Critica e militanti

Buon giorno da critica e militanti tra i tanti anniversari letterari del due mila ventidue in questo autunno ce n'è uno non facile da celebrare degnamente il mezzo secolo dalla morte di Ennio Flaiano
Per molti aspetti Flaiano è l'opposto di Pasolini che si è preso negli ultimi mesi tutte le attenzioni con la sua presenza ingombrante non è un cattocomunista ma un liberale non è uno scrittore concerto di essere nella poesia qualunque cosa faccia
Ma lo scrittore incerto diffidente di sé il quale infatti in una delle sue celebri lapide immaginava
Col sarcasmo della massima distanza e senza poter prevedere né assistere alla futura tragedia del poeta di Casarsa un Pasolini che morì in carcere in odore di pubblicità
Eppure in entrambi i casi siamo di fronte ad autori soprattutto di abbozzi che attraversano inquieti più vari generi narrativa saggio teatro cinema versi e la cui musa sembra la dissipazione mai Flaiano al quale si deve la frase moriremo prendendo appunti questa dissipazione non è controbilanciata dal personaggio mediatico che in Pasolini riunisce sotto il suo segno le Sparkasse
Membra dell'opera in Flaiano la mancanza apparente di centro dell'opera deriva da una circostanza peculiare
La sua vera Cellular creative l'aforisma l'aforisma che ingloba in sé una poco logo questa cellula in una serie inesauribile di combinazioni popoli fecondare un racconto un film componimento soprattutto quei pezzi di costume tra il servire un bozzetto
E fantasticheria distopica in cui consiste la più tipica scrittura Flaiano era nata nelle rubriche di giornali riviste depositate raccolte come Diario notturno le ombre bianche la postuma solitudine del satiro e tuttavia
Si tratta di una cellula indipendente che migra da general generica restando se stesso e che quindi si sviluppa controvoglia abitando con una certa resistenza con un certo non curante scetticismo le forme più articolate anche perché spesso
Queste forme implicano un compromesso con l'industria lo sceneggiatore un tale che attacca il padrone dove vuole l'asino nota lapidario lo sceneggiatore Flaiano
Il ragazzino Apruzzese arrivato a Roma
Esattamente un secolo fa in un treno di camicie nere cresciuto tra i caffè e le riviste degli anni Trenta
L'amico di ma cariche di Pannunzio che dopo l'esperienza di oggi seguirà Risorgimento liberale e al mondo si trova proprio al centro di quella galassia ricca lemuri Ischia umoristi satiri
Che nati dalla fronte Ria ambientati sì nelle riviste di terza forza nutrire uno poi
Arbasino Sciascia anche Pontiggia si pensi alla fortuna della battuta Flaiano era oggi il cretino specializzato anche quando non sono suoi molti aforismi celebre vengono ricondotti potremmo dire all'Arco di Flaiano questo monumento satirico della Roma
Di metà ventesimo secolo ma a differenza di un Brancati Flaiano non tende ad espandersi nel cordiale influirà romanzesca a differenza di Longanesi non può riposarsi in un qualunquismo astuto è soddisfatto
Proprio Longanesi grande talent scout e nell'immediato dopoguerra convinse con un anticipo lo fa Flaiano a uscire dai sui giochi Brady e a scrivere il suo unico romanzo primo premio Strega
Nel mille novecentoquarantasette
Tempo di uccidere così era intitolato uscito in tempi di neorealismo resta un libro originalissimo una sorta di incubo ipocondriaco da straniamento la Cummings
In cui pietà e ferocia diventano indistinguibili così come lo saranno molti anni dopo nel nero racconto me l'han posto per l'indagine sulla bestialità umana sadomaso in una società senza più fondamenta e limiti può essere accostata
A quella degli ultimi esperimenti narrativi di Parise ma anche di Pasolini etimo latino altrettanto originale sì sai l'immaginario del Flaiano che nutre i film del giovane Fellini altro vagabondo della Roma di metà Novecento che come Ennio si porta dietro la malinconia
