Intervista a Mario Cresci sul suo libro: "Matrici. L'incertezza del vero", edito da Mimesis

Radicale ci occupiamo di arte e ce ne occupiamo
Attraverso un libro molto particolare che ha come titolo matrici l'incertezza del vero
Che di Mario Cresci un artista fotografo famoso anche a livello mondiale alcune sue fotografie sono esposte per esempio al MoMA di New York che noi lo salutiamo gli auguriamo un benvenuto sulle frequenze di Radio Radicale
Grazie buongiorno
Allora dunque questo libero che ha come titolo matrici infetti e fa parte insomma della collana di Mimesis sguardi e visioni
è un libro particolare perché in questa collana normalmente ci sono le fotografie dei fotografi e poi accompagnate da dei loro testi
In questi invece non ci sono esattamente le fotografie ma appunto le e matrici allora innanzitutto vorremmo che lei ci spiegasse questa scelta
Ma e e dato una certa diciamo anche un po'occasionale ma dovuta
A diciamo all'intelligenza la sensibilità del del curatore Stefano Raimondi poeta
Che che che si conosce ormai si chiediamo interviste lanci sudamericane carta verde attrezzato è che insieme alla la photo editor che cura la collana
Francesca sono venute nel mio studio e mi avevano proposto un libro di immagini praticamente per la collana io decidessi Churchill velocemente adesso spiego un po'incinta quello che è successo il Menabò diciamo così per li però che avevo immaginato di presentare a loro
Era disegnato con i dischetti ma che avevo fatto per conto meno diciamo posso e fotografie avevo messo lo voglio disegnare aveva messo i rischi che diciamo del delle delle foto così quando è stato il momento di decidere di pubblicarlo e loro dissero varie siamo afferrate Bellow pubblicarlo con i disegni a che io molto dopo la Riello invoca come le formule mettiamo allora le foto certo punto è venuto fuori da parte loro in Liberia secondo me molto simpatica per rimettere quasi qua Achrome come si chiama con si si segue favorito da guerra che io io avevo sentito parlare ma non è un'eresia cose uova a bordo guerra che alla morale risale alla querela di di Russell Ettore vuol vedere le foto apre il Q R e se ne va a vedere per per cui ne pubblicheremo per la cronometro mi è piaciuta subito perché rischierei di va benissimo
Dimenticando una cosa che loro mi aveva una rinite ha proposto che la
Praticamente nel presentarla collana
La collana aveva come caratteristica che ogni autore scriveva
Del proprio sì daranno la propria esperienza per non c'era una presentazione vera e propria c'era
La anche io scelta la questione diciamo del dagli ottanta disegni perché aveva pieno compiuto ottant'anni lo faccio ottanta disegni non ottanta foto però poi dovuto farlo tanto scritte parte
Che non è la mia io non sono uno scrittore sonoro che siamo alla scrittura però non ho mai scritto per il tram per cui è venuto fuori questo itinerario molto molto soft non lo avesse permesso la presunzione di il
Fare letteratura ma di narrare
Quello che io avevo vissuto in cui in tanti anni di attività ecco questo è un portato e come è nato questo libro nato dall'idea di loro dolore dei dei curatori Nobel sì
E per come io ho seguito ho seguito la proposta e io sono stato felice lo yogurt persone come mi son trovato molto molto bene mi ha lasciato libero di scrivere abbiamo fatto un editing quei finale ma in sostanza è un lavoro in équipe è stato fatto con anche io nei miei
E miei collaboratori dello studio sopra quanto dopo del libro scrivo che e che non si va da nessuna parte da soli e quindi a maggior ragione M il messaggio di questo libro era era ben preciso ecco
Ecco infetti veramente molto godibile perché punto questo confronto che si può fare tra i disegni e cioè le matrici come vengono definite e poiché foto attraverso il Quer corda effettivamente molto interessate e e poi c'è e la narrazione e a proposito di questa emerge e questo ci interessa molto
Come e lei come artista fotografo è è stato fin dalla sua giovinezza
Molto attento alle tematiche degli ultimi e in tutta la prima parte si narra insomma della sua esperienza Matera che oggi quando uno va a Matera citare sarà europea nota la cultura ci sono i sassi di Matera che sono bellissimi da visitare ma quelli erano le abitazioni dei della povera gente che viveva
