso altro
E rispolverando una vecchia base sovietica oggi russa Tartus che centrale nel rischierà amento delle navi russe nel Mediterraneo e anche in Adriatico
I russi stanno riscoprendo l'Africa quindi rapporti già forti prima
Con l'Egitto rapporti fortissimi con l'Algeria e qui anche un po'l'ironia della storia cioè noi diciamo che il gas russo non va bene però insomma il gas algerino ha una forte impronta russa
Perché l'Algeria praticamente armata per i due terzi dai russi perché vi sono rapporti molto stretti anche a livello energetico fra le compagnie algerine russe perché il regime regime militare algerino
Sul cui colore non abbiamo svolto indagini perché ci serviva il gas ecco questo regime strettamente legato alla Russia così come troviamo i russi o meglio la Wagner in da remote per noi località Paesi africani dal Mali alla Repubblica Centrafricana e quant'altro
Quindi l'idea che la Russia torna nel Mediterraneo
E questo spiega perché per la prima volta dalla fine della guerra fredda in questi mesi di guerra nelle diamo avuto per un certo periodo ben due gruppi di portaerei americane nel Mediterraneo
A caccia di sottomarini russi
Questo ci dà l'idea di come l'America che dal suo punto di vista giustamente concentrata sulla Cina preoccupata delle evoluzioni e di questi aggiramenti russi si
Dovuta malgrado si spessa direi intervenire nel mar Mediterraneo affiancata dalla nostra Barina
E quindi
E qui mi avvio alla conclusione
Nella carta che trovate sempre lì un altro dei paesi che segnalavo partì il Giappone parte la Polonia che la Turchia
La Turchia è stata durante la guerra fredda la sentinella dell'America se volete della NATO rispetto all'Unione Sovietica nel Mar Nero e in Medioriente nel Caucaso
La Turchia anatolica miracolosamente salvata dalla fine totale data tirchio dopo la prima guerra mondiale e oggi infine neo imperiale
Noi che siamo abituati a fare le cose semplici parliamo molto spesso ne parlano anche i capi del nostro governo il signore ardo Anna che è sicuramente una personalità molto spiccata ottocento Arata e autorevole
Ma che noi tendiamo identificare con la Turchia non Air do anche improvvisamente impazzito si è fatto venire idee grandiose ma è la Turchia che riscopre se stessa o intende riscoprire se stessi
La Turchia un paese come vedete dalla geografia anatolico compresso sulle sue coste dalle isole greche
Che considera un iniquo scippo e che intende recuperare con le buone o con le cattive a cominciare da Cipro ne sanno qualcosa i ciprioti
E che soprattutto negli ultimi tempi si è molto molto espansa sia verso l'Asia centrale ma ancora di più vicino a casa nel Mediterraneo in Nordafrica
Ma anche nel Corno d'Africa in altre aree insomma la Turchia si comporta da grande potenza
In particolare la Turchia è diventata vicina di casa i turchi sono a Tripoli cioè sono appunto di fronte alla Sicilia dove ai tempi di mio nonno i soldati italiani sbarcarono e crearono famoso scatolone di sabbia la la colonia libica di Tripolitania e Cirenaica che poi venne rilevata prima da altri poi da Gheddafi
Dopo che i francesi hanno fatto quello che hanno fatto cioè hanno fatto saltare il regime di Gheddafi senza avere un'alternativa quindi hanno creato un po'più di Causin caos Nadia a un certo punto i turchi hanno capito che era il loro momento e sono entrati
Anche perché il governo di Tripoli aveva chiesto all'Italia aiuto e l'Italia improvvisamente aveva scoperto che la linea telefonica
Con Tripoli faceva uno strano rumore per cui non si poteva parlare con loro e siccome non abbiamo detto niente i turchi sono dettagli sono detti ben felici di poter fare qualcosa al posto degli italiani ed eccoli a Tripoli
E questo che cosa vuol dire molto semplicemente che la Turchia controlla le principali rotte migratorie dal Sud al Nord
Dall'Africa e del Medio Oriente verso l'Europa una quella balcanica cioè fondamentalmente turco greca
Voi ricorderete che nel due mila quindici la signora Merkel con un atto abbastanza singolare che probabilmente non aveva discusso nemmeno col marito decise di aprire le frontiere tedesche a flussi migratori provenienti data dalla Turchia dall'area balcanica fondamentalmente si rianima anche afgani mediorientali e quant'altro poi improvvisamente dopo due settimane