Inevitabile della Provincia e anche la sua allegria fantastica ma Flaiano resta soprattutto un moralista un moralista reattivo che cogliendo
I dettagli del costume culturale conviviale del linguaggio del paesaggio fissa in sintesi indimenticabili l'Italia ideologica della ottusità e dei voltafaccia ideologici e anche della burocrazia grottesche mostruosa su cui mostruosamente grottescamente si innesta a poco a poco un nuovo benessere
Alcuni esempi tra i tanti cito alle prime notizie della rivolta aveva cominciato un quadro di enormi dimensioni dal titolo il popolo di Budapest si batte contro la tirannide ora lo continua ma cambiato il titolo il glorioso esercito sovietico schiaccia la reazione
In vista di un premio ha tuttavia di riserva un terzo titolo carri e figure
E ancora un altro pezzo attualissimo offrire il fianco al ridicolo è norma ottima il ridicolo può uccidere nelle società colte ho visto Crati che nelle società riviste democratiche è la condizione necessaria allo sviluppo della falda infine ultimo pezzo
Quanti sono i pittori si chiede Flaiano sempre
In quella romana tranne cinquant'anni Sessanta Parigi gli iscritti al sindacato sotto soltanto sono trenta mila un piccolo esercito possiamo farci un'idea di quanti ce ne sono a Roma
Ogni volta che l'assessore al traffico chiudono la piazza la circolazione delle automobili immediatamente questa piazza si riempie di pittori
Bisogna scegliere tra il parcheggio delle macchine quello dei pittori francamente i pittori sono preferibili perché inquinano meno l'atmosfera e fanno meno rumore ma ci sarebbe da ribattere che le automobili non di piccolo e non suonano la chitarra
Il tipico tema Flaiano era quello di una Roma che accoglie divora e digerisce come un pachiderma assonnato perfino le novità più scandalose clamorose perfino i marziani e neutralizza
Qualunque ribelle offrendogli il suo bravo assegno assistenziale la sua corporazione la sua tessera di un ente inutile ma Flaiano questo Marziale Giovenale novecentesco non si esaurisce tuttavia mai nella pura satira giornalistica al suo e lo sguardo bianco in un turno di chi conosce il dolore l'assurdo la sua lingua
è forse quella che userebbero i personaggi di Becket se potessero uscire dalla loro afasia abitare il mondo delle redazioni e del saggistico
E come si accennava questo Autore sa bene di essere a sua volta parte di una realtà fatto in dissoluzione una realtà sempre più ingovernabile antropica dove la letteratura non ha ormai quasi spazio a un certo punto Flaiano
Immagino ad esempio una futura enciclopedia nella quale si parla di lui come di uno scrittore minore dell'Italia del benessere gli si attribuisce il romanzo Tempo di morire anziché Tempo di uccidere prevede insomma già l'oblio l'errore cui si pensa
Al passo in cui quel poeta suo modo Faia neon che è stato Attilio Lollini ha scritto che poco ci è dato conoscere quel poco sono errori di stampa
Ma d'altra parte sarebbe stato impossibile scrivere tanto e con tanta agilità comporre tante pagine esilaranti senza una buona dose di energia e di gioia di vivere
Flaiano non è un personaggio come Pasolini si diceva ma un grande trittico ce ne ha lasciato un ritratto indimenticabile proprio da personaggio avventuroso e gioioso
Come uscito da un romanzo salgariano ricordo Flaiano interamente vestito di bianco con giacche pantaloni leggeri eleganti e sgualciti ha detto Cesare Garboli
Descrivendo un loro incontro dell'ottobre del mille novecentosettanta nell'introduzione agli scritti postumi quando lo vidi mi dimenticai di dirgli quello che con un sorriso mi viene in mente adesso che con quegli occhi umidi e neri
Il volto intenso espressivo e baffuto l'italiano centromeridionale le tasche piene di oggetti l'abito tropicale
E quegli stupori intelligenti di chi finge in meravigliarsi di tutto per comunicarci non la sua intelligenza ma la sua allegria assomiglia al più caro dei miei ricordi maschile
Ayad mezza a risentirci venerdì prossimo