A Matera ed erano un segno furono un segno
Principale dell'arretratezza del Mezzogiorno tanto che appunto uno dei primi provvedimenti proprio per
Insomma delineare una politica di intervento e Mezzogiorno fu proprio quello di intervenire lì ci vuole raccontare quell'esperienza
Sì volentieri Berlusconi torna Silvio perché la vicenda nasce negli anni a metà degli anni Settanta preciso da me nel sessantasette io facevo parte di un gruppo di progettazione
Di architettura urbanistica Terragni occupato la fotografia
E il mio maestro è stato un sociologo molto importante molto molto bravo che adesso purtroppo non c'è più
Che si chiamava Aldo Musacchio ed era il capogruppo di questo studio che si prefiggeva di fare il Piano regolatore diretti di Tricarico un paesino vicino a Matera il paese di Rocco Scotellaro insomma una molto importante e poi ci siamo trasferiti a Matera qui non lavoro sempre in équipe io avevo studiato a Venezia del design e qui il mio professore di sociologia
Era Musacchio per quei quando si formò questo gruppo veneto andammo a lavorare sul campo propria materia a Tricarico
Nel sessantasette negli anni Settanta ci trasferiamo a Matera e lì i quando vedo i sassi amici mi si aprono gli occhi insomma ecco e nel settantacinque ne pubblichiamo libero un libro fotografico il primo forse uno dei primi in Italia vada insomma definiti come si dice oggi sulla città di Matera e con le leggi
Esso issarsi è che chi erano le leggi nate dalla dagli espropri dagli esproprio degli anni Cinquanta quando De Gasperi Togliatti tendono a Matera per vedere la capitale dalla miseria italiana perché era considerata la città
Da da vergognarsi insomma no si sognavano materana ecco quindi non era come oggi che
E e chi erano gli anni in cui la città era veramente abbandonate e però iniziava già allora
Nel piano regolatore intere di Matera una una nave campanilistica interessante da parte di architetti rituali Molino tarchiata architetti importanti Freccero
Le le nuove case per gli espropriati
Ed era citato sei fasce sonore sassi ed ecco perché
E fu un phone imponeva volevano l'impatto molto forte sul piano sociale sul piano dell'immagine io nemmeno scrivevo con la fotografia in questo libro
Si chiama appunto Mater immagino come e era voleva dare uno volevo il contributo era di di un'immagine non non me ne voglio grafica non retorica di una città del Sud
Anche in in contrapposizione alla retorica diciamo dei certa fotografie atipico neorealista mai in chiave negativa che molta fotografia
Si compiaceva di fare in quegli anni cioè il Sud era rappresentato Corneille le solite pecorelle le le le donne col lo scialle nero e questa questa questo mettere il dito sulla miseria e eluso la cultura materiale del del Mezzogiorno italiano era un po'all'ordine del giorno quindi
Ci siamo prefissi intoppi di dare un contributo io a livello fotografico Musacchio né quello di ricerca sociologica di architetti alle proprie architettura acquistare un contributo
Ha una visione questo tipo che in quegli anni imperversava quindi abbiamo lavorato su campo come diceva De Martino e ci siamo occupati lei e il popolo esiliato etnografia e quindi ogni margine era un poco legate ai temi sociali alla
A all'homo Faber del contadino che offra che lavora la terra intendiamo impegna ora tante belle storie che sono andate via a contatto diretto
Chiedere morte immersivo no che ci eravamo proposti di avere con la comunità
Sembra entra infatti poi interessante anche quando lei narra dei rapportino poi con chi viveva Lino perché poi appunto anche se siete stati molto quindi avete instaurato un rapporto e quello poi i segno insomma anche il valore no della dell'opera d'arte come anche delle ricerche no
Sì e se esattamente abbiamo cercato di unire la cultura del pensai della progettualità del del progetto
Che io noi tutti avevamo assimilato a a Venezia il corso creda strade RAI e contatto con le regioni del Mezzogiorno particolarmente delicate la Puglia ma soprattutto Matera la Basilicata