Vista la reazione prima cordiale poi un po'meno per viale poi piuttosto preoccupata della sua popolazione
Dovete andare con il cappello in mano no perché non ce la ma insomma andare da Erdogan e diritti quanto ti serve per fermare questi flussi
Io temo che prima o poi la nostra Signora Meloni dovrà andare ad Ankara
A fare un'operazione simile
Con Air do Anna non so però con quali soldi visto che non abbiamo il portafoglio della Germania
Ma questo per dire che e sarà poi oggetto della tavola rotonda finale di questo nostro incontro la tavola rotonda sul che fare beh insomma l'Italia
Deve in qualche modo vere una capacità di dico di controllo ma quanto meno di stabilizzazione relativa delle sue frontiere perché altrimenti saremmo messi piuttosto male
Soprattutto saremo messi piuttosto male nello stretto di Sicilia che è uno stretto di importanza mondiale di cui naturalmente noi italiani non sappiamo nemmeno l'esistenza
Perché è uno stretto di dimensioni mondiali perché senza di portar via qualche
Troppe carte indietro se voi guardate il mondo guardate indo Pacifico e l'Atlantico e quindi considerate il Mediterraneo come lo chiamiamo noi medio oceano cioè non tanto divisorio tra nord e sud fra Europa e Africa
Quanto una sorta di corridoio permanente a acqueo tra gli oceani Atlantico indo Pacifico beh insomma si cioè sua ex cioè Gibilterra ma poi devi passare anche qui fra la Sicilia la Tunisia e Malta non è esattamente un passaggio ovvio perché anche il passaggio di traffici purtroppo umani ma di ogni genere
Che rendono quest'area particolarmente a rischio e guarda caso trovate una quantità di basi americane piuttosto rilevanti
Come Sigonella Niscemi e quant'altro
Trovate la base navale di augusta
E trovate una forte presenza di navi militari di molti Paesi in particolari francesi italiane ma non solo anche algerine e quant'altro che pattugliano queste acque
Dove si sa che ci sono rischi di tensioni e di scontri
E questo è quello che vi dicevo prima queste sono le classiche rotte migratorie
Te ce ne vorrei però precisare una cosa quello che sta avvenendo in queste ore in queste giornate non ha nulla a che vedere con quello che è avvenuto qualche estate fa quando si parlava di flussi francamente rilevanti importanti
Adesso tutto questo è in dimensioni ridotte ma non sono ridotte le dimensioni del nostro nervosismo e qui gli affetti anche dell'altro virus cioè mentre prima ci si emoziona va a un certo livello adesso basta veramente poco per perdere un po'il controllo dei nervi
Oppure per giocare sopra li presunte Paure e questo è quello che stiamo rischiando di fare non rendendosi conto che in questa fase anche coloro che magari non sarebbero mal disposti nei nostri confronti e non è detto che i francesi non siano mal disposti non sono disponibili ad aiutarci per il bene dell'Europa cioè per il bene del giardino del signor Borrelli
E questo è una anticipazione sì molto figurativa del parte propositiva del conferenza
Che terremo domenica sera in conclusione quella del che fare non voglio anticipare alcune idee perché ci concentreremo non tanto ancora una volta sull'analisi di quello che accade
Ma su quello che bisogna fare quindi questo lo rimando a quell'appuntamento
Concludo però segnalando un punto noi siamo fra i Paesi europei se non il più indietro uno dei più indietro nella percezione di ciò che accade
Qualche responsabilità ce l'abbiamo anche noi comunicatori
Nel senso che rappresentiamo le cose in un modo diciamo eccessivamente sintetico e molto spesso quella che è una spaventosa guerra per esempio quella di Ucraina viene raccontata come se fosse una sequenza di atti di cronaca nera completamente perdendo di vista la profondità storica e perdendo di vista le conseguenze economiche sociali strategica di quello che accade
La prima cosa che dobbiamo fare che noi molto modestamente proviamo a fare
E a renderci conto di quel che accade non spetta a noi può di trarne delle conclusioni ma spetta a ciascun cittadino italiano ciascuno di noi a ciascuno di voi farsi delle idee al riguardo se siamo una democrazia grazie
Era domani alle dieci e qui per la conversazione con George Friedman sulla tempesta americana grazie