Per cui Musacchio feci il rapporto su Materazzi su commissione del Comune negli anni settanta
E erano rapporto socio economico su una città che si stava svegliando in sostanza stavo uscendo da questo letargo
Che l'avevano costretta diciamo agli eventi storici no del dalla il passaggio dalla Democrazia cristiana socialismo mia dal socialismo alla democrazia cristiana per quei contadini vecchi socialisti di allora
Per dare lavoro ai stillicidio circa avevano radici per dirne una ecco sperano nella regione dalla frantumazione anche nelle dei dette del territorio posiziona contadini che avevano ettari di terra sparpagliati sul territorio a tre chilometri l'uno dall'altro per cui ecco perché era una delle ragioni che cieche si discutevano a livello di gruppo
Per dire non è che ci facciamo qui facciamo la cultura facciamo lavoro che cosa possiamo ricorda portiamo di nuovo senza fare
Nulla di di speciale ma di dentro alla ai problemi della comunità e quindi questo pensiero immersivo ci ha aiutato molto nell'avere storie nel credere
Di poter fare qualcosa diciamo che oggi a distanza di anni
Possiamo dire che era un appello tocchi indiano all'utopia della del progetto che avrebbe salvato in parte io poi fonda in una scuola anche di verità in a Matera
Negli anni settanta con la legge due otto cinque quella suo previamente al lavoro
Che era consentiva alle Regioni e finanziare e cosa ci siamo messi tutti dentro
A una comunità però con lo sguardo esterno con lo sguardo per creare reti di collegamento
Con se ad esempio con uno dei primi diciamo che va capito questo problema è stato riletti Elio Adriano Olivetti poco lappone di quei gruppi degli economisti americani Friedman
E tutto il tutto tutto quello che segue i canoni volevi poi venne subito dopo ma già Olivetti essa era il primo che aveva intuito
Il i valori che il Mezzogiorno italiano poteva dare agli insediamenti delle nuove tecnologie no dei nuovi insediamenti industriali che non c'era
Ma tutto questo scomparso e poi negli anni ottanta e gli anni novanta per cui ci sono circa uno sviluppo del perché arriverà a Matera e che che ma che poi portò alla materna capitale dalla cultura mandò ma ancora come si prevedeva a quei tempi che il Mezzogiorno potesse assorbirebbero delle come dire delle attività industriale adesso ci sono dei dei salotti Picci ma in realtà ancora c'è strada da percorrere non c'è solo turismo da bevi German ecco tutti questi problemi li abbiamo inseriti diciamo nelle storie di questo libro matrici per me era un po'questo matrice era usare usare il ventenne per ricavarne storia anche otto e immagine
Ecco e infatti diciamo che questo salto tra gli anni sessanta settanta
Poi ottanta e novanta si arriva a agli anni due mila e c'è a un certo punto
Del libro
Cioè lo leggo a un certo punto lei dice la notizia del naufragio del tre ottobre due mila tredici irruppe nel nostro clima vacanziero con tutta la forza di un non senso tanti morti in tempo di pace nel mare azzurro di
Lampedusa ecco qui siamo
Diciamo nell'attualità nel cambiamento della nostra società e dei diciamo nuovi poveri che arrivano da fuori e che appunto
Trovano insomma la morte molto spesso in quello che viene definito il cimitero del Mediterraneo
E che cosa ha provocato questo e che tipo di iniziativa lei ha ha ha svolto dal punto di vista artistico fotografico
Ma è nato tutto dal fatto che mia moglie avevamo in diciamo in vacanza in quel periodo lì eravamo in Sicilia ecco ospite di amici e facevamo i turisti per
O per fotografi e a un certo punto la mattina allora è la la notizia fu a livello nazionale Calatrava e io e qui veramente la sensazione tenuti dell'inutilità di e di non essere un medico di non essere una persona che poteva essere utile no a in quel momento la alleggerire quel quel quelle pena è quello della nostra e dice l'unica cosa che mi rimane poter esprimere quello che posso manichea
E in questo senso che organizzai giorno dopo o due giorni dopo non ricordo Masters due giorni dopo
Una specie di di performances nella spiaggia che giardini minaccioso dovrebbe Bertato vanno sotto sotto sotto non sono turisti che molto avanzata insomma ecco sono tuttora meno Moravia quel livello di secchio questo intervento dipingendo con una tempra bianca e la lava nera il Sasso di lavagna sembravano dei corpi
Ma arenati sulla spiaggia e tutto un giorno a dipingere con Abu come per spuntare i morti e e e crea in un paesaggio diciamo dipinto come un omaggio a a ai ai caduti ma era l'unica possibilità che mi rimaneva per fare una testimonianza forme diciamo poetica ma in sostanza e estetica certo ma che mi aveva impegnato molto dalla giornata
E susseguono quel criterio dico al di usarla fotografia la Performance e la fatica fisica di un gesto continuo per qui
Arriva alla fine se era che hanno distrutto proprio dalla fatica e fotografare l'intervento
E feci poi una un criterio poi mandare tutto diciamo legge le stampe
A professor Quintavalle a Parma che ne che le le spoglie ma grande mostra e che trattava anche Rieti Sir formati artisti italiani verrà e fu un momento di riflessione che che durava già da parecchio sostanza costa del migrante con ed è stato un tema che poi ha seguito l'ENI gli anni perché Hamas che dopo perché dopo il Sud negli anni novanta
Mi sono trasferito ho diretto l'Accademia di Belle Arti a Bergamo quindi ho avuto una una seconda dai diciamo no Pecorelli ecco c'è stato questo momento di continuare a a vedere
Ciò che mi mica entrava dentro
Questo questo dramma attraverso una o nazione performativa ma con un senso di di colpa con un senso di impotenza anche ecco questo è un po'è stato il frutto di questa di questa operazione
Che di cui ecco volto ha lasciato una testimonianza per cui ogni volta che un acconto
Do un contributo di memoria quello che rimane per la la metà del libro la messa nel libro proprio per continuare questa memoria no di
Se no gli effetti questo poi anche diciamo attraverso la descrizione di questa performances lei fa capire molto bene poi qual è il tipo di perché l'abbiamo definita artista fotografo perché appunto non è lei non è un normale diciamo fotografo ma unisce alla fotografia inserisce nella fotografia ma degli elementi magari diversi dalla semplice fotografia e unendoli crea appunto l'opera non questo mi sembra poi il intanto corre
Certamente
è questo il deriva dal fatto che le le rispondo subito veloce mente
Della mia formazione alla scuola importante per tutti noi anche da sempre dire buoni professori ci hanno salvato ribaltasse da tanti errori
Ma devo dire che la scuola i deserti Venezia che mi è servita molto perché coniugata poi con l problemi del bel soggiorno il problema e dalla sociale del mi è servita per avere queste due culture la cultura del deserto e cultura sociale ed alla Totti una fotografia che tenesse conto anche in quegli anni e delle dei problemi
Nella realtà sociale del del delle comunità dei giovani e della scuola per cui ho lavorato molto in quella dimensione di comunicazione cella arte e comunicazione del disegno come forma
Richiamati no non ti sostituzione da matti
Espressione parallela livello creativo dalla fotografia e la fotografia come uno dei tanti
Linguaggi che ci poteva usare che potevo usare sulla linea delle delle avanguardie artistiche per esempio a secondo del dadaismo idealista d'avanguardia non dicevamo nulla di nuovo in realtà ma io ho scelto questa strada della ricerca io escludo sempre attività diciamo promozionale dalla pubblicità del verde alla ricerca del consenso diciamo ecco la per me la fotografia
Non era non è mai stata ricerca del consenso ma testimonianza testimonianze serve al più una realtà che pure veniva trasformata ma ero partecipe di una vera di una di una vita di una Rieti gli eventi che toccavano un po'tutti non solo l'acquisto vincerà
Ecco e questo ha infatti il senso mi pare più profondo di questo matrici l'incertezza del vero di Mario Cresci come si può concludere per esempio nella oggi sì si riscontra ancora un si può insomma
Trovare ancora una sensibilità di questo genere oppure veramente siamo arrivati a un punto in cui come dire no anche il digitale insomma la nella Rete eccetera
Sta mi verrebbe da dire scomponendo l'arte non lo so
Sì ed è in parte c'è questa io cerco ancora di segnali micidiali rischia di Urbino ai ragazze giovanissime grafiche fotografia soprattutto progettiamo libri
Editoria grafica editoriale e quindi anche nei contenuti in questi anni ho sempre cercato di far fare e non fare l'Accademia
Ma di di creare delle delle che magica che toccassero loro uno ai giovani soprattutto in un linguaggio delle nuove esperienze per esempio il fatto di aver dalla dalla disoccupazione culturale dalla dalla dalla difficoltà a trovar lavoro per esempio la narrazione come questa che e a pochissime scuole di quel tipo no ma perché le come dire che il sostrato Berté
Per esperienza che ho vissuto io molto particolare la ritrovo comunque molti dei giovani provengono da mezzogiorno ma anche dare dal nord dove le famiglie hanno difficoltà a mandare a scuola i figli ad esempio il cui molti miei studenti ho segnato anche a Brera
Molti miei studenti Teo studentesse debbo dire molto molto al femminile Aldo Ando adottato questo sistema prima di andare all'estero purtroppo Parma per da una parte parlo dell'altro un problema serio
E vado qualsiasi mestiere dalle varie ai gregari che alle baby sitter ai per mantenersi a scuola e questo vuol dire essere vicini a ai problemi dalla dalla e a realizzare la teleassistenza perché non c'è il Papa che punta che ti ti incoraggia ogni volta che ne Bisoli ma crederete riguarda carte alla non solo la la la la come dire la la vita insomma ecco questo pone molta attenzione da parte loro apre qui problemi fate queste mie esperienze questo questo lavoro credo che via che ha già ben raccolto in senso positivo anche da loro perché stanco e credo che ci sia anche spazio per riflettere su anzi sono certo che poteva e molti giovani artisti ma anche fotografie che lavorano nell'ambito del fotoreportage perché no non è solo la ricerca pura ma anche potrebbero si impegnano totalmente nella lei pensi ai reporter di guerra gente che ride la rischia la pelle per mandarci le foto c'è tuttora la generazione di giovani coraggiosi Prati
Che hanno compreso ormai che non è più un problema di sono estetica Nola fotografica niente tramonto bel paese a Gino no eh sì perché poi insomma si rendano conto che dopo un po'anzitutto al tramonto potrà far sparire guardarlo
Invece che perché mentre nella macchina fotografica perdo il piacere di vedere con i miei occhi
Attraverso l'obiettivo ciò che negli occhi neri di qualunque perde la vista Presadiretta no nel fotografare gli altri lo dico di tante ragazze
E guardate che a volte è meglio dopo poteva fare il guardate e e e introiettate ciò che vedete poco tempo alle foto che volete ma non bisogna filtrare continuamente dottor più guardo con la macchina fotografica
Eh infatti infatti credo poi fa riferimento anche a appunto al digitale ormai tutti fotografano accesa Instagram è tutto un fiorire no di però appunto in questo poi si rischia un po'di perdere in profondità probabilmente ecco diciamo
Possiamo dire sembra nelle troppo nativo
Possiamo dire che e inteso degno da parte mia
è un po'proporre l'homo Faber no c'è il la il piacere di ritrovare anche la manualità nell'espressione artistica che spesso che emerge è emerso sottintesa sottaciuta da data dalle reti no datata Instagram lesbo
Per cui io mando l'immagine ma difficile di Betlemme bene in Rete ma ecco invece riportare il discorso anche in ambito personale
Dire perché no fotografico anche continuare bisogna l'artista pop fotografare lo scultore ecco disegnare impegno devo del per come ha sempre fatto insomma no un fotografo
Punto tornavo può assumere
Le sembianze delle la Landi le dimensioni di un artista che non non fa solo fotografie ma si guarda intorno non solo usando la macchina fotografica madre metri
Certo ebbene allora io mi sembra che con insomma con questa ultima risposta possiamo chiudere questa nostra piacevole conversazione
Grazie a Mario Cresci che l'autore di questo libro matrice incertezza del vero a cura di Stefano Raimondi edito da Mimesis
Io la ringrazio molto le auguro una buona giornata in realtà grazie per la sua disponibilità
Arrivederci e grazie